SERIE C - GIRONE B
DICIASSETTESIMA GIORN.
SAB. 30 NOVEMBRE 2024
STADIO PIETRO BARBETTI
ORE 17:30

GUBBIO

1

PESCARA

2

DICIOTTESIMA GIORNATA
DOM. 8 DICEMBRE 2024
STADIO FELICE CHINETTI
SOLBIATE ARNO - VARESE
ORE 12:30

MILAN FUTURO-GUBBIO

> Calendario completo: (vedi)

Clicca le immagini rossoblu!

CLASSIFICA
GIRONE B SERIE C
2024-2025

Pescara
Ternana (-2)
Entella
Torres
Vis Pesaro
Arezzo
Rimini
Campobasso
Pianese
Pineto
Carpi
Gubbio
Perugia
Ascoli
Spal (-3)
Lucchese
Pontedera
Sestri Levante
Milan Futuro
Legnago

39
36
34
29
29
26
24
24

24

23
21
21
19
18
17

17
16
13
13

9

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Risultati Calcio...

DICIASSETTESIMA GIORN.
DOM. 1 DICEMBRE 2024

Arezzo
Entella

1
1

Campobasso
Rimini

1
2

Legnago
Carpi

1
3

Pineto
Pianese

1
0

Pontedera
Spal

5
1

Sestri Levante
Perugia

2
2

Ternana
Milan Futuro

3
0

Torres
Ascoli

1
2

Vis Pesaro
Lucchese

2
1

Marcatori 2024-2025
Serie C - Girone B

Cicerelli Ternana
Corazza Ascoli
Bruzzaniti Pineto
Cianci Ternana
Fischnaller
 Torres

Montevago Perugia

10
9
8
8
7
7

Vedi lo stadio Barbetti!

Marcatori Gubbio
2024-2025

D'Ursi
Tommasini
Rosaia
Corsinelli
Fossati
Rovaglia
Tozzuolo
Rocchi

2
2
2
2
2
1
1
1

Scopri la nostra citta!

DICIOTTESIMA GIORNATA
DOM. 8 DICEMBRE 2024

Milan Futuro-Gubbio

Ascoli-Sestri Levante

Carpi-Torres

Lucchese-Arezzo

Perugia-Campobasso

Pescara-Legnago

Pianese-Ternana

Rimini-Pontedera

Spal-Vis Pesaro

Virtus Entella-Pineto

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►• 30 NOVEMBRE 2022
Focus. Sì, il Gubbio può sognare. Zitti zitti... attaccati al 'gruppone' dei presunti favoriti
 
Un campionato abbordabile al Gubbio, finalmente. Sei squadre racchiuse in cinque punti. Regna così l'incertezza come probabile compagna di viaggio almeno fino a marzo. Non esiste la lepre che scappa via, come è avvenuto invece nella passata stagione quando Modena e Reggiana presero il volo in solitaria per contendersi il titolo. Il meglio del momento è certamente la classifica che alza l'interesse e legittima i sogni di tutti, compreso un Gubbio partito (forse) tra lo scetticismo generale, ma sempre attaccato al treno dei presunti favoriti. Non per noi perchè da questa estate avevamo già scritto che la B poteva essere un obiettivo accessibile visto il tenore del girone. Il Gubbio non segnava quattro gol in una sola partita dal 22 dicembre 2021: i rossoblù targati Torrente si imposero per 4-1 in casa contro il Cesena con le reti di Sainz Maza, Spalluto, Cittadino e Fantacci. La partita di Pesaro inoltre ha confermato che la squadra di Braglia si trova più a suo agio in trasferta. Ma lo dicono i numeri: sei vittorie, un pareggio ed una sola sconfitta per un totale di 19 punti conquistati dei 32 totali. Ma poi ci sono altri dati: 14 gol realizzati in trasferta contro gli 11 segnati in casa; poi 5 gol subiti contro i 7 incassati tra le mura amiche. Un altro dato importante è che sono andati a segno in simultanea Vazquez e Mbakogu. Sarebbe facile ora dire "entrambi tutta la vita!". Partita archiviata dopo il primo tempo. In verità prima va a segno Morelli, ma lo show è di Arena che gioca, ma gioca veramente e si inventa delle giocate assurde, mette a sedere gli avversari in serpentina e diventa un assist man efficace. Vazquez, meno cannibale in area, ma che ragiona come puntero offensivo e stavolta è stato lucidissimo nelle scelte. Per non parlare di Mbakogu che ha escogitato un gol da cineteca. Adesso qualcuno dirà: Braglia, sei pazzo a non farli giocare insieme! Sarebbe facile, quindi, no? Ma bisogna sempre ricordare che nessuna partita è sembrata realmente facile. La squadra ottiene il risultato solo ad una condizione: attenzione e determinazione sono le precauzioni necessarie per ottenere i tre punti. Per cavalcare il buon momento, la società ha messo in campo una iniziativa per portare più gente allo stadio sabato contro il Siena, quei tifosi che effettivamente sono mancati finora a livello numerico nelle partite casalinghe. Sarà possibile entrare allo stadio gratis per tutti gli under 18, per l'iniziativa leggi tutto nel link. Flash news. Ex rossoblù: l'attaccante Elio De Silvestro ha trovato l'accordo con l'United Riccione in serie D e firmerà nei prossimi giorni. Con la formazione romagnola militano altri due ex rossoblù: il difensore Michele Rinaldi e il centrocampista Alessio Benedetti.      

►• 29 NOVEMBRE 2022
Vazquez: "Crediamo nei nostri mezzi". Braglia: "Strafelice". Le foto di Vis Pesaro-Gubbio

Il Gubbio vince con un rotondo punteggio a Pesaro. Chiusa la pratica nel primo tempo. Sblocca il risultato Morelli sottoporta (su assist di Arena) che poco prima aveva colpito un palo di testa. Mentre il raddoppio è di Vazquez dopo un assolo su lancio di Rosaia. La terza segnatura porta il timbro di Mbakogu con un missile terra-aria sotto il sette. Il poker è servito con Spina che segna nella classica azione di contropiede nel finale. Le parole di Piero Braglia: "Direi che stiamo facendo un campionato importante. Non ci siamo mai nascosti. La squadra deve divertirsi come sta facendo e nel calcio a questo punto si può dire: mai dire mai. Mi hanno chiamato per migliorare il campionato dell'anno scorso, sono venuto a Gubbio per questo e ci proviamo. Sono strafelice per i ragazzi perchè lottano e corrono: non posso pretendere di più da una squadra che gioca con diversi under (dai cinque ai sei), anche se abbiamo la fortuna di avere in squadra elementi come Spina e Arena. Abbiamo anche dei giovani bravi in difesa come Bonini e Portanova. Chi ha messo in piedi questa squadra è stato molto bravo e bisogna riconoscerlo: non ci sono solo io, qui contano prima di tutto i calciatori e l'ambiente. E vorrei che ci fossero situazioni più positive attorno alla squadra. Contro il San Donato non c'era nessun tifoso ospite mentre i nostri tifosi erano a trecento metri... dallo stadio: di questo passo li mettono fuori! Se non c'è nessuno da parte degli ospiti, i tifosi di casa vanno spostati. Ma qui siamo in Italia e non mi meraviglio di niente. Troppe leggi, bah. Tuttavia non mi aspettavo che la squadra riuscisse ad andare in porta così facilmente, in altre occasioni ho visto una Vis Pesaro diversa: non me lo sarei aspettato, mi sarei aspettato una partita tosta e dura. Forse è stata una giornataccia per loro". La parola all'argentino Federico Vazquez: "Contento per il gol e per la prestazione di tutta la squadra. Stiamo facendo un buon lavoro a Gubbio. Fuori casa facciamo bene, ma in questa partita in particolare abbiamo creato tante occasioni da gol. A volte facevamo più fatica. Al fianco come punta di Mbakogu? Ma io preferisco giocare in attacco così con un'altra punta per le mie caratteristiche, tuttavia posso anche ricoprire diversi ruoli e mi metto sempre a disposizione del mister. Ora stiamo prendendo consapevolezza della nostra forza. Chissà, a marzo si potrebbe parlare di altro". Ecco le immagini di Pesaro. Le foto di Filippo Baioni con la collaborazione di Luciano Bertuccioli.

►• 29 NOVEMBRE 2022 
Il Gubbio cala il poker a Pesaro (0-4). In gol Morelli, Vazquez, Mbakogu e Spina nel finale

Vis Pesaro e Gubbio nel turno infrasettimanale in notturna. Il trainer Braglia schiera il 3-4-1-2. Il tecnico dei biancorossi Sassarini opta per il 3-4-3. La cronaca. All' 8' occasione dei rossoblù quando da sinistra Semeraro pennella in area un pallone che viene spizzato da Mbakogu, da destra giunge Morelli che di testa cerca l'angolino basso ma la palla si stampa sulla base del palo. Al 13' altra occasione ghiotta quando Rosaia dal limite serve in area Vazquez che di prima intenzione smarca da solo Mbakogu a pochi passi dal portiere, ma l'attaccante nigeriano spreca tutto con un tiro di destro telefonato con la palla che viene arpionata agilmente da Farroni in tuffo. Al 22' va via sulla sinistra Mbakogu che si porta in velocità nei pressi dell'area e serve con un filtrante una palla su un piatto d'argento per Vazquez che manca però incredibilmente il tocco finale. Al 25' occasione ancora per i rossoblù quando Mbakogu entra in area e calcia a botta sicura a rete, ma Cusumano in extremis in scivolata si salva in angolo. Ma al 26' il Gubbio raccoglie i frutti: dalla sinistra Arena entra in area in serpentina, tocco di sinistro morbido per vie orizzontali dove a rimorchio sopraggiunge Morelli che di destro di piatto deposita la sfera in fondo al sacco. Padroni di casa che protestano per un presunto fuorigioco, ma l'arbitro indica che è tutto valido. Al 34' arriva il raddoppio: tutto nasce dalla difesa quando Fedato cade a terra dopo un contrasto in copertura con Portanova, poi il difensore è bravo a servire a centrocampo Rosaia che effettua un lancio in verticale verso Vazquez che ruba il tempo a Rossoni, lo salta in dribbling e una volta entrato in area fa partire un tiro di sinistro che si insacca in porta a mezz'altezza alle spalle di Farroni. Al 44' succede l'incredibile perchè il Gubbio trova il tris: incredibile pure l'azione perchè nasce dalla difesa quando Mbakogu dalle retrovie effettua un lancio lungoin verticale per Vazquez che si libera sulla sinistra e rimette in mezzo per l'accorrente Mbakogu che, una volta entrato in area, fa partire un fendente al volo di destro con la palla che si insacca sotto il sette. Tutto perfetto. La ripresa. Al 2' una chance per i biancorossi quando sugli sviluppi di un corner Rossoni stacca di testa in area e la palla sibila vicino al palo. Al 23' i vissini si rendono pericolosi con una punizione calciata in area da Fedato con Babayoko che di testa colpisce in pieno il palo. Al 34' in area Fedato si gira in un fazzoletto e calcia potente in porta, ma Di Gennaro è reattivo e respinge in tuffo. Al 40' arriva il poker: lancio lungo dalle retrovie di Toscano e sulla transizione si invola Spina da centrocampo a tutta velocità, una volta entrato in area di destro insacca la palla nell'angolino basso.
Tabellino: Vis Pesaro - Gubbio (0-4):
Vis Pesaro (3-4-3): Farroni;
Rossoni, Gavazzi (1' st Babayoko), Cusumano; Ghazoini, Valdifiori (1' st Coppola), Aucelli (37' st Garau), Borsoi; Sanogo (1' st Nina), Di Paola (1' st Pucciarelli), Fedato. A disp.: Campani, Nicoli, Zoia, Ngom, Egharevba, Cavalli. All.: Sassarini.
Gubbio (3-4-1-2): Di Gennaro; Portanova (37' st Signorini), Redolfi, Bonini; Morelli, Rosaia (28' st Francofonte), Bulevardi, Semeraro; Arena (19' st Toscano);
Vazquez (37' st Spina), Mbakogu (19' st Di Stefano). A disp.: Meneghetti, Bontà. All.: Braglia.
Arbitro: Turrini di Firenze (Linari di Firenze e Pasqualetto di Aprilia); quarto uomo: Gianquinto di Parma.
Reti: 26' pt Morelli (G), 34' pt Vazquez (G), 44' pt Mbakogu (G), 40' st Spina (G).
Ammoniti: Cusumano (V), Gavazzi (V), Nina (V), Semeraro (G), Pucciarelli (V), Redolfi (G), Di Stefano (G). Angoli: 5-1. Recupero: 3' pt; 1' st. Spettatori: 959 (di cui un centinaio da Gubbio).
Risultati: Sedicesima Giornata - Girone B - Serie C:
Alessandria - Olbia 1-1
26' Gazoul (A), 47' Ragatzu (O) rig.
Carrarese - Ancona 2-0
59' Energe (C), 74' Pelagatti (C)
Lucchese - Cesena 1-0
59' Franco (L)
Pontedera - Virtus Entella 2-1
5' Catanese (P), 27' Zamparo (E), 59' Benedetti (P)
Recanatese - Reggiana 0-1
88' Pellegrini (Reg) rig.
Rimini - Imolese 3-1
4' Santini (R), 30' Zagnoni (I), 39' Santini (R), 82' Santini (R)
San Donato Tavarnelle - Montevarchi 3-1
7' Ubaldi (S), 41' Jallow (M), 65' Russo (S), 92' Noccioli (S)
Siena - Fermana 2-3
23' Giandonato (F), 73' Spedalieri (F), 78' Belloni (S), 80' Frediani (S), 90' Graziano (F)
Torres - Fiorenzuola 0-1
77' Mastroianni (F)
Vis Pesaro - Gubbio 0-4
26' Morelli (G), 34' Vazquez (G), 44' Mbakogu (G), 85' Spina (G)

►• 28 NOVEMBRE 2022
Con la Vis Pesaro per sfatare il tabù dal 2019. L'ultima vittoria con Torrente e Sorrentino
 
Contro la Vis Pesaro nel turno infrasettimanale. L'ultima vittoria a Pesaro risale a tre anni fa quando sulla panchina dei rossoblù c'era Vincenzo Torrente e fu la prima vittoria del tecnico di Cetara quando era subentrato da tre turni in panchina al posto di Federico Guidi. Era il 27 ottobre 2019 e fu risolutivo un gol nel secondo tempo di Sorrentino contro i marchigiani allenati allora da Pavan. A Pesaro ci fu solo un'altra vittoria, il 18 marzo 1990, quando il Gubbio si impose sempre per 1-0 con la rete decisiva di Di Curzio su calcio di rigore. Nelle ultime due annate invece sono uscite solo sconfitte. La prima il 1 novembre 2020 quando i biancorossi di Nanu Galderisi si imposero per 1-0 con la rete decisiva di Giraudo. L'ultima partita risale al 23 ottobre 2021 e il Gubbio venne sconfitto di nuovo per 1-0 con la rete risolutiva di Gucci. Adesso la classifica dice che la squadra di Braglia si trova al secondo posto in classifica (con 29 punti conquistati in 15 partite) contro la Vis Pesaro di Sassarini che ha racimolato 15 punti in classifica (-14 degli eugubini). L'ultima vittoria dei vissini è datata 9 ottobre 2022 quando si imposero per 1-0 con il San Donato Tavarnelle. Nelle ultime otto giornate i marchigiani hanno ottenuto appena 3 punti (con tre pareggi e cinque sconfitte, l'ultima a Chiavari contro l'Entella). Il tecnico degli adriatici Sassarini potrebbe proporre il modulo 4-3-1-2 che può diventare un 4-3-3 a gara in corso. Può essere questo il probabile undici iniziale. Farroni in porta. Difesa a quattro con Ghazoini, Gavazzi, Babayoko e Zoia. Centrocampo a tre con Aucelli, Valdifiori e Cusumano. Sul fronte avanzato Di Paola tra le linee a supporto del duo di attacco Cannavò e Fedato. In casa Gubbio invece è assente il laterale difensivo Corsinelli che deve scontare il secondo turno di squalifica dopo l'espulsione rimediata a Lucca. Out pure l'attaccante Artistico che si deve operare (in questi giorni) per la frattura al quinto metatarso rimediata durante la partita interna contro la Recanatese. Il tecnico Braglia potrebbe riproporre il 3-4-2-1 ma non è escluso che si torni al 4-2-3-1. D'altronde l'allenatore di Grosseto oramai ci ha abituato a cambiare pelle e non disdegna di mutare schieramento tattico a partita in corso. Sicuro in porta Di Gennaro. Probabile la difesa a tre con Portanova, Signorini e Bonini. Possibile è un quartetto sulla mediana con Morelli, Bontà, Rosaia e Semeraro. Arena e Spina potrebbero fungere da trequartisti a supporto dell'unica punta che potrebbe essere Vazquez (o Mbakogu). Ma come sempre Braglia sceglierà interpreti e modulo solo all'ultimo istante. Il Gubbio sarà seguito in terra adriatica da un centinaio di tifosi vista la vicinanza.

►• 26 NOVEMBRE 2022
Mbakogu: "Niente è facile, l'importante è vincere". Le foto di Gubbio-San Donato Tavarnelle
 
Con più fatica del previsto il Gubbio piega il fanalino di coda San Donato Tavarnelle. Dopo un primo tempo dove i rossoblù non trovano sbocchi, il tecnico ha dovuto cambiare in tavola le carte mutando modulo (passando dal 3-4-2-1 al 4-2-3-1). A metà della ripresa per sbloccare il risultato ci pensa una intuizione di Semeraro che pennella per la testa del neoentrato Mbakogu che gonfia la rete e porta il sorriso in casa rossoblù. Le parole del trainer Piero Braglia: "Una fatica tremenda, è la verità. Non abbiamo fatto una grande partita. Ma non è sempre facile interpretarle al meglio. Certo, qualcuno può dire: ma che ci frega, basta che abbiamo vinto. Però dobbiamo anche sapere che bisogna fare molto meglio. All'inizio ho fatto giocare Spina esterno di centrocampo come avevo fatto contro l'Ancona, invece il ragazzo era bloccato e non era lui. Il San Donato ha giocato a calcio, mi pare strano che abbia così pochi punti. Sappiamo che a volte facciamo bene, altre volte invece ce le suonano quando scendiamo di livello sotto l'aspetto dell'intensità e della grinta. Si vincono le partite quando vinciamo i duelli in campo, quando cioè giochiamo nell'uno contro uno a tutto campo, quando invece arriviamo secondi sulla palla andiamo in difficoltà e dobbiamo accorciare sui lati abbassando i quinti. Il doppio giallo di Vitale? É stato un bischero, come si fa a prendere due ammonizioni in un minuto. Mbakogu in gol? Mi ha fatto piacere che ha segnato Jerry ma stiamo facendo un percorso e dipende solamente da lui accocciarlo, da parte mia non posso aiutarlo di più di così". Tocca proprio a Jeremy Mbakogu: "Il gol è tutto merito di Semeraro che mi ha messo una bella palla, il 50% della rete è merito suo. Non ci sono partite facili in serie C, forse la gente si aspetta che vinciamo tutte le partite per 4 a 0, ma non è così perchè le altre squadre preparano bene le partite contro di noi. L'importante era vincere. Braglia dice che posso dare di più? Il mister a volte è pesante, però questa è la sua forza perchè tira fuori il meglio dai calciatori, è uno abituato a vincere". Le frasi del trainer dei chiantigiani Daniele Buzzegoli: "Non è la prima volta che perdiamo in questa maniera, evidentemente in questo momento forse ce lo meritiamo. Abbiamo fatto la nostra prestazione, abbiamo creato, inoltre abbiamo messo in difficoltà il Gubbio chiudendo gli spazi, ma non abbiamo capitalizzato le nostre occasioni. Nel momento in cui siamo rimasti in superiorità numerica forse dovevamo essere più efficaci e in questo bisogna lavorarci sopra". Intanto ecco le immagini (20 foto) della partita. Fotoservizio di Gianfranco Gavirati.

►• 26 NOVEMBRE 2022
Gubbio a fatica piega il San Donato Tavarnelle (1-0). Decide un colpo di testa di Mbakogu
 
Gubbio contro San Donato Tavarnelle. Il tecnico Braglia conferma il 3-4-2-1 adoperato a Lucca. Il trainer degli ospiti Buzzegoli opta per il 4-3-1-2. La cronaca. Al 6' sulla destra va via Arena che crossa in area dove Bontà cerca il bersaglio di testa, palla a lato. Al 10' una lancio lungo di Nunziatini elude la trappola del fuorigioco con Carcani che si porta in area tutto solo penetrando da destra, però tentenna troppo e Bonini in recupero riesce a sbrogliare il pericolo facendo muro in extremis in copertura. Al 17' il tecnico Braglia cambia atteggiamento tattico schierando il 4-2-3-1 che in fase di non possesso diventa un 4-5-1. Al 29' pericolosi i toscani quando Marzierli apre sulla destra per Russo che entra in area, si porta la palla sul sinistro e calcia in porta radente,salva tutto a due passi dalla porta Portanova con un prodigioso intervento in scivolata di piede. Al 39' da centrocampo da sinistra apertura di Nunziatini per Galligani che entra in area dal vertice destro e poi fa partire un diagonale insidioso di destro, Di Gennaro in tuffo è reattivo e stoppa il pericolo. Al 41' invece Arena da destra serve al limite Rosaia che fa partire una rasoiata di destro con Cardelli che si distende in tuffo a mano aperta e si salva in angolo. La ripresa. Subentra Semeraro al posto di Spina e il tecnico Braglia torna al modulo 3-4-2-1 iniziale. Al 16' su punizione in area calciata da Rosaia, spizza di testa Vazquez ma la palla sfila sul fondo. Al 23' il Gubbio trova il gol del vantaggio: sugli sviluppi di un calcio d'angolo calciato in area da Arena, si forma una mischia dove si smarca Semeraro che riesce a pennellare un assist per la testa di Mbakogu che incorna all'altezza del dischetto e la palla gonfia il sacco con Cardelli che resta impietrito. Al 28' invece è Vazquez che apre per Arena che fa partire un tiro di destro al volo a palombella, Cardelli vola sotto la traversa e compie un autentico miracolo per respingere la sfera. Al 29' però Vitale rimedia il secondo giallo nel giro di sessante secondi (per fallo su Russo) e viene così espulso. Al 44' ci prova dalla lunga distanza Russo con la palla che sorvola sopra la traversa.            
Tabellino: Gubbio - San Donato Tavarnelle (1-0):
Gubbio (3-4-2-1): Di Gennaro; Portanova, Signorini, Bonini; Morelli (16' st Vitale), Rosaia, Bontà (10' st Toscano), Spina (1' st Semeraro); Arena, Bulevardi (10' st Mbakogu); Vazquez (32' st Redolfi). A disp.: Meneghetti, Francofonte, Di Stefano. All.: Braglia.
San Donato Tavarnelle (4-3-1-2): Cardelli; Gorelli, Carcani (45' st Noccioli), Siniega, Montini (19' st Alessio); Borghi (34' st Sepe), Rossi A.
(19' st Bovolon), Nunziatini (34' st Ubaldi); Russo; Galligani, Marzierli. A disp: Rossi M., Ciurli, Mascia, Contipelli, Gjana. All.: Buzzegoli.
Arbitro: Grasso di Ariano Irpino (Conti di Seregno e Cesarano di Castellammare di Stabia); quarto uomo: D'Agnillo di Vasto.
Rete: 23' st Mbakogu (G).
Espulso: 29' st Vitale (G) per somma di ammonizioni. Ammoniti: Rossi A. (S), Semeraro (G), mister Braglia (G), Gorelli (S), Mbakogu (G). Angoli: 6-3. Recupero: 0' pt; 5' st. Spettatori: 832 (439 abbonati).
Risultati: Quindicesima Giornata - Serie C - Girone B:
Ancona - Torres 1-1
30' Scappini (T), 69' Spagnoli (A)
Fermana - Lucchese 1-0
21' Misuraca (F)
Fiorenzuola - Alessandria 0-0
Gubbio - San Donato Tavarnelle 1-0
68' Mbakogu (G)
Imolese - Pontedera 1-2
9' Aurelio (P), 55' Perretta (P), 67' De Feo (I)
Montevarchi - Recanatese 1-1
46' Jallow (M), 78' Sbaffo (R)
Olbia - Cesena 0-1
19' Saber (C)
Reggiana - Rimini 2-0
20' Montalto (Re), 61' Lanini (Re)
Siena - Carrarese 0-0
Virtus Entella - Vis Pesaro 2-1
30' Tenkorang (E), 59' Zamparo (E), 84' Fedato (V)

►• 25 NOVEMBRE 2022
Braglia: "Tutti utili, nessuno indispensabile". Giammarioli: "Il Gubbio può puntare alla B"
 
Alla vigilia del match contro il San Donato Tavarnelle (fischio d'inizio alle ore 17:30), ecco cosa dice il tecnico Piero Braglia: "Ogni partita va affrontata nel miglior modo possibile anche perchè i toscani non meritano la classifica che occupano e sono bravi davanti. Ci potrebbero creare problemi perchè in casa non andiamo molto bene ultimamente sotto l'aspetto dell'atteggiamento e quindi adesso non ci possiamo permettere di toppare. Dobbiamo essere aggressivi e coraggiosi, con la voglia di fare la gara. Bisogna sapere che tante cose dipendono solamente da noi, servono fame e motivazioni". Ma possono coesistere Vazquez e Mbakogu? "Ma sì, possono giocare insieme ma dipende sempre dallo stato di forma dell'uno e dell'altro. Gioca chi se lo merita, chi ha sbagliato nelle prestazioni precedenti chiaramente avrà meno possibilità perchè quello che parla fino a prova contraria è il campo. Mentre chi toppa con me sta fuori. Tutti sono utili, ma nessuno è indispensabile. Al primo posto per me viene sempre la squadra". Si proseguirà con lo stesso assetto tattico con la difesa a tre di Lucca? "Ma credo che in questo momento stiamo giocando in una certa maniera e ci ha dato anche buoni risultati, pertanto continuiamo così. Siamo capaci di giocare anche con la linea a quattro, però vedremo. Come vedremo se Arena giocherà dietro a due attaccanti oppure faremo delle cose diversamente". Una parentesi propriamente su Alessandro Arena: quest'anno sembra avere aggiustato la mira sottoporta, sembra infatti maturato in questo, in pratica ci spiega come può essere accaduto? "Dipende tutto dal ragazzo, ed io non ho lavorato su niente. Da parte mia posso dargli solo fiducia e dargli qualche consiglio. Deve capire che se vuole fare quel salto di qualità deve essere continuo. Se vuole ambire a fare il salto di categoria oppure il doppio salto di categoria, perchè lui sa giocare a calcio, deve offrire sempre delle prestazioni ad alto livello. La gara di Lucca ero convinto che non la sbagliava: infatti a tavola (durante il pranzo ndr) era silenzioso. Mi sono subito chiesto: «strano». Dico questo perchè lui di solito chiacchiera sempre, soprattutto con Bulevardi ma anche con gli altri. Capisco che non è facile cambiare certe abitudini, ma credo che quando si avvicina la gara, un calciatore deve cambiare atteggiamento. Tu puoi fare il bischero o scherzare quanto vuoi, ma quando si va in mezzo al campo si fa sul serio. Se qualcuno pensa che qua è tutto un giochino perchè siamo a Gubbio e nessuno ti rompe le scatole, non si va da nessuna parte". Intanto ha parlato l'ex direttore sportivo del Gubbio, Stefano Giammarioli, ai microfoni di Tuttoc.com e ha detto: "Gubbio ambizioso, può puntare alla serie B. Non era facile lavorare dopo Torrente che ha fatto la storia della città. C'è un presidente (Notari ndr) ambizioso che ha cominciato a conoscere i meccanismi del calcio, uno degli allenatori più esperti della categoria (Braglia ndr) e un direttore sportivo giovane (Mignemi ndr)".

►• 24 NOVEMBRE 2022
Contro la cenerentola chiantigiana. Corsinelli out per due turni. Assente anche Artistico
 
Una sola vittoria in campionato. Contro la Torres Sassari, fuori casa, lo scorso 11 settembre. Poi si sono registrati sei pareggi e sette sconfitte. Questo è il San Donato Tavarnelle che rappresenta le località di San Donato in Poggio e Tavarnelle Val di Pesa, frazioni del comune di Barberino Tavarnelle nella città metropolitana di Firenze. Segni distintivi i colori giallo, blu e bianco. In pratica la squadra toscana non vince una partita da oltre due mesi. Appena 9 sono i punti racimolati (-17 dal Gubbio). La squadra chiantigiana adesso è allenata in panchina da Daniele Buzzegoli (ad interim) dopo l'esonero di Lamberto Magrini. Proprio nell'ultima uscita contro l'Entella è stato utilizzato il modulo 4-3-1-2. Ma sabato mancherà lo squalificato difensore Brenna. Questo il probabile undici. Cardelli in porta. Una difesa a quattro con Gorelli, Contipelli, Siniega e Montini. Un centrocampo con il trio con Borghi, Calamai e Nunziatini. Sul fronte avanzato Russo a giostrare tra le linee a supporto del duo di attacco Ubaldi e Marzierli. In casa Gubbio invece sarà assente il difensore di fascia Francesco Corsinelli, espulso domenica scorsa a Lucca, che si è preso due giornate di squalifica per una manata al volto verso un avversario dopo una mischia a centrocampo. Out l'attaccante Gabriele Artistico per una frattura al quinto metatarso. Da valutare ancora le condizioni fisiche di Di Stefano assente a Lucca e nella precedente gara contro la Recanatese. Come sono da verificare anche le condizioni di Jeremy Mbakogu che a Lucca è partito dalla panchina perchè in settimana aveva avuto un problemino fisico. Ovviamente sono tutte notizie ufficiose e non ufficiali perchè quest'anno viene tenuto tutto sotto il massimo riserbo nei confronti di coloro che fanno comunicazione usuale sportiva a livello locale. Il tecnico Piero Braglia potrebbe confermare il 3-4-2-1 di Lucca, ma non è poi così escluso che si torni al 4-2-3-1. Il tecnico di Grosseto ci ha abituato in questa stagione a cambiare spesso pelle. Appare confermatissimo tra i pali Di Gennaro. Difesa a tre con Portanova, Signorini e Bonini. Quartetto di centrocampo con Morelli, Toscano, Rosaia e Semeraro. Sulla trequarti Arena e Spina a supporto di Vazquez o Mbakogu. Se invece si torna al 4-2-3-1 è possibile Morelli, Portanova, Signorini e Bonini sulla linea difensiva. Duo di mediani con Toscano e Rosaia. Trio di trequartisti con Arena, Vazquez (o Bulevardi) e Spina. Come puntero Mbakogu. Valutazioni e possibili sorprese che Braglia sceglierà solo all'ultimo istante.      

►• 23 NOVEMBRE 2022
Il 'Camaleonte' di Braglia. Squadra che cambia abito. Cosa facevano i suoi predecessori
 
Il Gubbio è una squadra camaleontica. Disorientamento della filosofia dei titolarissimi e cambia pelle a campionato in corso. Il Gubbio camaleontico è pieno di risorse e sorprese. É la squadra che scopre il gusto del contropiede, delle ripartenze, del dai e vai a un tocco. Il girotondo è morto e seppellito. Braglia non ama il girotondo, è essenziale e verticale, mutando la scena, mischiando gli interpreti, confondendo gli avversari. Questo, dunque, è il Gubbio di Braglia. In quattordici giornate sono mutate le strategie tattiche in quattro circostanze. Si è partiti con il 4-2-3-1 che è stato utilizzato dal primo minuto in nove situazioni. Poi si è passati al 3-5-2. In tre situazioni è stato utilizzato il 3-4-1-2. Mentre nell'ultimo incontro contro la Lucchese è stato adoperato il 3-4-2-1. Una squadra variabile. Guardiamo cosa succedeva in passato. Chi cambiava spesso modulo era Giovanni Cornacchini che utilizzò tre schieramenti tattici: il 4-4-2, il 4-3-3 e il 3-5-2, ma la sua esperienza in rossoblù fu breve e sfortunata sulla panchina. Gli altri allenatori che sono stati a Gubbio invece partivano sempre da un modulo prestabilito, di base, anche se a stagione in corso poi sono stati usate delle strategie tattiche di riserva. Andiamo per ordine. Nella passata stagione Vincenzo Torrente usava come caposaldo il modulo 4-3-3, che tra l'altro rispecchiava lo stesso schieramento tattico nel biennio vincente (in due stagioni riuscì a salire dalla Seconda Divisione alla serie B). Tuttavia, l'anno scorso, in alternativa, il tecnico di Cetara ha usato anche il 4-3-1-2, ma il reparto difensivo si è sempre appoggiato su una linea a quattro. La stessa cosa è avvenuta nella stagione 2020-2021 con Torrente: la base di partenza con il 4-3-3, con la variante del 4-3-1-2. Nella stagione 2019-2020 invece il tecnico Federico Guidi utilizzava il 4-3-3, quando subentrò Torrente provò il 4-3-3 ma poi durante il campionato si adattò alle caratterisitiche dei calciatori che aveva in possesso, così mutò il suo schieramento usando il modulo 3-5-2 e talvolta il 3-4-2-1. Stagione 2018-2019: con Alessandro Sandreani in panchina era stato usato il 4-3-3 e il 4-3-1-2, poi subentrò Galderisi e usò il suo marchio di fabbrica, ovvero il modulo 4-2-3-1, anche se nel finale di stagione aveva cambiato assetto provando il 3-5-2. Arriviamo così alla stagione più particolare (2017-2018) perchè in questa annata il Gubbio cambiò ben tre allenatori: infatti come dicevamo si partì con Cornacchini (4-4-2; 4-3-3; 3-5-2), con il subentro di Dino Pagliari si giocò invece in pianta stabile con l'assetto 4-1-4-1, nel finale di stagione venne chiamato Alessandro Sandreani che invece si prodigò ad utilizzare il 3-5-2. Finiamo la nostra statistica con la stagione del 2016-2017, quando in panchina c'era Giuseppe Magi, appena promosso dalla serie D: in quella annata si partì con il modulo vincente della stagione precedente, il 4-3-3, che a volte variava con il 4-3-1-2, mentre nella seconda parte della stagione il tecnico pesarese provò il 3-5-2. Ogni allenatore ha le sue idee e le mette in campo.

►• 22 NOVEMBRE 2022
Arena, la velocità esecutiva e la sensibilità sulla palla. Nelle movenze sembra Brahim Diaz
 
Le qualità nel calciatore moderno. Oltre i piedi, il cervello deve essere super. Lo dicono alcuni esperti, per l'esattezza due ricercatori con solide basi neuroscientifiche, Sajad Jafari (ingegnere di biomedica iraniano) e Lesley Samuel Smith (professore di matematica e di scienze computazionali inglese), che alcuni anni fa avevano pubblicato uno studio originale che spiegavano il talento di calciatori di fama mondiale (come ad esempio Lionel Messi). Alla base di tutto è importante l'incidenza delle qualità anatomo-morfologiche e tecniche del calciatore accompagnata dalla velocità esecutiva e la sensibilità sulla palla. Ma è fondamentale una lettura controintuitiva che deve essere coerente con le acquisizioni neurobiologiche: in pratica si è notato che alcuni calciatori hanno delle doti innate nel senso che il rapporto tra visione e tempo di reazione è più rapido. Tutto questo differenzia il calciatore talentuoso da un calciatore normale: l'altissima velocità di corsa e di pensiero gli consentono di disporre di un ventaglio di soluzioni a priori in rapporto al momento, e questo è il frutto di una frase che spesso viene usata nel calcio moderno: sapere a chi dare la palla prima di riceverla. Corrisponde ad un momento percettivo più veloce, il che permette al soggetto di effettuare più percezioni al secondo abbinando il suo repertorio tecnico all'intelligenza che deriva dalla sensibilità nei movimenti corporei. Una grande capacità tecnica necessita di essere accompagnata da una grande capacità di lettura della situazione e della velocità scelta per poter eseguire la cosa giusta al momento giusto. Alessandro Arena sorprende in certe partite. Alcuni esempi nella gara di Lucca: il tocco in giravolta di sinistro volante che ha portato al rigore che si è procurato Corsinelli, quel tocco volante di sinistro che ha portato al tiro Corsinelli, ma soprattutto quel gol del raddoppio in serpentina che ha messo a sedere mezza difesa rossonera e con il sinistro ha piazzato la palla tra le gambe del portiere dei toscani. Arena sa adattare le proprie scelte e gestualità tecniche con innate capacità di percezione e velocità di reazione. Questi spunti stimolano l'opportunità di allenare i calciatori a pensare rapidamente e successivamente eseguire un gesto in un tempo limitato. Alessandro Arena in certe sembianze assomiglia al calciatore spagnolo Brahim Diaz, sia per le movenze e la rapidità nello stretto. A tutti gli effetti, come il calciatore del Milan, Alessandro Arena è un calciatore agile che fa leva sul baricentro basso per difendere la palla, superare l'avversario e giocare il pallone, è in grado di dare del tu alla palla e combinare con rapidità nei movimenti con i compagni perchè dotato di una tecnica eccellente che lo rendono efficace, e il suo posizionamento tra trequarti e fascia garantisce imprevedibilità al gioco di squadra. I suoi continui movimenti senza palla spingono i centrali o i terzini ad uscire dalla propria posizione, creando quindi spazi per la manovra offensiva. L'abilità nell'occupare le linee di passaggio, oltre la capacità di leggere il gioco, gli permette di rubare palloni per ripartenze pericolose utili alla squadra. L'anno scorso era un po' acerbo in termini di concretezza in zona gol, adesso appare più maturo sotto questo aspetto. Torrente lo ha forgiato, Braglia lo ha plasmato.

►• 21 NOVEMBRE 2022
Focus. Punti all'apice, è un Gubbio 'formato trasferta'. Ma c'è un neo: troppa indisciplina
 
Questione di numeri. Innanzitutto il Gubbio si dimostra squadra "formato trasferta". Nel girone meglio dei rossoblù non ha fatto nessuno: cinque vittorie conquistate, un pareggio ed una sola sconfitta con 16 punti raccolti sui 26 totali. Seguono Siena ed Entella che fuori casa hanno ottenuto finora 14 punti. Mentre i numeri dimostrano che tra le mura amiche la formazione eugubina ha trovato sicuramente maggiori difficoltà: in sette partite sono state racimolate appena tre vittorie, ottenuto un pareggio mentre ha incassato ben tre sconfitte. Per quanto riguarda le vittorie la formazione di Braglia c'è riuscita in otto partite a pari merito con Carrarese, Fiorenzuola e Reggiana. Un altro dato importante proviene dai punti ricavati totalmente: 26 punti per una media di 1,85 punti a partita. In 14 partite sono stati conseguiti gli stessi punti che nella passata stagione erano stati raggiunti nel girone di andata: 26 punti per una media di 1,37 punti a match. Pertanto ci sono tutte le carte in regola per migliorare il miglior trend nel girone di andata (dopo la serie B) che era stato ottenuto da Giuseppe Magi nella stagione 2016-2017: aveva guadagnato 31 punti in 19 gare  (una media di 1,63 punti a match). Per quanto riguarda i singoli l'attaccante Alessandro Arena ha già raggiunto il suo record personale nei professionisti: l'anno scorso aveva segnato 4 reti in 36 partite mentre quest'anno è già a quota 6 reti in 14 partite. Il talento siciliano senza ombra di dubbio rappresenta l'ago della bilancia di questo Gubbio: nelle giornate nelle quali è imprendibile (oppure immarcabile, direte voi) è sempre stato determinante ai fini del risultato finale. Quando invece il giovane attaccante di Marina di Ragusa non è in giornata di grazia, oppure viene murato o viene tamponato con dei raddoppi di marcatura, il Gubbio fatica e non poco a trovare i tre punti: vedasi quanto è successo nelle partite contro Reggiana e Cesena per fare un esempio. Tuttavia, in questa situazione dove sono stati snocciolati dei numeri importanti in favore della squadra di Braglia, si evidenzia un neo su cui bisogna lavorarci sopra e in fretta. Infatti questo team si dimostra alquanto indisciplinato e anche in questo caso parlano i numeri. Eccoli: in 14 partite si sono registrate 48 ammonizioni (la squadra è rimasta esente solo nella partita con l'Alessandria). Inoltre si sono annotate cinque espulsioni tra i calciatori: Bulevardi è stato espulso in due partite, poi hanno ricevuto un cartellino rosso in successione Redolfi, Vazquez e Corsinelli. Per quanto riguarda lo staff tecnico di certo la musica non cambia. Il tecnico Piero Braglia fino adesso è stato sanzionato con sei ammonizioni ed una espulsione (era stato allontanato dal rettangolo di gioco a Cesena). Il vice allenatore Domenico De Simone è stato separato dalla panchina in tre occasioni (con la Fermana, con la Carrarese e contro la Reggiana). Mentre il preparatore atletico Vito Barbiero è stato spedito negli spogliatoi anticipatamente in due partite (contro il Fiorenzuola e con il Cesena). Che dire. Savoir faire, please.         

►• 20 NOVEMBRE 2022
Braglia: "Stavolta partiti bene". Maraia: "Approccio sbagliato". Le foto di Lucchese-Gubbio
 
Il Gubbio torna alla vittoria dopo due sconfitte consecutive in campionato. Autentico protagonista il talento siciliano Arena che realizza due reti: prima gonfia il sacco su rigore che era stato procurato da Corsinelli su un contatto (braccio con braccio) con Tiritiello, penalty molto contestato dai rossoneri. Nervosismo che non si placa perchè Tiritiello dopo le proteste viene ammonito e al ventesimo minuto viene sanzionato di nuovo con il cartellino giallo per fallo su Bontà. Nella ripresa sale in cattedra Arena che in serpentina si divora la difesa rossonera e insacca con un tocco morbido di sinistro. Espulso poi anche Corsinelli per un fallo di reazione sull'ex Cucchietti. Le parole del trainer Piero Braglia al termine del match di Lucca: "Contrariamente alle nostre abitudini perchè prendevamo sempre gol nei primi minuti, devo dire che stavolta siamo partiti bene e abbiamo fatto una buona partita come sono capaci di fare questi ragazzi. Ma credo che questa squadra può fare ancora di più perchè è nelle loro qualità. Quando giocano così Arena e compagnia bella è un piacere anche vederli. Se giochiamo in una certa maniera possiamo stare attaccati al gruppo di testa, se invece ci rilassiamo diventiamo inguardabili. Il rigore è stato contestato dalla Lucchese? Da dove ero io non si vedeva una mazza, perciò non saprei dire se c'era o no, tuttavia ho sentito i calciatori rossoneri che dicevano che non c'era. Tuttavia mi sembra riduttivo attaccarsi a questi episodi. Se anche l'espulsione di Tiritiello ha influito? Ma io vorrei dire che pure noi ad Ancona siamo rimasti in dieci nel primo tempo per fallo da ultimo uomo, ma ci andò bene e vincemmo. Tuttavia posso capire l'arrabbiatura dei calciatori rossoneri. Un campionato al vertice dove c'è una grande ammucchiata? C'è un grande equilibrio, secondo me ci sono squadre forti. Forse si gioca anche troppo e non si riesce a tenere i ritmi a livello di mentalità". Il commento del tecnico rossonero Ivan Maraia: "Non abbiamo avuto un buon avvio, ho sbagliato la lettura di inizio pratita e il Gubbio ha avuto un approccio migliore del nostro. Poi è evidente che l'arbitro ha sbagliato e ha commesso degli errori". Tuona contro l'arbitraggio invece il presidente dei toscani Alessandro Vichi: "Non si è giocato a calcio. Il Gubbio è un'ottima squadra, pure noi, perciò entrambe meritavano di poter giocare a calcio. Capitano le giornate nere agli arbitri, ma in questa occasione si è superato il limite. Infatti le immagini dimostrano che il rigore è inesistente ma l'errore più grave è l'espulsione di Tiritiello. Un grande plauso alla mia Lucchese perchè non ho visto tutta questa differenza tra le due squadre". Intanto ecco le immagini di Lucchese e Gubbio. Si ringrazia per la collaborazione Fabrizio Vincenti del portale web Gazzettalucchese.it.

►• 20 NOVEMBRE 2022
Il Gubbio vince a Lucca (0-2). Doppietta di Arena, su rigore e in dribbling. Due gli espulsi
 
Lucchese contro Gubbio. Il trainer Braglia opta per il 3-4-2-1. Il tecnico dei toscani Maraia schiera il 4-3-1-2. La cronaca. Subito in avvio i rossoblù ottengono un rigore (12'): Arena sulla trequarti si gira e con il sinistro porge un assist in verticale in area verso Corsinelli, entra in area in corsa e dopo un contatto con Tiritiello (braccio contro braccio) cade a terra. L'arbitro indica il dischetto, è calcio di rigore tra le proteste vibranti dei rossoneri. Dagli undici metri Arena calcia di sinistro e insacca la palla nell'angolino, radente. Al 20' invece è la Lucchese che protesta per un contatto in area tra Bonini e Bruzzaniti, ma l'arbitro fischia un fallo dell'attaccante rossonero. Al 23' la stessa Lucchese resta addirittura in dieci uomini: a centrocampo Tiritiello commette fallo su Bontà, l'arbitro estrare il scondo cartellino giallo verso il capitano rossonero che viene così espulso. Al 25' dalla trequarti Rosaia apre da destra a sinistra per Corsinelli che calcia al volo di destro in area di piatto, la palla termina a lato di poco. Al 32' una percussione in area da sinistra di Bonini (su assist di Rosaia), ma la sfera arriva sui piedi di Vazquez che di prima intenzione calcia di destro in porta un rigore in movimento: palla che fa la barba al palo. Al 39' invece si vede un cross da destra di Bontà in area dove tenta il tiro Arena da buona posizione ma la palla va a lato. Al 43' ci prova Bruzzaniti con un tiro da fuori area, para senza problemi Di Gennaro. La ripresa. Al 14' apertura dalla trequarti di Rosaia da sinistra a destra verso Morelli che in percussione entra in area e prova il tiro di destro in diagonale, la palla termina a lato. Al 21' azione di Arena a sinistra che serve in area Corsinelli che prova il tiro di destro al volo, palla che sorvola di poco sopra la traversa. É il preludio al raddoppio che arriva al 22': fa tutto Arena che si porta in area, si libera con alcuni dribbling e di sinistro calcia in porta con la palla che passa tra le gambe del portiere e finisce in rete, radente. Al 29' si accende una rissa a centrocampo, nel mucchio ne fa le spese Corsinelli che riceve il cartellino rosso diretto per una manata in faccia a Cucchietti che cade a terra. Partita molto nervosa, si accende una mischia anche dopo il novantesimo.    
Tabellino: Lucchese - Gubbio (0-2):
Lucchese (4-3-1-2): Cucchietti; Quirini (19' st Merletti), Tiritiello, Benassai, Alagna (32' st Romero); Mastalli, D'Alena (31' pt Bachini), Tumbarello (19' st Rizzo Pinna); Visconti; 
Semprini (18' st Bianchimano), Bruzzaniti. A disp.: Galletti, Maddaloni, Ferro, Franco, D'Ancona, Catania, Ravasio. All.: Maraia.
Gubbio (3-4-2-1): Di Gennaro; 
Portanova, Signorini, Bonini; Morelli (39' st Tazzer), Bontà (20' st Toscano), Rosaia, Corsinelli; Arena (32' st Vitale), Spina (32' st Redolfi); Vazquez (38' st Mbakogu). A disp.: Meneghetti, Semeraro, Francofonte, Di Gianni, Mersala. All.: Braglia.
Arbitro: Carrione di Castellammare di Stabia (Ferrari di Rovereto e Bahri di Sassari); quarto uomo: Gauzolino di Torino.
Reti: 12' pt Arena (G) rigore, 22' st Arena (G).
Espulsi: 23' pt Tiritiello (L) per somma di ammonizioni; 29' st Corsinelli (G) per fallo di reazione. Ammoniti: Mastalli (L), Quirini (L), Rosaia (G), Bontà (G), Corsinelli (G), mister Maraia (L), mister Braglia (G), Bruzzaniti (L), Bianchimano (L), diesse Deoma (L). Angoli: 3-3. Recupero: 1' pt; 4' st.
Risultati: Quattordicesima Giornata - Serie C - Girone B:
Alessandria - Siena 0-1
57' Paloschi (S)
Carrarese - Olbia 1-0
90' Bellodi (O) aut.
Cesena - Ancona 0-1
55' Spagnoli (A)
Imolese - Montevarchi 0-2
62' Bertola (M), 69' Alagna (M)
Lucchese - Gubbio 0-2
12' Arena (G) rig., 67' Arena (G)
Pontedera - Fiorenzuola 1-0
25' Aurelio (P)
Recanatese - Rimini 0-1
19' Delcarro (Ri)
San Donato Tavarnelle - Virtus Entella 1-1
53' Marzierli (S), 67' Zamparo (E)
Torres - Reggiana 0-2
70' Pellegrini (R), 87' Montalto (R)
Vis Pesaro - Fermana 1-1
54' Fedato (V), 90' Bunino (F)

►• 19 NOVEMBRE 2022
Braglia: "Da primi avevamo dei valori, ora non è possibile che siamo diventati tutti bischeri"
 
Alla vigilia del match in trasferta contro la Lucchese sono queste le parole che ha espresso il trainer Piero Braglia: "Ultimamente abbiamo sbagliato due partite in modo brutto, abbiamo fatto male con il Cesena e la Recanatese. Contro quest'ultimi non eravamo noi, ma la squadra ha dimostrato che non si tratta di un problema fisico come si è visto pure in Coppa a Padova. Abbiamo corso fino alla fine ma quando ti mancano dei calciatori possono incidere. Non cerco alibi, ma con una squadra giovane certi aspetti influiscono. Se cambierò modulo? A Cesena abbiamo giocato con il 4-2-3-1 e ci hanno letteralmente asfaltato, ci hanno picchiato e loro hanno meritato di vincere, con la Recanatese invece siamo stati lenti e macchinosi. É stato fatto tutto il contrario che si era fatto negli allenamenti. Alcuni gol presi sui calci piazzati? Si, ne abbiamo presi quattro ultimamente, prima nulla. Prima eravamo bravi in questa zona, poi invece ci siamo rilassati e quando ti rilassi nel calcio si combinano guai. Serve determinazione anche nel giro palla. Ero davvero incavolato, ma dobbiamo stare attenti anche nelle espulsioni e bisogna stare più vicino alla squadra. D'ora in poi quando sarò assente io, tutte le decisioni le prenderà solo il mio vice De Simone: da parte mia è meglio che spengo il telefono, faccio fare a lui perchè quando c'è da sostituire qualcuno in campo bisogna farlo immediatamente e quindi la decisione la prenderà lui direttamente dalla panchina. É tutta una questione di atteggiamento e di capire i momenti in una gara. Se prima di giocare contro il Cesena eravamo primi in classifica vuol dire che qualche valore questa squadra li possiede. Non possiamo essere diventati all'improvviso tutti quanti bischeri. Solamente noi ci siamo cacciati in queste difficoltà. Ora desidero una cattiveria generale, le squadre che io alleno hanno questa caratteristica. Contro la Lucchese, da ex? É sempre un piacere, ci sono stato bene, è vicino casa mia, l'unico problema è che quando c'ero io a gennaio la società andò in fallimento e non si è potuto fare qualcosa di bello perchè avevamo una grande squadra. Giocheremo contro una avversaria che sta bene, a Siena ha vinto bene, perciò affrontiamo una Lucchese tosca e quindi noi dovremo essere bravi a presentarci adeguatamente". Ora è tutta da valutare la formazione con le assenze di Bulevardi (squalificato), Di Stefano, Artistico (infortunati) e sono da considerare anche le condizioni di Mbakogu. Intanto ha parlato il diesse Davide Mignemi sulle colonne del Corriere dello Sport: "Il Gubbio è da applausi. Non siamo fatti per competere con certe piazze (Entella, Cesena o Reggiana ndr) ma stiamo facendo delle belle cose. Arena e i giovani si stanno mettendo in mostra attirandosi le attenzioni. A gennaio? Questo organico fin qui ci ha dato garanzie, poi se ci sarà qualche possibilità la società non si tirerà indietro".

►• 17 NOVEMBRE 2022
Ingaggi serie C: il Gubbio spende quasi due milioni. Settimo nel girone, guida l'Entella
 
Questa volta lo scoop lo fa La Gazzetta dello Sport durante un'indagine sugli stipendi di serie C. Una bella e approfondita analisi sui costi sostenuti dai club relativamente agli ingaggi sportivi, staff tecnici e premi della stagione in corso (» vedi tabella). Il totale degli stipendi ammonta a 128.295.139 euro, con 97.378.141 euro sulla voce della parte fissa (cioè gli emolumenti che vanno versati con una scadenza regolare) e 30.916.998 euro relativi alla parte variabile. Nelle top nove del monte ingaggi ci sono tre squadre del girone B, ovvero Entella, Cesena (che si trovano attualmente in testa alla classifica proprio in campionato) e la Reggiana. Il Gubbio alloggia nella fascia dove si spendono quasi due milioni di euro e nel girone si colloca al settimo posto, dietro solamente alle tre elencate già prima, in aggiunta figurano Siena, Ancona e Alessandria. Leggi tabella completa (» vedi tutto). L'anno scorso invece il Gubbio si piazzava al dodicesimo posto nel girone con un monte ingaggi sicuramente inferiore perchè superava per poco un milione di euro (1.145.084 euro), come si può leggere nel grafico pubblicato lo scorso maggio (» vedi tutto). Immaginiamo a quanto potrebbe lievitare a questo punto il costo del lavoro (dove il monte ingaggi rappresenta solo una parte), perchè le cifre sono più ampie come si può leggere da questo grafico che riguardano i bilanci della società del Gubbio a partire da giugno 2017 fino a giugno 2021 (» leggi). Oltretutto bisogna aggiungere un particolare: nell'articolo di Nicola Binda viene specificato che non sono compresi nel conteggio gli incentivi all'esodo. In altre parole a volte si concede un incentivo ad una squadra che prende un giocatore in uscita oppure succede che una società concede una buonuscita al giocatore per rescindere un contratto. É una pratica molto diffusa, quindi quel monte stipendi aumenta considerevolmente. Ma da questa indagine viene fuori un altro dato molto importante che riguarda tutto il girone. A parte quelle società che si conoscono come Entella, Cesena e Reggiana che possono vantare di spendere cifre importanti per ambire alla serie B, il Gubbio si trova nella parte sinistra della classifica (pertanto le spese sostenute giustificano pure le ambizioni), mentre a seguire c'è il vuoto perchè ci sono ben nove società che spendono davvero poco, meno di un milione di euro. Impressiona il Fiorenzuola con un monte stipendi di appena 703.197 euro perchè si colloca al terzo posto in campionato (a 24 punti, attualmente sopra il Gubbio). E proprio da questa classifica scaturiscono i complimenti della Gazzetta che nota come, con un budget da ultime posizioni, i rossoneri stiano disputando una stagione assolutamente incredibile. Tuttavia sorprende anche la stessa Lucchese che con un monte ingaggi sotto un milione di euro si colloca al sesto posto in classifica. La più virtuosa del girone è il Montevarchi con un monte stipendi di appena 593.636 euro per affrontare la serie C.

►• 16 NOVEMBRE 2022
Artistico out e rivela: "Frattura del quinto metatarso". L'unica informazione scorre sul web

L'informazione scorre fuori da Gubbio. L'informazione calcistica verso coloro che fanno informazione verso la carta stampata o verso le testate giornalistiche locali è ridotta ai minimi termini. Ormai non fa più notizia. Non fa più notizia che non ci sono i convocati alla vigilia di ogni partita. Non fa più notizia che un calciatore del Gubbio non viene intervistato da nessun giornalista eugubino (tranne nel post match in conferenza stampa) durante la settimana. Una volta era totalmente diverso, ora tanti paletti insormontabili. Tuttavia le notizie scorrono sul web. Ci ha pensato un sito web nazionale a scovare tutto. Stiamo parlando del portale web Tuttoc.com che scrive testualmente con la foto che mostra il fatto in allegato. Scrive testualmente: «Gabriele Artistico, attaccante del Gubbio, con un post su istagram ha parlato dell'infortunio che lo terrà lontano dal campo per qualche tempo: "Gli esami che ho svolto hanno evidenziato una frattura del quinto metatarso. Già sono al lavoro per tornare più forte di prima. Testa bassa e lavoro duro oggi per volare domani. A presto"». Adesso si capisce perchè sulla distinta (nel gergo calcistico sarebbe l'elenco di gara delle persone autorizzate a scendere nel rettangolo di gioco) di Padova non era per niente presente il nome di Artistico. Non era presente neanche l'attaccante Di Stefano e in questo caso si era scoperto (su precisa domanda di un giornalista in conferenza stampa al vice De Simone nel dopo match contro la Recanatese, come si può leggere negli articoli a scorrere) che aveva subito un guaio muscolare durante la rifinitura. A Padova era assente sulla lista anche Jeremy Mbakogu ma in questo caso non si hanno notizie. Mistero. Come ormai è diventato misterioso il modus operandi in questa stagione per quanto riguardano le informazioni, tutto è top secret. Vige il silenzio più assoluto. Ne prendiamo atto.

►• 16 NOVEMBRE 2022
Coppa: il Gubbio cede il passo al Padova allo scadere. Decide un gol di testa di Monaco
 
Padova contro Gubbio in Coppa. Il trainer Braglia stavolta sceglie il modulo 4-3-2-1. L'allenatore dei biancoscudati opta per il 3-4-2-1. La cronaca. Al 4' ci prova da fuori area De Marchi con un tiro a girare dal limite che termina a lato.  Al 9' va via sulla destra Terrani e prova il tiro di destro volante, Di Gennaro in tuffo sventa il pericolo. Al 13' altra insidia quando Gasbarro serve in area Gagliano che tenta il tiro di destro radente in diagonale, Di Gennaro è costretto di nuovo a distendersi in tuffo e respingere la sfera a mano aperta. Al 20' un filtrante in area di Radrezza per Bifulco che carica il tiro di sinistro radente da distanza ravvicinata, Di Gennaro è ancora reattivo e questa volta in tuffo si salva in calcio d'angolo. Al 24' un'azione insistita in area eugubina dei patavini, dopo un batti e ribatti Bifulco prova il tiro di destro ma la palla termina di poco a lato. Al 40' dalla sinistra Semeraro serve al centro Francofonte che fa partire un tiro fulmineo di destro dal limite, Zanellati vola e si salva in angolo. Al 46' altra occasione, questa volta clamorosa per i rossoblù: da centrocampo Bulevardi lancia in profondità Vazquez che si porta solo davanti al portiere, una volta in area esita troppo, sembra inciampare, così Zanellati chiude lo specchio e intercetta la sfera. La ripresa. Al 7' il neoentrato Cretella fa partire un gran tiro di destro dai venti metri con la palla che sfiora il palo alla destra del portiere. Al 15' Spina crossa in area per la testa di Vazquez, incornata centrale, para Zanellati. Al 19' prova il tiro potente Cretella dal limite, in ottima giornata è Di Gennaro che in tuffo respinge miracolasamente. Al 34' una occasione ghiotta per i biancoscudati quando Radrezza serve su un piatto d'argento un pallone per Cretella che si porta al tiro da posizione favorevole ma la conclusione è telefonata, para a terra Di Gennaro. Al 46' il gol che decide la gara: Radrezza pennella un corner da sinistra in area dove sbuca Monaco che di testa incorna angolato e la palla si insacca in rete. Così il Padova trova il pass per i quarti di finale.  
Tabellino di Coppa: Padova - Gubbio (1-0):
Padova (3-4-2-1): Zanellati; Calabrese, Monaco, Germano (30' st Zanchi); Terrani (27' st Jelenic), Busellato (1' st Cretella), Radrezza, Gasbarro; Gagliano (27' st Ghirardello), Bifulco; De Marchi. A disp.: Fortin, Valentini, Belli, Ceravolo, Dezi, Vasic, Bacci, Curcio, Miccoli, Franchini, Beccaro. All.: Caneo.
Gubbio (4-3-2-1): Di Gennaro; Tazzer, Signorini (1' st Bonini), Redolfi, Semeraro; Morelli, Francofonte (14' st Spina), Rosaia (1' st Bontà); Vitale (22' st Arena), Bulevardi (22' st Toscano); Vazquez. A disp.: Meneghetti, Corsinelli, Portanova, Di Gianni. All:. Braglia.
Arbitro: Lipari di Brescia (Sicurello di Seregno e Restaldo di Ivrea); quarto uomo: Milone di Taurianova.
Rete: 46' st Monaco (P).
Ammoniti: Rosaia (P), Redolfi (G), Gasbarro (P), Zanchi (P), Semeraro (G), Toscano (G). Angoli: 3-2. Recupero: 1' pt, 6' st.

►• 14 NOVEMBRE 2022
Beoni: "No problem, Braglia non molla mai. Il mio viaggio a Napoli, Juve, Sarri e Ronaldo..."
 
Presente sugli spalti nella partita tra Gubbio e Recanatese. É stato allenatore del Gubbio nell'annata 2008-2009, negli ultimi anni super esperienze al Napoli e nello staff tecnico della Juventus scudettata di Sarri. Si tratta di Loris Beoni e parla con noi. Un giudizio su questo lunch match? "Probabilmente non è stata la migliore giornata del Gubbio: è riuscito ad entrare in partita molto poco fin dall'inizio, ha trovato sicuramente delle difficoltà e non si è espresso al massimo. Per cui è venuta fuori una partita un po' confusionaria, la squadra non è riuscita a trovare situazioni importanti e la Recanatese è stata brava a sfruttare le occasioni che gli sono capitate". C'è qualche calciatore del Gubbio che secondo lei è stato sottotono? "Diciamo che Mbakogu poteva fare di più, mi aspettavo che facesse una partita più importante. A volte ho visto meglio anche Bontà. Un vero peccato per Bulevardi perchè quando è entrato è stato decisivo e aveva fatto un grandissimo gol, purtroppo poi ha fallito il rigore e si è fatto espellere. Stava facendo cose importanti nel gol e nel contributo, peccato quegli episodi seguenti sopra elencati che gli hanno macchiato la prestazione. Onestamente in questa partita non ci sono stati calciatori che hanno espresso molto: sicuramente Arena e Spina potevano essere più incisivi, invece sono un po' spariti nell'arco della partita". Nonostante ciò questo Gubbio può ambire ad un campionato di vertice? "Penso che il Gubbio ha un grande vantaggio, è la figura dell'allenatore: Piero Braglia è bravo, capace, esperto, conosce molto bene la categoria e oltretutto possiede un aspetto motivazionale molto importante. Credo che sia un valore aggiunto. Per cui penso che riuscirà a fare un campionato importante perchè le squadre di Braglia non mollano mai. Perciò è alla portata di questa squadra fare un torneo nelle prime posizioni, poi da lì a vincerlo un po' ce ne corre". Nessuna preoccupazione intende dire, giusto? "Questa squadra finora ha dimostrato di essere pronta e ha fatto cose importanti, la classifica rimane particolarmente interessante. Pertanto credo si continuerà su questo trend, al di là di alti e bassi". Parliamo adesso di Loris Beoni nello specifico. Cosa si porta dietro dopo le esperienze nel calcio che conta a Napoli e con la Juventus? "Ho avuto tante esperienze importanti, ma queste sono state particolari. A Napoli ho allenato la Primavera e credo che sia stata la Primavera più forte degli ultimi anni perchè era l'anno della riforma. Basta leggere i tabellini con squadre di un valore assoluto a livello di singoli: voglio dire Bastoni, Musa Barrow, Raspadori, Mota Carvalho e Frattesi sono il meglio del meglio attualmente. Della mia Primavera attualmente ci sono nella rosa del Napoli alcuni elementi importanti, tra cui uno è stato convocato in Nazionale: Zerbin, Zanoli e Gaetano. L'esperienza ancora più grande alla Juventus: ho fatto parte dello staff in modo attivo e mi mancava di vivere quel calcio così ai massimi livelli". Forse con Sarri c'è stata poca pazienza alla Juventus? "Una società del genere quando prende uno come Sarri o Beoni conosce vita e miracoli, perciò è evidente che si conoscono pure le virtù e i difetti. Se lo si prende per fare un calcio diverso bisogna dargli tempo per poterlo fare. Prima c'è un anno zero, come è avvenuto l'anno scorso alla Lazio, e quest'anno per Sarri è l'anno uno e si vedono i risultati. Sì, sicuramente dovevano dargli più tempo per portare avanti le sue idee perchè la cosa era nata con un progetto ben preciso cercando di fare un calcio diverso. Nonostante tutto, con una squadra che tra l'altro non era la sua, Sarri è riuscito a vincere un campionato difficile". Un aneddoto: è vero o no che non c'era un rapporto idilliaco tra Sarri e Ronaldo? "A livello giornalistico ne sono state dette tante, e di tutti i tipi. Le cose bisogna viverle e saperle dal dentro, di solito non sono quelle che vengono raccontate". Perchè la sua collaborazione con Sarri non è continuata con la Lazio? "Perchè Sarri non ha potuto portare lo staff al completo in biancoceleste per volere di Lotito ed io ero l'ultimo arrivato. Questa è la motivazione che so io. Tra l'altro ho vissuto un momento con gravi problemi familiari". Ma lei vuole tornare ad allenare? "Lo voglio, disperatamente"

►• 13 NOVEMBRE 2022
Redolfi: "Questione di testa e umiltà". Pagliari: "Noi compatti". Le foto di Gubbio-Recanatese
 
Gubbio, inaspettara sconfitta interna con la Recanatese. I rossoblù pagano ancora un avvio morbido e subiscono due reti su calci piazzati scaturiti da un impeccabile ex, Ferretti. Nella prima circostanza va in gol con un colpo di tacco sottomisura Sbaffo, l'altro ex. Nella seconda circostanza Alfieri insacca in rete con un filtrante. Sale in cattedra Bulevardi nel bene e nel male: davvero splendida la sborbiciata che accorcia le distanze e si procura un rigore, ma fallisce lo stesso penalty e si fa espellere per somma di ammonizioni. Così i leopardiani segnano il tris ad opera di Carpani. Il tecnico giallorosso Giovanni Pagliari è soddisfatto: "Abbiamo segnato due gol su palle inattive, ci hanno aiutato pure gli episodi, però la squadra è stata sempre in partita e abbiamo trovato una discreta quadratura. Il Gubbio a livello individuale è molto forte, molto temibile, perciò bisogna stare sempre sul pezzo. Ma noi siamo stati bravi nei momenti della gara e non abbiamo rubato niente, siamo rimasti compatti e la linea difensiva si è comportata bene, buoni i raddoppi sugli esterni, sono contento per come lavorano questi ragazzi. Ce la giocheremo con tutti e dovremo lottare per la salvezza con spirito di sacrificio, con tutti i limiti del caso perchè nella nostra squadra c'è gente che non aveva fatto mai la Lega Pro. Un giudizio su Ferretti? Ma Daniele è un iper-professionista, un calciatore vero, lo stesso dicasi di Sbaffo che sta segnando a ripetizione". Per il Gubbio parla il vice allenatore Domenico De Simone: "Ci serve un bagno di umiltà. Braglia è in linea con questo pensiero e anche lui dice che c'è stata una prestazione veramente brutta. Bisogna cambiare rotta. Partita complicata fin dall'inizio ma quel rigore sbagliato è stato il crocevia di una gara nel quale abbiamo fatto veramente male. Non è un discorso di moduli perchè doveva emergere in una partita del genere un piglio diverso. C'è amarezza perchè pensavano che Cesena era un episodio isolato invece non è stato così. Nei primi venticinque minuti anche con la Recanatese c'è stata una prestazione brutta e c'è un problema di testa. Se vogliamo stare lì davanti non possiamo offrire prestazioni del genere. Per vincere bisogna metterci la cattiveria, molti calciatori hanno giocato molto al di sotto delle loro possibilità. Tanti calci d'angolo senza esito? Anche lì siamo stati carenti, eppure avevamo studiato alcune soluzioni sui calci piazzati. Out Bonini? Aveva subito una distorsione venerdì con una caviglia gonfia perciò non è stato convocato, idem Di Stefano che invece ha avuto un guaio muscolare durante la rifinitura. Di Gennaro in panchina? Con le partite ogni tre giorni mi pare giusto alternare". Tocca al difensore Alex Redolfi: "Un esame sbagliato. Ma cosa abbiamo sbagliato? Sta tutto nella nostra testa, se giochiamo come sappiamo fare non ce n'è per nessuno, evidentemente dobbiamo ritrovare la quadratura che abbiamo smarrito. Di nuovo in dieci? Come dicevo prima, è una questione di mentalità. Dobbiamo stare più attenti ed essere più umili". Ma ecco le immagini (20 foto) tra Gubbio e Recanatese. Fotoservizio di Gianfranco Gavirati.

►• 13 NOVEMBRE 2022
Gubbio, inaspettato ko con la Recanatese (1-3). Sbaffo, Alfieri, Bulevardi e Carpani in gol
 
Gubbio contro Recanatese. Il tecnico Braglia stavolta sceglie il 3-4-1-2 e non mancano delle novità negli interpreti. Il trainer dei giallorossi Pagliari opta per il 4-3-3. La cronaca. Al 16' dalla sinistra è Sbaffo che serve su un corridoio a destra Ferretti (dopo una finta con il corpo di Giampaolo) che si porta la palla sul sinistro e calcia in porta dal limite, Meneghetti in tuffo è costretto a salvarsi in calcio d'angolo. Dal seguente corner (17') gli ospiti vanno in vantaggio: corner perfetto in area di Ferretti, un batti e ribatti in area con Carpani che viene murato da Portanova, ma davanti la porta Sbaffo è il più lesto di tutti e con un pregevole colpo di tacco volante insacca la sfera in rete sotto la traversa. Non passano neanche due minuti e la Recanatese raddoppia sempre sugli sviluppi di un calcio d'angolo (19'): ancora un corner pennellato perfettamente in area da Ferretti, respinge con i pugni Meneghetti, in agguato c'è Alfieri che si coordina e calcia al volo di destro con la palla che si insacca a fil di palo, radente, alla destra del portiere. Al 32' ci prova Toscano dal limite con un tiro di punizione a palombella, palla che sfiora il montante. Al 44' il Gubbio trova un gol spettacolare: sulla destra Spina trova un cross in area vellutato dove Bulevardi con una splendida rovesciata volante e di destro insacca la sfera a fil di palo. Al 47' gol annullato a Carpani su lancio di Sbaffo per fuorigioco. La ripresa. Al 3' il Gubbio trova un calcio di rigore quando Arena da destra crossa in area con Bulevardi che prova una volèe di destro ma la palla viene stoppata da Somma con le mani: sul dischetto si porta lo stesso Bulevardi che però si fa ipnotizzare da Fallani che in tuffo abbranca la sfera. All' 11' su punizione calciata in area da Bulevardi, Somma rischia l'autogol quando svirgola la palla verso la sua porta ma Fallani in volo riesce a deviare la sfera in corner. Al 13' pregevole apertura da sinistra di Sbaffo di esterno verso destra dove Ferretti stoppa la palla di destro, si libera in dribbling e prova un tiro di sinistro a girare con la palla che sibila vicino al palo alla destra portiere. Al 22' va via sulla sinistra Spina, entra in area e calcia di sinistro in porta, Fallani in tuffo con i pugni si salva in angolo. Al 31' viene espulso Bulevardi per somma di ammonizioni dopo un fallo a braccio aperto su Carpani. Al 33' arriva il tris dei marchigiani: su lancio lungo di Raparo sulla corsia di sinistra va via Carpani, si gira e da posizione molto decentrata fa partire un tiro di destro a palombella a girare che sorprende il portiere e la palla si insacca a fil di palo. Al 37' su un calcio d'angolo calciato in area da Semeraro, Arena carica il sinistro con la palla che si stampa sulla traversa, sulla respinta ci prova Mbakogu ma sulla linea di porta si salva in corner Sbaffo, tra i migliori come l'altro ex Ferretti.
Tabellino: Gubbio - Recanatese (1-3):
Gubbio (3-4-1-2): Meneghetti; Tazzer (31' pt Bulevardi), Redolfi, Portanova; Morelli (26' st Vitale), Bontà (13' st Semeraro), Toscano (26' st Francofonte), Corsinelli (13' st Artistico); Arena; Spina, Mbakogu. A disp.: De Luca, Di Gennaro, Signorini. All.: Braglia (squalificato, in panchina De Simone).
Recanatese (4-3-3): Fallani; Somma, Ferrante, Pacciardi, Quacquarelli; Alfieri (32' st Morrone), Raparo, Carpani (36' st Senigagliesi); Ferretti (21' st Minicucci), Giampaolo (32' st Ventola), Sbaffo. A disp.: Bagheria, Longobardi, Tafa, Zammarchi, Marafini, Meloni. All.: Pagliari.
Arbitro: Frascaro di Firenze (Iacovacci di Latina e Renzullo di Torre del Greco); quarto uomo: Gallorini di Arezzo.
Reti: 17' pt Sbaffo (R), 19' pt Alfieri (R), 44' pt Bulevardi (G), 33' st Carpani (R).
Espulso: 31' st Bulevardi (G) per somma di ammonizioni. Ammoniti: Redolfi (G), Quacquarelli (R), Portanova (G), Bulevardi (G), Spina (G), Raparo (R). Angoli: 15-3. Recupero: 3' pt; 4' st. Spettatori: 868 (439 abbonati).
Risultati: Tredicesima Giornata - Serie C - Girone B:
Ancona - Imolese 1-0
84' Mattioli (A)
Fermana - Alessandria 0-0
Fiorenzuola - Carrarese 2-0
23' Sartore (F), 92' Stronati (F)
Gubbio - Recanatese 1-3
17' Sbaffo (R), 19' Alfieri (R), 44' Bulevardi (G), 78' Carpani (R)
Montevarchi - Vis Pesaro 0-0
Olbia - San Donato Tavarnelle 2-2
4' Ubaldi (S), 7' Ragatzu (O), 35' Calamai (S), 89' Boganini (O)
Reggiana - Pontedera 1-1
8' Catanese (P), 25' Montalto (R)
Rimini - Torres 1-1
7' Delcarro (R), 45' Sanat (T)
Siena - Lucchese 0-1
58' Bruzzaniti (L)
Virtus Entella - Cesena 0-0

►• 11 NOVEMBRE 2022
Braglia: "A mezzogiorno non giocherei mai. Basta con gli schiaffi. A casa mia c'è un detto..."
 
Verso la partita contro la Recanatese. Parla il tecnico Piero Braglia. Si toccano diversi argomenti, compreso il fischio d'inizio all'ora di pranzo. Ecco cosa dice il trainer di Grosseto: "Mi aspetto la reazione di una squadra incavolata, voglio una squadra determinata e che giochi con cattiveria. Io credo che dalla partita di Cesena si devono imparare tante cose. Proprio il Cesena ha saputo in quell'occasione interpretare molto bene la gara, come l'hanno saputa interpretare diversi calciatori. Noi sotto certi aspetti siamo ancora indietro. Abbiamo sbagliato e tutti ci prendiamo tutte le nostre responsabilità. Noi pensiamo di essere bellini, il giro palla o il giocare da dietro, invece talvolta siamo ingenui. Il Cesena ci ha segnato il primo gol su un rinvio e poi abbiamo fatto tutto da soli. Da bravi ragazzi le abbiamo anche prese. Per questo motivo ero incavolato nero. Capisco che a Gubbio c'è poca pressione, ma se tu parti rimanendo con la testa nello spogliatoio e non giochi alla pari degli altri, è normale che si perde. Ma avete visto cosa è successo ad Arena? Ha preso quattro o cinque schiaffi, io li ho contati, senza che nessuno di noi intervenisse. Per come leggo io le partite è la cosa più brutta che si poteva fare: un tuo compagno deve fare in modo che non deve toccarti nessuno. Ai miei tempi quando toccavano uno, dieci persone si mangiavano quello che lo avevano toccato. Noi bisogna fare così, se vogliamo fare un campionato all'avanguardia, altrimenti è inutile che parliamo. Se cambierò modulo? Quando si perde cerco di analizzare tutto e in certi casi siamo stati troppo leggeri". Previsto il 'lunch match' domenica, un suo giudizio? "Qualche tifoso storce la bocca, ma pure io. Per me è una grande cavolata. Capisco la società, capisco anche chi gli ha chiesto di giocare in questo orario, capisco tutto. Però poi chi va in campo e cambia le proprie abitudini sono i ragazzi. Non è normale fare colazione e pranzare alle ore 8:30 del mattino per poter giocare a mezzogiorno. Per risparmiare cosa se si gioca alle ore 14 o alle ore 14:30, ma dove sta il problema? Non credo che sia un problema di spreco di luce. Io non avrei mai giocato a mezzogiorno. Ma io sono un dipendente, perciò io gioco quando mi dicono di giocare, a mezzogiorno oppure a mezzanotte. Ma io non l'avrei mai fatto. Poi c'è una società che prende le sue decisioni e dobbiamo rispettarle, ci mancherebbe altro". La scorsa settimana lei ha sollevato il caso delle strutture e c'è stata la risposta immediata con un comunicato stampa del sindaco. Che ne pensa? "Per me è finito lì il discorso. Non volevo fare polemica con nessuno, non volevo offendere nessuno e non volevo mancare di rispetto nè al Sindaco nè all'Assessore. Tuttavia a casa mia c'è un detto: «quando uno si incavola vuol dire che qualche cavolata non l'ho detta». Ho solo raccontato quello che vedo tutti i giorni, andando nel sussidiario. Devo portare la squadra per allenarsi a 30 chilometri di distanza dal lunedì al venerdì, e per fortuna abbiamo trovato una grande persona che ci ospita e ci mette nelle condizioni di lavorare. Volevo fare solo presente questo".

►• 10 NOVEMBRE 2022
Gubbio, il 'lunch match' senza Rosaia e Vazquez. Rosario Zoppis ricorda Enzo Pastorelli
 
Contro la neopromossa Recanatese. Un match all'ora di pranzo per riscattare la sconfitta contro il Cesena per il Gubbio. La squadra giallorossa si trova al quindicesimo posto in classifica. Ma dopo un avvio di campionato non esaltante (nelle prime nove gare con 5 pareggi e quattro sconfitte), il team marchigiano nelle ultime tre partite ha ottenuto le prime due vittorie ed una sconfitta, nell'ultimo match interno contro il Fiorenzuola. Il tecnico Giovanni Pagliari ha utilizzato finora il 4-3-3 o il 4-4-2, anche se ultimamente si è affidato al 4-2-3-1. Il probabile undici iniziale. Fallani in porta. In difesa possibile il quartetto Somma, Ferrante, Pacciardi e Quacquarelli. A centrocampo il duo Raparo e Morrone. Sul fronte avanzato l'asse di trequartisti formato da Ferretti, Carpani e Senigagliesi, come finalizzatore Sbaffo. In casa Gubbio invece sono assenti tre squalificati: in altre parole il centrocampista Rosaia e l'attaccante argentino Vazquez, oltre al tecnico Braglia, tutti fermati per un turno. In panchina andrà a guidare la truppa rossoblù pertanto il vice Domenico De Simone. L'allenatore toscano adesso potrebbe confermare il 4-2-3-1. Ovvero Di Gennaro in porta. Difesa con Corsinelli, Signorini, Redolfi e Bonini. Centrocampo a due con Toscano e Francofonte (o Bontà). Un trio di trequartisti basato su Arena, Bulevardi e Spina. Come puntero Mbakogu. Però non è escluso che Braglia possa optare per un 3-4-1-2 con Arena sulla trequarti a supporto del duo di attacco Di Stefano (o Artistico) e Mbakogu. É tutto da stabilire con Braglia che deciderà all'ultimo istante. Intanto l'ex bomber rossoblù Rosario Zoppis, tramite le nostre pagine, ci tiene a ricordare Enzo Pastorelli, per lunghi anni massaggiatore del Gubbio, a pochi giorni dalla sua scomparsa: "Vorrei ricordarlo con tutto il cuore perchè oltre ad essere stato un grande massaggiatore vorrei raccontare un aneddoto: ogni domenica mi voleva massaggiare in ogni caso anche se io non ne facevo richiesta, ma lui voleva farlo comunque. Lui quella 'bottarella' voleva darla sempre perchè diceva che portava bene prima di entrare in campo. Era l'anno in cui realizzavo tanti gol e quindi Enzo voleva usare le sue mani come una benedizione. Ma vorrei ricordare anche l'umanità di Enzo, era una persona che ascoltava tutti nel vero senso della parola, capiva tutte le nostre esigenze e sapeva rispondere con professionalità cercando di esaudire qualsiasi dubbio. Un giovane calciatore si crea tanti scrupoli prima di entrare in campo e si fa tante domande che neanche un genitore era in grado di dare risposte mente Enzo sapeva risponderti sempre. Era proprio come un padre e un fratello maggiore. Che famiglia con una grande moglie e grandi figli (Verusca, Elisabetta e Paolo), tutte persone eccezionali che ho avuto la fortuna di conoscere, con le quali ho passato parte della mia gioventù".   

►• 09 NOVEMBRE 2022 
Pagliari: "Gubbio, è tra le pretendenti per vincere. Conosco Braglia e la squadra è completa"

Domenica la Recanatese nel lunch match (ore 12). Ieri avevamo parlato con Daniele Ferretti, l'ex. Ora tocca all'esperto allenatore degli adriatici, Giovanni Pagliari. Iniziamo subito. La favola Recanatese in un campionato tutto nuovo, come si spiega? "Siamo partiti da zero con il direttore e con la società, sicuramente abbiamo fatto un bel lavoro con Josè Cianni. Partire in una certa maniera e vincere uno scudetto non è facile, tutt'altro, con un gruppo nuovo e dei ragazzi straordinari. É normale che il salto di categoria l'abbiamo sentito perchè (nonostante da oltre 25 anni che alleno in C) c'è una differenza dai dilettanti anche a livello di organizzazione. I ragazzi si stanno calando nella parte, è un gruppo che lavora bene formato da persone serie e sono convinto che dovremo lottare ma faremo di tutto per tenere la categoria. In questo sono convinto di farcela". In squadra ci sono calciatori esperti, tra i quali due ex rossoblù come Ferretti e Sbaffo che ultimamente gioca nell'inedito ruolo di centravanti nel 4-2-3-1. Un suo commento? "Sì sì, però Sbaffo l'anno scorso con me giocava da trequartista e ha fatto pure la seconda punta. Ha fatto 25 gol, insomma. L'anno scorso avevo visto che aveva questa qualità sottoporta di fare gol, perciò ci abbiamo provato ed è andata bene. Ma Alessandro non lo scopro certo io, è un calciatore talentuoso. Tuttavia la nostra squadra è formata anche da giovani interessanti. Ma è normale che il nostro budget non può essere paragonato a più della metà delle squadre che sono nel girone. Però ripeto, abbiamo fatto una scommessa con il direttore e ce la giochiamo fino alla fine perchè questo gruppo merita di giocarsela in Lega Pro fino alla fine". Invece cosa ci può dire del Gubbio? "Per il Gubbio parla la classifica. C'è un allenatore esperto con dei calciatori forti, perciò sicuramente è una delle pretedenti per poter vincere il campionato. Però noi domenica venderemo cara la pelle. Questo è un campionato livellato dove tutti possono vincere con tutti. Non ho visto una squadra ammazza-campionato che non si riesce a giocare contro. Il Gubbio stesso sabato ha fatto male a Cesena, però è una squadra che fino adesso ha fatto molto bene e possiede delle individualità molto forti. D'altronde Pierino (Braglia ndr) lo conosco da venti anni, non ha bisogno di presentazioni e di belle parole. Noi vecchietti non abbiamo più bisogno delle belle parole". Appunto, le individualità, può fare qualche nome? "Certamente... Arena, Spina, Mbakogu, ma c'è anche Bontà che incontrai con il Campobasso. Ma voglio dire, è una squadra forte anche nel reparto difensivo con calciatori esperti, quindi la ritengo una squadra completa. Però ribadisco, in questa categoria non vedo squadre imbattibili". Parliamo del passato di Pagliari. Un lungo curriculum sia da calciatore che da allenatore, ma a Gubbio tutti ricordano quando a fine anni '80 giocava con la maglia del Perugia dove figuravano calciatori del calibro di Ravanelli o Di Livio, e tutti ricordano quei derby infuocati contro il Gubbio con stadi completamente gremiti. Cosa ci può raccontare a riguardo? "Mi ricordo un bel derby (nel 1988 al Curi di Perugia ndr) e dall'altra parte c'era il mio «gemello», cioè mi riferisco a Morbiducci. Vincemmo 2 a 1 e feci gol proprio io. Prima aveva segnato Ravanelli su rigore, ma perdevano 1 a 0 con un gol di Ciucarelli. Con 'Ciuca' lo ricordiamo ogni tanto. Mi ricordo che c'era tantissima gente. Ricordo anche quel pareggio all'andata per 1 a 1, al 92' fece gol Giovannico, era un gigante, era alto e quando saltò di testa non riuscimmo a tenerlo. Una giornata tremenda, con tanta pioggia. Mentre io avevo fatto fare il gol del Perugia anche se poi la spinse dentro Nofri. In Umbria ho bei ricordi e belli rapporti: ho allenato il Perugia, il Foligno e il Gualdo... adesso mi manca il Gubbio che è una bella piazza ma non ci sono riuscito. Però vengo spesso a Gubbio perchè è veramente una città bellissima".

►• 08 NOVEMBRE 2022
Ferretti: "Il Gubbio di Braglia arriverà in fondo. Vorrei Toscano. Quel sesto posto e Magi..."
 
Torna da avversario domenica nel lunch match (inizio ore 12) con la maglia della Recanatese. Già si era visto in Coppa, ma il campionato è un'altra storia. Stiamo parlando di Daniele Ferretti, autore di 18 reti in due stagioni nel Gubbio allenato allora da Giuseppe Magi. Ma ecco cosa ci dice: "Fa un certo effetto tornare, per me è sempre un piacere rivedere Gubbio perchè è un qualcosa di magico. Però non è la Coppa, qua è un'altra storia e in campo sono in palio i tre punti". Per la Recanatese una esperienza tutta nuova dopo l'exploit l'anno scorso in serie D, un commento? "L'anno scorso abbiamo fatto un campionato strepitoso con una vittoria abbastanza netta. Si è creato un gruppo sano e forte. Il grande merito va al direttore tecnico Josè Cianni perchè oltre ad essere competente lo ritengo una persona di spessore. Un grande merito a lui e al mister Giovanni Pagliari che insieme sono riusciti a creare questa favola. Per la Recanatese stessa la serie C è una favola perchè si sta confrontando nel professionismo. Inoltre attorno si è costruita una squadra di bravi calciatori e di grandi uomini". Dopo un avvio stentato adesso vi siete ripresi, è così? "Infatti all'inizio abbiamo avuto un po' di difficoltà, ma credo che mancava la convizione nei propri mezzi con tanti calciatori che in pratica non conoscevano la categoria. Ma ci siamo ricompattati, ci siamo rimessi in carreggiata, abbiamo inoltre cambiato il nostro modo di giocare: prima giostravamo la palla a terra costruendo dal basso, ora cerchiamo più la profondità e badiamo più alla concretezza. Il girone è sempre uguale, difficile e complicato, il livello è alto e c'è molto equilibrio. Tutte le gare sono toste". Infatti si nota ultimamente pure Alessandro Sbaffo nell'inedito ruolo di finalizzatore nel 4-2-3-1, non è così? "Secondo me Sbaffo si trova in un momento della sua carriera che è al top sotto diversi punti di vista: a livello di testa, di condizione, a livello di motivazioni. Alessandro è un nostro valore aggiunto, non nego che tanto passa da lui". Ma il Gubbio di Braglia secondo lei lotterà fino alla fine per il vertice? "Senza dubbio. Ho conosciuto Braglia ai tempi dell'Avellino: sia lui che il vice De Simone sono molto preparati per questa categoria. Perciò sì, questo Gubbio arriverà fino in fondo sicuramente". Un calciatore da menzionare invece? "Cito Marco Toscano, è un calciatore fondamentale per questo Gubbio. Ci ho giocato insieme a Trapani, una persona che vorrei sempre nella mia squadra". Parliamo di quell'esperienza passata. Pensare che quel sesto posto nel 2017 sembrava un fatto scontato, però a distanza di anni è stato rivalutato quel campionato perchè il Gubbio ha dovuto aspettare cinque anni per centrare i playoff la passata stagione nel 2022 con Torrente. Che ne pensa? "Per me vale come se avessimo vinto quel campionato. Un sesto posto ottenuto in un girone con tante avversarie forti e blasonate (Venezia, Parma, Padova, Pordenone, Reggiana, Modena, Feralpi e Sudtirol ndr), fu un traguardo importante. Lì venne costruito tutto alla perfezione con un budget direi molto ma molto basso, in una squadra dove tra l'altro non c'erano nomi altisonanti. Facemmo un campionato meraviglioso, fu una esperienza splendida sia per come ho vissuto nel gruppo sia in città". Ma non le suona strano che un tecnico come Giuseppe Magi oggi sembra essere fuori dai giochi? "Mi avete tolto le parole di bocca, lo stavo nominando il mister. Fece un lavoro straordinario. É una follia che un tecnico come Magi non alleni. Non può stare a casa. Ti dava tanto a livello umano fuori dal campo, pure nel rettangolo di gioco ti dava tanto perchè è molto preparato come allenatore. In questa categoria ci sta alla grande. Lo sento ogni tanto e gli ho detto di non mollare".

►• 08 NOVEMBRE 2022
Lunch match tra Gubbio e Recanatese: si gioca alle ore 12. Il precedente contro il Lecce
 
Ecco che ritorna il lunch match. La partita di domenica prossima prevista al Pietro Barbetti contro la Recanatese non si giocherà più alle ore 14:30. Il fischio d'inizio è previsto per le ore 12. La decisione è stata presa dalla Lega Pro in accordo con le società, tutto ciò come iniziativa per combattere i rincari energetici. Si tratta della seconda gara in assoluto di questa fase sperimentale dopo Messina contro Monterosi che si è disputata nel turno precedente. Ma per il Gubbio non è la prima volta che gioca poco prima di pranzo. Dopo oltre otto anni, per la precisione dopo 3.185 giorni, la formazione rossoblù torna a giocare in un orario inedito. Era la data 23 febbraio 2014. Il Gubbio allora allenato da Roselli si doveva scontrare contro il Lecce guidato da Lerda. Fischio d'inizio alle ore 12:30. In quella precisa occasione i salentini si imposero per 2-1 a Gubbio con le reti di Abruzzese e Beretta, mentre la rete dei rossoblù fu realizzata da Malaccari. In quella partita, nonostante l'orario proibitivo, era presenti sugli spalti di Gubbio ben 1.669 spettatori (dei quali 37 da Lecce), ma all'epoca il Gubbio poteva pure vantare un bel numero di abbonamenti: si contavano 1.104 abbonati. Altri tempi.

►• 07 NOVEMBRE 2022 
Focus. Metabolizzare la sconfitta di Cesena e la diatriba con il sindaco. Botta e risposta

Gubbio, metabolizzare la sconfitta contro il Cesena e ripartire immediatatamente dal campionato. Un ko da metabolizzare velocemente, il calendario non concede tregua, c'è subito il modo di riscattarsi contro la Recanatese in un campionato dove si registra un grande equilibrio con sette squadre che si trovano appaiate nel giro di tre punti al vertice della classifica. Come era ipotizzabile in un big match come quello di Cesena a fare la differenza sono quasi sempre gli episodi, e nella circostanza quelli che hanno condannato il Gubbio sono arrivati prevalentemente da errori propri nella fase di lettura di alcune situazioni di gioco. Senza dubbio la squadra di Braglia ha pagato l'avvio molle, certamente c'è stato un approccio titubante e i romagnoli ne hanno approfittato. Senza nulla togliere ai meriti del Cesena che in campo si è dimostrata fin dai primi secondi una squadra tosta, vogliosa, grintosa per portare a casa l'intero bottino. Un'avversaria, quella allenata da Toscano, ben messa in campo a livello tattico che non ha lasciato respirare i rossoblù in qualsiasi zona del campo tale da rendere velleitaria qualsiasi azione sul fronte offensivo del team eugubino. Tant'è che il funambolo Arena è stato limitato con un raddoppio di marcatura di zona. Lo stesso Spina ha avuto solo un'occasione in area, dopo una improvvisa accelerazione, che però non è stata sfruttata a dovere, grazie al tempestivo intervento del difensore bianconero Mercadante. Dopo il match è rimasto deluso anche il tecnico Piero Braglia che in maniera molto onesta ha dichiarato che per la prima volta la prestazione dei suoi ragazzi non è stata soddisfacente. Senz'altro il tecnico di Grosseto si aspettava una prova di maturità contro il Cesena per alzare l'asticella e per fare un salto di qualità, invece sul rettangolo di gioco le attese sono state disattese. Non è mai facile lasciarsi alle spalle, in pochi giorni, una delusione di questo calibro, ma i rossoblù possono contare sulla serenità di un ambiente che non porge il fianco alle pressioni e possono contare sulla serenità di una classifica sempre ottimale. Ripartire subito. Dopo la bruciante sconfitta con il Cesena, è importante che "il Gubbio faccia il Gubbio", come dice spesso mister Braglia. Soprattutto ci sarà da verificare se è stata assimilata in toto la consapevolezza dei valori e della mentalità che hanno permesso loro di raggiungere la vetta della classifica. Pertanto, dopo il ko del Manuzzi, dai rossoblù ci si aspetta di vedere la reazione a cui ci hanno abituato dopo i passi falsi (con il Rimini e la Reggiana), lo scatto di autostima che può permettere loro di rimettersi subito in carreggiata per continuare il cammino verso un traguardo finale che ancora è alla portata di mano visto che il campionato è ancora lungo. In questa prima fase di campionato tuttavia la statistica non è benevola per gli uomini di Braglia contro le pretendenti al titolo del girone. Purtroppo i numeri parlano chiaro: due sconfitte ed un pareggio interno negli scontri diretti (con Cesena, Reggiana ed Entella) costituiscono un dato disarmante, ma non preoccupante se si considera che sono gli unici episodi in cui il Gubbio è inciampato. Intanto c'è una polemica che sta facendo breccia in questi giorni a Gubbio. Piero Braglia giovedi scorso aveva mandato segnali all'amministrazione comunale per quanto riguarda le strutture (leggi articolo a scorrere nelle news), e la risposta del sindaco Filippo Maria Stirati non ha tardato a venire: «Dichiarazioni sconcertanti. Per la Gubbio Calcio investite risorse ingenti, prima di essere il primo cittadino sono un tifoso, grave quello che dice». La nota completa del sindaco Stirati.                   

►• 05 NOVEMBRE 2022
Braglia: "Che fatica, abbiamo sbagliato tutti". Toscano: "Che gara". Le foto di Cesena-Gubbio
 
Prima sconfitta pesante in campionato per il Gubbio. Prima prova opaca del Gubbio in questo avvio di stagione. Approccio rabbioso del Cesena che coglie un palo con Chiarello e segna con Corazza dopo appena due minuti di gioco. Reazione piuttosto sterile dei rossoblù nel primo tempo. Nella ripresa gli eugubini non sono mai pericolosi, viene espulso Vazquez, così i bianconeri dilagano con i gol di Saber e di Ferrante. Praticamente una giornata no. Il trainer Piero Braglia è franco dopo il match e non cerca scuse: "Racconto una partita dove per la prima volta posso dire che abbiamo meritato di perdere. Il Cesena ha meritato di vincere. Sono preoccupato per quello che ho visto fin da subito, dobbiamo prendere solo atto che abbiamo sbagliato partita, a partire dall'allenatore fino all'ultimo calciatore. Nell'approccio abbiamo fatto un'enorme fatica, stiamo stati troppo leggerini, siamo stati troppo buoni, mentre gli avversari ti mangiano vivi e usano la giusta cattiveria. Il Cesena è squadra fisica, che lotta e ha delle qualità enormi, ha voluto fortemente questa vittoria, quando ci attaccavano con gli esterni davano la sensazione di farti sempre male. Non possiamo appellarci a niente. Se vogliamo stare nella parte alta della classifica dobbiamo fare come il Cesena. Ma avete visto che partita ha fatto il centrale difensivo (Prestia ndr) loro? Sotto l'aspetto fisico ha fatto una prestazione incredibile. Bisogna capire cosa è successo e bisogna capire i nostri sbagli. Subire così a me non sta bene, qualcosa faremo perchè la squadra può giocare in altre maniere (a livello tattico ndr). Non capisco perchè non abbiamo ripetuto la prestazione di Fiorenzuola. Una volta siamo bravi, una volta no. In pratica il Cesena ha fatto la stessa prestazione di quella del Gubbio a Fiorenzuola. Vediamo di sistemare le cose, c'è poco da fare. Perchè sono stato allontanato dal direttore di gara? Ho sbagliato io, ho detto qualcosa ad un calciatore del Cesena. Se cambia qualcosa dopo questa sconfitta? No, noi andiamo avanti per il nostro percorso, però dobbiamo guardare in faccia la realtà". Le parole del tecnico dei bianconeri, Domenico Toscano: "Serviva una grande partita e la squadra mi ha dato le giuste risposte. Siamo partiti forte di testa e di gamba anche dopo l'intervallo. Solo così dovevamo esprimerci contro una squadra organizzata e forte come il Gubbio, e i ragazzi hanno dimostrato che hanno un'alchimia straordinaria. Un grazie ai nostri tifosi che sono il nostro dodicesimo uomo in campo". Ma ecco le immagini (20 foto) di Cesena-Gubbio. Fotoservizio di Gianmaria Zanotti.

►• 05 NOVEMBRE 2022
Gubbio, pesante sconfitta a Cesena (3-0). Tre gol incassati e tre espulsi durante la partita 
 
Cesena contro Gubbio. Il trainer Braglia schiera il 4-2-3-1. Il tecnico dei bianconeri Toscano opta per il 3-4-1-2. La cronaca. Partono forte i bianconeri. Dopo appena 55 secondi gran fendente di Chiarello dal limite con un destro potente con la palla che si stampa sul palo alla sinistra del portiere. Al 2' però i padroni di casa trovano il gol del vantaggio: da centrocampo Saber effettua un lancio in verticale dove parte in velocità sulla trequarti Corazza che elude la sorveglianza di Redolfi e una volta entrato in area con un sinistro chirurgico piazza la palla in rete che si insacca a fil di palo, radente. All' 8' ci prova Udoh dal limite con un destro radente che impegna Di Gennaro e abbranca la sfera a terra. Al 22' ci prova Calderoni dai venti metri con un tiro di sinistro con la palla che viene arpionata a terra da Di Gennaro. Al 23' risponde Vazquez con un destro a girare dal limite, questa volta para a terra Tozzo. Al 31' fiammata rossoblù quando Spina si invola in area a grande velocità partendo dalla trequarti e prova il tiro di sinistro ma viene murato in scivolata da Mercadante con un prodigioso intervento. La ripresa. Al 14' un tiro-cross di Ciofi dalla destra diventa insidioso perchè sorvola di poco sopra il montante. Al 20' un fendente dal limite di destro di Chiarello colpisce la base del palo, sulla ribattuta Udoh cade a terra in area dopo una uscita di Di Gennaro, ma l'arbitro fa proseguire. Al 22' fallo di Vazquez su Saber e viene espulso per somma di ammonizioni. Due minuti più tardi (24') è allontanato dal terreno di gioco l'allenatore Braglia per proteste. Al 27' raddoppio dei bianconeri: da destra cross in area di Albertini, respinge di testa Bonini, al limite Saber si coordina e fa partire un tiro al volo di destro preciso e potente con la palla che si insacca a fil di palo alla sinistra del portiere. Al 46' arriva il tris: su corner calciato in area da Calderoni, spizzata di Corazza, in spaccata di sinistro Ferrante deposita la palla in rete.
Tabellino: Cesena - Gubbio (3-0):
Cesena (3-4-1-2): Tozzo; Ciofi, Prestia, Mercadante; Albertini (37' st Zecca), De Rose (47' st Bumbu), Saber (38' st Francesconi), Calderoni; Chiarello (43' st Adamo); Udoh (37' st Ferrante), Corazza. A disp.: Lewis, Pollini, Kontek, Lepri, C. Shpendi, S. Shpendi. All.: D. Toscano.
Gubbio (4-2-3-1): Di Gennaro; Corsinelli,
Redolfi (17' st Morelli), Signorini, Bonini; M. Toscano (14' st Bontà), Rosaia (14' st Bulevardi); Arena, Vazquez, Spina (25' st Artistico); Mbakogu (14' st Francofonte). A disp.: Meneghetti, Semeraro, Tazzer, Portanova, Vitale, Di Stefano. All.: Braglia.
Arbitro: Collu di Cagliari (Bonomo di Milano e Nasti di Napoli); quarto uomo: Eremitaggio di Ancona.
Reti: 2' pt Corazza (C), 27' st Saber (C), 46' st Ferrante (C).
Espulsi: 40' pt il preparatore Barbiero (G) per proteste; 22' st Vazquez (G) per doppia ammonizione; 24' st l'allenatore Braglia (G) per proteste. Ammoniti: Udoh (C), Saber (C), Prestia (C), Rosaia (G), Corazza (C), Signorini (G), Albertini (C), Calderoni (C), Mercadante (C). Angoli: 5-1. Recupero: 0' pt; 5' st. Spettatori: 9353 (di cui 435 di Gubbio nel settore ospiti).
Risultati: Dodicesima Giornata - Serie C - Girone B:
Carrarese - Fermana 2-0
58' Schiavi (C), 92' Samele (C)
Cesena - Gubbio 3-0
2' Corazza (G), 72' Saber (C), 91' Ferrante (C)
Imolese - Olbia 0-1
65' Contini (O)

Lucchese - Alessandria 1-2
2' Lombardi (A), 43' Tumbarello (L), 84' Nepi (A)

Pontedera - Rimini 1-0
43' Aurelio (P)
Recanatese - Fiorenzuola 0-1
71' Morello (F)
San Donato Tavarnelle - Ancona 1-1
35' Galligani (S), 37' Spagnoli (A)
Torres - Montevarchi 2-1
29' Scappini (T), 57' Giordani (M) rig., 79' Masala (T)
Virtus Entella - Reggiana 0-0
Vis Pesaro - Siena 0-2
49' Paloschi (S), 61' Riccardi (S) 

►• 04 NOVEMBRE 2022
Braglia: "Mai avuto un gruppo così rispettoso. Ma a Gubbio sulle strutture c'è disinteresse"
 
Alla vigilia del big match contro il Cesena, parla Piero Braglia e non mancano alcune affermazioni al pepe. Sulla gara dice: "Partita importante. Il Cesena è una squadra forte, costruita per vincere il torneo, con una tifoseria importante, è una avversaria tosta. Da parte nostra abbiamo due modi di giocare, uno è il 4-2-3-1 ed uno è quello del 3-5-2 o 3-4-1-2: questi sono i nostri moduli di riferimento. Chiaro che andremo a giocare in uno stadio dove ci saranno oltre diecimila persone, già solo questo aspetto è stimolante. Penso sia un'occasione più unica che rara per farsi conoscere e fare vedere quello sappiamo fare. Posso dire solamente che sono fortunato perchè non ho mai visto un gruppo che si rispetta come questo: ridono, scherzano, non c'è competizione tra di loro, chi gioca meno è sempre voglioso di giocare, è una cosa molto bella e spero che continui per parecchio tempo". Arena e Spina, cosa ci può dire a riguardo? "A Spina dico di correre, altrimenti lo tolgo. Ad Arena dico fai come ti pare, basta che giochi e sei libero di fare quello che sai fare. Sono parte integrante di un gruppo perchè si fanno volere bene dagli altri". Ci sarà un buon seguito di tifosi da Gubbio: "Ma noi ci eravamo prefissati di riportare la gente allo stadio. Adesso i tifosi ci fermano, ci chiedono e ci fanno i complimenti. Quando siamo arrivati la scorsa estate nessuno ci diceva niente. Ci fa piacere". E qui il tecnico diventa pungente: "Spero solo che un giorno venga fatta questa benedetta curva. Non ho mai visto una cosa come a Gubbio. Non ho conosciuto nè il sindaco e nell'assessore (allo sport ndr), qua non si conosce niente e nessuno. Da qualsiasi altra parte vengono ad interessarsi delle condizioni dello stadio e delle strutture sportive: qua invece c'è un disinteresse comune, anche verso le persone. Si devono mettere al primo posto le persone, non altre cose. Per me non esiste! Sono 33 anni che faccio questo mestiere, pure a Bibbiena quando iniziai la carriera venne l'assessore in un momento di difficoltà e ci diede una grande mano. Penso sia anche una forma di educazione farsi vedere: sia nei confronti di una società che tira fuori dei soldi, sia nei confronti dei tifosi che sono costretti a vedere una partita a cento metri di distanza dove c'è un'azione di gioco. Gubbio è un posto tranquillo, la gente ti fa crescere, ti lascia in pace, non ti rompono le scatole e sono presenti, è un posto ideale per fare calcio. Però è inconcepibile andare a fare un allenamento a 30 chilometri di distanza da Gubbio. Se ci fossero le strutture... è una cosa assurda nel 2022". L'ultima battuta è su Danilo Bulevardi: "Lui a livello di carattaristiche lo vedo come centro-sinistra, ovvero nel ruolo che adesso fa Spina. Adesso Spina sta facendo bene e Bulevardi sta cercando di adattarsi ad altro. Lui ci sta provando, può essere competitivo anche in mezzo perchè può dare qualità. Se però poi inizia a fare dei tunnel nella mia metà campo, con me non gioca perchè non porta a niente. Deve solo capire che se vuole fare certe giocate importanti si devono fare a trenta metri dalla porta avversaria, dall'altra parte deve fare le cose semplici".

►• 03 NOVEMBRE 2022
Verso il big match a Cesena. I numeri, le curiostità e la tattica. Lo scontro vale il vertice
 
Due punti dividono in classifica il Gubbio e il Cesena (23 contro 21). Ma nei numeri quasi quasi le due squadre si assomigliano. Sono le stesse finora le sconfitte subite (2), cambia solo il numero di vittorie (7 per i rossoblù; 6 per i bianconeri) e di conseguenza il numero dei pareggi (2 per gli eugubini; 3 per i romagnoli). Un gol in meno segnato dal Cesena rispetto al Gubbio (16 contro 17) e un gol incassato in più rispetto ai rossoblù (7 contro 6). In casa il 'Cavaluccio Marino' ha subito finora solo una sconfitta all'esordio in campionato contro la Carrarese. L'altro ko è arrivato sul campo della Fermana. Adesso però i bianconeri provengono da quattro vittorie consecutive che gli hanno permesso di risalire la china fino al terzo posto in classifica. Il trainer è l'esperto Domenico Toscano e finora ha utilizzato come modulo il 3-4-1-2. Probabile undici titolare. Tozzo in porta. Difesa a tre con Ciofi, Prestia e Coccolo. Quartetto di centrocampo basato su Albertini, De Rose, Saber e Calderoni. Mentre sul fronte avanzato Chiarello giostra tra le linee a supporto di Udoh (o Ferrante) e Corazza. Out l'esperto centrocampista Nicolò Bianchi per un risentimento muscolare nella zona del flessore sinistro. In casa Gubbio si respira un'aria di alta classifica e c'è euforia dopo la vittoria (e passaggio del turno) a Pescara in Coppa. Il trainer dei rossoblù Piero Braglia potrebbe confermare l'ormai collaudato 4-2-3-1 con la stessa formazione vincente di Olbia. Con questo probabile undici. Di Gennaro in porta. Difesa a quattro con Corsinelli, Signorini, Redolfi e Bonini. Centrocampo con il duo Toscano e Rosaia. Trio di trequartisti basato sull'asse Arena, Vazquez e Spina. Come finalizzatore Mbakogu. Però Braglia ci ha abituato in questo campionato che a volte cambia le carte in tavola, sperimentando altri moduli, come è successo a Pescara dove ha usato il 3-5-2. Gli ultimi precedenti. L'anno scorso si giocò a Cesena alla prima giornata di campionato: era il 29 agosto 2021, la gara terminò a reti bianche (0-0) con Torrente in panchina con i rossoblù, su quella bianconera siedeva Viali. Nella stagione 2020-2021 invece venne fuori una sconfitta per gli eugubini al Manuzzi (con gli stessi allenatori in panchina): partita che terminò 2-1 in favore dei bianconeri con le reti (tutte nella ripresa) di Munari, Russini e Gomez Taleb.

►• 02 NOVEMBRE 2022
Il Gubbio vince a Pescara e va agli ottavi. Vazquez: "Siamo consapevoli della nostra forza"
 
L'allenatore Piero Braglia parla così dopo la qualificazione agli ottavi: "Partita equilibrata, siamo stati bravi e fortunati a fare questo gol, a quel punto abbiamo pensato alla qualificazione. Sia noi che il Pescara abbiamo schierato un undici titolare con le seconde linee, anche se i delfini hanno un organico importante, questo Pescara è proprio forte e gioca veramente bene, per questo ho fatto i complimenti al trainer Colombo. Noi dovevamo verificare soprattutto la tenuta di alcuni ragazzi e siamo contenti di quello che abbiamo visto. In campionato stiamo facendo un qualcosa in più di quello che era sulla carta, però questi ragazzi stanno sorprendendo un po' tutti, anche se io credo molto nelle loro qualità. Non è contento il presidente? Ma io sono molto felice: non ho mai visto che un allenatore va negli spogliatoi e dice che oggi dobbiamo perdere. Se qualcuno mi viene a dire una cosa del genere, è un bene che io resto a casa. Lui (il presidente ndr) è giusto che faccia i suoi conti, ma da parte nostra è giusto che facciamo i nostri conti. Secondo me non puoi dire ad un ragazzo di scendere in campo e perdere, anzi un calciatore fa di tutto per farsi vedere in campo. Le chiacchiere stanno a zero". Le parole di Federico Vazquez: "Contento per la squadra e per il gruppo. Sappiamo della nostra forza, con impegno e sacrificio". La cronaca della partita. Il trainer Piero Braglia sceglie il 3-5-2. Il tecnico dei delfini Colombo opta per il 4-3-2-1. In avvio ci prova su punizione Tupta, palla alta a spiovere. Al 5' è Bulvevardi che ruba palla sulla trequarti e serve in profondità Artistico che da posizione favorevole calcia alto. Al 18' su cross di Semeraro in area, Di Stefano viene anticipato per un soffio con i pugni da Sommariva; poi ritenta Semeraro da sinistra con un tiro-cross che però attraversa tutto lo specchio della porta ma è senza esito. Al 25' si fa vedere sulla destra in percussione Tazzer che serve al limite Artistico che si gira e calcia a rete di destro radente, Sommariva si distende in tuffo per respingere la sfera. Al 28' brivido quando Vergani si lancia in porta saltando in velocità Portanova che però lo stende: cartellino giallo per il difensore rossoblù tra le proteste dei calciatori biancazzurri che invece chiedevano il cartellino rosso. Al 30' segnaliamo il tecnico: si registra un spettacolare 'ruleta' di Bulevardi per liberarsi della palla sotto la pressione di un avversario. Al 35' occasione sui piedi di Dalle Monache che prova il tiro di destro dal limite, para a terra Meneghetti. Al 43' pericolo: Dalle Monache lancia in porta Crecco, provvidenziale intervento in copertura in scivolata di Bontà con Meneghetti in uscita. La ripresa. Al 6' è Tazzer che si fa soffiare il pallone da Tupta al limite dell'area, assist della punta slovacca di tacco verso Crecco che calcia di sinistro radente, Meneghetti è attento e in tuffo abbranca la sfera. Al 16' punizione pennellata in area da Francofonte, dove a due passi dalla porta prova il tap in vincente Morelli ma di destro calcia incredibilmente alto. Al 21' è lesto Di Stefano a girarsi in un fazzoletto sul vertice sinistro in area e prova il tiro di destro con una conclusione volante, Sommariva è reattivo e para a terra. Al 28' punizione pennellata in area da Kolaj con Ingrosso che cerca la porta di testa da posizione decentrata, palla che sfiora la traversa. Intorno alla mezz'ora succede di tutto. Al 33' grande pericolo: Desogus crea scompiglio andando via sulla destra e crossa in area dove Kolaj calcia al volo di destro, la palla si stampa clamorosamente sulla traversa. Si passa dal grande brivido al gol degli eugubini dopo appena sessanta secondi (è il 34'): nella classica azione di contropiede Di Stefano apre verso Vazquez che si porta al limite e fa partire un tiro radente di sinistro angolato con la palla che si insacca a fil di palo alla sinistra del portiere. Al 37' azione personale di Tupta che entra in area ma da posizione favorevole calcia alto.     
Tabellino,
Coppa Italia: Pescara - Gubbio (0-1):
Pescara (4-3-2-1): Sommariva; Saccani, Ingrosso, De Marino, Crescenzi (37' st Milani); Aloi (37' st Germinario), Kraja (37' st D'Aloia), Crecco; Dalle Monache (27' st Kolaj), Tupta; Vergani (27' st Desogus). A disp.: Plizzari, D'Aniello, Palmiero, Gyabuaa, Lescano, Brosco, Boben, Mora, Cuppone, Cancellotti. All.: Colombo.
Gubbio (3-5-2): Meneghetti; Tazzer, Bontà, Portanova (15' st Corsinelli); Morelli, Vitale, Francofonte, Bulevardi (31' st Rosaia), Semeraro (15' st Bonini); Di Stefano (37' st Fagotti), Artistico (31' st Vazquez). A disp.: Di Gennaro, Pauselli. All.: Braglia.
Arbitro: De Angeli di Milano (Decorato di Cosenza e Peloso di Nichelino); quarto uomo: Allegretta di Molfetta.
Rete: 34' st Vazquez (G).
Ammoniti: Semeraro (G), Portanova (G), Dalle Monache (P), Saccani (P). Angoli: 1-4. Recupero: 2' pt; 4' st. Spettatori: 667 (di cui 5 da Gubbio nel settore ospiti).

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1 ottobre 2011:

Gubbio-Verona 1-1
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24 ottobre 2011:
Gubbio-Torino 1-0
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6 gennaio 2012:
Gubbio-Bari 2-2
Spettatori: 3821

28 gennaio 2012:
Gubbio-Sampdoria 0-0
Spettatori: 3977

28 aprile 2012:
Gubbio-Pescara 0-2
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