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►• 04 DICEMBRE
2025
Gubbio, scontro diretto tra defezioni e incognite. Squadre appaiate, obiettivi contraddistinti
Senza
ombra di dubbio la partita di sabato é un importante crocevia
per il Gubbio guidato da Di Carlo perché é necessario
tornare alla vittoria che ormai manca da troppo tempo. Ora é
arrivato il momento per capire quali possono essere le reali
ambizioni. Ma ancora una volta la squadra rossoblù deve fare i
conti con le defezioni che ormai si porta dietro da diverse
partite. Spina e Tentardini sono fermi da oltre un mese entrambi per
uno stiramento muscolare. Per quanto riguarda Murru, uscito nel finale
di partita
con il Livorno, ha effettuato in questi giorni degli esami specifici
per scongiurare il
peggio ma quasi sicuramente salterà il match in terra toscana.
Mentre sono da valutare fino all'ultimo istante le condizioni di La
Mantia,
Saber e Fazzi. Sarà uno scontro diretto con la Pianese
perchè entrambe le squadre sono appaiate in classifica a 18
punti, anche se gli obiettivi prefissati sono ben diversi. La
formazione toscana infatti punta principalmente alla salvezza con un
budget irrisorio, sempre alla ricerca di valorizzare nel corso degli
anni qualche
giovane per fare cassa, come é già avvenuto nella passata
stagione con l'operazione Mignani ceduto al Benevento che ha fruttato
la cifra monstre di 500mila euro. I bianconeri sono reduci dalla
trasferta di Campobasso che si é chiusa con polemiche: molto
contestato il rigore assegnato al quinto minuto di recupero ai molisani
realizzato da Bifulco, con gli amiatini in vantaggio con una rete di
Bellini nel primo tempo con un tiro rasoterra angolato nella classica
azione di contropiede. Il tecnico Alessandro Birindelli potrebbe
schierare il modulo 3-4-2-1. Formazione probabile. Filippis in porta.
Una difesa a tre con Ercolani, Gorelli e Masetti. Centrocampo a
quattro con Coccia, Bertini, Simeoni e Chesti. Quindi un duo di
trequartisti
composto da Peli e Tirelli a supporto del centravanti Bellini. In casa
Gubbio invece é attendibile che il tecnico Di Carlo decida di
confermare il modulo 3-5-2 fin qui adottato nelle ultime uscite in
campionato. Da valutare gli interpreti, come dicevamo, per via delle
tante defezioni. Abbozziamo una formazione. Bagnolini in porta. Difesa
a tre con Baroncelli, Signorini e Di Bitonto. A centrocampo il
quintetto Zallu, Djankpata, Carraro, Rosaia e Podda. Per il duo di
attacco invece é lotta tra Di Massimo, Tommasini e Minta:
disponibili due posti per
tre candidature.
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►• 03 DICEMBRE
2025
Gubbio, quella strana analogia. Boom Bartesaghi: prima contro il Gubbio, ora in serie A
Era
proprio dicembre di un anno fa quando il Gubbio guidato allora da
Roberto Taurino si apprestava a giocare in trasferta contro il Milan
Futuro. I rossoblù vennero sconfitti per 1 a 0 con la rete
decisiva di Traorè. Mentre Camarda (ora al Lecce) fallì
un calcio di rigore procurato da Jimenez: reattivo in porta Venturi
(ora all'Arezzo) che riuscì a parare il penalty. In campo c'era
un certo Davide Bartesaghi giocando con la fascia di capitano come
esterno sinistro di centrocampo nel modulo 3-4-3 disegnato dall'allora
tecnico Bonera. Pensare che adesso gioca in pianta stabile nella prima squadra
rossonera guidata da Massimilino Allegri. Cosa c'è da dire.
C'è da aggiungere che sta facendo vedere tutto il suo valore e contro la
Lazio sabato in notturna ha fatto veramente un figurone nella bolgia degli oltre 72000 spettatori giocando con
grande personalità davanti a cotanta platea (eravamo presenti allo stadio San Siro
di Milano). La dimostrazione
é che un giovane (classe 2005) é riuscito a ritagliarsi
il suo spazio da titolare, frutto di una lunga e attenta coltivazione
del talento. L'allenatore Allegri ha voluto puntare su Bartesaghi costruendolo da
quinto nel modulo 3-5-2, ha fatto valere il sorpasso su Estupinan, che
é stato certificato dalle recenti titolarità contro
Napoli, Roma, Inter e
Lazio. Questa storia fa capire che é molto importante e
fondamentale puntare
sui giovani del vivaio, a testimonianza l'attuale valorizzazione di
Bartesaghi che
é sotto l'occhio di tutti. Tornando al Gubbio, proprio sabato
torna una partita delicata come lo era un anno fa esatto prima del
match contro il Milan Futuro. Basta scrutare in maniera dettagliata
il nostro archivio news. Era un periodo dove i rossoblù
raccoglievano poche briciole dopo un avvio di campionato promettente.
Basta leggere la news del 1 dicembre 2024: «Freddo
d'inverno, squadra che non carbura e freddezza sugli spalti. In sintesi
questo é il succo della serata di sabato contro il Pescara. Un
Gubbio incerottato. La musica non cambia e la classifica
comincia a mostrare le prime preoccupazioni. Adesso la squadra
eugubina si trova fuori dai playoff, i propositi estivi erano ben
diversi».
Curioso ma vero. Come l'anno scorso. Una situazione che sembra
ripetersi. Perfino le parole di Roberto Taurino di quel tempo combaciano
con i vocaboli che esprime ultimamente il tecnico Domenico Di Carlo.
Cosa disse il 7 dicembre 2024 esattamente Roberto Taurino: «Siamo in un momento di difficoltà anche nella
gestione della settimana e nella preparazione della partita per via
delle tante defezioni. Dispiace perché sono convinto che
la nostra
squadra é forte con dei valori e quando recupererà tutti
può tornare ai suoi standard. Nonostante ciò la squadra
propone sempre delle prestazioni all'altezza, però abbiamo perso partite che non meritavamo.
C'è bisogno infatti di tanta rabbia, attenzione e concentrazione
in campo perché adesso abbiamo bisogno di punti». Sorprendente e sbalorditivo, vero? Adesso basta leggere le parole del tecnico
Di Carlo nel post partita con il Livorno e delle ultime conferenze stampa nelle news. Quante
similitudini.
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►• 01 DICEMBRE
2025
Gubbio, la sindrome della pareggite: primo nel girone al 60% sul totale delle gare giocate
Non
é una malattia ma é una sindrome che impedisce al Gubbio
di fare quel salto di qualità che al momento attuale tarda ad
arrivare. É la sindrome della pareggite. La squadra
rossoblù si trova in testa alla classifica in solitaria in
questa particolare graduatoria. Nello specifico il Gubbio ha
totalizzato 9 pareggi in quindici partite che equivalgono al 60% del
totale. Per il resto solamente tre vittorie e tre sconfitte. Al secondo
posto la Vis Pesaro con 8 pareggi. Quindi a ruota Ternana, Campobasso,
Pianese e Perugia (6). Ancora sotto Sambenedettese, Pianese, Bra e
Torres con cinque pareggi. Situazione che mette in evidenza l'andamento
'al presente' del Gubbio: undicesimo posto, ovvero si colloca
approssimativamente a metà classifica. Dieci squadre sopra i
rossoblù, sette squadre sotto, mentre la prossima avversaria si
trova a pari merito degli uomini di Di Carlo, ossia la Pianese. Se da
un lato é vero che il Gubbio non perde una gara da sette
giornate, vale a dire in casa contro il Guidonia il 18 ottobre scorso
(per 2-0), é altrettanto vero che il Gubbio non vince una
partita da ben sei turni, o meglio fuori casa a Carpi il 25 ottobre
trascorso (per 3-0). Una fiammata che non ha avuto un seguito. In altre
parole il team eugubino attraversa uno dei momenti più delicati
del campionato. La squadra sembra avere perso quella solidità e
quella fame che si erano notate in avvio di stagione. I rossoblù
si trovano ora in una spirale non positiva dove alcuni risultati
deludenti, infortuni e alcune scelte discutibili stanno mettendo a dura
prova la pazienza dei tifosi (culminata con la contestazione di sabato
contro il Livorno) e la tenuta della società. Il Gubbio, come
dicevamo, viaggia a metà classifica con numerosi pareggi in
rapida successione che hanno reso evidente una crisi non solo di
risultati, ma anche di identità. Obiettivo riconquistare la
fiducia dei tifosi attraverso prestazioni più brillanti e
ritrovare anche il giusto smalto a livello realizzativo per avere una
visione più chiara per il futuro del club. L'ultima rete su
azione risale al 7 novembre scorso quando Carraro ha trovato il jolly
con un potente tiro da fuori area in trasferta contro l'Ascoli. Gli
ultimi due gol invece sono arrivati su calcio di rigore: prima a
Ravenna (gol del pareggio dagli undici metri di La Mantia) e poi nel
recupero contro la Juventus Next (rete del momentaneo vantaggio di
Tommasini dal dischetto). Le prossime tre sfide sono cruciali con
partite che sulla carta sono più abbordabili: in successione da
calendario le avversarie sono Pianese, Torres e Pineto. Così
prima delle feste natalizie si possono già tirare le prime somme
e avere un quadro più chiaro.
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