SERIE C - GIRONE B
DICIASSETTESIMA GIORN.
SAB. 30 NOVEMBRE 2024
STADIO PIETRO BARBETTI
ORE 17:30

GUBBIO

1

PESCARA

2

DICIOTTESIMA GIORNATA
DOM. 8 DICEMBRE 2024
STADIO FELICE CHINETTI
SOLBIATE ARNO - VARESE
ORE 12:30

MILAN FUTURO-GUBBIO

> Calendario completo: (vedi)

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CLASSIFICA
GIRONE B SERIE C
2024-2025

Pescara
Ternana (-2)
Entella
Torres
Vis Pesaro
Arezzo
Rimini
Campobasso
Pianese
Pineto
Carpi
Gubbio
Perugia
Ascoli
Spal (-3)
Lucchese
Pontedera
Sestri Levante
Milan Futuro
Legnago

39
36
34
29
29
26
24
24

24

23
21
21
19
18
17

17
16
13
13

9

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Risultati Calcio...

DICIASSETTESIMA GIORN.
DOM. 1 DICEMBRE 2024

Arezzo
Entella

1
1

Campobasso
Rimini

1
2

Legnago
Carpi

1
3

Pineto
Pianese

1
0

Pontedera
Spal

5
1

Sestri Levante
Perugia

2
2

Ternana
Milan Futuro

3
0

Torres
Ascoli

1
2

Vis Pesaro
Lucchese

2
1

Marcatori 2024-2025
Serie C - Girone B

Cicerelli Ternana
Corazza Ascoli
Bruzzaniti Pineto
Cianci Ternana
Fischnaller
 Torres

Montevago Perugia

10
9
8
8
7
7

Vedi lo stadio Barbetti!

Marcatori Gubbio
2024-2025

D'Ursi
Tommasini
Rosaia
Corsinelli
Fossati
Rovaglia
Tozzuolo
Rocchi

2
2
2
2
2
1
1
1

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DICIOTTESIMA GIORNATA
DOM. 8 DICEMBRE 2024

Milan Futuro-Gubbio

Ascoli-Sestri Levante

Carpi-Torres

Lucchese-Arezzo

Perugia-Campobasso

Pescara-Legnago

Pianese-Ternana

Rimini-Pontedera

Spal-Vis Pesaro

Virtus Entella-Pineto

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29 marzo 2013
Fioriti: "Allestita una signora squadra: peccato... per i playoff. Squadra troppo rinunciataria"

Può parlare solo il presidente. E allora abbiamo intervistato il patron dei rossoblù Marco Fioriti con un colloquio ad ampio raggio. Allora presidente, domenica scorsa contro la Carrarese si è visto il peggior Gubbio della stagione. A distanza di cinque giorni che ne pensa? "C'è ancora grande rammarico e del dispiacere. Non è possibile che una gara così importante, dove si doveva dare la svolta alla stagione, è stata affrontata con una mentalità senza carattere e senza la cattiveria agonistica. Si è visto un Gubbio inesistente contro un avversario mediocre che non ha rubato niente. Abbiamo fatto in pratica tutto noi, prima regalando il gol e poi offrendo una prestazione pessima. La squadra non ha reagito e invece c'era tutto il tempo per ribaltare il risultato. Partita da dimenticare. Adesso ci troviamo in una situazione molto delicata di classifica. Quindi occorre ricompattarci e mi aspetto che nelle prossime partite ci sia un atteggiamento in campo completamente diverso". Ma ora c'è un trittico di partite con Avellino, Nocerina e Latina. Partite toste... "In effetti il calendario non aiuta. Però dobbiamo pensare che il Gubbio contro le squadre di alta classifica al Barbetti si è comportato sempre bene. Quando vogliamo questa squadra ha dimostrato che con caparbietà e determinazione riesce a giocarsela con chiunque. Purtroppo siamo mancati in quegli scontri con le formazioni di bassa classifica. Non possiamo dimenticare che il Gubbio ha perso con il Sorrento che quando arrivò in Umbria era ultimo in classifica e domenica scorsa è avvenuta la stessa cosa contro la Carrarese, anch'essa fanalino di coda. Con questi sei punti in più, purtroppo persi malamente, potevamo essere in zona playoff. Ma adesso il momento è delicato. Bisogna essere equilibrati e occorre ricompattare tutta la struttura, sia tecnica che societaria. Ora ci vuole la giusta lucidità per uscire fuori da questa situazione". In tv, su Trg Network, Andrea Sottil si è espresso come non mai, togliendosi forse qualche sassolino dalle sue scarpe: indice puntato contro la stampa, contro qualche dirigente e pure contro il presidente che aveva rilasciato (secondo l'allenatore) delle dichiarazioni inopportune prima di una partita delicata. Cosa ne pensa proprio il presidente Fioriti? "Quell'intervista domenica scorsa è uscita volutamente. Il giorno prima era uscito un articolo che parlava di futuro, di nuovi scenari sia societari che tecnici. Volevo in questo momento smorzare il caso e dire la mia. Mi pare che ho fatto un'intervista equilibrata, dove non ho detto niente di particolare contro nessuno. Poi è ovvio che ho detto una cosa, di cui non sono convinto ma straconvinto...". Ovvero? "Che il Gubbio di questa stagione è una signora squadra e che possiede dei valori tecnici importanti. Se questa squadra avesse avuto un atteggiamento propositivo, di sicuro potevamo avere una classifica migliore. Ho detto solo quello che pensavo e non ho fatto nessuna polemica. Queste cose le sa pure l'allenatore nelle occasioni che ci siamo incontrati. Con lui (Sottil ndr) non ho avuto mai problemi e non ho mai discusso. C'è stato sempre un confronto schietto e leale, c'è stato sempre grande rispetto ed è un grande lavoratore. É un allenatore, punto. Però...". Però? "Dobbiamo smetterla di continuare a dire che a Gubbio non si può pretendere chissà che cosa perchè si spende poco o quant'altro. Queste sono emerite fesserie. Il Gubbio spende quello che può spendere. Ma ha sempre allestito delle buone squadre e quindi queste squadre devono giocare bene e portare a casa i risultati. Sia chiaro, non si chiedono le cose impossibili. Ma questa stagione ci poteva regalare ben altre soddisfazioni. Al di là di Gomez Taleb o no, credo che questo Gubbio ha qualità anche superiori rispetto ad annate passate. Perciò mi mordo i gomiti e da presidente ho tutto il diritto di farlo. Abbiamo perso punti importanti con squadre di bassa classifica. Però ora pensiamo di finire questo campionato in modo dignitoso con l'obiettivo minimo, cioè la salvezza". Presidente, ma lei ha detto che voleva un Gubbio più propositivo. Si riferisce al gioco espresso finora? "Certo. Rimprovero a questa squadra una certa mentalità rinunciataria. Squadra che ha avuto spesso paura e si è imposta solo a tratti nelle partite. Questo è un limite e non ci ha fatto vedere un bel Gubbio. Nella prima parte della stagione quantomeno eravamo concreti, ma poi abbiamo perso per strada troppi punti. Lo ripeto, potevamo essere ai playoff. E questo ci crea tanto amaro in bocca". Più chiaro di così. Intanto l'A.S. Gubbio 1910 comunica quanto segue: "Le due giornate di squalifica a Matteo Di Piazza sono state comminate perchè il calciatore si recava vicino al settore ospiti facendo gesti offensivi ed insultando". In pratica la Lega Pro "rettifica" ciò che aveva riportato nel referto ufficiale di martedì pubblicato sul sito ufficiale Lega-pro.com. Recupero: Paganese e Latina finisce 1-1. In vantaggio i campani con Caturano (30') e pareggio laziale di Jeffersson (47'). La Paganese raggiunge il Gubbio a quota 32 punti.

28 marzo 2013
Marzo pazzerello. Un mese dove il Gubbio spesso ha tribolato. Però anche gli attaccanti...

Marzo pazzerello, guardi il sole e prendi l'ombrello. É un proverbio popolare che tende a sottolineare la variabilità del tempo meteorologico. Marzo pazzerello perchè lo è anche per il Gubbio. Nella gara con la Carrarese, giocata il 24 marzo 2013, la formazione rossoblù ha fornito la peggiore prestazione della stagione contro l'ultima della classe e perdendo con merito. Ma pure nelle stagioni passate, il mese di marzo, ha portato con sè delle brutte sorprese. L'anno scorso, il 24 marzo 2012, il Gubbio ebbe l'onore di giocare all'Olimpico di Torino contro la formazione granata ma fu travolta con un rotondo 6-0 dalla squadra guidata dal trainer Ventura, ora in serie A. Sempre a marzo (precisamente sabato 10) ci fu quella sconfitta all'ultimo minuto sul campo della Nocerina (2-1), che risollevò la compagine campana, ma decretò l'inizio del declino per la compagine umbra. Non solo. Quella partita costò la panchina a mister Gigi Simoni che poi fu affiancato da Marco Alessandrini. Ma anche nella stagione della storica promozione in B, ci un tentennamento nel mese di marzo. Proprio il 27 marzo 2011 ci fu un pareggio (1-1) nella sfida di Crema contro il Pergocrema, ma dopo quattro pareggi consecutivi il Gubbio riprese quota e arrivò allo splendido traguardo della cadetteria. Ma il 13 marzo 2011 ci fu un bel ricordo: il Gubbio vinse per 1-0 a Reggio Emilia contro la Reggiana con 630 tifosi del Gubbio al seguito. Tornando ad un'altra stagione trionfale, pure nel 2010 ci fu una brutta battuta d'arresto in quel di Fano precisamente tre anni fa (il 28 marzo 2010): il Gubbio venne sconfitto per 1-0 dai marchigiani. Poi però quel Gubbio cominciò a macinare punti e si portò ai playoff, vincendoli e approdando in C1, sempre con l'allenatore Vincenzo Torrente, come nella splendida cavalcata verso la serie B. Ma quest'anno il Gubbio deve fare i conti con un problema attaccanti che non riescono a vedere proprio la porta. Unica eccezione il bulgaro Galabinov che finora ha messo a segno 10 reti e quando è stato assente la squadra spesso è andata in difficoltà. Poi c'è il vuoto. Al secondo posto infatti c'è un centrocampista e un difensore con tre gol realizzati: trattasi di Guerri, che ormai il trainer Sottil lo ha messo nel dimenticatoio, e Radi, con i suoi calci piazzati. Con una rete siglata ci sono Di Piazza, Cocuzza, Scardina (ceduto a gennaio al Poggibonsi) e Caccavallo. Mentre Bazzoffia è "bloccato" a quota zero. Un reparto a tutti gli effetti deludente. Di Piazza doveva essere la ciliegina sulla torta nel mercato di gennaio: siamo arrivati a cinque giornate dal termine ma ancora non ha mai inciso segnando solo un rete a Benevento, risultata "irrilevante" ai fini del risultato perchè poi la formazione campana si è imposta per 2-1 con doppietta dell'eugubino Marchi. Lo stesso Di Piazza dovrà saltare le prossime due partite di campionato per squalifica: avrà a disposizione solo 270 minuti per dimostrare tutto il suo valore. Bazzoffia ha incontrato un'annata storta tra poca lucidità e squalifiche. Cocuzza invece è un giovane che forse meriterebbe più spazio. Per Caccavallo bisogna fare un discorso a parte: in campo ci mette sempre grande impegno ed è l'unico calciatore che ha dimostrato finora di saltare l'uomo nell'uno contro uno. Con una pecca: trova difficoltà ad inquadrare bene la porta e una serie di infortuni lo hanno condizionato (non ci sarà nemmeno contro l'Avellino).

27 marzo 2013
Cose dell'altro mondo: Di Piazza squalificato per gesti verso i propri tifosi. E Sotti si sfoga...

Cose dell'altro mondo. La stangata arriva dal Giudice Sportivo. L'attaccante Di Piazza squalificato per due giornate con la seguente motivazione: "Al termine della gara assumeva atteggiamento gestuale offensivo e provocatorio verso il pubblico locale". In pratica è arrivato lo stop per la punta siciliana per gesti rivolti contro il proprio pubblico, quello eugubino. Un evento che non si ricorda a memoria d'uomo. É stato squalificato pure l'attaccante Bazzoffia, espulso per doppia ammonizione durante la gara. Ed è stata multata la società del Gubbio per 1500 euro perchè "propri sostenitori intonavano cori offensivi verso l'arbitro e l'istituzione calcistica". Pure l'Avellino, prossima avversaria del Gubbio, ha avuto diverse sanzioni disciplinari. Multa di 3500 euro dopo il derby interno contro la Nocerina, l'allenatore Rastelli squalificato per due giornate (comportamento offensivo verso l'arbitro) e stop di cinque turni per il difensore Giosa (comportamento offensivo verso un assistente arbitrale). Ma non è tutto. Durante la trasmissione in tv "Fuorigioco" condotta da Giacomo Branco, su Trg Network, era ospite l'allenatore del Gubbio, Andrea Sottil. Ebbene, il tecnico di Venaria Reale si è lasciato andare ad uno sfogo come non era mai successo prima. Indice puntato contro la dirigenza e contro la stampa. In sintesi ha affermato: "C'è qualche dirigente che critica e poi non si fa vedere mai al campo. Ci sono i giornali che da quasi un mese mi mettono sempre in discussione e non va bene. Le dichiarazioni del presidente prima di una sfida delicata contro la Carrarese sono state inopportune. Tutto ciò destabilizza. Mette in difficoltà me e tutta la squadra". Ad un certo punto gli viene posta una domanda precisa in studio: "Vengono fuori tanti alibi, ma lei mister non ha colpe?". E Sottil, dopo un attimo di suspence, ha risposto così: "Certamente avrò le mie colpe. Ma abbiamo avuto tanti infortuni e squalifiche. Tutto ciò ci ha condizionato e ha inciso". A distanza di 19 ore da queste dichiarazioni per mezzo dello sfiatatoio televisivo, e a distanza di poche ore dalla squalifica "surreale" di Di Piazza, tramite comunicato stampa, la società della Gubbio Calcio alle ore 18:31 di martedì informa quanto segue: "Da mercoledì 27 marzo i calciatori e lo staff osserveranno il silenzio stampa sino a dopo la Pasqua e comunque fino a nuova comunicazione". Un comunicato stampa stringato ma significativo. Bocche cucite. Tutti zitti. La situazione è elettrizzante. Un ambiente che sembra essersi sfaldato e il terreno sotto i piedi sembra franare da un momento all'altro. La sconfitta contro la Carrarese, senza ombra di dubbio, ha lasciato degli strascichi. In questo momento delicato è necessaria sia la lucidità mentale, sia la compattezza nell'ambiente. Invece si è creata una situazione paradossale: tutti contro tutti. Si parla di altre faccende, anche irrilevanti, ma poi nessuno sa spiegare perchè il Gubbio sceso in campo contro la Carrarese era inesistente. Nessuno ha saputo spiegare ai tifosi perchè questo Gubbio non ha fatto un tiro in porta, non ha fatto tre passaggi di fila, non ha messo grinta, carattere e la giusta cattiveria contro una squadra che non aveva mai vinto fuori casa e invece ha vinto "passeggiando" sul terreno del Barbetti. Inammissibile vedere una squadra "scarica" e priva di idee in una partita così importante come quella di domenica scorsa. Forse è giunto il momento che qualcuno si prenda (in maniera seria) la responsabilità di quanto è avvenuto domenica scorsa. Uno scempio intollerabile. E i tifosi hanno il diritto di preoccuparsi e di sapere cosa sta succedendo...

26 marzo 2013
L'editoriale. Le statue di marmo in mezzo al "Barbetti". Una involuzione... incomprensibile

Pietrificati. Come tante statue di marmo. Con il marmo di Carrara, ovviamente. E la Carrarese vince a Gubbio e ringrazia. Il popolo eugubino accorso allo stadio "Barbetti" pensava di trovare una squadra grintosa, volenterosa e vogliosa di chiudere quasi definitivamente la pratica salvezza a cinque giornate dal termine. Invece il pubblico pagante (compreso gli abbonati) ha assistito ad un altro spettacolo. Ha potuto notare tante statue di marmo con la casacca rossoblù sul terreno di gioco. Il marmo spesso è utilizzato per opere artistiche, sia che abbiano una funzione puramente estetica, sia che siano create per impreziosire gli ambienti più diversi. E il marmo nell'antica Roma venne considerato un materiale particolarmente pregiato, importante a livello scultoreo. Però al "Barbetti" non era prevista una visita artistica. Era prevista una partita di calcio, ma in campo diversi protagonisti probabilmente se lo sono completamente dimenticato. Si è notato un Gubbio veramente assente sotto tutti i punti di vista. Una squadra che non è riuscita a fare tre passaggi di fila. Una squadra che non è riuscita a fare un tiro nello specchio della porta nell'arco dei novanta minuti (più recupero), tranne una conclusione a rete "telefonata" di Bazzoffia che per la prima volta ha sporcato i guantoni di Piscitelli: il portiere carrarino è stato praticamente inoperoso. Una squadra che non sapeva cosa fare neanche sui calci piazzati e/o sulle rimesse laterali. Una squadra disordinata e disorganizzata come non si era mai visto. Da restare veramente a bocca aperta! Inevitabili i fischi del pubblico presente al fischio finale: uno spettacolo così indecente nessuno se lo sarebbe mai aspettato e non si ricordava da tempo. Pensare che la Carrarese arrivava a Gubbio con 43 reti subite, e solo due punti racimolati in trasferta, frutto di due pareggi e ben dieci sconfitte. Una Carrarese che proveniva da sei sconfitte consecutive. Numeri da rabbrividire. Invece la stessa Carrarese si rianima e conquista Gubbio senza grandi affanni vincendo per 1-0. La stessa cosa fece il 6 gennaio scorso il Sorrento che riuscì a espugnare il "Barbetti" da ultimo in classifica e anche in quella occasione la formazione campana ottenne la prima vittoria esterna in campionato. E oltretutto va considerato che il Gubbio ha regalato sia alla Carrarese che al Sorrento quattro punti (tra andata e ritorno) dei sei disponibili. Tra le mura amiche la formazione rossoblù ha fatto cilecca con le ultime quattro classificate: Andria e Barletta hanno portato via un punto, mentre Carrarese e Sorrento (come dicevamo) hanno portato a casa addirittura l'intera posta in palio. In poche parole su 12 punti a disposizione, il Gubbio ne ha ottenuti solo due (pari al 16%). Numeri da far tremare i polsi. Adesso il calendario si fa veramente duro. Tre sfide durissime con le prime della classe: impegni con Avellino, Nocerina e Latina. Poi trasferta piuttosto insidiosa ad Andria e si conclude con il match interno contro il Catanzaro. Nei prossimi mesi il Gubbio si gioca tutto. Si gioca un campionato per raggiungere la salvezza, possibilmente senza i playout, altrimenti si potrebbe mettere molto male. Si gioca la "faccia" perchè non sono ammissibili questi cali di concentrazione ma soprattutto questi cali di rendimento. Si gioca la "reputazione" perchè vengono espresse sempre "belle" parole, si parla di attaccamento alla maglia o quant'altro. Però poi sul campo nelle gare in cui si deve fare quel salto di qualità sia a livello caratteriale che di mentalità, la squadra si smarrisce e si perde in un bicchiere d'acqua. Si parla tanto di un gruppo unito. Ora è giunto il momento di dimostrarlo sul campo. Di dimostrarlo con i fatti e non a chiacchiere. (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)

24 marzo 2013
Fioriti: "Sconfitta devastante, prestazione pessima". Briganti: "Confusionari e poco lucidi..."

Gubbio giù contro la Carrarese che non vinceva in trasferta dal 30 ottobre 2011 a Piacenza (0-3) con tripletta di Orlandi. Lo stesso Orlandi che ha punito il Gubbio. Un Gubbio abulico, spento, senza idee. In sala stampa non si presenta l'allenatore Sottil. Parla il presidente Marco Fioriti e, nonostante si presenta con il sorriso sulle labbra, usa parole dure verso la squadra: "Devo capire cosa sta succedendo. In settimana voglio incontrare staff e calciatori. Una prestazione pessima, una prova da dimenticare. Manca il carattere e la mentalità. Questa è una sconfitta devastante. Sono piuttosto preoccupato. Adesso il calendario è molto difficile e la squadra non reagisce. Sottil rischia? Sottil lo ha voluto tenere la squadra. Potevamo mandarlo via prima, non ora. Non è il momento". Volti molto scuri: Briganti e Bartolucci, due difensori che parlano all'unisono. Tocca a Marco Briganti: "Siamo stati confusionari nella manovra e poco lucidi. Non abbiamo creato niente. C'è proprio poco da aggiungere. Quel battibecco con Palermo? Sono cose che capitano ma eravamo nervosi. Ma poi negli spogliatoi ci siamo chiariti perchè adesso bisogna restare uniti". La palla passa a Giovanni Bartolucci: "Commettiamo sempre quegli errori che poi ci penalizzano. Primo tempo molto male: eravamo troppo timorosi. Non abbiamo mai giocato la palla. Quella discussione con Palermo? Non c'è stato niente di chè: si discute come in famiglia". L'allenatore degli apuani Ivo Iaconi si gode i primi tre punti in trasferta: "Abbiamo giocato molto bene per un'ora. Abbiamo giocato compatti e siamo stati bravi nelle ripartenze. Quel rigore su Bazzoffia? Forse c'era, come c'era prima quell'espulsione nei confronti di Di Piazza". Tocca ai calciatori toscani Corrent e Vannucci. Parla per primo Nicola Corrent: "Abbiamo avuto subito le idee chiare. Abbiamo messo in difficoltà il Gubbio. Quel rigore su Bazzoffia? Io lo avrei fischiato, ma Anzalone che è stato protagonista nell'azione ci ha detto che Bazzoffia è caduto da solo". Ecco Diego Vannucci: "Di solito prendiamo sempre gol. Ma il Gubbio non ha mai tirato in porta... così ci siamo salvati. E il risultato poteva essere più rotondo per noi". E intanto abbiamo inserito le foto di Gubbio e Carrarese (18 immagini) che troverete nella nostra sezione "fotogallery" e nel link sotto la foto in homepage. Foto di Gianfranco Gavirati e di Simone Grilli.

24 marzo 2013
Brutto ko: Gubbio giù con la Carrarese (0-1). Gol di Orlandi; "rosso" Bazzoffia. E il diverbio...

Gubbio contro la Carrarese. L'allenatore Sottil schiera il modulo 5-3-2 con il duo di punta Di Piazza e Bazzoffia. Il tecnico degli apuani Iaconi opta per il 4-1-4-1. Pronti e via. Al 7' ci prova Radi direttamente da calcio piazzato dai venti metri: la palla va di poco alta sopra la traversa. Al 9' su corner di Palermo, l'assist arriva in area dove c'è Briganti che devia di testa a rete ma la palla va oltre la traversa. Al 10' la Carrarese va in vantaggio: Pestrin calcia da fuori area verso Venturi che respinge in maniera goffa, poi riprende la sfera Mancuso che calcia in porta ma la palla si impenna e sulla linea salva Radi proprio alla disperata in scivolata; in agguato c'è Orlandi che di destro deposita la sfera in rete, sotto porta. Al 13' esce Radi per infortunio (si tocca il petto) e subentra Galimberti: il difensore rossoblù viene portato via con l'Ambulanza. Non si registra un tiro in porta del Gubbio fino al 39' con una conclusione a rete di Baccolo dal limite che però non inquadra la porta: palla a lato di tre metri sul secondo palo difeso da un inoperoso Piscitelli. Al 43' Bazzoffia parte in contropiede dalla mediana, si porta in area ma calcia in bocca al portiere: para Piscitelli. Al 45' il Gubbio rischia grosso quando Venturi sbaglia l'uscita: dal limite Makinwa cerca la porta di destro, ma a pochi passi dalla porta salva Galimberti in extremis, di testa. Ripresa. Al 49' Corrent calcia direttamente in porta da posizione decentrata, ma la palla sorvola sopra il montante. Al 53' Bazzoffia entra in area in velocità e cade a terra dopo un presunto contatto con Anzalone. L'arbitro però ammonisce lo stesso Bazzoffia per una simulazione e viene espulso (per doppia ammonizione). Al 59' un tiro cross da destra di Bartolucci costringe Piscitelli a salvarsi in angolo, deviando la sfera indirizzata sotto il sette. Al 70' Makinwa fa tutto da solo: prende palla sulla trequarti, in dribbling salta alcuni avversari, entra in area e calcia a rete: la sfera sfiora il montante. Al minuto 83, Bartolucci cerca la girata volante in area, ma salva in scivolata in corner Vannucci. Poi non succede più nulla. Gubbio abulico e spento. Non mancano a fine partita i fischi del pubblico e pure un battibecco all'entrata negli spogliatoi tra alcuni calciatori rossoblù: protagonisti della "scenetta" Briganti e Bartolucci che discutono animatamente con Palermo.
Tabellino: Gubbio - Carrarese 0-1:
Gubbio: Venturi, Bartolucci, Belfasti, Boisfer, Briganti, Radi (13' Galimberti) (82' Grea), Palermo, Baccolo (68' Cocuzza), Bazzoffia, Di Piazza, Malaccari. (A disp.: Farabbi, Cancellotti, Guerri, Sandreani). All. Sottil.
Carrarese: Piscitelli, Bregliano (71' Battistini), Vannucci, Pestrin, Benassi, Anzalone, Orlandi, Corrent (67' Juan Cruz), Makinwa, Belcastro (86' Tognoni), Mancuso. (A disp.: Cicioni, Ciciretti, Margiotta, Malatesta). All. Iaconi.
Rete: 10' Orlandi (C).
Arbitro: Brasi di Seregno (Borzomi di Torino e Boz di Aosta). Espulso: 53' Bazzoffia (G). Ammoniti: Di Piazza, Bazzoffia e Boisfer (G); Vannucci, Anzalone, Belcastro e Orlandi (C). Spettatori: 1736 (1245 abbonati; di cui 17 provenienti da Carrara nel settore ospiti).
Risultati: Venticinquesima Giornata - Lega Pro - Prima Divisione - Girone B:
Andria Bat - Viareggio
2-1
23' La Rosa (A), 42' Giovinco (V), 62' Guariniello (A)
Avellino - Nocerina
1-0 (lunedì ore 20:45)
52' Biancolino (A)
Barletta - Sorrento
0-0
Catanzaro - Perugia
2-4
25' Sirignano (C) aut., 43' Fabinho (P), 55' Fabinho (P), 60' Nicco (P), 75' Carboni (C), 80' Masini (C)
Gubbio - Carrarese
0-1
10' Orlandi (C)
Latina - Prato
1-1
50' Jeffersson (L) rig., 67' Essabr (P)
Paganese - Benevento
0-0
Pisa - Frosinone
2-1
7' Curiale (F), 12' Scappini (P), 92' Favasuli (P) rig.

23 marzo 2013
Out Caccavallo, Galabinov e Regno. Gubbio con il 5-3-2. La Carrarese risponde con il 4-1-4-1

Rientra Di Piazza. Ma non ci sono Caccavallo (stiramento), Galabinov (squalificato) e si è aggiunto Regno per una contusione al tendine di achille. L'attaccante Galabinov tra l'altro all'andata realizzò una doppietta. Andrea Sottil commenta così: "L'assenza di Galabinov è pesante perchè al momento è un elemento immarcarbile. Ma per fortuna abbiamo recuperato Di Piazza: anche lui è immarcabile, e mi ricorda il primo Ronaldo, con le dovute proporzioni ovviamente. Ora dobbiamo usare la clava e non il fioretto. Non ci sono partite facili. Perciò bisogna tenere il livello di guardia alto pure con la Carrarese". L'allenatore Sottil è pronto a schierare di nuovo il 5-3-2. In casa Carrarese il trainer Ivo Iaconi sembra orientato a riconfermare il 4-1-4-1 con l'opzione di cambiare anche verso il 4-4-2: in tal caso è Merini il candidato a giocare con Makinwa. In difesa dubbio Lanzoni o Bregliano.

22 marzo 2013
Dal Supernalotto a Don Matteo, verso la salvezza... con quelle aticipità della città di pietra

E poi la chiamano la "città dei matti". Non è solo in riferimento all'usanza di conferire la "patente da matto" a chi compie tre giri di corsa intorno alla cinquecentesca "Fontana del Bargello" e poi alla fine bisogna bagnarsi con l'acqua presente nella stessa fontana. Tuttavia le stranezze di questa città medioevale sono tante, nel bene e nel male. Da una parte l'imprevedibilità e la genuinità di un popolo che sa unirsi in momenti come la "Festa dei Ceri" con grande passione e partecipazione. Dall'altra parte è una città che è divisa su tutto, talvolta anche nelle piccolezze. Forse sarà colpa dell'iridio di Gubbio, scoperto dallo scienziato Walter Alvarez nell'argilla nella Gola del Bottaccione. Da questo momento in poi si decretò l'evento della scomparsa dei dinosauri (da parte di un'asteroide) a circa 65 milioni di anni fa. L'alta concentrazione di iridio ritrovata a Gubbio dimostrava l'esattezza della teoria di Alvarez. Una città fuori dal comune è di sicuro. Spesso è finita alle cronache nazionali. Dalla grande vincita milionaria al Superenalotto con oltre 65 milioni vinti in un solo colpo. E adesso per la vicenda della fiction di "Don Matteo" che ha creato un caso perchè dopo dieci anni lascerà Gubbio per trasferirsi a Spoleto. E un'altra singolarità la descrive "Wikipedia" quando parla di Gubbio in questa maniera: "Gubbio è considerata una delle città politicamente più rosse d'Italia". Di atipicità ce ne sarebbero un'infinità, ma per raccontarle tutte ci vorrebbe una giornata intera. In maniera reale avvengono nella quotidianità cittadina. Avvengono in tutti i campi, pure nello sport. Pertanto non è esente il calcio. D'altronde una piccola città come Gubbio è riuscita a salire in serie B per due volte nella sua storia. Avvenne nel lontano 1947. Ed è avvenuto nella passata stagione, nel 2011. Ci riuscì grazie ad una programmazione parsimoniosa e pure coraggiosa che ha dato i suoi frutti contro società blasonate che hanno speso milioni su milioni di euro. E una città intera si era stretta intorno alla sua squadra con affetto e premura come quando due genitori accudiscono il loro piccolo neonato. Ma poi sono tornate fuori quelle contraddizioni che all'occhio di tutti diventano inspiegabili, soprattutto verso il mondo esterno, cioè al di fuori dalle mura cittadine. Un anno miracoloso vissuto alla grande come una promozione in serie B (ad inizio stagione insperato) doveva creare le basi per proseguire un sogno che si era realizzato. Invece no. Non si fece il possibile per confermare un allenatore che aveva vinto due campionati di seguito e da quel momento sono iniziati i problemi del Gubbio nella cadetteria. Si poteva proporre pure un biennale a Torrente. Ma non è stato fatto. Se non bastavano i soldi, si poteva fare una colletta tra la gente per trattenere a tutti i costi il condottiero di due stagioni formidabili. Crediamo che nessun tifoso si sarebbe mai tirato indietro. Ma non è stato fatto. Vicende aberranti e non si capirà mai il perchè. Come non si capirà mai perchè la tifoseria non si è mobilitata in toto con iniziative ad effetto come è successo a Terni quando l'anno scorso i tifosi ternani "avvertirono" la società per trattenere a tutti i costi l'allenatore con questo monito: "No mister Toscano? Niente abbonamenti". Morale della favola. La serie B da un sogno era diventata una realtà che poteva essere mantenuta con razionalità e invece è ritornata di nuovo un sogno, forse mai più raggiungibile. Ed ora cosa resta dopo quasi un anno da quella maledetta retrocessione? Resta che il Gubbio si trova in un crocevia. Domenica è una partita importante per la salvezza. Una salvezza che va ottenuta con le unghie e con i denti nelle restanti sei gare che restano. Perchè poi si prospetta una vera rivoluzione, all'orizzonte. Con ogni probabilità ci sarà a livello tecnico. Praticamente certo a livello di direttore sportivo, se non ci saranno dietrofront o ripensamenti improvvisi. E forse qualche novità pure a livello societario. Ne vedremo delle belle...

21 marzo 2013
Sottil: "Non è da dimenticare mai il nostro obiettivo". Un video di Gomez vola in Argentina...

Parla l'allenatore del Gubbio, Andrea Sottil, dopo la partita di Viareggio e in vista della partita delicata contro la Carrarese. Primo accenno all'allontanamento dal campo di domenica scorsa. Sottil risponde così: "Sono stato ammonito e non squalificato. Questo significa che sono stato allontanato in maniera ingiusta. Avevo protestato per un fuorigioco, niente di più". Tuttavia hanno fatto un certo effetto le frasi del tecnico Stefano Cuoghi del Viareggio: ha definito il Gubbio una squadra scorbutica e la panchina litigiosa. Però Sottil risponde a tono: "Un maleducato non sono. Perciò credo che siano delle parole sprecate. Non abbiamo istigato nessuno. Non ho avuto problemi con nessuno, tranne con uno: con Martinez del Benevento per una esultanza a fine partita ma ci fu un equivoco. Pure nel derby con il Perugia ho stretto la mano a Camplone. Sto facendo il master a Coverciano, dove ho stretto tante amicizie. Posso essere non simpatico a qualcuno, ma ho anche tante amicizie". A Viareggio, una occasione buttata alle ortiche? "Non credo. Con il Prato e con la Nocerina non meritavamo di vincere. Questo è il calcio. Dispiace per il pareggio solo per come si è sviluppata la partita. Ma prima della gara tutti avremmo firmato per il pareggio. Sono contento della prestazione della squadra: per intensità, per copertura preventiva e per il gioco in attacco. E poi esistono gli avversari. Inoltre non dimentichiamoci da dove siamo venuti e non dimenticare mai il nostro obiettivo che è la salvezza. Ora ci aspetta una partita difficile, di sicuro la più difficile di tutte. Perciò massimo rispetto della Carrarese. Ci mancherà Galabinov che al momento è immarcabile. Spero di recuperare per domenica Di Piazza. Mentre non ci sarà Caccavallo (stiramento di due centimetri ndr) perchè l'infortunio ha tempi lunghi". A questo punto della stagione, c'è qualche rimpianto? "Di sicuro c'è stato nel periodo in cui siamo stati falcidiati da infortuni e squalifiche con tante assenze. Ma ormai è acqua passata. Dobbiamo pensare che ci sono ancora sei partite da giocare dove dobbiamo fare bene e domenica è una partita decisiva". Da alcune partite a questa parte il Gubbio è stato schierato con lo stesso modulo (5-3-2). Con questo assetto ha trovato la quadratura del cerchio? "Talvolta ho usato il 4-3-3 ma perchè mi serviva una partita tattica. A volte ci siamo espressi bene con il 4-3-1-2. Diciamo però che con il 5-3-2 la squadra si trova più a suo agio: adesso i calciatori sono ben collocati e hanno trovato sicurezza". Ma Sottil vuole concludere la sua intervista mandando un messaggio al capitano Sandreani. Dice: "Stimo tanto sia il calciatore che l'uomo. Complimenti sinceri soprattutto adesso perchè non sta giocando tra i titolari. Lui è sempre il capitano anche se non gioca e anche se la fascia la indossa Briganti. Fondamentale la sua vicinanza alla squadra. Adesso si trova in un crocevia per la sua carriera. Però sono convinto che ha tutte le credenziali per poter lavorare bene pure al di fuori di un campo di calcio. É un esempio anche per i più giovani". La storia. Ma vi ricordate quel video sul calciatore Gomez Taleb che si trova su Youtube.com che abbiamo pubblicato perchè ci era stato segnalato da un tifoso? Questo video è stato "esportato" addirittura in Argentina. Ce lo racconta l'Agente Fifa, Enrico Mischianti, che conosce bene i genitori di Juanito, cioè Norberto Gomez e Graciela Taleb Gomez. Enrico Mischianti spiega: "Sono stato a vedere in Argentina un calciatore del Lanus molto interessante e Joaquin Prado che milita nell'Universitad Catolica di Cordoba. Questo succede perchè lì collabora con me Leandro Martin Gramaglia, un mio osservatore in Argentina. Andando a Buenos Aires sono stato ospite della famiglia Gomez. Loro parlano spesso di Gubbio e mi hanno raccontato che spesso si connettono su internet per leggere Gubbiofans.it (pure il muro) e quando hanno visto il filmato di tutti i gol di Gomez Taleb a Gubbio hanno ammesso di essersi commossi, soprattutto per l'affetto della gente nei confronti del loro figlio. Inoltre ogni volta che vado in Argentina, consegno a loro un santino di Sant'Ubaldo: Norberto è rimasto molto devoto e ogni volta che la famiglia di Gomez viene a Gubbio va a fare una visita al Patrono di Gubbio". Ora Mischianti fa il procuratore dei calciatori. Come si trova in questo ruolo? "Diciamo che ci sono con me dei ragazzi interessanti come Barra e Alessandroni che sono al Perugia. Mentre a Gubbio è con me Khribech. Tuttavia a Gubbio ho visto diversi elementi validi come Martini, Procacci, Lupi e Brunelli che a mio avviso hanno buone chances di giocare in futuro in prima squadra. Fare il procuratore non è facile. Bisogna combattere con dei presidenti un po' parsimoniosi e con gente come i direttori sportivi. Ma la cosa più difficile è combattere con i genitori degli atleti: è peggio di fare una trattativa con un presidente. In tanti hanno aspettative esagerate sui figli. Si aspettano che esca fuori un Ibrahimovic oppure cose che non stanno nè in cielo nè in terra".

20 marzo 2013
Sandreani: "Ma il presidente Fioriti lo sa... voglio rimanere a vita!". Ricordo: 16 marzo 2003...

Da tre partite partite si siede in panchina e non ha battuto ciglio. Prima per via dell'influenza ma poi per una scelta tecnica. Ma è rimasto sempre in silenzio. Stiamo parlando di Alessandro Sandreani, dal 2002 a Gubbio e da diverse stagioni capitano dei rossoblù. Allora Sandreani, come va? "Tutto bene. Ricordiamoci che il calcio è uno sport di squadra. Perciò il gruppo viene prima di qualsiasi altra cosa. Ho sempre pensato dell'importanza di chi gioca, ma anche di chi sta fuori. A maggior ragione, a 34 anni, capisco l'importanza di un gruppo. Credo fermamente nelle scelte dell'allenatore. Comunque sia cerco di dare sempre il mio contributo anche da fuori e sono il primo tifoso dei miei compagni perchè il momento è molto importante". Parole che fanno rima con onore. Un accenno alla partita di Viareggio. Un'altra occasione gettata alle ortiche? "Bisogna vedere come ognuno guarda il bicchiere. Sono stato sempre realista ma anche positivo. Credo che l'occasione importante ci sia stata perchè potevamo cambiare probabilmente le sorti del nostro campionato (playoff ndr). Tuttavia abbiamo sviluppato una prestazione eccellente contro un avversario forte. Ricordo che nelle ultime cinque partite abbiamo ottenuto 10 punti. Solo Perugia, Avellino e Benevento hanno fatto meglio di noi. Certo, due punti in più ci potevano fare molto comodo, ma bisogna guardare la realtà. É un punto importante ottenuto in un campo difficile dove del resto abbiamo giocato da squadra vera. Adesso non ci resta che guardare avanti e pensare a quella partita di domenica che per noi vale come una finale di Champions League. Ne approfitto per fare un appello: i tifosi si devono stringere a noi perchè sarà un impegno difficile e delicato; deve essere una bolgia perchè dobbiamo fare punteggio pieno". Dal presente al futuro. Si parla ormai da un po' di tempo che il diesse Giammarioli se ne andrà a fine stagione. Comincia il toto diesse. Ci sono tante ipotesi. Un ritorno di Arcipreti. Oppure delle soluzioni interne del tipo: Pannacci diesse, semmai affiancato da un consulente (Arcipreti). O c'è chi parla anche di un'ipotesi Sandreani. Cosa dice il diretto interessato? "Adesso sono un calciatore e devo ragionare da calciatore. Ci sono ancora sei partite da giocare e penso solo a quello. Gli altri discorsi futuri in questo momento sono legati soprattutto a quello che si riuscirà a fare adesso sul campo. Poi...". Poi? "Alla fine dell'anno si vedrà. Ma il presidente (Fioriti ndr) lo sa: vorrei rimanere a vita a Gubbio. Sono consapevole che posso dare un contributo anche fuori dal campo. Fermo restando adesso penso solo alla salvezza di questa squadra e devo fare il capitano perchè è importante per lo spogliatoio". Mettiamola così. Se arriverà un proposta? "Ripeto. Adesso è un discorso prematuro. Voglio restare a Gubbio e poi non mi interessa per quale ruolo preciso. Tuttavia credo che ci sia la possibilità di restare ancora a Gubbio". Infatti se non farà il diesse rossoblù, per Sandreani potrebbero aprirsi le porte in un ruolo tecnico nelle giovanili. Giudice Sportivo: l'allenatore Sottil, allontanato a Viareggio, è stato punito con un'ammonizione. Perciò domenica sarà in partita. Squalificato invece l'attaccante Galabinov per un turno. Pisa: esonerato il tecnico Alessandro Pane; arriva l'allenatore Dino Pagliari. Come scordare dieci anni fa (era il 16 marzo 2003) la partita tra Gubbio e Fiorentina. Ce lo ha fatto ricordare Luciano Baldi da Firenze che ci ha scritto questa e-mail: "Ricorrendo i dieci anni dalla simpatica spalata di neve compiuta insieme dai tifosi viola e rossoblù, invio un caro saluto a tutti i protagonisti che presero parte a tale azione, che ricordo come uno dei momenti più autentici dello sport da me vissuti. Non dimenticherò il clima di reale passione per il calcio che si respirò in tale occasione. Con i migliori auguri sportivi alla A.S. Gubbio 1910 e ai tifosi rossoblù". Anche Violanews.com ha ricordato l'evento.

19 marzo 2013
L'editoriale. Come perdersi... in un bicchiere d'acqua! E in trasferta raccolti il 23% dei punti

Sei punti dai playoff e solo due punti di distanza dai playout. Un campionato incerto che non ammette distrazioni di nessun tipo. Una vittoria a Viareggio poteva aprire nuovi scenari perchè a quel punto la zona playoff si sarebbe avvicinata di soli quattro punti. Ma il Gubbio in questa stagione ci ha abituato a certe disattenzioni che sono costate piuttosto care in diverse partite. Una deconcentrazione che a Viareggio si è manifestata in avvio di gara con quel fallo da rigore evitabile di Regno su Magnaghi che ha portato in vantaggio i versiliesi con Giovinco. Una deconcentrazione che si è ripetuta a pochi minuti dalla fine quando Benedetti non ha perso tempo e ha preso subito la palla al balzo, approfittando di un'altra indecisione evitabile di tutta la retroguardia rossoblù (Venturi compreso). E pensare che il Gubbio aveva la vittoria in pugno su un campo che fino a quel momento era imbattuto. Un'altra opportunità ghiotta gettata alle ortiche come è "solito fare" il Gubbio in questa stagione. Ma basta ricordare un altro 2-2 in terra toscana, a Carrara, con i rossoblù in vantaggio per 2-0. Da quel momento in poi iniziò la discesa della formazione rossoblù dai playoff ai playout nel giro di due mesi. Fu una mazzata a livello morale. Ma vennero a galla i veri limiti di questa squadra che, nel momento della "sofferenza" oppure nel momento che serve il "colpo di genio", non riesce a svolgere il suo compito fino in fondo e si perde in un bicchiere d'acqua. Proprio così. La squadra si perde in un bicchiere d'acqua davanti a degli imprevisti. Si scoraggia subito. Tende inoltre a fare la vittima (vedi il periodo nero dove le colpe ricadevano solo sugli arbitri) e chiede subito aiuto. Questa squadra deve imparare che non bisogna lamentarsi perchè nessuno ti viene in soccorso. Bisogna rimboccarsi le maniche e pensare solo a se stessi. Quanti punti sono stati buttati... in questa maniera! Così facendo si sono persi due mesi. Così facendo si è persa una grande possibilità. Quella di raggiungere i playoff che erano alla portata di mano. In teoria sono ancora a portata di mano, ma le partite diminuiscono (ne mancano solo sei alla fine del campionato) e bisogna aspettarsi un mezzo miracolo perchè tutto venga rimesso in gioco. Perciò (ora) fare dei voli pindarici è proibitivo, per non dire illusorio. D'altronde se il Gubbio fuori dalle mura amiche ha racimolato solo 9 punti dei 39 punti disponibili (pari al 23%), un motivo ci dovrà pur essere. Due vittorie, tre pareggi e ben otto sconfitte. Basta guardare il ruolino di marcia delle prime cinque in classifica: la capolista Avellino ha conquistato 21 punti in trasferta; il Latina 17 punti ed è secondo in classifica; poi il Perugia 18 punti e la Nocerina 14 punti che sono al terzo e quarto posto; al quinto posto il Frosinone con 14 punti raccolti. Senza dimenticare che il Benevento che si trova ora al sesto posto viaggia con 15 punti conquistati (+6 rispetto al Gubbio). Per non parlare dei gol subiti in trasferta. Gubbio che ha incassato 22 gol in 13 partite (una media di 1,69 gol a partita). Le altre a partire dalla capolista: Avellino 13 gol subiti; Latina 16; Nocerina 12; Perugia 11; Frosinone solo 8 gol incassati in trasferta. Numeri che la dicono lunga. Insomma, non resta che pensare alla salvezza che tuttavia resta un obiettivo importante in questa stagione. Fondamentale sarà la prossima partita con la Carrarese perchè poi ci sarà un calendario piuttosto duro e tortuoso: altro impegno casalingo con la capolista Avellino, poi trasferta a Nocera Inferiore contro la Nocerina e subito dopo un match in casa contro il Latina. Fondamentale sarà il risultato di domenica prossima perchè la distanza dei playout è ancora troppo risicata: resta solo a due punti di distanza. Perciò serve la massima attenzione. Non si deve lasciare nulla al caso. La posta in gioco adesso... è alta! (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)

17 marzo 2013
Briganti: "C'è rammarico, ma il bicchiere è mezzo pieno". Cocuzza: "É la mia prima rete..."

Gubbio che si fa beffare a pochi minuti dalla fine e il Viareggio mantiene l'imbattibilità in casa. Un 2 a 2 pirotecnico che alla fine non soddisfa nessuno. Andrea Sottil non si presenta in sala stampa. Ma parla Marco Briganti: "Siamo rammaricati perchè a quel punto ci credevamo e il gol del 2-2 si poteva evitare. Tuttavia vedo il bicchiere mezzo pieno. La classifica non è piacevole perchè la Paganese si è rifatta sotto. Ma sono fiducioso perchè la strada è quella giusta. I due rigori? Sono stati generosi sia da una parte che dall'altra parte". Parla Giovanni Bartolucci: "Ma è chiaro che siamo delusi perchè potevamo portare a casa il risultato di 2-1. Ma il Viareggio non ha demeritato. Ora bisogna sbagliare il meno possibile. Purtroppo i playout sono sempre troppo vicini". Tuttavia c'è un calciatore felice: si tratta di Riccardo Cocuzza (scuola Parma), per la sua prima rete in rossoblù entrando a partita in corso: "Pensare che è stato il mio primo gol tra i professionisti. Ho visto Cancellotti che mi ha fatto un cross perfetto ed io ho cercato di testa di azzeccare l'angolo lontano. É andata bene. Un peccato perchè poteva valere come un gol per la vittoria e invece ci siamo dovuti accontentare di un pareggio". Sulla sponda avversaria parla il tecnico Stefano Cuoghi e usa pure delle parole al vetriolo verso il Gubbio: "Siamo andati subito in vantaggio, abbiamo fallito il raddoppio e poi è arrivato questo rigore per il Gubbio che è da rivedere... e il Gubbio è andato pure in vantaggio nella ripresa. Ma non abbiamo mollato e così abbiamo raggiunto il pareggio". E rimprovera: "La mia squadra è caduta nel tranello della lite degli avversari. La loro panchina comandava in campo e parlavano tutti. Sono scorbutici, ma non dovevamo essere condizionati: dovevamo pensare a giocare". Telegrafico è Giuseppe Giovinco: "Abbiamo raggiunto un pareggio giusto. Purtroppo all'inizio dovevamo chiudere prima la gara. Dovevamo essere più cinici contro un Gubbio tosto". E il risolutore del match proprio al fotofinish, Lorenzo Benedetti, dice: "Ho visto uscire il portiere Venturi, ci ho provato, mi sono girato e ho segnato. L'importante è aver preso un punto anche se potevamo portarne a casa tre di punti". E intanto abbiamo inserito le foto di Viareggio e Gubbio (21 immagini) che si trovano nella sezione "fotogallery" e nel link sotto la foto in homepage. Foto di Andrea Zani con la collaborazione di Gabriele Noli di Versiliatoday.it; le altre foto sono di Nunzio Ciurca con la collaborazione di Settonce.

17 marzo 2013
Pirotecnico 2-2 tra Viareggio e Gubbio. In rete Galabinov e Cocuzza, ma Benedetti fa pari

Gubbio contro Viareggio. L'allenatore Sottil schiera un inedito 5-3-1-1 con Cancellotti terzino destro e Malaccari dirottato a centrocampo. Baccolo fa il trequartista. Sandreani e Guerri in panchina. Il tecnico dei bianconeri opta per il 3-5-2. Fiale gioca al posto dell'infortunato Carnesalini. Pronti e via. Passa poco tempo (2') e il Viareggio passa in vantaggio su calcio di rigore per un fallo ingenuo in area ospite di Regno su Magnaghi. Dal dischetto Giovinco insacca la sfera in rete spiazzando il portiere Venturi. Il Gubbio reagisce e cerca una penetrazione in area con Cancellotti che serve in profondità Malaccari, ma la retroguardia dei toscani riesce a sbrogliare la matassa. Al 13' un tiro improvviso di Calamai dal limite costringe Venturi a volare e compiere un prodigioso intervento per salvarsi in angolo. Al 18' la prima conclusione in porta del Gubbio: punizione calciata direttamente a rete da Galabinov, dal limite, che supera la barriera ma non trova impreparato Gazzoli che abbranca la sfera. Al 27' Galabinov cerca la sponda in area verso un compagno, ma il suo intervento è un passaggio per nessuno. Al 29' su corner di Pizza calciato in area eugubina, De Bode svetta di testa e incorna a rete: Venturi compie un altro strepitoso intervento e si salva in angolo in volo. Alla mezz'ora Galabinov trova lo spazio per incornare a rete, però la sua deviazione di testa termina alta. Al 37' pareggia il Gubbio su rigore per un fallo in area locale di Fiale che entra in scivolata su Malaccari. Non mancano le proteste dei calciatori del Viareggio. Ma dal dischetto Galabinov spedisce la sfera in rete calciando centrale a mezz'altezza con Gazzoli che si era già buttato a terra. Stranamente il calciatore bulgaro non esulta dopo il gol. Al 40' il Gubbio reclama un altro rigore per un presunto contatto tra De Bode e Belfasti, ma l'arbitro questa volta fa proseguire. Al 43' su cross in area di Palermo, Galabinov cerca di testa la deviazione vincente ma non trova la porta. Al 45' c'è Baccolo in area che di testa devia la sfera in porta, però Gazzoli si salva con un intervento miracoloso. Ripresa. In avvio percussione in area locale di Belfasti che cerca la porta ma De Bode sbroglia il pericoloso in scivolata. Al 50' Pellegrini (assist di Piazza) calcia a botta sicura, ma Venturi è reattivo e si salva in tuffo. Al 55', pericolo: Fiale mette in area una palla verso Martella che calcia in porta un rigore in movimento ma la sfera termina di poco alta. Al 74' il Gubbio passa in vantaggio: cross da destra di Cancellotti in area, si fa trovare pronto Cocuzza che di testa insacca la sfera nell'angolino basso. E subito dopo viene allontanato dalla panchina dei rossoblù l'allenatore Sottil per proteste su segnalazione del guardalinee. Al minuto 88 arriva il pareggio del Viareggio: lancio lungo dalla trequarti da sinistra di Guerra, Venturi è incerto in uscita; Benedetti ne approfitta, si gira e da distanza ravvicinata insacca la sfera in rete di sinistro. Esce così un 2-2 pirotecnico.
Tabellino: Viareggio - Gubbio 2-2:
Viareggio: Gazzoli, Tomas, De Bode (77' Sandrini), Pellegrini, Fiale, Martella (69' Guerra), Pizza, Maltese, Magnaghi (74' Benedetti), Calamai, Giovinco. (A disp.: Furlan, Conson, Crescenzi, Peverelli). All. Cuoghi.
Gubbio: Venturi, Regno (57' Cocuzza), Belfasti, Boisfer, Briganti, Bartolucci, Palermo, Malaccari (84' Grea), Galabinov, Baccolo (65' Sandreani), Cancellotti. (A disp.: Farabbi, Galimberti, Guerri, Martini). All. Sottil.
Reti: 2' Giovinco (V) rigore, 37' Galabinov (G) rigore, 74' Cocuzza (G), 88' Benedetti (V).
Arbitro: Cifelli di Campobasso (Baccini di Conegliano e Pizzagalli di Pesaro). Espulso: 75' allenatore Sottil (G). Ammoniti: De Bode, Fiale, Guerra e Sandrini (V); Regno, Galabinov, Malaccari e Cocuzza (G). Spettatori: 530 (di cui 61 da Gubbio nel settore ospiti).
Risultati: Ventiquattresima Giornata - Lega Pro - Prima Divisione - Girone B:
Andria Bat - Barletta
0-0
Carrarese - Paganese
1-2
35' Ciarcià (P), 50' Girardi (P), 75' Makinwa (C)
Frosinone - Catanzaro
4-0
31' Carrus (F) rig., 34' Santoruvo (F), 45' Curiale (F), 60' Frara (F)
Nocerina - Pisa
3-0
41' Corapi (N), 59' Garufo (N), 75' Evacuo (N)
Prato - Benevento
1-1
16' Marotta (B), 30' Essabr (P)
Perugia - Latina
2-1
40' Politano (P), 81' Nicco (P), 90' Jeffersson (L)
Sorrento - Avellino
1-4
8' Castaldo (A) rig., 21' Biancolino (A), 25' Bernardo (S), 55' De Angelis (A) rig., 69' Zigoni (A)
Viareggio - Gubbio
2-2
2' Giovinco (V) rig., 37' Galabinov (G) rig., 74' Cocuzza (G), 88' Benedetti (V)

16 marzo 2013
Gubbio senza Radi, Bazzoffia, Caccavallo e Di Piazza. Però riecco Baccolo e Galimberti

Gubbio a Viareggio. Assenti sicuri gli squalificati Radi e Bazzoffia. Neanche Caccavallo è convocato per un problema muscolare. Di Piazza risulta tra i convocati ma il suo utilizzo è pressochè nullo. Nel gruppo ci sono Baccolo e Galimberti, reduci dall'influenza, e pure Boisfer che soffriva in settimana per un problema agli adduttori. Il tecnico Andrea Sottil è orientato a cambiare schieramento con l'utilizzo di Baccolo a supporto di Galabinov in una sorta di 5-3-1-1, anzichè 5-3-2. Un nodo che però verrà sciolto solo all'ultimo momento, come è normale consuetudine del tecnico di Venaria Reale che afferma: "É un nuovo scontro diretto. Proveniamo da un buon momento e quindi dobbiamo sfruttarlo. Massima attenzione però al Viareggio perchè corre tanto ed è di qualità". Mentre in casa Viareggio si va verso la conferma del 3-5-2. Non convocati Carnesalini (operato) e De Vena.

15 marzo 2013
Gubbio-Avellino anticipata a venerdì 5 aprile. La gara si gioca alle 20:30, diretta Sportitalia

Per il Gubbio è previsto un anticipo. La partita che era in programma domenica 7 aprile si giocherà venerdì 5 aprile alle ore 20:30. Si tratta della sfida tra Gubbio e Avellino che si disputerà al "Pietro Barbetti" in notturna. La partita sarà trasmessa in diretta televisiva sul digitale terrestre su Sportitalia. Intanto in casa Gubbio prosegue la preparazione in vista della sfida di Viareggio. Sicuramente fuori dai giochi per infortunio l'attaccante Caccavallo perchè gli accertamenti hanno evidenziato una lesione muscolare. Improbabile anche l'utilizzo dell'altro attaccante Di Piazza che non si è allenato neanche venerdì. Di sicuro sono assenti gli squalificati Radi e Bazzoffia. Mentre Baccolo è rientrato nel gruppo dopo l'influenza. Rebus per l'allenatore Sottil che adesso dovrà scegliere la formazione anti Viareggio. Sembra certo il modulo (5-3-2) ma non gli interpreti: in difesa al centro c'è un ballottaggio tra Regno e Galimberti; a centrocampo Baccolo potrebbe essere dirottato a supporto di Galabinov, se non gioca come interno sinistro (in questo caso tornano in auge Guerri o Sandreani); se a centrocampo invece non cambia nulla, ad affiancare il puntero Galabinov ci sarà Cocuzza (e sarebbe la prima volta). Mentre come laterale destro difensivo potrebbe essere riproposto Malaccari, già impiegato contro il Prato. In casa Viareggio invece non cambierà nulla. Stesso modulo (3-5-2) con il cambio di un solo interprete: il giovane Crescenzi al posto dell'infortunato Carnesalini; in difesa è ballottaggio tra Trocar e Tomas.

15 marzo 2013
Arcipreti: "Gubbio: una squadra da playoff. A Perugia: il mio esonero è stato una mazzata..."

Intervista esclusiva con l'ex direttore sportivo del Perugia (e pure ex del Gubbio), Alvaro Arcipreti. E noi affrontiamo diversi argomenti. Parliamo di Gubbio e Perugia in questo campionato, ma anche di quale potrebbe essere il futuro del diretto interessato. Prima domanda. Dove possono arrivare sia il Gubbio che il Perugia? "Partendo dai grifoni, dico che i playoff sono pressochè certi e il primo posto non è impossibile se vincono lo scontro diretto con il Latina. Ma credo che sia molto difficile vincere proprio direttamente il campionato. Perciò il Perugia si giocherà la serie B come avevamo impostato la scorsa estate attraverso i playoff perchè al di là degli ottimi acquisti di gennaio, i calciatori cardine di questa squadra rimangono quei giocatori presi nel mercato estivo come Politano, Ciofani, Russo e Moscati. Questo conforta il lavoro che era stato fatto da me personalmente. Per quanto riguarda il Gubbio, a mio avviso si giocherà tanto nelle prossime partite. L'obiettivo prioritario è la salvezza. Ma se si va ad analizzare la classifica, si potrebbe coltivare pure una piccola speranza per i playoff. Però per adesso è giusto pensare solo alla salvezza. Se invece arriverano ulteriori vittorie, allora si potrebbe pensare anche a qualcos'altro". Tornando al Perugia: è dispiaciuto per il suo esonero insieme al suo allenatore Battistini? "Parlo dal mio punto di vista e non dell'allenatore. Per è me stata una cosa quasi inaudita, se si pensa a quello che è stato fatto in due anni e mezzo. E ci metto anche questa prima parte della stagione. Se oggi il Perugia va bene, nove calciatori su undici che giocano la domenica sono arrivati per merito mio e non di qualcun'altro. Per me è stata una mazzata a ciel sereno. Non me lo sarei mai aspettato ma credo che in generale, anche parlando con gente di Perugia, in tanti non se lo spiegano. Qualcuno pensa che mi sono allargato troppo. Ma il calcio è anche questo e ci sono pure le invidie. A Gubbio è stato diverso: andai via da solo. In due anni si sono fatte tante cose. Ma il calcio ormai lo conosco e me ne sono fatto una ragione. Nel calcio ci sono pure queste situazioni assurde". Invece il Gubbio, secondo lei, come squadra come è? "Come organico alla mano poteva pensare di ambire ai playoff. É anche vero che il diesse Giammarioli ha dovuto cambiare tanto e in questi casi alcune difficoltà in più si pagano. Teoricamente il gruppo è buono in questo campionato. Diciamo che è una squadra con prospettive da medio-alta classifica. Ma rispetto la retrocessione dell'anno scorso, una salvezza quest'anno può valere tanto". Si parla ormai che il diesse Giammarioli a fine stagione lascia il Gubbio e andrà alla Cremonese. Ma secondo alcune indiscrezioni, ci sarebbero anche dei nomi di possibili sostituti, tra cui quello di Arcipreti. Lei cosa ci può rispondere? "Rispondo in maniera molto schietta: per ora non ho avuto nessun contatto, considerando che ho un ottimo rapporto con i vertici societari che sono rimasti gli stessi di quando ero a Gubbio. La mia storia a Gubbio è nota. A livello professionale, è l'unico neo che non mi è andato più via: avrei voluto fare a Gubbio quello che poi mi è riuscito a fare a Perugia. Fermo restando che, al di là dell'esperienza negativa, poi sono rimasto in ottimi rapporti con parecchia parte della piazza e sono un vicino di casa: si conoscono i miei pregi e i miei difetti. Da parte mia c'è un grande apprezzamento verso la piazza eugubina perchè so con quale calore segue le sorti del calcio della città. Gubbio resta una piazza di prestigio". Allora cambiamo la domanda. Se il Gubbio la chiamasse? "Ora ho avuto due contatti importanti da due società: una sta lottando per la salita in C2 e un'altra sta per salvarsi in C2 con delle prospettive pure importanti. Dopo Perugia però mi piacerebbe tornare in una piazza importante con i numeri e con il calore. Più alta è la categoria, meglio è". Quindi? "Se uscisse fuori Gubbio?". Certo: "Diciamo allora che ho molto rispetto del patron Fioriti e di tutti quelli che gli ruotano attorno...". Una risposta (questa) che la dice lunga.

14 marzo 2013
Palermo: "A fine stagione, non voglio avere rimpianti. Vediamo se il sogno era quello giusto"

Domenica c'è Viareggio-Gubbio. All'andata la partita si concluse per 2-1 in favore del Gubbio. Ma la curiosità nasce dal fatto che la rete risolutiva fu realizzata con un colpo inusuale. Un gol nato dalla suola di una scarpa, con la palla che è stata spinta in rete dai tacchetti. L'autore di questa "insolita" rete ha un nome e cognome: Simone Palermo. Allora, ricorda ancora questo gol? "Come no! Su azione di Radi sono andato a colpire di testa ma sono stato atterrato da un difensore avversario. Ma quando andavo per terra ho sentito il rimpallo del pallone. Mi sono girato di scatto e me lo sono trovato davanti: così istintivamente ho cercato di spingerla più forte che potevo in porta, toccando la palla con la suola alzandomi con le braccia da terra e il portiere è rimasto ingannato perchè non si aspettava che riuscissi a colpire la palla in quella maniera. Alla fine ho pensato che eravamo tornati in vantaggio e avevamo conquistato tre punti fondamentali". Torniamo al presente: il Gubbio pare che abbia ritrovato la sua strada con due prestazioni vincenti e convincenti. Cosa è cambiato rispetto a quel periodo così buio? "Adesso abbiamo la rosa completa a disposizione. Prima il mister non poteva mettere in campo la squadra a suo modo e piacimento. Addirittura eravamo contati con l'innesto di alcuni ragazzi Berretti in panchina. Questo è stato il vero motivo di questi risultati negativi. La vittoria con la Paganese ci ha aiutato ad alzare un po' la testa. C'è stata poi la battuta d'arresto di Benevento, ma in queste ultime due partite abbiamo vinto meritando pure di vincere". Ora la classifica si è fatta un po' strana: la distanza tra i playout e playoff è piuttosto simile. Che ne pensa? "Bisogna restare con i piedi per terra: questo è il nostro motto. Bisogna centrare la salvezza il prima possibile. Poi alla fine dell'anno vediamo se il sogno che ci eravamo prefissati era giusto o sbagliato". E questo sogno quale sarebbe? "Ognuno di noi vuole ambire ai playoff. Ma solo il tempo ci potrà dire se era il sogno giusto oppure resterà solamente un sogno". Ultima domanda. Simone Palermo rimane l'uomo mercato: ma queste voci possono condizionare o non scalfiscono? "Non mi condizionano, nè mi galvanizzano. E poi quello che sarà ne parleremo a fine stagione. Quello che posso dire adesso è che l'obiettivo mio personale è quello di dare e fare il massimo con il Gubbio perchè non vorrei finire la stagione con dei rimpianti, visto che qualcosa già ce lo siamo persi per strada, come ad esempio nella gara di Carrara o di Avellino dove si meritava sicuramente qualcosa in più". Notiziario. Nell'allenamento di mercoledì si ferma all'improvviso Caccavallo: l'attaccante napoletano dovrà sottoporsi ad accertamenti per capire l'entità dell'infortunio a livello muscolare. Ancora da stabilire il rientro di un altro attaccante, Di Piazza, out contro il Prato: mercoledì non si è allenato. Fuori per influenza Baccolo e Galimberti, però sono pronti al rientro. Da valutare anche le condizioni di Boisfer che ha partecipato alla partitella ma ha un problema agli adduttori. Per la trasferta di Viareggio, i biglietti del settore ospiti sono in vendita presso la Tabaccheria 2000 e Due Bi Bar di Gubbio. In casa Viareggio ha subito un intervento chirurgico il difensore Carnesalini per la rottura al tendine di achille. Al suo posto potrebbe giocare Luca Crescenzi, classe '92, arrivato a gennaio dalla Nocerina. Il calciatore spiega a Versiliatoday.it (grazie a Gabriele Noli): "Dopo l'esperienza in panchina con la Lazio in Europa League sono andato alla Nocerina. Però ora sono con il Viareggio, siamo in finale di Coppa Italia (contro il Latina ndr) e abbiamo tutte le carte in regola per salvarci. Dispiace per Carnesalini: occorre tanta forza interiore, ma saprà rialzarsi".

13 marzo 2013
Malaccari: "Calma: ancora non abbiamo fatto niente". Gubbio: un deferimento per la società

Non giocava titolare da due mesi. Era il 13 gennaio contro il Frosinone. E contro il Prato ha giocato in un ruolo inedito. Stiamo parlando di Nicola Malaccari, classe '92, che domenica è stato schierato da Sottil come laterale destro. Come si è trovato? "Sono contento che il mister mi ha dato fiducia e non era facile giocare titolare in una gara così importante in un ruolo che non avevo quasi mai fatto. Credo che sia andato bene, ma quello che conta era vincere. Personalmente sono soddisfatto, ma siccome era da tempo che non giocavo, nella ripresa ho sentito un po' di fatica. Ma alla fine Sottil mi ha fatto i complimenti. Adesso siamo pronti per un'altra finale contro il Viareggio". Perciò non aveva fatto mai questo ruolo? "Avevo fatto il quarto di centrocampo quattro anni fa, ma mai il quinto, e poi non ero neanche nei professionisti. Perciò è stata la prima volta". Questo sta a significare che domenica era più un 3-5-2 che un 5-3-2? "Sì, perchè il mister sia a me e sia a Belfasti ci aveva chiesto di spingere molto e di accompagnare le azioni di centrocampo. Non a caso Belfasti a Barletta è andato in rete". Durante la partita Malaccari ha avuto un brutto scontro di gioco. Cosa è successo? "Diciamo che ho perso un dente. Fortunatamente era «finto» e non mi ha preso quelli sani. É già stato riattaccato ed è tutto a posto. Mi ha colpito De Agostini con una gomitata". Ma la gomitata è stata fortuita oppure no? "Non lo so. Gli stavo dietro e lui ha alzato parecchio il gomito. Per me era volontaria. Ma l'arbitro era proprio lì e non ha fischiato nemmeno fallo". Adesso si è visto un Gubbio migliore: più sicuro di se stesso e un approccio aggressivo. Che cosa ne pensa? "Sicuramente le vittorie ci aiutano. C'è una maggiore consapevolezza nei nostri mezzi. Abbiamo iniziato la gara con un pressing molto alto e abbiamo creato tanto. A livello psicologico stiamo meglio. Però ora non dobbiamo mollare nulla e bisogna dare continuità ai risultati e alle prestazioni". E bisogna restare con i piedi ben saldi per terra, giusto? "É proprio così. Non abbiamo fatto ancora niente. Siamo a quattro punti dai playout e a cinque punti dai playoff. Quindi bisogna ottenere la salvezza. Con il Viareggio e poi con la Carrarese ci saranno due partite che potranno dirci cosa faremo in questo campionato". Intanto, come un fulmine a ciel sereno, giunge questa notizia. L'A.S. Gubbio 1910 è stata deferita dinanzi la Commissione Disciplinare dal Procuratore Federale con questa motivazione: "Per non aver adempiuto all'obbligo che prevedeva la stipula di polizza presso primaria Compagnia di Assicurazioni per gli infortuni nei riguardi dell'ex portiere Eugenio Lamanna (ora al Bari), tesserato per la società Gubbio nella stagione 2010-2011". Ora bisogna vedere cosa rischia il Gubbio. Se verrà sanzionato con una multa o ci saranno sviluppi più pesanti. Ci sarà un procedimento e si vedrà. La società del Gubbio ribatte con questo comunicato: "Il deferimento è prettamente amministrativo, comminato con una pena pecuniaria che sarà oggetto di ricorso da parte della società. All'epoca dei fatti per i tesserati non vi era obbligatorietà per l'iscrizione all'assicurazione. Tale provvedimento non prevede punti di penalizzazione". Staremo a vedere come andrà a finire. Lente di ingradimento: un giovane calciatore eugubino alla ribalta. Francesco Carucci, era in forza all'Atletico Gubbio nei Giovanissimi allenati da Paolo Bettelli. Il ragazzo, classe '99, ruolo attaccante esterno, aveva fatto un provino con il Torino nel luglio 2012 a Dronero (in provincia di Cuneo) e viene selezionato a partecipare al ritiro precampionato. Lo stesso calciatore poi è stato convocato sempre dal Torino nel Natale scorso in un Torneo Internazionale che si è svolto a Roma dove hanno partecipato squadre anche del calibro di Barcellona, Juventus, Roma e Inter. Carucci si distingue con ottime prestazioni segnando anche un gol contro l'Atalanta. Da quel momento il Torino ha deciso di prendere Carucci tra le fila dei giovanissimi nazionali per la stagione 2013-2014.

12 marzo 2013
L'editoriale. Quel "colpo d'occhio" dell'uomo di Sofia. Ma, guai fare voli pindarici adesso...

Ritorna il sorriso. Ritorna un po' di tranquillità. E non può essere altrimenti. Arriva la terza vittoria nelle ultime quattro partite e la seconda vittoria consecutiva. Dopo un periodo avaro di risultati, è arrivata una salutare boccata d'ossigeno. Ma soprattutto si è visto un Gubbio che convince. Per un periodo (ben noto) aveva perso la bussola in un mare agitato, tra infortuni, squalifiche e troppo nervosismo del tutto immotivato che faceva presagire il peggio. Invece il Gubbio sembra aver ritrovato il suo orientamento in un mare che è tornato più calmo e la rotta prestabilita appare ripristinata. Un Gubbio che d'altronde contro il Prato è sceso in campo con il piglio giusto. Un approccio aggressivo, con una squadra tonica che ha cercato fin da subito la via della rete creando diverse palle gol. E nel reparto arretrato si è vista quella solidità che ormai mancava da tempo. Una solidità e una accortezza tattica considerevole. E per risolvere la partita ci ha messo lo zampino Andrey Galabinov che così realizza il suo secondo gol in due partite di seguito arrivando a quota nove gol personali (nella sua carriera non era mai successo). Ma più che altro si è notato il colpo risolutivo dell'attaccante bulgaro che ha sfruttato appieno un assist al bacio su corner di Radi e ha schiacciato la sfera in rete colpendo la palla tra la fronte e la guancia superiore, in pratica all'altezza dell'orbita oculare. Un colpo inedito che definiamo il "colpo d'occhio" dell'uomo di Sofia, che ha disorientato il portiere Layeni e la palla si è insaccata a fil di palo. L'attaccante bulgaro, più tardi, poteva fare pure il bis ma questa volta Layeni è stato pronto a salvarsi in tuffo con un prodigioso intervento. Insomma ci sono tutte le credenziali per pensare positivo, però guai cullarsi sugli allori. Basta un attimo per tornare indietro. Basta un secondo per ripetere quegli errori che hanno portato a due mesi terrificanti a livello di risultati che a loro volta hanno condizionato le prestazioni, facendo sprofondare il Gubbio nei playout scendendo dai playoff. Quindi niente sogni e i piedi devono rimanere ben saldi per terra. Come giustamente ha rimarcato in sala stampa il difensore Marco Briganti quando ha detto: "Non eravamo scarsi prima ed ora non siamo il Real Madrid...". Tutto questo vuol significare che è vietato fare voli pindarici. Ma soprattutto adesso non si può piangere sul latte versato. Si deve guardare avanti senza dimenticare che per ottenere i risultati ci vuole sempre la determinazione giusta e l'umiltà necessaria. Infatti contro il Prato è arrivata la vittoria perchè il Gubbio ha avuto una partenza "sprint" e a sua volta i lanieri sono stati troppo "soffici". Inoltre ancora c'è da aggiustare la mira perchè si sono create diverse palle gol e se ne sono sprecate anche troppe (vedi conclusioni a rete davanti alla porta di Palermo e di Caccavallo andate a vuoto). Perciò mai abbassare la guardia proprio adesso. Per prima cosa perchè i playout sono ancora troppo vicini: sono distanziati di soli quattro punti con la Paganese (quint'ultima) che deve ancora recuperare la partita con il Latina. In secondo luogo perchè il calendario appare piuttosto tortuoso, tante partite si continuano a giocare sul filo dell'equilibrio sospeso e domenica c'è il Viareggio che è una diretta concorrente e darà del filo da torcere. Ultima curiosità: Sottil e quella corsa liberatoria sotto la curva degli ultrà. Un momento di liberazione per il tecnico di Venaria Reale dopo alcune settimane tribolate dove aveva rischiato pure fortemente l'esonero. E quel sorriso bello grosso, a 32 denti, in sala stampa, fa notizia. Ma il vento è davvero cambiato? Si vedrà nelle prossime delicate partite! (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)

10 marzo 2013
Sottil: "Gubbio che ha messo cuore e passione". Baccolo: "Ora consci della nostra forza..."

Gubbio, seconda vittoria consecutiva e terza vittoria nelle ultime quattro partite. Gubbio che torna così a sorridere. E pure il trainer Andrea Sottil insolitamente si presenta in sala stampa con il sorriso sulle labbra e dice: "Ho visto un Gubbio che in campo ha messo cuore, passione e fame. Ma ora non dobbiamo cullarci sugli allori e dobbiamo marciare...". Questo è l'avvertimento del tecnico di Venaria Reale perchè adesso sarebbe controproducente illudersi. Sottil prosegue dicendo: "Adesso abbiamo conquistato tre vittorie su quattro gare. Ma guai pensare in grande perchè il nostro obiettivo era e rimane la salvezza. Tuttavia sono soddisfatto perchè la squadra ha creato tante palle gol e oltretutto ha subito pressochè nulla. Abbiamo giocato bene nella fase sia di non possesso e di possesso. In avvio subito un Gubbio aggressivo? Sì, questo è il Gubbio che piace a me". Sulla stessa lunghezza d'onda parlano Baccolo e Briganti. L'interno sinistro Pietro Baccolo dice: "Adesso siamo consapevoli delle nostre potenzialità. Contro il Prato ci ha agevolato il gol in avvio che ci ha spianato la strada. Tutto il reparto arretrato ha fatto una grande partita". Tocca al difensore Marco Briganti che incalza: "Non eravamo scarsi prima quando perdevamo tante partite, ed ora che vinciamo non siamo mica il Real Madrid...". Briganti prosegue dicendo: "Siamo scesi in campo con l'atteggiamento giusto e del resto abbiamo giocato con omogeneità in tutti i reparti formando un effetto domino. Però nella fase centrale del campionato abbiamo gestito male la situazione perchè eravamo troppo nervosi. Adesso invece giochiamo con la testa più libera". L'allenatore del Prato, Vincenzo Esposito, ammette che la sconfitta della sua squadra sia meritata: "Brutta sconfitta. Abbiamo sofferto una partenza non proprio ottimale dove abbiamo subito il vantaggio del Gubbio. C'è stata una brutta partenza dove ci sono stati dieci minuti di follia. Una giornata storta anche per quei calciatori che costituiscono le fondamenta di questa squadra. Abbiamo pagato tutto quanto a caro prezzo". Intanto abbiamo inserito le foto della partita tra Gubbio e Prato (18 immagini) che troverete nella sezione "fotogallery" e nel link sotto la foto in homepage. Nelle foto si trova pure tutta la sequenza del gol decisivo di Galabinov segnato in avvio della gara con il Prato. Le foto sono di proprietà di Gianfranco Gavirati coadiuvato da Simone Grilli.

10 marzo 2013
Gubbio, bis consecutivo di vittorie: è stato "falciato" il Prato (1-0). Decide Galabinov in avvio

Gubbio contro il Prato. L'allenatore Sottil schiera il 5-3-2 e mette a sorpresa Malaccari terzino destro. Il trainer dei toscani Esposito opta per il 4-3-1-2. Pronti e via. Dopo appena 18 secondi è il Gubbio che ha un'occasione ghiotta sui piedi di Palermo che si trova davanti al portiere in area, ma di destro calcia debole e centrale: para a terra Layeni. Al 5' Galabinov serve in area Caccavallo sul filo del fuorigioco e carica il sinistro: tiro radente angolato che costringe Layeni a salvarsi in angolo, in tuffo. E un minuto più tardi (6') arriva il gol del Gubbio dal corner procurato prima: Radi mette in area una parabola dove raggiunge il secondo palo; Galabinov è in agguato e di testa schiaccia a rete: la palla si insacca a fil di palo. Al 7' proteste del Prato per un presunto fallo in area di Bartolucci su Napoli. Al 25' Napoli si ritrova libero in area e calcia in porta da posizione favorevole, ma il tiro è impreciso: palla a lato. Al 29' Disabato lancia solo davanti al portiere Napoli, Venturi in extremis sventa il pericolo. Al 39' corner di Radi insidioso e teso, la palla attraversa tutto lo specchio con Caccavallo che manca di poco il tap in vincente. Al 45' Palermo lancia Malaccari sulla destra che si accentra e serve una palla d'oro al centro dove sopraggiunge Galabinov che calcia al volo in porta: Layeni compie il miracolo in tuffo deviando la sfera dalla linea di porta. Ripresa. Nessuna conclusione a rete fino al 64' quando Galabinov calcia una punizione dal limite telefonata in porta: para senza problemi Layeni. Al 69' Disabato lancia in area Ghinassi che devia di testa la sfera a rete, ma Venturi c'è e para. Al minuto 81 Cesarini penetra in area da sinistra in maniera pericolosa e calcia in porta, Venturi è reattivo e para in tuffo. Al minuto 88 il Gubbio rischia quando Corvesi pennella in area un cross insidioso e Cavagna non ci arriva di testa per un soffio davanti alla porta. In chiusura (91') Radi da posizione decentrata calcia direttamente in porta una punizione, Layeni si salva d'istinto. E il Gubbio incamera la seconda vittoria di seguito.
Tabellino: Gubbio - Prato 1-0:
Gubbio: Venturi, Bartolucci, Belfasti, Boisfer, Briganti, Radi, Palermo, Baccolo, Galabinov, Caccavallo (75' Bazzoffia), Malaccari (69' Cancellotti). (A disp.: Farabbi, Regno, Guerri, Sandreani, Cocuzza). All. Sottil.
Prato: Layeni, Beduschi (60' Carminati), De Agostini, Corvesi, Malomo, Ghinassi, Casini (67' Papini), Cavagna, Napoli, Disabato, Tiboni (60' Cesarini). (A disp.: Brunelli, Bagnai, Bisoli, Cristofari). All. Esposito.
Rete: 6' Galabinov (G).
Arbitro: Mainardi di Bergamo (Zinzi di Catanzaro e Semperboni di Bergamo). Ammoniti: Briganti, Bartolucci, Radi e Bazzoffia (G); Beduschi, Ghinassi, Malomo e Napoli (P). Spettatori: 1741 (1245 abbonati; di cui 80 da Prato); incasso di 13308 euro.
Risultati: Ventitreesima Giornata - Lega Pro - Prima Divisione - Girone B:
Avellino - Viareggio
1-0
85' De Angelis (A)
Barletta - Frosinone
0-0
Benevento - Sorrento
1-0
59' Germinale (B) rig.
Carrarese - Perugia
0-1
88' Moscati (P)
Catanzaro - Pisa
1-0
63' Russotto (C)
Gubbio - Prato
1-0
6' Galabinov (G)
Latina - Andria Bat
1-1
23' Cottafava (L), 67' Innocenti (A)
Paganese - Nocerina
0-1
19' Baldan (N)

09 marzo 2013
Gubbio contro Prato, altro scontro diretto. Di Piazza out. La sfida di Sottil contro Esposito

Gubbio senza l'attaccante Di Piazza per un problema muscolare. La punta siciliana non si è allenata nè venerdì, nè sabato durante la rifinitura. Sottil: "Cercheremo di fare un miracolo per recuperarlo". Ma il suo impiego è pressochè improbabile. Mentre Boisfer figura nella lista dei convocati anche se ha dei problemi alla schiena, come ha riferito lo stesso trainer rossoblù. Un Gubbio che così è pronto ad affrontare un Prato che in classifica si trova a due lunghezze sopra la compagine eugubina. Un altro scontro diretto dopo la partita di Barletta. Ne è consapevole pure Andrea Sottil che dice: "Abbiamo tre scontri diretti adesso che possono decidere il nostro futuro. Ma adesso la squadra dopo la vittoria di Barletta ha ritrovato entusiasmo, motivazioni e più sicurezza". L'allenatore Sottil non ha ancora deciso quale formazione scenderà in campo. Sono in ballottaggio due moduli: il 5-3-2 oppure potrebbe tornare in ballo il 4-3-3. In casa Prato invece si vuole riscattare la sconfitta casalinga dell'andata. A riguardo sembra abbastanza chiaro il tecnico Vincenzo Esposito: "Vincere a Gubbio sarebbe un altro tassello importante per la salvezza. Dobbiamo ripetere la prestazione dell'andata, ma questa volta dobbiamo essere noi i più bravi a riportare a casa l'intera posta in palio". Il tecnico dei lanieri ha un solo dubbio: se schierare il 4-3-1-2 o il 3-4-1-2. Non convocati Silva Reis e Romanò.

08 marzo 2013
Almici: "Gioco in pianta stabile in serie B e lo devo pure al Gubbio". E il direttore sportivo...

É uno dei pochi calciatori tra gli ex rossoblù che sta giocando con continuità in serie B. E di sicuro è tra i più giovani della cadetteria. Stiamo parlando di Alberto Almici, classe '93, scuola Atalanta, che in questa stagione gioca con il Lanciano (neopromosso), e si trova in una buona posizione di classifica. Nel sito ufficiale Virtuslanciano.it una foto di Almici è in bella mostra in homepage. Cosa ci può dire il diretto interessato? "Nelle prime cinque partite in verità siamo partiti con un po' di difficoltà. Però poi ci siamo ripresi molto bene e ora siamo lì sempre a combattere. Ci troviamo a cinque punti dai playoff e a cinque punti dai playout. Salvo la sconfitta di sabato scorso con il Brescia dove siamo rimasti con un uomo in meno per più di un tempo, provenivano da sette risultati utili di seguito con 5 vittorie e 2 pareggi. Adesso abbiamo uno scontro diretto con la Pro Vercelli". Sì, però all'inizio del campionato non ci si poteva aspettare un Lanciano così competitivo da neopromosso: "La vera forza di questo Lanciano? Il gruppo. Ho trovato delle grandi persone oltre che dei bravi calciatori. Infatti molti elementi giovani si sono ambientati molto bene grazie alla vecchia guardia. Del resto se ci troviamo in questa posizione di classifica e c'è questa compattezza nel gruppo, lo dobbiamo a loro perchè ci hanno fatto inserire in modo fantastico". Ma soprattutto il Lanciano, a differenza del Gubbio dell'anno scorso, ha tenuto lo stesso allenatore che aveva ottenuto la promozione in serie B: "Mister Gautieri già conosceva i più anziani ed è un punto di riferimento per tutti noi. D'altronde è un allenatore che è molto preparato a livello tattico e tecnico. Lo seguiamo tutti insieme e ci stiamo togliendo delle belle soddisfazioni". E oltretutto Almici gioca con più continuità rispetto a Gubbio: "La continuità viene da una fiducia da parte di un allenatore ed io cerco di ripagarlo sul campo. Sono stato fermo solo in un periodo in cui mi sono fratturato una costola. L'anno scorso a Gubbio ero piuttosto giovane: forse ancora mi mancava quell'esperienza e quella personalità in più che adesso ho acquisito. Tuttavia il mio spazio ero riuscito a ritagliarmelo e sono felice per quello che ho fatto, con il grande rammarico che è arrivata una retrocessione, purtroppo. A mio avviso c'era una bella squadra con elementi che avevano fatto la serie B come Cottafava, Graffiedi, Lunardini o Gerbo. Pure Ragatzu si sta affermando a Vercelli. Ma non ci siamo espressi bene a livello di squadra nel gioco". A Gubbio, il rammarico più grande quello screzio con i tifosi? "Ormai è acqua passata. Dagli errori bisogna sempre migliorare. Gli errori servono per non essere commessi più. Feci un errore grave. Mi sono poi scusato con tutti e mi scuso anche adesso per l'accaduto. Quella situazione mi ha fatto crescere. Però nonostante ciò e nonostante abbia cambiato squadra, seguo sempre il Gubbio. Ho visto che ha passato un momento difficile e mi auguro che il Gubbio si possa salvare perchè possiede un'ottima rosa". Quindi nessun rancore. Almici è ancora legato al Gubbio? "Assolutamente sì. Sono in contatto pure ora con certe persone di Gubbio. E mi dispiace che qualcuno si è fatto una idea sbagliata su di me. Ma chi mi conosce bene sa che persona sono. Come ripeto sbagliai, ma non cambia i miei rapporti. Mi sono trovato bene soprattutto con il diesse Giammarioli, con mister Pecchia e con Simoni il quale ci siano sentiti anche poco tempo fa. Devo molto alla società del Gubbio e alla città di Gubbio che mi ha dato l'opportunità di mettermi in mostra l'anno scorso e ora gioco in pianta stabile in serie B". Dal passato al presente per guardare al futuro. La figura del direttore sportivo è importante per una squadra di calcio. E nel prossimo futuro è pressochè ormai certo (salvo stravolgimenti) che Stefano Giammarioli lascerà il Gubbio per accasarsi alla Cremonese dove è approdato già l'ex direttore tecnico del Gubbio, Gigi Simoni. E si vocifera pure che si potrebbe ricomporre la "triade" con Vincenzo Torrente, se a fine stagione non proseguirà la sua avventura con il Bari. Ma al posto di Giammarioli chi arriverà? Secondo alcune indiscrezioni spunta già un nome. Si tratta di Alvaro Arcipreti, ex diesse del Perugia, che in due stagioni ha portato i grifoni dai dilettanti alla C1. Sarà così? Lo stesso Arcipreti nella trasmissione "Fuorigioco" di lunedì su Trg Network ha detto: "Già girano strane voci su di me perciò non voglio nessuna domanda a riguardo". Però poi ha aggiunto: "Dopo essere stato in una piazza di prestigio come Perugia, mi piacerebbe ritrovare una piazza stimolante. Però allo stesso tempo non vorrei allontanarmi tanto". In pratica Gubbio potrebbe non essere una seconda scelta. Tra la dirigenza eugubina e Arcipreti ci sono buoni rapporti, anche se ci fu una breve esperienza non felice nel 2007 (Arcipreti si era dimesso). Non ci resta che capire meglio la situazione. Se son rose, fioriranno...

07 marzo 2013
Radi: "All'andata lo ricordo bene quel gol al Prato. Tirai molto angolato. Ed ora otto finali..."

All'andata, contro il Prato, realizzò un gran gol su punizione. Fu il gol decisivo che consegnò al Gubbio la prima vittoria esterna stagionale. Stiamo parlando del difensore Alessandro Radi che dice: "Me lo ricordo bene. Ho voluto tirare forte sul secondo palo della porta e poi la palla si era infilata proprio nel punto più angolato possibile. Ci fu bravura ma anche un pizzico di fortuna. Ci fu una bella prestazione generale e una vittoria strappata con i denti". Fu un periodo felice quello, poi dai playoff si è passati negli ultimi mesi nei playout. Ora la vittoria di Barletta ha riportato il sereno? "Sicuramente. Ci ha dato motivazioni e spirito. Si è notata la mentalità giusta. A Benevento non eravamo riusciti a cogliere il risultato che ci meritavamo, un po' per nostre disattenzioni e un po' per la bravura dell'avversaria". Ma forse per rendere al meglio serve un po' di pressione? "Non penso. Siamo noi i protagonisti in campo e solo noi dobbiamo trovare i giusti stimoli, indipendentemente che ci siano i tifosi oppure no, che ci sia una contestazione oppure no. Questo è fondamentale. Ma con una squadra giovane, in un periodo dove abbiamo avuto tanti infortuni e con alcuni calciatori che non erano al top, abbiamo avuto una flessione. Ma ora siamo al completo. Per questo motivo non dobbiamo crearci più nessun alibi e bisogna lottare con le unghie come abbiamo fatto a Barletta". Dai playoff ai playout: un motivo ci deve essere pure stato per giustificare una flessione così netta, non è d'accordo? "Sicuramente. Gli infortuni hanno cominciato a sgretolare quella sicurezza nella nostra mentalità e nell'approccio nelle partite. E quindi ci abbiamo messo del nostro, questo è fuori discussione. Troppe le disattenzioni personali e talvolta alcune gare non sono state affrontate con il piglio giusto. Ma adesso non dobbiamo guardare il passato. Pensiamo al presente e lottiamo per fare del nostro meglio. Poi è chiaro: questo è un gioco di squadra e bisogna essere tutti al top per fare i risultati". Giusto, si parla del presente. E il presente dice che domenica arriva il Prato a Gubbio. Ora per il Gubbio c'è l'occasione ghiotta per dimostrare che i tre punti di Barletta non sono stati una casualità. Quindi servirà vincere, ai fini della classifica e soprattutto per dimostrare che il Gubbio è guarito: "Dobbiamo continuare sulla falsa riga di domenica scorsa. Adesso per noi ci sono otto finali e cercheremo di cogliere il punteggio pieno in tutte le partite. Se poi riusciamo a vincere tante partite, è ovvio che si può puntare ai playoff". Regno in una intervista al nostro portale aveva detto che i playoff non sono così lontani. Questo significa che credete pure nei playoff? "Ma non mi riferivo ai playoff. Ho tirato fuori solo un discorso di punti. Se fai tanti punti ti puoi ritrovare nelle zone alte della classifica. Adesso pensiamo solo alla gara con il Prato e non ci poniamo degli obiettivi. Se non quello di ottenere in primis la salvezza. Poi si può sperare. Almeno io spero che si possono vincere più partite possibili e vorrei pure segnare. Questo è il mio desiderio. Per il resto non voglio creare illusioni di nessun tipo". Negli allenamenti del mercoledì riproposto il 5-3-2 vincente di Barletta con gli stessi interpreti. L'allenatore Sottil sta pensando di non cambiare assetto. Pertanto si è rivisto Baccolo tra i titolari a centrocampo con Boisfer e Palermo. E si rivede capitan Sandreani che ha smaltito l'influenza ma è stato impiegato con le riserve, come del resto Cancelotti e Caccavallo.

06 marzo 2013
Regno: "Se giochiamo così, non avremo problemi. E poi non meritiamo questa classifica..."

Da "quasi" esodato a... ripescato. Da sei partite non giocava (con il Frosinone il 13 gennaio scorso). Stiamo parlando di Riccardo Regno che è stato schierato a sorpresa nel quintetto difensivo a Barletta. Sorpreso? "Più che sorpreso, sono stato contento di essermi ritrovato titolare. Ho lavorato e lavoro per giocare. Mi è dispiaciuto non giocare in queste ultime giornate. Ma ero più dispiaciuto per il rendimento di risultati che non arrivavano". Della gara di Barletta cosa ci puoi dire? "Abbiamo fatto la partita noi. Nel primo tempo non abbiamo sofferto per niente. Nel secondo tempo ci hanno messo sotto solo negli ultimi dieci minuti. A mio avviso la squadra ha fatto quello che doveva fare e se giochiamo così non avremo grossi problemi. É chiaro che nel finale abbiamo rischiato e così non va bene". Appunto. Quel finale thrilling è iniziato da quel gol di Dezi che ha accorciato le distanze, dove è stato protagonista pure Riccardo Regno che si è trovato di fronte l'attaccante biancorosso. Ma cosa è successo in quel preciso istante? "Volevo coprire la palla e ho sentito Dezi che mi tirava, così sono caduto a terra. Di solito in quelle circostanze si fischia fallo. Invece Dezi è andato in porta e da posizione defilata ha fatto gol. In quelle situazioni conviene buttare via subito palla". L'azione finale dove è stato annullato quel gol al Barletta: cosa in realtà è successo? "Secondo me era fuorigioco. Loro partivano sempre sul filo del fuorigioco e poi facevano il passo a rientrare. Noi abbiamo tenuto sempre la linea difensiva molto bene, sia nei calci piazzati, sia durante la gara. Infatti il Barletta si è ritrovato in fuorigioco almeno una decina di volte". A Barletta si è visto un Gubbio diverso, cioè più determinato: vero? "Si è visto un Gubbio che voleva vincere e che vuole tirarsi fuori da questa situazione. A mio avviso questa classifica il Gubbio non se la merita". Una domanda provocatoria. Forse serviva un po' di fiato sul collo per spronarvi? "Non credo. Serve serenità. Poi serve che le cose che facciamo in allenamento siano riproposte in gara". Ebbene. Dopo questo risultato la squadra è più tranquilla? "Sicuramente. La testa è un po' più libera. Non dico che sarà tutto più facile, ma di certo la strada è più in discesa". Questo sta a significare che con il Prato occorre la vittoria, giusto? "Bisogna vincere perchè siamo sempre ad un punto di distanza dai playout. E poi non siamo così lontani dai playoff". Playoff? "Certamente. A mio avviso abbiamo un'ottima squadra. Prima ovviamente pensiamo a salvarci e poi vediamo...". Intanto il Gubbio è tornato ad allenarsi di martedì pomeriggio e sono tutti a disposizione del trainer Sottil. Tornano in gruppo in maniera regolare sia Caccavallo (assente a Barletta per un problema agli adduttori), sia Di Piazza (che era uscito anzitempo nella trasferta pugliese). Nel frattempo proprio il Barletta ha esonerato il tecnico Raffaele Novelli. Al suo posto è stato chiamato Nevio Orlandi, classe '54, ex Reggina. Pioggia di multe nel girone B della Prima Divisione pari a 15250 euro. Sanzioni di 3500 euro a Frosinone e Andria Bat, 2500 euro al Barletta, 2000 euro al Benevento, 1500 euro al Latina e Nocerina, 500 euro al Catanzaro e 250 euro al Prato. La prima volta: per la partita Gubbio-Prato è stato designato come arbitro il signor Mainardi di Bergamo. É coadiuvato dagli assistenti Zinzi di Catanzaro e Semperboni di Bergamo.

05 marzo 2013
L'editoriale. Quelle puntine sparse... sul sedile! Un po' di "pressione" (evidentemente) serve!

Come tante puntine... sparse sul sedile. Finchè non ci sono stati problemi di sorta, peraltro per niente immaginabili ad inizio stagione. Finchè non c'è stato nessuno che ha creato "pressione" alla squadra nonostante i risultati negativi degli ultimi due mesi. Finchè non si è creata una certa tensione "giusta" all'interno del gruppo e di tutto lo staff. Fino a quando sembrava tutto tranquillo, la squadra si era così adagiata che non dava segni di risposta. Su questo punto di vista i numeri parlavano chiaro: 7 sconfitte su 9 partite prima della trasferta di Barletta era un segnale d'allarme. Un segnale d'allarme che in molti hanno sottovalutato, e invece in pochi mesi la squadra era scesa dai playoff ai playout. Ne abbiamo sentite tante di chiacchiere, ma nessuno si è fermato al nocciolo della questione, tergiversando su scuse o giustificazioni che non stavano nè in cielo nè in terra. E non ha portato benefici. Tutt'altro. La squadra si era adagiata, pure troppo. La squadra ha cominciato a diventare spenta, pure troppo. E la squadra ha cominciato a sbandare, pure troppo. Succede questo quando uno si mette a sedere sulla propria auto, si adagia sul sedile quando qualcun'altro lo ha già pulito o lavato, e si addormenta come nulla fosse. Mentre gli altri ti sorpassano con il loro bolide sull'autostrada andando a 130 chilometri orari, e tu te la prendi comoda, con morbida ovvietà. Probabilmente ci voleva proprio un po' di pepe. Probabilmente ci volevano due settimane "travagliate" come quelle precedenti dove era stato messo in discussione il trainer Sottil che è stato molto vicino all'esonero martedì sera 19 febbraio (poi salvato in extremis). Probabilmente tutta la squadra si è sentita responsabilizzata. Probabilmente la squadra ha capito che in campo bisogna giocare a calcio ed essere determinati. Praticamente tutta la squadra (staff compreso) si è ritrovata il sedile dell'auto sporco o pieno di puntine. Mettersi a sedere in certe condizioni è proibitivo e ci si può far male. Cosa può significare tutto ciò. Che la squadra deve essere spronata per rendere al meglio? Che la squadra deve avere il fiato sul collo per rendere realmente al meglio? Che la squadra deve essere messa con le spalle al muro per rendere al meglio? Se tutto ciò può apparire realistico, è un bene se le puntine rimangano sparse sul sedile fino a fine stagione. Nel calcio, come nella vita, ci vuole coraggio. Bisogna essere audaci e propositivi. Ma soprattutto bisogna essere se stessi e non perdere mai di vista l'umiltà. Quell'umiltà che d'altronde è mancata totalmente da due mesi a questa parte nel Gubbio (in toto). Con l'umiltà si può raggiungere tutto. La partita di Barletta è stata emblematica. Finchè il Gubbio si è espresso in campo con caparbietà, umiltà e la giusta determinazione, ma soprattutto ha giocato da squadra, è riuscito a condurre la gara in maniera lineare e fruttuosa. Almeno, questo è successo fino ad un quarto d'ora dalla fine. Poi è subentrato il solito problema, che poteva costare caro. Quel virus chiamato la "Sindrome di Gelineau" non è ancora scomparso: ovvero la sindrome di un disturbo che è caratterizzato da un eccesso di sonno, con brevi crisi di sonno irresistibile e improvviso. Perchè, diciamola tutta. Se l'arbitro non avesse annullato quel gol al Barletta (al 90') che poteva valere addirittura il 2-2 per i padroni di casa, il Gubbio era riuscito nella "poco invidiabile" impresa di prendere due gol in quattro minuti (Dezi aveva segnato il gol dell' 1-2 al minuto 87, cioè 180 secondi prima). In pratica poteva ripetersi l'impresa negativa di Carrara quando il Gubbio si trovava in vantaggio per 2-0 e poi si fece raggiungere con due gol subiti nel giro di soli sette minuti. Oppure si poteva ripetere la debacle di Benevento dove il Gubbio è riuscito a subire la rete del pareggio e poi del sorpasso nel giro di tre minuti: risultato finale 2-1. Cali di concentrazione che non sono ammissibili. Che questa vittoria porti consiglio. Che la squadra in toto capisca che adesso serve vincere e dare il massimo. La salvezza si ottiene solo così! (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)

03 marzo 2013
Belfasti: "Non ero abituato a segnare, meglio così". Galabinov: "Nessuna rivincita per me..."

Il Gubbio tira un sospiro di sollievo. Una vittoria necessaria, altrimenti la classifica sarebbe diventata ancora più pesante. Una vittoria piuttosto fondamentale, anche in virtù degli ultimi minuti di fuoco dove è stato annullato un gol al Barletta che ha creato le veementi proteste dei locali e pure le immagini televisive non chiariscono proprio cosa sia successo veramente. Infatti il presidente del Barletta, Roberto Tatò, non ha usato mezzi termini in sala stampa quando ha detto: "Un gol annullato che ha visto solo il guardalinee. Tutto gli altri allo stadio, me compreso, abbiamo visto che non c'è stata nessuna irregolarità". E sul fatto che l'allenatore dei biancorossi Raffaele Novelli non si è presentato ai taccuini dei giornalisti, il presidente Tatò spiega: "Il mister non c'è perchè dopo quattro sconfitte la situazione si fa dura. E ora mi riservo di decidere il da farsi e di decidere il suo futuro. Per due terzi della gara abbiamo giocato in modo inguardabile. Solo nei minuti finali abbiamo schiacciato l'avversario". In casa rossoblù l'umore è ben diverso. Parla il trainer Andrea Sottil: "Abbiamo meritato la vittoria giocando con intensità. C'è stata una prova di coraggio. Abbiamo sfruttato le nostre ripartenze senza rischiare dei pericoli. Solo dei piccoli episodi ci hanno portato ad avere una posizione di classifica deficitaria. Questa vittoria porterà autostima. Ringrazio i ragazzi che hanno giocato per me e per il Gubbio". Felice è Nazzareno Belfasti, che ha segnato il suo primo gol in rossoblù: "Di solito non segno, quindi per me la felicità è doppia. Ho visto Galabinov che dalla destra ha rimesso in area un bel pallone, ho fatto rimbalzare la palla e ho calciato di sinistro: è andata bene. Vittoria molto importante e meritata. Solo nel finale c'è stato qualche rischio di troppo dove siamo andati in tilt". Torna al gol il bulgaro Andrey Galabinov che non andava a segno dal 6 gennaio scorso: "Contento per il gol ma soprattutto per la squadra. Ho visto che Boisfer si è girato bene e mi ha servito: ho cercato di anticipare subito il mio difensore e ho calciato di prima intenzione. Per un attaccante segnare è vitale. Rivincita dopo l'esclusione di Benevento? No, accetto sempre quello che decide il mister. Penso solo alla vittoria del Gubbio e spero che serva per tirarci fuori da un periodo non felice". Chiude Alessandro Radi che è telegrafico: "Abbiamo lavorato molto sulla linea difensiva e infatti in questa gara ci siamo mossi in maniera simultanea. Abbiamo vinto per il mister su cui noi non nutriamo dubbi e per il Gubbio". Intanto abbiamo inserito le foto di Barletta e Gubbio (16 immagini) che trovate nella sezione "fotogallery" oppure nel link sotto la foto in homepage. Foto di Ri.Co di Barletta in collaborazione con Roberto Settonce. Le altre foto invece sono del portale web Calcio.barlettasport.it grazie alla collaborazione di Claudio Bruno da Barletta.

03 marzo 2013
Gubbio vincente a Barletta (1-2). In rete Belfasti e Galabinov. Accorcia Dezi. Finale thrilling

Barletta contro Gubbio. A sorpresa gioca in mezzo alla difesa Regno e Baccolo a centrocampo. Guerri va ancora in panchina nonostante l'assenza del capitano Sandreani che va in tribuna. Confermato il 5-3-2 da parte di Sottil. Il Barletta di Novelli invece gioca con il 4-2-3-1. Pronti e via. All' 11' un cross dalla sinistra di Belfasti cerca di trovare in area Di Piazza che però viene anticipato da Camilleri. Risponde al 13' Allegretti che serve in profondità Barbuti, però la retroguardia eugubina sbroglia la matassa. Al 15' Di Piazza va giù in area in mezzo ad alcuni calciatori avversari, ma l'azione prosegue. Al 21' Allegretti serve in area Barbuti che stoppa la palla e sguscia via tra Regno e Radi, ma poi cade a terra. L'arbitro lo punisce con il cartellino giallo per simulazione. Al 23', su assist da sinistra su calcio piazzato di Allegretti, Barbuti cerca la porta di testa: la palla sorvola di poco sopra il montante. Prima conclusione degna di nota del Gubbio al 25': Galabinov serve Di Piazza che cerca la porta con un tiro di collo che si perde tra le braccia di Liverani. Al 27' il Gubbio si porta in vantaggio: Galabinov lavora un bel pallone sulla destra e poi crossa in area dove sopraggiunge Belfasti che di sinistro insacca la sfera di precisione, spiazzando Liverani. Al 32' tiro pericoloso dal limite di Meduri, deviazione provvidenziale di Regno con la palla che esce di poco a lato con Venturi ormai battuto. Al 35' Meduri serve una palla in area verso Molina che taglia la difesa eugubina, ma è tempestivo l'intervento di Venturi in uscita e si salva. Al 41' Di Piazza serve Galabinov in area che cerca la porta, ma salva in extremis De Leidi. Al 43' il Gubbio raddoppia: Boisfer è lesto a servire in area Galabinov che stoppa la palla e poi di collo pieno di destro insacca la sfera in rete, di potenza, sotto la traversa. Ripresa. Subito pericoloso il Barletta con Molina che cerca la porta dal limite: la palla fa la barba al palo. Al 51' Dezi gonfia la rete, però l'arbitro ferma tutto per fuorigioco. Al 53' Molina entra in area in serpentina saltando Belfasti e Palermo, ma la difesa eugubina si salva in extremis. Al 55' pericolo: cross velenoso di Dezi in area che scavalca Venturi, ma Belfasti salva sulla linea di porta con La Mantia in agguato. Al 63' Molina cerca di creare scompiglio, con la palla che giunge verso Barbuti che cerca il bersaglio di testa, ma Venturi ci mette ancora una pezza. Al 69' Allegretti calcia in porta direttamente su punizione con Venturi che non si fa sorprendere e para. Al 75' il Barletta protesta per un presunto fallo in area su Barbuti, ma l'arbitro fa proseguire. Al minuto 87 Dezi ruba palla a Regno sul fondo, entra in area e da posizione defilata insacca la sfera in rete. Al 90' il Barletta trova pure il gol del pareggio con una punizione di Allegretti calciata in area dove La Mantia di testa insacca in rete: il guardalinee però annulla per fuorigioco. Non mancano le proteste veementi dei calciatori locali per il gol annullato a tempo scaduto che poteva valere il pareggio per il Barletta. Le proteste rendono il clima rovente perchè proseguono anche dopo il fischio finale. Finisce 0-1.
Tabellino: Barletta - Gubbio 1-2:
Barletta: Liverani, Calapai (46' Prutsch), Romeo, Allegretti, De Leidi, Camilleri, Molina, Piccinni (69' Carretta), Barbuti, Meduri (46' La Mantia), Dezi. (A disp.: Pane, Pippa, Burzigotti, Meucci). All. Novelli.
Gubbio: Venturi, Regno, Belfasti (71' Cancellotti), Boisfer, Briganti, Radi, Palermo, Baccolo (71' Malaccari), Galabinov, Di Piazza (46' Bazzoffia), Bartolucci. (A disp.: Farabbi, Guerri, Grea, Cocuzza). All. Sottil.
Reti: 27' Belfasti (G), 43' Galabinov (G), 87' Dezi (B).
Arbitro: Ripa di Nocera Inferiore (Cipolloni e Agostini di Frosinone). Ammoniti: Barbuti e Carretta (B); Baccolo (G). Spettatori: 2500 circa.
Risultati: Ventiduesima Giornata - Lega Pro - Prima Divisione - Girone B:
Andria Bat - Benevento
1-1
29' Sy (A), 91' D'Anna (B)
Barletta - Gubbio
1-2
27' Belfasti (G), 43' Galabinov (G), 87' Dezi (B)
Frosinone - Latina
2-1
9' Aurelio (F), 45' Carrus (F) rig., 92' Jeffersson (L)
Nocerina - Catanzaro
1-1
39' Russotto (C), 57' Evacuo (N)
Perugia - Avellino
1-1
29' Arini (A), 47' Dettori (P)
Pisa - Paganese
0-0
Prato - Carrarese
2-1
14' Silva Reis (P), 70' Mancuso (C), 73' Napoli (P)
Viareggio - Sorrento
2-1 (giocata sabato)
35' Corsetti (S), 79' Giovinco (V) rig., 85' Pizza (V)

02 marzo 2013
Caccavallo out. Con il Barletta match verità. Anticipo: Viareggio supera Sorrento in rimonta

Assente Caccavallo per un problema alla gamba sinistra: elongazione all'adduttore. Sandreani è nel gruppo di Barletta, ma se tutto va bene andrà in panchina. Per il resto sono tutti a disposizione di Andrea Sottil che sta pensando di schierare il 5-3-2. Anche se non è proprio escluso che poi vengono utilizzati altri moduli, come il 4-3-1-2 o il 4-3-3. L'allenatore di Venaria Reale cambia spesso idea all'ultimo momento: vedi Benevento che aveva schierato dal primo minuto Grea come terzo attaccante. Il Barletta deve fare a meno di Di Bella (squalificato) e di Menegaz. L'allenatore dei biancorossi Raffaele Novelli è orientato verso la conferma del 4-2-3-1. Intanto si è giocato un anticipo. Il Viareggio supera in rimonta per 2-1 il Sorrento. In vantaggio i campani con Corsetti (35'). Nella ripresa pareggio e vittoria bianconera con Giovinco (79') su rigore e Pizza (85').

01 marzo 2013
Alessandrini: "Per la salvezza serve unità di intenti. Il primo segnale deve darlo la squadra"

L'intervista con un tecnico che è stato a più riprese l'allenatore del Gubbio. Dal 2001 al 2003 quando conquistò la finale playoff poi persa con il Rimini in C2. Quando nel 2008 conquistò una salvezza in condizioni precarie. E l'anno scorso una piccola parentesi in serie B, durata appena tre giornate (una in compagnia con Simoni). Stiamo parlando di Marco Alessandrini. Le porgiamo la prima domanda. Che idea si è fatto del Gubbio di quest'anno? "L'ho visto poco ma nel derby con il Perugia ho visto un Gubbio tutto sommato buono". Adesso si trova nei playout, che pensa? "Quando le cose vanno male a volte non è identificabile il motivo preciso. Come ripeto: nella partita che ho visto io, ho potuto notare un Gubbio di una certa qualità. Non mi è sembrata una squadra così dimessa. Infatti nella prima parte del campionato il Gubbio stava andando bene. Però nel calcio si creano anche situazioni difficili e bisogna essere bravi a venirne fuori". L'allenatore Alessandrini nel 2008 conquistò una salvezza (se vogliamo dirla tutta) strepitosa, dopo l'esonero di Marino. Che ricetta ci vuole in questi casi? "Non posso dare dei consigli ai colleghi. Mi sembra antipatico. Dal lato della mia esperienza posso dire che nel 2008 la situazione era molto critica. Dopo sette partite di campionato avevamo solo due punti in classifica e ci trovavamo ultimi in classifica. Inoltre la squadra faceva pochissimi gol. Alla fine però riuscimmo a salvarci evitando i playout con squadre che erano davanti a noi di 15 punti e riuscimmo a lasciarle dietro a noi. Oltretutto avevamo anche un calciatore (Corallo ndr) che diventò capocannoniere del campionato. Tutto questo significa che ci fu un'evoluzione globale. Per prima cosa c'era stato il tempo per lavorare. Arrivai dopo pochi mesi dell'inizio del campionato. Attraverso il lavoro abbiamo cercato di risolvere i problemi, coadiuvato dai collaboratori e da tutto l'ambiente. Lavorare duro alla fine ha sempre pagato. In questo momento credo che il Gubbio ha una buona intelaiatura: in attacco ci sono calciatori di categoria, il centrocampo è in pratica quello degli ultimi anni e la difesa non mi sembra male. Qui si tratta di venire fuori da una situazione che a mio avviso è condizionata da un fattore psicologico. La società ha fatto bene a compattare tutto e dare fiducia all'allenatore, ma sia ben chiaro: la salvezza arriva solo se si mettono insieme tante componenti che vanno nella stessa direzione e non una sola. La tifoseria eugubina vuole che i calciatori danno tutto quello che hanno in corpo in campo. Solo così si conquista il tifoso eugubino. Perciò il primo segnale in questo momento deve venire dalla squadra". Lei ha parlato che ci vuole tempo. Quel tempo necessario che non gli è stato concesso l'anno scorso in serie B? "Mi riferivo proprio a questo. Quando si lavora in profondità, in tempi brevi non si ottiene mai niente. Pure nel 2008 non arrivavano i risultati, poi con il lavoro siamo diventati una vera squadra con maggiori pregi e meno difetti vincendo partite su partite. Ma si lavora anche nello spogliatoio. Le altre cose e le chiacchiere non servono a nulla. Serve solo conoscenza, avere professionalità e capacità per poterne venirne fuori con l'aiuto di tutti, soprattutto dei calciatori. Sono convinto che anche l'anno scorso in serie B qualche cosa riuscivamo a fare. Adesso sarebbe presuntuoso dire che ci saremmo salvati o ci potevamo giocare sul campo i playout, ma il primo ad esserne convinto ero io e fino alla fine credo che ce la saremmo giocata". Adesso cosa sta facendo Alessandrini? "Sono libero. Ho avuto alcune proposte di alcune squadre, però quando prendo una decisione ne devo essere convinto. Queste proposte non mi hanno convinto. Perciò aspetto...". Ed intanto il Gubbio è partito per Corato. Tra i convocati non figura Caccavallo per il problema fisico agli adduttori. Non è partito con tutta la truppa rossoblù neanche Sandreani (influenzato): però il capitano raggiungerà il gruppo nella giornata di venerdì e sarà in compagnia del direttore sportivo Stefano Giammarioli, destinazione Corato.

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24 ottobre 2011:
Gubbio-Torino 1-0
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6 gennaio 2012:
Gubbio-Bari 2-2
Spettatori: 3821

28 gennaio 2012:
Gubbio-Sampdoria 0-0
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Gubbio-Pescara 0-2
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