SERIE C - GIRONE B
DICIOTTESIMA GIORNATA
DOM. 8 DICEMBRE 2024
STADIO FELICE CHINETTI
SOLBIATE ARNO - VARESE
ORE 12:30

MILAN FUTURO

1

GUBBIO

0

DICIANNOVESIMA GIORN.
DOM. 15 DICEMBRE 2024
STADIO PIETRO BARBETTI
ORE 17:30

GUBBIO-SPAL

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CLASSIFICA
GIRONE B SERIE C
2024-2025

Pescara
Ternana (-2)
Entella
Torres
Vis Pesaro
Rimini
Arezzo
Campobasso
Pianese
Pineto
Ascoli
Carpi
Gubbio
Perugia
Spal (-3)
Lucchese
Pontedera
Milan Futuro
Sestri Levante
Legnago

39
39
37
32
32
27
26
24

24

23
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19
17

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16
16
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12

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Risultati Calcio...

DICIOTTESIMA GIORNATA
DOM. 8 DICEMBRE 2024

Ascoli
Sestri Levante

4
1

Carpi
Torres

1
2

Lucchese
Arezzo lunedi

-
-

Perugia
Campobasso 
lunedi

-
-

Pescara
Legnago

0
1

Pianese
Ternana

1
3

Rimini
Pontedera

5
1

Spal
Vis Pesaro

0
1

Virtus Entella
Pineto

4
1

Marcatori 2024-2025
Serie C - Girone B

Cicerelli Ternana
Corazza Ascoli
Cianci Ternana
Bruzzaniti Pineto

12
11
9
8

Vedi lo stadio Barbetti!

Marcatori Gubbio
2024-2025

D'Ursi
Tommasini
Rosaia
Corsinelli
Fossati
Rovaglia
Tozzuolo
Rocchi

2
2
2
2
2
1
1
1

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DICIANNOVESIMA GIORN.
DOM. 15 DICEMBRE 2024

Gubbio-Spal

Arezzo-Pianese

Campobasso-Pescara

Legnago-Ascoli

Pineto-Rimini

Pontedera-Perugia

Sestri Levante-Carpi

Ternana-V.Entella

Torres-Lucchese

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30 LUGLIO 2020
Ufficiale, arriva Uggè. Adesso si punta sul difensore Ferrini. Un occhio pure sull'ex Marconi

Primo acquisto ufficiale del Gubbio in data 30 luglio. Già è stato sottoposto alle visite mediche, nella mattinata di giovedì. Si tratta di Maximiliano Achille Uggè, classe 1991, proveniente dal Gozzano (la scorsa stagione 25 presenze nel girone A). Il calciatore di Treviglio in passato ha giocato anche nel calcio baltico trasferendosi all'estero all'età di 22 anni: nella massima serie dell'Estonia (con il Kalju Nomme) e nella massima serie della Lituania (con il Suduva Marijampole, per tre stagioni). Il difensore bergamasco in passato ha vestito le casacche del Monza in serie C1 e del Lecco in serie D. Per dieci anni è cresciuto nelle giovanili dell'Inter, fino agli Allievi nazionali con Daniele Bernazzani. L'anno scorso, al Gozzano, prima con Sassarini e poi con Soda allenatori ha giocato principalmente in una difesa a tre. Per la precisione Uggè è un difensore centrale che può giostrare anche come terzino, un calciatore duttile e possente fisicamente (infatti è alto un metro e 91 centimetri di altezza). Con la prima cessione ufficiale (di Bacchetti alla Feralpisalò), arriva il primo arrivo ufficiale nello stesso ruolo: in pratica Uggè ha firmato un contratto annuale. Intanto il Gubbio segue altre piste, possibilmente pure fuori quota, e così si sta puntando su un altro difensore: si tratta nello specifico di Manuel Ferrini, classe 1998, che si trova alla Sicula Leonzio. Un calciatore che ha avuto già il trainer Torrente perchè da due stagioni si trova in terra siciliana: 28 presenze e 3 gol la passata stagione; 12 presenze invece nell'annata appena conclusa con il salvataggio ai playout ai danni del Bisceglie. Il calciatore di Rimini è cresciuto nel Sassuolo facendo tutta la trafila delle giovanili fino a vestire la maglia della Primavera neroverde. Ad inizio carriera invece si trovava con il Parma. Ma si pensa anche ad un ex: al difensore centrale Ivan Marconi, classe '89, di proprietà del Monza, con un contratto che lo lega ai brianzoli fino a giugno 2021. Il calciatore bresciano è già stato a Gubbio nell'era Torrente (2009-2010) nell'annata della promozione in Prima Divisione. Ex rossoblù. Nuova avventura per Daniele Ferri Marini: dopo l'ottima esperienza di Potenza (serie C girone C), si trasferisce in serie D al Trento, firma un contratto fino a giugno 2021: l'attaccante biturgense non ha trovato l'accordo per un rinnovo con i potentini. Altre news dal girone. Colpo del Padova: ecco l'attaccante Daniele Paponi dal Piacenza (biennale).

29 LUGLIO 2020
Gubbio, alzare l'asticella: no "one season wonders". Farina in Premier League con il Leeds

Altro trionfo per un ex rossoblù. Stavolta oltremanica. Stiamo parlando per la precisione di Simone Farina, l'ex biondo terzino sinistro del Gubbio, che ha vinto due campionati da calciatore nell'era Torrente e aveva giocato un anno in serie B proprio con il sodalizio eugubino. Adesso un nuovo importante traguardo. Ora funge da Loan Manager nella squadra inglese del Leeds United in mano al presidente italiano Andrea Radrizzani. In parole povere adesso Farina funge da responsabile dei calciatori in prestito e delle cessioni della prima squadra, ha studiato da direttore sportivo prendendo l'abilitazione nel dicembre scorso a Coverciano. In pratica il Leeds United ha avuto la matematica certezza di tornare in Premier League dopo 16 anni nell'ultimo match vinto contro il Charlton. The Whites (i bianchi), sono così nominati in Inghilterra, sono allenati da Marcelo Bielsa. Una onorificenza importante per Simone Farina che si sta trovando a suo agio nella nuova dimensione nel quotato campionato anglosassone. Torniamo al Gubbio, al presente. Parlavamo nei giorni scorsi di Andrea Brighenti. Lo scrivevamo perchè come calciatore è il primo nella lista come centravanti che può fare al caso del Gubbio per alzare l'asticella nel prossimo campionato. Un elemento che piace al trainer Torrente, visto che lo ha già avuto ai tempi della Cremonese. Diciamo questo perchè adesso è da capire se il Gubbio vuole fare un campionato da protagonista o barricarsi in un torneo anonimo come è avvenuto nelle ultime stagioni. Pertanto, se si vuole fare un campionato ambizioso, occorrono anche calciatori di grande spessore o di prima fascia che possono garantire un rendimento redditizio. Non è un caso che proprio Brighenti è inseguito da diversi clubs come Palermo, Sambenedettese, Teramo, e nelle ultime ore si è aggiunto anche il Como. Ecco, ora c'è da capire il Gubbio cosa vuole fare da grande. Negli ultimi anni sono arrivati calciatori sopravvalutati o spacciati per fenomeni e poi finiscono automaticamente in panchina o venduti l'anno seguente (dopo aver firmato contratti pluriennali). Cioè sono quei calciatori che in Inghilterra vengono denominati «One Season Wonders», ovvero i "fenomeni stagionali". Pertanto è importante capire quali sono gli obiettivi primari (campionato di vertice o una salvezza tranquilla?), oltretutto c'è da capire se ci sarà una programmazione basata sul solido oppure si vive alla giornata come è avvenuto nelle ultime annate. Tornando al mercato. Rimbalza più forte la voce in terra campana che Alessandro Sbaffo potrebbe finire alla Casertana. Ci ritorna il quotidiano «Il Mattino» di Caserta che scrive testualmente: «Casertana, c'è Sbaffo per la regia: il pupillo di Guidi dopo D'Angelo». Nel pezzo si aggiunge infatti che «Sbaffo sarebbe sul taccuino del direttore sportivo Violante, sarebbe stato Guidi a sottoporre il nome del centrocampista ai dirigenti rossoblù campani». Tuttavia non manca anche l'opzione marchigiana. Come scrive «Il Resto del Carlino» in pratica il trequartista di Loreto piace al Matelica, con un titolo emblematico: «Sbaffo piace alla società del patron Canil». Perciò le possibilità non mancano, adesso bisognerà vedere quale alternativa potrebbe accettare il calciatore reduce dall'esperienza all'Arzignano Valchiampo (in prestito da gennaio). Ultima parentesi. Questione portieri. Dalla Romagna si conferma un interessamento del Cesena verso il portiere Federico Ravaglia del Bologna, in lizza come nome caldo insieme a Giacomo Satalino del Sassuolo (era in prestito al Renate). Come trova conferma un interesse del Gubbio verso il portiere Luca Gemello del Torino, come riporta Mondoprimavera.com.

28 LUGLIO 2020
Bacchetti firma un triennale alla Feralpi. Asta per Brighenti: ora si fa sotto pure il Teramo

Alla fine è andata così. Loris Bacchetti aveva rescisso con il Gubbio ventiquattro ore fa e adesso c'è subito l'ufficialità: il difensore abruzzese ha firmato un contratto triennale (fino a giugno 2023) con la maglia della Feralpisalò. La società gardesana tra l'altro ha ingaggiato un nuovo allenatore per questa nuova stagione: si tratta di Massimo Pavanel (contratto biennale), dopo l'esperienza sulla panchina della Triestina, quando aveva perso la finale playoff nel 2019 contro il Pisa poi salito in serie B. Con curiosità invece se ne vanno dalla formazione bresciana due pilastri: l'attaccante (l'Airone) Andrea Caracciolo e il centrocampista di spessore Simone Pesce, entrambi raggiungono il Lumezzane che si trova in Eccellenza lombarda. Sulla soglia di 38 anni finiscono nei dilettanti, ma con la loro classe non potevano essere utili ancora per il campionato di serie C? Crediamo di sì. Basta vedere cosa ha fatto un certo Zlatan Ibrahimovic alla soglia di 38 anni con il Milan di Pioli. Torniamo al Gubbio. Si apre una vera e propria asta per l'attaccante Andrea Brighenti del Monza che piace tanto ai rossoblù. Ma c'è un concreto interesse sia del neo promosso ambizioso Palermo sia della Sambenedettese (che a quanto pare si accollerebbe parte dell'ingaggio sontuoso di 200mila euro dell'attaccante dei brianzoli). Ma su Brighenti si è inserita un'altra squadra intenzionata a volerlo: si tratta del Teramo, che tuttavia segue pure Matteo Brunori attualmente alla Juventus Under 23 (così scrive «Il Centro»). In uscita invece si parla di un possibile interessamento per il calciatore spagnolo Rafa Munoz, che dopo l'esperienza italiana con il Gubbio potrebbe decidere di trasferirsi in Portogallo con il Boavista. Intanto si ipotizza già un possibile girone B della prossima serie C. Il quotidiano «La Voce di Mantova» parla appunto del neo promosso Mantova e riporta due possibilità di probabili raggruppamenti, senza considerare due retrocesse dalla serie B che dovranno venire fuori dai playout: in lizza, scrivono, a parte Cosenza e Trapani che finiranno nel girone meridionale, ci sono le "pericolanti" Cremonese, Venezia, Ascoli e Perugia. Nel girone ipotetico B viene inserito in verità il Campodarsego, ma la società patavina che ha vinto il campionato di serie D ha già rinunciato alla serie C per motivi economici e con ogni probabilità verrà sostituito dal Legnago arrivato secondo nel girone che ha già presentato la richiesta per essere ammesso nei professionisti. Ma come è questo ipotetico girone? Eccolo qua: Carpi, Cesena, Fano, Feralpisalò, Fermana, Gubbio, Imolese, Legnago, Mantova, Matelica, Modena, Padova, Piacenza, Sambenedettese, Sudtirol, Triestina, Virtus Verona e Vis Pesaro (mancano due squadre che, come già scritto, dovranno scendere dalla cadetteria quando ci saranno i verdetti finali). 

27 LUGLIO 2020
Beoni scudettato. Bacchetti rescinde. Idea Del Favero e Confente. Per il Ds ipotesi biennale

Un altro trionfo, per chi è passato da Gubbio, stavolta nel podio più alto del calcio italiano. Infatti la Juventus ha vinto il suo nono scudetto consecutivo battendo la Sampdoria. Nello staff di Maurizio Sarri è presente un ex allenatore dei rossoblù: si tratta di Loris Beoni, 61enne, collaboratore tecnico stretto del trainer bianconero. Una soddisfazione di rilievo per Beoni avendo lavorato con calciatori di un certo livello come Dybala, Higuain e lo stesso Cristiano Ronaldo: sicuramente è stata davvero una grande esperienza, ha confidato a chi lo conosce bene. Loris Beoni aveva allenato il Gubbio nella stagione 2008-2009 in serie C2 quando c'era Marco Bignone come direttore sportivo. Poi però fu esonerato quando a fine febbraio 2009 arrivò la coppia Simoni e Tumiatti sulla panchina dei rossoblù, e subentrò come diesse Stefano Giammarioli perchè Bignone all'epoca in inverno (a dicembre 2008) si trasferì al Perugia dell'era Covarelli. Loris Beoni aveva collaborato con Sarri anche ai tempi del Napoli, in pratica nell'ottobre 2017 fu chiamato ad allenare la Primavera partenopea. Il tecnico aretino proviene da una certa gavetta avendo allenato nei dilettanti e la sua rampa di lancio fu quando allenò la Sansovino nel 2006 raggiungendo il terzo posto in serie C2, poi perse la finale playoff con il Sassuolo di Remondina. Curioso quanto avvenne nell'autunno 2015: Beoni era allenatore della Samb in serie D e fu esonerato da primo in classifica dopo appena otto giornate nell'era Fedeli. Ora nello specifico parliamo del Gubbio. Secondo alcune indiscrezioni esiste già un accordo che vedrà il direttore sportivo Stefano Giammarioli ancora in rossoblù per un legame fino a giugno 2022. Pertanto si parla di un rinnovo con un accordo biennale. Il diesse eugubino era tornato a Gubbio nell'ottobre 2019 insieme al ritorno di Vincenzo Torrente in panchina. Intanto per quanto riguarda il mercato continuano a girare altri nomi. Si era parlato in porta dell'opzione Luca Crosta del Cagliari, in caso che Ravaglia verrà dirottato dal Bologna altrove (c'è un sondaggio di Cittadella e del Cesena). Altre opzioni: esce il nome di Mattia Del Favero, anch'egli classe 1998 (quindi rientra nei contributi federali), di proprietà della Juventus, la scorsa stagione in prestito al Piacenza. Si vocifera pure di Alessandro Confente ('98) del Chievo Verona, rientrato dal prestito di Siena. Se va via pure il vice portiere Zanellati, che vuole giocare e quindi potrebbe tornare al Torino, allora il Gubbio sta pensando ad un altro portiere granata: è Luca Gemello, un 2000, la scorsa stagione in prestito alla Fermana. Intanto la società eugubina comunica la prima cessione: il difensore Loris Bacchetti in maniera ufficiale rescinde il contratto (in scadenza nel 2021): andrà alla Feralpisalò.

26 LUGLIO 2020
Dal sogno Brighenti al nodo cessioni. In porta spunta Crosta. Tavernelli piace al Cittadella

Tra due mesi inizia il campionato. Tra una ventina di giorni inizia il ritiro. La situazione sicura al momento è la seguente. Tre calciatori contrattualizzati: De Silvestro, Malaccari e Megelaitis (gli ultimi due hanno rinnovato da poco). Diciamo questo perchè altri calciatori contrattualizzati non rientrano nei piani tecnici. C'è una bella lista di nomi che va piazzata. Ci si sta lavorando ma non è così semplice. In primis si parla di un molto probabile trasferimento di Bacchetti alla Feralpisalò. Si è parlato pure di un interessamento del neopromosso Matelica verso Sbaffo (che rientra dal prestito con L'Arzignano), mentre è ancora aperta l'opzione Casertana. La stessa Casertana ha messo gli occhi su Konate, e alcune settimane fa in terra campana si scriveva di un interessamento da parte dell'ex tecnico Guidi verso Bangu, Lakti e Meli. Ancora da capire cosa avverrà con Cinaglia, Filippini, Rafa Munoz, El Hilali, che sono ancora legati formalmente con il sodalizio eugubino per un'altra stagione. In entrata invece si attende la firma di Juanito Gomez che per il momento si è preso qualche giorno di riflessione. Intanto però il diesse Stefano Giammarioli vorrebbe fare il colpo da novanta. Si parla di un sondaggio verso l'attaccante Andrea Brighenti, giocatore che conoscono molto bene sia il diesse stesso che il tecnico Torrente perchè lo hanno già avuto ai tempi della Cremonese. Il puntero classe 1987 è sotto contratto fino a giugno 2021 con il Monza dove ha realizzato 4 gol in 23 presenze. Chiaro però che il calciatore viaggia a cifre importanti, pertanto è tutto da verificare se sarà possibile l'operazione. Tant'è che da Palermo rilanciano un interesse da parte della società rosanero verso il calciatore dei brianzoli (come scrive il giornale dei tifosi palermitani Ilovecalciopalermo.com). Ma non è tutto: in terra marchigiana (da Il Resto del Carlino) si parla di un interesse verso Brighenti anche da parte della Sambenedettese: si riporta che il calciatore percepisce uno stipendio di 200mila euro, però la società del Monza è disposta a pagarne una parte sostanziosa. D'altronde Brighenti è un calciatore con un curriculum invidiabile avendo segnato 67 gol con la Cremonese in sei stagioni (138 reti in carriera). Oltretutto nel mirino del Gubbio finisce anche qualche giovane: si è parlato infatti ad esempio di Nicholas Martini, playmaker classe 2001, di proprietà del Sassuolo. Invece viene ritenuto partente l'attaccante Tavernelli dove non è stato possibile un rinnovo: si era parlato tempo fa di un interesse da parte di clubs di serie B, ed ora esce fuori il nome del Cittadella che molto spesso per il suo credo societario punta sulle scommesse. Diventa complessa anche l'operazione per trattenere il portiere Ravaglia che tra l'altro è di proprietà del Bologna: ci sarebbe infatti il sondaggio sempre del Cittadella che si trova in serie B, ma a quanto pare c'è anche il Cesena che lo guarda con forte interesse. In tal caso il Gubbio si sta già muovendo pensando ad una possibile alternativa: si tratta di Luca Crosta, classe '98, di proprietà del Cagliari (nelle ultime stagioni era stato in prestito all'Olbia, Livorno e Renate). Intanto, per quanto riguarda lo staff, è pronto finalmente al rientro Romano Mengoni: nello specifico il preparatore atletico maceratese, rimasto un mese in terapia intensiva per via del coronavirus, sta recuperando e quindi dovrebbe fare parte ancora come collaboratore insieme a Torrente allenatore, Carretta come vice allenatore e Pascolini come preparatore dei portieri. Cambio di programma in serie C. Cambiano i contributi federali a partire dal 2020-2021. Si parte dalla classe 1998 al 2001 (e seguenti) e per ottenere il minutaggio la soglia minima è quella di 270 minuti nella singola partita, quindi devono giocare tre giocatori under in pianta stabile, più uno possibilmente a gara in corso. L'altra novità riguarda l'organico che sarà ridotto: tesserabili al massimo 22 calciatori in rosa.   

25 LUGLIO 2020
Gerbo: "Che bello la A con il Crotone. Vorrei una chance. A Gubbio serviva più fiducia..."

Il Crotone rifila cinque gol al Livorno in serie B e acciuffa la matematica promozione nella massima serie. Tra i goleador pure un ex rossoblù: Alberto Gerbo ha realizzato il gol del 3-1 in terra tirrenica. Allora, cosa si prova adesso? "Una soddisfazione bellissima a livello sportivo. Raggiungere così la massima serie non succede tutti i giorni. Chissà quando mi ricapiterà in carriera. Mi godo questo momento, insieme ai miei compagni e a tutti coloro che mi hanno sostenuto". Quindi ora si aspetta la sua chance in serie A, ma dipenderà tutto dall'Ascoli che è proprietario del cartellino (a Crotone era in prestito). Gerbo risponde così: "In effetti ho un contratto con l'Ascoli, ora vedremo e cercheremo di trovare una soluzione. Ci sarà da valutare diverse cose. Chiaro che avere una chance in serie A mi piacerebbe molto. Mi piacerebbe restare a Crotone ed esordire nella massima serie. Una categoria che non ho mai fatto ed è il sogno di tutti". Un commento sulla serie B, finora tutti verdetti equi? "La serie B ultimamente è diventata molto competitiva. Basta vedere il discorso salvezza, ancora è tutto da scrivere. Nell'ottica promozione il Benevento ha fatto un campionato a parte. Fino a poche giornate fa il secondo posto invece è stato molto combattuto. Poi ci sono altre squadre allestite molto bene ma che non sono riuscite a fare un bel campionato tipo la Cremonese o il Perugia stesso. Ma c'era pure il Frosinone che era accreditato per vincere. Poi ci sono state il Pordenone e il Cittadella che hanno dato fastidio". In serie B aveva giocato anche a Gubbio nella stagione 2011-2012, un ricordo di quel preciso momento? "A quell'epoca c'era una bella squadra di giovani, mi è dispiaciuto solo un fatto e cioè si doveva puntare in quel momento là su quei ragazzi. Parlo di Mario Rui, Buchel, io ero giovane, ma c'erano anche Benedetti e Caracciolo, oppure Ragatzu, Mendicino e Giannetti. Secondo me l'errore è stato questo, non puntare su questi ragazzi in maniera ferma e decisa. Chiaro che c'era un gruppo di calciatori più grandi ma forse meno esperti della categoria. Sono dell'avviso che l'aspetto tecnico di quei giovani era molto elevato. Dal mio punto di vista bisognava dare più fiducia su di loro". Lutto a Gubbio. Si è spento Lucio Fabio Stirati, all'età di 98 anni, padre dell'attuale sindaco della città Filippo Stirati. Il senatore è stato un grande appassionato del Gubbio, tifoso, rivestì pure la veste di presidente onorario e si ricordano i suoi interventi appassionati alle cene prima di Natale che teneva la Gubbio Calcio. É stato professore delle materie umanistiche al Liceo Mazzatinti.

23 LUGLIO 2020
Espeche: "Che sintonia". Venturi: "Se non avessimo giocato...". Lunetta: "Un'emozione forte"

La Reggiana batte a sorpresa nella finale playoff il Bari e vola in serie B. Tre ex rossoblù sul trono. E noi ci abbiamo parlato. Partiamo dal difensore Marcos Espeche che spiega la sua emozione: "Che dire, solo tanta gioia. Noi volevamo giocare dopo il lockdown come il Bari perchè non ci sembrava giusto che fosse promossa una quarta squadra a tavolino. Un traguardo va conquistato sul campo e così è successo. Siamo ripartiti con impegno, consapevolezza e convinzione. Credo che alla fine sia del tutto meritato". Pensare che l'anno scorso in estate l'argentino è rimasto fuori dai piani del Gubbio ed ora che rivincita, non crede? Dopo una bella risata, ci risponde così: "Nella vita non si sa mai cosa ti succede. Sono solo contento. Con i miei compagni abbiamo lavorato veramente tanto e alla fine ce l'abbiamo fatta". E l'allenatore Alvini? "É stato molto importante, veramente tanto. La sintonia tra noi e l'allenatore, con il resto delle persone che hanno lavorato intorno a noi, è stato fondamentale. Alvini appena è arrivato ci ha dato subito la sua impronta, con le sue idee di calcio, e la squadra è stata brava a farle sue. Il suo credo è stato riportato in campo e questo è quello che conta". Pensare che Alvini, prima che arrivasse Guidi la scorsa estate, era nel mirino del Gubbio. Uno strano gioco del destino, non crede? "Sì, me lo ha detto anche il mister. Alla fine è andata bene così. Un allenatore che è partito dal basso, per come lavora e per la passione che ci mette si è meritato questa serie B. Se la merita lui e ce la meritiamo tutti quanti". E il giustiziere Kargbo finirà in serie A? "Mi auguro che resti alla Reggiana in serie B. Un ragazzo che è cresciuto enormemente: lavora, si impegna, ma in particolar modo ascolta sia i consigli che i suggerimenti, così ci ha fatto la differenza". Ora tocca al portiere Giacomo Venturi che ci dice: "Sensazione stupenda, incredibile. Vincere in una piazza del genere in una finale playoff contro una squadra come il Bari che davano tutti per super mega favorita, vi giuro che ancora stento a crederci. Una serata che non dimenticherò per tanto tempo. Davvero è il coronamento di una stagione bellissima. La squadra che si è preparata è quella che ha fatto le gare migliori nei playoff: quando si è deciso di giocare noi mentalmente eravamo già pronti, non abbiamo mai smesso di crederci e di sognare. Volevamo terminare questa stagione giocando, altrimenti ci sentivamo come derubati, i meriti sportivi non mi piacciono. Si deve vincere sul campo". Il segreto di questo successo? "In toto il gruppo e l'allenatore Alvini che ha saputo plasmare insieme alla società uomini veri con una identità precisa e un affiatamento incredibile. Questa è stata la nostra forza assolutamente". Un ricordo di Gubbio? "Ho un bellissimo ricordo, l'anno dopo la retrocessione in serie B. Ci salvammo bene con Sottil in panchina, però facemmo un campionato abbastanza anonimo perchè la squadra era molto forte: voglio dire avevamo Galabinov, Caccavallo, Palermo, Di Piazza, Boisfer, Sandreani, Bartolucci, Briganti e Radi". Tocca infine all'attaccante Gabriel Lunetta: "Una emozione forte. Tanti sacrifici ripagati. Una vera ciliegina sulla torta. Abbiamo meritato non solo con il Bari ma per tutta la stagione: abbiamo offerto un calcio propositivo, il salto di categoria è più che meritato. Il segreto è stato il gruppo e l'unione di intenti. Alvini ha portato idee e si merita tutto questo successo di quest'anno. Adesso la B? Prima di tutto mi riposo, poi ci penso con calma".

22 LUGLIO 2020
De Silvestro: "Grazie per la fiducia. Meriti al ds e al mister per la salvezza". Reggiana in B

Parliamo con l'ala destra Elio De Silvestro. Prima domanda. Nella nostra intervista pubblicata con il patron Notari, lei risulta tra quei confermati tra i contrattualizzati. Che sensazione prova? "Per me è molto importante, posso aggiungere che è un motivo di grande orgoglio. Ringrazio il presidente, il diesse e il mister. Ora devo ripagare questa fiducia sul campo". Vi siete parlati con Torrente? "Devo dirvi che con il mister sono stato sempre in contatto, anche nel periodo della quarantena. E posso aggiungere che a suo tempo, ad obiettivo raggiunto, mi aveva pronosticato che sarei rimasto e per questo lo ringraziai". Quindi può essere adatto per il 4-3-3 disegnato da Torrente? "Certo. Anzi, ora mi metterei subito a disposizione del mister, a prescindere dal modulo. Ho stima del mister, so che ci chiede tanto in campo, ma giocare esterno in questo modulo è il mio ruolo. Pertanto reputo che sarà una stagione importante nella quale tutti dovremo giocarci il posto, e il sottoscritto in primis. Ho il desiderio di ritagliarmi un ruolo importante". Ma quanto è stata dura per questo infortunio? "Ho avuto un brutto infortunio con la lesione del legamento crociato del ginocchio in allenamento. Direi che è stata dura abbastanza. Quando mi infortunai c'era già aria di cambiamento, per questo motivo mi sono girate le scatole. Verso febbraio stavo bene, il professor Cerulli mi aveva eseguito l'intervento mentre per la fisioterapia mi ha seguito Sciacca. Poi purtroppo è arrivato il lockdown e non si è più potuto giocare". In verità l'inizio del campionato è stato difficoltoso anche a livello di risultati, poi l'exploit. Come può commentare? "Nella seconda parte della stagione la squadra ha fatto un'annata di altissimo livello. Un merito alla squadra senz'altro, ma un grande merito va anche al mister (Torrente ndr) e al direttore (Giammarioli ndr) perchè sono riusciti a toccare i tasti giusti. In pratica sono riusciti a risolvere quei problemi che c'erano nel gruppo. Per i punti che avevamo racimolato all'andata fino ad ottobre era impensabile. Avere evitato i playout è stato davvero notevole. Una vera impresa". Intanto finisce il campionato di serie C con una impresa. La Reggiana nella finale playoff giocata al Mapei Stadium batte per 1-0 il Bari e vola in serie B: mattatore della serata Kargbo che di testa, ad inizio ripresa, anticipa tutti e insacca la sfera in rete su cross di Varone. In campo pure gli ex Venturi ed Espeche (subentrato nella ripresa). Una squadra del girone B (stesso raggruppamento del Gubbio) va in serie B. Il trainer Max Alvini si gode la promozione: la scorsa estate fu seguito dal Gubbio, prima che arrivasse Guidi (ora alla Casertana). Infine fu scelto il tecnico ex viola, poi esautorato.

21 LUGLIO 2020
Notari: "Avanti con scelte condivise. Ora aspetto Juanito. Con Giammarioli è tutto a posto"

A ruota libera parliamo con il presidente Sauro Notari. Domande secche e risposte. Prima domanda. Primi tasselli confermati Malaccari e Megelaitis, quindi? "Sono i primi passi importanti. C'è una piena condivisione con il direttore sportivo Giammarioli e con l'allenatore Torrente. Tasselli per la squadra che andremo a costruire. Sarà importante per noi la figura di Gomez e di De Silvestro. Sono pedine individuate che possono fare al caso nostro". Sappiamo che con Juanito vi siete già visti, perciò è ottimista sul rinnovo? "Con Juanito ci siamo visti perchè dovevamo mettere a posto alcuni dettagli per quanto riguarda la stagione passata. Abbiamo parlato anche della stagione che verrà. Diciamo che la mia intenzione è ferma per trattenerlo, gli ho detto che per noi è un calciatore importante. Ci siamo lasciati che doveva parlarne a casa: non solo per la questione economica ma anche per una questione familiare. Quindi attendo risposte". Ha parlato di De Silvestro, ma è già sotto contratto: "Sì, vero. Ma rientra nei piani. Intendevo che invece ci sono altri calciatori contrattualizzati che purtroppo adesso non rientrano più nei piani perchè il mister ritiene opportuno avere altri elementi per il suo tipo di gioco. Perciò aggiungo che certe contestazioni non le capisco". In altre parole? "Perchè ci dicono per quale motivo non prendiamo Pinco, perchè non facciamo firmare il contratto a Pallino e via dicendo. Tutte le scelte e tutte le impostazioni che si stanno definendo sono condivise sia dal diesse e principalmente dall'allenatore. Perciò certi calciatori non rientrano nei piani per scelte condivise. In questa settimana stiamo già cominciando a trattare le cessioni". Per Tavernelli invece ci sono problemi di rinnovo, vero? "Posso solo augurargli la migliore fortuna. Un giovane che passa da noi e andrà in categoria superiore è un buon segnale. Vuol dire che la Gubbio Calcio ha lavorato bene. Anche se sulla questione starei qua per una mezz'ora a parlarne. Però Stefano (Giammarioli ndr) sa come è andata e come stanno le cose". Parlava di Giammarioli, con il diesse state lavorando assieme, giusto? "Con Stefano nessun problema. Poi quello che dicono e che scrivono non mi interessa. Con lui abbiamo raggiunto l'ok di quello che volevamo già da tempo e siamo a posto da un mese. Da quando lui stesso è venuto nel mio ufficio. Perciò è tutto definito. Come è già definito tutto con il mister. Perchè io credo in queste persone. Perchè se non ci avessi creduto, io sono un tipo che un matrimonio non lo faccio". Questa indagine della partita di Verona? "Se mi chiamassero domani, sono disposto a fare il testimone: ero lì presente, posso assolutamente dire che ho visto con certezza l'arbitro con la caviglia gonfia e ha fatto una puntura, perciò stava veramente male". Come presidente, è preoccupato per un protocollo che sarà ferreo a livello sanitario? "Vi dico: al 99% dovremmo andare a Roccaporena di Cascia. Possiamo avere l'albergo a disposizione. Un campo sportivo a venti metri di distanza tutto nostro. É un luogo circoscritto che si attiene a questa situazione di emergenza. Tutto inizierà dopo ferragosto fino al 24 o 25 agosto. Con altre strutture purtroppo ci sono problemi. Poi dopo una settimana di ritiro valuteremo con più certezze, ma in tal caso potremmo optare per una soluzione idonea in sede".

20 LUGLIO 2020
Indagine su Virtus Verona e Gubbio. La gara che fu sospesa con arbitro infortunato 

Tutto nasce da un articolo pubblicato dal quotidiano "La Repubblica". Si è parlato di una indagine con un coinvolgimento di un arbitro che si è infortunato a gara in corso in una partita dove aleggia l'ombra del calcioscommesse. Una gara giocata il 12 gennaio e sospesa ad undici minuti dalla fine. Poi si è capito che una situazione era capitata in una sola occasione: nella partita di Verona tra Virtus Verona e Gubbio, quando i rossoblù si trovavano in vantaggio con una rete di Juanito Gomez. La gara fu sospesa per via dell'infortunio del direttore di gara Luigi Catanoso di Reggio Calabria. In Lega Pro fino a quel momento non era prevista la presenza del quarto uomo, che avvrebbe potuto sostituire appunto l'arbitro infortunato e portare a termine l'incontro. Tutto nasce dal fatto - come spiega il quotidiano "La Repubblica" - perchè si sono registrati nei bookmakers dei flussi di scommesse anomale per la vittoria dei locali, quando invece il Gubbio si trovava in vantaggio. Secondo la ricostruzione del quotidiano il direttore di gara è finito nel mirino di altre gare che riguardano le giovanili. Nei giorni scorsi lo stesso arbitro avrebbe contattato l'Aia dichiarandosi estraneo ai fatti. Il fascicolo è al momento nelle mani della Procura di Roma e le carte sono passate alla Procura Federale. La partita è stata poi portata a termine il successivo 29 gennaio con un arbitro diverso (Alberto Santoro di Messina) e il risultato è rimasto invariato. L'inchiesta è volta a chiarire la relazione tra l'infortunio dell'arbitro e cosa comportava per gli scommettitori. Riavvolgiamo il nastro e raccontiamo cosa successe quel giorno, come si può documentare da queste foto. Partiamo dall'infortunio e la diagnosi: una distorsione della caviglia sinistra con interessamento del legamento. Un infortunio che avvenne già nel primo tempo. Prima di rientrare in campo nella ripresa, nella parte interessata che era gonfia, si è proceduto con una infiltrazione: in pratica nello specifico si è trattata di un'iniezione per ridurre il dolore, ormai una prassi diventata comune in tutti gli sport. Durante la ripresa l'arbitro in questione ha provato a concludere la partita, ma dopo alcuni ripetuti tentennamenti si è definitivamente seduto a terra al 79'. L'arbitro Catanoso fu trasportato dal campo fino agli spogliatoi a spalla. All'uscita dello stadio, il direttore di gara aveva le stampelle e fu caricato proprio davanti agli spogliatoi da un auto che arrivò quasi in campo. Sono tutte cose che lasciano presagire che non sia un infortunio finto. Peraltro da parte delle due società non ci risulta che ci siano delle responsabilità, ma l'indagine riguardarebbe solo l'operato dell'arbitro. Neanche in campo ci sono stati episodi che lasciano subodorare combine o quant'altro. Le due società tuttavia sono pronte a fare un comunicato univoco sulla questione in caso di necessità. Inoltre la società del Gubbio fu anche danneggiata perchè per una seconda volta fu costretta a sorbirsi la trasferta di Verona giocando tra l'altro cinque gare ravvicinate di campionato in sole due settimane.

19 LUGLIO 2020
Prove di conferma per Juanito. Tavernelli: situazione complessa. Ritiro: si cambia strategia

Prove di conferma con Juanito Gomez. Il calciatore argentino si è incontrato con la dirigenza eugubina sabato scorso per aprire una reale trattativa. Un primo incontro tra le parti c'è stato, adesso si cerca di trovare un accordo definitivo tra le parti. Un primo approccio, ma sarà necessario un nuovo incontro. Per ora è fumata nera, in attesa che sia sancita la fatidica fumata bianca. Per Gomez tuttavia esiste sul piatto un possibile rinnovo con un legame fino a giugno 2021. Mentre nei giorni scorsi, come già scritto, erano arrivate le firme del lituano Megelaitis e pure del centrocampista Malaccari che hanno rinnovato con il Gubbio fino a giugno 2021. Un incontro tra le parti c'è stato anche con Mauro Carretta, che fungerà da vice-allenatore di Torrente: l'accordo sembra che sia stato trovato, manca adesso solo l'ufficialità. Mentre si complica il possibile rinnovo del giovane attaccante Camillo Tavernelli, esploso proprio in questa ultima stagione con performance ottimali: il ragazzo tifernate, classe '99, sembra essere finito nel mirino di clubs di categoria superiore. Gira in queste ultime ore questa voce, però poi bisognerà vedere se in concreto si realizzerà il tutto. Intanto cambiano i piani per la preparazione al prossimo campionato. Lo slittamento dell'inizio del torneo al prossimo 27 settembre comporterà di posticipare la data del ritiro. Non si partirà più il 6 agosto, bensì si inizierà dopo ferragosto: possibile la data di avvio il 18 agosto. Una preparazione che durerà per almeno tre settimane e poi c'è una nuova novità. Si pensava infatti di alloggiare per una settimana nei pressi di Roccaporena di Cascia, per poi proseguire gli allenamenti a Gubbio. A quanto pare, questa ipotesi verrà scartata e si inizierà subito in sede. Struttura alberghiera ancora da definire perchè dovrà inoltre rispettare il protocollo sanitario per via della pandemia: camere isolate, zone sanificate e ad uso in maniera esclusiva solamente della truppa rossoblù. Pertanto a livello logistico ci si dovrà organizzare al meglio, in virtù anche del fatto che i calciatori di frequente dovranno essere sottoposti ai tamponi. Una grana e una spesa in più per la società eugubina. Tra l'altro si attendono i protocolli sanitari definitivi a riguardo. Intanto una notizia proviene dal settore giovanile: l'attaccante Tommaso Battellini, classe 2001, ha debuttato pure in serie C l'anno scorso, ed ora è finito nel mirino di Cavese e Savoia. Ma per saperne di più, ecco l'articolo correlato sul portale web Mondoprimavera.com. Non solo calcio. Il Corriere dello Sport dà spazio a Valentina Vignali, giocatrice di basket e influencer, perchè ha postato sul suo profilo instagram delle foto mentre si trova in vacanza vicino Gubbio. Tutte queste immagini hanno fatto il giro del web, messe in mostra in diversi portali web come ad esempio Yeslife.it. Il luogo è precisamente il Monte Cucco: Valentina Vignali si è aggiudicata il secondo posto nella classifica ' Trace Sports' tra le giocatrici più belle del mondo.

17 LUGLIO 2020
Ferretti: "Grazie al Gubbio andai in serie B. Ora, con Giammarioli e Torrente, in ottime mani"

Parliamo con Daniele Ferretti. Esattamente era l'11 luglio 2017, tre anni fa, il calciatore abruzzese si trasferisce al Trapani in serie B. Risulta a tutt'oggi tra le più importanti operazioni del Gubbio in questi ultimi cinque anni, nell'era Notari presidente (viene subito dopo quella di Marchi al Monza del 2019). Un contratto sostanzioso per l'attaccante di Alatri e soldi che arrivarono pure alla società eugubina. Come ricorda quel giorno? "Fu una occasione importante. In quel caso però volevo accontentare tutti. Volevo andare via a testa alta". Piccola curiosità: in quell'occasione lo desiderava anche il Venezia in B, ma Ferretti ha pensato anche alla società del Gubbio che voleva monetizzare, e quindi scelse alla fine il Trapani. Ma questa prima esperienza in serie B? "Indimenticabile. Un sogno arrivare in B, l'unica nota dolente è che forse ci sono arrivato troppo tardi". Poi lo scorso gennaio il trasferimento in una piazza importante come quella di Avellino, giusto? "All'inizio l'obiettivo era la salvezza. Invece siamo riusciti a centrare i playoff, siamo usciti anche male perchè abbiamo pareggiato con la Ternana a Terni. Ma sì, diciamo che ci siamo tolti una bella soddisfazione lo stesso". Adesso Ferretti è legato ancora con gli avellinesi, quindi? "Penso solo ed esclusivamente all'Avellino: sono sotto contratto con loro. Adesso con questa ottima società si può fare bene". Se un giorno dovesse richiamarla il Gubbio? "Non nego che a Gubbio ho lasciato un pezzo di cuore. Tornerei volentieri. A Gubbio è nato mio figlio. Conosco bene la proprietà. Ma come dicevo, il mio pensiero adesso è solo l'Avelllino". Una curiosità. Dopo quel sesto posto del 2017 il Gubbio nelle ultime stagioni ha sempre tentennato, con cambi di allenatori continui. Che pensa? "Posso solo dire che con un po' di pazienza il Gubbio può tornare pure in serie B, anche se c'è stato per poco. C'è un presidente ambizioso come Notari. Poi adesso sono entrate anche delle persone importanti: oltre a Pannacci, è arrivato Giammarioli che è un uomo di calcio e aggiungo che ci capisce molto soprattutto in serie C. Poi c'è Torrente che portò la squadra in serie B. Furono loro gli artefici di quella impresa. In questo momento il Gubbio è in ottime mani". Il Gubbio del 2016-2017 fece bene e curiosamente, scrutando nel dettaglio la tabella che abbiamo pubblicato dei bilanci dal 2017 al 2019, quella rosa costò molto meno rispetto alle ultime stagioni. Un suo commento? "Perchè si fecero le cose per bene. Sbagliammo qualcosina all'inizio della serie D. Però poi per un anno e mezzo non si è sbagliato più praticamente nulla. Ma soprattutto si era formato un gruppo unito. Uomini veri: squadra, tecnico, giocatori vecchi e giovani. Fu abbastanza semplice forse perchè fu riconfermata la squadra dell'anno prima, idem l'allenatore, e quel Gubbio era già un pezzo avanti. Non è un caso che in serie C partimmo subito forte". C'era l'allenatore Giuseppe Magi, ma non suona strano ad oggi che è senza squadra? "Vero. Ottimo allenatore. Credo che troverà presto squadra. Tuttavia questo periodo di stop forzato gli sarà servito per esperienza. Conoscendolo avrà visto molte partite e si sarà aggiornato. Perciò tornerà più forte di prima". Un altro calciatore di quell'epoca (Ferri Marini) ha fatto molto bene a Potenza, ora lo cercano Monopoli e Vis Pesaro: "Ma Daniele è un ottimo calciatore, lo vedevamo con noi. Ma cito pure Croce ad esempio. Tutti importanti all'interno dello spogliatoio, facevano gruppo. Grande gruppo. Solo così si può vincere".

15 LUGLIO 2020
Megelaitis: "Torrente mi dà fiducia, ora voglio...". Malaccari: "Super felice per il progetto"

Primi due rinnovi contrattuali. Partiamo dal capitano Nicola Malaccari. Il jolly di centrocampo ci dice le sue sensazioni dopo questa firma: "Sono super felice di fare parte ancora di questo progetto perchè la società secondo me è tra le più sane. Credo che ci sia un progetto importante con la conferma del mister Torrente e del direttore sportivo Giammarioli, considerando pure l'ingresso nuovamente del dg Pannacci. Secondo me ci sono le credenziali per fare veramente bene quest'anno". Quella appena conclusa una stagione particolare, vero? "Non siamo partiti con il piede giusto, già a settembre c'è stato un inizio di campionato difficile. Da gennaio è cambiato qualcosa, cioè è scattato quel qualcosa soprattutto a livello psicologico e in mentalità. Ci siamo compattati come gruppo. Il mister Torrente è stato capace di farsi capire per le sue idee. Con tutte queste componenti siamo riusciti a centrare la salvezza sul campo. Dico questo perchè nonostante il lockdown, in quel momento ci trovavamo in classifica in una posizione dove eravamo già salvi. Aggiungo che è stata una salvezza importante, ma non facile. L'obiettivo era di stare fuori dai playout e ci siamo riusciti. Venivamo da un periodo positivo, potevamo poi raggiungere anche i playoff, ma alla fine va bene così. Ora abbiamo più tempo per fare bene per la prossima stagione". Quanto è stato importante l'innesto di Juanito? "Importante di sicuro, come è stato avere al fianco Coda, calciatori che ci hanno permesso di dare qualcosa in più pure nello spogliatoio. Ci abbiamo guadagnato in esperienza e solidità. Ma cito pure Bove o Cinaglia, ci hanno aiutato molto. Mi auguro che adesso uno come Juanito rinnovi come noi". Intanto è arrivata la firma di Megelaitis: "É un '98, ma Mega non lo è: lo considero un giovane importante, ha testa, è serio, è pure forte. Il suo arrivo in mezzo al campo ci ha dato solidità. Posso dire che il mister ha l'occhio lungo, per questo sono contento di questo rinnovo". Appunto, passiamo la parola adesso al centrocampista Linas Megelaitis. Il calciatore lituano è di poche parole e ci dice: "Sì, sono contento: mi sono trovato bene, la prossima stagione voglio fare ancora meglio. Per me è molto importante Torrente perchè mi dà fiducia, mi fa giocare e con lui mi sto trovando bene. A Gubbio mi trovo bene".

14 LUGLIO 2020
Cinaglia: "All'inizio problemi, poi ci siamo compattati". Rinnovano Malaccari e Megelaitis

Un campionato finito. Un campionato che deve iniziare anche se a settembre inoltrato. Estate che si presenta anomala con un mercato altrettanto anomalo perchè finirà ad ottobre inoltrato. Parliamo ora con il difensore Davide Cinaglia, legato con il Gubbio fino a giugno 2021. Partiamo dall'obiettivo che è stato raggiunto, una salvezza che non era per niente scontata. Ci dice: "All'inizio ci sono stati dei problemi, come tutti vedevano e come tutti sapevano. Poi ci siamo compattati anche grazie all'arrivo di calciatori esperti come quelli di Juanito Gomez e di Coda soprattutto. Ci hanno dato una grande mano. Di seguito il cambio di modulo del mister (Torrente ndr) ci ha permesso di essere più decisi e consapevoli nelle nostre qualità. Eravamo più tranquilli, ecco. D'altronde in campo si è visto e quindi siamo riusciti ad ottenere questa salvezza". L'avvento di Giammarioli e Torrente ormai a campionato in corso, quanto secondo lei può avere inciso? "Sicuramente hanno portato qualcosa di nuovo, sai quando c'è un cambiamento avviene questo. D'altronde il mister (Torrente ndr) è stato intelligente a capire la squadra, perchè si faceva fatica con un modulo (4-3-3 ndr) e quindi ha cambiato (passando al 3-5-2 ndr). Devo dire che ci ha aiutato a restare calmi, soprattutto nei momenti più difficili, e di conseguenza (come dicevo prima) con quei calciatori esperti arrivati siamo riusciti nell'intento di centrare l'obiettivo". Veniamo al presente: Cinaglia è ancora legato al Gubbio per un altro anno, quale futuro si prospetta? "Giustamente, io ancora ho un altro anno di contratto. Perciò penso di rimanere a Gubbio. Diciamo anche che in questo momento è un po' presto per fare certi discorsi, visto che i playoff si devono ancora concludere. Tuttavia ribadisco che sto bene a Gubbio, non ho intenzione di andare via, anzi la mia volontà è quella di rispettare il legame contrattuale". C'è una piccola voce di mercato. Un possibile interesse del Teramo. Vero o no? "Vi dico la verità, non so nulla. L'unica cosa che sto facendo è allenarmi perchè con il Covid-19 ci siamo allenati poco nel periodo del lockdown. Perciò parlare di mercato adesso mi sembra prematuro. Quindi ribadisco che non so davvero nulla". Perciò con la società non c'è stato nessun aggiornamento, giusto? "Vedo che solo in questi ultimi giorni hanno ufficializzato le prime mosse. Ho letto della conferma del mister e dell'arrivo del nuovo direttore generale. Il direttore sportivo resta anche lui. Penso che solo da questo momento in avanti si comincerà a fare sul serio. Perciò credo che a breve si metterà a posto tutto". Un'ultima cosa: il Ds eugubino Moreno Zebi era a Novara (dove c'era pure Cinaglia) e adesso è approdato al Cesena. Un suo commento? "Si, l'avevo già avuto come diesse quando era insieme a Charly Ludi. Mi sembra una brava persona quando era alle sue prime esperienze. L'anno scorso quando a tutti gli effetti è poi diventato un direttore sportivo del Novara, da parte mia cambiai aria per mia scelta per poi venire a Gubbio. Credo che adesso Zebi ha una grande opportunità a Cesena e conosco molto bene anche l'allenatore Viali, una persona che se ne trovano veramente poche nel calcio. La piazza di Cesena è bella e importante, c'è voglia di fare grande calcio e mi auguro che facciano bene". Flash news: ora si esprime direttamente il presidente della Lega Pro sulla partenza del prossimo campionato. Inizierà il 27 settembre. Lo stesso Francesco Ghirelli poi ha precisato: "Ma temo che gli stadi non riapriranno per quella data. Le riforme? Non adesso". Così si confessa a 'La Voce di Mantova'. Mentre arrivano i primi rinnovi ufficiali. Infatti il capitano Nicola Malaccari e il centrocampista lituano Linas Megelaitis firmano un contratto di rinnovo di contratto per un altro anno (fino a giugno 2021).

• 13 LUGLIO 2020
Le prime mosse. Piace Fornasier. Giammarioli incontra Zaccardo. Ufficializzato il nuovo dg

Eppure qualcosa si muove. Il Gubbio prova a riorganizzarsi. Partiamo dal mercato. Un nome gradito è quello del difensore Michele Fornasier, classe 1993, la scorsa stagione a Trapani (18 presenze con i siciliani in serie B). In passato il calciatore veneto ha giocato in serie B con il Venezia e per cinque stagioni sempre in cadetteria con il Pescara (una parentesi anche in serie A). Vanta un curriculum in serie A con la Sampdoria (due stagioni), ma pure una esperienza in Inghilterra con la squadra minore del Manchester United. Chiaro che è un difensore centrale che può giostrare pure sulle fasce, perciò è duttile e piace al trainer Torrente. Ma è altrettanto chiaro che è un calciatore di prima fascia: l'idea c'è, il contatto c'è stato, ma è un difensore che ha mercato e quindi bisogna vedere se l'operazione sarà fattibile. In uscita ci sarebbe invece il difensore Konate che piace alla Casertana dell'ex Guidi, mentre nei giorni scorsi su "Il Mattino" di Caserta si parlava di un interesse verso Bangu, Lakti e Meli. Sempre in uscita esce fuori la possibilità di un interessamento del Teramo verso il difensore Bacchetti. D'altronde questo è un mercato particolare. Per dirne solo una. Torna adesso alla ribalta il centravanti eugubino Ettore Marchi, che è di proprietà del Monza, ma in questo momento sta facendo molto bene con la Juventus Under 23 e ci risulta che il tecnico bianconero Pecchia stravede per il suo impegno e professionalità (è un uomo spogliatoio). Adesso è finito nel mirino della Vis Pesaro e lo conferma il suo agente Giovanni Allegrini (al portale web vissino Solovispesaro.it): "La Vis Pesaro è una delle numerose squadre interessate a Marchi, ma è tesserato con il Monza". Ovvio che il calciatore eugubino potrebbe valutare l'ipotesi Pesaro probabilmente per riavvicinarsi a casa. Tuttavia la stessa Vis Pesaro (degli ex Crespini e Galderisi) tra l'altro vuole fare le cose in grande perchè ha messo gli occhi pure sulla punta Rachid Arma del Vicenza. Intanto il diesse Stefano Giammarioli si è incontrato in questi giorni con un ex campione del mondo. Si tratta di Cristian Zaccardo, ex calciatore del Milan, partecipe del gruppo di Marcello Lippi che ha vinto il Mondiale nel 2006. Adesso Zaccardo, dopo aver appeso le scarpette al chiodo, funge da procuratore. II loro incontro non è passato inosservato, immortalati nella foto che viene pubblicata lunedì da "Il Messaggero". Nel frattempo la società rossoblù ha cominciato ad ufficializzare le prime operazioni in sede a livello tecnico-societario. Confermato il tecnico Torrente, ma va ribadito che aveva già un contratto in essere (aveva firmato un contratto per un anno e mezzo al suo arrivo nell'ottobre 2019). Perciò prosegue il rapporto per la prossima stagione. Ufficializzato poi il ritorno di Giuseppe Pannacci nel ruolo di direttore generale. Mentre al momento manca ancora la firma ufficiale del diesse Stefano Giammarioli. Sulla questione interviene il presidente Sauro Notari (tramite un comunicato stampa) e afferma: "Ma il suo contratto è pronto in sede a sua disposizione da settimane, deve trovare il tempo di passare in segreteria e mettere nero su bianco".

• 12 LUGLIO 2020
L'editoriale. Dal "morso del lupo" e l'effetto simpatia. Occorre professionalità e sveltezza

Lo scrivevamo un anno fa. Dal morso del lupo all'effetto simpatia. Concetti che rimangono di attualità. Una salvezza trovata quando a novembre il Gubbio sembrava già spacciato. Gli anni precedenti non si dimenticano, si era arrivati all'obiettivo con l'acqua alla gola. Due allenatori cambiati per raggiungere l'obiettivo, la scorsa stagione idem, l'anno prima addirittura tre tecnici cambiati in corsa. Per inciso: sette allenatori in tre stagioni. Quando si sente il «morso del lupo» si deve fare attenzione. Deve pur servire per non incorrere in nuovi errori. Si parte sempre da un presupposto. Essere umili nel lavoro, non pretendere di sapere tutto ed essere presuntuosi. Ognuno si prenda le proprie responsabilità. Ognuno svolga il suo ruolo senza prevaricare l'altro. Una comunicazione cristallina, limpida e per tutti comprensibile. Non creare false illusioni o inopportune aspettative. Un fatto cruciale che è di attualità. In questi giorni girano alcuni nomi accostati al Gubbio che sulla carta sono improponibili: calciatori che viaggiano a cifre di stipendio e di ingaggio ben superiori a quello che la società è pronta a spendere, perchè ci sono dei parametri e un budget da rispettare, come spesso va dicendo pure il patron Notari (come ad esempio in una recente intervista al nostro portale giornalistico web). Va inoltre ricreato un effetto simpatia in città che negli anni passati ha avuto un calo vertiginoso. Per questo motivo adesso è necessario programmare con le dovute accortezze. Lavorare per costruire e per progettare, servono prima di tutto delle basi, delle garanzie, ma soprattutto professionalità e competenze ben delineate. Non si deve mai perdere di vista la cognizione della realtà. Tra l'altro programmare questo campionato sarà più difficile del solito. Non si sa ancora con quale protocollo sanitario si inizierà la nuova annata. Perchè, mettiamo il caso che il Gubbio inizia la preparazione il prossimo 6 agosto, probabilmente i calciatori dovranno presentarsi una settimana prima per eseguire i vari esami clinici (nello specifico i famosi tamponi) perchè ancora siamo in emergenza pandemia. Pertanto serve un cambio di passo anche a livello organizzativo logistico non indifferente: sveltezza, capacità e competenze in ogni ruolo che si ricopre. Servono persone al posto giusto nei punti cardine. Bisogna capire che solo attraverso la conoscenza di tutti i dettagli si riesce poi a realizzare un lavoro qualitativo, duraturo e perfettamente funzionale. D'altronde proprio uno studio recente pubblicato dall'Academy of Management Rewiew (che promuove la gestione basata su situazioni testabili e fondate sulla conoscenza) dice che in una qualsiasi azienda di lavoro (perciò comprende anche il calcio perchè ormai è azienda) per esaltare i rapporti professionali si deve istaurare un rapporto di collaborazione per raggiungere un fine: ci si basa su ruoli formali per raggiungere gli obiettivi da perseguire, non servono individui propensi ad amplificare i conflitti. Vedi articolo completo. Oltretutto c'è da chiarire che sarà un mercato più complicato del solito. Soprattutto in entrata. In quanto ufficialmente la finestra di mercato estiva si apre il 1 settembre e così tutte le operazioni potrebbero slittare fino a ottobre inoltrato, pertanto per tutti i calciatori contattati adesso fino al 31 agosto potranno essere depositati solo accordi preliminari. Ciò significa che le operazioni saranno concluse, ma non ci sarà un effettivo trasferimento dei calciatori. Altra grana non di poco conto. Pertanto servono organizzazione e velocità di pensiero.

• 9 LUGLIO 2020
Gubbio, possibile ritiro dal 6 agosto. Starting fuori sede. Suggestione avvio a Roccaporena

Gubbio, si comincia a pianificare. Non solo a livello di calciatori dove vanno definite diverse questioni: dei partenti, delle conferme e poi i possibili acquisti. Si sta lavorando anche a livello logistico. In una stagione che va ribadito inizierà in maniera diversa dal solito. Ancora si stanno disputando i playoff, che avranno fine mercoledì 22 luglio quando verrà giocata la finale che decreterà la promozione in cadetteria. Pertanto la società deve calcolare il programma per partire con prontezza per la prossima stagione, dopo diversi mesi di stop forzato. Si pensa di iniziare la nuova stagione il 6 agosto, con il raduno di tutta la truppa rossoblù per i primi lavori sul campo. Ma la prima settimana potrebbe iniziare come un vero ritiro. Si sta pensando di trasferirsi a Roccaporena. Un luogo che dista 130 chilometri da Gubbio, un posto incastonato tra le montagne a pochi passi da Cascia, dove tra la quiete totale si scorge uno scoglio roccioso denominato «Scoglio di Santa Rita». Un posto già conosciuto proprio da Vincenzo Torrente perchè nove anni fa, per la cavalcata verso la serie B, fu scelto in varie occasioni per mantenere alta la concentrazione. Un luogo tra l'altro che ci riporta indietro nel tempo: un giorno infatti, il 9 aprile 2011, facemmo proprio un reportage sul luogo dove erano presenti il Ds Giammarioli e il tecnico Torrente, con il compianto Gigi Simoni. Dopo di chè sono previste altre due settimane di lavoro di preparazione nell'impianto eugubino dello stadio Pietro Barbetti. A quanto pare, infatti, la stagione ufficiale dovrebbe partire il 12 settembre dove avrà inizio la Coppa Italia. Mentre il campionato vero e proprio di serie C dovrebbe partire domenica 20 settembre. Come dicevamo, pertanto sarà un campionato anomalo perchè saranno previste tante partite in pochi giorni che si giocheranno nei turni infrasettimanali. Breve news di mercato. Il diesse eugubino Moreno Zebi, che è appena approdato al Cesena, secondo quanto scrivono in terra romagnola, vorrebbe portare da Novara in bianconero un ex attaccante rossoblù: si tratta di Mattia Bortolussi, autore di 10 reti con la squadra piemontese la scorsa stagione. Nei giorni scorsi è girata una voce di un interesse del Gubbio sulla punta Salvatore Caturano della Virtus Entella. Finora è stato in prestito proprio al Cesena. Diciamo subito che il calciatore viaggia a parametri proibitivi. Infatti lo stesso Zebi parla a «Il resto del Carlino» e dice: "Caturano è un giocatore importante, cercheremo di capire il percorso che si può fare, ma non è di nostra proprietà". La società cesenate vorrebbe trattenerlo, ma l'ostacolo enorme è l'ingaggio da 220 mila euro che in questa stagione ha pagato l'Entella. E, secondo rumours di mercato, adesso, lo stesso Caturano è finito nel mirino dell'ambizioso neopromosso Palermo.

• 8 LUGLIO 2020
L'ex Guidi vuole Bangu e Lakti. Sullo sfondo Meli. Il Matelica cerca lo stadio: ipotesi Gubbio

Mercato, entra nel vivo. Se il Gubbio cerca di trovare soluzioni per sbrogliare qualche contratto e per trovare qualche acquisto, altrove si potrebbero aprire scenari che potrebbero interessare proprio il sodalizio eugubino. Proprio ieri scrivevamo che Alessandro Sbaffo rientra alla base dal prestito con l'Arzignano Valchiampo e dicevamo che potrebbe finire al Sudtirol (che gli aveva fatto la corte già a gennaio) oppure alla Casertana, dove è appena arrivato Federico Guidi, il quale la scorsa stagione aveva portato in Umbria il calciatore di Loreto che non rientra più nei piani tecnici dei rossoblù e quindi una soluzione plausibile potrebbe essere proprio quella di Caserta. Evidentemente, però, non basta. Infatti è notizia delle ultime ore che la Casertana si è interessata ad altri calciatori rossoblù. Sono in tre per la precisione. In primis Erald Lakti, in secondo luogo Luzayadio Bangu e sullo sfondo anche Marco Meli. Curiosamente tutti calciatori che sono passati nella Fiorentina, che lo stesso Guidi aveva portato con sè a Gubbio l'anno scorso nella prima avventura nel calcio professionistico. Notizia più che fondata perchè tra l'altro viene riportata dal quotidiano campano "Il Mattino" sezione di Caserta. In pratica viene scritto così: «Casertana, Guidi vuole Bangu e Lakti. Ma restano i nodi di Castaldo e D'Angelo». Nel pezzo viene scritto a chiare lettere: «Tre nomi Guidi avrebbe già sussurato al direttore sportivo Violante, legati al direttore tecnico del settore giovanile Angeloni della Fiorentina, pronti a fare sponda sulla Viola per arricchire la squadra rossoblù campana. I due profili più gettonati sono quelli di Luzayadio Bangu e di Erald Lakti. Sul taccuino di Violante potrebbe finirci Marco Meli, un attaccante esterno che può tornare utile per rimpolpare il reparto offensivo della Casertana al momento scarno». Si aggiunge però che «prima di ingaggiare questi calciatori è però necessario conoscere il destino di Zito, D'Angelo e Castaldo». Insomma, l'ex tecnico dei rossoblù ha messo gli occhi su calciatori di suo affidamento. Diciamo che Luzayadio Bangu è un centrocampista legato con i rossoblù fino a giugno 2022 (la scorsa estate aveva firmato un triennale), ma il calciatore congolese non rientra più nei piani tecnici, quindi l'operazione potrebbe essere fattibile. Discorso diverso invece per quanto riguarda il centrocampista Erald Lakti che piace al tecnico Torrente e quindi si proverà di rinnovare il prestito con la Fiorentina, ma a quanto pare c'è concorrenza perchè la Casertana cerca di soffiarglielo. Perciò, a questo punto, dipenderà tutto dalla Fiorentina proprietaria del cartellino. Discorso opposto per Marco Meli perchè rientra alla base ai viola e quindi potrebbe raggiungere l'ex tecnico fiorentino. Breve news. Il neo promosso Matelica cerca lo stadio. Per giocare sul campo locale servirebbero circa 700 mila euro di investimento che vorrebbe mettere sul piatto l'Amministrazione Comunale di Matelica. Ma si sta pensando di giocare altrove. Alcune opzioni quelle di Macerata e Ancona, ma si è parlato anche di Gubbio. Ecco l'intero articolo del giornale marchigiano on-line YouTvRs.

• 7 LUGLIO 2020
Gubbio, giorni di riflessione. Da sbrogliare dei contratti e possibili conferme. La rassegna

Gubbio, sono giorni di riflessione. L'allenatore Torrente ha ribadito - nell'intervista lasciata sulle nostre colonne - che la lista di partenti e possibili acquisti è già pronta, recapitata alla società. Ora attende solo risposte. Dal canto suo il diesse Giammarioli si era già messo al lavoro da tempo, per sondare i possibili tasselli che possono sposare la causa Gubbio, ma anch'egli attende risposte in quanto deve arrivare ancora l'ufficialità della sua firma per il rinnovo del contratto. É vero che il torneo quest'anno inizierà più tardi, si parla addirittura a metà settembre, ma è altrettanto vero che il tempo scorre e certe situazioni prima si sbloccano meglio è. D'altronde qua c'è molta carne al fuoco, ma più che altro ci sono tanti nodi da sciogliere. Partiamo da Zoff. Si vorrebbre trattenere il portiere Federico Ravaglia che potrebbe avere anche il benestare dal Bologna, proprietaria del cartellino. In tal caso il secondo portiere Zanellati potrebbe tornare al Torino perchè vorrebbe avere più spazio. In difesa c'è da capire se ci sarà ancora un futuro in rossoblù per il duo centrale Konate e Bacchetti perchè hanno un legame con il Gubbio per la prossima stagione, ma potrebbero essere fatte altre scelte. Da capire poi anche la posizione del difensore esperto Coda che è in scadenza di contratto, stessa situazione che riguarda il centrale Maini. Per quanto riguarda invece i terzini Cinaglia e Filippini potrebbe verificarsi una conferma, d'altronde sono contrattualizzati. Stesso discorso vale per lo spagnolo Rafa Munoz, dopo la prima esperienza nei professionisti in Italia e lo scorso gennaio fu corteggiato anche dalla Vis Pesaro. Un punto interrogativo invece è Zanoni, ma potrebbe salutare perchè va in scadenza. Lista di centrocampo corposa. Non rientrerebbero più nei piani tecnici El Hilali (ex Milan, una vera meteora) e Bangu (a gennaio poteva finire al Catania) che tuttavia sono legati ancora con il sodalizio rossoblù (il secondo addirittura fino al 2022). Situazioni arroventate, come del resto si dovrà capire come andrà a finire l'epilogo con Sbaffo osannato dal tecnico Guidi, in seguito messo da parte da Torrente, tant'è che poi a gennaio è stato girato in prestito all'Arzignano Valchiampo, appena retrocesso nei dilettanti dopo i playout. Il centrocampista offensivo classe '90 è ancora legato con il Gubbio fino a giugno 2021, ma Sbaffo e il Gubbio sono pronti a dirsi addio. Non rientrerebbe nei piani tecnici. Lo scorso gennaio si era mobilitato il Sudtirol per acquisirlo, ma poi non si fece nulla, però non è escluso che la società altoatesina possa tornare alla carica. Un'altra opzione come destinazione eventuale per il calciatore di Loreto è quella di raggiungere proprio l'ex tecnico Guidi che ora si trova alla guida della Casertana, con la possibilità di ripartire sempre in Lega Pro con una squadra collaudata nel girone C. In scadenza poi Bove e Ricci (potrebbero restare), Benedetti, Malaccari e Megelaitis (ma Torrente li vorrebbe tenere fortemente), come piace Lakti (ma dipende dalla Fiorentina proprietaria del cartellino). In attacco l'unico sotto contratto è De Silvestro (dopo il lungo infortunio, è pronto al rientro), mentre sono in scadenza Juanito Gomez (si parla che sta trattando per rinnovare) e Tavernelli. C'è pure il lituano Dubickas, ma la sua destinazione dipenderà tutto dal Lecce.

• 6 LUGLIO 2020
L'editoriale. Per costruire... coesione e professionalità. Soprattutto lealtà, no a mine vaganti

Se sono rose fioriranno, se sono spine pungeranno. Un proverbio che la dice lunga. Largo quindi a uomini di valore per dare valore a quello che si fa. Il vero gioco del calcio aiuta ad amare la vita, forma al rispetto e alla responsabilità. Induce alla valorizzazione di ogni componente, cioè dal calciatore allo staff, a tutti coloro che ruotano intorno al calcio anche a livello amministrativo, ma aiuta anche coloro che fanno informazione. A fare giusta informazione, non quella pilotata o sotto forma di lustrascarpe. In questo caso non è informazione, è sopruso. Prima di tutto bisogna crescere come uomini, prima ancora che come persone, serve la giusta umiltà, serve la gente al posto giusto nel momento giusto. Questo è il professionismo. Al di là di tutto serve coesione. Coesione sincera, non sleale. Niente sotterfugi o ambizioni che calcolano solo l'interesse personale o di facciata. Perchè poi - le facce non schiette - si scoprono subito. Perchè l'informazione non è basata sull'individualismo e neanche sul rampantismo: aumentano solo il pericolo delle notizie manipolate. Figlie talvolta di un imperativo: la funzionalità per il potere di turno. I mezzi di comunicazione sono aumentati, c'è libertà di spaziare su differenti opinioni, come è legittimo in un paese democratico, civile e serio. Ma il pluralismo è solo apparente. C'è sempre chi vuole esercitare un ruolo forte ed egemone, accaparrandosi certi vantaggi e calpestando ogni opinione di chi la pensa diversamente. Stile repressivo simile al comunismo cinese. In particolar modo non vogliamo sentire più la frase fatta: "Per il bene del Gubbio". Il bene del Gubbio non lo può stabilire nè noi, nè chiunque altro. Il bene del Gubbio si costruisce sul campo con i fatti, con i risultati sul campo, con l'impegno e la professionalità, non alle parole e non alle chiacchiere. In questi anni - da parte nostra - ne abbiamo viste di tutti i colori. Diciamo meglio che al peggio non c'è stato mai fine. Evidentemente non facciamo parte di certi poteri. Ma ne siamo orgogliosi. Così non siamo nè manipolati, nè indotti, nè soggiogati. Preferiamo allora chiudere baracca e burattini. Perchè nella vita come in ogni professione esiste una etica professionale e una dignità personale: credenziali, queste, che non si comprano e non si vendono. Detto questo, veniamo al dunque. Il Gubbio si sta preparando alla prossima stagione. Dicevamo, serve coesione e unità di intenti. Serve responsabilità e rispetto dei ruoli. Serve disponibilità per crescere, nessuna coercizione o sopraffazione tirannica. In primo luogo serve coesione perchè proprio negli anni migliori che il Gubbio andò in serie B, ognuno rispettava il suo ruolo. Ognuno svolgeva con professionismo e lealtà la sua mansione. Adesso, in questi giorni, si sta cercando di ricreare un percorso simile. Almeno la volontà c'è. Curiosamente con gli stessi interpreti che furono artefici di quella magica cavalcata verso la cadetteria. Stiamo parlando di Torrente allenatore e di Giammarioli direttore sportivo, anche se quest'ultimo (stranamente) ad oggi non ha ancora firmato con il Gubbio il rinnovo del contratto scaduto il 30 giugno scorso. Coesione perchè non si può dimenticare che proprio costoro, al primo loro approccio nel loro ritorno ad ottobre, trovarono un campo minato. Certe cose non vanno dimenticate. Per questo motivo - con tutta sincerità - ci auguriamo da parte nostra che non ci siano in futuro altre mine vaganti. Perchè è molto difficile costruire, mentre è molto facile distruggere. Perchè, come scrivevamo ad inizio pagina, se sono rose fioriranno, ma se sono spine pungeranno. E noi... non tramiamo e non ci nascondiamo!

• 4 LUGLIO 2020
Torrente: "Scelte già fatte, consegnata la mia lista. L'80% dell'organico prima del ritiro vorrei"

Quattro chiacchiere con l'allenatore Vincenzo Torrente. Venerdì c'è stato il secondo incontro da parte vostra con il presidente Notari del Gubbio. Iniziamo da questo. Come è andata? "Abbiamo fatto di nuovo il punto della situazione. Come mi ha detto il presidente, c'è tanta carne al fuoco. Pertanto adesso spero che possiamo concretizzare al più presto qualche acquisto. Le scelte da parte nostra sono chiare e sono state già fatte. Mi spiego meglio: da parte mia ho fornito una lista, adesso sia il diesse Giammarioli e la società cercheranno di accontentarmi". In questa lista figurano anche nomi che sono dati per partenti? "Sì, ci sono gli acquisti ma anche le cessioni. Ma questa lista era stata consegnata già quindici giorni fa, al primo nostro vero incontro. Adesso, in questo secondo incontro, ho voluto capire come stava procedendo la situazione. Si è parlato che ci sono stati degli incontri e quindi ci sono delle trattative in corso. Pertanto ribadisco nel dire che queste operazioni vengano concretizzate al più presto. Ho chiesto di essere almeno accontentato sulle prime scelte". Ci risulta che a questo incontro ha partecipato anche Mauro Carretta, con esperienze all'Hellas Verona e pure a Vicenza, sarà il vice di Torrente a Gubbio, è così? "Assolutamente sì. L'ho accompagnato con me, ha fatto l'incontro con il presidente e dovranno rivedersi per concludere. Ora mi auguro anche qui che la questione si concluda al più presto. Per me si tratta di un collaboratore importante". Lei lo conosce bene Carretta, ce lo può presentare meglio? "Ho avuto modo di conoscerlo personalmente nella mia esperienza a Vicenza. Siamo rimasti sempre in contatto anche sul discorso del lavoro. D'altronde Carretta ha avuto esperienze importanti con allenatori come Marino, Bisoli e Grosso: una persona che ha maturato esperienza e che conosce il mio modo di lavorare. Oltretutto è una brava persona, una persona silenziosa e ha tutti i requisiti che piacciono a me". Un rinforzo pure per lo staff tecnico, vero? "L'anno scorso era già impegnato, quest'anno spero di poterlo avere a disposizione". Ora un appunto: sarà una stagione anomala perchè il mercato estivo sarà allargato, si potranno fare contrattazioni pure dal 1 settembre ad ottobre inoltrato, ovvero anche a campionato in corso. Quanto può incidere? "A me personalmente non mi entusiasma tanto questa situazione. Un mercato aperto così può incidere a livello psicologico sui calciatori. D'altronde lo sapete che da parte mia pretendo sempre la massima concentrazione dai calciatori. Per questo motivo mi auguro che per il ritiro la squadra sia completata per almeno l'80%. Poi se servono ritocchi si può fare a campionato in corso. Sono chiaro: il mercato aperto così non mi piace tanto, condiziona inevitabilmente il rendimento dei calciatori". Torrente ha spesso ribadito che vuole una rosa ristretta, massimo venti calciatori in organico, sarà così? "Ma ho detto questo per un semplice motivo: voglio che si migliori la struttura. Questione di organizzazione. Perciò vanno bene venti calciatori, poi la rosa può essere arrotondata con qualche giovane. Voglio questo, pertanto spero che il presidente vada ad intervenire sull'organizzazione per migliorarla. La volontà del presidente è quella di accontentarmi pure su questo". Organizzazione e pure l'importanza della gestione, come spesso va dicendo il diesse Giammarioli? "Assolutamente, anche la gestione. Tra me e il diesse tra l'altro c'è un'ottima intesa. Poi al sottoscritto le chiacchiere non piacciono tanto, ma penso alle cose concrete. Discorsi sì, ma voglio vedere la concretezza". Un elogio da più parti, la salvezza del Gubbio non è passata inosservata. Pure l'attaccante Chinellato (nella nostra intervista) ha detto che non era scontata e fortuna Torrente che ha rimesso a posto le cose. Cosa risponde? "Sì, l'ho letta. Mi ha fatto molto piacere, ringrazio Chinellato. Anche io personalmente ho ricevuto dagli addetti ai lavori (e non dagli amici) degli elogi perchè la salvezza non era assolutamente così scontata. Il tempo ti fa capire tante cose. Oggi dico che è stato fatto veramente un qualcosa di importante. Questa deve essere la base per ripartire. Sono qua con entusiasmo come dieci anni fa. Ora vorrei riprovarci. Chiaro che servirà la bravura di tutti: la mia, del direttore sportivo, ma soprattutto del presidente. Perciò, adesso, dovremo essere tutti bravi a sbagliare il meno possibile".

2 LUGLIO 2020
Lettera del presidente Notari alla città: "Non faccio dei proclami". L'ex Guidi alla Casertana

Lettera aperta del presidente Sauro Notari e usa i canali ufficiali munendosi di penna, carta e calamaio per dire il suo pensiero. Ecco la lettera firmata integra del patron eugubino: "Siamo all'inizio di una nuova stagione sportiva e come Presidente di questa società ho il dovere di pianificare nel migliore dei modi la nuova avventura che ci aspetta. Sarà un anno particolarmente complicato, so benissimo che l'effetto negativo del Covid19 si farà sentire, dovremo conviverci purtroppo ancora per diverso tempo, andremo incontro a probabili altre restrizioni, dovremo avere particolare attenzione alla situazione sanitaria e logistica. Sono tutte valutazioni che ho iniziato a fare con i miei più stretti collaboratori. Non vogliamo farci trovare impreparati, ma è altresì doveroso farvi sapere che le difficoltà saranno superiori al passato. Ma noi ci siamo, ci saremo e vogliamo esserci per dire la nostra. Non mi piace fare proclami, il calcio purtroppo o per fortuna (dipende da quale angolatura lo analizziamo) non è una scienza esatta e quindi posso promettere soltanto una cosa: il massimo impegno per ben figurare nel prossimo torneo. Dove arriveremo è impossibile dirlo, certamente voi sapete benissimo che al sottoscritto non piace fare da comprimario. Nell'ottica di una programmazione che è basilare posso annunciarvi che sono in via di definizione tutte le figure professionali, sia della prima squadra che del settore giovanile e quanto prima comunicheremo l'organigramma definitivo per la prossima annata. E' mia intenzione potenziare la struttura della società, questo campionato è sempre più competitivo e a mio avviso è necessario inserire altre figure professionali per completare al meglio il nostro gruppo di lavoro. Ho effettuato dei colloqui, altri ce ne saranno, quanto prima spero di poter ufficializzare la struttura definitiva della nostra società. Voglio ma soprattutto vogliamo essere all'altezza del compito che ci aspetta per darvi le soddisfazioni che meritate. Stateci vicino, insieme la salita sarà meno difficile. Un grande abbraccio a tutti i tifosi rossoblù". Intanto si infittiscono le notizie di mercato. Una news fresca fresca. L'ex trainer del Gubbio, Federico Guidi, arrivato la scorsa estate e poi sostituito il 15 ottobre 2019 (subentrò Torrente), è il nuovo allenatore della Casertana. Il neo tecnico dei falchetti campani (fiorentino, classe 1976), riprova l'avventura nei professionisti dopo la parentesi infruttuosa e poco fortunata in Umbria. Si porterà con sè lo stesso staff tecnico che si trovava a Gubbio, cioè il vice allenatore Andrea Cupi e il preparatore atletico Domenico Melino. La Casertana, il 24 giugno scorso, aveva infatti comunicato di avere risolto il contratto con il tecnico Ciro Ginestra.

01 LUGLIO 2020
Chinellato: "Salvezza con l'Imolese meritata. Il Gubbio con Torrente ha rimesso a posto tutto"

Una salvezza dell'Imolese contro l'Arzignano tramite i playout. Tra i protagonisti l'ex attaccante rossoblù Matteo Chinellato, autore di un gol pesante all'andata. Allora, adesso, ci spiega le sensazioni che ha provato: "Una gioia immensa, partite tirate con tanta tensione, che ti toccano anche a livello psicologico, d'altronde dopo appena tre settimane di allenamenti dopo il lockdown. Due partite inoltre giocate con 35 gradi, perciò è stato difficile preparare tutto. Però siamo stati veramente bravi come squadra perchè nessuno si sarebbe aspettato che si riprendesse a giocare e invece abbiamo dovuto concentrarci così in poco tempo. Diciamo che è stato premiato il nostro impegno e la professionalità. Ce la siamo meritata la salvezza". Nell'altro playout a sorpresa è retrocesso il Ravenna, con impresa del Fano, è d'accordo? "Curiosamente prima dello stop di campionato avevamo giocato a Fano e devo dire che avevamo perso per 2-0: posso aggiungere che abbiamo notato che i granata sono una buona squadra. Il nostro girone d'altronde è tra i più difficili: anche in fondo alla classifica ci sono state delle squadre come Rimini, lo stesso Fano, il Ravenna, tutte compagini che avevano un loro gioco". Prima di Imola, l'esperienza breve a Lecco, ma il girone A è così diverso? "Diciamo che là c'è stato in verità un Monza che non ha rivali, voleva vincere e ha vinto. Poi le altre erano avversarie importanti, però non in grado per lottare per la serie B: ne citerei solo un paio, ovvero come Alessandria o Siena. Mentre nel girone B la lotta è più serrata". L'anno scorso si trovava a Gubbio, da gennaio fece bene e segnò pure dei gol pesanti. Poi in estate 2019 cosa è successo? "Posso dire che a Gubbio mi sono trovato molto bene. Sarei rimasto volentieri, avevo trovato la giusta condizione, poi con mister Galderisi e la stessa società mi sono trovato a mio agio. Poi in verità la società ha fatto altre scelte, d'altronde si era deciso di cambiare tanti calciatori e in effetti la squadra è mutata parecchio rispetto a quando ci sono stato io. Magari, se fosse rimasto Galderisi quasi sicuramente sarei restato a Gubbio". Adesso Galderisi allena la Vis Pesaro, che pensa? "Sì, proprio vero. Mi ha pure fatto i complimenti oggi per la salvezza raggiunta. Nanu è persona splendida. A Gubbio mi trovai bene anche grazie a lui". Il Gubbio invece riparte dal trainer Torrente, un suo giudizio? "Non lo conosco personalmente perchè non l'ho mai avuto come allenatore. Però è un nome importante ed è pure amato a Gubbio. Si può fare bene. L'anno scorso il Gubbio era partito male, ma al ritorno ha raddrizzato la situazione facendo tanti punti. Si è salvato tranquillamente, a gennaio non era così scontato. Dico che Torrente ha fatto sicuramente un campionato importante, è riuscito a rimettere a posto la squadra insieme al diesse Giammarioli, ha risistemato tutto ciò che andò male nei primi mesi. E posso aggiungere che il presidente Notari ha veramente a cuore la squadra. Perciò il Gubbio il prossimo anno può arrivare ai playoff".

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