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• 30
NOVEMBRE 2014 Acori:
"Che vittoria importante". Cais:
"Che gioia per il gol". Luciani:
"Notari dal cuore d'oro"
Gubbio
che ottiene la terza vittoria consecutiva e sale
al settimo posto in classifica. Nel team rossoblù
c'è soddisfazione, mentre in casa San Marino
si accusa in maniera netta l'operato dell'arbitro.
Però andiamo per ordine. L'allenatore Leonardo
Acori ha specificato: "Non siamo stati così
brillanti come al solito perchè in settimana
ci siamo allenati su campi molto fangosi. Il San
Marino invece correva di più perchè
si allena sul sintetico. Tuttavia abbiamo ottenuto
una vittoria importantissima. A mio avviso l'arbitro
non ha influito e l'espulsione di Paolini era giusta
perchè aveva messo il gomito in faccia a
Marchionni. Cais risolutore appena entrato? Si vede
che sono anche fortunato. Loviso sarà assente
a Santarcangelo? Peccato, ma dovremo trovare una
variante (tattica?) perchè contro il San
Marino è stato marcato ad uomo e ormai lo
conoscono". Per concludere però
Acori ribadisce: "Il programma non cambia
di una virgola: vogliamo la salvezza".
E poi Acori manda un messaggio del presidente Notari:
"Mi ha detto di riferire a tutti che il
presidente offrirà dei pullman a tutti quei
tifosi che vogliono andare a Santarcangelo domenica
prossima". Tocca poi a colui che ha sbloccato
il risultato a dieci minuti dal termine, Davide
Cais: "Sono contento: vittoria importante
e sudata, ma abbiamo trovato un San Marino ostico
e quadrato. Nella ripresa le due espulsioni ci hanno
agevolato. Sul gol sono andato in anticipo di testa
sul portiere su cross di Luciani e mi è andata
bene". Parla proprio Alessio Luciani
che dice: "All'inizio abbiamo sofferto perchè
non sapevamo come giocava il San Marino e quindi
non siamo stati brillanti. Per fortuna il destino
ci ha premiato, anche se voglio fare i complimenti
agli ospiti e un grazie vero ai nostri tifosi".
Ma non manca un elogio diretto del difensore rossoblù
al patron Sauro Notari: "É un presidente
con il cuore d'oro e per questo motivo tutti
noi in campo diamo il doppio". E il presidente
del San Marino, Luca Mancini, invece è un
fiume in piena: "Tutta
la squadra è in silenzio stampa. Porto
il lutto al braccio: quello che è successo
in questa partita non fa bene al calcio. Siamo sempre penalizzati da situazioni
incommentabili. Non c'è rispetto verso di
noi e quello che ci succede non fa onore al calcio.
Siamo martoriati e avrei voglia di ritirare la squadra
dal torneo. Un arbitro che ha fatto fischiare una
punizione tre metri dietro (nel gol di Cais ndr)
e due espulsioni ridicole! Basta con le ingiustizie:
qui si gioca sulla vita delle persone. La cosa è
diventata insopportabile". Sulla sua squadra
invece dice: "Dovevamo essere sul 2-0 per
noi nel primo tempo, invece...". Intanto
abbiamo inserito le foto di Gubbio e San Marino
(18 immagini) che si trovano nel link sotto la foto
in homepage e nella sezione "fotogallery".
Le foto sono di Simone Grilli per studio fotografico
Gavirati.
• 30
NOVEMBRE 2014 Gubbio
vincente nel finale sul San Marino (2-0). In gol
Cais e Regolanti, però ospiti in nove
Gubbio
contro San Marino. Si gioca di domenica alle ore
16. Acori opta sempre per il 4-1-4-1. Mentre il
trainer ospite Tazzioli schiera il 4-2-3-1. Pronti
e via. Al 2' ci prova Paolini di destro dal limite,
la palla sibila sopra all'incrocio. Curiosità:
Sensi segue quasi a "uomo" Loviso che
spesso e volentieri, parte e imposta l'azione davanti
alla difesa. Al 19' punizione insidiosa di Loviso
calciata in area, ma la palla, deviata in mischia
finisce sul fondo. Al 21' risponde Sensi dalla lunga
distanza su punizione: la sfera va alta. Al 22'
pericolo in area eugubina: disattenzione di Galuppo,
ne approfitta Soligo che cerca il tiro a rete ma
Iannarilli in uscita salva; sulla respinta prende
palla La Mantia ma si decentra troppo e spreca tutto.
Al 27' prova il tiro radente dal limite Casiraghi
verso l'angolino, ma salva in tuffo Vivan. Al 28'
però risponde Soligo con un tiro che impegna
Iannarilli e si salva in angolo. Al 35' Soligo pennella
in area una punizione velenosa dove Cruz manca in
maniera clamorosa il tap in vincente di sinistro.
Al 38' ci prova Magnanelli dal limite: rasoiata
di destro che termina tra le braccia di Iannarilli.
Al 41' Regolanti si fa pericoloso in area ospite
ma sbroglia tutto Fogacci. Ripresa. Subito pericoloso
il San Marino con un tiro dal limite di Cruz (46')
con la palla che sorvola di poco sopra la traversa.
Al 48' San Marino in dieci: Paolini commette fallo
su Marchionni e viene espulso per somma di ammonizioni.
Al 64' Casiraghi cerca il sinistro vincente dal
limite, la palla termina di poco a lato. Al 67'
Sensi cerca di sorprendere Iannarilli con un tiro
verso l'incrocio, palla che sibila di poco fuori.
Al 68' San Marino che finisce in nove: fallo di
Magnanelli su Loviso e viene espulso (per doppia
ammonizione). Al 77' cross di Luciani in area, Regolanti
incorna a rete ma para a terra Vivan. Al minuto
79 il Gubbio passa in vantaggio: Galuppo (calcia
una punizione) serve Luciani che crossa in area,
il nuovo entrato Cais di testa insacca in rete.
Nel finale Vettraino (88' e 93') manca il raddoppio
in due occasioni. Al 94' però c'è
gloria per Regolanti con una grande sventola di
destro su assist di D'Anna. Finisce così,
2-0 per il Gubbio. Tabellino:
Gubbio - San Marino (2-0): Gubbio
(4-1-4-1): Iannarilli; Luciani, Manganelli (53'
Lasicki), Galuppo,
D'Anna; Loviso; Mancosu, Guerri, Casiraghi (78'
Cais), Marchionni (65' Vettraino);
Regolanti. (A disp.: Citti, Caldore, Domini,
Esposito). All. Acori. San Marino
(4-2-3-1): Vivan; Paolini, Fogacci, Ferrero, Armada
Cruz; Magnanelli, Soligo; Coto (71' Valeriani), Sensi
(80' Cicarevic), Bangoura (53' Palazzi); La
Mantia. (A disp.: Migani, Russo, Casolla, Martinez). All. Tazzioli. Reti:
79' Cais (G), 94' Regolanti (G). Arbitro:
D'Apice di Arezzo (Marques di Saronno e Martinelli
di Seregno). Espulsi: 48' Paolini (S); 68'
Magnanelli (S). Ammoniti: Loviso (G); Magnanelli
e Paolini (S). Spettatori: 1184 (721 abbonati). Risultati:
Quindicesima Giornata - Girone B - Lega pro Unica: Ascoli
- Grosseto 1-1 77'
Torromino (G), 85' Altinier (A) Carrarese
- Reggiana 1-3 8'
Ruopolo (R), 21' Bruccini (R), 44' Berra (C), 91'
Ruopolo (R) Gubbio
- San Marino
2-0 79'
Cais (G), 94' Regolanti (G) L'Aquila
- Pistoiese 2-0 2'
Sandomenico (A), 87' Ceccarelli (A) Lucchese
- Teramo 0-0 Pontedera
- Forlì 2-1 49'
Castellani (F), 79' Cesaretti (P), 90' Grassi (P) Prato - Ancona 2-3 37'
Tulli (A), 38' Bocalon (P) rig., 40' Di Dio (A), 57'
Di Dio (A), 67' Rubino (P) Santarcangelo -
Pro Piacenza 2-0 53'
Sorin (S), 92' Guidone (S) Savona - Tuttocuioio
2-2 2'
De Feo (S), 29' De Feo (S), 34' Tempesti (T), 67'
Gioè (T) Spal
- Pisa 0-1 81'
Rozzio (P)
• 29
NOVEMBRE 2014 Tutti
a disposizione contro il San Marino. Contro il Pro
Piacenza si gioca sabato 20, ore 15
Tutto
pronto per Gubbio contro San Marino. Tutti convocati
e tutti a disposizione del trainer rossoblù
Acori che nella conferenza stampa del sabato (prima
del match) in sintesi ha detto: "Resta una
gara difficile perchè da ex conosco il San
Marino e inoltre finora ha ottenuto delle sconfitte
che in molti casi non meritava. Dalla mia squadra
mi attendo che non ci siano cali di tensione, non
dobbiamo lasciare degli spazi all'avversaria e non
commettere errori. Mi attendo una risposta importante
dalla squadra e mi auguro che ci sia l'apporto del
pubblico per questa sfida delicata". Come
detto, tutti convocati, e come assetto (e pure negli
interpreti) non cambia nulla rispetto alla partita
vinta ad Ancona. Perciò Iannarilli in porta.
Quartetto difensivo basato su Luciani, Manganelli,
Galuppo e D'Anna. Loviso nel ruolo di playmaker.
Quartetto di centrocampo con Guerri e Casiraghi
al centro, Mancosu e Marchionni ai lati. Come centravanti
Regolanti. Arbitra l'incontro il signor Giosuè
Mauro D'Apice di Arezzo: sarà coadiuvato
dagli assistenti Anderson Gleison Marques di Saronno
e Veronica Martinelli di Seregno. Intanto è
uscita la data e l'orario della diciottesima giornata
di Lega Pro Unica: il Gubbio giocherà in
trasferta a Piacenza contro la Pro Piacenza sabato
20 dicembre alle ore 15. Domenica questa invece
contro il San Marino si gioca alle ore 16. Prossimo
impegno in trasferta a Santarcangelo, al "Valentino
Mazzola" domenica 7 dicembre con inizio alle
ore 16. Poi alla diciassettesima giornata si prevede
un impegno casalingo contro la Pistoiese: gara che
si gioca sabato 13 dicembre alle ore 19:30.
• 28
NOVEMBRE 2014 Lamanna:
"Con il San Marino: parai quel rigore con
grande emozione. A Gubbio, che anni..."
Adesso
gioca in serie A con il Genoa. É passato
per Gubbio in due stagioni trionfali. Stiamo parlando
del portiere Eugenio Lamanna. Domenica il Gubbio
affronta dopo oltre quattro anni il San Marino e
l'ultima partita casalinga risale al 6 giugno 2010,
finale di andata dei playoff in C2, dove i rossoblù
si imposero per 2-0 (reti di Rivaldo e Gomez Taleb)
e proprio nei minuti finali Lamanna neutralizzò
un rigore a Grassi, davanti a tremila persone. Ora
lo intervistiamo in esclusiva. Ebbene Lamanna, come
ricorda quell'evento? "Quella fu una partita
strana e particolare perchè siamo arrivati
alla finale dopo un finale di campionato in grande
ascesa. Ma c'era tanta gente di Gubbio allo stadio
e di conseguenza porto con me un grande ricordo.
Quel risultato fu importante perchè ci ha
permesso di giocare poi a San Marino con più
tranquillità". Ma nel momento in
cui Grassi si è presentato sul dischetto,
cosa ha pensato? "É successo tutto
velocemente, in quel momento non pensavo a nulla,
ma quando sono riuscito a parare quel rigore ho
provato una grande emozione". E poi al
ritorno il grande esodo di tifosi eugubini (2624
con esattezza) a San Marino nel giorno del trionfo:
"Anche qui ho ricordi bellissimi: ci trovavamo
in emergenza perchè avevamo diversi assenti
(mancavano Farina e Bruscagin) e facemmo una grande
partita". Ma non si dimentica la grande
cavalcata dell'anno successivo verso la serie B:
un racconto? "In quella stagione avevamo
mantenuto in gran parte la squadra che aveva vinto
la C2. Da Como in poi è nata la nostra cavalcata
viaggiando con una marcia in più".
C'era un certo Gomez Taleb che ora si trova pure
lui in serie A, che effetto fa? "Era arrivato
a gennaio 2010: ci ha dato veramente una grande
mano e lo sta facendo pure adesso (con l'Hellas
Verona ndr): sta dimostrando tutto il suo valore.
Prima di venire a Gubbio non giocava molto: aver
preso un calciatore così in quel preciso
momento è stato determinante". Diciamo
poi che Torrente ha portato con sè Lamanna
in serie B con il Bari dove si è potuto affermare:
"Torrente è stato importante nella
mia carriera. D'altronde pure a Bari abbiamo disputato
delle stagioni positive. Quindi sia per me che per
il mister sono state di sicuro stagioni importanti
e molto positive sia a Gubbio che a Bari. Per questo
lo ringrazio, come ringrazio Giovanni Pascolini".
Poi ancora in B a Siena ed ora in serie A con il
Genoa dove è il secondo portiere dietro a
Mattia Perin, considerato uno dei migliori portieri
d'Italia. Nella massima serie, com'è? "Sono
molto contento. Nonostante che non gioco adesso,
essere qui è sempre un punto di partenza.
Essere in A è importante. D'altronde nel
Genoa ho trovato un bel gruppo, ci sono degli ottimi
preparatori come Spinelli e Scarpi. Questa esperienza
è un motivo di crescita per me".
E il presidente Enrico Preziosi, com'è? "É
un personaggio di riferimento ed è sempre
vicino alla squadra". Ecco l'ultima domanda:
un messaggio ai tifosi di Gubbio? "Sembrano
parole scontate, però è la verità:
porterò Gubbio sempre con me. Spero tanto
che la tifoseria eugubina abbia delle soddisfazioni
come è successo quando c'eravamo noi. Gubbio,
oltre ad essere davvero una bella città,
è formata da persone che sanno farsi distinguere
in maniera positiva da tante altre realtà.
Auguro solo il meglio al Gubbio". Curiosità:
ecco la foto sul sito ufficiale del Genoa Cricket
& Football Club di Eugenio Lamanna.
• 27
NOVEMBRE 2014 La
storia. Loviso torna "leader" e batte
il suo record (di gol)! E il San Marino cade a Savona
Crediamo
che nessuno si sarebbe mai aspettato la scorsa estate
dell'esplosione di un calciatore che negli ultimi
anni aveva avuto difficoltà per rendere al
meglio delle sue potenzialità. Evidentemente
a Gubbio ha trovato la sua dimensione. Stiamo parlando
di Massimo Loviso, ruolo playmaker, che è
arrivato in prestito dal Parma. Acori ci ha creduto
fortemente, pure ad inizio stagione difendendolo
a spada tratta quando piovevano critiche per l'ex
mediano di Bologna e Livorno in serie A. E Loviso
lo ha ripagato sul campo, a suon di gol: 8 reti
realizzate finora (come un bomber di razza), di
cui 6 nelle ultime quattro giornate. Infallibile
sui calci piazzati: gli addetti ai lavori, per come
sa calciare la palla sulle palle inattive, lo hanno
paragonato addirittura ad Andrea Pirlo. Paragoni
o no, è un dato di fatto che Loviso ha una
media gol impressionante sui calci da fermo: ora
è diventato un vero spauracchio per tutte
le squadre avversarie. Se guardiamo invece la sua
performance sul lato prettamente tattico e tecnico,
Loviso è cresciuto molto rispetto alle prime
partite di campionato: con l'innesto di Guerri che
ha dato un certo equilibrio ed esperienza a centrocampo,
il calciatore di Bentivoglio (Bologna) si è
trovato più a suo agio ed ora può
agire come meglio crede, con più tranquillità
ed efficacia. Sembra chiaro che certi accorgimenti
tattici adoperati dal tecnico Acori da Ascoli Piceno
ad oggi hanno dato i suoi frutti e pure tutta la
squadra è cresciuta in maniera piuttosto
considerevole. Ora bisogna vedere se il Gubbio ha
trovato la sua stabilità: i prossimi match
con San Marino, Santarcangelo, Pistoiese e Pro Piacenza
(prima delle ferie di Natale) sono probanti in tal
senso. Notiziario. Non dovrebbe cambiare nulla rispetto
alle ultime uscite dei rossoblù: si va verso
la conferma del 4-1-4-1 adoperato da Acori da un
mese a questa parte e anche gli interpreti dovrebbero
essere gli stessi di sabato scorso contro l'Ancona.
Se da una parte c'è una squadra in forma,
da un'altra parte c'è un'altra squadra che
è entrata in un tunnel di grave crisi. Infatti
il prossimo avversario del Gubbio, cioè il
San Marino, è stato sconfitto per 4-1 a Savona
nella partita di recupero del mercoledì.
A segno per i liguri subito Scappini (1'), poi raddoppio
di Spadafora (39'). Nel finale di primo tempo ha
accorciato le distanze lo spagnolo Alvaro Armada
Cruz (44'). Nella ripresa però il Savona
ha dilagato con due reti di De Feo (58' e 79') fissando
il poker. Il San Marino proviene da un ruolino di
marcia poco invidiabile: cinque sconfitte di fila;
l'ultimo risultato utile risale al 19 ottobre con
la vittoria per 3-0 sul fanalino di coda Pro Piacenza.
• 26
NOVEMBRE 2014 Giammarioli:
"Gubbio, merito della società che
ha avuto calma. Gomez e Galabinov, colpi..."
A
distanza di mesi torna a parlare. Tanti anni vissuti
in prima linea a Gubbio, ed ora è al fianco di
Gigi Simoni. Stiamo parlando di Stefano Giammarioli,
attualmente direttore sportivo dei grigiorossi.
Però partiamo subito a parlare del Gubbio
attuale. Che idea si è fatto? "É
chiaro che lo seguo sempre: io e la mia famiglia
siamo in primis tifosi del Gubbio e non tifiamo
squadre di serie A. Come ha specificato Simoni in
un'intervista a Trg tempo fa: «Stefano, appena
ha un attimo di tempo parla del Gubbio». Ho
passato 20 anni nel Gubbio e quindi esiste un affetto
particolare. Dopo un inizio titubante, ma ci sta
quando viene costruita una squadra tutta nuova,
adesso il Gubbio sta venendo fuori: il merito va
alla società che ha avuto la pazienza di
fare lavorare Acori. E Acori credo che sia stato
un valore aggiunto perchè è un allenatore
che la categoria la conosce bene". Giustamente
ha parlato di pazienza, che forse manca a Cremona:
una piazza assai esigente e oltretutto la Cremonese
non sta passando un bel momento: "Gli investimenti
sono stati sempre enormi, al pari di società
di serie B. Da quest'anno però è cambiato
il progetto preparando la squadra con dei giovani.
Un po' quello che era stato fatto con Simoni per
poi mettere dentro Torrente e progettare i due anni
di vittorie. L'impatto è stato difficile
perchè a Gubbio ti viene permesso di fare
qualche errore in più: la pressione qui è
tanta. Eravamo partiti con un allenatore del settore
giovanile (Montorfano ndr), ma sono sorti dei problemi.
Credo che non ci sia stata una migliore scelta come
quella di Giampaolo per preparare la squadra anche
per il prossimo anno". Ora parliamo del
passato, a mente fredda. In primis si ricordano
quegli anni magici della doppia promozione (dalla
C2 alla serie B) dove c'era la triade (Simoni-Giammarioli-Torrente).
Ma qual era il segreto di quel Gubbio? "É
stata intelligente la società che ci ha permesso
di lavorare. Si fidava del nostro lavoro e quindi
c'era un iter coordinato di lavoro. Poi c'erano
due giovani come io e Vincenzo (Torrente ndr) che
volevamo fare carriera, e vicino a noi c'era una
persona esperta come Simoni: era un mix vincente.
Non so se abbiamo avuto fortuna, però sono
arrivati dei buoni calciatori. Ma più che
altro si era creato un grande feeling con la città.
Il tifo a Gubbio era infernale: sembrava che c'erano
diecimila persone allo stadio. Io andavo in panchina
vicino a Torrente e a volte non si riusciva a parlare
nemmeno tra di noi". Qual è l'acquisto
più azzeccato della vostra era? "Abbiamo
preso dei calciatori dai dilettanti tipo Marotta,
o dalla C2 come Borghese o Gomez Taleb. Quasi una
quarantina di calciatori ora giocano in B o addirittura
in A. Ma credo che i due colpi da novanta sono stati
Gomez e Galabinov: mi piacerebbe vederli a Gubbio
come coppia d'attacco, se si vincesse al Supernalotto".
La più grande amarezza, forse il torneo di
serie B? "A marzo (2012 ndr) ci trovavamo
fuori dai playout: vuol dire che la squadra non
era così allo sfascio. Purtroppo nelle ultime
otto partite non riuscivamo più a camminare.
Ma in particolare ho avuto due amarezze l'anno scorso:
il derby perso con il Perugia (per 5-0 ndr) con
tante assenze dove siamo stati umiliati e poi non
ho potuto fare il direttore sportivo".
Ovvero? "Ho dovuto svolgere più un
ruolo finanziario che tecnico, con l'accordo legato
al Parma che in quel momento è stato essenziale.
Ma soprattutto mi ha ferito il fatto che c'è
qualche tifoso eugubino che gioisce per le sconfitte
della Cremonese: io per il Gubbio ho dato tutto
trascurando anche la famiglia. Sono un eugubino
vero e sono andato via con signorilità perchè
mi sento dentro questi colori. D'altronde ho lasciato
tanti amici, come Pannacci di cui sono amico da
tanti anni e sono contento che sta lavorando bene:
ho sempre sponsorizzato l'eugubinità di Giuseppe
per la mia sostituzione, sia in società che
pubblicamente. Ma so che la gente mi vuole bene:
tanti tifosi di Gubbio mi incoraggiano in questo
momento di difficoltà, pure con sms e li
ringrazio".
• 25
NOVEMBRE 2014 L'editoriale.
Ed il "problema" non fu più...
l'attacco! E con il cambio di modulo, più
punti...
Come
è strano il calcio. In poche partite può
cambiare davvero tutto. Nelle prime cinque giornate
infatti il Gubbio aveva segnato solo 3 reti (per
una media di 0,60 gol a partita). Dalla sesta giornata
ad oggi (cioè alla quattordicesima giornata)
la formazione eugubina ha realizzato 19 reti (per
una media di 2,11 gol a partita). Senza considerare
che nelle ultime cinque giornate sono stati realizzati
14 gol (per una media di 2,80 gol a partita). Senza
aggiungere che negli ultimi due incontri addirittura
ne sono state segnate 8 (di reti) per una media
di 4 (!) gol a partita. Ma in definitiva cosa è
cambiato? Come mai è avvenuta questa incredibile
escalation in così poco tempo? Analizzando
a 360 gradi il tutto, le risposte potrebbero essere
diverse. Innanzitutto un organico totalmente rivoluzionato
(cioè rispetto alla passata stagione, per
intenderci) ha bisogno di amalgama: e qui si vede
in maniera netta e palpabile la mano del tecnico
Leonardo Acori. Un allenatore che in realtà
ha trovato i giusti equilibri in questa squadra
strada facendo. E il cambio di atteggiamento, o
per meglio dire di modulo, ha dato i suoi frutti.
Basta guardare sulla sezione "stagione"
del sito. Fino alla partita contro il Pontedera
(con sconfitta in casa) l'allenatore umbro aveva
utilizzato il 4-3-3: in questo lasso di tempo sono
arrivati 9 punti in nove partite (ovvero una media
di un punto a partita). Dalla decima giornata in
poi (cioè da Ascoli Piceno in poi, per intenderci)
il trainer rossoblù ha adoperato il 4-1-4-1:
in cinque giornate sono arrivati 10 punti (media
di 2 punti a partita). Pure l'attacco, in maniera
esponenziale, è migliorato: 8 gol in nove
partite (media di 0,88 gol a partita) con il 4-3-3
mentre sono arrivati 14 gol in cinque partite con
il 4-1-4-1 (media di 2,80 gol a partita). E in maniera
sorprendente adesso il Gubbio ha il miglior attacco
del girone: 22 reti segnate; seguono la capolista
Ascoli (21) e il Prato (20). Pensare che il fronte
avanzato era finito sotto accusa nelle prime giornate:
segno inequivocabile che il problema non era...
l'attacco! Mentre si nota (sempre in base ai numeri)
che il tallone di Achille dei rossoblù è
il reparto arretrato: 19 reti subite in 14 partite
(media di 1,35 gol a partita); peggio hanno fatto
solamente Prato (25), Forlì (22) e il fanalino
di coda Pro Piacenza (21). Con il cambiamento di
atteggiamento tuttavia gli attaccanti hanno trovato
giovamento: con il 4-3-3 sono andati a segno Loviso
(due gol), Domini, Esposito, Lasicki, Regolanti,
Vettraino e Cais (tutti con un gol a testa); in
pratica tre gol in tutto per gli attaccanti. Con
il 4-1-4-1 invece il trend è ben diverso:
Loviso (6 gol), Regolanti (4), Mancosu (2), Cais
e D'Anna (1); in pratica cinque gol in tutto che
in realtà arrivano a 7 con la doppietta dell'ala
destra Mancosu. E che dire del capocannoniere? Loviso
(che non è un attaccante) ha segnato 6 gol
nelle ultime quattro gare e si sta comportando come
un vero bomber, anche se solo un gol su azione
(a Forlì). Ma si sa, nel calcio, si vince
anche sui calci piazzati e sono fondamentali: l'importante
è avere in squadra un calciatore che abbia
queste peculiarità e bisogna saperle sfruttare
al meglio. Per concludere esce fuori una curiosità.
Con Acori in panchina, il Gubbio nella stagione
1997-1998 (serie D) iniziò la cavalcata verso
la vincita del campionato il 23 novembre 1997 con
la vittoria per 1-0 sulla Narnese (allora capolista).
Però se ci riferiamo al mese di novembre,
viene fuori un altro precedente: il 7 novembre 2010,
il Gubbio (allenato allora da Torrente) vince a
Bassano del Grappa (1-0) ottenendo poi in sequenza
otto vittorie di fila; poi il 23 novembre 2010 il
Gubbio vince a Lumezzane (2-0) prima della grande
sfida contro il Sorrento (vinta anche quella) che
poi risultò decisiva per la scalata verso
la B. Sognare si può? Rispondiamo subito:
guai esaltarsi! Restare con i piedi ben saldi per
terra... sempre! (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)
• 22
NOVEMBRE 2014 Acori:
"Orgoglioso di questa squadra. Un'ora perfetta".
Iannarilli: "Sì, ma voliamo basso..."
Gubbio che
cala il poker, il secondo dopo sei giorni. Gubbio
cinico, spietato, con un Loviso ancora in grande
spolvero (due reti); in gol pure Regolanti e Cais
nel finale. Il tecnico dei rossoblù Leonardo
Acori è raggiante: "Sono orgoglioso
di questa squadra". Una frase eloquente,
ma il trainer poi precisa: "Per un'ora abbiamo
disputato una grande partita. Solo negli ultimi
quindici minuti siamo proprio calati. Ma questa
squadra è in grande crescita e in avanti
c'è l'imbarazzo della scelta. Sono contento
perchè tutta la squadra si esprime con dedizione
e pure chi va in tribuna meriterebbe di giocare.
Una squadra dove c'è la cultura del lavoro
e in campo ha mostrato grande carattere. Loviso?
É un uomo squadra, e pensare che all'inizio
qualcuno metteva in dubbio che non era in grado
di giocare all'altezza in questa squadra".
Gli fa eco il portiere Antony Iannarilli che tuttavia
predica calma e gesso: "Lo sapevo che questa
squadra aveva bisogno di tempo e che prima o poi
i risultati sarebbero arrivati. Non ho fatto delle
parate determinanti: questo è importante
perchè il Gubbio adesso sta bene. Ma voliamo
basso: il nostro obiettivo è la salvezza".
Sull'altra sponda, il trainer dei biancorossi Giovanni
Cornacchini è amareggiato: "Mi assumo
tutte le responsabilità. É stata solo
colpa mia: Di Dio non stava bene e invece io l'ho
fatto giocare lo stesso. Tornassi indietro non avrei
preso questa decisione, perciò non la rifarei.
Tuttavia abbiamo incontrato un Gubbio frizzante
che ha offerto un buon calcio. E se ci sono calciatori
giovani non vuol dire se c'è la qualità".
Il difensore dei dorici Lorenzo Paoli invece lancia
delle frecciate al direttore di gara e lo dice in
maniera telegrafica: "Alcuni episodi molto
dubbi che ci hanno condizionato: il rigore per il
Gubbio era dubbio e pure la punizione (di Loviso
del 2-1 ndr)". Intanto abbiamo inserito
le foto della gara di Ancona e Gubbio (18 immagini)
che si trovano nel link sotto la foto in homepage
e nella sezione "fotogallery". Le foto
in questione sono di Simone Grilli.
• 22
NOVEMBRE 2014 Gubbio
che sbanca Ancona e cala il poker (2-4). Loviso
fa il bis, poi Regolanti e Cais in rete
Gubbio che
gioca ad Ancona di sabato alle ore 17. Gubbio di
Acori che schiera il solito 4-1-4-1 con gli stessi
undici scesi in campo nella partita precedente contro
la Tuttocuoio. Ancona di Cornacchini che invece
opta per il 4-2-3-1. Ancona in maglia rossa, Gubbio
in maglia bianca. Pronti e via: Gubbio subito in
vantaggio al 2'. Loviso lancia in area Casiraghi
che cade a terra dopo un contatto con Di Dio, per
l'arbitro è calcio di rigore tra le proteste
dei locali. Dal dischetto Loviso non sbaglia, palla
che si infila rasoterra nell'angolino. Passano appena
otto minuti e così i biancorossi trovano il pareggio
(10'): infatti sugli sviluppi di un corner calciato
in area ospite da Bondi, in mischia sbuca Paoli
che calcia di destro a rete ma Iannarilli devia, di conseguenza
D'Anna con il sinistro involontariamente insacca
la sfera nella propria porta. Ma c'è
un ulteriore colpo di scena al 14' perchè
il Gubbio torna in vantaggio: Mancosu conquista
una punizione dal limite, Loviso calcia direttamente
in porta di destro con la palla che passa tra la
barriera e si infila rasoterra in rete alla sinistra
del portiere Aprea. Al 24' tiro fulmineo dal limite
di destro da parte di Marchionni, Aprea vola e si
salva in calcio d'angolo. Al 30' poi ci prova D'Orazio
dal limite di sinistro, ma Iannarilli c'è
e para a terra. E al 32' il Gubbio trova il tris:
Regolanti ruba palla a D'Orazio al limite, entra
in area e di sinistro fa partire un tiro chirurgico
con la sfera che si insacca sotto all'incrocio alla
destra del portiere. Al 37' proteste dei locali
per una trattenuta (per la maglia) in area di Manganelli
su Tavares, ma l'arbitro fa proseguire con le conseguenti
proteste del puntero dorico. Al 39' punizione a
girare dal limite di Bondi, ma il tiro è
prevedbile e Iannarilli para. Al 42' azione di D'Anna, che
da sinistra apre verso destra verso Mancosu che
calcia di destro dal limite: palla che sorvola di
poco sopra la traversa. Ripresa. Al 49' ci prova
il solito Loviso dai venti metri, questa volta però
il suo destro termina alto. Al 55' occasione dei
dorici con D'Orazio che pennella in area un pallone
invitante, però Parodi manca in maniera clamorosa
il tap in vincente a pochi passi dalla porta. Poi
al minuto 80 ci prova Bondi da fuori area, para
a terra Iannarilli. Al minuto 87 arriva il secondo
gol dorico con Morbidelli che insacca di destro
su assist di D'Orazio da sinistra. Ma non è
finita perchè il Gubbio segna il poker (93'):
D'Anna serve in area Cais che di sinistro insacca
la palla nell'angolino. Finisce così. Gubbio
vincente ad Ancona. Tabellino:
Ancona - Gubbio (2-4): Ancona
(4-2-3-1): Aprea; Di Dio (46' Tulli), Paoli, Mallus, D'Orazio;
Sampietro, Di Ceglie (64' Cognigni); Morbidelli, Bondi, Parodi;
Tavares (72' Paponi). (A disp.: Lari, Barilaro, Camillucci, Dierna). All. Cornacchini. Gubbio
(4-1-4-1): Iannarilli; Luciani, Manganelli, Galuppo,
D'Anna; Loviso; Mancosu (72' Lasicki), Guerri, Casiraghi, Marchionni
(61' Vettraino);
Regolanti (79' Cais). (A disp.: Citti, Caldore, Esposito,
Castelletto). All. Acori. Reti:
2' Loviso (G) rigore, 10' D'Anna (G) autogol, 14' Loviso
(G), 32' Regolanti (G), 87' Morbidelli (A), 93'
Cais (G). Arbitro:
Pietropaolo di Modena (Giacomozzi di Fermo e Zanetti
di Portogruaro). Ammoniti: Tavares e Parodi
(A); Manganelli e
Regolanti (G).
Spettatori: 1748 (87 di Gubbio nel
settore ospiti). Risultati:
Quattordicesima Giornata - Girone B - Lega Pro: Ancona
- Gubbio 2-4 2'
Loviso (G) rig., 10' D'Anna (G) aut., 14' Loviso (G),
32' Regolanti (G), 87' Morbidelli (A), Cais (G) Forlì
- Spal 1-0 43'
Drudi (F) Grosseto - Santarcangelo 1-0 85'
Pichlmann (G) L'Aquila - Savona 1-0 40'
Sandomenico (A) Pisa - Carrarese 0-1 90'
Castagnetti (C) Pistoiese
- Pontedera 1-1 26'
Grassi (Po), 46' Piscitella (Pi) Pro Piacenza
- Ascoli
0-3 17'
Altinier (A) rig., 38' Altinier (A), 50' Mustacchio
(A) Reggiana
- Prato 4-0 30'
Angiulli (R), 42' Tremolada (R), 74' Siega (R),
91' Sinigaglia (R) San
Marino - Lucchese 0-1 59'
Raicevich (L) Tuttocuoio
- Teramo 0-0
• 21
NOVEMBRE 2014 La
prova della continuità ad Ancona. Out Domini,
torna Lasicki. Si gioca di sabato, ore 17
Gubbio
alla ricerca della continuità. Infatti dopo la vittoria
netta sulla Tuttocuoio serve una prova della verità.
Indisponibile Domini per squalifica, ma rientra
Lasicki dopo il tour con la sua nazionale (Under
21 della Polonia). Probabile la conferma del 4-1-4-1.
Iannarilli in porta. Quartetto difensivo con Luciani,
Lasicki (in ballottaggio con Manganelli), Galuppo
e D'Anna. Loviso playmaker. Quartetto di centrocampo
sulla linea Mancosu, Guerri, Casiraghi e Marchionni.
Come centravanti Regolanti. Il tecnico Leonardo
Acori in conferenza stampa dopo la rifinitura ha
detto in breve: "Ho qualche dubbio di formazione,
però in sostanza cambierà poco o nulla
rispetto a domenica scorsa. Ho una rosa di oltre
venti calciatori e ognuno deve farsi trovare pronto
al momento opportuno. Questa è una gara
di grandi aspettative, soprattutto per il sottoscritto
perchè dobbiamo dare un segnale di continuità.
L'Ancona non prende gol da tanti minuti (459 ndr)
e proviene da sei risultati utili consecutivi, ma
noi abbiamo i mezzi per poter fargli male. Rientra
Lasicki, ma Manganelli ha giocato molto bene contro
la Tuttocuoio: perciò vedrò chi scenderà
in campo solo all'ultimo". Venti sono i
convocati per la trasferta di Ancona: Cais, Caldore,
Casiraghi, Castelletto, Citti, D'Anna, Esposito,
Galuppo, Guerri, Iannarilli, Lasicki, Loviso, Luciani,
Luparini, Mancosu, Manganelli, Marchionni, Regolanti,
Rosato e Vettraino. Si gioca sabato (ore 17).
• 21
NOVEMBRE 2014 Ad
Ancona... mai un pareggio. Quattro sconfitte e una
vittoria con gol di De Angelis nel 2006
Sabato
il Gubbio è ospite ad Ancona. In terra marchigiana
non è mai uscito fuori un pareggio. Lo score
parla di quattro vittorie per i dorici ed una sola
vittoria del Gubbio (ed è l'ultima). Primo
incontro in serie B il 7 dicembre 1947: Ancona batte
Gubbio per 1-0 con rete di Fabbri. L'anno dopo in
serie C il 29 maggio 1949 Ancona (che all'epoca
si chiamava Anconitana) vittoriosa per 3-1: per
il Gubbio andò a segno Fornasaris. Altra vittoria biancorossa
in serie D il 22 settembre 1974 per 2-0. Questi
dati sono tratti dal libro "Rossoblù"
di Gianluca Sannipoli. Poi altre due sfide negli
anni duemila. In C2 il 10 ottobre 2004, Ancona batte
Gubbio per 1-0 con rete decisiva di Ferraro: in
panchina c'era Castellucci. L'anno dopo la prima
vittoria dei rossoblù il 21 gennaio 2006:
Gubbio che vince per 1-0 ad Ancona con gol decisivo
di De Angelis e in panchina c'era Cuttone. Arbitra
la partita di sabato il signor Alessandro Pietropaolo
di Modena, coadiuvato dai guardalinee Alessio Giacomozzi
di Fermo e Andrea Zanetti di Portogruaro. Il Gubbio
di Acori dovrebbe adottare di nuovo il 4-1-4-1.
Quindi Iannarilli in porta. Quartetto difensivo
con Luciani, Lasicki (al rientro), Galuppo e D'Anna.
Loviso playmaker. Un quartetto di centrocampo con Guerri
e Casiraghi al centro, sulle ali Mancosu e Marchionni.
Di punta Regolanti. Invece l'Ancona del trainer
Cornacchini dovrebbe riproporre il modulo 3-4-1-2
adoperato nella partita pareggiata a Ferrara con
la Spal. Perciò Aprea in porta. Trio difensivo
con Dierna, Paoli e D'Orazio. Mentre a centrocampo
Di Dio, Camillucci, Di Ceglie, Bondi. Parodi trequartista
a supporto di Morbidelli e Tavarez. Per il settore
ospiti biglietti in vendita per gli eugubini presso la Tabaccheria
2000.
• 20
NOVEMBRE 2014 Cornacchini:
"Ora è un Gubbio diverso dalla Coppa.
Gara difficile, bisogna concedere poco"
Ha
giocato con il Gubbio da gennaio 1999 fino a giugno
2000, è stato poi avversario del Gubbio come
allenatore (del Fano) nella stagione 2009-2010 ed
ora sta guidando l'Ancona, prossima avversaria dei
rossoblù. Stiamo parlando di Giovanni Cornacchini
che ci concede questa intervista. L'Ancona proviene
da un record invidiabile (il portiere Aprea non
prende gol da 459 minuti) e da sei risultati consecutivi.
Ma Cornacchini frena subito gli entusiasmi: "Il
record mi interessa relativamente, a me interessano
i risultati. D'altronde incontreremo un Gubbio che
non è lo stesso di quello affrontato in Coppa
Italia: infatti è una squadra che possiede
dei calciatori importanti, per questo motivo per
noi sarà una partita difficile. É
difficile giocare contro il Gubbio, perciò
noi dovremo essere bravi a concedere molto poco".
Tuttavia l'Ancona deve fare i conti con due assenze
importanti come Tulli e Paponi da un po' di tempo,
giusto? "Purtroppo abbiamo pure altri assenti,
però abbiamo una rosa ampia e chi ha sostituito
i vari Paponi e Tulli si sono comportati sempre
bene. Questo fatto fa ben sperare". E il
vostro obiettivo in campionato? "Di salvarsi
velocemente. Questo è un campionato difficoltoso,
equilibrato". Invece cosa ci può
dire dell'eugubino Renzo Tasso che è il suo
vice? "Lo conosco da tanto tempo: persona
seria, molto preparata, perciò sono molto
contento di lavorare con lui". Invece il
Gubbio come squadra può puntare solo alla
salvezza o a qualcos'altro? "É una
squadra giovane che ha entusiasmo. A mio avviso
può fare di più di una semplice salvezza".
Lei è stato avversario del Gubbio di Torrente
che vinse quei playoff del 2010 contro il Fano (di
cui Cornacchini era l'allenatore). A distanza di
tempo, che idea si è fatto di quell'esito
finale? "Credo che con quella squadra aveva
fatto poco, perchè poteva arrivare prima
alla C1 senza passare dai playoff. Basta vedere
che giocatori aveva e che continuano a giocare in
categorie importanti: basta citare dei nomi come
Gomez Taleb, Casoli, Marotta o Boisfer. Insomma,
c'era della qualità". Pure per Cornacchini
tuttavia fu un campionato soddisfacente, giusto?
"Certo. Per noi fu un'annata importante
perchè prima ci trovavamo in serie D e siamo
stati ripescati. Di sicuro è stata un'annata
positiva". Questo campionato, un giudizio?
"Stanno uscendo i veri valori. Pisa, Ascoli
e forse L'Aquila hanno un qualcosa più di
tutte: queste tre squadre lotteranno per vincere
il torneo". C'è chi dice che questo
campionato è livellato verso il basso a livello
tecnico, Cornacchini che ne pensa? "Basta
guardare l'ultima partita dell'Italia contro l'Albania:
ci dice tutto. Dalla Nazionale in giù il
calcio si è livellato e il momento attuale
è questo. D'altronde ci si lamenta che la
serie A è un campionato scarso dove ci sono
calciatori non all'altezza e perciò non pronti per
la Nazionale. Quindi proviamo a pensare come può
essere nelle categorie inferiori. Tuttavia anche
nel nostro girone ci sono calciatori bravi".
Diciamo che la precedente domanda forse era una
provocazione: Cornacchini (oltre che in serie A
con il Milan) ha giocato a Perugia vincendo una
C1 nel 1994. A quei tempi la terza serie non era
un'altra cosa? "Sicuramente, c'è
differenza. Ma erano altri periodi". Ultima
domanda: ha giocato pure nel Gubbio, ma che ricordi
si è portato dietro? "Ci sono stato
quasi due anni e sono stato molto bene. C'era un
grande presidente che era il padre di Renzo Tasso
(Guerriero ndr). Società molto seria".
• 19
NOVEMBRE 2014 Sandreani:
"Ho visto un Gubbio pimpante contro la Tuttocuoio.
Perchè via? Mia scelta..."
Toh!
Chi si rivede? Ma soprattutto: toh, chi si risente!
É stato calciatore, capitano e bandiera per
12 anni del Gubbio, e nella scorsa stagione ha ricoperto
il ruolo di Direttore tecnico dei rossoblù.
Adesso si trova alla Cremonese nel ruolo di osservatore.
Stiamo parlando di Alessandro Sandreani. Tra l'altro
domenica era presente a Gubbio a vedere la partita
contro la Tuttocuoio. Che idea si è fatto?
"Ho visto un Gubbio pimpante, che mi è
piaciuto molto. Bene nell'approccio alla partita,
nell'intensità e nella cattiveria, ma pure
nella praticità. L'ho visto all'opera pure
contro la Reggiana e devo dire che mi ha fatto un'ottima
impressione". Insomma, si è divertito?
"Sì, sono contento. Faccio i complimenti
a tutti. Soprattutto ai ragazzi che sono scesi in
campo, all'allenatore che ha dato una certa impronta
e una fisionomia alla squadra. Questa squadra era
partita con un po' di scetticismo, invece si sta
rivelando una buona squadra". Ritrovarsi
al Barbetti da spettatore, ma che effetto le fa?
"Magari sono un po' più rilassato.
Anche se dal cuore mio sono un tifoso e quindi sono
tornato a casa felice. Per il resto ormai faccio
parte del passato. Quello che è successo
è stata più che altro una mia scelta.
E poi chissà, può essere stato solo
un arrivederci. Ma è chiaro che devo fare
la mia strada, devo crescere e guardo cosa significa
stare pure fuori casa. Voglio lavorare e vedere
le cose a 360 gradi. D'altronde come avevo scritto
in quella lettera di questa estate quando me ne
andai, non mi sentivo pronto a Gubbio di ricoprire
un ruolo importante in questo momento".
É chiaro che adesso a Cremona ha trovato
persone che già conosce come Stefano Giammarioli
e Gigi Simoni... "La mia è una collaborazione.
Ma certo, essere apprezzato da queste persone può
solo farmi piacere. Ce la sto mettendo tutta: adesso
giro e faccio tanti chilometri, spero di fare questo
lavoro con la massima professionalità e serietà".
Ora una domanda che riguarda la Nazionale Azzurra:
Mauro Sandreani, padre di Alessandro, adesso collabora
con il Ct Antonio Conte come già avveniva
alla Juventus. Che sensazione prova? "Personalmente
sono stato sempre male per la Nazionale. Sono stato
sempre un grande tifoso. Adesso lo sono ancora di
più. Per lui è la consacrazione dopo
tanta gavetta e tanta professionalità: stanno
cercando di portare una mentalità nuova".
Ultima domanda: un messaggio ai tifosi eugubini?
"Diciamo che molto spesso sono a Gubbio.
Dico che devono stare molto vicini alla squadra,
però penso che per lo zoccolo duro dei tifosi
non è una novità. Sono quei tifosi
che hanno seguito sempre la squadra anche quando
si rischiava la serie D: ricordare quei momenti
magari rende anche tutti più forti e più
umili. Questa C1 non è da buttare via. Anzi,
è da tutelare. E poi Gubbio è la mia
vita... e lo sarà per sempre, anche se non
sono lì in prima persona. Lo seguo e lo tifo
sempre". Ex rossoblù. Marco Briganti
(ora al Monza) è diventato papà: è
nato Tommaso e tanti auguri anche alla mamma Isabella
Camborata (figlia dell'ex bomber rossoblù
Roberto Camborata). Giuseppe Galderisi è
il nuovo allenatore della Lucchese: arriva al posto
di Guido Pagliuca, esonerato. Anche in casa Cremonese
(degli ex Simoni, Giammarioli e Mengoni) è
stato cambiato l'allenatore: esonerato Mario Montorfano,
arriva Marco Giampaolo.
• 18
NOVEMBRE 2014 L'editoriale.
Il poker mancava dalla serie B. E la mediana ora
funziona. E le palle gol...
Una
domanda nasce spontanea. A quando risale l'ultimo
poker del Gubbio prima della vittoria per 4-0 di
domenica scorsa sulla Tuttocuoio? Bisogna tornare
indietro di quasi tre anni. Campionato di serie
B, in data 14 gennaio 2012, prima giornata di ritorno.
Il Gubbio affronta in casa il Grosseto davanti a
3189 spettatori (per essere precisi) e batte la
formazione maremmana per 4-0. Vanno a segno Bazzoffia,
Graffiedi, Ciofani e Boisfer. Sulla panchina rossoblù
c'era Gigi Simoni. Se invece andiamo indietro di
una stagione, precisamente nell'annata della grande
cavalcata verso la serie B, era successo ben due
volte. Domenica 3 ottobre 2010: Gubbio batte Monza
per 4-0 con le reti di Borghese, Donnarumma, Caracciolo
e Galano. E Domenica 29 agosto 2010: Gubbio batte
Sud Tirol per 4-0 con le reti di Gomez Taleb (doppietta,
un gol su rigore), Galano e Donnarumma. In panchina
c'era Vincenzo Torrente. Non è forse caduta
a caso la battuta espressa dal tecnico Leonardo
Acori in sala stampa dopo il match di domenica:
"Questo il miglior Gubbio della stagione?
Credo che sia il migliore da diversi anni...".
Beh, si può dire senz'altro che la prova
è stata impeccabile. Si è visto infatti
un bel gioco, lineare, palla a terra. Più
che altro si è vista dal primo minuto la concentrazione,
la determinazione e fattore non di poco conto: Iannarilli
per la prima volta non è stato impegnato
severamente. Sicuramente la Tuttocuoio non era in
giornata di grazia, ma il Gubbio in questo caso
ci ha messo del suo. E lo dice pure un dato numerico:
nel primo tempo collezionate 6 palle gol contro
una degli ospiti; nella ripresa altre sei palle
gol costruite da parte dei rossoblù contro
solo una degli ospiti. Risultato finale delle palle
gol: 12 del Gubbio e 2 della Tuttocuoio. Diciamo
che si è vissuta la giornata perfetta, ma
con un neo: nel primo tempo è mancata la
concretezza e in tal caso ci vuole più cinismo
sotto porta. Tante occasioni create ma nei primi
quarantacinque minuti è stata decisiva solo
la punizione di Loviso. Appunto, Loviso: a Gubbio
evidentemente ha trovato la sua dimensione. Dopo
alcuni anni difficili, è tornato infatti
a fare la differenza. Forse ci voleva la mano di
Acori che lo aveva avuto a Livorno, quindi ne conosce
sia i pregi che i difetti. Diciamo che ha già
battuto il suo record: sei gol in una stagione non
li aveva mai fatti. E si sta dimostrando il re dei
calci piazzati: 3 gol su punizione (1 a Carrara
e 2 con la Tuttocuoio), 2 su rigore (con Spal e
Reggiana) e uno con un tiro da fuori area (a Forlì).
Ma la crescita di Loviso combacia (guarda caso)
con l'inserimento di Guerri sulla mediana. Un calciatore
come Guerri che è dinamico, sempre in pressing
sull'avversario di turno e non disdegna di inserirsi
tra gli spazi sul fronte offensivo. Calciatore che
si sta rivelando determinante perchè ha creato
equilibrio a centrocampo ed è un motivo di
crescita anche per i giovani (vedi Casiraghi) nella
parte nevralgica del campo. Si dice spesso che alla
base di tutto deve funzionare il centrocampo per
creare i giusti sincronismi tra difesa e attacco.
D'altronde nel calcio non si inventa nulla e la
crescita (rispetto ad un mese fa) è palpabile.
É chiaro che ne trova giovamento tutta la
squadra. Gli attaccanti infatti sono più
coraggiosi (vedi Mancosu e Regolanti). E a centrocampo
sta facendo la differenza pure Marchionni, che fino
ad alcune partite fa era ignorato, e invece sta diventando
una spina nel fianco per gli avversari perchè
crea scompiglio e inoltre non dà punti di
riferimento: svaria talvolta tra le linee in maniera
più avanzata, sulla trequarti per intenderci.
Ora? Vediamo cosa saprà fare questo Gubbio.
(Editoriale Direttore Gubbiofans.it)
• 16
NOVEMBRE 2014 Acori:
"Molti tiri in porta, che Gubbio!".
Mancosu: "Giocato bene". Manganelli:
"Ora certezze"
Il
Gubbio cala il poker. Senz'altro il Gubbio più
bello della stagione contro la Tuttocuoio. L'allenatore
Leonardo Acori risponde così a questa affermazione:
"Solo di questa stagione? Mi sembra che
sono diversi anni che non si vedeva un Gubbio così".
Il tecnico è raggiante e prosegue dicendo:
"Una bella partita, giocata molto bene con
grande ritmo ed entusiasmo. Abbiamo tirato in porta
più in questa partita che in tutte le precedenti
messe assieme. Partita eccellente. A Forlì
eravamo arrivati scarichi dopo la bella vittoria
contro la Reggiana; la stessa cosa è successa
alla Tuttocuoio che proveniva dalla bella vittoria
sul derby con il Pontedera. D'altronde però
noi siamo stati bravi: grande possesso palla e abbiamo
attaccato tutti gli spazi. Loviso? Giocatore forte
ed è un sempio per i più giovani.
Ma pure Galuppo ci ha dato fiducia in difesa e Manganelli
è stato impeccabile". Tocca proprio
a Pietro Manganelli: "Molto bene soprattutto
in difesa dove non abbiamo preso gol. Dopo questa
partita siamo usciti dal campo con delle certezze.
E a differenza di Forlì siamo entrati in
campo subito concentrati perchè volevamo
vincere". La palla passa a Marcello Mancosu:
"Di sicuro è stato il miglior Gubbio
visto finora. Abbiamo giocato bene con la palla,
siamo stati perfetti e infatti la Tuttocuoio è
rimasta sorpresa. Il mio gol? Merito di Guerri che
mi ha spiegato che si segna soprattutto sulla respinta
del portiere e così è avvenuto. Loviso?
Spettacolare. Questi alti e bassi? Siamo giovani,
può succedere". Sull'altra sponda,
il tecnico dei neroverdi Massimiliano Alvini, ammette
con grande signorilità i meriti del Gubbio:
"Gubbio più bravo e noi abbiamo fatto
male. Troppi problemi in questa partita a partire
dalle assenze e di chi ha giocato non in buone condizioni
fisiche come Falivena e Pacini. Noi male come squadra,
come manovra e come idee. Grande bella prestazione
del Gubbio che guardando i calciatori uno ad uno
sono molto più forti di noi: pertanto affermo
che per noi è un onore essere sopra al Gubbio
in classifica. Complimenti al pubblico di casa,
alla squadra e a Leo (Acori ndr)". Intanto
abbiamo inserito le foto tra Gubbio e Tuttocuoio
(18 immagini) che si trovano nel link sotto la foto
in homepage e nella sezione "fotogallery".
Foto di Simone Grilli per studio fotografico Gavirati.
• 16
NOVEMBRE 2014 Gubbio,
poker alla Tuttocuoio (4-0). Loviso doppietta su
punizione, Mancosu e Regolanti
Gubbio
contro la Tuttocuoio. Si gioca di domenica alle
ore 12:30. Striscione ironico della curva dei tifosi
rossoblù: "Ore 12:30 lasagne; ore 13:30
pollo e patate".
Il tecnico Acori conferma il 4-1-4-1, ma con Marchionni
che svaria e diventa in fase di possesso un 4-1-3-2.
L'allenatore ospite Alvini opta per il 4-3-1-2.
Al 5' palla gol del Gubbio: Casiraghi lancia in
area Mancosu che rimette in mezzo un assist radente
invitante, in anticipo c'è Colombini e para
a terra sulla linea di porta Bacci. Ma Gubbio in
vantaggio al minuto 11: punizione da posizione decentrata
a sinistra, Loviso calcia direttamente in porta
con un tiro di destro liftato che supera la barriera
e la palla si insacca sotto la traversa, con il
portiere Bacci che si fa sorprendere. Gran bel gol
del playmaker rossoblù. Al 14' Luciani crossa
in area una palla velenosa, ma Regolanti e Marchionni
mancano il tap in vincente. Al 15' invece è
D'Anna che crossa in mezzo da sinistra, Mancosu
colpisce di testa la sfera che però termina
alta. Al 24' su punizione di Loviso, Balde rischia
l'autogol con un colpo di testa, Bacci in tuffo
è costretto a salvare in angolo. Al 40' Loviso
cerca il gol spettacolo con un lungo pallonetto
da centrocampo, Bacci tocca la sfera che viene deviata
sul palo e il portiere neroverde riesce poi ad abbrancare
la palla. Primo tiro in porta degli ospiti al 44':
dal limite calcia Deiola, palla a lato. Ripresa.
Al 50' tiro dal limite di Gargiulo, para a terra
Bacci. E al 56' il Gubbio raddoppia: azione di Casiraghi
per Guerri che calcia in porta, respinge Bacci,
sulla repinta Mancosu di destro deposita la sfera
in fondo al sacco. Al 66' il Gubbio cala il tris:
Guerri lancia Regolanti che una volta entrato in
area calcia di sinistro e la palla passa tra le
gambe del portiere in uscita. Al 90' altra perla
su punizione di Loviso dai trenta metri: tiro di
destro che si infila a mezz'altezza nell'angolino.
Gubbio in giornata di grazia; Tuttocuoio in giornata
no. Tabellino:
Gubbio - Tuttocuoio (4-0): Gubbio
(4-1-4-1): Iannarilli; Luciani, Manganelli, Galuppo,
D'Anna; Loviso; Mancosu, Guerri, Casiraghi (87'
Caldore), Marchionni (77' Domini);
Regolanti (73' Cais). (A disp.: Citti, Rosato, Castelletto, Vettraino). All. Acori. Tuttocuoio
(4-3-1-2): Bacci; Pacini, Falivena, Colombini (52'
Salustri), Ingrosso;
Konate, Balde (59' Tempesti), Deiola (71' Vitale); Gargiulo; Gioè, Colombo.
(A disp.: Micheli, Mancini, Pane, Gelli). All. Alvini. Reti: 11'
Loviso (G); 56' Mancosu (G), 66' Regolanti (G),
90' Loviso (G). Arbitro: Fourneau
di Roma 1 (Della Vecchia di Avellino e Manzolillo
di Sala Consilina). Ammoniti: D'Anna, Marchionni
e Domini (G);
Colombini e Konate (T). Spettatori:
1056 (721 abbonati); di cui 33 della
Tuttocuoio. Risultati:
Tredicesima Giornata - Girone B - Lega Pro: Ascoli
- Forlì 4-0 29'
Perez (A), 72' Chiricò (A), 79' Mengoni (A),
81' Carpani (A) Carrarese - Pro Piacenza 4-0 18'
Cellini (C), 74' Cellini (C), 78' Cellini (C), 82'
Cellini (C) Gubbio - Tuttocuoio 4-0 11'
Loviso (G), 56' Mancosu (G), 66' Regolanti (G),
90' Loviso (G) Lucchese
- Pistoiese 1-2 20'
Lo Sicco (L), 35' Romeo (P), 92' Mungo (P) Pontedera
- Grosseto 2-1 32'
Martinez (G), 88' Della Latta (P), 93' Luperini
(P) Prato
- Pisa 0-1 25'
Arma (Pi) Spal
- Ancona 0-0 Santarcangelo
- L'Aquila 0-1 29'
Ceccarelli (A) Savona - San Marino rinviata Teramo
- Reggiana 1-0 11'
Bucchi (T)
• 15
NOVEMBRE 2014 Ecco
il launch match. Out Lasicki, ma torna capitan D'Anna.
Con la tuttocuoio rivelazione
Gubbio
contro la Tuttocuoio all'ora di pranzo. Si gioca
infatti domenica 16 novembre alle ore 12:30 al Pietro
Barbetti. Il tecnico Leonardo Acori deve fare a
meno del difensore Igor Lasicki, impegnato con la
Nazionale Under 21 della Polonia. Per il resto invece
rientra dalla squalifica il jolly difensivo Emanuele
D'Anna. Si va verso la riconferma del 4-1-4-1 adoperato
nelle ultime settimane, a meno che il tecnico Acori
ci riservi delle sorprese visto che l'allenamento
di rifinitura del sabato mattina si è svolto
a porte chiuse. Non è infatti escluso che
Marchionni potrebbe fungere da trequartista e quindi
potrebbe essere impiegato il 4-2-3-1. Tuttavia la
formazione sembra scontata. Ovvero Iannarilli in
porta. Un quartetto di difesa basato su Luciani,
Rosato (o Manganelli), Galuppo e D'Anna. Loviso
playmaker. Quartetto a centrocampo con Mancosu (che
fungerà da ala), Guerri, Casiraghi e Marchionni.
Come centravanti Regolanti. Convocati 21 calciatori,
eccoli: Bentoglio, Cais, Caldore, Casiraghi, Castelletto,
Citti, D'Anna, Domini, Esposito, Galuppo, Guerri,
Iannarilli, Loviso, Luciani, Luparini, Mancosu, Manganelli,
Marchionni, Regolanti, Rosato e Vettraino. In casa
Tuttocuoio invece sono indisponibili sei calciatori:
Morandi, Zanchi, Serrotti, Mulas, Cherillo e Civilleri.
Il tecnico dei neroverdi Alvini potrebbe optare
per il 4-3-1-2 con Gargiulo trequartista dietro
le due punte Colombo e il rientrante Gioè.
A centrocampo possibile il trio Deiola, Balde e
Konate. In difesa il quartetto Pacini, Falivena,
Ingrosso e Colombini (o Salustri). In porta Bacci.
Un 4-3-1-2 che si potrebbe trasformare in
un 4-3-2-1 come con il Pontedera.
• 14
NOVEMBRE 2014 Alvini:
"Tuttocuoio: il nostro segreto è
l'organizzazione. E siamo la squadra più
giovane..."
Sembra
una favola, invece è realtà. Tre promozioni
dal 2009 con lo stesso allenatore che si trova sulla
stessa panchina da ben sette anni. Cosa rara nel
calcio italiano dove gli allenatori sono sempre
sulla graticola. Stiamo parlando di Massimiliano
Alvini, allenatore della Tuttocuoio, che ci concede
questa intervista. Ci spiega questa favola? "É
un percorso netto di grandi risultati. Una piccola
società di una piccola frazione come Ponte
a Egola con 4500 abitanti, nel comune di San Miniato.
Al massimo era stata in Promozione e in Eccellenza.
Poi nel 2008 ho ricevuto questa chiamata per allenare
nel torneo di Promozione e da lì è
nato un percorso incredibile. Oggi siamo in Lega
Pro Unica grazie a tre primi posti, più l'impresa
dell'anno scorso dove siamo stati promossi in un
campionato dove nove squadre retrocedevano in serie
D. Piccola società, ma gente seria. Abbiamo
vinto tanto, però di pari passo non sono
cresciute le strutture, quindi la Tuttocuoio non
ha un campo proprio e deve giocare a Pontedera.
Mentre ci alleniamo in un campo piccolo. Capite,
questa è una frazione e si fa fatica. Però,
ribadisco che è stato un percorso importante".
Ed ora la Tuttocuoio è quarta in classifica,
ma c'è un segreto? "Ma ci siamo in
maniera inaspettata. Siamo una squadra molto giovane
e proprio oggi ci hanno detto che siamo la squadra
più giovane delle 60 contendenti che disputano
la Lega Pro. C'è un calciatore rappresentativo
come Colombo, poi tre calciatori tra i 25 e 28 anni,
ma per il resto tutti ragazzi tra i 19 e 21 anni.
Il segreto di questi successi è l'organizzazione.
Qui tutti, cioè dal magazziniere al custode,
fanno tutto per la squadra, quasi come volontariato
come facevano in Promozione. Sono cambiate le situazioni,
gli stadi e la logistica, ma la società è
sempre la stessa: c'è un presidente (Andrea
Dolfi ndr) con suo fratello e un
altro consigliere. Siamo tutti uniti, perciò
abbiamo scritto questa piccola favola".
Nell'ultima partita avete usato il modulo 4-3-2-1.
É il suo asseto prediletto? "Noi
giochiamo anche con il 3-5-2 e talvolta con il 4-3-1-2.
Ma dipende da varie situazioni. Domenica invece
contro il Pontedera avevamo diverse assenze e abbiamo
optato per il 4-3-2-1, ma eravamo obbligati. Non
sono il tipo che gioca con un solo sistema di gioco.
Valuto poco l'avversaria di turno, ma vado incontro
alle esigenze del momento della mia squadra: mi
piace lavorare sulla mia squadra". Ha parlato
di Corrado Colombo con un passato in serie A ed
ora in questa dimensione? "Ha trovato il
suo ambiente ideale ed è importante per il
gruppo. Calciatore fondamentale su cui basiamo il
nostro lavoro quest'anno per fare crescere questi
ragazzi giovani". Del Gubbio invece cosa
ci può dire? "A me sembra una buona
squadra. Ho visto in streaming la partita di Prato
dove ha dominato e con la Reggiana dove ha offerto
una bella prestazione. Ci sono calciatori importanti
come Iannarilli, ma anche Loviso, Guerri e D'Anna.
E poi c'è un allenatore come Acori che ha
grande esperienza: credetemi, per me che arrivo
dal basso, trovandomi di fronte una persona come
lui in panchina mi riempe di soddisfazione".
Ma un sogno nel cassetto, non c'è? Dica la
verità: "Quando sono partito ero
allenatore dei bar nei tornei amatori. Le categorie
le ho fatte tutte. Mi fa piacere che ho vinto tutti
i campionati. Per me essere già qui, come
venire a Gubbio domenica che due anni fa faceva
la serie B, è una cosa fantastica. É
logico che un allenatore lavora sempre per fare
il massimo. Mi piacerebbe nei prossimi tre o quattro
anni potermi confermare in questa categoria e poi
arrivare al massimo... alla serie B! Mi piacerebbe
provarla, ma sempre tramite risultati sportivi".
Si ringrazia Carolina Pucci, addetto stampa Tuttocuoio
Calcio.
• 13
NOVEMBRE 2014 Alla
scoperta della sorpresa del torneo: Tuttocuoio.
Acori: enigma modulo 4-1-4-1 o 4-2-3-1
Si
chiama Associazione Calcio Tuttocuoio 1957. Società
calcistica di Ponte a Egola (con soli 4500 abitanti),
ma con sede a San Miniato, in provincia di Pisa.
La storia. Prima una lunga trafila nei tornei dilettantistici
passando dalla Prima Categoria fino al campionato
Promozione (questo fino al 2009). Poi la grande
scalata: vincita del torneo di Promozione e di Eccellenza,
così si ritrova in serie D nel 2010. Nel
2013 invece viene promossa in Seconda Divisione.
Mentre la scorsa stagione arriva decima in classifica
nel girone B della Seconda Divisione. E arriviamo
ai giorni nostri. La Tuttocuoio si trova addirittura
quarta in classifica, in piena zona playoff, dietro
solamente a Spal, Pisa e la capolista Ascoli. Il
tecnico è Massimiliano Alvini, di Fucecchio,
classe 1970, con la Tuttocuoio dal 2008, quando
cioè ancora si trovava in Promozione: perciò
vanta tre promozioni. Il nome di spicco della squadra
è Corrado Colombo, attaccante, classe '79,
già cinque reti realizzate in questa stagione,
di cui una doppietta decisiva nel derby disputato
nella scorsa giornata contro il Pontedera: in passato
ha giocato in serie A con Atalanta, Sampdoria, Livorno,
Ascoli e Brescia (con una apparizione anche nell'Inter);
in serie B invece ha indossato le casacche di Torino,
Piacenza, Spezia, Pisa e Bari. Colori sociali: nero
e verde. L'allenatore Alvini predilige l'Albero
di Natale (ovvero lo schema 4-3-2-1) e come finalizzatore
c'è proprio l'esperto Colombo. Notiziario
Gubbio. Dovrebbe cambiare poco o nulla rispetto
a Forlì, a parte il rientro di D'Anna dalla
squalifica. Probabile la conferma dello stesso schieramento
usato sia con la Reggiana che a Forlì. Iannarilli
in porta. Quartetto difensivo con Luciani, Rosato
(o Galuppo), Lasicki e il rientrante D'Anna. Loviso
playmaker. A centrocampo il duo di mediani con Guerri
e poi Casiraghi, e con le ali Mancosu e Marchionni.
Come puntero Regolanti. Ma non è escluso
che Acori potrebbe optare per il 4-2-3-1 adoperato
nella ripresa a Forlì, ovvero con lo spostamento
di Marchionni sulla trequarti, coadiuvato ai lati
da Vettraino e Cais a supporto di Regolanti. Ovviamente
sono tutte opzioni che il tecnico di Bastia Umbra
valuterà solo all'ultimo momento, come è
consueto fare. Perciò resta l'enigma: sarà
ancora 4-1-4-1 oppure Acori adotterà l'inconsueto
4-2-3-1? Staremo a vedere. La gara in questione
(ore 12:30) sarà diretta dal signor Francesco
Fourneau di Roma Uno, coadiuvato dai guardalinee
Pierluigi Della Vecchia di Avellino e Massimo Manzolillo
di Sala Consilina.
• 12
NOVEMBRE 2014 Loviso:
"Serve più concentrazione: calarsi
nella mentalità". E le foto inedite
di Reggio Emilia
É
stato sicuramente il migliore in campo a Forlì.
Ha quasi predicato nel deserto nella serata storta
in terra romagnola. E paradossalmente è diventato
il capocannoniere dei rossoblù. Stiamo parlando
di Massimo Loviso che ha detto: "Sono molto
contento dei quattro gol finora realizzati, anche
se questo ha un certo valore perchè è
stato realizzato su azione. Peccato che in questa
occasione non è poi servito ai fini del risultato".
Il playmaker dei rossoblù, ospite della trasmissione
«Fuorigioco» su Trg Network, ha poi
aggiunto: "Adesso dobbiamo ripartire dall'ultima
mezz'ora di Forlì. Purtroppo abbiamo avuto
una partenza timida. Mentre nell'ultima mezz'ora
è venuta fuori tutta la nostra qualità
e la nostra voglia di pareggiare, ma non è
bastata. Bisogna calarsi nella mentalità
della categoria, ma posso dire che la squadra sta
crescendo. Rispetto a mesi fa, lo vedo negli allenamenti:
la squadra è migliorata davvero molto. D'altronde
ho trovato un gruppo di persone serie e sono convinto
che tireremo fuori le nostre qualità".
Con un neo che va assolutamente risolto. Lo ha spiegato
in maniera esplicita lo stesso Loviso: "In
certe situazioni durante la gara bisogna stare più
attenti. Di sicuro bisogna essere più bravi
nell'attenzione per evitare di subire certi gol.
Soprattutto quando ci troviamo senza palla, deve
esserci una maggiore concentrazione e determinazione".
Notiziario. Per domenica rientra il capitano D'Anna
che ha scontato un turno di squalifica. Invece il
tecnico Acori se la cava con un'ammonizione: era
stato allontanato dal rettangolo di gioco a pochi
minuti dalla fine della partita a Forlì.
Perciò l'allenatore di Bastia Umbra sarà
regolarmente in panchina contro la Tuttocuoio. Amarcord.
Riceviamo (con molto piacere) e pubblichiamo delle
foto inedite che riguardano l'annata storica della
promozione in serie B. Le foto (sono tre, da guardare
in successione) riguardano i tifosi eugubini presenti
a Reggio Emilia (erano in 630 i supporters nel settore ospiti)
in data 13 marzo 2011, quando i rossoblù
di Vincenzo Torrente espugnarono lo stadio Giglio (ora denominato Mapei
Stadium) con la rete decisiva su rigore di Donnarumma. Ecco le foto che ci sono state spedite gentilmente dalla Polisportiva
Zelig di Reggio Emilia, a cui va il nostro ringraziamento.
Dal girone. Cambio di panchina a San Marino (dopo
la sconfitta interna con il Teramo): esonerato l'allenatore
Alex
Covelo, arriva Fabrizio Tazzioli che era già
stato sul titano come tecnico nella stagione 2007-2008:
firma
un contratto fino a giugno 2015.
• 10
NOVEMBRE 2014 Bucchi:
"Gubbio sfortunato a Forlì. Mi dispiace
che in rossoblù è finita così:
con più calma..."
Era
presente sugli spalti del "Morgagni" di
Forlì. Stiamo parlando di Christian Bucchi,
che la scorsa stagione era allenatore del Gubbio,
finchè non è stato esonerato e al
suo posto è arrivato Roselli. Bucchi ha visto
così la partita del Gubbio a Forlì:
"A mio avviso ho visto un ottimo Gubbio.
Il calcio talvolta è strano perchè
se c'era una squadra che meritava di vincere era
il Gubbio. Probabilmente è partito meglio
il Forlì che ha creato alcune occasioni e
ha trovato il gol del vantaggio. Però poi
nella ripresa la partita l'ha fatta solo ed esclusivamente
il Gubbio. Secondo me il mister (Acori ndr) ha fatto
il possibile per rimettere in piedi la gara, cercando
di cambiare atteggiamento spostando degli uomini,
cambiando assetto. Infatti da quel momento in poi
la squadra ha prodotto diverse situazioni: è
stato bravo il loro portiere (Scotti ndr) e sono
stati fortunati trovando il gol del 2-0 in contropiede.
Dopo il 2-1 con un pizzico di fortuna il Gubbio
magari poteva portare a casa un pareggio".
Pertanto passando dal 4-1-4-1 del primo tempo
al 4-2-3-1 di metà ripresa, c'è stato
un giovamento per la squadra? "In effetti
in fase di non possesso il 4-3-3 diventava un 4-1-4-1
perchè i due esterni (Mancosu e Marchionni)
si allineavano con i centrocampisti. Devo dire che
il Gubbio nel secondo tempo mi è piaciuto
di più. Ma al di là dei numeri, io
ho visto un Gubbio quadrato e con delle idee anche
nel primo tempo, solo che non è stato pericoloso.
Ma ribadisco, il Gubbio meritava il pareggio".
Diciamo allora che forse si è svegliato tardi?
"Diciamo meglio che il Forlì nel
primo tempo ha avuto due occasioni per errori del
Gubbio su risalite della difesa errate. Paradossalmente
il gol (di Fantoni ndr) è venuto su un tiro
da fuori che era stato respinto. Al di là
di ciò, credo che il Gubbio ha provato a
giocare pure nella prima frazione di gioco. Però
nel secondo tempo è stato più incisivo
e più intenso". Adesso Bucchi è
senza squadra: ha avuto dei contatti? "Ho
avuto diversi contatti. Alcuni sono ancora in corso
e preferisco non fare nomi. Mi fa piacere perchè
sono ancora un allenatore giovane. Pure la scorsa
estate ho avuto un approccio con la Casertana e
con una squadra di B". Parliamo del passato.
Cosa si è portato dietro dell'esperienza
a Gubbio e qual è il più grande rammarico?
"Mi sono portato dietro tutto perchè
per me è stata una bella esperienza. Il rammarico
c'è perchè è finita così...
nel senso che sono convinto che quella squadra non
doveva raggiungere i playoff, ma avrebbe potuto
centrare i playoff se ci fosse stata la calma e la
pazienza. Infatti quando andai via io, eravamo a ridosso
dei playoff con una squadra giovane. Sappiamo che
i giovani hanno bisogno di tempo, la squadra stava
prendendo coscienza dei propri mezzi. Venivamo da
cinque risultati utili consecutivi prima della sconfitta
pesante nel derby (con il Perugia ndr) dove ci mancavano
sette titolari: è come se giocassimo con
la formazione Berretti. Per non parlare che abbiamo
avuto diverse difficoltà: mi riferisco agli
infortuni e ad un mercato difficile per stare in
linea con le possibilità della società.
C'era un gruppo unito e rimango dell'idea che saremmo
arrivati a Pontedera nell'ultima giornata per giocarci
i playoff. Ma per il resto questa esperienza vissuta
a Gubbio mi ha sicuramente formato e quindi mi porto
dietro tutto con grande affetto".
• 08
NOVEMBRE 2014 Galuppo:
"Nel primo tempo abbiamo giocato sotto ritmo".
Acori: "Prova positiva, ma i gol..."
Gubbio
che cade a Forlì. Gubbio non bello nel primo
tempo che si sveglia solo a metà ripresa.
Ma ecco il parere del tecnico Leonardo Acori: "La
prestazione è stata positiva. Marchionni
alla fine poteva trovare il gol del pareggio, ma
non ha alzato la testa e non ha servito a dovere
Cais. Un vero peccato perchè non meritavamo
di perdere. Abbiamo preso dei gol evitabili, soprattutto
il secondo. Però poi la squadra ha reagito
e ha dimostrato di avere grande carattere. Questa
è una squadra che dà sempre tutto.
Perchè sono stato allontanato dal direttore
di gara per proteste? Ho parlato con il guardalinee
dicendogli che mi aveva detto che c'erano sei minuti
di recupero e non cinque come quelli assegnati,
e gli ho spiegato che non mi dovevano prendere in
giro. E così ha richiamato l'arbitro e mi
ha spedito fuori". Parla anche il vice
allenatore Marco Bonura: "Abbiamo preso
due gol evitabili che poi ci sono costati cari.
Tuttavia c'è stata una bella reazione e ci
è mancato poco per trovare il pareggio. Nella
ripresa abbiamo cambiato modulo per provare il tutto
per tutto, purtroppo ci è andata male. Adesso
occorre fare i punti negli scontri diretti".
Mentre di difensore Alberto Galuppo ha specificato:
"Appena abbiamo trovato il 2-1, abbiamo
attaccato per pareggiare ma non ci siamo riusciti.
Nel primo tempo abbiamo giocato troppo sotto ritmo.
Nella ripresa invece abbiamo tirato fuori l'orgoglio
ma ci è andata male". Sull'altra
sponda, l'allenatore Roberto Rossi dei biancorossi
è felice, anche se è dispiaciuto dell'infortunio
di Hamlili per la rottura della clavicola: "É
un calciatore che ci mancherà: nel momento
della rovesciata ha riportato questo brutto infortunio,
ma nel calcio sono cose che succedono. Tuttavia
sono contento per la vittoria perchè abbiamo
effettuato una buona partita. Ma devo dire che pure
il Gubbio non ha giocato male: infatti dopo il 2-1
siamo andati in affanno, abbiamo sofferto, ma alla
fine abbiamo portato in porto il risultato. Ma questo
è un campionato molto equilibrato: si può
vincere e perdere con tutti". Intanto abbiamo
inserito le foto tra Forlì e Gubbio (18 immagini)
che si trovano nel link sotto la foto in homepage
e nella sezione "fotogallery". Le foto
sono di Simone Grilli.
• 08
NOVEMBRE 2014 Gubbio
che cade a Forlì (2-1). Gol di Fantoni e
Melandri, non basta un gran gol di Loviso
Gubbio
a Forlì: si gioca di sabato alle ore 17.
Il tecnico Acori conferma il 4-1-4-1. Guerri gioca
con la fascia di capitano. Mentre l'allenatore di
casa Rossi opta per il 4-3-3. Forlì in maglia
scura, Gubbio in maglia bianca. Al 2' subito una
occasione per i locali: ci prova con un tiro rasoterra
Hamlili dal limite, si distende in tuffo Iannarilli
e salva. Al 4' ci prova Fantoni su punizione, ma
la palla va alta. Al 13' colpo di testa in area
di Castellani che schiaccia a rete, Iannarilli c'è
e para a terra. Al 14' punizione calciata lunga
da Loviso in area, Galuppo cerca la porta da posizione
decentrata, però il suo colpo di testa termina
a lato. Al 15' Forlì in vantaggio: corner
di Cejas con Fantoni che calcia a rete ma respinge
un difensore rossoblù, Fantoni ci riprova
al volo di sinistro con un tiro radente dal limite
che sorprende Iannarilli: palla che si insacca a
fil di palo. Al 17' locali che sfiorano il raddoppio:
Cejas lancia tutto solo in area Hamlili che cerca
la rovesciata, ma non gli riesce, così Iannarilli
para senza problemi. Al 20' ci prova Loviso direttamente
su punizione da fuori area: la palla sorvola di
un metro sopra la traversa. Al 21' invece è
costretto ad uscire Hamlili che si è infortunato
dopo il tentativo della rovesciata al 17' e subentra
Djuric. Al 25' si fa pericoloso Melandri con un
tiro che impegna a terra Iannarilli. Al 27' tiro
cross di Guerri insidioso da destra e Scotti vola
per deviare la sfera in angolo. Al 30' pericolo:
cross da destra di Jidayi in area, Melandri calcia
al volo di destro a botta sicura, salva con l'anca
Galuppo. Il primo tempo si chiude con un gran tiro
di destro di Cejas (45') dal limite con la palla
che si stampa in maniera clamorosa sulla traversa:
pericolo scampato. Ripresa. Al 52' punizione in
area di Loviso e Lasicki manca per un soffio il
tap in vincente di testa. Al 57' sventola su punizione
di Loviso dal vertice sinistro: Scotti vola e devia
la sfera in angolo. Al 58' raddoppio del Forlì:
Docente va via sulla destra a Galuppo, entra in
area e calcia in porta ma respinge Iannarilli; sulla
ribattuta c'è in agguato Melandri che carica
il sinistro e insacca la sfera sotto il sette. Al
62' Docente cerca il tris con un tocco destro a
girare, palla che va a lato di poco. Al 75' grande
bomba di Loviso dai venticinque metri: tiro potente
di destro che piega le mani di Scotti e la palla
si insacca in rete. Al 90' Luciani di testa in area
cerca il sette con un tocco a palombella, Scotti
è prodigioso e devia in volo la sfera in
angolo. Poco dopo viene allontanato per proteste
dal rettangolo
di gioco il tecnico dei rossoblù Acori.
Finisce così: 2-1. Tabellino:
Forlì - Gubbio (2-1): Forlì
(4-3-3): Scotti; Jidayi, Drudi, Guidi, Fantoni;
Hamlili (21' Djuric), Cejas, Arrigoni; Melandri, Docente
(79' Fantini), Castellani (73' Forte).
(A disp.: Casadei, Reato, Turi, Bisoli). All. Rossi. Gubbio (4-1-4-1):
Iannarilli; Luciani, Lasicki, Galuppo, Caldore (67'
Vettraino);
Loviso; Mancosu, Guerri, Casiraghi (64' Cais), Marchionni;
Regolanti (82' Castelletto). (A disp.: Citti, Manganelli, Rosato,
Esposito). All. Acori. Reti: 15' Fantoni
(F), 58' Melandri (F), 75' Loviso (G). Arbitro:
Perotti di Legnano (Menicacci di Viterbo e Vettorel
di Latina). Espulso: 90' mister Acori (G).
Ammoniti: Djuric, Jidayi e Drudi (F); Galuppo
(G). Spettatori: 1100 circa (una cinquantina
da Gubbio). Risultati:
Dodicesima Giornata - Prima Divisione - Girone B
- Lega Pro: Ancona
- Santarcangelo 0-0 Forlì
- Gubbio 2-1 15'
Fantoni (F), 58' Melandri (F), 75' Loviso (G) Grosseto
- Savona 3-0 16'
Lugo (G), 20' Torromino (G), 87' Verna (G) L'Aquila
- Carrarese 1-0 84'
Corapi (A) Pisa
- Lucchese 0-0 Pistoiese
- Prato
2-1 20'
Romeo (Pi), 38' Falzerano (Pi), 78' Bocalon (Pr) Pro
Piacenza - Spal 0-1 72'
Germinale (S) Reggiana - Ascoli 0-2 31'
Pirrone (A), 73' Addae (A) San
Marino - Teramo 1-2 10'
Di Paolantonio (T), 13' Donnarumma (T) rig., 21' Casolla
(S) Tuttocuoio - Pontedera 2-1 25'
Colombo (T), 37' Grassi (P), 89' Colombo (T)
• 07
NOVEMBRE 2014 Verso
Forlì per sfatare un tabù. Out il
capitano D'Anna, ma rientra Luciani. Tifosi insieme...
Si
gioca a Forlì contro la bestia nera dei rossoblù.
Infatti il Gubbio non è mai riuscito a vincere
sul campo del "Morgagni. Un tabù che
il trainer Acori cercherà in tutti i modi
di sfatare. D'altronde gli allenamenti si sono svolti
a porte chiuse per due giorni di seguito (sia giovedì
che venerdì durante la rifinitura). Oltretutto
i biancorossi non possono permettersi un altro passo
falso perchè la panchina di Roberto Rossi
(ex calciatore rossoblù) è in bilico.
Tuttavia l'allenatore rossoblù sembra orientato
a confermare lo stesso assetto utilizzato nelle
ultime due partite. Quindi si va verso il 4-1-4-1.
Iannarilli va in
porta. Difesa a quattro con Luciani (al posto di
D'Anna squalificato), Galuppo, Lasicki e Caldore.
Loviso mediano. Quartetto di centrocampo sull'asse
Mancosu, Guerri, Casiraghi e Marchionni. Mentre
di punta va Regolanti. E non è escluso che
a partita in corso potrebbe tramutarsi in un 4-3-1-2,
cioè con Marchionni dirottato sulla trequarti.
Rientrano Luciani e Manganelli dalla squalifica.
L'allenatore Leonardo Acori ha convocato 20 calciatori
per Forlì. Eccoli: Bentoglio, Cais, Caldore,
Casiraghi, Castelletto, Citti, Domini, Esposito,
Galuppo, Guerri, Iannarilli, Lasicki, Loviso, Luciani,
Mancosu, Manganelli, Marchionni, Regolanti, Rosato
e Vettraino. In casa biancorossa invece il tecnico
Rossi deve fare i conti con le squalifiche di Arrigoni
Leonardo, Catacchini e Pettarin. Probabile la conferma
del 3-5-2. In porta Scotti. In difesa Guidi, Drudi
e Jidayi. A centrocampo Casini, Arrigoni Tommaso,
Cejas, Hamlili e Fantoni (o Djuric). In attacco
il duo Docente e Melandri. Arbitra il signor Perotti
di Legnano che sarà coadiuvato dagli assistenti
Menicacci di Viterbo e Vettorel di Latina. Tra le
due tifoserie esiste un gemellaggio. Infatti i tifosi
eugubini si recheranno già in mattinata a
Forlì dove è previsto un pranzo insieme
ai tifosi dei galletti. Si gioca di sabato
(8 novembre, ore 17).
• 06
NOVEMBRE 2014 Playoff:
girone B "indietro. Verso il 4-1-4-1 e le nuove
date. Bariti tesserato dalla Lupa Roma
Approfondimento
sul girone B dopo undici giornate. Al momento è
il girone più "indietro" rispetto
a quelli del girone A e B. Il motivo è molto
semplice: perchè il regolamento di questa
Lega Pro unica parla chiaro.
Infatti vanno ai playoff le seconde e le terze classificate
in ogni girone e poi le migliori due quarte in tutti
e tre i gironi. Guardando la classifica attuale,
andrebbero ai playoff solo Pisa e Reggiana che si
trovano a quota 19 punti. Resterebbero fuori quindi
Pontedera e Spal che si trovano a quota 17 punti.
Nel girone A infatti nei playoff ci sono tre squadre
che hanno più punti in classifica: in successione
Bassano (22), Pavia (21) e Monza (20); quest'ultima
ha addirittura lo stesso punteggio della prima classificata
Ascoli nel girone B. Nel girone C addirittura si
viaggia ad una andatura superiore con questa griglia
playoff: Juve Stabia (22), Salernitana (22) e Casertana
(21). Tra queste otto squadre d'altronde salirà
in serie B solamente la vincente dei playoff (pertanto
solo una contendente). Saliranno anche le prime
classificate di ogni girone che al momento sono:
Como (23), Ascoli (20) e Benevento (25). Questi
numeri fanno capire che negli altri gironi le squadre
di vertice viaggiano molto forte rispetto al girone
dove si trova il Gubbio. Sono numeri che evidenziano
in maniera esplicita un girone B piuttosto livellato
verso il basso. Notiziario. Modulo vincente non
si cambia. Acori sembra orientato a confermare lo
schieramento adottato ad Ascoli e nell'ultima partita
interna con la Reggiana. Perciò è
probabile la conferma del 4-1-4-1. Iannarilli in
porta. Difesa a quattro con Luciani (al posto di
D'Anna squalificato), Galuppo, Lasicki e Caldore.
Loviso mediano. Quartetto di centrocampo sull'asse
Mancosu, Guerri, Casiraghi e Marchionni (che a gara
in corso potrebbe fare il trequartista come
avvenuto contro la Reggiana). Di punta Regolanti. Mercato:
Davide Bariti (che si è allenato con il Gubbio,
poi non tesserato) è stato ingaggiato dalla
Lupa Roma (a metà classifica nel girone C).
Intanto la
Lega Pro comunica le prossime due date a cadenza
quindicinale. Alla 15esima giornata il Gubbio ospita
il San Marino: si gioca domenica 30 novembre, ore 16. La partita successiva (16esima giornata)
si gioca sempre di domenica: trasferta a Santarcangelo
il 7 dicembre con inizio alle ore 16. I prossimi
impegni invece vedono il Gubbio impegnato a Forlì
(sabato 8 novembre, ore 17), poi con
la Tuttocuoio in casa domenica 16 novembre (ore
12:30) e alla 14esima ad Ancona (sabato 22 novembre,
ore 17). Infine il collega giornalista Paolo Bartalini
di Poggibonsi ci fa sapere che sta uscendo il
libro con le memorie calcistiche di Uliano Vettori:
racconta anche le sfide contro il Gubbio tra cui
lo spareggio del 1987 a Perugia con il Poggibonsi
e la sua breve presenza da allenatore del Gubbio
nel 1991-1992. Ora Vettori ha 78 anni.
• 06
NOVEMBRE 2014 Fabbri:
"Contro il Forlì sempre partite tirate.
Di Gubbio solo ricordi belli e vi seguo sempre..."
Quattro
chiacchiere con un ex di Gubbio e Forlì.
Ha lasciato il calcio nel 2011 quando ricopriva
il ruolo di direttore sportivo al San Marino, allenato
all'epoca da Petrone (ora all'Ascoli). Mentre nel
ruolo di portiere ha terminato la sua carriera proprio
a Gubbio nel 2006 (era giunto in rossoblù
nel 2002). Ora è imprenditore, titolare di un'azienda
nella sua città, ovvero a Montecchio. Stiamo
parlando di Fabio Fabbri. Il campo
di Forlì è stato sempre ostico per
il Gubbio. Che ne dice Fabbri? "Mi ricordo
che c'era una gemellaggio tra le due
tifoserie". E persiste pure oggi.
E Fabbri risponde così: "Ah, sì?
Bene. Mi ricordo che non riuscivamo mai a vincere
a Forlì. Una partita persa prima di Natale
(2005 ndr) fu il preludio all'esonero di Castellucci.
Riuscimmo a strappare un pari con il risultato di
0-0 solo quando ci fu la diretta televisiva in notturna
(2004 ndr). Mi ricordo sempre di partite
tirate e difficili, anche perchè il Forlì
allestiva sempre delle ottime squadre".
Perciò adesso il Gubbio non si deve cullare
sugli allori, giusto?
"Con tutta sincerità adesso non so
quale siano le reali forze delle
due squadre. Tuttavia posso dire che
la squadra è giovane e pure il campionato
è difficile, ma il tecnico Acori sta facendo
proprio un bel lavoro considerando gli ultimi risultati
positivi. D'Altronde a Gubbio sono cambiate le forze della dirigenza,
è cambiato pure il direttore sportivo. Di
solito questi passaggi sono difficili e invece mi
pare che tutti quanti stanno facendo un ottimo lavoro".
Torniamo al passato: il ricordo più
bello e più brutto di Gubbio? "Non
ho ricordi brutti, ho solo quelli belli. Ho in
mente la finale dei playoff (2003 ndr) contro il
Rimini quando il Gubbio era allenato da Alessandrini.
In ogni stagione ho trovato un bel
gruppo e belle squadre. Senza dimenticare quella
grande cavalcata verso i playoff con Galderisi (2004
ndr). Mi ricordo che spesso incontravamo squadre
avversarie che possedevano calciatori che avevano
giocato addirittura in serie A. Erano campionati
difficili dove non esisteva il vincolo dei giovani.
Da quel punto di vista c'erano avversarie sempre
forti e competitive". E ci fu pure quella partita
contro la Fiorentina: "E valeva per il primo
posto in classifica e quel rigore di Cipolla che
fu sbagliato all'ultimo minuto che ci poteva regalare
la vittoria". Fabbri ha detto che continua
a seguire il Gubbio, giusto? "Certo e mi
aggiorno seguendo il sito Gubbiofans: d'altronde
vorrei farvi i complimenti perchè è
sempre ricco di informazioni con notizie interessanti
e complete".
Ma parliamo di portieri. A Gubbio quest'anno si
sta mettendo in luce Iannarilli, come in passato
si erano messi in evidenza i vari Lamanna o Vecchini,
per citarne alcuni. L'aria di Gubbio fa bene ai
portieri? "Quando facevo il direttore sportivo
mi ricordo che Iannarilli era un giovane promettente
della Lazio. Credo che quello che conta
è una buona qualità di base e la preparazione:
mi ricordo che giocai a Gubbio fino a 38 anni e
il lavoro dei preparatori fu fondamentale. Ma conta
pure il buon ambiente che c'è a Gubbio".
E un messaggio ai tifosi? "Mesi fa avevo
scritto sul muro dei tifosi di questo sito. Mio figlio
che ora ha 20 anni ha guardato poi alcuni messaggi di risposta e ne
è rimasto meravigliato: si è reso
conto che ancora si ricordano di me. Ma i colori
del Gubbio mi sono rimasti nel cuore: ho passato veramente
degli anni importanti della mia vita in questa città.
Infatti non è un caso che ho chiuso la carriera
da calciatore con il Gubbio".
• 05
NOVEMBRE 2014 Il
patron Notari: "Mi sono preso questo impegno.
E ai tifosi dico di avere pazienza e fiducia"
Le
prime parole da presidente. Cioè da quando
ha preso in maniera ufficiale il ruolo di patron
della società rossoblù, a partire
dall'ottobre scorso. Stiamo parlando di Sauro Notari,
imprenditore delle acque minerali. Allora presidente,
come si sente con questo nuovo incarico? "Mi
sono preso questo impegno. Cerco di fare le cose
come devono essere fatte. Cioè sto cercando
di guidare il tutto nel migliore dei modi, insomma.
Tengo a cuore questi colori sociali". Adesso
la squadra sembra aver trovato la quadratura del
cerchio dopo un inizio di campionato difficoltoso.
Il parere del presidente? "Partita dopo
partita questo Gubbio sta crescendo. Questo è
molto importante perchè è quello che
volevamo. Il mister (Acori ndr) ci ha sempre creduto
e mi ha sempre ribadito che bisognava avere pazienza.
D'altronde lui sta sempre a contatto tutta la settimana
con i calciatori e quindi credo che il mister sa bene
come stanno le cose. Da parte del sottoscritto,
condivido il discorso del mister e sono soddisfatto
di quello che sta facendo". Si parla già
di mercato, ma ovviamente non se ne parla prima
di gennaio, giusto? "Infatti. Prima di gennaio,
no senz'altro. Adesso è inutile prendere
un elemento tanto per prenderlo. Adesso bisogna
tenere duro e fare più punti possibili. E
ribadisco: prima di gennaio non verrà fatto
niente". Intanto è rientrato Galuppo:
è quel rinforzo che si cercava in difesa?
"Esatto. Si parlava tanto di un nuovo difensore,
di questo e quell'altro. Ma invece dico che siamo
sulla strada giusta: è rientrato Galuppo
che non è male e avrà di sicuro margini
di crescita". E pure in attacco, il centravanti
Regolanti si è sbloccato con il nuovo assetto
tattico usato da Acori: "Esatto. Quindi
ad oggi è inutile parlare di mercato. Ma
quando sarà il momento, valuteremo bene il
tutto e se ci sarà bisogno di fare un inserimento
cercheremo di non sbagliarlo. Tutto qui".
Senza perdere mai di vista l'obiettivo che resta
in maniera assoluta la salvezza e guai fare voli
pindarici, è così? "Esatto".
Per concludere: il presidente che messaggio vuole
mandare ai tifosi, anche a quelli che ci seguono
su questo portale informativo dall'Italia e pure
dall'estero? "Ho sempre ribadito e lo dirò
sempre che per me il pubblico è il nostro
dodicesimo uomo in campo. L'unica cosa che chiedo
è che i tifosi ci devono stare vicino, di
avere fiducia e di avere pazienza. E mi auguro che
ci possano seguire possibilmente anche in trasferta.
In poche parole, la città ci deve stare vicino".
Dal girone. Il Grosseto dopo il ko nel derby con
la Lucchese cambia allenatore: esonerato Massimo
Silva. Ecco Pasquale Padalino (ex Foggia). In passato
è stato difensore di Fiorentina, Inter, Bologna,
Lecce e del Foggia di Zeman.
• 04
NOVEMBRE 2014 L'editoriale.
Tris di reti (è già bis) e quella
dedica. E il trend in crescita nelle ultime 6 gare!
Tre
gol del Gubbio in una sola partita? In questa stagione
è capitato già due volte: in casa
contro il Savona e venerdì scorso contro
la Reggiana. Se invece si torna indietro nel tempo,
così non era mai capitato nelle ultime due
stagioni precedenti in Prima Divisione. Infatti
bisogna tornare
al campionato di serie B e precisamente al 17 marzo
2012. In quella data si giocava al Barbetti la partita
tra Gubbio e Crotone. L'incontro si concluse con
il risultato di 3-3. In panchina il tecnico Gigi
Simoni. A segno per i rossoblù Ciofani (ora
in serie B a Frosinone), Boisfer (Sestri Levante)
e Cottafava (a Latina in B). Per la formazione calabrese
invece andarono in rete Sansone e doppietta di Caetano
(una su rigore, a tempo scaduto).
Ed ecco un altro dato statistico. Nelle ultime sei
partite il Gubbio ha conquistato 11 punti: 3 vittorie,
due pareggi ed una sola sconfitta. Mentre nelle
prime cinque giornate erano stati totalizzati solamente
due punti. In pratica c'è stato un cambio
di marcia considerevole. Lo stesso discorso vale
per le reti realizzate: 10 gol nelle ultime sei
partite. Nelle prime cinque giornate invece erano state
siglate solamente tre reti. Questi sono numeri,
che talvolta lasciano il tempo che trovano. Ma siamo
dell'idea che i numeri non smentiscono mai. Di sicuro
il tecnico Acori sta trovando la quadratura del
cerchio. In particolar modo a livello tattico
è cambiato qualcosa, soprattutto nelle ultime
due partite. Dal modulo 4-3-3, si è passati
ad un più accorto 4-1-4-1 e a partita in
corso è diventato addirittura un 4-1-3-2,
con Marchionni che svaria sulla trequarti a supporto
di Regolanti. Principalmente contro la Reggiana
si è vista una squadra più corta tra
i reparti e la sua arma principale sono state le
ripartenze. Ma più che altro, con l'inserimento
a centrocampo di Marchionni e Guerri, si sono trovati
gli equilibri giusti: sulla mediana si denota più
dinamismo, con l'aggiunta di Casiraghi che si sta
dimostrando continuo. E adesso pure Regolanti è
servito a dovere: non a caso nelle ultime due partite
è andato a segno per due volte. In difesa
invece l'innesto di Galuppo (che non giocava da
più di un anno) ha dato una certa serenità
al reparto. Tutti accorgimenti che sicuramente hanno
permesso alla squadra di crescere e di essere più
consapevole nei propri mezzi. Talvolta l'inesperienza,
ma soprattutto la paura di sbagliare o la frenesia,
portano ad errori marchiani che avvenivano soprattutto
nelle prime giornate nel reparto difensivo, oppure
come è avvenuto in casa contro il Pontedera.
É chiaro che va ricordato anche il portiere
Iannarilli che in ogni partita sta facendo la differenza.
Pure contro la Reggiana ha salvato il risultato
in diverse occasioni: senza l'estremo difensore
di Alatri probabilmente dovevamo commentare un'altra
partita. Tuttavia tutti questi segnali sono importanti. Ma sia chiaro: ora più
che mai occorre mantenere i piedi ben saldi per
terra. La storia insegna. Basta tornare indietro
nel tempo. Anche all'epoca si stava giocando l'undicesima
giornata, ad ottobre in notturna
e si affrontava una avversaria con la maglia granata.
Stiamo parlando della gara con il Torino datata
24 ottobre 2011. Il Gubbio di Simoni riuscì
a battere la blasonata formazione di Ventura con
gol decisivo di Ciofani. Dopo quella partita c'era
stata troppa euforia, ma non fu salutare. Perciò calma e gesso. Il
campionato è anomalo e imprevedibile. Tutto
può succedere. Come ad esempio è avvenuto
domenica scorsa. Ovvero che il Santarcangelo batte
per 3-0 la Pistoiese, la stessa che una settimana
prima aveva sconfitto per 4-1 il Teramo. Concludiamo
con una dedica molto significativa. Cioè
quella dedica che ha fatto Simone Guerri dopo il
match contro la Reggiana: "Indosso
la maglia di Sandreani: mi dà una carica
incredibile. Mi sento questi colori cuciti sulla
pelle. Sento il calore del pubblico. Questa estate
ero a spasso. Ora posso dire solo grazie di essere
qui".
Parole, da brividi. (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)
• 03
NOVEMBRE 2014 Nove
vittorie ed un solo pareggio alla undicesima. Ascoli
in vetta, prima sconfitta Carrarese
Undicesima giornata
che ha regalato nove vittorie ed un solo pareggio.
Il derby toscano tra Lucchese e Grosseto che si è
giocato
di lunedì, ha visto vincere i rossoneri per
2-1. L'Ascoli conquista la vetta con
la vittoria sul Pontedera. Il Pisa ha battuto il
San Marino e aggancia al secondo posto
la Reggiana, sconfitta a Gubbio venerdì.
Tris di gol de L'Aquila a Ferrara contro la Spal.
Fa bene anche l'Ancona che vince in trasferta per
la seconda volta consecutiva: 2-0 sul campo della
Tuttocuoio. Prato vincente per 3-1 sul Forlì
(prossimo avversario del Gubbio) che però
resta in nove uomini e viene piegato solo dopo il
novantesimo minuto. Santarcangelo travolgente sulla
Pistoiese. Savona vincente sulla Carrarese: è
la terza vittoria consecutiva per i liguri; prima
sconfitta in campionato per i toscani. Unico pareggio
(1-1) tra Teramo e il fanalino di coda Pro Piacenza.
Però il dato curioso è che tra playoff
e playout ci sono solo cinque punti di differenza.
Al vertice della classifica ci sono dodici squadre
racchiuse in una forbice di cinque punti. E il Gubbio di Leonardo
Acori sarà ospite sabato prossimo
a Forlì, con inizio alle ore 17. Risultati:
Undicesima Giornata - Girone B - Lega Pro: Ascoli
- Pontedera 1-0 65'
Mustacchio (A) Gubbio - Reggiana 3-1
30' Mancosu (G), 37' Tremolada (R), 42' Regolanti
(G), 74' Loviso (G) rig. Lucchese - Grosseto
2-1 22'
Ferretti (L), 55' Ferretti (L), 82' Giovio (G) Pisa
- San Marino 1-0 69'
Giovinco (P) Prato - Forlì 3-1 32'
Rubino (P) rig., 55' Melandri (F), 92' Dametto (P),
94' Dametto (P) Spal - L'Aquila 0-3 19'
Pacilli (A), 24' Sandomenico (A), 35' Perna (A) Santarcangelo
- Pistoiese 3-0 24'
Radoi (S), 31' Guidone (S), 90' Evangelisti (S) Savona
- Carrarese 1-0 64'
Quintavalla (S) Teramo - Pro Piacenza 1-1 7'
Buonaiuto (T), 70' Porcino (P) Tuttocuoio
- Ancona 0-2 27'
Tavares (A), 55' Bondi (A)
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