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• 31
dicembre 2013 Gubbio
"esperto" in pareggi e rimonte. E i playoff
sono distanti 3 punti. Ma serve qualità...
Playoff
distanti 3 punti. I numeri dicono questo. Pertanto
la zona playoff è ancora alla portata per
un Gubbio che ha avuto un inizio di campionato tentennante
(solamente 4 punti racimolati nelle prime sette
giornate), per poi chiudere il girone di andata
in crescendo (16 punti accumulati in dieci partite).
Il Gubbio vanta anche il maggior numero di pareggi
nel girone: 8 partite finite in parità, in
coabitazione con Barletta e Prato. Altra curiosità:
la squadra di Bucchi ha racimolato in casa gli stessi
punti che sono stati ottenuti fuori, ovvero 10 punti
al "Barbetti" e 10 punti fuori dalle mura
amiche. Parità precisa anche nei gol fatti
e subiti: 17 gol segnati e altrettanti incassati.
In pratica ci vorrà un cambiamento di tendenza
nel girone di ritorno per conquistare i playoff,
soprattutto a livello di risultati: sicuramente
serviranno più vittorie che al momento si
stabilizzano a 4 (altrettante sono le sconfitte).
Nonostante ciò il Gubbio è specializzato in rimonte,
pure clamorose: in cinque occasioni la formazione
di Bucchi è andata sotto e poi ha recuperato
terreno finendo la partita in parità. Le
più clamorose sono quelle di Viareggio e
per ultima quella tra le mura amiche contro il Pontedera.
In Toscana, il Gubbio era sotto di due gol fino
a cinque minuti dalla fine, poi ci pensarono Longobardi
(85') e Domini (88') a fissare il risultato sul
2-2. Idem contro il Pontedera: eugubini sotto di
due reti fino a otto minuti dalla fine, poi è
andato in rete Luparini (83') e Longobardi di nuovo
protagonista (95'). Un altro match con il Gubbio
in svantaggio per 2-0, è capitato contro
il Benevento: in quell'occasione ci pensarono Malaccari
(31') e Caccavallo (42') a fissare il risultato
sul 2-2 già nel primo tempo. Numeri che dimostrano
che questa squadra non molla mai, nemmeno un attimo,
nemmeno un centimetro, nemmeno quando sembra in
totale difficoltà. Questo è sicuramente
un pregio per la squadra di Bucchi. Un pregio tra
tanti limiti ed errori da limare. Ma probabilmente
questa squadra sta offrendo il massimo di se stessa.
Per vincere ci vuole carattere e determinazione,
ma allo stesso tempo ci vuole la qualità.
Quella qualità che con tutta sincerità
appare carente nella compagine rossoblù.
Come dire: "Si fà quel che si può".
E proprio per questo motivo si aspettano lumi dal
mercato. Ma con «questi chiari di luna»
non ci si può aspettare un granchè.
Infatti il diesse rossoblù Giammarioli sta
pensando di piazzare alcuni calciatori in partenza
come Traorè, Russo e Tamasi. Mentre Semeraro
e Sandomenico hanno già trovato la sistemazione,
rispettivamente a Forlì e con l'Arzanese.
Da verificare di conseguenza se due pilastri come
Boisfer (piace al Savona) e Radi (nel mirino di
Cuneo e Cremonese) potrebbero davvero cambiare aria.
Subito dopo bisogna vedere se ci sarà la
possibilità di effettuare qualche operazione
a "costo zero", come va dicendo il diesse
Giammarioli. Proprio per questo motivo l'operazione
Raggio Garibaldi è pressochè difficile:
il centrocampista ligure è legato a livello
affettivo a Gubbio, ma la Virtus Entella è
disponibile a cedere il calciatore solo se il Gubbio
si può accollare tutto l'ingaggio: in parole
povere significa che l'Entella è disposto
a cederlo solo se paga totalmente il Gubbio. Detto
ciò, ognuno può trarre le sue conclusioni.
Ma il Gubbio torna in campo il 12 gennaio in campionato.
Vediamo che succederà.
• 30
dicembre 2013 Tempo
di esoneri nel girone. Gubbio e il mercato in uscita:
tentazioni per Boisfer e Radi
Tempo
di esoneri. Prima di Natale era stato esautorato
il tecnico del Pisa, Dino Pagliari. Al suo posto
è arrivato Francesco Cozza, ex trainer del
Catanzaro. In questi giorni invece è stato
allontanato il tecnico Agenore Maurizi dalla Paganese.
In casa Paganese hanno rescisso il contratto anche
alcuni calciatori: sono il centrocampista Domenico
Giampà e il difensore Enrico Pepe. Potrebbe
sedersi sulla panchina azzurrostellata Luca Fusco,
in collaborazione con Vittorio Belotti. Intanto
il Gubbio è tornato a sudare dopo le feste
natalizie con una doppia seduta di allenamento.
Doppia seduta prevista anche per lunedì.
Alla vigilia di Capodanno solo allenamento mattutino
e non erano presenti i futuri partenti. L'attaccante
Salvatore Sandomenico è già partito
a suo tempo verso la Campania e già da gennaio
giocherà con l'Arzanese (si tratta di un
ritorno). In partenza anche Umberto Semeraro che
giocherà a Forlì (anche in questo
caso si tratta di un ritorno). Sulla lista delle
cessioni pure il centrocampista ungherese Zsolt
Tamasi (piace al Feralpisalò), l'attaccante
Nicola Russo (potrebbe finire al Foggia o Casertana)
e il difensore Mohamed Lamine Traorè (della
Guinea). Non è escluso che potrebbe fare
la valigia pure il centrocampista Gianmarco Giuliacci.
Sul fronte cessioni si parla anche di un possibile
addio di Rodrigue Boisfer che potrebbe accasarsi
a gennaio al Savona: il centrocampista francese
non era presente agli allenamenti, in permesso per
alcuni giorni. E si parla anche di una possibile
partenza del difensore Alessandro Radi: piace al
Cuneo (dell'ex allenatore dei rossoblù Sottil),
ma pare che ci sia un interesse pure alla Cremonese.
In pratica il Gubbio pensa prima di tutto a sfoltire
la rosa. Come ha spiegato il diesse Giammarioli:
"Prima dobbiamo piazzare alcuni elementi
in uscita. Solo dopo si può parlare di qualche
calciatore in entrata". Anche se per il
derby previsto per il 12 gennaio contro il Perugia,
il diesse eugubino sta pensando di piazzare almeno
alcuni colpi in entrata. Si parla addirittura di
un clamoroso ritorno del centrocampista Silvano
Raggio Garibaldi (in forza alla Virtus Entella,
prima in classifica nel girone A di Prima Divisione),
ma sul centrocampista ligure c'è anche un
interesse del Sorrento. Tuttavia l'operazione appare
alquanto difficile. In attacco, invece, sembra tutto
top secret.
• 28
dicembre 2013 Tuttolegapro.com
promuove il Gubbio, ma per quanto riguarda i giovani
è solo decimo...
Tra
polemiche, incrinature e dichiarazioni variopinte,
c'è un giudizio positivo che proviene da
un portale importante. Stiamo parlando del sito
Tuttolegapro.com che ha stilato una classifica al
giro di boa, con i promossi e i bocciati al "colloquio"
di fine anno. In pratica il giornalista Luca Esposito
ha fatto il grande pagellone di tutta la Prima Divisione
girone B. La squadra di Bucchi ha preso un bel voto
(6,5) con la seguente motivazione: "i rossoblù umbri si sono segnalati per essere soprattutto una squadra tattica. Bucchi sa cambiare in corsa, lo ha dimostrato, e se la sua squadra crede nel raggiungimento dei playoff potrà arrivarci solo attraverso l’entusiasmo dei giovani. In classifica gli eugubini hanno raccolto meno rispetto a quanto hanno seminato: difficilmente perdono, ma hanno pareggiato tantissimo".
Il voto più alto al Frosinone e Perugia:
si prendono un bel 8 in pagella. Segue il Prato:
voto 7+. Poi a pari merito cinque squadre: Catanzaro,
L'Aquila, Lecce, Viareggio e Pontedera: voto 7.
Uno scalino più sotto il Pisa (7-). Poi il Benevento
è alla pari del Gubbio: voto 6,5. Raggiungono
invece la sufficienza Ascoli e Grosseto: voto 6.
Quasi sufficiente la Nocerina (6-). Tra i bocciati
dopo il girone di andata figurano il Barletta, la
Paganese e la Salernitana che si prendono rispettivamente
un 5,5 in pagella.
Lo stesso portale ha fatto anche una statistica
molto interessante: infatti ha stilato la classifica
delle squadre che hanno schierato più giovani.
In base all'età media con i calciatori che
sono stati effettivamente in campo, con sorpresa
il Gubbio occupa solo il decimo posto con una media
età di 24,28 anni. Addirittura il Perugia
si trova meglio posizionato: è all'ottavo
posto con una media età di 23,76 anni. La
squadra più giovane è la Paganese:
media età di 21,47 anni. Al secondo posto
il Pontedera (21,79). Fanalino di coda la Salernitana
(26,68).
• 27
dicembre 2013 L'editoriale.
Forse è l'inizio della fine di un ciclo?
Quelle parole di Bucchi e Giammarioli...
Quando
tuona da qualche parte piove. Di tuoni ce ne sono
stati già due, nel giro di sole ventiquattr'ore.
Prima le parole taglienti del tecnico Cristian
Bucchi subito dopo la partita contro il Pontedera.
E il giorno dopo l'intervista colorita del direttore
sportivo Stefano Giammarioli che potete trovare
di seguito nel nostro sito (come le parole di Bucchi
il giorno prima). Cosa sta succedendo? Cosa devono
sapere i tifosi in più di quello che ora
sanno? E perchè proprio in questo momento
sono arrivate alle orecchie dell'opinione pubblica,
quasi in contemporanea, queste dichiarazioni al
fulmicotone? Dall'esterno fanno sorgere delle riflessioni.
Pare che sia diventata una storia "tutti contro
tutti" a livello intestinale tra gli addetti
ai lavori e la società. Basta riportare alcune
frasi. Cristian Bucchi ha detto: "Sono stanco nel sentire chi borbotta sempre
nella zona della tribuna. Gente che viene accreditata
dalla società, non paga il biglietto, va
a mangiare il rinfresco e poi attacca continuamente
i calciatori che hanno bisogno di incitamento. Ora
basta. Evitassero di fingere poi quando si avvicinano
e ti danno pure le pacche sulle spalle. Dopo questa partita abbiamo capito che
siamo soli". Un messaggio chiaro verso
quella gente che ruota intorno alla società.
Un altro messaggio chiaro alla società è
giunto dalle parole che sono state espresse dal
diesse Giammarioli che in sintesi ha detto: "Bucchi è un ragazzo giovane, a Gubbio
sarà di passaggio e credo che sia giusto
che tuteli la sua serietà e la sua professionalità.
É sempre meglio un faccia a faccia, ma oggi
questo mondo vive solo di pugnalate e ci sono persone
che vogliono diventare protagonisti senza nessun
merito". E ha aggiunto in maniera pepata:
"Credo che sia opportuno
fare chiarezza in alcuni ruoli in società.
Forse il presidente deve cominciare
a fare certe scelte: mi riferisco a certe persone
che stanno intorno al Gubbio e non portano il bene
per il Gubbio. Non esiste più il rispetto
e non ne capisco i motivi. Non
parlo nemmeno di mercato. Prima ci sarà un incontro
con il presidente e io non metto più la faccia
finchè non ci sarà chiarezza".
Parole che, così su due piedi, lasciano di
stucco e lanciano tanti punti interrogativi. Forse, è
l'inizio della fine di un ciclo? Forse, si sta chiudendo
un'epoca per la Gubbio Calcio? Forse se ne sta aprendo
un'altra, decisamente meno favorevole? Domande chiare,
che si chiedono anche tanti tifosi, che meritano
risposte chiare e precise. Quei tifosi che, nonostante
tante vicissitudini sono stati vicini sempre alla
squadra (nel bene e nel male), incitandola durante
la partita e semmai è stata criticarla solo
dopo (la partita). Questi tifosi (principalmente)
meritano risposte chiare. E di conseguenza viene
spontanea un'altra domanda. Dopo queste dichiarazioni
piccanti che hanno caratterizzato la vigilia di
Natale (domenica e lunedì scorso), che futuro
avrà la Gubbio Calcio? Oppure è solo
un falso allarme? Però sorge immediato un altro
quesito. L'accordo con il Parma è a lunga
scadenza, basterà questo per salvare il Gubbio
in futuro oppure no? Domanda anche questa che, a
questo punto, merita una degna risposta. Ora lo pretendono tutti, tifosi
e non (tifosi). (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)
• 24
dicembre 2013 Giammarioli:
"Non ci metto più la faccia, prima
voglio chiarezza. Un 7,5 solamente ai tifosi..."
Intervista
pepata e colorita. Abbiamo parlato con il diesse
rossoblù Stefano Giammarioli. Però
prima di tutto gli abbiamo chiesto cosa pensa della
gara con il Pontedera. Il direttore sportivo ha
risposto così: "Per la settima volta
c'è stata una partita in salita per via delle
espulsioni. Questa cosa è diventata fastidiosa.
Ma credo che ci devono essere dei parametri: qualche
espulsione è giusta, però in certe
situazioni le terne arbitrali ci devono fare capire
che gli stessi falli che fanno i nostri calciatori
li fanno anche i nostri avversari, ma vengono puniti
solamente quelli del Gubbio con ammonizioni o addirittura
espulsioni. Tuttavia voglio mandare un messaggio
ai nostri calciatori o al nostro staff tecnico,
e gli chiedo di stare più attenti e restare
più concentrati perchè in questa fase
non ci perdonano niente". A fine partita
il tecnico Bucchi si è sfogato: "Credo
che si è sfogato perchè c'è
stato un susseguirsi di episodi. In pratica c'è
stata poca correttezza, poca lealtà, poca
franchezza e bisogna essere uomini. Ci sono persone
che lo vanno a salutare quando si pareggia o si
vince, mentre durante la partita si mettono a infamare
il tecnico per le scelte fatte. Credo che sia lo
sfogo di una persona pulita. Credo che il Gubbio
deve essere messo sempre al primo posto: non può
essere circondato da personaggi che vogliono diventare degli esibizionisti e
destabilizzano il lavoro che stanno facendo dei
veri e seri professionisti. Pertanto credo che sia opportuno
fare chiarezza in alcuni ruoli in società".
Bucchi ha puntato il dito contro quella gente che
è accreditata dalla società e che
non paga il biglietto, però ha difeso a spada
tratta Giammarioli e pure Sandreani: "Io
e Sandreani rappresentiamo la società. Per
questo lo ringrazio. Sono abituato ad essere serio
nel mio lavoro, però in qualche settore qualcuno
forse se lo è dimenticato: c'è gente
che mi infama e questo non mi piace. Per quanto
riguarda Bucchi è un ragazzo giovane, a Gubbio
sarà di passaggio e credo che sia giusto
che tuteli la sua serietà e la sua professionalità.
É sempre meglio un faccia a faccia, ma oggi
questo mondo vive solo di pugnalate e ci sono persone
che vogliono diventare protagonisti senza nessun
merito. Forse il presidente Fioriti deve cominciare
a fare certe scelte: mi riferisco a certe persone
che stanno intorno al Gubbio e non portano il bene
per il Gubbio. Non esiste più il rispetto
e non ne capisco i motivi. E vorrei aggiungere un
fatto importante". Prego, dica? "Come
ha detto il presidente in un consiglio (Cda ndr)
ora abbiamo la potenzialità per fare l'Eccellenza
oppure un campionato di Interregionale a bassi livelli.
Pertanto vorrei capire perchè ci lamentiamo
quando facciamo una C1 in una piccola realtà
come la nostra. Noi stiamo usando delle persone
che ci stimano per andare avanti". Si riferisce
al Parma? "Certo, anche se prima del Parma
ci sono state altre società importanti che
ci hanno aiutato. Ma ora il Parma ci permette di
mantenere un livello elevato di calcio a Gubbio.
Quando eravamo in C2 si spendeva tre volte tanto
di oggi. Adesso c'è questo malessere incomprensibile,
ma io non ci sto a questi giochi". Si parla
di new entry in società da fuori Gubbio,
cosa c'è di vero? "Ho passato tanti
anni nella Gubbio Calcio. Perciò di chiacchiere
ne ho sentite tante, ma non ho visto mai nessuno
che ci ha messo sul piatto il cash. L'unica persona
che ha messo il cash vero è stato Sergio
Spina, da fuori Gubbio". Intanto Pannacci è
stato abilitato a fare il direttore sportivo: un
importante riconoscimento per l'attuale Dg rossoblù.
Questo sta a significare che se un giorno Giammarioli
andrà via, il Gubbio ha già il sostituto?
"Per me l'amicizia è sacra. Auguro
a Giuseppe (Pannacci ndr) le più grandi fortune
del mondo: è un amico, a cui piace il calcio.
Ma non commento. Penso a me stesso e non preparo
il campo a nessuno: ho un contratto fino al 2015.
Se poi andrò via, il Gubbio farà la
sua scelta e auguro a Pannacci di sostituirmi. Però
penso che il Gubbio abbia un'altra figura di spessore
come Sandreani che può dare un grande contributo.
Ma finchè ci sarò io, non voglio interferenze
da nessuno". E il mercato? "Non
parlo di mercato. Prima ci sarà un incontro
con il presidente e io non metto più la faccia
finchè non ho parlato con Fioriti".
Perciò non parla di mercato? "Ribadisco,
voglio parlare con il presidente. In questo momento
il voto più alto voglio darlo ai tifosi che
meritano un bel 7,5: tutti quei 1104 abbonati e quelli
che fanno il biglietto ogni domenica hanno bisogno di chiarezza,
pure quando si fa mercato. Perciò dico: non ci
metto la faccia,
finchè non c'è chiarezza...".
• 22
dicembre 2013 Bucchi:
"Mi sono stancato di chi borbotta sempre".
Longobardi: "Ma noi non molliamo mai"
Gubbio
che pareggia in extremis contro il Pontedera. Un
Gubbio che però ha trovato grandi difficoltà
contro un Pontedera più brillante e più
ficcante. Un Gubbio che poi è riuscito a
trovare il 2-2 usando la forza di carattere e gettando
il cuore oltre l'ostacolo. Il primo a presentarsi
in sala stampa è il tecnico degli ospiti
Paolo Indiani che ha detto: "Se il risultato
è giusto? Non credo proprio. Nel giro di
pochi giorni avevamo 6 punti in mano e invece ne
abbiamo racimolati solo 2: incredibile! Se con il
Gubbio potevamo vincere per 3-0, contro il Barletta
potevamo vincere 6-0. Purtroppo abbiamo peccato
di errori di gioventù: il primo gol del Gubbio
è emblematico, perciò lasciamo perdere
perchè ogni altro discorso è superfluo.
Tuttavia onore al Gubbio che, nonostante abbia giocato
peggio, ci ha creduto veramente con carattere e
grande agonismo, facoltà che mancano al Pontedera".
Tocca all'allenatore del Gubbio, Cristian Bucchi,
che prima parla della partita ma poi sbotta, senza
peli sulla lingua: "Un grazie sincero ai
ragazzi per questo grande ribaltone. La squadra
ha dato tutto se stessa. Questa squadra ha del carattere
da vendere. Faccio un'autocritica e dico che nel
primo tempo ho sbagliato io: un allenatore può
sbagliare e mi prendo le mie responsabilità.
Infatti non riuscivamo a frenare il Pontedera e
non sono mancate le difficoltà. Primo tempo
non eccezionale, non abbiamo letto bene le situazioni.
Poi abbiamo cambiato tattica passando al 4-4-2 (dal
4-3-1-2 ndr) e siamo stati più efficaci,
nonostante l'inferiorità numerica. Boisfer
in difficoltà su Grassi? Forse è più
giusto dire che è stato assai ingenuo sull'espulsione,
altrimenti ha fatto la sua parte e poi non doveva
marcare Grassi". Ma poi Bucchi è
un fiume in piena: "Adesso mi sono proprio
stufato! Sono stanco nel sentire chi borbotta sempre
nella zona della tribuna. Gente che viene accreditata
dalla società, non paga il biglietto, va
a mangiare il rinfresco e poi attacca continuamente
i calciatori che hanno bisogno di incitamento. Il
sottoscritto ha le spalle larghe e mi possono dire
di tutto, ma verso i ragazzi non lo accetto. Ora
basta. Evitassero di fingere poi quando si avvicinano
e ti danno pure le pacche sulle spalle. Questi ragazzi
devono essere lasciati in pace: vietato rompere
le scatole. Dopo questa partita abbiamo capito che
siamo soli. Non capisco certe pressioni".
Tocca all'attaccante Cristian Longobardi: "Abbiamo
sofferto tanto, ma certe volte ci complichiamo la
vita da soli. Però poi abbiamo tirato fuori
il carattere e il cuore. Questa è una squadra
che non vuole mollare mai. Di fronte a tante difficoltà,
dobbiamo dire grazie al mister: Bucchi è
una grande risorsa per noi e possiamo diventare
una mina vagante in campionato". Si chiude
con il difensore Giovanni Bartolucci: "Non
è un caso che siamo andati sotto, ma non
è un caso nemmeno che abbiamo recuperato
questa partita. Viaggiamo come una macchina diesel,
piano piano prendiamo coraggio ed entriamo in partita.
Forse bisogna stare più attenti e bisogna
partire più sparati dal primo minuto".
Intanto abbiamo inserito le foto di Gubbio e Pontedera
(18 immagini) nella "fotogallery" e nel
link in homepage. Le foto sono di Simone Grilli
per lo studio fotografico di Gianfranco Gavirati.
• 22
dicembre 2013 Gubbio
thrilling: sotto di due gol trova il pareggio a
tempo scaduto. É successo l'incredibile!
Gubbio
contro Pontedera nell'ultima giornata di andata.
Mister Bucchi opta per l'inedito 4-3-1-2 con Di
Francesco trequartista dietro a Falconieri e Longobardi. Si
fa male nel riscaldamento Baccolo, gioca Domini.
Il tecnico dei toscani Indiani schiera invece il
3-5-1-1. Pronti e via, Pontedera subito in attacco:
Grassi serve Arrighini in area, tiro di destro rasoterra
e palla di poco a lato. Al 5' si fa pericoloso Di
Noia in area locale con un tiro che impegna Pisseri.
Al 6' Di Francesco penetra in area ospite dal vertice
sinistro, in dribbling salta alcuni avversari e
carica il destro, ma Lenzi intercetta la sfera.
Al 15' ci prova Settembrini con un tiro teso da
fuori area, para Pisseri. Al 21' punizione dal limite
di Falconieri smorzata dalla barriera (piuttosto
ravvicinata), para a terra Lenzi. Al 23' tiro cross
di Gasbarro, Pisseri si salva con difficoltà
in angolo. Al 24' Grassi carica il sinistro dal
limite, para a terra Pisseri. Al 35' ci prova Longobardi
dal limite con un tiro a girare che termina di poco
a lato. Al 39' Grassi carica il destro dalla lunga
distanza, Pisseri non si fa sorprendere e para in
tuffo. E al 46' del primo tempo il Gubbio resta
in dieci: fallo di Boisfer che prende per la maglia
Grassi, seconda ammonizione e quindi ecco il cartellino
rosso. Subito dopo arriva il vantaggio del Pontedera
(47'): Arrighini serve in area Grassi che di sinistro,
al volo, segna: palla che tocca la traversa prima
di finire in rete. Ripresa. Al 48' Longobardi serve
in area Di Francesco che calcia rasoterra a terra:
Lenzi si salva in tuffo. Al 50' Regoli carica un
tiro dal limite, la palla colpisce il palo. Al 57'
calcio di rigore per il Pontedera per un fallo di
mani in area di Laezza su tocco di Grassi. Lo stesso
Grassi dal dischetto non perdona: calcia forte di
sinistro e rasoterra, palla che si insacca a fil
di palo. Al 59' punizione bomba di Radi dal limite,
la palla scheggia la parte alta della traversa.
Al 63' il Gubbio protesta per un fallo in area di
Gasbarro su Laezza, ma l'arbitro ammonisce lo stesso
Laezza. Al 71' Di Noia serve in area Arrighini:
tiro al volo, palla di poco alta sopra la traversa.
Al minuto 82 ci prova Di Francesco con un tiro in
porta che si infrange proprio sull'esterno della
rete. Al minuto 83, il Gubbio accorcia le distanze:
Longobardi serve Luparini che con un tocco sotto
di destro supera Ricci e insacca in rete. Ma al
95' succede l'incredibile: bomba dal limite di Longobardi
di sinistro, la palla si insacca sotto il sette.
Finisce così, 2-2. Clamoroso! Tabellino:
Gubbio - Pontedera (2-2): Gubbio
(4-3-1-2): Pisseri; Laezza, Bartolucci, Ferrari,
Giallombardo (77' Luparini); Malaccari, Boisfer, Domini
(58' Radi); Di Francesco;
Falconieri, Longobardi. (A disp.: Cacchioli, Procacci,
Benedetti, Cocuzza, Damiano). All. Bucchi. Pontedera
(3-5-1-1): Lenzi (54' Ricci); Verruschi (46' Galli), Gonnelli, Gasbarro; Pezzi,
Settembrini, Caponi (92' Bartolomei), Di Noia, Regoli; Grassi; Arrighini.
(A disp.: Bartolomei, D'Agostino, Pastore, Picone, Romiti). All. Indiani. Reti:
47'pt Grassi (P), 57' Grassi (P) rigore, 83' Luparini
(G), 95' Longobardi (G). Arbitro: Fiore di Barletta
(Barbetta di Albano Laziale e Argentieri
di Viterbo). Espulso: 46'pt Boisfer (G).
Ammoniti: Boisfer, Laezza, Giallombardo,
Bartolucci, Radi, Malaccari e Longobardi (G); Caponi
e Gonnelli (P). Spettatori:
1486 (1104 abbonati; di cui 24 provenienti
da Pontedera). Risultati:
Diciassettesima Giornata - Prima Divisione - Girone
B - Lega Pro: Benevento
- Prato 3-0 5'
Altinier (B), 52' Evacuo (B), 93' Mancosu (B) Catanzaro
- L'Aquila 0-2 30'
De Sousa (A), 70' Infantino (A) Frosinone
- Perugia 1-1 4'
Ciofani (F), 30' Mazzeo (P) Grosseto
- Barletta 0-0 Gubbio
- Pontedera 2-2 47'pt
Grassi (P), 57' Grassi (P) rig., 83' Luparini (G),
95' Longobardi (G) Nocerina
- Ascoli 2-2 2'
Ficarrotta (N), 61' Carpani (A), 64' Sabbione (N),
67' Tripoli (A) Pisa
- Viareggio 0-1 88'
Vannucchi (V) Salernitana
- Paganese 1-1 42'
Beretta (P), 89' Mancini (S) Riposa:
Lecce
• 21
dicembre 2013 Gubbio
con Di Francesco trequartista e Bucchi pensa al
4-3-1-2. Tra i convocati Benedetti
L'allenatore Bucchi ha
scelto: gioca con un modulo inedito, il 4-3-1-2,
ovvero con il trequartista dietro a due punte in
fase di non possesso, che in fase di possesso può
diventare anche un 4-3-3. In
pratica Pisseri resta sempre in porta. Quartetto
difensivo formato dai centrali Bartolucci e Ferrari,
due laterali con Laezza e Giallombardo. A centrocampo
sempre il trio Malaccari, Boisfer e Baccolo. Come
trequartista
Di Francesco a supporto delle due punte che sono
Falconieri
e Longobardi. Con questa opzione Radi è destinato
a sedersi in panchina. Assenti sicuri Moroni (risentimento
per pubalgia) e Caccavallo (per una frattura da
stress fisico alla caviglia),
oltre agli squalificati che
sono Briganti e Tartaglia. Arbitrerà l'incontro di
domenica contro il Pontedera il signor Francesco
Fiore di Barletta e sarà coadiuvato dai guardalinee
Francesco Barbetta di Albano Laziale e Davide Argentieri
di Viterbo. L'allenatore Bucchi dice in conferenza
stampa alla vigilia del match della fine del girone
di andata: "Sarebbe bello portare a casa
i tre punti per chiudere al meglio questo anno solare.
Occhio al Pontedera, molto efficace nelle ripartenze
e davanti sono temibili con Grassi e Arrighini.
Di Francesco trequartista? Diciamo che farà
movimento, quindi svarierà sul fronte avanzato.
Dal Gubbio? Mi aspetto una squadra battagliera,
solo così possiamo ottenere la vittoria".
Diciannove convocati tra cui il giovane centrocampista
Lorenzo Benedetti (classe '95), dalla Berretti.
La lista dei convocati: Baccolo, Bartolucci, Boisfer,
Cacchioli, Cocuzza, Damiano, Di Francesco, Domini,
Falconieri, Ferrari, Giallombardo, Laezza, Longobardi,
Luparini, Malaccari, Benedetti, Pisseri, Procacci
e Radi. Il tecnico del Pontedera, Paolo Indiani,
è orientato a confermare il modulo 3-5-1-1.
In porta Lenzi. Trio difensivo con Verruscchi, Gonnelli
e Pezzi. Quintetto di centrocampo con Regoli, Settembrini,
Caponi, Di Noia e Romiti. Grassi fungerà
da trequartista a supporto del bomber Arrighini.
Salvo cambiamenti.
• 19
dicembre 2013 Focus:
19 punti rispetto ai 22 di un anno fa, ma quel Gubbio
a dicembre andò in declino...
Un
occhio ai numeri. Statistica dopo 15 partite disputate.
Facciamo una premessa: ci basiamo sulle prime 15
gare giocate perchè il Gubbio nella prima
giornata ha riposato, nonostante sono passate 16
giornate del campionato corrente. Pertanto facciamo
una statistica rispetto agli anni passati mettendo
a confronto i dati delle prime 15 giornate. Ebbene.
Il Gubbio finora ha totalizzato 19 punti in 15 gare
disputate per una media di 1,27 punti a partita.
Nella scorsa stagione con Andrea Sottil, la formazione
eugubina aveva totalizzato 22 punti in 15 partite
(media di 1,47 punti a partita). Ma c'è da
fare subito un appunto. Nella passata stagione
il Gubbio era partito bene, nel senso che aveva
raccolto diversi punti ad inizio campionato rispetto
a questa stagione. Facciamo due
conti nello specifico? Nelle prime sette giornate di quest'anno
il Gubbio ha racimolato 4 punti e solo dopo l'ottava
giornata (quindi nelle ultime nove giornate) il
Gubbio ha conquistato 15 punti. La scorsa stagione
nelle prime otto giornate furono totalizzati 14
punti, ma poi a fine dicembre cominciarono i veri
problemi: infatti dal 22 dicembre 2012 la formazione
di Sottil collezionò ben 5 sconfitte consecutive.
Quel Gubbio cominciò a vacillare nella parte
centrale del campionato, mentre il Gubbio attuale
sembra in crescendo (a livello di risultati). Se
invece andiamo indietro nel tempo i numeri dicono
questo. Nell'anno della serie B (cioè 2011-2012)
il Gubbio collezionò 14 punti in 15 partite
(per una media di 0,93 a partita). Nell'anno della
promozione in serie B (2010-2011), la formazione
che era guidata allora da Vicenzo Torrente in Prima
Divisione (girone A), aveva collezionato 28 punti
in 15 gare (con una media di 1,87 punti a partita).
La quindicesima giornata si ricorda benissimo perchè
riporta la data dell' 8 dicembre 2010 e il Gubbio
sconfisse per 1-0 il Sorrento con rete di Gomez
Taleb (su rigore). Quel Gubbio riuscì a balzare
in testa alla classifica dopo quella sfida cruciale
e il primato non lo lasciò più. Nell'anno
precedente in Seconda Divisione (2009-2010), sempre
con Vincenzo Torrente in panchina, il Gubbio aveva
raccolto 24 punti in 15 gare (una media di 1,60
punti a partita).
Notiziario. Mercoledì il "Giornale dell'Umbria"
ha titolato in questo modo: "Ora il Gubbio
ha due direttori sportivi". Infatti il Direttore
Generale in carica dei rossoblù Giuseppe
Pannacci ha conseguito l'abilitazione per ricoprire
il ruolo di Direttore Sportivo.
Notizie dal campo. Se da un lato arriva la buona
notizia del ritorno in campo della punta Longobardi
dopo cinque giornate di squalifica, da un altro
lato arriva una nuova tegola a livello di infortuni:
il centrocampista Michele Moroni salta la partita
di domenica contro il Pontedera per il problema
alla pubalgia. C'è pure il serio rischio che il giovane calciatore del Parma sia sottoposto ad
un intervento chirurgico: per via della pubalgia
ne ha risentito tutta la parte meniscale e non è
escluso che venga operato a breve di menisco. In
tal caso Moroni non sarà a disposizione fino
ad anno nuovo. Un'altra tegola che si aggiunge a
quella di Caccavallo, fermo ai box fino al 2014.
• 19
dicembre 2013 Longobardi:
"Su di me un'ingiustizia, ma ora torno in
pista. Playoff possibili, però solo se..."
Ritorna
in pista dopo quella "famosa" partita
contro il Barletta datata 10 novembre 2013. Un'espulsione
che causò delle conseguenze assai pesanti:
cinque giornate di squalifica. Stiamo parlando di
Cristian Longobardi. Finito il calvario, ora torna
a disposizione del trainer Bucchi. Su questa squalifica
cosa ci può dire? "Preferirei non
tornare su questo argomento. Credo che ci sia stata
un'ingiustizia. Quello che conta adesso è
che tutto
sia passato. Ora penso solo al lavoro che mi aspetta
e mi concentro solo su questo". Quanto
è stata dura stare fuori tutto questo tempo?
"É stata molto dura perchè
quando poi metti in pratica il tuo lavoro, ti senti
privato quotidianamente di qualcosa sapendo che
ogni calciatore si sacrifica per poter lavorare
al meglio. Con l'esperienza ho imparato che anche
queste cose fanno parte del gioco. Bisogna accettarlo
perchè non c'è difesa che tenga. Ma
ripeto, penso di essere stato vittima di un'ingiustizia.
Ma guardiamo avanti". Singolare è
il fatto che Longobardi fino a quel momento non
aveva ricevuto nemmeno un cartellino giallo in questo
campionato. Che ne pensa? "Ma sono quei
paradossi che possono succedere. Però vorrei
rimarcare un dato di fatto: sono un calciatore che
in campo si fa rispettare ma mi ritengo un calciatore
piuttosto corretto. Non ho mai preso un cartellino
rosso per proteste. Mi è capitato sempre
per falli di gioco. Dico questo perchè con
l'esperienza ho imparato che ci sono dei limiti
da non oltrepassare. Mi assumo tutte le mie responsabilità,
forse in quel frangente lì dovevo reagire
diversamente, ma il tutto è stato ingigantito.
É stata eccessiva la mia espulsione come
quella di Moroni, tra l'altro arrivate dopo appena
dieci minuti di gioco". Domenica c'è
il Pontedera e Longobardi spera subito di giocare?
"Questo è ovvio, ma chiaramente io
sono sempre a disposizione del mister. C'è
un rapporto così bello, perciò non
ci sono problemi". Visto che ha parlato
di Bucchi: che allenatore è? "C'è
un rapporto molto diretto. É una persona
che ti dice in faccia le cose ed io con persone
così mi sono trovato sempre bene, al di
là del rispetto dei ruoli. Quando trovi un
allenatore che è capace di dirti anche quello
che non va bene, oppure riesce a dirti quello che
stai sbagliando, è una buona cosa. É
un bene essere sempre diretti". Una vittoria
contro il Pontedera potrebbe avvicinare il Gubbio
ai playoff: "Sono dell'idea che i playoff
si raggiungono a maggio. Non ho mai sentito che
se a dicembre sei dentro ai playoff, poi c'è
la garanzia di giocarli. Tuttavia la partita con
il Pontedera è importante come le altre che
ci aspetteranno dopo. Nel girone di ritorno inizia
un campionato diverso". Mettiamola così:
questa squadra può centrare i playoff? "Sono
convinto di sì. Però questa è
una stagione un po' ingannevole. Si pensa che le
partite siano scontate visto che non ci sono retrocessioni,
in verità non è così perchè
la partite vanno tutte giocate con la stessa intensità.
E se il Gubbio riuscirà a giocarsi i playoff,
è una piccola impresa. Ma se tutte le componenti
(società, giocatori, tifosi e stampa) remano
verso la stessa direzione, sono convinto che questa
squadra possa centrare l'obiettivo playoff".
Notiziario. In prova con il Gubbio c'è un
nuovo centrocampista: si tratta di Luca Arseno,
classe '92, proveniente dal Mezzolara (serie D).
Dal girone. Si sono giocati due recuperi. Il Lecce
vince per 3-0 in trasferta contro la Nocerina: in
rete Bogliacino (su rigore) al 45', Zigoni al 47'
e Beretta (75'). Barletta e Pontedera finisce 2-2:
in vantaggio per 2-0 i toscani con le reti di Arrighini
(22') e Pezzi (45'), ma nella ripresa i pugliesi
acciuffano il pareggio con D'Errico (77') e Ilari
(89').
• 18
dicembre 2013 Pisseri:
"In linea con le aspettative. Playoff? É
il nostro obiettivo". Briganti, stop di
due turni
Da
quest'anno difende la porta rossoblù. É
giovane, classe '91, ed è di proprietà
del Parma. Si chiama Matteo Pisseri e gli facciamo
un'intervista. Allora Pisseri, la gara di Ascoli
a freddo come la giudica? "Siamo entrati
in campo con il piglio giusto. Abbiamo interpretato
bene la partita. Abbiamo creato diverse occasioni
che purtroppo non siamo riusciti a sfruttare. Poi
ci sono stati quei due episodi così ravvicinati
con le espulsioni e ci hanno condizionato la partita.
Per cui credo che abbiamo ottenuto un buon punto
e se vinciamo domenica con il Pontedera siamo sulla
buona strada perchè proveniamo da diversi
risultati positivi". Questo è vero:
7 punti nelle ultime tre partite, però senza
quelle espulsioni potevano essere pure nove (di
punti)? "Certo e c'è un po' di rammarico
proprio per questo. Infatti se andiamo a vedere
come è andata la partita, forse meritavamo
qualcosa di più. Guardando proprio la classifica,
una vittoria ci poteva proiettare in piena zona
playoff. Purtroppo l'arbitro è stato anche
un po' severo nelle due espulsioni". Questione
cartellini rossi: ne sono stati totalizzati 9 negli
ultimi 11 incontri, ma non sono troppi? "Su
qualcuna possiamo prendercela con l'arbitro, su
altre invece c'è sicuramente una nostra colpa.
Ma non c'è da rimproverare niente ai miei
compagni. Magari bisogna stare più attenti,
in certe circostanze bisogna usare più esperienza
e avere furbizia". Ad Ascoli tante le occasioni
create (come si diceva), però è mancata
la concretezza: "Diciamo che talvolta bisogna
essere più cinici, ma in altre occasioni
abbiamo sfruttato le opportunità che abbiamo
creato. Però ad Ascoli non ce l'abbiamo fatta".
Parliamo nello specifico di Matteo Pisseri e cosa
ci può raccontare? "Sono soddisfatto
come stanno andando le cose a Gubbio, ma posso senz'altro
dare di più. Tuttavia le somme si tireranno
a fine stagione". Ma ad Ascoli è
stato provvidenziale un suo intervento (su tiro
ravvicinato di Tripoli) in nove uomini
contro undici, salvando il risultato in un momento
delicato della gara: "Ma io ne sono contento
perchè sarebbe stata una beffa tornare a
casa a mani vuote". Abbiamo parlato dei
pregi, ma qual è un difetto di Pisseri? "Non
saprei. Dico solo che devo sempre migliorare. Credo
che devo essere bravo a migliorarmi su tanti aspetti
e non solo nello specifico su un aspetto particolare".
Capitolo Gubbio che viene inteso come squadra: è
il torneo che si aspettava? "Direi di si.
Stiamo rispettando i programmi perchè la
zona playoff è molto vicina. C'è stata
una fase di amalgama e di studio, ma sono convinto
che abbiamo ampi margini di miglioramento e sono
convinto che nel girone di ritorno possiamo fare
sicuramente meglio". Ha parlato di playoff:
quindi questo è l'obiettivo dichiarato e
non vi nascondete dietro un dito: "Assolutamente
si. L'obiettivo sono i playoff e credo che possono
essere alla nostra portata". Giudice Sportivo.
Marco Briganti è stato squalificato per due
giornate "per atto di violenza verso un avversario"
e salta il derby contro il Perugia di gennaio, oltre
la partita di domenica contro il Pontedera. L'altro
difensore Angelo Tartaglia è stato stoppato
per un turno. Ex rossoblù: Agatino Cuttone
è il nuovo allenatore del San Marino. Dal
girone. Parla il Dg dell'Ascoli, Emidio Gaspari,
a Tuttomercatoweb.com: "La squadra andrà comunque avanti e finirà la stagione
nonostante il fallimento. C'è stato un incontro
con i calciatori: chi vuole svincolarsi è libero di farlo e può benissimo per insolvenza. Chi resta
deve dare tutto".
• 17
dicembre 2013 L'editoriale.
Le solite sbavature e quei cartellini rossi evitabili:
ci risiamo! Occorre maturità!
Ci
risiamo, vero provvidenza? É un film del
1973 diretto da Alberto De Martino. Il protagonista
della storia è Provvidenza, impersonato da
Tomas Milian, nei panni di uno stralunato Charlot
da spaghetti western. Però in questo caso,
parlando calcisticamente, la Provvidenza non è
arrivata. La fortuna è esente dal vocabolario
del Gubbio che sembra destinato al suo crudele destino
in questo campionato. Infatti ogniqualvolta che
si presenta un'occasione ghiotta, una occasione
che gli permetta di fare quel salto di qualità
decisivo che è necessario per pensare più
in grande, qualcosa si inceppa e il risultato non
va a buon fine. In pratica, si complica la vita
da solo. E ritornano fuori le solite lacune. Ci
sarebbe proprio da esclamare: ci risiamo! Quello
visto ad Ascoli Piceno è l'emblema: una squadra
che quando vuole sa offrire un bel calcio, sa creare
occasioni, sa mettere in difficoltà gli avversari
(come è avvenuto con altre squadre più
titolate in classifica), ma al momento che si deve
arrivare al "dunque" si perde e non trova
la retta via. Manca innanzitutto la concretezza.
Quella concretezza necessaria per vincere poi le
partite. Il Gubbio aveva tutte le carte in regola
per portare a casa i tre punti dallo stadio "Del
Duca" ma non ha trovato la zampata vincente.
Quella zampata vincente che poi rendono grandi proprio
le grandi squadre. Un esempio lampante? Ci è
bastato osservare con attenzione la partita tra
Perugia e Salernitana nell'anticipo serale di venerdì
scorso. Primo tempo di marca Salernitana, però
tanto fumo e niente arrosto. Nella ripresa è
salito di tono il Perugia e al momento opportuno
ha trovato la stoccata vincente con un giovane,
cioè Sprocati (di proprietà del Parma;
ma non poteva fare comodo proprio al Gubbio?), che
con la massima freddezza ha freddato il portiere
Innarilli su assist al bacio (di tacco) di Eusepi.
Così il Perugia ha vinto la partita. Mentre
il Gubbio continua a sprecare delle ghiotte occasioni
e ormai siamo alla fine del girone di andata. Bucchi
dopo il match di Ascoli ha detto: "Poca
precisione e poca cattiveria". Appunto.
Evidentemente a questa squadra manca proprio qualcosa.
Ci sono troppe sbavature, a partire dalla mancanza
di concentrazione nei momenti chiave, fino ad arrivare
a certi errori sotto porta che vanno sicuramente
corretti. Ad aggravare la situazione le tante espulsioni,
troppe. Pure ad Ascoli sono arrivati due cartellini
rossi evitabili. Bucchi ha detto dopo il match:
"Siamo stati ingenui nelle espulsioni: ce
la siamo cercata". Appunto. Certe ingenuità
si pagano, eccome, e un dato a livello statistico
non aiuta proprio. In questo campionato sono piovuti
già 9 cartellini rossi (tanti) e in maniera
alquanto curiosa sono cominciati a fioccare dalla
sesta giornata in poi per una media 0,81 a partita.
E pensare che gli ultimi sette cartellini rossi
sono sopraggiunti dalla nona giornata in poi: ovvero
nelle ultime otto giornate ci sono stati 7 cartellini
rossi per una media di 0,88 cartellini rossi a partita.
Non sono assolutamente pochi. E per dirla tutta
il 33% delle espulsioni sono arrivate da calciatori
esperti. Ecco in dettaglio. Tra i più giovani
due espulsioni per Moroni, un cartellino rosso per
Baccolo, Laezza, Malaccari e Tartaglia (pari al
67%). Mentre tra i più esperti si sono visti
sventolare un cartellino rosso rispettivamente Falconieri,
Longobardi (rientra domenica dopo cinque turni di
squalifica) e per ultimo il capitano Briganti. Un
dato numerico preoccupante: bisogna lavorarci sopra
e semmai se necessario bisogna prendere dei provvedimenti
seri. Senza quei cartellini rossi, la gara di Ascoli
poteva prendere un'altra piega. Occorre un vero
salto di maturità, senz'altro... (Editoriale
Direttore Gubbiofans.it)
• 15
dicembre 2013 Bucchi:
"Abbiamo creato tanto, ma che ingenuità!
Espulsioni evitabili e tanta imprecisione..."
Un
punto agrodolce in terra marchigiana. Il Gubbio
crea, ma spreca tanto e nella ripresa si complica
la vita con due espulsioni (prima di Tartaglia e
poi di Briganti) evitabili. L'allenatore dei rossoblù
Cristian Bucchi si mostra piuttosto rammaricato
dopo il match: "Sono arrabbiato, a dir poco".
Incalza così il tecnico degli eugubini che
prosegue dicendo: "Per prima cosa sono dispiaciuto
perchè in questa gara abbiamo creato tanto:
abbiamo totalizzato almeno 12 conclusioni a rete,
di cui tre clamorose. Una volta è stato bravo
il portiere loro, un'altra volta un altro calciatore
ha salvato sulla linea. Nella ripresa sono dispiaciuto
perchè per due nostre ingenuità siamo
rimasti in nove. Le due espulsioni? Purtroppo c'erano
tutte e due, e ribadisco che sono arrivate per nostre
ingenuità. Tartaglia poteva evitare quel
fallo e pure Briganti subito dopo perchè
aveva perso una palla banale, anche se quest'ultimo
forse è stato un cartellino rosso troppo
affrettato. Tuttavia ce la siamo cercata. Nonostante
ciò, in inferiorità numerica abbiamo
avuto un'altra ghiotta occasione con Di Francesco
ma è stato molto bravo il loro portiere (Pazzagli
ndr) a salvare il risultato. Ma soprattutto in nove
contro undici abbiamo dimostrato grande carattere
perchè fino alla fine abbiamo tenuto duro
e non abbiamo preso gol. Devo dire che in questa
partita abbiamo giocato bene, non abbiamo concesso
nulla e si poteva pure vincere. Diciamo che siamo
stati poco precisi e ho visto poca cattiveria. Falconieri?
Ha fatto un'ottima partita e devo dire che avrebbe
meritato un gol su azione. Per dirla tutta Vito
(Falconieri ndr) ha offerto una prova di spessore,
si è sacrificato e ha combattuto su tutti
i palloni". In casa Ascoli invece il tecnico
Bruno Giordano non parla. Ci sono altre problematiche
che in giornata sono diventate effettive. Come riporta
il sito web Picenotime.it, l'amministratore dimissionario
Costantino Nicoletti aveva dichiarato poco prima
della gara contro il Gubbio: "L'Ascoli Calcio
è fallito. Domani (lunedì
ndr) sarò in tribunale ma l'Ascoli Calcio manterrà il titolo, la categoria e la squadra. Ci sarà un curatore fallimentare che garantirà le normali attività societarie e sportive".
Intanto abbiamo inserito le foto delle partita tra
Ascoli e Gubbio (ben 18 immagini) che trovate nella
nostra "fotogallery" e nel link sotto
la foto in homepage. Le foto sono di proprietà
di Emidio Vena (Foto Spot di Ascoli Piceno), con
la collaborazione di Roberto Settonce.
• 15
dicembre 2013 Ascoli
e Gubbio finisce zero a zero. Il Gubbio crea, ma
poi rimane in nove con ingenuità
Ascoli
contro Gubbio. Il tecnico Bucchi opta per il 5-3-2
con il rientro di Boisfer a centrocampo mentre conferma
la coppia d'attacco Falconieri e Luparini. L'allenatore
dei bianconeri Giordano schiera il 4-3-3 preferendo
in porta Pazzagli al posto di Russo. Parte il Gubbio
con un'azione di Luparini (4') in area locale, ma
salva in extremis Schiavino. Al 7' risponde l'Ascoli
con Carpani che serve in area Tripoli, in questo
caso è provvidenziale Tartaglia che sbroglia
la matassa. Al 9' punizione da fuori area calciata
da Falconieri, ma la palla termina a lato. All'
11' si fa pericoloso il Gubbio con Baccolo con un
tiro in diagonale che costringe il portiere Pazzagli
a salvarsi in tuffo. Un minuto dopo Baccolo con
un tiro di sinistro è ancora insidioso in
area bianconera (ben servito da Falconieri), ma
questa volta ci mette una pezza Giacomini salvando
sulla linea di porta. Al 19' punizione sul vertice
destro di Falconieri che calcia direttamente
verso la porta, la palla sfiora la traversa. Ci
prova (23') anche Giallombardo dalla distanza, ma
la palla sorvola il montante. Al 30' assist in area
di Baccolo verso Falconieri che crea scompiglio,
salva in extremis Scognamillo. Al 33' ci prova Capece
con un tiro dal limite (su assist di Pestrin), para
a terra Pisseri. Al 36' ci prova di destro Malaccari
dal limite (assist di Tartaglia), para Pazzagli.
Al 41' Giallombardo, appena entrato in area, calcia
in diagonale a rete: la palla attraversa lo specchio
della porta e si perde sul fondo. Al 42' pericolo
in area ospite: provvidenziale intervento di Briganti
che salva a pochi passi dalla porta su Carpani,
pronto a scoccare il tiro a rete, su cross di Falzerano.
Ripresa. Al 48' Falconieri ci prova con una conclusione
da destra verso sinistra, Pazzagli respinge con
difficoltà, poi ci mette una pezza Scognamillo,
anticipando pure sull'accorrente Luparini. Al 52'
ancora Falconieri si fa insidioso con un destro
dal limite che impegna Pazzagli. Un minuto più
tardi (53') però viene espulso Tartaglia
(per somma di ammonizioni) per un fallo su Carpani.
Al 60' ci prova Gandelli con un tiro che si perde
di poco a lato. Ma il Gubbio si complica ancora
la vita e rimane in nove (62'): cartellino rosso
diretto per Briganti per un fallo sulla trequarti
su Giacomini. Nonostante l'inferiorità numerica,
ghiotta occasione per il Gubbio al 65' quando Di
Francesco lanciato a rete si trova solo davanti
al portiere, ma non è freddo e così
Pazzagli si salva in tuffo. Al 69' si fa pericoloso
Falzerano con un tiro che impegna Pisseri. Al 72'
colpo di testa di Carpani, palla di poco a lato.
Al 76' colpo di tacco di Malaccari smarcante in
area verso Falconieri che calcia in porta: salva
con il corpo Scognamillo. All' 80' grande opportunità
per l'Ascoli: Tripoli da pochi passi manca la zampata
vincente con Pisseri che salva il risultato. Il
Gubbio stringe i denti fino alla fine e porta a
casa un punticino. Tabellino:
Ascoli - Gubbio (0-0): Ascoli
(4-3-3): Pazzagli; Schiavino, Di Gennaro, Scognamillo,
Giacomini; Carpani (82' Gragnoli), Pestrin, Capece; Falzerano,
Tripoli, Gandelli (73' Giovannini). (A disp.: Russo, Massei, Bianchi,
Rosania, De Iulis).
All. Giordano. Gubbio (5-3-2): Pisseri;
Bartolucci, Tartaglia, Briganti, Ferrari, Giallombardo;
Malaccari, Boisfer (65' Laezza), Baccolo; Falconieri, Luparini
(63' Di Francesco).
(A disp.: Cacchioli, Radi, Tamasi, Domini,
Damiano). All. Bucchi. Arbitro:
Rapuano di Rimini (Pagnotta
di Nocera Inferiore e Della Vecchia di
Avellino). Espulsi: 53' Tartaglia (G); 62'
Briganti (G). Ammoniti: Schiavino, Giacomini,
Giovannini, Tripoli e Capece (A); Tartaglia e Falconieri
(G). Spettatori: 500 circa (di cui una sessantina
da Gubbio nel settore ospiti). Risultati:
Sedicesima Giornata - Prima Divisione - Girone B
- Lega Pro: Ascoli
- Gubbio 0-0 Barletta
- Nocerina 0-0 L'Aquila
- Frosinone 0-1 19'
Ciofani (F) Lecce - Pisa 2-0 3'
Diniz (L), 45' Bogliacino (L) Paganese
- Catanzaro 1-3 23'
Fioretti (C), 59' Russotto (C), 67' Fioretti (C),
79' Martinovic (P) Perugia
- Salernitana 1-0 81'
Sprocati (P) Prato - Grosseto 0-2 55'
Bombagi (G), 91' Mancini (G) Viareggio
- Benevento 2-1 62'
Romeo (V), 75' Vannucchi (V), 92' Mengoni (B) Riposa:
Pontedera
• 14
dicembre 2013 Finisce
l'avventura di Sandomenico e Bucchi dice: "Ci
dispiace". Cocuzza, fuori ad Ascoli
Tutto
pronto contro l'Ascoli. Ma il trainer Bucchi deve
fare a meno anche di Cocuzza che ha ricevuto una
botta ad un occhio (non convocato) e si aggiunge
già ad una lunga lista: infatti per Ascoli
sono assenti Caccavallo, Moroni e Longobardi (quest'ultimo
squalificato). Ma intanto già si può
parlare di mercato perchè Sandomenico ha
lasciato in anticipo il ritiro dei rossoblù
per tornare in Campania e da gennaio giocherà
nell'Arzanese, una formazione di Seconda Divisione,
dove già militava nella stagione passata,
anche se l'attaccante è di proprietà
del Parma. A riguardo l'allenatore Cristian Bucchi
dice: "Ci dispiace che va via, ma ci ha
chiesto esplicitamente di tornare a casa per suoi
motivi personali. Non ha niente da dire contro l'ambiente
rossoblù: è stato bene con noi, ma
il brutto infortunio (frattura al piede ndr) ne
ha pregiudicato le sue performance e quindi è
restato parecchio fuori". Sulla partita
contro l'Ascoli, lo stesso Bucchi afferma: "Non
mi fido di questa partita, ma soprattutto non mi
fido di questo Ascoli. Nonostante i problemi societari,
sono convinto che troveremo un'avversaria assai
agguerrita. Ma troveranno un Gubbio allo stesso
modo agguerrito e ce la giocheremo a viso aperto".
In pratica viene confermato il modulo 5-3-2. Quintetto difensivo
basato sull'asse Bartolucci, Tartaglia, Briganti,
Ferrari e Giallombardo. A centrocampo il trio Malaccari,
Boisfer e Baccolo.
In attacco il duo Falconieri e Luparini. Perciò
Radi torna in panchina. Questa la lista dei convocati:
Baccolo, Bartolucci, Boisfer, Briganti, Cacchioli,
Damiano, Di Francesco, Domini, Falconieri, Ferrari,
Giallombardo, Laezza, Luparini, Malaccari, Pisseri,
Procacci, Radi, Tamasi e Tartaglia. Diciannove convocati
per Ascoli.
• 13
dicembre 2013 Caccavallo
out fino ad anno nuovo. Si va verso la conferma
del 5-3-2. Arbitra Rapuano
Verso
la sfida di Ascoli. Verso il forfait il centrocampista
Moroni per problemi di pubalgia. Mentre la tegola
arriva sul fronte avanzato: Caccavallo dovrà
saltare le prossime due partite (ad Ascoli e poi
a Pontedera) per un problema tendineo alle caviglie:
l'attaccante aveva saltato pure le gare di L'Aquila
e per ultima quella interna con la Paganese per
problemi alla schiena. Una serie di infortuni che
stanno diventando un caso. Tuttavia il trainer Bucchi
può contare sul rientro di Baccolo che ha
scontato una giornata di squalifica. A centrocampo
potrebbe tornare titolare Boisfer al posto di Radi.
Perciò si va profilando la prospettiva che
l'allenatore rossoblù confermi il modulo
adottato contro la Paganese. Spazio quindi al 5-3-2.
In porta c'è Pisseri. Quintetto difensivo
basato sull'asse Bartolucci, Tartaglia, Briganti,
Ferrari e Giallombardo. A centrocampo il trio Malaccari,
Boisfer (che è in vantaggio su Radi) e Baccolo.
In attacco il duo Falconieri e Luparini. In casa
Ascoli invece ci sono le acque molto agitate. In
società è stata respinta la proposta
dell'impreditore campano Luigi Izzo e il fallimento
dell'Ascoli 1898 sembra più vicino: scrive
così il portale Picenotime.it e in aggiunta
è arrivato pure il deferimento del procuratore
Stefano Palazzi (a seguito della segnalazione della
Covisoc) verso la Commissione Disciplinare: in pratica
la società marchigiana rischia anche un punto
di penalizzazione. In campo il trainer bianconero
Bruno Giordano sta valutando se adottare lo schieramento
che è stato utilizzato a Benevento (4-3-2-1),
oppure ritornare al 4-2-3-1, con Malatesta centravanti,
supportato sulla trequarti da Hanine, Tripoli e
Falzerano. A centrocampo il duo Capece e Pestrin.
In difesa invece è tutto da definire. Arbitra
l'incontro il signor Antonio Rapuano di Rimini.
Sarà coadiuvato dai guardalinee Orlando Pagnotta
di Nocera Inferiore e Pierluigi Della Vecchia di
Avellino. Dal girone. Il mercato. Il Grosseto acquista
l'attaccante Andrea Ferretti ('86), proveniente
dal Carpi, dove non aveva trovato spazio in questa
annata.
• 12
dicembre 2013 Aloisi:
"Ascoli-Gubbio? Sarà una gara combattuta.
Falconieri? Introverso, ma che qualità..."
Intervista
con un doppio ex. Ha giocato con l'Ascoli ma è
stato anche allenatore in seconda a supporto di
Silva nell'Ascoli nell'anno della serie B. Ha giocato
anche nel Gubbio per due stagioni, dal 2004 al 2006.
Stiamo parlando di Antonio Aloisi, classe '68. Prima
domanda. Che partita prevede domenica? "É
una partita tra due squadre che hanno avuto un passato
importante, nelle rispettive categorie che hanno
frequentato. Perciò sono due società
importanti per diversi motivi. L'Ascoli non l'ho
visto mai giocare ma conosco dei giocatori, mentre
il Gubbio sì e quindi ho un'idea un po' più
precisa. Tuttavia sono due compagini che, calate
nella difficoltà della categoria, sono abbastanza
competitive. Perciò possono dire la loro
in questo campionato. Prevedo una partita equilibrata
e combattuta perchè la percentuale agonistica
in Lega Pro è molto elevata. Siccome entrambe
le squadre hanno pure dei giocatori di valore, potrebbe
venire fuori proprio una bella partita".
Visto che ci ha detto che ha visto il Gubbio, che
idea si è fatto? "É una squadra
compatta che sa offrire una grande intensità
alla gara e possiede delle buone individualità.
C'è un difensore centrale bravo come Ferrari,
un centrocampista giovane come Moroni, senza dimenticare
Boisfer che è un calciatore di grande esperienza.
Pure in attacco ci sono elementi interessanti. Quindi
è una squadra costruita bene e in tutti i
reparti ci sono uomini che danno sostanza. A me
il Gubbio ha fatto un'ottima impressione. D'altronde
ho visto la partita in casa contro il Barletta assolutamente
decisa dagli episodi arbitrali: solo dopo tredici
minuti giocare con due uomini in meno, fu una gara
assolutamente falsata. Ma nonostante tutto fu una
gara molto combattuta: il Gubbio, prima di prendere
il gol della sconfitta, ha lottato tanto. Questo
significa che è una squadra che ha carattere
e ha una sua identità". Ascoli-Gubbio
riporta in mente quella sfida cruciale del 21 gennaio
2012 in serie B, quando proprio la formazione bianconera
riuscì a battere al fotofinish la compagine
eugubina per 2-1. Sulla panchina dell'Ascoli c'era
proprio Aloisi (come vice) al fianco di Silva (allenatore).
Cosa ricorda di quel match? "Ricordo una
bella partita con due squadre che avevano la necessità
di fare punti. Fu una partita spigolosa e sentita
da ambo le parti. Mi ricordo pure che venne ad Ascoli
tanto pubblico da parte di Gubbio. Era una partita
che pesava molto a livello di classifica, ma le
due squadre si affrontarono a viso aperto e posso
dire che è stata una gara bella in un campionato
di serie B avvincente". E la partita fu
decisa da un gol di Falconieri, ora tra le fila
del Gubbio: cosa ci può dire di lui? "Vito
(Falconieri ndr) è un introverso, è
una ragazzo che sta sulle sue e parla poco. Però
è un calciatore che quando va in campo sa
perfettamente quello che deve fare: ha delle qualità
fisiche, atletiche e un tiro di una potenza impressionante.
E su di lui vi posso dire una curiosità".
Prego, dica: "Mi ricordo che quando
subentrai io insieme a Silva, Falconieri stava fuori
rosa e tutta la settimana giocava a calcio-tennis
con i ragazzi della Primavera. Noi lo reintegrammo
subito perchè Silva conosceva le sue qualità.
Falconieri si calò subito nella situazione,
con anima e corpo: ha sempre risposto con grande
professionalità quando è stato chiamato
in causa. In Lega Pro può fare la differenza.
Se io fossi l'allenatore dell'Ascoli, ovvero Giordano,
mi preoccuperei se dovesse giocare Falconieri perchè
è un calciatore che ha fatto bene pure in
serie B". L'ultima domanda riguarda proprio
nello specifico Aloisi. Abbiamo letto che il Riccione
(serie D) è in cattive acque e ora potrebbe
entrare in sua salvezza una nuova cordata capitanata
dall'ex presidente del Gubbio, Massimo Lupini. Si
è detto anche che potrebbe essere Aloisi
il nuovo allenatore del Riccione. Cosa c'è
di vero? "Non è assolutamente vero.
Mi piace fare l'allenatore e sto finendo di conseguire
l'ultimo patentino, il Master, e si concluderà
a giugno 2014. La mia aspirazione quindi è
fare l'allenatore. Con il Riccione è andata
così: esiste un'amicizia con Massimo Lupini
che conosco dai tempi di Gubbio e il nostro rapporto
si è fortificato nel tempo. Lui mi ha telefonato
e mi ha detto che esisteva questa intenzione. Ma
per motivi di tesseramnto devo stare fermo perchè
ho iniziato la stagione con l'Avellino (alla Primavera,
ma poi Aloisi si è dimesso ndr), non posso
allenare e devo aspettare giugno 2014. Perciò
mi è stato proposto di aiutarlo, di dargli
una mano e fargli compagnia quando si trova a Riccione.
Tipo una persona che ti può dare pure un
sostegno morale. Semmai potrebbe diventare una collaborazione
amichevole con Massimo, con il quale sono legato
da un ottimo rapporto: finisce qui il mio impegno
con il Riccione".
• 12
dicembre 2013 Statistica.
Dall'ottava giornata in poi, il Gubbio sarebbe secondo.
Ecco la tabella completa
Curioso
ma vero, ma se il campionato fosse iniziato l'ottava
giornata, il Gubbio adesso si troverebbe secondo
in classifica. Infatti dalla partita di Lecce del
20 ottobre 2013 (pareggiata 1-1), la squadra di
Bucchi ha raccolto 14 punti, come il Lecce stesso.
Davanti al Gubbio ci sarebbe solo il Perugia, che
in otto giornate ha conquistato 20 punti, grazie
anche alle ultime cinque vittorie consecutive. A
seguire: al terzo posto il Catanzaro con 13 punti,
che ha vinto la gara di recupero (dell' 11 dicembre)
contro il Benevento. A quota 12 punti stazionano
invece Frosinone, Prato e Salernitana. Nelle ultime
otto giornate hanno conquistato 10 punti rispettivamente
Pisa e Benevento. Seguono poi Grosseto (9 punti)
e L'Aquila (8). Ascoli, Nocerina e Barletta hanno
racimolato appena 6 punti, mentre il Viareggio staziona
a 5 punti. Fanalino di coda Pontedera (che sembra
in caduta libera) e Paganese con 4 punti raccolti
nelle ultime 8 giornate. La classifica completa nella
tabella che si può trovare di seguito.
É anche vero che ci sono da recuperare altre
partite, ovvero Nocerina-Lecce e Barletta-Pontedera.
Ma nonostante ciò, un dato statistico del
genere conforta perchè significa che l'andamento
del Gubbio è senz'altro migliorato negli
ultimi 720 minuti con 14 punti conquistati in otto
partite, mentre nelle prime sette giornate si erano
racimolati solamente 4 punti. Senza dimenticare
poi la partita che si è giocata il 10 novembre
scorso (valevole per l'undicesima giornata) contro
il Barletta, che grazie all'operato sconcertante
del signor arbitro Lacagnina di Caltanissetta, il
Gubbio ha perso una partita fortemente condizionata
(alla vista di tutti) dalle decisioni criticabili
di una terna arbitrale (assistenti compresi) assolutamente
non all'altezza della situazione che ha comportato
tre cartellini rossi verso i calciatori rossoblù,
tra cui una pedina fondamentale come Longobardi
ne sta pagando ancora le conseguenze (infatti gli
furono inflitte cinque giornate di squalifica).
Notiziario dal girone. Come dicevamo, c'è
stato il recupero della partita tra Catanzaro e
Benevento: la formazione calabrese ha vinto per
1-0 con rete di Russotto (26'). Mentre a Grosseto
rescinde il contratto Gennaro Delvecchio, classe
'78, centrocampista: per la cronaca, l'ex sampdoriano
è stato l'autore del gol vittoria del Grosseto
a Gubbio lo scorso mercoledì 16 ottobre.
• 11
dicembre 2013 Giammarioli:
"Serve serenità in questa fase delicata.
E disordine nella comunicazione..."
Intervista
al direttore sportivo Stefano Giammarioli. Andiamo
a toccare diversi punti: dall'andamento del Gubbio,
parleremo del silenzio stampa e pure di mercato.
Ma andiamo per ordine. Prima domanda. All'inizio
del campionato c'era del bel calcio ma non arrivavano
i risultati. Viceversa adesso il Gubbio gioca meno
bene ma sono arrivati due risultati importanti.
Ma in entrambi i casi c'è del malcontento.
Ma Giammarioli che spiegazione può dare?
"Diciamo che i risultati arrivano quando
si trovano i giusti equilibri e quando una squadra
cresce, sia per merito dell'allenatore, sia per
merito dei calciatori. Ma credo che ci sia il momento
giusto di parlare, mentre in altri momenti è
meglio parlare di meno. Credo che in questo senso
ci sia stato un po' di disordine nella comunicazione.
Pure delle esternazioni fatte all'interno della
società sono state espletate in un momento
di trance agonistica, ma poi nelle sedi opportune
gli animi sono stati più sereni e tranquilli.
Tuttavia serve più equilibrio da parte di
tutti: gli obiettivi si raggiungono solo dove c'è
serenità". Intanto si protrae questo
silenzio stampa. Cosa ci può dire a riguardo?
"Vorrei precisare fin da subito che dobbiamo
chiedere scusa ai giornalisti perchè in questo
momento non stiamo aiutando il vostro lavoro. Dico
questo perchè ognuno quando lavora deve avere
tutti i mezzi possibili per lavorare al meglio.
Chiedo un po' di pazienza. Questo silenzio stampa
serve per compattare un gruppo che sta venendo fuori
da tanti infortuni e prima di ogni partita serve
la massima concentrazione. Ci sono pure alcune voci
di mercato e qualche calciatore non è sereno.
Mi auguro che questo silenzio stampa verrà
sospeso al più presto. Sistemate alcune cose interne,
ci sarà di sicuro più tranquillità".
Adesso che la rosa è bella ampia con il reintegro
di tanti infortuni, per gennaio è previsto
uno sfoltimento? "Dobbiamo accontentare
anche per una questione di serietà quei ragazzi
che stanno giocando di meno. Abbiamo già
avviato dei contatti a riguardo. Di conseguenza
a gennaio proviamo ad integrare uno o due innesti
per assecondare le esigenze dell'allenatore".
Oltre un centravanti, manca un centrocampista di
qualità? "Credo che manca a livello
di struttura di squadra un elemento con i piedi
buoni che sappia giocare nella parte sinistra nel
centrocampo a tre. Ci serve un calciatore tipo Buchel
(ora al Lanciano ndr) per intenderci. Per quanto
riguarda l'attacco invece stiamo valutando bene
il tutto". In estate avevate cercato Mungo
di proprietà del Parma che poi è approdato
a Perugia, ma non ha trovato spazio. Potrebbe essere
lui il primo inidiziato a vestire la maglia rossoblù?
"É un calciatore interessante e di
qualità, ma non ha le caratteristiche del
calciatore che ci serve e che ho elencato prima.
Può arrivare solo se vanno via da Gubbio
un Malaccari o Moroni, ma credo che non succederà.
Abbiamo una lista di nomi, vediamo". Il
presidente Fioriti domenica scorsa ha detto che
non vuole assolutamente fare un campionato anonimo.
E Giammarioli che ne pensa? "Ha ragione
il presidente. Anonimo significa non raggiungere
le prime nove posizioni in classifica. Avere questo
obiettivo credo che sia legittimo, ma ne siamo consapevoli
tutti. Sarebbe bello riportare a Gubbio i playoff
proprio nel periodo di maggio, sappiamo che è
un mese straordinario
per tutta la città".
• 10
dicembre 2013 L'editoriale.
Tre punti basilari, ma a centrocampo ci sono delle
lacune. Perchè nel calcio...
Come
è difficile soddisfare tutti. Ma il bello
del calcio è anche questo. Ma, su due piedi,
una riflessione viene quasi spontanea. Nelle prime
giornate il Gubbio ha offerto un bel calcio, ma
non sono arrivati i punti. Perciò c'era malcontento
perchè mancavano i risultati. Adesso il Gubbio
gioca meno bene, ma sono arrivati due risultati
di fila molto importanti a livello di classifica.
Ma c'è di nuovo del malcontento. É
chiaro che contro la Paganese non si è visto
un bel Gubbio: non a caso abbiamo scritto proprio
in un precedente articolo che si è vista
una partita al "rallentatore". Ma alla
fine quello che contava era il risultato: giusto?
É chiaro che il Gubbio visto con la Paganese
ha presentato delle lacune evidenti, soprattutto
nella parte nevralgica del campo, dove ci sono stati
momenti di autentica difficoltà contro un'avversaria
non proprio trascendentale. Ma è anche evidente
che in mezzo al campo manca di certo qualcosa, a
livello di qualità, ovvero un uomo che sappia
dettare i tempi e fare la differenza: giusto? A
tal proposito abbiamo fatto proprio una domanda
al diesse Giammarioli in conferenza stampa subito
dopo la sfida con la Paganese. Gli abbiamo chiesto:
problemi a centrocampo? E lui ci ha risposto in
maniera testuale: "Direi di sì, abbiamo
giocato con un difensore aggiunto a centrocampo
(Radi) e poi Malaccari e Moroni sono tenuti a fare
un lavoro più offensivo e non di interdizione".
Di rimbalzo è nata una nuova domanda di questo
tipo: nel mercato di gennaio, oltre un centravanti,
forse non servirà prima un centrocampista
di qualità che permette di fare il salto
di qualità? Giammarioli se l'è cavata
con una battuta, dicendo: "Ora stiamo pensando
di fare riscaldare di nuovo Sandreani (attuale Dt
rossoblù ndr), così lo convinciamo
a tornare ad allenarsi e giocare". É
chiaro che non si è voluto sbilanciare, ma
è ovvio che servirà come il pane un
calciatore che sappia dettare i tempi proprio in
mezzo al campo. Anche perchè tutte le partite
si vincono con uomini di qualità in mezzo
al campo, dove girano un'infinità di palloni
e da dove si costruiscono le azioni di gioco. Il
centrocampo è basilare perchè rappresenta
la parte collante tra difesa e attacco. Nel calcio
non si inventa nulla. Sia ben chiaro: scriviamo
questo in maniera esplicita perchè si parla
tanto che il Gubbio ha come obiettivo il raggiungimento
dei playoff. Se invece l'obiettivo principale non
è questo, la squadra può rimanere
anche così. Se l'obiettivo è fare
crescere dei giovani e valorizzarli, può
andare bene anche così. Diversamente, se
si vuole centrare un obiettivo più ambizioso,
occorre correre ai ripari nel mercato di gennaio
con almeno due innesti, ma di qualità. Altrimenti
c'è il rischio di buttare solo del fumo agli
occhi alla gente. La squadra, così come è,
può essere competitiva, ma non può
essere considerata assolutamente ai livelli di quelle
squadre che si trovano ai vertici della classifica.
Bisogna essere sinceri e schietti nel dire queste
cose. Ci è bastato leggere un'intervista
che ha riportato "La Gazzetta dello Sport"
al calciatore Fabrizio Miccoli, ora tra le fila
del Lecce. A una domanda ben precisa, a riguardo
della Prima Divisione, Miccoli ha risposto così:
"Sono contento di essere venuto a Lecce
perchè voglio riportare la mia città
in alto e qui ho ritrovato me stesso. Mi aspettavo
che sarebbe stato più facile, per la verità
in questa Prima Divisione c'è molta più
qualità di quanto pensassi e bisogna correre
tanto". Parole eloquenti: dimostrano che
in questa Prima Divisione c'è molta competizione
con squadre con organici di qualità: basta
guardare i nomi di alcuni calciatori che giocano
nel Perugia, Frosinone, Pisa, Catanzaro, Benevento,
oppure Salernitana e Lecce. Nel calcio non si inventa
nulla. Veramente, nulla. (Editoriale Direttore
Gubbiofans.it) •••••• • 08
dicembre 2013 Giammarioli:
"Un passo indietro, ma avete visto Luparini?".
Fioriti: "Prova che fa riflettere"
Gubbio
non bello, ma pratico. É la sintesi di una
partita giocata al rallentatore, ma alla fine dei
conti quello che conta è la vittoria. Il
primo a presentarsi in sala stampa è il tecnico
degli azzurrostellati Agenore Maurizi che mastica
molto amaro e dice: "Risultato ingiusto.
Abbiamo fatto una buona gara giocando bene con una
squadra di over: basta vedere che il Gubbio in campo
aveva elementi come Giallombardo, Radi, Briganti,
Bartolucci e Falconieri mentre noi abbiamo schierato
tanti calciatori del 1994. Meritavamo sicuramente
il pareggio. Il Gubbio? É stato attento,
ma era molto bloccato e non ha creato così
tanto nonostante le qualità che possiede.
Mi aspettavo di più dal gioco del Gubbio.
Se sono sulla graticola? Da sempre, ma è
il nostro mestiere". Bocche cucite ancora
per l'allenatore e per la squadra del Gubbio (nessuno
si presenta in sala stampa). Tocca al direttore
sportivo dei rossoblù Stefano Giammarioli
dire: "Un passo indietro sul gioco, ma se
l'arbitro ci avesse concesso almeno due rigori netti
adesso potevamo parlare di un'altra partita. Ma
con tutta sincerità dico che era più
giusto il pareggio. Abbiamo dei problemi però
l'importante era vincere. Diciamo che abbiamo raggiunto
una vittoria importante, però non siamo stati
belli. Se si sono viste lacune a centrocampo? Direi
di sì, abbiamo giocato con un difensore aggiunto
e abbiamo incontrato tante difficoltà. Luparini?
É un'altra bella scommessa del sottoscritto
dopo Gomez Taleb e Galabinov. Pensare che ho dovuto
subire diverse cattiverie sull'ingaggio di questo
calciatore, ma Luparini sta dimostrando di che pasta
è fatto perchè si vede che ha una
media spaventosa di conclusioni a rete a partita.
Però c'è soddisfazione perchè
sono andati a segno due ragazzi del 1993, Cocuzza
oltre che Luparini. Purtroppo noi non siamo il Perugia
e non ci possiamo permettere di avere gente come
Mazzeo in panchina. Il migliore? Bartolucci, perchè
ha disputato la migliore partita dell'anno".
Il diesse passa la mano al presidente Marco Fioriti
che si mostra da subito poco soddisfatto: "Tre
punti importanti per la classifica, però
la prestazione è da rivedere. Prendiamo per
buono un risultato contro un avversario non trascendentale.
Per fortuna che ci è scappato un eurogol
di Luparini: è un ragazzo di valore e sarà
un valore aggiunto in vista anche del mercato di
gennaio. Il mercato? Ora è presto per parlarne.
Prima ci sono due tappe importanti con Ascoli e
Pontedera. Non vorrei fare un campionato anonimo
e certe prestazioni fanno riflettere. Questa squadra
ha dei valori ancora inespressi, lo dimostra la
scoperta di Luparini e pensare che potevamo avere
24 punti in classifica se non li avevamo persi per
strada. Un ritiro? Direi che non lo escludo. Quando?
Se lo facciamo subito da martedì".
Intanto abbiamo inserito le foto di Gubbio e Paganese.
Foto di Gianfranco e Matteo Gavirati e di Paolo
Panfili per Roberto Settonce.
• 08
dicembre 2013 Gubbio
non bello, ma vince contro la Paganese (2-0). Prime
reti per Luparini e per Cocuzza
Gubbio
contro la Paganese. L'allenatore Bucchi schiera
il 5-3-2 con Luparini al fianco di Falconieri in
attacco. Il tecnico degli ospiti Maurizi opta per
uno strano modulo, il 5-2-3. Al 5' Falconieri entra
in area ma cade a terra dopo un leggero tocco di
Amelio, l'arbitro fa proseguire. Al 12' Giampà
entra in area in maniera pericolosa da destra e
crossa in mezzo: Ferrari salva sulla linea di porta,
in anticipo su De Sena. Al 13' Beretta calcia in
porta, salva in tuffo Pisseri. Al 18' il Gubbio
passa in vantaggio: lancio lungo di Radi dove Falconieri
cerca la porta va viene anticipato da Tortora; la
palla arriva al limite dove Luparini fa partire
un gran tiro di destro al volo di controbalzo con la sfera
che si insacca sotto all'incrocio. Si tratta della prima
rete in rossoblù per l'ex Spoleto, classe
'93. Al 27' ci prova ancora il Gubbio con un tiro
dalla distanza di Bartolucci, la palla termina fuori
di poco a lato. Al 28' però si fa pericoloso
Deli che entra in area da sinistra, salta in dribbling
alcuni avversari e con un destro a girare sfiora
il sette. Al 31' esce per infortunio il portiere
Pisseri; subentra Cacchioli. Al 37' proteste rossoblù
perchè Luparini cade a terra in area spinto
da Tortora, su cross di Falconieri, ma l'arbitro
indica che si deve proseguire. Al 39' punizione
telefonata di De Sena, para Cacchioli. Ripresa.
Al 55' un cross da sinistra di Amelio in area va
verso la testa di Beretta che incorna a rete: la
palla fa la barba al palo. Al 56' Luparini viene
messo giù in area ospite da Monopoli, ma
l'arbitro non concede di nuovo un rigore, anzi ammonisce
l'attaccante rossoblù tra le proteste del
pubblico. Al 61' De Sena fa partire un tiro dal
vertice destro dell'area con la palla che si perde
di poco alta sopra la traversa. Al 64' sventola
di Radi di sinistro dal limite, Svedkauskas respinge
a fatica e Luparini ribadisce la sfera in rete,
però l'arbitro fa fermare tutto per fuorigioco.
Al 72' Falconieri libera il sinistro dal limite,
Svedkauskas vola e si salva in angolo. Al 77' clamoroso
errore dell'arbitro quando non concede un rigore
per il Gubbio: Tortora stoppa la palla con la mano
su azione in area di Malaccari; proteste veementi
del pubblico. All' 83' cross di Cioffi in area,
Perrotta schiaccia di testa a rete, Cacchioli in
tuffo si salva in angolo. All' 85' espulso Meola
per doppia ammonizione, dopo un fallo su Cocuzza.
Al 91' Cioffi calcia a rete dal limite, però
Cacchioli non trattiene: De Sena segna, ma l'arbitro
ferma tutto per fuorigioco. Al 92' il Gubbio trova
il raddoppio: Falconieri lavora un bel pallone sulla
destra e serve in mezzo Cocuzza che con un tocco
di sinistro insacca
la sfera nell'angolino. Arriva così la seconda
vittoria consecutiva per il Gubbio. Tabellino:
Gubbio - Paganese (2-0): Gubbio
(5-3-2): Pisseri (31' Cacchioli); Bartolucci, Tartaglia, Briganti,
Ferrari, Giallombardo; Malaccari, Radi (74' Boisfer), Moroni
(69' Cocuzza);
Falconieri, Luparini. (A disp.: Laezza,
Procacci, Domini, Di Francesco). All. Bucchi. Paganese
(5-2-3): Svedkauskas; Meola, Monopoli, Tortora, Perrotta,
Amelio;
Giampà (91' Valle), Franco; Beretta (67'
Cioffi), De
Sena, Deli. (A disp.: Ruocco, Pepe, Panariello,
Grillo, Pugliese). All. Maurizi. Reti:
18' Luparini (G), 92' Cocuzza (G). Arbitro:
Rossi di Rovigo (Forte di Cervignano del Friuli
e Mangino di Roma 1). Espulso: 85' Meola
(P). Ammoniti: Tartaglia, Luparini e
Cacchioli (G); Meola e Monopoli (P). Spettatori:
1411 (1104 abbonati; di cui 14 da Pagani). Risultati:
Quindicesima Giornata - Prima Divisione - Girone
B - Lega Pro: Benevento
- Ascoli 2-0 60'
Bonaiuto (B), 72' Evacuo (B) Catanzaro
- Barletta 1-1 65'
Fioretti (C), 69' Ilari (B) Frosinone
- Lecce 3-1 19'
Miccoli (L), 35' Ciofani D. (F) rig., 54' Ciofani D.
(F), 80'
Ciofani M. (F) Grosseto
- Viareggio 2-1 7'
Rosafio (V), 44' Giovio (G), 70' Bombagi (G) Gubbio
- Paganese 2-0 18'
Luparini (G), 92' Cocuzza (G) Nocerina
- L'Aquila 1-0 50'
Danti (N) Pontedera
- Perugia 0-1 41'
Eusepi (Pe) Salernitana
- Prato 0-2 14'
Lanini (P), 29' Corvesi (P) Riposa:
Pisa
• 07
dicembre 2013 Caccavallo
non è convocato e si va verso il 5-3-2. Silenzio
stampa alla vigilia del match
Si
va verso la sfida contro la Paganese. Assenti Baccolo
e Longobardi per squalifica. E l'allenatore Bucchi
è orientato a confermare il 5-3-2 di L'Aquila
con gli stessi interpreti. Quindi Pisseri in porta.
Quartetto difensivo formato sull'asse Bartolucci,
Tartaglia, Briganti, Ferrari e Giallombardo. Trio
di centrocampo basato da Malaccari, Radi e Moroni.
In attacco il duo Falconieri e Di Francesco (o Luparini). Per
quanto riguarda Caccavallo, le sue condizioni fisiche
non sono ottimali: persiste il problema alla schiena, non
è stato nemmeno convocato. In casa Paganese diversi assenti. Oltre
gli squalificati Volturo,
Martinovic e Novotny, sono in forte dubbio William
e Velardi mentre è fermo ai box Iraci. Il
tecnico Agenore Maurizi è orientato a schierare
il modulo 3-4-3. In porta il lituano Svedkauskas.
In difesa il trio Monopoli (o Panariello), Tortora e Perrotta.
Quartetto di centrocampo formato da Meola, Giampà,
Franco e Amelio. In attacco il trio Beretta, De
Sena e Deli. Arbitra l'incontro il signor Luigi
Rossi di Rovigo. Sarà coadiuvato dai guardalinee
Luca Forte di Cervignano del Friuli e Antonello
Mangino di Roma 1. Intanto è stata annullata
la consueta conferenza stampa del tecnico Bucchi
dopo la rifinitura del sabato mattina. Infatti un
comunicato stampa delle società inviato alle
ore 16,25 del 6 dicembre specifica quanto segue:
"L'A.S. Gubbio informa che questa settimana non è prevista la consueta conferenza stampa del sabato mattina con l'allenatore Cristian Bucchi. Gli unici autorizzati a parlare con i giornalisti sono il presidente Marco Fioriti e il direttore sportivo Stefano Giammarioli".
Un dietrofront improvviso che cancella il comunicato
stampa del giorno prima (del 5 dicembre ore 16,35)
che riportava: "Si terrà sabato 7 dicembre alle ore 12 la consueta conferenza stampa di mister Bucchi, presso la sala stampa del Pietro Barbetti".
Non chiari i motivi di questo ennesimo silenzio
stampa.
• 06
dicembre 2013 Sandreani:
"Abbiamo dato un segnale forte. Contro la
Paganese? Fu un giorno fantastico..."
Domenica
contro la Paganese. Rievoca belli ricordi in casa
rossoblù. In data 8 maggio 2011 il Gubbio
approdò in serie B battendo proprio la Paganese
per 3-1.
Per questo motivo intervistiamo il direttore tecnico
Alessandro Sandreani, che ha vissuto in prima persona
in campo quella memorabile situazione e l'annata
in serie B. Ma per prima cosa chiediamo: che partita
si aspetta domenica? "A L'Aquila abbiamo
mandato un segnale forte. Ma devo dire che fino
ad ora le prestazioni quasi sempre sono state all'altezza
della situazione. Credo che l'allenatore Bucchi
sta facendo un buon lavoro. Ma credo anche che ci
manca qualche punto in classifica che ha condizionato
un po' il nostro cammino, e quindi pure gli umori
e l'entusiamo. Ma noi andiamo avanti per la nostra
strada, in silenzio e con molta umiltà. E
vorrei aggiungere che a L'Aquila abbiamo disputato
una partita importante, nonostante le numerose defezioni.
Adesso però ci sarà un ostacolo difficile
perchè arriva una Paganese che può
essere una squadra ostica e ha tanto agonismo da
vendere: sicuramente vorrà fare punti, soprattutto
dopo la sconfitta nel derby con la Nocerina. Dipenderà
molto dal nostro approccio alla partita, ma noi
ci stiamo lavorando molto su questo e l'allenatore
ci sta lavorando durante gli allenamenti. Certe
gare che sembrano abbordabili sono molto difficili
e per questo motivo l'approccio diventa fondamentale".
Tuttavia la gara con la Paganese rievoca la promozione
in serie B: Sandreani cosa può dirci? "Credo
che abbiamo vinto tutti quel giorno. Tutte le cinquemila
persone presenti allo stadio. É stato bello
perchè allo stadio c'erano tutti: bambini,
anziani, donne e uomini di tutte le età e
di tutte le dimensioni. É stata una giornata
fantastica (al di là del risultato sul campo)
perchè in quella partita delicata dopo la
sconfitta di Sorrento a livello di gioco forse abbiamo
disputato la più bella partita del Gubbio.
Perciò rimane nella memoria di tutti. Da
parte mia è stato bello, ma ancora più
bello è stato regalare questo sogno a tutta
questa gente. Solo una nota stonata: adesso vedo
la stessa categoria, ma vedo quasi quattromila persone
in meno. Diciamo che è tutta un'altra storia.
Non vorrei che l'anno della serie B ci ha fatto
veramente fare un passo indietro, invece di farne
due in avanti". A proposito di serie B:
forse, per voi, il più grande rammarico è
esserci restati solo per una stagione? "Probabilmente
si. Ma a casa non ho foto, non ho dvd, perchè
mi piace guardare sempre al presente e al futuro.
Per me ora esiste solo Gubbio-Paganese. Poi è
chiaro che quell'emozione vissuta con la promozione
in serie B rimane indescrivibile". Ultima
domanda e riguarda il mercato: abbiamo letto di
un interessamento del Cuneo verso Boisfer e Radi.
Cosa può dire Sandreani? "Non penso.
É chiaro che c'è un grande rapporto
con mister Sottil: c'è sicuramente una grande
stima da parte sua verso due uomini importanti.
Ma sono due uomini importanti per noi, perciò
ce li teniamo stretti: entrambi sono contenti di
restare a Gubbio e rappresentano quei valori che
nel calcio si vedono poco. Gli ho lasciato il testimone
io perchè se lo meritano: sono calciatori
e uomini fondamentali per il Gubbio". Notiziario.
L'allenatore Bucchi, nel test del giovedì
con la Berretti, ha riproposto il modulo 5-3-2.
Da verificare però gli interpreti. Infatti
il trainer rossoblù ha mischiato un po' le
carte. Due posti in attacco per tre elementi: Falconieri,
Di Francesco e Caccavallo. A centrocampo è
ballottaggio tra Radi e Boisfer. Squalificati Baccolo
e Longobardi.
• 05
dicembre 2013 Radi:
"Mi sento motivato giocare a centrocampo.
Stare fuori? Qualcuno si deve sacrificare..."
Intervista
con Alessandro Radi, difensore, ma venerdì
scorso ha giocato da playmaker a centrocampo. E
se l'è cavata bene. Allora Radi, come si
è trovato in questo nuovo ruolo? "Mi
sento bene. Mi sento pure motivato e poi quello
che conta è portare a casa il risultato.
Tuttavia questo ruolo mi piace e ne ho parlato anche
con il mister. Mi ha dato la sua completa fiducia
e lui pensa che sia un ruolo che io posso ricoprire.
L'importante è farmi trovare pronto: poi
se gioco nel mio ruolo naturale da difensore, oppure
gioco come centrocampista in un ruolo che mi piace,
va bene lo stesso". Entriamo nei dettagli:
cosa cambia dalla difesa al centrocampo? "Cambiano
i ritmi e i tempi di giocata. Diciamo che sono più
brevi sia per l'inserimento, sia per l'interdizione".
Se gioca Radi a centrocampo, rischia di finire in
panchina Boisfer. Che ne pensa? "Purtroppo
in questa stagione qualcuno si deve sacrificare.
Fino a questo momento era toccato a me stare fuori.
Adesso si vedrà. Ma l'importante adesso è
ottenere dei risultati e fare il meglio possibile
sul campo. Del resto giocare fa piacere a tutti
e stare fuori può fare arrabbiare tutti.
Però a calcio si gioca in undici. Bisogna
avere pazienza e bisogna farsi trovare pronti quando
l'allenatore lo richiede". Diciamo che
Bucchi ha fatto intendere che non esiste un titolare
come dire inamovibile. A voi ve lo ha detto? "L'allenatore
è stato chiaro fin dall'inizio. Ci ha sempre
detto che chi dimostra in settimana di stare bene,
poi gioca. Da parte nostra non ci resta altro che
metterlo in difficoltà nelle scelte".
A L'Aquila si è visto un Gubbio perfetto.
Ma cosa è successo? "Diciamo che
non è stato un Gubbio perfetto, ma abbiamo
disputato una partita molto buona. Abbiamo dimostrato
di essere una compagine forte: tutto ciò
ci fa acquisire consapevolezza nei nostri mezzi,
però allo stesso tempo non dobbiamo mai sottovalutare
la partita che verrà. Non ci deve ingannare
la classifica della Paganese. Bisogna sempre migliorare
e possibilmente dobbiamo cercare di prendere meno
gol". Tra l'altro domenica c'è la
Paganese, ex squadra proprio di Alessandro Radi.
Che partita sarà? "É una partita
che va affrontata nella maniera giusta. La Paganese
è quel tipo di squadra a cui basta poco
per ricaricarsi e per tirarsi su di morale da una
situazione non positiva. Pertanto occorre avere
la massima attenzione e possibilmente bisogna affondare
il colpo al momento opportuno". Ovviamente
Radi spera di giocare: "Sicuramente. Vorrei
giocare il più possibile. Però se non fosse
così, mi farò trovare pronto".
Notiziario. Allenamento nel pomeriggio di giovedì
a Scheggia. Provato di nuovo il 5-3-2 di L'Aquila:
unico cambio Moroni al posto di Baccolo che è
squalificato. Intanto su facebook, è on line
il campionato che mette in sfida le squadre della
Lega Pro. Lo ha comunicato Martina Carella, ufficio
stampa della testata Superscommesse.it. Ecco il
comunicato stampa: "Il grande calcio di Lega
Pro si sposta su facebook. Si chiama Social Pro
League, il nuovo campionato tra le pagine facebook
delle squadre della ex serie C1. Il campionato è
del tutto innovativo perchè per la prima
volta a decretare il vincitore saranno i tifosi
che si trasformeranno da protagonisti sul campo:
saranno infatti loro a stabilire chi vincerà
i match, dando un voto alle pagine facebook delle
squadre a confronto. L'applicazione è già su facebook! Per votare le squadre basta digitare Social
Pro League nello spazio di ricerca dedicato su facebook o andare al link: https://apps.facebook.com/socialproleague/.
E giocare è gratuito".
• 04
dicembre 2013 Quei
temerari tifosi sempre presenti per... il Gubbio!
Senza loro manca l'essenza del calcio
Quei
temerari tifosi che sono presenti sempre per il
Gubbio. Ci pare giusto aprire una parantesi sui
sostenitori che seguono le sorti dei rossoblù
ovunque si giochi. Venerdi sera hanno sfidato il
freddo e il gelo fino a L'Aquila: erano in undici,
e nonostante la diretta tv, non ci hanno pensato
due volte e hanno voluto vedere da vicino i propri
beniamini, che tra l'altro gli hanno regalato una
bella soddisfazione con la vittoria sulla capolista.
Sono gli stessi che poi macinano chilometri e chilometri,
come è avvenuto a Lecce in questa stagione
(per pura informazione sono con esattezza 1424 chilometri,
tra andata e ritorno). Non fanno mai mancare la
loro presenza: sono i "Gubbio Supporters"
e altri tifosi che hanno un'unica passione: il Gubbio.
"É come una malattia, che non va più
via...": è lo slogan appunto di una
canzone del tifo organizzato rossoblù. Una
passione vissuta a 360 gradi, sette giorni su sette.
A noi più "vecchietti" ci riporta
in mente il passato. Fine anni '80, eugubini che
avevano in mente il Gubbio tutti i giorni, e si
pensava alla domenica di tifare il Gubbio dalla
curva (punto e basta). Di quei tempi ne sanno qualcosa
"Tony Bologna" (assiduo frequentatore
di questo sito, nonchè del muro dei tifosi)
e Roberto Vispi (attuale dirigente dei rossoblù).
Una passione senza confini. Una passione viscerale
per i colori, quelli rosso e blù. Ecco, ci
sembrava doveroso aprire questa parentesi. La tifoseria
è l'essenza del calcio. Senza di essa il
calcio sarebbe poca cosa. Per questo motivo ci sembra giusto ricordare chi dagli spalti è sempre
presente, sempre e ovunque, a prescindere. Cambiamo
capitolo. Notiziario. Il Gubbio cambierà
sede per gli allenamenti nei prossimi due giorni.
Mercoledì pomeriggio la truppa di Bucchi
si trasferirà a Scheggia mentre giovedì
l'allenamento si terrà a Fontanelle, sempre
nel primo pomeriggio. Giudice Sportivo. Il centrocampista
Baccolo salta la partita con la Paganese: stop per
un turno. In casa Paganese non ci saranno Volturo,
Martinovic e Novotny, fermati sempre squalifica.
Per il resto in casa Gubbio torna a disposizione
Caccavallo (dopo i problemi alla schiena) e per
l'allenatore Bucchi si profila l'imbarazzo della
scelta per domenica prossima. Sarà poi curioso
vedere se il trainer rossoblù confermerà
lo schieramento vincente di L'Aquila, ovvero il
5-3-2 (o 3-5-2), oppure si tornerà al 4-3-3
della fase iniziale di campionato. Intanto è
giunto in prova un nuovo portiere: si tratta di
Leonardo Ostricati, classe '93, ex Aurora Seriate,
Pro Sesto e Lumezzane (cresciuto nelle giovanili
del Milan). Dal girone. Mercato: il Prato ingaggia
il difensore Alessandro Armenise, classe '94, ex
Cremonese, Pro Vercelli, Varese e Bari.
• 03
dicembre 2013 L'editoriale.
La tattica perfetta, il modulo e il falco... rigenerato!
Che sarà, tra 5-3-2 o 4-3-3?
La
tattica perfetta. Tre parole per sintetizzare la
vittoria di L'Aquila. Nessuno alla vigilia si sarebbe
mai aspettato una vittoria del Gubbio sul campo
della capolista L'Aquila (ora spodestata dal Perugia)
e nessuno si sarebbe mai immaginato una vittoria
del Gubbio così netta e meritata. Netta perchè
fino al gol finale di Pomante, che ha accorciato
le distanze, non c'è stata storia. Un Gubbio
perfetto che non ha lasciato spazi alla quotata
formazione abruzzese di Pagliari. Un Gubbio che
ha saputo giocare con la massima concentrazione
fino alla fine (a parte il gol subito, però
ci può stare). Un Gubbio che ha saputo giocare
con ordine, disciplinato quanto basta e spietato
nelle ripartenze. Un Gubbio che è stato schierato
in maniera perfetta in campo. Una vittoria che non
fa un grinza, niente da dire. Tuttavia il trainer
Bucchi per questa occasione ha cambiato modulo.
É passato dal 4-3-3 ad un più accorto
5-3-2 che ha dato i suoi frutti. Uno schieramento
preciso che ha permesso al Gubbio di chiudere tutti
i varchi in fase di non possesso con una difesa
schierata a cinque, ma poi in fase di possesso è
diventato un 3-5-2, con i due terzini che si spingevano
in avanti. Un modulo redditizio che si è
rivelato azzeccato, soprattutto quando si affrontano
squadre di qualità tecnica elevata, fuori
dalle mura amiche. Adesso, però, bisogna
vedere se lo stesso modulo è applicabile
anche nelle partite casalinghe quando molte squadre
vengono a chiudersi. Perciò c'è curiosità
nel vedere se domenica prossima con la Paganese
verrà riproposto il modulo di L'Aquila (un
5-3-2 che si trasforma in un 3-5-2 in fase di attacco),
oppure Bucchi tornerà al 4-3-3. Ma tutto
ciò spetterà al mister decidere: è
il suo mestiere e vede i calciatori tutti i giorni;
per noi giornalisti non ci resta che giudicare o
raccontare se la squadra gioca bene o no, senza
invasioni in campo, come è giusto che sia.
Abbiamo parlato di tattica, abbiamo parlato anche
dei moduli e dei singoli? La partita di L'Aquila
ha senz'altro rigenerato un calciatore che fino
adesso era stato tenuto ai margini, un po' per via
di alcuni infortuni e talvolta per scelta tecnica.
Ma il "falco" è stato determinante
nel capoluogo abruzzese. Ci riferiamo a Vito Falconieri,
decisivo in entrambi i gol contro L'Aquila. Sulla
prima rete è entrato in area in maniera pericolosa
e da lì è arrivata la zampata vincente
di Baccolo, alla sua prima rete stagionale. E la
seconda segnatura è stata una perla della
domenica (pardon, del venerdì sera): una
bomba di sinistro da oltre trenta metri su calcio
piazzato che ha spiazzato (scusate la rima) il portiere
Testa: un tiro potente e calibrato, niente da dire.
Ma si è visto anche uno spirito di sacrificio
di Falconieri e non solo. Tutta la squadra ha giocato
con sacrificio, cioè ha giocato da vera squadra.
Si è visto ad esempio, in difesa, capitan
Briganti offrire una prova super: ha giocato ai
livelli dei tempi di Torrente. E tutto il reparto
arretrato si è distinto con Ferrari che gioca
sempre ad alti livelli e pure Tartaglia ha offerto
una prova senza sbavature. Stesso discorso dicasi
dei due laterali Bartolucci e Giallombardo. A centrocampo
Malaccari ha corso in lungo e in largo, e si è
potuto notare un Baccolo più intraprendente
del solito. Ma la vera sorpresa è stato il
playmaker: Radi, al rientro dopo un lungo infortunio,
ma soprattutto giocando in un ruolo non suo, ha
offerto una prova davvero eccellente: è stato
il vero metronomo del centrocampo rossoblù,
finchè ha tenuto il fiato. In attacco di
Falconieri ne abbiamo già parlato. Da rivedere
invece Di Francesco, che a nostro avviso ha ancora
le poveri bagnate: dal figlio d'arte ci si aspetta
di più. E adesso? Sotto contro la Paganese.
Con l'augurio che non si perda per strada lo spirito
di L'Aquila... (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)
• 01
dicembre 2013 Perugia
in testa, grazie al Gubbio vincente a L'Aquila.
Pisa che impatta con la Salernitana
Dopo
l'anticipo, dove il Gubbio aveva battuto la capolista
L'Aquila per 2-1, adesso il girone B ha una nuova
capolista. Si tratta del Perugia che ha vinto per
2-0 a Viareggio con le reti di Eusepi (tiro al volo
di sinistro) e di Fabinho (gol di piatto sinistro
in contropiede). Il Pisa non va oltre il pareggio
interno contro la Salernitana, ridotta in nove uomini.
Il Lecce vince ancora con rete decisiva di Miccoli.
Ascoli e Prato finisce 1-1: Serrotti risponde a
Scalise. Sabato si era giocato a porte chiuse a
Pontedera il derby tra Paganese e Nocerina: hanno
vinto i rossoneri in rimonta con le reti di Evacuo
e Lepore (su rigore), in risposta al gol iniziale
di Deli. Rinviate per maltempo le partite di Barletta
e Catanzaro. Risultati:
Quattordicesima Giornata - Prima Divisione - Girone
B - Lega Pro: Ascoli
- Prato 1-1 12'
Scalise (A), 64' Serrotti (P) Barletta - Pontedera
rinviata per pioggia Catanzaro
- Benevento
rinviata per maltempo L'Aquila
- Gubbio 1-2 8' Baccolo (G), 42'
Falconieri (G), 87' Pomante (A) Lecce - Grosseto
1-0 25'
Miccoli (L) Paganese - Nocerina 1-2 5'
Deli (P), 29' Evacuo (N), 45' Lepore (N) rig. Pisa
- Salernitana 0-0 Viareggio
- Perugia 0-2 18'
Eusepi (P), 37' Fabinho (P) Riposa: Frosinone
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