SERIE C - GIRONE B
37ESIMA GIORNATA
DOM. 21 APRILE 2024
STADIO NICOLA UBALDI
ORE 16:30

RECANATESE

2

GUBBIO

2

ULTMA GIORNATA
DOM. 28 APRILE 2024
STADIO PIETRO BARBETTI
ORE 20

GUBBIO-RIMINI

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CLASSIFICA
GIRONE B SERIE C
2023-2024

Cesena
Torres
Carrarese
Perugia
Gubbio
Juventus Ng
Pescara
Pontedera

Arezzo
Rimini
Spal
Lucchese
Pineto
Sestri Levante
Entella
Ancona
Recanatese
Vis Pesaro
Fermana
Olbia

93
74
70
63
56
54
52

52

50
50
46
44
44
44
42

41
38
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31
26

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37ESIMA GIORNATA
DOM. 21 APRILE 2024

Juventus Ng
Fermana

2
1

Lucchese
Carrarese

0
1

Perugia
Arezzo

1
1

Pescara
Ancona

0
2

Pontedera
Olbia

2
2

Rimini
Entella

1
0

Sestri Levante
Vis Pesaro

3
2

Spal
Pineto

2
0

Torres
Cesena

1
1

Marcatori 2023-2024
Serie C - Girone B

Shpendi Cesena
Morra Rimini
Merola Pescara
Guerra Juventus Ng

20
19
16
15

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Marcatori Gubbio
2023-2024

Di Massimo
Udoh
Spina
Bernardotto
Mercati
Montevago
Bulevardi
Bumbu
Chierico
Corsinelli
Desogus
Di Gianni
Morelli
Galeandro
Pirrello
Rosaia
Tozzuolo

11
10
5
3
2
2
1
1
1
1
1
1
1
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ULTIMA GIORNATA
DOM. 28 APRILE 2024

Gubbio-Rimini

Ancona-Lucchese

Arezzo-Sestri Levante

Carrarese-Pontedera

Cesena-Perugia

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Olbia-Spal

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31 OTTOBRE 2019
Gubbio, la conta degli infortunati. Dopo Ricci anche De Silvestro si è dovuto fermare ai box

Contro il Modena. Due precedenti. Due vittorie. La prima nel campionato 2016-2017 con Giuseppe Magi in panchina. Era domenica 7 maggio 2017, l'ultima giornata. Il Gubbio si impose per 3-2 con le reti di Casiraghi, Ferretti e Marini. Alla guida dei canarini c'era Ezio Capuano. Un'altra sfida risale ai tempi della serie B. Precisamente il 25 febbraio 2012 quel Gubbio si impose quella volta per 2-0 sui canarini. In panchina c'era Gigi Simoni mentre alla guida dei gialloblù c'era Agatino Cuttone. Andarono a segno Ciofani e Sandreani. Tutto successe davanti ai 3.248 tifosi del Barbetti. Non ci scordiamo che ai quei tempi c'erano 2.475 abbonati. Ne è passato di tempo. Sono cambiati gli scenari. Curiosamente in quel Modena in serie B giocava Armando Perna, adesso è di nuovo tra le fila degli emiliani (è il capitano), ma domenica sarà assente per squalifica. Una squadra che quest'anno è guidata da Mauro Zironelli, la scorsa annata allenava la Juventus U23 nel girone A che da questa stagione è invece allenata da Fabio Pecchia (ex tecnico dei rossoblù nell'avvio in serie B nel 2011). Il tecnico di Thiene predilige la difesa a tre, talvolta utilizza il 3-5-2, altre volte il 3-4-2-1 come è avvenuto nell'ultima gara persa in casa con la Reggiana. Quindi potrebbe giocare con Gagno in porta. Una difesa a tre probabile con Politti, Zaro (o Ingegneri) e Stefanelli. Quartetto di centrocampo possibile composto da Bearzotti, Davì, Pezzella e Varutti. Come trequartisti potrebbero fungere Sodinha e De Grazia a supporto del centravanti Tulissi (o Ferrario). Una squadra che finora ha ottenuto tre vittorie, cinque pareggi e quattro sconfitte (14 punti in classifica). Fuori casa invece il cammino è un gioco di numeri: due vittorie, due pareggi, due sconfitte, otto reti fatte, otto reti subite. Singolarmente pure il Gubbio da Pesaro ha usato lo stesso modulo (Il 3-4-2-1) e quindi se Torrente confermerà anche per domenica lo stesso assetto potrebbe giocare a specchio. Un Gubbio che fa la conta degli infortunati. Nella giornata di giovedi infatti si è fermato pure l'esterno d'attacco Elio De Silvestro: durante l'allenamento ha subito un trauma distorsivo al ginocchio sinistro che necessita di ulteriori esami specifici. Nella giornata di mercoledì si era bloccato anche il centrocampista Luca Ricci per un trauma distorsivo al collo del piede destro. Senza dimenticare che sono out il centrocampista Alessio Benedetti (verso il recupero per la frattura di una costola), poi il mediano Mattia El Hilali (si sta curando al Milan per un problema muscolare) e pure l'attaccante Christian Cesaretti (che ha subito un intervento maxillo-facciale la scorsa settimana per via di una frattura all'arcata zigomatica sinistra e quando rientrerà dovrà giocare con una mascherina specifica protettiva). Piove sul bagnato.

30 OTTOBRE 2019
Rafa Munoz: "Avanti così, ora è diverso". Davì: "Sarò emozionato". Narciso: "Io sono sereno"

Parla il difensore spagnolo Rafa Munoz Benavides che è stato rispolverato domenica come esterno di centrocampo: Dice: "La vittoria con il Pesaro è valsa tre punti. Dobbiamo proseguire su questa strada e basta". Si esprime in maniera telegrafica il calciatore iberico: "Sicuramente aver vinto ci ha dato un po' di respiro. Però la posizione di classifica è sempre difficile. Come mi sono immedesimato? Ma dico innanzitutto che il mio procuratore è italiano e questo mi ha agevolato a venire in Italia. Mi trovo bene, pure con la gente di Gubbio. Il mio ruolo preferito? Sono un centrale difensivo, infatti nella mia carriera ho sempre giocato come difensore centrale. Però sono a disposizione del mister". Questo è un fatto curioso perchè finora con il Gubbio ha giocato sempre come terzino destro con Guidi e nella gara di Pesaro il trainer Torrente lo ha schierato come esterno destro di centrocampo. Appunto, ora c'è Torrente, come si trova? "Sì, è tutto diverso da prima. Stiamo cercando di lavorare come lui vuole. E domenica il Modena? Sappiamo che è una partita difficile perchè questa serie C è difficile. Pertanto adesso bisogna giocare sempre alla stessa maniera e ora proseguire come abbiamo fatto a Pesaro". Intervista con la collaborazione dell'addetto stampa dell'As Gubbio, Massimiliamo Francioni. Si diceva del Modena. Curiosamente con i canarini ci giocano due ex calciatori rossoblù. In prima battuta ecco cosa dice il centrocampista Guido Davi, l'anno scorso a Gubbio da gennaio con l'avvento di Galderisi. Le sue parole: "Sicuramente la partita di Gubbio per me sarà una gara diversa rispetto alle altre. Non nego che ci sono stato bene e quindi per me sarà emozionante. Adesso però sono a Modena, perciò penso solo alla mia squadra e fare risultato. Sarà una partita non facile, lo dimostra un girone dove i risultati confermano che è un campionato molto equilibrato. Pure le squadre di medio-bassa classifica riescono a giocarsela sempre con le squadre di alta classifica. Quindi ci aspetta una partita tosta, da parte nostra dovremo dare il massimo e vogliamo i tre punti. Troverò diversi ex? Sì, diversi calciatori sono rimasti dello scorso anno. Ci saluteremo, ma ovviamente poi in campo ognuno penserà di dare il massimo per la propria maglia. Ma noi siamo motivati per fare bene a Gubbio. Cosa c'è da temere dei rossoblù? Sicuramente due nuovi acquisti di quest'anno che stanno facendo la differenza: mi riferisco a Sbaffo e Cesaretti, anche se quest'ultimo sarà assente perchè infortunato. E non faccio pronostici, pensiamo solo di giocare a viso aperto come abbiamo fatto fino adesso con tutti". Inoltre tra le fila dei gialloblù figura il portiere Antonio Narciso, che aveva indossato la maglia rossoblù nel 2016-2017 con Magi in panchina dove raccolse 14 presenze, ma poi fu ceduto a gennaio 2017 in prestito al Teramo perchè (su incipit societario) gli fu preferito Volpe tra i pali. L'estremo difensore pugliese è stringato: "Il mio ruolo è un altro adesso, perciò sono abbastanza sereno e non mi farà nessun effetto di tornare al Barbetti. Per quanto riguarda la partita dico che è importante, speriamo che noi riusciremo a portare a casa l'intera posta in palio. Del Gubbio penso che sia una buona squadra, ma partiremo alla pari e mi auguro che riusciamo a fare una buona prestazione". Per le interviste un grazie alla collaborazione con Antonio Montefusco, responsabile della comunicazione del Modena Calcio. Flash news. Il mediano Luca Ricci durante l'allenamento ha riportato un trauma distorsivo al collo del piede destro e così dovrà essere sottoposto ad esami diagnostici per approfondire l'entità dell'infortunio.

29 OTTOBRE 2019
Dossier. Torneo strano e quella tattica nuova: un 3-4-2-1 e in atto la pressione ultraoffensiva

Partiamo da una premessa. Se il Gubbio non avesse vinto domenica contro la Vis Pesaro, adesso si sarebbe trovato all'ultimo posto in compagnia dell'Arzignano Valchiampo a quota 8 punti. Lo dimostra il fatto che lunedì sera l'Imolese ha fatto un'impresa superando in rimonta il quotato Carpi per 2-1 con due pregevoli gol di Belcastro (una punizione superba dal limite di destro che ha tolto le ragnatele dal sette) e di Padovan (tiro a girare di sinistro dal limite alla Del Piero). Nel fondo classifica ora ci sono ben sette squadre nel giro di quattro punti: Arzignano ultimo a quota 8, poco sopra Rimini e Imolese a 9 punti, il Gubbio in coabitazione con il Fano a 10 punti, due lunghezze più sopra Cesena e Fermana a 12 punti. Una classifica che si è accorciata. Si sta delineando un campionato "strano" e per questo motivo non va lasciato nulla al caso. Se si affronta qualsiasi dettaglio con superficialità si rischia poi di sprofondare. Se una mancanza di una vittoria per dodici giornate ha tenuto in angoscia l'intero popolo rossoblù, adesso si guarda tutto facendo di necessità virtù. Curioso il fatto del cambio di modulo. Una difesa a tre che finora non era stata mai utilizzata in campionato. Nello specifico si è passati da un ormai consueto 4-3-3 ad uno schieramento tattico basato sul 3-4-2-1, anche se in molti hanno definito in maniera più semplicistica un 3-5-2. Perchè la difesa a tre? In molti si domandano. L'adozione della difesa a tre migliora la circolazione della palla nell'impostazione dal basso: è necessario per attirare gli attaccanti avversari in pressing e così ci sono i presupposti per servire meglio un uomo tra le linee. In pratica è stata una esigenza per rispondere adeguatamente al pressing avversario che spesso, proprio in questa fase iniziale di campionato, con una manovra congeniata ha messo in difficoltà la squadra rossoblù nelle retrovie. Adesso bisognerà vedere nell'immediato se si tratta di una soluzione estemporanea adottata per risolvere un'emergenza passeggera (viste pure le numerose assenze di Pesaro). Chiaro che la concezione della difesa a tre nasce da un'affinità di fondo quando si esige di dare stabilità alla squadra permettendole di adattarsi all'avversario. Non è un caso che domenica si è giocato quasi a specchio con la Vis Pesaro. L'obiettivo è di non rinunciare agli equilibri: si pensa alla copertura, ma anche alla costruzione del gioco con la palla bassa sin dalle retrovie. In pratica Torrente ha voluto una formazione fluida e compatta allo stesso tempo, mascherando le lacune della rosa, soprattutto quando c'è scarso dinamismo dei difensori (anche e soprattutto sugli esterni) e allo stesso tempo questo permette di non sovraccaricare di lavoro la mediana. Un'altra nota: gli esterni offensivi giocano più centralmente alle spalle dell'attaccante (anzichè tenerli larghi in ampiezza) e giocando in quella posizione hanno una doppia chance con attacchi per via centrale e di fascia. Tutto ciò si abbina a dovere con la pressione ultraoffensiva (terminologia usata più volte da Torrente in conferenza stampa). In poche parole si cerca di attaccare il portatore di palla avversario portando densità e l'obiettivo è semplificare la riconquista del pallone. Questo è il 3-4-2-1. Ma ora bisognerà vedere se sarà il vestito giusto oppure no.

28 OTTOBRE 2019
Focus. La grande bellezza alla Sorrentino. Prima vittoria ma nulla cade dal cielo (Cr7 docet)

La grande bellezza. Un film pluripremiato di Paolo Sorrentino. Pure un premio Oscar. Con protagonista Jep Gambardella interpreto da Toni Servillo nel 2013. Adesso il Gubbio trova la vittoria dopo dodici giornate di agonia. Come dire: la grande bellezza. Di riscoprire quel sapore di quei tre punti che ormai sembravano un sogno e c'è di mezzo sempre un Sorrentino: ma non è Paolo il famoso regista, ma è Lorenzo di Roma che per la prima volta in questo campionato realizza un gol (dopo prove opache e mesi al buio sottoporta) e arriva questa benedetta vittoria. La grande bellezza di una vittoria. Chiaro che ancora è il primo passo. Chiaro che ancora c'è molto da fare per risalire la china. Chiaro che c'è ancora molto da costruire in un percorso che finora in questo avvio di stagione aveva fatto intravedere solamente tante fragilità: alla prima difficoltà la squadra crollava. C'è chi ha azzardato a dire che la squadra era evidentemente sopravvalutata, senz'anima e mal costruita. Purtroppo a suffragio di questa tesi c'erano dei dati inequivocabili e delle prestazioni che parlavano da sole. Ormai stavano diventando delle sentenze. La paura subentrava alla paura, così non si andava da nessuna parte. Allora, cosa può essere cambiato in così poco tempo? Diciamo che Vincenzo Torrente ha cercato di dare un ordine tecnico (squadra apparentemente meno sfilacciata), ma soprattutto cerca di trasmettere una certa determinazione, credenziale vitale quando esiste un gap tecnico: un calciatore può commettere degli errori e sbavature, ma non può commettere l'errore e permettersi il lusso di entrare in campo molli o con la testa altrove. La scorsa estate si era parlato tanto di un mercato ottimo e di quantità: capiamo il sensato tentativo di dare fiducia ad una squadra totalmente in evoluzione e ricostruita, ma prima di dirlo poi quello che conta è solo il campo. Come nella vita quotidiana e nel mondo lavorativo di tutti i giorni. E le parole di Torrente alla vigilia della gara di Pesaro sono state assai eloquenti: "Ora dimostrate, poi farò tutte le valutazioni". Un messaggio che per tutti è suonato come un ultimatum. Curiosamente la squadra ha risposto con grinta, con accortezza tattica, con un ardore agonistico che non si era mai visto finora in maniera continua nell'arco dei novanta minuti. Ormai va messo in chiaro che la questione dell'allenatore per molti era diventato un facile e comodo alibi. Ne ha pagato le conseguenze Guidi quest'anno, l'anno scorso invece tutte le colpe erano state date prima a Sandreani e poi a Galderisi: purtroppo è servito solo a scaricare le responsabilità. Oggi non ci sono più scuse. La vaghezza insostenibile di alcuni calciatori che sparivano troppo presto dal campo, ora non sarà più ammissibile. Torrente sta facendo quello che può, ma non è un mago. Tocca infatti agli stessi calciatori adesso dimostrare che non sono modesti, dimostrino che sanno giocare e hanno un'anima. E imparino. Guardate cosa dice Cristiano Ronaldo a France Football: «Prima di tutto serve il talento. Senza talento non si può fare molto. Però è fondamentale il lavoro. Niente cade dal cielo. Se non avessi lavorato così tanto non avrei mai raggiunto certi livelli. Bisogna essere professionisti ogni giorno per il rispetto nei confronti del club che ti paga: si gioca per un obiettivo e, pure in un ambiente dove c'è tanta pressione, dare sempre il massimo. Per durare bisogna essere intelligenti».

27 OTTOBRE 2019
Torrente: "Con spirito di sacrificio, ma...". Pavan: "Mi rode". Le foto di Vis Pesaro-Gubbio

Gubbio, finalmente! Una esclamazione doverosa. Prima vittoria in campionato dopo dodici giornate. Un gol di Sorrentino con un tocco di destro sottoporta decide l'incontro, dopo una assist importante di Bacchetti su spiovente di Manconi. Il portiere Ravaglia in due circostanze salva la porta dei rossoblù. Ma la squadra è sembrata più equilibrata e più corta in campo, ma soprattutto ha saputo mantenere la massima attenzione e ha lottato su tutti i palloni. La serie C è questa. C'è ancora molto da fare, però è una vittoria toccasana che ha coinciso con un cambio di modulo passando ad una difesa a tre (cioè si è optato per un 3-4-2-1). Le parole del trainer rossoblù Vincenzo Torrente sono un connubio di felicità per il risultato conseguito ma allo stesso tempo si rimane con le antenne alzate perchè la strada da percorrere è tutt'altro che semplice: "Una vittoria che i ragazzi hanno meritato per l'impegno e per lo spirito di sacrificio che ho potuto notare in campo. Complimenti ai ragazzi perchè hanno fornito a livello tattico una prestazione ottima. Pertanto, pur soffrendo, la squadra mi è piaciuta. Abbiamo tra l'altro sfruttato le nostre occasioni contro una Vis Pesaro che è una buona squadra e sa giocare pure bene. Questa è la mentalità che voglio vedere in campo. E questa vittoria è importante per il nostro presidente Notari che in questo periodo ha sofferto tanto, ama la sua città e questa squadra. La difesa a tre? Avevo tante assenze e ho pensato a cambiare modulo. Però non è così detto che confermerò questo schieramento tattico. Vediamo. Deciderò tutto in questa settimana che finalmente è piena e quindi avrò modo di lavorare con più accortezza. Faremo il punto della situazione e allora capiremo quale potrà essere il migliore vestito da mettere. Dico questo perchè vorrei ribadire: un bene questa vittoria, ma ancora c'è molto da lavorare e molte cose vanno migliorate. Ed ora iniziano le valutazioni". Lo scoramento del tecnico della Vis Pesaro, Simone Pavan: "Ma non meritavamo di perdere perchè Ravaglia ha fatto tre interventi decisivi. Perdere così mi rode. Dato tutto, mi dispiace. Loro hanno segnato sull'unica nostra disattenzione e poi si sono chiusi molto bene. Ma ci abbiamo provato fino alla fine". L'ex terzino Daniele Pedrelli: "Abbiamo avuto il pallino del gioco ma alla prima disattenzione abbiamo preso gol ed è stata pagata a caro prezzo". Ecco le foto (20 immagini) del match tra Vis Pesaro e Gubbio. Fotoservizio di Simone Grilli.

27 OTTOBRE 2019
Gubbio, prima vittoria: espugnato Pesaro (0-1). La prima volta di Sorrentino e super Ravaglia

Gubbio, in trasferta contro la Vis Pesaro. Il trainer Torrente opta per il 3-4-2-1. Ravaglia in porta. Una difesa a tre con Cinaglia, Konate e Bacchetti. A centrocampo l'asse Munoz, Lakti, Malaccari e Zanoni. Sulla trequarti il duo Sorrentino e Sbaffo a supporto del puntero Manconi. La cronaca. Al 15' su azione di Sbaffo dalla sinistra c'è un assist verso il centro con Manconi che cerca la conclusione di destro in porta, ma la palla si perde sul fondo. Al 21' su spiovente di Pedrelli da sinistra verso destra, Di Nardo prova il colpo ad effetto con una sforbiciata dal limite, ma il tiro termina sul fondo. Al 28' su assist di Manconi per vie centrali, ci prova dai venti metri Malaccari con un destro fulmineo, ma la palla sorvola sopra la traversa. Al 30' siparietto del tutto curioso: mentre si calcia un corner per la Vis Pesaro, si posizionano sedici calciatori in gruppo a ridosso della linea della porta (cosa che si vede raramente nel calcio). Una partita tattica e spigolosa nel primo tempo, con poche occasioni degne di nota. Così si va alla ripresa. Al 5' pericolo: dalla trequarti Lazzari serve sulla sinistra Pedrelli che pennella in area uno spiovente in area dove Malec anticipa tutti e schiaccia di testa a rete, ma Ravaglia in tuffo è prodigioso e con la punta della dita riesce a deviare la sfera in angolo. Al 12' il Gubbio passa in vantaggio: corner di Munoz verso Manconi che crossa in area da destra, sponda di Bacchetti che in sforbiciata corregge il cross verso il centro dell'area dove sbuca Sorrentino che di destro deposita la palla in rete da pochi passi. Al 24' un brivido: su corner di Voltan in area, Farabegoli prova un tocco ravvicinato, ma Ravaglia salva tutto in tuffo. É la prima vittoria in campionato per il Gubbio. Alleluia.
Tabellino: Vis Pesaro - Gubbio (0-1):
Vis Pesaro (3-5-2): Bianchini; Gennari, Lelj, Farabegoli; Di Nardo, Misin, Paoli, Lazzari (43' st Gianola), Pedrelli; Tascini (10' st Voltan), Malec (20' st Grandolfo). A disp.: Golubovic, Campeol, Gabbani, Pannitteri, Romei, Gomes Ricciulli, Ejjaki. All.: Pavan.
Gubbio (3-4-2-1): Ravaglia; Cinaglia, Konate, Bacchetti; Munoz, Lakti, Malaccari, Zanoni; Sorrentino (20' st Gomez Taleb), Sbaffo (43' st Ricci); Manconi (34' st Meli). A disp.: Zanellati, Maini, Bangu, Conti, Battista, Tavernelli. All.: Torrente.
Arbitro: Cavaliere di Paola (Matera e Cleopazzo di Lecce).
Rete: 12' st Sorrentino (G).
Ammoniti: Di Nardo (V), Konate (G), all. Torrente (G), Bacchetti (G), Gomez Taleb (G). Angoli: 6-3. Recupero: 2' pt; 4' st. Spettatori: 1407.
Risultati: Dodicesima Giornata - Serie C - Girone B:
Arzignano Valchiampo - Feralpisalò
1-2
18' Ceccarelli (F), 55' Magnino (F), 62' Balestrero (A)
Imolese - Carpi
2-1
43' vano (C), 64' Belcastro (I), 79' Padovan (I)
Modena - Reggiana
0-1
16' Scappini (R)
Piacenza - Padova
1-1
16' Imperiale (Pi), 57' Pesenti (Pa)
Ravenna - Cesena
1-1
45' Nocciolini (R), 50' Valeri (C)
Rimini - Fermana
0-1
49' Cognigni (F)
Sambenedettese - Vicenza
0-3
24' Cappelletti (V), 51' Guerra (V), 59' Pontisso (V)
Sudtirol - Virtus Verona
1-0
40' Petrella (S)
Triestina - Fano
1-0
87' Costantino (T) rig.

26 OTTOBRE 2019
Contro la Vis Pesaro tanti assenti e dubbi pure sull'assetto tattico. L'ultimatum di Torrente

Gubbio, adesso l'ostacolo Vis Pesaro. Tanti gli assenti: Filippini (squalificato), Benedetti, El Hilali, De Silvestro e Cesaretti (infortunati). Il trainer Vincenzo Torrente deve fare di necessità virtù e spiega che questa partita sarà cruciale per vedere chi merita o no di giocare in questo Gubbio. Ecco cosa dice: "Troviamo una avversaria in salute, con entusiasmo, squadra concreta, umile e di categoria, con buoni centrocampisti di inserimento. Questa è l'occasione per qualche mio giocatore per farsi vedere e può dimostrare di stare in questo gruppo. La prossima settimana deciderò quale sarà il vestito migliore per questa squadra, sia a livello di sistema che per le caratteristiche dei calciatori. Dopo questa gara farò le mie valutazioni insieme anche al diesse Giammarioli. Perciò l'assetto a Pesaro? Tanti infortunati ci condizionano. Penso sempre al 4-3-3 ma ho provato anche delle varianti. Non escludo nemmeno un turn over o una difesa a tre. Juanito? Per fargli trovare la condizione deve giocare, ma è chiaro che va centellinato per ora a partita in corso. Ricci? Un calciatore fisico sul quale ci si può lavorare. Perciò cosa voglio dai miei? Chiedo equilibrio e compattezza alla squadra. La squadra nei reparti deve essere più corta possibile perchè poi il resto viene di conseguenza. Manca il mio modo di fare calcio, ovvero avere aggressività sui portatori di palla e attaccare gli spazi, saper costruire dalle retrovie con coraggio e personalità. Insomma va cambiata la mentalità. Ormai questa squadra si deve adattare ad un nuovo metodo di lavoro che è differente da prima, ma per ora è stato inculcato solo in pillole. Ho trovato tra l'altro una situazione con calciatori che non sono in condizione e con alcuni va trovato il ruolo giusto: devo fare pure il lavoro del farmacista quando scelgo la formazione iniziale e quando devo scegliere chi fare subentrare a partita in corso. Al di là del modulo, vanno considerati tanti fattori essenziali. Questa purtroppo è la realtà, pertanto non è facile". Questa è la lista dei venti convocati: Bacchetti, Bangu, Battista, Cinaglia, Conti, Gomez Taleb, Konate, Lakti, Maini, Malaccari, Manconi, Meli, Munoz, Ravaglia, Ricci, Sbaffo, Sorrentino, Tavernelli, Zanellati e Zanoni.

24 OTTOBRE 2019
Cesaretti, intervento maxillo-facciale per frattura all'arcata zigomatica. Forfait De Silvestro

Gubbio, dopo il pareggio penalizzante in casa contro l'Imolese, piove davvero sul bagnato. L'attacco ne esce decimato. L'attaccante Christian Cesaretti, uscito a fine primo tempo per una botta ricevuta al volto, ha riportato una frattura all'arcata zigomatica sinistra: il calciatore è già stato sottoposto ad intervento chirurgico giovedì presso il dipartimento di Chirurgia maxillo-facciale all'Ospedale di Perugia. Una brutta tegola: dovrà stare fermo per almeno tre settimane. Pure l'attaccante Elio De Silvestro è uscito malconcio dal match infrasettimanale: problema al ginocchio dopo una botta e la trasferta di Pesaro può diventare a rischio. Pertanto il trainer Torrente si ritrova con gli uomini contati in attacco (è un momento proprio no). Nel derby serale a Fano la Vis Pesaro ha vinto per 2-0 con reti di Misin e di Lazzari. Parla l'ex Lucio Bove, ora responsabile delle giovanili dei vissini: "La squadra gode del buon momento con due vittorie con Piacenza e Fano: è un buon gruppo, unito e un buon allenatore come Pavan. Ma dal Gubbio mi aspetto una reazione perchè credo che l'arrivo di Giammarioli e di Torrente sia buona cosa". Il ritorno di Giammarioli, se lo sarebbe mai aspettato? "Ci eravamo sentiti un mese fa con il direttore. Mi ha sorpreso. Però è pure vero che potevo capire che da parte di Notari ci poteva essere una decisione di questo tipo perchè penso che ha sempre stimato Giammarioli per quello che ha fatto. Credo che può essere la persona giusta per risollevare il Gubbio: al di là del mister Torrente che è un buon allenatore, il Giamma è un grande conoscitore di calcio. Devo a lui la posizione che sto ricoprendo attualmente: se non ci fosse stato lui che nel 2012 mi diede l'incarico di responsabile del settore giovanile eugubino, avrei continuato a fare l'allenatore". Ora si sta mettendo in luce nel Gubbio il giovane Tavernelli. Non ci scordiamo che fu prelevato proprio da Bove dal Sansepolcro alcuni anni fa: "Ma ho sempre pensato di produrre calciatori per la prima squadra, con le risorse a disposizione e con le difficoltà che avevamo a livello logistico. Su Tavernelli ognuno può dire ciò che vuole, ma mi prendo i meriti per averlo io portato a Gubbio. Per la valorizzazione sono stati bravi gli allenatori che ha avuto, la perseveranza del ragazzo dimostra che è un calciatore vero e di prospettiva. Ma vorrei citare pure Luca Ricci e Andrea Conti, che so che sta lavorando molto e sono sicuro che verrà fuori. Certi numeri contano. D'altronde ho preso l'eredità di Giammarioli e dopo di lui sono stato il più longevo a Gubbio. Da parte mia ci ho buttato tempo, sudore, ore di lavoro, quella passione insieme ai miei collaboratori. Giammarioli mi ha insegnato che nel calcio contano i numeri. Spero che Notari capisca che oltre alla prima squadra, un occhio di riguardo va dato anche al vivaio perchè è un punto vitale di partenza dove mettere i primi mattoni di una rosa. E voglio augurare il meglio a Gianni Francioni che sta lavorando dopo di me: ora deve guardare avanti, è una persona che stimo, l'ho voluto al mio fianco prima che andassi via perchè la mia partenza è stata improvvisa. Ma perchè è successo? C'è stata una richiesta flash della Vis Pesaro e ho ritenuto che per il mio percorso era finito un ciclo. Ma con Notari resta un buon rapporto e nel calcio non si sa mai cosa può succedere (Giammarioli docet)".

23 OTTOBRE 2019
Torrente: "Che rigore e paura...". Atzori: "Squadre ancora malate". Le foto di Gubbio-Imolese

Solo un pareggio contro l'Imolese. Un gol in avvio di Cesaretti, poi però pareggia Boccardi su rigore nella ripresa. Un fallo di braccio netto di Bolzoni in area ospite in verità grida vendetta. Ma è altrettanto vero che c'è da lavorare. Squadra con limiti evidenti che ormai si porta dietro dalla prima giornata. C'è stato pure l'esordio di Juanito Gomez nella ripresa ma non ha scalfito: si vede che ancora deve trovare la giusta condizione. Il trainer dei rossoblù Vincenzo Torrente fa questa disamina: "Diciamo subito: è la seconda volta che non ci danno un rigore sacrosanto, prima a Bolzano ed ora contro l'Imolese. Al di là dei nostri errori, quando è rigore deve essere fischiato. Sul punteggio di 1-1 questo è stato davvero un episodio penalizzante". Sulla partita dice: "L'impegno c'è stato, ma la squadra deve cambiare la filosofia di gioco e ancora non ne ho avuto il tempo. Oltretutto vedo che la squadra è spaventata, con la paura del risultato. Alcuni miglioramenti ci sono stati: siamo più rigidi nelle distanze, più equilibrati nei reparti. Ma è altrettanto vero che bisogna migliorare sulle palle inattive e sull'atteggiamento, perchè quello che si vede non sono le mie idee di gioco. Troppe palle lunghe, invece voglio che si giochi. Poi tutte le avversarie sono forti a livello fisico, noi meno: ci si dovrà mettere le mani e uno come Coda ci potrebbe aiutare in tal senso. La squadra non l'ho mica costruita io. Ci sarà molto da lavorare e da lottare". Sulla stessa lungheza d'onda il capitano Nicola Malaccari: "Buon primo tempo, nella ripresa meglio l'Imolese nella manovra. C'è paura di vincere. Abbiamo abbassato di più il baricentro adesso (con Torrente ndr) per trovare diciamo un certo equilibrio, ma il gioco con la palla a terra c'era già da prima e quindi dobbiamo proseguire allo stesso modo. Ma più che altro ci ha pesato quel rigore netto non concesso: un mani netto, l'arbitro ha usato due pesi e due misure: aveva punito nel primo tempo un mani di Cinaglia, incredibile". Tocca al tecnico imolese Gianluca Atzori: "Quel gol subito in avvio non ci ha agevolato, una partita in salita, ma pareggio meritato. Non ci siamo accontentati, abbiamo trovato il pari, abbiamo poi subito il ritorno del Gubbio soffrendo. Diciamo però che ci sono ancora due squadre malate. Quando si subentra come allenatore non è facile. Un girone con squadre molto fisiche? Ma nel calcio di oggi tutte le squadre sono fisiche, chi pensa il contrario sbaglia". Intanto ecco le foto di Gubbio e Imolese. Fotoservizio di Simone Grilli.

23 OTTOBRE 2019
Gubbio, è solo 1-1 contro l'Imolese. Cesaretti illude in avvio poi Boccardi pareggia su rigore

Gubbio contro Imolese. Il trainer Torrente opta per il 4-3-3. Ravaglia in porta. Difesa a quattro con Cinaglia, Konate, Bacchetti e Filippini. A centrocampo il trio con Malaccari, Ricci e Sbaffo. Di punta il tridente De Silvestro, Cesaretti e Tavernelli. La cronaca. Nemmeno il tempo di iniziare, dopo appena 46 secondi, il Gubbio passa in vantaggio: parte tutto da Cesaretti che serve Tavernelli che calcia dal limite e colpisce il palo; la palla tocca la schiena del portiere Rossi ma in agguato c'è Cesaretti che da pochi passi, di destro, deposita la palla in rete. Al 5' prima reazione degli ospiti con un colpo di testa di Vuthaj che va fuori di poco alto. Al 32' dalla sinistra Valeau serve in area Vuthaj che calcia in porta, ma fa muro Konate e salva in extremis. Al 45' uno scambio volante al limite tra Sbaffo e Cesaretti, con quest'ultimo che cerca la porta con lo scavetto e la palla arriva troppo telefonata a Rossi che para a terra. Ripresa. Al 4' ci prova con una botta da fuori Ricci (dopo uno scambio con Gomez), la palla esce di poco a lato. Al 10' arriva però il rigore per gli ospiti quando Ricci sgambetta Ngissah all'altezza della linea dell'area della mezza lunetta: dal dischetto Boccardi resta freddo e insacca la palla a fil di palo radente. Al 22' è la squadra rossoblù che reclama fortemente un rigore per un presunto fallo di mani in area di Bolzoni, ma l'arbitro fa proseguire tra le proteste veementi degli eugubini. Al 25' su cross di Lakti da destra in area, Sbaffo cerca il colpo di testa, ma la mira è imprecisa e la palla si perde a lato. La vittoria è proprio una chimera.
Tabellino: Gubbio - Imolese (1-1):
Gubbio (4-3-3): Ravaglia; Cinaglia (38' st Maini), Konate, Bacchetti, Filippini; Malaccari (38' st Bangu), Ricci (19' st Lakti), Sbaffo; De Silvestro, Cesaretti (1' st Gomez Taleb), Tavernelli (19' st Meli). A disp.: Zanellati, Munoz, Battista, Zanoni, Conti, Sorrentino, Manconi. All.: Torrente.
Imolese (4-4-2): Rossi; Boccardi, Carini, Della Giovanna, Ingrosso; Tentoni (7' st Schiavi), Marcucci, Alimi (7' st Bolzoni), Valeau (7' st Latte Lath); Vuthaj (9' st Padovan), Ngissah (45' st Belcastro). A disp.: Libertazzi, Seri, Alboni, Checchi, Provenzano, Sall, Artioli. All.: Atzori.
Arbitro: Scarpa di Collegno (Ravera di Lodi e Moroni di Treviglio).
Reti: 1' pt Cesaretti (G), 10' st Boccardi (I) rigore.
Ammoniti: Cesaretti (G), Ricci (G), Alimi (I), all. Atzori (I), Konate (G), Boccardi (I), Filippini (G), Malaccari (G), Lakti (G), Ingrosso (I), Bacchetti (G). Angoli: 1-3. Recupero: 2' pt; 6' st. Spettatori: 878 (di cui 498 abbonati).
Risultati: Undicesima Giornata - Serie C - Girone B:
Arzignano Valchiampo - Vicenza
0-1
22' Cinelli (Vi)
Carpi - Modena
0-1
53' Tulissi (M) rig.
Cesena - Sudtirol
0-1
77' Petrella (S)
Fano - Vis Pesaro
0-2
12' Misin (V), 87' Lazzari (V)
Feralpisalò - Piacenza
0-0
Fermana - Triestina
0-3
10' Costantino (T), 82' Gomez (T), 88' Beccaro (T)
Gubbio - Imolese
1-1
1' Cesaretti (G), 55' Boccardi (I) rig.
Padova - Sambenedettese
1-0
81' Ronaldo (P) rig., 90' Santini (P)
Reggiana - Rimini
2-2
9' Varone (Re), 25' Scappini (Re), 39' Gerardi (Ri) rig., 45' Ventola (Ri)
Virtus Verona - Ravenna
3-0
7' Danti (V), 16' Magrassi (V), 51' Magrassi (V)

22 OTTOBRE 2019
Contro l'Imolese out Benedetti ed El Hilali. Mentre Gomez Taleb firma fino a giugno 2020

Dopo la rifinitura parla l'allenatore Vincenzo Torrente e vuole chiarire subito un concetto: "Non sono qui per svernare. Sono determinato a fare ripartire questa squadra, per dare una mano al Gubbio e pure a me stesso perchè da qui io sono partito. Faccio un appello ai tifosi di venirci a sostenere, questo è il momento giusto: è importante. Dieci anni fa la tifoseria era una valore aggiunto, abbiamo bisogno del loro sostegno perchè la Gubbio Calcio appartiene alla città e al popolo eugubino". Sulla partita dice: "Voglio cose semplici e concrete. Sarà una gara difficile, le partite vanno sudate e giocate. Avversaria fisica, con buone individualità in attacco, pure organizzata in fase difensiva. Non merita il posto che occupa e l'allenatore Atzori è bravo. Da parte nostra dovremo restare equilibrati in fase di possesso (e non) perchè sabato non lo siamo stati. Cioè quell'equilibrio che mancava anche prima. Non c'è stato quel pressing ultra aggressivo. Invece bisogna muoversi bene nelle due fasi. Insomma ci sono tante cose da migliorare, pure sulle palle inattive. Ma sapevo che ci sarebbero state difficoltà. Col Sudtirol è stato un test per valutare tutti i ragazzi. Diciamo che si osserva tutto: guardo il calciatore in base alle qualità tecnico-tattico ma anche a livello caratteriale. Sbaffo? Può giocare sia da trequartista che da mezzala. Le scelte? Solo all'ultimo momento deciderò tutto, sia a livello tattico che di singoli. Cosa insegno ai calciatori? Solamente il lavoro, la massima attenzione e cura dei dettagli. Gomez? Spero di averlo a disposizione quanto prima". Ma proprio Juan Inacio Gomez Taleb ha firmato martedì sera un contratto con la società rossoblù fino a giugno 2020 (indosserà la maglia numero 27). Non è escluso che potrebbe già essere a disposizione contro l'Imolese, altrimenti sarà disponibile per domenica con la Vis Pesaro. Per quanto riguarda la formazione il trainer Torrente potrebbe optare per il 4-3-3. Ovvero Ravaglia in porta. Difesa a quattro con Cinaglia, Maini, Bacchetti e Zanoni. A centrocampo il trio con Malaccari, Ricci e Sbaffo. Di punta il tridente De Silvestro, Cesaretti e Tavernelli. Ma non è escluso che si potrebbe utilizzare il 4-3-1-2 (con Sbaffo trequartista) o il 4-3-2-1 (con Cesaretti unica punta, a rimorchio il duo Sbaffo e De Silvestro). Out per infortunio il centrocampista El Hilali che è tornato al Milan per curarsi un fastidio muscolare che aveva avuto già in precedenza. Fuori causa pure il play Benedetti per una frattura al costato. In casa Imolese il trainer Atzori potrebbe abbandonare il 3-4-2-1 per optare per il 4-4-2. Possibile quindi Rossi in porta. Quartetto di difesa con Boccardi, Checci, Della Giovanna e Ingrosso. Quartetto di centrocampo con Tentoni, Marcucci, Alimi e Valeau. Di punta il duo Vuthaj e Ngissah. Ma pure in questo caso il tecnico imolese deciderà all'ultimo minuto.

21 OTTOBRE 2019
Gubbio, due volti nuovi: si allenano Gomez e Coda. Il Ds Giammarioli pensa a nuovi innesti

D'altronde una sconfitta con il Sudtirol era preventivabile. D'altronde per Torrente non è la prima volta che ci sia stata una partenza difficile. Nel campionato 2010-2011 (che poi portò alla promozione in serie B per intenderci), all'esordio quel Gubbio perse con un rotondo 5-1 in trasferta con la Cremonese e nelle prime sei giornate aveva racimolato appena 6 punti. D'altronde a Bolzano negli ultimi anni si è sempre "buscato" sonoramente (calcisticamente parlando). Quest'anno un 3-0 nidito, ma anche nella passata stagione ci fu un rotondo 4-0 con Galderisi in panchina. É indiscuso però che ora il Gubbio deve cambiare passo perchè dopo dieci giornate non ha ottenuto neanche una vittoria (è praticamente un record) e il penultimo posto parla in maniera lampante. C'è stato un cambio tecnico, ma a quanto pare pure la squadra potrebbe subire delle variazioni imminenti. Infatti c'è già un clamoroso ritorno che sta scaldando i cuori eugubini. Infatti si sta allenando con il Gubbio nelle ultime ore Juanito Gomez, come si può vedere in questa immagine. Con l'argentino due campionati vinti (nel 2010 e 2011), tra l'altro 18 reti segnate in maglia rossoblù nella stagione 2010-2011. Un calciatore di assoluto valore solo per il fatto che fino a pochi anni fa giocava in serie A con l'Hellas Verona e si ricorda che fu protagonista (nel maggio 2015) con un gol che valse il 2-2 contro la Juventus. Ma alla Juventus aveva segnato in un altro memorabile 2-2 tra scaligeri e bianconeri, stavolta nel febbraio del 2014. Adesso il puntero sudamericano si è messo a disposizione del Gubbio in prova, in quanto verranno valutate dallo staff tecnico e societario le sue condizioni prima di poterlo tesserare. Alcune settimane fa Gomez si era allenato con il Rimini. La scorsa stagione si trovava nella Sicula Leonzio (17 presenze e due gol), prima ancora una breve parentesi con la Cremonese in B (con sei presenze ed un gol). In serie A con l'Hellas Verona vanta 88 presenze e 12 gol. Dopo Gubbio (18 reti), il suo miglior score con l'Hellas Verona in B nella stagione 2011-2012 (quando lo stesso Gubbio era in serie B) con 14 reti in 37 partite. Ma non è tutto. Si è già aggregato al gruppo un difensore: si tratta di Andrea Coda, classe '85, è un difensore centrale. Nella passata stagione una breve esperienza in serie C con con la Viterbese. Nel suo curriculum una lunga esperienza in serie A con le maglie di Empoli, Udinese (per ben otto stagioni), Parma, Livorno, Sampdoria e Pescara: in totale 218 presenze nella massima serie. Tra l'altro lo stesso diesse Stefano Giammarioli, intervenuto telefonicamente in tv in diretta su Tef Channel domenica sera, ha confermato che ci saranno a breve dei nuovi innesti: "Sì, penso che arriveranno adesso due svincolati di spessore. Poi a gennaio bisognerà rimetterci le mani con ogni probabilità". Flash news. Un ex che non perde il vizio del gol. Ma di chi stiamo parlando? Di Daniele Ferri Marini che gioca con il Potenza capolista nel girone C di serie C: protagonista con un gol pregevole e come assist man nella gara vinta a Catanzaro per 2-0.

19 OTTOBRE 2019
Torrente: "Impegno sì, ma fragili". Casiraghi: "Contento per i gol". Le foto di Sudtirol-Gubbio

Gubbio travolto. Sudtirol dirompente. Squadra altoatesina ormai collaudata, gioco avvolgente, pedine che giocano a memoria e che fanno la differenza. Su tutti Morosini e Casiraghi che giganteggiano e proprio l'ex regala due gol da cineteca di rara bellezza. Per il Gubbio è solo il primo start per la nuova era targata Torrente. Ci sarà molto da fare: la squadra mostra pressing e volontà, ma i limiti strutturali sono evidenti e con certe avversarie il gap tecnico si evidenzia in maniera palpabile. D'altronde pure gli addetti ai lavori ne danno conferma. Il cammino sarà arduo e tortuoso. Ecco le parole in sintesi del trainer Vincenzo Torrente: "Niente da dire sotto il profilo dell'impegno, ma devo altresì aggiungere che certi errori vanno evitati. Infatti il primo gol è arrivato su una nostra disattenzione. Peccato perchè tutto sommato nel primo tempo avevamo tenuto botta. Oltretutto credo che c'era un rigore assai netto su Cesaretti a fine primo tempo. Un peccato perchè poi nella fase iniziale della ripresa abbiamo creato due o tre situazioni importanti. Chiaro che con i due gol segnati da Casiraghi tutta la situazione si è compromessa ulteriormente. La squadra ha evidenziato tutte le difficoltà del momento dimostrando debolezza. Aggiungerei che questa squadra ha dei limiti a livello tecnico-tattico. Ora la partita contro l'Imolese diventa di fondamentale importanza". Parla anche il direttore sportivo Stefano Giammarioli: "La squadra si è impegnata, ha lottato, a tratti si sono viste delle fasi piacevoli, ma così non basta. Il Sudtirol si è dimostrato superiore a livello fisico, di concretezza, in determinazione, ma anche negli elementi chiave (vedi i due gol di Casiraghi) che hanno fatto la differenza e così l'avversaria ci ha sovrastato. Il rigore non concesso? Sì, c'era, ma ancora avevamo tutto un secondo tempo da giocare. Perciò si tratta di un episodio e non bisogna nascondersi dietro gli alibi o scuse". Un ritorno di Gomez Taleb a Gubbio? Il diesse è possibilista: "Juanito è innamorato di Gubbio, perciò si è voluto mettere a disposizione". Il trainer dei biancorossi Stefano Vecchi dice: "Qualche patema d'animo nella ripresa, ma abbiamo rimediato. Poi è chiaro che la gara è stata meritatamente vinta. Nel primo tempo bravi a fare gol e tenere il pallino del gioco. Il Gubbio ci ha messo agonismo, ma poi è venuta fuori tutta la nostra qualità". Parola all'ex Daniele Casiraghi: "Buon primo tempo, poi meglio loro, ma alla fine siamo stati bravi a gestirla. Molto contento dei due gol. Sono legato al Gubbio, mi dispiace e mi auguro che escano al più presto da questa situazione". Ecco le foto (18 immagini) del match di Sudtirol e Gubbio. Fotoservizio di Fotosport di Bolzano a cura di Emilio Bordoni.

19 OTTOBRE 2019
Il Sudtirol cala il tris con il Gubbio (3-0). Apre Mazzocchi e l'ex Casiraghi regala due perle

Sudtirol contro Gubbio. Il trainer Torrente opta per il 4-3-1-2. Ravaglia in porta. Difesa a quattro con Cinaglia, Maini, Bacchetti e Zanoni. Centrocampo a tre con Malaccari, Benedetti e Lakti. Davanti con Sbaffo tra le linee a supporto del duo De Silvestro e Cesaretti. La cronaca. Al 7' è Cesaretti che ruba palla a Vinetot sulla trequarti, si invola verso la porta e cerca un lob di destro dal limite: la palla però non inquadra la porta. Al primo corner il Gubbio va subito sotto. Al 9' è Berardocco che serve sulla destra Morosini che pennella in area un cross vellutato dove Mazzocchi anticipa tutti (difesa impietrita) e di testa insacca la palla a mezz'altezza nell'angolino sul secondo palo. Al 18' è Mazzocchi che al limite serve Morosini che calcia al volo di destro, palla che sfila di poco a lato. Al 42' però il Gubbio reclama un rigore quando effettivamente Tait sembra agganciare il piede destro di Cesaretti in area, ma l'arbitro fa proseguire tra le proteste degli eugubini. Ripresa. All'inizio è pressing del Gubbio. Al 6' è De Silvestro che fa partire una saetta dal limite, Cucchietti in volo plastico è costretto a salvarsi in angolo. All' 8' invece è Malaccari che lavora una bella palla al limite per servirla verso De Silvestro che carica un sinistro radente verso la porta, la palla va a lato di poco. Al 10' sono i padroni di casa che si fanno vedere con Turchetta che cerca la porta, ma Ravaglia sventa tutto in tuffo. Al 15' occasione ghiotta per Cinaglia che si prodiga in attacco saltando in dribbling Vinetot in area locale e poi cerca la porta di sinistro, ma salva tutto in scivolata Polak che fa muro in extremis. Sale in cattedra anche l'estremo difensore dei rossoblù. Al 19' il portiere Ravaglia si deve superare deviando in maniera prodigiosa in corner un bolide in diagonale preciso di Morosini dal limite. Al 22' nasce tutto da un errore di Bacchetti che apre un'autostrada per Turchetta che si ritrova a tu per tu con il portiere in area, ma il suo tiro di destro viene deviato in tuffo da un nuovo prodigioso intervento in tuffo di Ravaglia. Al 25' è lo stesso Morosini che ha il piedino caldo e calcia ancora in porta dal limite, pure Ravaglia è caldo e in volo salva tutto ancora con una parata deviando la palla in angolo. Al 30' una triangolazione volante nei pressi dell'area tra Malaccari, Bangu e Sorrentino, ma il tiro di quest'ultimo è troppo debole e si perde tra la braccia di Cucchietti. Al 31' arriva la perla dell'ex e il Sudtirol raddoppia: è lesto Rover a liberarsi al limite e servire Casiraghi che calcia un diagonale così perfetto che si insacca a fil di palo radente. Al 33' proprio l'ex ha il dente avvelenato: appunto Casiraghi va via sulla trequarti, salta in dribbling Maini e fa partire un tiro potente di destro dal limite che fredda Ravaglia in tuffo: palla che si insacca a fil di palo. In entrambe le reti Casiraghi esulta indicando con le mani il suo sguardo, come dire: "Avete visto?". Niente da dire, due gol da cineteca. Per mister Torrente, c'è molto dal lavorare.
Tabellino: Sudtirol - Gubbio (3-0):
Sudtirol (4-3-1-2): Cucchietti; Ierardi (39' st Davi), Polak, Vinetot, Fabbri; Tait, Berardocco, Morosini (39' st Fink); Casiraghi (35' st Gatto); Mazzocchi (35' st Romero), Turchetta (23' st Rover). A disp.: Pircher, Taliento, Alari, Petrella. All.: Vecchi.
Gubbio (4-3-1-2): Ravaglia; Cinaglia, Maini, Bacchetti, Zanoni; Malaccari (47' st Ricci), Benedetti (20' st Bangu), Lakti (31' st Meli); Sbaffo; De Silvestro (20' st Sorrentino), Cesaretti (31' st Manconi). A disp.: Zanellati, Filippini, Konate, Munoz, Conti, Battista. All.: Torrente.
Arbitro: Delrio di Reggio Emilia (Lenza di Firenze e Biffi di Treviglio).
Reti: 9' pt Mazzocchi (S), 31' st Casiraghi (S), 33' st Casiraghi (S).
Ammoniti: Ierardi (S), Bacchetti (G), De Silvestro (G), Cucchietti (S). Angoli: 6-6. Recupero: 1' pt; 3' st. Spettatori: 1000 circa.
Risultati: Decima Giornata - Serie C - Girone B:
Carpi - Fano
1-0
69' Biasci (C), 75' Jelenic (C) rig.
Imolese - Feralpisalò
0-1
81' Ceccarelli (F)
Modena - Fermana
1-1
47' Pezzella (M), 60' Persia (F)
Ravenna - Arzignano Valchiampo
1-2
18' Bonalumi (A), 27' Purro (R), 72' Cais (A)
Rimini - Cesena
1-1
29' Butic (C) rig., 39' Arlotti (R)
Sambenedettese - Virtus Verona
1-2
7' Danieli (V), 15' Volpicelli (S), 69' Odogwu (V)
Sudtirol - Gubbio
3-0
9' Mazzocchi (S), 77' Casiraghi (S), 79' Casiraghi (S)
Triestina - Padova
2-0
45' Gomez (T), 57' Gatto (T)
Vicenza - Reggiana
1-0
40' Bruscagin (V)
Vis Pesaro - Piacenza
1-0
75' Voltan (V) rig.

18 OTTOBRE 2019
Si riparte da Bolzano con una nuova era. Impegno proibitivo contro l'ex fantasista Casiraghi

La prima volta di Torrente inizia da Bolzano. Come inizio senz'altro proibitivo. Anche se si ricorda quel 2-0 datato 9 gennaio 2011 quando i rossoblù espugnarono il Druso con i gol di Boisfer e Donnarumma nella prima frazione di gioco. Altra squadra, altra musica, ora la situazione è lontana anni luce rispetto allora. Un fatto da chiarire da subito: qua c'è solo da salvare il salvabile. Assenti ora per la trasferta altoatesina per il Gubbio la punta Tavernelli e il centrocampista El Hilali per problemi fisici. Il trainer Torrente non dovrebbe stravolgere un granchè, ma non sono esclusi colpi di coda. In poche parole è possibile l'impiego quindi di nuovo del 4-3-3. Ovvero Ravaglia in porta. Una difesa a quattro con Munoz, Cinaglia, Bacchetti e Zanoni. A centrocampo il trio Bangu, Benedetti e Sbaffo. Di punta il tridente con De Silvestro, Cesaretti e Meli. Non è escluso che Sbaffo possa essere impiegato come trequartista in una specie di 4-3-1-2: ovvero l'ex calciatore dell'Albinoleffe posizionato tra le linee a supporto di De Silvestro e Cesaretti; a centrocampo il trio Malaccari, Benedetti e Bangu; sulla linea difensiva l'impiego come terzino destro di Lakti. Un'altra possibilità remota è quello dello schieramento 5-3-2, che tuttavia potrebbe essere sperimentato a partita in corso. In tal caso il quintetto difensivo potrebbe essere con Munoz, Cinaglia, Maini, Bacchetti e Zanoni. A centrocampo il trio Bangu, Benedetti e Sbaffo. Di punta il duo De Silvestro e Cesaretti. Insomma, le incognite non sono poche perchè quando arriva un nuovo tecnico tutto può succedere. In casa Sudtirol rientrano Tait e Fink. Il trainer Stefano Vecchi di solito utilizza il 4-3-1-2 con Casiraghi dietro alle punte. Mentre nell'ultimo match ha adoperato il 4-3-3 con Rover, Petrella e Mazzocchi in attacco, a centrocampo il trio Morosini, Berardocco e Gatto (Casiraghi è partito dalla panchina). Appunto: l'ex di turno è Daniele Casiraghi tra i biancorossi, mentre sull'altra sponda è il portiere Federico Ravaglia. Ecco la lista dei 22 convocati per l'anticipo di sabato a Bolzano: Bacchetti, Bangu, Battista, Benedetti, Cesaretti, Cinaglia, Conti, De Silvestro, Filippini, Konate, Lakti, Maini, Malaccari, Manconi, Meli, Munoz, Ravaglia, Ricci, Sbaffo, Sorrentino, Zanellati e Zanoni.

16 OTTOBRE 2019
Giammarioli: "Ora cambia tutto: responsabilità e niente alibi". Torrente: "Ricreare genuinità"

Una vera rimpatriata. Vincenzo Torrente e Stefano Giammarioli hanno fimato un contratto fino a giugno 2021. Si aggiungono nello staff Romano Mengoni come preparatore atletico, Michele Barilari come collaboratore (c'è anche Michele Iannucci con un passato nell'Academy del Barcellona), con i già presenti Giovanni Pascolini e il dottor Giangiacomo Corbucci (che già avevano lavorato con il team di Torrente). Ma ecco le foto della prima giornata pure degli allenamenti. Il neo direttore sportivo Giammarioli è ficcante e mette in chiaro alcuni aspetti: "L'esperienza degli ultimi cinque anni del Gubbio dicono che il presidente era il presidente, ma a volte non si sapeva mai da dove veniva la decisione finale. Adesso le responsabilità sono solo mie e di Torrente. Il presidente ci ha dato carta bianca. Gestiamo tutti noi, senza trovare scuse, senza scaricare le cose su altri e sul passato, e la chiave della sede l'abbiamo solo noi. Perchè poi i rapporti umani si sgretolano. Bisogna dire sempre le cose come stanno con schiettezza. Chi non ha voglia di prendersi le responsabilità deve andare via: lo abbiamo già detto anche ai calciatori. La situazione va risolta se siamo uniti. Pure un giornalista è importante nella struttura: c'è chi rompeva le scatole in società ai giornalisti e poi gli chiedevano aiuto, oppure qualcuno si piccava perchè qualcuno scriveva qualcosa. Ma così non va. Un professionista deve avere rispetto dei ruoli. Serve organizzazione e nessuno deve avere alibi. Nel calcio non conta fare il filosofo, contano solo i numeri: bisogna fare punti. Dobbiamo riportare pure la squadra tra la gente. Demolisco pure una falsità: io e Pannacci non abbiamo mai litigato, non è che l'uno ha escluso l'altro: siamo amici di famiglia e ho detto tutto. Il mercato? A fine novembre avremo una idea ben chiara e interverremo nei punti giusti. Tuttavia siamo vigili. Questa squadra ha bisogno di cattiveria, tanti bravi ragazzi ma serve altro. Salvarsi oggi è come andare in serie B". Ma non usa giri di parole neanche il tecnico Vincenzo Torrente: "Ringrazio Giammarioli con il quale sono contento di tornarci a lavorare perchè vediamo il calcio allo stesso modo. Ringrazio il presidente Notari che mi ha sempre cercato e finalmente è arrivato il momento: sono qua perchè c'è anche una prospettiva. Dico subito di non pensare al passato perchè è stato un qualcosa di indelebile, storico e unico. Ora la situazione è completamente diversa. Salvarsi è come vincere un campionato. Non penso di fare stravolgimenti. Ho trovato una squadra giù di morale. In questo momento serve solo autostima. Ho visto alcune partite e ho notato che è una squadra che qualcosa ha creato, ma purtroppo ha concesso tanto. Non penso che sia una questione di modulo: ognuno di noi gioca con un 4-3-3, i miei principi sono diversi magari dal precedente allenatore, ma non è escluso che possa cambiare qualcosa a livello tattico. Per me conta l'atteggiamento, ciò non si può sbagliare. Dare tutto per la maglia, avere senso di appartenenza, soprattutto in questa piazza. Servono qualità tecnico-tattiche ma soprattutto quelle caratteriali. Ora ricreare entusiasmo e quella genuinità che si sono perdute. Bisogna riportare la gente allo stadio che ho visto non c'è più: mi è una venuta tanta tristezza. Ci vogliono le prestazioni e i risultati. Ma bisogna riportare anche i calciatori a contatto con la gente, parlare con loro, fare gli allenamenti con la gente, vivere con la città, soprattutto a Gubbio. Cosa ho detto alla squadra? Che il nostro campionato inizia sabato. Cancellare tutto. Voglio un'applicazione diversa, sia in fase difensiva che offensiva. Tutti sono in discussione. C'è un mix giusto, ma va valutato. Lavoriamo su nozioni concrete e semplici".

15 OTTOBRE 2019
Notari: "Solamente ho cercato di fare la scelta più giusta. Torrente e Giammarioli, io li stimo"

The day after. Il Gubbio cambia volto. Due figure nuove, anche se sono una vecchia conoscenza del calcio eugubino. Ne parliamo direttamente con il presidente Sauro Notari. Come è maturata la scelta innanzitutto di riportare Vincenzo Torrente a Gubbio? "Ormai da due settimane fa. Questo è quello che io avevo in mente. Ho traccheggiato, poi si è arrivati ad un punto che questo passo andava fatto. Da tanto tempo ho sempre sperato che Torrente tornasse qui. Un allenatore che ho sempre stimato. Con lui ho avuto da sempre un buon rapporto. Di conseguenza incominciamo insieme questa avventura. In particolar modo perchè ho pensato che fosse la persona più giusta e accreditata in questo momento per risollevare la situazione". Un po' più a sorpresa, non lo neghiamo affatto, il ritorno pure di Stefano Giammarioli nel ruolo di direttore sportivo. Cosa ci può dire in merito? "La stessa cosa di Torrente. Ho stima di lui. Onestamente ho ritenuto che fosse la persona ideale per dare una svolta. Oltretutto è di Gubbio e può essere l'elemento giusto per poter affiancare Torrente perchè tra l'altro hanno già potuto lavorare insieme. Ma vorrei aggiungere un parere...". Ma prego, dica? "Di certo nel calcio non c'è nulla. Non ho una bacchetta magica. Non so se ho fatto bene o fatto male. Se poi c'è qualcuno che ne sa più di me, si faccia avanti. Mi dicesse cosa devo fare. Le porte sono aperte. Ma il calcio è una brutta bestia. Ma posso ribadire che sto facendo di tutto per risalire la china. Questo è il mio carattere, non mi arrendo mai". A sorpresa, con tutta sincerità, ci sono state le dimissioni di Giuseppe Pannacci. Un suo commento? "Onestamente sono rimasto sorpreso pure io. In prima battuta ho pure respinto le sue dimissioni. Però Giuseppe mi ha detto che erano irrevocabili. Ho cercato pure di parlarci però lui aveva maturato questa decisione. Sinceramente non conosco nemmeno i motivi. Gli ho pure prospettato di stare vicino a me come uomo di fiducia e come supervisore. Mi ha risposto, no. Mi dispiace. Mi auguro che ci ripensi. Gliel'ho pure detto. Più di così, non so che altro dire". Tornando indietro nel tempo. Una estate dove c'è stata un'autentica rivoluzione nella rosa. Nei tempi che corrono poi diventa un'incognita perchè i risultati non arrivano subito. Forse questa rosa è stata anche troppo sopravvalutata all'inizio. Ad oggi, che ne pensa? "Non dovrei nulla perchè tutti direbbero: tu sei il presidente, sei tu che sei al comando e quindi certe scelte sono state avvallate anche dal sottoscritto. Ma è altrettanto vero che un pensiero ci è andato e qualche errore c'è stato. Posso aggiungere che io sono abituato a delegare e cerco di mettere le persone nel posto giusto. Talvolta ci si azzecca, ma purtroppo talvolta no. Perciò adesso ho sentito il bisogno nel cambiamento di mettere persone che ritengo siano giuste per portare avanti il discorso con la Gubbio Calcio. Speriamo di non essermi sbagliato. Se va bene, bravi tutti. Se non va bene, somaro io sono". Dopo tanti sacrifici economici, perchè è un dato di fatto e bisogna dirlo, si aspetta che arrivino questi benedetti risultati? Risponde secco: "Che dite? Embè!".

14 OTTOBRE 2019
It's a revolution. Esonerato Guidi e il suo staff. Si dimette il Ds Pannacci. Si chiude un ciclo

Gubbio revolution. Proprio così. Lo immaginavamo che il dopo partita contro il Carpi sarebbe diventato caldo. Ma nessuno si sarebbe mai immaginato che sarebbe diventato incandescente. In verità alcuni rumours giravano in tarda serata di domenica. Tra lo stupore e perplessità del caso. Alcuni di questi dettagli non hanno fatto altro che confermare questi rumours. Ma adesso è ufficiale. Adesso il Gubbio ha deciso di cambiare registro. Un taglio netto. Nella giornata sono arrivati due comunicati stampa quasi in simultanea (alle ore 13:28 e alle ore 13:31). Il primo recitava in sintesi: "Sollevato dall'incarico l'allenatore Federico Guidi e contestualmente, l'allenatore in seconda Andrea Cupi, il preparatore atletico Domenico Melino e il collaboratore tecnico Federico Santi". Dopo circa appena 180 secondi ecco il secondo in sintesi: "Si comunica che dopo un colloquio avvenuto in mattinata con il presidente Sauro Notari, il direttore sportivo Giuseppe Pannacci ha rassegnato le proprie dimissioni irrevocabili". Un autentico ribaltone. Il tecnico Guidi è il quarto allenatore esonerato negli ultimi due anni (prima di lui Cornacchini, Pagliari e Sandreani). Fa notizia l'addio del diesse Pannacci che ricopriva questo ruolo da giugno 2014, da quando cioè in pratica si è insediato in pianta stabile come presidente l'attuale patron Notari (dal 2004 invece era facente parte della struttura societaria, da dicembre 2008 aveva ricoperto il ruolo di direttore generale). Dopo oltre cinque anni di collaborazione finisce così il rapporto tra i due: in questo percorso è arrivata una retrocessione in serie D nel 2015 (con Acori e poi Bonura in panchina), una promozione in Lega Pro subito diretta dai dilettanti nel 2016 (con Magi alla guida), un sesto posto in serie C (e playoff centrati) nel 2017 (sempre con Magi), poi un quindicesimo posto nel 2018 (dove si sono succeduti Cornacchini, Pagliari e Sandreani in panchina), un dodicesimo posto nel 2019 (Sandreani prima e Galderisi poi, alla guida). Così arriviamo alla storia di questi giorni. Un avvio stentato e pure imprevisto: solo 6 punti racimolati in nove partite (nessuna vittoria), terz'ultimo posto in classifica a solo un punto dai fanalini di coda Arzignano Valchiampo e Imolese. La peggiore partenza a livello di numeri dopo la serie B. Un organico (staff in toto compreso) praticamente rivoluzionato da giugno in poi con 17 nuovi innesti tra i calciatori che non hanno portato i frutti sul campo. Un programma che in estate prevedeva di riportare entusiasmo e più gente allo stadio: un obiettivo che purtroppo, finora, e lo diciamo a malincuore, è stato completamente disatteso. Adesso, chiunque arriverà, avrà davvero una brutta gatta da pelare. Non sarà facile riesumare una squadra che sembra in caduta libera in maniera irreversibile, che mostra lacune anche a livello caratteriale oltre che a livello tecnico. Si parla ad alta voce che ci potrebbe essere un clamoroso ritorno. In auge Vincenzo Torrente, con sbalordimento pure Stefano Giammarioli, che insieme a Gubbio hanno vinto due campionati. Giammarioli lo conferma a Tuttoc.com dicendo: "Ho avuto una chiacchierata col presidente, sono molto legato a questa città. So che anche a Torrente piacerebbe lavorare con me, perciò è un nome molto caldo. Mi dispiace molto per le dimissioni di Pannacci, siamo amici di famiglia". Un'autentica rimpatriata. Ma oggi la musica è diversa. Non ci sono maghi con la bacchetta magica nel calcio. Non c'è ricetta. Serve tempo, idee, servono calciatori idonei al progetto. Serve perseverare nel lavoro e negli investimenti. Stop.

13 OTTOBRE 2019
Guidi: "Nessun rimpianto, dato tutto". Meli: "Sì, ma la mentalità...". Le foto di Gubbio-Carpi

Gubbio, altro ko (il terzo) e nessuna vittoria in nove partite. Saric apre le danze, Sbaffo pareggia su rigore ma nel finale un tiro dal limite di Biasci (è leggermente deviato da Konate) finisce in fondo al sacco. Cala il sipario. Ma più che altro cala il buio al Barbetti. La classifica parla chiaro: un solo punto di distanza dall'ultimo posto. Ma adesso tutto può succedere nelle prossime ore. Ne parleremo nel dettaglio nel finale dell'articolo (con clamorose possibili sorprese). Prima la parola ai protagonisti. Il trainer Federico Guidi: "Ci è andata male, ma il risultato non rispecchia l'andamento della gara. Una lettura sbagliata in avvio di gara, ma siamo stati puniti da due tiri. Negli ultimi venti metri ci è mancato l'ultimo passaggio. Ci gira tutto storto, un periodo così. Peccato perchè la squadra ha qualita tecniche importanti, non mi aspetto certi errori. Solo sei punti in nove partite? Avverto il momento, però non ho rimpianti e non mi abbatto". Parla un timido Marco Meli che è telegrafico: "Fa male. Perdiamo ancora nonostante la prestazione. Siamo partiti troppo piano. L'abbiamo ripresa. Ci è mancata la cattiveria negli ultimi trenta metri. Occorre cambiare mentalità". É più pragmatico il tecnico del Carpi, Giancarlo Riolfo: "Io voglio vincere, tutte le partite. Volevo tre punti con la testa. Così è stato perchè la squadra ci ha messo anche il cuore. Nella prima mezz'ora la gara poteva essere già sul 3-0, c'è stato solo il nostro dominio e invece abbiamo subito il rigore. Sbagliare poco è essenziale nella categoria". Ma come dicevamo prima, ora la situazione è critica e possono avvenire dei colpi di scena. La posizione di Guidi è in bilico e si potrebbe aprire un nuovo capitolo. Si parla di un possibile papabile: il nome in pole position è quello di Torrente (in vantaggio su Capuano e Maurizi). Ma non è tutto. In discussione ci potrebbe essere pure una new entry. Come rivelato durante la trasmissione televisiva «Campo Aperto» su Tef Channel domenica sera, si potrebbe aprire un nuovo scenario inaspettato: cioè si è parlato di un eventuale avvicinamento verso Giammarioli, ex Ds dei rossoblù, che tra l'altro era in tribuna domenica. Ovviamente quella riferita è solo un'ipotesi ma è chiaro che i prossimi giorni saranno ardenti. Ecco intanto le foto del match. Fotoservizio di Simone Grilli.

13 OTTOBRE 2019
Gubbio, ancora ko: 1-2 per il Carpi. Saetta di Saric, Sbaffo pareggia, ma Biasci gela tutti

Gubbio contro il Carpi. Il trainer Guidi conferma il 4-3-3. Ravaglia in porta. Un quartetto in difesa con Cinaglia, Konate, Bacchetti e Zanoni. Trio di centrocampo con Bangu, Benedetti e Sbaffo. Un tridente d'attacco con Tavernelli, Cesaretti e Meli. La cronaca. Pronti e via, subito avanti il Carpi. Al 2' c'è Vano che va via in area a Bacchetti e serve in mezzo per Pezzi che calcia al volo di destro dal limite: Ravaglia con i pugni ci deve mettere una pezza salvandosi in angolo. Al 4' triangolazione volante tra Saric, Simonetti e Vano, con quest'ultimo che sottoporta manca di poco il bersaglio: la palla sfiora davvero di un niente la traversa. Al 9' ancora gli ospiti con Pezzi che lancia sul filo del fuorigioco Vano che si porta a tu per tu con il portiere, ma il centravanti biancorosso calcia addosso a Ravaglia che tuttavia evita il pericolo con i piedi in uscita. All' 11' si fa pericoloso Tavernelli in una percussione in avanti, il portiere Nobile in uscita lo anticipa. Al 19' cincischia Ravaglia con Vano che fa pressing e rischia di segnare, ma la palla fortunatamente va a lato. Al 30' il Carpi va in vantaggio con una saetta di destro di Saric dal limite, la palla fulminea sorprende tutti e si insacca a mezz'altezza nell'angolo alla destra del portiere. Al 33' però il Gubbio trova il pareggio per un fallo in area di Pellegrini su Meli: dal dischetto Sbaffo rimane glaciale e di piatto destro insacca la sfera radente in fondo al sacco. Al 43' va via veloce sulla destra Saric che crossa in area, Vano di testa anticipa tutti ma calibra centrale e così Ravaglia para senza affanni. Ripresa. All' 8' pericolo: corner di Carta in area, la palla va verso Saric che calibra un tiro di sinistro al volo radente, Ravaglia compie un autentico miracolo intercettando la palla con la mano destra da terra. Ma al 36' il Carpi trova il raddoppio: fa tutto il nuovo entrato Biasci che fa partire un tiro a girare di destro dal limite che si insacca a fil di palo alla sinistra del portiere. Cala il sipario.
Tabellino: Gubbio - Carpi (1-2):
Gubbio (4-3-3): Ravaglia; Cinaglia (1' st Munoz), Konate, Bacchetti, Zanoni (30' st Filippini); Bangu (43' st De Silvestro), Benedetti, Sbaffo; Tavernelli (1' st Sorrentino), Cesaretti (30' st Manconi), Meli. A disp.: Zanellati, Conti, Lakti, Malaccari, Ricci, Battista. All.: Guidi.
Carpi (4-3-1-2): Nobile; Pellegrini, Sabotic, Ligi, Lomolino; Simonetti (18' st Hraiech), Pezzi (31' st Fofana), Carta (31' st Mastaj); Saric (16' st Maurizi); Vano, Jelenic (18' st Biasci). A disp.: Rossini, Rossoni, Varoli, Clemente, Boccaccini, Grieco, Carletti. All.: Riolfo.
Arbitro: Vigile di Cosenza (Abruzzese di Foggia e Pappagallo di Molfetta).
Reti: 30' pt Saric (C), 34' pt Sbaffo (G) rigore, 36' st Biasci (C).
Ammoniti: Meli (G), Sabotic (C), Cesaretti (C). Angoli: 7-5. Recupero: 2' pt; 4' st. Spettatori: 872 (498 abbonati); di cui 51 da Carpi.
Risultati: Nona Giornata - Serie C - Girone B:
Arzignano Valchiampo - Modena
1-1
43' Piccioni (A), 60' Sodinha (M)
Cesena - Sambenedettese
1-3
24' Rapisarda (S), 29' Angiulli (S), 60' Borello (C), 77' Miceli (S)
Fano - Rimini
0-0
Feralpisalò - Sudtirol
1-0
37' Scarsella (F)
Fermana - Imolese
0-1
87' Sall (I)
Gubbio - Carpi
1-2
30' Saric (C), 34' Sbaffo (G) rig., 81' Biasci (C)
Padova - Ravenna
1-2
59' Nocciolini (R) rig., 65' Nocciolini (R), 81' Pesenti (P)
Piacenza - Vicenza
2-1
15' Marotta (V) rig., 75' Pergreffi (P), 92' Della Latta (P)
Reggiana - Triestina
3-1
35' Kargbo (R), 44' Malomo (T), 54' Varone (R), 89' Kargbo (R)
Virtus Verona - Vis Pesaro
3-1
5' Cazzola (Vv), 39' Danti (Vv), 57' Sirignano (Vv), 89' Grandolfo (Vp)

12 OTTOBRE 2019
Vigilia con il Carpi: out El Hilali e Maini. Guidi parla pure della squadra, tattica e statistiche

Vigilia della partita contro il Carpi. Il Gubbio deve fare a meno dello squalificato Maini, oltre che di El Hilali infortunato. Il trainer Federico Guidi parla dopo la rifinitura: "La squadra ora sta dimostrando solidità. Avremo una partita difficile perchè troveremo un Carpi costruito per stare nei piani alti della classifica dopo la retrocessione. Di solito hanno un approccio violento nelle partite, perciò dobbiamo essere bravi a farli allungare. Al di là di ciò non abbiamo nessun timore perchè da parte nostra le nostre prestazioni ci sono sempre state. Nelle ultime tre partite ho visto uno spirito diverso, c'è voglia di dare quel qualcosa in più per raggiungere la vittoria. Un qualcosa che per sfortuna, per demeriti nostri e meriti degli avversari non è arrivata. Credo che la mia squadra abbia ottime qualità tecniche. Definire il mio 4-3-3? Diciamo che ammiro molto Sarri, soprattutto per quello che fece ad Empoli". Il tecnico tuttavia non ci sta quando si parla di tattica e delle statistiche: "Un cambio modulo? Non ci penso nemmeno perchè non ci credo. Non credo ai moduli di gioco standard. Nel calcio di oggi una squadra deve essere dinamica e non statica. Talvolta noi costruiamo con tre da dietro, magari con un terzino stretto o un play che si abbassa o una mezzala che si apre. Ho letto mille classifiche e mille confronti. Per me lasciano il tempo che trovano. Ogni stagione è diversa, le squadre sono diverse e le avversarie idem. Il nostro raggruppamento è una B2". É la serie C che si sarebbe mai aspettato? "Che è un campionato con difficoltà clamorose, lo sapevo. Sapevo che dovevo pagare lo scotto orientato sulla lettura del gioco e orientato esclusivamente sul risultato, invece di pensare solo al miglioramento della mia squadra come avveniva nelle giovanili. L'ho capito subito da Trieste". Detto ciò, scontato il 4-3-3 con questo probabile undici iniziale. Ravaglia in porta. Quartetto di difesa con Cinaglia, Konate, Bacchetti (seppur febbricitante) e Zanoni. Un trio di centrocampo con Sbaffo, Benedetti e Bangu. In attacco De Silvestro, Cesaretti e Tavernelli (ma è in ballottaggio con Meli). Nodi che tuttavia verranno sciolti alla fine. La lista dei 22 convocati: Bacchetti, Bangu, Battista, Benedetti, Cesaretti, Cinaglia, Conti, De Silvestro, Filippini, Konate, Lakti, Malaccari, Manconi, Meli, Munoz, Ravaglia, Ricci, Sbaffo, Sorrentino, Tavernelli, Zanellati e Zanoni. Sull'altra sponda parla Giancarlo Riolfo: "Non sottovalutiamo il Gubbio che è squadra organizzata", chiosa su Carpifc.com.

10 OTTOBRE 2019
Con il Carpi dopo 19 anni. L'ultima vittoria nel 1972. Ex: Ferri Marini in gol, mentre Gomez...

Gubbio e Carpi, l'ultimo incontro nel campionato: fu nella stagione 1999-2000 in serie C2 (girone B). L'allenatore era Ettore Donati in panchina. Si era giocato il 12 marzo 2000 e finì in parità (1-1): in rete Spilli e Mazzocchi. Alla fine della stagione la Torres Sassari salì in C1, mentre lo stesso Carpi fu retrocesso (terminò fanalino di coda). Ma c'è anche un precedente molto datato. Cioè il campionato di serie D (girone D) della stagione 1971-1972. Si è giocato con precisione il 12 marzo 1972. Il Gubbio allenato allora da Aldo Agostinelli si impose per 2-1 sul Carpi con reti di Chiaraluce e Biagioli. La curiosità viene dalla circostanza che da quella annata il Gubbio cominciò a giocare delle partite in casa lontano dal vecchio stadio comunale San Benedetto per poi recarsi nell'impianto del "Beniamino Ubaldi", in attesa della costruzione del nuovo stadio Polisportivo San Biagio (cioè quello che oggi è denominato Pietro Barbetti). Tutte nozioni che si possono estrapolare dal libro "Rossoblù" con le foto di Gianfranco Gavirati e scritto da Gianluca Sannipoli, ormai una bibbia del calcio storico dei rossoblù. Con curiosità in quella stagione vinse il campionato il Ravenna che salì in serie C, retrocedettero in Promozione in successione Cervia, Fabriano e Vis Pesaro. Ormai sono passati 47 anni. Ora il Gubbio si ritrova a giocarsi contro gli emiliani. La squadra biancorossa è retrocessa dalla serie B, allenata da Giancarlo Riolfo. C'è un precedente sfortunato per il Gubbio contro questo allenatore. Basta tornare ai playout del 2015 e lo stesso Riolfo allenava il Savona con il quale proprio i rossoblù dovevano giocarsi la salvezza: finì male perchè la squadra ligure si impose per 2-1 in terra savonese nella gara di andata (reti di Demartis, Sanna e Casiraghi), mentre nel ritorno a Gubbio la compagine rossoblù non andò oltre il pareggio (1-1, gol di Carta e Rosato) e retrocedette nei dilettanti. Fu un precedente sventurato. In quell'occasione il tecnico Riolfo adottava un modulo con un centrocampo a rombo, cioè lo stesso schieramento (il 4-3-1-2) che sta adottando oggi con la squadra emiliana. Con questo possibile undici. Nobile in porta. Quartetto di difesa con Pellegrini, Sabotic, Ligi e Lomolino. Un trio di centrocampo con Saber, Pezzi e Carta. Funge da trequartista Saric che è a supporto del duo Vano e Jelenic. In casa Gubbio non c'è via d'uscita. Dopo otto partite nessuna vittoria, perciò serve da subito un cambio di rotta imminente per togliersi dalle sabbie mobili dei playout che per ora sono una dura realtà. É vero che ancora il campionato è all'inizio, ma è altrettanto vero che bisogna darsi una mossa. Intanto si deve fare i conti con un acciacco. Il centrocampista Mattia El Hilali ha subito un infortunio muscolare del retto femorale destro, trattasi di una recidiva di un vecchio infortunio patito ai tempi del settore giovanile del Milan (lo spiega con una nota la società con un comunicato stampa): i tempi di recupero sono tutti da stabilire. News in pillole. Storia di ex. L'attaccante Daniele Ferri Marini gioca nel Potenza, secondo in classifica nel girone C di serie C dietro alla capolista Ternana. In Coppa Italia, mercoledì contro il Rende, la squadra lucana ha vinto per 4-1 con una doppietta proprio di Ferri Marini. Lo si può vedere in questo link. Mentre l'argentino Juanito Gomez (cannoniere dei rossoblù verso la volata in serie B, poi in serie A con l'Hellas Verona) si è aggregato con il Rimini. Lo scrive il Corriere di Romagna in questo link. Intanto il gruppo del tifo organizzato dei Gubbio Supporters ha deciso per l'autosospensione (niente tifo in casa e in trasferta). Lo scrive il sito web Sportpeople.net che ha pubblicato un comunicato in tal senso.

09 OTTOBRE 2019
Benedetti: "Da escluso la mia forza è stata la tranquillità. Integralità morale da professionista"

Parla il centrocampista Alessio Benedetti. Una storia particolare la sua. Questa estate era finito sul mercato, fuori dai piani tecnici e societari, mentre adesso si ritrova addirittura a giocare da titolare da tre partite a questa parte. Curioso ma vero. Ma come ci si trova da esodato a integrato? "Sì, giusto: ho passato dei mesi particolari. La mia forza è stata che ho affrontato tutto con la massima serenità. Non mi sono fatto condizionare dalla contingenza e congiuntura del momento pensando solo a me stesso. Ho pensato solo a tenermi in forma e in condizione fisica ottimale, sono venuto al campo sempre con il sorriso e ho parlato il meno possibile. Insomma ho voluto mantenere una certa integralità morale che dovrebbe essere parte integrante di qualsiasi calciatore e professionista. Quando poi si è chiuso il mercato, ovvero quando non si è trovata una soluzione condivisa, non ci sono stati problemi. Anzi, sono venuto incontro anche alla società dal punto di vista economico (con decurtazione dello stipendio ndr). E quando adesso mi ha richiamato il mister in campo mi sono fatto trovare pronto e per me non è stata di certo una rivincita. Vorrei aggiungere inoltre che Gubbio potrebbe diventare non un punto di passaggio ma un punto di arrivo. Questa società ha tutto per fare bene, in questo momento storico ce ne sono poche in giro così, perciò si può fare di più di quanto si è fatto fino ad ora. Adesso spetta solo ai calciatori saper trascinare l'ambiente. Dobbiamo riportare Gubbio dove merita e dobbiamo ricreare entusiasmo". Parliamo del campo giocato. Una volta in vantaggio il Gubbio non riesce a portare a casa l'intera posta. É successo pure a Reggio Emilia. Ma c'è una spiegazione? "Certamente. La partita si era messa per il verso giusto da parte nostra. In alcune ripartenze potevamo anche chiuderla. Però abbiamo fallito le nostre occasioni. Di conseguenza abbiamo subito tanti cross dagli avversari e su uno di questi è arrivato il gol di Marchi (che è forte e ci ha punito), ma noi non siamo stati efficaci ad allontanare la palla bene. Ma stiamo trovando una certa compattezza che può servire nella categoria". Gubbio, questa vittoria è una chimera? "Ma siamo in crescita. Adesso ci vorrà cattiveria, carattere e rabbia agonistica per vincere. Dobbiamo stare sempre sul pezzo e non lasciare spazi. Ma serve pure quel pizzico di malizia e ignoranza che diventano basilari nella serie C. Diciamo che dal punto di vista tecnico-tattico non ci manca nulla perchè il mister ci fornisce tutto quello che serve. Perciò dipende da noi calciatori scendere in campo con il giusto atteggiamento". Ma domenica c'è il Carpi, quindi? "Una squadra solida e con elementi in rosa di categoria superiore. Ma per noi è giunta l'ora di fare rispettare il fattore campo. Dobbiamo mettere in atto la nostra qualità ma servirà intensità".

08 OTTOBRE 2019
Bartolucci: "A Gubbio fu un sogno. Mentalità in campo e schiettezza fuori. Ora in serie C..."

Adesso ha appeso le scarpette al chiodo, ma con gli amici, a Stia, in un paese nell'aretino, continua a giocare nel calcio amatoriale. Oltretutto ha intrapreso la carriera da fisioterapista nel fiorentino. Tutti si ricordano di Giovanni Bartolucci, terzino che ha vinto il campionato di Prima Divisione con Torrente e poi ha partecipato pure nell'annata in serie B nella stagione successiva. C'è un dato curioso. Cioè, l'ultima volta che il Gubbio ha vinto a Reggio Emilia (contro la Reggiana) era il 13 marzo 2011 con 630 eugubini al seguito, con la rete decisiva di Donnarumma. Poi niente vittorie, come una domenica fa. Ci dica: "Ma che bello, solo ricordarlo. Era un momento magico. In quell'istante avevamo capito che si poteva arrivare fino in fondo e realizzare un sogno che si è creato strada facendo: all'inizio si pensava alla salvezza da neopromossi. Sapevamo che non dovevamo sbagliare nemmeno una partita perchè il Sorrento ci stava dietro con il fiato al collo. Con ciò vi svelo un aneddoto...". Ma prego, dica? "Alla fine dell'allenamento, il giorno prima della partita, io e Silvano Raggio Garibaldi ci eravamo sdraiati sull'erba e ci parlavamo dicendo: «Ma pensa se arriviamo a fine maggio e siamo qui sdraiati avendo vinto il campionato». Erano partite stupende. Giocavamo sempre delle finali. Si era creata un'unione d'intenti incredibile. Mister Torrente era stato bravo ad inculcarci una mentalità a tutto il gruppo che lo rese perfettamente coeso. Un organismo che si muoveva con sincronismo: lo posso dire forte, eravamo veramente forti". Diciamo che si era formato un qualcosa di speciale quindi, è così? "Sì, pure oggi riparlarne è come rivivere un sogno. Ma in verità funzionava tutto. La città ci ha esaltato, gli addetti ai lavori tutti prodigati con abnegazione nel proprio lavoro, si era creata un'alchimia totale. É stato così bello che può essere tutto definito come una leggenda. Dico, c'era un ambiente di estremo rispetto e schiettezza, pure con la stampa e con tutti quanti". Piccola nota: tutto ciò è andato scemando negli ultimi anni a dir la verità. Torniamo a noi. Perciò per vincere serve un ambiente schietto e genuino? "Di sicuro. Per noi fu molto importante: avere quell'appoggio onesto e schietto di tutte le componenti ci ha dato sicurezza, fiducia, stimoli e stima. Era una famiglia. Tutto ciò me lo porto ancora dentro di me". Ora vedere gente come Donnarumma in serie A, cosa pensa? "Ma si capiva già che Alfredo avrebbe fatto carriera. Era giovane ma si vedeva che era un vero calciatore". Altri nomi: Lamanna, Caracciolo, Gomez Taleb che sono finiti in serie A, Galano che tutt'ora è in serie B. Niente male, no? "Dico che quell'anno lì è servito pure a loro per crescere e per prendere insegnamenti dal mister. Questo è stato uno step che gli ha permesso oggi di essere dei grandi calciatori. Non nego che fa effetto e mi riempie di orgoglio". Forse l'unico rammarico quella serie B finita poi male, giusto? "Nel vissuto ero molto arrabbiato: non ci godemmo la cadetteria come invece avremmo meritato. Sono stati fatti tanti errori, ma a 360 gradi. Quando ci sono troppi cambi di allenatore vuol dire che qualcosa non va. Mi sarebbe piaciuto che fosse stata mantenuta la squadra dell'anno prima per giocarla con quelle forze. Invece mister Torrente andò via, sei undicesimi dei titolari non furono confermati. La squadra era quasi nuova e pure io ne ho risentito: non riuscì a dare tutto me stesso come l'anno prima". Riflessione esplicita. Pensare che il Gubbio negli ultimi due anni ha cambiato cinque allenatori, perciò? "Servono anni per trovare un giocattolo che funziona. Molto difficile è costruirlo. Quando funziona non va poi smembrato perchè c'è l'amalgama ed è una questione di empatia". Appunto, il Gubbio ha cambiato 17 calciatori quest'anno: "Di certo influisce. Ma ormai la serie C è diventata un porto di passaggio. Tanti i calciatori giovani in prestito. Però tutto ciò va in conflitto per la costruzione di un progetto". A Gubbio è calato anche il pubblico: "Peccato. Per noi fu davvero il dodicesimo uomo in campo, seguiti constantemente dentro e fuori casa. Ma ormai i tempi sono cambiati. Ma è pur vero che il pubblico va stimolato e deve sentirsi parte integrante di uno spettacolo. Vuole vedere rispecchiata la propria passione".

07 OTTOBRE 2019
Dossier. La peggior partenza, mai così dopo la serie B. Statistica a confronto con la grafica

Mai un Gubbio così in difficoltà nel dopo serie B. Mai un Gubbio così in affanno da quando si colloca nella terza serie. Sicuramente, finora, è il peggior Gubbio dell'era Notari (a livello di numeri si intende). La statistica purtroppo parla chiaro. Dopo otto giornate una serie di pareggi infiniti (6) e due sconfitte, per la vittoria la casella è ferma a zero (mai successo in serie C). Una partenza così burrascosa perciò non ha precedenti, tranne la parentesi in serie B per intenderci. Neppure la difficile partenza di Magi in serie D nel 2015 fu così stentata. L'anno scorso nello stesso periodo con Sandreani in panchina erano stati raccolti due punti in più rispetto ad oggi: ovvero 8 punti, frutto di una vittoria, cinque pareggi e due sconfitte. Stesso trend si è verificato l'annata precedente (2017) con Cornacchini e poi con l'avvento di Pagliari in panchina: 8 punti maturati dopo due vittorie, due pareggi e quattro sconfitte. Stessi punti che furono racimolati da Bucchi nel 2013: perciò 8 punti con una vittoria, cinque pareggi e due ko. Un pochino meglio la partenza di Acori nel 2014: ovvero 9 punti con due vittorie, tre pareggi e tre sconfitte (e alla fine fu retrocessione nei dilettanti). A salire (in terza serie) si annota il dato iniziale del 2012 con Sottil alla guida: 14 punti con quattro vittorie, due pareggi e due sconfitte. Il dato più elevato si è registrato nell'avvio di campionato del 2016 con Magi in panchina: 16 punti in otto partite (la media di due punti a partita) con cinque vittorie (pari al 63%), un pareggio e due sconfitte. Fu una partenza tra l'altro migliore di quella di Torrente nel 2010: furono raccolti infatti 13 punti (quattro vittorie, un pareggio e tre sconfitte). Ma poi quel Gubbio diede una svolta al campionato che si concluse con una magica cavalcata verso la serie B. Appunto, la cadetteria, dove si prende nota l'avvio più sofferto: nel 2011, con Pecchia in panchina, partenza con quattro sconfitte e poi quattro pareggi di seguito per un totale di appena 4 punti racimolati in otto partite. Ma curiosamente alla nona giornata arrivò la prima vittoria sulla Nocerina, in casa, per 2-1, il 9 ottobre 2011: in rete Ciofani e Ragatzu per il Gubbio. Che sia beneaugurante per la partita di domenica con il Carpi. Per il dettaglio completo ecco la tabella della statistica. D'altronde, se andiamo oltre, la statistica ci dice che se il Gubbio continua di questo passo, dopo 38 giornate finirebbe il campionato a quota 29 punti. In breve, per dirla tutta, il Fano, fanalino di coda nella passata stagione, ha chiuso a quota 38 punti in classifica. Numeri che parlano da soli. Serve una netta sterzata. Così non va.

06 OTTOBRE 2019
Guidi: "Bella prova". Zanoni: "Un sogno". Alvini: "Noi il pallino". Le foto di Reggiana-Gubbio

Il Gubbio soffre di "pareggite" dove in otto giornate ha ottenuto 6 pareggi e 2 sconfitte. Un pari che sa di zuccherino, non sfama e il Gubbio rimane ancora a digiuno di vittorie. Il gol di Zanoni (seppur con la complicità di Narduzzo) aveva illuso, ma la squadra non regge l'urto nella ripresa della Reggiana che riagguanta il pareggio con Marchi. Il trainer rossoblù Federico Guidi vede la prova della sua squadra in maniera positiva: "Bella partita. Bella prova. Un unico rimpianto: l'occasione fallita da Cesaretti solo davanti alla porta poteva regalarci il 2-0 e cambiava l'inerzia della partita. Saremmo rientrati in campo nella ripresa con una fiducia ben diversa. Invece abbiamo avuto la reazione di una Reggiana che si trova in grande forma. Tuttavia risposta egregia della squadra. Serve del tempo, ma le metodologie di lavoro cominciano ad essere acquisite. Abbiamo concesso poco. Pure in inferiorità numerica ci siamo difesi bassi, però non abbiamo disdegnato. Questo significa che stiamo metabolizzando tutti quei concetti che vengono insegnati nelle due fasi. Intravedo volontà e carattere da parte dei ragazzi. Le prestazioni ci sono, manca solo la vittoria. Mi auguro che nella prossima partita in casa contro il Carpi il pubblico ci aiuti". Telegrafico Enrico Zanoni, titolare e in gol: "Esordire tra i professionisti così... un sogno". L'allenatore dei granata Massimiliano Alvini non ci sta: "Ma ci è mancata solo la vittoria perchè la prestazione c'è stata. Ci è mancato l'ultimo passaggio, troppi errori nelle rifiniture tecniche e troppi cross finiti a vuoto. Dico questo perchè il pallino del gioco è stato continuamente nostro, soprattutto in ampiezza. Tante assenze in attacco? Certamente si è sentito lì in attacco, mi auguro di recuperare al più presto tutti quanti". Poi le parole dell'autore del pareggio Mattia Marchi: "Abbiamo creato diverse occasioni, abbiamo subito il gol, ma abbiamo avuto una reazione bella e positiva. Il mio gol? Provato in allenamento, tutto merito di Staiti...". E proprio Lorenzo Staiti dice: "Questa squadra ha la mentalità per vincere. Perciò siamo molto arrabbiati. Tanta mole di gioco, ma non siamo stati concreti. Pure l'arbitraggio è stato sfavorevole. Peccato, questa rabbia la useremo domenica prossima". Ecco le foto (20 immagini) di Reggio Emilia. Fotoservizio di Gianni Santandrea. Con la collaborazione di Andrea Montanari del Reggio Audace Fc.

06 OTTOBRE 2019
Gubbio parte, Reggiana risponde (1-1). Zanoni segna di testa, nella ripresa lo imita Marchi

Gubbio contro la Reggiana. Il trainer Guidi conferma il 4-3-3. Ravaglia in porta. Quartetto in difesa con Cinaglia, Maini, Bacchetti e Zanoni. Un trio di centrocampo con Sbaffo, Benedetti e Bangu. In attacco il tridente De Silvestro, Cesaretti e Tavernelli. La cronaca. In avvio (1') ci prova subito Sbaffo con un tiro di destro dal limite, palla che sorvola sopra il montante. Al 14' su un angolo di Varone in area, Costa svetta di testa e schiaccia a rete, palla che sibila di poco a lato. Capovolgimento di fronte (15') con benedetti che serve Tavernelli che calcia prontamente in porta di destro, para in tuffo Narduzzo. Al 19' è Staiti che lancia in un corridoio Marchi che una volta entrato in area calcia al volo di sinistro, ma salva tutto Maini che fa muro con il corpo. Al 25' una palla vagante sulla trequarti con Benedetti che prova il tiro al volo, ma è telefonato, perciò para a terra senza problemi Narduzzo. Al 37' un lancio di Rossi in area, sponda di Marchi per Varone che incorna a rete, palla che sfiora di poco la traversa. Nel momento di maggiore pressione dei granata, arriva il colpo di scena. Infatti al 39' il Gubbio passa in vantaggio: De Silvestro va via sulla destra e crossa in area, Zanoni colpisce di testa, ma Narduzzo è incerto (papera stile Pepe Reina in Genoa-Milan sul gol di Schone), la palla gli sfugge tra le mani e finisce in rete. Al 43' però il Gubbio manca una clamorosa occasione: Tavernelli ruba palla a sinsitra a Libutti e mette in area, dove Bangu serve Cesaretti che da posizione favorevole manca la stoccata vincente con una conclusione debole e imprecisa, e la palla sfila a lato. Ripresa. Al 13' trova subito il pareggio: duettano in velocità sulla destra Varone e Staiti, con quest'ultimo che pennella in area un cross al bacio dove sbuca Marchi che di testa deposita la sfera proprio sotto al sette. Al 27' un altro brivido quando Libutti crossa in area da destra, Marchi cerca il bis di testa, ma stavolta la palla sorvola sopra la traversa. Al 31' il Gubbio resta in dieci per fallo di Maini su Kargbo per doppio cartellino giallo. Al 37' ancora Libutti pennella in area, il solito Marchi gira di testa verso l'angolino, la palla fa la barba al palo. Il Gubbio stringe i denti fino alla fine e porta a casa un punticino.
Tabellino: Reggiana - Gubbio (1-1):
Reggiana (3-5-1-1): Narduzzo; Spanò, Rozzio, Costa; Libutti (40' st Radrezza), Rossi, Varone, Espeche (17' st Kargbo), Favale (17' st Santovito); Staiti (26' st Zanini); Marchi. A disp.: Voltolini, Martinelli, Kirwan, Haruna, Muro. All.: Alvini.
Gubbio (4-3-3): Ravaglia; Cinaglia, Maini, Bacchetti, Zanoni; Sbaffo, Benedetti, Bangu (24' st Lakti); De Silvestro (24' st Sorrentino), Cesaretti (32' st Konate), Tavernelli (40' st Meli). A disp.: Zanellati, Filippini, Munoz, Malaccari, Ricci, Battista. All.: Guidi.
Arbitro: Giordano di Novara (Salvalaglio di Legnano e Vitali di Brescia).
Reti: 39' pt Zanoni (G), 13' st Marchi (R).
Espulso: 31' st Maini (G) per doppa ammonizione. Ammoniti: Benedetti (G), Bangu (G), Favale (R), Cinaglia (G), Ravaglia (G). Angoli: 8-3. Recupero: 2' pt; 6' st. Spettatori: 5832 (di cui 5017 abbonati).
Risultati: Ottava Giornata - Serie C - Girone B:
Carpi - Feralpisalò
1-0
32' Carta (C)
Imolese - Fano
0-1
85' Parlati (F)
Padova - Arzignano Valchiampo
2-0
45' Kresic (P), 77' Buglio (P)
Reggiana - Gubbio
1-1
39' Zanoni (G), 58' Marchi (R)
Rimini - Virtus Verona
1-2
53' Manfrin (V), 64' Van Ransbeeck (R), 69' Odogwu (V)
Sambenedettese - Piacenza
4-2
27' Paponi (S), 43' Cernigoi (S), 54' Cernigoi (S), 67' Cernigoi (S), 69' Paponi (P), 92' Cernigoi (S)
Sudtirol - Modena
4-3
15' Bearzotti (M), 19' Morosini (S), 22' De Grazia (M), 24' Casiraghi (S), 69' Morosini (S), 74' Mazzocchi (S), 89' Rossetti (M)
Triestina - Ravenna
0-1
92' Nocciolini (R)
Vicenza - Cesena
2-1
21' Sarao (C) rig., 29' Vandeputte (V), 52' Giacomelli (V) rig.
Vis Pesaro - Fermana
1-1
16' Maistrello (F), 90' Malec (V)

05 OTTOBRE 2019
Gubbio verso il Mapei Stadium senza El Hilali e Manconi. Partita chiave per mister Guidi

Gubbio contro la Reggiana senza il centrocampista El Hilali e l'attaccante Manconi, non convocati. Ma è il mister Federico Guidi alla vigilia del match al Mapei Stadium che fa il punto della situazione dopo la rifinitura: "La Reggiana in questo momento è la più solida del campionato. Conosco la maniacalità nel lavoro da parte del tecnico Alvini. Squadra che riesce ad interpretare le due fasi in maniera direi eccezionale e con intensità. Una rosa che, al di là delle assenze, ha qualità. Dico ho grande stima di Kargbo perchè lo conosco dai tempi di Campobasso e Crotone, perciò aggiungo che è un calciatore estremamante fastidioso nella profondità ed è un nome che avevo fatto alla società del Gubbio. Ci sarà inoltre un fattore campo con la tifoseria granata che ha superato 5000 abbonamenti (5017 per la precisione ndr). Un clima non facile e perciò ci vorrà il miglior Gubbio per strappare dei punti. Tutti noi dobbiamo fare qualcosa in più perchè finora ci ha impedito di arrivare alla vittoria. Ma abbiamo fatto passi da gigante. Ci serve tanta rabbia ai massimi livelli perchè finora non è bastato per raggiungere i risultati. Se un punto sarebbe buono? Non è il nostro modus operandi di cercare un pareggio perchè vogliamo con tutte le nostre forze cercare di vincere la partita. L'allenatore è il capro espiatorio? Ma fa parte del mestiere, so anche che se non ci fossero i risultati c'è la soluzione che si possa cambiare l'allenatore. Ormai nel calcio italiano è una moda. Ma credo che le situazioni vanno analizzate a mente fredda, capire da dove si parte e soprattutto capire quali sono gli obiettivi prefissati". Detto ciò, appare scontato il 4-3-3. Possibile undici iniziale. Ravaglia in porta. Un quartetto di difesa con Lakti, Konate, Bacchetti e Filippini. A centrocampo il trio possibile Sbaffo, Benedetti e Bangu. In attacco il tridente De Silvestro, Sorrentino e Tavernelli. É solo un'ipotesi. In panchina scalpitano pure Cinaglia, Meli (che potrebbe giostrare pure mezzala), Malaccari e lo stesso Cesaretti che per adesso è il più continuo dei rossoblù. Tutti nodi che verranno sciolti solo all'ultimo istante. Convocati in ventidue: Bacchetti, Bangu, Battista, Benedetti, Cesaretti, Cinaglia, Conti, De Silvestro, Filippini, Konate, Lakti, Maini, Malaccari, Meli, Munoz, Ravaglia, Ricci, Sbaffo, Sorrentino, Tavernelli, Zanellati e Zanoni.

03 OTTOBRE 2019
Focus. Un Gubbio snob (?) e una Reggiana senza punte. C'è sempre un capro espiatorio...

Gubbio, questa vittoria che non arriva. Tanti i punti di riflessione. A tal proposito troviamo curioso e significativo un articolo uscito alcuni giorni fa su il "Corriere della Sera" dell'autorevole giornalista Mario Sconcerti che ha parlato dell'attuale situazione deficitaria del Milan usando parole taglienti, ma talvolta una certa critica può pure aiutare per potersi migliorare, e non la si può sempre vedere (o giudicare) per forza di cose in malomodo e sotto un'ottica sempre sfavorevole, sgarbata, scortese o brutale. Non si può essere erroneamente sempre integralisti nel classificare un'opinione e quindi va accettata. Mica siamo nel Medioevo, per fortuna. Tuttavia Sconcerti ha scritto: "Un Milan sbagliato e snob, dove troppi si somigliano. Di chi è la colpa? Dell'allenatore o dei dirigenti?". Ma va oltre scrivendo che tra l'altro "manca il carattere di un mediano, la bestemmia di un tecnico, sotto tutti bravi e incompiuti. Sono una preda, mai un cacciatore. I dirigenti hanno agito come didascalie e non come rifondatori di energie. Mentre il calcio va discusso, confrontato, sofferto e giocato". Ecco, parole che nel calcio potrebbero calzare a pennello in ogni categoria e in ogni grado. D'altronde quando si vivono delle situazioni difficili e complicate si cerca sempre un capro espiatorio. L'allenatore è sempre il principale imputato. Ma in verità quante volte si parla di progetto. Ma dietro questa parola di fatto si nasconde un mondo fatto di incertezze, confusione e poca programmazione. Si perchè si parla constantemente di un nuovo inizio, ogni anno si cambia allenatore (e calciatori), ma ormai è diventato uno specchietto per le allodole, cioè un parafulmine contro critiche e dubbi. Ovvero i fatti parlano chiaro: il susseguirsi di allenatori sulla panchina rossoblù (nel dopo Magi che ha resistito un biennio) è da primato: Cornacchini, Pagliari, Sandreani, Galderisi e Guidi in due anni e poco più. Si parla di giovani, ma il progetto poi non inizia mai, l'allenatore di turno dopo poche partite viene subito messo in discussione. E una situazione di classifica difficile non aiuta. Evidentemente ci sono anche altri problemi oltre l'allenatore. Ma adesso non c'è via di uscita. Serve grinta e il Gubbio ha bisogno di certezze. Dovrà dimostrarlo soprattutto in campo. Ora si gioca contro una Reggiana incerottata. Una squadra che ha perso per strada i suoi pezzi da novanta in attacco: in successione Scappini, Marchi (assenti sicuri domenica) e Lunetta (in forse), tant'è che nel match contro l'Arzignano Valchiampo il tecnico Alvini ha dovuto cambiare modulo (3-4-2-1) schierando una sola punta, Kargbo, che tra l'altro è un giovane della Sierra Leone che funge prevalentemente come seconda punta. In dubbio pure il centrocampista Varone. Così che la società granata è corsa ai ripari e in prova c'è pure un ex attaccante rossoblù: è il gambiano Sulayman Jallow, reduce dall'esperienza di Cuneo. Ora conta solo il campo. Ai posteri l'ardua sentenza.

02 OTTOBRE 2019
Bangu: "Non è vero che concediamo troppo. Semmai serve più rabbia in campo per vincere"

Parla il centrocampista Luzayadio Andy Bangu che domenica ha esordito dal primo minuto. Dice: "Mi sono trovato bene, ma non era facile perchè da tempo non giocavo una gara intera. C'è rammarico per il risultato". Il trainer lo ha schierato mezzala, è il suo ruolo naturale? "Ho sempre giocato mezzala, a sinistra o a destra". Parliamo della squadra, cosa va e cosa non va? "Per me è un giudizio positivo contro la Feralpisalò perchè abbiamo giocato contro una buona squadra. Ci è mancato solo il gol. Abbiamo fatto un buon primo tempo a livello di gioco. Abbiamo avuto tre o quattro palle da gol per segnare. Inoltre abbiamo concesso una palla gol o due e basta. Ovvio che quando non si vince si parla dell'ennesimo pareggio". Appunto, nessuna vittoria, quindi? "Gli episodi non sono stati a nostro favore. Abbiamo preso anche due pali. Ma se giochiamo così prima o poi arriverà pure la vittoria. Sia a Rimini che contro la Feralpisalò potevamo fare risultato pieno". Tanti calciatori mutati in rosa possono influire? "Sì, è un fattore da tenere in considerazione. Trovarsi in campo con della gente con cui non hai mai giocato insieme diventa più difficile. Bisogna imparare veloce e certi errori li commettiamo di meno". Lei conosce bene l'allenatore Guidi, ultimamente è finito nel mirino come spesso succede per un tecnico quando i risultati non arrivano. Un commento? "Questo è il calcio. Non penso che il mister abbia delle responsabilità. Lo dico perchè la squadra si esprime bene. Il mister lavora tanto e noi ce la stiamo mettendo tutta per acquisire il suo credo. Abbiamo fatto dei passi in avanti. Oltretutto io sono venuto a Gubbio soprattutto perchè c'era mister Guidi: mi ha voluto, l'ho avuto per lungo tempo nelle giovanili da quando avevo 11 anni fino ai 18 anni, perciò lavorare con lui mi piace e credo nel suo lavoro". Sì, ma c'è da dire che talvolta questa squadra concede troppo nelle retrovie, non è così? "Per subire troppo, cioè, cosa intendete dire?". Ci spieghiamo meglio: troppo spesso un attaccante degli avversari rimane solo davanti al portiere, ora così ci può dare una spiegazione? "In ogni partita ci può stare che si concedono due palle gol. Voglio dire, ad esempio il Vicenza vuole vincere il campionato. Quindi o sei alla pari loro, oppure qualcosa non va nel Vicenza. Per le altre partite ribadisco che ci può stare concedere qualche palla gol. A volte può sembrare che siamo troppo alti, invece non è così. Più che altro ci sono errori individuali o la bravura dell'avversario". Ma la classifica però non aiuta, giusto? "Questo sì, ma ribadisco che la crescita della squadra è visibile". Domenica appuntamento contro la Reggiana, perciò? "Buona squadra, forte, con risultati eccellenti e ci aggrediranno, ma finora non ho visto squadre scarse. Faremo la nostra partita e dovremo essere reattivi". E il clima nello spogliatoio come è? "Tutto sommato è positivo. Siamo sereni. Forse serve più rabbia da parte nostra".

01 OTTOBRE 2019
Espeche: "Sai quello che lasci e non ciò che trovi. Avrei preteso che mi portassero rispetto..."

Un ex rossoblù sulla strada del Gubbio. L'anno scorso tra le fila dei rossoblù, ora è con la Reggiana. Parliamo con il difensore Marcos Espeche. Sensazioni? "A Gubbio ho lasciato dei rapporti importanti. Legami che vanno al di là del campo. Conosco diversi calciatori: in particolare Maini che adesso non sta trovando tanto spazio, ma è un ragazzo che conosco da tempo, c'è un rapporto fantastico. Proverò una sensazione particolare. Ma soprattutto per come si è sviluppato alla fine il tutto...". Cioè, intende dire? "Sono dipiaciuto che non sono rimasto. Ma più che altro per come sono andate le cose. In estate prima mi hanno detto sì, poi no, poi non si sa, poi vediamo. E poi niente". Quindi? "Potevo anche non rientrare nei piani dell'allenatore o della società. Alla fine però ci sono certi modi per come ci si lascia. Questo lo metto davanti a tutto. Mi dovevano dire subito la verità e me ne facevo una ragione. Invece prima mi avevano parlato di rinnovo, facciamo questo e quest'altro, poi mi lasciano in stand by senza avermi detto nulla di concreto. Non mi è sembrato giusto il modo, ecco. Ma in definitiva mi trovo bene ora a Reggio Emilia". In altre parole serviva più chiarezza e riguardo? "Senz'altro. Penso di essermi sempre comportato nel modo giusto. Sono stato sempre una persona corretta e non ho sbagliato mai nulla a livello comportamentale. Perciò è un discorso che va al di là del calciatore che si può discutere o meno. Mi aspettavo più chiarezza e sincerità. Voglio dire alla fine non costa nulla alzare il telefono e dirmi le cose come stanno". Accipicchia. Invece del Gubbio attuale, se lo aspettava così in difficoltà in classifica? "Credo che quando si cambiano tanti calciatori in una squadra è sempre un terno al lotto. Sai quello che lasci ma non sai quello che trovi. Un proverbio che dice la verità. Non è facile entrare nella testa dei calciatori in breve tempo. Ormai nel calcio di oggi contano solo i risultati. Sinceramente mi aspettavo un Gubbio che avesse trovato qualche difficoltà, ma non fino a questo punto". Ora alla Reggiana con l'allenatore Alvini che la scorsa estate era stato cercato dal Gubbio. Che dice? "Viene detto che la Reggiana è una sorpresa perchè è stata ripescata. In realtà la Reggiana non ha bisogno di nessun tipo di presentazioni. Una società blasonata, che ha una storia, con un organico di tutto rispetto e competitivo. L'allenatore Alvini poi è davvero molto preparato, oltretutto ha un grande pregio". Ovvero? "Sa arrivare dentro la testa di ogni calciatore. Al giorno d'oggi è la cosa più importante nel calcio. Puoi avere le idee più belle del mondo, ma se poi non sei in grado di trasmettere certe idee, allora è inutile lavorarci perchè la squadra non ti segue. Il mister Alvini possiede questo grande pregio: è una questione di carisma, ha idee chiare e concrete, sicuramente è un passo avanti". Curiosamente abbiamo letto domenica di un modulo 3-4-1-2 dove Espeche ha giocato a centrocampo nel duo centrale. Come è questa storia? "Fa parte della mia storia. Ho una fortuna: sono molto attento e cerco di immagazzinare più concetti possibili, tutto ciò mi permette di sapere cosa fare in qualsiasi ruolo a livello tattico". In definitiva, domenica che partita può essere? "Non sarà una gara facile. Tante le cose in ballo. Il Gubbio vorrà vincere perchè ancora gli manca, ormai è una situazione da dentro o fuori. Mi aspetto una partita veramente tosta".

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28 gennaio 2012:
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