SERIE C - GIRONE B
DICIOTTESIMA GIORNATA
DOM. 8 DICEMBRE 2024
STADIO FELICE CHINETTI
SOLBIATE ARNO - VARESE
ORE 12:30

MILAN FUTURO

1

GUBBIO

0

DICIANNOVESIMA GIORN.
DOM. 15 DICEMBRE 2024
STADIO PIETRO BARBETTI
ORE 17:30

GUBBIO-SPAL

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CLASSIFICA
GIRONE B SERIE C
2024-2025

Pescara
Ternana (-2)
Entella
Torres
Vis Pesaro
Rimini
Arezzo
Campobasso
Pianese
Pineto
Ascoli
Carpi
Gubbio
Perugia
Spal (-3)
Lucchese
Pontedera
Milan Futuro
Sestri Levante
Legnago

39
39
37
32
32
27
26
24

24

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19
17

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16
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Risultati Calcio...

DICIOTTESIMA GIORNATA
DOM. 8 DICEMBRE 2024

Ascoli
Sestri Levante

4
1

Carpi
Torres

1
2

Lucchese
Arezzo lunedi

-
-

Perugia
Campobasso 
lunedi

-
-

Pescara
Legnago

0
1

Pianese
Ternana

1
3

Rimini
Pontedera

5
1

Spal
Vis Pesaro

0
1

Virtus Entella
Pineto

4
1

Marcatori 2024-2025
Serie C - Girone B

Cicerelli Ternana
Corazza Ascoli
Cianci Ternana
Bruzzaniti Pineto

12
11
9
8

Vedi lo stadio Barbetti!

Marcatori Gubbio
2024-2025

D'Ursi
Tommasini
Rosaia
Corsinelli
Fossati
Rovaglia
Tozzuolo
Rocchi

2
2
2
2
2
1
1
1

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DICIANNOVESIMA GIORN.
DOM. 15 DICEMBRE 2024

Gubbio-Spal

Arezzo-Pianese

Campobasso-Pescara

Legnago-Ascoli

Pineto-Rimini

Pontedera-Perugia

Sestri Levante-Carpi

Ternana-V.Entella

Torres-Lucchese

Vis Pesaro-Milan Futuro

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31 MAGGIO 2019
Guidi rescinde con la Federcalcio. Ora è tutto pronto per Gubbio. C'è pure il video

Ormai il dado è tratto. Federico Guidi ha risolto il rapporto consensualmente con la Federcalcio. Tutto ciò è avvenuto nelle ultime ore e quindi per la fase finale di Euro 2019 per la Nazionale Under 19 ci vorrà un sostituto. Come comunica lo stesso sito della Figc. Perciò adesso il tecnico toscano (classe 1976) si è svincolato dalla Nazionale ed è libero per firmare con il Gubbio. Una firma che arriverà nelle prossime ore e perciò inizia la nuova avventura con i rossoblù. Con sè si porterà pure due collaboratori. In pratica ci saranno due nuove figure. Ovvero il vice allenatore Andrea Cupi: è stato collaboratore tecnico dell'Empoli. Inoltre arriverà il preparatore atletico Domenico Melino: la scorsa stagione si trovava alla Triestina quando c'era l'allenatore Giuseppe Sannino. Ha avuto una esperienza anche con la Salernitana sempre con Sannino allenatore. Con Federico Guidi invece aveva lavorato ai tempi della Fiorentina. Mentre come preparatore dei portieri dovrebbe essere confermato Giovanni Pascolini. Ecco così che si cambia pagina. Il Gubbio adesso si affiderà ad un allenatore emergente che ha avuto esperienze nel settore giovanile prima con Empoli e Fiorentina, poi con la Nazionale Under 20 e nell'ultima stagione con la Nazionale Under 19. Insomma sarà una stagione tutta da scoprire, a partire dalle scelte di mercato che si andranno a fare. C'è tanta curiosità e adesso non ci resta che attendere la fumata bianca che è imminente. Ormai la scelta è stata fatta. E così cadono tutte le altre candidature, a partire da Alvini, fino ad arrivare a Magi e Marcolini. Intanto Federico Guidi è già a Gubbio con il suo nuovo staff come si può vedere nel servizio girato e pubblicato dall'emittente Tef Channel.

30 MAGGIO 2019
Asta per Mario Rui. Aria di promozione per un eugubino. Ai playoff, negli ottavi tanti gol

Un calciatore, un portoghese. É passato per Gubbio. O per meglio dire, il suo vero esordio in Italia è avvenuto nella città dei Ceri quando nell'estate 2011 approdò in rossoblù quando il Parma lo girò in prestito alla società eugubina, che lo aveva appena acquistato dal Benfica. Stiamo parlando di Mario Rui Silva Duarte, anche se è meglio conosciuto come il nome abbreviativo Mario Rui. Adesso il laterale sinistro lusitano si trova al Napoli, ma potrebbe essere ceduto e su di lui si è aperta una vera e propria asta. Ne ha parlato infatti proprio il suo procuratore, Mario Giuffredi, e su di lui ci sarebbero già tre pretendenti di serie A: ovvero c'è interesse da parte di Roma (sarebbe un ritorno), del Torino e pure del Milan. Un sondaggio anche da parte del Benfica. Una notizia che viene riportata ampiamente dal sito Calcionapoli24.it e così per il calciatore portoghese continua la sua performance nel calcio che conta. D'altronde gioca ormai in pianta stabile nella nazionale maggiore del Portogallo e come compagno di squadra ha niente di meno che Cristiano Ronaldo. A Gubbio totalizzò 31 presenze e due reti in serie B nella stagione 2011-2012. C'è spazio per una notizia anche per un ex calciatore eugubino, che adesso ha intrapreso il ruolo di dirigente, e fino a due stagioni fa aveva lavorato a Gubbio come collaboratore nell'area tecnica. Stiamo parlando di Moreno Zebi. C'è aria di promozione in casa Novara. Era arrivato in terra piemontese nel ruolo di collaboratore nell'area tecnica al fianco del Ds Ludi e di conseguenza del Ds Borghetti. Zebi è una figura ben vista dal direttore generale Nespoli e perciò potrebbe essere promosso come nuovo Direttore Sportivo del Novara. Riporta la notizia il sito Forzanovara.net, pertanto per il dirigente eugubino si potrebbero aprire delle porte importanti con i gaudenziani. Intanto nei playoff agli ottavi non mancano i gol. Nel girone si sono affrontate Feralpisalò e Triestina, la gara è finita in parità: 1-1, con la rete di Granoche che si dimostra bomber infallibile e poi il pari dei gardesani è giunto per mezzo di Maiorino. L'Imolese invece ha perso in casa per 2-0 con il Piacenza con le reti segnate da Bertoncini e Ferrari (la scorsa stagione finì nel mirino del Gubbio). Grandi le emozioni nel derby siciliano con il doppio vantaggio del Trapani a Catania con le reti di Tulli e dell'ex rossoblù Daniele Ferretti, ma gli etnei riescono a rimontare con una doppietta di Ludi (una rete su rigore), fissando il risultato sul 2-2. Per ultimo il Pisa sbanca il campo dell'Arezzo per 3-2 in un derby toscano infuocato. Le partite di ritorno si giocheranno domenica 2 giugno e si decreteranno le finaliste dei playoff.

29 MAGGIO 2019
Sirene di mercato per Lo Porto. Possibili new entry baby. E l'ex Galderisi torna a parlare

Una notizia che rimbalza direttamente a livello nazionale. Riguarda un calciatore in scadenza con il Gubbio. Stiamo parlando del terzino sinistro Alessio Lo Porto, che nell'ultima fase di campionato con Galderisi è stato adattato pure da centrale difensivo nel 3-5-2, mostrandosi a suo agio, nonostante non è il suo ruolo predominante. Il calciatore romano adesso è finito nel mirino di diverse società, anche di categoria superiore. Si parla di un sondaggio di Albinoleffe, Carrarese e Teramo. Ma ci sarebbe anche un interesse dell'Ascoli che si trova in cadetteria. Notizia che viene scritta da Tuttomercatoweb.com e secondo alcune indiscrezioni questa informazione trova riscontro. D'altronde il calciatore romano non rientra più dalla prossima stagione nella fascia degli under, essendo un classe 1996. Tuttavia non sono completamente chiuse le porte con il Gubbio. Prossimamente ci dovrebbe essere un incontro tra le parti. Ma è altrettanto chiaro e possibile, visto le sirene di mercato, che Lo Porto potrebbe finire in altri lidi, con un sogno nel cassetto chiamato serie B. Detto ciò, si capisce che il mercato sta già entrando nel vivo. E sotto questo aspetto infatti si attende l'ufficializzazione del nuovo allenatore da parte del Gubbio. In pole (sembra cosa fatta) c'è Federico Guidi (classe 1976) che allena la Nazionale Under 19 azzurra. In caso di fumata bianca, prima, il tecnico toscano, dovrà rescindere il suo contratto con la Federcalcio italiana. Da quel momento in poi si capirà come potrebbe delinearsi la nuova rosa rossoblù per la prossima stagione. Non è escluso che avvenga una autentica rivoluzione. Si parla già di possibili nomi papabili giovani che ruotano proprio nell'ambito del calcio azzurro giovanile. Infatti sotto la lente di ingrandimento ci sarebbero due portieri. In primis Marco Carnesecchi, classe 2000, che sta giocando con l'Atalanta. Diciamo anche che l'estremo difensore dei bergamaschi (è nativo di Rimini) ha mercato e quindi ci potrebbe essere una serrata concorrenza. Occhi puntati pure su Alessandro Russo, classe 2001, in forza al Genoa: è originario di Reggio Calabria. Intanto torna a parlare l'ex tecnico dei rossoblù Nanu Galderisi e lo fa tramite Sportchannel214 (come riporta il portale Sportavellino.it). Ecco cosa dice riguardo al Gubbio: "Ho finito la stagione a Gubbio, è stata una buona stagione, siamo arrivati ad un punto dai playoff, poi però abbiamo deciso di prendere strade diverse. Io non ho voluto intralciare i piani della società e programmare subito il futuro. Io mi guarderò intorno visto che ci saranno molti movimenti questa estate". Inoltre avverte chi giocherà in serie C: "Per la Lega Pro, che sarà una sorta di B2, serve organizzazione e progettualità per programmare bene la stagione, conoscendo il valore delle avversarie. Servirà avere una squadra molto attrezzata per ben figurare. Per fare un campionato da Avellino e cioè di vertice. Già l’anno scorso c’erano gironi di fuoco, la prossima stagione con la risalita di Avellino, Bari, Cesena, Como. Probabilmente Mantova e Modena, la discesa probabile del Palermo, una tra Salernitana e Foggia, sarà davvero qualcosa di bello ma di complicato".

28 MAGGIO 2019
Espeche: "Mi sono guadagnato un ruolo importante nello spogliatoio. Puntare sui giovani..."

Ci sono diversi calciatori in scadenza. Uno dei quali è Marcos Espeche. Appunto, ora con il difensore centrale argentino, facciamo il punto della situazione. A partire dal fatto che Galderisi è andato via da Gubbio. Sorpreso o era nell'aria? "Penso che se Galderisi ha deciso di andarsene è senz'altro per il fatto che magari non ha potuto portare avanti il suo progetto. O qualcosa del genere. Dico questo perchè penso che a Gubbio si sia trovato bene, ben voluto dall'ambiente, ha lavorato bene e infine ha raggiunto l'obiettivo senza grandi problemi. Chiaro che bisognerebbe chiederlo direttamente al tecnico come mai ha fatto questa scelta. Tuttavia continuo a pensare che evidentemente Galderisi non ha visto qua un futuro attraverso la sua modalità di lavoro". Può essere che ci sono anche delle società ambiziose che si sono fatte sotto? "Chiaro che Galderisi è un ambizioso. Un sanguigno, che vuole vincere, che vuole provare a vincere sempre e comunque. Penso che se esiste una squadra che vuole vincere il campionato, credo che sia giusto che lui valuti queste situazioni. D'altronde alla fine si parla di ambizioni personali condivisibili. Ciò non toglie il fatto che mi dispiace perchè se anche io avrò la possibilità di restare a Gubbio, mi sarebbe piaciuto continuare con Galderisi". Ecco, appunto, si pone adesso una questione. La non presenza di Galderisi, può cambiare anche il futuro di Espeche? "Credo più che altro che questa domanda bisognerebbe farla al nuovo allenatore. Con un nuovo allenatore che deve essere ancora ufficializzato, la cosa certa è che qualcuno nuovo arriverà. Bisognerà inoltre vedere se io sono di gradimento al nuovo allenatore". Sì, ma con la società come siete rimasti? "Ci siamo sentiti, ma è successo prima che se ne andasse Galderisi. Perciò dobbiamo risentirci e fare il punto della situazione". Si parla (ormai sembra fatta al 90%) che arriverà il tecnico Guidi che finora ha allenato nelle giovanili. Ma che ne pensa? "Non lo conosco sinceramente. Tuttavia so che ha lavorato tanto a livello di settore giovanile. Credo che sia una bella scommessa. Sicuramente ha i suoi «pro» e i suoi «contro». É un allenatore alla prima esperienza in prima squadra. Ma in ogni modo credo che arriverà con delle motivazioni e con tanta voglia di fare bene". La stagione appena conclusa. Un parere a bocce ferme? "L'obiettivo è stato raggiunto. Quello principale era la salvezza. Per poco non siamo rientrati nei playoff. Si poteva fare anche qualcosa in più. Purtroppo abbiamo lasciato tanti punti per strada. Per errori nostri e sicuramente per mancanza di un qualcosa per giungere ad un traguardo più importante. A livello personale la stagione è stata senz'altro positiva. Mi sento di avere dato tutto il mio contributo alla squadra, in campo e fuori. Mi sono guadagnato un ruolo importante all'interno dello spogliatoio". Chi confermeresti come calciatore nel prossimo anno nel Gubbio? "Casiraghi". Purtroppo non è possibile perchè ha lasciato il Gubbio. Quindi? "Penso che sia importante puntare sui giovani di proprietà. Ci sono alla base ragazzi per bene che hanno voglia di fare, di lavorare, che devono anche crescere, ma c'è del potenziale. In qualche modo bisognerebbe permettere a questi ragazzi (senza esagerare) di mettersi in luce. Dico questo perchè a Gubbio si lavora bene in tranquillità".

27 MAGGIO 2019
Marchegiani: "Aspetto lumi dalla società. Una stagione formativa". Si è spento Marcheggiani

Gubbio, ora è il momento delle decisioni. Parliamo con il portiere Gabriele Marchegiani che è legato con il Gubbio fino a giugno 2020. Partiamo subito dicendo, ci sono novità sul suo conto? "Sì, sono sotto contratto e aspetto quello che succederà con il nuovo allenatore. E aspetto anche da parte della società quali sono i suoi piani. Nessuno mi ha detto che si ripartirà da me. Eravamo rimasti in un certo modo, però ancora devo parlare con la società e anche con l'allenatore che verrà. Varie situazioni ci sarebbero in ballo, però al momento niente di concreto. In ogni caso la mia priorità è parlare con la società. Riconosco che il Gubbio mi ha dato una possibilità non indifferente. Perciò in caso di offerte alletanti, la società ha il pieno dovere e la facoltà di decidere". Infatti ci risulta che è stato seguito da altri clubs in questa stagione, anche di categoria superiore, vero? "Diciamo di sì, ma è prematuro dirlo e per ora nulla di concreto". Tutto infatti è ancora da capire perchè se dovesse arrivare Guidi come allenatore si punterà sugli under. Sotto questo aspetto Marchegiani non rientrerà più in questa fascia. Giusto? "Con il mio procuratore c'era già un piano per parlare con il direttore sportivo per fare il punto della situazione. Al momento però non si è sentito nessuno. Ma io sono un tipo che mi piace sapere le cose come stanno. Vivo tutte le situazioni sempre al 100%. Perciò mi piace mettere subito le cose in chiaro". Un bilancio sulla stagione appena conclusa? "Appena sono arrivato già sapevo che poteva essere una stagione di sofferenze. Poi c'è stato un momento che ho creduto che potessimo fare qualcosa di più. Il nostro errore forse è stato quello che ci credevamo di essere migliori di quello che in realtà eravamo. É stato un campionato strano, equilibrato. Il rammarico c'è perchè bastava gestire un po' meglio un momento delicato e potevamo alla fine raggiungere i playoff. Ma in fin dei conti è tutto relativo perchè ci vanno dieci squadre e sarebbe stato difficile andare avanti. Perciò saremmo andati in vacanza una settimana dopo: è brutto da dire, ma si riduce a tutto questo perchè i playoff sono belli se poi si riesce ad arrivare fino in fondo, ma da decimi sarebbe stata molto dura. Il problema nostro si è caratterizzato nei due mesi finali in cui abbiamo perso un po' di solidità e abbiamo preso troppi gol. Così siamo calati tutti dietro, il sottoscritto per primo e ha influito sui risultati. É stata una stagione stressante dal punto di vista mentale perchè la salvezza è arrivata all'ultima giornata. Sicuramente è stato per me un campionato formativo. Ed è stato un campionato in fin dei conti giusto per il Gubbio per come era stato attrezzato". Lei chi considera un calciatore incedibile nel Gubbio? "Io". E ride (...). Allora, chi confermerebbe a tutti i costi al di là del portiere? "Sono rimasto molto legato ai difensori centrali: Espeche, Piccinni, pure quando ha giocato Maini, sono stati bravissimi. E forse lo dico per amore: mi hanno saputo dare sicurezza in campo nei momenti delicati in determinate partite". Lutto in casa rossoblù. Ci saluta Mario Marcheggiani, un collaboratore generoso del calcio eugubino, sempre presente in segreteria, perfino negli ultimi tempi e da sempre tifoso rossoblù. Il cordoglio di tutti.

26 MAGGIO 2019
Nuovo bivio. Ora il Gubbio cerca colui che lo... Guidi. Il tecnico fiorentino è la prima scelta

Gubbio, è nuovo bivio. Nuova stagione all'insegna del rinnovamento. Un taglio con il passato, un nuovo progetto che deve iniziare da zero. Dopo la cessazione del rapporto con Giuseppe Galderisi (in pratica a fine giugno era previsto un rinnovo che poi non è mai arrivato), adesso il Gubbio cerca una nuova guida. Ormai pare che la scelta sia stata fatta. Si profila una figura giovane: Federico Guidi, classe 1976, che ha lavorato sempre nel campo delle giovanili. Il quarantaduenne tecnico fiorentino, salvo imprevisti, adesso dovrà rescindere il contratto con la Federcalcio (scade il prossimo 31 luglio), e così rinuncerà alla Nazionale Under 19 che disputerà il prossimo campionato Europeo che si disputerà in questa estate. Pure il sito di Alfredo Pedullà (Alfredopedulla.com) si è sbilanciato scrivendo che è imminente la firma con l'allenatore toscano. Con l'arrivo di Guidi ci potrebbero essere anche delle novità nello staff tecnico. Secondo gli ultimi rumours manca solo l'ufficialità. Perciò in questo preciso momento, le altre candidature (Alvini era il più gettonato circa una settimana fa, un po' più indietro Magi e Marcolini) non sono praticabili, salvo clamorosi colpi di scena improvvisi. Ovviamente cambia il progetto. Prioritario l'utilizzo dei giovani da pescare da club di serie A, con l'ausilio della nuova figura tecnica che ha esperienza già nel campo delle giovanili nazionali. Con calciatori nati dal 1998 in poi per accedere ai contributi federali. Quel progetto che l'anno scorso è andato avanti solo in parte, per poi cambiare strada in corso. Da rivedere moltre strategie anche a livello di mercato. In bilico pure delle situazioni in essere. Entrambi i portieri potrebbero cambiare casacca perchè non rientrano più nei parametri degli under: Battaiola tuttavia rientra alla base perchè era in prestito dalla Cremonese, caso diverso per Marchegiani che è sotto contratto fino a giugno 2020 ma potrebbe cambiare aria. Sotto la lente di ingrandimento anche gli altri reparti dove dovrà essere ricostruito piano piano il puzzle. Con diversi calciatori in scadenza come Espeche, Ferretti, Lo Porto, Paolelli, Pedrelli, Piccinni, Davi, De Silvestro, Malaccari e Casiraghi (quest'ultimo però ha già annunciato che non rinnoverà). In scadenza per fine prestito (oltre a Battaiola) ci sono Nuti, Chinellato, Cattaneo, Campagnacci e Plescia. Sotto contratto (oltre a Marchegiani) figurano Maini, Tofanari, Schiaroli, Benedetti, Conti, Ricci, Battista e Tavernelli. Per quanto riguarda invece il futuro di Galderisi ancora non si sa nulla: sull'ormai ex tecnico dei rossoblù ci sarebbe stato un sondaggio di Feralpisalò, Vis Pesaro e si parla anche del Piacenza, mentre sono in calo le quotazioni per un approdo verso Monza (in questi ultimi giorni l'amministratore delegato dei brianzoli Galliani ha dichiarato che si proseguirà con Brocchi in panchina). Intanto nel girone (nei playout) il Rimini ribalta il risultato dell'andata (era stato sconfitto per 1-0) e in casa batte per 2-0 la Virtus Verona con le reti di Buonaventura e Alimi. Così la formazione guidata da Petrone si salva, mentre la squadra del trainer veronese Fresco retrocede nei dilettanti (come il Fano).

23 MAGGIO 2019
Addio a Galderisi. Adesso è notizia ufficiale. Ora è lotta a due: Guidi e Alvini in pole position

Quella sensazione era fondata. Ora è ufficiale. Le strade tra il Gubbio e Galderisi si separano. Come avvenne nel 2004. Arrivò a campionato in corso, ma a fine stagione non fu confermato: al suo posto nella stagione successiva fu scelto Ezio Castellucci. Nell'ultima stagione è arrivato a campionato in corso (dopo l'esonero di Sandreani dopo la sconfitta con il Renate del 25 novembre 2018), ma a giugno 2019 non rinnova. Perciò è addio, sancito dopo l'incontro che c'è stato tra le parti giovedì mattina (23 maggio). Adesso si deve iniziare di nuovo tutto daccapo. Nelle ultime due stagioni sono cambiati ben cinque allenatori. E adesso si aspetta il sesto. Bisognerà vedere chi sarà il prescelto. Diciamo che in questo preciso momento salgono le quotazioni di Federico Guidi, classe 1976, che finora ha avuto esperienze nel campo delle formazioni giovanili. A partire da Empoli, Fiorentina, mentre nelle ultime due annate ha guidato prima la Nazionale Under 20 e poi ultimamente gli Azzurri Under 19. Guidi è toscano è il suo modulo prediletto è il 4-3-3. Subito dietro in pole c'è Massimiliano Alvini, classe 1970, reduce tra i prof dalle esperienze di Albinoleffe, Pistoiese e Tuttocuio. Pure Alvini è toscano e il suo modulo prediletto invece è il 3-5-2. Secondo gli ultimi rumours ormai è una lotta tra questi due nomi. D'altronde il patron Notari sta cercando un tecnico giovane che faccia giocare anche dei giovani: ecco spiegato perchè è stato individuato Guidi come figura cardine per portare avanti questo progetto, in quanto è abituato a lavorare con i giovani. Tuttavia anche Alvini ha buone credenziali sotto questo aspetto. Attualmente è questo un borsino ragionato sulla chance dei candidati come allenatore. Perciò sono in ribasso sia le quotazioni per un ritorno di Magi e sia verso l'interessamento al trainer Marcolini che piace a molte pretendenti, tra le quali Vicenza, Siena e pure il Sudtirol (se Zanetti dovesse andare via da Bolzano). Chiaro che con un nuovo allenatore possono essere messi in discussione alcuni rinnovi con calciatori in scadenza. Stesso discorso vale per coloro che sono tornati in prestito alle squadre di appartenenza. Adesso, senza Galderisi, tutto può cambiare. Intanto lo stesso Giuseppe Galderisi lascia Gubbio con queste parole (con un comunicato stampa): "Al termine di una annata positiva in termini di risultati per la società e di un mio rilancio personale, abbiamo deciso comunque di salutarci, nel rispetto di una società che da subito deve programmare il futuro e delle mie ambizioni personali, che mi portano ad avere tempi più lunghi per attendere l'evoluzione di altre situazioni. L'abbraccio con il presidente Notari è stato il gesto che più racchiude il rapporto nato in questi mesi. Il mio abbraccio si estende a tutta la città e vorrei rassicurare gli eugubini sostenendo con convinzione che finché Notari sarà il presidente del Gubbio, ci sarà sempre il calcio ad alti livelli".

22 MAGGIO 2019
Playoff con brivido. Avanti Feralpisalò e Imolese. E adesso entra in gioco pure la Triestina

Primo turno playoff nazionali da brivido. Tuttavia due squadre del girone passano alla fase successiva. La Feralpisalò pareggia 2-2 a Catanzaro e passa il turno perchè all'andata si era imposta sui calabresi per 1-0. Vantaggio dei gardesani con Pesce, però poi è rimonta dei giallorossi prima con De Risio e poi raddoppio di Fischnaller. A ristabilire la parità ci pensa Legati ad un minuto dal termine. Assente l'ex eugubino Casoli nella formazione di Auteri che così viene eliminata. Altro incontro tirato in quel di Imola dove l'Imolese perde in casa per 3-1 con il Monza, ma passa il turno in virtù della vittoria per 3-1 al Brianteo di domenica scorsa. Risultato di parità, ma conta il miglior piazzamento in classifica della stessa Imolese perchè era testa di serie. Prima doppio vantaggio dei biancorossi nel primo tempo con le reti di D'Errico su rigore e Lepore, ma De Marchi a venti minuti dal termine fa tirare un sospiro di sollievo alla formazione guidata da Dionisi, e nel finale D'Errico segna il terzo gol ma non basta. Così il Monza esce dai playoff: l'ex Marchi si trovava in panchina in questo match ed è subentrato solamente nell'ultimo quarto d'ora di gioco. Pure nelle altre partite non si è scherzato. Il Catania dell'ex allenatore Sottil (e in campo gli ex Pisseri, Di Piazza e Marotta) ha raggiunto la qualificazione a nove minuti dal termine quando proprio Di Piazza pareggia e rende vano il gol che aveva segnato Lescano nel primo tempo per gli ospiti. All'andata era finita 1-1, con lo stesso risultato, perciò passano i siciliani per il miglior piazzamento (idem come l'Imolese). Passano il turno altre due toscane. Il Pisa batte per 2-1 la Carrarese, mentre l'Arezzo (in campo l'ex rossoblù Luciani) vince pure a Viterbo contro la Viterbese per 2-0. Così agli ottavi di finale ci saranno Imolese, Feralpisalò, Catania, Arezzo e Pisa, da adesso entreranno in gioco pure le seconde classificate di ogni girone: ovvero Piacenza, Triestina e Trapani. Totoallenatori. In partenza dal Sudtirol ci sarebbe il tecnico Zanetti che è finito nel mirino del Vicenza ma piace pure al Siena, così gli altoatesini stanno pensando a prendere l'allenatore Marcolini (ora è all'Albinoleffe) che piace anche al Gubbio. Così scrive Trivenetogoal.it e poi pure Tuttoc.com.

21 MAGGIO 2019
Tanta carne al fuoco. Rebus mercato allenatori. Sirene per Galderisi. Il Gubbio cerca altrove

Tanta carne al fuoco. E non si escludono colpi di scena. In attesa dell'incontro in settimana previsto tra l'allenatore Galderisi e il presidente Notari. Tanta carne al fuoco perchè arrivano notizie nuove, ovvio non da Gubbio (dove il silenzio ormai è predominante), ma da altrove. La notizia principale è che il trainer Giuseppe Galderisi, che sembrava finire al Padova, in realtà è appetito da altre realtà ed ora potrebbe vagliare diverse ipotesi. Infatti il tecnico salernitano è finito nel mirino adesso di due squadre lombarde: si parla di Feralpisalò e Monza. In verità è risaputo che Galderisi conosce bene il presidente Silvio Berlusconi ma anche Adriano Galliani dai tempi del Milan. Come dimostra anche quel cordiale saluto e abbraccio tra l'attuale amministratore delegato dei brianzoli Galliani e il tecnico rossoblù prima del match di campionato proprio a Monza. E curiosamente, proprio a Monza, Galderisi potrebbe così ritrovare l'attaccante Ettore Marchi, sul quale ha sempre espresso frasi con grandi elogi e stima. Ma c'è un'altra soluzione all'orizzonte. Ovvero ci sarebbe anche l'interessamento della Vis Pesaro (che coordina il mercato con la collaborazione con la Sampdoria): tra i vissini esiste la figura del diesse Claudio Crespini che conosce molto bene Giuseppe Galderisi perchè entrambi erano in rossoblù, cioè nell'esperienza eugubina datata 2004 (che fu condita con l'approdo ai playoff, poi persi in semifinale contro la Sangiovannese guidata allora da Maurizio Sarri). Ma c'è un'altra indicazione e riguarda pure il Gubbio. Infatti, a quanto pare, ora la società rossoblù si è già mossa per contattare una girandola di nomi di allenatori. Tra questi c'è stato pure Giuseppe Magi, che potrebbe concludere la sua esperienza alla Sambenedettese. Viene riportato in questo articolo dall'emittente Rtv San Marino. Non è una novità che in casa Gubbio è stato già contattato Massimiliano Alvini (ex Albinoleffe) e piace il giovane Federico Guidi, attuale allenatore della Nazionale Under 19. Sul taccuino figura anche il tecnico Michele Marcolini (ora è sulla panchina dell'Albinoleffe), ma difficilmente lascerà la società seriana. Durante la trasmissione «C Piace» condotta da Lorenzo Giardi su Rtv San Marino, era ospite lo stesso Giuseppe Magi che ha confessato: "Ma sì, ho sentito la dirigenza del Gubbio. Poco prima dei Ceri. Il Gubbio ha un discorso aperto con Galderisi, un allenatore che ha fatto molto bene, perchè subentrare in una squadra in difficoltà per portarla alla salvezza è sempre un risultato importante. Ma loro si stanno guardando già intorno, se non ci dovrebbero essere i presupposti per proseguire con Galderisi. Perciò hanno il piacere di fare pure una chiacchierata con me e dal sottoscritto ho dato la mia disponibilità. Fermo restando che fino a fine giugno sono un tesserato della Samb, perciò insieme con il diesse Fusco siamo in attesa pure degli sviluppi societari. Sto vagliando diverse possibilità dove poter lavorare, ma per Gubbio provo tanto affetto ed è una cosa non da poco conto".

20 MAGGIO 2019
L'editoriale. Dal "morso del lupo" e ripristinare l'effetto simpatia. Con cognizione di causa...

Lo scrivevamo esattamente un anno fa. Cioè: "Dal morso del lupo" e "Ripristinare l'effetto simpatia". Frase che resta sempre attualissima. Nulla è cambiato rispetto ad un anno fa. Una salvezza raggiunta al fotofinish come l'anno scorso. Due allenatori cambiati in questa stagione per arrivare all'obiettivo, l'anno scorso addirittura tre in corsa. Cinque allenatori in due stagioni. Scrivevamo anche un commento che tutt'oggi resta sibillino. Eccolo di seguito. Quando "si sente il morso del lupo" si deve fare attenzione: per la prossima stagione vanno evitati certi errori. Si parte da un presupposto. Essere umili nel lavoro, non pretendere di sapere tutto ed essere presuntuosi. Ognuno si prenda le proprie responsabilità. Ognuno svolga il suo ruolo senza prevaricare l'altro in maniera più aperta e trasparente possibile. Non creare false illusioni o inopportune aspettative. Comunicazione cristallina, limpida e comprensibile verso tutti (stampa, tifosi e non). Va tanto di moda il vocabolo "vogliamo il bene del Gubbio" o "il Gubbio è della città". Ma non deve restare sulla carta, deve portare i fatti. Cioè deve tornare l'effetto simpatia in una piazza che ha avuto un calo vertiginoso di spettatori in una stagione. Curiosamente, anche questo commento, torna di attualità. É bastato riavvolgere il nastro. Per rivedere e rispolverare certi concetti. Per questo motivo adesso è necessario programmare con le dovute accortezze. Per lavorare, per costruire, per progettare, servono prima di tutto delle basi e pure delle garanzie. Non si deve mai perdere la cognizione della realtà. Occorre volare basso. Occorre stare sempre con i piedi ben saldi per terra. Nel proporre dettagli costruttivi, noi veniamo tacciati talvolta di essere esagerati, dei pessimisti (o dei gufi), da costoro (per fortuna si contano sulla punta delle dita) che pensano solo al proprio orticino, ai propri interessi personali, sanno solo usare slealtà e invenzioni (deliberate) senza cognizione di causa. Verità nascoste che poi vengono sempre alla luce del sole. Però i veri conoscitori di calcio (che almeno si reputano tali), devono comprendere che solo attraverso la conoscenza di tutti i dettagli (comprese le critiche costruttive, che vanno analizzate profondamente e non insabbiate) riescono a realizzare un lavoro qualitativo, duraturo e perfettamente funzionale. Per questo motivo ribadiamo la necessità e la consapevolezza che al più presto venga pure ripristinata una comunicazione chiara e diretta verso la città, perchè poi si creano ambiguità e malintesi. In aggiunta, però, c'è da fare un'altra analisi concreta. Aver mantenuto la serie C, in un periodo di magra per tante società blasonate, è un fattore importante. Perciò va riconosciuto che il presidente Sauro Notari ci butta (per la Gubbio Calcio) tempo e denaro. Ci sono scadenze, degli impegni economici, si deve mantenere un budget per non sforare e quindi si cerca sempre di fare il passo non più lungo della gamba. E al momento attuale solamente Notari può portare avanti il progetto Gubbio Calcio. Altri imprenditori, al momento attuale, pronti a foraggiare il Gubbio non se ne vedono. Nemmeno con il binocolo. Questa è la realtà dei fatti. Questo va detto e precisato.

19 MAGGIO 2019
Scocca il momento della verità. Si decide ora il futuro. Si aspetta l'incontro con Galderisi

Questione allenatore. In primis c'è da sciogliere questo nodo. Che risulta basilare per programmare la futura stagione. Ancora tutto top secret. Ma adesso inizia la settimana dove ci sarà il momento della verità. Infatti è previsto nelle prossime ore un incontro risolutore tra le parti, ovvero tra il trainer Galderisi e la società eugubina capitanata dal patron Notari. Un incontro in cui si verificherà se ci saranno le condizioni per un possibile rinnovo con il tecnico salernitano, oppure le strade si separeranno. A meno che ci sia un nuovo rinvio, nelle prossime ore si farà luce sul nome dell'allenatore, dove ruota tutto il resto: campagna acquisti, cessioni ed eventuali rinnovi, che ora sono tutti in alto mare. Intanto si diceva che Galderisi potrebbe essere un nome appetibile per il Padova che una volta retrocesso dalla serie B vorrebbe cambiare guida tecnica. Infatti non è un mistero che Galderisi abbia voglia di allenare a Padova, una città che ama e in cui ci vive. Il problema che a Padova per ora la situazione è in alto mare anche a livello societario. Perciò ci sono tanti rumours. Tutto ruota infatti alla possibile conferma (oppure no) del direttore generale e responsabile dell'area tecnica Zamuner. Se dovesse restare, è possibile che lo stesso Zamuner voglia portare in biancoscudato come allenatore Bruno Tedino. E si è pensato come nuovo diesse ad alcuni nomi come Bravo (Sudtirol) e Seeber, che ha appena chiuso il rapporto con il Vicenza (così scrive Padovagoal.it). D'altronde si sta pensando ad un passaggio di mano societario dove proprio il presidente Roberto Bonetto ha specificato che il nuovo proprietario di maggioranza sarà l'imprenditore Joseph Oughourlian (come specifica Padovacalcio.it). Tuttavia appare sicuro che Bisoli non sarà confermato nella città patavina e si parla che è finito nel mirino del Cesena, appena neopromosso in serie C (così riporta Trivenetogoal.it). Insomma, la situazione è ingarbugliata a Padova. Come del resto sembra ingarbugliata la situazione a Gubbio se Galderisi non scioglierà le riserve. In caso di fumata nera con il tecnico rossoblù, il più gettonato ad essere il nuovo allenatore del Gubbio è Massimiliano Alvini (già contattato), reduce dall'esperienza all'Albinoleffe. Dal mercato intanto trapela il primo nome per un possibile acquisto. Si tratta del centrocampista Romeo Bertani, classe '99, reduce dall'esperienza in serie D con il Mezzolara: su di lui ci sarebbe l'interesse di Fermana, Imolese, Vis Pesaro e appunto il Gubbio (così riporta Tuttoc.com). Ma prima... l'allenatore. Playoff. Clamorosa vittoria in trasferta dell'Imolese per 3-1 nella partita di andata a Monza: in rete Lanini e doppietta di Cappelluzzo; gol brianzolo di D'Errico. Primo match in favore della Feralpisalò che supera per 1-0 il Catanzaro con rete di Maiorino. Nei playout primo round alla Virtus Verona che batte il Rimini per 1-0 con rete di Sirignano. Curiosità: Arezzo travolgente per 3-0 sulla Viterbese con doppietta di Brunori Sandri (era finito nel mirino del Gubbio la scorsa estate).

16 MAGGIO 2019
Playoff, la situazione. La storia di alcuni ex rossoblù. Mentre a Gubbio ancora c'è l'attesa

Una serie C che continua a giocarsi i playoff, e proprio mentre a Gubbio avveniva la corsa dei Ceri, ci sono state altre due partite nel girone. Due pareggi che hanno agevolato le squadre casalinghe. Cioè la Feralpisalò ha pareggiato in casa (per 0-0) contro il Ravenna e ha passato il turno: perciò i romagnoli vengono eliminati. Altro pareggio, ma partita vibrante tra Monza e Sudtirol che finisce 3-3: in vantaggio di due reti i brianzoli con D'Errico e l'ex rossoblù Marconi, poi clamorosa rimonta degli altoatesini con Morosini, Vinetot e Turchetta; ad un minuto dal termine trova iI varco giusto Armellino di testa e regala il passaggio del turno ai lombardi. Perciò Sudtirol eliminato. Adesso inizia il primo turno nazionale dei playoff, dove subentrano anche le squadre meglio classificate nei gironi e dopo il sorteggio ecco gli accoppiamenti. Con partite che stavolta si giocano con andata e ritorno (domenica 19 maggio e poi mercoledì 22 maggio). La Feralpisalò ospiterà domenica il Catanzaro (dove c'è l'ex Casoli), mentre il Monza giocherà al Brianteo contro l'Imolese. Gli altri accoppiamenti nel tabellone vedono le gare tra Potenza-Catania, Arezzo-Viterbese e Carrarese-Pisa. In caso di parità di punteggio tra andata e ritorno passerà il turno chi avrà conseguito la migliore differenza reti. Di conseguenza passerà il turno la testa di serie. Intanto altre società si stanno già muovendo sul mercato. Il neopromosso Como (probabile inserimento nel girone del Gubbio) vuole ripartire con tanti punti fermi ed è vicino alla conferma del centrocampista Raggio Garibaldi (ex rossoblù), protagonista con 21 presenze e due reti realizzate (da novembre 2018). Mentre il Vicenza del presidente Rosso ha deciso di interrompere il rapporto con il direttore sportivo Seeber, dopo una collaborazione pluriennale con il proprietario della Diesel Jeans. E il neopromosso Bari, dopo aver annunciato la conferma dell'allenatore Cornacchini (ex rossoblù), ora arrivano le parole di elogio del patron dei biancorossi Luigi De Laurentiis che spiega così il rinnovo: «Cornacchini ci ha convinto come uomo». Si può leggere in questo articolo su Tuttoc.com. Ed ora si attende a Gubbio cosa succederà, a partire da chi potrebbe essere l'allenatore.

14 MAGGIO 2019
Spettatori, che declino: in due anni -35% di abbonati; pubblico in calata del 55% in sei anni

Fine della stagione. Ora un'altra statistica, dopo quella riguardante la squadra. Parliamo di tifosi. In questa annata la media spettatori al Pietro Barbetti è stata per una media di 880 presenze a partita. Non ottimale l'affluenza. Il picco maggiore nel derby contro il Fano (1242 spettatori) mentre la punta minore si è registrata con la Virtus Verona (682 spettatori con appena 240 paganti). In ben nove partite (sulle 19 totali giocate in casa) non si è raggiunta la quota di 800 spettatori. In una sola stagione si sono persi una media di 80 spettatori a partita. Si è passati da una media di 960 spettatori a partita ad una media di 880 unità (un calo del 10%). Ma il calo notevole si denota se si va indietro di due stagioni soltanto (2016-2017): nell'annata in cui alla guida c'era Magi c'è stata una media di 1170 presenze a partita (rispetto agli 880 di oggi): in pratica in solo due anni si sono persi la bellezza di 290 spettatori di media a partita, per un calo effettivo del 25% di presenze allo stadio. La media di quest'anno non si discosta tanto dalla stagione in cui il Gubbio si trovava in serie D (2015-2016): 870 di media spettatori, ma con l'attenuante che il Gubbio per due partite dovette giocare a porte chiuse (con il Ponsacco e con il Viareggio). Pensare che il Gubbio, nella sua storia, tra i professionisti, ha sempre sforato le mille presenze di media. Nel 2014-2015 (nell'anno della retrocessione) c'era una media di 1150 spettatori. E addirittura nel 2013-2014 c'è stata una media di 1840 spettatori. Nel 2012-2013 oltretutto c'è stata una media di 1950 presenze al Barbetti. In pratica in soli sei anni c'è stato un calo di più di un migliaio di presenze (pari cioè a 1080 spettatori a partita), quantificabile ad una diminuzione del 55%. Pure nel numero di abbonati c'è stato un netto calo: la stagione corrente si è chiusa con 440 abbonamenti. La scorsa stagione aveva toccato 535 abbonati. Due stagioni fa invece erano state fatte 675 tessere di abbonamento: +235 abbonati rispetto ad oggi, con un calo in soli due anni del 35%. Se poi guardiamo la stagione 2012-2013 dove si è toccato 1245 abbonati, c'è stato un calo di 805 abbonamenti (cioè un declino pari al 65%). Pensare che in serie B la tifoseria eugubina aveva toccato 2475 abbonamenti, per una media di spettatori a partita pari a 3540 persone. Nel girone, per numero di spettatori, il Gubbio si piazza al quindicesimo posto. Al primo posto il Vicenza con una media di 8070 spettatori a partita. A seguire Triestina (4420 di media), Ternana (2550), Samb (2470), Rimini (2120) e Monza (2120).

13 MAGGIO 2019
Situazione calciatori: chi è sotto contratto e chi no. Dalla serie D: ecco chi è salito in serie C

Per pianificare il futuro, oltre al nome dell'allenatore, ci sarà da capire con quale pacchetto di calciatori si vorrà proseguire. Su questo c'è da fare un rendiconto. Sono ancora legati al Gubbio anche per la prossima stagione il portiere Marchegiani, i difensori Tofanari e Schiaroli, i centrocampisti Benedetti, Conti e Ricci, infine gli attaccanti Battista e Tavernelli. Con il difensore Maini invece c'è un discorso a parte: è in scadenza, ma con un opzione di rinnovo per il secondo anno. Mentre da giugno sono liberi (salvo rinnovo) da ogni vincolo i difensori Espeche, Ferretti, Lo Porto, Paolelli, Pedrelli e Piccinni, i centrocampisti Davì e Malaccari, e gli attaccanti De Silvestro e Casiraghi. Per fine prestito tornano alla base il portiere Battaiola (Cremonese), il fantasista Cattaneo (Novara), l'attaccante Chinellato (Padova), il difensore Nuti (Chievo Verona), la punta Campagnacci (Siena) e il centravanti Plescia (Empoli). Tutto questo è il quadro complessivo al momento attuale. Tra questi Casiraghi ha già annunciato l'addio e in pole sul calciatore lombardo ci sarebbero due squadre di serie B: infatti, dopo il Pordenone, esiste un interessamento della Juve Stabia (appena promossa in cadetteria). Sull'attaccante De Silvestro invece ci sono alcuni clubs che lo hanno visionato e lo stanno monitorando, tra cui il Siena. Un calciatore che ha mercato è anche il portiere Marchegiani, ma qui il discorso è diverso perchè l'estremo difensore è ancora legato al Gubbio fino a giugno 2020. Ma il portiere non può più considerarsi fuoriquota per via dell'età (è un classe '96). Pertanto, tutto è possibile. D'altronde il Gubbio vuole proseguire il progetto che si basa sull'impiego dei giovani per avere i contributi federali per la prossima annata. Anche se in tal senso, durante la stagione, soprattutto nella fase di ritorno, l'impiego dei giovani è stato piuttosto frammentario. Ovviamente c'è da dare i conti anche con il cambio del regolamento per accedere ai gettoni sui giovani: dal prossimo anno bisognerà avere in campo gli under per almeno 270 minuti, che in parole povere significa che devono giocarne titolari almeno tre. Cambiamo capitolo. Sono ufficiali le nove squadre che dalla serie D disputeranno il prossimo anno la serie C. Sono in pratica il Lecco, Como, Arzignano Valchiampo, Pergolettese, Pianese, Cesena, Avellino, Picerno e Bari. Torna in C il Como dove in squadra ci sono due ex rossoblù: il difensore Martino Borghese e pure il centrocampista Silvano Raggio Garibaldi. Stesso discorso vale per il Bari dove c'è l'ex tecnico dei rossoblù Giovanni Cornacchini (confermato per la prossima stagione). Non ce l'ha fatta invece a risalire tra i professionisti il Modena (tra le sue fila ci sono gli ex rossoblù Massimo Loviso ed Emilio Dierna) perdendo per 2-1 lo spareggio con la Pergolettese sul neutro di Novara. Doveva essere il campionato di Modena (allenato da Alberto Bollini) e Reggiana (ora denominata Reggio Audace, guidata da Mauro Antonioli), invece a godere è il terzo incomodo. Che dire: vincere una serie D non è così facile, per nessuno.

12 MAGGIO 2019
Ora tutto ruota intorno all'allenatore. Se Nanu Galderisi andrà via, spunta l'idea Max Alvini

Si potrebbe verificare un colpo di scena. Mettiamo il condizionale perchè è d'obbligo. Le parti si sono prese del tempo. Un decina di giorni. Ci sarà un incontro tra il presidente Notari e l'allenatore Galderisi. Si parla del prossimo 20 maggio. L'ultima data possibile. Da quel momento in poi si saprà se ci sarà un rinnovo oppure no. Un rinnovo che a tutt'oggi sembra tutt'altro che scontato. Infatti, a quanto pare, Galderisi ha richieste. Si parla infatti di una trattativa con il Padova, che è appena retrocesso dalla serie B. La società biancoscudata vorrebbe ripartire con un'altra figura in panchina dopo una stagione travagliata dove si sono succeduti tre allenatori: ovvero Bisoli (esonerato, poi richiamato, e poi ancora di nuovo allontanato), Foscarini (esonerato) e per ultimo Centurioni. Galderisi sarebbe la figura giusta per il rilancio dei patavini perchè ha già indossato la casacca degli euganei per sette stagioni dove ha segnato 50 reti in biancorosso, condita dalla promozione in serie A nel 1994 dopo aver vinto allora lo spareggio contro il Cesena. Si era parlato di un sondaggio anche del Sudtirol, ma la pista che porta a Padova sembra la più concreta: infatti Galderisi è nativo di Salerno, ma è molto legato alla città veneta perchè ci vive. Detto ciò, il Gubbio sembra che si sia già mosso per individuare un eventuale sostituto. In primis la figura ricade su Massimiliano Alvini, classe 1970, nativo di Fucecchio: nei professionisti è stato allenatore di Tuttocuoio, Pistoiese e nelle ultime tre stagioni si trovava all'Albinoleffe (anche se in questa ultima stagione è stato esonerato dai seriani e al suo posto è arrivato Marcolini sulla panchina della squadra bergamasca). Il tecnico toscano in queste ultime stagioni ha usato il modulo 3-4-2-1 o il 3-5-2, cioè lo stesso utilizzato da Galderisi nell'ultima parte di campionato. Ai tempi della Tuttocuoio a tratti aveva adoperato anche il 4-3-1-2 per poi chiudere sempre con il 3-5-2. La scelta sarebbe ricaduta su Alvini perchè pure in passato ha lavorato con i giovani e il Gubbio non vuole sottovalutare questo aspetto. Ovvio, che, al momento viaggiamo nel mondo delle ipotesi. Tuttavia la società eugubina si è già data da fare per non restare scoperta in caso di addio definitivo con Galderisi e ha cominciato a fare dei sondaggi. Lutto: sono deceduti due ex dirigenti e da sempre tifosi rossoblù. Il cordoglio per la scomparsa di Luigi Marinetti (imprenditore nel settore del commercio dei motoveicoli), da quasi 40 anni dirigente del Gubbio, è stato addetto agli arbitri, ha seguito assiduamente la squadra fino agli ultimi giorni della sua vita. Il cordoglio anche per la scomparsa di Mauro Minelli (imprenditore nel settore del commercio delle biciclette e del carburante a Padule; ex ciclista a cavallo degli anni '50 e gli anni '60), è stato dirigente del Gubbio negli anni 2000. Intanto si è giocata la prima fase dei playoff: passano il turno il Sudtirol (1-0 ai danni della Samb), il Ravenna (pari interno per 1-1 con il Vicenza) e il Monza (2-0 sulla Fermana; in rete pure l'ex rossoblù Ettore Marchi). Influente il fattore campo.

09 MAGGIO 2019
Notari: "Essere contenti della C. Gubbio è mia passione, respinte altre proposte. E ora fare..."

A tutto campo con il patron Sauro Notari. A bocce ferme il presidente esprime tutto il suo pensiero. E si parte da un bilancio stagionale. Cosa ci può dire? "Tanti alti e bassi, tuttavia abbiamo raggiunto il primo nostro obiettivo della salvezza. Adesso si potrebbero trarre tante conclusioni, per dire che forse si sarebbe potuto raggiungere un obiettivo più prestigioso. Ma nel calcio con i «sè» e con i «mà» non si va da nessuna parte. Perciò va bene così. L'importante adesso è programmare subito per l'annata prossima: dovremo pianificare tante cose sull'assetto societario, su tutto quello che sarà l'impronta del settore giovanile, con volti o figure nuove, che siano importanti per fare un salto di qualità. Le nostre scelte talvolta sono fatte bene e altre volte no. Ma non dimentichiamoci che stiamo disputando una categoria importante e già dal prossimo anno ci saranno avversarie nuove importanti (vedi Padova o Cesena). La città dovrebbe essere contenta di aver mantenuto la categoria. Poi, è ovvio, sappiamo che nel calcio la critica si trova sempre dietro la porta. La contestazione sta dietro l'angolo. Perciò noi cercheremo di poter fare il meglio per il Gubbio. E vi dico una cosa". Prego, dica? "Se avessi voluto, il sottoscritto poteva entrare in altre società blasonate: ho avuto delle proposte. Però io ho messo il Gubbio sopra tutto: una città che amo, con valori importanti. Per me il calcio è una passione, ma io voglio legarla alla nostra meravigliosa città". Ha detto che ci saranno novità, si spieghi meglio? "Sì, certo. Prima di tutto vorrei fare una riunione popolare. Rivolta e aperta a tutti in sede. Parleremo del futuro ma parleremo anche con quelle persone che vorrebbero aiutarci, starci vicino, ma non solo sotto l'aspetto prettamente economico. Servono consigli, sono abituato ad ascoltare. Il Gubbio Calcio è aperto a tutti. Ma nel rispetto delle regole. Abbiamo bisogno di gente con la voglia di costruire e non di sfasciare tutto". Un dato dolente stagionale, il calo repentino del numero di tifosi allo stadio. Lei si è dato una spiegazione? "Purtroppo ho notato che anche in altre realtà calcistiche c'è stata una reale flessione. Però è anche vero che talvolta si sono dette cose non vere. Ovvero: che il presidente si è estraniato, si è chiuso a riccio oppure è un padre-padrone. Diciamo che il presidente ha i suoi difetti. Ma io sono il primo tifoso del Gubbio. Cerco di fare le cose sempre per migliorarsi, poi faccio anche degli sbagli. Ma credo che una serie C sia importante per Gubbio. Il tifoso deve capire che sono di Gubbio e tutto questo lo faccio per il glorioso Gubbio". Diciamo allora che forse è mancata una comunicazione chiara, diretta, spigliata e trasparente verso l'esterno? "Benissimo, questo è un argomento che mi sta a cuore. Chi vuole aiutarmi, lo deve fare anche in questo. Ci serve qualcuno che ci faccia allargare gli orizzonti e la nostra visione. Di certo questo aspetto rientrerà nelle cose che si parleranno in questa riunione. Mi sono accorto da solo che la comunicazione è stata latente. Serve un miglioramento, assolutamente. É importante comunicare alla città". Ultima cosa, Galderisi resta o no a Gubbio? "Con il tecnico ho avuto un grande rapporto. Già ci ho parlato e ci siamo presi una decina di giorni di tempo. Subito dopo ci incontriamo e si capirà se sarà fumata bianca o nera. Ho capito che nel calcio le cose non sono mai certe. Se ne dicono tante. In quel momento, saprete".

08 MAGGIO 2019
Classifica immutata nel girone. Monza ko in finale in Coppa. Niente playoff per la Ternana

Quando le illusioni restano illusioni. Tanti decantavano il fatto che per poco il Gubbio poteva finire ai playoff. Così non sarebbe stato anche in caso di un raggiungimento di un undicesimo posto. Infatti l'epilogo della Coppa Italia di serie C è stato tutt'altro che scontato. Il Monza aveva vinto la partita di andata per 2-1, era in vantaggio a Viterbo per la gara di ritorno. Ma nel calcio le partite si giocano fino all'ultimo. Tant'è che la Viterbese ci ha creduto fino all'ultimo secondo, anzi, fino ai minuti di recupero. In pratica il gol vittoria dei laziali è arrivato al 92' con la rete decisiva di Atanasov. La squadra allenata da Rigoli si è aggiudicata il trofeo nella finale di ritorno sconfiggendo la formazione guidata da Brocchi, dopo una partita tirata e senza esclusioni di colpi. Tra l'altro c'erano diversi ex rossoblù in campo come ad esempio il difensore Marconi e l'attaccante Marchi nel Monza, mentre sull'altra sponda giocava il difensore Rinaldi e il centrocampista Palermo. Lo stesso Marchi aveva impegnato dalla distanza il portiere locale Valentini nel primo tempo e nella ripresa aveva sfiorato il gol quando per un soffio è stato anticipato sulla linea di porta grazie ad un provvidenziale colpo di testa di salvataggio di Damiani. Perciò la Coppa va alla squadra gialloblù, mentre i brianzoli dovranno giocare subito il turno di playoff domenica dove in casa affronteranno la Fermana. Non si libera, come si supponeva, un posto playoff per il girone e la griglia rimane intatta come è avvenuto alla fine del campionato. Ne fa le spese in particolar modo la Ternana che in questi giorni si stava allenando in attesa del verdetto finale di Coppa, perchè in caso di vittoria del Monza erano proprio i rossoverdi i predestinati a giocarsi i playoff dalla prima fase. Così non è stato, pure la Ternana resta al palo, nonostante l'undicesimo posto assicurato. Anche per il Gubbio, quindi, niente illusioni. Niente playoff. Meglio accontentarsi della salvezza.

07 MAGGIO 2019
Focus. Bilancio annuale con tanti punti interrogativi. Alti e bassi, comunicazione scarsa, e...

Analisi di una stagione con tanti punti interrogativi. Si chiude un campionato tra luci e ombre. Per dirla tutta è stato un anno con forti contraddizioni. Alcune polemiche, condite con alcuni striscioni dei tifosi verso alcuni elementi della dirigenza. Ma c'è di mezzo anche una salvezza raggiunta, seppur ottenuta al fotofinish. Questo è sembrato a tutti i tifosi rossoblù un anno di transizione. Complicato sotto diversi punti di vista. Si è ricominciata la stagione con Alessandro Sandreani, che aveva portato alla salvezza il Gubbio nell'annata precedente (seppur con il brivido finale). Ma l'obiettivo era stato raggiunto, questo è quello che conta sulla carta. Un allenatore giovane, che è andato avanti per la sua strada, con i suoi difetti e gli errori della prima esperienza tra i professionisti. Ma questo bisognava metterlo in conto e la società in questi casi (se ci crede veramente), un allenatore lo difende in tutto e lo blinda (pure davanti alle critiche). D'altronde gli era stato chiesto di portare alla salvezza la squadra, utilizzando pure dei giovani. Su questa linea il tecnico cantianese non ha battuto ciglio: sono scesi in campo quattro under (in una circostanza pure cinque, a Imola). Tuttavia i risultati sono stati un pò altalenanti, e la sconfitta di Renate è stata fatale per il suo esonero. E in quella circostanza il Gubbio si trovava in sedicesima posizione, un punto sopra ai playout. Diciamo che Alex Sandreani ha faticato a trovare la quadratura del cerchio, ma in certi casi ci vuole pure pazienza se si crede con fermezza su un progetto e se si punta veramente su un allenatore alle prime armi. Un progetto che tra l'altro era basato sull'innesto dei giovani. Curiosamente la sua posizione è stata sempre in discussione, al di là delle frasi di rito. Così c'è stato l'avvento di Nanu Galderisi. Cambia il progetto in corsa. Cambia anche il modo di impiegare i calciatori. Non c'è più affidamento sugli under, spazio ai calciatori più esperti. Non si capisce se l'input della società è cambiato strada facendo, oppure l'allenatore ha fatto di testa sua, facendo giocare la squadra senza osservare la carta d'identità. C'è stato un miglioramento all'impatto, però poi, la squadra ha sofferto ancora di scivoloni importanti. Basti pensare alle batoste subite col Sudtirol e con la Giana Erminio fuori casa (per 4-0) e in casa contro la Feralpisalò (3-0) nel giro di sei partite dove sono stati racimolati solo tre punti. Tant'è che il Gubbio si è ritrovato in maniera vertiginosa di nuovo a ridosso dei playout. Si è visto un Gubbio arrancare in parte, di nuovo. Diciamo inoltre che la squadra rossoblù ha dovuto fare i conti con una serie infinita di infortuni (vedi soprattutto Piccinni che è stato fuori diversi mesi ultimamente) e soprattutto ha buttato al vento troppi punti per strada, specie con le piccole. Un progetto che in due stagioni è andato a farsi benedire con ben quattro cambi in panchina (Cornacchini, Pagliari, Sandreani e Galderisi). Un Gubbio che in tutta la stagione è apparso indecifrabile, con poca continuità e prove altalenanti. Diverse pedine restano un oggetto misterioso: in primis Campagnacci, poi Cattaneo (poco impiegato). Da qui bisogna sapere ripartire. Ricostruire un progetto, ma serio. Che sia trasparente e non mutevole (come in questa stagione). Che ci sia un cambio nella comunicazione (piuttosto deficitaria in tutta l'annata). Riportare l'entusiasmo tra i tifosi, scemato in maniera dirompente in questa stagione (solo 682 presenze domenica allo stadio). Ora serve autocritica.

06 MAGGIO 2019
L'editoriale. La stagione in numeri. Media di 1,16 punti. Deficit di vittorie: pari solo al 24%

Gubbio, è tempo di numeri. Alla conclusione del campionato ecco la statistica che ci fa capire a fondo l'andamento dello stesso campionato. Rossoblù con la salvezza matematica all'ultima giornata, però con alcune differenze. Eccole nello specifico. Quest'anno si è raggiunta quota 44 punti, l'anno scorso invece si è toccata quota 36 punti. Si è registrato un +8 (punti) rispetto alla scorsa annata dove però erano state giocate meno partite sul campo (34, anzichè 38 gare). Tuttavia la media punti è comunque leggermente migliorata perchè si attesta ad una media di 1,16 punti a partita. La scorsa estate si è bloccata ad una media di 1,06 punti a partita. Dove si è migliorato? Non certo sul numero di vittorie perchè in entrambe le stagioni ne sono arrivate ben poche (appena 9). Per capire meglio: l'anno della retrocessione (2015-2016) furono raggiunte 10 vittorie in 38 partite. In percentuale nel numero di vittorie poi la situazione è peggiorata dall'anno scorso: solo il 24% di partite vinte in questa ultima stagione contro il 26% della passata stagione (perciò è un -2 in percentuale). Invece c'è stato un miglioramento sul numero di partite pareggiate (17 contro le 9 della passata stagione) e di conseguenza ci sono state meno sconfitte stagionali: 12 quest'anno (pari al 32%) contro i 16 ko dell'anno scorso (pari al 47%). E con curiosità si scopre che i pareggi ottenuti quest'anno (17) combaciano con il numero di vittorie che sono state ottenute con il tecnico Magi due stagioni fa: 17 partite vinte che in percentuale equivalgono pari al 45% del totale di partite. Ma d'altronde quella squadra aveva chiuso il campionato a quota 58 punti in classifica, cioè a +14 di punti rispetto ad oggi (nelle medesime partite giocate). Con una media precisa di 1,53 punti ottenuti a partita. Infatti non è un caso che quella compagine conquistò i playoff posizionandosi al sesto posto. Curiosamente lo stesso Magi, oggi, è alla guida della Sambenedettese e ha riconquistato i playoff, riscattando l'annata non felice passata quando fu esonerato nel Bassano Virtus. Nonostante ciò, la media punti migliore resta quella ottenuta da Torrente nella magnifica annata del 2010-2011, nella cavalcata verso la serie B. In quella circostanza furono ottenuti 66 punti (anche se ci fu la penalizzazione di un punto e si arrivò a 65 punti) in 34 gare: una media di 1,94 punti a partita. Quel Gubbio da record aveva ottenuto 20 vittorie in campionato (pari al 59%), con una difesa di ferro (solo 31 reti subite). Un Gubbio granitico. Ma ecco la tabella grafica completa. Proprio Vincenzo Torrente, nelle ultime ore, ha annunciato l'addio dalla panchina della Sicula Leonzio.

05 MAGGIO 2019
Casiraghi dice addio: "Grazie Gubbio, ma torneo stressante". Le foto di Gubbio-Virtus Verona

Gubbio che batte la Virtus Verona e si salva. Decide tutto un rigore segnato da Casiraghi, a cui viene data una maglia per le 145 presenze in rossoblu, in quanto poi ha annunciato l'addio: "Ringrazio la società per questi anni vissuti a Gubbio. Ringrazio la città. Questo è stato un campionato difficile, stressante, è stata tosta. Ma sono contento di me e della squadra che mi ha aiutato in tutto. E poi dico che ringrazio Galderisi perchè lui mi ha fatto ritrovare la fiducia in me stesso". Il diesse Pannacci saluta Casiraghi e aggiunge: "Un giorno bello, una salvezza che era l'obiettivo prefissato in un girone difficile. Ma siamo stanchi perchè si è dovuto aspettare fino all'ultimo. Se Galderisi resta? Ma penso proprio di sì". Tocca al difensore argentino Espeche: "Una buona stagione, poi una fase con un calo generale. Rammaricati perchè si poteva fare di più. Adesso fare autocritica per poter ripartire meglio la prossima stagione. Galderisi ad un certo punto è stato bravo quando ha capito che era necessario di cambiare modulo (dal 4-2-3-1 al 3-5-2 ndr) e noi abbiamo saputo aiutarlo in questo". La parola poi al centrocampista Davì: "Si poteva fare di più. Ma evidentemente ce lo meritiamo perchè abbiamo avuto troppe disattenzioni durante la stagione. Tuttavia girone duro. Alla fine siamo felici così". Lapidario è il vice allenatore Cavalletto (Galderisi, squalificato, non ha parlato): "Missione compiuta: 44 punti in un girone difficile. Merito di un gruppo che ha dato tanto e ingiustamente è stato criticato. Solo chi vive il campo sa cosa significa". Sull'altra sponda, il tecnico dei veronesi Luigi Fresco, sbotta contro l'arbitro, ma non solo. Ce n'è per tutti: "Siamo stati sempre i primi a fare fair-play. Mai lamentati. Ora però non posso farlo. Gli episodi decisivi sono stati penalizzanti. Non dico che l'arbitro era in malafede, ma sono stati errori pesanti. C'era un rigore nostro quando Maini si è tuffato toccando con il braccio in area e chissà l'arbitro forse lo ha scambiato per il portiere. Ma come si fa a non vedere questa cosa. Poi ecco un rigore contro inesistente. Per non parlare del gol annullato a Manarin nel finale che è un tutto dire. E aggiungo che in campo ci nascondevano i palloni i raccattapalle: avevo una certa idea di questa società (il Gubbio ndr), evidentemente mi ero sbagliato (...)". Intanto ecco le foto di Gubbio e Virtus Verona. Fotoservizio di Simone Grilli.

05 MAGGIO 2019
Gubbio batte la Virtus Verona e si salva (1-0). Casiraghi segna su rigore e poi dice addio

Gubbio contro la Virtus Verona. Il trainer Galderisi opta per il 3-5-2. Marchegiani in porta. Trio di difesa con Espeche, Maini e Tofanari. Un quintetto di centrocampo con Ferretti, Conti Massimo, Davì, Casiraghi e Pedrelli. In attacco il duo De Silvestro e Chinellato. La cronaca. Partita che trova la prima vera chance al 14' con cross da destra di Ferretti in area, colpo di testa di Chinellato che però finisce alto. Al 18' invece è Rubbo che calcia forte di destro dal limite, la palla sorvola di sopra la traversa. Al 21' va via sulla sinistra Pedrelli che crossa in area, De Silvestro arpiona la sfera, elude la sorveglianza di N'zè e in giravolta calcia di sinistro radente, Chironi si salva in extremis con i piedi. Al 24' proteste veronesi per un presunto tuffo in area di Maini con tocco di braccio su tiro di Ferrara, ma l'arbitro fa proseguire tra le proteste vibranti degli ospiti. Al 45' episodio sul lato opposto quando su cross in area di Conti sembra toccare con un braccio il difensore Manfrin. Per l'arbitro è rigore e dal dischetto Casiraghi resta freddo: palla che si insacca a fil di palo, a mezz'altezza, alla sinistra del portiere. La ripresa. Al 14' su cross di Rubbo in area si crea una mischia furibonda, in conclusione arriva Grandolfo che cerca la rovesciata volante ma Marchegiani è in agguato e para. Al 34' un tiro di destro Casiraghi dal limite, ma viene smorzato e Chironi para a terra. Al 39' un passaggio filtrante di Davì per Plescia che tira prontamente in porta di destro, ma Chironi salva in tuffo respingendo con i piedi. Finale con thrilling perchè Goh impegna Marchegiani e l'arbitro annulla un gol a Manarin tra le proteste. A fine gara consegnata la maglia a Daniele Casiraghi per le 145 presenze e dice addio al Gubbio.
Tabellino: Gubbio - Virtus Verona (1-0):
Gubbio (3-5-2): Marchegiani; Espeche, Maini, Tofanari; Ferretti, Conti M. (20' st Ricci), Davì, Casiraghi, Pedrelli (32' st Lo Porto); De Silvestro, Chinellato (20' st Plescia). A disp.: Battaiola, Nuti, Piccinni, Schiaroli, Conti A., Cattaneo, Battista, Campagnacci, Tavernelli. All. Galderisi (squalificato, in panchina Cavalletto).
Virtus Verona (4-3-1-2): Chironi; Lavagnoli (22' st Pinton), N'zè (46' st Goh), Sirignano, Manfrin (22' st Lancini); Rubbo (16' st Manarin), Giorico, Casarotto; Grbac (1' st Grandolfo); Nolè, Ferrara. A disp.: Sibi, Rossi, Trainotti, Frinzi, Merci, Fasolo, Danieli. All.: Fresco.
Rete: 45' pt Casiraghi (G) rigore.
Arbitro: Carella di Bari (Berti di Prato e Mariottini di Arezzo).
Ammoniti: Espeche (G), Conti (G), Nolè (V), De Silvestro (G), N'zè (V). Angoli: 6-1 per il Virtus Verona. Recupero: 1' pt; 5' st. Spettatori: 682 (di cui 442 abbonati).
Risultati: Ultima Giornata - Serie C - Girone B:
Albinoleffe - Vicenza
0-1
92' Bizzotto (V)
Fano - Triestina
1-0
69' Morselli (F)
Fermana - Sambenedettese
1-3
27' Stanco (S), 81' Caccetta (S), 90' Malcore (F), 94' Cecchini (S)
Feralpisalò - Pordenone
2-2
15' Scarsella (F), 46' Scarsella (F), 54' Bombagi (P) rig., 67' Candellone (P)
Giana Erminio - Vis Pesaro
3-3
7' Perna (G), 22' Rocco (G), 49' Guidone (V), 52' Mutton (G), 72' Guidone (V), 80' Gennari (V)
Gubbio - Virtus Verona
1-0
45' Casiraghi (G) rig.
Ravenna - Imolese
3-3
2' Lelj (R), 37' Maleh (R), 40' Maleh (R), 45' Gargiulo (I), 59' Lanini (I), 80' De Marchi (I)
Rimini - Renate
0-0
Teramo - Ternana
0-0
Sudtirol - Monza
0-3
28' Palazzi (M), 34' D'Errico (M), 79' Fossati (M)

04 MAGGIO 2019
Ultimo atto. Galderisi squalificato. Parla Cavalletto. Out Malaccari, Benedetti e Piccinni

Il trainer Galderisi è squalificato. Nel pre-partita dopo la rifinitura parla allora il vice allenatore Daniele Cavalletto: "Questo girone si è dimostrato tra i più complicati delle ultime stagioni. Ci ritroviamo in modo strano a giocarci l'ultima partita per la salvezza diretta. Però era l'obiettivo che la società si era prefissato. La partita è importante, lo sappiamo, è tutto nelle nostre mani. Il nostro destino dipende solo da noi adesso. All'andata sbagliammo i primi 23 minuti: per essere più offensivi nello sviluppo, ci parammo sulla parte destra, ma il loro sviluppo avvenne a sinistra e noi andammo in difficoltà. E noi mettemmo due calciatori con caratteristiche opposte (Campagnacci e Maini) a fare lavori diversi. Poi cambiammo assetto. L'abbiamo persa noi, le chiacchere stanno a zero. Ma noi ora siamo cresciuti rispetto a quella squadra. Spesso non siamo stati capaci di gestire le partite? La nostra mentalità è sempre stata quella di ottenere il massimo. Non siamo degli sprovveduti o forse è meglio dire dei finti improvvisati. Sappiamo che serve almeno un punto per essere salvi. Piccinni torna nel gruppo? É più un volere di rimanere vicino alla squadra in questo momento delicato. Il futuro? Dobbiamo pensare al presente che ora si chiama Virtus Verona. Poi a mente fredda e con la pancia piena si può ragionare meglio". Così Piccinni è in lista, ma per fare gruppo (e non perchè sarà disponibile). Out pure Paolelli, Malaccari e Benedetti (squalificato). Si va verso la conferma del 3-5-2. Marchegiani in porta. Trio di difesa con Espeche, Maini e Lo Porto. Un centrocampo a cinque con Ferretti, Conti (in ballottaggio con Ricci), Davì, Casiraghi e Pedrelli. Di punta il duo De Silvestro e Chinellato. Ma non è poi esclusa una remota possibilità di vedere il 3-4-2-1, ovvero Cattaneo al fianco di Casiraghi sulla trequarti che andrebbero a supporto di Chinellato. In pratica sono stati convocati 21 calciatori: Battaiola, Battista, Campagnacci, Casiraghi, Cattaneo, Chinellato, Conti, Davì, De Silvestro, Espeche, Ferretti, Lo Porto, Maini, Marchegiani, Nuti, Pedrelli, Piccinni, Plescia, Ricci, Schiaroli e Tofanari.

02 MAGGIO 2019
Arriva il 5 maggio, i precedenti. Gara da dentro o fuori. E il silenzio (anti-costituzionale...)

Domenica 5 maggio arriva l'epilogo del campionato. Una data, tanti precedenti. L'ultimo risale al torneo 2012-2013 quando sulla panchina rossoblù si trovava Andrea Sottil. Precisamente il 5 maggio 2013 il Gubbio si impose in trasferta per 2-1 in terra pugliese contro l'Andria Bat. Una partita che fu quasi uno scontro diretto per la salvezza a due giornate dal termine. I rossoblù si imposero per 2-1 con le reti di Malaccari (al 16') e il gol risolutore di Bazzoffia (82') che riportò gli eugubini in vantaggio dopo il pari siglato da D'Errico (al 45'). Quel Gubbio alla fine del campionato si salvò toccando quota 40 punti, e l'Andria (chiudendo a 32 punti) fu costretta a giocarsi i playout (e poi retrocedette perdendo gli spareggi salvezza con il Barletta). Tornando a ritroso si ricorda il 5 maggio 2012 quando il Gubbio si trova in serie B: i rossoblù affrontarono in casa la Juve Stabia per un match salvezza, ma gli eugubini allenati allora da Apolloni non andarono oltre lo 0-0 contro le vespe campane. Un match-point fallito verso una salvezza che poi svanisce dopo una settimana con la sconfitta di Padova (per 3-0) del 12 maggio 2012. Ma tornando ancora indietro nel tempo, si ricorda un 5 maggio 2002 quando il Gubbio (allora allenato da Alessandrini) si impose per 2-1 in casa contro il Thiene: in gol Lazzoni, pareggio di Caruso ed un autogol di Pagani a chiudere le ostilità. Insomma, alcuni precedenti positivi, un altro negativo. Il Gubbio deve fare tesoro di questa data perchè ne vale le sorti di un campionato. D'altronde proprio a maggio quel Gubbio del 2004 targato Galderisi (ai tempi di Cipolla & C. per intenderci), precisamente il 2 maggio 2004, si impose per 3-2 in casa contro l'Imolese con le reti De Pascale, Turchetta e Maisto: in quella data si conquistarono in maniera matematica i playoff. Adesso esiste un altro traguardo, non di poco conto: la salvezza, che va ottenuta con i denti, senza alibi e attenuanti di sorta. Ma nel calcio di oggi esiste un altro problema. Che noi ci prendiamo a cuore. Quel modo di fare quei silenzi stampa che non hanno una logica. Quel fatto di chiudersi nel silenzio, durante la settimana, si parla con il contagocce e con il telecomando. Soprattutto in una città piccola dove invece l'informazione dovrebbe essere gestita con maggiore coinvolgimento e trasparenza. Forse perchè ormai è diventato tutto un mondo virtuale. Non ci sono più i rapporti umani. E nemmeno ce n'è più bisogno. Però poi è meglio evitare quegli slogan che dicono: «Bisogna stare tutti uniti». L'unità si crea e non si sviluppa con le bocche cucite, il bavaglio o l'informazione che latita. Una lezione ci arriva (in tempi non lontani) da un giornalista navigato come Marco Liguori che fece un articolo in tale senso, interpellando un avvocato, il quale diceva: «Il silenzio stampa imposto è anti-costituzionale. Il divieto di rilasciare dichiarazioni è in contrasto con le norme inderogabili di legge, oltre che non rientrano tra le istruzioni tecniche e per gli scopi agonistici. Va in contrasto pure con gli interessi della società: lede l'immagine e il suo prestigio, presupponendo disfunzioni organizzate e gestionali».

01 MAGGIO 2019
Con i veronesi da dentro o fuori. Tutto in 90 minuri. La società ora chiama a raccolta i tifosi

Si arriva all'epilogo del campionato. Con un Gubbio che resta ancora sulle spine fino a novanta minuti dal termine. Un Gubbio che dovrà fare a meno del centrocampista Benedetti, appiedato per un turno, perchè espulso per somma di ammonizioni (entrambe per proteste). Quindi decade da subito l'ipotesi di un possibile scambio di persona (come qualcuno andava dicendo). Il presunto fallo da rigore infatti è stato commesso da Lo Porto su Di Massimo, ma non era stato sanzionato. Si va verso la conferma del 3-5-2. Ovvero Marchegiani in porta. Una difesa a tre con Espeche, Maini e Lo Porto. Un quintetto di centrocampo basato su Ferretti, Conti, Davì, Casiraghi e Pedrelli. Di punta invece il duo De Silvestro e Chinellato. Questo potrebbe essere il probabile undici, in attesa di sorprese. In casa Virtus Verona ci sono due assenti per squalifica: sono il centrocampista Onescu e pure l'attaccante Danti. Pertanto il tecnico Fresco dovrebbe schierare il 4-3-1-2. Ovvero Giacomel in porta. Un quartetto di difesa con Lavagnoli, Rossi, Sirignano e Manfrin. A centrocampo il trio Danieli, Giorico e Casarotto. Poi Grbac trequartista a supporto di Grandolfo e Ferrara. Una partita importante per i veronesi perchè dovranno vincere per forza per evitare i playout. All'andata si imposero proprio i veneti sul Gubbio con un sonoro 3-1. Avvio bruciante della matricola allenata da Fresco con le reti di Danti (3'), Danieli (22') e poi ancora Danti (al 43'). Per fortuna che lo stesso Danti sarà assente domenica al Barbetti. Nella ripresa trovò il gol della bandiera Casiraghi, ma non servì a nulla. Perciò la partita si presenta molto insidiosa. É da dentro o fuori per i rossoblù veronesi. Ma conta molto anche per i rossoblù eugubini che del resto non si possono permettere di lasciare punti per strada, per evitare un risucchiamento verso la zona calda della classifica. Anche perchè (per dovere di cronaca) proprio dopo la partita di andata persa contro la Virtus Verona, il Gubbio, in quel 26 dicembre, scivolò al penultimo posto in classifica in piena zona playout. Pertanto è una partita che va presa con le molle e con la massima concentrazione. E la società sta pensando di chiamare a raccolta il pubblico. L'A.S. Gubbio 1910 infatti comunica che in occasione della gara di domenica 5 maggio (alle ore 15) tra Gubbio e Virtus Verona, l'ingresso sarà gratuito per tutti i ragazzi fino a 18 anni (nati nel 2001). É comunque necessario munirsi del tagliando al botteghino. Lo stesso botteghino aprirà alle ore 12,30 allo stadio Barbetti.

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