SERIE C - GIRONE B
34ESIMA GIORNATA
GIO. 28 MARZO 2024
STADIO PIETRO BARBETTI
ORE 20:45

GUBBIO

1

TORRES

0

35ESIMA GIORNATA
DOM. 7 APRILE 2024
STADIO PIETRO BARBETTI
ORE 18:30

SPAL-GUBBIO

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CLASSIFICA
GIRONE B SERIE C
2023-2024

Cesena
Torres
Carrarese
Perugia
Gubbio
Pescara
Arezzo

Pontedera
Lucchese
Juventus Ng
Rimini
Pineto
Sestri Levante
Entella
Spal
Ancona
Vis Pesaro
Recanatese
Olbia
Fermana

83
72
64
59
54
48

47

47
43

42
41
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38
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36

34
33
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25
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Risultati Calcio...

34ESIMA GIORNATA
GIO. 28 MARZO 2024

Ancona
Spal 
sabato

-
-

Arezzo
Juventus Ng 
sabato

-
-

Carrarese
Perugia

1
0

Cesena
Pescara 
sabato

-
-

Fermana
Rimini

3
2

Olbia
Sestri Levante sabato

-
-

Pineto
Recanatese
sabato

-
-

Virtus Entella
Pontedera
sabato

-
-

Vis Pesaro
Lucchese

1
3

Marcatori 2023-2024
Serie C - Girone B

Shpendi Cesena
Morra Rimini
Merola Pescara
Spagnoli Ancona
Ruocco Torres
Guerra Juventus Ng
Forte Sestri Levante

20
18
15
12
12
12
12

Vedi lo stadio Barbetti!

Marcatori Gubbio
2023-2024

Udoh
Di Massimo
Spina
Bernardotto
Mercati
Montevago
Bulevardi
Bumbu
Chierico
Corsinelli
Desogus
Di Gianni
Morelli
Galeandro
Pirrello
Rosaia
Tozzuolo

10
9
5
3
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

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35ESIMA GIORNATA
DOM. 7 APRILE 2024

Spal-Gubbio

Juventus Ng-Cesena

Lucchese-Arezzo

Perugia-Olbia

Pescara-Entella

Pontedera-Ancona

Recanatese-Carrarese

Rimini-Vis Pesaro

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30 NOVEMBRE 2018
Out Espeche, ma si rivede Campagnacci. Con il Monza, Galderisi deve rompere il ghiaccio

Gubbio-Monza. Con il nuovo allenatore. Giuseppe Galderisi è all'esordio e non sarà vita facile. Infatti c'è da subito da rompere il ghiaccio. Assente ancora Espeche (per lesione all'alluce), mentre rientra la punta Campagnacci. Il nuovo trainer potrebbe iniziare con il 4-2-3-1 che è stato provato in settimana, ma non è così escluso che potrebbe adottare un altro modulo: è tutto da scoprire il suo avvento. Sono ventidue i convocati. C'è pure il giovane attaccante della Berretti, Pietro Morlandi. Ecco di seguito la lista: Battaiola, Battista, Benedetti, Campagnacci, Casiraghi, Casoli, Conti Andrea, Conti Massimo, De Silvestro, Lo Porto, Malaccari, Marchegiani, Marchi, Morlandi, Nuti, Paolelli, Pedrelli, Piccinni, Plescia, Ricci, Schiaroli e Tofanari. In casa Monza sono out gli attaccanti Jefferson e Cori. Non c'è neanche il difensore Caverzasi, fermo per squalifica. Brianzoli che provengono da un periodo per niente brillante con cinque punti conquistati in altrettante partite. L'allenatore biancorosso Christian Brocchi potrebbe così usare il 4-3-3 camaleontico che può diventare un 4-2-3-1. Cioè con Guarna in porta. Poi Adorni, Negro, Riva e Origlio. A centrocampo Barba e Guidetti. Sulla trequarti Ceccarelli, Iocolano e D'Errico a supporto del centravanti Reginaldo. Si gioca per la prima volta di sabato (ore 14:30).

30 NOVEMBRE 2018
Sandreani: "Porterò sempre Gubbio nel cuore. C'ho messo la faccia per amore dei colori..."

Alessandro Sandreani da lunedì non è più allenatore del Gubbio. Esonerato. A distanza di qualche giorno ci è arrivata alla nostra casella elettronica della nostra testata giornalistica on-line una lettera di Alessandro Sandreani. Una lettera di addio a città, colori rossoblù e soprattutto ai tifosi. Ma eccole le parole scritte dal diretto interessato. Riportiamo di seguito in toto la lettera integrale: «È impossibile ringraziare uno a uno tutti coloro che in questi giorni non semplici mi hanno tributato parole d’affezione e di riconoscimento per i 16 anni trascorsi a Gubbio, prima da giocatore, poi da dirigente, quindi da tecnico delle giovanili e infine da mister della squadra maggiore. Non posso far finta di nulla su quanto è accaduto, sulle reazioni emotive, sia personali, sia di tantissima gente di Gubbio, tifosi meravigliosi, che mi hanno emozionato con le loro parole, i loro messaggi, le loro testimonianze d’affetto. Sono orgoglioso e felice di aver dato loro sedici anni di amore. E non posso cancellare 16 anni e tutte le persone che hanno lavorato, gioito, sofferto accanto a me in un solo minuto, tanto è bastato per dirmi che la storia era finita. Si dirà, il calcio è questo. Mi piace ricordare la chiamata alle armi dello scorso campionato. C’ho messo la faccia per amore di questi colori. Non era facile, tutt’altro, centrare la salvezza. E lo abbiamo fatto quando la serie D era dietro l’angolo. Poi ho pensato. Il destino targato rossoblù mi vuole su questa panchina, è la mia storia, è il mio percorso. Un destino che richiedeva magari maggior tempo per un progetto sul quale credevo. E in fin dei conti la squadra è in linea con gli obiettivi della stagione (e con un pizzico di buona sorte potevamo essere anche oltre…), al momento salva e tra i primissimi posti per minutaggio dei giovani impiegati. Mi tornano in mente gli anni da calciatore dove di questi momenti pallonari difficili ne abbiamo passati e superati con unità d’intenti, sacrificio, umiltà e condivisione. Questa volta non è stato possibile. Tutto è finito all’improvviso, troppo all’improvviso. Cari tifosi, ora non mollate. I ragazzi hanno bisogno del vostro sostegno e sono sicuro che non vi deluderanno e raggiungeranno l’obiettivo della società. Voglio ringraziare la nostra curva, il nostro cuore pulsante, la nostra forza che ci ha spinto a gettare il cuore oltre e a scalare ogni montagna con orgoglio e passione. Porterò per sempre nel cuore questa città, tutte le persone che anche per un solo istante mi hanno regalato qualcosa». Una lettera toccante, niente da aggiungere, che ovviamente siamo lieti di averla potuta rendere pubblica. Ecco la lettera originale.

28 NOVEMBRE 2018
Galderisi: "Li ho guardati tutti negli occhi: voglio uomini veri". E le foto della presentazione

Prime parole del tecnico Giuseppe Galderisi, in compagnia del diesse Giuseppe Pannacci. Allenamenti e presentazione con 8 foto. Breve discorso del Ds Pannacci: "Si è interrotto il rapporto con Sandreani a cui va il mio ringraziamento per quello che ha dato. Ma con malincuore la società ha deciso di sollevarlo dall'incarico affidandolo a Galderisi. Speriamo ora di invertire questa marcia non molto positiva. Credo che la rosa sia all'altezza della situazione". Tocca allora all'allenatore Galderisi: "Saluto la città di Gubbio che nella mia carriera mi ha apprezzato, ho trovato sempre amore e rispetto. La società da tre anni mi stava cercando, per vari motivi non è andata in porto. Ma ho sempre nutrito grande stima professionale e umana verso questa città. E appena mi hanno chiamato, il mio primo pensiero è andato verso Sandreani: è cresciuto con me, anche quando il padre Mauro mi allenava a Padova. Da capitano fu un punto di riferimento nella mia squadra rossoblù nel 2004. Non aggiungo altro perchè le chiacchiere lasciano il tempo che trovano. Capisco che abbia subito il primo esonero in carriera e sarà amareggiato: perciò gli dico ti voglio bene Alessandro, come sempre". Ora? "Contento di questa nuova avventura. Ho motivazioni in un contesto serio. Mi sono messo subito al lavoro per poter migliorare questa squadra, ma i primi due allenamenti mi hanno dato delle risposte importanti. La squadra ha mostrato educazione e un atteggiamento all'altezza della situazione. In questa squadra conosco già Espeche e ai miei tempi a Gubbio c'era un Marchi ancora alle prime armi. Adesso ho guardato tutti negli occhi: chi mi conosce sa che conta avere dei buoni calciatori, ma anche essere dei veri uomini. Sono arrivato con umiltà e in punta di piedi per dare quel qualcosa in più a tutti questi ragazzi perchè devono scendere in campo con gli occhi affamati. Ma soprattutto devono metterci del loro e seguire quello che io dico". Quindi è plausibile una reazione energica? "Nessuno può dire che adesso arrivo io e cambia tutto. Non credo di essere uno scienziato o avere la bacchetta magica. Ma quando si cambia un allenatore c'è sempre una grande attenzione e una voglia di rimettersi in gioco. Voglio tenere in considerazione tutti i calciatori. Credo che ci sia un giusto mix tra giovani ed esperti. Da parte mia metterò in campo il mio entusiasmo e la mia conoscenza per fare un salto di qualità. E pur vero che ho trovato un gruppo con lo sguardo basso perchè il clima non è dei migliori dopo una sconfitta. Ma quando hanno alzato gli occhi ho visto quella cattiveria di dimostrare che qualcosa è stato sbagliato e quindi va migliorato. Porterò la mia idea di gioco e le mie idee tattiche. Tutto quello che ci creiamo intorno dipende da noi. Quando si prende un palo interno non è sfortuna, perchè il palo è stato sempre lì. Perciò pedalare e lavorare. Serve quel carisma per fare crescere la consapevolezza nel crederci sempre. Anche chi è più timido deve tirare fuori la personalità. La personalità deve essere sempre elevata. E aggiungo una cosa". Prego, dica: "Di non buttare via niente di quello che ha fatto Sandreani in questi mesi. Ha lavorato con me, perciò sa esattamente chi ero e chi sono". E adesso il Monza? "Abbiamo un tour de force con squadre forti e prospettive importanti. Affronteremo il Monza con il mio modo di pensare e giocare. Non dobbiamo avere paura mai di chi affronteremo, semmai dobbiamo avere più paura del nostro modo di pensare. Sia questo il nostro credo di partenza".

27 NOVEMBRE 2018
Focus. Quei soldatini che devono diventare soldati. Prove tattiche con il 4-2-3-1 per Galderisi

Vi ricordate i soldatini militari in plastica? Fin da bambini ci si giocava sui prati. Tutti modellini della seconda guerra mondiale. Si dovevano spostare a mano in una vera e propria strategia di guerra. Ma erano di plastica, perciò dovevi essere tu a guidarli dall'alto macchinosamente. Mentre i veri militari sono in carne ed ossa, devono mettere in campo intelligenza, coraggio, personalità, oltre che la grinta e il carattere. Ecco, il Gubbio di oggi finora si è mostrato in campo come un gruppo di soldatini, senza energia e senza vigore agonistico. Ma il calcio vero non è il Subbuteo. Dove ci deve essere la mano di un uomo per spostare un modellino di un calciatore, per tirare o parare un tiro. Il calcio vero alla fine dei conti è interpretato dagli interpreti che scendono in campo. Questa è una squadra che finora si è dimostrata una mandria di soldatini e dovrà dimostrare che possono diventare dei soldati. Non ci sono più alibi. Non ci sono più attenuanti. Il parafulmine non c'è più. Già ha pagato le conseguenze con un esonero. Tutti i discorsi che si possono fare ora stanno a zero. Certi calciatori (anche e soprattutto quelli che hanno esperienza) devono tirare fuori gli artigli, mostrare cattiveria e determinazione, e avere soprattutto gli attributi. Quegli attributi che finora sono completamente mancati. Questo è il momento di essere dei veri uomini (non a parole, ma in campo). Intanto il nuovo tecnico Giuseppe Galderisi ha svolto proprio nel primo pomeriggio di martedì il primo allenamento con il gruppo. Insieme al suo vice Daniele Cavalletto. In compagnia del preparatore atletico Luca Palazzari. Mentre Giovanni Pascolini è sempre il preparatore dei portieri. Le prove tattiche principali: il 4-2-3-1 e il 4-4-2. Per quanto riguarda il 4-2-3-1 si è potuto notare Plescia finalizzatore, con la linea di trequartisti formata da Casoli, Casiraghi e De Silvestro. A centrocampo il duo Malaccari e Conti. In difesa infine il quartetto Paolelli, Piccinni, Schiaroli e Pedrelli. Sull'altra sponda provato il 4-4-2 con Marchi e Tavernelli duo di attacco. Mentre come mediani centrali il duo Benedetti e Ricci. Il mister ha mischiato un po' le carte. Perciò le ipotesi plausibili potrebbero essere a centrocampo (per fare filtro con la difesa) il duo Benedetti-Ricci oppure il duo Malaccari-Conti. Ovviamente il finalizzatore sarà sicuramente Marchi, con quel trio di trequartisti prima elencato. Soluzione plausibile, ma è chiaro che per ora sono solo ipotesi. Tuttavia, l'ultima volta che aveva allenato a Gubbio, Galderisi utilizzava proprio il 4-2-3-1. Ovvero Ferrari centravanti, con il trio di trequartisti offensivi formato da Maisto, Turchetta e Cipolla. A supporto due mediani che erano due mastini: Lazzoni e Sandreani che correvano in lungo e in largo. In difesa il quartetto era formato da Antonazzo, Bruni, Giacometti e De Pascale. In porta Fabbri. Nell'allenamento non erano presenti il difensore argentino Espeche (lesione all'alluce) e l'attaccante Campagnacci (tendinite).

26 NOVEMBRE 2018
Allenatore: firma Galderisi, fino al 2019. Con lui pure il vice Cavalletto. Esonerato Sandreani

Arriva la firma di Giuseppe Galderisi: legame fino a giugno 2019. Si tratta di un ritorno visto che aveva già allenato il Gubbio nel 2004 portandolo ai playoff in C2. In questi ultimi anni si era parlato di un suo possibile ritorno più di una volta, poi operazione mai andata in porto. Ora l'occasione giusta. Con sè si porta il vice Daniele Cavalletto, che aveva avuto già nell'ultima esperienza alla Lucchese. Doverosa è fare una osservazione dopo l'ultimo cambio di panchina. Quando le cose in una squadra cominciano a non andare per il verso giusto il primo a farne le spese è sempre l'allenatore. E il "tecnico", come si legge spesso nei comunicati ufficiali "è stato sollevato dall'incarico". Un messaggio veloce, seguito con altre frasi di rito, niente di più. Ogni allenatore viene liquidato così. Come un pacco postale che passa tra le mani del postino. E avanti un altro. Ma il discorso va visto più a fondo. Siamo già al quinto allenatore cambiato nel giro di appena 544 giorni. Per una vita media di un allenatore di 108 giorni (poco più di tre mesi). Autentico record (diremmo) dove si può etichettare Gubbio come sito di "mangia allenatori" e l'ultimo caduto è pure una bandiera, Alex Sandreani, che è stato esautorato dal suo incarico dopo 13 giornate e 12 punti incamerati. In totale in rossoblù ha raccolto 20 punti in 20 partite (considerando pure le sette partite alla guida dei rossoblù nella passata stagione). Insomma, alla fine paga sempre e comunque l'allenatore. Non aiutato dai pochi punti racimolati e dall'inesperienza, direte voi. Ma ormai è diventato il capro espiatorio. Perchè va sottolineato che quando si parla di team, si deve parlare in toto, a 360 gradi. Quando si parla di team, le responsabilità vanno condivise in tutte le sue componenti, sia quando si vince, ma anche quando si perde. D'altronde Gianlugi Buffon disse quando l'Italia non riuscì a qualificarsi ai Mondiali: "Le colpe, in una grande debacle come questa, vanno divise tra tutti. C'è una compartecipazione. Le chiacchiere passano e i fatti restano in campo". Se lo dice uno come Buffon, che è stato un campione del mondo. Oltretutto c'è da sottolineare che ultimamente sono transitati allenatori più esperti (come Cornacchini e Pagliari) e allenatori meno esperti (vedi Magi e per ultimo Sandreani). Però la musica non è cambiata. Quello che ha durato di più alla fine è stato Magi, ma per il semplice fatto che in due stagioni ha vinto un campionato di serie D e poi è arrivato a centrare un sesto posto in C da neopromosso. Neanche questo è bastato per portare avanti un progetto a lungo termine. Figuriamoci poi cosa può essere successo quando, da agosto 2017 a questa parte, i risultati sono deludenti. Nel calcio ci vuole anche pazienza. Soprattutto se si ha in mano un tecnico giovane da valorizzare. Basta guardare il Milan di Sacchi. Lo ha rivelato lo stesso ex allenatore rossonero in tv a Rai Tre in «Rabona - Colpo a sorpresa». Ha raccontato che il presidente Berlusconi lo blindò ed entrò negli spogliatoi dicendo: "L'allenatore è Sacchi. Ma chi lo vuole seguire, bene, chi non lo vuole seguire vada a casa". Poi sappiamo tutti quanto vinse quel Milan.

25 NOVEMBRE 2018
Sandreani dopo il ko contro il Renate: "Mi girano le scatole...". Le foto di Renate-Gubbio

Che brutta sconfitta. Fuori casa il Gubbio è una groviera: solo un punto conquistato in sei partite. Un errore difensivo grossolano e Piscopo è letale con un tiro chirurgico. La squadra rossoblù si sveglia troppo tardi dopo un primo tempo insipido e senza grinta, ma l'unico a farsi pericoloso è Marchi (centra pure un palo con una fiondata dal limite), però predica praticamente nel deserto. Nel primo tempo pure i nerazzurri avevano colto un legno, con Rossetti dalla distanza con la palla che si è stampata sulla traversa. L'analisi di fine gara di Alessandro Sandreani è un mix tra il sarcastico e la frustazione. Cosa dice l'allenatore dei rossoblù: "É così, purtroppo è così". Un sospiro che testimonia tutta l'amarezza del momento. Ma poi prosegue dicendo: "Un momento delicato. Purtroppo stiamo dicendo sempre le stesse cose. Ma non siamo qui per cercare appigli o alibi. Abbiamo creato tanto, ma abbiamo pure sofferto. Anche se in verità abbiamo preso gol nell'unico errore da noi commesso. Un primo tempo equilibrato, anche se il ritardo del fischio d'inizio di un quarto d'ora (per via di un guasto al pullman del Gubbio ndr) ci ha condizionato e non poco. Sappiamo adesso che abbiamo bisogno di punti". Perciò adesso cosa c'è da fare? Il trainer cantianese risponde così: "Sinceramente mi girano altamente i cogl...! Ma in maniera incredibile. Rosichiamo per le occasioni create, ma i soli 12 punti in classifica parlano da soli. Ora bisogna stare zitti e pedalare. La colpa è di tutti, me in primis. Adesso si deve solo cercare di reagire ed io devo essere l'artefice per riuscire nell'intento di fare ciò". Si chiude così il discorso. D'altronde non c'è altro da aggiungere. Il Gubbio deve uscire da questo grigiore, senza se e senza ma. Intanto ecco le foto (15 immagini) della partita tra Renate e Gubbio. Fotoservizio di Alex Zambroni. E si ringrazia la collaborazione di Fabio Mariani, collega giornalista (addetto stampa del Renate Calcio), tra l'altro premiato all'Italian Sport Awards 2018 (a Nola) come miglior dirigente del girone B.

25 NOVEMBRE 2018
Gubbio, che caduta col Renate (1-0). Decide Piscopo. Marchi palo, ma predica nel deserto

Renate contro Gubbio. Partita curiosamente iniziata con un quarto d'ora di ritardo (alle ore 14:45) per il fatto che si è guastato il pullman del Gubbio e così è arrivato in ritardo allo stadio di Meda. Il trainer Sandreani schiera il 4-3-1-2. Marchegiani in porta. Difesa a quattro con Tofanari, Schiaroli, Piccinni e Pedrelli. Trio di centrocampo con Casoli, Benedetti e Malaccari. Davanti con Casiraghi tra le linee a supporto del duo Marchi e Plescia. La cronaca. Al 3' subito in avanti il Renate che coglie un legno: Rossetti calcia forte di destro dal limite, la palla si impenna e si indirizza sotto il montante, con la punta delle dita ci arriva Marchegiani quel tanto che basta che la palla scheggia la traversa e finisce in calcio d'angolo. Al 10' risposta di Marchi con un tiro fulmineo dai venti metri di destro, pallone che però si perde alto di un metro sopra la traversa. Al 18' è Malaccari che lancia in contropiede Marchi, che poi si aggiusta la palla sul destro al limite ma calcia debole, para a terra Cincilla. Al 29' è Casiraghi che tenta la conclusione da fuori area con un tiro rasoterra, Cincilla si distende in tuffo e devia la palla in angolo. Si arriva direttamente al 38' quando è Venitucci che tenta il colpo dalla lunga dalla distanza di destro con una palombella con la palla che si perde di poco alta sul fondo. Al 42' la svolta quando il Renate passa in vantaggio: incertezza di Schiaroli che spiana la strada a Piscopo che con una finta lo mette a sedere e con giustezza insacca la palla in rete con un diagonale di destro preciso: sfera che si insacca nell'angolino, radente. Al 43' lo stesso Piscopo cerca il raddoppio con un tiro dal limite che si perde di poco a lato. Ripresa. Si fa vedere al 3' Simonetti in avanti con una mezza rovesciata volante che cerca il bersaglio, palla che si perda alta. Al 6' è invece ghiotta l'occasione per il Gubbio: sulla trequarti Casiraghi serve Marchi che si gira bene e fa partire una sberla di destro che si stampa sul palo: un episodio sfortunato. Al 9' sale in cattedra ancora Marchi che serve Casoli: tiro a girare di sinistro dal limite che che termina a lato di poco. Al 24' ci prova Benedetti con un tiro da fuori area, palla che però va a lato. Al 29' grande sberla di Marchi di destro direttamente su punizione, ma Cincilla in volo plastico devia in corner il pericoloso tiro del capitano eugubino. Niente gol, altra sconfitta.
Tabellino: Renate - Gubbio (1-0):
Renate (4-3-3): Cincilla; Anghileri, Teso, Saporetti, Vannucci; Simonetti, Pavan, Rossetti; Venitucci (19' st Finocchio), Gomez (19' st Spagnoli), Piscopo (36' st Guglielmotti). A disp.: Lazzaroni, Priola, Doninelli, Pattarello, Caccin, Frabotta, Pennati. All.: Diana.
Gubbio (4-3-1-2): Marchegiani; Tofanari, Schiaroli, Piccinni, Pedrelli (36' st Lo Porto); Casoli, Benedetti, Malaccari (36' st Conti M.); Casiraghi (18' st De Silvestro); Marchi, Plescia. A disp.: Battaiola, Nuti, Paolelli, Conti A., Ricci, Battista. All.: Sandreani.
Rete: 42' pt Piscopo (R).
Arbitro: Gualtieri di Asti (Perrelli di Isernia e Cubicciotti di Nichelino).
Ammoniti: Piscopo (R), Teso (R), Casoli (G). Angoli: 7-1 per il Gubbio. Recupero: 0' pt; 3' st. Spettatori: 200 circa.
Risultati: Tredicesima Giornata - Serie C - Girone B:
Albinoleffe - Ravenna
0-1
30' Nocciolini (R)
Feralpisalò - Fano
1-0
76' Scarsella (Fe)
Monza - Imolese
1-1
44' Reginaldo (M), 47' Rossetti (I)
Pordenone - Ternana
1-0
28' Burrai (P)
Rimini - Virtus Verona
1-0
87' Badje (R)
Renate - Gubbio
1-0
42' Piscopo (R)
Sambenedettese - Triestina
0-0
Teramo - Giana Erminio
0-1
67' Perna (G)
Vicenza - Sudtirol
2-4
7' Tait (V) aut., 43' De Cenco (S), 54' Turchetta (S), 56' Fabbri (S), 67' Solerio (V), 85' Costantino (S)
Vis Pesaro - Fermana
3-0
16' Clemente (F) aut., 85' Olcese (V), 88' Rizzato (V)

24 NOVEMBRE 2018
Out Espeche e Campagnacci. Tensione con Paramatti: non convocato e misura disciplinare

Per la trasferta delicata di Renate, si aggiunge un infortunato. Il difensore argentino Espeche è out per una lesione all'alluce del piede sinistro. Non convocato nemmeno l'attaccante Campagnacci per un problema di tendinite. Nella lista degli arruolabili manca anche il difensore Paramatti, non convocato per motivi disciplinari. D'altronde sono cose successe anche tra i più grandi del calcio: vedi il caso Bonucci e Allegri alla Juventus, oppure anche quello di Totti e Spalletti alla Roma, o addirittura tra Diego Costa e Conte ai tempi del Chelsea. Oltretutto finora Paramatti è stato impiegato appena 12 minuti in campionato (nel finale contro il Rimini). Chi sta fuori, spesso, non gradisce di non giocare. Dall'altra parte però c'è pure un allenatore che deve fare le sue scelte. Nel calcio può succedere. Ma è altrettanto vero che la questione deve essere chiarita. Detto ciò, pare scontato l'impiego del modulo 4-3-1-2. Marchegiani in porta. Un quartetto di difesa con Tofanari, Schiaroli, Piccinni e Pedrelli. A centrocampo il trio Casoli, Benedetti e Conti (in staffetta con Malaccari). Davanti Casiraghi a supporto del duo Marchi e Plescia. Questo è quanto stato detto dal trainer Sandreani in sintesi dopo la rifinitura del sabato: "Sì, siamo un po' in emergenza viste le assenze. Ma c'è tanta volontà e voglia di affrontare questa partita delicata ma anche bella. Sappiamo che troveremo un Renate voglioso di fare risultato come noi. Ma il gruppo c'è e lo dimostrerà". Convocati in venti con il Renate: Battaiola, Battista, Benedetti, Casiraghi, Casoli, Conti Andrea, Conti Massimo, De Silvestro, Lo Porto, Malaccari, Marchegiani, Marchi, Nuti, Paolelli, Pedrelli, Piccinni, Plescia, Ricci, Schiaroli e Tofanari.

22 NOVEMBRE 2018
Con la tegola Espeche pronto a scaldarsi il giovane Schiaroli. Con il Renate fanalino di coda

Verso l'incontro delicato contro il Renate con la sicura assenza del difensore Marcos Espeche. Infatti il calciatore argentino ha riportato una lesione all'alluce del piede sinistro e quindi va verso il forfait, salvo clamorosi stravolgimenti dell'ultimo momento. Del resto il difensore sudamericano non si è allenato fino ad ora con il resto del gruppo. Si tratterebbe della prima assenza in questa stagione. Si tratterebbe tra l'altro di una assenza pesante visto che finora Espeche ha garantito prestazioni sempre costanti sul piano dell'efficacia di rendimento. Pertanto per il tecnico Sandreani si presenta un grattacapo in più. Possibile che venga sostituito al centro della difesa da Schiaroli, un centrale difensivo di ruolo, anche se finora l'allenatore cantianese lo aveva sempre utilizzato (cioè quando è sceso in campo dal primo minuto) come terzino destro. Sembrano meno probabili quindi le opzioni che portano a Paramatti o Nuti come possibili titolari. Non dovrebbe cambiare lo schieramento, cioè sempre il 4-3-1-2. Perciò Marchegiani in porta. Quartetto difensivo con Tofanari, Schiaroli, Piccinni e Pedrelli. A centrocampo il trio Casoli, Benedetti e Conti (in ballottaggio con un possibile reintegro di Malaccari). Davanti invece Casiraghi a supporto del duo Marchi e Plescia. Partita delicata, dicevamo, soprattutto perchè il Renate è fanalino di coda e vuole risalire la china, ed è distanziato dal Gubbio solo di quattro lunghezze. In settimana è cambiato pure l'allenatore per dare una scossa all'ambiente: è arrivato Aimo Diana, un ex calciatore di Samp e Torino in serie A. La scorsa domenica, ovvero nella sconfitta di Bergamo contro l'Albinoleffe, il tecnico Adamo (ora dirottato a vice allenatore) aveva schierato il modulo 4-3-3. Cincilla in porta. Quartetto difensivo con Anghileri, Priola, Teso e Vannucci. A centrocampo il trio Simonetti, Rossetti e Pennati. Davanti il tridente Venitucci, Gomez e Spagnoli. Neroazzurri che finora hanno ottenuto solo due vittorie (come il Gubbio in verità), ma poi due pareggi e otto sconfitte (appena 7 gol fatti e 14 subiti). Intanto quella di domenica sarà l'ultima partita che il Gubbio giocherà di domenica in questo 2018. Subito dopo la squadra di Sandreani ospiterà il Monza e si giocherà sabato 1 dicembre (alle ore 14:30). La partita successiva si giocherà sempre di sabato, precisamente l'8 dicembre, con il Gubbio che farà visita alla Triestina e il fischio d'inizio è previsto sempre per le ore 14:30.

21 NOVEMBRE 2018
Dato choc. Calo del pubblico del 22% in due anni. Espeche out per una lesione all'alluce

Se prima era solo un pour parler, adesso ci sono i numeri che confermano un calo vertiginoso degli spettatori al Pietro Barbetti. D'altronde la matematica non è mai una opinione. Abbiamo fatto un reale approfondimento sulla questione, basandoci fino alla stagione 2016-2017, cioè l'anno in cui il Gubbio è tornato in serie C con Magi. Il dato è veramente preoccupante. Un dato choc. Appena 286 paganti la scorsa partita contro la Giana, per un totale di 728 spettatori. Anche se il dato peggiore è avvenuto con l'Albinoleffe (ma era un infrasettimanale) con appena 267 paganti (per un totale di 669 presenze). Ma se guardiamo pure la stagione scorsa non c'è proprio da sorridere. Il dato minimo fu registrato nella partita in casa contro il Renate (21 marzo 2018) dove ci furono appena 125 paganti (totale di 660 tifosi sugli spalti), ma è anche vero che si giocava di mercoledì (alle ore 16:30). Ma se si va a fondo, ci sono altri numeri che fotografano in pieno la situazione. Quest'anno solo in tre partite si sono superate le mille unità allo stadio: il massimo contro il Fano con 1242 presenze. In quattro gare invece si è andati sempre sotto. Perciò la tabella ci dice che solo nel 43% di gare si è superato il migliaio di persone, nel restante 57% si è viaggiato sempre sotto il limite. L'anno scorso (stagione 2017-2018) ancora peggio: solo 6 gare sopra il migliaio di spettatori (pari al 36%) mentre in undici partite si va sotto questa soglia (pari al 64%). Il picco massimo con la Sambenedettese in casa (1616 spettatori) e la punta minima invece si è registrata contro il Renate (660 spettatori). Nel 2016-2017 (quando il Gubbio arrivò sesto in classifica con Magi) la musica era diversa: 15 partite sopra la quota dei mille spettatori (pari al 79%) contro le sole 4 partite sotto la soglia indicativa citata (pari al 21%). E il picco massimo fu registrato contro la Samb (1715 spettatori), la punta minima si segnala nella partita in casa contro il Lumezzane (940 presenze). E adesso si arriva al dato più inquietante: la media degli spettatori. Nel 2016-2017 c'è stata una media di presenze al Barbetti pari a 1170 persone a partita. É calata nella scorsa stagione (2017-2018) in quanto la media si è fermata a 960 di persone a partita. E quest'anno? Incredibile, ma vero. Scende ancora. Finora c'è stata una media di 910 spettatori a partita a Gubbio. Cosa significa in parole spicce? Quest'anno c'è stato un calo di presenze rispetto all'anno scorso pari al 5,21%. Però diventa più rilevante rispetto a soli due anni fa: un calo del 22,23% (percentuale chiaramente vistosa). Una caduta libera preoccupante. Non è un caso che proprio lunedì sera, un collega giornalista che era presente nella trasmissione tv su Trg Network, ha tirato fuori il problema, dicendo: «Calo di tifosi, ci sono tanti motivi. Ma pure questo silenzio stampa (che non ha motivazioni) non aiuta. La gente deve essere coinvolta, ci devono essere iniziative per l'amalgama». Di certo non è solo questo il problema. Tuttavia è un problema. Perchè pure questa settimana i calciatori sono in silenzio stampa. Un silenzio stampa denominato a singhiozzo. Certe questioni vanno affrontate se si ha veramente il Gubbio nel cuore, soprattutto quando si parla di tifosi. Breve news. Una tegola sul Gubbio. Marcos Espeche ha riportato una lesione all'alluce del piede sinistro. Il calciatore argentino quindi è fermo ai box. Però nessuna comunicazione a livello ufficiale. Altra missiva omessa (e non si capisce il perchè).

20 NOVEMBRE 2018
Focus. Quegli errori sottoporta (e quei tanti compromessi). Un bilancio finora in chiaroscuro

Il Gubbio non ringhia quando si trova dalle parti della porta. Ormai è diventato un problema costante. Basta guardare attentamente gli highlights dell'ultima partita su Elevensport.it per capire meglio la situazione. Conclusioni spesso imprecise o sbilenche. Un tiro da fuori di Marchi andato a lato e un gol letteralmente mangiato davanti alla porta da Casiraghi (che spara sull'esterno della rete solo davanti al portiere). Questo nel primo tempo. Nella ripresa (a parte il gol), un tentativo di punizione dalla lunga distanza di Benedetti che sorvola sopra la traversa. Poi un colpo di testa di Plescia andato fuori porta su preciso assist di Marchi, un colpo di testa velleitario di Casoli (senza esito) e poi Marchi che cerca il bersaglio girandosi in area ma trova solo l'esterno della rete. Unico tiro vero nello specchio della porta (letteralmente parlando) è stato quello di Casiraghi dal limite che ha impegnato il portiere Leoni (ma è l'unica parata in tutta la gara). Pure il gol preso fa molto riflettere. Una imbucata centrale che vede tutta la difesa eugubina schierata ma che rimane di sasso, in maniera piuttosto scioccante: sembrava un'azione uscita direttamente da una partita della playstation. Ma qui non stiamo parlando di finzione, questa è la dura realtà. Qualcosa non funziona. A partire dal fatto che in una sola partita si gioca solamente a sprazzi, o addirittura solo per un tempo. L'obiettivo è quello di comandare il gioco (almeno è questo il credo che viene raccontato ormai ad inizio campionato), però quando si prova a fare qualcosa di buono arriva all'improvviso un black out e si sparisce dalla scena (lasciando campo agli avversari nel palleggio). Chiaro che per fare un tipo di gioco, ovvero con delle precise idee tattiche, evidentemente servirebbero anche gli uomini. E da questo argomento nascono quei tanti compromessi che ormai ci portiamo dietro dalla scorsa estate. A partire dal fatto che si è costruita una squadra per giocare con il 4-3-3 e poi si è cambiato passando al 4-3-1-2. Tutto ciò ha comportato che tanti esterni di attacco si devono sedere in panchina: a partire da Campagnacci (che tuttavia finora non ha reso come avrebbe dovuto), per arrivare ai vari De Silvestro o Battista. Mentre Plescia è una seconda punta. Tutto in pratica è ruotato sull'impiego di Casiraghi che da mezzala è stato dirottato tra le linee. Ma in pratica, i risultati, non sono cambiati: nelle prime quattro partite racimolati 3 punti, nelle restanti partite (8) con il trequartista sono arrivati nove punti (la media di un punto a gara). Perciò il bilancio resta in chiaroscuro. Intanto il Renate cambia di nuovo allenatore. Sarà Aimo Diana (ex calciatore di Torino e Sampdoria), che è reduce dall'esperienza con la Sicula Leonzio. Mentre Gioacchino Adamo (che guidava la panchina) sarà il vice ed era subentrato al posto di Oscar Brevi lo scorso 15 ottobre alla guida dei neroazzurri. Trattasi di un avvicendamento di tre tecnici in tre mesi. E domenica ci sarà il Gubbio.

19 NOVEMBRE 2018
Crespini: "Gubbio, tante mezze punte e pochi centrocampisti di ruolo. Serve un incontrista..."

Era a vedere la partita tra Gubbio e Giana Erminio. Attualmente è il direttore sportivo della Vis Pesaro, che in campionato per ora è la reale sorpresa del torneo. Stiamo parlando di Claudio Crespini, che tra l'altro è un ex diesse dei rossoblù. Andiamo per ordine. Partiamo da quale giudizio si è fatto sulla gara del Barbetti? "Tutto sommato è uscito fuori un pareggio giusto. Primo tempo meglio la Giana Erminio. Dico questo perchè è stata superiore a centrocampo con il palleggio. Inoltre i lombardi hanno costruito un bel gol (di Iovine ndr). Poi però nel secondo tempo il Gubbio ha saputo reagire, secondo me poteva addirittura vincere. Ma alla fine il risultato di 1-1 rispecchia l'andamento di quello che si è visto durante la partita". É la partita che si aspettava oppure attendeva un Gubbio migliore? "Diciamo che il Gubbio mi pare molto pericoloso in attacco. Però a centrocampo la Giana Erminio ha preso il controllo della situazione nel palleggio. Tuttavia è stata una partita equilibrata. Credo che in futuro il Gubbio non avrà dei grandi problemi. Forse gli manca un centrocampista. Per la precisione un incontrista in mezzo al campo". Diciamo anche che il Gubbio per il momento trova difficoltà pure ad andare in rete, ma non è strano con il potenziale che si ritrova in attacco? "Ma no, credo che sul fronte avanzato il Gubbio è forte. Credo invece che ci sia qualche problemino in mezzo perchè ci sono tante mezze punte e pochi centrocampisti di ruolo. Tranne Benedetti. Credo ci vorrebbe un altro elemento davanti alla difesa che può aiutare lo stesso Benedetti. Ma tutto sommato è una buona squadra e può fare il suo campionato". Lei è il Ds della Vis Pesaro, ma spesso la vediamo in altri campi, come del resto è successo domenica quando è stato a Gubbio. Ma si tratta di una sua strategia ben precisa nel suo lavoro? "Ora che si sta avvicinando il calciomercato di gennaio, bisogna anche girare. Infatti se un direttore sportivo vede solo e sempre la propria squadra, dopo diventa limitato il suo raggio d'azione. D'altronde è compito nostro girare e vedere le partite". Sì, ma sicuro che non ha visionato nessun calciatore? "Ma sì, onestamente sono venuto a guardare qualcuno. Ma vi dico subito che era un calciatore della Giana". Una battuta sulla sua Vis Pesaro è doverosa: in classifica si trova in una posizione importante da neopromossa. Ma come risponde lei che è proprio il diretto interessato? "Vero. Stiamo andando oltre ogni più rosea aspettativa. Mi auguro che si continui su questa strada a Pesaro. E il trainer Colucci ha trasmesso una bella grinta a tutto l'ambiente: possiede in sè una bella voglia di vincere e la squadra stessa lo sta seguendo". Per ultima la bella vittoria per voi in trasferta contro il forte Sudtirol con rete finale di Diop, giusto? "Direi di sì, una bella vittoria, e abbiamo colpito nel momento in cui non c'era più tempo di rimettere la palla al centro". Ultima postilla dal girone. Dopo il pareggio di Imola, l'allenatore della Ternana, Luigi De Canio, ha detto che l'Imolese è la squadra migliore fin qui affrontata. Ma è così davvero livellato questo girone? "Sì, è livellato. Ma De Canio sa raccontare quello che vuole. Credo che la Ternana ad oggi non abbia rivali. Dovrebbe vincere con parecchi punti di vantaggio. Possiede venti calciatori da serie B. Tuttavia l'Imolese è una delle squadre che gioca meglio nel girone".

18 NOVEMBRE 2018
Sandreani: "Troppo frenetici". Conti: "Manca la cattiveria". Le foto di Gubbio-Giana Erminio

Uno striscione all'entrata della tribuna con lettere rosso e blù. Con scritto: "Per la maglia e la città... vincere!". In campo, così non è stato. Il Gubbio non riesce a vincere e impatta per 1-1 con la Giana Erminio. Mette i brividi Iovine quando deposita la sfera sotto la traversa, per fortuna poi Plescia trova il pareggio nella ripresa con un tocco morbido che colpisce il palo e la palla carambola in rete. Ma non c'è altro: il Gubbio resta ancora troppo sterile in attacco. Il tecnico Alessandro Sandreani allarga le braccia: "Un pareggio che non ci soddisfa, per fortuna che nella ripresa abbiamo ripreso la gara. Ci è mancata la lucidità. Create delle occasioni ma ci è mancata la personalità in fase di finalizzazione e c'è stata troppa frenesia. D'altronde soffrivamo anche le ripartenze della Giana. I cambi di Plescia e Conti? Erano cotti, sono state delle scelte forzate. Solo 12 punti in dodici gare? Sì, non è una media soddisfacente e di certo non può bastare per la salvezza". Questo il commento del centrocampista Massimo Conti: "Iniziato bene, poi il gol di Iovine ci ha demoralizzato e ci siamo abbassati troppo. Un po' meglio nella ripresa dove ci è mancato solo il gol. É un momento negativo in attacco, ma tutti noi stiamo lavorando bene. Forse dobbiamo essere più cattivi sottoporta. Due partite di seguito che gioco da titolare? Diciamo che soprattutto nel primo tempo ho perso troppi palloni, ma sono contento per me stesso perchè ora sto trovando spazio". Tocca al portiere Gabriele Marchegiani e si interrompe quel record di imbattibilità in casa (durato 554 minuti). Dice: "Dispiace molto, ma sono scaramantico e in settimana ci stavo pensando. Evidentemente doveva succedere, ma è stata una bella azione ospite e il gol di Iovine è stato bello. Ma sono più dispiaciuto perchè dovevamo vincere. Questa è una squadra compatta e solida, con buone individualità, forse è un periodo che gira un po' tutto storto. Non nego che se avremmo avuto 3 o 4 punti in più in classifica non avremmo rubato nulla. Io, una sorpresa? Mi mancava il campo. La scorsa estate mi sono rimesso in gioco. Sono presuntuoso e volevo fare un campionato da protagonista: ringrazio per la crescita il preparatore Pascolini. Ad inizio stagione ho fatto fatica perchè il livello è alto e vicino a me c'è un portiere come Battaiola che è molto valido. Cosa mi dice mio padre Luca? Non guarda le mie partite per scaramanzia, ma chiaro che è contento perchè sto giocando con continuità". Sull'altra sponda parla il tecnico dei lombardi Raul Bertarelli: "Tanto il rammarico, ma come occasioni siamo stati pari e il pareggio è giusto. Nel primo tempo abbiamo fatto meglio del Gubbio, abbiamo segnato e potevamo chiuderla sul 2-0. Purtroppo nella ripresa siamo stati disastrosi e il Gubbio ha preso il sopravvento come manovra. Un tempo per uno". Ma ecco le foto (20 immagini) di Gubbio e Giana Erminio. Fotoservizio di Simone Grilli.

18 NOVEMBRE 2018
Gubbio impatta contro la Giana (1-1). Apre Iovine e mette i brividi, Plescia ristabilisce il pari

Gubbio contro Giana Erminio. Il trainer Sandreani conferma il 4-3-1-2. Marchegiani in porta. Difesa a quattro con Tofanari, Espeche, Piccinni e Pedrelli. Trio di centrocampo con Casoli, Benedetti e Conti. Davanti Casiraghi tra le linee a supporto di Marchi e Plescia. La cronaca. Subito un affondo ospite (2') quando Perna si incunea al limite e calcia di sinistro a rete, palla radente che diventa presa a terra di Marchegiani. All' 8 risponde il Gubbio con Casiraghi che serve al limite Marchi che calcia al volo di destro, radente: palla che esce di poco a lato. Non si registra nulla fino al 25' quando Rocco supera in velocità da sinistra Tofanari e rimette in mezzo una palla pericolosa in area, per fortuna Pedrelli si trova in posizione favorevole e salva in extremis sull'accorrente Perna. Al 32' lancio in profondità di Tofanari verso Casiraghi che elude la trappola del fuorigioco, entra in area ma non trova il bersaglio: tiro di suola che si infrange sull'esterno della rete. Al 37' ospiti in vantaggio: un numero di Perna che lancia in via centrale Iovine, penetra come nel burro in area eugubina (difesa ferma) e carica un destro preciso: la palla si insacca sotto la traversa con il portiere che resta impietrito. Al 45' si rischia il tracollo quando Lunetta serve in area Perna che calcia a botta sicura a rete: Marchegiani è prodigioso e in tuffo sventa il pericolo respingendo la sfera. Ripresa. Subito al 2' il Gubbio pareggia dopo un'azione rocambolesca: Casiraghi mette in area e respinta di Bonalumi con il corpo, di seguito la rovesciata di Marchi verso Plescia che pizzica la sfera con l'esterno destro: la palla rotola verso la porta, tocca il palo interno e carambola in rete. Al 6' è Benedetti che cerca l'eurogol dai quaranta metri con una palombella, la palla sorvola di poco sopra la traversa. Al 15' triangolazione Rocco, Perna e Lunetta, quest'ultimo calcia al volo di sinistro, Marchegiani è reattivo e para in tuffo. Al 29' fa tutto Casiraghi che corre veloce dalla linea di centrocampo fino alla trequarti, carica il destro radente di destro, Leoni in tuffo evita il peggio e para a terra. Al 93' in area Piccoli sfiora il gol di testa, per fortuna la palla esce a lato.
Tabellino: Gubbio - Giana Erminio (1-1):
Gubbio (4-3-1-2): Marchegiani; Tofanari (17' st Paolelli), Espeche, Piccinni, Pedrelli; Conti M. (39' st Battista), Benedetti, Casoli; Casiraghi (39' st Campagnacci); Marchi, Plescia (25' st Malaccari). A disp.: Battaiola, Lo Porto, Nuti, Paramatti, Schiaroli, Conti A., Ricci, De Silvestro. All.: Sandreani.
Giana Erminio (4-4-2): Leoni; Perico, Bonalumi, Rocchi, Montesano; Iovine, Dalla Bona (32' st Palma), Piccoli, Lunetta (32' st Seck); Perna (41' st Mutton), Rocco (25' st Chiarello). A disp.: Sanchez, Taliento, Lanini, Pirola, Sosio, Capano, Mandelli, Pinto. All.: Bertarelli.
Arbitro: Arace di Lugo di Romagna (Bahri di Sassari e Campogrande di Roma 1).
Reti: 37' pt Iovine (Gi), 2' st Plescia (Gu).
Ammoniti: Lunetta (Gi), Malaccari (Gu). Angoli: 4-1 per il Gubbio. Recupero: 2' pt; 3' st. Spettatori: 728 (di cui 442 abbonati).
Risultati: Dodicesima Giornata - Serie C - Giorne B:
Albinoleffe - Renate
2-0
30' Ruffini (A), 64' Kouko (A)
Fermana - Fano
2-1
4' Lupoli (Fe), 40' Giandonato (Fe) rig., 71' Konate (Fa)
Gubbio - Giana Erminio
1-1
37' Iovine (Gi), 47' Plescia (Gu)
Imolese - Ternana
0-0
Monza - Pordenone
0-2
7' Candellone (P), 85' Magnaghi (P)
Ravenna - Rimini
0-0
Sambenedettese - Feralpisalò
2-0
10' Rapisarda (S9, 67' Stanco (S)
Sudtirol - Vis Pesaro
0-1
92' Diop (V)
Triestina - Vicenza
1-1
38' Procaccio (T), 82' Arma (V)
Virtus Verona - Teramo
2-0
80' Manarin (V), 92' Grbac (V)

17 NOVEMBRE 2018
La prima volta di Gubbio e Giana (con il nome in onore di un alpino). Ecco tutti i convocati

La prima volta di Gubbio e Giana Erminio. Due squadre che non si sono mai incontrate nella storia a livello calcistico. Tra l'altro c'è un'altra singolarità. La società lombarda ha sede a Gorgonzola, ma ha preso questa denominazione in onore di un diciannovenne gorgonzolese (un sottotenente del quarto reggimento del Battaglione Alpino "Aosta"). Cogliamo l'occasione di essere orgogliosi di raccontare questa notizia perchè il Direttore di Gubbiofans.it quando ha fatto il militare è stato un alpino (della Brigata Julia) e quindi siamo consapevoli del significato che comporta indossare la divisa con il cappello con la penna nera. La prima apparizione tra i professionisti per la Giana Erminio nel 2014. L'allenatore è Raul Bertarelli e di solito adotta il modulo 4-3-3. Possibile undici. Leoni in porta. Un quartetto di difesa con Perico, Bonalumi, Rocchi, Montesano. Un trio di centrocampo con Iovine, Dalla Bona e Piccoli. Tridente di attacco con Perna, Rocco e Lunetta (ex rossoblù). In casa Gubbio invece sono tutti disponibili. In sintesi parla così Alessandro Sandreani dopo la rifinitura: "Partita delicata e impegnativa. Affrontiamo un'avversaria che viene contraddistinta dalla sua umiltà. Buone individualità come Dalla Bona a centrocampo, ma anche tutto il tridente d'attacco come Perna, Rocco e Lunetta. Pertanto pure da parte nostra servirà tanta umiltà e affrontare la partita con lo spirito giusto. Considero questa gara come chiave importante per il proseguo". Per quanto riguarda la formazione dovrebbe essere confermato il 4-3-1-2. Marchegiani in porta. Quartetto difensivo con Tofanari (in staffetta con Schiaroli), Espeche, Piccinni e Pedrelli. Un trio di centrocampo con Casoli, Benedetti e Conti (in vantaggio su Malaccari). Poi Casiraghi tra le linee a supporto di Marchi e Plescia (pare al momento in vantaggio su De Silvestro). Convocati in 23: Battaiola, Battista, Benedetti, Campagnacci, Casiraghi, Casoli, Conti Andrea, Conti Massimo, De Silvestro, Espeche, Lo Porto, Malaccari, Marchegiani, Marchi, Nuti, Paolelli, Paramatti, Pedrelli, Piccinni, Plescia, Ricci, Schiaroli e Tofanari.

15 NOVEMBRE 2018
Zoppis: "Gubbio è piccola: il rapporto con la stampa e tifosi è fondamentale per i risultati"

Rimane l'unica vittoria a Terni datata 1988 per 4-1, dove ci fu una doppietta di Zoppis. Appunto, con Rosario Zoppis, facciamo un'analisi a 360 gradi. Partiamo proprio dal 3-0 con la Ternana di domenica scorsa, un suo giudizio? "La superiorità della Ternana è evidente. Ma il Gubbio era partito bene, nel primo tempo ha fatto un'ottima gara. Ma diciamo che i rossoverdi si sono dimostrati più attrezzati". Un bilancio invece di questo cammino del Gubbio finora avaro di punti (11 in 11 gare)? "Sono dell'idea che il Gubbio ancora deve esprimere il suo valore preciso. Sicuramente Sandreani & c. sapranno lavorare e come intervenire. Ma solo tra alcune giornate si potrà vedere quale sarà il reale valore di questa squadra. Deve crescere la performance e l'assestamento dei calciatori. Aspettiamo ancora prima di poter giudicare". Tocchiamo adesso alcuni tasti dolenti. Partiamo dal pubblico. Solo 93 presenze a Terni. C'è una situazione in cui la gente pare si sia allontanata dallo stadio. Secondo lei, cosa può essere cambiato a Gubbio, nel vivere il calcio? "Bella domanda e pure chiara. I tifosi per la maggior parte sono ragazzi che hanno le loro storie e la loro vita. Stiamo attraversando un momento che non agevola un ragazzo ad entusiasmarsi troppo. Poi nelle mente dei tifosi ancora è stampata la memoria della serie B. In terzo luogo va considerato il valore del campionato: mi dà l'impressione che in ogni anno scende di valore a livello tecnico. Quindi stiamo parlando di un momento sociale dove i ragazzi hanno altri pensieri. Accostata a quella delusione che il Gubbio era nella cadetteria e non se l'è potuta gustare come avrebbe potuto. Perciò certe aspettative possono incidere". Da questo commento, ne consegue un altro. Un tifoso nel muro di Gubbiofans.it ha posto un problema: «il Gubbio una volta era una fede, una dimostrazione di attaccamento di altri tempi, adesso ognuno se ne frega del resto della comunità». Frase che fa riflettere. Ma è davvero così? "Tutto ciò si lega a quello già detto. Quando ci sono problemi economici e sociali, la voglia di stare in comunità diminuisce. Ai miei tempi andava bene tutto, erano altri tempi. Ma c'è da fare un'altra considerazione". Ma prego, dica: "La società del Gubbio stessa era composta da più dirigenti e più appassionati: abbracciava e rappresentava di più l'intera città. Tirava dietro a sè più appassionati e più tifo. Adesso i dirigenti sono pochi, si contano su un palmo di una mano o addirittura meno". Un altro argomento. Una volta i calciatori stavano in mezzo alla gente, adesso vanno di moda il silenzio stampa o le interviste sono telecomandate. Ma che ne pensa? "Oggi il tifoso è entrato troppo nelle scelte della società. Forse in questa maniera una società si tutela e si difende. Una volta il tifoso faceva il tifoso e non era invadente". Si, ma può succedere che arrivano le bocche cucite perchè non si è d'accordo con quanto scrive la stampa. Ma c'è il diritto di cronaca e di critica, sancito dalla Costituzione. A riguardo che dice? "Assolutamente sì. La società non deve avere paura di quello che scrive la stampa, anche perchè ha tutti i mezzi per rispondere se si scrivono bugie. Se invece c'è una opinione diversa, una società e pure un tesserato (se hanno una coscienza libera) hanno la risposta pronta. Credo che bisogna essere disponibili al confronto. Serve sempre un rapporto sereno perchè è un valore aggiunto a livello di risultati. Gubbio è una città piccola, in una piazza così è importante e fondamentale il rapporto sia con la stampa che con i tifosi".

14 NOVEMBRE 2018
Lunetta: "Niente barricate, noi propositivi. Fui contattato? Sì, ma non ci furono le condizioni"

Gioca con la Giana Erminio, l'anno scorso era al Renate e ha giocato nel Gubbio due stagioni fa. Ci riferiamo all'attaccante Gabriel Lunetta. Comincia la nostra intervista. Domenica si presenta a Gubbio un'avversaria che ha gli stessi punti della formazione di Sandreani. Un suo commento? "Appunto per questo credo che verrà fuori una partita livellata. Tra due squadre che probabilmente adesso sono a pari livello. Entrambe hanno avuto sicuramente delle difficoltà in questo inizio di stagione. Credo in particolar modo nell'amalgama del gruppo. Noi in particolare, sommato a qualche lacuna difensiva. Ma diciamo che la Giana Erminio è una squadra propositiva, che gioca un bel calcio e stiamo migliorando piano piano complessivamente. Nell'ultima partita contro il Sudtirol abbiamo offerto una buona prova e fornito un buon calcio, ma non siamo riusciti a vincere per via di molta sfortuna da parte nostra. Ma sia chiaro, verremo a Gubbio per fare la partita". L'anno scorso a Renate, quest'anno a Gorgonzola. E come mai questa scelta? "Un'estate particolare. Non sono mancate le richieste. Alla fine la squadra che mi ha voluto di più e mi ha cercato con più insistenza è stata la Giana Erminio. Quindi ho sentito fiducia e sono venuto qua". Ma risulta al vero che la scorsa estate ti ha cercato pure il Gubbio? "Ma sì, ci sono stati dei contatti. Però alla fine non ci sono state le condizioni. Quindi ho preferito di andare alla Giana". Domenica sarà la seconda volta che Lunetta si presenterà al Barbetti da ex. D'altronde l'anno scorso fu una giornata particolare perchè il Gubbio era in vantaggio per 2-0 sul Renete, ma poi accorciò le distanze proprio Lunetta e alla fine arrivò il clamoroso 2-2 di Di Gennaro. Un risultato che costò la panchina a Dino Pagliari che fu esonerato (subentrò poi Sandreani, tutt'oggi è il trainer dei rossoblù). Curioso ma vero, non crede? "Tutto vero. É stata una partita veramente particolare, sia per il Gubbio che per il Renate. Noi provenivamo da un ritiro fatto in settimana. Anche per noi era in bilico l'allenatore (Cevoli ndr): se non avesse conquistato dei punti sarebbe stato esonerato, ce lo avevano già detto. Quindi è stata una partita atipica per entrambe le squadre. E il mio gol infatti è arrivato in un momento della partita significativo perchè l'ho segnato all'ultimo minuto del primo tempo. Non fu un gol bellissimo, ma fu importante perchè eravamo sotto di 2-0 e ci diede coraggio per la ripresa. Infatti poi abbiamo giocato meglio e nel finale abbiamo meritato il pareggio". Per chiudere, perciò domenica che partita si aspetta? "Ci sarà da temere il reparto avanzato del Gubbio. Conosco Casiraghi, Marchi poi lo conoscono tutti: sono calciatori di qualità, difficili da marcare e sono talentuosi. Tuttavia mi aspetto una partita aperta perchè il Gubbio gioca in casa e quindi vorrà fare la partita. Da parte nostra però, ovunque andiamo, siamo una squadra che gioca a calcio: non ci è mai piaciuto fare delle barricate e non ci siamo mai messi dietro a difendere. Pertanto mi aspetto una partita bella. Speriamo però di vincerla noi, insomma". Per l'intervista (telefonica) si ringrazia la gentile disponibilità e collaborazione della collega Federica Sala (giornalista professionista), addetto stampa della Giana Erminio.

13 NOVEMBRE 2018
Focus. Quei punti che mancano (e pure il pubblico). Marchi: premio all'Italian Sport Awards

Prima un dato statistico. Gubbio: dopo undici partite sono stati ottenuti 11 punti. Se andiamo poi a guardare a ritroso, sono gli stessi punti accumulati nella scorsa stagione di questi periodi. Anzi, nella scorsa annata c'era una partita in meno (10). Infatti all'ottava giornata il Gubbio aveva riposato. Mentre per quanto riguarda i gol, invece, viene fuori un'altra statistica interessante. A livello di gol fatti: proprio in questa stagione sono stati segnati 9 gol contro gli 11 gol della passata stagione (il segno è a -2). A conferma di quanto scritto nell'articolo precedente: il potenziale in attacco per ora non carbura, con una media irrisoria di 0,81 gol a partita. Invece per quanto riguarda il reparto arretrato c'è stato un miglioramento perchè di questi tempi il Gubbio aveva subito già 16 reti, contro le 10 reti incassate in questo inizio di stagione. Ovviamente niente di paragonabile a due stagioni fa: in undici partite erano stati totalizzati 19 punti (+8 di oggi), 11 gol fatti e 12 gol subiti. Continuando con i numeri. In trasferta il cammino è allarmante: un solo punto conquistato con quattro sconfitte ed un pareggio a Teramo. Due soli gol segnati entrambi da Marchi (uno al volo a Pesaro e uno su rigore a Salò) e ben nove gol subiti. Segno imprescindibile che il capitano è fondamentale, però dietro di lui (per ora) c'è il vuoto. In casa il cammino è diverso: due vittorie (con Fermana e Rimini) e quattro pareggi, sette reti segnate ed una sola subita al Barbetti (quella di Nocciolini nella prima giornata nel pari contro il Ravenna). Ma non è tutto. Uno sguardo alla classifica. Da una parte è vero che la zona playoff non è così lontana: il Gubbio è a solo quattro lunghezze dai playoff, in virtù del fatto però che si possono raggiungere gli spareggi promozione raggiungendo anche la decima posizione. Ma è altrettanto vero che, guardando verso il basso, il Gubbio si trova pure a solo quattro lunghezze dal fanalino di coda. Segnale che ci troviamo in un campionato equilibrato, ogni campanello d'allarme non va assolutamente sottovalutato. Come quel campanello d'allarme che si chiama pubblico. Non è passato inosservato (anzi ha sconcertato) il fatto che per il derby di Terni erano presenti appena 93 tifosi eugubini in curva. Onore ai soliti volenterosi Supporters che non mancano mai un appuntamento. Ma per il resto c'è un indicatore allarmante. La situazione va presa sul serio. Innanzitutto perchè crediamo che il presidente Notari si meriti ben altro: in particolar modo perchè ha preso in mano una società facendo dei sacrifici, mostrando un gesto di attaccamento verso la Gubbio calcistica. Come si può evincere dall'intervista dello stesso patron al nostro portale web, prima del derby, dove ha fornito certe verità. Ma è altrettanto chiaro che - chi si trova nella stanza dei bottoni - deve affrontare la situazione con attenzione e farsi qualche domanda. Se il tutto è scaturito da quel silenzio stampa a singhiozzo (anomalo), oppure da quella chiusura verso l'esterno (a livello comunicativo in particolar modo), non lo possiamo sapere. Ma è ovvio che non aiuta. Questioni su cui bisogna riflettere e chi di dovere è obbligato a lavorarci sopra. Intanto ecco una buona notizia: il capitano Ettore Marchi è stato premiato a Nola come miglior attaccante (del girone B di serie C) della passata stagione nel Gran Galà del calcio "Italian Sport Awards".

12 NOVEMBRE 2018
Derby, the day after. Tris (la storia si ripete), le polveri bagnate e sessanta minuti di buio...

The day after. Dopo il derby perso per 3-0. Tale e quale come avvenne 29 anni fa nell'ultimo incontro giocato a Terni tra i professionisti. Quella volta andarono in rete Doto, Sciannimanico e Garritano. In questo caso a segno Marilungo, Vantaggiato e Lopez. Cambiano gli interpreti, ma non la sostanza e nemmeno il risultato così rotondo. Pensare che la squadra di Sandreani aveva avuto un approccio che si può dire positivo. Una mezzora di gioco dove ha tenuto il pallino del gioco e la Ternana faceva fatica ad entrare in partita, commettendo anche degli errori ripetuti in fase difensiva. Ma il Gubbio non ne ha per niente approfittato. Solo una conclusione nello specchio della porta: De Silvestro (ben innescato da Casiraghi), da posizione decentrata ha cercato la porta, ma in chiusura hanno salvato Iannarilli e poi Callegari. Questa è stata però l'unica parata (per così dire) degna di nota del portiere dei rossoverdi. Poi ecco l'episodio (chiave) che ha cambiato l'inerzia della gara. Il calcio di rigore decretato per fallo di braccio commesso sul tiro in area di Marilungo: Benedetti (cioè il protagonista del fattaccio) neanche protesta, va via a testa bassa sconsolato, definibile come "un mea culpa". Qui cambia tutto. Marilungo stesso segna il rigore. Ma ci sono ancora sessanta minuti da giocare. Improvvisamente ecco il colpo di scena: la luce si spegne e il Gubbio non accenna una minima reazione. Una squadra irriconoscibile, praticamente non è quasi mai in campo nella ripresa. Un black out prolungato. Un blocco psicologico. Forse qualcuno si è dimenticato che le gare durano novanta minuti e vanno giocate fino all'ultimo. Mah! Succede l'inverosimile. Un Gubbio praticamente nullo in fase di finalizzazione nella ripresa: si registra solamente un tiro velleitario dal limite di Campagnacci, uscito tra l'altro fuori lo specchio della porta. E non ricordiamo altri tentativi verso la porta di Iannarilli, tentativi pericolosi intendiamo. É sembrato un Gubbio che avesse la testa altrove, svogliato come mai. Nemmeno il cambio tattico a partita in corso di Sandreani (dal 4-3-1-2 al 4-3-3) ha giovato, con lo spostamento di Casoli da mezzala ad esterno di attacco. Chiaro che adesso si possono tirare fuori mille attenuanti. Cioè. Che la Ternana è nettamente più forte. Inoltre che i rossoverdi possiedono un organico che vale tre volte quello del Gubbio. Che la classe e l'esperienza di certi calciatori fanno la differenza. Per carità di Dio. Per dire, uno come Lopez ha fatto proprio il diavolo a quattro. Quando è entrato Vantaggiato ha spaccato la partita: due assist, il gol del raddoppio e poi ci è scappato pure il tris con un altro tiro chirurgico di Lopez dal limite. Loro più forti, tanto di cappello. Chapeu. Però bisogna anche dire che la Ternana aveva a centrocampo delle assenze importanti (mancava il trio titolare Vives, Rivas e Altobelli) e hanno giocato due giovani come Callegari (un '98) e Pobega (un '99) con il più esperto Defendi. Poi, ricordarsi bene: era un derby, che non si giocava tra l'altro da tanti anni. Pertanto dove sono finiti quell'ardore agonistico e quella voglia di lottare che di solito sono delle prerogative basilari per potersi giocare questo tipo di partite? Tra l'altro ci è bastato scrutare la Gazzetta dello Sport del lunedì per capire che il Gubbio ha «fallito» la ghiotta occasione derby. In base alle votazioni bocciata quasi l'intera squadra: solo tre sufficienze su undici titolari. Bocciato tutto il fronte avanzato, bocciata trequarti della difesa, un po' meglio il centrocampo. Chiaro che da questa partita è mancata la risposta soprattutto dei più esperti. Non si è vista l'impronta di quei senatori che dovevano quantomeno prendere per mano la squadra in un derby. Che dire poi di quel tanto decantato potenziale (soprattutto offensivo) che si va dicendo? Ancora non è pervenuto! Ma non lo diciamo noi, lo dicono i numeri. La squadra segna con il contagocce: solo 9 reti in undici partite (una media di 0,81 gol a match). Ne risente pure una classifica che finora non sorride al Gubbio.

11 NOVEMBRE 2018
Sandreani: "Un ko troppo severo". De Canio: "Come da copione". Le foto di Ternana-Gubbio

Ternana impietosa: cala il tris ad un Gubbio che gioca solo per mezzora, poi cala il sipario. Un rigore di Marilungo apre la strada ai rossoverdi (decretato per un fallo di braccio di Benedetti). Nella ripresa due fendenti precisi dal limite di Vantaggiato e di Lopez chiudono la pratica derby. Però l'allenatore rossoblù Alessandro Sandreani non ci sta: "Un risultato troppo severo. É un vero peccato perchè avevamo fatto un buon primo tempo, stavamo giocando bene e se avessimo chiuso in vantaggio la prima frazione nessuno avrebbe gridato allo scandalo". Tuttavia non è soddisfatto della ripresa. Infatti dice: "Diciamo però che nel secondo tempo mi aspettavo di più dalla mia squadra. La ripresa non mi è piaciuta. Diciamo che i calciatori di classe della Ternana hanno fatto la differenza". Telegrafico invece il commento del presidente Sauro Notari: "Buon primo tempo, però poi nel secondo tempo è andata come è andata. Sapevamo contro chi giocavamo. Andiamo avanti, guardiamo alla partita prossima". Sull'altro fronte parlano in quattro (come riporta Calciofere.it). Parla in primis il tecnico rossoverde Luigi De Canio: "Tutto secondo come i piani". Evidentemente l'allenatore della Ternana aveva previsto tutto. Ecco cosa aggiunge: "Gubbio ottima squadra e ci ha messo in difficoltà. Ma la Ternana è matura, ha controllato la partita e ha colpito al momento giusto. Bene l'atteggiamento e la solidità difensiva, però dobbiamo essere meno frenetici". Parlano pure tutti e tre i match winner del derby. Tocca per primo a Guido Marilungo: "Contento per il risultato della squadra, ma nel primo tempo non abbiamo fatto molto bene. Stavamo soffrendo, per questo è stato importante sbloccare il risultato. Però ci siamo aiutati, un gruppo coeso e stiamo diventando squadra". Poi Daniele Vantaggiato: "Dovevo sbloccarmi, mi sento adesso più leggero e contava solo vincere. Siamo stati bravi a sfruttare le nostre occasioni, pur giocando non bene". Per finire Walter Lopez: "Molto contento per la vittoria. Il Gubbio si è dimostrato organizzato. Nel primo tempo abbiamo commesso molti errori, però nella ripresa abbiamo voluto fortemente questa vittoria". Intanto ecco le immagini di Ternana e Gubbio (25 immagini). Fotoservizio di Simone Grilli. Di seguito in sequenza tutte le fasi cruciali del match nel link.

11 NOVEMBRE 2018
Ternana spietata, 3-0 secco al Gubbio. Rigore di Marilungo, poi tris con Vantaggiato e Lopez

Ternana contro Gubbio. Il trainer Sandreani opta per il 4-3-1-2. Marchegiani in porta. Quartetto in difesa con Schiaroli, Espeche, Piccinni e Pedrelli. Trio di centrocampo con Casoli, Benedetti e Conti. Davanti Casiraghi tra le linee a supporto di Marchi e De Silvestro. In casa Ternana invece sono fermi ai box i due baluardi del centrocampo (Rivas e Altobelli) per infortunio e il tecnico De Canio schiera il 4-3-1-2. In tribuna ospite d'onore Francesco Ghirelli, fresco di elezione da presidente della Lega di serie C. La cronaca. Al 5' rinvio sbagliato dell'ex portiere rossoblù Iannarilli, prova così ad approfittarne il capitano Marchi, ma il portiere in recupero riesce ad evitare il peggio dal suo errore. Al 12' occasione eugubina con Casiraghi che lancia un filtrante in area per De Silvestro, ma al momento del tiro viene chiuso da Iannarilli in uscita. La prima vera azione dei rossoverdi si presenta al 21' quando Lopez va via sulla sinistra e rimette in area dove Marilungo cerca il colpo ti tacco, ma Marchegiani è attento e para. Al 29' il colpo di scena: sulla trequarti Lopez batte veloce una punizione verso Marilungo che calcia subito in area con la palla che sbatte sul braccio di Benedetti e l'arbitro decreta il calcio di rigore. Si piazza dagli undici metri Marilungo che calcia preciso e non sbaglia: palla che si insacca a mezz'altezza alla sinistra del portiere che intuisce l'angolo giusto ma non ci arriva. Poi al 32' la Ternana chiede un altro rigore dopo un presunto contatto tra Espeche e Salzano, ma l'arbitro stavola fa proseguire. Verso la fine del primo tempo due conclusioni velleitarie di De Silvestro e di Nicastro sono facile presa sia per Iannarilli che per Marchegiani. Ripresa. Fase di stanca, partita spezzettata, fino al 32' quando il neo entrato Vantaggiato inventa un assist in area verso l'altro nuovo entrato Frediani che ci prova di testa, ma Marchegiani in uscita smanaccia e si salva. Un minuto più tardi (33') lo stesso Vantaggiato serve Fazio che spara un fendente che si perde di poco a lato. É il preludio al raddoppio rossoverde che arriva al 34': tutto nasce da un affondo di Lopez, lo stesso Vantaggiato dal limite guarda la porta, si aggiusta la palla sul destro, poi calcia forte e angolato: sfera che si insacca a fil di palo, radente, che piega le mani al portiere Marchegiani. L'unico tiro in porta del Gubbio nella ripresa arriva al 37' quando Campagnacci cerca l'angolino con un tiro radente dal limite, ma la palla va a lato. Al 43' arriva anche il tris quando Lopez carica il sinistro dal limite: conclusione chirurgica che si insacca a fil di palo.
Tabellino: Ternana - Gubbio (3-0):
Ternana (4-3-1-2): Iannarilli; Fazio, Diakitè, Bergamelli, Lopez; Defendi, Callegari (39' st Hristov), Pobega (22' st Frediani); Salzano (39' st Giraudo); Marilungo (39' st Butic), Nicastro (29' st Vantaggiato). A disp.: Gagno, Vives, Gasparetto, Furlan, Filipponi, Cori, Bifulco. All.: De Canio.
Gubbio (4-3-1-2): Marchegiani; Schiaroli (16' st Tofanari), Espeche, Piccinni, Pedrelli; Casoli, Benedetti, Conti (39' st Ricci); Casiraghi (16' st Malaccari); Marchi, De Silvestro (25' st Campagnacci). A disp.: Battaiola, Lo Porto, Nuti, Paolelli, Paramatti, Battista, Plescia. All.: Sandreani.
Arbitro: Amabile di Vicenza (Zaninetti di Voghera e Lattanzi di Milano).
Reti: 29' pt Marilungo (T) rigore, 34' st Vantaggiato (T), 44' st Lopez (T).
Ammoniti: Callegari (T), Diakitè (T), Campagnacci (G), Marchi (G). Angoli: 2-0 per la Ternana. Recupero: 0' pt; 1' st. Spettatori: 4000 circa (di cui 93 da Gubbio).
Risultati: Undicesima Giornata - Serie C - Girone B:
Fano - Ravenna
1-1
7' Ferrante (F), 94' Ruffini (R)
Feralpisalò - Virtus Verona
1-1
31' Parodi (F) aut., 92' Scarsella (F)
Giana Erminio - Sudtirol
0-0
Pordenone - Triestina
1-2
5' Malomo (T), 20' De Agostini (P), 46' Procaccio (T)
Renate - Imolese
1-0
69' Gomez (R)
Rimini - Fermana
2-0
67' Clemente (F) aut., 71' Ferrani (R)
Teramo - Albinoleffe
2-2
5' De Grazia (T), 54' Kouko (A) rig., 60' Sibilli (A), 78' Barbuti (T)
Ternana - Gubbio
3-0
29' Marilungo (T) rig., 79' Vantaggiato (T), 89' Lopez (T)
Vicenza - Sambenedettese
1-0
40' Giacomelli (V)
Vis Pesaro - Monza
1-1
35' D'Errico (M), 72' Gennari (V)

10 NOVEMBRE 2018
Per il derby ventidue convocati. E Sandreani torna a parlare nel pre-partita dopo un mese

Scocca l'ora del derby contro la Ternana. E dopo la rifinitura torna a parlare (dopo quasi un mese di digiuno nei pre-partita) il tecnico Alessandro Sandreani. Carica i suoi in vista di questa sfida cruciale: "Per uscire indenne e fare risultato a Terni, servirà una partita perfetta, sotto tutti i punti di vista. Ne siamo consapevoli e ce la metteremo tutta. La Ternana è inutile che la presento, hanno tutto e di più. Ma dove a mio avviso stanno facendo la differenza è il fatto che i rossoverdi si stanno adattando alla categoria. Perciò si stanno adattando ad ogni tipo di partita. Però noi abbiamo preparato bene questa partita, sappiamo che da parte nostra servirà quel qualcosa in più per scrivere la storia. Ma per arrivare ad un risultato positivo servirà da parte di tutto il team un apporto e un trasporto più marcato rispetto al solito. Grande rispetto degli avversari, ma sarebbe bello dare una bella soddisfazione ai nostri tifosi. Servirà concentrazione maniacale nei dettagli, perchè la qualità della Ternana la conosciamo tutti. A livello difensivo dovremo essere dei giganti. Ma lo stesso discorso vale pure dagli attaccanti in giù. E noi sappiamo cosa ci vuole per fare bene, però poi nel calcio si sa, è pieno di variabili. Chiaro che servirà una prestazione corale di tutta la squadra, solo in questa maniera possiamo mettere in luce le qualità dei nostri calciatori che abbiamo in squadra. Un nome su tutti, cito Ettore Marchi. Ma bisogna essere consapevoli e umili, ma anche fornire una prestazione di una certa sostanza e avere subito un approccio positivo a livello fisico". La formazione? "Qualche dubbio ce l'ho, ma i ragazzi mi mettono in difficoltà per l'impegno che mettono negli allenamenti. Ma ho anche le idee abbastanza chiare. Dovrò tenere conto anche della struttura fisica importante degli avversari". Pertanto c'è solo un dubbio, non nel modulo che sarà sempre il 4-3-1-2. Marchegiani in porta. Difesa a quattro con Schiaroli (che è in ballottaggio con Tofanari), Espeche, Piccinni e Pedrelli. Centrocampo a tre con Casoli, Benedetti e Malaccari. Davanti Casiraghi tra le linee a supporto di Marchi e Plescia. La lista dei ventidue convocati per Terni: Battaiola, Battista, Benedetti, Campagnacci, Casiraghi, Casoli, Conti, De Silvestro, Espeche, Lo Porto, Malaccari, Marchegiani, Marchi, Nuti, Paolelli, Paramatti, Pedrelli, Piccinni, Plescia, Ricci, Schiaroli e Tofanari. Per quanto riguarda la tifoseria, affluenza molto bassa da Gubbio. Nella chiusura della prevendita sono stati venduti appena 93 biglietti per il settore ospiti.

09 NOVEMBRE 2018
Stravagante. Perfino a Terni parlano del silenzio stampa di Gubbio. La situazione anomala

Ci siamo imbattuti improvvisamente in un articolo. Ci è bastato digitare la scritta «Gubbio Calcio» sul motore di ricerca Google e viene fuori una ramanzina tutta da discutere. Il portale web Calciofere.it ironizza e non poco sul famoso silenzio stampa che ha caratterizzato il Gubbio. Peraltro un silenzio a singhiozzo, situazione anomala, se non per dire del tutto originale. Il sito web informativo della Ternana descrive dettagliatamente il silenzio stampa che ha caratterizzato la Gubbio calcistica. Perfino a Terni ha fatto notizia per la sua stravaganza. Ecco di seguito l'articolo completo pubblicato con questo titolo: «Squadra e tecnico, non parlano con i media da un mese. É una soluzione nella quale i rossoblù si trincerano spesso». Nel pezzo integrale invece viene riportato: «In attesa di conoscere come andrà a finire il derby fra Ternana e Gubbio, una prima certezza c’è: dalle parti di via Parruccini, la sede del Gubbio calcio, nessuno parlerà prima della partita. La società infatti è in silenzio da un mese esatto alla data di domani (erano 25 lo scorso 3 novembre, prima della gara col Rimini). Un’arma, quella del silenzio stampa, nella quale la società si rifugia ormai abitualmente ogni anno, per protestare contro alcuni articoli di giornale (in particolare, in questo caso, dei quotidiani). Uno strano silenzio stampa, in realtà, che si limita a togliere le conferenze stampa prepartita e quelle di metà settimana, lasciando però quella del tecnico post gara. Ed è un silenzio stampa strano, perchè i tesserati non parlano con la stampa di Gubbio, mentre invece rilasciano interviste tranquillamente - anche prima della partita - con i media delle città sfidanti. Ma almeno, ha portato bene il silenzio? Da allora, cioè dal 9 ottobre sono arrivate due sconfitte (Imolese e Feralpisalò), due vittorie (Fermana e Rimini) ed un pari (col Sudtirol). Insomma, giudicate voi…». Di seguito nel link l'articolo integrale. Comunque, nelle ultime ore, una notizia è un'altra. Si rompe il silenzio stampa del pre-partita: tornerà a parlare il tecnico Sandreani alla vigilia di un match dopo un mese di digiuno. Ci voleva il derby.

08 NOVEMBRE 2018
Gubbio, sei dottor Jekyll o mister Hyde? Ora la prova del nove contro la corazzata Ternana

Dottor Jekyll o mister Hyde? Cioè, sarà un Gubbio guerriero oppure no? Il dibattito è aperto ed ora c'è il vero banco di prova. Nella fattispecie, lo strano caso del Gubbio, con due facce. Ovvero in alcune occasioni ha creato ma non ha segnato, oppure ha trovato grosse difficoltà a creare gioco in velocità (e quindi poca pericolosità nella finalizzazione). L'esatto contrario di quello che la squadra di Sandreani ha fatto nell'ultimo incontro con il Rimini: segnando tre reti in una sola partita, quando nelle precedenti nove gare aveva realizzato la misera cifra di quattro reti. Un'anomalia che va a sommarsi a prestazioni a corrente alternata. Una analisi, questa, che viene confermata dai punti racimolati finora in classifica: 11 punti in dieci partite. Il Gubbio è stato un po' dottor Jekyll e un po' mister Hyde. Domenica però c'è la ghiotta occasione di dimostrare qualcosa di più grande. Un banco di prova pure per diversi calciatori in squadra. Va costruito un castello di certezze. Ora è l'occasione giusta: nel derby contro la Ternana serviranno occhi aperti. É un input: si vedrà se c'è la possibilità di avere in futuro un ingranaggio che sappia funzionare alla perfezione. Sulla carta intanto il Gubbio dovrebbe ripresentarsi con la medesima formazione vincente di domenica scorsa, anche se c'è un dubbio forte per il difensore Tofanari (per un infortunio). Idem il modulo 4-3-1-2. Marchegiani in porta. Quartetto di difesa con Schiaroli, Espeche, Piccinni e Pedrelli. Un centrocampo a tre con Casoli, Benedetti e Malaccari. In avanti Casiraghi tra le linee a supporto del duo Marchi e Plescia. Spazio ai precedenti. L'ultima volta tra i professionisti risale al 23 aprile 1989 quando al Liberati proprio i rossoverdi vinsero con un netto 3-0 sul Gubbio con le reti di Doto, Sciannimanico e Garritano (davanti 10.143 spettatori). L'ultima vittoria (e l'unica della storia) a Terni risale al 16 aprile 1988: un 4-1 perentorio con le reti di Cocciari, una doppietta di Zoppis e di Di Felice. Mentre il gol della bandiera dei rossoverdi fu segnato da D'Amico su rigore. L'ultima gara a livello cronologico contro la Ternana risale a sabato 11 marzo 1995 (era il campionato Interregionale, girone E): si giocò a Gubbio e la partita finì senza reti (0-0). Mentre all'andata si imposero le fere (il 30 ottobre 1994) per 1-0 con la rete decisiva di Gespi. Finiamo con una curiosità. L'anno scorso (2017), d'estate, a partire da luglio, la priorità del Gubbio era acquistare un playmaker di qualità: si trattava di Zaccaria Hamlili, che si trovava alla Pistoiese, con Cornacchini che lo voleva fortemente. Però la trattativa non si impennò come avrebbe dovuto. Un intoppo e qualcosa si è inceppato. Un po' come è successo quest'anno quando si cercava un centrocampista di qualità: anche se Simone Palermo è arrivato in ritiro, ma poi si è dileguato in un battibaleno, chiudendo baracca e burattini, preferendo la Viterbese. Giovedì, sul Corriere dello Sport, è tornato alla ribalta Hamlili con una intervista a tutta pagina. Morale della favola: questa volta si è trasferito a Bari, ma senza battere ciglio, chiamato dallo stesso Cornacchini. Ma lo dice apertamente: "Al Bari grazie a Cornacchini, mi ha chiamato e dopo tre giorni ero già in ritiro con la squadra. Avevo già le idee ben chiare". Davvero strano il mondo del calcio. A Gubbio nì, a Bari subito sì. Tuttavia elogia Cornacchini, l'ex allenatore proprio dei rossoblù: "Un buon allenatore, ma anche persona diretta, dote rara nel calcio".

07 NOVEMBRE 2018
Ternana, vittoria a Fano al fotofinish. Giovanili: Thior, segna a raffica ed ora è corteggiato

La Ternana fa sul serio. Vince anche il recupero di Fano, dopo la roboante vittoria di domenica scorsa a Monza per 4-1. Questa volta, però, per sbloccare il risultato ha dovuto aspettare il finale di partita. E infatti ci ha dovuto pensare il neo entrato Salzano a due minuti dal termine (88') a regalare i tre punti alle fere: tutto nasce da un cross da destra di Frediani messo in mezzo e tiro dal limite vincente del centrocampista rossoverde. Sei punti in quattro giorni conquistati fuori casa. Il trainer Luigi De Canio ha schierato il consueto 4-3-1-2. Cioè Iannarilli in porta. Poi un quartetto di difesa con Fazio, Diakitè, Gasparetto e Lopez. Centrocampo a tre con Defendi, Callegari e Pobega. In avanti Furlan tra le linee a supporto del duo Vantaggiato e Marilungo. Però, come dicevamo, sono stati invece i due nuovi entrati a confezionare il gol risolutore ad una manciata di minuti dal termine. Rispetto alla partita di Monza, non hanno giocato titolari Bergamelli, Salzano (anche se poi è stato il match winner) e Nicastro. E adesso la Ternana sale a 15 punti in classifica con appena sette partite giocate: finora 4 vittorie, 3 pareggi e nessuna sconfitta. E domenica prossima, da calendario, sarà ospite a Terni proprio il Gubbio di Alessandro Sandreani. News dal mondo giovanile. Lo avevamo scritto a fine mercato estivo. Cioè il Gubbio si era assicurato il centrocampista senegalese Oumar Thior (un classe 2002) per fare parte dell'Under 17 del Gubbio allenata da Riccardo Passeri. Una operazione andata in porto grazie al talent scout Luigi Esposito con il benestare del responsabile delle giovanili, Lucio Bove. Questo ragazzo adesso fa notizia. Nell'ultima partita infatti Thior ha realizzato una doppietta in campionato (5-0 alla Casertana nell'ultimo match) e adesso sarebbe nel mirino di altri clubs importanti. Attualmente con Passeri sta giocando come esterno di centrocampo nel modulo 3-5-2. Insomma, c'è interesse verso il ragazzo africano che si sta mettendo in luce in rossoblù. Lo conferma lo stesso Esposito al portale web Footballscouting.it ed ora, chissà, si vedrà. Aspettiamo l'evolversi della situazione.

06 NOVEMBRE 2018
Focus. Dall'ultimo tris (da 387 giorni) alla tattica mutevole. L'ex: Raggio Garibaldi al Como

Qualcuno ci ha messo la pulce nell'orecchio. Ma da quanto tempo il Gubbio non vinceva una partita per 3-0? L'approfondimento. L'ultima volta che il Gubbio ha vinto con tre gol segnati in una sola gara è avvenuto nella scorsa stagione il 15 ottobre 2017 quando i rossoblù si imposero per 3-2 sul Fano con le reti di Marchi (doppietta) e Kalombo. In panchina c'era Dino Pagliari. Fu l'unica partita nello scorso campionato dove gli eugubini riuscirono a siglare un tris di reti. Per ritrovare invece un 3-0 effettivo (cioè senza subire gol), bisogna tornare alla stagione precedente (2016-2017), quando sulla panchina del Gubbio c'era Giuseppe Magi. Avvenne fuori casa, il 26 novembre 2016, a Mantova: un tris secco con le reti segnate da Valagussa, Candellone e Ferretti. Ma in quella stessa annata si ricorda un 4-0 nitido contro il Bassano l'11 dicembre 2016: a segno Ferri Marini, Ferretti, Candellone e Casiraghi (pratica chiusa in 46 minuti, da record). Ma in quell'annata con Magi ci furono ben cinque partite dove il Gubbio segnò almeno tre gol a partita: oltre a Mantova (0-3), un 3-1 contro la Feralpisalò, poi un 3-2 in casa contro l'Ancona, stesso risultato (3-2) sempre nella mura amiche contro il Mantova e il Modena. Senza considerare il già citato poker casalingo rifilato al Bassano. Parliamo ora di tattica. Una curiosità che è venuta fuori domenica scorsa contro il Rimini. Gubbio che è partito con il consueto 4-3-1-2 disegnato da Sandreani, ma dopo mezzora c'è stato un cambio di rotta. Malaccari da mezzala destra scala sulla linea difensiva e diventa terzino destro. Disegnato un 5-3-2 con Malaccari, Tofanari, Espeche, Piccinni e Pedrelli. Un trio di centrocampo con Casoli, Benedetti e Casiraghi. Di punta sempre il duo Marchi e Plescia. Uno schieramento inedito usato per circa un quarto d'ora, fino alla fine del primo tempo. Un atteggiamento molto caro a Vincenzo Torrente a partita in corso: era sovente l'utilizzo del 4-3-3, ma a risultato quasi acquisito (o per far rifiatare la squadra) spesso proponeva questo mutamento di assetto passando ad una difesa a cinque (appunto il 5-3-2). Una postilla che va sottolineata. Notizia flash. L'ex centrocampista dei rossoblù Silvano Raggio Garibaldi ha firmato con il Como: ha esordito subito nell'ultima gara (entrando nella ripresa) che i comaschi hanno giocato in trasferta con la Pro Sesto. Lariani vittoriosi per 3-2. Con il Como un altro ex, Martino Borghese.

05 NOVEMBRE 2018
Notari: "Ternana forte ma ce la giochiamo. Bilancio sufficiente. Da patron? Dico una verità..."

L'intervista. Con il patron Sauro Notari. Ma non è un semplice colloquiare. Si va nel profondo. Partiamo quindi, senza lasciare nulla al caso. Un bilancio a quasi un terzo di campionato? "Tra alti e bassi, credo che per ora il bilancio è sufficiente. Sono convinto che il valore della squadra c'è. Chiaro però che dobbiamo ancora crescere. L'obiettivo che ci siamo presupposti è la salvezza e speriamo che avvenga il prima possibile". In classifica undici punti in dieci partite, perciò si è raccolto ancora poco secondo lei? "Ma senz'altro. Sono venuti parecchi pareggi dove con più grinta e più fortuna si poteva raccogliere qualcosa in più. Ma in campo esiste sempre un avversario: in cuor mio vorrei sempre poter centrare i tre punti, ma sono consapevole che non è possibile". Quindi, adesso, il derby a Terni contro la Ternana, cosa si aspetta? "Domenica è una partita importante ma mi auguro che sia una giornata di sport. Sulla carta affrontiamo una squadra di blasone e una Ternana con caratura diversa dalla nostra. Però sono anche dell'idea che in campo si gioca in undici contro undici. Credo inoltre che abbiamo le nostre credenziali per poter fare male e non regaleremo niente a nessuno. Pure per i ragazzi sarà una partita notevole in uno stadio importante, qualsiasi calciatore vorrebbe giocare una partita del genere. Pertanto voglio che si dia il massimo in campo, poi vinca il migliore. Ma vorrei fare un appello". Prego, dica: "Mi auguro che i tifosi veri siano presenti allo stadio. Dico questo perchè il tifoso è quella parte integrante per darci una spinta in più. Una parte fondamentale per chiudere lo scacchiere che forma una squadra di calcio. Poi se dovessimo riportare dei punti da Terni, sarei doppiamente contento". Ma andiamo a fondo su un'altra questione. Per fornire una informazione globale. Va detto che il patron Notari quest'anno ha fatto notevoli sacrifici e lo si può capire guardando gli elementi in squadra (diverse pedine hanno giocato in serie B), soprattutto guardando il potenziale in formazione sul fronte offensivo. Insomma, presidente, ci ha dovuto mettere del suo. Ma è così o no? "Senz'altro, è così. Questo è il quinto anno che possiedo questa squadra e di cui sono presidente. Mi sto portando dietro situazioni prima del mio avvento. Ma non dico questo per recriminare. Ma voglio far capire a certe persone che non capiscono quanto il sottoscritto ha fatto e i sacrifici che tuttora sto facendo. Sento dire tante cose che fanno venire la pelle d'oca. Se tutta la gente sapesse proprio tutta la verità, si ricrederebbe. Poi è chiaro: chi mostra cattiveria, parlerà sempre male. Ma noi andiamo avanti: diciamo grazie a tutti coloro che ci danno una mano, compresi gli sponsor. Questo è un giocattolo che mi piace portare avanti. Lo sto facendo con passione. Con amore verso il Gubbio. Qualcuno mi rimprovera dicendomi che sono matto e chi me lo fa fare. Domande che mi risuonano in mente mille volte. Ma lo faccio perchè sono un eugubino vero, di razza, e mi sto portando dietro una passione. Quindi se non avessi avuto degli strascichi a monte, che mi sto portando dietro, si poteva allestire un qualcosa di migliore. Però noi andiamo avanti con i piedi per terra, guardo la lira e quindi mi attengo ad un budget. Tutto questo è importante per mandare avanti una società dove ogni mese ci sono scadenze da rispettare. E se non c'era il sottoscritto, chi avrebbe preso mai il Gubbio? In quel momento non c'era nessun'altro".

04 NOVEMBRE 2018
Sandreani: "Ora capitalizziamo". Marchi: "Una squadra con valori". Le foto di Gubbio-Rimini

Gubbio, era ora. Seconda vittoria in dieci partite. Il Rimini dell'ex Acori voleva fare lo scherzetto, ma è Sandreani a prendersi un bel dolcetto. Un tris di tre attaccanti: Plescia di testa, Marchi su rigore e De Silvestro con un sinistro vellutato. E dopo 26 giorni tornano a parlare i calciatori. Wow! Tutti e tre tutti insieme. Stupore! Si prende al volo l'occasione. Parla prima Vincenzo Plescia telegraficamente: "Un bel gol, ma è merito di Casoli che mi ha messo una bella palla. Ma il merito è della squadra e quello che contava era vincere". Conciso pure il difensore argentino Marcos Espeche: "Tutto merito di un lavoro di squadra. Tutto questo sta pagando". Tocca al capitano Ettore Marchi: "Questa è una squadra con dei valori. Di cose strane ne ho sentite o lette tante. Diciamo che non siamo da primi quattro posti ma neanche da ultimi tre posti. Siamo una squadra con delle qualità, però solo se alziamo il ritmo possiamo dare fastidio a tutti. Ora serve umiltà e speriamo almeno che questo risultato porti un certo entusiasmo. Con la Ternana? Squadra forte, ma noi siamo pronti per giocarcela". Quindi ecco il trainer dei rossoblù Alessandro Sandreani: "Vittoria meritata, tre punti d'oro. Stavolta abbiamo capitalizzato le occasioni create a differenza di altre volte. Nel primo tempo abbiamo sofferto la loro reazione. E il cambio in corsa con una difesa a cinque (dal 4-3-1-2 al 5-3-2)? Appunto, stavamo soffrendo sulle seconde palle e ci siamo abbottonati. Nella ripresa invece abbiamo avuto un buon approccio. Posso dire che siamo stati efficaci e da categoria. A Terni? Mi auguro che ci sia la stessa efficacia vista in questa gara, ma servirà la partita perfetta". Sull'altra sponda, il tecnico Leonardo Acori bastona i suoi: "Ma che presunzione. Conclusioni molli. Atteggiamento sbagliato. Non c'è stata cattiveria. Peccato perchè nel primo tempo c'è stato equilibrio. Il Gubbio? Ha avuto più cattiveria di noi". Gli fa eco il difensore Alessio Petti: "Preso gol subito, poi abbiamo giocato ma con una manovra poco convinta. Gara nata male e finita peggio". Sulla stessa falsa riga la punta Sasa Cicarevic che ammette: "Fallite del tutto le nostre occasioni, compresa una mia, e poi non c'è stata reazione. Un peccato perchè nel primo tempo eravamo partiti abbastanza bene". Intanto ecco le foto (20 immagini) del match tra il Gubbio e il Rimini. Fotoservizio di Simone Grilli.

04 NOVEMBRE 2018
Gubbio, tris al Rimini (3-0). Apre Plescia di testa, Marchi su rigore e De Silvestro la chiude

Gubbio contro Rimini. Il trainer Sandreani opta per il 4-3-1-2. Marchegiani in porta. Quartetto di difesa con Tofanari, Espeche, Piccinni e Pedrelli. Centrocampo a tre con Casoli, Benedetti e Malaccari. In avanti Casiraghi tra le linee a supporto del duo Marchi e Plescia. La cronaca. Nemmeno un giro di lancette e il Rimini reclama un calcio di rigore per un presunto contatto in area eugubina da parte di Benedetti su Volpe: l'arbitro fa proseguire nonostante le proteste dei romagnoli. Al 7' però il Gubbio trova il gol al primo affondo: parte tutto da Marchi che serve a destra per Casoli che crossa in mezzo, colpo di testa perentorio di Plescia, palla che si insacca sul palo lontano, quasi sotto all'incrocio a palombella. Al 13' reagiscono gli ospiti con un tiro dal limite di Variola, Marchegiani in tuffo si salva in due tempi. Al 18' va via Volpe sulla destra saltando Piccinni in dribbling e poi rimette in mezzo dove calcia al volo Candido dal limite: Marchegiani in tuffo abbranca la sfera. Al 22' risponde con un tiro fulmineo Marchi con un destro che sibila di poco sopra il montante. Al 24' c'è Volpe che serve in area una palla d'oro per Candido, ma da posizione favorevole cicca il pallone e calcia alto. Al 30' è brivido, su corner di Candido calciato in area, quando Ferrani schiaccia a rete di testa e la palla fa la barba al palo. Al 31' una curiosità tattica: Sandreani indietreggia sulla fascia destra Malaccari e passa al 5-3-2. Al 39' un bolide di Guiebre dal limite, palla che sfiora la traversa. Ripresa. Al primo affondo (4') Casiraghi entra in area e viene sgambettato da Venturini, è calcio di rigore. Dal dischetto Marchi è freddo e spiazza il portiere: palla che si insacca sotto il sette. Al 14' una palla d'oro di De Silvestro per Casiraghi che calcia in porta da posizione favorevole ma è impreciso: palla a lato. Al 15' proteste dei romagnoli in area dopo che Buscè cade a terra dopo un presunto contatto con Piccinni, ma l'arbitro fa proseguire. Al 26' è De Silvestro show che che va via sulla trequarti saltando alcuni avversari: poi si ferma, tiro forte di sinistro dai venti metri, palla che si insacca a fil di palo, radente, alla sinistra del portiere.
Tabellino: Gubbio - Rimini (3-0):
Gubbio (4-3-1-2): Marchegiani; Tofanari (33' st Ricci), Espeche, Piccinni, Pedrelli; Casoli, Benedetti, Malaccari (19' st Conti); Casiraghi (19' st Battista); Marchi (33' st Paramatti), Plescia (7' st De Silvestro). A disp.: Battaiola, Montanari P., Lo Porto, Nuti, Paolelli, Campagnacci, Tavernelli. All.: Sandreani.
Rimini (4-4-1-1): Scotti; Venturini, Ferrani, Petti, Viti (1' st Buscè); Candido (23' st Buonaventura), Montanari A. (43' st Badje), Variola (23' st Danso), Guiebre; Cicarevic (33' st Cecconi); Volpe. A disp.: Nava, Brighi, Serafini, Marchetti, Cavallari, Battistini. All.: Acori.
Reti: 7' pt Plescia (G), 4' st Marchi (G) rigore, 26' st De Silvestro (G).
Arbitro: Pirrotta di Barcellona Pozzo di Gotto (Barone di Roma 1 e Conti di Acireale).
Ammoniti: Benedetti (G), Montanari A. (R), Casiraghi (G), Danso (R). Angoli: 4-1 per il Rimini. Recupero: 0' pt; 5' st. Spettatori: 1023 (442 abbonati); di cui 117 di Rimini nel settore ospiti.
Risultati: Decima Giornata - Serie C - Girone B:
Albinoleffe - Fano
1-1
25' Ferrante (F), 69' Agnello (A)
Fermana - Teramo
2-0
64' Scrosta (F), 79' Zerbo (F)
Gubbio - Rimini
3-0
7' Plescia (G), 49' Marchi (G) rig., 71' De Silvestro (G)
Imolese - Vicenza
2-1
39' Lanini (I), 88' De Marchi (I), 92' Giacomelli (V)
Monza - Ternana
1-4
15' D'Errico (M), 21' Riva (M) aut., 35' Marilungo (T), 54' Marilungo (T), 72' Frediani (T)
Ravenna - Renate
1-0
32' Nocciolini (Ra)
Sambenedettese - Pordenone
2-2
5' Stanco (S), 9' Signori (S), 60' Ciurria (P), 75' De Agostini (P)
Sudtirol - Feralpisalò
2-3
19' Costantino (S) rig., 43' Scarsella (F), 47' Marchi (F), 50' Vita (F), 51' Costantino (S) rig.
Triestina - Giana Erminio
3-1
13' Maracchi (T), 15' Petrella (T), 20' Mensah (T), 55' Rocco (G)
Virtus Verona - Vis Pesaro
0-2
6' Lazzari (Vp), 27' Lazzari (Vp)

03 NOVEMBRE 2018
Convocato Casiraghi contro il Rimini. Quel silenzio stampa surreale a macchia di leopardo

Partiamo dalle parole di Nicola Malaccari, rilasciate al Corriere di Romagna, come si può vedere nel link: "Domenica sarà una sfida calda, tra due squadre che non vivono un momento eccezionale. Noi facciamo buone prestazioni, ma non portiamo a casa i punti. Dobbiamo essere meno belli ma più concreti. Sarà un match importante perchè i punti ora cominciano a pesare". Cosa c'è di male, direte voi. Il centrocampista rossoblù parla (come tutti dovrebbero fare) con la stampa (a livello telefonico). In realtà la storia si tinge ancora più di giallo. Tutto diventa enigmatico. In quanto a Gubbio vige il silenzio stampa più assoluto da parte dei calciatori a partire dal 9 ottobre scorso. Tra l'altro un silenzio stampa inspiegabile visto che non ci sono state polemiche (o dell'altro), che alla fine hanno portato a questo gesto insano. Almeno, niente di tutto ciò è arrivato alle nostre orecchie. In pratica, ormai, sembra un atto discriminatorio a livello comunicativo verso la stampa locale in generale. Una situazione che non ha precedenti a livello di relazioni con i media. Ma si va oltre perchè vengono aggirate le più elementari leggi che regolano gli organi che diffondono notizie. D'altronde chi fa corsi di giornalismo lo sa, è ben consapevole come funziona il tutto. C'è pure una deontologia da rispettare che invece viene totalmente disattesa. Situazione irreale perchè oltretutto, dopo la rifinitura del sabato, ancora vige il silenzio stampa pure dell'allenatore (che non ha parlato alla vigilia della partita con il Rimini). C'è solo un comunicato stampa telegrafico che fornisce i convocati, nulla di più. Un silenzio stampa che è stravagante, ma oltretutto è da record. Sono passati con esattezza 25 giorni da quando un calciatore non parla più con un addetto giornalista eugubino. Superato anche il record della passata stagione quando a gennaio 2018 il tecnico Pagliari rimase zitto per venti giorni e 19 ore (esatte). Si dice questo perchè tutto si ricollega a quell'editoriale che avevamo scritto tempo fa. La gente non viene più coinvolta nella passione verso il Gubbio e chi fa da tramite viene completamente estraniato. Disamore genera ulteriore disamore. Il Gubbio come un bene collettivo. Una volta! Questo concetto ormai fa parte della preistoria. Tuttavia, torniamo a noi. Il trainer Alex Sandreani convoca Daniele Casiraghi, ma bisognerà vedere all'ultimo momento se sarà in partita. Si va verso il 4-3-1-2. In porta Marchegiani. Difesa a quattro con Tofanari, Espeche, Piccinni e Pedrelli (in ballottaggio con Lo Porto). Centrocampo a tre con Casoli, Benedetti e Malaccari. Casiraghi a fungere tra le linee a supporto di Marchi e Campagnacci (ma è in staffetta con Plescia). Se Casiraghi non partirà dall'inizio è pronto Battista (oppure Campagnacci come alternativa secondaria). Ecco la lista dei 22 convocati: Battaiola, Battista, Benedetti, Campagnacci, Casiraghi, Casoli, Conti Massimo, De Silvestro, Espeche, Lo Porto, Malaccari, Marchegiani, Marchi, Nuti, Paolelli, Paramatti, Pedrelli, Piccinni, Plescia, Ricci, Tavernelli e Tofanari.

01 NOVEMBRE 2018
Contro il Rimini, che aneddoto! In un ambiente che è diventato criptico. Un tabù da sfatare

L'ultima volta con il Rimini in una partita ufficiale. Era uno spareggio. O per meglio dire una finale. Era il 15 giugno 2003 quando allo stadio di Rimini proprio i biancorossi vennero promossi in serie C1, ai danni del Gubbio (per l'appunto): era la finale di ritorno dei playoff davanti a 5.432 tifosi (incasso di 77.800 euro), con mille tifosi eugubini al seguito. Una partita che finì 0-0. Mentre all'andata, l'8 giugno 2003, il Gubbio venne sconfitto in casa per 1-0, con la rete decisiva di Bordacconi al 15' del primo tempo su rigore decretato per un fallo in area su Ricchiuti. Tutto successe davanti ad oltre 4.500 presenti al Barbetti. Curiosamente, anche quella volta, sulla panchina dei romagnoli c'era Leonardo Acori (come oggi): aveva adoperato in quelle partite il modulo 4-4-1-1; idem lo ha fatto nella partita di domenica scorsa contro il Sudtirol. Una storia curiosa che si ripete, dove si aggiungono altre ispirazioni. Acori è stato un ex allenatore del Gubbio (per due volte), una fortunata (nel bienno dal 1998 al 2000 dove vinse un campionato di serie D e arrivò settimo in C2 nell'anno dopo) e una sfortunata (la traumatica retrocessione in serie D nella stagione 2014-2015). Un'altra singolarità che si aggiunge alle altre: nell'ultima partita disputata contro il Rimini c'era in campo Alessandro Sandreani, ora nella veste di allenatore dei rossoblù. E tra le mura amiche, il Gubbio, spesso non ha avuto fortuna quando incontrava gli adriatici. In quello stesso campionato (prima citato), al Barbetti venne fuori un 1-1: al gol di Rizzo (18') rispose Bordacconi (28'). Con un finale thrilling con due rigori falliti, uno per parte: Fabbri para il penalty di Luconi (84') e poi Bizzarri intercetta il tiro di Lazzoni dagli undici metri (86'). Mentre il 14 ottobre 2001 ci fu addirittura una sconfitta casalinga: 1-0, con rete decisiva un autogol di Bruni (al 55') su tiro di Di Nicola. Anche nella stagione 2000-2001 venne fuori una sconfitta interna: 1-0, con rete decisiva di Clementi su rigore (poi venne a vestire la maglia rossoblù). Altre due sconfitte nelle stagioni precedenti: 3-0 e 2-1, con il Rimini mattatore al Barbetti. Perciò c'è da sfatare pure una serie negativa. Il tecnico Alex Sandreani inoltre deve fare i conti con le assenze di Conti (sicura) e di Casiraghi (da valutare in questi giorni), mentre potrebbe esserci il rientro di Casoli. Se il trainer cantianese continuerà con lo stesso schieramento (il 4-3-1-2), allora per davvero si potrebbero presentare diverse incognite a centrocampo. Ma andiamo per ordine. Marchegiani va in porta. Quartetto difensivo formato da Tofanari, Espeche, Piccinni e Pedrelli. A centrocampo probabile il trio Casoli, Benedetti e Malaccari. A fungere da trequartista sono in lizza due nomi, nel caso in cui Casiraghi non ce la dovesse fare: Battista o Campagnacci (e questa potrebbe essere una sorpresa). In avanti il duo Marchi e Plescia. A meno che Sandreani decida di cambiare modulo e quindi decide di optare per il 3-5-2. Un rompicapo in un ambiente criptico (dove tutti si chiudono nel massimo riserbo). In casa Rimini il tecnico Acori userà il 4-4-1-1. In porta Scotti. Difesa a quattro con Venturini, Ferrani, Petti e Viti. Un trio di centrocampo con Badje, Alimi, Montanari e Guiebre. In avanti Candido tra le linee a supporto della punta Volpe (al rientro). News dal girone. Il Consiglio di Stato ha deciso che la Ternana resterà in serie C, pertanto la Lega ha comunicato gli orari delle prossime gare delle fere. Il derby con il Gubbio si giocherà a Terni domenica 11 novembre (ore 18:30). Un punto di penalizzazione invece per la Triestina, dopo la decisione del Tribunale Federale (sezione disciplinare).

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28 gennaio 2012:
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