SERIE C - GIRONE B
DICIOTTESIMA GIORNATA
DOM. 8 DICEMBRE 2024
STADIO FELICE CHINETTI
SOLBIATE ARNO - VARESE
ORE 12:30

MILAN FUTURO

1

GUBBIO

0

DICIANNOVESIMA GIORN.
DOM. 15 DICEMBRE 2024
STADIO PIETRO BARBETTI
ORE 17:30

GUBBIO-SPAL

> Calendario completo: (vedi)

Clicca le immagini rossoblu!

CLASSIFICA
GIRONE B SERIE C
2024-2025

Pescara
Ternana (-2)
Entella
Torres
Vis Pesaro
Rimini
Arezzo
Campobasso
Pianese
Pineto
Ascoli
Carpi
Gubbio
Perugia
Spal (-3)
Lucchese
Pontedera
Milan Futuro
Sestri Levante
Legnago

39
39
34
32
32
27
26
24

24

23
21
21
21
19
17

17
16
16
13

12

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Risultati Calcio...

DICIOTTESIMA GIORNATA
DOM. 8 DICEMBRE 2024

Ascoli
Sestri Levante

4
1

Carpi
Torres

1
2

Lucchese
Arezzo lunedi

-
-

Perugia
Campobasso 
lunedi

-
-

Pescara
Legnago

0
1

Pianese
Ternana

1
3

Rimini
Pontedera

5
1

Spal
Vis Pesaro

0
1

Virtus Entella
Pineto

-
-

Marcatori 2024-2025
Serie C - Girone B

Cicerelli Ternana
Corazza Ascoli
Cianci Ternana
Bruzzaniti Pineto

12
11
9
8

Vedi lo stadio Barbetti!

Marcatori Gubbio
2024-2025

D'Ursi
Tommasini
Rosaia
Corsinelli
Fossati
Rovaglia
Tozzuolo
Rocchi

2
2
2
2
2
1
1
1

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DICIANNOVESIMA GIORN.
DOM. 15 DICEMBRE 2024

Gubbio-Spal

Arezzo-Pianese

Campobasso-Pescara

Legnago-Ascoli

Pineto-Rimini

Pontedera-Perugia

Sestri Levante-Carpi

Ternana-V.Entella

Torres-Lucchese

Vis Pesaro-Milan Futuro

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►• 30 MARZO 2023
Vissini a Gubbio senza l'allenatore e il vice, c'è Franzese. Gubbio, ritorna Redolfi in difesa
 
Il Gubbio contro la Vis Pesaro che si trova in brutte acque (in piena zona playout), ma soprattutto nelle ultime nove partite ha ottenuto solo una vittoria, ben cinque sconfitte e tre pareggi, per un totale di appena sei punti raccattati. I rossoblù invece hanno cambiato marcia proprio nelle ultime quattro partite con dieci punti conquistati. Il tecnico Oscar Brevi potrebbe optare per il 3-5-2. Probabile undici. Campani in porta. Trio di difesa con Gavazzi, Tonucci e Bakayoko. Un centrocampo a cinque basato sull'asse St. Clair, Valdifiori, Coppola, Di Paola e Zoia. Di punta il duo Gerardi e Fedato. Tuttavia gli interpreti possono variare perchè scalpitano Ghazoini e Gega in difesa, Aucelli, Ngom e Pucciarelli a centrocampo. Vis Pesaro tra l'altro che sarà priva in panchina dell'allenatore Oscar Brevi e del vice Francesco Renzoni, entrambi allontanati dal rettangolo di gioco contro l'Entella, perciò sono stati stoppati con una gara di squalifica, pertanto guiderà la squadra vissina dalla panchina il preparatore dei portieri Francesco Franzese. In casa Gubbio invece rientra dalla squalifica il difensore Redolfi e per il tecnico Piero Braglia ci sarà l'imbarazzo della scelta. Probabile la conferma del modulo 3-4-2-1 con Arena e Di Stefano a supporto di Vazquez su fronte avanzato. A centrocampo possibile l'impiego del quartetto Morelli, Rosaia, Bulevardi e Nicolao. In difesa un trio formato da Portanova, Redolfi (oppure Signorini) e Bonini. In porta confermatissimo Di Gennaro. L'anno scorso in casa, con il trainer Torrente in panchina, il Gubbio si impose per 3-0 con le reti di Bulevardi, Bonini e Spalluto. Nella partita di andata i rossoblù di Braglia si imposero a Pesaro per 4-0 con le reti realizzate da Morelli, Vazquez, Mbakogu e Spina in un turno infrasettimanale. Lutto per il calcio eugubino. Se n'è andato all'improvviso mercoledì sera Massimo 'Bobo' Gori, centravanti del Gubbio nella stagione 1989-1990 in serie C2 con Francesco Giorgini in panchina. Si ricorda un suo gol nel 1990 contro il Brasile di Lazaroni durante un'amichevole che si giocò allora al Polisportivo San Biagio di Gubbio e la partita terminò 14-1 per i verdeoro dove figuravano calciatori del calibro di Careca, Muller, Branco, Alemao, Romario e Bebeto. Gori aveva 61 anni e allenava il Pennarossa nel campionato di San Marino, inoltre collaborava con una scuola calcio a Rivazzurra di Rimini.      

►• 29 MARZO 2023
Mignemi: "Lieto del percorso. Se ci eravamo illusi? Serve equilibrio. Su Arena c'è fermento"
 
Il Gubbio ha raggiunto l'obiettivo di disputare i playoff. Adesso si gioca il tutto per tutto in questa fase finale di campionato. La nostra intervista di oggi riguarda il direttore sportivo Davide Mignemi, da due stagioni a Gubbio, dopo esperienze vissute in Sicilia nel suo paese natio. Ecco cosa ci dice: "Siamo contenti per quello che abbiamo fatto perchè questa squadra arriva per la prima volta con quattro giornate di anticipo ai playoff, per il secondo anno consecutivo partecipa appunto ai playoff e prima non era mai successo consecutivamente in Lega Pro nella storia di questa società. Detto questo, tutto ciò ci deve dare più grinta in questo finale di campionato per trarre il massimo e fare più punti possibili. Pur sapendo che affronteremo avversarie che ci potranno mettere in difficoltà". Il traguardo è senz'altro importante, però dopo un girone di andata di prim'ordine qualcuno si era già illuso di poter pensare a qualcosa di diverso oggi. Un giudizio a riguardo? "Diciamo che quel percorso aveva dato un po' di illusione a tutti. Ma la realtà è un'altra. Inoltre la realtà ci dice che come avviene per tutte le cose serve sempre il massimo equilibrio, sapevamo benissimo che non potevamo continuare per tutto il campionato con quel ruolino di marcia forsennato perchè eravamo a conoscenza che nel girone di ritorno avremmo avuto delle difficoltà in quanto dopo il giro di boa diventa un campionato totalmente diverso. Quel ruolino di marcia tuttavia rimane e sicuramente è stato merito di questi ragazzi che hanno fornito prestazioni con un gioco importante per questa categoria. Il merito va ai calciatori, al mister (Braglia ndr) e al suo staff che lavorano ogni giorno per trarre il massimo da questa squadra". Si può annotare anche che finalmente l'attacco si è sbloccato con i gol di Vazquez e di Di Stefano che sembravano entrati in un vicolo cieco, soprattutto dopo le critiche e le polemiche che sono venute a galla dopo le cessioni nel mercato di gennaio di Mbakogu e di Artistico. Lei cosa ci può rispondere? "Sì, siamo contenti. Dico questo perchè sapevamo del valore di Vazquez e che sarebbe venuto fuori alla fine. Ma siamo felici anche per Di Stefano perchè era normale che doveva affrontare un percorso iniziale di rodaggio e di crescita, perciò non ci sorprende questo sprint in campionato e auguro a lui (e soprattutto per il Gubbio) che il suo rendimento sia ancora più congruo". Mercoledì scorso è stato presente all'evento del venticinquesimo anniversario della promozione in serie C, che idea si è fatto? "Sono stato davvero onorato di partecipare, ho potuto vedere delle immagini stupende dove si vedeva un pubblico veramente attaccato alla squadra con un senso di appartenenza non indifferente e mi piacerebbe vedere lo stesso entusiasmo pure adesso in questo finale di campionato". A quell'evento abbiamo visto che stava parlando con l'ex diesse Stefano Giammarioli, ma cosa vi siete detti? "Ma noi ci conosciamo, con Stefano esiste un buon rapporto e quando ci vediamo è sempre un piacere stare insieme". Prima stava parlando di senso di appartenenza, oggi poca gente allo stadio, forse andrebbe coinvolta con più desiderio e bramosia la città? "Questo è sicuro. Dobbiamo fare in modo che ci sia d'ora in avanti una cornice di pubblico che possa spingere questa squadra a poter fare qualcosa di importante. Noi e la squadra ne saremmo felicissimi. Cercheremo di dare le maggiori soddisfazioni che merita a questo pubblico, ma soprattutto che merita il presidente Notari". Alessandro Arena, un oggetto del desiderio di mercato per tanti. Ma è vero che lo cerca anche il Catania? "Aggiungerei che lo cercano diverse società. C'è fermento intorno a lui. Ma ora deve pensare solo al Gubbio, pertanto deve stare concentrato sul pezzo. Poi per quel che sarà il futuro lo decideremo in seguito visto che ha un altro anno di contratto con noi". Mignemi va in scadenza di contratto, quale sarà il suo futuro? "Ma credo che non è la cosa più importante adesso. Concentriamoci sul Gubbio e basta. Del resto se ne parlerà a tempo debito".

►• 28 MARZO 2023
Marini: "Gubbio, ai playoff puoi divertire, squadra valida. Nel 2017 facemmo un capolavoro"
 
Compie 40 anni adesso il 29 marzo, ma ancora è in pista e gioca con la Vigor Senigallia in serie D, seconda in classifica nel girone F dietro al Pineto. Stiamo parlando di Alex Marini, ex difensore del Gubbio dal 2015 al 2017 con un campionato vinto di serie D e un sesto posto conquistato ai playoff in C con Magi in panchina. Allora, che ci dice? "Mi diverto ancora, mi tengo in forma, nonostante la mia tenera età". Risata (ndr). Marini prosegue dicendo: "Bisogna stare sempre sul pezzo, allenarsi sempre con impegno e abnegazione, mi sento di continuare a giocare ancora. Proveniamo da un campionato vinto a Senigallia, adesso stiamo facendo un torneo importante con entusiasmo". Ma in serie D ci può consigliare qualche calciatore in bella mostra? "Nel girone ho visto calciatori validi, soprattutto per quanto riguarda gli attaccanti: mi piacciono molto Maio del Pineto e Di Nardo della Vastese. Ma ci sono anche alcuni ragazzi della Vigor Senigallia che possono crescere in serie C e maturare, però preferisco non fare nomi". La scorsa settimana avete affrontato proprio il Gubbio in amichevole, un giudizio? "Mi ha impressionato Spina, un attaccante che mi è piaciuto molto per gli spunti, per le qualità di saltare l'uomo, sa giocare in velocità, è davvero un bel giocatore. Inoltre ho visto un Gubbio propositivo, con giocate calibrate e un ottimo livello tecnico sia individuale che di squadra". Infatti il Gubbio ora si trova quinto in classifica, ai playoff secondo lei come si può comportare? "Ha tutto il tempo per divertirsi chiudendo il torneo nel migliore dei modi e fare bene nei playoff, sicuramente. Ci sono buoni elementi, non li conoscevo prima (perchè giocando ndr) però come ho detto già prima in campo mi sono piaciuti in amichevole. Da ex Gubbio mi auguro il meglio. Ho lasciato tanti bei ricordi: mi ha fatto molto piacere salutare le persone che conosco, purtroppo a livello tecnico sono rimasti in pochi del gruppo che conoscevo, cioè solo il preparatore Pascolini e il direttore Pannacci. Ribadisco, il Gubbio può fare bene nei playoff". Pensare che nell'era Notari alla presidenza solo Braglia, Torrente l'anno scorso e quella volta Magi (nel 2017) sono riusciti a centrare gli spareggi promozione. Un suo giudizio? "Ma noi ottenemmo veramente un ottimo traguardo. Ricordo a tutti che noi subentrammo in un periodo di depressione per il Gubbio perchè proveniva da una retrocessione. Ripartire dalla serie D e vincerla subito capita davvero a pochissimi. Già quello fu un risultato molto importante. Poi con lo stesso gruppo ci siamo riproposti in serie C con l'inserimento di qualche calciatore di valore dalle squadre satelliti. Abbiamo disputato un campionato di prim'ordine tra le primissime della classe. Cioè, voglio dire avevamo davanti Parma, Venezia, Pordenone, Reggiana, Padova e abbiamo lasciato sotto squadre di caratura come il Modena. Visto il livello della serie C di allora per noi da matricola fu fatto un lavoro straordinario, fu un capolavoro. Ci siamo divertiti, giocavamo a calcio, avevamo mantenuto un gruppo coeso, con una ossatura importante e fu proprio questo il nostro segreto, al di là dei valori tecnici. Dispiace vedere oggi un allenatore come Magi fermo, ma il calcio è veramente strano. Mi rammarica perchè Magi ha dei grandi valori come allenatore, con noi era un bel martello in campo. Poi nel corso della sua carriera non è stato nemmeno fortunato nelle piazze di Bassano e San Benedetto del Tronto o Ravenna perchè in queste squadre ci sono molte pressioni e tante pretese, cioè non è come Gubbio. Purtroppo è così: tanti allenatori più bravi li vediamo fermi, ma la ruota gira e per Magi mi auguro il meglio".

►• 27 MARZO 2023
Arena, da pedina della svolta alle sirene di mercato. Ci pensano a Catania. E non solo...
 
Alessandro Arena. Reduce dal gol a foglia morta indirizzato verso il sette a Montevarchi. In questo campionato 2849 minuti giocati. Finora 9 reti segnate e otto assist. Passaggi 1150 dei quali con precisione pari al 73%. Duelli vinti pari al 38%, sui tiri in porta potrebbe migliorare perchè inquadra lo specchio il 37% delle volte mentre primeggia nei dribbling in quanto ne ha vinti il 58% delle volte. Che dire, è un calciatore imprescindibile che sa cambiare l'inerzia della partita e non è un caso che il gol del pareggio contro il San Donato Tavarnelle tramite un calcio da fermo calciato perfettamente, alla fine della contesa è stato determinante perchè ha dato il via libera alla rimonta in terra valdarnese (come detto si giocava al Brilli Peri) contro la squadra chiantigiana. Il dato positivo proviene anche dal fronte avanzato perchè in queste ultime quattro partite (che hanno portato dieci punti) hanno timbrato il cartellino proprio gli attaccanti: tre gol Di Stefano, due gol ciascuno Arena e Vazquez. É un dato di rilevante importanza perchè significa che soprattutto questo reparto si è svegliato da un periodo di letargo che sembrava infinito. Ma è chiaro che quando è tornato in forma Arena, tutto è arrivato di conseguenza perchè tutto ruota intorno al talento sicano. Ma è altrettanto chiaro che su Arena ci sono tante attenzioni anche dal mondo esterno ormai da tempo. In questi anni si è rivelato l'uomo della svolta rossoblù diventando pedina di mercato. Fino ad oggi per la società è stato considerato un calciatore incedibile. Ma adesso la situazione potrebbe cambiare, soprattutto a fine stagione. La società infatti potrebbe utilizzare la prossima sessione di mercato (quella estiva, per intenderci) come una finestra possibile e basilare per monetizzare cifre importanti per un calciatore che giustamente merita di giocarsi tutte le sue carte in palcoscenici importanti. Rimbalzano diverse voci sul suo futuro. Tuttavia il suo nome sta uscendo da almeno un mese in terra etnea. C'è chi si è sbilanciato a riguardo. Massimo Varini, il responsabile dell'area scouting del Catania, ha espresso queste parole: "Alessandro Arena potrebbe essere un calciatore importante per la prossima stagione per la serie C". Parole rilasciate a 'Il Resto del Carlino' e poi rilanciate da due portali informativi siciliani, ovvero da Goalsicilia.it e da Tuttocalciocatania.com, aggiungendo che esiste un'apertura per un avvio di una trattativa. D'altronde a Catania non si nascondono perchè dopo il ritorno in serie C si tenta di fare il doppio salto e le risorse non mancano con il presidente Rosario 'Ross' Pelligra, un imprenditore australiano ma con origini italiane, presidente del gruppo Pelligra Group Pty Ltd, un colosso australiano leader mondiale nel settore dell'edilizia e dell'urbanistica. Insomma, parliamoci chiaro, Arena è un calciatore che intende confrontarsi facendo il salto di categoria, ma è siciliano, in questo caso tornerebbe nella sua terra e potrebbe giocare in una squadra con una società nuova che non ha nascosto tutte le sue ambizioni per ritornare a calcare i campi della serie A, con una tifoseria calda e passionale come quella etnea. Basta leggere le sue parole su Itasportpress.it. Intanto le voci rimbalzano, poi chissà, a giugno si conoscerà la verità. Come si capirà quale sarà il futuro del diesse Davide Mignemi che va in scadenza di contratto: secondo alcune indiscrezioni, in pratica lo stesso Catania ci sta facendo un pensierino e per il direttore sportivo catanese sarebbe davvero un ritorno letteralmente a casa.     

►• 26 MARZO 2023
Vazquez: "Non mi pongo limiti, ritrovata la quadra". Braglia: "Grande cuore, è il torneo..."
 
Primo obiettivo. Centrati i playoff matematicamente. Secondo obiettivo possibile. Scalare posizioni in queste ultime quattro partite di campionato. Con la vittoria in trasferta contro il San Donato Tavarnelle infatti il Gubbio conquista uno scalino superiore in classifica raggiungendo il quinto posto. Dopo un avvio in salita con la rete di Ubaldi, la squadra di Braglia si sveglia dal torpore iniziale con le reti di Arena (una perla su punizione) e di Vazquez (con una rasoiata da fuori area). Ma partiamo dalle parole dell'attaccante argentino Federico Vazquez: "Un gol importante, per una vittoria importante. Sono contento perchè era fondamentale vincere in questa fase del campionato. Credo che piano piano stiamo ritrovando lo smalto giusto, soprattutto sul fronte avanzato con Arena, Di Stefano e lo stesso Spina. Sono in un momento di crescita e possono trovare la quadra giusta in questo finale di torneo. Siamo riusciti a ribaltare il risultato su un campo non facile e siamo stati bravi a riprenderla, questo è un bel segnale per il Gubbio. Noi dovevamo mandare dei segnali a noi stessi, ora però dobbiamo continuare su questa strada a livello di prestazioni. Il gol? Ho stoppato la palla, ho fatto la finta per trovare il giusto spazio e quindi ho pensato a calciare tirando forte. Non mi pongo mai dei limiti, ora quindi chissà, tutto può succedere perchè si può migliorare sempre dando tutto noi stessi". Le frasi del trainer Piero Braglia: "Il Gubbio ha fatto il campionato che doveva fare perchè, parliamoci chiaro, a gennaio non è che nel mercato sono arrivati dei calciatori (...), questo va detto. Tuttavia non mi va di fare polemica, ci mancherebbe. Per quanto riguarda la partita un peccato solamente quel gol preso inizialmente da stupidi perchè poi abbiamo fatto una buona partita. Abbiamo preso una rete quando ci siamo aperti, un po' per bravura dei nostri avversari ma c'è stata una bischerata nostra. Però abbiamo saputo recuperare all'errore commesso e questo vuol dire che stiamo guarendo. La squadra ha fatto bene, solo negli ultimi venti minuti abbiamo faticato ma perchè non riuscivamo più a gestire la palla: nonostante giocassimo con tre centrocampisti eravamo perennemente in affanno e perciò non avevamo sbocchi. Tuttavia questa squadra ha dimostrato che nelle difficoltà ha un grande cuore. Arena? Dico è che strano che gioca ancora in questa categoria, corre e abbina giocate di grande qualità. Ma vorrei fare dei complimenti al direttore sportivo Mignemi: bisogna riconoscere che ha allestito una buona squadra. La società ci sta sempre vicino e vorrei citare Pannacci. Un merito va anche a tutti loro, ecco".

►• 26 MARZO 2023
Il Gubbio vince in trasferta con il San Donato Tavarnelle (0-2). In gol Arena e Vazquez
 
Gubbio in trasferta con il San Donato Tavarnelle. La cronaca. Inizio subito in salita per i rossoblù (al 4') quando Di Gennaro ci deve mettere una pezza su tiro ravvicinato di Marzierli. Al 9' i locali passano addirittura in vantaggio: disattenzione di Semeraro che perde palla su Ubaldi che apre sulla destra per Marzierli che rimette in area verso lo stesso Ubaldi che arpiona la palla di destro, la alza in aria e sempre di destro con una sforbiciata volante insacca la sfera in rete con la afera che passa sotto il corpo di Di Gennaro in tuffo. Dopo un avvio titubante i rossoblù si risvegliano dal torpore iniziale. Al 23' Arena lavora un bel pallone sulla destra e con un tocco di esterno sinistro serve al limite Di Stefano che prova il tiro al volo radente di destro con la palla che sfila sul fondo a mezzo metro dal palo. Al 25' un pericolo quando Di Gennaro esce dai pali per anticipare Marzierli ma perde la palla, così Russo prova il gol della domenica dalla lunga distanza con un pallonetto di destro che per fortuna del Gubbio sorvola sopra la traversa con la porta completamente sguarnita. Al 28' però il Gubbio trova il pareggio su una punizione procurata al limite da Di Stefano: sul calcio da fermo si porta Arena che disegna con il sinistro una traiettoria perfetta con la palla che toglie le ragnatele dal sette. Alla mezz'ora un'occasione per parte. Prima Vitale dal limite calcia di destro una rasoiata di poco a lato. Subito dopo Russo va via sulla trequarti e prova il tiro di destro rasoterra che lambisce il palo alla destra del portiere. La prima frazione di gioco si chiude con un tiro cross di Bianchi in area che sventa Di Gennaro respingendo la sfera in tuffo. La ripresa. Al 14' il Gubbio trova il gol del sorpasso: sulla mediana Rosaia serve in profondità Vazquez che dai venti metri carica il destro e la palla si insacca rasoterra in rete sotto le braccia di Cardelli prodigato in tuffo. Al 22' un assolo di Arena che porta a spasso mezza difesa dalla trequarti, entra in area ma poi viene chiuso da Cardelli in uscita. Al 23' su cross da sinistra di Rossi in area, Marzierli di testa indirizza la sfera in porta ma Di Gennaro è attento e para. Al 39' una sberla di destro dai trenta metri di Russo fa venire i brividi perchè Di Gennaro con la punta delle dita riesce a deviare la sfera in calcio d'angolo. Nel finale forcing dei toscani con Rossi che sfiora la segnatura al fotofinish ma a due passi dalla porta manca il bersaglio spedendo di testa la sfera sopra la traversa.     
Tabellino: San Donato Tavarnelle - Gubbio (1-2):
San Donato Tavarnelle (4-3-1-2): Cardelli; Siniega, Gorelli, Brenna, Rossi E.; Borghi (21' st Gerardini),
Calamai (29' st Sepe), Bianchi; Russo (45' st Galligani); Ubaldi, Marzierli (29' st Noccioli). A disp.: Biagini, Campinotti, Viviani, Carcani, Regoli, Montini, Contipelli, Rossi A., Pezzola, Gjana. All.: Buzzegoli-Ghizzani.
Gubbio (3-4-2-1): Di Gennaro; Portanova, Signorini (29' st Nicolao), Bonini; Morelli, Vitale, Rosaia, Semeraro (28' st Dutu); Arena (25' st Bulevardi), Di Stefano (19' st Spina); Vazquez (25' st Arras). A disp.: Greco, Tazzer, Corsinelli, Bontà. All.: Braglia.
Arbitro: Renzi di Pesaro (Cadirola di Milano e Di Meo di Nichelino); Quarto uomo: Morello di Tivoli.
Reti: 9' pt Ubaldi (S), 28' pt Arena (G), 14' st Vazquez (G).
Ammoniti: Gorelli (S), Di Stefano (G), Signorini (G), Di Gennaro (G). Angoli: 5-5. Recupero: 2' pt; 6' st.
Risultati: Trentaquattresima Giornata - Serie C - Girone B:
Alessandria - Fiorenzuola 1-1
9' Lamesta (A), 23' Bontempi (F)
Carrarese - Siena 3-0
10' Capello (C), 69' Capello (C), 78' Bozhanaj (C)
Cesena - Olbia 1-0
74' Chiarello (C)
Lucchese - Fermana 1-1
55' Panico (L), 84' Spedalieri (F)
Pontedera - Imolese 2-0
41' Cioffi (P), 80' Catanese (P)
Recanatese - Montevarchi 3-1
48' Kernezo (M), 54' Guadagni (R), 78' Carpani (R), 87' Sbaffo (R)
Rimini - Reggiana 2-2
47' Santini (Rm), 77' Delcarro (Rm), 84' Varela (Re), 92' Guglielmotti (Re)
San Donato Tavarnelle - Gubbio 1-2
9' Ubaldi (S), 28' Arena (G), 59' Vazquez (G)
Torres - Ancona 1-1
13' Di Massimo (A), 59' Saporiti (T)
Vis Pesaro - Virtus Entella 0-2
4' Corbari (E), 77' Tascone (E)

►• 25 MARZO 2023
La storia del Gubbio, una nuova documentazione svela che tutto è nato nel 1913. Le foto
 
La storia della Gubbio Calcio va riscritta? Tutti sanno che il romanzo rossoblù inizia nel 1910 quando un sacerdote eugubino chiamato Don Bosone Rossi porta il primo pallone di cuoio in una Gubbio che era distante anni luce dall'industrializzazione del Nord Italia. Ma oggi nuovi documenti svelano altro. In realtà la società fu istituita nel 1913 come testimonia una prova inedita. Infatti durante la serata dedicata al venticinquesimo anniversario del campionato vinto nel 1998, presso il Centro Santo Spirito di Gubbio, Gianluca Sannipoli (giornalista professionista, attuale addetto stampa del Gubbio) ha svelato questa importante documentazione che testimonia che il Gubbio è nato come società (denominata Spes) proprio nel 1913. Una prova interessante che porta alla luce una documentazione singolare e porta alle origini della nascita del calcio a Gubbio. In pratica era il 25 marzo 1913 quando venne fondata la sezione football della Spes Gubbio. Nel settembre 1910 il sacerdote Don Bosone Rossi, anima della Spes, aveva riportato ai suoi ragazzi da Roma un pallone da calcio. Nei sentimenti degli sportivi eugubini il 1910 è stato sempre visto come l’origine della grande passione per la squadra di calcio rossoblù, ma il compleanno ufficiale ha una data precisa e questa è il 25 marzo 1913. Ce lo racconta un breve trafiletto del periodico locale “L’Ingino” nel numero uscito il 6 aprile 1913: «I giovani della Società Sportiva Spes si sono riuniti il giorno 25 marzo e hanno deliberato di istituire, oltre le sezioni ginnastica e podistica, una ciclistica, alpinistica e di foot-ball. A presidente venne eletto lo studente Igino Turchetti e a delegati delle cinque sezioni i soci: Meletti Alfredo per la podistica, Rossi Dante per la ginnastica, Donati Lodovico per l’alpinistica, Ciammarughi Alfredo per la ciclistica e Nicchi Domenico per quella del foot-ball». Il presidente della Spes, Igino Turchetti, morì nel 1918 a 22 anni durante il conflitto mondiale.

►• 23 MARZO 2023
Gubbio, all'insegna del senso di appartenenza (» foto). Parisi: "Gubbio, sensazioni uniche"
 
Una manifestazione all'insegna del senso di appartenenza di una maglia storica. É stato questo il succo di un appuntamento (mercoledì ndr) che ha avuto risvolti emozionali notevoli, in un periodo dove oggi il calcio non è più come una volta, genuino, vicino alla gente, vicino ai tifosi, e pure la stampa lavorava senza filtri che oggi talvolta sono insormontabili, come del resto alcuni colleghi giornalisti lo hanno detto espressamente e pubblicamente durante la serata. La Gubbio del pallone è tornata indietro di 25 anni e lo ha fatto in una serata che ha celebrato una delle più grandi imprese calcistiche della storia ultra centenaria della società eugubina: la vittoria del Campionato Nazionale Dilettanti 1997-1998. La squadra si è ritrovata in un clima di festa, fu una vittoria indimenticabile. "Eravamo un gruppo straordinario fatto di uomini prima ancora che calciatori, allenare i ragazzi fu un piacere indescrivibile", ha ricordato Leo Acori, il tecnico di quel gruppo. "Noi giocavamo un calcio bellissimo, moderno e offensivo. Eravamo consci della nostra forza, ma sapevamo di avere davanti un osso durissimo come la Narnese, che pure siamo riusciti a superare mettendogli una pressione addosso enorme. Quando ripenso a quell’annata ho ancora i brividi, per l’affetto che la città riversò nei nostri confronti. Fu un capolavoro che ebbe tanti padri: la famiglia Tasso, con Guerriero che seppe veramente prenderci tutti per mano, mostrandosi un secondo padre. E poi le componenti dirigenziali e imprenditoriali, che non fecero mancare nulla. Si respirava una grande unione d’intenti, e i risultati ne furono la conseguenza. Un grande merito va dato ai giocatori, che disponevano di una qualità e di uno spirito di sacrificio che oggi io fatico a ritrovare nel calcio attuale". La festa organizzata dalla famiglia Tasso e alla quale hanno contribuito le due cementerie Barbetti e Colacem, fin da allora sponsor del Gubbio, è stata l’occasione per rimettere assieme più di un pezzo di storia del calcio eugubino, con l'incontro caloroso tra i protagonisti e l'allora tecnico della Nazionale Dilettanti, Paolo Berrettini. Dal capitano Alessandro Giacometti, il leader simbolico di quel gruppo, passando per Giovanni Vecchini, Leonardo Tempesta, Fausto Mattioli, Fabrizio Caracciolo (arrivato da Lecce), Marco Bignone, Daniele Proietti, Simone Martinetti, Matteo Galassi, Felice Parisi, Pino Lorenzo, Paolo Bartoccioni, Italo Franceschini, Gabriele Genghini, Roberto Pierini, Daniele Peronelli, Christian Finauro, Marco Passeri e Moreno Zebi (assenti per motivi personali Cristiano Cau, Tommaso Maurizi e Andrea Lisarelli). E con loro c’erano anche Gianni Francioni (vice di Acori e preparatore atletico) e pure Giovanni Pascolini (preparatore dei portieri). Guerriero Tasso ha detto: "I favolosi protagonisti di quella stagione che noi abbiamo voluto riportare a Gubbio in occasione dell’anniversario della vittoria. È bello vedere come a distanza di anni l’unione e lo spirito di squadra siano ancora forti. Un pensiero lo rivolgo alle tante persone che non ci sono più e che seguirono da vicino le sorti di quella società che riprendemmo letteralmente dal fallimento, riportandola dove più meritava". Mentre Domenico Sfrappa ha ricordato i momenti salienti della sua esperienza eugubina. "Un legame fortissimo - ha detto Sfrappa - mi lega ancora oggi con il presidente Tasso, con tutti i ragazzi e il mister. Da perugino posso dire di essere stato accolto a Gubbio come un figlio, cosa che non è mai scontata. Quella squadra poi aveva un concentrato di talento impressionante ed era un piacere vederla giocare. La scelta di prendere Leo fu illuminante, perché era il tipo di allenatore che meglio di altri avrebbe potuto farla funzionare. Essere qui a 25 anni di distanza e ricordare quell’impresa è bellissimo e oltremodo emozionante". Le parole pronunciate da Felice Parisi in chiusura di serata: “Ho avuto la fortuna di giocare in tante piazze importanti, però nessuno mi è rimasta nel cuore come è capitato con Gubbio. Indossare quella maglia provocava sensazioni uniche, sentivi che era qualcosa di differente da tutte le altre. Ci sono squadre nelle quali nel corso della mia carriera ho segnato più gol di quanti ne feci a Gubbio, ma non era la stessa cosa. Quelli che ho fatto con i colori rossoblù avevano, hanno e avranno sempre un valore speciale. Ho giocato con il Torino, ho giocato con il Nola, ma Gubbio è stato speciale. Quando morirò sulla mia tomba vorrò due maglie soltanto: quella del Napoli, la squadra di cui sono tifoso da sempre, e quella del Gubbio".

►• 21 MARZO 2023
Gubbio, playoff vicini. Magi e Torrente ci riuscirono. Problema pubblico: esigui i paganti
 
A 450 minuti dal termine della stagione, il Gubbio è riuscito a mantenere intatto il sesto posto, si è avvicinato in maniera considerevole al quinto posto (a meno uno di lunghezza) e al quarto posto (a -2), ma soprattutto è stato lesto a scacciare via i cattivi pensieri. C'è stata una fase di transizione in cui si temeva di aver perso gli stimoli: quell'avvio di girone di ritorno deludente, il netto distacco dai primi posti, i rumors che preannunciavano problemi incombenti nello spogliatoio e di squadra, un mercato invernale al di sotto delle aspettative, potevano essere tutti temi per staccare la spina anzitempo. E invece la squadra di Braglia è stata lesta a rialzarsi rimettendosi in carreggiata con gli ultimi risultati positivi (sette punti nelle ultime tre partite). Risultato: alla squadra manca solo più la matematica per centrare il traguardo dei playoff. Se il Gubbio dovesse vincere nella prossima partita contro il San Donato Tavarnelle raggiungerebbe l'obiettivo con cinque giornate di anticipo visto il distacco che c'è con Fermana e Recanatese (entrambi undicesime in classifica) che sono distanziate di 13 punti. Nei periodi precedenti in terza serie la matematica certezza avvenne sempre in anticipo rispetto ai titoli di coda. Partendo dal 2017 in quell'occasione il Gubbio allenato allora da Giuseppe Magi raggiunse la matematica certezza dei playoff a quattro giornate dal termine (alla sedicesima di ritorno) con il pareggio esterno contro la Reggiana (1-1) il 17 aprile 2017 con il vantaggio realizzato da Rinaldi e pareggio granata di Rozzio: in quella stagione i rossoblù si piazzarono al sesto al termine della regular season. L'anno scorso, ovvero nel 2022, il Gubbio allenato da Vincenzo Torrente ha ottenuto la matematica certezza dei playoff a tre giornate dal termine (alla diciassettesima di ritorno) con il pareggio interno contro la Pistoiese (2-2) il 9 aprile 2022 con le reti in rimonta di Signorini e Redolfi dopo i gol realizzati dagli orange toscani con Vano e Suciu: al termine della regular season si è piazzato al settimo posto. Tuttavia si registra un problema pubblico. L'affluenza allo stadio risulta in costante decadimento. Appena 313 paganti (di tifosi eugubini) per la partita tra Gubbio e Lucchese che rappresentava uno scontro importante tra due compagini che si trovano in piena zona playoff. Tutte cifre minime se si considerano gli impegni casalinghi contro l'Olbia (con appena 294 paganti di tifosi eugubini), contro il Fiorenzuola (306 paganti), anche se il minimo storico stagionale riguarda la partita interna contro la Carrarese (con la pochezza di 238 biglietti acquistati dai tifosi eugubini) in questo scorcio dell'anno del 2023. La piazza di Gubbio è capace di ben altro e il tema pone tante riflessioni. L'appuntamento. Mercoledì sera (22 marzo) ore 21 presso il Centro Servizi 'Santo Spirito' di Gubbio si ricorda il 25° anniversario della promozione in serie C nel 1998 che segnò la rinascita definitiva del calcio a Gubbio dopo anni molto difficili. L'ingresso è libero a tutti.      

►• 19 MARZO 2023
Di Stefano, la strada per sorreggere la svolta. Quelle similitudini con Spalluto e number 11
 
Un cognome importante che nel calcio ha fatto la storia. Stiamo parlando di Alfredo Di Stefano che è stato unanimemente ritenuto tra i più grandi calciatori di tutti i tempi. Senza scomodare l'ex talento del Real Madrid che riuscì a vincere cinque Coppe Campioni di seguito con i blancos madrileni. Nel suo piccolo nel Gubbio sta sbocciando un altro Di Stefano, si chiama Lorenzo, catanese, classe 2002, di proprietà della Sampdoria attualmente in prestito in rossoblù. Ci è voluto del tempo per mettersi in mostra, ma paradossalmente sta ricalcando le performance di Samuele Spalluto che nella passata stagione riuscì a sbloccarsi a campionato in corso realizzando 10 reti in maglia rossoblù, più uno nei playoff a Pescara. Curiosamente Di Stefano indossa la stessa maglia numero "11" come avvenne nella passata edizione per Spalluto, e curiosamente avevano la stessa età in maglia eugubina (infatti il calciatore attualmente al Novara è del 2001). La loro storia in pratica scorre più o meno sugli stessi binari perchè Spalluto aveva preso il posto da titolare di Sarao che non stava rendendo come avrebbe dovuto, mentre per Di Stefano quest'anno è arrivato il suo momento dopo le partenze a gennaio di Mbakogu e di Artistico. Oltretutto pare che si trova a meraviglia con Arena come avvenne anche per Spalluto nell'annata precedente. Ma Lorenzo Di Stefano viene considerato un ragazzo talentuoso soprattutto quando ha vestito la casacca della Sampdoria nelle giovanili, ma è cresciuto nelle giovanili del Catania dove l'allora tecnico Giuseppe Mascara ebbe l'intuizione di trasformarlo da mezzala a centravanti. Di conseguenza in blucerchiato si è messo in mostra a suon di gol abbinando fisicità e rapidità. Queste le sue parole che rimangono impresse: "Il calcio per me ormai è vita". Come si può vedere in questo video che è stato registrato con la maglia della Sampdoria. Dopo un periodo che ha giocato con il contagocce è arrivato il suo momento. Si arriva alla storia degli ultimi giorni. Il calcio insegna che gli equilibri cambiano in fretta, anche per i cosidetti giovani. L'escalation nelle ultime tre partite. Il gol di testa di rapina al sesto minuto di recupero contro il Cesena. Poi il gol lampo dopo appena 17 secondi in trasferta con la Recanatese. L'eurogol con una saetta dalla distanza con la palla che ha fatto tremare la parte bassa della traversa prima di insaccarsi in rete contro la Lucchese. Tutti gol importanti perchè hanno prodotto 7 punti nelle ultime tre partite, insieme ai gol di Vazquez a Recanati e di Arena su rigore con la Lucchese. Pensare che nelle restanti undici giornate di ritorno erano stati racimolati solamente cinque punti. Non si tratta di freddi numeri e per un motivo molto semplice: in ambito calcistico i numeri hanno da sempre un peso specifico importante e questo soprattutto quando si parla di attaccanti. Questa può essere la strada per sorreggere la svolta dopo un periodo di vacche magre a livello di gol e di successi. Se lo augurano Braglia & company. Con la speranza che non si tratta più di un giovane di provincia che è andato a farsi le ossa in un club di terza serie ma come il predestinato.

►• 18 MARZO 2023
Di Stefano: "Se gioco ho più fiducia". Arena: "Ora sto meglio". Le foto di Gubbio-Lucchese
 
Gubbio, una vittoria che mancava in casa dal 17 dicembre contro il Pontedera. La squadra di Braglia raggiunge 52 punti (la quota toccata a fine stagione l'anno scorso) e vince grazie ad un rigore che è stato procurato (e segnato) da Arena dopo un erroraccio di Cucchietti, poi ci pensa Di Stefano con un fendente da fuori area ad indirizzare la palla con potenza a scheggiare la parte bassa della traversa prima di insaccarsi in rete. Le parole del trainer Piero Braglia: "Nel primo tempo abbiamo sofferto, non eravamo brillanti, però faccio i complimenti ai ragazzi perchè alla fine ce la siamo meritata. Pure con alcuni cambi abbiamo trovato più equilibrio. Poi abbiamo questo ragazzino come Di Stefano che si sta svegliando, da un anno che lo aspettiamo e in questa partita ha fatto un gol da calciatore vero, e non si fanno questi gol per caso: oltretutto è un generoso, sa pure difendere con grande spirito di sacrificio, sa giocare a calcio e possiede un gran tiro come ha dimostrato in questa gara. Diversi giovani stanno crescendo, basta vedere negli allenamenti cosa sanno fare Arena, Spina o Vitale che sicuramente avrà più spazio perchè non si lamenta mai ed è giusto che faccia una partita già dal primo minuto. Questi ragazzi stanno ritornando come erano prima, restano attaccati al risultato, stanno lottando e quindi bisogna essere contenti. Abbiamo 52 punti e ancora cinque giornate da giocare per provare a migliorare la nostra posizione". La parola a Lorenzo Di Stefano: "Giocare novanta minuti e segnare dei gol mi permette di avere più fiducia in me stesso. Questo gol molto bello? Sì, però mi auguro che il gol più bello sia il prossimo". Le frasi di Alessandro Arena: "Ero fuori dal campo, ho visto il portiere che ha messo la palla a terra, appena ho notato questo episodio mi sono buttato sul pallone e Cucchietti si è buttato su di me. Bene così, giustamente è arrivato il rigore che ho pure segnato. Adesso sto meglio, forse avevo avuto un calo fisico, bisogna pensare solo alla continuità adesso e crederci in queste ultime cinque partite". Amareggiato il tecnico dei rossoneri Ivan Maraia: "Partita che è stata vissuta sugli episodi. Mi dispiace per Cucchietti, in altre circostanze ci aveva salvato, lui è rimasto molto amareggiato ma succede e il calcio è anche questo. Un peccato perchè soprattutto già dall'approccio avevamo giocato alla pari contro il Gubbio e avevamo rischiato molto poco fino all'episodio del rigore. Ha pesato l'occasione mancata di Romero ma pure l'infortunio di Bruzzaniti. Ma come dicevo quell'episodio del rigore a fine primo tempo ha galvanizzato il Gubbio che ha giocato meglio di noi nella ripresa e poi ha creato più occasioni. Alla fine pure Bianchimano ha avuto la sua chance, peccato". Ma ecco le immagini tra Gubbio e Lucchese. Fotoservizio di Gianfranco Gavirati.

►• 18 MARZO 2023
Gubbio, piegata la Lucchese per 2-0. Rigore di Arena e missile terra-aria di Di Stefano
 
Gubbio contro Lucchese. La cronaca. Al 14' ci prova Quirini che giunge al limite e prova il tiro di destro che viene smorzato e così il pallone diventa facile preda di Di Gennaro che la blocca. Al 13' pericolo: va via sulla destra Bruzzaniti che pennella un cross in mezzo all'area per la testa di Romero che incorna in porta centralmente, Di Gennaro riesce a respingere con i pugni alti, sulla respinta ci prova Fabbrini di sinistro al volo ma la palla sorvola sopra la traversa. Al 21' su un calcio piazzato da sinistra calciato in area da Arena, arriva un colpo di testa deciso a due passi dalla porta di Redolfi che schiaccia a rete, ma Cucchietti in tuffo sulla riga di porta riesce a respingere la sfera. Al 47' il colpo di scena che sblocca il risultato con un erroraccio di Cucchietti consegna la palla ad Arena che si mette dietro al portiere in agguato, gli ruba il tempo e viene messo giù, l'arbitro decreta così il calcio di rigore. Dal dischetto Arena calcia angolato e porta in vantaggio i rossoblù. La ripresa. Al 3' ci prova Bulevardi con un tiro potente di destro dal limite con la palla che sibila sopra il montante. Al 30' va via sulla destra Corsinelli che serve in mezzo per Arras che cerca il tiro di destro volante, però Cucchietti in tuffo riesce a deviare la sfera in angolo. Al 36' sale sugli scudi Di Stefano che fa partire un missile terra-aria con la palla che sbatte sotto la traversa prima di insaccarsi in rete. Nel finale Bianchimano sfiora il gol con la palla che fa la barba al palo alla sinistra del portiere.    
Tabellino: Gubbio - Lucchese (2-0):
Gubbio (3-4-2-1): Di Gennaro; Portanova (1' st Dutu), Redolfi, Bonini; Morelli (25' st Corsinelli), Bontà (1' st Bulevardi), Rosaia, Nicolao; Arena (19' st Toscano), Di Stefano; Vazquez (19' st Arras). A disp.: Greco, Semeraro, Signorini, Tazzer, Buzzi, Vitale. All.: Braglia.
Lucchese (4-3-3): Cucchietti; Quirini, Tiritiello, Benassai, Alagna; Mastalli (14' st Visconti), Franco, Tumbarello (28' st Di Quinzio); Bruzzaniti (19' pt Rizzo Pinna), Romero (14' st Bianchimano), Fabbrini (28' st Ferro). A disp.: Coletta, Galletti, Bachini, Merletti, De Maria, D'Ancona, Pirola, D'Alena, Ravasio. All.: Maraia.
Reti: 48' pt Arena (G) rigore, 36' st Di Stefano (G).
Arbitro: Ramondino di Palermo (Morea di Molfetta e Fedele di Lecce); Quarto uomo: Bonci di Pesaro.
Ammoniti: Tiritiello (L), Portanova (G), Vazquez (G), Redolfi (G), Cucchietti (L), Romero (L), Quirini (L). Angoli: 8-0. Recupero: 3' pt; 4' st. Spettatori: 814 (439 abbonati); di cui 62 da Lucca.
Risultati: Trentatreesima Giornata - Serie C - Girone B:
Ancona - Cesena 0-1
78' Corazza (C)

Fermana - Vis Pesaro 0-1
9' Fedato (V)
Fiorenzuola - Pontedera 0-4
13' Nicastro (P), 68' Cioffi (P) rig., 80' Nicastro (P), 85' Nicastro (P) rig.
Gubbio - Lucchese 2-0
48' Arena (G) rig., 81' Di Stefano (G)
Montevarchi - Imolese 1-2
11' Simeri (I), 45' Italen (M), 87' Bensaja (I)
Olbia - Carrarese 1-1
19 Nanni (O), 59' Bernardotto (C)
Reggiana - Torres 1-0
64' Kabashi (R)
Rimini - Recanatese 1-2
57' Carpani (Re), 89' Carpani (Re), 92' Tonelli (Ri)
Siena - Alessandria 0-0
Virtus Entella - San Donato Tavarnelle 4-1
18' Faggioli (E), 30' Merkaj (E), 72' Russo (S) rig., 88' Zamparo (E), 91' Favale (E)

►• 17 MARZO 2023
Braglia: "Si insinua che porto tutti via ad Umbertide, ma noi andiamo con le nostre auto..."
 
Il Gubbio affronta adesso la Lucchese per ritrovare linfa vitale pure tra le mura amiche. Il trainer Piero Braglia parla così alla vigilia: "Sono soddisfatto perchè ho rivisto i ragazzi sorridere dopo la partita contro la Recanatese. Questo fatto mi fa piacere perchè non eravamo più abituati a vincere, negli ultimi periodi non ci è riuscito molto spesso vincere. Adesso mi auguro che ci siano conferme con la Lucchese che tuttavia dispone dei buoni calciatori e per noi si tratta di un nuovo banco di prova. Non escludo che ci possa essere il cambio di qualche interprete. Ma confido in questi ragazzi. Abbiamo dei giovani di qualità come Arena e Di Stefano, oltretutto anche Bulevardi con quel tocco di esterno destro che ha mandato in porta Di Stefano ha fatto vedere che ci sa fare con i piedi, e a dir la verità anche Vazquez mi è piaciuto nelle ultime due uscite e questo sta a significare che si sta ritrovando. Diciamo che era tutto una questione di testa, a livello mentale, perchè a volte abbiamo perso pur non demeritando. Andiamo avanti, guardiamo partita dopo partita, ora qualche ragazzo sta crescendo e confido anche sul lavoro dei miei preparatori, Barbiero e Palazzari, collaboratori in gamba che vanno anche pure d'accordo insieme, lavorano, si confrontano, analizziamo tanti dati e prepariamo le partite con puntigliosità. Qualcuno insinuava che la squadra non correva, ma non era questo il problema. Qualcuno ha insinuato che porto i ragazzi ad allenarsi ad Umbertide, ma ci andiamo con le nostre auto e non con il pullman, e se lo faccio è per fare allenare meglio la squadra. Se a Recanati ho visto la squadra che si ammirava nel girone di andata? Direi di sì, abbiamo creato e abbiamo avuto diverse occasioni". Rientra dalla squalifica Bontà, ma per azzardare una formazione è sempre un rebus con Braglia. Tuttavia azzardiamo. Probabile la conferma del 3-4-2-1. Possibile undici iniziale. Di Gennaro in porta. Difesa a tre con Portanova, Redolfi e Bonini. Centrocampo a quattro con Morelli, Toscano, Bulevardi e Nicolao (o Semeraro). Sul fronte avanzato Arena e Di Stefano a giostrare sulla trequarti a supporto del puntero che potrebbe essere Vazquez che si gioca il posto da titolare con Arras.

►• 15 MARZO 2023
Dutu: "Dopo Cesena respiriamo un'altra aria. Ci siamo preparati bene per poter vincere"
 
Come il Gubbio contro il Cesena, così come il Gubbio di ieri contro la Recanatese, così come ogni persona, che ci pensano e la capiscono quell'attimino tardi. Nel calcio talvolta quanto sono importanti i minuti di recupero per fare svoltare un calciatore e una sequenza di partite. Mai come questa volta l'espulsione di Bontà (per altro tra i migliori fino a quel momento) paradossalmente si è rivelata molto importante nella partita precedente contro il Cesena perchè l'arbitro ha decretato un altro minuto di recupero che ha permesso ai rossoblù di pareggiare in extremis. Una partita tirata che ha risollevato il Gubbio con un finale thrilling: gol di testa di Di Stefano al 96', un colpo che potrebbe dare la svolta alla stagione dei rossoblù. Senza quel gol nell'extra-time infatti il Gubbio poteva rimanere con un paio di mosche in mano e con ogni probabilità Di Stefano non sarebbe partito titolare a Recanati. Invece proprio contro i leopardiani il giovane attaccante di scuola doriana ha segnato un gol lampo dopo appena 17 secondi e praticamente ha spianato la strada ad una squadra che sembra avere ritrovato se stessa. Il Gubbio di Braglia infatti ha giocato bene, pericoloso nelle azioni di rimessa giocate con precisione, e aveva sfiorato sia con Arras che con Spina il raddoppio. Nella ripresa è arrivato pure il sigillo di Vazquez che non segnava dal 3 dicembre scorso contro il Siena, cioè con esattezza da 15 partite (per precisione da 1.389 minuti). Ecco, appunto, viene da pensare che se non ci fosse stato quell'epilogo adrenalinico contro il Cesena, oggi avremmo parlato di altro. Avremmo parlato di un'altra partita con un po' di imprecisione sotto porta. Ma quel finale contro il Cesena ha cambiato qualcosa nella testa dei calciatori. Lo ha spiegato lo stesso Eduard Dutu, difensore dei rossoblù, che subito dopo il match vinto contro la Recanatese ha detto: "Si è respirata subito un'aria diversa dopo la partita con il Cesena avendo fatto risultato negli ultimi secondi. Ci siamo allenati con un'aria differente. Così abbiamo giocato per vincere con la Recanatese. Abbiamo giocato come ci eravamo preparati con il mister e lo abbiamo dimostrato sul campo". Dopo una vittoria del genere si tira un sospiro di sollievo ma è altrettanto vero che crescono i rimpianti. Soprattutto per quanto si era visto prima della pausa natalizia con i rossoblù che si sono ritirati dalla corsa al vertice con colpevole anticipo, perchè non si possono perdere sette partite nel girone di ritorno (cinque delle quali nelle prime sei giornate). Complice anche un mercato di gennaio che ha lasciato un po' a desiderare con tutta sincerità. Pertanto oggi i rimpianti superano le gioie. Ma adesso il Gubbio deve ritrovare anche quella vittoria in casa che manca ormai da troppo tempo: nelle ultime sei partite tra le mura amiche la squadra di Braglia ha totalizzato appena due punti e l'ultima gioia risale al 17 dicembre scorso con la vittoria sul Pontedera. Con i 'se' e con i 'ma' la storia non si fa. Non si può cambiare il corso degli eventi solamente facendo ipotesi. Non è utile rimuginare su delle scelte fatte. Quello che conta è solo ciò che è realmente avvenuto. I bilanci si fanno alla fine e per adesso sarebbe già importante arrivare ai playoff collocandosi nella migliore posizione possibile.         

►• 14 MARZO 2023
Il Gubbio vince a Recanati: gol lampo di Di Stefano, bis di Vazquez. Braglia: "Soddisfatto"
 
Il Gubbio ritrova la vittoria dopo quattro partite e finalmente vanno in gol due attaccanti, Di Stefano e Vazquez. Le parole del trainer Piero Braglia: "Felice per i gol degli attaccanti. Di Stefano ha fatto una grande partita, oltre al gol ha fornito una prova di sacrificio. Ma sono soddisfatto sia di Arras e poi pure di Vazquez. Felice per i ragazzi perchè hanno fatto una prestazione bella, ci siamo comportati da squadra e da gruppo. Ci sono dei ragazzi che stanno crescendo e mi auguro che si continui così. Ed ora è giusto pensare partita per partita perchè quando dovevamo pensare al campionato non l'abbiamo fatto. Le chiacchiere stanno a zero". La cronaca. Pronti e via, dopo appena 17 secondi i rossoblù vanno subito in vantaggio: nasce tutto da un lancio lungo di Redolfi dalla difesa eugubina, poi è Toscano che serve per vie orizzontali Bulevardi che a sua volta dalla trequarti con un tocco di esterno destro lancia in profondità in area Di Stefano che scatta sul filo del fuorigioco e cerca la prima conclusione di destro che viene stoppata, ma la sfera rimane in agguato, così Di Stefano è il più lesto di tutti e di sinistro dall'altezza del dischetto trova il corridoio giusto con la palla che si insacca radente nell'angolino. Al 12' nella classica azione in contropiede Spina serve sulla destra Arras che converge in area e prova un tiro teso di destro verso il primo palo, Fallani in tuffo riesce a deviare la palla in calcio d'angolo. Al 19' è ancora Toscano che dal limite serve in area in diagonale Spina che a tu per tu con il portiere Fallani non riesce a trovare la conclusione vincente, la palla si impenna e alla fine sbroglia la matassa in calcio d'angolo Ferrante. Al 29' assolo di Di Stefano che parte dalla trequarti e prova il tiro fulmineo di destro radente dal limite, ma la conclusione è centrale e para a terra Fallani. La ripresa. Al 5' ci prova con un assolo Spina dal limite con un tiro di sinistro che diventa però facile preda di Fallani in presa alta. Al 10' va via sulla destra Senigagliesi che pennella un cross in area pericoloso dove sbuca dalle retrovie Ferretti che tenta il tiro al volo di destro ma la palla termina sul fondo. Al 16' va via sulla sinistra Di Stefano che porge una palla al bacio per Vazquez che calcia un rigore in movimento di sinistro, ma il suo tiro radente è centrale e viene respinto da Fallani in tuffo. Al 20' assist di Sbaffo che lancia in porta per vie centrali Carpani ma davanti alla porta non riesce ad agganciare una palla molto invitante a pochi passi da Di Gennaro. Al 21' è Arena show quando parte sulla destra, scavalca alcuni avversari in dribbling e una volta entrato in area prova il tiro di sinistro ma è troppo debole, così diventa facile preda di Fallani in tuffo: strepitosa l'azione personale, meno la conclusione. Al 39' però il Gubbio raddoppia quando dalla sinistra Vitale pennella un cross in area dove Vazquez stavolta non sbaglia e di testa insacca la sfera in rete. Al 41' un colpo di testa di Marilungo sibila vicino al palo alla sinistra del portiere. In conclusione un tiro dal limite di Vazquez diventa preda in tuffo per Fallani.     
Tabellino: Recanatese - Gubbio (0-2):
Recanatese (4-4-2): Fallani; Somma, Ferrante, Vona (1' st Peretti), Longobardi (1' st Ferretti); Senigagliesi, Morrone (34' st Marilungo), Foresta (16' st Raparo), Carpani; Guadagni (16' st Stampete), Sbaffo. A disp.: Meli, Amadio, Quacquarelli, Marafini, Pacciardi, Guidobaldi. All.: Pagliari.
Gubbio (3-4-2-1): Di Gennaro; Dutu, Redolfi, Bonini; Morelli (28' st Tazzer), Toscano (30' st Vitale), Bulevardi (10' st Rosaia), Semeraro; Spina (10' st Vazquez), Di Stefano; Arras (10' st Arena). A disp.: Greco, Signorini, Portanova, Corsinelli, Nicolao, Buzzi. All.: Braglia.
Arbitro: Cerbasi di Arezzo (De Vito di Napoli e Chillemi di Barcellona Pozzo di Gotto); Quarto uomo: Ferrara di Roma 2.
Reti: 1' pt Di Stefano (G), 39' st Vazquez (G).
Ammoniti: Redolfi (G), mister Braglia (G), Spina (G), Guadagni (R), Bulevardi (G), Di Gennaro (G), Raparo (R), Stampete (R). Angoli: 4-5. Recupero: 1' pt; 6' st.
Risultati: Trentaduesima Giornata - Serie C - Girone B:
Alessandria - Fermana 1-1
20' Martignago (A), 64' Busatto (F)
Carrarese - Fiorenzuola 2-0
12' Energe (C), 95' Bernardotto (C)
Cesena - Virtus Entella 4-0
16' Shpendi (C), 32' Silvestri (C), 50' Brambilla (C), 89' Shpendi (C)
Imolese - Ancona 2-1
13' Spagnoli (A), 24' Simeri (I), 95' Tulli (I)
Lucchese - Siena 1-1
47' Paloschi (S), 92' Tiritiello (L)
Pontedera - Reggiana 0-0
Recanatese - Gubbio 0-2
1' Di Stefano (G), 84' Vazquez (G)
San Donato Tavarnelle - Olbia 0-2
20' La Rosa (O), 31' Dessena (O)
Torres - Rimini 0-0
Vis Pesaro - Montevarchi 0-1
25' Perez (M)

►• 13 MARZO 2023
A Recanati senza Bontà. Inibizione e multa per il diesse Mignemi. Ora il dilemma modulo
 
Verso il match infrasettimanale in notturna a Recanati. Il tecnico Braglia dovrà fare a meno di Bontà, squalificato, dopo essere stato espulso sabato scorso contro il Cesena. Inibizione a svolgere ogni attività e rappresentare la società fino al 23 marzo (più ammenda di 500 euro) per il diesse Mignemi, anch'egli allontanato dal rettangolo di gioco durante la gara contro il Cesena. In casa Recanatese invece mancherà il centrocampista Alfieri, sempre per squalifica. La formazione leopardiana viaggia al tredicesimo posto in classifica, 36 punti raccolti, dei quali 20 punti conquistati dopo il giro di boa in 12 partite per via di 5 vittorie, 4 pareggi e due sconfitte. In pratica la neopromossa squadra marchigiana ha trovato l'assetto giusto in terza serie dopo un periodo di adattamento. I giallorossi sono allenati dall'esperto Giovanni Pagliari e potrebbe confermare il 4-4-2. Questo il possibile undici. Fallani in porta. Difesa a quattro con Somma, Ferrante, Vona e Yabre. A centrocampo il quartetto basato sull'asse Guadagni, Morrone, Raparo e Carpani. Di punta il duo Marilungo e Sbaffo. Talvolta Pagliari ha modificato il suo assetto con il 4-2-3-1 o addirittura con il 4-3-3 come avvenne all'andata quando proprio i giallorossi si imposero per 3-1 a Gubbio con le reti di Sbaffo, Alfieri e Carpani (per i rossoblù andò a segno Bulevardi). In casa eugubina il trainer Braglia potrebbe confermare il 3-5-1-1 ma non è poi escluso che potrebbe schierarsi a specchio ritornando ad una difesa a quattro con il 4-3-1-2. Il probabile undici. Di Gennaro in porta. Difesa a tre con Portanova, Redolfi e Bonini. A centrocampo il quintetto Spina, Rosaia, Toscano, Bulevardi e Nicolao. Davanti Arena a supporto di Vazquez. Ma se dovesse cambiare modulo ci potrebbe essere la chance in attacco per Di Stefano che si è sbloccato proprio contro il Cesena e potrebbe essere supportato da Vazquez sul fronte avanzato con Arena a giostrare tra le linee in un ipotetico 4-3-1-2. Ma come al solito Braglia scioglierà i nodi solamente all'ultimo istante.

►• 11 MARZO 2023
Di Stefano: "Gol pesante". Vazquez: "La società ha fatto scelte...". Le foto di Gubbio-Cesena
 
Un gol al sesto minuto di recupero tiene a galla un Gubbio che riesce a mantenere la sesta posizione appaiato con Siena e Pontedera, perchè in caso di sconfitta la formazione di Braglia poteva scivolare addirittura in ottava posizione. Per questo motivo il gol di Di Stefano al fotofinish è essenziale perchè dimostra ancora una volta che in questo campionato bisogna avere le antenne dritte e fare meno errori. Un gol di Bumbu nel primo tempo aveva spianato la strada ai cesenati, però come dice un proverbio... tutto è bene quel che finisce bene: ci ha pensato Di Stefano al fotofinish a togliere le castagne dal fuoco segnando dopo 2528 minuti di digiuno. Appunto, ecco cosa dice l'autore del pareggio, Lorenzo Di Stefano: "Un gol pesante perchè segnato negli ultimi secondi. Un punto che fa morale perchè noi volevamo dimostrare che non eravamo quelli visti nelle ultime undici partite. Abbiamo davvero dato tutto sul campo". Il commento di Federico Vazquez: "Non sono andato ancora in gol, ma ci sono andato vicino, però la cosa più importante è avere fatto risultato con il Cesena. É importante per il gruppo dopo un periodo brutto. Abbiamo tenuto bene il campo, con questa voglia e con questa fame possiamo fare punti, ma non dobbiamo smettere di crederci. La realtà è che abbiamo fatto fatica e ci stiamo ritrovando, ogni partita diventa fondamentale per noi. Tra di noi nel gruppo ci vogliamo bene. Mi manca il gol? Vi posso rispondere in cento maniere, ma per me conta solo la squadra. Sono abituato a fare le mie analisi personali. Capisco le aspettative su di me, però a volte credo che bisogna pure adattarsi a tutto. La società ha fatto le sue scelte, su questo argomento però non ci voglio neanche entrare. Così devo giocare punta centrale ed io lo faccio, ma non nego che faccio più fatica quando sono troppo solo come punta centrale". Le parole del trainer Piero Braglia: "Non avremmo meritato di perdere. Abbiamo concesso solo un'occasione al Cesena per segnarci ma ogni errore lo paghiamo a caro prezzo. I ragazzi ci hanno creduto fino alla fine e siamo stati bravi, perciò sono contento per la prestazione. La squadra sotto certi aspetti non ha mai deluso, ma abbiamo dei problemi e quindi non siamo guariti ora. Chi è subentrato si è calato con orgoglio e cattiveria nei meccanismi della partita. Se la squadra è sempre stata in pugno? Ma se qualcuno può pensare che io avevo perso il polso della squadra si sbaglia di grosso, anzi significa che non capisce proprio niente di calcio. La difesa a tre? Avevo visto la partita dell'andata dove il Cesena ci aveva massacrato, così ho cercato di giocarci a specchio. Sono contento che si è sbloccato Di Stefano e speriamo che comincia a crederci di più su se stesso. Se il ritiro di Cascia è servito? Sì, per il fatto di essere stati tutti insieme con tranquillità lavorando tanto su un campo in erba con delle dimensioni normali. Sì, è servito tanto". Il rammarico del tecnico dei bianconeri Domenico Toscano: "La partita era in totale controllo e non avevamo subito nessun pericolo, la partita era finita, l'arbitro aveva decretato cinque minuti di recupero mentre invece ha concesso altro tempo senza essere segnalato e in quel frangente abbiamo subito il pareggio. Dispiace perchè abbiamo fallito la chance del 2-0 con Mercadante e il Gubbio non era mai stato insidioso". Intanto ecco le immagini di Gubbio contro Cesena. Fotoservizio di Gianfranco Gavirati.

►• 11 MARZO 2023 
Gubbio e Cesena, è 1-1. Al gol di Bumbu risponde Di Stefano al sesto minuto di recupero

Gubbio contro Cesena. La cronaca. Al 14' su calcio da fermo decentrato sulla destra Arena pennella un pallone in area dove viene appena sfiorato da Portanova di testa con la palla che viene abbrancata in tuffo da Tozzo in area. Al primo vero affondo però il Cesena passa in vantaggio: al 30' va via sulla destra Adamo che crossa un pallone in area preciso, sul filo del fuorigioco scatta Bumbu che stoppa di petto il pallone all'altezza del dischetto e di di destro al volo piazza la sfera nell'angolino basso alla sinistra del portiere. Al 32' lancio lungo di Bontà per Spina che prova il tiro in porta, ma para senza problemi Tozzo. Al 35' su corner in area pennellato da Arena svetta di testa Vazquez che anticipa tutti ma la palla scheggia la parte alta della traversa. La ripresa. Al 14' è pericolo quando Redolfi si fa superare da Ferrante che si lancia verso la porta ma il difensore bergamasco riesce a recuperare in extremis in tackle con l'attaccante bianconero lanciato a rete. Al 22' ci prova Adamo che entra in area dal vertice destro e con un tiro di sinistro cerca il sette, ma Di Gennaro in volo plastico abbranca la sfera. Al 38' progressione di Brambilla che si porta verso l'area e prova il tiro di destro in diagonale, ma è rilevante la deviazione di Redolfi in calcio d'angolo con il portiere già in tuffo. Sul seguente corner calciato in area dallo stesso Brambilla, a due passi dalla porta schiaccia a terra di testa Mercadante con la palla che sorvola di poco sopra la traversa. Al 43' viene espulso Ferrante per un calcio da dietro su Portanova a palla lontana. Al 47' viene espulso Bontà per somma di ammonizioni dopo un tocco di mano in area ospite. All'ultimo tuffo il Gubbio tuttavia trova il pareggio: su un corner in area calciato da Toscano sbuca Di Stefano che di testa trova l'angolino giusto con una spizzata volante e insacca la sfera in rete.  
Tabellino: Gubbio - Cesena (1-1):
Gubbio (3-5-1-1): Di Gennaro; Portanova, Redolfi, Bonini; Spina (29' st Di Stefano), Rosaia (14' st Vitale), Bontà, Bulevardi (14' st M. Toscano), Nicolao (33' st Semeraro); Arena; Vazquez (33' st Arras). A disp.: Greco, Dutu, Signorini, Morelli, Tazzer, Buzzi. Braglia.
Cesena (3-4-1-2): Tozzo; Silvestri, Prestia, Mercadante; Adamo (39' st Albertini), Brambilla, De Rose (26' st Francesconi), Calderoni (1' st Celiento); 
Bumbu (11' st Saber); Ferrante, Corazza (26' st S. Shpendi). A disp.: Lewis, Ciofi, Bianchi, Pollini, Chiarello, C. Shpendi, Udoh. All.: D. Toscano.
Arbitro: Arena di Torre del Greco (Licari di Marsala e Trischitta di Messina); Quarto uomo: Andreano di Prato.
Reti: 30' pt Bumbu (C), 51' st Di Stefano (G).
Espulsi: 8' st il diesse Mignemi (G) per proteste; 43' st Ferrante (C) per fallo di reazione; 48' st Bontà (G) per somma di ammonizioni; 51' st mister D. Toscano (C) per proteste. Ammoniti: De Rose (C), Calderoni (C), Bumbu (C), Redolfi (G), Di Stefano (G). Angoli: 3-4. Recupero: 0' pt; 6' st. Spettatori: 1224 (439 abbonati); di cui 432 da Cesena.
Risultati: Trentunesima Giornata - Serie C - Girone B:
Alessandria - Lucchese 0-1
39' Rizzo Pinna (L)
Ancona - San Donato Tavarnelle 3-0
5' Di Massimo (A), 19' Petrella (A), 46' Melchiorri (A)
Fermana - Carrarese 0-0
Fiorenzuola - Recanatese 0-1
14' Ferrante (R)
Gubbio - Cesena 1-1
30' Bumbu (C), 96' Di Stefano (G)
Montevarchi - Torres 1-0
34' Italen (M)
Olbia - Imolese 1-2
11' Dessena (O), 52' Faggi (I), 60' D'Auria (I)
Reggiana - Virtus Entella 0-1
67' Favale (E)
Rimini - Pontedera 1-1
14' Nicastro (P), 74' Vano (R)
Siena - Vis Pesaro 4-0
14' Di Santo (S), 37' Paloschi (S), 50' Collodel (S), 89' Raimo (S)

►• 09 MARZO 2023
Verso la sfida contro il Cesena. Bianconeri idea turnover. Gubbio, Corsinelli verso il forfait
 
Si va verso il secondo impegno interno consecutivo, l'avversario di turno sarà il Cesena. La squadra bianconera si trova al terzo posto in classifica ed è una formazione formato trasferta in quanto finora ha ottenuto 9 vittorie sulle 17 totali, oltretutto fuori dalle mura amiche ha incassato solo 7 reti. Inoltre il Cesena ha subito solo una sconfitta nel girone di ritorno, nel big match serale perso in casa contro la capolista Reggiana. Per il resto per i bianconeri sono arrivate dopo il giro di boa 6 vittorie e 4 pari, tra cui l'ultimo interno contro il Montevarchi. Tuttavia il tecnico Domenico Toscano sta valutando se effettuare un po' di turnover visto che dopo la gara di Gubbio ci sarà subito il big match interno contro l'Entella il prossimo martedì. Il modulo prediletto è il 3-4-1-2. In porta è ballottaggio tra Lewis e Tozzo. In difesa possibile il trio basato su Ciofi, Prestia e Mercadante. A centrocampo probabile il quartetto Adamo, De Rose, Bumbu e Mustacchio. Sul fronte avanzato invece il trainer dei romagnoli sta considerando anche la possibililtà di dare spazio a Stiven Shpendi come trequartista a supporto del duo di attacco Cristian Shpendi e Corazza. In casa Gubbio invece questa settimana si è svolta in ritiro a Cascia che terminerà solo alla vigilia della partita. Out per un problema al costato il difensore laterale Corsinelli. Da valutare le condizioni di Morelli che in ogni caso potrebbe partire dalla panchina, mentre per Redolfi si valuterà fino all'ultimo momento. Non è chiaro come potrebbe giocare la formazione di Braglia. Se verrà confermato lo stesso assetto che è stato adoperato contro l'Olbia si procederà con il 4-3-1-2. Probabile undici. Di Gennaro in porta. Una difesa a quattro con Tazzer, Portanova, Redolfi e Bonini. Centrocampo a tre con Rosaia, Toscano e Bulevardi. Davanti Arena a svariare sulla trequarti a supporto di Di Stefano e Vazquez. Ma non è escluso che ci siano sorprese come spesso accade con Piero Braglia, non solo a livello di interpreti ma anche a livello tattico con l'alternativa di schierare una difesa a tre. All'andata i rossoblù vennero sconfitti dai cesenati per 3-0 con le reti segnate da Corazza, Saber e Ferrante all'Orogel Stadium. Intanto a Gubbio è pronta una iniziativa per ricordare il 25° anniversario della promozione in serie C2 presso il Centro Servizi di Santo Spirito (ore 21, ingresso libero) mercoledì 22 marzo. A seguire nel link la locandina di questa iniziativa.

►• 07 MARZO 2023
Magrini: "Gubbio buona squadra, ma è giù a livello mentale. In attacco manca un qualcosa"
 
Ex mediano del Gubbio. Ex allenatore di Grosseto e Fano. Presente alla partita contro l'Obia sugli spalti del Barbetti. Stiamo parlando di Lamberto Magrini che commenta così il match visto: "Era più giusto un pareggio. L'Olbia ha creato poco per non dire nulla, ha solo aspettato il Gubbio per poi ripartire, tranne l'episodio del rigore ovviamente. Anche il Gubbio non è stato pericoloso creando davvero poco in realtà". Vedendo il Gubbio dopo il girone di andata che idea si è fatto? "A mio avviso sta accusando qualcosa sotto l'aspetto mentale, succede questo quando per un periodo i risultati non arrivano. Si vede una squadra che gioca con delle pressioni addosso, però il Gubbio è sempre una buona squadra, parliamoci chiaro. Adesso è in grande difficoltà e riesce a concretizzare poco. Credo che questo aspetto lo condiziona e sotto porta penso che manca qualcosa, ecco". Si continua infatti a parlare molto di un mercato di gennaio avaro di rinforzi soprattutto in attacco. Ma lei conosce Arras che lo ha allenato a Grosseto, ma che attaccante è? "É un buon attaccante. Quest'anno ha giocato poco a Siena perchè ha avuto un infortunio al ginocchio ma se è condizione è un calciatore che sa attaccare la profondità, non è un goleador da venti gol però dà fastidio alle squadre avversarie. In questo momento dipende molto dalla condizione psico-fisica e credo che Arras al momento sia ancora un po' indietro sotto questo aspetto". Il calciatore che più le piace? "Naturalmente Arena, un ragazzo interessante che ha grande qualità però anche lui in questo periodo manca in brillantezza. Questo brio lo faceva contraddistinguere nella prima parte di campionato e pure nella passta annata, invece adesso non attraversa uno dei suoi periodi migliori. Sicuramente è l'elemento che può alzare il livello tecnico delle giocate, soprattutto nella transizione della palla nell'ultimo passaggio lo ritengo un calciatore fondamentale". Ormai la classifica si è delineata, rispecchia i reali valori delle contendenti? "La Reggiana aveva perso il campionato con una corazzata come il Modena, perciò è ripartita con delle certezze e quindi credo che sia avanti a tutte. L'Entella ha una rosa di prima qualità, il Cesena altrettanto. Poi a seguire vedo un Gubbio o un Siena che si possono giocare i playoff nei primi posti. Onestamente il Gubbio se vuole vincere il campionato ha bisogno di una rosa più corposa, sia a livello numerico che a livello qualitativo in tutti i reparti. Soprattutto manca qualcosa lì davanti sul fronte avanzato per vincere. Questo è il mio parere, poi ognuno vede il calcio a modo suo". Il Gubbio ora è in ritiro a Cascia, un parere? "Per mia esperienza personale a volte fanno bene, altre volte no. Dipende da come la prende il gruppo e lo staff tecnico. Se si affrontano le difficoltà del momento tutti insieme sicuramente può aiutare, se invece i giocatori non l'hanno accettato di buon grado diventa più dannoso che altro perchè può essere considerato come un ritiro punitivo. Ne ho fatti anche io: alle volte ho trovato dei benefici, altre volte assolutamente no". Lei ha vestito la maglia del Gubbio in periodi dove i tifosi lo seguivano in massa, vedere oggi uno stadio così desolato che effetto le fa? "Sì, vedere così poca gente a Gubbio non fa piacere. Mi ricordo negli anni '80 si partiva dai 1500 o 2000 ai 3000 spettatori nelle partite più importanti. Per non parlare degli 8000 spettatori nel derby contro il Perugia. Era un pubblico appassionato. Onestamente oggi non ho visto quell'attaccamento alla squadra che c'era negli anni passati e questo mi dispiace. I veri tifosi aiutano la squadra in questi momenti". Avendo vissuto sulle panchine di Grosseto e San Donato Tavarnelle, questo girone rispetto all'anno scorso è uguale o trova differenze? "L'anno scorso era un po' più duro il campionato, credo che era di livello leggermente superiore. Però è sempre un girone importante". E la sua ex squadra, il San Donato Tavarnelle, si salverà? "Può giocarsi le sue possibilità. Negli undici titolari è una buona squadra. Se però mancano i vari Galligani, Russo, Bovolon o Gorelli faceva fatica. Mi è dispiaciuto che quando recuperammo proprio questi calciatori hanno deciso di cambiare. Mi ha dato fastidio perchè il presidente mi aveva fatto i complimenti e la mattina dopo mi ha esonerato. Ma questo è il calcio".

►• 06 MARZO 2023
Tresoldi: "Il materiale è buono ma non ottimo. Vazquez è isolato. E la B fu un caso estremo"
 
Vive in Germania, anche se per tanti anni ha vissuto a Gubbio. É un ex difensore laterale di Atalanta, Cesena e Gubbio. Stiamo parlando di Emanuele Tresoldi che sabato scorso era presente sugli spalti a vedere la squadra di Braglia contro l'Olbia. Ecco cosa ci dice: "Sono dell'avviso che per la piazza di Gubbio un sesto posto in classifica è sempre una grande cosa. Chiaro che dopo un girone di andata strepitoso qualcuno poteva pensare chissà che cosa, però sono dell'idea che bisogna essere sempre contenti che il Gubbio mantenga questi livelli di campionato". Con questo ci vuole dire che la gente di Gubbio non deve essere scontenta per questo andamento perchè questa è la dimensione di questa piazza? "Assolutamente sì. Dodici anni fa il Gubbio salì in serie B ma è stato un caso estremo. Non bisogna farsi condizionare troppo da quel successo verso la B perchè per tornarci servono tutta una serie di meccanismi che non sono facili da ritrovare. Ovviamente è comprensibile un certo rammarico per quello che si era visto nel girone di andata perchè il cammino è stato strepitoso. Ho seguito le parole del mister, penso che abbia ragione perchè non doveva finire così con un trend negativo". Il girone di andata forse aveva illuso qualcuno secondo lei? "Penso che sia stato normale pensare ad un exploit, non sono al corrente di quale siano realmente le ambizioni della società o se vogliono fare la serie B, perciò da esterno posso solo dire che Gubbio in questa categoria è una bella realtà e hanno preso allenatori di spessore, pertanto non credo che bisogna rimproverare più di tanto (alla società ndr)". Ma nello specifico che partita ha visto sabato? "Dico che la partita è stata bruttina in generale, i due portieri non hanno avuto rischi, era una partita da zero a zero. Il Gubbio ha provato a fare la partita, l'Olbia giocava di rimessa, però i rossoblù arrivavano fino alla trequarti e poi si è notata una mancanza. Vedo che viene buttata la croce addosso su Vazquez, ma io l'ho visto un po' troppo solo lì davanti con gli esterni che girano, è stato costretto sempre a giocare due contro uno in area perciò non è nemmeno aiutato". Ora il presidente Notari ha mandato tutti in ritiro a Cascia, un suo giudizio? "Ci può stare. Nella concezione nordica dove abito adesso io, un ritiro è inammissibile, ma questa è l'Italia e si sa che quando non arrivano i risultati può accadere una cosa del genere. Sono dell'idea che il mister (Braglia ndr) non abbia grandi colpe: il materiale è buono ma non ottimo. I calciatori fanno la loro parte perchè non puoi competere a livello di spesa con Reggiana o Cesena. Probabilmente vorranno cercare di ritrovare la quadratura nell'ambiente". Si parlava di paesi nordici e di attaccanti, ci può dire come vive la situazione con suo figlio Nicolò Tresoldi che con ottimi risultati sta giocando in Germania come attaccante ad Hannover? "Una bella esperienza, viviamo il momento con serenità e non facciamo programmi. Mi impressionano la cornice e le strutture, e vedo che anche Nicolò si sta divertendo". Da ex difensore in serie A con l'Atalanta, ma quale è stato il calciatore in realtà più forte incontrato? "Roberto Mancini, mi aveva impressionato per la sua classe stratosferica: non è un caso che è stato un leader alla Sampdoria e pure nella Lazio". E il compagno di squadra? "Ai tempi dell'Atalanta i vari Inzaghi e Vieri non erano ancora esplosi, poi sono maturati in altri lidi. In quella squadra mi impressionava Paolo Montero: era già maturo ed era proprio forte". Un calciatore simile al suo credo calcistico può essere oggi Theo Hernandez del Milan? "Eh, sì, è tanto forte. Credo che il francese insieme ad Alphonso Davies del Bayern Monaco siano calciatori che fanno la differenza nel panorama mondiale".

►• 04 MARZO 2023
Notari ordina: 'In ritiro a Cascia'. Braglia: "Perdere così è avvilente". Le foto di Gubbio-Olbia
 
Adesso c'è un provvedimento: infatti la società comunica che «il presidente Sauro Notari, deluso e amareggiato della gara contro l'Olbia, e in generale per l'ennesima prestazione negativa degli ultimi due mesi ha deciso che da lunedì mattina fino a venerdì la squadra sarà in ritiro a Cascia all'Hotel Elite e si allenerà nel vicino centro sportivo». Gubbio, stop casalingo inaspettato. L'Olbia passa con il minimo sforzo. Decisivo un calcio di rigore realizzato nella ripresa da Ragatzu, anche se l'episodio lascia molte perplessità. Come lascia molte perplessità la prestazione della squadra che anche in questa circostanza dimostra tutte le sue carenze sul fronte avanzato, oltretutto squadra senza brio e senza la giusta cattiveria agonistica. La squadra sembra come abbattuta. Le parole del trainer Piero Braglia dopo il match tra l'ironico e il sarcastico: "Se siamo riusciti a perdere una partita senza subire un tiro in porta, credo che sia tanta roba". Il tecnico prosegue dicendo: "Purtroppo la realtà è questa. Qui non è più un problema di moduli o di altro, probabilmente abbiamo dei problemi. C'è poco da girarci intorno. Se per 80 minuti riesci a tenere palla ma non abbiamo creato l'inverosimile, significa che abbiamo dei problemi e dobbiamo prenderne atto. Ognuno si deve prendere le proprie colpe. L'allenatore sono io, perciò sono io che sono deputato a risolvere questa situazione, fino a prova contraria. Mi lascia soprattutto perplesso il fatto che non siamo incisivi e basta un niente che gli avversari ci fanno subito male. Se ho parlato con i calciatori? Per qualcuno può essere clamorosa questa situazione, ma se uno analizza la situazione fino in fondo non lo è di certo: in attacco abbiamo un certo tipo di calciatori, prima invece avevamo Mbakogu e Artistico che non facevano chissà che cosa però c'erano un insieme di componenti anche fisiche che forse si abbinavano meglio. Fisicamente adesso lì davanti lasciamo più a desiderare e con una difesa dell'Olbia schierata con tre armadi a muro non è stato per niente semplice. Purtroppo stanno venendo fuori tutti i nostri limiti. Ho parlato con i ragazzi e gli ho detto che è brutto finire un campionato in una certa maniera come stiamo facendo noi. Vorrei vedere gente sputare sangue in campo, così è deprimente. Se manca un leader? Spero che rientri il prima possibile Signorini perchè sa rapportarsi con i ragazzi, lui è un vero leader, ma dobbiamo trovare qualcun'altro perchè quando usciamo dal campo non vogliamo che nessuno ci rimproveri qualcosa. Voglio dire, così non va proprio bene. Sul rigore? Non ho visto bene, non ho visto da quella distanza, evidentemente il loro calciatore (Brignani ndr) è stato furbo cadendo bene, di certo siamo noi che non siamo neanche furbi perchè basta vedere che partita siamo andati a perdere". Per i sardi parla il terzino Nicolò Sperotto: "Questa vittoria è stata vitale per noi. Abbiamo fatto la nostra partita contro una squadra forte e tosta. Stiamo facendo un bel lavoro tra noi calciatori e lo staff. Non è stata una bella partita, direi meglio che è stata una partita piuttosto maschia". Le immagini del match tra Gubbio e Olbia. Fotoservizio di Gianfranco Gavirati.

►• 04 MARZO 2023
Gubbio, brutto ko in casa con l'Olbia (0-1). Ragatzu decide su rigore apparso molto dubbio
 
Gubbio contro Olbia. La cronaca. Al 4' ci prova con un guizzo Arena dal limite con un tiro di sinistro radente che viene abbrancato a terra da Sposito. Al 21' spiovente da destra di Corsinelli in area dove Bulevardi ci prova in tuffo di testa con la palla che sorvola di poco sopra la traversa. Poco e altro di più si vede nel primo tempo con due squadre che non riescono ad impensierire entrambi i portieri. La ripresa. Al 14' il colpo di scena quando Emerson calcia un corner in area dove Di Gennaro respinge con i pugni corto, si contendono un pallone Arena con gamba alzata e Brignani con quest'ultimo che cade a terra, così l'arbitro concede un calcio tra le proteste degli eugubini. Episodio che lascia qualche perplessità. Dal dischetto Ragatzu resta freddo e dagli undici metri di piatto destro insacca la palla in rete angolata. Al 37' su spiovente da destra di Tazzer in area sul secondo palo ci prova in tuffo di testa Nicolao ma la palla si alza poco sopra la traversa. Al 47' invece su cross in area da sinistra di Arboleda ci prova al volo Ragatzu con un tiro di destro volante con la palla che sorvola di un metro sopra il montante. Finisce qui una partita scialba. Nella squadra continuano le amnesie in avanti con Vazquez e Spina prima, con Arras e Di Sfetano poi, tutti elementi che non riescono a trovare una conclusione degna di nota verso il portiere Sposito. Le uniche incursioni infatti sono state di Bulevardi e Nicolao, ma non hanno trovato lo specchio della porta, emblema di una carenza a livello realizzativo e di freddezza davanti alla porta. Così i galluresi ringraziano perchè con il minimo sforzo ottengono l'intera posta in palio. Senza dimenticare che durante la partita si sono infortunati Corsinelli (per una botta alle costole in via di accertamenti) e Redolfi (problema ad un ginocchio).      
Tabellino: Gubbio - Olbia (0-1):
Gubbio (4-3-1-2): Di Gennaro; Corsinelli (46' pt Tazzer), Portanova, Redolfi (1' st Dutu), Nicolao; Rosaia, Bontà (21' st Toscano), Bulevardi; Arena; Spina (24' st Arras), Vazquez (24' st Di Stefano). A disp.: Meneghetti, Greco, Semeraro, Vitale. All.: Braglia.
Olbia (3-4-3): Sposito; Brignani, Bellodi, Emerson; Arboleda,
Zanchetta (22' st La Rosa), Dessena (33' st Incerti), Travaglini (25' pt Sperotto); Contini (33' st Babbi), Nanni (22' st Corti), Ragatzu. A disp.: Van Der Want, Fabbri, Secci, Occhioni, Boganini, Sueva. All.: Occhiuzzi.
Arbitro: Maccarini di Arezzo (Masciale di Molfetta e Schirinzi di Casarano); Quarto uomo: Catanzaro di Catanzaro.
Rete: 14' st Ragatzu (O) rigore.
Ammoniti: Emerson (O), Dessena (O), mister Occhiuzzi (O), Vazquez (G), Corti (O). Angoli: 3-4. Recupero: 4' pt; 5' st. Spettatori: 751 (439 abbonati); di cui 18 da Olbia.
Risulati: Trentesima Giornata - Serie C - Girone B:
Carrarese - Rimini 3-1
9' Imperiale (C), 21' Mencagli (R), 24' Capello (C), 77' Energe (C)
Cesena - Montevarchi 2-2
23' Ciofi (C), 41' Gennari (M), 62' Italen (M), 87' Corazza (C) rig.
Gubbio - Olbia 0-1
59' Ragatzu (O) rig.
Imolese - Fermana 0-0
Lucchese - Ancona 1-1
52' Panico (L), 88' Simonetti (A)
Recanatese - Alessandria 1-2
80' Cori (A), 85' Sbaffo (R), 92' Renault (A)
San Donato Tavarnelle - Siena 1-1
9' Gorelli (Sd), 60' Di Santo (Si)
Torres - Pontedera 0-1
30' Catanese (P)
Virtus Entella - Fiorenzuola 3-1
3' Zamparo (E), 24' Zamparo (E), 65' Corbari (E), 87' Piccinini (F)
Vis Pesaro - Reggiana 0-3
27' Cauz (R), 79' Rozzio (R), 84' Varela (R)

►• 03 MARZO 2023
Braglia: "Ora tutti si giocano la credibilità. Forse ci eravamo abituati troppo bene prima..."
 
Alla vigilia del match contro l'OIbia, ecco le parole del trainer Piero Braglia: "Qualche segnale positivo comincia ad esserci perchè nelle ultime quattro partite abbiamo ottenuto una vittoria e due pareggi. Adesso in campo ci comportiamo meglio anche se facciamo fatica a fare gol e facciamo fatica ad indirizzare le partite. Bisogna tenere duro fino alla fine perchè questi ragazzi si giocano la credibilità che avevano acquisito nel girone di andata. Dobbiamo cercare di fare i playoff cercando di centrare la migliore posizione possibile. A mio avviso non c'è stato mai un problema fisico, c'è stata una serie di cose che ci hanno portato qualche guaio ma adesso dobbiamo essere bravi ad uscirne. Dobbiamo dare un qualcosa in più tutti per tirarci fuori da questa situazione. L'Olbia ha Ragatzu che per questa categoria è un lusso avendo fatto 13 gol, ma l'Olbia non è solo Ragatzu, bensì è una squadra ben diversa da quella che abbiamo affrontato all'andata, è migliorata e ha trovato degli equilibri che la rendono tosta. Non ci sono più le avversarie del girone di andata che anche se giocavi con una certa superficialità riuscivi a fare risultato, adesso le squadre si sono quasi tutte sistemate e rinforzate. Adesso si vede tutto brutto, lo capisco, perchè avevamo iniziato molto bene e tutti ci avevamo fatto la bocca. Ma non funziona così nel calcio, bisogna essere realisti e guardare in faccia la realtà del momento. Se ci sarà la conferma del centrocampo a tre? Ho avuto buoni riscontri, anche se si può fare meglio. Bisogna creare di più ed essere più sbarazzini. La qualità del gioco passa dai piedi di Bulevardi o di Arena, se accendono la lampadina e tornano a fare quello che sanno fare. Lo stesso discorso posso dirlo di Toscano o Bontà, due calciatori efficaci ma con caratteristiche differenti. Anche il giovane Vitale ha una buona corsa ma a volte si perde nelle bischerate. E Di Stefano? Deve crescere, sembra che la palla gli brucia, bisogna avere meno paura, ma per i giovani serve tempo. In serie C c'è più contatto fisico e cattiveria, in questa categoria bisogna avere le giuste motivazioni. Motivazioni che avevamo all'andata, poi ci siamo come sgonfiati e sono venuti fuori tutti i nostri limiti. Sicuramente ci eravamo abituati tutti troppo bene prima. Poi sugli arbitri ho letto di Mourinho e lo capisco perfettamente: anche io mi sono preso due giornate di squalifica solo per avere detto che su Arena non era mai fallo, poi sul referto mi hanno scritto che avevo enunciato una frase irriguardosa, ma quando mai? Per giustificarsi per mandarti fuori si inventano le cose e queste situazioni mi fanno incacchiare perchè poi non c'è neanche un confronto con loro. Ora non ti puoi nemmeno muovere in panchina, ma mica siamo in prigione". Sono assenti Morelli e Signorini (infortunati) e Bonini (che è squalificato).

►• 01 MARZO 2023
Lazzoni: "Una flessione? Fa parte del gioco. L'esigenza dei campi? Ci siamo adoperati..."
 
É originario di Sarzana ma vive a Gubbio. É stato per tanti anni un centrocampista del Gubbio ed ora da quasi due anni ricopre il ruolo di team manager nel team rossoblù. Parliamo con Massimiliano Lazzoni. Allora, come si trova in questa nuova veste? "Come tutte le cose nuove c'è solamente da imparare. Ogni giorno c'è qualcosa di nuovo. Avendo vissuto questo mondo da calciatore conosco le esigenze degli addetti ai lavori. Un'esperienza bella perchè in pratica sei sempre in contatto con la squadra e con lo staff tecnico, la mia figura essenzialmente per poter assolvere le esigenze di tutti. Essendo un componente della società il mio compito è questo perchè cerco di essere da tramite tra proprietà e squadra, si cerca di fare tutto il possibile". Quest'anno forse il lavoro a livello logistico è aumentato perchè c'è un problema con i campi di allenamento e spesso la squadra si allena a Umbertide, è così? "Il problema con i campi in questi anni c'è stato. Poi c'è stata una esigenza particolare di trovare un campo sintetico. Avendo avuto un'esperienza nel settore delle giovanili è venuta fuori ad un certo punto la soluzione di Umbertide. Fino a quando il tempo era buono con il terreno in erba, poi da gennaio parliamo di sintetico. Ovvio che avere un campo di allenamento nelle vicinanze sarebbe stato l'ideale, la situazione era meno gravosa. Cioè poter avere un campo di proprietà certamente comporterebbe un problema in meno sia a livello logistico sia per i calciatori stessi perchè hanno le loro esigenze. Spostarsi è differente rispetto ad avere tutto ciò a disposizione qua a Gubbio". Nella carriera da calciatore ha avuto diversi allenatori, adesso in questo nuovo ruolo si è dovuto confrontare con Torrente prima e Braglia ora, un suo commento? "Mi sono prefissato di rimanere sempre me stesso anche in questo nuovo ruolo. Educazione e rispetto ho sempre avuto sia con Torrente che con mister Braglia. Logico che stiamo parlando di due allenatori esigenti, nel senso che hanno sempre cercato di poter rendere al meglio tutte le cose, in un maniera l'uno ed in un'altra maniera l'altro. Sono due professionisti che si sono dimostrati professionali e non è un caso che hanno calcato da calciatori delle categorie importanti in realtà importanti. Oltretutto parla pure il loro curriculum da allenatori. Anche da loro ho avuto dei consigli e posso aggiungere che ci siamo sempre confrontati per risolvere le situazioni. Il dialogo penso sia alla base di tutto". Vissuto dalla panchina, dal lato della sua esperienza, cosa pensa di questa involuzione del Gubbio? "Succede nel calcio, basta guardare l'Inter in serie A. Situazioni altalenanti fanno parte del gioco, pure nel nostro piccolo. Il gruppo di ragazzi è molto unito, ogni partita danno il massimo, perciò bisogna stare tranquilli. Ora è basilare stare tutti uniti. Chiaramente l'andata è sempre diversa dal ritorno in ogni torneo perchè si delineano le posizioni in classifica. Si è parlato di vincere il campionato, ma non voglio dire che non bisognava crederci, però bisogna capire che ci sono contendenti come Cesena che hanno quasi ventimila spettatori, oppure Reggiana ed Entella, compreso l'Ancona stesso che possiedono bacini d'utenza e disponibilità importanti. Perciò credo che a livello fisiologico sia una cosa pure naturale dopo un girone di andata fatto benissimo. Non dico che c'è stato un rilassamento, direi meglio una flessione. Bisogna essere bravi a ripartire". Il calciatore più forte del Gubbio? "No no, non posso dirlo... mi capirete". Allora, il calciatore più forte del girone? "Francesco De Rose del Cesena mi ha impressionato: come caratteristiche mi assomigliava, calciatore a tutto campo, grande personalità, efficace in interdizione, un trascinatore perchè sposta gli equilibri di una squadra". Il compagno più forte con il quale ha giocato? "Sicuramente Giovanni Cipolla, aveva un qualcosa in più rispetto a tutti: di una qualità superiore e con più fortuna poteva giocare in grandi palcoscenici". Il compagno di reparto invece? "Certamente Alessandro Sandeani, per la sua semplicità e per la sua umiltà, è stato molto semplice giocare con lui. Sempre a disposizione della squadra e aveva caratteristiche simili alle mie: corsa, interdizione, entrambi eravamo efficaci a fare ripartire l'azione, in pratica giocavamo in simbiosi".

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Lucchese
Carrarese
Vis Pesaro
Entella
Gubbio
Fermana
Pineto
Olbia
Recanatese
Pontedera
Sestri Levante
Juventus Ng

10090
6510
4260
4170
3770
3600
3410
3320
2380
1570
1500
1430
1350
1300
970
860
650
610
580
110

Media spettatori:
>
La scheda

Dati media:
La Gazzetta dello Sport

Lega Pro
Girone B - 2024/2025

Abruzzo (2)
Pescara, Pineto
Emilia-Romagna (3)
Carpi, Rimini, Spal
Liguria (2)
Sestri Levante, Virtus Entella
Marche (2)
Ascoli, Vis Pesaro
Molise (1)
Campobasso
Lombardia (1)
Milan Futuro
Toscana (4)
Arezzo, Lucchese, Pontedera, Pianese
Umbria (3)
Gubbio, Perugia, Ternana
Sardegna (1)
Torres
Veneto (1)
Legnago Salus

Amarcord rossoblu


Anno 2011-2012 Serie B:

MATCH CLOU:

1 ottobre 2011:

Gubbio-Verona 1-1
Spettatori: 3911

24 ottobre 2011:
Gubbio-Torino 1-0
Spettatori: 4173

6 gennaio 2012:
Gubbio-Bari 2-2
Spettatori: 3821

28 gennaio 2012:
Gubbio-Sampdoria 0-0
Spettatori: 3977

28 aprile 2012:
Gubbio-Pescara 0-2
Spettatori: 4434

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