SERIE C - GIRONE B
36ESIMA GIORNATA
DOM. 14 APRILE 2024
STADIO PIETRO BARBETTI
ORE 18:30

GUBBIO

0

PONTEDERA

0

37ESIMA GIORNATA
DOM. 21 APRILE 2024
STADIO NICOLA UBALDI
ORE 16:30

RECANATESE-GUBBIO

> Calendario completo: (vedi)

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CLASSIFICA
GIRONE B SERIE C
2023-2024

Cesena
Torres
Carrarese
Perugia
Gubbio
Pescara
Pontedera
Juventus Ng

Arezzo
Rimini
Pineto
Lucchese
Spal
Entella
Sestri Levante
Ancona
Recanatese
Vis Pesaro
Fermana
Olbia

92
73
67
62
55
52
51

51

49
47
44
44
43
42
41

38
37
36

31
25

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Risultati Calcio...

36ESIMA GIORNATA
DOM. 14 APRILE 2024

Ancona
Sestri Levante

3
1

Arezzo
Torres

1
1

Carrarese
Rimini

3
0

Cesena
Recanatese

3
0

Fermana
Lucchese

2
1

Olbia
Pescara

0
3

Pineto
Juventus Ng

1
2

Virtus Entella
Spal

1
2

Vis Pesaro
Perugia

1
0

Marcatori 2023-2024
Serie C - Girone B

Shpendi Cesena
Morra Rimini
Merola Pescara
Guerra Juventus Ng

20
19
16
14

Vedi lo stadio Barbetti!

Marcatori Gubbio
2023-2024

Udoh
Di Massimo
Spina
Bernardotto
Mercati
Montevago
Bulevardi
Bumbu
Chierico
Corsinelli
Desogus
Di Gianni
Morelli
Galeandro
Pirrello
Rosaia
Tozzuolo

10
9
5
3
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

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37ESIMA GIORNATA
DOM. 21 APRILE 2024

Recanatese-Gubbio

Juventus Ng-Fermana

Lucchese-Carrarese

Perugia-Arezzo

Pescara-Ancona

Pontedera-Olbia

Rimini-Entella

Sestri Levante-V.Pesaro

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29 novembre 2013
Falconieri: "Questa è la vittoria della compattezza". Bucchi: "Abbiamo vinto con i raddoppi"

Gubbio vincente nella tana della capolista L'Aquila. Un Gubbio diverso, più solido e concreto del solito, forse frutto anche del cambiamento di modulo. L'allenatore Bucchi ha optato per un inedito 5-3-2. Lo stesso Cristian Bucchi è piuttosto soddisfatto dopo la partita: "Questo campionato è così. Pure una squadra nei bassifondi della classifica può vincere con la prima in classifica. Sono contento per la prova dei ragazzi che hanno giocato con solidità, compattezza e concentrazione. Temevamo L'Aquila perchè merita il posto che occupa, ma noi abbiamo cercato di limitarli con il pressing e con i raddoppi di marcatura. Falconieri? Ha fatto un grande gol. Ma noi conosciamo le sue potenzialità e cercheremo di utilizzare al meglio le sue qualità. Se ora cambia il nostro campionato? Ma dobbiamo stare sempre con i piedi per terra: siamo una squadra giovane che ha bisogno del tempo per crescere, ma adesso dobbiamo essere bravi a bruciare le tappe. Se domenica prossima sarà confermato il 5-3-2 o si torna al 4-3-3? Ma si vedrà. Ricordiamoci che abbiamo dovuto fare di necessità virtù. Avevamo tanti assenti e dovevamo adeguarci". Tocca all'autore del gol del raddoppio, Vito Falconieri, tra l'altro ex di turno, che dice: "Perchè i tifosi de L'Aquila mi hanno fischiato? Evidentemente gli è dispiaciuto che ho fatto gol. Posso solo dire che il Gubbio ha fatto un'ottima partita dopo un eccellente primo tempo. Nella ripresa abbiamo pensato più a contenere il risultato. Ma la nostra forza è stata la compatezza e così abbiamo raggiunto questa vittoria". Giù di tono invece è il tecnico de L'Aquila dopo una sconfitta forse inaspettata. Giovanni Pagliari infatti è piuttosto telegrafico: "Una serata dove ci è andato tutto storto. Diciamo una serata storta. Non ci è riuscito proprio niente. Pure nel palleggio abbiamo sviluppato una manovra lenta e prevedibile. Perciò ribadisco: una giornata no". Intanto abbiamo inserito le foto di L'Aquila e Gubbio (8 immagini) che trovate nella nostra "fotogallery" e nel link in homepage. Le foto della partita sono di proprietà di Marco Giancarli, con la collaborazione di Roberto Settonce.

29 novembre 2013
Gubbio che vince con la capolista L'Aquila (1-2). Apre Baccolo e poi eurogol di Falconieri

Anticipo serale di venerdì tra L'Aquila e Gubbio. Il trainer Bucchi schiera a sorpresa un inedito modulo, il 5-3-2, con Radi fulcro di centrocampo e di punta Falconieri e Di Francesco. Invece il tecnico degli abruzzesi Pagliari opta per il consueto 4-3-3. Alla prima vera azione da gol il Gubbio passa in vantaggio: scorre il minuto 8, Falconieri penetra in area da destra, la palla viene rimpallata; giunge dalle retrovie Baccolo che di piatto destro fa partire un tiro con la palla che si insacca a mezz'altezza nell'angolino. Al 10' percussione dei locali con De Sousa che dalla trequarti serve al limite Ciotola che si aggiusta la palla sul sinistro e calcia a rete: la sfera viene respinta con difficoltà da Pisseri, ma Briganti riesce a sbrogliare la matassa. Al 16' cross velenoso in area di Ciotola, ma a pochi passi dalla porta Briganti va in anticipo di testa su De Sousa (provvidenziale intervento del capitano). Ma al 42' il Gubbio raddoppia: punizione da oltre trenta metri, Radi appoggia la palla verso Falconieri che fa partire un missile di sinistro con la palla che sorprende il portiere Testa e si insacca radente nell'angolino. Ripresa: subito due cambi per L'Aquila, entrano Corapi e Ciciretti. Al 53' punizione pennellata in area da Radi, Ferrari svetta di testa e incorna a rete, ma Testa non si fa sorprendere e abbranca la sfera. Al 55' incursione da sinistra di Frediani che pennella un tiro cross che però si infrange sulla rete sopra la traversa. Al 60' gran botta da fuori area di Corapi, Pisseri si salva a terra respingendo la sfera con i pugni. Al 72' ci prova Frediani da fuori area, la palla si perde a lato. All' 83' ci prova pure Carcione dalla lunga distanza, para a terra Pisseri. All' 86' viene espulso il secondo portiere Addario de L'Aquila, seduto in panchina. All' 87' L'Aquila accorcia le distanze: Ciciretti lavora un bel pallone sulla destra e crossa in mezzo dove Pomante schiaccia a rete di testa e la palla si insacca nell'angolino. Ma è l'epilogo dell'anticipo serale. Gubbio batte L'Aquila (1-2).
Tabellino: L'Aquila - Gubbio (1-2):
L'Aquila (4-3-3): Testa; Zaffagnini, Pomante, Di Maio, Gallozzi (70' Bentoglio); Agnello (46' Corapi), Carcione, Del Pinto; Ciotola (46' Ciciretti), De Sousa, Frediani. (A disp.: Addario, Scrugli, Dallamano, Triarico). All. Pagliari.
Gubbio (5-3-2): Pisseri; Bartolucci, Tartaglia, Briganti, Ferrari, Giallombardo; Malaccari, Radi (70' Boisfer), Baccolo (75' Domini); Falconieri, Di Francesco (52' Cocuzza). (A disp.: Cacchioli, Laezza, Sandomenico, Luparini). All. Bucchi.
Reti: 8' Baccolo (G), 42' Falconieri (G), 87' Pomante (A).
Arbitro: Caso di Verona (Monetta e Opromolla di Salerno). Espulso: 86' Addario (A). Ammoniti: Carcione, Corapi, Del Pinto e Di Maio (A); Baccolo, Pisseri, Radi, Di Francesco e Domini (G). Spettatori: 2300 circa (di cui una decina da Gubbio).

29 novembre 2013
Radi dal primo minuto. Boisfer verso la panchina. Tornano Di Francesco e Giallombardo

Si gioca in notturna l'anticipo tra L'Aquila e Gubbio. Si gioca di venerdì sera (diretta Raisport). Si gioca al "Tommaso Fattori" dove in questi giorni è caduta copiosa la neve, però la società abruzzese si è subito adoperata per assicurare il normale svolgimento della partita mettendo in atto la pulitura del terreno di gioco. Il Gubbio affronta così la capolista senza gli squalificati Longobardi e Moroni, oltre all'infortunato Caccavallo (problema alla schiena, come contro il Catanzaro). Rientra Di Francesco dalla squalifica. Mentre Giallombardo è abile e arruolato, e giocherà dal primo minuto. La novità è a centrocampo dove Radi prenderà il posto di Boisfer. Pertanto il Gubbio di Cristian Bucchi dovrebbe giocare con il 4-3-3. Pisseri in porta. In difesa il quartetto Bartolucci, Briganti, Ferrari e Giallombardo. A centrocampo il trio Malaccari, Radi e Baccolo. In attacco il trio Cocuzza, Falconieri e Di Francesco. In casa L'Aquila pare invece confermata la formazione vittoriosa di Pontedera. Pertanto il tecnico degli aquilani Giovanni Pagliari dovrebbe di nuovo schierare il 4-3-3. Testa in porta. E in difesa il quartetto Zaffagnini, Pomante, Di Maio e Gallozzi. Mentre a centrocampo ci sarà il trio Agnello, Carcione e Del Pinto. In attacco il tridente Ciotola, De Sousa e Frediani. Sono da verificare fino all'ultimo le condizioni fisiche di Dallamano e Corapi, ma entrambi rischiano di non essere neanche in panchina (assenti pure a Pontedera). Arbitra l'incontro il signor Alessandro Caso di Verona. Guardalinee: Giuseppe Monetta e Giuseppe Opromolla di Salerno. Notizie dal girone. Rescissione consensuale del contratto tra Mirko Carretta e il Benevento: l'anno scorso si trovava al Barletta.

28 novembre 2013
La spada di Damocle dei cartellini: 7 rossi e 37 gialli; media di 3,10 ammonizioni a match

La spada di Damocle dei cartellini. Con la precisazione 7 cartellini rossi e 37 cartellini gialli in 12 gare disputate dopo 13 giornate di torneo (nella prima giornata il Gubbio ha riposato). Partiamo prima dai cartellini rossi. Tre sono arrivati in una sola partita, precisamente nella sconcertante direzione del direttore di gara Lacagnina di Caltanissetta contro il Barletta (domenica dirige Cuneo-Mantova dove troverà l'ex allenatore dei rossoblù Sottil): sono stati espulsi in successione Moroni, Longobardi e Laezza. A Viareggio due espulsi: Baccolo e Falconieri (direttamente dalla panchina). Poi un espulso con il Pisa (Malaccari) e per ultimo contro il Catanzaro (Moroni). Capitolo cartellini gialli: ben 37, per una media di 3,10 ammonizioni a partita. Cartellini che non hanno risparmiato nessun reparto, a partire dal portiere fino agli attaccanti. Basta entrare nello specifico. E quali sono i più indisciplinati? Baccolo e Di Francesco che hanno ricevuto finora quattro cartellini gialli ciascuno. Seguono a ruota Bartolucci, Briganti, Ferrari, Giallombardo, Malaccari e Moroni con tre cartellini gialli, ognuno. A quota due ecco Caccavallo e Falconieri. Una sola ammonizione per Boisfer, Cocuzza, Domini, Giuliacci, Laezza, Pisseri e Sandomenico. Ben 17 calciatori diversi hanno ricevuto almeno un cartellino giallo. E si può notare che l'unico che non è stato ammonito è proprio Longobardi, fino a quando è arrivata la giornata "famosa" contro il Barletta dove è stato espulso e gli sono state inflitte pure cinque giornate di stop. Notiziario. La squadra del Gubbio è partita per Fiuggi mercoledì prima di pranzo e si è allenata nel pomeriggio nella città laziale. Giovedì tutta la truppa rossoblù si recherà a L'Aquila. Sono partiti venti calciatori: i portieri Pisseri e Cacchioli; i difensori Bartolucci, Briganti, Ferrari, Giallombardo, Laezza, Procacci, Radi, Semeraro e Tartaglia; i centrocampisti Baccolo, Boisfer, Domini e Malaccari; infine gli attaccanti Cocuzza, Di Francesco, Falconieri, Luparini e Sandomenico. Assenti ovviamente Moroni e Longobardi, squalificati. Giallombardo è partito con il gruppo ma sono da verificare le sue condizioni: doveva rientrare contro la Paganese, ma si sta cercando di forzare i tempi (aveva subito uno stiramento nella partita contro il Barletta). Caccavallo invece risente ancora dei problemi alla schiena e quindi è rimasto a casa (era assente anche contro il Catanzaro). Ritorna a disposizione invece Di Francesco dopo aver scontato un turno di squalifica. Lutto nel calcio eugubino: è scomparso Enrico Nicchi, detto il "Pittino": ha giocato con la maglia del Gubbio nel 1957-1958 e pure nella stagione nel 1973-1974. Ha giocato pure in B con la Samb.

27 novembre 2013
Pagliari: "In vetta? Ma la nostra forza è il gruppo". Gubbio: partenza in ritiro verso Fiuggi

L'intervista esclusiva con l'allenatore che guida la squadra prima in classifica del girone. Si tratta per l'appunto de L'Aquila, neopromossa, sola in vetta nel girone B di Prima Divisione e prossima avversaria del Gubbio venerdì in notturna. Allora, mister Giovanni Pagliari, che effetto le fa essere in vetta alla classifica da neopromossi? "Significa che stiamo proseguendo il lavoro della passata stagione e vuol dire che stiamo lavorando bene. C'è un grande feeling con la società e con il diesse Di Nicola, ma in particolar modo il nostro principio è quello di formare un grande gruppo. C'è tanto lavoro e ci si allena con grande serietà. Regole ferree e nulla di più. L'anno scorso siamo saliti di categoria con questi principi e adesso siamo lassù in classifica: sicuramente faremo un buon campionato". Che effetto le fa vedere L'Aquila in vetta e subito dietro alle calcagna c'è il Pisa di suo fratello Dino Pagliari. Ormai è una lotta tra fratelli? "Ormai non ci facciamo più caso. Ormai è da tanto tempo che alleniamo tutti e due, e quindi non ci fa più effetto. Alcuni anni fa, quando ci incontravamo era diverso. Tuttavia sono contento che Dino stia facendo bene a Pisa e lui è contento di me". L'Aquila è una sorpresa e poi secondo lei qual è la rivelazione del torneo? "Quelle che si sono incontrate domenica scorsa, ovvero Pontedera e L'Aquila che sono due neopromosse. Le altre sono tutte squadre blasonate: Salernitana, Perugia, Benevento, Pisa e Lecce". E il Gubbio invece come lo identifica? "Diciamo che a Gubbio è iniziato un progetto con i giovani con un allenatore giovane che conosco molto bene. Ci vuole del tempo perchè quando si lavora con i giovani c'è un processo nuovo da fare, e quindi bisogna avere tanta pazienza e lavorare". Venerdì sera ci sarà questa partita in notturna a L'Aquila, ma dipenderà anche dalle condizioni meteorologiche. A L'Aquila sono caduti 20 centimetri di neve, giusto? "Proprio così, ma direi anche 30 centimetri di neve. Vediamo". Tempo permettendo, che partita sarà secondo il tecnico Pagliari? "Sarà una partita tosta per noi. Ho visto che domenica il Gubbio contro il Catanzaro si è comportato bene e poi ha battuto pure il Pisa. É una squadra che sa il fatto suo e riparte bene con dei calciatori veloci. In difesa ci sono calciatori interessanti: mi basta ricordare che ho allenato Bartolucci a Monza. Credo che sarà una partita tosta per entrambe". E il Gubbio invece cosa deve temere de L'Aquila? "Direi che loro sanno come giochiamo. Diciamo che la nostra forza è il gruppo. Lo abbiamo dimostrato pure nella vittoria di Pontedera. C'è grande entusiasmo e posività. Pertanto mi auguro che metteremo in campo le nostre armi migliori". Notiziaro. Cambio di programma in casa Gubbio. La squadra non parte più in ritiro mercoledì per Roccaporena (causa maltempo), pertanto tutta la truppa rossoblù si reca a Fiuggi.

26 novembre 2013
L'editoriale. Gubbio limitato: ma lo si sapeva già da questa estate. E il silenzio stampa...

Facciamo una carrellata di alcuni nomi per rendere ben precisa l'idea: Fioretti (autore finora di 6 gol), Russotto (vero faro dei catanzaresi), Fiore, Germinale, Ferraro e Bindi. Tutti calciatori del Catanzaro con una comprovata esperienza nella categoria. Senza dimenticare che il tecnico dei calabresi Brevi si può permettere il lusso di tenere in panchina Tortolano (ex Latina) o Marchi (ex Piacenza e Rimini in B). Diciamoci la verità. Nel girone ci sono squadre organizzate con un organico di grande valore. Basta guardare la classifica e rispecchia fedelmente i valori del girone. Ad eccezione del Lecce che possiede un organico attrezzato per il vertice di classifica. Per il resto, le forze reali sono queste e i numeri li manifestano in maniera chiara. D'altronde lo avevamo scritto già tempo fa, in maniera chiara. Non si può vivere di facili illusioni o fare dei voli pindarici. L'organico di quest'anno è più debole della passata stagione, nel senso che ci sono meno uomini di esperienza. Basta focalizzarsi su un reparto che da quando è nato il calcio è essenziale sia in interdizione che nell'impostazione: stiamo parlando del centrocampo che fa da filtro tra la difesa e l'attacco. Pertanto, un forte centrocampo è alla base di tutto. Appunto: nella scorsa stagione il Gubbio aveva almeno quattro uomini di esperienza in mezzo al campo che quest'anno non ha: ci riferiamo a Palermo, Guerri e Sandreani, oltre a Boisfer. In questa stagione invece il centrocampo è senz'altro più giovane e c'è il solo Boisfer a fare da chioccia. Senza considerare poi che in attacco l'anno scorso c'era un certo Galabinov che esplose in maglia rossoblù segnando 12 reti personali e non a caso sta facendo molto bene pure in serie B con l'Avellino. Mentre quest'anno, attaccanti cercansi: ancora una volta bisogna guardare i numeri che dicono che in toto il Gubbio ha realizzato 5 reti con i suoi attaccanti. Troppo pochi. Però, con tutta sincerità, lo si sapeva fin dall'inizio: quando si sposa un progetto si porta fino in fondo. Si sapeva che con il Parma era in atto un programma per valorizzare dei giovani, ma i giovani hanno bisogno di maturare e farsi le ossa nelle categorie inferiori se provengono anche dalla serie A. Ma per farlo ci vuole tempo. Altrimenti nascono tante riflessioni e sorgono spontanee alcune domande. Allora, questo progetto a cosa serve? Se si vuole tutto ma subito, perchè non sono arrivati in estate calciatori di assodata esperienza come è avvenuto con le altre pretendenti nel girone nel mercato estivo? E in un campionato come questo che non ci sono nemmeno le retrocessioni, che scopo hanno tante pressioni? Qualcuno dovrà rispondere a queste domande. Altrimenti non abbiamo capito un tubo a cosa serve o a chi serve questa "sinergia" con il Parma. Che poi questo Gubbio ha dei limiti è un altro discorso. Ma quando si punta sui giovani si rischia sempre e si è consapevoli dei rischi che si corrono. Lo si è visto in maniera lampante sul gol incassato contro il Catanzaro: Russotto in contropiede ha fatto quello che ha voluto e ha lanciato a rete Benedetti che ha trovato il tiro della domenica. In quel caso, qualche calciatore eugubino doveva commettere fallo su Russotto, come ha fatto nella ripresa sull'altra sponda Orchi su Sandomenico. In certe occasioni manca la malizia, la cattiveria, ma un calciatore esperto sa quando può fare fallo o meno. Intanto la società eugubina, tramite un comunicato stampa, fa sapere che il Gubbio andrà in ritiro a Roccaporena (nei pressi di Cascia) mercoledì, per poi trasferirsi a L'Aquila giovedì perchè è in programma l'anticipo serale contro la capolista L'Aquila venerdì prossimo. La società ha indetto anche un ennesimo silenzio stampa per i tesserati. Può parlare solo Bucchi e lo staff dirigenziale. Ma come mai? Ma questo silenzio stampa a cosa serve e a chi serve? (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)

24 novembre 2013
Fioriti: "Prestazione non eccezionale, e i playoff...". Bucchi: "Meglio in dieci contro undici"

Finisce in parità la partita tra Gubbio e Catanzaro. Il primo a presentarsi in sala stampa è il tecnico ospite Oscar Brevi che non è soddisfatto del risultato: "Meritavamo di vincere, ma non si può sempre vincere in undici contro dieci. Abbiamo avuto almeno otto palle gol ma per via di alcuni episodi direi sfortunati e per nostri certi errori non siamo riusciti a portare a casa i tre punti. D'Altronde avevamo preso un gol rocambolesco, con la palla che è sbattuta sul piede del nostro calciatore (Benedetti ndr). Abbiamo fatto un grande sforzo per vincere e alla fine abbiamo rischiato anche di perdere con quel palo di Luparini: ma è stato l'unico tiro verso la nostra porta. Questo è il calcio". Parla l'allenatore dei rossoblù Cristian Bucchi: "Primo tempo non brillanti complice un Catanzaro che a mio avviso è la squadra più forte incontrata finora. Nella ripresa invece abbiamo giocato con tanta voglia di fare e con grande determinazione. Strano ma vero, ma abbiamo creato di più in inferiorità numerica e si poteva anche vincere con quel tiro di Luparini che ha centrato il palo. Faccio i complimenti a Luparini e pure a Sandomenico che dopo un lungo stop si sono fatti trovare pronti, ma ancora non hanno novanta minuti sulle gambe e quindi ho preferito schierarli nella ripresa. Cocuzza centrale? In settimana, in effetti, avevo provato Caccavalo al centro ma si è infortunato. Cosa abbiamo pagato? L'esuberanza dei giovani. Triplicano le forze quando si trovano in difficoltà, però in certe situazioni sono ingenui: vedi espulsione di Moroni. Ma noi conosciamo i nostri limiti, per questo motivo non possiamo vivere di pressioni esterne. Sono contento di allenare questa squadra". Ma subito dopo si presenta il patron dei rossoblù Marco Fioriti che manda subito a dire: "Prestazione sicuramente non eccezionale. Abbiamo giocato meglio in dieci contro undici. Nel primo tempo invece ho visto un Gubbio non bello e troppo nelle retrovie. Playoff a sei punti? Direi che sono distanti, ma per adesso è giusto così: questa è la classifica che ci meritiamo. Purtroppo tanti fattori hanno condizionato il nostro cammino con infortuni e squalifiche. Le altre squadre hanno organici più forti? Non ci credo, credo che questo Gubbio può fare meglio ed esprimersi ancora meglio. Delle problematiche ci sono, è evidente, ma i ragazzi sono validi e di qualità. Però ci manca quella molla che ci permetta di cambiare passo. Nella seconda parte del campionato dobbiamo recuperare terreno perchè sono convinto che si possono disputare i playoff. Ma devo rimarcare ancora una volta che gli arbitri ci tartassano: usano sempre due pesi, due misure". Quindi la classifica attuale non la soddisfa? "Certo che no, c'è l'obbligo di fare molto di più". Intanto abbiamo inserito le foto di Gubbio-Catanzaro (18 immagini) nella "fotogallery" e nel link in homepage. Foto di Matteo e Gianfranco Gavirati, e di Paolo Panfili con la collaborazione di Roberto Settonce.

24 novembre 2013
Gubbio contro Catanzaro (1-1), fa tutto Benedetti: autogol e pareggio. E Moroni, espulsione

Gubbio contro Catanzaro. Mister Bucchi schiera il 4-3-3 con una sorpresa in attacco: Cocuzza gioca centrale e Falconieri si posiziona sul lato sinistro. Il trainer dei calabresi Brevi opta per il 4-4-2 con Fiore che gioca come esterno destro al posto di Marchi che si siede in panchina. Al 3' ci prova da fuori area Catacchini: palla alta. Risponde Falconieri al 6' con un tiro da fuori area che termina alto sopra la traversa. Al 12' Benedetti penetra pericolosamente in area; salva in extremis Ferrari in scivolata. Al 13' ci prova dal limite Russotto con un tiro al volo di sinistro: para a terra Pisseri. Al 19' prova la bomba da fuori Falconieri, Catacchini devia la sfera in corner. Ma subito dopo (20') contropiede di Fiore che serve in area Fioretti che si lancia in porta, ma salva in uscita Pisseri con l'aiuto seguente di Malaccari. Al 23' girata volante in area di Germinale (assist di Fiore): la palla va a lato di poco. Al 26' disimpegno errato di Boisfer: parte in velocità Fioretti che serve in area Russotto, salva in uscita Pisseri. Al 28' il Gubbio passa in vantaggio: fa tutto Moroni che penetra in area da sinistra in dribbling e di destro calcia a rete; respinge la sfera Orchi, però all'altezza del dischetto Benedetti di destro devia la palla nella propria porta: incredibile autogol. Al 37' punizione in area di Russotto dove Orchi deposita la sfera in fondo al sacco, ma l'arbitro annulla per fuorigioco su segnalazione del guardalinee. Al 43' arriva il pari del Catanzaro in contropiede: Russotto va via sulla trequarti e serve sulla sinistra Benedetti che entra in area e con un diagonale di sinistro insacca la sfera a mezz'altezza nell'angolino. Ripresa. Al 48' Malaccari va via sulla destra e mette in area una palla invitante dove Falconieri e Cocuzza non trovano il tap in vincente. Al 50' pericolo in area eugubina: cross da destra di Vitiello in area dove Germinale calcia a botta sicura di destro, ma la palla centra la traversa. Al 54' proteste del Gubbio per un fallo in area di Orchi su Cocuzza, l'arbitro fa proseguire. Al 55' Gubbio in dieci: fallo di Moroni su Fiore e così arriva il secondo giallo per il centrocampista rossoblù. Al 63' Russotto fa partire un tiro a girare dal vertice sinistro dell'area con la palla che sibila vicino al sette. Al 69' altro pericolo con Germinale che schiaccia a rete di testa (cross di Catacchini), Pisseri salva in tuffo. Al minuto 87 clamoroso legno per il Gubbio: Boisfer serve al limite Luparini che fa partire un grande destro con la palla che si stampa sul palo. Così termina 1 a 1 la sfida tra Gubbio e Catanzaro. Un punto dopo due sconfitte di seguito.
Tabellino: Gubbio - Catanzaro (1-1):
Gubbio (4-3-3): Pisseri; Tartaglia, Briganti, Ferrari, Bartolucci; Baccolo (69' Sandomenico), Boisfer, Moroni; Malaccari, Cocuzza (57' Luparini), Falconieri. (A disp.: Cacchioli, Laezza, Radi, Procacci, Domini). All. Bucchi.
Catanzaro (4-4-2): Bindi; Catacchini, Orchi, Ferraro, Sabatino (81' Calvarese); Fiore (69' Tortolano), Vitiello, Benedetti (45' Uliano), Russotto; Fioretti, Germinale. (A disp.: Scuffia, Bacchetti, Marchi, Martignago). All. Brevi.
Reti: 28' Benedetti (C) autogol, 43' Benedetti (C).
Arbitro: Piccinini di Forlì (Di Guglielmo di Ariano Irpino e Guarino di Frattamaggiore). Espulso: 55' Moroni (G). Ammoniti: Moroni (G); Catacchini e Orchi (C). Spettatori: 1615 (1104 abbonati; di cui 112 da Catanzaro); incasso di 10809 euro.
Risultati: Tredicesima Giornata - Prima Divisione - Girone B - Lega Pro:
Benevento - Barletta
4-2
21' Campagnacci (Be); 23' Bonaiuto (Be), 27' Mengoni (Be), 61' Evacuo (Be), 75' Cicerelli (Ba), 79' Ilari (Ba)
Grosseto - Paganese
1-1
9' Gioè (G), 60' De Sena (P)
Gubbio - Catanzaro
1-1
28' Benedetti (C) aut., 43' Benedetti (C)
Nocerina - Lecce
rinviata al 18 dicembre
Perugia - Ascoli
3-2
21' Eusepi (P), 41' Fabinho (P), 64' Carpani (A), 77' Fabinho (P), 90' Hanine (A)
Pontedera - L'Aquila
2-3
15' Del Pinto (A), 54' Del Pinto (A), 60' Regoli (A), 62' Agnello (P), 70' Grassi (P) rig.
Prato - Pisa
1-1
70' Roman (Pr), 85' Forte (Pi)
Salernitana - Frosinone
1-0
89' Mendicino (S)
Riposa: Viareggio

23 novembre 2013
Pisseri è l'ex di turno. Contro il Catanzaro roccioso, Bucchi dice: "Forte in tutti i reparti..."

Gubbio contro il Catanzaro che possiede la migliore difesa del torneo (sette gol subiti). Il trainer dei rossoblù Cristian Bucchi predica grande attenzione: "Ci vorrà un Gubbio perfetto". Spiega il perchè: "Affrontiamo una squadra molto forte: granitica in difesa, solida a centrocampo e pure imprevedibile in attacco. Tra l'altro il Catanzaro ha perso solo una partita in campionato finora e ha perso in maniera immeritata a Perugia: ero alla partita e ho potuto notarlo con i miei occhi. Perciò ci vuole un Gubbio al meglio: dobbiamo giocare sul ritmo, sul palleggio di palla e giocare con determinazione". Caccavallo non ce la fa: problema alla schiena. Anche se il calciatore napoletano è stato convocato e proverà fino all'ultimo: ma appare difficile un suo impiego, pure in panchina. Al suo posto gioca Cocuzza. Quindi spazio al 4-3-3. Pisseri in porta. Quartetto difensivo confermato sull'asse Tartaglia, Briganti, Ferrari e Bartolucci. Sulla mediana il trio Baccolo, Boisfer e Moroni. In attacco il tridente Malaccari, Falconieri e Cocuzza. Questa la lista dei convocati: Pisseri e Cacchioli come portieri; Laezza, Tartaglia, Ferrari, Briganti, Radi, Bartolucci e Procacci in difesa; Baccolo, Domini, Moroni, Boisfer, Malaccari sulla mediana; Caccavallo, Cocuzza, Sandomenico, Luparini, Falconieri e Damiano sul fronte d'attacco. Si rivedono Radi e Luparini che tuttavia andranno in panchina. Assenti gli squalificati Longobardi e Di Francesco. Per infortunio invece è assente Giallombardo: deve stare fermo per quindici giorni. Matteo Pisseri è l'ex di turno: infatti nella passata stagione il portiere ha giocato proprio tra le fila del Catanzaro.

22 novembre 2013
Assenti Longobardi, Di Francesco e Giallombardo. Malaccari torna in attacco. E il rebus...

Gubbio contro il Catanzaro che riporta in mente l'addio di Alessandro Sandreani al calcio giocato (era il 12 maggio 2013, ultima giornata del torneo della passata stagione), ora direttore tecnico dei rossoblù. Ma contro il Catanzaro c'è l'ex Matteo Pisseri, l'anno scorso a difesa della porta dei calabresi, che in questi giorni ha compiuto 22 anni. L'allenatore Bucchi dovrà fare a meno dello squalificato Longobardi, che si è visto respingere il ricorso per uno sconto delle cinque giornate di stop scaturite dalla direzione arbitrale (alquanto sciagurata) di Gubbio-Barletta. Assente Di Francesco, squalificato. Ma non ci sarà neanche l'infortunato Giallombardo, che ha subito uno stiramento e potrà rientrare non prima della sfida casalinga con la Paganese. Mentre torna a disposizione Radi. Bucchi è orientato a riproporre il 4-3-3. Pisseri in porta. Quartetto difensivo confermato sull'asse Tartaglia, Briganti, Ferrari e Bartolucci. Sulla mediana il trio Baccolo, Boisfer e Moroni. In attacco il tridente Malaccari, Falconieri e Caccavallo. Su quest'ultimo ci sono delle riserve perchè nell'ultimo allenamento ha riportato un problema alla schiena e il nodo verrà sciolto solo dopo la rifinitura del sabato mattina. Se Caccavallo non ce la dovesse fare, è pronto Cocuzza a sostituirlo. In casa Catanzaro è assente lo squalificato Rigione. É molto probabile che il tecnico giallorosso Oscar Brevi mette in campo uno schieramento con il 4-4-2. Quindi Bindi in porta. Quartetto difensivo con Catacchini, Orchi (a sostituire Rigione), Ferraro e Sabatino. Mentre in mediana spazio a Marchi, Vitiello, Benedetti e Russotto. Di punta il duo Fioretti e Germinale. Arbitra l'incontro il signor Marco Piccinini di Forlì. Sarà coadiuvato dai guardalinee Giuseppe Di Guglielmo di Ariano Irpino e Giuliana Guarino di Frattamaggiore. Altre notizie dal girone. La partita tra Nocerina e Lecce, che era in programma domenica prossima (rinviata su segnalazione del Prefetto di Salerno), si giocherà mercoledì 18 dicembre. Mentre il derby tra Paganese e Nocerina, in programma domenica 1 dicembre, verrà giocato fuori dalla provincia di Salerno a porte chiuse (come avvenne l'anno scorso).

22 novembre 2013
Giammarioli: "Siamo una piccola realtà. Troppe critiche. E ci mancano quei quattro punti..."

Intervista fiume con il direttore sportivo Stefano Giammarioli e tocchiamo diversi punti. Ma per iniziare ci pare logico porgere una domanda. Un bilancio dopo dodici giornate di campionato? "Lo suddividirei in due aspetti. Sotto l'aspetto organizzativo e gestionale è in programma un progetto molto serio. A livello tecnico sono soddisfatto lo stesso, anche se ci mancano quei 3 o 4 punti. C'è del rammarico perchè in alcune partite come contro Perugia, Pisa, Benevento, Lecce e Prato, cioè con squadre che si trovano nei primi posti, abbiamo giocato alla pari. In pratica abbiamo sbagliato il primo tempo di Frosinone e il primo tempo di Grosseto. Ciò ci ha condizionato: potevamo già essere nei playoff. Poi, per il resto, alla squadra non ho da rimproverare nulla. Non dimentichiamoci i tanti infortuni e alcune decisioni arbitrali che ci hanno costretto a tenere fuori dei calciatori importanti". L'allenatore Bucchi in conferenza stampa mercoledì (vedi articolo precedente) si è come sfogato. Ma cosa ne pensa il Ds Giammarioli? "Credo che adesso c'è bisogno di parlare poco, tutti. Tuttavia Bucchi ha cercato di difendere il proprio lavoro e ha preso le difese dei propri calciatori. Però credo che con il silenzio e il lavoro, tutto si ripaga. Inoltre occorre avere equilibrio: non si può essere eccitati dopo le due vittorie consecutive con Pisa e Nocerina, e all'improvviso non si può essere abbattuti dopo le due sconfitte con il Barletta e il Frosinone. Ci vuole equilibrio perchè non si può dimenticare il progetto iniziale dove abbiamo dovuto affrontare dei problemi e tante situazioni varie. Non dimentichiamoci che noi, dopo il Pontedera, siamo la realtà più piccola di questo girone e ci stiamo confrontando con delle realtà molto blasonate. Mi dispiace perchè forse non ci rendiamo conto che siamo in un torneo importante per Gubbio. Certi giudizi e certe critiche, talvolta non si sentivano nemmeno negli anni in cui in C2 il Gubbio si salvava nelle ultime giornate. Perciò credo che certe critiche siano esagerate. Ogni sfogo è plausibile, pure da un dirigente, ma deve essere costruttivo. E dobbiamo rispettare una tifoseria che con i suoi abbonati anche quest'anno ci ha dato fiducia. Mai dimenticarsi questo fatto". A freddo, dopo la direzione arbitrale con il Barletta e ciò che ne è conseguito con sanzioni esemplari (vedi squalifica di cinque giornate a Longobardi e ricorso respinto), che idea si è fatto? "Ma ci vuole equilibrio anche in questo. Contro il Barletta è chiaro che c'è stata una conduzione molto discutibile, per non dire di più. Ci sono state le espulsioni di Moroni e Longobardi: per parlare di ciò non basterebbe un processo di dieci giorni. Ma è anche vero che siamo andati a Frosinone e abbiamo trovato un arbitro da serie A, arbitrando in una maniera corretta e la squadra prima in classifica sembravamo noi. Vuol dire che anche noi dobbiamo adattarci a certe decisioni e dobbiamo dimostrare una certa maturità, anche in questo". Una domanda curiosa che va al di là delle nostre mura. Ora l'Avellino è primo in classifica in serie B con il bulgaro Galabinov e pure Giannetti con il Siena sta facendo benissimo: erano pedine del Gubbio. Non è un motivo di orgoglio per Giammarioli? "Mi fa molto piacere che viene rimarcato ciò. Purtroppo, a Gubbio, delle volte si apprezzano di più quei calciatori trentenni che arrivano già navigati, che quei giovani che hanno bisogno di emergere. Tuttavia, noi come società, siamo stimati dal calcio ad alti livelli per la valorizzazione dei giovani. Sono un eugubino purosangue, ma soprattutto mi ritengo un professionista. Vedere che Galabinov e Giannetti fanno bene in B, e Gomez Taleb in serie A, fa molto piacere: sono passati per Gubbio e quindi devono ringraziare Gubbio per la loro crescita". Visto che si parla di serie B: l'Avellino sta insegnando che quando non si cambia allenatore, si può fare bene anche in categoria superiore. Questo forse è il più grosso rimpianto per il Gubbio? "Credo che Torrente è stato uno degli allenatori più importanti della Gubbio calcio. Torrente è un professionista e quindi voleva fare carriera: credo che era difficile trattenerlo perchè aveva delle richieste importanti. Ma di conseguenza abbiamo fatto un errore: per sostituire uno come Torrente, dovevamo ingaggiare un allenatore di esperienza. Questo non significa che Pecchia non era adatto perchè si sta dimostrando un vero professionista (infatti è il vice di Benitez al Napoli ndr). Però in quel momento era un tecnico esordiente, perciò dovevamo fare un'altra scelta al primo anno di serie B. E dopo Pecchia, aggiungo, che se alla fine fosse rimasto Simoni in panchina ci saremmo potuti salvare o quanto meno avremmo fatto i playout: Gigi sapeva gestire bene i calciatori, era la persona più adatta in quel momento".

21 novembre 2013
Bucchi: "Guai se si tocca la squadra: non ci siamo! La squadra va appoggiata e motivata..."

Conferenza stampa senza peli sulla lingua del trainer Cristian Bucchi. Dopo la sconfitta di Frosinone è tornato a parlare di mercoledì l'allenatore dei rossoblù. Prende direttamente lui l'iniziativa perchè ha da dire qualcosa. Infatti Bucchi incalza così: "Prima vorrei fare una premessa, poi fatemi le domande che volete". Si è rivolto in questa maniera ai giornalisti presenti. E Bucchi ha affermato: "Vorrei fare alcune precisazioni. La scorsa estate abbiamo condiviso tutti insieme un progetto giovane basato sui giovani e abbiamo deciso tutti insieme di portarlo avanti. Quando dico tutti insieme mi riferisco alla società, allo staff tecnico e via dicendo. Ci è stato prospettato questo progetto, non qualcosa di diverso. Però per portare avanti questo progetto c'è bisogno di tempo. Perciò tutti quanti eravamo a conoscenza del progetto stesso. Adesso, cioè a distanza di quattro mesi, mi sembra che un certo equilibrio lo abbia trovato solo la squadra. Da fuori vengono lanciate delle mine che stanno mettendo a repentaglio la tranquillità di una squadra che invece ha bisogno di certezze e ha bisogno pure di essere motivata, sempre. Questi ragazzi devono crescere e sono da motivare. Perchè proprio adesso succede questo? Ma come, fino a due domeniche fa non eravamo stati scippati di una vittoria per via di una direzione arbitrale criticabile e siamo stati puniti con sanzioni ingiuste? Senza poi dimenticare che oltre agli squalificati abbiamo avuto una serie indescrivibile di infortuni da inizio stagione? Ma forse, il secondo tempo sbagliato a Frosinone ha annebbiato la vista e ora ci troviamo tutti in discussione? Ma forse, ci siamo dimenticati qual è il progetto condiviso la scorsa estate e ci siamo già dimenticati quello che ci siamo detti la scorsa estate? Come, adesso è cambiato proprio tutto? Adesso non si può mettere in discussione tutto. Dico io: guai chi tocca la squadra! Se si tocca la squadra, non ci siamo. La squadra è una mia creatura e va salvaguardata. Solo io posso essere messo in discussione perchè proprio il sottoscritto si mette sempre in discussione, sia davanti alla squadra, sia davanti alla città. Mi metto sempre in discussione perchè il sottoscritto vuole sempre il meglio dai ragazzi. Però, quando ho da dirgli qualcosa e li rimprovero, lo faccio a quattr'occhi in privato, e non li rimprovero davanti ai quattro venti. Come un genitore quando rimprovera il suo bambino: lo fa dentro le quattro mura di casa sua. Posso solamente dire che questa squadra è compatta, è unita, ma ha bisogno dell'apporto di tutti. Ha bisogno di una società che appoggia i ragazzi. C'è bisogno di una tifoseria che ci sta vicino come del resto è avvenuto contro il Barletta in nove contro in undici, e per questo li ringrazio. C'è bisogno della stampa che abbia sempre un certo equilibrio quando si giudica o si critica una squadra. Se saremo tutti uniti, sono convinto che questa squadra ha tutti i mezzi per raggiungere il nono posto (quello dei playoff ndr). Finora in campo non siamo stati inferiori a nessuno. Lo abbiamo dimostrato anche nel primo tempo di Frosinone sciorinando un buon calcio. Poi nel secondo tempo abbiamo commesso tanti errori e siamo stati puniti. Ovvio che i numeri parlano chiaro: rispetto ad altre squadre segniamo poco, ma ci stiamo lavorando. Forse ci meritiamo questa posizione di classifica. Ma ribadisco, con l'apporto di tutti possiamo migliorare ma ci vuole tempo e tanto lavoro. E noi ce la stiamo mettendo tutta, credetemi". Notiziario. Caccavallo (che ha riportato di nuovo un problema all'adduttore sinistro, martedì negli allenamenti) e Radi (al rientro dopo un lungo infortunio muscolare e tendineo) sono a disposizione del trainer Bucchi. Anche se sul difensore si va con cautela. Bucchi stesso ha detto: "Radi va inserito piano piano, proviene da un lungo stop". Dal girone. Rescissione consensuale a Catanzaro con il portiere Faraon. Rinviata la partita (in data da definire) di domenica prossima tra Nocerina e Lecce: lo ha deciso mercoledì il Prefetto di Salerno per questioni di ordine pubblico.

20 novembre 2013
Briganti: "In 11 contro 9 abbiamo perso la nostra identità. A volte serve maggiore coraggio..."

Dall'ultima sfida contro il Frosinone, alla prossima sfida contro il Catanzaro. Quattro chiacchiere con il capitano dei rossoblù, Marco Briganti, che è rientrato sabato scorso dopo un infortunio. Inevitabile la domanda sulla sconfitta a Frosinone. É mai capitato al capitano vedere soccombere una squadra in superiorità numerica, ovvero in 11 contro 9? "Pensandoci bene, no. Purtroppo a Frosinone è capitata una giornata storta. Ma nel secondo tempo ci siamo espressi male perchè con tutta sincerità nella prima frazione di gioco abbiamo fatto la nostra onesta partita. Infatti abbiamo creato delle occasioni tra cui quelle di Falconieri e Caccavallo. Ma al primo vero tiro in porta dei laziali abbiamo preso gol. Però, di certo, il secondo tempo è sicuramente da dimenticare e in fretta". Ma cosa è successo? "Di sicuro non abbiamo giocato più da squadra. Forse c'è stata troppa frenesia perchè ci sentivamo come costretti di vincere la partita perchè loro avevano due calciatori in meno. Purtroppo abbiamo fatto tutto quello che non dovevamo fare". É avvenuto praticamente un black out: problema di deconcentrazione, oppure? "Non credo che la squadra era deconcentrata. Vorrei specificare che abbiamo pagato di certo l'inesperienza di una squadra giovane perchè si è sentito il peso di fare risultato a tutti i costi, siccome eravamo in superiorità numerica: ci ha messo fretta e ci siamo sbilanciati, mentre dovevamo usare più la testa e non l'istinto". Quindi il secondo gol è arrivato perchè la squadra si era troppo sbilanciata? "Assolutamente si: abbiamo preso gol in una ripartenza con due elementi in più a nostro favore. Di sicuro sono stati commessi degli errori di fondo. Ci voleva più intelligenza calcistica". Quanto pesa il fatto che davanti si segna poco? "Più che altro come squadra si segna poco. Nel calcio di oggi è il collettivo che fa la differenza. Una squadra deve trovare un certo equilibrio e pure un po' di coraggio. Questa cicatrice ci deve fare bene perchè dobbiamo essere talvolta maggiormente spensierati". Una domanda a livello personale: leggendo i giornali, il giorno dopo il match di Frosinone, abbiamo visto che Briganti ha preso una insufficienza in pagella. Ma il diretto interessato cosa ne pensa? "Non avevo letto i giornali e di questa cosa ne vengo a conoscenza ora. Posso solo dire che a mio avviso non siano meritate queste insufficienze. Però lo accetto. Ovviamente fa piacere prendere un 7 e non fa piacere quando si prende un 5 in pagella: sarei un ipocrita se direi il contrario. Però alla fine per me conta la fiducia del mister e dei miei compagni. Cerco di fare sempre il mio lavoro al massimo delle possibilità, per questo motivo resto tranquillo". Ora il riscatto con il Catanzaro? "Penso che il Gubbio deve pensare più a se stesso che all'avversaria perchè deve ritrovare la sua identità. Per intenderci: quella identità che si è persa nel secondo tempo a Frosinone. Quando vogliamo sappiamo giocare da squadra e di conseguenza sappiamo giocare bene. Poi se incontriamo il Catanzaro o la Nocerina o il Barletta, ci deve interessare poco. Bisogna tornare quelli che siamo, ovvero noi stessi. Se giochiamo da squadra sono convinto che possiamo dire la nostra in questo campionato. Perciò, tutto dipende da noi". Notiziario. Squalificato per un turno Di Francesco. Ancora out invece per infortunio Giallombardo, Russo, Luparini e Giuliacci, oltre a Longobardi che deve scontare ancora quattro giornate di squalifica. Mentre potrebbe tornare disponibile il difensore Radi. In casa Catanzaro non ci sarà invece il difensore Rigione, squalificato per due giornate, dopo una fallo di reazione verso Guazzo della Salernitana.

19 novembre 2013
Focus sul campionato. Tutti i numeri del girone. E il Gubbio? Una media di 1 punto a gara

Abbiamo superato un terzo di campionato ed è già tempo di bilanci. La classifica comincia a delinearsi e le squadre che lotteranno per il titolo sono già ben evidenziate. Dal Frosinone (che si trova in vetta) al Benevento (che occupa l'ultimo posto disponibile nei playoff, per ora) c'è una differenza di otto punti, perciò tutte quante possono giocarsi ancora il titolo. Sono in ordine di successione Frosinone, Pisa, L'Aquila, Pontedera, Catanzaro, Perugia, Prato, Salernitana e Benevento. Ma non si può dimenticare il Lecce che ha ripreso quota e non a caso ha agganciato il Benevento al nono posto. Ci sono pure delle sorprese: le neopromosse L'Aquila e Pontedera stanno facendo un campionato oltre le aspettative. Ma hanno cambiato poco e hanno tenuto entrambe l'allenatore della passata stagione (Pagliari e Indiani): il calcio insegna che quando una squadra vincente cambia poco dopo una promozione, può fare bene pure nel campionato successivo. Basta guardare cosa è successo proprio in casa Gubbio. Dopo la promozione in C1 nel 2010, la formazione rossoblù riuscì l'anno dopo a conquistare la serie B tenendo lo stesso allenatore e tutta l'ossatura della stagione precedente. Nella cadetteria invece si è voluto rivoluzionare tutto e i risultati si sono visti: retrocessione diretta al primo anno. Però entriamo nello specifico del girone. L'attacco più prolifico (guarda caso) è della capolista Frosinone: 20 reti segnate in 12 partite (una media gol di 1,67 a partita) come il sorprendente Pontedera. La migliore difesa è invece del Catanzaro, prossima avversaria del Gubbio: 7 reti subite in 11 partite (una media gol di 0,64 per ogni match). Seguono Pisa (8 gol subiti) e Frosinone (9 reti incassate). Frosinone, Pontedera, Prato e Catanzaro sono ancora imbattute tra le mura amiche. La migliore performance casalinga è ad opera del Frosinone: 5 vittorie e un pareggio (12 reti fatte e solamente 2 subite). Passiamo adesso ai numeri negativi. La Nocerina è l'unica squadra che ancora non ha mai vinto: non a caso è fanalino di coda del girone. Mentre la squadra più battuta è la Paganese che ha subito 9 sconfitte in 11 incontri: pari all' 82%. Il peggior attacco è del Barletta: solo tre reti segnate (una al Gubbio) in 11 partite: una media di 0,27 gol a partita. La peggiore difesa è della Nocerina: 28 reti subite in 11 gare: una media di 2,55 gol subiti a partita. E il Gubbio? Ha i numeri di una squadra di medio bassa classifica: 11 punti raccolti in altrettante gare (media di un punto a partita). Per quanto riguarda l'attacco sono state segnate 10 reti in 11 partite (una media di 0,91 gol per ogni match). In difesa sono 13 le reti subite (una media di 1,18 gol a partita). Insomma, i numeri sono questi. Il campionato è ancora lungo. C'è ancora tutto il tempo per migliorare la classifica e di conseguenza i numeri. Ma sappiamo che Bucchi dovrà lavorare ancora tanto, complice però pure una stagione disgraziata, nel senso che ci sono stati svariati infortuni che si sono sommati alle squalifiche dopo la sciagurata direzione di gara di Gubbio-Barletta del signor arbitro Lacagnina di Caltanissetta: ricordiamo che dopo quella gara l'attaccante Longobardi si è preso cinque giornate di squalifica e potrà tornare in campo solo il 22 dicembre, contro il Pontedera al "Barbetti". E dopo la debacle di Frosinone, è intervenuto come ospite il presidente Marco Fioriti nella trasmissione "Fuorigioco" su Trg Network. Il patron rossoblù ha specificato: "Sconfitta che ci ha fatto male e che purtroppo fa riflettere. Bisogna capire ora cosa non va insieme allo staff. Se Bucchi è in discussione? Assolutamente no. Bucchi non è sul banco degli imputati. Siamo tutti in discussione, semmai. Però adesso bisogna serrare tutti quanti le fila. A gennaio? Faremo dei ritocchi dove sarà possibile".

18 novembre 2013
L'editoriale. La brutta figura a Frosinone. L'attacco non ingrana: numeri che parlano chiaro

La brutta figura. Un Gubbio che perde a Frosinone e prende il gol del 2-0 in superiorità numerica di due uomini in campo, non ha fatto una bella figura. Un Gubbio che si fa prendere di sorpresa in contropiede sul secondo gol, quando Gucher pennella un pallone con il contagiri in profondità e la difesa rossoblù rimane ferma, come impietrita, complice un'uscita non esemplare del portiere: Curiale ringrazia e di destro deposita la sfera in rete con un pallonetto chirurgico. E qui finisce la partita del Gubbio. Però anche sul primo gol del Frosinone, il Gubbio non è esente da colpe: viene permesso a Curiale di girarsi in area e porgere un pallone all'indietro verso Altobelli che trova il gol della domenica con un potente tiro di destro al volo. Difesa anche questa volta disattenta e pure il portiere non vede quando parte la palla e così si fa trovare completamente impreparato sulla grande conclusione del centrocampista dei ciociari. Questi sono stati gli episodi chiave di una gara che poteva finire diversamente. Problemi che dimostrano che questa squadra ha dei limiti. Di sicuro ci sono problemi di concentrazione, frutto anche dell'inesperienza. Un peccato perchè il Gubbio era partito bene e aveva creato le sue occasioni da gol. Ma anche qui ritorna a galla un problema che attanaglia il Gubbio di questa stagione: manca chi segna o per meglio dire la butta dentro. La squadra di Bucchi è andata in rete con i suoi attaccanti solo per cinque volte: Caccavallo tre reti siglate, Longobardi e Falconieri una ciascuno. Le formazioni che si trovano al vertice del girone hanno sicuramente un altro passo. Basta guardare con attenzione tutte le formazioni che si trovano in zona playoff. La coppia d'attacco della capolista Frosinone viaggia a nove reti: Curiale 5 gol personali, Ciofani 4. Idem il tridente d'attacco della seconda classificata Pisa con nove reti segnate dai suoi attaccanti: Arma 6 gol personali, Napoli 2 e Forte 1. Il Pontedera addirittura ha un attacco molto prolifico con 14 reti segnate dai suoi attaccanti: Grassi che è il capocannoniere si trova a quota 8 reti, Arrighini invece è a 6. L'Aquila è a quota 10 reti con il suo tridente: De Sousa (4), Del Pinto (3) e Frediani (3). Catanzaro a quota 8 reti: Fioretti 6 reti, poi Germinale (1) e Tortolano (1). Perugia a quota 10 reti: Eusepi (5), Mazzeo (3) e Fabinho (2). Prato a quota 8: Lanini (5), Tiboni (2) e Silva Reis (1). Salernitana addirittura a quota 11: Guazzo che viaggia con 7 reti, a seguire Ginestra (3) e Mendicino (1). Per chiudere la zona playoff, il Benevento è a 9 reti: Evacuo con 5 reti personali, poi Mancosu (2), Altinier (1) e Campagnacci (1). Pure il Lecce che sta riprendendo quota, ha segnato 11 reti con i suoi attaccanti: Zigoni (5), Miccoli (4) e Bogliacino (2). Insomma la differenza sostanziale tra le prime della classe e il Gubbio, si trova nel reparto avanzato: lo dicono i numeri e come sapete i numeri non mentono mai. Ma è chiaro che il trainer Bucchi dovrà lavorare molto anche sotto l'aspetto psicologico perchè non si spiega come mai il Gubbio abbia reso al massimo a Frosinone a parità di uomini in campo e poi si è improvvisamente sciolto come neve al sole in netta superiorità numerica (ovvero in 11 contro 9 uomini). Forse il nocciolo della questione è da ricercare sullo spirito di squadra. É stato chiaro a fine gara il trainer Bucchi: "Ho visto troppi individualismi. Si deve giocare con spirito di squadra". In effetti questo Gubbio si deve mettere in testa che deve giocare sempre da squadra e dare in campo il 110%. Altrimenti non c'è scampo. Questo è chiaro. (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)

16 novembre 2013
Bucchi: "Troppi individualismi: sono deluso". Caccavallo: "Siamo andati in confusione..."

Brutta sconfitta per il Gubbio a Frosinone. Paradossalmente gioca meglio a parità numerica, mentre quando il Frosinone rimane in nove (contro undici), la squadra rossoblù si perde e non trova più la bussola. Un fattore che non è piaciuto al trainer rossoblù Cristian Bucchi che a fine partita afferma: "Purtroppo abbiamo pagato l'inesperienza e la giovane età dei ragazzi". Si affretta a dire il tecnico degli eugubini, che aggiunge: "Un vero peccato perchè avevamo disputato un ottimo primo tempo, in cui abbiamo creato le migliori occasioni ma non le abbiamo sfruttate. Anzi, al primo vero tiro in porta del Frosinone dai trenta metri (gol di Altobelli ndr) è arrivato il gol dei locali. Va detto che in doppia superiorità di certo mi aspettavo un atteggiamento diverso: ci siamo intestarditi a fare dei dribbling e delle giocate risultate inutili. Siamo stati troppo frettolosi e troppo individualisti. Invece bisogna giocare da squadra, perchè solo con il gioco di squadra si possono cogliere dei risultati. Sono molto deluso del secondo tempo dei miei ragazzi. Su questo bisogna lavorare ancora tanto". E fa sapere: "Contro il Catanzaro bisogna ripartire dal bel primo tempo, e non sicuramente dal secondo tempo di Frosinone". Parla la punta Giuseppe Caccavallo. Ammette che qualcosa non è andato a dovere. Dice: "Eravamo partiti bene con un primo tempo dove avevamo disputato un'ottima partita. Potevamo andare in rete, ma per demeriti nostri e per meriti del portiere avversario Zappino non ci siamo riusciti. Nel secondo tempo abbiamo sbagliato completamente l'approccio: dovevamo far girare meglio la palla e invece abbiamo pensato solo a concludere a rete. Poi, in undici contro nove, e dopo il 2 a 0, siamo andati in totale confusione: purtroppo". Tocca al difensore Angelo Tartaglia che afferma: "Dispiace perchè nel primo tempo avevamo disputato una bella partita. Sul punteggio di 0 a 0 abbiamo avuto delle occasioni nitide con Falconieri e Caccavallo, mentre il Frosinone poi è andato in rete con l'unico tiro in porta del primo tempo. Nella ripresa dovevamo sfruttare la superiorità numerica. Purtroppo ci è mancata la cattiveria. Ma voglio precisare anche che abbiamo incontrato una signora squadra e non a caso il Frosinone è in testa alla classifica". Intanto sono state inserite le foto di Frosinone e Gubbio (14 le immagini). Le foto sono di proprietà di Mario Salati grazie alla collaborazione di Roberto Settonce.

16 novembre 2013
Gubbio, brutta sconfitta a Frosinone (2-0). Gol di Altobelli e Curiale. E laziali pure in nove!

Frosinone contro Gubbio. Il tecnico Bucchi schiera il 4-3-3 con il rientro in difesa di Briganti, mentre in attacco Falconieri ritorna come centravanti. L'allenatore dei laziali Stellone opta per il 4-4-2, con l'ex Ciofani schierato in attacco in coppia con Curiale. Prima azione degna di nota al 5' con Crivello che crossa in area, Gessa cerca la conclusione a rete, Pisseri devia in corner. All' 11' pericolo invece in area locale: Boisfer serve sulla destra Tartaglia che rimette in mezzo una palla insidiosa che costringe Zappino a deviare la sfera in angolo. Sugli sviluppi del corner, Caccavallo si costruisce un'azione da gol con la palla che supera il portiere Zappino, ma sulla linea di porta salva in extremis Bertoncini. C'è un Gubbio che non demorde e infatti al 17' ci prova dal limite Falconieri con un tiro fulmineo che costringe Gucher a salvare in angolo. Al 20' si fa ancora pericoloso Falconieri con un colpo di testa indirizzato a rete, Zappino si salva in tuffo e abbranca la sfera a terra. Capovolgimento di fronte con l'ex Ciofani che cerca la deviazione vincente di testa, ma la palla va alta. Al 27' Falconieri, tiro dal limite, para a terra Zappino. Ma al 28' il Frosinone passa in vantaggio: Curiale appoggia un pallone per Altobelli che si coordina fuori dall'area, fa partire un gran tiro radente con la palla che si insacca nell'angolino e Pisseri guarda la sfera in fondo al sacco. Al 37' tiro da fuori area insidioso di Caccavallo che viene deviato leggermente da Blanchard e la palla sfiora il palo. Sul corner, la palla arriva in area laziale dove Ferrari e poi Baccolo non riescono a trovare la deviazione di testa: sfera che attraversa tutto lo specchio della porta. Al 39' Zappino toglie una palla dai piedi di Falconieri lanciato a rete. Al 40' assist di Curiale per Ciofani che di testa sfiora il palo. Al 47' del primo tempo Frosinone in dieci: Frabotta si prende infatti il cartellino rosso (per una doppia ammonizione) per un fallo su Malaccari. Termina la prima frazione di gioco con le proteste dei tifosi locali verso la terna arbitrale. Ripresa. Altro cartellino rosso per il Frosinone che rimane in nove uomini al 54': cartellino giallo per Frara dopo un fallo su Caccavallo; lo stesso Frara si rivolge verso l'arbitro con una protesta e arriva subito il secondo cartellino giallo. Fischi del pubblico locale perchè poi vengono ammoniti in successione pure Curiale e Zappino dei ciociari. Al 58' si rivede in campo Di Francesco che subentra a Baccolo: lo stesso Di Francesco viene subito ammonito per simulazione. Ma il Frosinone, nonostante l'inferiorità numerica, trova il raddoppio al 59': Gucher porge un assist perfetto per Curiale che un pregevole pallonetto deposita la palla in rete, sorprendendo in uscita il portiere Pisseri. Reazione del Gubbio al 62' con un colpo di testa di Bartolucci a rete, però sulla linea di porta salva l'ex Ciofani, con il portiere Zappino ormai battuto. Al 74' Falconieri offre un assist a Di Francesco ben appostato, che però non trova la conclusione a rete facendosi sfuggire la sfera. Al 79' si va vivo Malaccari che, con un tiro da fuori area, fa la barba al palo. Finisce 2 a 0.
Tabellino: Frosinone - Gubbio (2-0):
Frosinone (4-4-2): Zappino; M. Ciofani, Bertoncini (18' Frabotta), Blanchard, Crivello; Gessa, Gucher, Altobelli, Frara; Curiale (87' Aurelio), D. Ciofani. (A disp.: Mangiapelo, Menicucci, Benedetti, Carrus, Cesaretti). All. Stellone.
Gubbio (4-3-3): Pisseri; Tartaglia, Briganti, Ferrari, Bartolucci; Malaccari, Boisfer, Baccolo (59' Di Francesco); Caccavallo, Falconieri (90' Damiano), Cocuzza (80' Sandomenico). (A disp.: Cacchioli, Traorè, Semeraro, Domini). All. Bucchi.
Reti: 28' Altobelli (F), 59' Curiale (F).
Arbitro: Giovani di Grosseto (Ficarra di Palermo e Benedettino di Bologna). Espulsi: 47'pt Frabotta (F), 54' Frara (F). Ammoniti: Frabotta, Altobelli, Frara, Curiale, Zappino e Gessa (F); Baccolo, Di Francesco, Caccavallo e Sandomenico (G). Spettatori: 2072 (di cui una decina da Gubbio).
Risultati: Dodicesima Giornata - Prima Divisione - Girone B - Lega Pro:
Ascoli - Pontedera
2-0
91' Malatesta (A), 93' Malatesta (A)
Barletta - Viareggio
0-2
37' Vannucchi (V), 64' Rosafio (V)
Catanzaro - Salernitana
2-2
37' Fioretti (C), 62' Guazzo (S) rig., 83' Germinale (C) rig., 87' Mendicino (S)
Frosinone - Gubbio 2-0
28' Altobelli (F), 59' Curiale (F)
L'Aquila - Benevento
2-2
15' Frediani (A), 21' Del Pinto (A), 85' Evacuo (B) rig., 93' Di Deo (B)
Lecce - Prato
2-0
67' Miccoli (L), 90' Zigoni (L)
Paganese - Perugia
1-4
12' De Sena (Pa) rig., 18' Eusepi (Pe) rig., 60' Filipe (Pe), 62' Insigne (Pe), 91' Mazzeo (Pe)
Pisa - Grosseto
0-0
Riposa: Nocerina

15 novembre 2013
Briganti torna a disposizione. Falconieri al centro dell'attacco. Bucchi opterà per il 4-3-3

Si gioca di sabato al "Matusa" di Frosinone. É un Gubbio decimato dalle assenze. Mancano infatti gli squalificati Laezza, Longobardi e Moroni. Oltre a loro non fanno parte del gruppo gli infortunati Radi, Giallombardo (stiramento alla coscia sinistra), Giuliacci e Luparini. Rientrano invece nel gruppo due infortunati di lunga data: sono Sandomenico e Di Francesco, ma quest'ultimo difficilmente potrà andare in panchina (dipende se arriverà in tempo la mascherina di protezione per il viso dopo l'operazione allo zigomo). Mentre si rivede in campo il capitano Briganti. La formazione è pressochè fatta. L'allenatore Bucchi è orientato a confermare il 4-3-3. Quindi Pisseri in porta. Quartetto difensivo con il duo laterale Tartaglia a destra e Bartolucci a sinistra, e il duo centrale Briganti e Ferrari. Trio di centrocampo con l'asse Malaccari, Boisfer e Baccolo. Tridente d'attacco formato da Caccavallo, Falconieri e Cocuzza. Ecco allora la lista dei convocati per Frosinone: Baccolo, Bartolucci, Boisfer, Briganti, Caccavallo, Cacchioli, Cocuzza, Damiano, Di Francesco, Domini, Falconieri, Ferrari, Malaccari, Migliori, Pisseri, Semeraro, Sandomenico, Tamasi, Tartaglia e Traorè. Tra i convocati dei rossoblù risulta pure il baby centrocampista Migliori, calciatore del Parma che milita nella formazione Berretti del Gubbio. In casa Frosinone sono assenti Russo e Paganini per squalifica. A questi due vanno aggiunti gli infortunati Biasi, Soddimo, Campagna e per ultimo Formato. Il tecnico dei ciociari Roberto Stellone è orientato a schierare il 4-4-2. Zappino in porta. In difesa il quartetto Frabotta (o Crivello), Bertoncini, Blanchard e Matteo Ciofani. Sulla mediana Gessa e Frara ai lati, al centro il duo Gucher (o Carrus) e Altobelli. In attacco il duo Curiale e Daniel Ciofani (ex Gubbio e Perugia), autore nell'ultima gara a Prato di una tripletta personale. Arbitrerà l'incontro di Frosinone il signor Stefano Giovani di Grosseto: arbitro che è coadiuvato dai collaboratori di linea Edoardo Ficarra di Palermo e Matteo Benedettino di Bologna. Stavolta che siano all'altezza.

15 novembre 2013
Focus. Gironi stravaganti e la regressione arbitrale. E a rimetterci sono le squadre umbre...

Non siamo nè nel paese dei balocchi e nè nel paese delle meraviglie. Siamo in Italia. Guarda caso le maggiori stranezze avvengono nel nostro bel paese pieno di contraddizioni, a partire dalla politica fino ad arrivare ai comuni mortali nel vivere quotidiano. Perciò non è esente assolutamente il calcio, che porta svariati milioni di appassionati a seguire questo sport. Uno sport che si può definire a tutti gli effetti un mix di competizione e passione. La Lega Pro raccoglie svariate squadre, ma soprattutto ci sono tante società che si vogliono fare valere nella terza serie italiana. Città più piccole che vogliono venire alla ribalta e città più grandi che vogliono tornare nel calcio che conta, ovvero in serie A, oppure quantomeno in serie B. Pertanto c'è competizione, campanilismo e ci sono i famosi derby, che proprio in questi giorni fanno discutere molto. Fanno discutere perchè dopo i fatti di Salerno, cioè dopo il derby tra Salernitana e Nocerina terminato anzitempo per inferiorità numerica della formazione ospite, ci si chiede se ne è valsa la pena comporre dei gironi in Prima Divisione (vecchia C1) in maniera piuttosto stravagante. Ormai è sotto l'occhio di tutti che qualcosa non va. Si è voluto a tutti i costi mantenere intatti i derby campani, pur sapendo che molte tifoserie campane non avrebbero potuto partecipare in prima persona a certi eventi. Basta guardare cosa è successo nella passata stagione tra Nocerina e Paganese: le due gare da calendario tra queste due squadre sono state disputate in campo neutro, senza pubblico, in uno scenario inverosimile. Però poi non si è voluto fare il derby tra la Carrarese e il Viareggio, forse ritenuto più pericoloso: così facendo la Carrarese è stata dirottata nel girone A mentre il Viareggio è stato collocato nel girone B. Un'altra stranezza difficile da decifrare. Ma alla fine chi ci hanno rimesso sono quelle società che forse non contano un tubo, o per meglio dire forse non hanno voce in capitolo. Ci riferiamo alle squadre umbre, Gubbio e Perugia, che avrebbero desiderato (e in maniera dichiarata) di essere collocate nel girone A. Invece, per il secondo anno consecutivo, sono state entrambe deviate verso sud. Morale della favola. Alla fine ci rimettono quelle società che fanno il proprio dovere e non rompono mai le scatole. Gubbio e Perugia sicuramente sono state penalizzate. Di conseguenza sono quelle stesse società che devono fare pure i conti con degli arbitraggi talvolta squallidi. Basta guardare con attenzione cosa sta succedendo da un po' di tempo a questa parte. Gli arbitri più scadenti, o che devono fare le ossa, li mandano in Umbria. Gli stessi arbitri poi fanno i danni e non pagano nemmeno le conseguenze, anzi. Chi paga sono solo le squadre che vengono "decimate" dalla giacchetta nera di turno e ne pagano a caro prezzo le conseguenze per tutto il campionato. La classe arbitrale sta perdendo il suo smalto. Abbiamo notato delle terne arbitrali in Lega Pro davvero incompetenti, in cui il livello di incapacità viene spesso abbassato dai guardalinee che, pure in ottima posizione, non vedono nemmeno quello che hanno di fronte. C'è in gioco la credibilità del nostro calcio. C'è in gioco la passione genuina e sana di tanti tifosi. Purtroppo però c'è chi non si rende conto.

14 novembre 2013
Sandreani: "Abituati a soffrire anche contro le ingiustizie. Ma dopo la beffa, pure mazziati..."

Parliamo con il direttore tecnico del Gubbio, Alessandro Sandreani, che per tanti anni è stato capitano e bandiera dei rossoblù. Inevitabile la prima domanda. Che idea si è fatto dell'arbitraggio di domenica scorsa e delle sanzioni che ne sono conseguite? "Che la partita è stata arbitrata male, senz'altro: è sotto l'occhio di tutti. Ci sono state decisioni che ci hanno danneggiato. Ma noi siamo un popolo che siamo abituati a soffrire: mi riferisco agli eugubini e mi ci metto pure io. Un peccato perchè dopo la beffa di domenica, siamo stati pure mazziati con sanzioni che possono condizionare pure l'esito del nostro campionato. E mi riferisco in particolar modo all'attaccante Longobardi che aveva finalmente trovato la giusta condizione in campo (cinque giornate di squalifica ndr). Ma di sicuro, però, non lo condizionerà perchè ci sarà lo stesso di aiuto all'interno dello spogliatoio e non condizionerà il nostro spirito. Siamo abituati ai momenti difficili, e pure alle ingiustizie. Perchè quello che è avvenuto è una ingiustizia. Già stiamo preparando con il coltello tra i denti la partita con il Frosinone. E torneremo a giocare in undici contro undici, ecco". Tuttavia Sandreani ha giocato diversi anni a Gubbio e ha vissuto in prima persona sul campo tante ingiustizie arbitrali, tra cui quelle clamorose di Calvarese di Teramo che ormai fanno storia nel calcio eugubino. Ci mancava la conduzione a senso unico di Lacagnina di Caltanissetta. Gubbio è così mal visto dalle giacchette nere? "Guardate: io vedo il calcio in maniera pura, lo vivo in modo pulito e passionale. Nel momento in cui comincio a fare qualche ragionamento che va al di là della passionalità, perderei tutto ciò che è bello del calcio. Pure dopo queste partite strane, riesco a non pensare male. Spero che non mi venga tolta questa passionalità. Ma ribadisco: l'arbitraggio è stato a dir poco discutibile, ma soprattutto è a dir poco discutibile che un arbitro del genere domenica si troverà di nuovo su un campo di C1 (Pro Patria-Carrarese ndr). Quest'ultima cosa risalta in maniera evidente agli occhi di tutti". Adesso, come ha detto Bucchi in sala stampa martedì, bisogna mettere una pietra sopra su questa brutta pagina calcistica e guardare avanti. Allora, Sandreani cosa può aggiungere? "Mi pare ovvio. Ci aspetta una partita difficile contro il Frosinone. Troveremo di fronte l'ennesima squadra forte del girone costruita per vincere. Però noi abbiamo dimostrato che ci siamo e andremo a giocarci questa partita più forti di prima: domenica in nove contro undici abbiamo rischiato di vincere la partita. Questo fa capire che il lavoro fin qui svolto è ottimo. Essendo un piccola realtà, dobbiamo giocare sempre con questa mentalità: garibaldini da una parte, e poi dall'altra parte restiamo sempre umili. Ma la cosa più bella è che stiamo riconquistando la tifoseria e la gente di Gubbio. Domenica contro il Barletta ci hanno aiutato molto in nove contro undici, ma in realtà eravamo in dieci contro undici perchè il nostro pubblico è stato veramente il decimo uomo in campo". Intanto la società del Gubbio comunica che farà ricorso in merito alle decisioni del Giudice Sportivo. Mentre su internet, i tifosi ci hanno segnalato un video dove si vede l'operato del signor Lacagnina in una partita di serie D, Sibilla Bacoli contro Salerno Calcio (0-2): la partita viene sospesa al nono minuto della ripresa perchè la squadra locale rimane in sei uomini. Il telecronista di Telecolore dice: "L'arbitro è nel pallone. La carriera di Lacagnina finisce qui". Ma non è andata così. A Gubbio, il bis!

13 novembre 2013
Bucchi: "L'arbitro non era sereno, già prima dell'inizio della partita. Un fatto mai avvenuto..."

Dopo il danno la beffa. Cinque giornate di squalifica per l'attaccante Longobardi "perchè protestando verso l'arbitro, - c'è scritto nel comunicato ufficiale - lo urtava volontariamente con una spallata e gli rivolgeva una frase offensiva". Ma più che altro c'è uno scambio di persona: è stato squalificato per quattro giornate il massaggiatore Andrea Rosetti, mentre in verità era stato allontanato il vice allenatore Mirko Savini. Mentre il centrocampista Moroni e il difensore Laezza sono stati stoppati per una giornata. Bocche ancore cucite in casa Gubbio. Non parla nessun calciatore, ma abbiamo visto tanti volti scuri. Martedì ha parlato solo l'allenatore Cristian Bucchi che ha raccontato dei retroscena inquietanti sull'operato della terna arbitrale. Ecco cosa ha detto in sala stampa Bucchi: "L'arbitro ha avuto un comportamento di disturbo già prima del fischio d'inizio". Cioè, cosa è successo? "Dal sopralluogo sul campo ha cominciato prima a contestare l'area tecnica sul terreno di gioco (pensare che è stata regolamentata per la serie B ndr) perchè era troppo grande e ci hanno dovuto mettere dei cinesini. Durante l'appello ha sbagliato cinque cognomi dei miei calciatori e poi due ne ha saltati, quelli di Cacchioli e Bartolucci. In più non ci ha stretto la mano come fa qualsiasi arbitro". Sembra inverosimile quello che dice. Che idea si è fatto? "Che l'arbitro non era sereno già prima della partita. Tutti quanti noi abbiamo avuto subito una percezione diversa. Credo sempre nella buona fede degli arbitri, ma questa volta pure a mente fredda mi viene molto da pensare e male. Qui non si tratta di un rigore non dato o di un errore tecnico. Qui c'è dell'altro. Mi metto nei panni di un tifoso. Non mi era mai successa una cosa del genere in carriera, ma credo che non sia successo mai nel calcio professionistico. Espulsioni senza motivo. Con questo metro di misura tutte le partite finirebbero in 5 contro 5. Gestione inverosimile". Inverosimile come l'espulsione di Laezza che poi è rientrato in campo. E a riguardo il trainer Bucchi svela un altro retroscena. Sentite cosa ha detto Bucchi: "In pratica Laezza, dopo il cartellino rosso, si è diretto verso il guardalinee dicendogli: «aiuti l'arbitro, ho preso la palla». Così mi ha detto il calciatore. E il guardalinee gli ha subito risposto: «vai dentro, torna in campo». Dico io, c'era una confusione totale". Ma Bucchi rincara la dose: "E non si può dire che è stato usato lo stesso metro di misura. Infatti c'è stato un fallo da cartellino rosso nei confronti di Cocuzza, l'arbitro era lì vicino e non ha fatto niente. E poi nel finale c'era anche un rigore clamoroso su Bartolucci. Pareggiare questa partita sarebbe stato un miracolo. Tutta la gestione della terna è stata incredibile". Parole che lasciano di stucco. Basta leggere cosa ha pubblicato "il Giornale dell'Umbria". Intanto, l'arbitro in questione dirigerà subito una partita domenica prossima in Prima Divisione (girone A): Pro Patria-Carrarese.

12 novembre 2013
L'editoriale. Le comiche della terna arbitrale. É una farsa, tutto il campionato. Finiamola...

Le comiche è un film del 1990 diretto da Neri Parenti. I protagonisti del film sono Paolo Villaggio e Renato Pozzetto. L'anno successivo uscirà un "sequel" intitolato Le Comiche 2. Stiamo parlando di un film, di attori e di recitazione. Ma "le comiche" sono accadute davvero, questa volta a Gubbio, il 10 novembre 2013 (segnatevi questa data) durante la partita tra Gubbio e Barletta. Questa volta gli attori sono stati in tre, cioè la terna arbitrale, autentici dilettanti allo sbaraglio. A Gubbio, dopo l'operato del signor Giampaolo Calvarese di Teramo, che il 7 novembre 2004 (guarda caso si giocava in novembre pure allora) riuscì nell'impresa di non convalidare un gol a Chafer con la palla che si era già insaccata in rete decretando il triplice fischio, pensavano di averle viste proprio tutte. Invece Gubbio, da come si può notare, è diventata terra di conquista per le giacchette nere: si fanno notare, in assoluto si divertono a infierire sulla squadra locale e fanno i protagonisti. Come dire: "Gubbio è un paesello, qua nessuno ci dice niente, non siamo nei campi infuocati e allora facciamo quello che vogliamo". Eh no, cari miei. Quello che è successo domenica è veramente uno scempio. Una vero obbrobrio per il calcio italiano. E dopo la farsa di Salerno, ci mancava la pagliacciata di Gubbio dove la terna arbitrale ha condizionato in maniera evidente il risultato di una partita, vanificando il duro lavoro di una squadra di calcio che si allena con sudore e passione durante la settimana, per disputare una sana partita di calcio sul campo, combattendo sul campo. Le partite vanno giocate sul campo, combattendo lealmente, ad armi pari. D'altronde hanno fatto scalpore le parole espresse da Massimo Mauro che durante "Sky Calcio Show" ha precisato: "Gli episodi di Salernitana-Nocerina sono gravissimi e sottolineano una crisi senza fine. In passato c'era stato il caos scommesse che aveva travolto l'ex Serie C. Si parla tanto, ma nulla cambia. Dinanzi a episodi del genere, la Lega Pro non ha più senso di esistere. Ci sono club che non pagano stipendi e contributi: dovrebbe essere riformato completamente. Così come è oggi, personalmente l'abolirei: terrei la Serie A, la Serie B, il campionato riserve e le formazioni giovanili a rappresentare il calcio professionistico". Come dargli torto? Come si può continuare a vedere un calcio così malato? Come può un sano e vero tifoso, che vede il calcio come passione e divertimento, seguire più un campionato così falsato? Ma la vera farsa è la seguente. Nel finale è stato espulso Laezza (il terzo calciatore del Gubbio in una sola partita dopo Moroni e Longobardi, entrambi al 13' del primo tempo). Lo stesso Laezza ha continuato a giocare fino alla fine. Un fatto singolare che dimostra quanto sia stata inadeguata la terna arbitrale. Ha ragione Massimo Mauro. Chiudiamo i battenti e alla domenica dedichiamoci all'ippica, che è meglio. Intanto è arrivata una lettera alla nostra e-mail del sito scritta da Marco Bellini, collega giornalista ed ex arbitro: la pubblichiamo integralmente con il titolo "C'era una volta il calcio". Intanto la società del Gubbio fa sapere che non farà ricorso e ne spiega i motivi tramite un comunicato che dice: "L'A.S. Gubbio 1910, in relazione agli episodi accaduti domenica, valutati gli atti e le normative vigenti con il supporto dell'ufficio legale, non ha inteso inoltrare il ricorso per errore tecnico, non essendoci i presupposti finali per la ripetizione della partita". (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)

10 novembre 2013
Giammarioli: "Mai visto un arbitraggio così, con 20 episodi criticabili. Quando emergiamo..."

Fa scalpore la direzione dell'arbitro Lacagnina di Caltanissetta, insieme ai suoi assistenti. Fa notizia pure a Barletta (vedi Barlettalife.it) per una direzione di gara agghiacciante. Il Gubbio è rimasto in nove uomini dopo tredici minuti (espulsi Moroni e Longobardi) e fa discutere pure il cartellino rosso a Laezza nel finale. In sala stampa, per evitare ulteriori polemiche, non si presenta nessuno del Gubbio. Parla solamente il direttore sportivo Stefano Giammarioli e ne spiega i motivi: "La squadra tutta è in silenzio stampa: c'è sconcerto. Pure il nostro presidente (Fioriti ndr) è molto nervoso. Non parla nessuno, solo il sottoscritto". Inevitabile la domanda sulla sconcertante direzione del signor Lacagnina. Giammarioli non ha peli sulla liungua e dice: "Mai visto in tanti anni di carriera un arbitro di questo genere". E poi rincara la dose: "Da eugubino sono abituato a combattere, ma è la prima volta che mi capita che un arbitro condiziona un'intera partita con 20 situazioni criticabili. Qui non si tratta mica di malafede o di incompetenza o di giornata storta. Ma l'arbitro stava male? Ma l'arbitro aveva dei problemi? Oppure c'è sotto qualcos'altro? Ribadisco, non mi era mai successo un arbitraggio del genere. Longobardi è stato espulso perchè ha messo una mano sulla spalla dell'arbitro: ma perchè non si può? Faremo ricorso perchè l'arbitro ha fatto pure un errore tecnico: Laezza è stato espulso ma è rimasto in campo". Però la società si farà sentire? A riguardo il diesse usa parole al vetriolo. Eccole: "Andare in Lega non serve a niente. Ma posso dire solo una cosa: ogni volta che emergiamo in classifica, iniziano i problemi con gli arbitri. E contro il Barletta ci è stato impedito di vincere per situazioni evidenti che hanno visto tutti. Nello spogliatoio c'è malessere. Giocare in nove dopo appena dieci minuti è sconfortante". Ma anche sull'altra sponda, si manifesta una certa onestà nel dire che l'arbitro ha condizionato la partita. Infatti il tecnico dei pugliesi Nevio Orlandi dice: "L'arbitro? Con tutta sincerità si è vista una cosa inconsueta: il Gubbio è rimasto in nove e la partita è stata falsata. Però onore al Gubbio che ha combattuto fino alla fine. Poi siamo stati bravi noi a vincere la partita. Laezza che è rimasto in campo dopo l'espulsione? Non ricordo una cosa del genere in vita mia". Parla l'autore del gol barlettano, l'attaccante Antonio Giulio Picci: "La partita è stata condizionata dalle espulsioni iniziali del Gubbio che tuttavia ha lottato fino al novantesimo. Abbiamo cercato la vittoria fino all'ultimo e sono contento per il mio gol". Chiude il centrocampista francese Guillame Legras: "Risultato giusto. Abbiamo giocato bene come contro il Perugia. Gubbio, buona squadra, ma quei cartellini rossi hanno cambiato la partita". Intanto abbiamo inserito le foto di Gubbio-Barletta (18 immagini). Le foto sono di Simone Grilli per lo studio Gavirati.

10 novembre 2013
Gubbio-Barletta finisce 0-1, ma viene condizionata da una terna arbitrale sconcertante...

Gubbio contro Barletta, una partita falsata da un arbitro veramente scadente. Mister Bucchi schiera il 4-3-3 con Malaccari che rientra a centrocampo e Cocuzza confermato in attacco. Il tecnico degli ospiti Orlandi opta per uno schieramento piuttosto accorto, il 5-3-2. Al 6' si infortuna Giallombardo: subentra Laezza che si porta a destra e così Bartolucci viene dirottato a sinistra in difesa. La prima azione al 7' con un tiro da fuori area di Cane e la palla termina alta. All' 11' su corner di Cocuzza in area, sponda di testa di Longobardi, Tartaglia schiaccia di testa a rete: la palla va di poco a lato. Al 13' arbitro show: espelle due calciatori del Gubbio nel giro di 30 secondi. Cartellino rosso diretto per Moroni per un presunto fallo a braccio alzato su Branzani: è il 13'. E le immagini televisive dimostreranno che è una espulsione totalmente inventata. Ma subito dopo l'arbitro Lacagnina di Caltanissetta sventola il cartellino rosso sotto il viso della puna Longobardi per proteste. Il Gubbio così si ritrova in nove uomini in uno colpo solo: incredibile! Però si scatena il nervosismo in maniera immediata. Tutta la panchina rossoblù si riversa in campo e l'arbitro tiene a stento le vibranti proteste degli eugubini. Infatti viene allontanato dal campo anche il vice allenatore Savini: è il terzo espulso nel giro di due minuti (al 15'). In superiorità numerica prende coraggio il Barletta: al 22' tiro da fuori area di Mantovani, con la palla che sfiora la traversa. Al 23' Picci di testa incorna di poco a lato. Al 27' Caccavallo va via in contropiede, salva in extremis Maccarone in calcio d'angolo. Al 31' ancora l'arbitro è protagonista: allontana il direttore generale Pannacci dai bordi del campo, su segnalazione del guardalinee. Al 32' ci prova dal limite Legras: la palla sfila rasoterra di poco a lato. Al 39' è ancora arbitro show: una manata in faccia di Romeo su Cocuzza che cade rovinosamente a terra, però la giacchetta nera non ammonisce neanche il difensore barlettano. Sul finire del tempo (45') Branzani con un tiro da fuori area impegna in maniera pericolosa Pisseri che si salva in angolo. Altro show della terna arbitrale: il guardalinee si inventa pure un angolo per il Barletta al 48' del primo tempo: cose mai viste! Prima di entrare negli spogliatoi il direttore sportivo Giammarioli discute animatamente con l'arbitro. Ripresa. Al 50' un tiro dal limite di Legras impegna a terra Pisseri. Al 55' grande mischia in area eugubina: su tiro ravvicinato di Picci, salva con il corpo Ferrari. Al 59' gran tiro di sinistro dal limite del neoentrato Falconieri, con la palla che sfiora di poco la traversa. Al 67' ancora Falconieri che penetra in area e calcia di destro: sfera che finisce sull'esterno della rete. Al 68' esce Branzani tra i vibranti fischi del pubblico perchè ha causato l'espulsione di Moroni. Al minuto 88 Barletta in vantaggio: dopo un'azione convulsa in area eugubina, segna di testa da pochi passi Picci. L'arbitro però non ha ancora finito il suo show con il Gubbio e così si inventa pure un'altra espulsione: cartellino rosso per Laezza per un presunto fallo su Cicerelli, ma il difensore rossoblù ha colpito in pieno la palla (95'). Quarto espulso per il Gubbio della giornata, ma il calciatore resta in campo senza che la terna arbitrale se ne accorge. Errore tecnico dell'arbitro? La terna è stata sconcertante!
Tabellino: Gubbio - Barletta (0-1):
Gubbio (4-3-3): Pisseri; Bartolucci (6' Laezza), Tartaglia, Ferrari, Giallombardo; Malaccari, Boisfer (88' Baccolo), Moroni; Caccavallo (57' Falconieri), Longobardi, Cocuzza. (A disp.: Cacchioli, Semeraro, Domini, Damiano). All. Bucchi.
Barletta (5-3-2): Liverani; Cane, Romeo (46' Zigon), Maccarone, Di Bella, Pippa; Branzani (68' Ilari), Legras, Mantovani (85' Prutsch); Picci, Cicerelli. (A disp.: Vaccarecci, Ferreira, Cascione, Mastroberti). All. Orlandi.
Rete: 88' Picci (B).
Arbitro: Lacagnina di Caltanissetta (Pignone di Empoli e Berti di Prato). Espulsi: 13' Moroni (G), 13' Longobardi (G), 15' vice allenatore Savini (G), 95' Laezza (G). Ammoniti: Laezza, Cocuzza e Bartolucci (G); Romeo e Mantovani (B). Spettatori: 1443 (1104 abbonati; di cui 20 da Barletta).
Risultati: Undicesima Giornata - Prima Divisione - Girone B - Lega Pro:
Benevento - Pisa
1-1
71' Caputo (P), 90' Montiel (B)
Grosseto - Catanzaro
0-1
22' Fioretti (C)
Gubbio - Barletta
0-1
88' Picci (B)
Perugia - L'Aquila
2-1
21' Eusepi (P) rig., 72' Triarico (A), 82' Mazzeo (P)
Pontedera - Lecce
0-0
Prato - Frosinone
3-3
24' Serrotti (P), 40' De Agostini (P), 59' Ciofani (F) rig., 65' Ciofani (F), 67' Ciofani (F), 82' Lanini (P)
Salernitana - Nocerina
sospesa
Viareggio - Ascoli
0-0
Riposa: Paganese

09 novembre 2013
Bartolucci abile e arruolato. In attacco nuova chance a Cocuzza. Bucchi sempre con il 4-3-3

Bartolucci abile e arruolato: il difensore rossoblù gioca dall'inizio. Rientra ora Malaccari dopo il turno di squalifica ma tornerà a centrocampo perchè in attacco il trainer Bucchi darà nuovo spazio a Cocuzza, schierato dal primo minuto a Nocera. Pertanto il Gubbio giocherà così (modulo 4-3-3). Pisseri in porta. In difesa Bartolucci a destra e Giallombardo a sinistra. Come duo centrale difensivo ci sarà Tartaglia e Ferrari. A centrocampo un trio formato da Malaccari, Boisfer e Moroni. In attacco un tridente formato da Caccavallo, Longobardi e Cocuzza. L'allenatore dei rossoblù Cristian Bucchi parla così del match contro il Barletta: "Per noi è una partira durissima perchè il Barletta è una squadra temibile soprattutto quando si deve difendere: è compagine coriacea che sa coprirsi molto bene. Pertanto mi aspetto un Gubbio che faccia molta densità di gioco e mi auguro che proseguiamo il cammino che abbiamo appena intrapreso. Adesso abbiamo trovato il giusto equilibrio". Sono assenti Briganti, Radi, Russo, Di Francesco, Giuliacci, Luparini e Sandomenico. Ecco la lista dei convocati: Baccolo, Bartolucci, Boisfer, Caccavallo, Cacchioli, Cocuzza, Damiano, Domini, Falconieri, Ferrari, Giallombardo, e poi Khribech, Laezza, Longobardi, Malaccari, Moroni, Pisseri, Semeraro, Tartaglia e Traorè. Per scelta tecnica non convocato il mediano ungherese Tamasi.

08 novembre 2013
Gubbio e Barletta: arbitra il signor Lacagnina. E l'ex Guerri fa delle dichiarazioni al pepe...

Tutto pronto per la sfida di domenica contro il Barletta, anche se bisogna attendere la rifinitura. Salvo stravolgimenti dell'ultimo momento, sono indisponibili Briganti, Radi, Russo, Di Francesco, Luparini, Giuliacci e Sandomenico. Bartolucci è in forse: bisognerà vedere l'ultimo test di allenamento. Pertanto il trainer Bucchi sta pensando di schierare di nuovo il modulo 4-3-3 con questi interpreti. Pisseri in porta. In difesa Laezza (o Bartolucci) e Giallombardo ai lati, il duo centrale sarà di nuovo formato da Tartaglia e Ferrari. In mediana il trio basato su Baccolo, Boisfer e Moroni. In attacco un tridente con il rientrante Malaccari a destra, Longobardi al centro e Caccavallo a sinistra. Pertanto Falconieri è destinato di nuovo verso la panchina. In casa Barletta invece sono assenti D'Errico e poi Camilleri squalificati, oltre agli infortunati Allegretti e La Mantia. Il tecnico dei pugliesi Nevio Orlandi dovrebbe schierare il 3-5-2. Tra i pali c'è Liverani. Difesa a tre con Romeo, Maccarone e Di Bella. Cinque di centrocampo basato sull'asse Cane, Branzani (in ballottaggio con Ilari), Legras, Mantovani e Pippa. In attacco il duo Picci e Zigon (in vantaggio su Cicerelli). Arbitra l'incontro in questione il signor Antonio Eros Lacagnina di Caltanissetta. Sarà coadiuvato dai guardalinee Antonio Pignone di Empoli e Andrea Berti di Prato. Intanto al portale web Barlettalife.it parla l'ex di turno Simone Guerri, centrocampista, attualmente in forza alla Torres Sassari. L'ex mediano rossoblù parla così della sua esperienza a Gubbio: "Gubbio è sempre stata una piazza particolare, molto legata al Parma. Si era partiti ad inizio anno con un budget e delle valorizzazioni che andavano rispettate. Abbiamo subito sette sconfitte consecutive, in cui però bisognava tener conto del gioco delle rotazioni e dei minutaggi. Fossimo stati una grande squadra, magari li avremmo superati". E rivela senza mezzi termini come è stato scaricato dal Gubbio. Ecco cosa dice al portale di Barletta: "Dovevo rimanere a Gubbio, dove avevo un ottimo rapporto con i compagni di squadra e il direttore sportivo. Lui mi ha fatto i conti davanti, spiegandomi che di over ne poteva tenere tre che giocassero, e il budget era diminuito. Io ho sempre aspettato loro, solo dopo mi sono guardato intorno: in Lega Pro ci sono pochi over e poi mi ha chiamato la Torres".

08 novembre 2013
Mencarelli: "Playoff: è l'obiettivo minimo. Senza il Parma, era difficile restare in categoria..."

É il dirigente più di lunga vita nella Gubbio Calcio. Da tantissimi anni si prodiga in prima persona per le sorti calcistiche dei rossoblù. Stiamo parlando di Rodolfo Mencarelli, ovvero attuale vicepresidente del Gubbio, che ci fornisce una intervista molto schietta. Eccola. Prima domanda. Questo Gubbio la sta soddisfando? "Ad inizio campionato ero abbastanza titubante perchè non ingranavamo. Ma visti gli ultimi risultati, mi pare che la squadra sta prendendo la giusta strada". La scorsa estate, lei, è stato uno di quelli che ha visto di buon occhio la sinergia che è stata conseguita con il Parma. Conferma pure ora questo pensiero? "Certo perchè credo che sia molto positiva. D'altronde siamo al primo anno di esperienza che poi sarà prolungata per quattro anni. Vedremo quest'anno che risultati porteranno. Ma bisogna mettersi in testa che se non c'era questa opzione Parma, non sarebbe stato poi così facile mantenere una squadra in questa categoria. Con l'entrate che ci sono attualmente a Gubbio, direi che era quasi impossibile. Invece con l'avvento del Parma, si possono mantenere gli stipendi dei calciatori e dello staff tecnico. In questa maniera possiamo respirare e ci possiamo garantire di disputare pure un ottimo campionato, senza fare degli esborsi enormi". Secondo Mencarelli questa squadra può raggiungere la zona playoff? "Diciamo che l'obiettivo minimo che ci siamo prefissati sono proprio il raggiungimento dei playoff. Anche perchè se non facciamo i playoff non possiamo attingere a quei finanziamenti abbastanza congrui. La vittoria contro la Nocerina ci dà sicuramente più morale e una spinta in più. Soprattutto in considerazione del fatto che si giocava questa partita con tante riserve. Si può dire che possiamo avere quasi due squadre e avendo due squadre si può anche sopportare benissimo tutto il campionato in maniera positiva". Mencarelli, ormai da diversi anni, è sempre vicino alla squadra all'interno della società. Fu presidente insieme a Giuseppe Vispi negli anni indimenticabili di fine anni '80. Di quel periodo qual è il ricordo più bello? "Nel 1987, lo spareggio contro il Poggibonsi a Perugia. Una giornata di grande visibilio. Era il primo anno che nello stadio di Perugia si rivedevano 23mila persone perchè in quegli anni il Perugia non andava bene e lo stadio era sempre quasi semi vuoto. Mi ricordo ancora che dopo la partita c'era una colonna di auto che da Perugia arrivava fino a Gubbio in maniera interminabile. Un ricordo così per Gubbio è indelebile". In pratica un'intera città che aveva seguito le sorti del Gubbio. Forse erano altri tempi? "Bravo. La città era più ricca. Più gente poteva seguire il Gubbio. Adesso siamo un po' in decadenza. Molta gente è in cassa integrazione, le imprese vanno così così. Una persona adesso prima pensa all'economia aziendale o personale, e poi ai divertimenti. Ma con questo accordo che abbiamo fatto con il Parma, con le ipotesi che ci siamo detti, possiamo stare abbastanza tranquilli". Ma Mencarelli ci tiene ad aggiungere qualcosa: "Dare sempre forza a questa squadra. Dobbiamo ritornare a proporci degli obiettivi che purtroppo ci sono sfuggiti per mancanza di esperienza e fortuna. Mi riferisco alla serie B che dopo tanti anni eravamo riusciti a riconquistarla e sarebbe stato bello mantenerla. Sono il più longevo tra i dirigenti del Gubbio, sono eugubino: per questo motivo il Gubbio me lo sento dentro". Notiziario. Si sono allenati a parte Briganti, Bartolucci, Radi, Di Francesco e Sandomenico che saranno tuttavia assenti domenica con il Barletta. L'unico spiraglio arriva da Bartolucci, ma sembra improbabile un suo recupero. Si sono inoltre allenati a parte Longobardi, Falconieri e Moroni, ma non hanno un problema di indisponibiltà.

07 novembre 2013
Falconieri: "Adesso siamo diventati meno belli, ma più cinici. Come esterno mi trovo meglio"

É arrivato il momento di Vito Falconieri. É subentrato nella ripresa a Nocera, ha conquistato con la giusta grinta una punizione dal limite con conseguente espulsione di Kamana e poi direttamente su calcio piazzato ha fatto partire un tiro calibrato con la palla che si è insaccata a fil di palo. Si tratta della prima rete in campionato per Falconieri. Ma cosa ne pensa il diretto interessato? "Direi che tutto ciò è stato molto importante per il sottoscritto. Per un attaccante sbloccarsi è fondamentale. Sono contento perchè ci ho messo il massimo impegno anche se ultimamente sono sempre subentrato. Spero di continuare così". Falconieri è partito spesso dalla panchina. Adesso si aspetta più spazio? "É normale, uno vuole sempre giocare. In queste ultime due settimane ho avuto alcuni problemi per motivi fisici. Però adesso sto meglio e mi auguro che domenica il mister mi metta in formazione: io voglio esserci. Se mi chiama in causa, ci metterò tutto il mio impegno". Falconieri si trova meglio come esterno d'attacco e non come centravanti, giusto? "Sì, negli ultimi anni ho fatto sempre l'esterno di attacco a destra o a sinistra. All'inizio il mister mi aveva dato la possibilità di giocare mettendomi come punta centrale. Adesso, con l'arrivo di Longobardi che sta facendo bene, il mister mi adatta come esterno. Quindi spero che mi chiamerà per giocare e cercherò di dare tutto me stesso". Proprio sul nostro sito, Bucchi ha elogiato la prova di Falconieri a Nocera e ha aggiunto che i suoi colpi come quello di Nocera potrebbero essere utili strada facendo. Lei cosa può rispondere? "Lo ringrazio. Posso solo dire che metto a disposizione le mie qualità e spero di ripagarlo già domenica". Con questo vuol dire che domenica contro il Barletta spera di giocare titolare, vero? "Speriamo. Lo spero con tutto me stesso". Ultima domanda: il Gubbio nelle ultime tre partite ha conquistato sette punti cambiando il suo ruolino di marcia. Cosa è accaduto? "Forse all'inizio pensavamo più a giostrare la palla, ma avevamo meno palle gol. Nelle ultime partite invece siamo diventati più concreti e cinici. Basta vedere le partite con il Pisa o con la Nocerina: non abbiamo fatto proprio un gioco spumeggiante, nel senso che siamo stati meno belli del solito, però le occasione che ci sono capitate le abbiamo sfruttate a dovere e la palla l'abbiamo buttata dentro". Notiziario. Per domenica contro il Barletta ci saranno ancora diverse defezioni. Out sicuri per infortunio Briganti, Radi, Sandomenico, Bartolucci e Di Francesco, anche se quest'ultimi due stanno forzando i tempi per rientrare al più presto. Ritorna invece a disposizione di sicuro Malaccari che ha scontato una giornata di squalifica. In casa Barletta saranno assenti D'Errico e Camilleri, entrambi squalificati.

06 novembre 2013
Bucchi: "Miglioramenti, con una lettura diversa della partita. Playoff? Vediamo a febbraio..."

A colloquio con l'allenatore del Gubbio, Cristian Bucchi. La squadra, da Lecce in poi, ha intrapreso la strada giusta a livello di risultati con un pareggio esterno e due vittorie consecutive. La squadra appare anche più solida in difesa. Ma il trainer rossoblù è stato sempre fiducioso. Allora aveva ragione lei? "Confermo che ero fiducioso, nel senso che quando si ha una squadra molto giovane c'è bisogno di tempo rispetto ad una squadra con calciatori già affermati. La cosa che ci ha sempre confortato è che non sono mai mancate le prestazioni. Poi man mano con l'esperienza, pure con una diversa lettura all'interno di una partita, ci sono stati miglioramenti rilevanti. Nelle ultime tre partite si è proprio notato che siamo cresciuti". Al mister, cosa è piaciuto di più della vittoria di Nocera? "Lo spirito di gruppo. Basta citare un episodio: il grande entusiasmo di Longobardi nei confronti dei compagni quando c'è stato il gol (di Ferrari ndr). Lui corre e combatte sempre per tre o quattro persone, ma è stato bello vedere che è andato ad abbracciare tutti i ragazzi. Credo che sia l'emblema di quello che deve essere lo spirito di una squadra". Tra l'altro Bucchi è stato un buon profeta. Alla vigilia del match di Nocera ha difeso a spada tratta proprio Longobardi e ha ripagato subito il suo allenatore procurandosi quel rigore che ha sbloccato il risultato: "Ma certo. Longobardi è un calciatore che fa giocare bene la squadra. É di aiuto quando siamo in fase di non possesso palla. Nelle fasi di attacco ogni pallone passa sempre da lui. Pertanto per noi è un calciatore importante e se continua a giocare così è insostituibile, anche se non va in rete". Cosa ci può dire invece di Falconieri che è stato decisivo nella seconda frazione di gioco? "Falconieri è entrato bene in campo, con il piglio giusto. Purtroppo non era arrivato al top della condizione per questa partita. Però, sinceramente sono rimasto contento perchè è entrato subito nello spirito della partita. Quel gol è stato importante per la squadra ma anche per lui. Falconieri ha questi colpi, perciò cercheremo di sfruttarli anche in futuro". I due baby Laezza e Coccuzza, all'esordio dal primo minuto, non hanno deluso le attese: "Ma io lo dico sempre: quando uno lavora sempre prima o poi l'occasione arriva. Sono dei ragazzi all'altezza e si sono fatti trovare pronti". Playoff distanti di un solo punto adesso. Si può anche sognare? "Il nostro obiettivo innanzitutto è continuare su questa strada. Poi a febbraio e marzo vediamo dove saremo. Se c'è la possibilità di agganciare i playoff, cercheremo di conquistarli con tutte le nostre forze". Ultima domanda che riguarda il girone: ci sono due neopromosse in testa alla classifica, cioè L'Aquila e Pontedera. Se lo sarebbe mai immaginato? "Questo campionato è caratterizzato da un grande equilibrio. Può capitare che le ultime della classe possono vincere contro quelle in testa della classifica. I risultati di ogni domenica sono sempre lo specchio dell'indecisione che esiste in questo campionato. Alla lunga credo che i valori delle squadre forti verranno fuori. Ma L'Aquila e Pontedera hanno degli organici e quell'entusiamo per mantenere la propria posizione di classifica". Notiziaro dal girone. La società dell'Ascoli protesta contro gli arbitri dopo il match di Pisa (rigore assegnato ai toscani a tempo scaduto): il presidente bianconero Guido Manocchio tramite il portale Picenotime.it ha detto: "La situazione sta diventando insostenibile, ci faremo sentire in Lega e alla prossima riunione porterò tutti i filmati della partite. Ho parlato con il tecnico Bruno Giordano domenica sera dopo la partita ed era davvero arrabbiato: il rigore è stato completamente inventato ed in più l'arbitro non ne ha fischiato uno a nostro favore". Gubbiofans.it, altri numeri. Domenica 3 novembre sono state visitate 2089 pagine e lunedì 4 novembre sono state 1900 le pagine viste. Domenica 3 novembre, dopo le ore 17, ci sono stati una media di 50 utenti on line in maniera contemporanea a visitare il nostro sito.

05 novembre 2013
L'editoriale. La prima volta a Nocera. E le riserve diventano determinanti. E i playoff a -1...

Il Gubbio contro il Pisa aveva ottenuto la prima vittoria in campionato il 27 ottobre scorso. Adesso, il 3 novembre, il Gubbio ha ottenuto la prima vittoria in campionato in trasferta. Nel precedente editoriale di sette giorni fa avevamo titolato: "C'è sempre una prima volta per tutto". Eravamo stati dei buoni profeti. E avevamo aggiunto: "Questo è il segnale della svolta?". Potrebbe essere visto che il Gubbio è riuscito a vincere su un campo difficile come quello di Nocera. Non era scontato, anche perchè in precedenza gli eugubini non avevano mai vinto in terra campana in casa dei rossoneri, dai tempi della serie B nel lontano 1947-1948: il Gubbio venne sconfitto per 5-1 dalla Nocerina. Poi altra sconfitta in serie C2 nel 2009-2010 per 1-0 a Nocera. In serie B nel 2011-2012 stessa musica: 2-1 in favore dei molossi. Nella passata stagione (2012-2013) il Gubbio ottenne per la prima volta un punto (1-1). Pertanto questa si tratta della prima vittoria per la formazione rossoblù a Nocera Inferiore. Sfatato, quindi, il tabù del "San Francesco d'Assisi" e non è una cosa di poco conto. Come dicevamo, ottenere l'intera posta in palio a Nocera non era così facile. Tutt'altro. La compagine di Fontana voleva ottenere a tutti i costi la prima vittoria in campionato contro il Gubbio, per regalare la prima vera gioia ai propri tifosi. Un campo che è stato sempre difficile e caldo. Inoltre il Gubbio ha dovuto giocare questa partita in totale emergenza con dieci defezioni: non è una cosa di poco conto. Ma la formazione di Bucchi ha saputo gestire la gara in modo eccellente, aspettando il momento giusto per colpire, senza frenesia e fretta. Sono stati determinanti due calciatori che finora non hanno trovato lucidità sottoporta. Stiamo parlando prima di tutto di Longobardi che, nell'occasione del vantaggio rossoblù, si è costruito il rigore (ineccepibile) con caparbietà: infatti il centravanti ha rubato palla al suo marcatore Kamana, lo ha disorientato e lo stesso Kamana è stato costretto a compiere un fallo piuttosto evidente per fermarlo. Poi ci riferiamo ad un altro attaccante, Falconieri, che appena è entrato in campo nella ripresa si è fatto trovare subito pronto per segnare il gol che ha chiuso i conti: si è conquistato una punizione dal limite scaturendo tra l'altro il cartellino rosso verso Kamana e su calcio piazzato ha fatto partire con un tiro di sinistro calibrato una parabola che ha sorpreso Esposito e la palla si è infilata proprio a mezza altezza nell'angolino. Una esecuzione perfetta, proprio un grande bel gol. Tutto ciò sta a significare che pure le riserve, nel momento opportuno, possono essere determinanti. Basta vedere le prestazioni dei due giovani Laezza e Cocuzza, entrambi classe '93. Infatti per la prima volta sono stati schierati dal trainer Bucchi dal primo minuto e non hanno deluso le attese. Si sono fatti trovare pronti, entrambi, per la causa del Gubbio. Questo significa molto. Significa che c'è un'unità di spogliatoio. Non sono giunte a caso, a nostro modesto parere, certe affermazioni nel dopo partita. Sandreani ha specificato: "Questa è la giusta mentalità di una squadra umile". Bucchi ha affermato: "Una prestazione da vera squadra. Le dinamiche dello spogliatoio per noi sono fondamentali". E alla vigilia della partita di Nocera, Bucchi era stato pure un buon profeta quando aveva detto: "Penso che questo Gubbio ha tutte le carte in regola per andare ai playoff. Ci sono mancati solo i risultati. Se non avevamo perso maldestramente contro il Grosseto, oppure se il Perugia non avesse vinto con il Catanzaro, adesso ci troveremmo lì, ovvero nei playoff. Bisogna avere pazienza, aspettiamo. Ho piena fiducia nei miei ragazzi". Infatti, se guardiamo nello specifico la classifica, adesso il Gubbio si trova ad un solo punto di distanza dalla zona playoff. Ci voleva forse questa iniezione di fiducia. Una vittoria risolleva il morale. Una vittoria toglie dalla testa una moltitudine di brutti pensieri. E la vittoria contro il Pisa di nove giorni fa ha sicuramente aiutato l'intero team a livello psicologico. Bisogna vedere però adesso se questi risultati utili consecutivi siano solo un fuoco di paglia, oppure c'è dell'altro e quindi sono di buon auspicio. Non ci resta che attendere. Però se resta questo spirito di squadra, niente è precluso! (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)

03 novembre 2013
Longobardi: "Abbiamo vinto con agonismo e grinta". Sandreani: "Il cuore oltre l'ostacolo..."

Prima vittoria in campionato in trasferta. Seconda vittoria consecutiva in campionato. In rete Ferrari su rigore e Falconieri su punizione. Il tecnico Cristian Bucchi è contento del risultato ottenuto: "Questa è una vittoria voluta a tutti i costi". Incalza così l'allenatore dei rossoblù che poi ha aggiunto: "Sapevamo che era una partita dura con una Nocerina che ci ha messo in difficoltà. É stata una battaglia. Ma il Gubbio con i suoi ragazzi ha lottato in lungo e in largo con sacrificio, generosità e determinazione. C'è stata una grande prestazione di squadra, considerando che avevamo diverse defezioni e dei giovani all'esordio. Abbiamo badato alla sostanza del risultato". E manda un elogio a Falconieri: "Per noi sono importanti le dinamiche dello spogliatoio: Falconieri ha fatto superiorità numerica quando è entrato in campo e ha fatto un gol bellissimo". Parla l'attaccante Cristian Longobardi, su di lui c'è stato il fallo da rigore di Kamana. Dice: "Venire a Nocera e vincere non è cosa di tutti i giorni. Abbiamo approfittato delle difficoltà della Nocerina, ma lo abbiamo fatto con la grinta e l'agonismo. Questo è un campionato molto livellato". Ha parlato il direttore tecnico Alessandro Sandreani: "Si è vista la giusta mentalità di una squadra umile e compatta come squadra. Eravamo in emergenza totale, eppure la risposta dei ragazzi è stata grande perchè hanno gettato il cuore oltre l'ostacolo". Per i rossoneri parla Salvatore Fusco, il tecnico in seconda, perchè l'allenatore Fontana era squalificato: "Purtroppo stiamo pagando ogni nostro errore. Due nostri errori e due gol subiti. Siamo partiti un po' troppo bloccati per l'assillo di una vittoria che non arriva, ma poi ci siamo sciolti. Ma durante la partita abbiamo avuto poca pazienza". Tocca poi all'attaccante dei molossi Domenico Danti: "Dura da digerire questa sconfitta. Non dobbiamo trovare alibi, abbiamo commesso troppi errori in questa partita. É una delle più brutte sconfitte che abbiamo mai fatto". Si ringrazia per la collaborazione Andrea D'Amico, direttore di Forzanocerina.it. Intanto abbiamo inserito le foto di Nocerina e Gubbio (18 immagini). Le foto sono di proprietà di GiusFa Villani.

03 novembre 2013
Gubbio corsaro in trasferta contro la Nocerina (1-2). In rete Ferrari su rigore e Falconieri

Nocerina contro Gubbio. Il trainer Bucchi schiera il 4-3-3 con Cocuzza schierato in attacco e Laezza in difesa: due baby classe '93 che giocano per la prima volta dal primo minuto in campionato. L'allenatore dei locali Fontana opta per il modulo 4-4-2 con l'attaccante Martinez che viene schierato regolarmente fin dall'inizio. La partita è equilibrata, senza sussulti e nessuna azione da segnalare fino al 20' quando Rizza si porta sulla sinistra e crossa in area un cross velenoso, ma Tartaglia è provvidenziale perchè di testa va in anticipo su Martinez e si salva in angolo. Però il Gubbio sale di tono e mette in difficoltà i rossoneri soprattutto sulle fasce, con Giallombardo e Cocuzza a sinistra e con Laezza e Caccavallo sulla destra. E al 27' il risultato si sblocca con un calcio di rigore per il Gubbio: Kamana stoppa la palla in area ma Longobardi è lesto ad anticiparlo; il difensore rossonero lo insegue ma lo mette giù e l'arbitro indica il dischetto: Ferrari dagli undici metri non sbaglia e insacca la sfera in rete, freddando Esposito. Prima reazione dei campani al 32' con Lepore che mette in area un assist pericoloso che però non viene raccolto a dovere da Danti. Al 39' cross in area di Lepore, con Rizza che cerca una conclusione di testa a rete: la palla va a lato. Al 41' Nocerina pericolosa: su punizione di Rizza che mette la palla in area, Sabbione di testa incorna a rete ma Pisseri riesce a respingere; sulla ribattuta tiro a botta sicura di Lepore, ma la difesa eugubina riesce a sbrogliare la matassa sulla linea di porta. Ripresa. Al 51' si fa pericoloso in attacco Longobardi verso la porta rossonera, ma salva in extremis Sabbione. Al 64' Palma si porta al limite dell'area e serve il meglio posizionato Danti che calcia in porta, ma il suo tiro si perde sul fondo. Al 68' ci prova dal limite Caccavallo con un tiro che finisce a lato. Al 70' ci prova Palma con un tiro a botta sicura in porta, però Baccolo è in buona posizione e riesce a ribattere la pericolosa conclusione a rete del centrocampista molosso. Al 79' la Nocerina resta in dieci per un fallo di Kamana su Falconieri: doppia ammonizione per il difensore rossonero. Dalla stessa punizione il Gubbio raddoppia (80'): calcia direttamente in porta il neo entrato Falconieri con un tiro a parabola che inganna il portiere Esposito e la sfera si insacca a fil di palo. All' 85' Pisseri interviene in maniera prodigiosa in volo su conclusione di Danti. Nel finale va in gol la Nocerina con Lepore (88') che insacca la sfera in rete con un tiro dal limite. Finisce così: 2 a 1 in favore del Gubbio di Bucchi.
Tabellino: Nocerina - Gubbio (1-2):
Nocerina (4-4-2): Esposito; Cremaschi (59' Pontos Paz), Kamana, Sabbione, Rizza; Lepore, Palma, Remedi, Crialese (46' Ficarrotta); Danti, Jara Martinez (51' Evacuo). (A disp.: Russo, Kalombo, Hottor, Polichetti). All. Fontana (squalificato, in panchina il vice Fusco).
Gubbio (4-3-3): Pisseri; Laezza (78' Traorè), Tartaglia, Ferrari, Giallombardo; Baccolo, Boisfer, Moroni; Caccavallo, Longobardi, Cocuzza (78' Falconieri). (A disp.: Cacchioli, Tamasi, Domini, Khribech, Damiano). All. Bucchi.
Reti: 27' Ferrari (G) rigore, 80' Falconieri (G), 88' Lepore (N).
Arbitro: Greco di Lecce (Di Salvo di Barletta e Favia di Bari). Espulso: 79' Kamana (N). Ammoniti: Lepore, Kamana, Crialese, Ficarrotta e Sabbione (N); Baccolo e Falconieri (G). Spettatori: 1000 circa.
Risultati: Decima Giornata - Prima Divisione - Girone B - Lega Pro:
Barletta - Perugia
0-0
Catanzaro - Pontedera
1-0
93' Fiore (C)
Frosinone - Benevento
0-0
L'Aquila - Paganese
2-0
25' Corapi (A), 33' Frediani (A)
Lecce - Viareggio
3-0
10' Zigoni (L), 43' Zigoni (L), 52' Falasco (V) aut.
Nocerina - Gubbio
1-2
27' Ferrari (G) rig., 80' Falconieri (G), 88' Lepore (N)
Pisa - Ascoli
2-1
44' Vegnaduzzo (A), 76' Kosnic (P), 94' Favasuli (P) rig.
Salernitana - Grosseto
0-1
75' Ricci (G)
Riposa: Prato

02 novembre 2013
Bucchi: "Tanti infortuni? Ci sono state situazioni particolari, non comuni. Cose allucinanti..."

Caccavallo abile e arruolato. Cocuzza sul fronte d'attacco. Queste sono le novità dopo la rifinitura. Lo spiega il tecnico Cristian Bucchi nella conferenza stampa del sabato: "Caccavallo gioca: lui ha questi problemi di affaticamento muscolare, ma sarà dei nostri. Cocuzza agirà sul fronte avanzato e per lui questa è una grande chance. Longobardi è il nostro leader, quindi non si tocca". Ma l'allenatore dei rossoblù non si fida della Nocerina: "É una squadra che ha offerto sempre delle buone prestazioni, ma ha pagato con degli errori e con la sfortuna. Per questo motivo dico che la classifica della Nocerina è bugiarda. Questa per noi è la partita più difficile. Se mi accontento del pareggio? Da parte mia chiedo ai ragazzi sempre di vincere. Ma se poi uscirà un pareggio, sarà ben accettato perchè si gioca su un campo difficile come Nocera". E infine fa il punto sui tanti infortuni. Dice a riguardo: "Sono d'accordo con il dottore Corbucci e il direttore tecnico Sandreani. Abbiamo avuto degli infortuni non comuni, piuttosto particolari. Ci sono capitate delle cose allucinanti. Ma andiamo avanti. Chiedo alla squadra di giocare sempre con la massima generosità, grinta e compattezza". La formazione è pressochè fatta. Modulo 4-3-3. Pisseri in porta. In difesa Laezza a destra e Giallombardo a sinistra; il duo centrale è formato da Tartaglia e Ferrari. Trio di centrocampo con Baccolo a destra, Boisfer centrale e Moroni a sinistra. In attacco il tridente formato da Caccavallo a destra, Longobardi centravanti e Cocuzza che si posizionerà sulla sinistra. Questa la lista dei convocati: Baccolo, Boisfer, Caccavallo, Cacchioli, Cocuzza, Damiano, Domini, Falconieri, Ferrari, Giallombardo, Laezza, Longobardi, Moroni, Pisseri, Tamasi, Tartaglia, Traorè e Khribech. Tra i convocati figura anche Briganti, seppur infortunato. Bucchi ne spiega i motivi: "É il nostro capitano. Pertanto viene via con noi per starci vicino e fare gruppo con la squadra, nonostante è infortunato".

01 novembre 2013
Briganti e Bartolucci out a Nocera. Il trainer Bucchi pensa al 4-3-3 con Cocuzza in attacco

Si tenta in extremis di recuperare Caccavallo per la trasferta di Nocera. Come ha spiegato il dottore Corbucci in conferenza stampa giovedì, per l'attaccante campano non si tratta di una ricaduta di uno stiramento, ma si tratta di un affaticamento all'adduttore. Visto che l'infermeria è piena, si sta facendo di tutto per recuperare Caccavallo: il nodo sarà sciolto dopo la rifinitura del sabato mattina. La lista degli infortuni è piuttosto elevata: sono out Bartolucci, Briganti, Radi, Di Francesco, Giuliacci, Russo, Luparini e Sandomenico. A questi si potrebbero aggiungere pure Falconieri e Procacci, con problemi fisici. Mentre Baccolo e Moroni non sono al meglio delle condizioni, ma salvo sorprese partiranno per Nocera. Inoltre è assente Malaccari perchè squalificato. Pertanto il trainer rossoblù Bucchi è orientato a confermare il modulo 4-3-3, ma con questi probabili interpreti. Pisseri in porta. Quartetto difensivo basato sull'asse Laezza (in vantaggio su Traorè), Tartaglia, Ferrari e Giallombardo. A centrocampo il trio Baccolo, Boisfer e Moroni. Mentre il tridente d'attacco dovrebbe essere formato da Caccavallo (se sarà recuperato), Longobardi e Cocuzza. In casa Nocerina sono assenti Romito (squalificato), Jogan, Vilkaitis e Gragnianiello (infortunati). L'allenatore dei rossoneri Gaetano Fontana (che sarà sostituito in panchina dal suo vice Salvatore Fusco, perchè squalificato) conferma il modulo 4-4-2. Esposito in porta. Difesa a quattro con Lepore, Kamana, Sabbione e Rizza. A centrocampo il quartetto Polichetti, Palma, Remedi e Crialese. In attacco il duo Martinez (in vantaggio su Evacuo o Malcore) e Danti. La partita sarà diretta dal signor Alessandro Greco di Lecce. Sarà coadiuvato dai guardalinee Francesco Di Salvo di Barletta e Nicola Favia di Bari. Notizie dal girone. Il Viareggio ha esonerato nei giorni scorsi il tecnico Roberto Miggiano. Al suo posto è arrivato Cristiano Lucarelli sulla panchina bianconera: il tecnico livornese aveva iniziato la stagione con il Perugia, ma fu esonerato prima dell'inizio del torneo. In estate Lucarelli era stato indiziato di sedersi sulla panchina del Gubbio, prima dell'arrivo in rossoblù di Cristian Bucchi.

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