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• 30
DICEMBRE 2020 Ipotesi
mercato: si pensa a due reparti e alle uscite. Mentre
Pasquato piace al Sudtirol e Cosenza
Siamo agli sgoccioli,
si parte. Il mercato invernale del Gubbio potrebbe
impennarsi. Due calciatori pronti a fare le valigie.
In primis il centrocampista Alessandro Lovisa, un
classe 2001, che è di proprietà della
Fiorentina. Il calciatore torna alla società
viola per fine prestito. Sul mediano ex Pordenone
ci aveva messo gli occhi il Grosseto allenato dall'ex
calciatore dei rossoblù, Lamberto Magrini.
Ma alla fine la società maremmana ha glissato
l'operazione e la trattativa si è arenata.
Ma adesso il centrocampista friuliano è finito
nel mirino del Legnago Salus. Un altro elemento
è pronto a tornare alla base: si tratta di
Zakaria Sdaigui, classe 2000, di proprietà
della Roma. Il calciatore fiorentino adesso potrebbe
essere girato dal club giallorosso al Palermo. Perciò
il Gubbio dovrà trovare sul mercato dei sostituti.
Lo aveva esplicitato sulle nostre colonne il diesse
Stefano Giammarioli che sarebbe stato un mercato
che si sarebbe incentrato soprattutto su qualche
scambio. Adesso il club eugubino dovrebbe puntare
su un centrocampista e su un terzino, possibilmente
entrambi under e potrebbero essere ottenuti sempre
con la formula del prestito. In partenza in verità
ci sarebbero pure il terzino sinistro Migliorelli
che finora ha trovato poco spazio e il terzino destro
Cinaglia che il prossimo giugno va in scadenza di
contratto: adesso bisognerà vedere se davvero
cambieranno aria. Stesso discorso vale per il centrocampista
Bangu che a tutti gli effetti è fuori rosa
e solo in caso di cessione potrebbe avere un'opportunità
per tornare a giocare. Sono tutte ipotesi al vaglio.
Mentre il fantasista Cristian Pasquato è
diventato un vero e proprio oggetto del desiderio:
conclamato l'interesse del Sudtirol, ma adesso ci
sarebbe un'attenzione anche del Cosenza che milita
in serie B. Insomma sul trequartista padovano si
stanno aprendo dei scenari nuovi dopo il vero rilancio
in maglia rossoblù in questo scorcio di campionato
(da ricordare che l'anno scorso si trovava in serie
D con il Campodarsego), ma il diesse Giammarioli
nell'intervista rilasciata al nostro portale web
ha dichiarato che il funambolo calciatore patavino
è incedibile. Mentre da gennaio si dovrebbe
sapere di più su Linas Megelaitis: come rivelato
a Gubbiofans.it, è pronta una proposta da
parte del club rossoblù per un prolungamento
di contratto: si parla di un contratto pluriennale
per il playmaker lituano ma bisogna fare in fretta,
per non cadere nel tranello che il calciatore poi
si possa svincolare a parametro zero come è
avvenuto la scorsa stagione con Camillo Tavernelli:
con un autentico blitz il Dg del Cittadella, Stefano
Marchetti, è riuscito ad aggiudicarsi le
prestazione del versatile attaccante classe 1999.
Ah proposito dell'attaccante tifernate: Tavernelli,
nella partita odierna contro il Lecce in serie B,
ha segnato il gol del definitivo 2-2 del Cittadella.
• 29
DICEMBRE 2020 Cucchietti
'The Mask' torna nel gruppo. Una programmazione
che paga: allenatore che non si cambia
É tornato
ad allenarsi Tommaso Cucchietti, dopo l'infortunio
dello scorso 3 dicembre in uno scontro fortuito
in allenamento, con la conseguente frattura della
mandibola. Gli hanno preparato una maschera speciale
effettuando le prime sedute agli ordini del preparatore
dei portieri Giovanni Pascolini. Cucchietti si era dovuto
fermare dopo aver giocato le prime 13 partite, lasciando
così il posto al ventenne Emanuele Zamarion
in campo nelle ultime quattro gare (con il Gubbio
che ha totalizzato 7 punti). Interessante un articolo
pubblicato dal sito web Tuttomercatoweb.com a
cura di Claudia Marrone. Con un messaggio ben preciso:
la programmazione paga sempre. Si parla nello specifico
di Renate, Padova, Sudtirol, Modena e Ternana, specificando
che quattro di queste non hanno cambiato allenatore
rispetto alla passata stagione (solo i rossoverdi,
ma hanno confermato quasi in toto l'organico). D'altronde
se si vuole fare una programmazione seria si pensa
guardando all'orizzonte con una visione ben oculata.
Invece a Gubbio c'è stato un orientamento
opposto in questi ultimi quattro anni con il cambio
con effetto rapido di ben sette allenatori: in ordine
Magi, Cornacchini, Pagliari, Sandreani, Galderisi,
Guidi e Torrente. Sintomo di una programmazione
non lineare e sicuramente non inerente alle aspettative.
Pertanto serve adesso un cambio di passo. Un vero
taglio con il passato. Disfarsi dell'inutile e guardare
al concreto. Pensare già da adesso quale
allenatore potrebbe essere giusto per la causa.
L'allenatore attuale è Vincenzo Torrente
che è legato con un contratto annuale fino
a giugno 2021. Se si crede fermamente su questo
allenatore a lunga scadenza va pensato subito di
proporgli un prolungamento. Cioè fare lo
stesso discorso che si sta prospettando nelle ultime
ore per Linas Megelaitis che a quanto pare potrebbe
legarsi ai colori rossoblù con un contratto
pluriennale. Il condizionale è d'obbligo
perchè spesso è accaduto che dal dire
al fare poi è passato del tempo e ci si può
rimanere con un palmo di naso: vedi caso Camillo
Tavernelli che proprio nel 2020 è passato
al Cittadella a parametro zero. D'altronde quando
si fa un progetto a lungo termine prima si blinda
lo staff tecnico (in particolar modo l'allenatore)
e poi si bloccano quei calciatori pertinenti alla
giusta causa. Di solito nel professionismo funziona
così. E nel girone c'è chi non sta
a guardare: la Sambenedettese del neo presidente
Domenico Serafino, come spiega Rivieraoggi.it, ha
siglato una collaborazione con l'Estudiantes del
patron Juan Sebastian Veron (ex centrocampista di
Lazio e Inter). L'ex calciatore argentino ha definito
il patron Serafino così: "Un presidente
lungimirante, felice di brindare a questo progetto".
• 28
DICEMBRE 2020 Giammarioli:
"La credibilità si fa con i numeri.
Troppi partiti. Su Megelaitis, Pasquato e Uggè
dico..."
Il mercato di gennaio
è imminente. Intervista a tutto campo con
il direttore sportivo Stefano Giammarioli. Ecco
cosa ci dice: "Abbiamo idee chiare. Si è
parlato già con il presidente e con l'allenatore.
C'è una idea comune che sarebbe quella di
non stravolgere la squadra perchè in questo
ultimo periodo ci ha dato belle soddisfazioni.
Dopo una sofferenza iniziale che era prevedibile
quando si ristruttura tanto, la squadra ha
trovato equilibrio e sintonia che ci permette di
fare un mercato più sereno. Nella prima fase
penseremo ai giovani. Chi ha giocato di meno può
andare via. In tal caso cercheremo di sostituirli
in maniera adeguata e già li abbiamo
individuati". Tra i partenti ci
saranno Lovisa e Sdaigui? "Nomi ora non
ne faccio. Dispiace per chi se ne andrà,
ma chi vuole più spazio ha tutto il diritto
di provarci altrove". Discorso calciatori
over invece? "Qua ci sono tante voci di
mercato. Sarebbe bello ora trattenere tutti come
credo che faremo. Poi vedremo se ci scappa pure
una ciliegina. Ma come dicevo vogliamo toccare poco
o nulla, non ci teniamo a fare operazioni disordinate".
In effetti Pasquato lo vuole il Sudtirol e pure
Megelaitis
è molto ricercato, è così?
"Dico subito che con Megelaitis c'è
un accordo che è stato già programmato
(legame pluriennale ndr) e pensiamo che per gennaio
venga messo tutto nero su bianco. Su Pasquato di richieste
ufficiali non ne ho ricevute, perciò credo
che terminerà la stagione a Gubbio. Più
avanti si possono fare altri discorsi. Ma Cristian
sa benissimo la stima che abbiamo verso di lui.
Pertanto credo che non si muoverà".
Salvo proposte molto appetibili? "Per me
Pasquato è e rimane un giocatore del Gubbio".
Si parla anche di un interessamento verso Sainz
Maza, vero? "Faccio una premessa. Le squadre
forti si costruiscono con il tempo. Credo che siamo
forti davanti. Cito Maza, Pasquato, Gerardi, Pellegrini,
De Silvestro e Gomez: è il termometro
del valore della squadra. Normale che ci siano richieste.
Qua arriva l'abilità di un presidente e di
un direttore sportivo di sapere gestire la situazione
perchè la credibilità nel calcio non si conquista
con le chiacchiere: contano gli aspetti morali ma
soprattutto economici". Uggè, una
rivelazione, stakanovista, fu il primo acquisto
estivo, un commento? "Ma lo seguivo da tempo,
sono andato a vederlo pure l'anno
scorso con il Gozzano. Tre credenziali: qualità,
prezzo e rendimento. Su questo aspetto credo che
sia una delle più importanti operazioni fatte
dal sottoscritto da quando fa questo lavoro. Ragazzo
di una serietà estrema, persona affidabile,
da quando si è messo a posto fisicamente
sta dimostrando le sue qualità. Come sta
dimostrando tutto il reparto arretrato".
In estate si parlava di rosa corta, adesso?
"Conosco troppo la mia città. Sono
per la democrazia e tutti possono dire la loro. Ma
contano
i numeri perchè non possono essere mai smentiti.
Confidavo nel lavoro di Torrente e si è notato.
Perciò credo che non va allungata la rosa,
semmai va migliorato qualche settore. In questo
periodo di crisi economica credo che sia incauto
forzare la mano per investire. Ma non escludo che
ci sia qualche scambio per migliorare la rosa senza
farsi prendere dalla frenesia. Conta in primis la serenità
dello spogliatoio". Ha parlato di chiacchiere,
ci sono situazioni di disturbo? "Sono un
professionista, mi è stato insegnato di tapparmi
le orecchie, chiudere gli occhi e mettere un cerotto
alla bocca. Si va avanti sulle linee programmate.
La chiarezza non guasta amicizia. La chiarezza parte
all'interno della struttura. Esiste una facilità di crearsi i partiti: quello
del presidente, o del direttore sportivo, o dell'allenatore,
e così via. Situazioni non redditizie che
hanno la facoltà solamente di distruggere i progetti".
Abbiamo scritto che per vincere serve coesione,
organizzazione e buona comunicazione, è d'accordo?
"Basta una frase: la gestione delle risorse
umane. Chiarezza nei ruoli e nella comunicazione.
Dopo un periodo iniziale non facile dove anche all'interno
della struttura ci fu qualche malinteso, adesso
si è ricostruita una identità: il
presidente è soddisfatto per come si stanno
sviluppando le cose". Cioè? "Ora ognuno comincia a stare
al posto suo con il rispetto dei ruoli".
Perbacco, una svolta. Ultima domanda: ma che fine ha fatto Bangu? "Andy
è fuori rosa in accordo con il ragazzo che
si è comportato in maniera esemplare a livello
umano. Una situazione difficile.
Adesso in questa fase di mercato cercheremo di trovare
una soluzione. A livello tecnico abbiamo altre idee
e lui lo sa molto bene".
• 27
DICEMBRE 2020 Focus.
Lo stakanovista Uggè, un primato nel girone.
Regole basilari: organizzazione e comunicazione
Un calciatore del
Gubbio ha un primato. Ha giocato tutte le partite
(17) senza essere mai sostituito. Entra nella speciale
classifica di coloro che non hanno mai perso un
minuto in stagione. Fa parte insieme ad altri sette
calciatori stakanovisti del girone. Maximiliano
Achille Uggè però detiene un primato
assoluto. É l'unico difensore della lista,
gli altri sono solo portieri: Fulignati del Perugia,
Nobile della Samb, Offredi della Triestina, Vannucchi
del Padova, Tozzo del Mantova, Poluzzi del Sudtirol
e Ginestra della Fermana. Tutti quanti hanno collezionato
1530 minuti effettivi giocati. Così parte
la campagna dei più presenti che è
stata elaborata dal portale web Tuttoc.com, sottolinenando
che chi si colloca per presenze nelle prime posizioni
in graduatoria sono i punti fermi della retroguardia.
D'altronde il difensore italo-russo è stato
la scorsa estate il primo acquisto della campagna
estiva del Gubbio: arrivò in mezzo un po'
di scetticismo generale, soprattutto nella fase
iniziale del campionato nel quale proprio il reparto
arretrato ha dovuto subire un periodo di assestamento,
ma adesso Uggè & company si sono ripresi
il percorso perduto con gli interessi. E il Gubbio
sembra averci visto lungo. Non è un caso
che alcune pedine acquistate in estate sono finite
nel mirino di grandi clubs: vedi in particolare
Pasquato (lo vuole fortemente il Sudtirol) e il
lituano Megelaitis (che ha firmato un contratto
dopo l'esperienza precedente da gennaio a giugno).
In fin dei conti è importante scovare calciatori
capaci di essere parte integrante di un progetto
per poi saperli valorizzare (soprattutto a livello
economico) e diventare oggetti di mercato appetibili.
Una questione di assoluta importanza soprattutto
per quei clubs le cui società viaggiano con
budget predefiniti senza mai sforare di un centesimo.
D'altronde un club professionistico deve assolutamente
seguire delle regole basilari per ottenere i risultati.
Molto interessante a riguardo una intervista a tutto
campo sul settimanale 'Sette' del Corriere della
Sera al bomber Zlatan Ibrahimovic del Milan che
ad una precisa domanda («stai bene a Milanello
dove si allena?»), ha risposto così:
"Benissimo, con persone piacevoli che ti
vogliono bene. Dirigenti, mister, i compagni, comunicazione,
qui funziona tutto". Frasi che dicono tutto.
Non si vince mai a caso. Non si fa professionismo
mai a caso. Se questo discorso vale per un club
di serie A altolocato, certe regole devono valere
anche in serie C. Una struttura deve essere un tutt'uno.
Ognuno al suo posto con incarichi precisi, con persone
all'avaguardia, redditizie e professionali, e ci
deve essere armonia in tutte le componenti. Non
solo a livello di staff tecnico e calciatori, ma
nella struttura a 360 gradi. Basilare inoltre è
la trasparenza della comunicazione che è
di vitale importanza. Da alcuni anni ci battiamo
per questo, quando scriviamo nelle nostre colonne.
Se lo diciamo noi, non siamo nessuno. Ma se lo dice
Ibrahimovic dovremmo ascoltarlo. Perciò quando
si fa una osservazione costruttiva serve per crescere
e per maturare. Chi si chiude in se stessi perde
sempre. E chi crea le fazioni può creare solo
disagi. In campo si vince non per caso. Si vince
con un impianto organizzativo limpido, schietto,
senza i franchi tiratori. Questo è lapalissiano.
• 24
DICEMBRE 2020 L'editoriale.
Il Gubbio formato trasferta e il portafortuna con
tris di vittorie. Le foto di Mantova-Gubbio
Gubbio,
giocare a Mantova porta bene. Infatti il 4 novembre
2011 (in serie C2) la squadra rossoblù allora
allenata da Marco Alessandrini vinse per 1-0 in
terra lombarda con la rete decisiva di Clementi
(al 54') davanti a 1700 spettatori. Sabato 26 novembre
2016 (in Lega Pro) la squadra eugubina allenata
allora da Giuseppe Magi vinse per 3-0 al Martelli
con le reti di Valagussa, Candellone e Ferretti.
Non ci mancava che il tris: il 23 dicembre 2020
è Vincenzo Torrente che espugna il campo
di Mantova per 2-1 con una magnifica doppietta d'autore
di Gomez. Ormai è un Gubbio formato trasferta.
Nelle ultime cinque partite fuori casa la squadra
eugubina ha ottenuto tre vittorie (Ravenna, Matelica
e appunto Mantova) e due pari su campi difficili
come quello di Perugia e di Carpi. Niente da dire,
probabilmente, questo Gubbio gioca con più
scioltezza fuori casa quando le altre contendenti
si aprono, concedono spazi e in contropiede gli
uomini di Torrente sanno come fare male mostrando
anche una certa dimestichezza nel palleggio in velocità.
L'azione del primo vantaggio è l'emblema:
quattro tocchi di prima sull'asse Formiconi, Pasquato,
Sainz Maza e Munoz, con un'azione avvolgente poi
finalizzata da Gomez come cecchino d'area di rigore.
L'attaccante argentino dimostra che è ancora
in palla: il secondo gol di prepotenza è
il simbolo di un vero finalizzatore rapace. Intanto
è tempo di feste natalizie. La squadra ha
ottenuto almeno una settimana di giusto relax con
le loro famiglie. Si torna in campo il 10 gennaio
contro l'Imolese. Per questa occasione abbiamo ricevuto
un messaggio particolare di Alessandro Sandreani,
bandiera dei rossoblù (ora trainer della
Berretti della Vis Pesaro), che viene rivolto al
popolo eugubino: «Auguri di Buon Natale a
tutti i tifosi del Gubbio. Non vi dimentico... il
vostro numero 8». Infine le immagini di Mantova
e Gubbio, di proprietà del Mantova Calcio
1911.
• 23
DICEMBRE 2020 Dopo
la vittoria di Mantova. Gomez: "Ora sicurezza".
Torrente: "Che prova. E rinforzi come promesso"
Gubbio,
fuori dai playout per un solo punto. Per fortuna che
è arrivata la vittoria perchè le inseguitrici
non mollano e il campionato diventa sempre più
intricato. Blitz a Mantova: il vero protagonista
è l'argentino Gomez che segna da vero ariete
d'area di rigore. Prima un colpo di testa chirurgico
poi di forza in area. Saveljevs accorcia, ma la
squadra rossoblù dimostra padronanza nel
campo e una crescita costante. Inevitabile sentire
le parole del bomber Juan Ignacio Gomez Taleb: "Che
dire, tutti e due dei bei gol. Il primo magari c'è
stato un bel cross di Rafa (Munoz ndr) ed io sono
riuscito a girarla in rete. Nel secondo gol invece
è stato Cristian (Pasquato) a mettermi una
grande palla. Dai, sono contento per queste belle
reti. Ma soprattutto sono felice per la vittoria
perchè ci tenevamo tanto a chiudere l'anno
2020 vincendo a Mantova. Da un po' di tempo stiamo
facendo bene a dir la verità, stiamo acquisendo
sicurezza nei nostri mezzi. Sotto questo punto di
vista siamo abbastanza tranquilli e sereni perchè
a livello di performance non abbiamo mai deluso.
Io imprescindibile? Credo che c'è la forza
del gruppo, ha saputo venire fuori da un inizio
di campionato non facile nonostante le tante difficoltà.
Adesso? Ci prendiamo un po' di tempo per stare con
le nostre famiglie. Da gennaio poi cercheremo di
ricominciare con lo stesso passo". Tocca
al trainer Vincenzo Torrente: "Molto bene
perchè c'è stata una grande reazione
della squadra dopo la sconfitta contro il Padova.
Che vittoria su un campo difficile. Una grande
prestazione soprattutto nella prima frazione di
gioco. Stiamo crescendo nella qualità del
gioco. Nella ripresa abbiamo un po' sofferto ma
è anche vero che la squadra ha saputo soffrire
e addirittura potevamo segnare altri gol con delle
ripartenze sbagliando l'ultimo passaggio. Tre punti
pesanti contro una squadra rivelazione. Un bilancio?
Contento come abbiamo finito l'anno perchè
non dimentico quando arrivai a Gubbio: posso dirlo
adesso, trovai una situazione molto difficile e
abbiamo dovuto fare un'impresa, per fortuna in pochi
mesi siamo riusciti a risistemare le cose riuscendo
a centrare una salvezza importante. Questa estate
abbiamo poi cambiato tanti elementi ma la crescita
evidente mi crea soddisfazione. A gennaio bisogna
stare attenti agli equilibri: perciò attenzione,
certe voci non aiutano e quindi adesso aspetto la
ratifica da parte del presidente (da come ho letto)
della conferma di quei calciatori importanti e soprattutto
di cercare pure di completare questa rosa. Mi auguro
che si faccia quello che non si è riuscito
a fare nella scorsa estate per vari motivi. Perciò
mi auguro che la squadra venga migliorata e completata
come mi era stato promesso in estate".
Mastica amaro il tecnico dei virgiliani Emanuele
Troise: "La squadra crea ma, pecchiamo in
fase finalizzativa. Anche se siamo partiti sottotono.
Potevamo pareggiarla creando i presupposti. Però
ci è mancata la determinazione".
• 23
DICEMBRE 2020 Gubbio,
blitz a Mantova (1-2). Doppio Gomez da rapace in
area e gol di Saveljevs. Espulso Moreo
Gubbio
a Mantova. Il trainer Torrente opta per il 4-3-1-2. Zamarion
in porta. Difesa con Munoz, Uggè, Ferrini
e Formiconi. Centrocampo con Sainz Maza, Malaccari
e Oukhadda. Davanti Pasquato tra le linee a supporto di
De Silvestro e Gomez. La cronaca. Pronti e via,
dopo dieci minuti il Gubbio passa subito in vantaggio:
tutto nasce dall'asse da sinistra a destra con un'azione
avvolgente ad un tocco sulla trequarti a partire
da Formiconi, proseguendo con Pasquato, Sainz Maza
e Munoz: lo spagnolo da destra crossa in area trovando
l'incornata giusta di Gomez che di testa anticipa
tutti e trova l'angolino basso alla sinistra del
portiere. Al 19' è Oukhadda che lancia in
profondità sul filo del fuorigioco Pasquato
che elude con una sterzata la sorveglianza di Zanandrea
e carica il destro a girare dal limite: Tozzo si
deve distendere in tuffo per salvarsi. Al 22' il
Gubbio raddoppia: Pasquato pennella un corner in
area, Gomez arriva a gran carriera eludendo la sorveglianza
di Milillo e scarica la palla in rete di destro
con freddezza. Al 28' pericolo quando Lucas Felipe
da destra mette in area un cross insidioso dove
sbuca Ganz che schiaccia in porta di testa con il
portiere fuori causa, ma sulla linea di porta salva
in extremis Malaccari in spaccata. Al 30' è
Gerbaudo che si fionda in area da sinistra e calcia
con il mancino in porta, Zamarion fa buona guardia
e in volo plastico para. Al 33' Guccione calcia
una punizione in porta dal limite, ma il suo sinistro
sfiora il montante. Al 38' una bella acrobazia di
Guccione (su assist di Silvestro) in area mette
i brividi: la palla esce a lato di poco. La ripresa.
Al 2' su una rimessa laterale lunga in area, si
fa pericoloso Silvestro con un tiro deciso di sinistro
ma viene murato da Munoz che salva tutto. Al 6'
ci prova Sainz Maza con una saetta di sinistro dai
venti metri, la palla si perde a lato di un soffio.
Al 30' accorcia le distanze il Mantova: va via sulla
sinistra Zanandrea che crossa in area e Saveljevs
di testa schiaccia a rete. Un minuto più
tardi è Moreo con un tiro da fuori area che
impegna in angolo Zamarion. Al 44' espulso Moreo
per somma di ammonizioni per gioco scorretto su
Ferrini. Tabellino:
Mantova - Gubbio (1-2): Mantova
(4-4-2): Tozzo; Milillo, Checchi, Zanandrea, Silvestro
(17' st Militari);
Guccione, Lucas Felipe (1' st Saveljevs), Zibert
(35' st Zappa), Gerbaudo; Ganz (1' st Vano),
Cheddira (1' st Moreo). A disp: Tosi R., Panizzi, Tosi F.,
Esposito, Mazza, Cortesi, Rosso. All.: Troise. Gubbio
(4-3-1-2): Zamarion; Munoz, Uggè, Ferrini,
Formiconi (37' st Cinaglia); Sainz Maza, Malaccari, Oukhadda; Pasquato;
De Silvestro (35' st Pellegrini), Gomez (27' st
Gerardi). A disp.: Elisei, Montanari,
Migliorelli, Sorbelli, Sdaigui.
All.: Torrente. Arbitro: Catanoso di Reggio
Calabria (Trischitta di Messina e Micalizzi di Palermo);
Rinaldi di Bassano del Grappa. Reti: 10'
pt Gomez (G), 22' pt Gomez (G), 30' st Saveljevs
(M). Espulso: 44' st Moreo (M) per somma
di ammonizioni per scorrettezze.
Ammoniti:
Malaccari (G), Zamarion (G), Sainz Maza (G).
Angoli: 7-3. Recupero: 5' pt; 5' st. Note: gara
a porte chiuse. Risultati:
Diciassettesima Giornata - Serie C - Girone B: Arezzo
- Legnago Salus 1-1 35'
Luppi (L), 87' Cutolo (A) rig. Carpi - Feralpisalò
rinviata Fano
- Matelica 1-2 7'
Barbuti (F), 46' Moretti (M), 54' De Santis (M) Fermana
- Vis Pesaro 2-0 17'
Neglia (F), 52' Neglia (F) Imolese - Cesena
1-2 12'
Ardizzone (C), 14' Polidori (I), 69' Russini (C) Mantova
- Gubbio 1-2 10'
gomez (G), 22' Gomez (G), 75' Saveljevs (M) Padova
- Modena 0-1 42'
Spagnoli (M) Perugia - Ravenna
3-1 21'
Minesso (P), 52' Minesso (P), 62' Franchini (R),
74' Minesso (P) Sambenedettese - Virtus Verona
1-0 91'
Angiulli (S) Sudtirol - Triestina 1-2 26'
Fischnaller (S), 47' Granoche (T) rig., 87' Mensah
(T)
• 22
DICEMBRE 2020 Gubbio
senza Signorini e Megelaitis. Occhio ai "re"
dei rigori del Mantova. E quel tris di reti nel
2016
Gubbio
nel turno infrasettimanale di Mantova senza Signorini
e Megelaitis squalificati. Pertanto il trainer Torrente
deve ridisegnare lo scacchiere verso la trasferta
lombarda. Confermato il 4-3-1-2. Si va verso Zamarion
in porta. Possibile il quartetto difensivo formato
da Formiconi, Uggè, Ferrini e Migliorelli.
Poi a centrocampo il trio Oukhadda, Malaccari e
Sainz Maza. Davanti Pasquato tra le linee a supporto
del duo De Silvestro (in vantaggio su Gerardi) e
Gomez. Il tecnico rossoblù convoca 19 calciatori:
Zamarion, Elisei, Montanari, Cinaglia, Ferrini,
Formiconi, Migliorelli, Munoz, Uggè, Sorbelli,
Malaccari, Oukhadda, Sdaigui, Pasquato, Sainz Maza,
De Silvestro, Pellegrini, Gerardi e Gomez. In casa
Mantova il tecnico Emanuele Troise avverte i suoi:
"Gubbio avversario complicato e di qualità.
Ma noi abbiamo una classifica importante che meritiamo
tutta". L'allenatore dei virgiliani predilige
il 4-4-2 che talvolta diventa un 4-3-3. Probabile
formazione. Tozzo in porta. Difesa con Zanandrea,
Checchi, Milillo e Panizzi. A centrocampo con Guccione,
Lucas Felipe, Gerbaudo e Di Molfetta. Di punta il
duo Ganz e Cheddira. La formazione biancorossa si
trova in piena zona playoff, a +9 del Gubbio in
classifica. In squadra i virgiliani possono contare
sul vice cannoniere del girone: Simone Andrea Ganz,
autore finora di nove reti, figlio d'arte, il padre
è il famoso Maurizio Ganz che fu attaccante
di Inter e Milan. Il Mantova ha un primato: è
la squadra che ha ottenuto più rigori a favore
in Italia (10 penalty) contro gli 8 del Milan e
i 5 di Juventus, Monza e Padova. Nell'ultima gara,
curiosamente, pareggiata in casa contro il Legnago
Salus (0-0), la formazione lombarda ha fallito addirittura
due rigori: prima sbaglia Guccione dopo appena un
giro di lancette (al 1' di gara) e poi tocca a Ganz
non segnare dal dischetto al 5' del primo tempo.
Perciò è una squadra molto pericolosa
nell'area avversaria, il Gubbio dovrà fare
molta attenzione. L'ultimo precedente risale al
26 novembre 2016: il Gubbio allora allenato da Giuseppe
Magi si impose per 3-0 al Martelli di Mantova con
le reti di Valagussa, Candellone e Ferretti. E in
quell'occasione si sfiorò il poker, ma dal
dischetto Musto aveva fallito un rigore parato da
Bonato. Quel Mantova si salvò per un punto
fuori dai playout, quel Gubbio andò ai playoff.
• 21
DICEMBRE 2020 Notari:
"Gruppo con risultati, lo potenzieremo.
Quanti sacrifici. Ci mancano i tifosi, è
penalizzante"
In vista
dell'ultima partita del 2020 di Mantova, dopo sedici
giornate, in prossimità delle feste natalizie
che saranno diverse dal solito, è il presidente
Sauro Notari che parla: "Colgo l'occasione
per inviare gli auguri di buone feste a tutti i
tifosi, in particolare a quelli rossoblù,
alla stampa ed organi di informazione tutti, inoltre
agli sponsor che non ci hanno fatto mai mancare
il loro supporto in un momento così difficile
e delicato per tutti". Il patron ci tiene
a precisare le incognite del momento: "Giocare
a porte chiuse e con i centri sportivi sbarrati
è veramente penalizzante. Non è retorica
dire che non è sport quello che stiamo cercando
di fare. Ci mancate cari tifosi: ci manca il vostro
affetto, la vostra passione e perchè no anche
la vostra critica fatta in modo corretto. Continuate
a seguirci perchè personalmente vi posso
garantire che stiamo facendo dei sacrifici economici
enormi per mantenere accesa la fiammella. Come presidente
posso garantirvi che il mio impegno sarà
massimale, di certo continuerò a battermi
per garantire un futuro migliore a questa gloriosa
società". Ma il presidente Notari
aggiunge alcune frasi importanti in vista del mercato
di gennaio ormai alle porte, viste le continue voci
di un interessamento di altri clubs su Pasquato
(lo cerca il Sudtirol in maniera concreta) e su
Megelaitis. Ecco cosa dice: "Cercheremo
di mantenere questo gruppo perchè sta dando
buoni risultati e se possibile noi faremo di tutto
per potenziare questa squadra, però sempre
nel rispetto del budget che va assolutamente preservato
soprattutto in questa fase delicata e difficile.
La nostra stagione a livello sportivo in verità
non era iniziata nel migliore dei modi, anche di
fronte a buone prestazioni che non sono mai mancate.
Ma per fortuna nell'ultimo periodo sono arrivati
i punti, ma la strada da percorrere è ancora
lunga. La sconfitta con una grande avversaria come
il Padova non deve piegarci, pertanto non dobbiamo
abbatterci". Infine, dopo questa sana riflessione,
il patron rossoblù ci tiene a ringraziare
tutti coloro che collaborano per il Gubbio, dicendo
così: "Un grazie per l'impegno e
la disponibilità per chi mette ogni giorno,
quotidianamente, il suo lavoro al servizio di questi
colori: ai nostri dirigenti, staff tecnico e medico,
soprattutto i nostri medici che sono stati davvero
sotto pressione in questo anno particolare. Aggiungo
un grazie a tutti gli atleti, ai dipendenti, a tutti
quanti i collaboratori".
• 20
DICEMBRE 2020 Torrente:
"La differenza è la qualità".
Formiconi: "Non perdere certezze".
Le foto di Gubbio-Padova
Gubbio,
dopo sette risultati utili consecutivi si ferma
la striscia positiva. Ma davanti trova un Padova
che sul campo dimostra tutta la sua caparbietà
e l'efficacia del suo ampio organico. La cosa non
si può dire del Gubbio. Tutta qui è
la differenza tra le due squadre, per chi vuole
vincere il campionato e invece per chi deve pensare
prima di tutto a salvarsi. Partita decisa dai brasiliani,
Jefferson si procura il rigore poi trasformato da
Ronaldo che coglie pure un palo. Poi ci pensa l'attaccante
fiorentino Santini a spaccare la partita con due
gol, uno di potenza ed uno su rigore da lui stesso
procurato. Il commento di Vincenzo Torrente: "Partita
equilibrata, la differenza l'ha fatta la qualità
e l'esperienza dei calciatori del Padova. Noi invece
molto ingenui sul rigore e sul secondo gol incassato.
Pagate care certe disattenzioni e non siamo riusciti
a capitalizzare le nostre occasioni. Soprattutto
una con Pasquato clamorosa, da lui ci si aspetta
di più. Errori gravi. Ma è un risultato
esagerato. Adesso senza Megelaitis e Signorini a
Mantova? Mi aspetto una reazione di orgoglio. Ci
servono punti". Tocca a Giovanni Formiconi:
"Nonostante tutto buon Gubbio con le nostre
carte. Sul 2-0 la partita si è complicata.
Bravi loro con un Padova molto fisico e che non
ha perso la testa in inferiorità numerica:
hanno una rosa ampia per vincere e mi hanno fatto
impressione. Per noi tanto dispiacere. Ma questa
sconfitta non deve fare vacillare le certezze che
sono state acquisite in questo ultimo periodo. Guardare
avanti". Cosa dice il tecnico dei biancoscudati
Andrea Mandorlini: "Bella gara, ma dovevamo
chiuderla prima. Abbiamo saputo soffrire in inferiorità
numerica su un campo difficile e vincere 3-0 a Gubbio
non è facile per nessuno. Santini? Quando
pensa poco fa la differenza negli spazi ed è
devastante, chi mi ha indirizzato nel farlo entrare
ha avuto pienamente ragione". Parla proprio
Claudio Santini: "Contento per la scelta
fatta e per la vittoria. La volevamo a tutti i costi.
La mia esultanza come quella di Batistuta".
Intanto ecco le foto (20 immagini) di Gubbio e Padova.
Fotoservizio di Simone Grilli.
• 20
DICEMBRE 2020 Gubbio,
il Padova cala il tris (0-3). Ronaldo e una doppietta
di Santini. Espulsi Gasbarro e Signorini
Gubbio
contro il Padova. Il trainer Torrente opta per il
4-3-1-2. Zamarion in porta. Difesa con Formiconi,
Uggè, Signorini e Ferrini. Centrocampo con
Sainz Maza, Megelaitis e Malaccari. Davanti Pasquato
tra le linee a supporto di Gomez e Gerardi. La cronaca.
Fase iniziale con iniziativa dei patavini, prima
azione degna di nota al 10' quando Jefferson cerca
l'angolino con un destro dal limite: palla che fa
la barba al palo. Risponde il Gubbio al 12' con
un calcio piazzato pennellato in area da Pasquato,
Ferrini in tuffo ci prova di testa e la palla esce
di poco a lato. Al 23' un colpo di genio di Gomez
che si libera con un colpo di tacco servendo Sainz
Maza che davanti alla porta però manca il
bersaglio calciando a lato di sinistro. Sul capovolgimento
di fronte arriva il rigore per il Padova quando
Megelaitis scivola in area e poi stoppa con il braccio
la palla da terra un'azione di Jefferson dopo un'incursione
dalla fascia sinistra: dal dischetto (al 25') Ronaldo
è glaciale e insacca la sfera sotto all'incrocio.
Al 39' occasione Gubbio con Malaccari che pennella
in area un cross, sponda di Gomez, ma Pasquato da
posizione favorevole sbuccia il pallone che finisce
tra le braccia di Vannucchi. Brividi al 40' quando
Ronaldo fa partire una saetta dai venti metri di
destro, la palla scheggia il palo alla sinistra
del portiere. Al 44' è l'altro capitano,
Malaccari, che cerca di imitarlo con un tiro di
destro da fuori area ma la palla si perde a lato.
La ripresa. Al primo giro di lancette una incursione
da destra di Germano per Jefferson che prova un
tiro a girare dal limite, la palla sfiora il montante.
All 11' di gioco espulso Gasbarro per somma di ammonizione
per reciproce scorrettezze con Gomez. Al 17' proprio
Gomez cerca il gol di testa su spiovente di Munoz,
ma la palla va fuori dopo una energica uscita del
portiere Vannucchi. Al 23' su calcio piazzato di
Hallfredsson in area, Nicastro di testa cerca l'angolino
con palla di poco a lato. Il solito Gomez (32')
cerca la rete (su assist di Signorini) in area ma
il suo tiro viene deviato per un soffio quel tanto
che basta che finisce in angolo. Al 35' il raddoppio
dei patavini: gol di forza di Santini che vince
il duello prima con Signorini e poi con Uggè,
entra poi in area saltando in dribbling pure Munoz
e di sinistro in diagonale insacca la sfera in rete
a mezz'altezza. Al 37' espulso per somma di ammonizione
Signorini dopo un fallo su Santini. Al sesto minuto di
recupero
rigore per il Padova con Santini che viene
messo giù da Zamarion: dal dischetto è
lo stesso
Santini che fredda il portiere con un tiro angolato. Tabellino:
Gubbio - Padova (0-3): Gubbio
(4-3-1-2): Zamarion; Formiconi, Uggè, Signorini,
Ferrini (15' st Munoz); Sainz Maza (25' st De Silvestro), Megelaitis
(45' st Pellegrini), Malaccari; Pasquato;
Gomez, Gerardi. A disp.: Elisei, Montanari, Cinaglia,
Migliorelli, Lovisa, Sdaigui. All.: Torrente. Padova (4-3-3):
Vannucchi; Germano, Pelagatti, Gasbarro, Curcio;
Ronaldo (22' st Saber), Hallfredsson, Della Latta; Buglio
(13' st Andelkovic), Nicastro (26' st Santini),
Jefferson (22' st Valentini). A disp.: Merelli, Fazzi,
Kresic, Jelenic,
Beretta, Paponi, Soleri, Bifulco. All.:
Mandorlini. Arbitro: Rutella di Enna (Cortese
di Palermo e Poma di Trapani); quarto uomo: Cudini
di Fermo. Reti: 25' pt Ronaldo (P) rigore,
35' st Santini (P), 51' st Santini (P) rigore. Espulsi:
11' st Gasbarro (P) per somma di ammonizioni; 37'
st Signorini (G) per somma di ammonizioni. Ammoniti:
Megelaitis (G), Malaccari (G), Ronaldo (P), Ferrini
(G), Gomez (G), Vannucchi (P), Zamarion (P). Angoli:
7-1. Recupero: 1' pt; 6' st.
Note: gara a porte chiuse. Risultati:
Sedicesima Giornata - Serie C - Girone B: Cesena
- Sambenedettese 2-1 2'
Steffè (C), 71' Maddaloni (C) aut., 91' Zecca
(C) Feralpisalò - Fermana 1-1 46'
Carraro (Fs), 93' Boateng (Fm) Gubbio - Padova
0-3 25'
Ronaldo (P) rig., 80' Santini (P), 96' Santini (P)
rig. Legnago Salus - Mantova 0-0 Matelica
- Carpi rinviata Modena
- Fano 2-0 6'
Pergreffi (M), 52' Monachello (M) Ravenna
- Imolese 3-2 12'
Mokulu (R), 16' Martignago (R) rig., 48' Mokulu
(R), 78' Mattiolo (I), 87' Carini (I) Triestina
- Perugia 2-1 4'
Boultam (T), 40' Boultam (T), 82' Tartaglia (T)
aut. Virtus Verona - Sudtirol 2-2 5'
Beccaro (S), 19' Pittarello (V), 63' Danti (V),
74' Magnaghi (S) Vis Pesaro - Arezzo 3-2 14'
D'Eramo (V), 21' Belloni (A), 51' Belloni (A), 56'
De Feo (V) rig., 64' Di Paola (V)
• 19
DICEMBRE 2020 Torrente,
trecento candeline da prof: "Ma ora pretendo
rispetto". Mandorlini ricorda Juanito Gomez
Contro
il Padova un importante record per il tecnico considerato
dei "miracoli" a Gubbio. L'allenatore
dei rossoblù Vincenzo Torrente raggiungerà
le 300 panchine tra i professionisti nella gara
di domenica contro la formaziona patavina. Un curriculum
di tutto rispetto con 119 presenze in serie B e
145 in Lega Pro, in più 29 in Coppa Italia
e 6 in altri appuntamenti post-season. Nel suo score
alla guida delle panchine di Genoa (giovanili),
Gubbio, Bari, Cremonese, Salernitana, Vicenza e
Sicula Leonzio. Adesso si presenta una grande sfida
contro un Padova allenato dal quotato Andrea Mandorlini
che punta ad un campionato di vertice. Il Gubbio,
con la squalifica di Oukhadda, è alla ricerca
del sostituto. La logica dice (tenendo conto il
vincolo di schierare gli under imposto dalla società
per accedere ai contributi federali legati all'utilizzo
dei giovani) potrebbe essere Sdaigui. Ma non è
escluso che in prossimità di questo importante
match si possa decidere di soprassedere a questo
vincolo, perciò in tal caso potrebbe partire
dal primo minuto il rientrante Sainz Maza. Assente
inoltre il portiere Cucchietti dopo l'intervento
maxillo-facciale. Pertanto viene confermato il 4-3-1-2.
Con questo undici probabile. Zamarion in porta.
Difesa con Formiconi, Uggè, Signorini e Ferrini.
Centrocampo con Malaccari, Megelaitis e Sainz Maza
(o Sdaigui). Davanti Pasquato tra le linee a supporto
di Gomez e Gerardi. La lista dei convocati: Zamarion,
Elisei, Montanari, Cinaglia, Ferrini, Formiconi,
Migliorelli, Munoz, Signorini, Uggè, Lovisa,
Malaccari, Megelaitis, Sainz Maza, Sdaigui, Pasquato,
Gerardi, Gomez, Pellegrini e De Silvestro. Il trainer
Vincenzo Torrente è serafico: "Padova
di categoria superiore, con tante alternative in
organico, lotterà per vincere il campionato.
Noi facciamo un campionato diverso da loro. Però
è una partita secca: ce la giochiamo. Adesso
pretendo anche rispetto per noi da parte degli arbitri
e mi auguro non ci sia sudditanza". In casa Padova invece ha
già parlato il tecnico Andrea Mandorlini,
che dice (come riporta Padovacalcio.it): "Felice
di ritrovare Juanito Gomez: sono molto legato a
lui, mi ha dato tanto quando eravamo all'Hellas
Verona, ma pure io gli ho dato tanto, credo inoltre
che ha dimostrato di essere un calciatore importante
anche in categorie superiori, è un bravo
ragazzo e insieme abbiamo vissuto dei momenti molto
belli. Ma oltre all'argentino davanti hanno calciatori
di qualità come Pasquato e Gerardi. Il Gubbio
è una squadra che si è ritrovata,
aggressiva, un campo difficile storicamente per
tutti. Quindi noi dobbiamo essere bravi a gestire
bene queste due partite ravvicinate". Non
è escluso che il tecnico dei biancoscudati
posso effettuare un turn-over vista la rosa cospicua.
• 17
DICEMBRE 2020 Pasquato,
ecco chi ha messo gli occhi su di lui: il Sudtirol.
Megelaitis sotto osservazione di top club
Occhi
su Cristian Pasquato. Il calciatore veneto è
un giocatore del Gubbio, la scorsa estate ha firmato
un contratto annuale, ma il fantasista piace ad
una squadra top nel girone. Su Pasquato infatti
ci sarebbe adesso un interesse concreto del Sudtirol,
visto che Paolo Bravo, attuale diesse degli altoatesini,
è un suo grande estimatore. Risalendo alle ultime
indiscrezioni che filtrano negli ultimi
giorni, la trattativa potrebbe presto accendersi.
D'altronde il Sudtirol proprio due anni fa prelevò
dal Gubbio il fantasista Daniele Casiraghi, ora
punto cardine del tecnico Stefano Vecchi. La società
di Bolzano quest'anno punta al salto di categoria
e vuole integrare un organico già solido
e competitivo. D'altronde Pasquato pure in serie
C sta dimostrando le sue qualità, nonostante
l'età che avanza, con un fisico con caratteristiche
rapide e la tecnica indiscutibile. Adesso bisognerà
vedere cosa metterà sul piatto la società
del Sudtirol per convincere il calciatore patavino.
Da parte sua invece il Gubbio cercherà di
blindarlo, semmai con la possibile proposta di un
rinnovo per i prossimi anni. I giochi sono aperti,
vedremo chi la spunterà. Ma c'è un
altro calciatore che sta dimostrando tutto il suo
valore e già ci sono società di categoria
superiore che lo stanno seguendo con una attenta
valutazione.
Parliamo del centrocampista Linas Megelaitis che
è diventato l'assoluto padrone del Gubbio
a centrocampo prendendo le chiavi della mediana.
Un calciatore che fu notato da Torrente quando era
alla Sicula Leonzio e il Gubbio è riuscito
ad ingaggiarlo grazie anche alla caparbietà
del diesse Giammarioli che ormai ha raggiunto un
buon bagaglio di esperienza maturato anche in categoria
superiore quando è stato pure il direttore
sportivo della Cremonese. Questo significa che i
calciatori si devono andare a vedere sui campi (e
non sulle figurine) perchè si possono trovare
dei veri talenti e si può toccare con mano
la bravura del singolo. Notiziario. Il Gubbio è
pronto a giocare contro la corrazzata Padova. Il
trainer Vincenzo Torrente dovrebbe confermare ormai
il collaudato 4-3-1-2. Con l'assenza dello squalificato
Oukhadda, potrebbe prendere il suo posto Sdaigui
oppure il rientrante Sainz Maza. Pertanto Zamarion
tra i pali. Difesa a quattro con Formiconi (in ballottaggio
con Munoz), Uggè, Signorini e Ferrini. A
centrocampo il trio Malaccari, Megelaitis e Sainz
Maza (o Sdaigui). Davanti Pasquato a supporto del
duo Gomez e Gerardi. In casa Padova ritorna Ronaldo
dalla squalifica. Il tecnico Andrea Mandorlini predilige
il 4-3-3. Possibile undici iniziale. Vannucchi in
porta. Difesa con Germano, Pelagatti, Andelkovic
e Curcio. Centrocampo con Della Latta, Ronaldo e
Hallfredsson. Davanti il tridente Jelenic, Nicastro
e Bifulco.
• 16
DICEMBRE 2020 Gerardi:
"Serve più concretezza e attenzione.
Quando siamo compatti facciamo male a chiunque"
La parola
all'attaccante Federico Gerardi, autore del secondo
gol a Carpi, finora il più prolifico in attacco
con tre reti personali realizzate: "Grazie
a Shady (Oukhadda ndr) che mi ha messo un pallone
rasoterra, io ho anticipato Gozzi con il sinistro
e di interno destro ho chiuso in rete. Penso che mi
hanno chiamato per questo, ovvero per dare peso
all'attacco. Provenivo da un periodo difficile di
forma, adesso ho preso già confidenza con
il gruppo e anche fisicamente sto meglio. Essendo
possente di fisico mi ci vuole un po' più
di tempo per andare su di giri e riprendere il ritmo.
Sono uno che si mette sempre a disposizione per
la squadra. Il mio motto è unire i reparti,
attaccare la profondità negli ultimi trenta
metri con i tagli". A Carpi da 2-0 a 2-2,
cosa è successo? "Credo che stavamo
facendo una buona partita, però il momento
del rigore ci ha un po' cambiato a livello di atteggiamento,
forse dovevamo rimanere concentrati e questo ci
ha messo in difficoltà. C'è stata pure l'espulsione
di Oukhadda, seppur immeritata. Tuttavia gli eventi
a noi sfavorevoli in quel momento non dovevano condizionarci
e invece abbiamo perso la concentrazione. E credo
inoltre che dovevamo fare il terzo gol, in certi
casi serve concretezza e sapere gestire meglio le
partite per portare a casa i tre punti".
Perciò quali solo al momento pregi e difetti?
"Di positivo direi la compattezza, quando
soprattutto facciamo gioco riusciamo a fare veramente
male agli avversari. Di negativo succede che talvolta
ci allunghiamo tra i reparti e in tal caso andiamo
in affanno. Credo che con la compattezza possiamo
dare fastidio a chiunque". Domenica il
Padova? "Parliamo di una corrazzata, una
squadra costruita per vincere, ma noi cercheremo
di darle fastidio. Le motivazioni sono a mille.
Ma credo che sia basilare la concentrazione e restare
corti tra i reparti. Aggiungo che bisogna sfruttare
le palle inattive visto che abbiamo Christian (Pasquato
ndr) che sa calciare molto bene sui calci da fermo.
Sarà una gara sporca". Intanto si
sono giocati due recuperi nel girone. Il Fano di
Destro è in ripresa e ha sfiorato l'impresa
ad Arezzo (1-1): in vantaggio con la rete di Barbuti
nei primi minuti (8'), la formazione
allenata da Camplone riesce a trovare il pareggio
a tempo scaduto (al 95') con un gol segnato dall'esperto
Cutolo. Invece il Legnago Salus si impone in casa
per 2-1 sull'Imolese con una doppietta di Chakir, di
Rondanini il gol della bandiera.
• 15
DICEMBRE 2020 Graffiedi:
"Gubbio, gara aperta col Padova. Tanti errori in B. Su
Giammarioli, Mario Rui, Shevchenko..."
Domenica
c'è Gubbio contro Padova. In serie B, il
10 dicembre 2011, i rossoblù vinsero per 1-0 sui patavini con rete decisiva di Mattia
Graffiedi. Ne parliamo proprio con l'attaccante
romagnolo (attuale allenatore della Juniores del
Forlì). Ecco cosa ci dice Graffiedi: "Ho
ricordi positivi perchè oltre alla vittoria
facemmo una grande prestazione contro un Padova
forte all'apoca, candidato per il salto di categoria.
Mi ricordo una giornata di pioggia, feci gol alla
fine del primo tempo. Grazie a quella rete e alle
grandi parate di Donnarumma che fece diversi miracoli,
riuscimmo a portare a casa i tre punti".
Molti calciatori di quel Gubbio poi finirono in
serie A, cosa significa? "Ed io aggiungo,
anche altri sono rimasti in serie B facendo pure
molto bene. Ciofani ha segnato poi tanti gol in
serie B e ha avuto spazio anche in A. Credo che
quella squadra poteva lottare sicuramente fino alla
fine per salvarsi. Ma ci sono state a dir la verità
diverse problematiche, troppi i cambi di allenatori,
a volte magari affrettati o sbagliati. Ci siamo
giocati diverse possibilità". Perciò
è stato un errore cambiare quattro allenatori?
"Sì, oltretutto (ne sono convinto)
se fosse arrivato Apolloni prima, potevamo fare
altri ragionamenti oggi". Del Gubbio attuale
che cosa può dire? "Ho visto che
il Gubbio si è ripreso, sette risultati utili
consecutivi non sono pochi, perciò è
in netta ripresa". Perciò che partita
prevede domenica in Gubbio-Padova? "Penso
che il Padova rimanga la favorita del girone insieme
al Perugia, per blasone e per società. Però
ho visto che il Gubbio ha fatto un ottimo risultato
a Perugia in un derby sentito, perciò questo
momento positivo deve essere sfruttato anche contro
il Padova. Prevedo una partita aperta".
Sappiamo che lei è un simpatizzante del Cesena,
come lo vede? "Mi sta stupendo, era partito
per un campionato senza grandi ambizioni ed invece
stanno facendo risultati positivi con una squadra
molto giovane. Sono lieto se centrassero i playoff".
Il Gubbio potrebbe raggiungerli i playoff? "É
un campionato particolare. Ma con questi playoff
allargati, se si riuscirà a continuare con questa serie
positiva, poi basta poco per agganciarli. C'è
un distacco ancora colmabile". A Gubbio
è tornato il diesse Giammarioli, lei lo aveva
avuto in rossoblù in serie B, cosa pensa?
"Che torna un pezzo di Gubbio praticamente.
Con Giammarioli mi trovai benissimo: è una
grandissima persona e per il Gubbio ha fatto tanto.
Pertanto il suo ritorno non può essere nient'altro
che una cosa positiva". É tornato
pure Torrente che portò il Gubbio in B, un
suo commento? "Si è voluto ricostruire
un po' di vecchio Gubbio dei momenti migliori, direi".
Lei è stato compagno di squadra di Mario
Rui a Gubbio in B, ma se lo sarebbe mai aspettato
che sarebbe finito anche a calcare i campi della
Champions League? "Onestamente fino alla
Champions, no. Però si vedeva che era un
ragazzo con delle grandi qualità, era piccolino
fisicamente però era un fulmine. Ma non mi sarei aspettato
una crescita così continua da parte del ragazzo:
si è sicuramente guadagnato e meritato tutto
sul campo. Da anni ormai si sta affermando nel calcio
che conta". Ci siamo imbattutti su un articolo
(di Goal.com) che ricorda che Graffiedi fu pagato
15 miliardi di lire nell'estate 1999 per andare
al Milan, ma non riuscì a fare una presenza.
Paradossale, vero? "Sì, è
giusto. Arrivai a luglio. Ma venni operato e sono rimasto
fermo per oltre un anno. Ho partecipato solo a qualche
amichevole. Un vero peccato, una volta lì
mi volevo confrontare con i grandi e invece andò
così". In quell'anno arrivò
Shevchenko al Milan, ce lo può descrivere?
"Era un robot. Era come una macchina che
lavora di continuo, il primo ad arrivare e l'ultimo
ad andarsene dallo spogliatoio, poi passava il tempo
pure in palestra. Un calciatore di qualità
assoluta". Il Milan attuale pare che sta
tornando a divertire, un suo giudizio? "Sta
stupendo e ne sono contento perchè sono un
tifoso milanista. Ma conosco bene le qualità
di Stefano Pioli che ho avuto come allenatore per
quattro anni (a Modena, Grosseto e Piacenza ndr).
Sono felice perchè il Milan
è una grande sorpresa con una squadra giovane
e sa giocare anche molto bene. L'augurio è
quello di continuare su questa strada. Nei momenti
negativi poi si vedrà quanto sarà
tosto veramente questo Milan".
• 14
DICEMBRE 2020 Focus.
La gratitudine e la logica (perversa) nel calcio.
Se il Gubbio ha ritrovato un barlume di gioco...
La gratitudine
e la logica (perversa) nel calcio. Basta riavvolgere
la pellicola di un anno e così capiamo ancora
meglio. Un anno fa, precisamente il 15 dicembre
2019, si toccò proprio il fondo in casa Gubbio: fu
sicuramente uno dei momenti più brutti a
livello calcistico eugubino. Il Gubbio perdette
in casa contro la Fermana per 1-0 con rete di Petrucci
in avvio di gara. Quella squadra non reagì,
si definì una sconfitta che a molti fece
storcere il naso. Si ricorda ancora una frase sibillina
del capitano Malaccari nel dopo match (basta scrutare
il nostro archivio news): "Guardarci negli
occhi negli spogliatoi e remare tutti dalla stessa
parte". All'indomani di quel match i tifosi
esposero un cartello con scritto: «Torrente
uno di noi». Cosa significava tutto ciò?
Ai più sembrava inspiegabile. Però
poi si scoprì l'arcano. Si era formata una
certa maretta. C'era chi remava contro. Situazioni
lontane anni luce dal professionismo, nemmeno nei
meandri più bassi del dilettantismo sono
catalogabili. Si scatena la fronda contro Torrente. Come
se qualcuno si fosse dimenticato in un baleno quella promozione storica in serie B del 2011: l'allenatore
fu etichettato come superato e andava esautorato.
Ma non era la piazza che lo stava screditando. Era il fuoco amico.
Un'arte della destabilizzazione sconvolgente.
C'è chi pensava di tornare all'indietro come
i gamberi, come se niente fosse accaduto.
Si cercava di sovvertire quel poco che si stava
ricostruendo dopo un avvio di campionato disastroso.
Tutto sembrava architettato da qualche maestro malpensante
e arrivista. Però tutto tornò al suo
posto, alla fine si stanano sempre i nidi nelle
cavità oscure. Diciamo questo perchè
altrimenti non ci saremmo mai ritrovati ai giorni
nostri. Cioè con un Gubbio che torna a fare
divertire, con un calcio piacevole che non si vedeva
da tanti anni. D'altronde per poter ritrovare un
barlume di calcio esteticamente appetitoso bisogna
risalire alla prima parte di campionato con Magi
nel 2016 e non è un caso che quella squadra
poi arrivò ai playoff. E il Gubbio attuale
di Torrente ha tutte le carte in regola per riuscire
nell'impresa.
Scusate, quasi dimenticavamo: anche
il tecnico pesarese fu disonorato, non dai tifosi
che gli dedicarono pure uno striscione. Ci dimenticavamo
che ai destabilizzatori non piace un Gubbio vincente
o che gioca a calcio seriamente: contano solo le
ambizioni personali. Ebbene, per non incorrere in
nuovi errori futuri... pensare con costrutto: ognuno deve stare al suo posto e deve essere
cosciente dei propri limiti, ogni struttura deve
avere un ordine ben saldo, funzionale e professionale.
Ovviamente vanno riconosciuti al presidente Sauro
Notari tutti gli sforzi economici che sono stati
profusi in questi anni per mantenere il Gubbio nel
professionismo. Costi che sono lievitati quest'anno
con il Covid-19 per via degli esborsi esosi per
i tamponi sistematici. Rientra anche questo nella logica della
gratitudine, un aspetto che va sottolineato. Per questo
motivo vanno dette le cose in maniera aperta e sincera.
Anche impietose talvolta, se necessario. Un progetto
serio va blindato. Un allenatore non può diventare
sempre un capro espiatorio o un "parafulmine"
per difendere anche quei limiti della società,
come avvenuto nel recente passato. E ribadiamo
un concetto basilare. Lo andiamo dicendo da tempo.
Prendere sempre le distanze da chi è bravo
a manipolare la realtà per propri fini personali
e continua a raccontare frottole sugli altri. C'è
un detto esemplificativo che dice: se vuoi capire
una persona, non ascoltare le sue parole, ma osserva
il suo comportamento.
• 13
DICEMBRE 2020 Munoz:
"L'arbitro ci ha massacrato". Torrente:
"Dominio e gioco, ma...". Le foto
di Carpi-Gubbio
Il Gubbio
ha sfiorato una nuova impresa con le reti di Munoz
e Gerardi. Poi sette minuti di follia con il gol
su rigore di Biasci, secondo cartellino giallo per
Oukhadda e pareggio del Carpi di Ferretti. Però
il Gubbio c'è, macina gioco, unico neo è
che non concretizza a dovere. Il parere del trainer
Vincenzo Torrente: "Sì, è
vero. Partita dominata e potevamo fare altri gol.
Poi è arrivato il secondo giallo per Oukhadda
che non esiste proprio e da quel momento è
cambiata l'inerzia della partita. Credo che l'errore
dell'arbitro sia molto evidente. Dispiace perchè
c'è stata una grande prestazione della squadra
anche in inferiorità numerica. Peccato perchè
meritavamo l'intera posta in palio. Già nel
primo tempo poteva finire 3-0 per noi. Un punto
che non ci accontenta per via di una giornata no
dell'arbitro. Quello che mi rincuora è che
questa squadra è matura e abbiamo giocato
con grande personalità. Ottime cose ho visto
sul piano del gioco. Purtroppo certi episodi hanno
condizionato nettamente la partita". Le
parole dello spagnolo Rafael Munoz, autore del primo
gol. Una curiosità: è il terzo pallonetto
con il piede destro in altrettanti gol con la maglia
rossoblù tra la scorsa stagione (Triestina
e Ravenna) e quest'anno (a Carpi): "Tutto
vero, stavolta ho preso la palla dopo un bel lancio
smarcante da parte di Malaccari, non ho fatto nient'altro
che metterla sopra al portiere quando ho visto che
era uscito. Semplice no? Gli ho fatto un pallonetto".
E sul rigore? "Credo che sia stato furbo
il mio avversario (Biasci ndr), ma vi assicuro che
non era rigore". Invece sulla partita il
calciatore iberico è categorico e manda un
messaggio preciso: "Un sapore amaro perchè
l'arbitro ci ha massacrato. Meritavamo di sicuro
la vittoria. Due punti persi. Ma la squadra sta
lavorando molto bene e credo adesso abbiamo intrapreso
la strada giusta". Fa mea culpa il tecnico
biancorosso Sandro Pochesci: "Forse ho sbagliato
io, poi quando ho cambiato modulo e atteggiamento
abbiamo visto il Carpi che conosciamo. Ma abbiamo
trovato un Gubbio di qualità che è
stato padrone del campo all'inizio e davanti sono
tanta roba. Se il Gubbio avesse vinto non avrebbe
nulla. Un punto d'oro". Ora le 20 foto
di Carpi e Gubbio. Fotoservizio di Andrea Vignoli.
• 13
DICEMBRE 2020 Gubbio
in vantaggio di 2-0 a 2-2 a Carpi. In solo sette
minuti la rimonta e l'espulsione di Oukhadda
Gubbio
in trasferta a Carpi. Il trainer Torrente opta per
il 4-3-1-2. Zamarion in porta. Difesa con Munoz,
Uggè, Signorini e Ferrini. Centrocampo con
Oukhadda, Megelaitis e Malaccari. Davanti Pasquato
tra le linee a supporto di Gomez e Gerardi. La cronaca.
Dopo appena un minuto azione in percussione di Munoz
sulla destra che crossa in area, la palla arriva
sui piedi di Malaccari da posizione favorevole ma
la sua conclusione di sinistro viene stoppata con
il corpo da Gozzi. All' 10' spiovente pericoloso
da sinistra di Lomolino in area ma stavolta salva
tutto Malaccari anticipando in extremis Bellini.
Un minuto dopo però (12') il Gubbio passa
in vantaggio dopo un'azione perfetta: il lituano
Megelaitis si mette in proprio con una corsa da
centrocampo fino alla trequarti e appoggia all'indietro
verso Malaccari che inventa un passaggio filtrante
a scavalcare la linea difensiva biancorossa e sul
filo del fuorigioco è caparbio Munoz che
sbuca da dietro, con un pallonetto di esterno destro
scavalca il portiere Rossini e la palla si insacca
in rete. Un tocco morbido egregio del laterale spagnolo.
Al 18' si forma una mischia in area dove Zamarion
è lesto a sventare tutto su tiro ravvicinato
di Biasci. Al 33' lo stesso Biasci ci prova direttamente
su punizione dal limite con un tiro di destro insidioso
che buca la barriera, tuttavia è reattivo
Zamarion che si accartoccia e para a terra. Al 42'
il Gubbio si mangia un gol che sembra fatto: Megelaitis
è un metronomo martellante e serve al bacio
sulla sinistra Gomez che lancia solo davanti alla
porta Pasquato che però tentenna troppo mancando
il tap in vincente. Al 43' lo stesso Pasquato serve
Gerardi il quale fa partire un tiro di sinistro
da limite che si perde di poco a lato. La ripresa.
Nel giro di tre minuti la partita si accende. Al
4' è Gomez che si trova a tu per tu con il
portiere su lancio di Pasquato, ma Sabotic salva
in extremis in angolo. Ma dal corner (al 5') pennellato
in area da Pasquato, sbuca Signorini che colpisce
a botta sicura di testa in porta ma Rossini c'è
e para a terra. Al 6' va via sulla destra Bayeye
che serve Biasci che fa sponda al limite con Ferretti
che calcia deciso e la palla fa la barba al palo
a portiere ormai battuto. Ma il Gubbio è
in partita e al 9' raddoppia: galoppa sulla destra
Oukhadda (dopo uno scambio con Gomez) che serve
un passaggio tagliato e preciso al centro in area,
a rimorchio Gerardi lascia sul posto Venturi e di
piatto destro insacca la sfera radente a fil palo.
Al 19' però il Carpi ottiene un rigore per
fallo di Munoz su Biasci: dal dischetto lo stesso
Biasci insacca a fil di palo. Al 20' il Gubbio rimane
in dieci dopo un fallo veniale di Oukhadda su Salata
sanzionato con il cartellino giallo e quindi viene
espulso per somma di ammonizioni. Al 26' il Carpi
pareggia: è Sabotic che trova l'imbucata
giusta centrale, con Ferretti che elude la sorveglianza
di Uggè e Signorini, e di sinistro deposita
la palla in rete. Nel giro di due minuti (35' e
36') il Gubbio sfiora il tris. Prima è Pasquato
che impegna a terra Rossini, sulla respinta Cinaglia
si mangia un gol fatto calciando tutto solo ancora
addosso a Rossini. Subito dopo Pasquato fa partire
una saetta di destro dai venti metri che costringe
Rossini a salvarsi in tuffo. Tabellino:
Carpi - Gubbio (2-2): Carpi
(3-4-1-2): Rossini; Gozzi, Venturi, Sabotic; Marcellusi
(39' pt Bayeye),
Fofana, Ghion (41' st Ceijas), Lomolino (11' st
Salata); Bellini (39' pt Ferretti); Biasci, Giovannini.
A disp.: Rossi, Varoli, Varga, Danovaro,
Offidani, Motoc, Ridzal, Maurizi. All.: Pochesci. Gubbio
(4-3-1-2): Zamarion; Munoz (34' st Cinaglia), Uggè, Signorini,
Ferrini; Oukhadda, Megelaitis, Malaccari; Pasquato;
Gomez (44' st Pellegrini), Gerardi (22' st Formiconi). A disp.: Elisei, Montanari, Migliorelli, Lovisa, Gaia, Sainz Maza. All.: Torrente. Arbitro: D'Ascanio
di Ancona (Santarosa di Pordenone e Tricarico di
Udine); quarto uomo: Tremolada di Monza. Reti:
12' pt Munoz (G), 9' st Gerardi (G), 19' st Biasci
(C) rigore, 26' st Ferretti (C). Espulso:
20' st Oukhadda (G) per doppia ammonizione. Ammoniti: Venturi (C), Signorini (G), Cinaglia (G).
Angoli: 2-6. Recupero: 1' pt; 3' st. Note: gara
a porte chiuse. Risultati:
Quindicesima Giornata - Serie C - Girone B: Arezzo
- Modena 0-1 49'
Monachello (M) Carpi
- Gubbio 2-2 12'
Munoz (G), 54' Gerardi (G), 64' Biasci (C) rig.,
71' Ferretti (C) Fano - Feralpisalò
1-1 77'
Scarsella (F), 80' Parlati (F) Fermana - Ravenna
2-1 29'
Demirovic (F), 91' Urbinati (F), 93' Mokulu (R) Imolese
- Vis Pesaro 1-2 43'
Morachioli (I), 49' Lazzari (V), 61' Lazzari (V)
rig. Mantova
- Cesena 0-4 12'
Steffè (C), 18' Capanni (C), 74' Russini
(C), 90' Zanandrea (M) aut. Padova
- Triestina 0-0 Perugia
- Virtus Verona
2-2 40'
Marcandella (V), 76' Delcarro (V), 82' Murano (P),
86' Melchiorri (P) Sambenedettese - Matelica
2-3 7'
Angiulli (S), 65' Balestrero (M), 81' D'Angelo (S)
aut., 89' Moretti (M), 91' Maxi Lopez (S) Sudtirol
- Legnago Salus 1-0 79'
Tait (S)
• 12
DICEMBRE 2020 A
Carpi dopo 21 anni. Ma è la prima volta nella
serie C unica. Assente Sdaigui. Tre portieri in
ritiro
Si torna
a giocare a Carpi dopo 21 anni, ma è la prima
volta in una serie C unica. Infatti il 31 ottobre
1999 quel Gubbio targato Donati si trovava in serie
C2 e la squadra rossoblù si impose per 3-0
sul campo degli emiliani con una doppieta di Cornacchini
ed un gol realizzato da Epifani. Per dovere di cronaca,
quel Carpi retrocedette nei dilettanti a fine stagione,
mentre il Gubbio arrivò undicesimo in classifica
ma con Dal Fiume in panchina. Intanto nell'attualità
il trainer Torrente recupera lo spagnolo Sainz Maza,
tuttavia dovrà fare a meno di De Silvestro
(squalificato) e Sdaigui (infortunio), oltre naturalmente
al portiere Cucchietti (intervento maxillo-facciale
dopo la frattura della mandibola). Così il
tecnico Vincenzo Torrente parla della trasferta
bis dopo l'impegno di Macerata contro il Matelica:
"Affrontiamo una squadra di qualità
e giovane, temo soprattutto l'attacco di spessore
del Carpi. Altra partita difficile come sempre,
perciò dovremo avere la stessa mentalità
di sempre. Recuperati dei calciatori importanti
come Formiconi e Sainz Maza. Però Sdaigui
ha un problema alla caviglia. Adesso dobbiamo toglierci
quanto prima da una classifica che non è
ancora bella. Dobbiamo fare più punti possibili
mettendo in campo concentrazione e bisogna avere
una certa continuità nei risultati: questo
è ciò che pretendo, in quanto c'è
sempre da migliorare anche se a dire la verità
stiamo crescendo a livello di gioco. Tuttavia
servirebbe una maggiore concretezza". Detto
ciò possibile è la conferma del 4-3-1-2.
Zamarion in porta. Difesa con Munoz, Uggè,
Signorini e Ferrini. Centrocampo con Oukhadda, Megelaitis
e Malaccari. Davanti Pasquato tra le linee a supporto
di Gomez e Gerardi. Per la prima volta tre portieri
in ritiro: oltre a Zamarion (classe 2000) ci sono
pure Elisei (2003) e Montanari (2003). La lista
dei venti convocati: Zamarion, Elisei, Montanari,
Cinaglia, Ferrini, Formiconi, Migliorelli, Munoz,
Signorini, Uggè, Lovisa, Gaia, Malaccari,
Megelaitis, Pasquato, Oukhadda, Sainz Maza, Gerardi,
Gomez e Pellegrini.
• 10
DICEMBRE 2020 Trasferta
bis. Contro il Chèrp dopo il lockdown. Torna
in campo Sainz Maza, ma è out De Silvestro
L'anno
scorso la partita di Carpi contro il Gubbio non
fu mai giocata. Dopo il pareggio interno contro
la Reggiana, la formazione di Torrente si doveva
recare in terra emiliana il 26 febbraio 2020, ma
l'Italia finì in lockdown per l'esplosione
della pandemia. Adesso, a distanza di 291 giorni,
il Gubbio torna al Cabassi per affrontare la formazione
biancorossa: in casa è imbattuta con tre
vittorie e quattro pareggi e si trova a +5 dagli
eugubini in classifica. L'ultima vittoria tuttavia
risale al 1 novembre in trasferta contro la Fermana
e l'intera posta in palio manca quindi da sei turni.
L'allenatore è Sandro Pochesci, ex trainer
della Ternana. Possibile che il tecnico romano giocherà
con lo schieramento 3-4-1-2. Torna tra i pali dopo
due turni di squalifica il portiere Rossini. Trio
di difesa con Gozzi, Venturi e Sabotic. Centrocampo
con Marcellusi, Fofana (o Bellini), Ghion e Lomolino.
Davanti Maurizi come trequartista a supporto di
Carletti e Biasci. Il Carpi è reduce dal
pareggio esterno per 0-0 contro la Virtus Verona.
Nella sua storia calcistica il Chèrp (soprannome
dialettale della società) si è aggiudicato
l'encomiabile traguardo della promozione in serie
A nel 2015, alla guida il tecnico Fabrizio Castori,
una favola che tuttavia è durata per una
sola annata. In casa Gubbio invece il trainer Torrente
dovrebbe selezionare di nuovo il 4-3-1-2. Scontata
la presenza di Zamarion in porta. In difesa possibile
il quartetto formato da Munoz (in vantaggio su Formiconi),
Uggè, Signorini e Ferrini. A centrocampo
il trio Oukhadda, Megelaitis e Malaccari. Davanti
probabile Pasquato tra le linee a supporto di Gomez
e Gerardi. Il tecnico Torrente però dovrà
fare a meno dell'attaccante De Silvestro perchè
stoppato per un turno di squalifica, ma torna a
disposizione lo spagnolo Sainz Maza che è
reduce da un infortunio al piede. Ultimo capitolo.
In ricordo di Pablito Mundial. L'eroe del Mondiale
in Spagna nel 1982 dove l'Italia vinse il Mondiale
battendo prima l'Argentina di Maradona e il Brasile
di Zico (Rossi realizzò tre reti), e finale
epica a Madrid con vittoria per 3-1 sulla Germania
Ovest di Rummenigge. Non erano calciatori, ma mostri
sacri all'epoca per un calcio che forse non c'è
più. Ebbene, in questo 2020 funesto per la
pandemia, se n'è andato pure Paolo Rossi.
Noi lo conoscemmo personalmente e lo intervistammo
proprio a Gubbio in occasione della partita contro
il Vicenza esattamente due anni fa (era l'11 dicembre
2018): una persona colta, pure gioviale e molto
disponibile. Quella gara finì 2-0 in favore
del Gubbio con le reti di Marchi e De Silvestro,
in panchina c'era Nanu Galderisi. Paolo Rossi seguì
la partita in tribuna al Pietro Barbetti con Werner
Seeber, allora direttore sportivo del Vicenza. Ecco
la foto che li ritrae a Gubbio.
• 09
DICEMBRE 2020 Zamarion:
"La mia forza la resilienza. Mi sono fatto
trovare pronto". Un gol di sabato va su
'Striscia'
Parla
il portiere Emanuele Zamarion, dopo l'esordio in
maglia rossoblù sabato scorso contro il Matelica:
"In primo luogo c'è stato rammarico
per Cucchietti perchè è un bravo ragazzo.
Ma io mi sentivo pronto, mi sono sempre allenato
al massimo come dovessi scendere sempre in campo
ogni domenica. Perciò per me non è
stata una sorpresa, anzi, ero tranquillo. Quindi
nessuna ansia, in campo l'ho vissuta bene. La partita
è stata positiva per la vittoria. Pure al
sottoscritto è andata egregiamente perchè
ho fatto dei buoni interventi soprattutto nel secondo
tempo. Cerco sempre di non strafare e non esagerare,
cerco solo di sfruttare le mie capacità.
Penso che ho fatto una buona gara, ma ora pensiamo
già alle prossime perchè ormai il
Matelica fa parte del passato. Mi hanno fatto piacere
tuttavia gli elogi di mister Torrente: sono contento
che ha visto che mi sono allenato sempre con il
massimo impegno, d'altronde sono qua per essere
a disposizione della squadra e posso aggiungere
che questo è veramente un gruppo sano. Ma
il ruolo del portiere è particolare: bisogna
non accontentarsi e non bisogna mai essere appagati.
D'altronde ho pregi e difetti. La mia forza è
la determinazione, sono stato abituato a non mollare
mai. Il punto forte è la costanza e la resilienza,
non mi lascio buttare giù dagli episodi che
accadono. Diciamo che la tecnica mi è stata
insegnata nelle giovanili della Roma. Tuttavia devo
ancora molto migliorare, devo diventare un portiere
più solido e ogni dettaglio è importante.
Ora il Carpi? Ci aspetta una partita equilibrata,
come sono tutte in questo girone. Incontreremo un
Carpi di blasone. Ma il Gubbio finalmente sta tirando
fuori i suoi veri valori, di questo ne sono convinto
perchè è un gruppo in totale crescendo.
Il mio sogno nel cassetto? Giocare una grande notte
di Champions League e sentire nelle orecchie quella
musichetta: non nego che è molto stimolante
ascoltare quelle note". Si parlava della
partita Matelica-Gubbio e curiosamente un gol di
quella gara è finito in tv su Canale 5 nella
rubrica «Striscia Lo Striscione» che
viene curata da Cristiano Militello. Tra le reti
più belle selezionate il 'gollissimo' di
Volpicelli del Matelica su punizione che ha saputo
disegnare una traiettoria impeccabile.
Questo riconoscimento avvalora la prestazione di
Zamarion perchè questo gol è stato
considerato imparabile. Inoltre comprova l'abilità
di Volpicelli, che non a caso la scorsa estate era
stato seguito dal Gubbio (piaceva al trainer Torrente).
Intanto si sono giocati due recuperi. L'ex tecnico
dei rossoblù Giovanni Cornacchini esordisce
con un pareggio sulla panchina della Fermana: i
canarini hanno pareggiato 0-0 in casa contro l'Arezzo
di Camplone. Exploit del Fano che ottiene
la prima vittoria in campionato: i granata di Destro
piegano in casa il Legnago Salus per 1-0 con rete
(84') di Nepi.
• 07
DICEMBRE 2020 Focus.
Come dieci anni fa, il 5 dicembre (...). Gomez,
il gol come in sospensione. E le lezioncine!
Partiamo
dalle frasi di Torrente dopo il match contro il
Matelica: "A tratti ho rivisto il Gubbio
di dieci anni fa". Una frase non caduta
a caso. Dieci anni fa esatti del match di Macerata,
il 5 dicembre 2010, il Gubbio si impose per 2-0
in trasferta sul campo della Paganese. Proprio in
quell'occasione l'argentino Gomez realizzò
una magnifica doppietta, con un colpo di testa beffardo
e con una semirovesciata straordinaria.
Questa volta il calciatore sudamericano ci è
andato molto vicino a ripetere certe gesta: un primo
gol segnato al Matelica sempre di testa e poi in
semirovesciata ha cercato il bis personale, forse
ripensando a quel gesto atletico epico lontano un
decennio. D'altronde quella vittoria a Pagani aprì
la strada verso la prima posizione perchè
il successivo 8 dicembre 2010 il Gubbio si impose
per 1-0 sul Sorrento conquistando il primo posto
(con rigore procurato da Donnarumma poi realizzato
dallo stesso Gomez) che non lasciò più
fino all'ultima giornata. Oltretutto quel Gubbio
targato Torrente in quel preciso periodo riuscì
a decorarsi di otto vittorie consecutive. Ora ci
troviamo al sesto risultato utile consecutivo. Situazione
non paragonabile a quei tempi, ma senz'altro notevole
per i tempi che corrono. Per diversi motivi. Perchè
non vanno di certo dimenticate le difficoltà
iniziali di questo Gubbio ad inizio stagione che
arrancava a livello di risultati. Perchè
non va dimenticato che sono girate voci (che sono
venute fuori su siti a livello nazionale) che il
tecnico Torrente era stato messo in discussione:
per fortuna adesso sono arrivati i risultati per
rendere l'ambiente più tranquillo e per mettere
a tacere qualsiasi illazione contro il tecnico di
Cetara. Perchè Gomez Taleb quando arrivò
l'anno scorso venne considerato un calciatore al
capolinea (erroneamente da qualcuno) e invece sul
campo sta dimostrando di avere dei numeri ancora
paragonabili ad altre platee. Colpi di testa
che sfidano le leggi della fisica: l'incornata
con avvitamento come in sospensione nel gol di Macerata
parla da sola. D'altronde quando giocava in serie
A, Gomez Taleb, proprio di testa, per due
volte, riuscì a sorprendere addirittura Buffon
della Juventus.
Corsi e ricorsi storici. Fatti e circostanze che
vanno enunciati per chi mastica calcio. Fatti e
verità, non le chiacchiere becere. La maldicenza
rivela la più grande verità sul codardo
che la diffonde. Ma ormai non è vita facile
nemmeno per chi diffonde notizie. Il mondo è
cambiato. Poter fare interviste con il filtro delle
società non aiutano nè l'autorevolezza
del giornalismo nè la lotta alle fake news
e alla post verità. Ormai ci si affida solo
all'informazione mainstream, i mezzi di comunicazione
alternativi passano solo in secondo piano. Ormai
a 50 anni suonati (il 7 dicembre), con 20
anni (a maggio 2021) di vissuto sulle spalle con Gubbiofans.it,
pensiamo di averne viste abbastanza fuori
e dentro il campo. Ma le lezioncine le facciamo
fare agli altri. Prendiamo sempre le distanze da
coloro che non ammettono mai di sbagliare. Il tempo
ti mostra sempre il valore delle persone.
• 05
DICEMBRE 2020 Gomez:
"Mandato un segnale". Torrente:
"Ho rivisto come 10 anni fa". Le foto
di Matelica-Gubbio
Gubbio,
tris al Matelica a Macerata e raccoglie il sesto
risultato utile consecutivo. Un colpo di testa con
l'avvitamento di Gomez, un tap in vincente di Ferrini,
un tiro chirurgico dal limite di Oukhadda e il Gubbio
segna tre gol; in mezzo la perla su punizione di
Volpicelli. Curiosità: il Matelica non aveva
mai perso in casa in campionato. Gongola il trainer
rossoblù Vincenzo Torrente che dice: "Una
grande partita, niente da dire. Qualità di
gioco sopraffino, questa è stata veramente
la nostra forza. Abbiamo fornito una grande prestazione.
Siamo stati attenti e siamo stati capaci anche di
soffrire quando era necessario. Tante le note positive,
compreso l'esordio del portiere Zamarion: si è
fatto trovare pronto. Gol importanti pure quelli
di Ferrini e Oukhadda perchè era la prima
volta. Però diciamo che ci siamo comportanti
bene in tutti i reparti in campo. Sono sincero,
a tratti nei primi venti minuti ho rivisto il Gubbio
di dieci anni fa a livello di qualità di
gioco e nel palleggio. Siamo in forte crescita sul
piano tecnico. In questa occasione abbiamo fatto
grandi cose soprattutto per via delle defezioni.
Ma noi lavoriamo sempre per cercare di vincere.
Dico sempre ai ragazzi: rispetto di tutti, ma paura
di nessuno. Andremo a giocarcela con tutti. Vittoria
che di sicuro dedichiamo a Tommaso Cucchietti e
speriamo che si riprenda il più presto possibile".
Tocca ora a Juan Ignacio Gomez Taleb: "Felice
per il gol, ma De Silvestro mi ha messo una grande
palla ed io così ho potuto insaccare di testa.
Quello che conta è che abbiamo vinto portando
a casa i tre punti. Questo è un segnale importante
perchè stiamo dando continuità. La
mia presenza conta? Sono dell'idea che questo gruppo
c'è e c'era già dall'inizio, poi abbiamo
avuto problemi fisici e pure io il Covid-19 come
tutti sapete, ma le prestazioni da parte nostra
non sono mai mancate. Certamente con i risultati
cresce in tutti noi una certa consapevolezza nei
nostri mezzi, ma bisogna restare sempre umili e
bisogna mantenere sempre la stessa mentalità.
Credo che con una squadra bella compatta possiamo
fare delle belle cose". L'amarezza del
trainer dei vallesinesi Gianluca Colavitto: "L'avevamo
riagguantata, poi nel nostro migliore momento abbiamo
preso il secondo gol. D'altronde quando incontri
squadre di qualità come il Gubbio è
inevitabile. La squadra mi è piaciuta, ma
quando è cominciata a mancare la compattezza
ogni errore si paga e noi l'abbiamo pagato a caro
prezzo". Il parere di Emilio Volpicelli:
"Partiti col piglio sbagliato, eravamo lenti
nel fare girare la palla trovando un Gubbio molto
organizzato e con calciatori di qualità".
Le 20 immagini di Matelica-Gubbio. Fotoservizio
di Simone Grilli.
• 05
DICEMBRE 2020 Il
Gubbio corsaro a Macerata contro il Matelica (1-3).
Tris ad opera di Gomez, Ferrini ed Oukhadda
Gubbio
contro il Matelica a Macerata. Il trainer Torrente
opta per il 4-3-1-2. Zamarion in porta. Difesa con
Munoz, Uggè, Signorini e Ferrini. Centrocampo
con Oukhadda, Megelaitis e Malaccari. Davanti Pasquato
a supporto di De Silvestro e Gomez. La cronaca.
Al 7' ruba palla Volpicelli dal limite e calcia
di sinistro a rete ma viene murato da Signorini;
capovolgimento di fronte con Pasquato che serve
De Silvestro al limite che prova il tiro di sinistro
che si perde a lato di poco. Al 15' spiovente di
Calcagni dove si avventa in area Leonetti che svetta
di testa, la palla sorvola il montante. Al 17' su
cross da destra in area di Munoz, c'è Malaccari
da posizione favorevole che tentenna troppo e così
sbroglia tutto Balestrero. Al 18' un pericolo quando
Volpicelli ruba palla a centrocampo e lancia in
porta Leonetti che si accentra verso la porta, salva
tutto Signorini in extremis in angolo. Al 25' il
Gubbio passa in vantaggio: Pasquato serve sulla
destra De Silvestro che va via in dribbling e pennella
un cross al bacio in area dove si avventa Gomez
anticipando De Santis, si avvita e di testa incorna
a rete: gesto che sorprende il portiere Cardinali
che riesce solo a toccare la palla prima di terminare
in rete. Al 30' l'argentino cerca il bis quando
Munoz va via sulla destra e crossa in area, mezza
sborficiata volante di Gomez che cerca l'angolino,
ma salva tutto Magri deviando la sfera in corner.
Al 35' pareggia il Matelica con un'altra prodezza,
stavolta è Volpicelli che fa partire una
punizione perfetta dai venti metri: tiro di sinistro
liftato che aggira la barriera e la palla si insacca
sotto il sette. Al 38' proteste locali dopo un contatto
in area tra Signorini e Leonetti. Al 39' invece
Bordo fa partire un gran tiro di sinistro dal limite
con la palla che si stampa sulla traversa con il
portiere ormai battuto. Al 44' il Gubbio torna in
vantaggio: un corner pennellato in area da Pasquato
e colpo di testa di Ferrini che colpisce la traversa;
si crea una mischia con Uggè che rimette
la palla in mezzo e lo stesso Ferrini da terra con
il piede destro in spaccata deposita la sfera in
rete a fil di palo. Ripresa. Al 2' dalla trequarti
Megelaitis serve De Silvestro che prova il tiro
di sinistro dal limite, palla che sfiora il palo.
Al 10' arriva il tris: da sinistra Pasquato apre
sulla destra verso Megelaitis che rimette in mezzo,
Oukhadda è in agguato e dal limite fa partire
un tiro di destro chirurgico con la palla che si
insacca radente a fil di palo. Al 15' ci prova Malaccari
dal limite, palla di poco a lato. Al 18' su punizione
Volpicelli cerca di ripetere la perla del primo
tempo, ma Zamarion si oppone salvandosi in angolo.
Al 20' Volpicelli ha il piedino caldo e di sinistro
calcia forte dal limite, ma Zamarion è prodigioso
e in tuffo riesce a deviare la conclusione angolata.
Al 42' episodio insolito: Ferrini in tackle va in
anticipo su un avversario e colpisce fortuitamente
in pieno sulla pancia il guardalinee che stramazza
al suolo ma poi si riprende. Tabellino:
Matelica - Gubbio (1-3): Matelica
(4-3-3): Cardinali; Masini (22' st Fracassini), De Santis, Magri,
Maurizii (40' st Ruani);
Calcagni (40' st Peroni), Bordo, Balestrero (22'
st Barbarossa); Volpicelli, Moretti (22' st Franchi),
Leonetti. A disp.: Martorel, Puddu, Baraboglia, Pizzutelli. All.: Colavitto. Gubbio (4-3-1-2):
Zamarion; Munoz, Uggè, Signorini, Ferrini;
Oukhadda, Megelaitis, Malaccari (36' st Formiconi); Pasquato; De Silvestro
(36' st Pellegrini),
Gomez (44' st Gerardi). A disp.: Elisei, Montanari, Cinaglia,
Migliorelli, Lovisa, Sdaigui.
All.: Torrente. Arbitro: Sfira di Pordenone
(Minafra e D'Ascanio di Roma 2); quarto uomo: Pezzopane
di L'Aquila. Reti: 25' pt Gomez (G), 35'
pt Volpicelli (M), 44' pt Ferrini (G), 10' st Oukhadda
(G). Ammoniti: Megelaitis (G), Leonetti
(M), Bordo (M), Gomez (G), Signorini (G), Munoz (G). Angoli: 7-6.
Recupero: 2' pt; 5' st. Note: gara a porte chiuse. Risultati:
Quattordicesima Giornata - Serie C - Girone B: Arezzo
- Sudtirol 0-4 2'
Tait (S), 16' Rover (S), 20' Casiraghi (S), 61'
Karic (S) Feralpisalò - Mantova 1-3 49'
Guccione (M) rig., 51' D'Orazio (F), 79' Guccione
(M), 91' Guccione (M) rig. Legnano
Salus - Cesena 0-1 93'
Capanni (C) Matelica - Gubbio 1-3 25'
Gomez (G), 35' Volpicelli (M), 44' Ferrini (G),
55' Oukhadda (G) Modena - Fermana 1-0 2'
Prezioso (M) Perugia - Imolese 2-0 9'
Melchiorri (P), 29' Elia (P) Ravenna
- Padova 1-3 5'
Della Latta (P), 30' Fiorani (R), 54' Saber (P),
93' Santini (P) Triestina - Sambenedettese
0-1 78'
Lescano (S) Virtus Verona - Carpi 0-0 Vis
Pesaro - Fano 0-0
• 04
DICEMBRE 2020 Torrente
con la coperta corta senza Cucchietti e Sainz Maza.
Malaccari, back to Helvia Recina
Alla
vigilia del match contro il Matelica è un
mister crucciato per l'ennesimo infortunio. Questo
peraltro più pesante del previsto visto che
il portiere Cucchietti stava attraversando un buon
momento di forma: una frattura alla mandibola
avvenuta in allenamento lo costringerà a
stare fuori fino a gennaio inoltrato. Le parole
del trainer Vincenzo Torrente: "Mi dispiace
per Tommaso, stava facendo molto bene. Non ci voleva,
purtroppo ci sta succedendo un po' di tutto. La
classifica piange anche per questo. Tuttavia ho
fiducia in Emanuele Zamarion che sta crescendo molto
e dà qualità in allenamento".
Del Matelica dice: "Squadra rivelazione
insieme al Mantova, compagine dinamica e propositiva,
attaccano in gruppo. Ma in questo campionato tutte
partite difficili. Serve la massima attenzione.
Ma noi veniamo da cinque risultati ultili consecutivi,
stiamo dando continuità ai risultati, la
squadra sta bene sia a livello psicologico sia a
livello fisico. Adesso cerchiamo la continuità.
Dobbiamo andare sempre al massimo e avere sempre
il massimo rispetto di ogni avversaria. Comunque
vedo una crescita continua a livello di qualità
nel gioco. Ecco, forse ci manca una certa concretezza".
Oltre al portiere Cucchietti, è out Sainz
Maza. Verso il rientro Formiconi e Migliorelli ma
partono dalla panchina. Pertanto si va verso
la conferma del 4-3-1-2. Questi i possibili interpreti.
Zamarion in porta. Difesa con Munoz, Uggè,
Signorini e Ferrini. Centrocampo basato su Oukhadda,
Megelaitis e Malaccari. Davanti Pasquato tra le
linee a supporto del duo De Silvestro (in vantaggio
su Gerardi) e Gomez. Sul fronte biancorosso parla
il tecnico Gianluca Colavitto (dal canale ufficiale
Ssmatelicacalcio.com) così: "Partita
difficilissima contro un Gubbio che possiede uno
dei più importanti organici della categoria".
Curiosità. Si gioca allo stadio Helvia Recina
di Macerata, ed è un campo amico del capitano dei
rossoblù Nicola Malaccari: infatti militò
con la Maceratese (nell'annata 2016-2017) allenata
allora da Federico Giunti (ora alla Primavera del
Milan). In quella stessa stagione il preparatore atletico
dei maceratesi era Romano Mengoni (anch'egli oggi
a Gubbio), che dopo quella annata seguì proprio
Giunti al Perugia in serie B. La lista dei venti
convocati: Zamarion, Elisei, Montanari, Cinaglia,
Ferrini, Formiconi, Migliorelli, Munoz, Signorini,
Uggè, Lovisa, Malaccari, Megelaitis, Oukhadda,
Sdaigui, De Silvestro, Gomez, Pellegrini, Pasquato
e Gerardi.
• 03
DICEMBRE 2020 Cucchietti
fuori un mese: frattura della mandibola e occorre
un intervento chirurgico maxillo-facciale
Piove
sul bagnato. Si infortuna il portiere Tommaso Cucchietti:
in uno scontro di gioco in allenamento si procura una doppia frattura alla mandibola (in
gergo frattura della branca montante destra e sinistra
della mandibola) e sarà
costretto sottoposto ad un intervento chirurgico a
Perugia dal chirurgo specialista maxillo-facciale.
Rischia uno stop per oltre un mese. Adesso toccherà
a difendere i pali ad Emanuele Zamarion. Altra tegola
per il trainer Torrente in questo inizio di campionato
non certo felice per le defezioni. La prima
volta del Gubbio contro il Matelica. La prima volta
del Matelica in serie C. Un piccolo comune di 9.500
abitanti in provincia di Macerata. Le gare interne
vengono giocate appunto a Macerata allo stadio Helvia
Recina. La squadra biancorossa si porta dietro con sè
una storia particolare perchè ha sempre militato
nei campionati di Seconda e di Prima Categoria marchigiana
fino ad arrivare alla Promozione. Il vero
exploit viene ottenuto a partire dal 2010 quando
ottennero
ben tre promozioni
di fila, passando dalla Prima Categoria alla serie
D in soli tre anni. Curiosamente, proprio a cavallo
di quegli anni, il Gubbio ottenne due promozioni
di fila con Torrente dalla serie C2 alla serie B.
L'anno scorso per il Matelica arriva il coronamento
di un sogno, con la promozione per la prima volta
nei professionisti, con la vittoria del girone F
di serie D. Il patron è Mauro Canil, imprenditore
dei prodotti Fidea, che sono presenti in tutti i
mercati internazionali. Una autentica favola perchè
il Matelica si sta dimostrando di valore anche in
questo campionato: si trova in classifica a +7 dal
Gubbio. L'uomo di punta è Davide Balestrero,
mezzala goleador, autore già di quattro gol,
che dice (da Ssmatelicacalcio.com):
"Il Gubbio a dispetto dei 12 punti in classifica
è una squadra costruita per le zone alte
della classifica, ha delle qualità importanti
e sta crescendo. Ci aspetta una partita tosta, serve
massima attenzione. Noi finora abbiamo messo insieme
un buon bottino ma sempre con prestazioni convincenti".
L'allenatore dei vallesinesi è Gianluca Colavitto,
di Pozzuoli, con esperienze passate sulle panchine
di Avezzano, Vastese e Angizia Luco, e predilige
il 4-3-3. Sabato sarà assente per squalifica
il difensore Cason. In campo l'ala d'attacco Volpicelli
che il Gubbio aveva cercato in estate (un calciatore
gradito a Torrente). Questo il probabile undici
iniziale. Cardinali in porta. Difesa con
Masini, De Santis, Magri e Maurizii. Centrocampo con
Calcagni, Bordo e Balestrero. Tridente formato da
Volpicelli, Leonetti e Franchi. In casa Gubbio invece
c'è l'orientamento per la conferma del 4-3-1-2.
Da capire le condizioni degli infortunati Formiconi
e Sainz Maza, anche se sarà difficile che
saranno convocati: si attendono lumi dopo la seduta
di rifinitura. Possibile Zamarion in porta. Difesa con Munoz, Uggè, Signorini e Ferrini.
Un centrocampo con Oukhadda, Megelaitis e Malaccari.
Dubbi in attacco, tre uomini per due posti. Quindi
davanti Pasquato tra le linee a supporto di Gerardi
(o De Silvestro) e Gomez.
• 02
DICEMBRE 2020 Ferrini:
"Adesso abbiamo trovato la quadratura".
Conferimento per Francioni con la 'Palma di Bronzo'
Parla
il difensore Manuel Ferrini che con il trainer Torrente
si sta prodigando nel ruolo di terzino sinistro
come titolare. Le sue affermazioni: "Finalmente
abbiamo trovato la quadratura del cerchio, ma siamo
anche consapevoli che ancora non abbiamo fatto nulla.
Perciò serve la maggiore attenzione sempre
per poter stare tranquilli. Tuttavia stiamo attraversando
un periodo positivo, mi riferisco sia alla squadra
che a livello personale. Finalmente anche i risultati
stanno venendo fuori. Ma noi eravamo consapevoli
che ci saremo riusciti perchè le prestazioni
non sono mai mancate. Dico questo perchè
abbiamo avuto sempre la mentalità di proporre
il nostro gioco. Giocare da terzino sinistro? Sono
sincero, non lo avevo mai fatto. Al massimo avevo
fatto il terzo di sinistra in una difesa a tre e
non a quattro. Però mi sono subito calato
nella parte dando piena disponibilità. Le
caratteristiche per la fase difensiva già
le conosco, sto invece ora imparando a propormi
nella fase offensiva. Cerco di aiutare la squadra
anche in avanti. Ora ci spetta il Matelica? Veniamo
da tre partite impegnative e molto difficili contro
avversari forti (Perugia, Triestina e Feralpisalò
ndr). D'altronde ho incontrato gente come Melchiorri
e Sarno che mi hanno impressionato e li reputo calciatori
di un'altra categoria. Ma sotto l'aspetto mentale
adesso arriverà la sfida più difficile:
dobbiamo essere pronti, cioè determinati
e non sbagliare l'approccio. Chiaro però
che bisogna migliorare, soprattutto in fase offensiva,
dove stiamo creando ma facciamo un po' fatica a
fare gol". Intanto arriva una importante
onorificenza per una bandiera del Gubbio da calciatore
e allenatore. Stiamo parlando di Gianni Francioni,
che l'anno scorso ricopriva il ruolo di responsabile
del settore giovanile della Gubbio Calcio. A Francioni
è stata conferita dal Coni la 'Palma di Bronzo'
al merito tecnico per il 2019. Questo è un
prestigioso conferimento che è stato comunicato
al diretto interessato direttamente dal presidente
del Coni, Giovanni Malagò, con una lettera
con questa motivazione: «L'organizzazione
sportiva nazionale, oltre che attestare le capacità
e i risultati conseguiti, è desiderosa di
esprimere profonda riconoscenza per l'impegno dedicato
allo sport per anni». Gianni Francioni è
stimato da sempre per il suo spessore umano e professionale,
e accoglie così questo riconoscimento. Dice:
"Sono orgoglioso. Mi fa piacere, significa
che per questo sport qualcosa ho dato. Due giorni
fa mi è arrivata questa lettera da Roma.
Mi ha fatto piacere soprattutto dal punto di vista
umano ed educativo, oltre che tecnico. La soddisfazione
è notevole perchè è una onorificenza
a livello nazionale".
• 01
DICEMBRE 2020 Magi:
"Allenerei Malaccari e Pasquato. Torrente
il numero uno. Nulla può scalfire ciò
che fu fatto..."
L'ex
allenatore di Ravenna, Sambenedettese, Bassano e
Gubbio. Col tecnico Giuseppe Magi facciamo il
punto sul girone. Ci dice: "Sento dire da
più parti che il girone C è il più
difficile. Se guardiamo il blasone delle squadre
probabilmente sì. Ma con il mio vissuto il
girone B mi sembra molto più difficile in
quanto c'è una qualità media superiore
e non esistono le squadre materasso. Perciò
lo ritengo quel girone più complicato".
Complicato anche per gli allenatori, visto che già
sono saltate diverse panchine, non è così?
"Su questo aspetto sono anche parte in causa.
Per tanti colleghi come me questo torneo è
stato anomalo e difficile. Le società si
sono mosse sul mercato con grande ritardo. Con l'aggravante
del Covid-19 che ha tenuto i calciatori fermi per
sette mesi. Senza dimenticare gli infortuni che
ne sono conseguiti. Difficile trovare l'equilibrio
dei risultati da subito. Si prende atto di queste
decisioni e molte le società che hanno seguito
questo passo. Va di moda che il primo a pagare è
l'allenatore. Cosa che non è avvenuta a Gubbio:
nel momento di difficoltà l'ambiente si è
coeso dando fiducia ad un allenatore preparato come
Torrente e i risultati stanno venendo. Però
guardando le prestazioni il Gubbio avrebbe già
meritato di fare più punti anche prima".
Ma una squadra ha bisogno di un rodaggio, non crede?
"Sì, io condivido pienamente questa
vostra considerazione. A parte che il Gubbio io
lo seguo a prescindere, in quanto sono legato anche
sotto l'aspetto affettivo con quelle persone con
le quali ho lavorato e la città stessa con
due anni meravigliosi. Come dicevo prima, non si
sono fatti prendere dall'ansia quando le vittorie
non arrivavano: la società, il mister e il
gruppo intero hanno fatto un buon lavoro e credo
che i valori stanno venendo fuori. La squadra è
stata costruita con equilibrio. Ma ci si toglie
dalle sabbie mobili con unità di intenti
e compattezza". Un calciatore che allenerebbe?
"Malaccari è una piacevole conferma,
poteva essere un mio calciatore ma la serie D lo
condusse altrove: lavorammo insieme qualche mese
e devo dire che fu una piacevole sorpresa sia come
uomo sia come calciatore. Invece mi ha stupito Pasquato:
è forte, può spostare gli equilibri
di una partita perchè è capace di
inventarsi qualsiasi cosa e per come vedo io il
calcio non nego che mi piacerebbe allenarlo: calciatore
estroso, come fu per noi Casiraghi". Ora
un dato statistico veramente curioso: nell'era Notari
lei rimane finora l'unico allenatore che ha retto
per una intera stagione, che dice? "Ma io
sono stato fortunato soprattutto il primo anno in
serie D: c'erano grandi problemi e pure io rischiai
l'esonero dopo la sconfitta per 3-0 con il Città
di Castello. La società rimase forte e difese
il mio modo di lavorare. Si delineò il cambiamento.
Quando si vince il merito passa attraverso la collaborazione
di tanti. Questa unione creò entusiasmo e
ce lo portammo dietro in C dove facemmo una cavalcata
straordinaria verso i playoff". Pensare
che il Gubbio raggiunse quel traguardo con una squadra
che costò meno (nel 2016-17) degli anni successivi,
cosa significa? "Ci sono delle realtà
che lavorano con quella filosofia tutt'oggi: vedi
il Cittadella. Lavorano su un progetto tecnico-tattico
preciso, non solo prendendo esclusivamente calciatori
già pronti o costosi. Prendono calciatori
funzionali al progetto con lo stesso allenatore:
ci vuole coraggio e crederci. Costruire ci vuole
tempo, ma distruggere basta un attimo".
Eppure ci sono alcuni detrattori, qualcuno le rimprovera
ancora di aver fatto giocare Burzigotti invece di
Rinaldi nei playoff con la Samb nel 2017: "Sono
diatribe nel calcio che esistono, come quando Baggio
doveva giocare o meno in Nazionale. Però
nel calcio non c'è mai la controprova. Facciamo
le scelte in buona fede palpando le nostre percezioni.
Andò male, ma arrivammo corti perchè
non rinforzammo la rosa a gennaio. L'obiettivo era
di mantenere la categoria per rispettare l'aspetto
economico. Aggiungo: spesso c'è gente
che ti dà consigli, ma non ha fatto mai calcio
oppure ha fatto l'1% del tuo cammino. Perciò
dico: con quale diritto o a quale titolo uno ti
punta il dito? Serve sempre l'umiltà".
Si è sentito più con il presidente
Notari? "Ci siamo rivisti negli anni, esiste
un ottimo rapporto. Nulla può scalfire ciò
che abbiamo fatto, nemmeno le malelingue o chi ci
invidiava. C'è stima reciproca".
Lei incontrò Torrente nel Galà Eugubino
nel 2016, cosa vi siete detti? "Mi volle
conoscere, ma il piacere fu più grande il
mio: quello che ha fatto Torrente a Gubbio è
importante e so cosa vuol dire avendoci lavorato.
Lui fece un percorso fantastico perchè non
è facile: il pubblico eugubino è esigente.
Torrente è stato il numero uno della storia
della Gubbio Calcio. Mi piacerebbe da parte mia
ricoprire il podio, essere tra i primi tre: in cuor
mio credo che ho lavorato bene perchè quello
che è stato fatto è importante. In
quella precisa occasione con Torrente ho avuto la
sensazione che c'era stima e un feeling reciproco.
In campo l'ho incontrato poche settimane fa a Ravenna:
ho perso io, però il Gubbio ha fatto qualcosina
in più di noi e per me giocare contro il
Gubbio di Torrente è stato un vero onore".
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