SERIE C - GIRONE B
DICIASSETTESIMA GIORN.
SAB. 30 NOVEMBRE 2024
STADIO PIETRO BARBETTI
ORE 17:30

GUBBIO

1

PESCARA

2

DICIOTTESIMA GIORNATA
DOM. 8 DICEMBRE 2024
STADIO FELICE CHINETTI
SOLBIATE ARNO - VARESE
ORE 12:30

MILAN FUTURO-GUBBIO

> Calendario completo: (vedi)

Clicca le immagini rossoblu!

CLASSIFICA
GIRONE B SERIE C
2024-2025

Pescara
Ternana (-2)
Entella
Torres
Vis Pesaro
Arezzo
Rimini
Campobasso
Pianese
Pineto
Carpi
Gubbio
Perugia
Ascoli
Spal (-3)
Lucchese
Pontedera
Sestri Levante
Milan Futuro
Legnago

39
36
34
29
29
26
24
24

24

23
21
21
19
18
17

17
16
13
13

9

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Risultati Calcio...

DICIASSETTESIMA GIORN.
DOM. 1 DICEMBRE 2024

Arezzo
Entella

1
1

Campobasso
Rimini

1
2

Legnago
Carpi

1
3

Pineto
Pianese

1
0

Pontedera
Spal

5
1

Sestri Levante
Perugia

2
2

Ternana
Milan Futuro

3
0

Torres
Ascoli

1
2

Vis Pesaro
Lucchese

2
1

Marcatori 2024-2025
Serie C - Girone B

Cicerelli Ternana
Corazza Ascoli
Bruzzaniti Pineto
Cianci Ternana
Fischnaller
 Torres

Montevago Perugia

10
9
8
8
7
7

Vedi lo stadio Barbetti!

Marcatori Gubbio
2024-2025

D'Ursi
Tommasini
Rosaia
Corsinelli
Fossati
Rovaglia
Tozzuolo
Rocchi

2
2
2
2
2
1
1
1

Scopri la nostra citta!

DICIOTTESIMA GIORNATA
DOM. 8 DICEMBRE 2024

Milan Futuro-Gubbio

Ascoli-Sestri Levante

Carpi-Torres

Lucchese-Arezzo

Perugia-Campobasso

Pescara-Legnago

Pianese-Ternana

Rimini-Pontedera

Spal-Vis Pesaro

Virtus Entella-Pineto

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30 NOVEMBRE 2014
Acori: "Che vittoria importante". Cais: "Che gioia per il gol". Luciani: "Notari dal cuore d'oro"

Gubbio che ottiene la terza vittoria consecutiva e sale al settimo posto in classifica. Nel team rossoblù c'è soddisfazione, mentre in casa San Marino si accusa in maniera netta l'operato dell'arbitro. Però andiamo per ordine. L'allenatore Leonardo Acori ha specificato: "Non siamo stati così brillanti come al solito perchè in settimana ci siamo allenati su campi molto fangosi. Il San Marino invece correva di più perchè si allena sul sintetico. Tuttavia abbiamo ottenuto una vittoria importantissima. A mio avviso l'arbitro non ha influito e l'espulsione di Paolini era giusta perchè aveva messo il gomito in faccia a Marchionni. Cais risolutore appena entrato? Si vede che sono anche fortunato. Loviso sarà assente a Santarcangelo? Peccato, ma dovremo trovare una variante (tattica?) perchè contro il San Marino è stato marcato ad uomo e ormai lo conoscono". Per concludere però Acori ribadisce: "Il programma non cambia di una virgola: vogliamo la salvezza". E poi Acori manda un messaggio del presidente Notari: "Mi ha detto di riferire a tutti che il presidente offrirà dei pullman a tutti quei tifosi che vogliono andare a Santarcangelo domenica prossima". Tocca poi a colui che ha sbloccato il risultato a dieci minuti dal termine, Davide Cais: "Sono contento: vittoria importante e sudata, ma abbiamo trovato un San Marino ostico e quadrato. Nella ripresa le due espulsioni ci hanno agevolato. Sul gol sono andato in anticipo di testa sul portiere su cross di Luciani e mi è andata bene". Parla proprio Alessio Luciani che dice: "All'inizio abbiamo sofferto perchè non sapevamo come giocava il San Marino e quindi non siamo stati brillanti. Per fortuna il destino ci ha premiato, anche se voglio fare i complimenti agli ospiti e un grazie vero ai nostri tifosi". Ma non manca un elogio diretto del difensore rossoblù al patron Sauro Notari: "É un presidente con il cuore d'oro e per questo motivo tutti noi in campo diamo il doppio". E il presidente del San Marino, Luca Mancini, invece è un fiume in piena: "Tutta la squadra è in silenzio stampa. Porto il lutto al braccio: quello che è successo in questa partita non fa bene al calcio. Siamo sempre penalizzati da situazioni incommentabili. Non c'è rispetto verso di noi e quello che ci succede non fa onore al calcio. Siamo martoriati e avrei voglia di ritirare la squadra dal torneo. Un arbitro che ha fatto fischiare una punizione tre metri dietro (nel gol di Cais ndr) e due espulsioni ridicole! Basta con le ingiustizie: qui si gioca sulla vita delle persone. La cosa è diventata insopportabile". Sulla sua squadra invece dice: "Dovevamo essere sul 2-0 per noi nel primo tempo, invece...". Intanto abbiamo inserito le foto di Gubbio e San Marino (18 immagini) che si trovano nel link sotto la foto in homepage e nella sezione "fotogallery". Le foto sono di Simone Grilli per studio fotografico Gavirati.

30 NOVEMBRE 2014
Gubbio vincente nel finale sul San Marino (2-0). In gol Cais e Regolanti, però ospiti in nove

Gubbio contro San Marino. Si gioca di domenica alle ore 16. Acori opta sempre per il 4-1-4-1. Mentre il trainer ospite Tazzioli schiera il 4-2-3-1. Pronti e via. Al 2' ci prova Paolini di destro dal limite, la palla sibila sopra all'incrocio. Curiosità: Sensi segue quasi a "uomo" Loviso che spesso e volentieri, parte e imposta l'azione davanti alla difesa. Al 19' punizione insidiosa di Loviso calciata in area, ma la palla, deviata in mischia finisce sul fondo. Al 21' risponde Sensi dalla lunga distanza su punizione: la sfera va alta. Al 22' pericolo in area eugubina: disattenzione di Galuppo, ne approfitta Soligo che cerca il tiro a rete ma Iannarilli in uscita salva; sulla respinta prende palla La Mantia ma si decentra troppo e spreca tutto. Al 27' prova il tiro radente dal limite Casiraghi verso l'angolino, ma salva in tuffo Vivan. Al 28' però risponde Soligo con un tiro che impegna Iannarilli e si salva in angolo. Al 35' Soligo pennella in area una punizione velenosa dove Cruz manca in maniera clamorosa il tap in vincente di sinistro. Al 38' ci prova Magnanelli dal limite: rasoiata di destro che termina tra le braccia di Iannarilli. Al 41' Regolanti si fa pericoloso in area ospite ma sbroglia tutto Fogacci. Ripresa. Subito pericoloso il San Marino con un tiro dal limite di Cruz (46') con la palla che sorvola di poco sopra la traversa. Al 48' San Marino in dieci: Paolini commette fallo su Marchionni e viene espulso per somma di ammonizioni. Al 64' Casiraghi cerca il sinistro vincente dal limite, la palla termina di poco a lato. Al 67' Sensi cerca di sorprendere Iannarilli con un tiro verso l'incrocio, palla che sibila di poco fuori. Al 68' San Marino che finisce in nove: fallo di Magnanelli su Loviso e viene espulso (per doppia ammonizione). Al 77' cross di Luciani in area, Regolanti incorna a rete ma para a terra Vivan. Al minuto 79 il Gubbio passa in vantaggio: Galuppo (calcia una punizione) serve Luciani che crossa in area, il nuovo entrato Cais di testa insacca in rete. Nel finale Vettraino (88' e 93') manca il raddoppio in due occasioni. Al 94' però c'è gloria per Regolanti con una grande sventola di destro su assist di D'Anna. Finisce così, 2-0 per il Gubbio.
Tabellino: Gubbio - San Marino (2-0):
Gubbio (4-1-4-1): Iannarilli; Luciani, Manganelli (53' Lasicki), Galuppo, D'Anna; Loviso; Mancosu, Guerri, Casiraghi (78' Cais), Marchionni (65' Vettraino); Regolanti. (A disp.: Citti, Caldore, Domini, Esposito). All. Acori.
San Marino (4-2-3-1): Vivan; Paolini, Fogacci, Ferrero, Armada Cruz; Magnanelli, Soligo; Coto (71' Valeriani), Sensi (80' Cicarevic), Bangoura (53' Palazzi); La Mantia. (A disp.: Migani, Russo, Casolla, Martinez). All. Tazzioli.
Reti: 79' Cais (G), 94' Regolanti (G).
Arbitro: D'Apice di Arezzo (Marques di Saronno e Martinelli di Seregno). Espulsi: 48' Paolini (S); 68' Magnanelli (S). Ammoniti: Loviso (G); Magnanelli e Paolini (S). Spettatori: 1184 (721 abbonati).
Risultati: Quindicesima Giornata - Girone B - Lega pro Unica:
Ascoli - Grosseto
1-1
77' Torromino (G), 85' Altinier (A)
Carrarese - Reggiana
1-3
8' Ruopolo (R), 21' Bruccini (R), 44' Berra (C), 91' Ruopolo (R)
Gubbio - San Marino
2-0
79' Cais (G), 94' Regolanti (G)
L'Aquila - Pistoiese
2-0
2' Sandomenico (A), 87' Ceccarelli (A)
Lucchese - Teramo
0-0
Pontedera - Forlì
2-1
49' Castellani (F), 79' Cesaretti (P), 90' Grassi (P)
Prato - Ancona
2-3
37' Tulli (A), 38' Bocalon (P) rig., 40' Di Dio (A), 57' Di Dio (A), 67' Rubino (P)
Santarcangelo - Pro Piacenza
2-0
53' Sorin (S), 92' Guidone (S)
Savona - Tuttocuioio
2-2
2' De Feo (S), 29' De Feo (S), 34' Tempesti (T), 67' Gioè (T)
Spal - Pisa
0-1
81' Rozzio (P)

29 NOVEMBRE 2014
Tutti a disposizione contro il San Marino. Contro il Pro Piacenza si gioca sabato 20, ore 15

Tutto pronto per Gubbio contro San Marino. Tutti convocati e tutti a disposizione del trainer rossoblù Acori che nella conferenza stampa del sabato (prima del match) in sintesi ha detto: "Resta una gara difficile perchè da ex conosco il San Marino e inoltre finora ha ottenuto delle sconfitte che in molti casi non meritava. Dalla mia squadra mi attendo che non ci siano cali di tensione, non dobbiamo lasciare degli spazi all'avversaria e non commettere errori. Mi attendo una risposta importante dalla squadra e mi auguro che ci sia l'apporto del pubblico per questa sfida delicata". Come detto, tutti convocati, e come assetto (e pure negli interpreti) non cambia nulla rispetto alla partita vinta ad Ancona. Perciò Iannarilli in porta. Quartetto difensivo basato su Luciani, Manganelli, Galuppo e D'Anna. Loviso nel ruolo di playmaker. Quartetto di centrocampo con Guerri e Casiraghi al centro, Mancosu e Marchionni ai lati. Come centravanti Regolanti. Arbitra l'incontro il signor Giosuè Mauro D'Apice di Arezzo: sarà coadiuvato dagli assistenti Anderson Gleison Marques di Saronno e Veronica Martinelli di Seregno. Intanto è uscita la data e l'orario della diciottesima giornata di Lega Pro Unica: il Gubbio giocherà in trasferta a Piacenza contro la Pro Piacenza sabato 20 dicembre alle ore 15. Domenica questa invece contro il San Marino si gioca alle ore 16. Prossimo impegno in trasferta a Santarcangelo, al "Valentino Mazzola" domenica 7 dicembre con inizio alle ore 16. Poi alla diciassettesima giornata si prevede un impegno casalingo contro la Pistoiese: gara che si gioca sabato 13 dicembre alle ore 19:30.

28 NOVEMBRE 2014
Lamanna: "Con il San Marino: parai quel rigore con grande emozione. A Gubbio, che anni..."

Adesso gioca in serie A con il Genoa. É passato per Gubbio in due stagioni trionfali. Stiamo parlando del portiere Eugenio Lamanna. Domenica il Gubbio affronta dopo oltre quattro anni il San Marino e l'ultima partita casalinga risale al 6 giugno 2010, finale di andata dei playoff in C2, dove i rossoblù si imposero per 2-0 (reti di Rivaldo e Gomez Taleb) e proprio nei minuti finali Lamanna neutralizzò un rigore a Grassi, davanti a tremila persone. Ora lo intervistiamo in esclusiva. Ebbene Lamanna, come ricorda quell'evento? "Quella fu una partita strana e particolare perchè siamo arrivati alla finale dopo un finale di campionato in grande ascesa. Ma c'era tanta gente di Gubbio allo stadio e di conseguenza porto con me un grande ricordo. Quel risultato fu importante perchè ci ha permesso di giocare poi a San Marino con più tranquillità". Ma nel momento in cui Grassi si è presentato sul dischetto, cosa ha pensato? "É successo tutto velocemente, in quel momento non pensavo a nulla, ma quando sono riuscito a parare quel rigore ho provato una grande emozione". E poi al ritorno il grande esodo di tifosi eugubini (2624 con esattezza) a San Marino nel giorno del trionfo: "Anche qui ho ricordi bellissimi: ci trovavamo in emergenza perchè avevamo diversi assenti (mancavano Farina e Bruscagin) e facemmo una grande partita". Ma non si dimentica la grande cavalcata dell'anno successivo verso la serie B: un racconto? "In quella stagione avevamo mantenuto in gran parte la squadra che aveva vinto la C2. Da Como in poi è nata la nostra cavalcata viaggiando con una marcia in più". C'era un certo Gomez Taleb che ora si trova pure lui in serie A, che effetto fa? "Era arrivato a gennaio 2010: ci ha dato veramente una grande mano e lo sta facendo pure adesso (con l'Hellas Verona ndr): sta dimostrando tutto il suo valore. Prima di venire a Gubbio non giocava molto: aver preso un calciatore così in quel preciso momento è stato determinante". Diciamo poi che Torrente ha portato con sè Lamanna in serie B con il Bari dove si è potuto affermare: "Torrente è stato importante nella mia carriera. D'altronde pure a Bari abbiamo disputato delle stagioni positive. Quindi sia per me che per il mister sono state di sicuro stagioni importanti e molto positive sia a Gubbio che a Bari. Per questo lo ringrazio, come ringrazio Giovanni Pascolini". Poi ancora in B a Siena ed ora in serie A con il Genoa dove è il secondo portiere dietro a Mattia Perin, considerato uno dei migliori portieri d'Italia. Nella massima serie, com'è? "Sono molto contento. Nonostante che non gioco adesso, essere qui è sempre un punto di partenza. Essere in A è importante. D'altronde nel Genoa ho trovato un bel gruppo, ci sono degli ottimi preparatori come Spinelli e Scarpi. Questa esperienza è un motivo di crescita per me". E il presidente Enrico Preziosi, com'è? "É un personaggio di riferimento ed è sempre vicino alla squadra". Ecco l'ultima domanda: un messaggio ai tifosi di Gubbio? "Sembrano parole scontate, però è la verità: porterò Gubbio sempre con me. Spero tanto che la tifoseria eugubina abbia delle soddisfazioni come è successo quando c'eravamo noi. Gubbio, oltre ad essere davvero una bella città, è formata da persone che sanno farsi distinguere in maniera positiva da tante altre realtà. Auguro solo il meglio al Gubbio". Curiosità: ecco la foto sul sito ufficiale del Genoa Cricket & Football Club di Eugenio Lamanna.

27 NOVEMBRE 2014
La storia. Loviso torna "leader" e batte il suo record (di gol)! E il San Marino cade a Savona

Crediamo che nessuno si sarebbe mai aspettato la scorsa estate dell'esplosione di un calciatore che negli ultimi anni aveva avuto difficoltà per rendere al meglio delle sue potenzialità. Evidentemente a Gubbio ha trovato la sua dimensione. Stiamo parlando di Massimo Loviso, ruolo playmaker, che è arrivato in prestito dal Parma. Acori ci ha creduto fortemente, pure ad inizio stagione difendendolo a spada tratta quando piovevano critiche per l'ex mediano di Bologna e Livorno in serie A. E Loviso lo ha ripagato sul campo, a suon di gol: 8 reti realizzate finora (come un bomber di razza), di cui 6 nelle ultime quattro giornate. Infallibile sui calci piazzati: gli addetti ai lavori, per come sa calciare la palla sulle palle inattive, lo hanno paragonato addirittura ad Andrea Pirlo. Paragoni o no, è un dato di fatto che Loviso ha una media gol impressionante sui calci da fermo: ora è diventato un vero spauracchio per tutte le squadre avversarie. Se guardiamo invece la sua performance sul lato prettamente tattico e tecnico, Loviso è cresciuto molto rispetto alle prime partite di campionato: con l'innesto di Guerri che ha dato un certo equilibrio ed esperienza a centrocampo, il calciatore di Bentivoglio (Bologna) si è trovato più a suo agio ed ora può agire come meglio crede, con più tranquillità ed efficacia. Sembra chiaro che certi accorgimenti tattici adoperati dal tecnico Acori da Ascoli Piceno ad oggi hanno dato i suoi frutti e pure tutta la squadra è cresciuta in maniera piuttosto considerevole. Ora bisogna vedere se il Gubbio ha trovato la sua stabilità: i prossimi match con San Marino, Santarcangelo, Pistoiese e Pro Piacenza (prima delle ferie di Natale) sono probanti in tal senso. Notiziario. Non dovrebbe cambiare nulla rispetto alle ultime uscite dei rossoblù: si va verso la conferma del 4-1-4-1 adoperato da Acori da un mese a questa parte e anche gli interpreti dovrebbero essere gli stessi di sabato scorso contro l'Ancona. Se da una parte c'è una squadra in forma, da un'altra parte c'è un'altra squadra che è entrata in un tunnel di grave crisi. Infatti il prossimo avversario del Gubbio, cioè il San Marino, è stato sconfitto per 4-1 a Savona nella partita di recupero del mercoledì. A segno per i liguri subito Scappini (1'), poi raddoppio di Spadafora (39'). Nel finale di primo tempo ha accorciato le distanze lo spagnolo Alvaro Armada Cruz (44'). Nella ripresa però il Savona ha dilagato con due reti di De Feo (58' e 79') fissando il poker. Il San Marino proviene da un ruolino di marcia poco invidiabile: cinque sconfitte di fila; l'ultimo risultato utile risale al 19 ottobre con la vittoria per 3-0 sul fanalino di coda Pro Piacenza.

26 NOVEMBRE 2014
Giammarioli: "Gubbio, merito della società che ha avuto calma. Gomez e Galabinov, colpi..."

A distanza di mesi torna a parlare. Tanti anni vissuti in prima linea a Gubbio, ed ora è al fianco di Gigi Simoni. Stiamo parlando di Stefano Giammarioli, attualmente direttore sportivo dei grigiorossi. Però partiamo subito a parlare del Gubbio attuale. Che idea si è fatto? "É chiaro che lo seguo sempre: io e la mia famiglia siamo in primis tifosi del Gubbio e non tifiamo squadre di serie A. Come ha specificato Simoni in un'intervista a Trg tempo fa: «Stefano, appena ha un attimo di tempo parla del Gubbio». Ho passato 20 anni nel Gubbio e quindi esiste un affetto particolare. Dopo un inizio titubante, ma ci sta quando viene costruita una squadra tutta nuova, adesso il Gubbio sta venendo fuori: il merito va alla società che ha avuto la pazienza di fare lavorare Acori. E Acori credo che sia stato un valore aggiunto perchè è un allenatore che la categoria la conosce bene". Giustamente ha parlato di pazienza, che forse manca a Cremona: una piazza assai esigente e oltretutto la Cremonese non sta passando un bel momento: "Gli investimenti sono stati sempre enormi, al pari di società di serie B. Da quest'anno però è cambiato il progetto preparando la squadra con dei giovani. Un po' quello che era stato fatto con Simoni per poi mettere dentro Torrente e progettare i due anni di vittorie. L'impatto è stato difficile perchè a Gubbio ti viene permesso di fare qualche errore in più: la pressione qui è tanta. Eravamo partiti con un allenatore del settore giovanile (Montorfano ndr), ma sono sorti dei problemi. Credo che non ci sia stata una migliore scelta come quella di Giampaolo per preparare la squadra anche per il prossimo anno". Ora parliamo del passato, a mente fredda. In primis si ricordano quegli anni magici della doppia promozione (dalla C2 alla serie B) dove c'era la triade (Simoni-Giammarioli-Torrente). Ma qual era il segreto di quel Gubbio? "É stata intelligente la società che ci ha permesso di lavorare. Si fidava del nostro lavoro e quindi c'era un iter coordinato di lavoro. Poi c'erano due giovani come io e Vincenzo (Torrente ndr) che volevamo fare carriera, e vicino a noi c'era una persona esperta come Simoni: era un mix vincente. Non so se abbiamo avuto fortuna, però sono arrivati dei buoni calciatori. Ma più che altro si era creato un grande feeling con la città. Il tifo a Gubbio era infernale: sembrava che c'erano diecimila persone allo stadio. Io andavo in panchina vicino a Torrente e a volte non si riusciva a parlare nemmeno tra di noi". Qual è l'acquisto più azzeccato della vostra era? "Abbiamo preso dei calciatori dai dilettanti tipo Marotta, o dalla C2 come Borghese o Gomez Taleb. Quasi una quarantina di calciatori ora giocano in B o addirittura in A. Ma credo che i due colpi da novanta sono stati Gomez e Galabinov: mi piacerebbe vederli a Gubbio come coppia d'attacco, se si vincesse al Supernalotto". La più grande amarezza, forse il torneo di serie B? "A marzo (2012 ndr) ci trovavamo fuori dai playout: vuol dire che la squadra non era così allo sfascio. Purtroppo nelle ultime otto partite non riuscivamo più a camminare. Ma in particolare ho avuto due amarezze l'anno scorso: il derby perso con il Perugia (per 5-0 ndr) con tante assenze dove siamo stati umiliati e poi non ho potuto fare il direttore sportivo". Ovvero? "Ho dovuto svolgere più un ruolo finanziario che tecnico, con l'accordo legato al Parma che in quel momento è stato essenziale. Ma soprattutto mi ha ferito il fatto che c'è qualche tifoso eugubino che gioisce per le sconfitte della Cremonese: io per il Gubbio ho dato tutto trascurando anche la famiglia. Sono un eugubino vero e sono andato via con signorilità perchè mi sento dentro questi colori. D'altronde ho lasciato tanti amici, come Pannacci di cui sono amico da tanti anni e sono contento che sta lavorando bene: ho sempre sponsorizzato l'eugubinità di Giuseppe per la mia sostituzione, sia in società che pubblicamente. Ma so che la gente mi vuole bene: tanti tifosi di Gubbio mi incoraggiano in questo momento di difficoltà, pure con sms e li ringrazio".

25 NOVEMBRE 2014
L'editoriale. Ed il "problema" non fu più... l'attacco! E con il cambio di modulo, più punti...

Come è strano il calcio. In poche partite può cambiare davvero tutto. Nelle prime cinque giornate infatti il Gubbio aveva segnato solo 3 reti (per una media di 0,60 gol a partita). Dalla sesta giornata ad oggi (cioè alla quattordicesima giornata) la formazione eugubina ha realizzato 19 reti (per una media di 2,11 gol a partita). Senza considerare che nelle ultime cinque giornate sono stati realizzati 14 gol (per una media di 2,80 gol a partita). Senza aggiungere che negli ultimi due incontri addirittura ne sono state segnate 8 (di reti) per una media di 4 (!) gol a partita. Ma in definitiva cosa è cambiato? Come mai è avvenuta questa incredibile escalation in così poco tempo? Analizzando a 360 gradi il tutto, le risposte potrebbero essere diverse. Innanzitutto un organico totalmente rivoluzionato (cioè rispetto alla passata stagione, per intenderci) ha bisogno di amalgama: e qui si vede in maniera netta e palpabile la mano del tecnico Leonardo Acori. Un allenatore che in realtà ha trovato i giusti equilibri in questa squadra strada facendo. E il cambio di atteggiamento, o per meglio dire di modulo, ha dato i suoi frutti. Basta guardare sulla sezione "stagione" del sito. Fino alla partita contro il Pontedera (con sconfitta in casa) l'allenatore umbro aveva utilizzato il 4-3-3: in questo lasso di tempo sono arrivati 9 punti in nove partite (ovvero una media di un punto a partita). Dalla decima giornata in poi (cioè da Ascoli Piceno in poi, per intenderci) il trainer rossoblù ha adoperato il 4-1-4-1: in cinque giornate sono arrivati 10 punti (media di 2 punti a partita). Pure l'attacco, in maniera esponenziale, è migliorato: 8 gol in nove partite (media di 0,88 gol a partita) con il 4-3-3 mentre sono arrivati 14 gol in cinque partite con il 4-1-4-1 (media di 2,80 gol a partita). E in maniera sorprendente adesso il Gubbio ha il miglior attacco del girone: 22 reti segnate; seguono la capolista Ascoli (21) e il Prato (20). Pensare che il fronte avanzato era finito sotto accusa nelle prime giornate: segno inequivocabile che il problema non era... l'attacco! Mentre si nota (sempre in base ai numeri) che il tallone di Achille dei rossoblù è il reparto arretrato: 19 reti subite in 14 partite (media di 1,35 gol a partita); peggio hanno fatto solamente Prato (25), Forlì (22) e il fanalino di coda Pro Piacenza (21). Con il cambiamento di atteggiamento tuttavia gli attaccanti hanno trovato giovamento: con il 4-3-3 sono andati a segno Loviso (due gol), Domini, Esposito, Lasicki, Regolanti, Vettraino e Cais (tutti con un gol a testa); in pratica tre gol in tutto per gli attaccanti. Con il 4-1-4-1 invece il trend è ben diverso: Loviso (6 gol), Regolanti (4), Mancosu (2), Cais e D'Anna (1); in pratica cinque gol in tutto che in realtà arrivano a 7 con la doppietta dell'ala destra Mancosu. E che dire del capocannoniere? Loviso (che non è un attaccante) ha segnato 6 gol nelle ultime quattro gare e si sta comportando come un vero bomber, anche se solo un gol su azione (a Forlì). Ma si sa, nel calcio, si vince anche sui calci piazzati e sono fondamentali: l'importante è avere in squadra un calciatore che abbia queste peculiarità e bisogna saperle sfruttare al meglio. Per concludere esce fuori una curiosità. Con Acori in panchina, il Gubbio nella stagione 1997-1998 (serie D) iniziò la cavalcata verso la vincita del campionato il 23 novembre 1997 con la vittoria per 1-0 sulla Narnese (allora capolista). Però se ci riferiamo al mese di novembre, viene fuori un altro precedente: il 7 novembre 2010, il Gubbio (allenato allora da Torrente) vince a Bassano del Grappa (1-0) ottenendo poi in sequenza otto vittorie di fila; poi il 23 novembre 2010 il Gubbio vince a Lumezzane (2-0) prima della grande sfida contro il Sorrento (vinta anche quella) che poi risultò decisiva per la scalata verso la B. Sognare si può? Rispondiamo subito: guai esaltarsi! Restare con i piedi ben saldi per terra... sempre! (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)

22 NOVEMBRE 2014
Acori: "Orgoglioso di questa squadra. Un'ora perfetta". Iannarilli: "Sì, ma voliamo basso..."

Gubbio che cala il poker, il secondo dopo sei giorni. Gubbio cinico, spietato, con un Loviso ancora in grande spolvero (due reti); in gol pure Regolanti e Cais nel finale. Il tecnico dei rossoblù Leonardo Acori è raggiante: "Sono orgoglioso di questa squadra". Una frase eloquente, ma il trainer poi precisa: "Per un'ora abbiamo disputato una grande partita. Solo negli ultimi quindici minuti siamo proprio calati. Ma questa squadra è in grande crescita e in avanti c'è l'imbarazzo della scelta. Sono contento perchè tutta la squadra si esprime con dedizione e pure chi va in tribuna meriterebbe di giocare. Una squadra dove c'è la cultura del lavoro e in campo ha mostrato grande carattere. Loviso? É un uomo squadra, e pensare che all'inizio qualcuno metteva in dubbio che non era in grado di giocare all'altezza in questa squadra". Gli fa eco il portiere Antony Iannarilli che tuttavia predica calma e gesso: "Lo sapevo che questa squadra aveva bisogno di tempo e che prima o poi i risultati sarebbero arrivati. Non ho fatto delle parate determinanti: questo è importante perchè il Gubbio adesso sta bene. Ma voliamo basso: il nostro obiettivo è la salvezza". Sull'altra sponda, il trainer dei biancorossi Giovanni Cornacchini è amareggiato: "Mi assumo tutte le responsabilità. É stata solo colpa mia: Di Dio non stava bene e invece io l'ho fatto giocare lo stesso. Tornassi indietro non avrei preso questa decisione, perciò non la rifarei. Tuttavia abbiamo incontrato un Gubbio frizzante che ha offerto un buon calcio. E se ci sono calciatori giovani non vuol dire se c'è la qualità". Il difensore dei dorici Lorenzo Paoli invece lancia delle frecciate al direttore di gara e lo dice in maniera telegrafica: "Alcuni episodi molto dubbi che ci hanno condizionato: il rigore per il Gubbio era dubbio e pure la punizione (di Loviso del 2-1 ndr)". Intanto abbiamo inserito le foto della gara di Ancona e Gubbio (18 immagini) che si trovano nel link sotto la foto in homepage e nella sezione "fotogallery". Le foto in questione sono di Simone Grilli.

22 NOVEMBRE 2014
Gubbio che sbanca Ancona e cala il poker (2-4). Loviso fa il bis, poi Regolanti e Cais in rete

Gubbio che gioca ad Ancona di sabato alle ore 17. Gubbio di Acori che schiera il solito 4-1-4-1 con gli stessi undici scesi in campo nella partita precedente contro la Tuttocuoio. Ancona di Cornacchini che invece opta per il 4-2-3-1. Ancona in maglia rossa, Gubbio in maglia bianca. Pronti e via: Gubbio subito in vantaggio al 2'. Loviso lancia in area Casiraghi che cade a terra dopo un contatto con Di Dio, per l'arbitro è calcio di rigore tra le proteste dei locali. Dal dischetto Loviso non sbaglia, palla che si infila rasoterra nell'angolino. Passano appena otto minuti e così i biancorossi trovano il pareggio (10'): infatti sugli sviluppi di un corner calciato in area ospite da Bondi, in mischia sbuca Paoli che calcia di destro a rete ma Iannarilli devia, di conseguenza D'Anna con il sinistro involontariamente insacca la sfera nella propria porta. Ma c'è un ulteriore colpo di scena al 14' perchè il Gubbio torna in vantaggio: Mancosu conquista una punizione dal limite, Loviso calcia direttamente in porta di destro con la palla che passa tra la barriera e si infila rasoterra in rete alla sinistra del portiere Aprea. Al 24' tiro fulmineo dal limite di destro da parte di Marchionni, Aprea vola e si salva in calcio d'angolo. Al 30' poi ci prova D'Orazio dal limite di sinistro, ma Iannarilli c'è e para a terra. E al 32' il Gubbio trova il tris: Regolanti ruba palla a D'Orazio al limite, entra in area e di sinistro fa partire un tiro chirurgico con la sfera che si insacca sotto all'incrocio alla destra del portiere. Al 37' proteste dei locali per una trattenuta (per la maglia) in area di Manganelli su Tavares, ma l'arbitro fa proseguire con le conseguenti proteste del puntero dorico. Al 39' punizione a girare dal limite di Bondi, ma il tiro è prevedbile e Iannarilli para. Al 42' azione di D'Anna, che da sinistra apre verso destra verso Mancosu che calcia di destro dal limite: palla che sorvola di poco sopra la traversa. Ripresa. Al 49' ci prova il solito Loviso dai venti metri, questa volta però il suo destro termina alto. Al 55' occasione dei dorici con D'Orazio che pennella in area un pallone invitante, però Parodi manca in maniera clamorosa il tap in vincente a pochi passi dalla porta. Poi al minuto 80 ci prova Bondi da fuori area, para a terra Iannarilli. Al minuto 87 arriva il secondo gol dorico con Morbidelli che insacca di destro su assist di D'Orazio da sinistra. Ma non è finita perchè il Gubbio segna il poker (93'): D'Anna serve in area Cais che di sinistro insacca la palla nell'angolino. Finisce così. Gubbio vincente ad Ancona.
Tabellino: Ancona - Gubbio (2-4):
Ancona (4-2-3-1): Aprea; Di Dio (46' Tulli), Paoli, Mallus, D'Orazio; Sampietro, Di Ceglie (64' Cognigni); Morbidelli, Bondi, Parodi; Tavares (72' Paponi). (A disp.: Lari, Barilaro, Camillucci, Dierna). All. Cornacchini.
Gubbio (4-1-4-1): Iannarilli; Luciani, Manganelli, Galuppo, D'Anna; Loviso; Mancosu (72' Lasicki), Guerri, Casiraghi, Marchionni (61' Vettraino); Regolanti (79' Cais). (A disp.: Citti, Caldore, Esposito, Castelletto). All. Acori.
Reti: 2' Loviso (G) rigore, 10' D'Anna (G) autogol, 14' Loviso (G), 32' Regolanti (G), 87' Morbidelli (A), 93' Cais (G).
Arbitro: Pietropaolo di Modena (Giacomozzi di Fermo e Zanetti di Portogruaro). Ammoniti: Tavares e Parodi (A); Manganelli e Regolanti (G). Spettatori: 1748 (87 di Gubbio nel settore ospiti).
Risultati: Quattordicesima Giornata - Girone B - Lega Pro:
Ancona - Gubbio
2-4
2' Loviso (G) rig., 10' D'Anna (G) aut., 14' Loviso (G), 32' Regolanti (G), 87' Morbidelli (A), Cais (G)
Forlì - Spal
1-0
43' Drudi (F)
Grosseto - Santarcangelo
1-0
85' Pichlmann (G)
L'Aquila - Savona
1-0
40' Sandomenico (A)
Pisa - Carrarese
0-1
90' Castagnetti (C)
Pistoiese - Pontedera
1-1
26' Grassi (Po), 46' Piscitella (Pi)
Pro Piacenza - Ascoli
0-3
17' Altinier (A) rig., 38' Altinier (A), 50' Mustacchio (A)
Reggiana - Prato
4-0
30' Angiulli (R), 42' Tremolada (R), 74' Siega (R), 91' Sinigaglia (R)
San Marino - Lucchese
0-1
59' Raicevich (L)
Tuttocuoio - Teramo
0-0

21 NOVEMBRE 2014
La prova della continuità ad Ancona. Out Domini, torna Lasicki. Si gioca di sabato, ore 17

Gubbio alla ricerca della continuità. Infatti dopo la vittoria netta sulla Tuttocuoio serve una prova della verità. Indisponibile Domini per squalifica, ma rientra Lasicki dopo il tour con la sua nazionale (Under 21 della Polonia). Probabile la conferma del 4-1-4-1. Iannarilli in porta. Quartetto difensivo con Luciani, Lasicki (in ballottaggio con Manganelli), Galuppo e D'Anna. Loviso playmaker. Quartetto di centrocampo sulla linea Mancosu, Guerri, Casiraghi e Marchionni. Come centravanti Regolanti. Il tecnico Leonardo Acori in conferenza stampa dopo la rifinitura ha detto in breve: "Ho qualche dubbio di formazione, però in sostanza cambierà poco o nulla rispetto a domenica scorsa. Ho una rosa di oltre venti calciatori e ognuno deve farsi trovare pronto al momento opportuno. Questa è una gara di grandi aspettative, soprattutto per il sottoscritto perchè dobbiamo dare un segnale di continuità. L'Ancona non prende gol da tanti minuti (459 ndr) e proviene da sei risultati utili consecutivi, ma noi abbiamo i mezzi per poter fargli male. Rientra Lasicki, ma Manganelli ha giocato molto bene contro la Tuttocuoio: perciò vedrò chi scenderà in campo solo all'ultimo". Venti sono i convocati per la trasferta di Ancona: Cais, Caldore, Casiraghi, Castelletto, Citti, D'Anna, Esposito, Galuppo, Guerri, Iannarilli, Lasicki, Loviso, Luciani, Luparini, Mancosu, Manganelli, Marchionni, Regolanti, Rosato e Vettraino. Si gioca sabato (ore 17).

21 NOVEMBRE 2014
Ad Ancona... mai un pareggio. Quattro sconfitte e una vittoria con gol di De Angelis nel 2006

Sabato il Gubbio è ospite ad Ancona. In terra marchigiana non è mai uscito fuori un pareggio. Lo score parla di quattro vittorie per i dorici ed una sola vittoria del Gubbio (ed è l'ultima). Primo incontro in serie B il 7 dicembre 1947: Ancona batte Gubbio per 1-0 con rete di Fabbri. L'anno dopo in serie C il 29 maggio 1949 Ancona (che all'epoca si chiamava Anconitana) vittoriosa per 3-1: per il Gubbio andò a segno Fornasaris. Altra vittoria biancorossa in serie D il 22 settembre 1974 per 2-0. Questi dati sono tratti dal libro "Rossoblù" di Gianluca Sannipoli. Poi altre due sfide negli anni duemila. In C2 il 10 ottobre 2004, Ancona batte Gubbio per 1-0 con rete decisiva di Ferraro: in panchina c'era Castellucci. L'anno dopo la prima vittoria dei rossoblù il 21 gennaio 2006: Gubbio che vince per 1-0 ad Ancona con gol decisivo di De Angelis e in panchina c'era Cuttone. Arbitra la partita di sabato il signor Alessandro Pietropaolo di Modena, coadiuvato dai guardalinee Alessio Giacomozzi di Fermo e Andrea Zanetti di Portogruaro. Il Gubbio di Acori dovrebbe adottare di nuovo il 4-1-4-1. Quindi Iannarilli in porta. Quartetto difensivo con Luciani, Lasicki (al rientro), Galuppo e D'Anna. Loviso playmaker. Un quartetto di centrocampo con Guerri e Casiraghi al centro, sulle ali Mancosu e Marchionni. Di punta Regolanti. Invece l'Ancona del trainer Cornacchini dovrebbe riproporre il modulo 3-4-1-2 adoperato nella partita pareggiata a Ferrara con la Spal. Perciò Aprea in porta. Trio difensivo con Dierna, Paoli e D'Orazio. Mentre a centrocampo Di Dio, Camillucci, Di Ceglie, Bondi. Parodi trequartista a supporto di Morbidelli e Tavarez. Per il settore ospiti biglietti in vendita per gli eugubini presso la Tabaccheria 2000.

20 NOVEMBRE 2014
Cornacchini: "Ora è un Gubbio diverso dalla Coppa. Gara difficile, bisogna concedere poco"

Ha giocato con il Gubbio da gennaio 1999 fino a giugno 2000, è stato poi avversario del Gubbio come allenatore (del Fano) nella stagione 2009-2010 ed ora sta guidando l'Ancona, prossima avversaria dei rossoblù. Stiamo parlando di Giovanni Cornacchini che ci concede questa intervista. L'Ancona proviene da un record invidiabile (il portiere Aprea non prende gol da 459 minuti) e da sei risultati consecutivi. Ma Cornacchini frena subito gli entusiasmi: "Il record mi interessa relativamente, a me interessano i risultati. D'altronde incontreremo un Gubbio che non è lo stesso di quello affrontato in Coppa Italia: infatti è una squadra che possiede dei calciatori importanti, per questo motivo per noi sarà una partita difficile. É difficile giocare contro il Gubbio, perciò noi dovremo essere bravi a concedere molto poco". Tuttavia l'Ancona deve fare i conti con due assenze importanti come Tulli e Paponi da un po' di tempo, giusto? "Purtroppo abbiamo pure altri assenti, però abbiamo una rosa ampia e chi ha sostituito i vari Paponi e Tulli si sono comportati sempre bene. Questo fatto fa ben sperare". E il vostro obiettivo in campionato? "Di salvarsi velocemente. Questo è un campionato difficoltoso, equilibrato". Invece cosa ci può dire dell'eugubino Renzo Tasso che è il suo vice? "Lo conosco da tanto tempo: persona seria, molto preparata, perciò sono molto contento di lavorare con lui". Invece il Gubbio come squadra può puntare solo alla salvezza o a qualcos'altro? "É una squadra giovane che ha entusiasmo. A mio avviso può fare di più di una semplice salvezza". Lei è stato avversario del Gubbio di Torrente che vinse quei playoff del 2010 contro il Fano (di cui Cornacchini era l'allenatore). A distanza di tempo, che idea si è fatto di quell'esito finale? "Credo che con quella squadra aveva fatto poco, perchè poteva arrivare prima alla C1 senza passare dai playoff. Basta vedere che giocatori aveva e che continuano a giocare in categorie importanti: basta citare dei nomi come Gomez Taleb, Casoli, Marotta o Boisfer. Insomma, c'era della qualità". Pure per Cornacchini tuttavia fu un campionato soddisfacente, giusto? "Certo. Per noi fu un'annata importante perchè prima ci trovavamo in serie D e siamo stati ripescati. Di sicuro è stata un'annata positiva". Questo campionato, un giudizio? "Stanno uscendo i veri valori. Pisa, Ascoli e forse L'Aquila hanno un qualcosa più di tutte: queste tre squadre lotteranno per vincere il torneo". C'è chi dice che questo campionato è livellato verso il basso a livello tecnico, Cornacchini che ne pensa? "Basta guardare l'ultima partita dell'Italia contro l'Albania: ci dice tutto. Dalla Nazionale in giù il calcio si è livellato e il momento attuale è questo. D'altronde ci si lamenta che la serie A è un campionato scarso dove ci sono calciatori non all'altezza e perciò non pronti per la Nazionale. Quindi proviamo a pensare come può essere nelle categorie inferiori. Tuttavia anche nel nostro girone ci sono calciatori bravi". Diciamo che la precedente domanda forse era una provocazione: Cornacchini (oltre che in serie A con il Milan) ha giocato a Perugia vincendo una C1 nel 1994. A quei tempi la terza serie non era un'altra cosa? "Sicuramente, c'è differenza. Ma erano altri periodi". Ultima domanda: ha giocato pure nel Gubbio, ma che ricordi si è portato dietro? "Ci sono stato quasi due anni e sono stato molto bene. C'era un grande presidente che era il padre di Renzo Tasso (Guerriero ndr). Società molto seria".

19 NOVEMBRE 2014
Sandreani: "Ho visto un Gubbio pimpante contro la Tuttocuoio. Perchè via? Mia scelta..."

Toh! Chi si rivede? Ma soprattutto: toh, chi si risente! É stato calciatore, capitano e bandiera per 12 anni del Gubbio, e nella scorsa stagione ha ricoperto il ruolo di Direttore tecnico dei rossoblù. Adesso si trova alla Cremonese nel ruolo di osservatore. Stiamo parlando di Alessandro Sandreani. Tra l'altro domenica era presente a Gubbio a vedere la partita contro la Tuttocuoio. Che idea si è fatto? "Ho visto un Gubbio pimpante, che mi è piaciuto molto. Bene nell'approccio alla partita, nell'intensità e nella cattiveria, ma pure nella praticità. L'ho visto all'opera pure contro la Reggiana e devo dire che mi ha fatto un'ottima impressione". Insomma, si è divertito? "Sì, sono contento. Faccio i complimenti a tutti. Soprattutto ai ragazzi che sono scesi in campo, all'allenatore che ha dato una certa impronta e una fisionomia alla squadra. Questa squadra era partita con un po' di scetticismo, invece si sta rivelando una buona squadra". Ritrovarsi al Barbetti da spettatore, ma che effetto le fa? "Magari sono un po' più rilassato. Anche se dal cuore mio sono un tifoso e quindi sono tornato a casa felice. Per il resto ormai faccio parte del passato. Quello che è successo è stata più che altro una mia scelta. E poi chissà, può essere stato solo un arrivederci. Ma è chiaro che devo fare la mia strada, devo crescere e guardo cosa significa stare pure fuori casa. Voglio lavorare e vedere le cose a 360 gradi. D'altronde come avevo scritto in quella lettera di questa estate quando me ne andai, non mi sentivo pronto a Gubbio di ricoprire un ruolo importante in questo momento". É chiaro che adesso a Cremona ha trovato persone che già conosce come Stefano Giammarioli e Gigi Simoni... "La mia è una collaborazione. Ma certo, essere apprezzato da queste persone può solo farmi piacere. Ce la sto mettendo tutta: adesso giro e faccio tanti chilometri, spero di fare questo lavoro con la massima professionalità e serietà". Ora una domanda che riguarda la Nazionale Azzurra: Mauro Sandreani, padre di Alessandro, adesso collabora con il Ct Antonio Conte come già avveniva alla Juventus. Che sensazione prova? "Personalmente sono stato sempre male per la Nazionale. Sono stato sempre un grande tifoso. Adesso lo sono ancora di più. Per lui è la consacrazione dopo tanta gavetta e tanta professionalità: stanno cercando di portare una mentalità nuova". Ultima domanda: un messaggio ai tifosi eugubini? "Diciamo che molto spesso sono a Gubbio. Dico che devono stare molto vicini alla squadra, però penso che per lo zoccolo duro dei tifosi non è una novità. Sono quei tifosi che hanno seguito sempre la squadra anche quando si rischiava la serie D: ricordare quei momenti magari rende anche tutti più forti e più umili. Questa C1 non è da buttare via. Anzi, è da tutelare. E poi Gubbio è la mia vita... e lo sarà per sempre, anche se non sono lì in prima persona. Lo seguo e lo tifo sempre". Ex rossoblù. Marco Briganti (ora al Monza) è diventato papà: è nato Tommaso e tanti auguri anche alla mamma Isabella Camborata (figlia dell'ex bomber rossoblù Roberto Camborata). Giuseppe Galderisi è il nuovo allenatore della Lucchese: arriva al posto di Guido Pagliuca, esonerato. Anche in casa Cremonese (degli ex Simoni, Giammarioli e Mengoni) è stato cambiato l'allenatore: esonerato Mario Montorfano, arriva Marco Giampaolo.

18 NOVEMBRE 2014
L'editoriale. Il poker mancava dalla serie B. E la mediana ora funziona. E le palle gol...

Una domanda nasce spontanea. A quando risale l'ultimo poker del Gubbio prima della vittoria per 4-0 di domenica scorsa sulla Tuttocuoio? Bisogna tornare indietro di quasi tre anni. Campionato di serie B, in data 14 gennaio 2012, prima giornata di ritorno. Il Gubbio affronta in casa il Grosseto davanti a 3189 spettatori (per essere precisi) e batte la formazione maremmana per 4-0. Vanno a segno Bazzoffia, Graffiedi, Ciofani e Boisfer. Sulla panchina rossoblù c'era Gigi Simoni. Se invece andiamo indietro di una stagione, precisamente nell'annata della grande cavalcata verso la serie B, era successo ben due volte. Domenica 3 ottobre 2010: Gubbio batte Monza per 4-0 con le reti di Borghese, Donnarumma, Caracciolo e Galano. E Domenica 29 agosto 2010: Gubbio batte Sud Tirol per 4-0 con le reti di Gomez Taleb (doppietta, un gol su rigore), Galano e Donnarumma. In panchina c'era Vincenzo Torrente. Non è forse caduta a caso la battuta espressa dal tecnico Leonardo Acori in sala stampa dopo il match di domenica: "Questo il miglior Gubbio della stagione? Credo che sia il migliore da diversi anni...". Beh, si può dire senz'altro che la prova è stata impeccabile. Si è visto infatti un bel gioco, lineare, palla a terra. Più che altro si è vista dal primo minuto la concentrazione, la determinazione e fattore non di poco conto: Iannarilli per la prima volta non è stato impegnato severamente. Sicuramente la Tuttocuoio non era in giornata di grazia, ma il Gubbio in questo caso ci ha messo del suo. E lo dice pure un dato numerico: nel primo tempo collezionate 6 palle gol contro una degli ospiti; nella ripresa altre sei palle gol costruite da parte dei rossoblù contro solo una degli ospiti. Risultato finale delle palle gol: 12 del Gubbio e 2 della Tuttocuoio. Diciamo che si è vissuta la giornata perfetta, ma con un neo: nel primo tempo è mancata la concretezza e in tal caso ci vuole più cinismo sotto porta. Tante occasioni create ma nei primi quarantacinque minuti è stata decisiva solo la punizione di Loviso. Appunto, Loviso: a Gubbio evidentemente ha trovato la sua dimensione. Dopo alcuni anni difficili, è tornato infatti a fare la differenza. Forse ci voleva la mano di Acori che lo aveva avuto a Livorno, quindi ne conosce sia i pregi che i difetti. Diciamo che ha già battuto il suo record: sei gol in una stagione non li aveva mai fatti. E si sta dimostrando il re dei calci piazzati: 3 gol su punizione (1 a Carrara e 2 con la Tuttocuoio), 2 su rigore (con Spal e Reggiana) e uno con un tiro da fuori area (a Forlì). Ma la crescita di Loviso combacia (guarda caso) con l'inserimento di Guerri sulla mediana. Un calciatore come Guerri che è dinamico, sempre in pressing sull'avversario di turno e non disdegna di inserirsi tra gli spazi sul fronte offensivo. Calciatore che si sta rivelando determinante perchè ha creato equilibrio a centrocampo ed è un motivo di crescita anche per i giovani (vedi Casiraghi) nella parte nevralgica del campo. Si dice spesso che alla base di tutto deve funzionare il centrocampo per creare i giusti sincronismi tra difesa e attacco. D'altronde nel calcio non si inventa nulla e la crescita (rispetto ad un mese fa) è palpabile. É chiaro che ne trova giovamento tutta la squadra. Gli attaccanti infatti sono più coraggiosi (vedi Mancosu e Regolanti). E a centrocampo sta facendo la differenza pure Marchionni, che fino ad alcune partite fa era ignorato, e invece sta diventando una spina nel fianco per gli avversari perchè crea scompiglio e inoltre non dà punti di riferimento: svaria talvolta tra le linee in maniera più avanzata, sulla trequarti per intenderci. Ora? Vediamo cosa saprà fare questo Gubbio. (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)

16 NOVEMBRE 2014
Acori: "Molti tiri in porta, che Gubbio!". Mancosu: "Giocato bene". Manganelli: "Ora certezze"

Il Gubbio cala il poker. Senz'altro il Gubbio più bello della stagione contro la Tuttocuoio. L'allenatore Leonardo Acori risponde così a questa affermazione: "Solo di questa stagione? Mi sembra che sono diversi anni che non si vedeva un Gubbio così". Il tecnico è raggiante e prosegue dicendo: "Una bella partita, giocata molto bene con grande ritmo ed entusiasmo. Abbiamo tirato in porta più in questa partita che in tutte le precedenti messe assieme. Partita eccellente. A Forlì eravamo arrivati scarichi dopo la bella vittoria contro la Reggiana; la stessa cosa è successa alla Tuttocuoio che proveniva dalla bella vittoria sul derby con il Pontedera. D'altronde però noi siamo stati bravi: grande possesso palla e abbiamo attaccato tutti gli spazi. Loviso? Giocatore forte ed è un sempio per i più giovani. Ma pure Galuppo ci ha dato fiducia in difesa e Manganelli è stato impeccabile". Tocca proprio a Pietro Manganelli: "Molto bene soprattutto in difesa dove non abbiamo preso gol. Dopo questa partita siamo usciti dal campo con delle certezze. E a differenza di Forlì siamo entrati in campo subito concentrati perchè volevamo vincere". La palla passa a Marcello Mancosu: "Di sicuro è stato il miglior Gubbio visto finora. Abbiamo giocato bene con la palla, siamo stati perfetti e infatti la Tuttocuoio è rimasta sorpresa. Il mio gol? Merito di Guerri che mi ha spiegato che si segna soprattutto sulla respinta del portiere e così è avvenuto. Loviso? Spettacolare. Questi alti e bassi? Siamo giovani, può succedere". Sull'altra sponda, il tecnico dei neroverdi Massimiliano Alvini, ammette con grande signorilità i meriti del Gubbio: "Gubbio più bravo e noi abbiamo fatto male. Troppi problemi in questa partita a partire dalle assenze e di chi ha giocato non in buone condizioni fisiche come Falivena e Pacini. Noi male come squadra, come manovra e come idee. Grande bella prestazione del Gubbio che guardando i calciatori uno ad uno sono molto più forti di noi: pertanto affermo che per noi è un onore essere sopra al Gubbio in classifica. Complimenti al pubblico di casa, alla squadra e a Leo (Acori ndr)". Intanto abbiamo inserito le foto tra Gubbio e Tuttocuoio (18 immagini) che si trovano nel link sotto la foto in homepage e nella sezione "fotogallery". Foto di Simone Grilli per studio fotografico Gavirati.

16 NOVEMBRE 2014
Gubbio, poker alla Tuttocuoio (4-0). Loviso doppietta su punizione, Mancosu e Regolanti

Gubbio contro la Tuttocuoio. Si gioca di domenica alle ore 12:30. Striscione ironico della curva dei tifosi rossoblù: "Ore 12:30 lasagne; ore 13:30 pollo e patate". Il tecnico Acori conferma il 4-1-4-1, ma con Marchionni che svaria e diventa in fase di possesso un 4-1-3-2. L'allenatore ospite Alvini opta per il 4-3-1-2. Al 5' palla gol del Gubbio: Casiraghi lancia in area Mancosu che rimette in mezzo un assist radente invitante, in anticipo c'è Colombini e para a terra sulla linea di porta Bacci. Ma Gubbio in vantaggio al minuto 11: punizione da posizione decentrata a sinistra, Loviso calcia direttamente in porta con un tiro di destro liftato che supera la barriera e la palla si insacca sotto la traversa, con il portiere Bacci che si fa sorprendere. Gran bel gol del playmaker rossoblù. Al 14' Luciani crossa in area una palla velenosa, ma Regolanti e Marchionni mancano il tap in vincente. Al 15' invece è D'Anna che crossa in mezzo da sinistra, Mancosu colpisce di testa la sfera che però termina alta. Al 24' su punizione di Loviso, Balde rischia l'autogol con un colpo di testa, Bacci in tuffo è costretto a salvare in angolo. Al 40' Loviso cerca il gol spettacolo con un lungo pallonetto da centrocampo, Bacci tocca la sfera che viene deviata sul palo e il portiere neroverde riesce poi ad abbrancare la palla. Primo tiro in porta degli ospiti al 44': dal limite calcia Deiola, palla a lato. Ripresa. Al 50' tiro dal limite di Gargiulo, para a terra Bacci. E al 56' il Gubbio raddoppia: azione di Casiraghi per Guerri che calcia in porta, respinge Bacci, sulla repinta Mancosu di destro deposita la sfera in fondo al sacco. Al 66' il Gubbio cala il tris: Guerri lancia Regolanti che una volta entrato in area calcia di sinistro e la palla passa tra le gambe del portiere in uscita. Al 90' altra perla su punizione di Loviso dai trenta metri: tiro di destro che si infila a mezz'altezza nell'angolino. Gubbio in giornata di grazia; Tuttocuoio in giornata no.
Tabellino: Gubbio - Tuttocuoio (4-0):
Gubbio (4-1-4-1): Iannarilli; Luciani, Manganelli, Galuppo, D'Anna; Loviso; Mancosu, Guerri, Casiraghi (87' Caldore), Marchionni (77' Domini); Regolanti (73' Cais). (A disp.: Citti, Rosato, Castelletto, Vettraino). All. Acori.
Tuttocuoio (4-3-1-2): Bacci; Pacini, Falivena, Colombini (52' Salustri), Ingrosso; Konate, Balde (59' Tempesti), Deiola (71' Vitale); Gargiulo; Gioè, Colombo. (A disp.: Micheli, Mancini, Pane, Gelli). All. Alvini.
Reti: 11' Loviso (G); 56' Mancosu (G), 66' Regolanti (G), 90' Loviso (G).
Arbitro: Fourneau di Roma 1 (Della Vecchia di Avellino e Manzolillo di Sala Consilina). Ammoniti: D'Anna, Marchionni e Domini (G); Colombini e Konate (T). Spettatori: 1056 (721 abbonati); di cui 33 della Tuttocuoio.
Risultati: Tredicesima Giornata - Girone B - Lega Pro:
Ascoli - Forlì
4-0
29' Perez (A), 72' Chiricò (A), 79' Mengoni (A), 81' Carpani (A)
Carrarese - Pro Piacenza
4-0
18' Cellini (C), 74' Cellini (C), 78' Cellini (C), 82' Cellini (C)
Gubbio - Tuttocuoio
4-0
11' Loviso (G), 56' Mancosu (G), 66' Regolanti (G), 90' Loviso (G)
Lucchese - Pistoiese
1-2
20' Lo Sicco (L), 35' Romeo (P), 92' Mungo (P)
Pontedera - Grosseto
2-1
32' Martinez (G), 88' Della Latta (P), 93' Luperini (P)
Prato - Pisa
0-1
25' Arma (Pi)
Spal - Ancona
0-0
Santarcangelo - L'Aquila
0-1
29' Ceccarelli (A)
Savona - San Marino
rinviata
Teramo - Reggiana
1-0
11' Bucchi (T)

15 NOVEMBRE 2014
Ecco il launch match. Out Lasicki, ma torna capitan D'Anna. Con la tuttocuoio rivelazione

Gubbio contro la Tuttocuoio all'ora di pranzo. Si gioca infatti domenica 16 novembre alle ore 12:30 al Pietro Barbetti. Il tecnico Leonardo Acori deve fare a meno del difensore Igor Lasicki, impegnato con la Nazionale Under 21 della Polonia. Per il resto invece rientra dalla squalifica il jolly difensivo Emanuele D'Anna. Si va verso la riconferma del 4-1-4-1 adoperato nelle ultime settimane, a meno che il tecnico Acori ci riservi delle sorprese visto che l'allenamento di rifinitura del sabato mattina si è svolto a porte chiuse. Non è infatti escluso che Marchionni potrebbe fungere da trequartista e quindi potrebbe essere impiegato il 4-2-3-1. Tuttavia la formazione sembra scontata. Ovvero Iannarilli in porta. Un quartetto di difesa basato su Luciani, Rosato (o Manganelli), Galuppo e D'Anna. Loviso playmaker. Quartetto a centrocampo con Mancosu (che fungerà da ala), Guerri, Casiraghi e Marchionni. Come centravanti Regolanti. Convocati 21 calciatori, eccoli: Bentoglio, Cais, Caldore, Casiraghi, Castelletto, Citti, D'Anna, Domini, Esposito, Galuppo, Guerri, Iannarilli, Loviso, Luciani, Luparini, Mancosu, Manganelli, Marchionni, Regolanti, Rosato e Vettraino. In casa Tuttocuoio invece sono indisponibili sei calciatori: Morandi, Zanchi, Serrotti, Mulas, Cherillo e Civilleri. Il tecnico dei neroverdi Alvini potrebbe optare per il 4-3-1-2 con Gargiulo trequartista dietro le due punte Colombo e il rientrante Gioè. A centrocampo possibile il trio Deiola, Balde e Konate. In difesa il quartetto Pacini, Falivena, Ingrosso e Colombini (o Salustri). In porta Bacci. Un 4-3-1-2 che si potrebbe trasformare in un 4-3-2-1 come con il Pontedera.

14 NOVEMBRE 2014
Alvini: "Tuttocuoio: il nostro segreto è l'organizzazione. E siamo la squadra più giovane..."

Sembra una favola, invece è realtà. Tre promozioni dal 2009 con lo stesso allenatore che si trova sulla stessa panchina da ben sette anni. Cosa rara nel calcio italiano dove gli allenatori sono sempre sulla graticola. Stiamo parlando di Massimiliano Alvini, allenatore della Tuttocuoio, che ci concede questa intervista. Ci spiega questa favola? "É un percorso netto di grandi risultati. Una piccola società di una piccola frazione come Ponte a Egola con 4500 abitanti, nel comune di San Miniato. Al massimo era stata in Promozione e in Eccellenza. Poi nel 2008 ho ricevuto questa chiamata per allenare nel torneo di Promozione e da lì è nato un percorso incredibile. Oggi siamo in Lega Pro Unica grazie a tre primi posti, più l'impresa dell'anno scorso dove siamo stati promossi in un campionato dove nove squadre retrocedevano in serie D. Piccola società, ma gente seria. Abbiamo vinto tanto, però di pari passo non sono cresciute le strutture, quindi la Tuttocuoio non ha un campo proprio e deve giocare a Pontedera. Mentre ci alleniamo in un campo piccolo. Capite, questa è una frazione e si fa fatica. Però, ribadisco che è stato un percorso importante". Ed ora la Tuttocuoio è quarta in classifica, ma c'è un segreto? "Ma ci siamo in maniera inaspettata. Siamo una squadra molto giovane e proprio oggi ci hanno detto che siamo la squadra più giovane delle 60 contendenti che disputano la Lega Pro. C'è un calciatore rappresentativo come Colombo, poi tre calciatori tra i 25 e 28 anni, ma per il resto tutti ragazzi tra i 19 e 21 anni. Il segreto di questi successi è l'organizzazione. Qui tutti, cioè dal magazziniere al custode, fanno tutto per la squadra, quasi come volontariato come facevano in Promozione. Sono cambiate le situazioni, gli stadi e la logistica, ma la società è sempre la stessa: c'è un presidente (Andrea Dolfi ndr) con suo fratello e un altro consigliere. Siamo tutti uniti, perciò abbiamo scritto questa piccola favola". Nell'ultima partita avete usato il modulo 4-3-2-1. É il suo asseto prediletto? "Noi giochiamo anche con il 3-5-2 e talvolta con il 4-3-1-2. Ma dipende da varie situazioni. Domenica invece contro il Pontedera avevamo diverse assenze e abbiamo optato per il 4-3-2-1, ma eravamo obbligati. Non sono il tipo che gioca con un solo sistema di gioco. Valuto poco l'avversaria di turno, ma vado incontro alle esigenze del momento della mia squadra: mi piace lavorare sulla mia squadra". Ha parlato di Corrado Colombo con un passato in serie A ed ora in questa dimensione? "Ha trovato il suo ambiente ideale ed è importante per il gruppo. Calciatore fondamentale su cui basiamo il nostro lavoro quest'anno per fare crescere questi ragazzi giovani". Del Gubbio invece cosa ci può dire? "A me sembra una buona squadra. Ho visto in streaming la partita di Prato dove ha dominato e con la Reggiana dove ha offerto una bella prestazione. Ci sono calciatori importanti come Iannarilli, ma anche Loviso, Guerri e D'Anna. E poi c'è un allenatore come Acori che ha grande esperienza: credetemi, per me che arrivo dal basso, trovandomi di fronte una persona come lui in panchina mi riempe di soddisfazione". Ma un sogno nel cassetto, non c'è? Dica la verità: "Quando sono partito ero allenatore dei bar nei tornei amatori. Le categorie le ho fatte tutte. Mi fa piacere che ho vinto tutti i campionati. Per me essere già qui, come venire a Gubbio domenica che due anni fa faceva la serie B, è una cosa fantastica. É logico che un allenatore lavora sempre per fare il massimo. Mi piacerebbe nei prossimi tre o quattro anni potermi confermare in questa categoria e poi arrivare al massimo... alla serie B! Mi piacerebbe provarla, ma sempre tramite risultati sportivi". Si ringrazia Carolina Pucci, addetto stampa Tuttocuoio Calcio.

13 NOVEMBRE 2014
Alla scoperta della sorpresa del torneo: Tuttocuoio. Acori: enigma modulo 4-1-4-1 o 4-2-3-1

Si chiama Associazione Calcio Tuttocuoio 1957. Società calcistica di Ponte a Egola (con soli 4500 abitanti), ma con sede a San Miniato, in provincia di Pisa. La storia. Prima una lunga trafila nei tornei dilettantistici passando dalla Prima Categoria fino al campionato Promozione (questo fino al 2009). Poi la grande scalata: vincita del torneo di Promozione e di Eccellenza, così si ritrova in serie D nel 2010. Nel 2013 invece viene promossa in Seconda Divisione. Mentre la scorsa stagione arriva decima in classifica nel girone B della Seconda Divisione. E arriviamo ai giorni nostri. La Tuttocuoio si trova addirittura quarta in classifica, in piena zona playoff, dietro solamente a Spal, Pisa e la capolista Ascoli. Il tecnico è Massimiliano Alvini, di Fucecchio, classe 1970, con la Tuttocuoio dal 2008, quando cioè ancora si trovava in Promozione: perciò vanta tre promozioni. Il nome di spicco della squadra è Corrado Colombo, attaccante, classe '79, già cinque reti realizzate in questa stagione, di cui una doppietta decisiva nel derby disputato nella scorsa giornata contro il Pontedera: in passato ha giocato in serie A con Atalanta, Sampdoria, Livorno, Ascoli e Brescia (con una apparizione anche nell'Inter); in serie B invece ha indossato le casacche di Torino, Piacenza, Spezia, Pisa e Bari. Colori sociali: nero e verde. L'allenatore Alvini predilige l'Albero di Natale (ovvero lo schema 4-3-2-1) e come finalizzatore c'è proprio l'esperto Colombo. Notiziario Gubbio. Dovrebbe cambiare poco o nulla rispetto a Forlì, a parte il rientro di D'Anna dalla squalifica. Probabile la conferma dello stesso schieramento usato sia con la Reggiana che a Forlì. Iannarilli in porta. Quartetto difensivo con Luciani, Rosato (o Galuppo), Lasicki e il rientrante D'Anna. Loviso playmaker. A centrocampo il duo di mediani con Guerri e poi Casiraghi, e con le ali Mancosu e Marchionni. Come puntero Regolanti. Ma non è escluso che Acori potrebbe optare per il 4-2-3-1 adoperato nella ripresa a Forlì, ovvero con lo spostamento di Marchionni sulla trequarti, coadiuvato ai lati da Vettraino e Cais a supporto di Regolanti. Ovviamente sono tutte opzioni che il tecnico di Bastia Umbra valuterà solo all'ultimo momento, come è consueto fare. Perciò resta l'enigma: sarà ancora 4-1-4-1 oppure Acori adotterà l'inconsueto 4-2-3-1? Staremo a vedere. La gara in questione (ore 12:30) sarà diretta dal signor Francesco Fourneau di Roma Uno, coadiuvato dai guardalinee Pierluigi Della Vecchia di Avellino e Massimo Manzolillo di Sala Consilina.

12 NOVEMBRE 2014
Loviso: "Serve più concentrazione: calarsi nella mentalità". E le foto inedite di Reggio Emilia

É stato sicuramente il migliore in campo a Forlì. Ha quasi predicato nel deserto nella serata storta in terra romagnola. E paradossalmente è diventato il capocannoniere dei rossoblù. Stiamo parlando di Massimo Loviso che ha detto: "Sono molto contento dei quattro gol finora realizzati, anche se questo ha un certo valore perchè è stato realizzato su azione. Peccato che in questa occasione non è poi servito ai fini del risultato". Il playmaker dei rossoblù, ospite della trasmissione «Fuorigioco» su Trg Network, ha poi aggiunto: "Adesso dobbiamo ripartire dall'ultima mezz'ora di Forlì. Purtroppo abbiamo avuto una partenza timida. Mentre nell'ultima mezz'ora è venuta fuori tutta la nostra qualità e la nostra voglia di pareggiare, ma non è bastata. Bisogna calarsi nella mentalità della categoria, ma posso dire che la squadra sta crescendo. Rispetto a mesi fa, lo vedo negli allenamenti: la squadra è migliorata davvero molto. D'altronde ho trovato un gruppo di persone serie e sono convinto che tireremo fuori le nostre qualità". Con un neo che va assolutamente risolto. Lo ha spiegato in maniera esplicita lo stesso Loviso: "In certe situazioni durante la gara bisogna stare più attenti. Di sicuro bisogna essere più bravi nell'attenzione per evitare di subire certi gol. Soprattutto quando ci troviamo senza palla, deve esserci una maggiore concentrazione e determinazione". Notiziario. Per domenica rientra il capitano D'Anna che ha scontato un turno di squalifica. Invece il tecnico Acori se la cava con un'ammonizione: era stato allontanato dal rettangolo di gioco a pochi minuti dalla fine della partita a Forlì. Perciò l'allenatore di Bastia Umbra sarà regolarmente in panchina contro la Tuttocuoio. Amarcord. Riceviamo (con molto piacere) e pubblichiamo delle foto inedite che riguardano l'annata storica della promozione in serie B. Le foto (sono tre, da guardare in successione) riguardano i tifosi eugubini presenti a Reggio Emilia (erano in 630 i supporters nel settore ospiti) in data 13 marzo 2011, quando i rossoblù di Vincenzo Torrente espugnarono lo stadio Giglio (ora denominato Mapei Stadium) con la rete decisiva su rigore di Donnarumma. Ecco le foto che ci sono state spedite gentilmente dalla Polisportiva Zelig di Reggio Emilia, a cui va il nostro ringraziamento. Dal girone. Cambio di panchina a San Marino (dopo la sconfitta interna con il Teramo): esonerato l'allenatore Alex Covelo, arriva Fabrizio Tazzioli che era già stato sul titano come tecnico nella stagione 2007-2008: firma un contratto fino a giugno 2015.

10 NOVEMBRE 2014
Bucchi: "Gubbio sfortunato a Forlì. Mi dispiace che in rossoblù è finita così: con più calma..."

Era presente sugli spalti del "Morgagni" di Forlì. Stiamo parlando di Christian Bucchi, che la scorsa stagione era allenatore del Gubbio, finchè non è stato esonerato e al suo posto è arrivato Roselli. Bucchi ha visto così la partita del Gubbio a Forlì: "A mio avviso ho visto un ottimo Gubbio. Il calcio talvolta è strano perchè se c'era una squadra che meritava di vincere era il Gubbio. Probabilmente è partito meglio il Forlì che ha creato alcune occasioni e ha trovato il gol del vantaggio. Però poi nella ripresa la partita l'ha fatta solo ed esclusivamente il Gubbio. Secondo me il mister (Acori ndr) ha fatto il possibile per rimettere in piedi la gara, cercando di cambiare atteggiamento spostando degli uomini, cambiando assetto. Infatti da quel momento in poi la squadra ha prodotto diverse situazioni: è stato bravo il loro portiere (Scotti ndr) e sono stati fortunati trovando il gol del 2-0 in contropiede. Dopo il 2-1 con un pizzico di fortuna il Gubbio magari poteva portare a casa un pareggio". Pertanto passando dal 4-1-4-1 del primo tempo al 4-2-3-1 di metà ripresa, c'è stato un giovamento per la squadra? "In effetti in fase di non possesso il 4-3-3 diventava un 4-1-4-1 perchè i due esterni (Mancosu e Marchionni) si allineavano con i centrocampisti. Devo dire che il Gubbio nel secondo tempo mi è piaciuto di più. Ma al di là dei numeri, io ho visto un Gubbio quadrato e con delle idee anche nel primo tempo, solo che non è stato pericoloso. Ma ribadisco, il Gubbio meritava il pareggio". Diciamo allora che forse si è svegliato tardi? "Diciamo meglio che il Forlì nel primo tempo ha avuto due occasioni per errori del Gubbio su risalite della difesa errate. Paradossalmente il gol (di Fantoni ndr) è venuto su un tiro da fuori che era stato respinto. Al di là di ciò, credo che il Gubbio ha provato a giocare pure nella prima frazione di gioco. Però nel secondo tempo è stato più incisivo e più intenso". Adesso Bucchi è senza squadra: ha avuto dei contatti? "Ho avuto diversi contatti. Alcuni sono ancora in corso e preferisco non fare nomi. Mi fa piacere perchè sono ancora un allenatore giovane. Pure la scorsa estate ho avuto un approccio con la Casertana e con una squadra di B". Parliamo del passato. Cosa si è portato dietro dell'esperienza a Gubbio e qual è il più grande rammarico? "Mi sono portato dietro tutto perchè per me è stata una bella esperienza. Il rammarico c'è perchè è finita così... nel senso che sono convinto che quella squadra non doveva raggiungere i playoff, ma avrebbe potuto centrare i playoff se ci fosse stata la calma e la pazienza. Infatti quando andai via io, eravamo a ridosso dei playoff con una squadra giovane. Sappiamo che i giovani hanno bisogno di tempo, la squadra stava prendendo coscienza dei propri mezzi. Venivamo da cinque risultati utili consecutivi prima della sconfitta pesante nel derby (con il Perugia ndr) dove ci mancavano sette titolari: è come se giocassimo con la formazione Berretti. Per non parlare che abbiamo avuto diverse difficoltà: mi riferisco agli infortuni e ad un mercato difficile per stare in linea con le possibilità della società. C'era un gruppo unito e rimango dell'idea che saremmo arrivati a Pontedera nell'ultima giornata per giocarci i playoff. Ma per il resto questa esperienza vissuta a Gubbio mi ha sicuramente formato e quindi mi porto dietro tutto con grande affetto".

08 NOVEMBRE 2014
Galuppo: "Nel primo tempo abbiamo giocato sotto ritmo". Acori: "Prova positiva, ma i gol..."

Gubbio che cade a Forlì. Gubbio non bello nel primo tempo che si sveglia solo a metà ripresa. Ma ecco il parere del tecnico Leonardo Acori: "La prestazione è stata positiva. Marchionni alla fine poteva trovare il gol del pareggio, ma non ha alzato la testa e non ha servito a dovere Cais. Un vero peccato perchè non meritavamo di perdere. Abbiamo preso dei gol evitabili, soprattutto il secondo. Però poi la squadra ha reagito e ha dimostrato di avere grande carattere. Questa è una squadra che dà sempre tutto. Perchè sono stato allontanato dal direttore di gara per proteste? Ho parlato con il guardalinee dicendogli che mi aveva detto che c'erano sei minuti di recupero e non cinque come quelli assegnati, e gli ho spiegato che non mi dovevano prendere in giro. E così ha richiamato l'arbitro e mi ha spedito fuori". Parla anche il vice allenatore Marco Bonura: "Abbiamo preso due gol evitabili che poi ci sono costati cari. Tuttavia c'è stata una bella reazione e ci è mancato poco per trovare il pareggio. Nella ripresa abbiamo cambiato modulo per provare il tutto per tutto, purtroppo ci è andata male. Adesso occorre fare i punti negli scontri diretti". Mentre di difensore Alberto Galuppo ha specificato: "Appena abbiamo trovato il 2-1, abbiamo attaccato per pareggiare ma non ci siamo riusciti. Nel primo tempo abbiamo giocato troppo sotto ritmo. Nella ripresa invece abbiamo tirato fuori l'orgoglio ma ci è andata male". Sull'altra sponda, l'allenatore Roberto Rossi dei biancorossi è felice, anche se è dispiaciuto dell'infortunio di Hamlili per la rottura della clavicola: "É un calciatore che ci mancherà: nel momento della rovesciata ha riportato questo brutto infortunio, ma nel calcio sono cose che succedono. Tuttavia sono contento per la vittoria perchè abbiamo effettuato una buona partita. Ma devo dire che pure il Gubbio non ha giocato male: infatti dopo il 2-1 siamo andati in affanno, abbiamo sofferto, ma alla fine abbiamo portato in porto il risultato. Ma questo è un campionato molto equilibrato: si può vincere e perdere con tutti". Intanto abbiamo inserito le foto tra Forlì e Gubbio (18 immagini) che si trovano nel link sotto la foto in homepage e nella sezione "fotogallery". Le foto sono di Simone Grilli.

08 NOVEMBRE 2014
Gubbio che cade a Forlì (2-1). Gol di Fantoni e Melandri, non basta un gran gol di Loviso

Gubbio a Forlì: si gioca di sabato alle ore 17. Il tecnico Acori conferma il 4-1-4-1. Guerri gioca con la fascia di capitano. Mentre l'allenatore di casa Rossi opta per il 4-3-3. Forlì in maglia scura, Gubbio in maglia bianca. Al 2' subito una occasione per i locali: ci prova con un tiro rasoterra Hamlili dal limite, si distende in tuffo Iannarilli e salva. Al 4' ci prova Fantoni su punizione, ma la palla va alta. Al 13' colpo di testa in area di Castellani che schiaccia a rete, Iannarilli c'è e para a terra. Al 14' punizione calciata lunga da Loviso in area, Galuppo cerca la porta da posizione decentrata, però il suo colpo di testa termina a lato. Al 15' Forlì in vantaggio: corner di Cejas con Fantoni che calcia a rete ma respinge un difensore rossoblù, Fantoni ci riprova al volo di sinistro con un tiro radente dal limite che sorprende Iannarilli: palla che si insacca a fil di palo. Al 17' locali che sfiorano il raddoppio: Cejas lancia tutto solo in area Hamlili che cerca la rovesciata, ma non gli riesce, così Iannarilli para senza problemi. Al 20' ci prova Loviso direttamente su punizione da fuori area: la palla sorvola di un metro sopra la traversa. Al 21' invece è costretto ad uscire Hamlili che si è infortunato dopo il tentativo della rovesciata al 17' e subentra Djuric. Al 25' si fa pericoloso Melandri con un tiro che impegna a terra Iannarilli. Al 27' tiro cross di Guerri insidioso da destra e Scotti vola per deviare la sfera in angolo. Al 30' pericolo: cross da destra di Jidayi in area, Melandri calcia al volo di destro a botta sicura, salva con l'anca Galuppo. Il primo tempo si chiude con un gran tiro di destro di Cejas (45') dal limite con la palla che si stampa in maniera clamorosa sulla traversa: pericolo scampato. Ripresa. Al 52' punizione in area di Loviso e Lasicki manca per un soffio il tap in vincente di testa. Al 57' sventola su punizione di Loviso dal vertice sinistro: Scotti vola e devia la sfera in angolo. Al 58' raddoppio del Forlì: Docente va via sulla destra a Galuppo, entra in area e calcia in porta ma respinge Iannarilli; sulla ribattuta c'è in agguato Melandri che carica il sinistro e insacca la sfera sotto il sette. Al 62' Docente cerca il tris con un tocco destro a girare, palla che va a lato di poco. Al 75' grande bomba di Loviso dai venticinque metri: tiro potente di destro che piega le mani di Scotti e la palla si insacca in rete. Al 90' Luciani di testa in area cerca il sette con un tocco a palombella, Scotti è prodigioso e devia in volo la sfera in angolo. Poco dopo viene allontanato per proteste dal rettangolo di gioco il tecnico dei rossoblù Acori. Finisce così: 2-1.
Tabellino: Forlì - Gubbio (2-1):
Forlì (4-3-3): Scotti; Jidayi, Drudi, Guidi, Fantoni; Hamlili (21' Djuric), Cejas, Arrigoni; Melandri, Docente (79' Fantini), Castellani (73' Forte). (A disp.: Casadei, Reato, Turi, Bisoli). All. Rossi.
Gubbio (4-1-4-1): Iannarilli; Luciani, Lasicki, Galuppo, Caldore (67' Vettraino); Loviso; Mancosu, Guerri, Casiraghi (64' Cais), Marchionni; Regolanti (82' Castelletto). (A disp.: Citti, Manganelli, Rosato, Esposito). All. Acori.
Reti: 15' Fantoni (F), 58' Melandri (F), 75' Loviso (G).
Arbitro: Perotti di Legnano (Menicacci di Viterbo e Vettorel di Latina). Espulso: 90' mister Acori (G). Ammoniti: Djuric, Jidayi e Drudi (F); Galuppo (G). Spettatori: 1100 circa (una cinquantina da Gubbio).
Risultati: Dodicesima Giornata - Prima Divisione - Girone B - Lega Pro:
Ancona - Santarcangelo
0-0
Forlì - Gubbio
2-1
15' Fantoni (F), 58' Melandri (F), 75' Loviso (G)
Grosseto - Savona
3-0
16' Lugo (G), 20' Torromino (G), 87' Verna (G)
L'Aquila - Carrarese
1-0
84' Corapi (A)
Pisa - Lucchese
0-0
Pistoiese - Prato 2-1
20' Romeo (Pi), 38' Falzerano (Pi), 78' Bocalon (Pr)
Pro Piacenza - Spal
0-1
72' Germinale (S)
Reggiana - Ascoli
0-2
31' Pirrone (A), 73' Addae (A)
San Marino - Teramo
1-2
10' Di Paolantonio (T), 13' Donnarumma (T) rig., 21' Casolla (S)
Tuttocuoio - Pontedera
2-1
25' Colombo (T), 37' Grassi (P), 89' Colombo (T)

07 NOVEMBRE 2014
Verso Forlì per sfatare un tabù. Out il capitano D'Anna, ma rientra Luciani. Tifosi insieme...

Si gioca a Forlì contro la bestia nera dei rossoblù. Infatti il Gubbio non è mai riuscito a vincere sul campo del "Morgagni. Un tabù che il trainer Acori cercherà in tutti i modi di sfatare. D'altronde gli allenamenti si sono svolti a porte chiuse per due giorni di seguito (sia giovedì che venerdì durante la rifinitura). Oltretutto i biancorossi non possono permettersi un altro passo falso perchè la panchina di Roberto Rossi (ex calciatore rossoblù) è in bilico. Tuttavia l'allenatore rossoblù sembra orientato a confermare lo stesso assetto utilizzato nelle ultime due partite. Quindi si va verso il 4-1-4-1. Iannarilli va in porta. Difesa a quattro con Luciani (al posto di D'Anna squalificato), Galuppo, Lasicki e Caldore. Loviso mediano. Quartetto di centrocampo sull'asse Mancosu, Guerri, Casiraghi e Marchionni. Mentre di punta va Regolanti. E non è escluso che a partita in corso potrebbe tramutarsi in un 4-3-1-2, cioè con Marchionni dirottato sulla trequarti. Rientrano Luciani e Manganelli dalla squalifica. L'allenatore Leonardo Acori ha convocato 20 calciatori per Forlì. Eccoli: Bentoglio, Cais, Caldore, Casiraghi, Castelletto, Citti, Domini, Esposito, Galuppo, Guerri, Iannarilli, Lasicki, Loviso, Luciani, Mancosu, Manganelli, Marchionni, Regolanti, Rosato e Vettraino. In casa biancorossa invece il tecnico Rossi deve fare i conti con le squalifiche di Arrigoni Leonardo, Catacchini e Pettarin. Probabile la conferma del 3-5-2. In porta Scotti. In difesa Guidi, Drudi e Jidayi. A centrocampo Casini, Arrigoni Tommaso, Cejas, Hamlili e Fantoni (o Djuric). In attacco il duo Docente e Melandri. Arbitra il signor Perotti di Legnano che sarà coadiuvato dagli assistenti Menicacci di Viterbo e Vettorel di Latina. Tra le due tifoserie esiste un gemellaggio. Infatti i tifosi eugubini si recheranno già in mattinata a Forlì dove è previsto un pranzo insieme ai tifosi dei galletti. Si gioca di sabato (8 novembre, ore 17).

06 NOVEMBRE 2014
Playoff: girone B "indietro. Verso il 4-1-4-1 e le nuove date. Bariti tesserato dalla Lupa Roma

Approfondimento sul girone B dopo undici giornate. Al momento è il girone più "indietro" rispetto a quelli del girone A e B. Il motivo è molto semplice: perchè il regolamento di questa Lega Pro unica parla chiaro. Infatti vanno ai playoff le seconde e le terze classificate in ogni girone e poi le migliori due quarte in tutti e tre i gironi. Guardando la classifica attuale, andrebbero ai playoff solo Pisa e Reggiana che si trovano a quota 19 punti. Resterebbero fuori quindi Pontedera e Spal che si trovano a quota 17 punti. Nel girone A infatti nei playoff ci sono tre squadre che hanno più punti in classifica: in successione Bassano (22), Pavia (21) e Monza (20); quest'ultima ha addirittura lo stesso punteggio della prima classificata Ascoli nel girone B. Nel girone C addirittura si viaggia ad una andatura superiore con questa griglia playoff: Juve Stabia (22), Salernitana (22) e Casertana (21). Tra queste otto squadre d'altronde salirà in serie B solamente la vincente dei playoff (pertanto solo una contendente). Saliranno anche le prime classificate di ogni girone che al momento sono: Como (23), Ascoli (20) e Benevento (25). Questi numeri fanno capire che negli altri gironi le squadre di vertice viaggiano molto forte rispetto al girone dove si trova il Gubbio. Sono numeri che evidenziano in maniera esplicita un girone B piuttosto livellato verso il basso. Notiziario. Modulo vincente non si cambia. Acori sembra orientato a confermare lo schieramento adottato ad Ascoli e nell'ultima partita interna con la Reggiana. Perciò è probabile la conferma del 4-1-4-1. Iannarilli in porta. Difesa a quattro con Luciani (al posto di D'Anna squalificato), Galuppo, Lasicki e Caldore. Loviso mediano. Quartetto di centrocampo sull'asse Mancosu, Guerri, Casiraghi e Marchionni (che a gara in corso potrebbe fare il trequartista come avvenuto contro la Reggiana). Di punta Regolanti. Mercato: Davide Bariti (che si è allenato con il Gubbio, poi non tesserato) è stato ingaggiato dalla Lupa Roma (a metà classifica nel girone C). Intanto la Lega Pro comunica le prossime due date a cadenza quindicinale. Alla 15esima giornata il Gubbio ospita il San Marino: si gioca domenica 30 novembre, ore 16. La partita successiva (16esima giornata) si gioca sempre di domenica: trasferta a Santarcangelo il 7 dicembre con inizio alle ore 16. I prossimi impegni invece vedono il Gubbio impegnato a Forlì (sabato 8 novembre, ore 17), poi con la Tuttocuoio in casa domenica 16 novembre (ore 12:30) e alla 14esima ad Ancona (sabato 22 novembre, ore 17). Infine il collega giornalista Paolo Bartalini di Poggibonsi ci fa sapere che sta uscendo il libro con le memorie calcistiche di Uliano Vettori: racconta anche le sfide contro il Gubbio tra cui lo spareggio del 1987 a Perugia con il Poggibonsi e la sua breve presenza da allenatore del Gubbio nel 1991-1992. Ora Vettori ha 78 anni.

06 NOVEMBRE 2014
Fabbri: "Contro il Forlì sempre partite tirate. Di Gubbio solo ricordi belli e vi seguo sempre..."

Quattro chiacchiere con un ex di Gubbio e Forlì. Ha lasciato il calcio nel 2011 quando ricopriva il ruolo di direttore sportivo al San Marino, allenato all'epoca da Petrone (ora all'Ascoli). Mentre nel ruolo di portiere ha terminato la sua carriera proprio a Gubbio nel 2006 (era giunto in rossoblù nel 2002). Ora è imprenditore, titolare di un'azienda nella sua città, ovvero a Montecchio. Stiamo parlando di Fabio Fabbri. Il campo di Forlì è stato sempre ostico per il Gubbio. Che ne dice Fabbri? "Mi ricordo che c'era una gemellaggio tra le due tifoserie". E persiste pure oggi. E Fabbri risponde così: "Ah, sì? Bene. Mi ricordo che non riuscivamo mai a vincere a Forlì. Una partita persa prima di Natale (2005 ndr) fu il preludio all'esonero di Castellucci. Riuscimmo a strappare un pari con il risultato di 0-0 solo quando ci fu la diretta televisiva in notturna (2004 ndr). Mi ricordo sempre di partite tirate e difficili, anche perchè il Forlì allestiva sempre delle ottime squadre". Perciò adesso il Gubbio non si deve cullare sugli allori, giusto? "Con tutta sincerità adesso non so quale siano le reali forze delle due squadre. Tuttavia posso dire che la squadra è giovane e pure il campionato è difficile, ma il tecnico Acori sta facendo proprio un bel lavoro considerando gli ultimi risultati positivi. D'Altronde a Gubbio sono cambiate le forze della dirigenza, è cambiato pure il direttore sportivo. Di solito questi passaggi sono difficili e invece mi pare che tutti quanti stanno facendo un ottimo lavoro". Torniamo al passato: il ricordo più bello e più brutto di Gubbio? "Non ho ricordi brutti, ho solo quelli belli. Ho in mente la finale dei playoff (2003 ndr) contro il Rimini quando il Gubbio era allenato da Alessandrini. In ogni stagione ho trovato un bel gruppo e belle squadre. Senza dimenticare quella grande cavalcata verso i playoff con Galderisi (2004 ndr). Mi ricordo che spesso incontravamo squadre avversarie che possedevano calciatori che avevano giocato addirittura in serie A. Erano campionati difficili dove non esisteva il vincolo dei giovani. Da quel punto di vista c'erano avversarie sempre forti e competitive". E ci fu pure quella partita contro la Fiorentina: "E valeva per il primo posto in classifica e quel rigore di Cipolla che fu sbagliato all'ultimo minuto che ci poteva regalare la vittoria". Fabbri ha detto che continua a seguire il Gubbio, giusto? "Certo e mi aggiorno seguendo il sito Gubbiofans: d'altronde vorrei farvi i complimenti perchè è sempre ricco di informazioni con notizie interessanti e complete". Ma parliamo di portieri. A Gubbio quest'anno si sta mettendo in luce Iannarilli, come in passato si erano messi in evidenza i vari Lamanna o Vecchini, per citarne alcuni. L'aria di Gubbio fa bene ai portieri? "Quando facevo il direttore sportivo mi ricordo che Iannarilli era un giovane promettente della Lazio. Credo che quello che conta è una buona qualità di base e la preparazione: mi ricordo che giocai a Gubbio fino a 38 anni e il lavoro dei preparatori fu fondamentale. Ma conta pure il buon ambiente che c'è a Gubbio". E un messaggio ai tifosi? "Mesi fa avevo scritto sul muro dei tifosi di questo sito. Mio figlio che ora ha 20 anni ha guardato poi alcuni messaggi di risposta e ne è rimasto meravigliato: si è reso conto che ancora si ricordano di me. Ma i colori del Gubbio mi sono rimasti nel cuore: ho passato veramente degli anni importanti della mia vita in questa città. Infatti non è un caso che ho chiuso la carriera da calciatore con il Gubbio".

05 NOVEMBRE 2014
Il patron Notari: "Mi sono preso questo impegno. E ai tifosi dico di avere pazienza e fiducia"

Le prime parole da presidente. Cioè da quando ha preso in maniera ufficiale il ruolo di patron della società rossoblù, a partire dall'ottobre scorso. Stiamo parlando di Sauro Notari, imprenditore delle acque minerali. Allora presidente, come si sente con questo nuovo incarico? "Mi sono preso questo impegno. Cerco di fare le cose come devono essere fatte. Cioè sto cercando di guidare il tutto nel migliore dei modi, insomma. Tengo a cuore questi colori sociali". Adesso la squadra sembra aver trovato la quadratura del cerchio dopo un inizio di campionato difficoltoso. Il parere del presidente? "Partita dopo partita questo Gubbio sta crescendo. Questo è molto importante perchè è quello che volevamo. Il mister (Acori ndr) ci ha sempre creduto e mi ha sempre ribadito che bisognava avere pazienza. D'altronde lui sta sempre a contatto tutta la settimana con i calciatori e quindi credo che il mister sa bene come stanno le cose. Da parte del sottoscritto, condivido il discorso del mister e sono soddisfatto di quello che sta facendo". Si parla già di mercato, ma ovviamente non se ne parla prima di gennaio, giusto? "Infatti. Prima di gennaio, no senz'altro. Adesso è inutile prendere un elemento tanto per prenderlo. Adesso bisogna tenere duro e fare più punti possibili. E ribadisco: prima di gennaio non verrà fatto niente". Intanto è rientrato Galuppo: è quel rinforzo che si cercava in difesa? "Esatto. Si parlava tanto di un nuovo difensore, di questo e quell'altro. Ma invece dico che siamo sulla strada giusta: è rientrato Galuppo che non è male e avrà di sicuro margini di crescita". E pure in attacco, il centravanti Regolanti si è sbloccato con il nuovo assetto tattico usato da Acori: "Esatto. Quindi ad oggi è inutile parlare di mercato. Ma quando sarà il momento, valuteremo bene il tutto e se ci sarà bisogno di fare un inserimento cercheremo di non sbagliarlo. Tutto qui". Senza perdere mai di vista l'obiettivo che resta in maniera assoluta la salvezza e guai fare voli pindarici, è così? "Esatto". Per concludere: il presidente che messaggio vuole mandare ai tifosi, anche a quelli che ci seguono su questo portale informativo dall'Italia e pure dall'estero? "Ho sempre ribadito e lo dirò sempre che per me il pubblico è il nostro dodicesimo uomo in campo. L'unica cosa che chiedo è che i tifosi ci devono stare vicino, di avere fiducia e di avere pazienza. E mi auguro che ci possano seguire possibilmente anche in trasferta. In poche parole, la città ci deve stare vicino". Dal girone. Il Grosseto dopo il ko nel derby con la Lucchese cambia allenatore: esonerato Massimo Silva. Ecco Pasquale Padalino (ex Foggia). In passato è stato difensore di Fiorentina, Inter, Bologna, Lecce e del Foggia di Zeman.

04 NOVEMBRE 2014
L'editoriale. Tris di reti (è già bis) e quella dedica. E il trend in crescita nelle ultime 6 gare!

Tre gol del Gubbio in una sola partita? In questa stagione è capitato già due volte: in casa contro il Savona e venerdì scorso contro la Reggiana. Se invece si torna indietro nel tempo, così non era mai capitato nelle ultime due stagioni precedenti in Prima Divisione. Infatti bisogna tornare al campionato di serie B e precisamente al 17 marzo 2012. In quella data si giocava al Barbetti la partita tra Gubbio e Crotone. L'incontro si concluse con il risultato di 3-3. In panchina il tecnico Gigi Simoni. A segno per i rossoblù Ciofani (ora in serie B a Frosinone), Boisfer (Sestri Levante) e Cottafava (a Latina in B). Per la formazione calabrese invece andarono in rete Sansone e doppietta di Caetano (una su rigore, a tempo scaduto). Ed ecco un altro dato statistico. Nelle ultime sei partite il Gubbio ha conquistato 11 punti: 3 vittorie, due pareggi ed una sola sconfitta. Mentre nelle prime cinque giornate erano stati totalizzati solamente due punti. In pratica c'è stato un cambio di marcia considerevole. Lo stesso discorso vale per le reti realizzate: 10 gol nelle ultime sei partite. Nelle prime cinque giornate invece erano state siglate solamente tre reti. Questi sono numeri, che talvolta lasciano il tempo che trovano. Ma siamo dell'idea che i numeri non smentiscono mai. Di sicuro il tecnico Acori sta trovando la quadratura del cerchio. In particolar modo a livello tattico è cambiato qualcosa, soprattutto nelle ultime due partite. Dal modulo 4-3-3, si è passati ad un più accorto 4-1-4-1 e a partita in corso è diventato addirittura un 4-1-3-2, con Marchionni che svaria sulla trequarti a supporto di Regolanti. Principalmente contro la Reggiana si è vista una squadra più corta tra i reparti e la sua arma principale sono state le ripartenze. Ma più che altro, con l'inserimento a centrocampo di Marchionni e Guerri, si sono trovati gli equilibri giusti: sulla mediana si denota più dinamismo, con l'aggiunta di Casiraghi che si sta dimostrando continuo. E adesso pure Regolanti è servito a dovere: non a caso nelle ultime due partite è andato a segno per due volte. In difesa invece l'innesto di Galuppo (che non giocava da più di un anno) ha dato una certa serenità al reparto. Tutti accorgimenti che sicuramente hanno permesso alla squadra di crescere e di essere più consapevole nei propri mezzi. Talvolta l'inesperienza, ma soprattutto la paura di sbagliare o la frenesia, portano ad errori marchiani che avvenivano soprattutto nelle prime giornate nel reparto difensivo, oppure come è avvenuto in casa contro il Pontedera. É chiaro che va ricordato anche il portiere Iannarilli che in ogni partita sta facendo la differenza. Pure contro la Reggiana ha salvato il risultato in diverse occasioni: senza l'estremo difensore di Alatri probabilmente dovevamo commentare un'altra partita. Tuttavia tutti questi segnali sono importanti. Ma sia chiaro: ora più che mai occorre mantenere i piedi ben saldi per terra. La storia insegna. Basta tornare indietro nel tempo. Anche all'epoca si stava giocando l'undicesima giornata, ad ottobre in notturna e si affrontava una avversaria con la maglia granata. Stiamo parlando della gara con il Torino datata 24 ottobre 2011. Il Gubbio di Simoni riuscì a battere la blasonata formazione di Ventura con gol decisivo di Ciofani. Dopo quella partita c'era stata troppa euforia, ma non fu salutare. Perciò calma e gesso. Il campionato è anomalo e imprevedibile. Tutto può succedere. Come ad esempio è avvenuto domenica scorsa. Ovvero che il Santarcangelo batte per 3-0 la Pistoiese, la stessa che una settimana prima aveva sconfitto per 4-1 il Teramo. Concludiamo con una dedica molto significativa. Cioè quella dedica che ha fatto Simone Guerri dopo il match contro la Reggiana: "Indosso la maglia di Sandreani: mi dà una carica incredibile. Mi sento questi colori cuciti sulla pelle. Sento il calore del pubblico. Questa estate ero a spasso. Ora posso dire solo grazie di essere qui". Parole, da brividi. (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)

03 NOVEMBRE 2014
Nove vittorie ed un solo pareggio alla undicesima. Ascoli in vetta, prima sconfitta Carrarese

Undicesima giornata che ha regalato nove vittorie ed un solo pareggio. Il derby toscano tra Lucchese e Grosseto che si è giocato di lunedì, ha visto vincere i rossoneri per 2-1. L'Ascoli conquista la vetta con la vittoria sul Pontedera. Il Pisa ha battuto il San Marino e aggancia al secondo posto la Reggiana, sconfitta a Gubbio venerdì. Tris di gol de L'Aquila a Ferrara contro la Spal. Fa bene anche l'Ancona che vince in trasferta per la seconda volta consecutiva: 2-0 sul campo della Tuttocuoio. Prato vincente per 3-1 sul Forlì (prossimo avversario del Gubbio) che però resta in nove uomini e viene piegato solo dopo il novantesimo minuto. Santarcangelo travolgente sulla Pistoiese. Savona vincente sulla Carrarese: è la terza vittoria consecutiva per i liguri; prima sconfitta in campionato per i toscani. Unico pareggio (1-1) tra Teramo e il fanalino di coda Pro Piacenza. Però il dato curioso è che tra playoff e playout ci sono solo cinque punti di differenza. Al vertice della classifica ci sono dodici squadre racchiuse in una forbice di cinque punti. E il Gubbio di Leonardo Acori sarà ospite sabato prossimo a Forlì, con inizio alle ore 17.
Risultati: Undicesima Giornata - Girone B - Lega Pro:
Ascoli - Pontedera
1-0
65' Mustacchio (A)
Gubbio - Reggiana
3-1
30' Mancosu (G), 37' Tremolada (R), 42' Regolanti (G), 74' Loviso (G) rig.
Lucchese - Grosseto
2-1
22' Ferretti (L), 55' Ferretti (L), 82' Giovio (G)
Pisa - San Marino
1-0
69' Giovinco (P)
Prato - Forlì
3-1
32' Rubino (P) rig., 55' Melandri (F), 92' Dametto (P), 94' Dametto (P)
Spal - L'Aquila
0-3
19' Pacilli (A), 24' Sandomenico (A), 35' Perna (A)
Santarcangelo - Pistoiese
3-0
24' Radoi (S), 31' Guidone (S), 90' Evangelisti (S)
Savona - Carrarese
1-0
64' Quintavalla (S)
Teramo - Pro Piacenza
1-1
7' Buonaiuto (T), 70' Porcino (P)
Tuttocuoio - Ancona
0-2
27' Tavares (A), 55' Bondi (A)

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Sestri Levante, Virtus Entella
Marche (2)
Ascoli, Vis Pesaro
Molise (1)
Campobasso
Lombardia (1)
Milan Futuro
Toscana (4)
Arezzo, Lucchese, Pontedera, Pianese
Umbria (3)
Gubbio, Perugia, Ternana
Sardegna (1)
Torres
Veneto (1)
Legnago Salus

Amarcord rossoblu


Anno 2011-2012 Serie B:

MATCH CLOU:

1 ottobre 2011:

Gubbio-Verona 1-1
Spettatori: 3911

24 ottobre 2011:
Gubbio-Torino 1-0
Spettatori: 4173

6 gennaio 2012:
Gubbio-Bari 2-2
Spettatori: 3821

28 gennaio 2012:
Gubbio-Sampdoria 0-0
Spettatori: 3977

28 aprile 2012:
Gubbio-Pescara 0-2
Spettatori: 4434

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