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30 LUGLIO 2020
Ufficiale,
arriva Uggè. Adesso si punta sul difensore
Ferrini. Un occhio pure sull'ex Marconi
Primo
acquisto ufficiale del Gubbio in data 30 luglio. Già è
stato sottoposto alle visite mediche, nella mattinata di
giovedì. Si tratta di Maximiliano Achille Uggè, classe
1991, proveniente dal Gozzano (la scorsa stagione 25 presenze nel
girone A). Il calciatore di Treviglio in passato ha giocato anche nel
calcio baltico trasferendosi all'estero all'età di 22 anni:
nella massima serie dell'Estonia (con il Kalju Nomme) e nella massima
serie della Lituania (con il Suduva Marijampole, per tre stagioni). Il
difensore bergamasco in passato ha vestito le casacche del Monza in
serie C1 e del Lecco in serie D. Per dieci anni è cresciuto
nelle giovanili dell'Inter, fino agli Allievi nazionali con Daniele
Bernazzani. L'anno scorso, al Gozzano, prima con Sassarini e poi con
Soda allenatori ha giocato principalmente in una difesa a tre. Per la
precisione Uggè è un difensore centrale
che può giostrare anche come terzino, un calciatore duttile e
possente fisicamente (infatti è alto un metro e 91 centimetri di
altezza). Con la
prima cessione ufficiale (di Bacchetti alla Feralpisalò), arriva
il primo arrivo ufficiale nello stesso ruolo: in pratica Uggè ha
firmato un contratto annuale. Intanto il Gubbio segue
altre piste, possibilmente pure fuori quota, e così si sta
puntando su un altro difensore: si tratta nello specifico di Manuel
Ferrini, classe 1998, che si trova alla Sicula Leonzio. Un calciatore
che ha avuto già il trainer Torrente perchè da due
stagioni si trova in terra siciliana: 28 presenze e 3 gol la passata
stagione; 12 presenze invece nell'annata appena conclusa con il
salvataggio ai playout ai danni del Bisceglie. Il calciatore di Rimini
è cresciuto nel Sassuolo
facendo tutta la trafila delle giovanili fino a vestire la maglia della
Primavera neroverde. Ad inizio carriera invece si trovava con il Parma.
Ma si pensa anche ad un ex: al difensore centrale Ivan Marconi, classe
'89, di proprietà del Monza, con un contratto che lo lega
ai brianzoli fino a giugno 2021. Il calciatore bresciano è
già stato a Gubbio nell'era Torrente (2009-2010) nell'annata
della promozione in Prima Divisione. Ex rossoblù. Nuova
avventura per Daniele Ferri Marini: dopo
l'ottima esperienza di Potenza (serie C girone C), si trasferisce in
serie D al Trento, firma un contratto fino a giugno
2021: l'attaccante biturgense non ha trovato l'accordo per un
rinnovo con i potentini. Altre news dal girone. Colpo del Padova: ecco
l'attaccante Daniele Paponi dal Piacenza (biennale).
• 29 LUGLIO 2020
Gubbio, alzare l'asticella: no "one season wonders". Farina in Premier League con il Leeds
Altro
trionfo per un ex rossoblù. Stavolta oltremanica. Stiamo
parlando per la precisione di Simone Farina, l'ex biondo terzino
sinistro del Gubbio, che ha vinto due campionati da calciatore nell'era
Torrente e aveva giocato un anno in serie B proprio con il sodalizio
eugubino. Adesso un nuovo importante traguardo. Ora funge da Loan
Manager nella squadra inglese del Leeds United in mano al presidente
italiano Andrea Radrizzani. In parole povere adesso Farina funge da
responsabile dei calciatori in prestito e delle cessioni della prima
squadra, ha studiato da direttore sportivo prendendo l'abilitazione nel
dicembre scorso a Coverciano. In pratica il Leeds United ha avuto la
matematica certezza di tornare in Premier League dopo 16 anni
nell'ultimo match vinto contro il Charlton. The Whites (i bianchi),
sono così nominati in Inghilterra, sono allenati da Marcelo
Bielsa. Una onorificenza importante per Simone Farina che si sta
trovando a suo agio nella nuova dimensione nel quotato campionato
anglosassone. Torniamo al Gubbio, al presente. Parlavamo nei giorni
scorsi di Andrea Brighenti. Lo scrivevamo perchè come calciatore
è il primo nella lista come centravanti che può fare al
caso del Gubbio per alzare l'asticella nel prossimo campionato. Un
elemento che piace al trainer Torrente, visto che lo ha già
avuto ai tempi della Cremonese. Diciamo questo perchè adesso
è da capire se il Gubbio vuole fare un campionato da
protagonista o barricarsi in un torneo anonimo come è avvenuto
nelle ultime stagioni. Pertanto, se si vuole fare un campionato
ambizioso, occorrono anche calciatori di grande spessore o di prima
fascia che possono garantire un rendimento redditizio. Non è un
caso che proprio Brighenti è inseguito da diversi clubs come
Palermo, Sambenedettese, Teramo, e nelle ultime ore si è
aggiunto anche il Como. Ecco, ora c'è da capire il Gubbio cosa
vuole fare da grande. Negli ultimi anni sono arrivati calciatori
sopravvalutati o spacciati per fenomeni e poi finiscono automaticamente
in panchina o venduti l'anno seguente (dopo aver firmato contratti
pluriennali). Cioè sono quei calciatori che in Inghilterra
vengono denominati «One Season Wonders», ovvero i "fenomeni
stagionali". Pertanto è importante capire quali sono gli
obiettivi primari (campionato di vertice o una salvezza tranquilla?),
oltretutto c'è da capire se ci sarà una programmazione
basata sul solido oppure si vive alla giornata come è avvenuto
nelle ultime annate. Tornando al mercato. Rimbalza più
forte la voce in terra campana che Alessandro Sbaffo potrebbe finire
alla Casertana. Ci ritorna il quotidiano «Il Mattino» di
Caserta che scrive testualmente: «Casertana, c'è Sbaffo
per la regia: il pupillo di Guidi dopo D'Angelo». Nel pezzo si
aggiunge infatti che «Sbaffo sarebbe sul taccuino del direttore
sportivo Violante, sarebbe stato Guidi a sottoporre il nome del
centrocampista ai dirigenti rossoblù campani». Tuttavia
non manca anche l'opzione marchigiana. Come scrive «Il Resto del
Carlino» in pratica il trequartista di Loreto piace al Matelica,
con un titolo emblematico: «Sbaffo piace alla società del
patron Canil». Perciò le possibilità non mancano,
adesso bisognerà vedere quale alternativa potrebbe accettare il
calciatore reduce dall'esperienza all'Arzignano Valchiampo (in prestito
da gennaio). Ultima parentesi. Questione portieri. Dalla Romagna si
conferma un interessamento del Cesena verso il portiere Federico
Ravaglia del Bologna, in lizza come nome caldo insieme a Giacomo
Satalino del Sassuolo (era in prestito al Renate). Come trova conferma
un interesse del Gubbio verso il portiere Luca Gemello del Torino, come
riporta Mondoprimavera.com.
• 28 LUGLIO 2020
Bacchetti firma un triennale alla Feralpi. Asta per Brighenti: ora si fa sotto pure il Teramo
Alla
fine è andata così. Loris Bacchetti aveva rescisso con il
Gubbio ventiquattro ore fa e adesso c'è subito
l'ufficialità: il difensore abruzzese ha firmato un contratto
triennale (fino a giugno 2023) con la maglia della Feralpisalò.
La società gardesana tra l'altro ha ingaggiato un nuovo
allenatore per questa nuova stagione: si tratta di Massimo Pavanel
(contratto biennale), dopo l'esperienza sulla panchina della Triestina,
quando aveva perso la finale playoff nel 2019 contro il Pisa poi salito
in serie B. Con curiosità invece se ne vanno dalla formazione
bresciana due pilastri: l'attaccante (l'Airone) Andrea Caracciolo e il
centrocampista di spessore Simone Pesce, entrambi raggiungono il
Lumezzane che si trova in Eccellenza lombarda. Sulla soglia di 38 anni
finiscono nei dilettanti, ma con la loro classe non potevano essere
utili ancora per il campionato di serie C? Crediamo di sì. Basta
vedere cosa ha fatto un certo Zlatan Ibrahimovic alla soglia di 38 anni
con il Milan di Pioli. Torniamo al Gubbio. Si apre una vera e propria
asta per l'attaccante Andrea Brighenti del Monza che piace tanto ai
rossoblù. Ma c'è un concreto interesse sia del neo
promosso ambizioso Palermo sia della Sambenedettese (che a quanto pare
si accollerebbe parte dell'ingaggio sontuoso di 200mila euro
dell'attaccante dei brianzoli). Ma su Brighenti si è inserita
un'altra squadra intenzionata a volerlo: si tratta del Teramo, che
tuttavia segue pure Matteo Brunori attualmente alla Juventus Under 23
(così scrive «Il Centro»). In uscita invece si parla
di un possibile interessamento per il calciatore spagnolo Rafa Munoz,
che dopo l'esperienza italiana con il Gubbio potrebbe decidere di
trasferirsi in Portogallo con il Boavista. Intanto si ipotizza
già un possibile girone B della prossima serie C. Il quotidiano
«La Voce di Mantova» parla appunto del neo promosso
Mantova e riporta due possibilità di probabili raggruppamenti,
senza considerare due retrocesse dalla serie B che dovranno venire
fuori dai playout: in lizza, scrivono, a parte Cosenza e Trapani che
finiranno nel girone meridionale, ci sono le "pericolanti" Cremonese,
Venezia, Ascoli e Perugia. Nel girone ipotetico B viene inserito in
verità il Campodarsego, ma la società patavina che ha
vinto il campionato di serie D ha già rinunciato alla serie C
per motivi economici e con ogni probabilità verrà
sostituito dal Legnago arrivato secondo nel girone che ha già
presentato la richiesta per essere ammesso nei professionisti. Ma come
è questo ipotetico girone? Eccolo qua: Carpi, Cesena, Fano,
Feralpisalò, Fermana, Gubbio, Imolese, Legnago, Mantova,
Matelica, Modena, Padova, Piacenza, Sambenedettese, Sudtirol,
Triestina, Virtus Verona e Vis Pesaro (mancano due squadre che, come
già scritto, dovranno scendere dalla cadetteria quando ci
saranno i verdetti finali).
• 27 LUGLIO 2020
Beoni scudettato. Bacchetti rescinde. Idea Del Favero e Confente. Per il Ds ipotesi biennale
Un
altro trionfo, per chi è passato da Gubbio, stavolta nel
podio più alto del calcio italiano. Infatti la Juventus ha vinto
il suo nono scudetto consecutivo battendo la Sampdoria. Nello staff di Maurizio Sarri è presente un
ex allenatore dei rossoblù: si tratta di Loris Beoni, 61enne,
collaboratore tecnico stretto del trainer bianconero. Una soddisfazione
di rilievo per Beoni avendo lavorato con calciatori di un certo livello
come Dybala, Higuain e lo stesso Cristiano Ronaldo: sicuramente
è stata davvero una grande esperienza, ha confidato a chi lo
conosce bene. Loris Beoni aveva allenato il Gubbio nella stagione
2008-2009 in serie C2 quando c'era Marco Bignone come direttore
sportivo. Poi però fu esonerato quando a fine febbraio 2009
arrivò la coppia Simoni e Tumiatti sulla panchina dei
rossoblù, e subentrò come diesse Stefano Giammarioli
perchè Bignone all'epoca in inverno (a dicembre 2008) si trasferì al
Perugia dell'era Covarelli. Loris Beoni aveva
collaborato con Sarri anche ai tempi del Napoli, in pratica
nell'ottobre 2017 fu chiamato ad allenare la Primavera partenopea. Il
tecnico aretino proviene da una certa gavetta avendo allenato nei
dilettanti e la sua rampa di lancio fu quando allenò la
Sansovino nel 2006 raggiungendo il terzo posto in serie C2, poi
perse la finale playoff con il Sassuolo di Remondina. Curioso quanto
avvenne nell'autunno 2015: Beoni era allenatore della Samb in serie D e
fu esonerato da primo in classifica dopo appena otto giornate nell'era
Fedeli. Ora nello specifico parliamo del Gubbio. Secondo alcune
indiscrezioni esiste già un accordo che vedrà il direttore
sportivo Stefano Giammarioli ancora in rossoblù per un legame
fino a giugno 2022. Pertanto si parla di un rinnovo con un accordo biennale. Il
diesse eugubino era tornato a Gubbio nell'ottobre 2019 insieme al
ritorno di Vincenzo Torrente in panchina. Intanto per quanto riguarda
il mercato continuano a girare altri nomi. Si era parlato in porta
dell'opzione Luca Crosta del Cagliari, in caso che Ravaglia
verrà dirottato dal Bologna altrove (c'è un sondaggio di
Cittadella e del Cesena). Altre opzioni: esce il nome di Mattia Del
Favero, anch'egli classe 1998 (quindi rientra nei contributi federali),
di proprietà della Juventus, la scorsa stagione in prestito al
Piacenza. Si vocifera pure di Alessandro Confente ('98) del Chievo
Verona, rientrato dal prestito di Siena. Se va via pure il
vice portiere Zanellati, che vuole giocare e quindi potrebbe tornare al Torino,
allora il Gubbio sta pensando ad un altro portiere granata: è Luca Gemello, un 2000, la scorsa stagione in prestito alla
Fermana. Intanto la società eugubina comunica la prima cessione: il difensore Loris Bacchetti in maniera
ufficiale rescinde il contratto (in scadenza nel 2021): andrà alla Feralpisalò.
• 26 LUGLIO 2020
Dal sogno Brighenti al nodo cessioni. In porta spunta Crosta. Tavernelli piace al Cittadella
Tra
due mesi inizia il campionato. Tra una ventina di giorni
inizia il ritiro. La situazione sicura al momento è la
seguente. Tre calciatori contrattualizzati: De Silvestro, Malaccari e
Megelaitis (gli ultimi due hanno rinnovato da poco). Diciamo questo
perchè altri calciatori contrattualizzati non rientrano nei
piani tecnici. C'è una bella lista di nomi che va piazzata. Ci
si sta lavorando ma non è così semplice. In primis si
parla di un molto probabile trasferimento di Bacchetti alla
Feralpisalò. Si è parlato pure di un interessamento del
neopromosso Matelica verso Sbaffo (che rientra dal prestito con
L'Arzignano), mentre è ancora aperta l'opzione Casertana. La
stessa Casertana ha messo gli occhi su Konate, e alcune settimane fa in
terra campana si scriveva di un interessamento da parte dell'ex tecnico
Guidi verso Bangu, Lakti e Meli. Ancora da capire cosa avverrà
con Cinaglia, Filippini, Rafa Munoz, El Hilali, che sono ancora
legati formalmente con il sodalizio eugubino per un'altra stagione. In
entrata invece si attende la firma di Juanito Gomez che per il momento
si è preso qualche giorno di riflessione. Intanto però il
diesse Stefano Giammarioli vorrebbe fare il colpo da novanta. Si parla
di un sondaggio verso l'attaccante Andrea Brighenti, giocatore che
conoscono molto bene sia il diesse stesso che il tecnico Torrente
perchè lo hanno già avuto ai tempi della Cremonese. Il
puntero classe 1987 è sotto contratto fino a giugno 2021 con il
Monza dove ha realizzato 4 gol in 23 presenze. Chiaro però che
il calciatore
viaggia a cifre importanti, pertanto è tutto da verificare se
sarà possibile l'operazione. Tant'è che da Palermo
rilanciano un interesse da parte della società rosanero verso il
calciatore dei brianzoli (come scrive il giornale dei tifosi
palermitani
Ilovecalciopalermo.com). Ma non è tutto: in terra marchigiana
(da Il Resto del Carlino) si parla di un interesse verso Brighenti
anche da parte della Sambenedettese: si riporta che il calciatore
percepisce uno stipendio di 200mila euro, però la società
del Monza è disposta a pagarne una parte sostanziosa. D'altronde
Brighenti è un calciatore
con un curriculum
invidiabile avendo segnato 67 gol con la Cremonese in sei stagioni (138
reti in carriera). Oltretutto nel mirino del Gubbio finisce anche
qualche giovane: si è parlato infatti ad esempio di Nicholas
Martini,
playmaker classe 2001, di proprietà del Sassuolo. Invece
viene ritenuto partente l'attaccante Tavernelli dove non è
stato possibile un rinnovo: si era parlato tempo fa di un
interesse da parte di clubs di serie B, ed ora esce fuori il nome del
Cittadella che molto spesso per il suo credo societario punta sulle
scommesse. Diventa complessa anche l'operazione per trattenere il
portiere Ravaglia che tra l'altro è di proprietà del
Bologna: ci sarebbe infatti il sondaggio sempre del Cittadella che si
trova in serie B, ma a quanto pare c'è anche il Cesena che lo
guarda con forte interesse. In tal caso il Gubbio si sta già
muovendo pensando ad una possibile alternativa: si tratta di Luca
Crosta, classe '98, di proprietà del Cagliari (nelle ultime
stagioni era stato in prestito all'Olbia, Livorno e Renate).
Intanto,
per
quanto riguarda lo staff, è pronto finalmente al rientro Romano
Mengoni:
nello specifico il
preparatore atletico maceratese, rimasto un mese in terapia intensiva
per via del coronavirus, sta recuperando e quindi dovrebbe fare parte
ancora come collaboratore insieme a Torrente allenatore, Carretta come
vice
allenatore e Pascolini come preparatore dei portieri. Cambio di
programma in
serie C. Cambiano i contributi federali a partire dal 2020-2021.
Si parte dalla classe 1998 al 2001 (e seguenti) e per ottenere il
minutaggio
la soglia minima è quella di 270 minuti nella singola partita,
quindi devono giocare tre giocatori under in pianta
stabile, più uno possibilmente a gara in corso. L'altra
novità riguarda l'organico che sarà ridotto: tesserabili
al massimo 22 calciatori in rosa.
• 25 LUGLIO 2020
Gerbo: "Che bello la A con il Crotone. Vorrei una chance. A Gubbio serviva più fiducia..."
Il
Crotone rifila cinque gol al Livorno in serie B e acciuffa la
matematica promozione nella massima serie. Tra i goleador pure un ex
rossoblù: Alberto Gerbo ha realizzato il gol del 3-1 in terra
tirrenica. Allora, cosa si prova adesso? "Una
soddisfazione bellissima a livello sportivo. Raggiungere così la
massima serie non succede tutti i giorni. Chissà quando mi
ricapiterà in carriera. Mi godo questo momento, insieme ai miei
compagni e a tutti coloro che mi hanno sostenuto". Quindi ora si
aspetta la sua chance in serie A, ma dipenderà tutto dall'Ascoli
che è proprietario del cartellino (a Crotone era in prestito).
Gerbo risponde così: "In
effetti ho un contratto con l'Ascoli, ora vedremo e cercheremo di
trovare una soluzione. Ci sarà da valutare diverse cose. Chiaro
che avere una chance in serie A mi piacerebbe molto. Mi piacerebbe
restare a Crotone ed esordire nella massima serie. Una categoria che
non ho mai fatto ed è il sogno di tutti". Un commento sulla serie B, finora tutti verdetti equi?
"La serie B ultimamente è diventata molto competitiva. Basta
vedere il discorso salvezza, ancora è tutto da scrivere.
Nell'ottica promozione il Benevento ha fatto un campionato a parte.
Fino a poche giornate fa il secondo posto invece è stato molto
combattuto. Poi ci sono altre squadre allestite molto bene ma che non
sono riuscite a fare un bel campionato tipo la Cremonese o il Perugia
stesso. Ma c'era pure il Frosinone che era accreditato per vincere. Poi
ci sono state il Pordenone e il Cittadella che hanno dato fastidio". In serie B aveva giocato anche a Gubbio nella stagione 2011-2012, un ricordo di quel preciso momento?
"A quell'epoca c'era una bella squadra di giovani, mi è
dispiaciuto solo un fatto e cioè si doveva puntare in quel
momento là su quei ragazzi. Parlo di Mario Rui, Buchel, io ero
giovane, ma c'erano anche Benedetti e Caracciolo, oppure Ragatzu,
Mendicino e Giannetti. Secondo me l'errore è stato questo, non
puntare su questi ragazzi in maniera ferma e decisa. Chiaro che c'era
un gruppo di calciatori più grandi ma forse meno esperti della
categoria. Sono dell'avviso che l'aspetto tecnico di quei giovani era
molto elevato. Dal mio punto di vista bisognava dare più fiducia
su di loro".
Lutto a Gubbio. Si è spento Lucio Fabio
Stirati, all'età di 98 anni, padre dell'attuale sindaco della
città Filippo Stirati. Il senatore è stato un grande
appassionato del
Gubbio, tifoso, rivestì pure la veste di presidente
onorario e si
ricordano i suoi interventi appassionati alle cene prima di Natale che
teneva la Gubbio Calcio. É stato professore delle materie
umanistiche al Liceo Mazzatinti.
• 23
LUGLIO 2020
Espeche: "Che sintonia". Venturi: "Se non avessimo giocato...". Lunetta: "Un'emozione forte"
La
Reggiana batte a sorpresa nella finale playoff il Bari e vola in serie
B. Tre ex rossoblù sul trono. E noi ci abbiamo parlato. Partiamo
dal difensore Marcos Espeche che spiega la sua emozione: "Che
dire, solo tanta gioia. Noi volevamo giocare dopo il lockdown come il
Bari perchè non ci sembrava giusto che fosse promossa una quarta
squadra a tavolino. Un traguardo va conquistato sul campo e così
è successo. Siamo ripartiti con impegno, consapevolezza e
convinzione. Credo che alla fine sia del tutto meritato".
Pensare che l'anno scorso in estate l'argentino è rimasto fuori
dai piani del Gubbio ed ora che rivincita, non crede? Dopo una bella
risata, ci risponde così:
"Nella vita non si sa mai cosa ti succede. Sono solo contento. Con i
miei compagni abbiamo lavorato veramente tanto e alla fine ce l'abbiamo
fatta". E l'allenatore Alvini?
"É stato molto importante, veramente tanto. La sintonia tra noi
e l'allenatore, con il resto delle persone che hanno lavorato intorno a
noi, è stato fondamentale. Alvini appena è arrivato ci ha
dato subito la sua impronta, con le sue idee di calcio, e la squadra
è stata brava a farle sue. Il suo credo è stato riportato
in campo e questo è quello che conta". Pensare che
Alvini, prima che arrivasse Guidi la scorsa estate, era nel mirino del
Gubbio. Uno strano gioco del destino, non crede?
"Sì, me lo ha detto anche il mister. Alla fine è andata
bene così. Un allenatore che è partito dal basso, per
come lavora e per la passione che ci mette si è meritato questa
serie B. Se la merita lui e ce la meritiamo tutti quanti". E il giustiziere Kargbo finirà in serie A?
"Mi auguro che resti alla Reggiana in serie B. Un ragazzo che è
cresciuto enormemente: lavora, si impegna, ma in particolar modo
ascolta sia i consigli che i suggerimenti, così ci ha fatto la
differenza". Ora tocca al portiere Giacomo Venturi che ci dice: "Sensazione
stupenda, incredibile. Vincere in una piazza del genere in una finale
playoff contro una squadra come il Bari che davano tutti per super mega
favorita, vi giuro che ancora stento a crederci. Una serata che non
dimenticherò per tanto tempo. Davvero è il coronamento di
una stagione bellissima. La squadra che si è preparata è
quella che ha fatto le gare migliori nei playoff: quando si è
deciso di giocare noi mentalmente eravamo già pronti, non
abbiamo mai smesso di crederci e di sognare. Volevamo terminare questa
stagione giocando, altrimenti ci sentivamo come derubati, i meriti
sportivi non mi piacciono. Si deve vincere sul campo". Il segreto di questo successo?
"In toto il gruppo e l'allenatore Alvini che ha saputo plasmare insieme
alla società uomini veri con una identità precisa e un
affiatamento incredibile. Questa è stata la nostra forza
assolutamente". Un ricordo di Gubbio? "Ho un bellissimo ricordo, l'anno dopo la retrocessione in serie B. Ci salvammo bene con Sottil in panchina, però facemmo un campionato abbastanza anonimo perchè
la squadra era molto forte: voglio dire avevamo Galabinov, Caccavallo,
Palermo, Di Piazza, Boisfer, Sandreani, Bartolucci, Briganti e Radi". Tocca infine all'attaccante Gabriel Lunetta:
"Una emozione forte. Tanti sacrifici ripagati. Una vera ciliegina sulla
torta. Abbiamo meritato non solo con il Bari ma per tutta la stagione:
abbiamo offerto un calcio propositivo, il salto di categoria è
più che meritato. Il segreto è stato il gruppo e l'unione
di intenti. Alvini ha portato idee e si merita tutto questo successo di
quest'anno. Adesso la B? Prima di tutto mi riposo, poi ci
penso con calma".
• 22
LUGLIO 2020
De Silvestro: "Grazie per la fiducia. Meriti al ds e al mister per la salvezza". Reggiana in B
Parliamo
con l'ala destra Elio De Silvestro. Prima domanda. Nella nostra
intervista pubblicata con il patron Notari, lei risulta tra quei
confermati tra i contrattualizzati. Che sensazione prova? "Per
me è molto importante, posso aggiungere che è un motivo
di grande orgoglio. Ringrazio il presidente, il diesse e il mister. Ora
devo ripagare questa fiducia sul campo". Vi siete parlati con Torrente? "Devo
dirvi che con il mister sono stato sempre in contatto, anche nel
periodo della quarantena. E posso aggiungere che a suo tempo, ad
obiettivo raggiunto, mi aveva pronosticato che sarei rimasto e per
questo lo ringraziai". Quindi può essere adatto per il 4-3-3 disegnato da Torrente? "Certo.
Anzi, ora mi metterei subito a disposizione del mister, a prescindere
dal modulo. Ho stima del mister, so che ci chiede tanto in campo, ma
giocare esterno in questo modulo è il mio ruolo. Pertanto reputo
che sarà una stagione importante nella quale tutti dovremo giocarci il posto, e il sottoscritto in primis. Ho il desiderio di ritagliarmi un ruolo importante". Ma quanto è stata dura per questo infortunio?
"Ho avuto un brutto infortunio con la lesione del legamento crociato
del ginocchio in allenamento. Direi che è stata dura abbastanza.
Quando mi infortunai c'era già aria di cambiamento, per questo
motivo mi sono girate le scatole. Verso febbraio stavo bene, il
professor Cerulli mi aveva eseguito l'intervento mentre per la
fisioterapia mi ha seguito Sciacca. Poi purtroppo è arrivato il
lockdown e non si è più potuto giocare". In
verità l'inizio del campionato è stato difficoltoso anche
a livello di risultati, poi l'exploit. Come può commentare?
"Nella seconda parte della stagione la squadra ha fatto un'annata di
altissimo livello. Un merito alla squadra senz'altro, ma un grande
merito va anche al mister (Torrente ndr) e al direttore (Giammarioli
ndr) perchè sono riusciti a toccare i tasti giusti. In pratica
sono riusciti a risolvere quei problemi che c'erano nel gruppo. Per i
punti che avevamo racimolato all'andata fino ad ottobre era
impensabile. Avere evitato i playout è stato davvero notevole.
Una vera impresa".
Intanto finisce il campionato di serie C con una impresa. La Reggiana
nella finale playoff giocata al Mapei Stadium batte per 1-0 il Bari e
vola in serie B: mattatore della serata Kargbo che di testa, ad inizio
ripresa, anticipa tutti e insacca la sfera in rete su cross di Varone.
In campo pure gli ex Venturi ed Espeche (subentrato nella ripresa). Una
squadra del girone B (stesso raggruppamento del Gubbio) va in serie B.
Il trainer Max Alvini si gode la promozione: la scorsa estate fu
seguito dal Gubbio, prima che arrivasse Guidi (ora alla Casertana). Infine fu scelto il tecnico ex viola, poi esautorato.
• 21
LUGLIO 2020
Notari: "Avanti con scelte condivise. Ora aspetto Juanito. Con Giammarioli è tutto a posto"
A ruota
libera parliamo con il presidente Sauro Notari.
Domande secche e risposte. Prima domanda. Primi
tasselli confermati Malaccari e Megelaitis, quindi?
"Sono i primi passi importanti. C'è
una piena condivisione con il direttore sportivo
Giammarioli e con l'allenatore Torrente. Tasselli
per la squadra che andremo a costruire. Sarà
importante per noi la figura di Gomez e di De Silvestro.
Sono pedine individuate che possono fare al caso
nostro". Sappiamo che con Juanito vi siete
già visti, perciò è ottimista
sul rinnovo? "Con Juanito ci siamo visti
perchè dovevamo mettere a posto alcuni dettagli
per quanto riguarda la stagione passata. Abbiamo
parlato anche della stagione che verrà. Diciamo
che la mia intenzione è ferma per trattenerlo,
gli ho detto che per noi è un calciatore
importante. Ci siamo lasciati che doveva parlarne
a casa: non solo per la questione economica ma anche
per una questione familiare. Quindi attendo risposte".
Ha parlato di De Silvestro, ma è già
sotto contratto: "Sì, vero. Ma rientra
nei piani. Intendevo che invece ci sono altri calciatori
contrattualizzati che purtroppo adesso non rientrano
più nei piani perchè il mister ritiene
opportuno avere altri elementi per il suo tipo di
gioco. Perciò aggiungo che certe contestazioni
non le capisco". In altre parole? "Perchè
ci dicono per quale motivo non prendiamo Pinco,
perchè non facciamo firmare il contratto
a Pallino e via dicendo. Tutte le scelte e tutte
le impostazioni che si stanno definendo sono condivise
sia dal diesse e principalmente dall'allenatore.
Perciò certi calciatori non rientrano nei
piani per scelte condivise. In questa settimana
stiamo già cominciando a trattare le cessioni".
Per Tavernelli invece ci sono problemi di rinnovo,
vero? "Posso solo augurargli la migliore
fortuna. Un giovane che passa da noi e andrà
in categoria superiore è un buon segnale.
Vuol dire che la Gubbio Calcio ha lavorato bene.
Anche se sulla questione starei qua per una mezz'ora
a parlarne. Però Stefano (Giammarioli ndr)
sa come è andata e come stanno le cose".
Parlava di Giammarioli, con il diesse state lavorando
assieme, giusto? "Con Stefano nessun problema.
Poi quello che dicono e che scrivono non mi interessa.
Con lui abbiamo raggiunto l'ok di quello che volevamo
già da tempo e siamo a posto da un mese.
Da quando lui stesso è venuto nel mio ufficio.
Perciò è tutto definito. Come è
già definito tutto con il mister. Perchè
io credo in queste persone. Perchè se non
ci avessi creduto, io sono un tipo che un matrimonio
non lo faccio". Questa indagine della partita
di Verona? "Se mi chiamassero domani, sono
disposto a fare il testimone: ero lì presente,
posso assolutamente dire che ho visto con certezza
l'arbitro con la caviglia gonfia e ha fatto una
puntura, perciò stava veramente male".
Come presidente, è preoccupato per un protocollo
che sarà ferreo a livello sanitario? "Vi
dico: al 99% dovremmo andare a Roccaporena di Cascia.
Possiamo avere l'albergo a disposizione. Un campo
sportivo a venti metri di distanza tutto nostro.
É un luogo circoscritto che si attiene a
questa situazione di emergenza. Tutto inizierà
dopo ferragosto fino al 24 o 25 agosto. Con altre
strutture purtroppo ci sono problemi. Poi dopo una
settimana di ritiro valuteremo con più certezze,
ma in tal caso potremmo optare per una soluzione
idonea in sede".
• 20
LUGLIO 2020
Indagine
su Virtus Verona e Gubbio. La gara che fu sospesa
con arbitro infortunato
Tutto
nasce da un articolo pubblicato dal quotidiano "La
Repubblica". Si è parlato di una indagine
con un coinvolgimento di un arbitro che si è
infortunato a gara in corso in una partita dove
aleggia l'ombra del calcioscommesse. Una gara giocata
il 12 gennaio e sospesa ad undici minuti dalla fine.
Poi si è capito che una situazione era capitata
in una sola occasione: nella partita di Verona tra
Virtus Verona e Gubbio, quando i rossoblù
si trovavano in vantaggio con una rete di Juanito
Gomez. La gara fu sospesa per via dell'infortunio
del direttore di gara Luigi Catanoso di Reggio Calabria.
In Lega Pro fino a quel momento non era prevista
la presenza del quarto uomo, che avvrebbe potuto
sostituire appunto l'arbitro infortunato e portare
a termine l'incontro. Tutto nasce dal fatto - come
spiega il quotidiano "La Repubblica" -
perchè si sono registrati nei bookmakers
dei flussi di scommesse anomale per la vittoria
dei locali, quando invece il Gubbio si trovava in
vantaggio. Secondo la ricostruzione del quotidiano
il direttore di gara è finito nel mirino
di altre gare che riguardano le giovanili. Nei giorni
scorsi lo stesso arbitro avrebbe contattato l'Aia
dichiarandosi estraneo ai fatti. Il fascicolo è
al momento nelle mani della Procura di Roma e le
carte sono passate alla Procura Federale. La partita
è stata poi portata a termine il successivo
29 gennaio con un arbitro diverso (Alberto Santoro
di Messina) e il risultato è rimasto invariato.
L'inchiesta è volta a chiarire la relazione
tra l'infortunio dell'arbitro e cosa comportava
per gli scommettitori. Riavvolgiamo il nastro e
raccontiamo cosa successe quel giorno, come si può
documentare da queste foto.
Partiamo dall'infortunio e la diagnosi: una distorsione
della caviglia sinistra con interessamento del legamento.
Un infortunio che avvenne già nel primo tempo.
Prima di rientrare in campo nella ripresa, nella
parte interessata che era gonfia, si è proceduto
con una infiltrazione: in pratica nello specifico
si è trattata di un'iniezione per ridurre il dolore,
ormai una prassi diventata comune in tutti gli sport.
Durante la ripresa l'arbitro in questione ha provato
a concludere la partita, ma dopo alcuni ripetuti
tentennamenti
si è definitivamente seduto a terra al 79'.
L'arbitro Catanoso fu trasportato dal campo fino
agli spogliatoi a spalla. All'uscita dello stadio,
il direttore di gara aveva le stampelle e fu caricato
proprio davanti agli spogliatoi da un auto che arrivò
quasi in campo. Sono tutte cose che lasciano presagire
che non sia un infortunio finto. Peraltro da parte
delle due società non ci risulta che ci siano
delle responsabilità, ma l'indagine riguardarebbe
solo l'operato dell'arbitro. Neanche in campo ci
sono stati episodi che lasciano subodorare combine
o quant'altro. Le due società tuttavia sono
pronte a fare un comunicato univoco sulla questione
in caso di necessità. Inoltre la società
del Gubbio fu anche danneggiata perchè per
una seconda volta fu costretta a sorbirsi la trasferta
di Verona giocando tra l'altro cinque gare ravvicinate
di campionato in sole due settimane.
• 19
LUGLIO 2020
Prove
di conferma per Juanito. Tavernelli: situazione complessa.
Ritiro: si cambia strategia
Prove
di conferma con Juanito Gomez. Il calciatore argentino
si è incontrato con la dirigenza eugubina
sabato scorso per aprire una reale trattativa. Un
primo incontro tra le parti c'è stato, adesso
si cerca di trovare un accordo definitivo tra le
parti. Un primo approccio, ma sarà
necessario un nuovo incontro. Per ora è fumata nera, in
attesa che sia sancita la fatidica fumata bianca.
Per Gomez tuttavia esiste sul piatto un possibile
rinnovo con un legame fino a giugno 2021. Mentre
nei giorni scorsi, come già scritto, erano
arrivate le firme del lituano Megelaitis e pure
del centrocampista
Malaccari che hanno rinnovato con il Gubbio fino
a giugno 2021. Un incontro tra le parti c'è
stato anche con Mauro Carretta, che fungerà
da vice-allenatore di Torrente: l'accordo sembra
che sia stato trovato, manca adesso solo l'ufficialità.
Mentre si complica il possibile rinnovo del giovane
attaccante Camillo Tavernelli, esploso proprio in
questa ultima stagione con performance ottimali:
il ragazzo tifernate, classe '99, sembra
essere finito nel mirino di clubs di categoria superiore.
Gira in queste ultime ore questa voce,
però poi bisognerà vedere se in concreto si realizzerà
il tutto.
Intanto cambiano i piani per la preparazione al
prossimo campionato. Lo slittamento dell'inizio
del torneo al prossimo 27 settembre comporterà
di posticipare la data del ritiro. Non si partirà
più il 6 agosto, bensì si inizierà
dopo ferragosto: possibile la data di avvio il 18
agosto. Una preparazione che durerà per almeno
tre settimane e poi c'è una nuova novità.
Si pensava infatti di alloggiare per una settimana
nei pressi di Roccaporena di Cascia, per poi proseguire
gli allenamenti a Gubbio. A quanto pare, questa
ipotesi verrà scartata e si inizierà subito
in sede. Struttura alberghiera ancora da definire
perchè dovrà inoltre rispettare il
protocollo sanitario per via della pandemia: camere
isolate, zone sanificate e ad uso in maniera esclusiva
solamente della truppa rossoblù. Pertanto a livello logistico ci si dovrà organizzare
al meglio, in virtù anche del fatto che i
calciatori di frequente dovranno essere sottoposti
ai tamponi. Una grana e una spesa in più
per la società eugubina. Tra l'altro si attendono
i protocolli sanitari definitivi a riguardo. Intanto
una notizia proviene dal settore giovanile: l'attaccante
Tommaso Battellini, classe 2001, ha debuttato pure
in serie C l'anno scorso, ed ora è finito
nel mirino di Cavese e Savoia. Ma per saperne di più,
ecco l'articolo correlato sul portale web Mondoprimavera.com.
Non solo calcio. Il Corriere dello Sport dà
spazio a Valentina Vignali, giocatrice di basket
e influencer, perchè ha postato sul suo profilo
instagram delle foto mentre si trova in vacanza
vicino Gubbio.
Tutte queste immagini hanno fatto il giro del web,
messe in mostra in diversi portali web
come ad esempio Yeslife.it.
Il luogo è precisamente il Monte Cucco: Valentina
Vignali
si è aggiudicata il secondo posto nella classifica '
Trace Sports' tra le giocatrici più belle
del mondo.
• 17
LUGLIO 2020
Ferretti:
"Grazie al Gubbio andai in serie B. Ora,
con Giammarioli e Torrente, in ottime mani"
Parliamo
con Daniele Ferretti. Esattamente era l'11 luglio
2017, tre anni fa, il calciatore abruzzese si trasferisce
al Trapani in serie B. Risulta a tutt'oggi tra le
più importanti operazioni del Gubbio in questi
ultimi cinque anni, nell'era Notari presidente (viene
subito dopo quella di Marchi al Monza del 2019).
Un contratto sostanzioso per l'attaccante di Alatri
e soldi che arrivarono pure alla società
eugubina. Come ricorda quel giorno? "Fu
una occasione importante. In quel caso però
volevo accontentare tutti. Volevo andare via a testa
alta". Piccola curiosità: in quell'occasione
lo desiderava anche il Venezia in B, ma Ferretti
ha pensato anche alla società del Gubbio
che voleva monetizzare, e quindi scelse alla fine
il Trapani. Ma questa prima esperienza in serie
B? "Indimenticabile. Un sogno arrivare in
B, l'unica nota dolente è che forse ci sono
arrivato troppo tardi". Poi lo scorso gennaio
il trasferimento in una piazza importante come quella
di Avellino, giusto? "All'inizio l'obiettivo
era la salvezza. Invece siamo riusciti a centrare
i playoff, siamo usciti anche male perchè
abbiamo pareggiato con la Ternana a Terni. Ma sì,
diciamo che ci siamo tolti una bella soddisfazione
lo stesso". Adesso Ferretti è legato
ancora con gli avellinesi, quindi? "Penso
solo ed esclusivamente all'Avellino: sono sotto
contratto con loro. Adesso con questa ottima società
si può fare bene". Se un giorno
dovesse richiamarla il Gubbio? "Non nego
che a Gubbio ho lasciato un pezzo di cuore. Tornerei
volentieri. A Gubbio è nato mio figlio. Conosco
bene la proprietà. Ma come dicevo, il mio
pensiero adesso è solo l'Avelllino".
Una curiosità. Dopo quel sesto posto del
2017 il Gubbio nelle ultime stagioni ha sempre tentennato,
con cambi di allenatori continui. Che pensa? "Posso
solo dire che con un po' di pazienza il Gubbio può
tornare pure in serie B, anche se c'è stato
per poco. C'è un presidente ambizioso come
Notari. Poi adesso sono entrate anche delle persone
importanti: oltre a Pannacci, è arrivato
Giammarioli che è un uomo di calcio e aggiungo
che ci capisce molto soprattutto in serie C. Poi
c'è Torrente che portò la squadra
in serie B. Furono loro gli artefici di quella impresa.
In questo momento il Gubbio è in ottime mani".
Il Gubbio del 2016-2017 fece bene e curiosamente,
scrutando nel dettaglio la tabella che abbiamo pubblicato
dei bilanci dal 2017 al 2019,
quella rosa costò molto meno rispetto alle
ultime stagioni. Un suo commento? "Perchè
si fecero le cose per bene. Sbagliammo qualcosina
all'inizio della serie D. Però poi per un
anno e mezzo non si è sbagliato più
praticamente nulla. Ma soprattutto si era formato
un gruppo unito. Uomini veri: squadra, tecnico,
giocatori vecchi e giovani. Fu abbastanza semplice
forse perchè fu riconfermata la squadra dell'anno
prima, idem l'allenatore, e quel Gubbio era già
un pezzo avanti. Non è un caso che in serie
C partimmo subito forte". C'era l'allenatore
Giuseppe Magi, ma non suona strano ad oggi che è
senza squadra? "Vero. Ottimo
allenatore. Credo che troverà presto squadra.
Tuttavia questo periodo di stop forzato gli sarà
servito per esperienza. Conoscendolo avrà
visto molte partite e si sarà aggiornato.
Perciò tornerà più forte di
prima". Un altro calciatore di quell'epoca (Ferri
Marini)
ha fatto molto bene a Potenza, ora lo cercano Monopoli
e Vis Pesaro: "Ma Daniele è un ottimo
calciatore, lo vedevamo con noi. Ma cito pure Croce
ad esempio. Tutti importanti all'interno dello
spogliatoio, facevano gruppo. Grande gruppo. Solo
così si può vincere".
• 15
LUGLIO 2020
Megelaitis:
"Torrente mi dà fiducia, ora voglio...".
Malaccari: "Super felice per il progetto"
Primi
due rinnovi contrattuali. Partiamo dal capitano
Nicola Malaccari. Il jolly di centrocampo ci dice
le sue sensazioni dopo questa firma: "Sono
super felice di fare parte ancora di questo progetto
perchè la società secondo me è
tra le più sane. Credo che ci sia un progetto
importante con la conferma del mister Torrente e
del direttore sportivo Giammarioli, considerando
pure l'ingresso nuovamente del dg Pannacci. Secondo
me ci sono le credenziali per fare veramente bene
quest'anno". Quella appena conclusa una
stagione particolare, vero? "Non siamo partiti
con il piede giusto, già a settembre c'è
stato un inizio di campionato difficile. Da gennaio
è cambiato qualcosa, cioè è
scattato quel qualcosa soprattutto a livello psicologico
e in mentalità. Ci siamo compattati come
gruppo. Il mister Torrente è stato capace
di farsi capire per le sue idee. Con tutte queste
componenti siamo riusciti a centrare la salvezza
sul campo. Dico questo perchè nonostante
il lockdown, in quel momento ci trovavamo in classifica
in una posizione dove eravamo già salvi.
Aggiungo che è stata una salvezza importante,
ma non facile. L'obiettivo era di stare fuori dai
playout e ci siamo riusciti. Venivamo da un periodo
positivo, potevamo poi raggiungere anche i playoff,
ma alla fine va bene così. Ora abbiamo più
tempo per fare bene per la prossima stagione".
Quanto è stato importante l'innesto di Juanito?
"Importante di sicuro, come è stato
avere al fianco Coda, calciatori che ci hanno permesso
di dare qualcosa in più pure nello spogliatoio.
Ci abbiamo guadagnato in esperienza e solidità.
Ma cito pure Bove o Cinaglia, ci hanno aiutato molto.
Mi auguro che adesso uno come Juanito rinnovi come
noi". Intanto è arrivata la firma
di Megelaitis: "É un '98, ma Mega
non
lo è: lo considero un giovane importante,
ha testa, è serio, è
pure forte. Il suo arrivo in mezzo al campo ci ha
dato solidità. Posso dire che il mister ha
l'occhio lungo, per questo sono contento di questo
rinnovo". Appunto, passiamo la parola adesso
al
centrocampista Linas Megelaitis. Il calciatore lituano
è di poche parole e ci dice: "Sì,
sono contento: mi sono trovato bene, la prossima
stagione voglio fare ancora meglio. Per me è
molto importante Torrente perchè
mi dà fiducia, mi fa giocare e con lui mi sto trovando bene. A Gubbio mi trovo
bene".
•
14
LUGLIO 2020
Cinaglia:
"All'inizio problemi, poi ci siamo compattati".
Rinnovano Malaccari e Megelaitis
Un
campionato finito. Un campionato che deve iniziare anche se a settembre
inoltrato. Estate che si presenta anomala con un mercato altrettanto
anomalo perchè finirà ad ottobre inoltrato.
Parliamo ora
con il difensore Davide Cinaglia, legato con il Gubbio fino a giugno
2021. Partiamo dall'obiettivo che è stato raggiunto, una
salvezza che non era per niente scontata. Ci dice: "All'inizio
ci sono stati dei problemi, come tutti vedevano e come tutti sapevano.
Poi ci siamo compattati anche grazie all'arrivo di calciatori esperti
come quelli di Juanito Gomez e di Coda soprattutto. Ci hanno dato una
grande mano. Di seguito il cambio di modulo del mister (Torrente ndr)
ci
ha permesso di essere più decisi e consapevoli nelle nostre
qualità. Eravamo più tranquilli, ecco. D'altronde
in
campo si è visto e quindi siamo riusciti ad ottenere questa
salvezza". L'avvento di Giammarioli e Torrente
ormai a campionato in corso, quanto secondo lei può avere
inciso?
"Sicuramente hanno portato qualcosa di nuovo, sai quando c'è
un
cambiamento avviene questo. D'altronde il mister (Torrente ndr)
è stato intelligente a capire la squadra, perchè
si
faceva fatica con un modulo (4-3-3 ndr) e quindi ha cambiato (passando
al 3-5-2 ndr). Devo dire che ci ha aiutato a restare calmi, soprattutto
nei momenti più difficili, e di conseguenza (come dicevo
prima)
con quei calciatori esperti arrivati siamo riusciti nell'intento di
centrare l'obiettivo". Veniamo al presente: Cinaglia
è ancora legato al Gubbio per un altro anno, quale futuro si
prospetta?
"Giustamente, io ancora ho un altro anno di contratto.
Perciò
penso di rimanere a Gubbio. Diciamo anche che in questo momento
è un po' presto per fare certi discorsi, visto che i playoff
si
devono ancora concludere. Tuttavia ribadisco che sto bene a Gubbio, non
ho intenzione di andare via, anzi la mia volontà
è quella di
rispettare il legame contrattuale". C'è una
piccola voce di mercato. Un possibile interesse del Teramo. Vero o no?
"Vi dico la verità, non so nulla. L'unica cosa che sto
facendo
è allenarmi perchè con il Covid-19 ci siamo
allenati poco
nel periodo del lockdown. Perciò parlare di mercato adesso
mi
sembra prematuro. Quindi ribadisco che non so davvero nulla". Perciò
con la società non c'è stato nessun
aggiornamento, giusto?
"Vedo che solo in questi ultimi giorni hanno ufficializzato le prime
mosse. Ho letto della conferma del mister e dell'arrivo del nuovo
direttore generale. Il direttore sportivo resta anche lui. Penso che
solo da questo momento in avanti si comincerà a fare sul
serio.
Perciò credo che a breve si metterà a posto tutto".
Un'ultima cosa: il Ds eugubino Moreno Zebi era a Novara (dove c'era
pure Cinaglia) e adesso è approdato al Cesena. Un suo
commento?
"Si, l'avevo già avuto come diesse quando era insieme a
Charly
Ludi. Mi sembra una brava persona quando era alle sue prime esperienze.
L'anno scorso quando a tutti gli effetti è poi diventato un
direttore sportivo del Novara, da parte mia cambiai aria per mia scelta
per poi venire a Gubbio. Credo che adesso Zebi ha una grande
opportunità a Cesena e conosco molto bene anche l'allenatore
Viali, una persona che se ne trovano veramente poche nel calcio. La
piazza di Cesena è bella e importante, c'è voglia
di fare
grande calcio e mi auguro che facciano bene".
Flash news: ora si esprime direttamente il presidente della Lega Pro
sulla partenza del prossimo campionato. Inizierà il 27
settembre. Lo stesso Francesco Ghirelli poi ha precisato: "Ma temo che gli stadi non
riapriranno per quella data. Le riforme? Non adesso".
Così si confessa a 'La Voce di Mantova'. Mentre arrivano i
primi
rinnovi ufficiali. Infatti il capitano Nicola Malaccari e il centrocampista lituano Linas Megelaitis firmano un contratto di
rinnovo di contratto per un altro anno (fino a giugno 2021).
• 13
LUGLIO 2020
Le prime mosse.
Piace Fornasier. Giammarioli incontra Zaccardo. Ufficializzato il nuovo
dg
Eppure
qualcosa si muove. Il Gubbio prova a riorganizzarsi. Partiamo dal
mercato. Un nome gradito è quello del difensore Michele
Fornasier, classe 1993, la scorsa stagione a Trapani (18 presenze con i
siciliani in serie B). In passato il calciatore veneto ha giocato in
serie B con il Venezia e per cinque stagioni sempre in cadetteria con
il Pescara (una parentesi anche in serie A). Vanta un curriculum in
serie A con la Sampdoria (due stagioni), ma pure una esperienza in
Inghilterra con la squadra minore del Manchester United. Chiaro che
è un difensore centrale che può giostrare pure
sulle
fasce, perciò è duttile e piace al trainer
Torrente. Ma
è altrettanto chiaro che è un calciatore di prima
fascia:
l'idea c'è, il contatto c'è stato, ma
è un
difensore che ha mercato e quindi bisogna vedere se l'operazione
sarà fattibile. In uscita ci sarebbe invece il difensore
Konate
che piace alla Casertana dell'ex Guidi, mentre nei giorni scorsi su "Il
Mattino" di Caserta si parlava di un interesse verso Bangu, Lakti e
Meli. Sempre in uscita esce fuori la possibilità di un
interessamento del Teramo verso il difensore Bacchetti. D'altronde
questo è un mercato particolare. Per dirne solo una. Torna
adesso
alla ribalta il centravanti eugubino Ettore Marchi, che è di
proprietà del Monza, ma in questo momento sta facendo molto
bene
con la Juventus Under 23 e ci risulta che il tecnico bianconero Pecchia
stravede per il suo impegno e professionalità (è
un uomo spogliatoio).
Adesso è finito nel mirino della Vis Pesaro e lo conferma il
suo
agente Giovanni Allegrini (al portale web vissino Solovispesaro.it): "La Vis Pesaro è una
delle numerose squadre interessate a Marchi, ma è tesserato
con il Monza".
Ovvio che il calciatore eugubino potrebbe valutare l'ipotesi Pesaro
probabilmente per riavvicinarsi a casa. Tuttavia la stessa Vis Pesaro
(degli ex Crespini e Galderisi) tra l'altro vuole fare le cose in
grande perchè ha messo gli occhi pure sulla punta Rachid
Arma
del Vicenza. Intanto il diesse Stefano Giammarioli si è
incontrato in questi giorni con un ex campione del mondo. Si tratta di
Cristian Zaccardo, ex calciatore del Milan, partecipe del gruppo di
Marcello Lippi che ha vinto il Mondiale nel 2006. Adesso Zaccardo, dopo
aver appeso le scarpette al chiodo, funge da procuratore. II loro
incontro non è passato inosservato, immortalati
nella foto che viene pubblicata lunedì da "Il Messaggero".
Nel frattempo la società rossoblù ha cominciato
ad
ufficializzare le prime operazioni in sede a livello
tecnico-societario. Confermato il tecnico Torrente, ma va ribadito che
aveva già un contratto in essere (aveva firmato un contratto
per
un anno e mezzo al suo arrivo nell'ottobre 2019). Perciò
prosegue il rapporto per la prossima stagione. Ufficializzato poi il
ritorno di Giuseppe Pannacci nel ruolo di direttore generale. Mentre
al
momento manca ancora la firma ufficiale del diesse Stefano Giammarioli.
Sulla questione interviene il presidente Sauro Notari (tramite un
comunicato
stampa) e afferma: "Ma
il suo contratto è pronto in
sede a sua disposizione da settimane, deve trovare il tempo di passare
in segreteria e mettere nero su bianco".
• 12
LUGLIO 2020
L'editoriale.
Dal "morso del lupo" e l'effetto simpatia. Occorre
professionalità e sveltezza
Lo
scrivevamo un anno fa. Dal morso del lupo all'effetto simpatia.
Concetti che rimangono di attualità. Una salvezza trovata
quando
a novembre il Gubbio sembrava già spacciato. Gli anni
precedenti
non si dimenticano, si era arrivati all'obiettivo con l'acqua alla
gola. Due allenatori cambiati per raggiungere l'obiettivo, la scorsa
stagione idem, l'anno prima addirittura tre tecnici cambiati in corsa.
Per inciso: sette allenatori in tre stagioni. Quando si sente il
«morso del lupo» si deve fare attenzione. Deve pur
servire
per non incorrere in nuovi errori. Si parte sempre da un presupposto.
Essere umili nel lavoro, non pretendere di sapere tutto ed essere
presuntuosi. Ognuno si prenda le proprie responsabilità.
Ognuno
svolga il suo ruolo senza prevaricare l'altro. Una comunicazione
cristallina, limpida e per tutti comprensibile. Non creare false
illusioni o inopportune aspettative. Un fatto cruciale che è
di
attualità. In questi giorni girano alcuni nomi accostati al
Gubbio che sulla carta sono improponibili: calciatori che viaggiano a
cifre di stipendio e di ingaggio ben superiori a quello che la
società è pronta a spendere, perchè ci
sono dei
parametri e un budget da rispettare, come spesso va dicendo pure il
patron Notari (come ad esempio in una recente intervista al nostro
portale giornalistico web). Va inoltre ricreato un effetto simpatia in
città che negli anni passati ha avuto un calo vertiginoso.
Per
questo motivo adesso è necessario programmare con le dovute
accortezze. Lavorare per costruire e per progettare, servono prima di
tutto delle basi, delle garanzie, ma soprattutto
professionalità
e competenze ben delineate. Non si deve mai perdere di vista la
cognizione della realtà. Tra l'altro programmare questo
campionato sarà più difficile del solito. Non si
sa
ancora con quale protocollo sanitario si inizierà la nuova
annata. Perchè, mettiamo il caso che il Gubbio inizia la
preparazione il prossimo 6 agosto, probabilmente i calciatori dovranno
presentarsi una settimana prima per eseguire i vari esami clinici
(nello specifico i famosi tamponi) perchè ancora siamo in
emergenza pandemia. Pertanto serve un cambio di passo anche a livello
organizzativo logistico non indifferente: sveltezza,
capacità e
competenze in ogni ruolo che si ricopre. Servono persone al posto
giusto nei punti cardine. Bisogna capire che solo attraverso la
conoscenza di tutti i dettagli si riesce poi a realizzare un lavoro
qualitativo, duraturo e perfettamente funzionale. D'altronde proprio
uno studio recente pubblicato dall'Academy of Management Rewiew (che
promuove la gestione basata su situazioni testabili e fondate sulla
conoscenza) dice che in una qualsiasi azienda di lavoro
(perciò
comprende anche il calcio perchè ormai è azienda)
per
esaltare i rapporti professionali si deve istaurare un rapporto di
collaborazione per raggiungere un fine: ci si basa su ruoli formali per
raggiungere gli obiettivi da perseguire, non servono individui propensi
ad amplificare i conflitti. Vedi articolo completo.
Oltretutto c'è da chiarire che sarà un mercato
più
complicato del solito. Soprattutto in entrata. In quanto ufficialmente
la finestra di mercato estiva si apre il 1 settembre e così
tutte le operazioni potrebbero slittare fino a ottobre inoltrato,
pertanto per tutti i calciatori contattati adesso fino al 31 agosto
potranno essere depositati solo accordi preliminari. Ciò
significa che le operazioni saranno concluse, ma non ci sarà
un
effettivo trasferimento dei calciatori. Altra grana non di poco conto.
Pertanto servono organizzazione e velocità di pensiero.
• 9
LUGLIO 2020
Gubbio,
possibile ritiro dal 6 agosto. Starting fuori sede. Suggestione avvio a
Roccaporena
Gubbio,
si comincia a pianificare. Non solo a livello di calciatori dove vanno
definite diverse questioni: dei partenti, delle conferme e poi i
possibili acquisti. Si sta lavorando anche a livello logistico. In una
stagione che va ribadito inizierà in maniera diversa dal
solito. Ancora si stanno disputando i playoff,
che avranno fine
mercoledì 22 luglio quando verrà giocata la
finale che
decreterà la promozione in cadetteria. Pertanto la
società deve calcolare il programma per partire con
prontezza
per la prossima stagione, dopo diversi mesi di stop forzato. Si pensa
di iniziare la nuova stagione il 6 agosto, con il raduno di
tutta
la truppa rossoblù per i primi lavori sul campo. Ma la prima
settimana potrebbe iniziare come un vero ritiro. Si sta pensando di
trasferirsi a Roccaporena. Un luogo che dista 130 chilometri da Gubbio,
un posto incastonato tra le montagne a pochi passi da Cascia, dove tra
la quiete totale si scorge uno scoglio roccioso denominato
«Scoglio di Santa Rita». Un posto già
conosciuto
proprio da Vincenzo Torrente perchè nove anni fa, per la
cavalcata verso la serie B, fu scelto in varie occasioni per mantenere
alta la concentrazione. Un luogo tra l'altro che ci riporta indietro
nel tempo: un giorno infatti, il 9 aprile 2011, facemmo proprio un
reportage sul luogo dove erano presenti il Ds Giammarioli e il tecnico
Torrente, con il compianto Gigi Simoni.
Dopo di chè sono previste altre due settimane di lavoro di
preparazione nell'impianto eugubino dello stadio Pietro Barbetti. A
quanto pare, infatti, la stagione ufficiale dovrebbe partire il 12
settembre dove avrà inizio la Coppa Italia. Mentre il
campionato
vero e proprio di serie C dovrebbe partire domenica 20 settembre. Come
dicevamo, pertanto sarà un campionato anomalo
perchè
saranno
previste tante partite in pochi giorni che si giocheranno nei turni
infrasettimanali.
Breve news di mercato. Il diesse eugubino Moreno Zebi, che è
appena approdato al Cesena, secondo quanto scrivono in terra romagnola,
vorrebbe portare da Novara in bianconero un ex attaccante
rossoblù: si tratta di Mattia Bortolussi, autore di 10 reti
con
la squadra piemontese la scorsa stagione. Nei giorni scorsi
è
girata una voce di un interesse del Gubbio sulla punta
Salvatore
Caturano della Virtus Entella. Finora è stato in prestito
proprio al Cesena. Diciamo subito che il calciatore viaggia a parametri
proibitivi. Infatti lo stesso Zebi parla a «Il resto del
Carlino» e dice: "Caturano
è un giocatore importante, cercheremo di capire il percorso
che
si può fare, ma non è di nostra
proprietà".
La società cesenate vorrebbe trattenerlo, ma l'ostacolo
enorme
è l'ingaggio da 220 mila euro che in questa stagione ha
pagato
l'Entella. E, secondo rumours di mercato, adesso, lo stesso Caturano
è finito nel mirino dell'ambizioso neopromosso Palermo.
• 8
LUGLIO 2020
L'ex Guidi vuole
Bangu e Lakti. Sullo sfondo Meli. Il Matelica cerca lo stadio:
ipotesi Gubbio
Mercato,
entra nel vivo. Se il Gubbio cerca di trovare soluzioni per sbrogliare
qualche contratto e per trovare qualche acquisto, altrove si potrebbero
aprire scenari che potrebbero interessare proprio il sodalizio
eugubino. Proprio ieri scrivevamo che Alessandro Sbaffo rientra alla
base dal prestito con l'Arzignano Valchiampo e dicevamo che potrebbe
finire al Sudtirol (che gli aveva fatto la corte già a
gennaio)
oppure alla Casertana, dove è appena arrivato Federico
Guidi, il
quale la scorsa stagione aveva portato in Umbria il calciatore di
Loreto che non rientra più nei piani tecnici dei
rossoblù
e quindi una soluzione plausibile potrebbe essere proprio quella di
Caserta. Evidentemente, però, non basta. Infatti
è
notizia delle ultime ore che la Casertana si è interessata
ad
altri calciatori rossoblù. Sono in tre per la precisione. In
primis Erald Lakti, in secondo luogo Luzayadio Bangu e sullo sfondo
anche Marco Meli. Curiosamente tutti calciatori che sono passati nella
Fiorentina, che lo stesso Guidi aveva portato con sè a
Gubbio
l'anno scorso nella prima avventura nel calcio professionistico.
Notizia più che fondata perchè tra l'altro viene
riportata dal quotidiano campano "Il Mattino" sezione di Caserta. In
pratica viene scritto così: «Casertana, Guidi
vuole Bangu
e Lakti. Ma restano i nodi di Castaldo e D'Angelo». Nel pezzo
viene scritto a chiare lettere: «Tre nomi Guidi avrebbe
già sussurato al direttore sportivo Violante, legati al
direttore tecnico del settore giovanile Angeloni della Fiorentina,
pronti a fare sponda sulla Viola per arricchire la squadra
rossoblù campana. I due profili più gettonati
sono quelli
di Luzayadio Bangu e di Erald Lakti. Sul taccuino di Violante potrebbe
finirci Marco Meli, un attaccante esterno che può tornare
utile
per rimpolpare il reparto offensivo della Casertana al momento
scarno». Si aggiunge però che «prima di
ingaggiare
questi calciatori è però necessario conoscere il
destino
di Zito, D'Angelo e Castaldo». Insomma, l'ex tecnico dei
rossoblù ha messo gli occhi su calciatori di suo
affidamento.
Diciamo che Luzayadio Bangu è un centrocampista legato con i
rossoblù fino a giugno 2022 (la scorsa estate aveva firmato
un
triennale), ma il calciatore congolese non rientra più nei
piani
tecnici, quindi l'operazione potrebbe essere fattibile. Discorso
diverso invece per quanto riguarda il centrocampista Erald Lakti che
piace al tecnico Torrente e quindi si proverà di rinnovare
il
prestito con la Fiorentina, ma a quanto pare c'è concorrenza
perchè la Casertana cerca di soffiarglielo.
Perciò, a
questo punto, dipenderà tutto dalla Fiorentina proprietaria
del
cartellino. Discorso opposto per Marco Meli perchè
rientra
alla base ai viola e quindi potrebbe raggiungere l'ex tecnico
fiorentino. Breve news. Il neo promosso Matelica cerca lo stadio. Per
giocare sul campo locale servirebbero circa 700 mila euro di
investimento che vorrebbe mettere sul piatto l'Amministrazione Comunale
di Matelica. Ma si sta pensando di giocare altrove. Alcune opzioni
quelle di Macerata e Ancona, ma si è parlato anche di
Gubbio.
Ecco l'intero articolo del giornale marchigiano on-line YouTvRs.
• 7
LUGLIO 2020
Gubbio, giorni
di riflessione. Da sbrogliare dei contratti e possibili conferme. La
rassegna
Gubbio,
sono giorni di riflessione. L'allenatore Torrente ha ribadito -
nell'intervista lasciata sulle nostre colonne - che la lista di
partenti
e possibili acquisti è già pronta, recapitata
alla società. Ora attende solo risposte. Dal canto suo il
diesse Giammarioli si era già messo al lavoro da tempo, per
sondare i possibili tasselli che possono sposare la causa Gubbio, ma
anch'egli attende risposte in quanto deve arrivare ancora
l'ufficialità della sua firma per il rinnovo del contratto.
É vero che il torneo quest'anno inizierà
più
tardi, si parla addirittura a metà settembre, ma
è
altrettanto vero che il tempo scorre e certe situazioni prima si
sbloccano meglio è. D'altronde qua c'è molta
carne al
fuoco, ma più che altro ci sono tanti nodi da sciogliere.
Partiamo da Zoff. Si vorrebbre trattenere il portiere Federico Ravaglia
che potrebbe avere anche il benestare dal Bologna, proprietaria del
cartellino. In tal caso il secondo portiere Zanellati potrebbe tornare
al Torino perchè vorrebbe avere più spazio. In
difesa
c'è da capire se ci sarà ancora un futuro in
rossoblù per il duo centrale Konate e Bacchetti
perchè
hanno un legame con il Gubbio per la prossima stagione, ma potrebbero
essere fatte altre scelte. Da capire poi anche la posizione del
difensore esperto Coda che è in scadenza di contratto,
stessa
situazione che riguarda il centrale Maini. Per quanto riguarda invece i
terzini Cinaglia e Filippini potrebbe verificarsi una conferma,
d'altronde sono contrattualizzati. Stesso discorso vale per lo spagnolo
Rafa Munoz, dopo la prima esperienza nei professionisti in Italia e lo
scorso gennaio fu corteggiato anche dalla Vis Pesaro. Un punto
interrogativo invece è Zanoni, ma potrebbe salutare
perchè va in scadenza. Lista di centrocampo corposa. Non
rientrerebbero più nei piani tecnici El Hilali (ex Milan,
una
vera meteora) e Bangu (a gennaio poteva finire al Catania) che tuttavia
sono legati ancora con il sodalizio rossoblù (il secondo
addirittura fino al 2022). Situazioni arroventate, come del resto si
dovrà capire come andrà a finire l'epilogo con
Sbaffo
osannato dal tecnico Guidi, in seguito messo da parte da
Torrente, tant'è che poi a gennaio è
stato girato in
prestito all'Arzignano Valchiampo, appena retrocesso nei dilettanti
dopo i playout. Il centrocampista offensivo classe '90 è
ancora
legato con il Gubbio fino a giugno 2021, ma Sbaffo e il Gubbio sono
pronti a dirsi addio. Non rientrerebbe nei piani tecnici. Lo scorso
gennaio si era mobilitato il Sudtirol per acquisirlo, ma poi non si
fece nulla, però non è escluso che la
società
altoatesina possa tornare alla carica. Un'altra opzione come
destinazione eventuale per il calciatore di Loreto è quella
di
raggiungere proprio l'ex tecnico Guidi che ora si trova alla guida
della Casertana, con la possibilità di ripartire sempre in
Lega
Pro con una squadra collaudata nel girone C. In scadenza poi Bove e
Ricci (potrebbero restare), Benedetti, Malaccari e Megelaitis (ma
Torrente li vorrebbe tenere fortemente), come piace Lakti (ma dipende
dalla Fiorentina proprietaria del cartellino). In attacco l'unico sotto
contratto è De Silvestro (dopo il lungo infortunio,
è
pronto al rientro), mentre sono in scadenza Juanito Gomez (si parla che
sta trattando per rinnovare) e Tavernelli. C'è pure il
lituano
Dubickas, ma la sua destinazione dipenderà tutto dal Lecce.
• 6
LUGLIO 2020
L'editoriale.
Per costruire... coesione e professionalità. Soprattutto
lealtà, no a mine vaganti
Se
sono rose fioriranno, se sono spine pungeranno. Un proverbio che la
dice lunga. Largo quindi a uomini di valore per dare valore a quello
che si fa. Il vero gioco del calcio aiuta ad amare la vita, forma al
rispetto e alla responsabilità. Induce alla valorizzazione
di
ogni componente, cioè dal calciatore allo staff, a tutti
coloro
che ruotano intorno al calcio anche a livello amministrativo, ma aiuta
anche coloro che fanno informazione. A fare giusta informazione, non
quella pilotata o sotto forma di lustrascarpe. In questo caso non
è informazione, è sopruso. Prima di tutto bisogna
crescere come uomini, prima ancora che come persone, serve la
giusta umiltà, serve la gente al posto giusto nel momento
giusto. Questo è il professionismo. Al di là di
tutto
serve coesione. Coesione sincera, non sleale. Niente sotterfugi o
ambizioni che calcolano solo l'interesse personale o di facciata.
Perchè poi - le facce non schiette - si scoprono subito.
Perchè l'informazione non è basata
sull'individualismo e
neanche sul rampantismo: aumentano solo il pericolo delle notizie
manipolate. Figlie talvolta di un imperativo: la
funzionalità
per il potere di turno. I mezzi di comunicazione sono aumentati,
c'è libertà di spaziare su differenti opinioni,
come
è legittimo in un paese democratico, civile e serio. Ma il
pluralismo è solo apparente. C'è sempre chi vuole
esercitare un ruolo forte ed egemone, accaparrandosi certi vantaggi e
calpestando ogni opinione di chi la pensa diversamente. Stile
repressivo simile al comunismo cinese. In particolar modo non vogliamo
sentire più la frase fatta: "Per il bene del Gubbio". Il
bene
del Gubbio non lo può stabilire nè noi,
nè
chiunque altro. Il bene del Gubbio si costruisce sul campo con i fatti,
con i risultati sul campo, con l'impegno e la
professionalità, non alle parole e non alle
chiacchiere. In
questi anni - da parte nostra - ne abbiamo viste di tutti i colori.
Diciamo meglio che al peggio non c'è stato mai fine.
Evidentemente non facciamo parte di certi poteri. Ma ne siamo
orgogliosi. Così non siamo nè manipolati,
nè
indotti, nè soggiogati. Preferiamo allora chiudere
baracca
e burattini. Perchè nella vita come in ogni professione
esiste
una etica professionale e una dignità personale:
credenziali,
queste, che non si comprano e non si vendono. Detto questo, veniamo al
dunque. Il Gubbio si sta preparando alla prossima stagione. Dicevamo,
serve coesione e unità di intenti. Serve
responsabilità e
rispetto dei ruoli. Serve disponibilità per crescere,
nessuna
coercizione o sopraffazione tirannica. In primo luogo serve coesione
perchè proprio negli anni migliori che il Gubbio
andò in
serie B, ognuno rispettava il suo ruolo. Ognuno svolgeva con
professionismo e lealtà la sua mansione. Adesso, in questi
giorni, si sta cercando di ricreare un percorso simile. Almeno la
volontà c'è. Curiosamente con gli stessi
interpreti che
furono artefici di quella magica cavalcata verso la cadetteria. Stiamo
parlando di Torrente allenatore e di Giammarioli direttore sportivo,
anche se quest'ultimo (stranamente) ad oggi non ha ancora firmato con
il Gubbio il rinnovo del contratto scaduto il 30 giugno scorso.
Coesione perchè non si può dimenticare che
proprio
costoro, al primo loro approccio nel loro ritorno ad ottobre, trovarono
un campo minato. Certe cose non vanno dimenticate. Per questo
motivo - con tutta sincerità - ci auguriamo da parte nostra
che
non ci siano in futuro altre mine vaganti. Perchè
è molto
difficile costruire, mentre è molto facile distruggere.
Perchè, come scrivevamo ad inizio pagina, se sono rose
fioriranno, ma se sono spine pungeranno. E noi... non tramiamo e non ci
nascondiamo!
• 4
LUGLIO 2020
Torrente: "Scelte già fatte,
consegnata la mia lista. L'80% dell'organico prima del ritiro vorrei"
Quattro
chiacchiere con l'allenatore Vincenzo Torrente. Venerdì
c'è stato il secondo incontro da parte vostra con il
presidente
Notari del Gubbio. Iniziamo da questo. Come è andata?
"Abbiamo fatto di nuovo il punto della situazione. Come mi ha detto il
presidente, c'è tanta carne al fuoco. Pertanto adesso spero
che
possiamo concretizzare al più presto qualche acquisto. Le
scelte
da parte nostra sono chiare e sono state già fatte. Mi
spiego
meglio: da parte mia ho fornito una lista, adesso sia il diesse
Giammarioli e la società cercheranno di accontentarmi".
In questa lista figurano anche nomi che sono dati per
partenti? "Sì,
ci sono gli acquisti ma anche le cessioni. Ma questa lista era stata
consegnata già quindici giorni fa, al primo nostro vero
incontro. Adesso, in questo secondo incontro, ho voluto capire come
stava procedendo la situazione. Si è parlato che ci sono
stati
degli incontri e quindi ci sono delle trattative in corso. Pertanto
ribadisco nel dire che queste operazioni vengano concretizzate al
più presto. Ho chiesto di essere almeno accontentato sulle
prime
scelte". Ci risulta che a questo incontro ha partecipato
anche
Mauro Carretta, con esperienze all'Hellas Verona e pure a Vicenza,
sarà il vice di Torrente a Gubbio, è
così?
"Assolutamente sì. L'ho accompagnato con me, ha fatto
l'incontro
con il presidente e dovranno rivedersi per concludere. Ora mi auguro
anche qui che la questione si concluda al più presto. Per me
si
tratta di un collaboratore importante". Lei lo conosce
bene Carretta, ce lo può presentare meglio?
"Ho avuto modo di conoscerlo personalmente nella mia esperienza a
Vicenza. Siamo rimasti sempre in contatto anche sul discorso del
lavoro. D'altronde Carretta ha avuto esperienze importanti con
allenatori come Marino, Bisoli e Grosso: una persona che ha maturato
esperienza e che conosce il mio modo di lavorare. Oltretutto
è
una brava persona, una persona silenziosa e ha tutti i requisiti che
piacciono a me". Un rinforzo pure per lo staff tecnico,
vero? "L'anno scorso
era già impegnato, quest'anno spero di poterlo avere a
disposizione".
Ora un appunto: sarà una stagione anomala perchè
il
mercato estivo sarà allargato, si potranno fare
contrattazioni
pure dal 1 settembre ad ottobre inoltrato, ovvero anche a campionato in
corso. Quanto può incidere? "A
me personalmente non mi entusiasma tanto questa situazione. Un mercato
aperto così può incidere a livello psicologico
sui
calciatori. D'altronde lo sapete che da parte mia pretendo sempre la
massima concentrazione dai calciatori. Per questo motivo mi auguro che
per il ritiro la squadra sia completata per almeno l'80%. Poi se
servono ritocchi si può fare a campionato in corso. Sono
chiaro:
il mercato aperto così non mi piace tanto, condiziona
inevitabilmente il rendimento dei calciatori". Torrente
ha spesso ribadito che vuole una rosa ristretta, massimo venti
calciatori in organico, sarà così? "Ma
ho detto questo per un semplice motivo: voglio che si migliori la
struttura. Questione di organizzazione. Perciò vanno bene
venti
calciatori, poi la rosa può essere arrotondata con qualche
giovane. Voglio questo, pertanto spero che il presidente vada ad
intervenire sull'organizzazione per migliorarla. La volontà
del
presidente è quella di accontentarmi pure su questo". Organizzazione e
pure l'importanza della gestione, come spesso va dicendo il diesse
Giammarioli?
"Assolutamente, anche la gestione. Tra me e il diesse tra l'altro
c'è un'ottima intesa. Poi al sottoscritto le chiacchiere non
piacciono tanto, ma penso alle cose concrete. Discorsi sì,
ma
voglio vedere la concretezza". Un elogio da più
parti, la
salvezza del Gubbio non è passata inosservata. Pure
l'attaccante
Chinellato (nella nostra intervista) ha detto che non era scontata e
fortuna Torrente che ha rimesso a posto le cose. Cosa risponde?
"Sì, l'ho letta. Mi ha fatto molto piacere,
ringrazio
Chinellato. Anche io personalmente ho ricevuto dagli addetti
ai
lavori (e non dagli amici) degli elogi perchè la salvezza
non
era assolutamente così scontata. Il tempo ti fa capire tante
cose. Oggi dico che è stato fatto veramente un
qualcosa di
importante. Questa deve essere la base per ripartire. Sono qua con
entusiasmo come dieci anni fa. Ora vorrei riprovarci.
Chiaro che
servirà la bravura di tutti: la mia, del direttore sportivo,
ma
soprattutto del presidente. Perciò, adesso, dovremo essere
tutti
bravi a sbagliare il meno possibile".
• 2 LUGLIO 2020
Lettera del
presidente Notari alla città: "Non faccio dei proclami".
L'ex Guidi alla Casertana
Lettera
aperta del presidente Sauro Notari e usa i canali ufficiali munendosi
di penna, carta e calamaio per dire il suo pensiero. Ecco la lettera
firmata integra del patron eugubino: "Siamo
all'inizio di una nuova
stagione sportiva e come Presidente di questa società ho il
dovere
di pianificare nel migliore dei modi la nuova avventura che ci
aspetta. Sarà un anno particolarmente
complicato, so benissimo che l'effetto negativo del Covid19 si
farà
sentire, dovremo conviverci purtroppo ancora per diverso tempo,
andremo incontro a probabili altre restrizioni, dovremo avere
particolare attenzione alla situazione sanitaria e logistica. Sono
tutte valutazioni che ho iniziato a fare con i miei più
stretti
collaboratori. Non vogliamo farci trovare impreparati, ma è
altresì
doveroso farvi sapere che le difficoltà saranno superiori al
passato. Ma noi ci siamo, ci saremo e vogliamo esserci per dire la
nostra. Non mi piace fare proclami, il calcio purtroppo o per fortuna
(dipende da quale angolatura lo analizziamo) non è una
scienza
esatta e quindi posso promettere soltanto una cosa: il massimo
impegno per ben figurare nel prossimo torneo. Dove arriveremo
è
impossibile dirlo, certamente voi sapete benissimo che al
sottoscritto non piace fare da comprimario. Nell'ottica di una
programmazione che è
basilare posso annunciarvi che sono in via di definizione tutte le
figure professionali, sia della prima squadra che del settore
giovanile e quanto prima comunicheremo l'organigramma definitivo per
la prossima annata. E' mia intenzione potenziare la
struttura della società, questo campionato è
sempre più
competitivo e a mio avviso è necessario inserire altre
figure
professionali per completare al meglio il nostro gruppo di lavoro. Ho
effettuato dei colloqui, altri ce ne saranno, quanto prima spero di
poter ufficializzare la struttura definitiva della nostra
società.
Voglio ma soprattutto vogliamo essere all'altezza del compito che ci
aspetta per darvi le soddisfazioni che meritate. Stateci vicino,
insieme la salita sarà meno difficile. Un grande abbraccio a
tutti i tifosi
rossoblù". Intanto si infittiscono le notizie di
mercato. Una news fresca fresca. L'ex trainer del Gubbio, Federico
Guidi, arrivato la scorsa estate e poi sostituito il 15 ottobre 2019
(subentrò Torrente), è il nuovo allenatore della
Casertana. Il neo tecnico dei falchetti campani (fiorentino, classe
1976), riprova l'avventura nei professionisti dopo la parentesi
infruttuosa e poco fortunata in Umbria. Si porterà con
sè lo stesso staff tecnico che si trovava a Gubbio,
cioè il vice allenatore Andrea Cupi e il preparatore
atletico Domenico Melino. La Casertana, il 24 giugno scorso, aveva
infatti comunicato di avere risolto il contratto con il tecnico Ciro
Ginestra.
• 01
LUGLIO 2020
Chinellato: "Salvezza
con l'Imolese meritata. Il Gubbio con Torrente ha rimesso a posto tutto"
Una
salvezza dell'Imolese contro l'Arzignano tramite i playout. Tra i
protagonisti l'ex attaccante rossoblù Matteo Chinellato,
autore di un gol pesante all'andata. Allora, adesso, ci spiega le
sensazioni che ha provato: "Una gioia immensa, partite tirate
con tanta tensione, che ti toccano anche a livello psicologico,
d'altronde dopo appena tre settimane di allenamenti dopo il lockdown.
Due partite inoltre giocate con 35 gradi, perciò
è stato difficile preparare tutto. Però siamo
stati veramente bravi come squadra perchè nessuno si sarebbe
aspettato che si riprendesse a giocare e invece abbiamo dovuto
concentrarci così in poco tempo. Diciamo che è
stato premiato il nostro impegno e la professionalità. Ce la
siamo meritata la salvezza". Nell'altro playout a sorpresa
è retrocesso il Ravenna, con impresa del Fano, è
d'accordo? "Curiosamente prima dello stop di campionato
avevamo giocato a Fano e devo dire che avevamo perso per 2-0: posso
aggiungere che abbiamo notato che i granata sono una buona squadra. Il
nostro girone d'altronde è tra i più difficili:
anche in fondo alla classifica ci sono state delle squadre come Rimini,
lo stesso Fano, il Ravenna, tutte compagini che avevano un loro gioco".
Prima di Imola, l'esperienza breve a Lecco, ma il girone A è
così diverso? "Diciamo che là
c'è stato in verità un Monza che non ha rivali,
voleva vincere e ha vinto. Poi le altre erano avversarie importanti,
però non in grado per lottare per la serie B: ne citerei
solo un paio, ovvero come Alessandria o Siena. Mentre nel girone B la
lotta è più serrata". L'anno scorso si
trovava a Gubbio, da gennaio fece bene e segnò pure dei gol
pesanti. Poi in estate 2019 cosa è successo? "Posso
dire che a Gubbio mi sono trovato molto bene. Sarei rimasto volentieri,
avevo trovato la giusta condizione, poi con mister Galderisi e la
stessa società mi sono trovato a mio agio. Poi in
verità la società ha fatto altre scelte,
d'altronde si era deciso di cambiare tanti calciatori e in effetti la
squadra è mutata parecchio rispetto a quando ci sono stato
io. Magari, se fosse rimasto Galderisi quasi sicuramente sarei restato
a Gubbio". Adesso Galderisi allena la Vis Pesaro, che pensa? "Sì,
proprio vero. Mi ha pure fatto i complimenti oggi per la salvezza
raggiunta. Nanu è persona splendida. A Gubbio mi trovai bene
anche grazie a lui". Il Gubbio invece riparte dal trainer
Torrente, un suo giudizio? "Non lo conosco personalmente
perchè non l'ho mai avuto come allenatore. Però
è un nome importante ed è pure amato a Gubbio. Si
può fare bene. L'anno scorso il Gubbio era partito male, ma
al ritorno ha raddrizzato la situazione facendo tanti punti. Si
è salvato tranquillamente, a gennaio non era così
scontato. Dico che Torrente ha fatto sicuramente un campionato
importante, è riuscito a rimettere a posto la squadra
insieme al diesse Giammarioli, ha risistemato tutto ciò che
andò male nei primi mesi. E posso aggiungere che il
presidente Notari ha veramente a cuore la squadra. Perciò il
Gubbio il prossimo anno può arrivare ai playoff".
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