SERIE C - GIRONE B
DICIOTTESIMA GIORNATA
DOM. 8 DICEMBRE 2024
STADIO FELICE CHINETTI
SOLBIATE ARNO - VARESE
ORE 12:30

MILAN FUTURO

1

GUBBIO

0

DICIANNOVESIMA GIORN.
DOM. 15 DICEMBRE 2024
STADIO PIETRO BARBETTI
ORE 17:30

GUBBIO-SPAL

> Calendario completo: (vedi)

Clicca le immagini rossoblu!

CLASSIFICA
GIRONE B SERIE C
2024-2025

Pescara
Ternana (-2)
Entella
Torres
Vis Pesaro
Rimini
Arezzo
Campobasso
Pianese
Pineto
Ascoli
Carpi
Gubbio
Perugia
Spal (-3)
Lucchese
Pontedera
Milan Futuro
Sestri Levante
Legnago

39
39
34
32
32
27
26
24

24

23
21
21
21
19
17

17
16
16
13

12

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Risultati Calcio...

DICIOTTESIMA GIORNATA
DOM. 8 DICEMBRE 2024

Ascoli
Sestri Levante

4
1

Carpi
Torres

1
2

Lucchese
Arezzo lunedi

-
-

Perugia
Campobasso 
lunedi

-
-

Pescara
Legnago

0
1

Pianese
Ternana

1
3

Rimini
Pontedera

5
1

Spal
Vis Pesaro

0
1

Virtus Entella
Pineto

-
-

Marcatori 2024-2025
Serie C - Girone B

Cicerelli Ternana
Corazza Ascoli
Cianci Ternana
Bruzzaniti Pineto

12
11
9
8

Vedi lo stadio Barbetti!

Marcatori Gubbio
2024-2025

D'Ursi
Tommasini
Rosaia
Corsinelli
Fossati
Rovaglia
Tozzuolo
Rocchi

2
2
2
2
2
1
1
1

Scopri la nostra citta!

DICIANNOVESIMA GIORN.
DOM. 15 DICEMBRE 2024

Gubbio-Spal

Arezzo-Pianese

Campobasso-Pescara

Legnago-Ascoli

Pineto-Rimini

Pontedera-Perugia

Sestri Levante-Carpi

Ternana-V.Entella

Torres-Lucchese

Vis Pesaro-Milan Futuro

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►• 29 GIUGNO 2023
Idea concreta per la difesa, piace Illanes. Corso per steward. Comunicato della società

Manca davvero poco allo start del calciomercato estivo e cominciano adesso a venire fuori dei nomi a livello fattivo che possono diventare dei rinforzi nello scacchiere di Braglia. Un nome su tutti è una pista concreta. É un difensore centrale, nativo di Cordoba, argentino, classe 1997, buona stazza fisica, l'anno scorso si trovava ad Avellino e poi è stato girato in prestito al Novara. É un calciatore di spessore, è passato nelle giovanili della Fiorentina, con breve parentesi nell'Argentinos Jrs. e con il Chievo Verona. Una pedina che Braglia già ha avuto ai tempi dell'Avellino. Stiamo parlando di Julian Illanes Minucci. Secondo quanto riportano i media irpini il calciatore è corteggiato con insistenza dal Gubbio ma ci sarebbe da battere anche la concorrenza dell'Ancona (così scrive Avellino.ysport.eu). Il ragazzo è in uscita da Avellino. La notizia trova conferma, c'è davvero un interesse dei rossoblù. Il Gubbio ha cominciato una reale trattativa perchè Illanes può fare coppia come difensore centrale con il capitano Andrea Signorini. Chiaro che per arrivare al calciatore sudamericano con ogni probabilità servirà un esborso adeguato alla categoria, ma è altrettanto chiaro che nelle prossime ore si aspetta che venga sbloccata una volta per tutte la situazione di Alessandro Arena che può consentire di fare entrare nelle casse della società eugubina linfa importante per operare più velocemente nel mercato. Nel frattempo l'A.S. Gubbio Calcio comunica che si terrà un corso di formazione steward allo stadio di Gubbio e sarà completamente gratuito. La società informa che chiunque è interessato può scrivere a questo indirizzo e-mail: checkformazione@gmail.com. Mentre per chi è già steward può inviare il suo cv a questo indirizzo e-mail: checkservicesteward@gmail.com. La società inoltre ha reso noto un comunicato criptico che riguarda stavolta il Comune di Gubbio. Eccolo in maniera integrale: «L'A.S. Gubbio nel veder perdurare la situazione di necessità di vari interventi presso lo stadio, prende atto con preoccupazione che il Comune di Gubbio ad oggi non ha ancora dato nessuna risposta per la risoluzione delle varie problematiche emerse in questo ultimo periodo. Pertanto, a poche settimane dall'inizio della nuova stagione agonistica, confida in una risposta di collaborazione fattiva quanto più celere possibile per evitare di trovarsi di dover fronteggiare gravi problemi senza più tempo per poter intervenire adeguatamente».      

►• 28 GIUGNO 2023
Arena, opzione Eredivisie con l'Heracles Almelo. Dirigenza, clamoroso ritorno di Ramacci

Il mercato a partire dal primo luglio entra nel vivo ufficialmente. Una voce nelle ultime ore si fa molto insistente e riguarda Alessandro Arena, gioiellino del Gubbio, che in questa fase di trattative verrà ceduto perchè non possono essere frenate le ambizioni di un calciatore che può confrontarsi in categorie superiori come è giusto che sia. Diverse società di serie B stanno monitorando da tempo l'estroso attaccante siciliano, si è parlato di Cittadella e Palermo, pure il Sudtirol per un periodo ha preso informazioni sul calciatore, ma la società che ha mostrato maggiore interesse è il Venezia che già lo voleva a gennaio (richiesta respinta), però adesso sta tentando di tornare alla carica come del resto scrivono da giorni le testate lagunari perchè il giocatore piace al Venezia e in particolare al diesse Filippo Antonelli. Ma dicevamo, nelle ultime ore, secondo alcune indiscrezioni, si parla di una avance di una società estera. Per la precisione stiamo parlando dell'Heracles Almelo, una società calcistica olandese con sede nella città di Almelo, che ha vinto il campionato di seconda divisione ed è approdata nella massima serie olandese, denominata per la precisione Eredivisie. Nella squadra bianconera tra l'altro nell'ultima stagione ha giocato un attaccante italiano, Antonio Satriano, che è stato acquistato dalla Roma alla cifra di 400mila euro, che ruota nella nazionale under 21 azzurra, mentre in precedenza aveva militato sempre con il sodalizio nederlandese il difensore Giacomo Quagliata che lo ha valorizzato per poi rivenderlo alla Cremonese per il valore di due milioni di euro. Insomma, i prossimi giorni ci potrebbero essere sviluppi importanti e concreti su Alessandro Arena. Un'altra notizia ribalza ormai da alcune ore e dalle indiscrezioni che trapelano ha del clamoroso. Si profila un ritorno inopinato di Luciano Ramacci nello staff dirigenziale rossoblù, dopo che nella passata stagione aveva ricoperto il ruolo di team manager con il Branca in Eccellenza Regionale. Luciano Ramacci aveva ricoperto il ruolo di team manager nella Gubbio Calcio dal 2009 fino ai primi di agosto del 2021, poi fu sostituito da Massimiliano Lazzoni (tuttora in carica), e adesso potrebbero lavorare addirittura a braccetto. 

►• 27 GIUGNO 2023
Toscano: "Alcune scelte mi hanno limitato. Per vincere i playoff? Niente magia, solo lavoro"

Sicuramente è stato tra quei calciatori più esperti nello scacchiere di Braglia nella stagione appena passata avendo giocato in passato sempre in piazze importanti come Siracusa, Trapani (dove ha vinto un playoff), in B con l'Entella e prima di approdare a Gubbio era alla Virtus Francavilla. Parla con noi il centrocampista Marco Toscano. Partiamo da un bilancio della prima annata a Gubbio: "Sia a livello personale che di squadra è più che positivo. In ogni finale di stagione rimane spesso qualche rammarico, spesso si dice... si poteva, si poteva. Ma nel calcio con i 'sè' e con i 'ma' non si fa mai niente. Oltretutto per il Gubbio è stato raggiunto un traguardo record in terza serie, a parte l'annata della promozione diretta in serie B. A livello personale ho fatto 32 partite, 3 gol, 3 assist, quindi sono contento anche se rispetto agli altri anni in questa stagione ho giocato un po' meno in quanto molte volte sono partito dalla panchina". Dalle sue parole ci vuole fare capire che forse si sarebbe aspettato di essere impiegato di più? "Sicuramente, perchè è la prima volta che mi è capitato così... tante panchine di seguito, però fa parte dello sport. Tuttavia penso di essermi fatto trovare sempre pronto anche quando sono stato impiegato da subentrato". Diciamo anche che a centrocampo c'era una bella concorrenza, è così? "Vabbè, ma ho giocato in tante squadre e in piazze molto importanti, e in questi casi mi sono sempre ritagliato il mio spazio alla grande. Magari nell'ultima stagione per via delle mie caratteristiche non ero adatto a certe dinamiche dell'allenatore, questo non saprei dirlo". Visto, appunto, che Toscano ha avuto esperienze importanti nella categoria e ha ottenuto con il Trapani una promozione in B tramite i playoff, ma quale può essere un segreto per vincerli? "Credo che dipende da tanti fattori che talvolta non dipendono nè dai singoli calciatori nè da una squadra. Ci sono tanti intrecci che devono poi assimilarsi insieme. Ma credo che innanzitutto conta il lavoro. Quando si lavora bene e c'è un gruppo forte si può ottenere qualsiasi risultato che si vuole. Quindi nessuna magia, c'è solo il lavoro". Abbiamo visto che quando scendeva in campo ha mostrato sempre la sua grinta e un carattere abbastanza vivace, e il mediano dei rossoblù ci risponde così: "Anzi, a Gubbio sono stato un po' chiuso perchè di solito riesco ad esprimermi meglio. Ma non per la piazza, ci mancherebbe, anzi mi sono trovato molto bene in tutto. Magari alcune scelte mi hanno limitato, secondo me". Marco Toscano ha un altro anno di contratto con il Gubbio, si va verso il rinnovo di Mignemi e Braglia, quindi adesso? "Sì, sicuramente partirò in ritiro. Mi sono trovato bene, ma ora dipende anche dalla società. Cioè non dipende solo da me, ecco. Dovranno decidere loro in società insieme all'allenatore. Da parte mia mi sono trovato alla grande a Gubbio, se dipendesse da me rimarrei volentieri".

►• 25 GIUGNO 2023
Nicolao: "Giusto che rinnovano Braglia e Mignemi. Foggia meritava la B, ti fanno sentire..."

C'è un terzino che si è fatto valere nel Gubbio da quando da gennaio si è trasferito in rossoblu dal Foggia. Stiamo parlando del laterale sinistro Giuseppe Nicolao che ci concede questa intervista. Come approccio ci racconta come è andata questa avventura in maglia rossoblu: "Per me credo che sia stata una stagione positiva perchè sono venuto a Gubbio alla ricerca della continuità, penso che ci sia riuscito grazie alla squadra che mi ha permesso di esprimermi al meglio. C'è stato un periodo iniziale di ambientamento a gennaio, serve tempo per conoscersi e assimilare le idee del mister, però poi mi sono trovato in simbiosi con le caratteristiche dei miei nuovi compagni. Invece per quanto riguarda la squadra credo che sia stata fatta un'annata importante perchè siamo usciti dai playoff contro una corazzata come l'Entella. Un peccato perchè potevamo anche passare il turno, però ribadisco che sia stata lo stesso una grande annata". Nicolao è legato per un altro anno con il Gubbio, contento di poter proseguire? "Assolutamente sì, sono arrivato a gennaio e mi sono trovato bene sia con la squadra sia con la società, e poi non mi è mai mancato nulla. Chiaro però che il mercato negli ultimi anni mi ha riservato sempre delle sorprese, a volte possono succedere cose inaspettate, però sono ben contento di essere qua". La società tra l'altro ha intenzione di rinnovare il contratto (manca solo l'ufficialità) sia a Mignemi sia a Braglia fino a giugno 2025. Lei che ne pensa? "Penso che sia una cosa positiva perchè si vuole cercare di dare continuità a quanto di buono si è fatto finora. Sono arrivato a gennaio proprio perchè mi hanno chiamato il direttore (Mignemi ndr) e il mister (Braglia ndr), pertanto fa piacere. Penso che sia anche normale perchè hanno fatto bene e quindi mi sembra giusto perchè così si cercherà di migliorare ancora". Del Gubbio in squadra, quale calciatore non metterebbe mai sul mercato in caso di cessione? "Ma se io facessi dei nomi, forse offenderei qualche mio compagno, però posso aggiungere che tutti quanti hanno avuto un ruolo fondamentale e tutti (anche chi ha giocato di meno) sono stati la nostra forza. L'arma vera è stata il gruppo e posso dirlo con tranquillità. Mi sono sentito parte integrante di un gruppo straordinario. Ho trovato grandi uomini, altrimenti non saremmo mai arrivati dove siamo arrivati, l'importanza è stata la nostra unione e il sacrificio di tutti. Grazie anche al gruppo sono uscite delle individualità importanti". Ma parliamo della sua ex squadra, un giudizio sul Foggia che ha sfiorato per un soffio la B? "Non sono sorpreso di quello che hanno fatto i miei ex compagni, sono dei grandi calciatori, li conosco e credo che hanno fatto un grande playoff. Meritavano senz'altro la serie B, mi sento anche adesso con alcuni di loro, un peccato solamente perchè non hanno potuto coronare un sogno. É mancata la ciliegina sulla torta. Ma posso dire che hanno fatto vivere un sogno ad una città come Foggia che merita di sicuro altri palcoscenici, pure la serie B gli sta stretta. Una città che porterò sempre nel mio cuore perchè so cosa significa vestire la maglia del Foggia: le emozioni non si vivono solo la domenica oppure quando si gioca, ma ti senti calciatore vero tutti i giorni, pure durante la settimana: tutti ti riconoscono, ti fanno sentire veramente importante e ti fanno sentire sempre una parte integrante di loro".

►• 22 GIUGNO 2023
La svolta: Giovanni Pascolini lascia il Gubbio per motivi personali. Idea Tosti o Pagotto

Ci sarà una novità nello staff tecnico di Piero Braglia. Colpo di scena per quanto riguarda il ruolo di preparatore dei portieri. Giovanni Pascolini non proseguirà il lavoro con il team eugubino e da quanto emerge la decisione dell'ex portiere dei rossoblù è legata a motivi personali. A sorpresa, quando si è in una fase cruciale per programmare la stagione futura, Pascolini dice addio alla squadra e lascia il suo incarico. Da una vita in maglia rossoblù, prima come estremo difensore (ai tempi anche di Landi), poi nel ruolo di preparatore dei portieri, Giovanni Pascolini in pratica ormai fa parte della storia del calcio eugubino. Cinque campionati vinti quando è stato preparatore dei portieri: prima nel campionato di Eccellenza nel 1997 con Vivani, poi in D con Acori nel 1998, nel bienno magico con Torrente in panchina dove ci sono state due promozioni di fila dalla serie C2 alla B a cavallo tra il 2010 e il 2011, ed infine con Magi in panchina quando il Gubbio ha vinto il campionato di serie D nel 2016. Guardando i dati numerici stiamo parlando di 97 presenze con Vincenzo Torrente in panchina, 78 partite con Giuseppe Magi, 45 gettoni con Piero Braglia in questo ultimo decennio. Pascolini ha avuto esperienze importanti pure fuori Gubbio: con la Vis Pesaro quando esisteva ancora la 'rinomata' serie C1, un parentesi di rilievo con il Bari in serie B sempre con Torrente in panchina e c'è stata pure un'avventura alla Cremonese. Una carriera di rilievo per quanto riguarda Giovanni Pascolini, eugubino doc, classe '60, senza poi dimenticare che ha fatto parte anche dello staff tecnico della Nazionale Under 20 dei dilettanti. Al suo posto, all'interno di una squadra che ha saputo lavorare sempre benissimo con tutti gli estremi difensori che sono passati sotto la sua attenzione, si candidano due nomi. Si parla con insistenza di Cristian Tosti, classe '74, con un passato di preparatore dei portieri di Fano, Robur Siena e in queste ultime stagioni ha ricoperto lo stesso ruolo con la Pistoiese. Il secondo nome che viene alla ribalta invece è un stato uno stretto collaboratore di Braglia: stiamo parlando di Angelo Pagotto, classe '73, ex portiere di Milan e Sampdoria, recentemente è stato preparatore dei portieri della Lucchese e poi dell'Avellino proprio con Braglia. Intanto nei giorni scorsi l'A.S. Gubbio 1910 ha depositato presso la sede della Lega Pro tutta la documentazione per l'iscrizione al prossimo campionato. L'ottavo anno di seguito tra i professionisti. Il presidente Sauro Notari a riguardo si è così espresso: "Ora tutta l'attenzione è quella di allestire una buona squadra che sia in grado di affrontare nel migliore dei modi la prossima difficile stagione".

►• 20 GIUGNO 2023
Lakti: "Con il Lecco un mix di emozioni. A Foggia una atmosfera devastante. E a Gubbio..."

Un ex rossoblù in serie B con il Lecco. La favola della squadra lariana che vince i playoff e il gol del sorpasso nell'ultimo atto al Foggia è stato realizzato da Erald Lakti. Il centrocampista albanese ci concede in esclusiva questa intervista. Ecco cosa ha provato: "Sembravano inarrivabili questi playoff per arrivare fino al 18 giugno, nessuno se lo sarebbe aspettato sinceramente, ma dopo la partita di Pordenone dove dovevamo vincere con due gol di scarto e infatti abbiamo vinto per 3 a 1, in noi c'è stata una marcia in più. Da quel momento in poi è scattato nella nostra testa un qualcosa che ci ha fatto credere che potevamo farcela sul serio". Al momento del gol nella finale di ritorno, tra l'altro dopo un'azione di un altro ex rossoblù come Doudou Mangni, cosa ha provato? "Non so che dirvi, c'è stato un mix di emozioni: non sapevo se piangere, se ridere, se gioire, c'è stato un po' di tutto. É stata una grande soddisfazione. Per quanto riguarda Doudou posso dire che è un calciatore davvero forte, si vede che ha tanta personalità e molta esperienza, devo dire che in questa stagione ci ha dato una grande mano come tutto il resto del gruppo". Grande prova di personalità di questo Lecco che ha saputo ribaltare il risultato pure in un campo molto caldo come Foggia nella finale di andata, non crede? "Quasi tutte le nostre avversarie ci hanno, come dire... sottovalutato: qualcuno diceva che ci eravamo arrivati per caso. Invece non eravamo scarsi, anzi. Abbiamo avuto un qualcosa in più degli altri, per questo abbiamo vinto. A Foggia, che dire, l'atmosfera è stata devastante: lo stadio Zaccheria era pieno e pure a Lecco c'erano tanti tifosi foggiani. Una piazza come Foggia merita (come noi) la serie B". Ma qual è il segreto per vincere un campionato? "Bisogna essere una famiglia. Bisogna esserlo sia fuori che dentro in campo. Ognuno deve giocare l'uno per l'altro". Il cammino di Lakti nei professionisti è iniziato a Gubbio dopo l'avventura in Primavera nella Fiorentina, qualche ricordo? "Ma sì, sono stato bene in tutto: in città, con i tifosi, l'ambiente stesso. Sia mister Guidi nella fase iniziale, sia mister Torrente successivamente, mi hanno aiutato molto e sono riuscito a fare le mie prestazioni. Oltretutto ci siamo salvati poco prima del Covid quando in avvio eravamo partiti male. Senz'altro Gubbio mi ha aiutato molto nella mia crescita e nella mia carriera". Ora è arrivata la consacrazione, perciò adesso proseguirà il cammino in B con il Lecco? "Sono in scadenza di contratto proprio con il Lecco. Perciò, non lo so. Quindi sarà tutto da vedere. Mi piacerebbe restare: vorrei confrontarmi anche in serie B, vorrei giocare le mie carte e provare un'altra categoria. Ho tanta voglia di alzare l'asticella".

►• 19 GIUGNO 2023
Rosaia: "Vogliamo essere protagonisti. Alzare il livello per obiettivi importanti. Partire forte"

É stato un perno del centrocampo del trainer Braglia nella passata stagione. Parla con noi Giacomo Rosaia. Come premessa ecco quale è il suo bilancio dell'annata appena trascorsa in rossoblù: "Ma penso che sia stata una stagione positiva perchè abbiamo fatto un ottimo cammino, nonostante un periodo di black out, ma siamo stati capaci di riprenderci e di ricreare entusiasmo per acciuffare i playoff. Dispiace per come ne siamo usciti, questo non lo posso negare perchè l'amarezza è tanta. Credo che potevamo fare qualcosa di più sicuramente, potevamo lottare per i playoff per la serie B fino alla fine. Siamo stati puniti con l'Entella, ma credo immeritatamente". Da Catania gira voce di un forte interessamento verso Rosaia, pure sui social network i tifosi etnei chiedono a gran voce un suo ritorno. Ma il diretto interessato che dice? "Ho avuto un legame forte con il Catania dove ero capitano. I tifosi anche a distanza mi mandano il loro affetto. Mi fa molto piacere, ho lasciato bei ricordi a Catania. Ma adesso sono sotto contratto con il Gubbio e quindi sono concentrato per quello che dovrò fare con il Gubbio". Perciò Rosaia resta a Gubbio? "Sì sì, sono contento di essere a Gubbio. Sono contento del percorso che è stato fatto. Ho sempre l'amaro in bocca per come è finita la stagione e vi dico che sono già proiettato per la prossima stagione perchè c'è da fare qualcosa di importante e di sicuro bisognerà alzare il livello per raggiungere obiettivi importanti". Appunto, alzare il livello. La società è in procinto di prolungare il contratto al diesse MIgnemi e al tecnico Braglia, che ne pensa? "Credo che sia un segnale forte da parte della società e del presidente per confermare entrambi. Ci sono delle basi per fare crescere questo progetto credendo fortemente di poterlo migliorare. Dico questo perchè mister Braglia è un vincente e riuscendo a tenerlo a Gubbio significa che le ambizioni del presidente (Notari ndr) sono importanti. Con il mister e il direttore ci sarà unità di intenti per fare crescere questo progetto e credo che ripartire con gli stessi interpreti vuol dire tanto: nel calcio la programmazione è tutto". La vincente ai playoff, il Lecco, un suo giudizio? "Sicuramente è stata una sorpresa. Ho uno dei migliori amici a Lecco ed è Matteo Battistini. Sono partiti con un obiettivo diverso per la promozione in serie B, ma il calcio è fatto anche di motivazioni, di cuore, di un gruppo coeso che ci deve credere sempre con determinazione, non è solo fatto di soldi e infatti sono state tagliate fuori tante big. Ho sempre creduto che se una squadra ci crede può raggiungere un obiettivo al di là delle avversarie che si hanno di fronte". Si prevede un girone B ancora più agguerrito, probabile l'inserimento di Spal e del Perugia. Quindi? "Sarà un'emozione incredibile, è previsto pure un derby, come dicevo mi sto già preparando per la prossima stagione. Il Gubbio dovrà essere motivato e dobbiamo partire subito forte perchè mi aspetto un campionato avvincente e noi vogliamo essere protagonisti".

►• 18 GIUGNO 2023
Avanti insieme: verso la conferma dell'intero staff tecnico dopo quelle di Braglia e Mignemi

Con la volontà della proprietà di proseguire con il diesse Mignemi e l'allenatore Braglia, a cascata pure lo staff tecnico ottiene la conferma. Sul tavolo infatti sono pronti i contratti per il direttore sportivo Davide Mignemi che sarà confermato per un legame biennale. Oltre al rinnovo con il diesse verrà consolidata la posizione del trainer Braglia perchè è pronto un adeguamento al contratto che andrà in scadenza nel 2024, ma c'è la volontà di prolungare il legame fino a giugno 2025. Nel segno quindi della programmazione e della continuità, dopo Mignemi e Braglia, resteranno in rossoblù anche il preparatore atletico Vito Barberio e il vice allenatore Domenico De Simone. Con loro c'è appunto l'orientamento di confermare Luca Palazzari come collaboratore per la preparazione atletica. Anche il preparatore dei portieri, Giovanni Pascolini, ormai da decenni nello staff eugubino, farà parte ancora come collaboratore cardine per mister Braglia. Pertanto si va verso la conferma in blocco dello staff tecnico per la stagione 2023/2024. La società è intenzionata a proseguire il cammino già intrapreso nella passata stagione con un'operazione che vede cementare alcune posizioni nei ruoli cardine come quello del diesse e dell'allenatore, allo stesso tempo si cerca la certezza della permanenza di tutti i collaboratori di Braglia. Questo è stato l'input del patron Sauro Notari che con fermezza ha voluto non cambiare di nuovo un assetto che ha ben funzionato nella scorsa annata. Una decisione importante, per qualcuno considerata coraggiosa, ma allo stesso tempo significa che il progetto va avanti e si parte da una base già collaudata. Avanti insieme quindi, con l'intero staff. Solo di conseguenza si penserà alla costruzione della squadra in un campionato che ai nastri di partenza si presenterà con ogni probabilità più difficile dell'anno scorso, quindi occorreranno professionalità e competenze ben definite per poter essere competitivi per disputare un torneo all'avanguardia dove si prevede tanta concorrenza.         

►• 16 GIUGNO 2023
Non solo Mignemi, pure per Braglia è pronto un rinnovo. Un binomio fino a giugno 2025

Trapelano altre indiscrezioni sull'incontro che è avvenuto giovedì tra il presidente Sauro Notari, il suo entourage, il tecnico Piero Braglia e il direttore sportivo Davide Mignemi. Per il diesse siciliano, come già scritto nel precedente articolo, c'è un accordo di massima con la proprietà per una conferma dopo la scadenza di contratto che è prevista a fine giugno. Per Mignemi infatti è messo in conto un accordo che preannuncia un legame biennale, ovvero un contratto con scadenza a fine giugno 2025, solo che per ora resta una proposta concreta che tuttavia dovrà essere approvata nero su bianco nella prossima settimana. Per quanto riguarda il trainer Piero Braglia ci sono ulteriori importanti novità: il tecnico toscano, lo ricordiamo ancora per chi non lo sapesse, la scorsa stagione aveva firmato un contratto biennale con il Gubbio con scadenza a giugno 2024. Non sono mancati i momenti di consultazioni per arrivare alla quadratura del cerchio perchè la programmazione è cosa seria. In queste ultime ore si parla di una proposta di rinnovo anche per l'allenatore maremmano. Cosa vuol dire in maniera precisa. In altre parole sul tavolo c'è un accordo di massima con la società per un prolungamento del contratto per Piero Braglia per un altro anno, ovvero fino a giugno 2025. Perciò si prospetta di nuovo un binomio Braglia e Mignemi per altre due stagioni, fino al 2025. Contrariamente a quanto si prospettava a fine stagione, con voci incontrollate che davano sia il tecnico toscano (per distanza di vedute con la stessa proprietà) sia il diesse siciliano lontano da Gubbio. Ora pare che si è rinsaldata la faccenda. Si va verso la riconferma del direttore sportivo Mignemi e si sta delineando un prolungamento per il tecnico Braglia per un progetto pluriennale fino al 2025. Nel segno della continuità e verso nuove sfide, con questi presupposti, pertanto l'A.S. Gubbio 1910 ha trovato un accordo per il proseguimento della collaborazione per altri due anni. Quindi pare che ci sono le basi per un viaggio condiviso, con la chiara opportunità di crescere ulteriormente, proporzionalmente al mercato nel quale si andrà ad operare prossimamente.  

►• 15 GIUGNO 2023
L'entourage di Notari incassa una prima intesa: per Mignemi previsto un rinnovo biennale

Forse ci siamo. Mettiamo sempre il condizionale perchè è d'obbligo. Dopo la missione preparatoria di lunedì scorso, le parti si sono riviste nella giornata di giovedì. Sul tavolo del presidente Notari c'è un pacchetto di proposte per sostenere la continuità con il duo Mignemi e Braglia, si cerca di ripartire con una programmazione lineare, per evitare quelle incomprensioni con tutte le conseguenze che ne deriverebbero. La società fa sapere tramite un comunicato stampa che "il presidente Sauro Notari ha incontrato l'allenatore rossoblù Piero Braglia e il diesse Davide Mignemi per iniziare a programmare il prossimo campionato". Si legge nella nota che "questo incontro è stato molto proficuo e il Gubbio affronterà anche la prossima impegnativa stagione con lo stesso staff tecnico, per proseguire sulla stessa linea dell'ultimo positivo campionato". Non si aggiunge altro. In pratica l'entourage del patron Notari incassa una prima intesa, ma ancora non c'è la firma sul contratto per il diesse Mignemi. In ogni caso la società dopo questo summit torna con un primo risultato che però dovrà essere messo nero su bianco. Sempre da fonti ufficiali viene data notizia che il ritiro presumibilmente inizierà il 18 luglio e si terrà in sede. Per la seconda parte della preparazione estiva si sta valutando l'ipotesi di essere effettuata in uno dei territori limitrofi, ovvero Scheggia, Fossato o Pietralunga. Riepilogando. Per quanto riguarda il tecnico Piero Braglia c'erano da smussare alcuni angoli e da chiarire alcune questioni, in ogni modo il trainer toscano è già legato al Gubbio fino a giugno 2024 (la scorsa estate aveva firmato un biennale con i rossoblù insieme al suo staff, il vice De Simone e il preparatore atletico Barberio). Discorso diverso per il direttore sportivo Davide Mignemi che invece va in scadenza a fine giugno dopo due stagioni passate in rossoblù. Per proseguire il rapporto è stato trovato un accordo di massima per un rinnovo su una base biennale. Negli anni passati il diesse Mignemi aveva firmato un sempre un contratto annuale. Pertanto nella prossima settimana potrebbe arrivare una dichiarazione congiunta che dovrebbe essere trasformata in un vero e proprio memorandum d'intesa per ratificare il contratto tra le parti. La prossima settimana, snodo cruciale per il Gubbio. Solo da quel momento si potrà parlare di futuro.       

►• 14 GIUGNO 2023
Ci sarà un attacco da inventare: Spina e Di Stefano molto richiesti; Arena verso la serie B

In attesa da definire la posizione del diesse MIgnemi che va in scadenza di contratto a giugno, dopo che il primo incontro che si è tenuto lunedì scorso con la proprietà non è andato a buon fine perchè vanno revisionate alcune questioni per cominciare una nuova stagione nel clima migliore possibile, e quindi solo di conseguenza si può parlare di futuro dopo un nuovo incontro che si terrà anche con il trainer Braglia per mettere a punto alcune situazioni in sospeso dopo il primo faccia a faccia, alcuni calciatori che si trovavano in rossoblù in questa annata cominciano ad avere mercato. In primo luogo si parla di un forte interessamento verso l'attaccante Marco Spina che è di proprietà del Crotone: da Avellino giunge voce che sulle tracce del calciatore c'è proprio la società irpina e sul taccuino del neo direttore sportivo Giorgio Perinetti c'è appunto il giovane giocatore che si è messo in luce alla corte di Braglia. Ne parla proprio 'Il Mattino' e nel quotidiano si scrive esplicitamente che il casting è aperto per prendere Spina dal Crotone, scoperto da Luigi Condò alla Vibonese (ora collaborerà con l'Avellino), perchè viene considerata una pedina versatile e con buoni numeri. Spifferi di mercato anche per un altro attaccante, Lorenzo Di Stefano, che è ritornato alla Sampdoria. Ha fatto già un sondaggio il Catania che è fortemente interessato al calciatore blucerchiato. Ne danno notizia proprio a Genova dal portale web Sampdorianews.com. Tuttavia in casa doriana si sta valutando anche la possibilità di trattenere l'attaccante che ha ben figurato a Gubbio anche in serie B, per questo motivo la società etnea sta valutando pure altri profili, come ha scritto Sampnews24.com, pertanto nulla è deciso ma quello che pare sicuro è che non lo rivedremo più a Gubbio, nonostante la volontà del club eugubino di volerlo trattenere ancora in rossoblù. Mentre per quanto riguarda Alessandro Arena ormai è maturo per salpare verso la serie B: ora il Gubbio è pronto a lasciarlo partire a fronte di un'offerta che soddisfi le richieste della società, ma è altrettanto chiaro che il gioiellino siciliano merita una svolta alla propria carriera. Pertanto, per il prossimo anno, ci sarà un fronte avanzato quasi completamete da costruire visto che sotto contratto rimarrebbe solo l'attaccante argentino Federico Vazquez. Tuttavia, per quanto riguarda Mignemi e Braglia, si parla che ci saranno degli incontri importanti nelle prossime ore. Dopo annunci andati a vuoto, dopo alcuni incontri interlocutori che sono serviti soprattutto nell'intento per smussare gli angoli e gli spigoli, sarà importante capire se si è raggiunta finalmente una quadra a livello ufficiale.  

►• 13 GIUGNO 2023
Malaccari: "Brindisi, emozioni forti. Ho sofferto la scorsa estate, neanche un riconoscimento"

Dopo tanti anni in maglia rossoblù si è rimesso in gioco in serie D finendo in Puglia giocando con il Brindisi e proprio sul finire di stagione ha ottenuto una brillante promozione vincendo lo spareggio contro la Cavese. Stiamo parlando di Nicola Malaccari, ex capitano dei rossoblù, che ci dice quanto segue: "Se guardiamo sul finire ho vissuto delle emozioni che mai avevo provato prima in carriera. Dico questo perchè è stato un anno difficile, ci siamo ritrovati addirittura a -6 dalla vetta, anche se la speranza non ci è mai mancata. Abbiamo tirato fuori quel qualcosa in più da quando abbiamo fatto tornare in panchina mister Danucci, ci siamo presi una grande responsabilità facendo in modo di richiamarlo dopo che era stato esonerato e dal quel momento in poi abbiamo ottenuto 12 vittorie (compreso lo spareggio) e solo due pareggi. Ci è scattato qualcosa in testa e una volta che abbiamo vinto lo scontro diretto alla fine del torneo eravamo consapevoli che potevamo veramente vincere il campionato e ci siamo riusciti. Siamo felici di aver riportato il Brindisi dove merita perchè è una piazza con tanta voglia di calcio, basta guardare i numeri degli spettatori. Dopo 33 anni riportare il Brindisi nei pro è stata una emozione indescrivibile. Per non parlare della grande festa in città. Che dire, emozioni forti". Nel Brindisi qualche calciatore da citare che potrebbe fare bene anche in serie C? "Gli over in verità avevano tutti come me un passato in serie C: mi riferisco ai vari Sirri, Baldan, D'Anna, Triarico o Maltese. Ma sicuramente ci sono degli under importanti come Valenti, Opoola e il portiere Vismara, tutti giovani che sono sicuro possono fare benissimo anche in una categoria superiore. Anzi, vorrei aggiungere che in serie D il girone H è veramente molto difficile: diversi clubs hanno speso soldi in un campionato molto competitivo, sembrava che giocassimo delle partite di serie C per il livello che si vedeva in campo". E adesso il Brindisi si confronterà in un agguerrito girone C di serie C, una bella sfida non crede? "Pescara, Benevento o Crotone, è proprio una serie C molto bella. Sicuramente è un piacere giocarci". Diciamo che Malaccari si è preso anche la sua piccola rivincita dopo il rapporto che si è concluso bruscamente nella passata stagione con il Gubbio, non è così? "La scorsa estate ho fatto una scelta molto coraggiosa: in molti erano scettici, non erano felici che mi buttassi in questa avventura tutta nuova per me. Ho cercato di scommettere su me stesso facendo un passo indietro, ho scommesso sul progetto Brindisi e sinceramente ho fatto due passi in avanti perchè Brindisi è una società ambiziosa e solida. Sono contento perchè tutti sanno a Gubbio quanto ho sofferto l'anno scorso in estate. Dopo tanti anni andare via da una piazza come Gubbio che per me rappresenta casa mia, mi ha fatto veramente tanto male. Soprattutto per come sono andato via: senza sentire nessuno, senza vedere nessuno... capisco che si fanno delle scelte ma avrei voluto avere almeno un semplice saluto o un piccolo riconoscimento. Ma alla fine è andata bene così e guardo il futuro". E il futuro parlerà ancora Brindisi? "Credo che la volontà da entrambi le parti c'è. Ma dobbiamo ancora parlare ed incontrarci". Allora Nicola, in bocca al lupo. E Malaccari: "Crepi, e grazie a voi".

►• 11 GIUGNO 2023
Gubbio momento chiave. Braglia, incontro interlocutorio. Mignemi, ancora niente di nuovo

In casa Gubbio ancora niente è definito al di là delle frasi di facciata e di rito. Le situazioni sulle quali ci sarà da lavorare sono molteplici e solo di conseguenza si potrà parlare di programmazione per la prossima stagione. Innanzitutto la società ha già avuto la scorsa settimana un incontro con il tecnico Piero Braglia dove si è iniziato un discorso per capire quale siano le reali intenzioni per la prossima stagione. L'allenatore toscano, come aveva già ribadito nelle ultime interviste di fine stagione, ha voluto mettere al centro dell'attenzione tutte le problematiche che ci sono state durante la stagione appena passata, a partire dal punto di vista a livello prettamente logistico (la squadra per gran parte della stagione si è dovuta allenare ad Umbertide per la mancanza di campi di gioco adeguati in zona) e poi in particolar modo si è affrontato il discorso che riguarda la costruzione della squadra che deve combaciare con le idee programmatiche che sono state delineate dalla società. Ovvero: se si vuole alzare l'asticella come ha espresso pubblicamente il patron Notari come evidenziato da un quotidiano regionale (al Corriere dell'Umbria) nei giorni scorsi, dove a precisa domanda sull quinto posto ottenuto ha motivato un forte desiderio con queste precise parole: "Vogliamo migliorarci ancora", si deve mettere in pratica un programma per allestire un organico che possa competere con le avversarie più blasonate del girone. Tutto ciò significa sposare sempre la linea di puntare sui giovani ma per essere competitivi occorrono anche degli investimenti che possono essere adeguati e in linea per certi propositi ambiziosi. Proprio per questo motivo l'incontro tra Braglia e la stessa proprietà è stato più che altro un 'faccia a faccia' interlocutorio dove il trainer toscano ha cercato di ottenere garanzie per programmare la prossima stagione con maggiore tranquillità e possibilmente senza cadere in quegli intoppi che sono capitati in precedenza (vedasi frizioni ed incomprensioni nel mercato di gennaio). Pertanto è stato più che altro un 'pour parler' perchè ancora deve essere sciolto il nodo del direttore sportivo Davide Mignemi. Un incontro tra le parti ancora non c'è stato nonostante l'annuncio che il tutto si sarebbe risolto nei giorni scorsi. Infatti il summit con il diesse siciliano è previsto per l'inizio della settimana entrante (si parla di lunedì 12 giugno), con la proprietà che tuttavia si ritiene fiduciosa di poter prolungare il contratto con Mignemi che va in scadenza dopo due stagioni redditizie con il club rossoblù. Perciò quando si sarà risolta anche questa non meno importante situazione si potrà cominciare sul serio a programmare la stagione che verrà. La base apparentemente dell'organico è solida: tredici calciatori sotto contratto, ma già si sa che qualche giocatore potrebbe non rientrare nei programmi e quindi il mercato potrebbe cambiare le carte in tavola, sia in entrata che in uscita. Se c'è la voglia e la volontà di continuare a migliorarsi bisognerà fare i conti anche delle avversarie che si andranno ad incontrare. Sulla carta sono tante le big che potrebbero ritrovarsi nel girone B: ci sono le retrocesse Perugia e Spal, ma si dovrà fare di nuovo i conti con Cesena ed Entella estromesse dai playoff, senza poi dimenticare tutte quelle compagini che potrebbero rivelarsi le sorprese del torneo come ad esempio l'Arezzo, oppure ci saranno avversarie con tanta voglia di rivalsa come ad esempio l'Ancona.  

►• 08 GIUGNO 2023
Gomez: "Bello essere nei libri di storia. Gubbio mi ha lanciato verso la serie A. A 38 anni..."

Al Gran Galà del Calcio Umbro era presente una vecchia conoscenza della Gubbio Calcio premiato con il premio "Giancarlo Brugnoni", storico dirigente dei rossoblù scomparso. Stiamo parlando di Juanito Gomez che ci ha concesso questa intervista: "Mi ha fatto molto piacere ricevere questo premio perchè Giancarlo era presente a Gubbio in quegli anni dove avevamo vinto tutto: era una persona sempre positiva, sempre presente, ci aiutava anche nei momenti di difficoltà, perciò essere qua ad Assisi per onorare la sua memoria è un motivo di orgoglio". A Gubbio tutti si ricordano Gomez per le due promozioni di fila ma anche per quella salvezza che non era scontata alcuni anni fa: "Tanti bei ricordi, torno volentieri in Umbria, e a Gubbio ho tanti amici. Quel percorso in rossoblù è stato molto importante per la mia carriera perchè mi hanno permesso di arrivare in serie B e dopo in serie A con la maglia dell'Hellas Verona. Poi alcuni anni fa ho avuto qualche problema fisico e il Gubbio mi ha permesso di tornare in doppia cifra quando ci siamo salvati nel 2021, questa volta sempre con Torrente in panchina come ai tempi delle promozioni in C1 e in B. Infatti ringrazio Giammarioli e Torrente perchè mi hanno dato questa possibilità di tornare in pista e segnare. Credo che quella salvezza è stata molto importante, pertanto ricordo volentieri anche questa situazione. Dopo di chè ho voluto avvicinarmi a casa nei pressi di Verona. Ora continuo a giocare e continuo a divertirmi, però Gubbio per me è stato fondamentale sia per lanciarmi sia per rilanciarmi quando non trovavo più qualche squadra". A Gubbio il nome di Juanito Gomez rimarrà sempre nei libri di storia per quella magica cavalcata verso la Serie B, che effetto fa? "É un motivo di grande orgoglio. É toccato a me essere il cannoniere della squadra, l'anno prima ci era riuscito Marotta. Ho avuto la fortuna di trovare un gruppo dove tutti hanno fatto benissimo. Ricordo tutti volentieri e fecero molto bene: il capitano Sandreani, Boisfer, poi quando arrivò anche Galano. Un po' tutti dai, fare dei nomi mi sembra brutto perchè non vorrei dimenticare nessuno. Si era creato un qualcosa di bellissimo. Poi la serie B fu conquistata con un'annata straordinaria dove io rappresentavo colui che la buttava dentro. Merito anche di Torrente, Giammarioli e Simoni che avevano fatto una squadra stupenda. Con tutta sincerità mi riempe di orgoglio essere nei libri di storia di questa società perchè riuscimmo a tornare in serie B dopo oltre 60 anni. Ma credo che c'è stato il giusto riconoscimento dai giornalisti, dagli amici, dalla gente di Gubbio che mi ferma per strada: lo dico con naturalezza, è una cosa molto bella e auguro a qualsiasi calciatore di viverla". Eppure anche in questa stagione Gomez è andato in doppia cifra con una sorprendente Virtus Verona che ha conquistato i playoff nel girone A di serie C: a 38 anni suonati, tanta roba...: "Ma sì, è stato molto bello. Da novembre in poi ho cominciato a carburare e segnare, è stata una annata molto positiva e si è conclusa con un traguardo mai raggiunto dalla Virtus Verona. Fare storia anche con questa squadra mi fa molto piacere". Ma adesso cosa farà Juanito, continuerà a giocare? "Sì, ho voglia di proseguire, giocare, segnare. Vediamo se la società mi vorrà ancora. La voglia ancora c'è: adesso mi godo la famiglia, mi alleno il più possibile e vedremo nel futuro prossimo cosa può accadere".

►• 07 GIUGNO 2023
Esclusivo. Schillaci: "Non ci sono più i calciatori di una volta. In Nazionale devi dimostrare"

Al Gran Galà Umbro che si è tenuto ad Assisi era presente Salvatore Schillaci, per tutti Totò che con le sue reti ci regalò Notti Magiche sotto un cielo all'italiana al Mondiale di Italia '90. Noi lo abbiamo avvicinato, disponibile e pure simpatico, ci ha concesso questa esclusiva intervista. Partiamo proprio da quel momento magico dei Mondiali e Schillaci ci risponde così: "Quei ricordi sono sempre nella mia mente perchè intanto è stato un Mondiale giocato in Italia. A mio avviso avevamo una squadra molto forte. Peccato non aver vinto la Coppa perchè avevamo tutte le caratteristiche per vincere. Dico che purtroppo abbiamo perso per un episodio, però è impossibile dimenticarsi, aggiungo che a distanza di trenta anni la gente mi ferma e si ricorda di Italia '90. Vedo l'affetto della gente e questo per me è molto importante". Il compagno di Nazionale che ricorda con più piacere? "Direi tutti, dico questo perchè c'era un bellissimo gruppo, nessuno tra noi ha avuto mai uno screzio, eravamo sempre rispettosi delle regole del mister (il Ct Vicini ndr). Ma in particolare avevo legato con Stefano Tacconi, soprattutto poi quando sono stato alla Juventus". Avere di fronte in campo campioni del calibro di Maradona ai quei tempi, che effetto fa? "Diciamo che nei primi anni '90, quando iniziai proprio dalla Juventus, il calcio in Italia contava molto: c'erano calciatori straordinari, da Maradona a Van Basten, Gullit, eccetera. Da parte mia ho avuto la fortuna di giocarci contro, una bella sensazione perchè ho imparato sempre delle cose nuove avendo davanti questi grandi campioni. Lo scopo di noi attaccanti era quello di rubare con gli occhi i movimenti e i dribbling da certi calciatori, questo era basilare e fondamentale". Mentre il calcio di oggi come lo giudica? "É un calcio ormai molto veloce, non ci sono più i ruoli così ben definiti, anche gli attaccanti si prodigano a fare una fase di non possesso, forse è più spettacolare. Però devo aggiungere che i calciatori di una volta non esistono più. Nonostante ciò è un calcio che appassiona sempre e speriamo che in Italia vengano fuori ancora tanti talenti in modo tale che la Nazionale Azzurra possa essere competitiva". Ad oggi esiste un Totò Schillaci similare? "Non lo so, spero che venga fuori, lo dico da ex attaccante. Tuttavia ce ne sono tanti validi: potrei citare Raspadori oppure Immobile, solo che devono dimostrarlo pure in Nazionale". Qual è secondo lei oggi il centravanti più forte al mondo? "Si parla molto di Haaland del Manchester City. É molto bravo, ma ce ne sono altrettanti bravi. Potrei citare Lautaro Martinez dell'Inter perchè credo che sta facendo molto bene. Penso che sul fronte avanzato vengono fuori sempre delle sorprese importanti". Il calcio oggi per Schillaci che cosa è? "Ho un centro sportivo a Palermo, lo sto gestendo da diversi anni. Fare un dirigente o avere un ruolo in qualche società, non me la sento. Preferisco vivere e girare il mondo, cioè provare altre emozioni, quelle emozioni che il calcio mi ha dato già prima. Grazie al calcio riesco a girare il mondo. Il calcio mi ha dato tanto, ma io ho dato nel calcio proprio negli anni più importanti della mia vita". Un grazie a Totò che ci ha rilasciato questa bella intervista. E Schillaci: "Grazie a voi, è un piacere mio".

►• 05 GIUGNO 2023
Signorini: "Per alzare l'asticella occorrono degli investimenti ma la base per costruire già c'è"

É il capitano del Gubbio, è sotto contratto con i rossoblù anche per la prossima stagione. Parla con noi il difensore centrale Andrea Signorini. Prima di tutto chiediamo un parere sull'annata che si è appena conclusa: "Non nego che c'è rammarico. Innanzitutto mi riferisco a quel periodo di gennaio perchè eravamo secondi in classifica e abbiamo avuto una fase negativa. Si poteva fare di più, ecco. Poi siamo stati bravi a superare questa breve crisi e raggiungere il quinto posto. In secondo luogo c'è rammarico anche nei playoff perchè quando abbiamo vinto in casa per 2-0 contro l'Entella, poi a Chiavari ci è andata male, ed è un peccato perchè avevamo un buon vantaggio. Tutto sommato però la stagione è stata positiva perchè l'obiettivo raggiunto è stato importante, ci siamo migliorati rispetto alla stagione precedente, perciò tutto bene. Tuttavia ribadisco che c'è rammarico da parte mia. Dico questo perchè questa squadra aveva le potenzialità per fare molto di più". Ha parlato di quella fase critica a gennaio, a mente fredda cosa può dirci a riguardo? "La squadra ha perso fiducia quando alcuni risultati non ci davano ragione. Quando finisci in un calderone poi non è facile tirarsi fuori. Fortunamente siamo stati bravi a riprenderci perchè non era così scontato e perchè la squadra era abbastanza giovane. Abbiamo rischiato di buttare tutto in vacca, ma da questo punto di vista siamo stati bravi a rimetterci in carreggiata". Ai playoff forse l'assenza di Signorini al ritorno a Chiavari ha pesato? "Purtroppo con i se e con i ma la storia non si fa. Dico inoltre che sarebbe stata anche la quarta partita da parte mia e non è detto che avrei giocato sempre ad alti livelli con certe partite ravvicinate, talvolta occorre anche rifiatare. Ovviamente c'è dispiacere perchè questa partita avrei voluto giocarla". Ma questa formula playoff molto allargata le piace? "Io sarò di vecchio stampo, ma preferivo i playoff che si giocavano dalla seconda alla quinta posizione. Così diventa troppo lunga e dopo un po' le partite cominciano ad essere tante. E come si è potuto notare pure alcune seconde classificate sono state eliminate". Si parla che potrebbe essere alzata l'asticella per la prossima stagione, dal canto della sua esperienza cosa occorre per fare un ulteriore salto di qualità? "Quando si arriva ad un certo punto è normale che ti vuoi migliorare perchè sennò che si fa, si torna indietro? Chiaro però che sono necessari degli investimenti, è un dato di fatto perchè chi vuole arrivare è normale che deve anche investire. Ma soprattutto in questo Gubbio, che l'ho vissuto in questi anni, si deve credere in un progetto. Ripartire cioè da una base che già c'è e su di essa va migliorata la squadra. Con tredici calciatori sotto contratto si può fare. Ripartire da questo sarebbe ottimo per provare a disputare un torneo più importante". Tra i 'tredici' figura Arena che però verrà ceduto, quindi? "Arena è un calciatore forte, lo ha dimostrato, si merita la serie B ma poi se la deve giocare. Dall'altro lato capisco anche il presidente perchè ha un valore in mano e quindi per cederlo vorrà la giusta ricompensa, quindi ci sta". Signorini ancora a Gubbio, l'obiettivo prossimo? "Bisogna sempre porsi degli obiettivi. Cercherò di migliorarmi. Spero che anche la squadra riesca a migliorare i risultati passati".

►• 04 GIUGNO 2023
La società ha deciso. La finalità di alzare l'asticella. Notari: "Vogliamo fare ancora meglio"

Il primo nodo sembra sciolto. Innanzitutto bisognava sapere quale sarebbe stato il programma per la prossima stagione, se rinnovare l'ambizione per un campionato di vertice nel segno della continuità, oppure virare su una strada diversa che in altre parole significava ridimensionamento. Domanda posta sul precedente nostro editoriale. La società ha scelto di ripercorrere la prima strada. Il presidente Sauro Notari e i suoi collaboratori hanno intenzione di allestire un roster di alta qualità nel segno di un programma ambizioso sempre più marcato. Il patron rossoblù ne ha parlato in maniera diretta alla trasmissione 'Umbria Sport' di Trg condotta da Silvano Baccarelli, come riporta il quotidiano umbro 'Corriere dell'Umbria' nella giornata di domenica 4 giugno. Le parole testuali riportate dal giornale del presidente Sauro Notari: "La stagione si è conclusa con il quinto posto? Cercheremo, d'accordo con il mister e il diesse, di allestire una rosa all'altezza, con l'obiettivo di cercare di fare ancora meglio". In altre parole nel mirino ci sono le primissime posizioni di classifica e quindi, dopo una fase di silenzio, è stata resa pubblica dalla proprietà la volontà di alzare l'asticella. Pertanto altre parole sono superflue e non c'è bisogno di interpretazioni. Per quanto riguarda la rosa Sauro Notari ha poi specificato: "Abbiamo sotto contratto 13 calciatori, molti baby gioielli se ne andranno perciò ora sarà compito del direttore scovarne altri". Cioè, in sostanza sono in partenza Arena (sarà ceduto con ogni probabilità in serie B da dove sono giunte diverse richieste concrete), Spina, Di Stefano e Bonini che ritornano alle società di appartenenza che sono rispettivamente Crotone, Sampdoria e Virtus Entella, ma si punterà su altri giovani. In definitiva vengono rinnovati tutti i buoni propositi per disputare un campionato da protagonisti in C e il presidente non si è nascosto dietro ad un dito. Ecco di seguito l'articolo integrale. Quindi la strada è già tracciata. Adesso bisognerà vedere come andranno a finire gli incontri previsti per metà settimana con l'allenatore Braglia e con il diesse Mignemi in scadenza di contratto: con il primo bisognerà vedere se ci saranno ancora tutte le condizioni per seguitare insieme il cammino; con il secondo bisogna vedere se ci sarà unità di intenti per continuare un certo tipo di discorso. Chiaro però che per puntare ad un campionato ai vertici della classifica comporta anche un sostanzioso e più cospicuo intervento a livello di investimenti. Basta leggere, sempre sul quotidiano umbro sopra citato, nella data di domenica, cosa viene scritto a riguardo del Perugia che è appena retrocesso in C: «Quart'ultimo come monte ingaggi in serie B con 6,5 milioni di euro ma stavolta il miracolo non è riuscito». Per ambire al salto di qualità servono programmazione ma anche risorse con un budget per sposare un progetto ambizioso per competere con le squadre più blasonate in terza serie. Breve news. Il 'Gran Galà Umbro' è previsto per martedì 6 giugno al ristorante 'La Locanda del Cardinale' ad Assisi. Verranno premiati i migliori calciatori delle squadre umbre di serie D, Eccellenza e Promozione Umbra. Con presenze di eccezione come Totò Schillaci, Andrea Stramaccioni, Sergio Floccari, Juanito Gomez e la popolare giornalista di Mediaset, Monica Vanali.   

►• 01 GIUGNO 2023
Ad un bivio: ambizione o ridimensionamento? É un dilemma. Su Arena sirene del Palermo

Il Gubbio abbassa l'asticella? Non è escluso, potrebbe essere, se l'obiettivo nelle scorse stagioni era quello di poter migliorarsi di anno in anno, nel prossimo futuro l'asticella potrebbe abbassarsi, il che vorrebbe dire che è previsto un ridimensionamento. Le parole di Piero Braglia sono state abbastanza indicative negli ultimi periodi: "Sono sotto contratto, ma devo parlare con il presidente perchè bisogna chiarire diverse cose". Parole che sono state ripetute anche dopo la sconfitta nei playoff a Chiavari contro l'Entella e da quel giorno è calato il più totale silenzio. L'anno scorso era stato ingaggiato proprio Braglia per migliorarsi, altrimenti non sarebbe mai venuto a Gubbio. Se si vuole tenere Braglia è chiaro che l'asticella si deve alzare ulteriormente: è un allenatore che ha il suo pedigree, è un allenatore che ha vinto, per questo motivo nel prossimo campionato vorrà competere con le più grandi e di conseguenza dovrà essere allestita una squadra all'altezza della situazione. Per cimentarsi e ripetersi per centrare le prime cinque posizioni non sarà nel proseguo nè semplice nè scontato, per questa precisa ragione il tecnico toscano vuole certezze e garanzie. Serve chiarezza e fermezza in questo. Come nella vita vale per il calcio, il calcio ti dà (come il bel risultato ottenuto in stagione con un quinto posto onorevole), ma il calcio toglie anche. Pertanto serviranno una squadra e un ambiente ambizioso per fare in modo che Braglia possa lavorare con tutta tranquillità, senza quei mugugni che sono cominciati dal mercato di gennaio in poi. Il Gubbio ha fatto un ciclo importante, proviene da due stagioni in crescendo, con questo impulso servirà l'ambizione. Non confondiamo l'ambizione con il fatto di essere pronti a vincere, ma è altrettanto vero che occorrono tutte le credenziali per competere e provarci. Pertanto spetta allora alla società farsi una domanda: Braglia è ancora l'allenatore giusto o vorrà puntare ad un profilo diverso? La società deve valutare e chiedersi: economicamente il budget sarà aumentato, sarà mantenuto oppure sarà ridotto? Ruota tutto qui il nocciolo della questione. Se veramente un campionato può costare (al lordo di tutte le totali spese) intorno ai quattro milioni di euro (solo l'organico in squadra costa più della metà), la società ora è tenuta a stabilire se vorrà proseguire un certo tipo di discorso, solo di conseguenza potrà scegliere con chi proseguire e con chi no. Da tutto questo sermone dipende il futuro di Braglia ma anche del direttore sportivo Mignemi: entrambi sono correlati, se c'è ambizione possono proseguire ambedue, altrimenti potrebbero salutare tutti e due, e non è detto che vadano a lavorare altrove (addirittura insieme). Le domande a cui rispondere sono queste: il nuovo progetto deve essere di crescita dei giovani, di valorizzazione e miglioramento. Ma la società potrebbe percorrere anche la strada di ridurre il monte ingaggi: non è escluso, anzi questa ultima ipotesi non è così per niente da scartare. Pertanto è fondamentale il prossimo incontro tra Braglia e la proprietà: se sarà basato nel segno della continuità oppure servirà solo per stringersi la mano e salutarsi. La risposta ad oggi non è semplice. Perciò la domanda è lecita su Braglia. Intanto sul fronte mercato è sempre forte l'interesse da parte di società di serie B per Alessandro Arena: dopo il Venezia (lo aveva cercato pure a gennaio), Cittadella e Sudtirol ci sarebbe una concreta attenzione del Palermo.

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