MERCATO 2025-2026
Gubbio nel girone B serie C

ACQUISTI:
Bagnolini (p) Bologna
Di Bitonto (d) Sassuolo
Ghirardello (a) Padova
Podda (d/c) Sestri Lev.
Minta (a) Sassuolo
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CESSIONI:
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Franchini (c) Guidonia
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CLASSIFICA
GIRONE B SERIE C
2024-2025

Entella
Ternana (-2)
Torres
Pescara
Arezzo
Vis Pesaro
Pineto
Pianese
Rimini (-2)
Pontedera
Gubbio

Perugia
Carpi
Campobasso

Ascoli
Lucchese (-6)
Spal (-3)
Milan Futuro
Sestri Levante
Legnago

83
74
68
67
64
58
57
53
51

48
48

47
44
43
40

39
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Marcatori 2024-2025
Serie C - Girone B

Cicerelli Ternana
Mignani Pianese
Pattarello Arezzo
Bruzzaniti Pineto

19
18
17
15

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Marcatori Gubbio
2024-2025

Tommasini
Corsinelli
D'Ursi
Rosaia
Rocchi
Iaccarino
Fossati
Di Massimo

Rovaglia
Spina
Tozzuolo

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4
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3
2
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►• 31 MAGGIO 2025
Gubbio, diesse: é corsa a due. La scelta tra Leo e Mignemi. Ma va tutto per le lunghe

Quasi un mese é passato da quando il diesse Alessandro Degli Esposti ha annunciato il suo addio al Gubbio e parlava di un futuro altrove subito dopo la gara dei playoff ad Arezzo datata 4 maggio. Siamo praticamente a giugno e nulla si muove in casa Gubbio. Già in ritardo sulla tabella di marcia rispetto alle altre contendenti, il Gubbio continua a tardare l'annuncio del nuovo direttore sportivo con tutte le conseguenze del caso. Il ritardo potrebbe essere dovuto a difficoltà nel trovare il candidato ideale o ad un cambio di direzione da parte della società dove tra i dirigenti non c'è unità di vedute, anche se alla fine é sempre il presidente Sauro Notari a prendere la decisione conclusiva. Inoltre non é stato ancora definito apertamente quale é l'obiettivo primario, perciò il ritardo potrebbe essere dovuto a problemi di programmazione o un cambio di priorità da parte della società. Tutto é top secret. Niente di nuovo in casa Gubbio in verità. Nella passata stagione il nuovo direttore sportivo spoletino Alessandro Degli Esposti cominciò a lavorare con i rossoblù dai primi giorni di giugno, infatti il suo annuncio di addio alla Casertana arrivò precisante il 6 giugno 2024. Stesso refrain, un film già visto. Ma se il Gubbio vuole davvero rilanciarsi, serve più decisione, meno attesa e soprattutto una visione chiara di quello che sarà il progetto tecnico. Per il nuovo diesse ora é corsa a due. Al momento due persone sono considerate i candidati principali per la posizione. Mauro Leo, leccese, principalmente é stato uno scout e osservatore dalla grande esperienza grazie alla sua collaborazione con squadre come Inter, Juventus ed Espanyol. Con la Roma invece ha ricoperto il ruolo di Head of Football. Nel settembre 2024 aveva ricevuto un'offerta dell'Hajduk Spalato ma la proposta non ha avuto un seguito. L'altro nome é già noto perchè si tratta di Davide Carmelo Mignemi, catanese, a Gubbio ha già lavorato per tre stagioni (dal 2022 al 2024) prima con Torrente e poi nel biennio di Braglia. Durante la scorsa stagione invece ha avuto due esperienze, prima al Siracusa (appena salito in terza serie) e poi al Campobasso con un rapporto che però si é interrotto a fine campionato. Al presidente Notari piace Mignemi perché é già conosciuto in casa Gubbio ed é stimato dal patron rossoblù, tant'è che ha mantenuto dei buoni rapporti e dei contatti anche dopo la sua partenza dalla città dei Ceri. Adesso bisognerà però vedere se le idee tra le due parti per un possibile ritorno collimeranno: l'armonia e la collaborazione sono fondamentali per avere una visione chiara dei risultati che si intende raggiungere. Un dialogo aperto e trasparente tra direttore sportivo e società é essenziale per risolvere eventuali divergenze, affrontare le difficoltà ed improntare un programma serio basato sulla fiducia, sul rispetto e sulla motivazione.      

►• 30 MAGGIO 2025
Gubbio, quando a maggio si abbina un clima di festa. Quel Gubbio-Fano ai playoff (foto)

Era un momento di grande entusiasmo e si trasferiva sugli spalti. Il mese di maggio é particolare per tutto il popolo eugubino, ma in quell'occasione proprio i tifosi rossoblù furono determinanti per quel salto di categoria in Prima Divisione. Riavvolgiamo il nastro. Era il 30 maggio 2010. Esattamente quindici fa. Il Gubbio allenato allora da Vincenzo Torrente si appresta a giocare la partita di ritorno in semifinale playoff contro il Fano. La domenica prima, precisamente il 23 maggio, mentre a Gubbio si svolgeva la corsa dei Ceri Mezzani, la squadra rossoblù giocava la partita di andata a Fano contro i granata guidati allora da Giovanni Cornacchini. In campionato vinse proprio il Fano con rete decisiva di Invernizzi. Ma il Gubbio di Torrente era in grande forma, i sincronismi tra i reparti lavoravano precisi come un orologio svizzero e così si impose per 2-1 con autorete di Cacioli (su tiro cross di Anania dopo una sgaloppata sulla fascia), con il gol di Casoli (rapido a bucare la difesa dei marchigiani in percussione) e sul finire la rete granata di Ambrosini davanti a 2200 spettatori con 305 persone provenienti da Gubbio. Nella partita di ritorno già due ore prima del fischio d'inizio della gara c'era un clima di festa. Tanti tifosi sugli spalti e una gradinata straripante perchè gremita in ogni ordine di posti. Si registrano 2500 spettatori al Barbetti. Il Gubbio vinse per 2-1 anche in casa spinto da un tifo incessante da 'torcida brasiliana' con le reti di Casoli e di Gomez tra il tripudio dei tifosi come si può notare in queste indimenticabili immagini (presenti nel nostro ricco archivio) in carrellata a seguire nel link. Inutile la rete finale granata di Fenucci. Da quel momento il Gubbio di Torrente é irrefrenabile. Nel mese di giugno vinse la finale in entrambi gli incontri di andata e di ritorno contro il San Marino che risultava sulla carta favorito. In casa vittoria per 2-0 con le reti di Rivaldo e Gomez davanti ad oltre tremila persone. Nella gara di ritorno un 2-0 perentorio con le reti di Marotta (su rigore) e Casoli nella giornata che si ricorda con la frase concettosa, sintetica e suggestiva che é rimasta impressa: «Quei tremila eugubini a San Marino». Ma ci sarà tempo e modo di raccontare anche queste partite e sarà una vera chicca. Ricordare i momenti di entusiasmo é sempre piacevole per ricreare un po' di ottimismo nell'ambiente.

►• 27 MAGGIO 2025
Gubbio, sfoglia la margherita. In pole quattro candidati: Leo, Mignemi, Roma e Filipponi

Il Gubbio é come nel gioco che ha origini francesi e si chiama 'effeuiller la marguerite': é in corso il «m'ama, non m'ama» per capire quale sarà la persona giusta per ricopire il ruolo del direttore sportivo che sappia ricambiare il feeling con il presidente Notari. Il ragionamento é la logica conseguenza per quanto si é potuto leggere sulla stampa locale, precisamente nell'edizione umbra de 'il Messaggero', dove lo stesso patron Notari ha dichiarato: "Il nuovo direttore sportivo dovrà avere un rapporto forte con me, se facciamo i separati in casa non si riesce a fare nulla". Pertanto servirà una intensa e immediata corrente di simpatia per raggiungere una sorta di empatia che riguarda diversi aspetti, come l'intesa programmatica per collaborare su un obiettivo comune. Siamo entrati ormai nella settimana decisiva, almeno in parecchi se lo augurano, e secondo alcune indiscrezioni il novero dei candidati per un ruolo chiave si è assottigliato. Colloqui interlocutori in corso. Il vertice della proprietà ha avuto un incontro questo lunedì con Davide Mignemi per sondare il terreno se é possibile un suo ritorno in rossoblù dopo l'esperienza triennale tra il 2022 e il 2024. Tra i nomi papabili, oltre al direttore sportivo di Catania, c'è Mauro Leo che ha avuto esperienze in contesti professionali con squadre di serie A. Tra i profili che sono stati considerati c'è quello anche di Domenico Roma dopo l'avventura di Messina. Mentre é stato visto a più riprese sugli spalti del Barbetti in questa stagione Sergio Filipponi dopo il lavoro svolto a Campobasso, dove é stato sostituito nel suo ruolo proprio da Mignemi nel club molisano ai tempi in cui c'era sulla panchina rossoblù Braglia, poi esonerato. Infatti Filipponi é stato notato in compagnia di qualche dirigente del club eugubino a più riprese, oltretutto ha assistito dal vivo alla gara playoff degli uomini di Fontana nel match di Arezzo: secondo le informazioni in nostro possesso ha avuto un approccio con la società rossoblù già da tempo. Il tempo stringe e il cerchio si stringe. Cosa si muove dietro le quinte é difficile da intuire. Come é difficile da interpretare se resterà alla guida dei rossoblù Gaetano Fontana nonostante il suo contratto é blindato fino a giugno 2026. Secondo voci che circolano l'incontro esplicativo tra la proprietà e l'allenatore per il momento non ha portato ad una comprensione condivisa.

►• 26 MAGGIO 2025
Gubbio, ora serve il diesse e una gestione trasparente. Da ricreare l'appeal smarrito

Il Gubbio si gioca una partita molto importante nel corso dei prossimi giorni. Il club non potrà perdere altro tempo nella scelta del direttore sportivo e nel programmare il mercato. Infatti la scelta del responsabile dell'area tecnica é il primo passo nella ricostruzione del Gubbio che inizierà la sua operatività in ritardo rispetto ad una programmazione normale. Lo stesso allenatore Fontana lo ha detto apertamente nell'intervista riservata a Tmw Radio: «Siamo ancora a rilento, senza la figura del diesse non si può programmare proprio nulla». Abbastanza significativa e complessa la questione. Ogni materia ha le sue specificità e nel mondo del calcio un bravo manager deve essere capace di districarsi tra i rimbalzi del pallone, che per definizione non sono prevedibili e dunque necessitano di un approfondito livello di conoscenza. Il modello di gestione di un club é quello di affidarsi a uomini di calcio: non si aggira il problema con le comparsate, servono figure carismatiche con un ruolo chiaro ed essenziale. Ma nell'attualità il problema principale é il ritardo con cui inizierà a lavorare il nuovo direttore sportivo: chi parte dietro dovrebbe giocare d'anticipo e invece il progetto del nuovo Gubbio é ancora allo stato embrionale. Al Gubbio si va sempre per le lunghe e anche in questo frangente si va piuttosto al rallentatore, sulla stessa falsariga degli errori di un anno fa. La gestione dovrà essere snella, rapida e producente. La rosa dovrà essere in gran parte completata per il ritiro estivo per non imbattersi negli stessi errori del passato: l'anno scorso si allenavano in dodici contati (di calciatori) nel raduno iniziale per un lungo periodo di tempo al Beniamino Ubaldi, ma le colpe (poi) sono ricadute solamente (e stranamente) sull'allenatore Taurino che durante la sua avventura a Gubbio non ha mai avuto a disposizione una formazione titolare degna di tale nome. Per questo motivo in seguito é stato chiamato il tecnico Fontana per chiudere tante crepe ma la strada é stata tutt'altro che semplice. Il nuovo diesse tra l'altro dovrà razionalizzare la rosa liberandosi di chi non serve e inserendo elementi di sostanza. Servono calciatori che facciano squadra. In altre parole rispetto al recente passato servono scelte nette, non deve esserci più spazio per la confusione. Il balletto tra Taurino e Fontana é stato il degno prologo di una stagione che é andata al di sotto delle aspettative in base agli obiettivi che aveva previsto inizialmente la proprietà: l'intenzione era quella di migliorare il quinto posto della passata stagione. Solo strada facendo si é cambiata rotta: prima si é pensato alla salvezza e solo ad un certo punto ai playoff. Serve una impronta diversa. Con il nuovo diesse e l'allenatore andranno stabilite tutte le linee-guida. Assolutamente é di fondamentale importanza ricreare entusiasmo dentro l'ambiente. In questi anni si é perso entusiasmo e appeal, non sarà così semplice ricreare tutto nel breve termine.

►• 25 MAGGIO 2025
Fontana: "Diesse, siamo a rilento. Gubbio, città meravigliosa e popolo molto disponibile"

Il tecnico Gaetano Fontana parla a Tmw Radio a ruota libera. Cosa ha detto in breve: "La stagione é stata positiva dal mio arrivo. La squadra non rispondeva alle aspettative della società. Abbiamo puntato ai playoff e l'obiettivo é stato raggiunto. É stato un percorso complicato perchè al mio arrivo la squadra era focalizzata sulle paure. La squadra transitava in una situazione negativa. Ho pensato di alzare l'asticella. Da parte mia ho cambiato prospettiva e la squadra ha reagito bene. L'aspetto psicologico nel lavoro è fondamentale". L'allenatore dei rossoblù ai microfoni di TuttoMercatoWeb spende parole al miele per l'ambiente di Gubbio: "Una città meravigliosa, questo è un popolo con una disponibilità incredibile e tifosi fantastici. Anche nelle difficoltà non siamo mai stati attaccati, mai siamo stati attaccati sul nostro operato, mai abbiamo subito critiche distruttive. Se la squadra si impegna in campo pure gli errori vengono perdonati e il tifoso ha saputo leggere la nostra buona intenzione". Sulla questione direttore sportivo invece arriva il colpo di bacchetta perchè afferma: "Sì, purtroppo siamo a rilento. La società ha deciso di cambiare il nostro direttore sportivo (Degli Esposti ndr) ma senza quella figura non si può programmare nulla. Perciò già siamo in ritardo per la partenza del nuovo diesse. Siamo in attesa di informazioni utili. Pertanto dobbiamo aspettare le indicazioni della società per programmare. In serie C non servono spese folli, si può programmare e vincere con l'organizzazione e la programmazione, vince la serietà intesa in tutto questo. Però per costruire un ambiente c'è bisogno di tanto lavoro". In altre parole Gaetano Fontana ha elogiato la piazza di Gubbio dove non c'è una pressione eccessiva e si può fare calcio con particolare tranquillità. Un fattore non da poco perchè l'ambiente é sano. Ma lascia intendere che serve adesso un passo superiore e un cambio di marcia repentino per costruire una programmazione seria e tempestiva per favorire una comunicazione chiara e trasparente con l'obiettivo di garantire la realizzazione in tempi brevi e con successo.

►• 23 MAGGIO 2025
Dal libro dei ricordi, immagini in rossoblù. Quel senso di appartenenza perduto (le foto)

Era il 23 maggio 2004 quando il Gubbio si apprestava a giocare la partita di andata di semifinale ai playoff in serie C2 contro la Sangiovannese. Sono passati esattamente ventuno anni. In quella partita allo stadio Pietro Barbetti erano presenti 2530 spettatori per un incasso di 26300 euro. Il Gubbio in quel caso allenato da Galderisi affrontava la formazione valdarnese che era allenata da Maurizio Sarri. I rossoblù vinsero quell'incontro per 2-1 con le reti di Ferrari e Turchetta mentre il gol del momentaneo pareggio venne realizzato dall'esperto Baiano dopo i trascorsi in serie A con il famoso Foggia di Zeman dove formava un tridente invidiale con Rambaudi e Signori ma giocò pure in maglia viola della Fiorentina al fianco di Batistuta e Laudrup. In altre partite il pubblico eugubino fu partecipe in massa come nella gara di ritorno playoff a San Giovanni Valdarno (fu riempito il settore riservato agli ospiti) anche se i rossoblù persero l'incontro con la rete di Nocentini e vennero eliminati. In campionato si ricordano le gare con l'Imolese con la banda musicale sugli spalti con millecinquecento persone sugli spalti, oppure il derby in casa con il Gualdo dove si registrarono 2143 spettatori (per un incasso di 16523 euro). Ma anche contro il Fano si contarono 1883 persone sugli spalti. Tutto questo lo abbiamo raccolto dal nostro archivio fotografico con un foto-album inedito di 14 immagini (scattate da Gavirati) che si possono vedere a scorrere nel link (» vedi foto). Da queste immagini alcuni particolari che mostrano il senso di appartenenza. Il coinvolgimento della gente allo stadio con foto che mostrano il numeroso pubblico presente sugli spalti. Calciatori e allenatore portati in spalla (vedasi nello specifico Sandreani e Galderisi). De Pascale che mostra con orgoglio una t-shirt che raffigura il Santo Patrono Sant'Ubaldo. Un Gubbio che sapeva anche divertire. Infatti si vede un giocatore che era un simbolo di quell'epoca: Giovanni Cipolla. Fu prelevato dai dilettanti ma con doti sopraffine. Dicevamo del senso di appartenenza che oggi sembra un ricordo sbiadito. Quella forte connessione emotiva che calciatori e tifosi provano con la propria squadra. Una squadra che a sua volta diventa un simbolo di identità e di valori condivisi.  

►• 22 MAGGIO 2025
Toto diesse, si chiude il cerchio su tre nomi: Mignemi, Leo e Taldo. Obiettivi da chiarire

Sarà un playoff di serie C ricco di suspense perchè si troveranno di fronte in semifinale il Vicenza con la Ternana mentre il Pescara affronterà il sorprendente Cerignola che si trova in maniera incredibile nella final four dopo che ha eliminato l'Atalanta under 23 che era riuscita a sbarazzarsi a suon di gol della Torres. Da queste semifinali e poi la finale si deciderà chi salirà in serie B insieme alle già promosse Padova, Entella ed Avellino. Per il resto alcune società del girone si sono già mosse sul mercato. Per fare un esempio. La società dell'Arezzo ha prolungato fino al 2028 il contratto al diesse Aniello Cutolo e all'allenatore Christian Bucchi. Stessa sorte anche per l'attaccante tifernate Camillo Tavernelli al quale é stato rinnovato il legame fino a giugno 2028. Si scaldano i motori per quanto riguarda alcuni calciatori emergenti che si sono messi in luce nel girone. L'attaccante Guglielmo Mignani della Pianese piace all'Arezzo ma si parla di un sondaggio concreto di clubs di categoria superiore. Pure per l'attaccante Giovanni Bruzzaniti del Pineto si parla di un interesse dalla serie cadetta: sulle sue tracce Modena e Salernitana. Si prospetta tra l'altro un girone importante nella prossima stagione perchè salvo stravolgimenti nel raggruppamento del Gubbio saranno presenti le neopromosse Livorno e Sambenedettese che possono contare di un pubblico caloroso e numeroso, e si parla un gran bene del Forlì che ha vinto il campionato di serie D battendo la concorrenza del Ravenna del vice presidente Ariedo Braida. Potrebbe essere inserito nello stesso girone il Cittadella mentre per l'altro posto si dovrà capire come andrà a finire la vicenda del Brescia per sapere se la Sampdoria occuperà l'altra casella mancante. Per quanto riguarda il Gubbio ancora é tutto fermo. I giorni passano ma non ci sono certezze. A questo punto il toto diesse impazza. Secondo alcuni rumours ormai la caccia al direttore sportivo si é racchiusa su tre nomi: Davide Mignemi (in tal caso si tratterebbe di un ritorno), Mauro Leo (con esperienza importante passata con la Roma) e Carlo Taldo (in uscita dalla Casertana). Mentre da Caserta alcuni colleghi giornalisti ci confermano che il ritorno del direttore sportivo Alessandro Degli Esposti non è solamente una voce di corridoio, ma l'interesse é reale. In casa Gubbio é il momento delle riflessioni, con un futuro pieno di incognite. Si dovranno prendere decisioni importanti riguardanti l'organizzazione, la squadra, i calciatori e il futuro della società. Si dovranno stabilire gli obiettivi della stagione e la società dovrà prendere decisioni sulla gestione delle risorse economiche, sia per gli investimenti sia per la riduzione dei costi. Si prendono decisioni sull'organizzazione interna della società, come la gestione delle attività delle giovanili, la comunicazione e il marketing. Si possono prendere decisioni riguardanti la relazione con i tifosi e la comunità locale.

►• 20 MAGGIO 2025
Gubbio e diesse in stand by. La questione allenatore é da chiarire: in ballo la continuità

Ancora tutto tace in casa Gubbio. Nessuna novità concreta al momento per quanto riguarda il nuovo direttore sportivo. Mentre cominciano a circolare alcune voci su Alessandro Degli Esposti, che si é appena congedato da Gubbio dopo un sola annata. Si parla di un interesse della Casertana e in tal caso si tratterebbe di un ritorno visto che con la formazione campana aveva raggiunto i playoff nella stagione 2023-2024 e aveva lasciato un buon ricordo con i falchetti rossoblù. Ma si parla anche di altre possibili soluzioni: ad esempio il Trento ha appena comunicato che é terminato il percorso del direttore sportivo Giorgio Zamuner e tra i candidati per sostituirlo c'è proprio il diesse spoletino che ha appena finito l'avventura con il sodalizio eugubino. Cosa riserva il futuro in casa Gubbio ancora é tutto da decifrare, anche perchè c'è un altro nodo da sciogliere. Infatti nonostante il contratto che lo lega al Gubbio fino al 2026, il tecnico Gaetano Fontana si dovrà confrontare con la società perchè ci sono diversi punti da chiarire. Durante la stagione sono emersi alcuni punti di disappunto da parte del tecnico calabrese a livello logistico (la questione dei campi di allenamento e la questione del terreno di gioco del Barbetti) e probabilmente ci sono altre situazioni sul quale ci sarà da discutere. I punti salienti sono questi: parlare apertamente tra allenatore e società cercando di capire i punti di vista di entrambi le parti. Stabilire un accordo sugli obiettivi sportivi e sulla strategia da seguire. Pertanto tutto é possibile perchè potrebbe essere necessario di valutare di sostituire l'allenatore. Per costruire un ambiente sano e fare risultati nel calcio non si inventa nulla. Occorre sempre un dialogo costruttivo con un feedback trasparente. Incentivare la collaborazione tra tutte le componenti, tra staff tecnico e il rispetto reciproco tra tutti i membri della società. Se necessario rivedere i ruoli e le responsabilità per garantire una gestione più efficace. Pertanto siamo ad un momento cruciale perchè in questa fase é fondamentale analizzare bene la situazione in vista della prossima stagione. Con il chiaro intento di cercare soluzioni che garantiscano il benessere e la crescita di tutta la squadra. Ma c'è anche la questione che riguarda lo stadio. Si parla da anni di una curva più vicina alla porta, di uno stadio che va mano a mano rimodernizzato, ma cresce lo scetticismo perchè non si arriva mai ad una decisione definitiva. Evidentemente non si riesce proprio a trovare una soluzione vera, condivisa e finalmente realizzabile. 

►• 18 MAGGIO 2025
Gubbio, c'è tanto da fare e un pubblico da riconquistare. Con un progetto congiunto

Gubbio, ancora c'è tanto da fare visto che la situazione della nomina del direttore sportivo ancora é in fase di «stand by» con un bilancio da migliorare e i tifosi da riconquistare. Il Gubbio adesso é tenuto a trovare la figura giusta che sappia ricoprire il ruolo di direttore sportivo dopo l'uscita di scena di Alessandro Degli Esposti. La squadra deve saper competere in un girone che probabilmente si prevede ancora più difficile del solito nella prossima stagione, senza però mai dimenticare il pilastro della sostenibilità. Non é semplice nel calcio la teoria del «più spendi più ottieni», eppure qualche esempio virtuoso in giro esiste. Non é affatto un caso infatti che si era pensato al direttore sportivo Francesco Cangi della Pianese: in effetti un approccio tra la proprietà eugubina e il diesse tifernate c'era già stato per verificare la disponibilità di un possibile arrivo in rossoblù. Ma l'idea non ha avuto un seguito. Si é trattato di un pour-parler che non ha portato a nulla di concreto. Infatti Cangi ha rinnovato con la Pianese e il Gubbio deve trovare altre strade per trovare quella figura giusta nel posto giusto. Tanti nomi circolano, ma ancora di un approccio tangibile non c'è nulla. Si è parlato nelle ultime ore anche di Mauro Leo con un passato importante come manager della Roma, oltretutto in carriera ha avuto collaborazioni con Inter, Juventus, Trapani, Novara e con gli spagnoli dell'Espanyol. Un profilo di rilievo il diesse leccese, un nome che è stato fatto alla proprietà, però dal dire al fare c'è di mezzo il mare. Adesso il Gubbio inaugura un nuovo capitolo della propria storia. É chiaro che dovrà essere scelto un nome che sappia coniugare la «condivisione tecnica», altro che non é una visione comune sul calcio (con la presidenza) e sulle metologie di lavoro (con l'allenatore che sia Fontana oppure un suo sostituto). Da capire fino in fondo anche quale sarà il programma societario. Se ci sarà una direttrice unica per valorizzare il patrimonio dei giovani della Primavera 3 di Sandreani che si é messa in luce in questa stagione, che potrebbe rappresentare una sorta di assegno circolare per il futuro per finanziare il mercato della prima squadra. Oltretutto c'è da comprendere se ci sarà la possibiltà di pescare qualche calciatore promettente in serie D come era avvenuto in passato con i vari Cipolla, Marotta e tre anni fa con Arena. Oppure si continuerà sulla stessa falsa riga degli ultimi anni con prestiti di giovani da squadre di serie A e con contratti onerosi con calciatori esperti di categoria. Per ultimo, non per importanza, c'è una piazza da riconquistare viste le poche presenze fattive che si sono registrate allo stadio durante la stagione appena conclusa. Basta fare un esempio. Cosa in verità succede altrove. Alcuni dati specifici alla mano. Playout di ritorno. A Ferrara tra Spal e Milan Futuro si sono registrati 10523 paganti. Mentre a Lucca nella gara tra Lucchese e Sestri Levante si sono calcolati 4470 paganti. Stiamo parlando di spareggi salvezza, non di promozione. A Gubbio invece si è andato in «controtendenza» rispetto al trend della serie C con un declino graduale ma evidente di presenze al Barbetti (dati alla mano). Il popolo eugubino deve essere sempre un punto prezioso di riferimento. L'ambiente va motivato, va ricostruito e va galvanizzato con delle ambizioni e un tifo da riconquistare.    

►• 17 MAGGIO 2025
Finale di ritorno playoff Primavera, il Catanzaro vince in casa e ribalta l'1-0 dell'andata

Finale di ritorno playoff a Catanzaro per quanto riguarda la Primavera 3. Il Gubbio di Sandreani regge per oltre un'ora, ma nell'ultima fase di gara i padroni di casa del Catanzaro trovano il gol ad opera di Gattor al 65' e ribaltano il risultato dell'andata. Per il miglior piazzamento in classifica (calabresi primi nel giorne B), la formazione giallorossa approda nel prossimo anno al campionato di Primavera 2. Per la cronaca i rossoblù avevano vinto la partita di andata sabato scorso per 1-0 con rete decisiva di Bita a fine primo tempo. Tutto questo nulla toglie allo splendido campionato disputato dalla Primavera di Sandreani & c. dove si sono messi in evidenza diversi giovani. Alcuni ragazzi possono essere utili a breve termine anche alla prima squadra, se si deciderà realmente di puntare anche sui giovani del vivaio. Tornando alla partita nel primo tempo non ci sono stati grandi sussulti ma il tecnico Sandreani ha dovuto lasciare il campo al 40' allontanato dal rettangolo di gioco dal direttore di gara. Nella ripresa prima é Tassoni che colpisce un palo al 50'. La rete decisiva, come dicevamo, al 65' quando proprio il neo entrato Gattor in una mischia in area riesce a depositare la palla in rete. La formazione guidata da Massimo Costantino viene promossa in Primavera 2.  

►• 16 MAGGIO 2025
Juanito lascia il calcio giocato: "Ricordo i gol di Gubbio per la B, un grazie agli allenatori"

Finisce l'era di Juanito Gomez. Dopo venti anni tra i professionisti con oltre 500 presenze e più di 100 reti ha scelto di appendere le scarpette al chiodo. L'ultimo saluto commosso lo dedica alla tv di Verona, Telenuovo, nella rubrica Tg Gialloblù, che si può vedere in maniera integrale in questo link di seguito. Nel giorno del Patrono di Gubbio, Sant'Ubaldo, annuncia il suo ritiro: Juanito era molto devoto al Santo di Gubbio e lo possiamo testimoniare perchè lo avevamo visto con i nostri occhi anche quando giocava in serie A con l'Hellas Verona a far visita sul monte Ingino alla Basilica di Sant'Ubaldo. Nell'intervista ricorda Gubbio, dove ha vissuto buona parte della sua importante carriera calcistica con due campionati di fila vinti (nel 2010 e nel 2011), poi un ritorno per condurre il Gubbio alla salvezza nel biennio dal 2019 fino al 2021. Ecco in breve cosa ha detto: "Provo un mix di emozioni. Un po' di tristezza perchè non giocherò più. Emozioni tante perchè sono molto orgoglioso e provo tanta felicità per quello che sono riuscito a fare in carriera. Martedì prossimo é il mio compleanno, voglio dire ho 40 anni, il numero comincia ad essere importante e quindi é da un po' di tempo che pensavo di ritirarmi perchè c'è voglia di fare altro anche al di fuori del calcio. Oltre cento gol? I più importanti per me sono quelli segnati alla Juventus con la maglia dell'Hellas Verona, ma ricordo volentieri anche quello segnato con il Gubbio (contro la Paganese ndr) quando abbiamo vinto la serie C1 (per andare in serie B ndr). Tanti gol in un percorso dove é stato tutto bellissimo. L'allenatore? Ricordo volentieri prima Varrella al Bellaria perchè mi insegnò cosa era la tattica. Dico che mi hanno insegnato tanto Torrente e pure Simoni al Gubbio, in quanto ho avuto l'opportunità di segnare tanto insieme alla squadra. Con Mandorlini a Verona abbiamo vissuto degli anni bellissimi in serie A. Ma infine vorrei ringraziare Gigi Fresco che mi ha permesso di chiudere la mia carriera nei pro alla Virtus Verona. E adesso? Resto a vivere da queste parti, Verona mi ha dato tantissimo e insieme alla mia famiglia abbiamo deciso di vivere qua. Cosa farò? Ho già fatto il corso di direttore sportivo, quindi sì... mi piacerebbe rimanere nel calcio". Che dire. Il Gubbio adesso sta cercando un nuovo direttore sportivo. Mai dire mai. Chissà se Juanito Gomez un giorno tornerà a Gubbio in un'altra veste.

►• 13 MAGGIO 2025
Gubbio, un futuro tutto da capire: tutti in discussione. Fondamentale sarà il nuovo diesse

Tante scelte ferme sul tavolo. Tante situazioni che si devono sbloccare. Con una programmazione ancora tutta da decifrare. Ripartire e rifondare. A tutti i livelli. É l'imperativo d'obbligo e d'attualità a casa Gubbio. Una stagione che nonostante la conquista dei playoff al fotofinish ha lasciato degli strascichi. Non é bastato il tandem panchinaro Taurino e Fontana a portare quei risultati che con ogni probabilità la proprietà si sarebbe aspettata. Non é bastata la rivoluzione della scorsa estate con tanti calciatori nuovi, con la formazione titolare cambiata di sette undicesimi, con uno staff tecnico che é stato rinnovato in toto inteso come allenatore e pure un direttore sportivo nuovo. Anzi, proprio il neo direttore sportivo Alessandro Degli Esposti non ha avuto vita facile tant'è che dopo una sola stagione ha divulgato che lascerà Gubbio perchè non c'era unità di intenti, come é stato confermato da un seguente comunicato stampa del patron Sauro Notari. Sul sostituto si fanno tanti nomi, ma prima di entrare in un terreno impervio e tortuoso, aspettiamo con curiosità l'evolversi della situazione perchè anche all'interno della società ci sono diversità di pensiero e di vedute. Tradotto: in primo luogo serve la nomina di un nuovo direttore sportivo. La scelta del nuovo allenatore passerà, tanto, anche da questa nomina. Non é escluso infatti che il tecnico Gaetano Fontana, sotto contratto fino a giugno 2026, se ne vada da Gubbio. Bisogna rendersi conto cosa intende fare la società a partire dalla prossima stagione. Se ambire ai primi posti di prestigio del girone oppure aspirare ad una salvezza tranquilla. Dipenderà dal budget che sarà messo a disposizione sul piatto della bilancia. Chiaro che se si vuole alzare l'asticella devono aumentare proporzionalmente anche gli investimenti. Se invece il budget sarà ridimensionato si dovrà pensare ad altro e perchè no, puntare anche su qualche giovane del vivaio. Quel vivaio che si sta mettendo in luce con la formazione guidata da Alex Sandreani nel campionato Primavera. Alcuni elementi sono veramente interessanti, li abbiamo visti dal vivo proprio nella finale di andata di sabato contro il Catanzaro. Ci vogliamo sbilanciare e indichiamo due nomi in particolare: il centrale difensore Bita per personalità e fisicità; il centrocampista Cuccarini perchè é dinamico con i piedi buoni. Ma ce ne sono pure altri che possono essere utili per la causa della prima squadra, senza fare un torto a nessuno. L'importante é crederci, farli crescere e dargli la possibilità di dimostrare le proprie potenzialità in prima squadra. Diciamo questo perchè durante le stagioni si parla tanto di giovani però poi in maniera fattiva non sono mai impiegati o valorizzati appieno. Questa é la realtà dei fatti. Senza dimenticare l'aspetto economico. Si può fare cassa con la vendita dei calciatori. Pertanto permette di salvaguardare una gestione sostenibile e parsimoniosa che diventa vitale per ogni società di calcio che naviga in terza serie. Un esempio? Il Cesena insegna: due calciatori cresciuti nel vivaio sono esplosi e valorizzati, i fratelli Stiven e Christian Shpendi. Basta andare a leggere la loro storia e chi mastica calcio sa tutto. Probabilmente sarà un'estate all'insegna della rivoluzione in ogni dove. Si vedrà.         

►• 11 MAGGIO 2025
Bartolucci: "Gubbio e la B, fu melodia giusta. Calciatori integrati in città e uniti col mister"

L'episodio. A cavallo tra il primo e il secondo tempo di sabato nella partita della Primavera tra il Gubbio e il Catanzaro. Sento un abbraccio. Chi è? Che sorpresa. Con il cappellino con visiera posteriore in testa e giacchettino in pelle, riconosciamo che é proprio lui: Giovanni Bartolucci. Il jolly difensivo che con la truppa di Vincenzo Torrente aveva vinto il campionato nel 2011 in Prima Divisione per approdare in serie B e con in rossoblù poi ha giocato anche in cadetteria. A fine partita Bartolucci si é intrattenuto con alcuni tifosi per ricordare i fasti del passato. Un nostro dovere fare una intervista. Il piacere di questa visita? "Per me é sempre bello mettermi in auto ed arrivare a Gubbio. Stavolta c'era la finale playoff con il Gubbio allenato da due miei grandi amici come Sandreani e Briganti. Ho fatto un po' di tifo ai miei ex compagni". Un parere del match? "Ma io non avevo dubbi per come Sandreani avesse creato una squadra del genere: organizzata, con personalità, molto solida in difesa e nel primo tempo soprattutto mi ha impressionato perchè ha attaccato con la linea molto alta. Ho visto ottime idee di gioco, palla a terra, cambi di posizione, direi molto interessante. Una bella squadra. Sì, mi é piaciuta questa formazione Primavera". Un nome da scrivere sul taccuino? "In primis il portiere Di Vincenzo: piedi buoni, sa giocare la palla, pure efficace in uscita sulle palle alte su ogni cross in area pericoloso. Bene la personalità del pacchetto difensivo e ha saputo creare gioco con i play davanti alla difesa. In particolare il capitano Bita e Cerbella hanno gestito bene tutto il reparto. Inoltre in fase di costruzione il Gubbio mi é piaciuto molto. Sul fronte più avanzato cito Giommetti per ottime qualità tecniche. L'attacco si è visto un po' di meno, ma ha saputo fare un grande lavoro di sacrificio". Ma il tecnico Sandreani é pronto per un salto di qualità? "Dico questo: mi ricordo un primo allenamento che faceva Alessandro anni fa, andai a vederlo e riconobbi da subito in lui che é un allenatore vero per le idee, per come sa dire le cose e per l'energia che sa trasmettere. Per me Ale é un allenatore nato. Ovvio che il salto tra le giovanili e in prima squadra talvolta é difficile. Per Sandreani é fondamentale che ci sia un gruppo pronto a seguirlo soprattutto quando incontri calciatori più anziani. Tuttavia penso che Ale insieme a Briganti sono un duo magico". Alcuni giorni fa é stato l'anniversario di quella magica cavalcata verso la serie B. Un commento? "La ricordo sempre come una favola. Alleno anche io, quest'anno mi trovavo alla Fortis Juventus in prima squadra e poi ho fatto le giovanili con il Casentino Academy. Tutti i ragazzi mi dicono perchè parlo sempre del Gubbio e non parlo mai di quando mi trovavo alla Fiorentina o alla Juventus. Ed io rispondo che quello é stato un anno magico sotto tutti i punti di vista: dal risultato, dal gioco espresso e le qualità, dal gruppo, dalla città, dai tifosi, pure per il rapporto e l'ambiente che si era creato. Sì, perchè in quell'annata furono protagonisti anche i tifosi. Meraviglioso essere tornato a Gubbio. Bisognerebbe ricordare una volta all'anno quell'evento per tirare sù il morale a tutto l'ambiente". E pensare che si era vinto con avversarie di un certo tenore con un budget fuori portata per Gubbio, vero? "Assolutamente sì. C'era tanto di tutto. Mister Torrente riuscì a convogliare le sue idee con le parole giuste, sapeva toccare le corde giuste, seguito da calciatori che avrebbero fatto qualunque cosa per lui. I calciatori più anziani ci fecero capire da subito come era Gubbio: quale mentalità c'era, cosa voleva il mister e la città, poi quando si é presa la strada giusta é stato tutto spettacolare. Torrente ci poteva chiedere qualsiasi cosa e noi l'avremmo fatta". Ma allora risulta al vero, come ci disse in una intervista Martino Borghese, che tutti quanti voi eravate pronti a buttarvi sul fuoco per il tecnico Torrente. É così? "Sì sì, vero. Tutto bello, come é stato bellissimo il coinvolgimento della città. Si era creata la melodia giusta. Era una comunità e noi calciatori vivevamo la città. Nessuno si faceva i fatti i suoi, tutti i calciatori erano integrati totalmente nelle trame della città di Gubbio".

►• 10 MAGGIO 2025
Finale Primavera, primo round vinto col Catanzaro. Sandreani: "Gubbio casa mia"

Primo round della finale al Gubbio Primavera contro il Catanzaro in uno stadio Barbetti con la tribuna quasi gremita (si parla di cinquecento presenze sugli spalti con 460 biglietti venduti). Infatti la squadra guidata da Alex Sandreani ha battuto per 1 a 0 la formazione catanzarese. Rossoblù che si sono schierati con il classico 5-3-2, con un gioco aggressivo e in ampiezza hanno messo subito in avvio alle corde la più blasonata avversaria. Sfiorano il gol a più riprese Arpaia e Bianchi. A fine primo tempo la svolta. C'è prima un brutto fallo di reazione da parte di Curulla nei confronti di Bianchi che avrebbe meritato il cartellino rosso, ma l'arbitro ha trasformato il cartellino in giallo. Ma sugli sviluppi del calcio piazzato arriva il gol, precisamete al 45esimo minuto: palla pennellata in area da Cuccarini, in mischia Bita é il più lesto di tutti e di piede deposita la palla in rete. Nella ripresa il Gubbio sfrutta le ripartenze ma cresce la squadra del Catanzaro che soprattutto nel finale crea qualche apprensione. Si registra una splendida parata di Di Vincenzo su perfetto colpo di testa angolato di Arditi ben servito da un frizzante Oliviero. Finale convulso dove si scaldano gli animi tra le due panchine in particolare dopo uno strattonamento ripetuto da parte di Paura nei confronti di Lombardi non sanzionato dall'arbitro. Il Gubbio stringe i denti e vince tra il tripudio dei tifosi presenti in tribuna che cantano 'Gubbio Alè' con i calciatori che festeggiano insieme al condottiero Sandreani che dopo il match afferma: "Abbiamo rivissuto quell'entusiasmo che mi hanno riportato ai fasti del passato a Gubbio, tutto coinvolgente e trascinante. Questo gruppo di calciatori é stato incredibile. I ragazzi hanno dimostrato grande spirito ma hanno saputo unire una buona organizzazione nelle due fasi di gioco. Contro il Catanzaro ravamo Davide contro Golia. Loro hanno forza, gamba ed esplosività, noi abbiamo usato l'arma del gioco. Dedico questa vittoria alla gente e a Corrado Cerafischi che mi aveva insegnato tanto. Gubbio é casa mia, vivere questi momenti sono emozioni autentiche. Un po' questa vittoria é la mia e di Marco Briganti perchè sappiamo cosa significa il senso di appartenenza. A prescindere dalle cose come andranno nel ritorno, siamo orgogliosi tantissimo". Ora c'è il secondo round a Catanzaro.

►• 09 MAGGIO 2025
Addio a Corrado Cerafischi, una bandiera alla vecchia maniera. Fu calciatore e allenatore

Scompare improvvisamente una bandiera del Gubbio. Corrado Cerafischi da calciatore in rossoblù era un terzino dai piedi di un centrocampista, ma chiuse la carriera nel ruolo di libero. Nella sua attività da calciatore fu seguito anche dalla Lazio, dal Foggia e dal Pisa, ma lui decise sempre di restare con la maglia rossoblù. Poi la carriera da allenatore prima nelle giovanili del Gubbio, poi come vice allenatore di Giampaolo Landi (si ricorda il mitico spareggio del Curi) e di Francesco Giorgini. Negli anni '90 é diventato allenatore pure della prima squadra in Interregionale. Infine una parentesi nella stagione 2007-2008 in quanto venne chiamato come vice allenatore di Marco Alessandrini che in quel caso prese la squadra in corsa e riuscì nel miracolo in serie C2 di portare il Gubbio alla salvezza dopo un avvio molto stentato. Un ricordo in particolare, la partita giocata con il quotato Bassano (era secondo in classifica) dell'epoca: era il 2 dicembre 2007, il Gubbio si impose per 3-0 con le reti di Fiumana, Placentino e Corallo. Piuttosto emblematica questa immagine nel nostro prezioso archivio storico fotografico dove si vede Cerafischi al fianco di Alessandrini. Non si dimentica la sua esperienza anche come responsabile del settore giovanile del Perugia, ma ha guidato in terra umbra anche le panchine di Spoleto e Tiberis. Lo avevamo incontrato tempo fa mentre si recava nel quartiere di San Martino per riprendere a scuola il suo nipotino Pietro. Quattro chiacchiere e si é parlato guarda caso del Gubbio, del passato e di quello attuale. Un altro pezzo di storia se ne va. Una bandiera alla vecchia maniera.  

►• 08 MAGGIO 2025
La serie B. Giammarioli: "Quante lacrime di gioia". Sandreani: "Eravamo folli". Le foto

Domenica 8 maggio 2011. Una data scritta nei libri di storia del calcio eugubino. Il Gubbio batte la Paganese per 3 a 1 al Barbetti davanti a 4200 persone e vola in serie B contro ogni pronostico alla vigilia perchè era una neopromossa. Già dalla mattina si notavano in giro per la città e nei bar pure i ragazzini con la maglia rossoblù, si respirava un'aria magica e di passione autentica. Quel giorno non fu la vittoria di una squadra, ma venne coronato un sogno collettivo di una intera comunità. Una gara, una grande storia da raccontare con le immagini con 31 foto che rendono l'idea dell'atmosfera che si era creata, nel link: (» vedi foto). Un'impresa quasi leggendaria a distanza di 14 anni perchè il Gubbio di allora chiuse la stagione al primo posto davanti al Sorrento, dove c'erano avversarie blasonate come Spezia, Hellas Verona, Salernitana, Como, Reggiana, Monza, Cremonese, Alessandria, Spal, tutte costruite per vincere il campionato con budget di assoluto livello. Alcuni protagonisti ricordano. Cosa dice il direttore sportivo di allora Stefano Giammarioli: "Insieme allo spareggio al Curi di Perugia nel 1987, credo che é stato uno dei momenti più importanti della nostra storia calcistica. Ma questo discorso vale pure per l'orgoglio della città. Da eugubino é stata una gioia doppia. La cosa più bella é stata vedere tutti i dirigenti e soprattutto i tifosi piangere... e per un professionista come me è stato l'episodio più emozionante. La compattezza é stata la nostra forza. Il passaggio più importante c'è stato quanto il presidente Marco Fioriti e i dirigenti hanno sposato la mia idea di portare Gigi Simoni a Gubbio. Da quel salto di qualità c'è stata la ciliegina sulla torta che era Vincenzo Torrente. Si era creata una alchimia tra società, staff tecnico, calciatori e tifosi: un valore doppio in tutto l'ambiente. Proprio Gigi Simoni mi ricordo che disse: «l'anno prima vedere a San Marino una trasferta con tremila eugubini al seguito onestamente mi è capitato raramente anche in categorie superiori». Questo per fare capire cosa può fare l'eugubino quando si appassiona ai propri colori. Ma vorrei raccontare un aneddoto...". Prego dica? "In quella partita storica contro la Paganese fui espulso: tra l'emozione e la bolgia allo stadio non riuscivo a parlare al telefonino con una persona che si trovava a Sorrento per farmi dire come stava andando l'altra partita. Ma la cosa più bella é stata l'invasione dei tifosi: tutti cantavano, volevano toccare le maglie e poi la festa in città é stata indescrivibile". Ma in futuro é ripetibile? "Il Gubbio ha un presidente come Sauro Notari che ha passione e anche la disponibilità. Se si fa una programmazione organizzata niente é impossibile. Il calcio é fatto di gestione oltre che sulla qualità dei calciatori. Programmare significa conoscere tutte le dinamiche a 360 gradi di cosa è una squadra di calcio. Il Gubbio ha la fortuna di avere Sauro Notari che fa tanti sacrifici, ma adesso deve fare un passaggio successivo e avere la forza di programmare la serie B non anno per anno, ma deve farlo in due anni per portare almeno una finale playoff. Ci sono delle possibilità, non é così difficile come sembra assolutamente. Sì, credo che si può fare di nuovo quel miracolo". Passiamo al capitano dell'epoca Alessandro Sandreani: "Giorno indelebile. Mi ricordo anche i dettagli, la tensione del prepartita, il ritiro, insieme ai miei amici compagni. Ricordiamo il contatto con la gente, quella tifoseria che veramente ci ha trasportato a giocarci carte inattese e ci ha creato sensazioni che nessuno si sarebbe mai immaginato. Un evento leggendario dopo aver fatto la storia l'anno prima: pure oggi siamo rimasti in amicizia con tutti quei ragazzi e calciatori fantastici. Siamo stati anche folli nel credere di vincere contro squadre blasonate. Tutto come in un film: eravamo spinti da una intera città con delle motivazioni individuali incredibili. Queste cose le insegniamo anche oggi ai giovani ragazzi. Ricordare quel giorno è sempre piacevole: credo che può essere sempre un motivo di spunto e di ispirazione per quello che potrà ancora essere". Chissà se si potrà tornare a scrivere un'altra pagina così bellissima. 

►• 07 MAGGIO 2025
Gubbio al bivio, un futuro tutto da scrivere. Dopo il diesse da capire se resta pure il tecnico

Post Arezzo. É arrivato anche il rompete le righe. Già da subito si parla di futuro perché è tutto da scrivere in casa Gubbio. Prima parliamo però di Alessio Di Massimo che era seduto in panchina (un po' a sorpresa) nel match giocato ad Arezzo nei playoff. Durante la sfida non é mai sceso in campo, nonostante nelle ultime due partite in campionato era partito tra i titolari. Si è pensato subito ad una scelta tecnica tra lo stupore generale. Invece si é trattato di un provvedimento precauzionale. Infatti l'attaccante abruzzese durante la rifinitura aveva avuto un piccolo risentimento muscolare, per questo motivo non é stato rischiato durante il match. Ormai é prassi nel calcio di oggi non comunicare da parte degli allenatori alla vigilia delle partite lo stato di salute dei calciatori ai mass media o agli organi di stampa in genere: a volte si cerca di fare pretattica, ovvero é un metodo tattico consistente nel mascherare le proprie vere intenzioni dando credito a informazioni vaghe motivando la scelta perchè non si vogliono dare dei vantaggi agli avversari. Non è una novità inoltre che spesso e volentieri gli allenatori utilizzano anche il metodo degli allenamenti a porte chiuse, una disposizione che tra l'altro é stata impiegata anche da Gaetano Fontana in fase di preparazione della partita playoff poi persa ad Arezzo. Tornando al discorso Di Massimo, si sperava di poterlo utilizzare più avanti a playoff inoltrati, però purtroppo il Gubbio é uscito subito e quindi non c'è stata la possibilità di rivederlo ancora in campo. Di Massimo tuttavia é legato al Gubbio ancora con un anno di contratto (fino al 2026), ma per sapere il suo futuro (come tanti altri calciatori) bisogna aspettare cosa deciderà la società in fase di scelte a livello tecnico. É rimasto vacante il ruolo di direttore sportivo dopo l'addio di Alessandro Degli Esposti. É un ruolo fondamentale per costruire la squadra del prossimo futuro. La società in verità si è già guardata intorno ma é tramontata la prima pista. Francesco Cangi ha deciso ufficialmente di restare alla Pianese: il diesse tifernate si é accordato con un contratto triennale prolungando il suo rapporto con la squadra di Piancastagnaio e il presidente Sani, imprenditore celebre per l'azienda di famiglia Stosa Cucine. La posizione anche dell'allenatore Gaetano Fontana non é così certa, pertanto non sono escluse sorprese. Intanto la Primavera 3 di Alex Sandreani si appresta a giocare la finale di andata dei playoff contro il Catanzaro: appuntamento allo stadio Pietro Barbetti sabato 10 maggio alle ore 15.

►• 05 MAGGIO 2025
Focus. Questione di feeling. Degli Esposti lascia. Adesso é toto diesse. Rebus su Fontana

Questione di feeling. Parafrasando sulle note della canzone di Mina e Riccardo Cocciante. ll Gubbio esce al primo turno dai playoff e inizia da subito una rivoluzione. In pratica le scelte fatte la scorsa estate non hanno avuto un seguito. A partire dal tecnico Roberto Taurino che é stato esonerato a dicembre ad una giornata dal termine dalla fine del girone di andata. Mentre dopo il match di Arezzo ha parlato il direttore sportivo Alessandro Degli Esposti specificando apertamente: «Il mio percorso a Gubbio terminerà e il mio futuro sarà altrove». Parole che poi hanno dato seguito ad un comunicato stampa della società con le parole pronunciate dal presidente Sauro Notari all'indomani della sconfitta di Arezzo precisando testualmente: «Confermo le parole del direttore sportivo Degli Esposti, le nostre strade si divideranno a fine stagione e credo che sia la soluzione migliore per entrambi perchè ritengo che non ci fossero le condizioni per proseguire insieme. Spero di individuare nel minor tempo possibile il profilo migliore per il nostro club». Questione di feeling, dicevamo, tra le due componenti che manca ormai da mesi. Un rapporto che é cominciato a scricchiolare durante la stagione quando proprio il patron rossoblù ha dichiarato apertamente alla stampa il suo disappunto sulla costruzione (e sui costi) della squadra deligittimando la figura del direttore sportivo. Da quel momento in poi, comprese alcune scelte sul mercato invernale (su tutti l'operazione Tommasini sul quale esisteva una diversità di vedute se doverlo cedere o meno a gennaio), la relazione si é praticamente interrotta perentoriamente. Infatti già da giorni si parla che la società sta cercando un nuovo direttore sportivo. Abbiamo fatto il nome di Francesco Cangi perchè si é fatto notare come diesse della Pianese che ha appena passato il primo turno dei playoff battendo in trasferta il Pineto. Un profilo che piace molto alla società, inoltre le due parti hanno avuto già un colloquio tempo fa, però poi non c'è stato un seguito. Infatti, secondo alcune indiscrezioni, il tifernate Francesco Cangi ha già pronto un rinnovo di contratto con la Pianese: si parla di un accordo triennale. Alla proprietà del Gubbio tuttavia piace un altro profilo. Si parla di un nome già noto. Davide Mignemi ha appena finito l'esperienza a Campobasso interrompendo il rapporto con la squadra molisana, dopo l'esperienza iniziale stagionale di breve durata a Siracusa: i siciliani hanno appena vinto il campionato di serie D (battendo la concorrenza della Reggina) salendo in serie C. Il direttore sportivo catanese é una figura che piace alla presidenza ma per adesso non ci risulta che ci siano stati dei contatti tra le parti. Pertanto le sorprese sono dietro l'angolo. Tutto da scrivere anche il destino dell'allenatore Gaetano Fontana che durante la stagione ha esternato delle carenze a livello strutturale: nello specifico si è parlato di campi di allenamento e di stadio. Fontana in verità ha un altro anno di contratto con il Gubbio, ma le parti avranno bisogno di chiarirsi a tavolino prima di decidere di proseguire ancora insieme. Intanto la Primavera 3 di Alex Sandreani continua a stupire perchè nella gara di ritorno di semifinale playoff giocata al Pietro Barbetti ha superato per 3-2 il Potenza con una doppietta di Sportolaro e tris di Cuccarini. La finale inizierà sabato nella gara di andata che si giocherà a Gubbio contro il Catanzaro. Exploit dell'Under 17 di Tafani che vince a Perugia il derby per 4-2 grazie alla doppietta di Becciolotti, in rete pure Prosperini e Marcucci.    

►• 04 MAGGIO 2025
Playoff: Arezzo vincente per 3-1. Non basta Corsinelli. Gubbio out. Le foto di Arezzo-Gubbio

Gubbio ad Arezzo nella prima giornata dei playoff. La cronaca. Al 3' disimpegno errato degli aretini al limite, così D'Ursi serve in area Iaccarino che tentenna troppo, para a terra Trombini. All' 8' ci prova lo stesso Iaccarino con un tiro dal limite che viene abbrancato in due tempi da Trombini. Al 10' il Gubbio trova la via della rete: sulla destra va via Spina che pennella in area un cross vellutato per Corsinelli che di testa incorna preciso e insacca la sfera sotto all'incrocio. Una bella azione, altrettanto bella l'esecuzione. Reazione degli aretini al 12' con un tiro di Mawuli dal limite che termina a lato. Al 18' azione in contropiede con Corsinelli che serve in area Spina, tiro secco di sinistro con la palla che si infrange sull'esterno della rete. Al 20' clamorosa occasione mancata dagli amaranto quando Ravasio in area libera solo davanti alla porta Pattarello ma da pochi passi spedisce incredibilmente alto. La partita é accesa e non mancano i colpi di scena. Al 28' una azione personale in slalom di Spina che entra in area e calcia di destro radente, palla che che colpisce la base del palo. Al 30' invece c'è il capovolgimento di fronte e l'Arezzo pareggia: va via sulla destra Renzi che mette in area una palla filtrante dove Ravasio si gira in maniera fulminea e di destro indirizza la palla verso l'angolino basso: palla che colpisce il palo interno e si insacca in rete. Al 34' lo stesso Ravasio sfiora il raddoppio (su cross in area di Mawuli) con un tiro al volo che viene deviato a pochi passi dalla porta con un tocco provvidenziale di Zallu che spedisce la sfera in calcio d'angolo. Ripresa. All' 8' azione sulla sinistra di Dezi che serve in area Ravasio che si gira e cerca la porta: provvidenziale intervento di Rosaia in scivolata e si salva in calcio d'angolo. Al 18' arriva il raddoppio amaranto: tutto nasce sulla sinistra quando Tavernelli ruba palla e duetta con Mawuli a centrocampo, l'ex attaccante dei rossoblù si invola sulla sinistra e serve al centro Ravasio che dai venti metri fa partire un destro al volo terra-aria con la palla che si insacca sotto all'incrocio. Al 20' tiro da fuori area di Guccione, para a terra Venturi. Su capovolgimento di fronte ci prova in girata volante Rocchi (sugli sviluppi di un corner) con palla che va a lato di poco. Al 28' il Gubbio resta in dieci: colpo di tacco smarcante di Ravasio che lancia in porta Tavernelli ma viene fermato al limite con fallo da Signorini, cartellino rosso diretto per il capitano dei rossoblù, l'arbitro considera l'azione come una chiara occasione da gol. Proteste rossoblù, piuttosto vivaci soprattutto dalla panchina eugubina con il quarto uomo che cerca di calmare gli animi.  Al 35' calcio di rigore per gli amaranto quando Pattarello cade a terra dopo un contatto con Rocchi che poi viene ammonito (decisione confermata dal Var). Dal dischetto lo stesso Pattarello calcia forte e angolato, palla sotto all'incrocio. Finisce così: 3 a 1 in favore dell'Arezzo. Gubbio fuori dai playoff al primo turno. Di seguito le immagini. Fotoservizio di Roberto Settonce. Nel link (» vedi foto).
Tabellino: Arezzo - Gubbio (3-1):
Arezzo (4-3-3): Trombini; Renzi, Gilli, Chiosa, Righetti; Mawuli (22' st Chierico), Guccione (37' st Santoro), Dezi (37' st Damiani); Pattarello (44' st Capello), Ravasio (44' st Ogunseye), Tavernelli. A disp.: Galli, Borra, Montini, Settembrini, Fiore, Gigli, Bigi, Coccia. All.: Bucchi.
Gubbio (4-1-4-1): Venturi; Zallu, Signorini,
Rocchi, Tentardini (24' st David); Rosaia; Spina (30' st Tozzuolo), Iaccarino, Corsinelli, D'Ursi; Tommasini. A disp.: Bolletta, Di Vincenzo, D'Avino, Stramaccioni, Conti, Proietti, Faggi, Maisto, Giovannini, Franchini, Di Massimo, Rovaglia. All.: Fontana.
Arbitro: Di Francesco di Ostia Lido (Taverna di Bergamo e Peloso di Nichelino); quarto uomo: Di Cicco di Lanciano. Var: Forneau di Roma. Avar: Allegretta di Molfetta.
Reti: 10' pt Corsinelli (G), 30' pt Ravasio (A), 18' st Ravasio (A), 35' st Pattarello (A) rigore.
Espulso: 28' st Signorini (G) per fallo per chiara occasione da gol. Ammoniti: Mawuli (A), Rosaia (G), Guccione (A), Tentardini (G), Rocchi (G), Ogunseye (A). Angoli: 5-5. Recupero: 1' pt; 5' st. Spettatori: 4077 (di cui 87 da Gubbio).

►• 30 APRILE 2025
Parisi: "Il Gubbio lo seguo sempre. Tappa più felice della mia carriera. La tecnica oggi..."

É stato il vero 'numero 10' stampato sulla maglia del Gubbio di fine anni '90 e inizio anni 2000: nel suo score una vittoria del campionato in D, poi annate importanti in serie C2 con i rossoblù: si ricorda in particolare che aveva il piede fatato soprattutto sui calci piazzati, stile Baggio nelle punizioni. Stiamo parlando di Felice Parisi che proprio in questi giorni é stato a Gubbio. Perciò chiediamo subito, quale é il motivo di questa visita? "Ho una società vicino Lugo di Romagna, si chiama Stantga Sport (club di calcio a Sant'Agata sul Santerno ndr): sono sia il presidente nonchè l'allenatore della squadra di ragazzi del 2009. Ho due giovani molto promettenti che sono stati visti da diverse società, perciò mi sembrava il minimo farli vedere anche al Gubbio". Sappiamo i nomi. Sono Diego Zaccherini, esterno di attacco, in campionato ha realizzato 16 reti. Poi c'è Riccardo Ricci, attaccante centrale, che ha realizzato invece 22 reti in campionato. Entrambi sono classe 2009. Ci dica? "Sì, perfetto, sono proprio loro. Entrambi hanno fatto una 'due giorni' con i ragazzi del 2008 e sembra che hanno avuto un buon riscontro". A Felice Parisi é stata regalata una maglia con il suo nome, vero? "Mi hanno reso molto felice perchè é stato un regalo inaspettato. Ero andato in sede per salutare alcune persone che conoscevo quando giocavo come Moriconi e Pozzolini: mi hanno fatto questo regalo ed io ho molto gradito". Il Gubbio lo segue ancora? "Sempre. É stata la tappa più felice della mia carriera. Vengo ogni tanto come turista. Mentre l'anno scorso ci siamo ritrovati per il 25esimo anno della vittoria del campionato organizzata dal presidente Guerriero Tasso: ma quello era un gruppo davvero fantastico, infatti a distanza di anni abbiamo creato un gruppo whatsapp e ogni tanto ci rivediamo. Credo che al di là dell'aspetto tecnico quello era un gruppo molto coeso e non é un caso che arrivarono i risultati". Calciatori che ricordano ancora a Gubbio: "Beh, voglio dire: Bignone, Caracciolo, Martinetti, Cau, Pino Lorenzo, ma non vorrei fare un torto a nessuno. Tutti ragazzi importanti e di valore". Una domanda nasce spontanea. Ma un 'numero 10' alla Parisi nel calcio di oggi esiste in terza serie? "Ma voi che ne dite? Non saprei e non lo posso direi io". Per noi no, secondo lei? "Penso che sia così perchè il calcio oggi é diventato più fisico e più tattico. Perciò si prediligono più questi elementi che l'aspetto tecnico. Però io sono dell'idea che la tecnica nel calcio veloce é fondamentale. La tecnica però va insegnata ai giovani: si acquisisce dopo ore di sedute e di lavoro perchè vanno ripetute e ripetute ancora". Un messaggio ai tifosi del Gubbio? "Sicuramente mi hanno dato di più di quello che ho potuto dare io. Sono stato sempre supportato anche nelle prestazioni negative. Gubbio per me é stata la squadra e la città che mi hanno dato di più in carriera. Perciò al Gubbio auguro il massimo dei risultati e tutte le maggiori soddisfazioni".

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Girone B - 2025/2026

Abruzzo (1)
Pineto
Emilia-Romagna (4)
Carpi, Forli, Ravenna, Rimini
Piemonte (2)
Bra, Juventus Next Gen
Marche (3)
Ascoli, Sambenedettese,
Vis Pesaro
Molise(1)
Campobasso
Lazio (1)
Guidonia Montecelio
Toscana (4)
Arezzo, Livorno, Pontedera, Pianese
Umbria (3)
Gubbio, Perugia, Ternana
Sardegna (1)
Torres

Amarcord rossoblu


Anno 2011-2012 Serie B:

MATCH CLOU:

1 ottobre 2011:

Gubbio-Verona 1-1
Spettatori: 3911

24 ottobre 2011:
Gubbio-Torino 1-0
Spettatori: 4173

6 gennaio 2012:
Gubbio-Bari 2-2
Spettatori: 3821

28 gennaio 2012:
Gubbio-Sampdoria 0-0
Spettatori: 3977

28 aprile 2012:
Gubbio-Pescara 0-2
Spettatori: 4434

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