SERIE C - GIRONE B
37ESIMA GIORNATA
DOM. 21 APRILE 2024
STADIO NICOLA UBALDI
ORE 16:30

RECANATESE

2

GUBBIO

2

ULTMA GIORNATA
DOM. 28 APRILE 2024
STADIO PIETRO BARBETTI
ORE 20

GUBBIO-RIMINI

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CLASSIFICA
GIRONE B SERIE C
2023-2024

Cesena
Torres
Carrarese
Perugia
Gubbio
Juventus Ng
Pescara
Pontedera

Arezzo
Rimini
Spal
Lucchese
Pineto
Sestri Levante
Entella
Ancona
Recanatese
Vis Pesaro
Fermana
Olbia

93
74
70
63
56
54
52

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50
50
46
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44
42

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38
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31
26

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Risultati Calcio...

37ESIMA GIORNATA
DOM. 21 APRILE 2024

Juventus Ng
Fermana

2
1

Lucchese
Carrarese

0
1

Perugia
Arezzo

1
1

Pescara
Ancona

0
2

Pontedera
Olbia

2
2

Rimini
Entella

1
0

Sestri Levante
Vis Pesaro

3
2

Spal
Pineto

2
0

Torres
Cesena

1
1

Marcatori 2023-2024
Serie C - Girone B

Shpendi Cesena
Morra Rimini
Merola Pescara
Guerra Juventus Ng

20
19
16
15

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Marcatori Gubbio
2023-2024

Di Massimo
Udoh
Spina
Bernardotto
Mercati
Montevago
Bulevardi
Bumbu
Chierico
Corsinelli
Desogus
Di Gianni
Morelli
Galeandro
Pirrello
Rosaia
Tozzuolo

11
10
5
3
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

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ULTIMA GIORNATA
DOM. 28 APRILE 2024

Gubbio-Rimini

Ancona-Lucchese

Arezzo-Sestri Levante

Carrarese-Pontedera

Cesena-Perugia

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Olbia-Spal

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31 OTTOBRE 2017
Casiraghi: "Poche idee semplici, ma chiare. Siamo più organizzati e allenamenti massacranti"

Ospite alla trasmissione "C Piace" di Rtv San Marino condotta da Faetanini e Giardi, era presente il calciatore Daniele Casiraghi. Il fantasista dei rossoblù spiega così la metamorfosi del Gubbio: "Prima entravamo in campo ma avevamo poche idee. Non mi piace fare paragoni, però adesso entriamo in campo e sappiamo quello che dobbiamo fare. Poche idee semplici ma chiare, le facciamo bene e in campo si vedono i risultati. Più che altro ognuno di noi gioca per il proprio compagno. Questa cosa per me fa la differenza. Ma ci manca ancora un certa cattiveria sottoporta per chiudere prima le partite". La mano di Pagliari perciò vi ha dato stima con un Gubbio così rigenerato? "Sì, il mister è arrivato e ci ha imposto le sue idee. Noi l'abbiamo subito accettato e abbiamo lavorato bene ogni giorno. Ora c'è solo da migliorare". Ma è vero che è un martello? "Sì, in settimana è massacrante. Ma lavoriamo un sacco, pure due ore e mezza di allenamento. Ma se i risultati sono questi, noi teniamo la testa bassa e pedaliamo". Sente che è il momento giusto per fare il salto di qualità in serie B? "Sono dell'idea che un professionista lavora per arrivare nei livelli più alti. Se ancora non ci sono arrivato vuole dire che da migliorare qualcosa c'è. Almeno mi piacerebbe provare la serie B, questo è il mio obiettivo". Accenno sul Renate prossima avversaria: "Non è lì in alta classifica per caso. Conosco alcuni calciatori, una squadra forte e organizzata. Però da quando è arrivato il mister pure noi siamo molto più organizzati di prima e prepariamo molto bene le partite. Sarà una bella partita dove chi sbaglierà di meno riuscirà a portarla a casa". Pure l'allenatore del Renate, Roberto Cevoli, è intervenuto parlando telefonicamente in trasmissione: "Con il Bassano vittoria importante contro una squadra forte che ha giocato un'ottima partita e negli episodi siamo stati molto fortunati. Ma alla fine sono venuti fuori tre punti con una prova di personalità. Noi lottiamo con la voglia di sognare. E il Gubbio? Da quando è cambiato l'allenatore è una squadra molto quadrata, forte, che ha ritrovato entusiasmo perchè sta facendo risultati importanti. Davanti poi possiedono Casiraghi e Marchi che sono molto pericolosi e che si compensano tra di loro. Perciò sarà una gara molto difficile".

30 OTTOBRE 2017
Acori: "Gubbio, compatto, quadrato, si aiutano tutti. Bene Casiraghi e Ricci. E nel 2014-2015..."

Era a vedere la partita tra Gubbio e Reggiana dalla tribuna del Barbetti. Ex allenatore in B con il Rimini ma è stato anche allenatore del Gubbio. Stiamo parlando di Leonardo Acori. Una intervista ad ampio raggio. Partiamo dalla partita. Che giudizio si è fatto? "Si vede che la Reggiana ha dei problemi perchè è una squadra forte. Ma non è facile per due allenatori emergenti lavorare con una squadra esperta come quella granata. Una squadra forte come del resto è il Gubbio. Infatti ho visto una formazione rossoblù quadrata, con Dino Pagliari che sta facendo molto bene e non è un caso che vengano fuori pure i risultati. Ma io stimo molto anche Giovanni Cornacchini: qualche volta nel calcio capita anche questo, ci sono dei momenti che non va tutto per il verso giusto". Tre anni fa a Gubbio aveva pure lei in squadra Casiraghi che sta attraversando un momento di grazia, non è d'accordo? "Ma certo, Casiraghi lo conosciamo e per me può fare alla grande la serie B". Quindi è d'accordo con Marchi che ha detto la stessa cosa dopo il match in conferenza stampa, è proprio così? "Ma io lo sto dicendo ormai da qualche anno". Oltre a Casiraghi, c'è un altro elemento che lo ha particolarmente impressionato? "Ma dico: il Gubbio è squadra importante, compatta, tutti gli elementi giocano con serenità. Ad esempio Marchi è rientrato nelle retrovie tante volte dando una mano. Ho notato il giovane Ricci a centrocampo che è un classe '99 e per me è un buon calciatore. Ripeto, la squadra è forte perchè si aiuta: ognuno gioca per l'altro". Perciò dove può arrivare? "Penso che deve continuare a fare bene. Come del resto sta facendo adesso, in casa principalmente dove ha conquistato tanti punti. Questo è un Gubbio che sarà difficile da incontrare per le avversarie e non è un caso che ha fatto risultato con squadre forti come il Pordenone". Per Acori tornare a Gubbio che effetto le ha fatto? "A Gubbio sono stato bene, perciò è un piacere venire a vederlo a giocare. Mi dispiace per quel paio di mesi di difficoltà quando ero allenatore. Un peccato perchè mi ricordo che facemmo un grande girone di andata e giocavamo bene. Poi però si è inceppato il macchinario e purtroppo ha inciso anche il fatto che era una squadra molto giovane. In talune circostanze quei ragazzi hanno giocato con una certa paura. Forse non sono stato bravo neanche io a farli giocare con più serenità". A mente fredda, adesso, qual è il rammarico più grande che si porta dietro per quella retrocessione? "La partita persa in casa contro la Carrarese quando vincevamo 1-0 (a segno Marchionni ndr) fino a due minuti dalla fine perchè con quella vittoria si poteva essere già quasi salvi. Poi nei minuti finali abbiamo preso un gol su un rigore sciocco all' 88' (con Cellini ndr) e un gol su calcio d'angolo al 92' (con Teso ndr). Quella è stata una gara chiave". E dopo Gubbio ha avuto esperienze con Rimini e Prato: "Sì, una bella esperienza a Rimini. Mentre poi a Prato per me non è stato calcio". Ora aspetta una chiamata? "Più che altro aspetto l'occasione giusta, ma senza fretta. A me il calcio piace tanto, ma bisogna trovare una situazione giusta. In Lega Pro se ne trovano sempre di meno perchè c'è una crisi importante. Un esempio il Modena che non riesce a giocare nemmeno sul proprio stadio. In serie B avevo fatto molto bene, non ho fatto quattro partite ma quattro anni. Ma nessun problema. Vado avanti con le mie forze e la mia professionalità".

29 OTTOBRE 2017
Pagliari: "Noi abbiamo gli strumenti". Marchi: "E io mi diverto". Le foto di Gubbio-Reggiana

Gubbio, terza vittoria consecutiva tra le mura amiche. Dieci punti in cinque partite. Decide un autogol di Manfrin su cross di Casiraghi. Proprio Daniele Casiraghi, tra i migliori, spiega: "Questi risultati sono il frutto del lavoro. Durante la settimana lavoriamo tanto. Il mister ci fa lavorare proprio tanto. E davanti giocare con Ettore (Marchi ndr), le cose diventano più semplici: è un vero attaccante". Risponde allora proprio Ettore Marchi, il capitano: "Sì, ma anche Casiraghi se continua a questi livelli può ambire ad altre categorie: in serie B ci può stare di sicuro. La partita? Ma io mi diverto quando c'è lotta e c'è la guerra. Credo che questa partita vale doppio vista la classifica. Spesso in aiuto nelle retrovie? Sì, mi piace sacrificarmi. Come del resto fa tutta la squadra. Dico questo perchè la squadra è forte in tutti i reparti. Ma non si vince da soli, si vince tutti insieme, perciò bisogna aiutarci a vicenda. Altrimenti con mister Pagliari non giochi, quindi dobbiamo essere così per forza". Sulla stessa falsa riga il centrale difensivo Lorenzo Burzigotti: "Non avere preso gol è importante. Dico questo perchè il mister altrimenti ci fa vedere i sorci verdi: ogni settimana ci sgrida perchè dobbiamo prendere pochi gol e stare molto più attenti. Abbiamo chiuso tutti gli spazi. Grande partita contro una Reggiana esperta". Tocca quindi al terzino Alessio Lo Porto: "Siamo squadra unita e compatta. Siamo risaliti in classifica, ma ancora non abbiamo fatto nulla, perciò bisogna lavorare. Il rigore prima fischiato e poi negato alla Reggiana? Volpe aveva anticipato l'attaccante perciò l'arbitro è stato corretto perchè ci ha ripensato facendo la scelta giusta dopo che si è consultato con il guardalinee". Si arriva al tecnico Dino Pagliari: "Reggiana forte che ha offerto un buon palleggio. Per questo motivo questi ragazzotti sono stati bravi. Abbiamo faticato nella ripresa, però alla fine penso che non ci sia tanto da discutere. Ho sempre detto che noi abbiamo gli strumenti per mettere in rilievo i difetti delle nostre avversarie. Marchi? Ma lui è il nostro bomberone e tutti lo cercano in campo. Insieme a lui e ai vecchietti, ci sono tanti giovani che però hanno bisogno ancora di crescere". Sull'altra sponda mastica amaro il tecnico granata Sergio Eberini: "Meritavamo un gol, ma l'arbitro non è stato sicuro sull'episodio del rigore assegnato che poi non ci è stato concesso: noi siamo stati più tonti mentre quelli del Gubbio sono stati più furbi. Dispiace perchè avevamo fatto una prestazione buona, anche se il Gubbio ci ha messo in difficoltà nelle ripartenze veloci, e inoltre si è dimostrato compatto e organizzato. Da parte nostra invece ci manca ancora il carattere e abbiamo problemi di identità". Intanto ecco le foto (18 immagini) della partita tra Gubbio e Reggiana con il fotoservizio di Simone Grilli.

29 OTTOBRE 2017
Gubbio di misura sulla Reggiana (1-0). Decide un autogol di Manfrin su un cross di Casiraghi

Gubbio contro Reggiana. Decide un autogol fortuito di Manfrin che deposita la palla nella sua porta dopo un cross da destra in area di Casiraghi. La tattica. Il trainer Pagliari conferma il 4-4-1-1. Volpe in porta. Quartetto difensivo con Kalombo, Burzigotti, Dierna e Lo Porto. A centrocampo sull'asse Cazzola, Giacomarro, Ricci e De Silvestro. Gioca tra le linee Casiraghi a supporto di Marchi. La cronaca. All' 8' tiro dal limite di Bovo, palla che va di poco a lato. Al 13' cross da sinistra di Manfrin in area pericoloso, Dierna sventa tutto salvando in extremis su Cesarini. Al 16' risponde Cazzola con un tiro secco di destro dal limite, Facchin vola e si salva in angolo. Al 19' tiro velenoso in diagonale di sinistro di Bobb, palla che termina radente di poco a lato. Al 24' parte veloce sulla destra Kalombo che mette in area una palla al bacio che attraversa tutto lo specchio della porta perchè De Silvestro sottoporta manca il tap in vincente. Al 30' dalla trequarti De Silvestro offre un taglio sulla destra verso Cazzola che calcia di destro radente dal limite, Facchin con i piedi si salva in angolo. Al 34' tiro radente dal limite di Bobb, palla che fa la barba al palo. Ripresa. Si sblocca subito il risultato. Al 2' cross da destra di Casiraghi in area, Manfrin per anticipare De Silvestro deposita la sfera nella sua porta. La prima vera reazione dei granata al 23' con Cesarini che dal limite calcia alto. Al 32' assist di Lo Porto per Casiraghi che entra in area, calcia deciso ma la palla sfiora il sette. Al 36' tocco sotto di Cazzola per smarcare Marchi con un tiro volante che fa la barba al montante. Al 39' situazione con giallo: l'arbitro decreta un rigore dopo un'uscita di Volpe in area su Carlini, però ci ripensa dopo essersi consultato con il guardalinee e fa retromarcia tra le proteste vibranti degli ospiti.
Tabellino: Gubbio - Reggiana (1-0):
Gubbio (4-4-1-1): Volpe; Kalombo, Burzigotti, Dierna, Lo Porto; Cazzola (38' st Paramatti), Giacomarro (18' st Sampietro), Ricci, De Silvestro (12' st Ciccone); Casiraghi (38' st Jallow); Marchi. A disp.: Costa, Fumanti, Paolelli, Bergamini, Conti, Manari, Libertazzi. All. Pagliari.
Reggiana (4-3-1-2): Facchin (5' st Narduzzo); Ghiringhelli (19' pt Lombardo), Crocchianti, Bastrini, Manfrin; Bovo, Genevier, Bobb (1' st Carlini); Riverola (22' st Altinier); Napoli, Cesarini. A disp.: Viola, De Santis, Zaccariello, Cianci, Rocco, Panizzi. All. Eberini.
Arbitro: Fontani di Siena (Santi di Prato e Lenza di Firenze).
Rete: 2' st Manfrin (R) autogol.
Ammoniti: Genevier (R), Bastrini (R), Casiraghi (G), Volpe (G), Marchi (G), Lo Porto (G). Angoli: 12-5 per la Reggiana. Recupero: 1' pt; 6' st. Spettatori: 1110 (535 abbonati), di cui 141 da Reggio Emilia.
Risultati: Undicesima Giornata - Girone B - Lega Pro:
Albinoleffe - Teramo
1-1
11' Giorgione (A), 74' Barbuti (T)
Bassano - Renate
0-2
51' Finocchio (R), 76' Mattioli (R)
Fermana - Pordenone
0-0
Gubbio - Reggiana
1-0
47' Manfrin (R) aut.
Mestre - Ravenna
0-0
Modena - Padova
rinviata
Sambenedettese - Fano
0-0
Sudtirol - Vicenza
1-0
78' Bianchi (S) aut.
Triestina - Santarcangelo
1-1
23' Acquadro (T), 42' Moroni (S)

28 OTTOBRE 2017
Con la Reggiana due dubbi e ventidue convocati. Ricaduta per Valagussa. Out è Piccinni

Pre-gara di Gubbio e Reggiana. Non c'è Piccinni squalificato, oltre agli infortunati Pedrelli, Malaccari e Valagussa. Proprio quest'ultimo era rientrato nel gruppo in settimana, ma si è infortunato sullo stesso punto del precedente infortunio: si parla di uno stiramento a livello muscolare sulla gamba sinistra, e quindi si prevede come minimo un mese di stop. Il trainer Pagliari come al solito è sintetico nelle sue dichiarazioni: "Come mi sento dopo un mese di lavoro? Soddisfatto. Infatti quando salivo gli scalini dello spogliatoio per venire in sala stampa, ho pensato: questa squadra sta diventando squadra. Tutti quanti si stanno applicando con professionalità. Nonostante anagraficamente siamo una squadra di giovani. Ma insieme a tanti giovani ci sono anche 4 o 5 vecchietti che sanno il fatto loro. Perciò credo che c'è un gruppo che può fare bene. E se permettete, per me che ormai sono vecchietto, è una reale soddisfazione. La Reggiana? Ma sì, è squadra forte: baste citare alcuni nomi come Altinier, Napoli, Carlini, Bovo o Bastrini. Squadra importante ma del resto in questo girone sono tante le squadre che sono importanti. Ma noi ce la possiamo giocare perchè abbiamo tutti i mezzi per poterlo fare". Undici iniziale pressochè scontato. Si va verso la conferma del 4-4-1-1. Volpe in porta. Quartetto difensivo basato su Kalombo, Burzigotti, Dierna e Lo Porto. A centrocampo un duo di mediani con Giacomarro e Ricci (che è in ballottaggio con Sampietro), ai lati Cazzola (ma si contende il posto con Ciccone) e De Silvestro. Poi davanti Casiraghi tra le linee a supporto del puntero Marchi, tra l'altro l'ex di turno. Questa la lista dei ventidue convocati. Portieri: Volpe, Costa. Difensori: Burzigotti, Fumanti, Paolelli, Dierna, Kalombo, Lo Porto, Paramatti. Centrocampisti: Bergamini, Casiraghi, Conti, Sampietro, Ricci, Manari, Giacomarro. Attaccanti: Marchi, Cazzola, De Silvestro, Ciccone, Libertazzi, Jallow. In casa Reggiana possibile la conferma del 4-3-1-2 con l'esordio in panchina del neo allenatore Sergio Eberini. Indisponibili Rozzio, Spanò e Rosso, aggregati due giovani Berretti, Zaccariello e De Santis.

26 OTTOBRE 2017
De Silvestro: "Prestazioni sì, ma limare certi errori. Serve concentrazione nelle fasi cruciali"

Parla Elio De Silvestro. L'esterno offensivo che in estate è arrivato dal Siracusa. C'è innanzitutto da capire se è stata metabolizzata la sconfitta di Salò che ha lasciato strascichi polemici: "Sì, è stata metabolizzata. Anche perchè dobbiamo metabolizzarla per forza. Chiaro che un po' di amaro in bocca rimane ancora. Ma abbiamo fatto tesoro dei nostri errori e cercheremo di ripeterli il meno possibile". Ha parlato di errori, si può spiegare meglio? "Nel senso che da quando è arrivato il mister Pagliari da parte nostra ci sono state delle ottime prestazioni, ma allo stesso tempo non abbiamo chiuso come avremmo voluto le partite e quindi dobbiamo migliorare su questo aspetto. Questo significa che ci deve essere più concentrazione nei minuti finali perchè evidentemente ancora ci manca". A Salò in verità c'è stata una buona prestazione, ma nei primi venti minuti il Gubbio è andato in seria difficoltà: "Si, questo è vero. Siamo stati un po' molli nell'approccio alla gara, forse siamo scesi in campo troppo sicuri di noi stessi per via dei buoni risultati che avevamo conquistato nelle ultime partite. Il mister però ci sta lavorando molto sopra: ci dice che dobbiamo accendere subito la luce. E ci dice che fin da subito dobbiamo provare a fare gol. Però penso positivo perchè adesso lavoriamo con più sicurezza e più consapevolezza nei nostri mezzi". In queste partite De Silvestro è stato schierato da Pagliari nel ruolo di estermo di centrocampo nel 4-4-1-1, ma come si trova? "Bene, anche perchè questo è il mio ruolo. Lavoriamo molto, anche noi centrocampisti ci adattiamo in fase di interdizione ma anche in fase di percussione". Contro la Reggiana quasi uno spareggio salvezza, pensare che le ambizioni erano del tutto diverse prima dell'inizio del campionato. De Silvestro risponde così: "Affrontiamo una avversaria che è stata costruita decisamente per ricoprire altri posti in classifica. Come del resto possiamo dire della nostra squadra. Ma noi vogliamo vincere". L'obiettivo personale? "Mi auguro di migliorare quello che ho fatto l'anno scorso a Siracusa quando andammo fuori al primo turno dei playoff". Perciò pensa che il Gubbio arriverà ai playoff? "Penso di sì". Notiziario. É tornato nel gruppo il mediano Sampietro, tant'è che ha disputato uno spezzone nella partitella di allenamento con la formazione Berretti allenata da Sandreani. Il jolly Malaccari si sta allenando ma con un lavoro differenziato. Out Pedrelli prima di capire l'entità reale del suo infortunio muscolare. Mentre il centrocampista Valagussa ha avuto una ricaduta: dopo un guaio muscolare ad inizio settimana era ritornato nel gruppo, ma si è bloccato di nuovo. La tattica. Non dovrebbe cambiare domenica prossima. Molto probabile la conferma del modulo 4-4-1-1. Con Volpe in porta. Difesa a quattro con Kalombo, Burzigotti, Dierna e Lo Porto. D'altronde Piccinni è squalificato e Pedrelli è infortunato, quindi le scelte sono pressochè forzate. A centrocampo si prevede il quartetto basato sull'asse Cazzola, Ricci, Giacomarro e De Silvestro. In avanti tra le linee Casiraghi a supporto di Marchi. Dal girone. Modena verso il baratro. Rischia di scomparire dalla serie C ma sono da stabilire ancora le tempistiche. Il presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina, però in tal senso è stato chiaro (come riporta "il Mattino" di Padova, poi segnalato da Tuttolegapro.com): "Se il Modena fallisce e i calciatori si svincolano entro novembre, i tre punti saranno tolti a tutti".

25 OTTOBRE 2017
Rigore, il dilemma. Ma cosa dice il regolamento arbitrale. Ecco l'approfondimento...

L'approfondimento. Sul rigore concesso contro il Gubbio abbiamo sentito il parere di un addetto ai lavori (di un certo livello) con tanto di regolamento alla mano. Diciamo questo perchè il regolamento arbitrale tra l'altro si aggiorna anno per anno, e proprio nell'ultima sessione (aggiornato al 30 giugno 2017) sono state aggiunte diverse osservazioni con guide pratiche. Un regolamento che va letto e può essere utile sia ai tifosi ma anche ai calciatori (allenatori e via dicendo) per avere così delle nozioni più precise e non fuorvianti. Ma ecco il regolamento completo in pdf per chi vuole conservarlo. Prendiamo spunto proprio dalle parole di Matteo Piccinni per capire meglio il tutto perchè le immagini televisive non hanno risolto il caso. In primis c'è da fare subito una prefazione. Il difensore rossoblù ha affermato: "L'arbitro non voleva che gli parlasse nessuno, solo il capitano". L'arbitro in realtà ha preso alla lettera il regolamento numero 3 (a pagina 35) dove c'è scritto: «Il capitano durante la gara è l'unico ad avere la facoltà di interpellare l'arbitro, in forma corretta e a gioco fermo, per chiedere chiarimenti in merito alle decisioni assunte e formulare eventuali riserve». Ma ne parla anche la regola numero 5 (a pagina 50): «Non è consentito ai calciatori rivolgersi agli ufficiali di gara esprimendo apprezzamenti e proteste. Il solo capitano, che è pure responsabile della condotta dei calciatori della propria squadra, ha diritto di rivolgersi all'arbitro per esprimere (in forma corretta e in modo non ostruzionistico) riserve o avere dei chiarimenti». In molti avranno da disquisire perchè spesso si vedono sui campi di calcio delle scene in cui diversi calciatori vanno a parlare con l'arbitro accerchiandolo. In molti diranno che è stato un arbitro fiscale. Ma questo è il regolamento. Ora il secondo capitolo. Il rigore incriminato. Piccinni ha dichiarato: "La palla mi ha colpito all'altezza dell'ascella. Ho cercato di coprire lo specchio della porta e per questo motivo mi sono buttato in questa maniera in tuffo". Pure in questo caso abbiamo preso il regolamento alla mano con l'ausilio della consultazione di un esperto. Si parte dalla regola numero 14 (pag. 109): «Un calcio di rigore viene assegnato quando un calciatore commette una delle infrazioni punibili con un calcio di punizione diretto all'interno della propria area di rigore secondo quanto previsto dalle regole 12 e 13». E quindi si va direttamente alla regola 13. Partiamo dalla pagina 93 dove è stato riservato un capitolo apposito con il titolo "Negare la segnatura di una rete" (definita D.o.g.s.o.): «Se un calciatore nega alla squadra avversaria una segnatura di una rete con un fallo di mano, il calciatore dovrà essere espulso». Si ma l'infrazione come si determina? Si va allora a pagina 96 (sempre regola 12): «Se un calciatore, diverso dal portiere, tocca il pallone con le braccia all'interno della propria area di rigore, l'arbitro assegna il rigore. L'infrazione di toccare il pallone con le mani include l'uso sia delle mani sia delle braccia». Ebbene: la parte anatomica dell'ascella - secondo quanto ci è stato riferito dall'esperto - fa parte del braccio (è una cavità posta ad angolo tra il braccio e la spalla) e inoltre la palla stessa è più grande a livello volumetrico del cavo ascellare. Ci è stato fatto notare oltrettutto che in quella circostanza il calciatore avrebbe dovuto (in maniera più corretta) portare le braccia dietro le spalle per evitare il contatto con la palla. Su questo punto ne parla sempre la regola 12 (a pagina 93): «L'arbitro deve valutare se il contatto tra il pallone e la mano o il braccio è voluto dal calciatore o si allarga, alza e muove o, in ogni caso tiene le mani o le braccia con l'intenzione di costituire un maggior ostacolo alla traiettoria del pallone». Un regolamento valutato solo a discrezione dell'arbitro in un nano secondo. E qualsiasi decisione è inappellabile. Le uniche immagini tv disponibili sono del servizio di Rai Tre nell'edizione Umbria.

24 OTTOBRE 2017
Piccinni: "Sul rigore? Ho colpito la palla con l'ascella in tuffo. E sono allibito da certe frasi..."

Parla il protagonista della vicenda del rigore assegnato nel finale della partita di Salò. Ci riferiamo al difensore centrale Matteo Piccinni reo di avere causato il rigore con un tuffo plateale su tiro a porta sguarnita di Guerra al 90'. Il calciatore si difende, ma non solo. Lancia accuse al pepe a tutta la terna arbitrale. Ecco infatti cosa ha detto nella conferenza stampa del martedì: "Lo giuro. Ma l'ho giurato anche in campo. La palla mi ha colpito sotto l'ascella. Nessun braccio e nessuna mano. Tra l'altro su un tiro a dir poco ravvicinato. Ho cercato di coprire con il corpo la luce dello specchio della porta. Se la palla avesse toccato il braccio si sarebbe smorzata, invece ha avuto un rimbalzo diretto e secco. Ho cercato di salvare la porta e mi sono buttato così". Appunto, però sembrava un tuffo da portiere, forse questo gesto ha ingannato l'arbitro? "Ma io mi butto come voglio, come mi pare, l'importante è che non tocco la palla con il braccio. Posso capire l'arbitro che era in una visuale non perfetta e pertanto può essere che è stato tratto in inganno. Ma il rigore è stato assegnato dal guardalinee che ha sussurrato all'arbitro che era anche una chiara occasione da gol e quindi mi ha espulso. Ma io ribadisco la mia buona fede". Infine ecco l'affondo. Piccinni non usa giri di parole di fronte ai taccuini dei giornalisti: "Ma l'arbitro si è subito presentato male. Già all'inizio si è posto verso di noi con un'aria superiore e con un comportamento supponente. Voleva che nessuno gli parlasse, accettava solo le parole del capitano. Più che altro sono rimasto allibito dalle parole che ci ha rivolto il guardalinee già prima dell'episodio del rigore. Parole sulle quali sono rimasto sconcertato. Credo che ci debba essere il rispetto dei ruoli. Qui si è andato oltre. Nelle restanti partite non ci era mai capitato un atteggiamento così". Sulla partita invece dice: "L'inizio non è stato buono. Siamo rimasti sorpresi dal gol subito in avvio con la migliore azione della Feralpisalò e di certo ci dovevamo mettere una pezza. Ma siamo stati bravi a mantenere la partita viva e siamo riusciti a riacciuffarla. Il gol di Kalombo è pervenuto su un ottimo schema che era stato provato e riprovato in settimana". Un dato statistico: la difesa ha preso gol in otto partite su nove, cosa c'è che non va in difesa e cosa va registrato? "Non credo che dipenda da un vero calo di concentrazione. Credo che tutto dipenda da errori di scelte e di valutazione. Talvolta si va a coprire l'attaccante dietro oppure anticipandolo davanti. Serve più attenzione per carità, però bisogna anche considerare la bravura degli avversari che abbiamo di fronte. Chiaro che una regolata ce la dobbiamo dare". Le prospettive? "Penso ottime. Questo mister (Pagliari ndr) ci fa pedalare e lavora tanto. Ma soprattutto ci sa inculcare fiducia e ci stimola sempre a credere sempre di più in noi stessi. Credo che questo sia molto importante per tutta la squadra". Intanto Piccinni è stato squalificato per un turno.

23 OTTOBRE 2017
Focus. Difesa forata (in 8 partite su 9), zona Cesarini decisiva e il giallo che resta sul rigore

Chiunque conosce il calcio avrà sentito nominare più volte la zona Cesarini. Il nome deriva da Renato Cesarini, mezzala della Juventus della prima metà degli anni '30, il quale era capace di realizzare reti nei minuti finali o in extremis. La squadra rossoblù ormai è diventata succube di questa zona Cesarini, tant'è che la possiamo rinominare zona Gubbio. É successo nella penultima trasferta a Pordenone con quel 2-2 segnato al 90' da Magnaghi per i friuliani. É avvenuto pure a Salò con quel rigore al 92' che ha regalato la vittoria ai gardesani per 2-1 con rete decisiva dagli undici metri del cannoniere Guerra. Ma più che altro salta nell'occhio il fatto che la difesa eugubina è praticamente (quasi) sempre perforata. In nove partite, solo in una circostanza il Gubbio non ha preso gol: nella partita vinta in casa per 1-0 con il Sudtirol con rete di Cazzola lo scorso 1 ottobre. Per il resto avversari sempre a segno: Vicenza (tre gol), Santarcangelo (2), Mestre (1), Samb (2), Albinoleffe (2), Pordenone (2), Fano (2) e appunto contro la Feralpisalò (2). Sono 16 le reti subite in nove partite. Non è un caso che il Gubbio possiede la terza peggiore difesa del girone: 16 gol incassati come il Ravenna, peggio hanno fatto solo Modena (18) e il Santarcangelo (27). Chiaro che qualcosa va registrato in difesa perchè tra l'altro sembrano tutti dei gol fotocopia con i due centrali che perdono di vista i propri avversari da marcare. Fa riflettere (e non poco) il gol preso a freddo contro la Feralpisalò, quando Ferretti addirittura si è ritrovato tutto solo (o meglio dire, completamente smarcato) a due passi dalla porta ed è stato un gioco da ragazzi depositare la sfera in rete. Una dormita generale che si è concretizzata pure dopo appena 14 minuti, ma per fortuna l'arbitro ha annullato il tiro sottoporta di Guerra giudicandolo in off-side per questioni di millimetri. Primi venti minuti senz'altro da dimenticare dove si è sbagliato l'atteggiamento nell'approccio. Il caso però ha voluto che il Gubbio ha saputo reagire e aveva trovato il gol del pareggio nella ripresa con un perfetto schema su punizione, iniziato da Lo Porto, proseguito da Casiraghi e finalizzato da Kalombo al limite dell'off-side. E si arriva al finale: un vero e proprio far west. L'arbitro decreta un rigore per fallo di mani in area di Piccinni tra le vibranti proteste degli eugubini. Un autentico giallo. Il direttore di gara però non ha avuto esitazioni, è stato perentorio nella decisione perchè ha estratto pure il cartellino rosso diretto verso il difensore milanese per avere ostruito una chiara occasione da gol sul tiro in porta di Guerra. Dalla parte rossoblù invece si parla di un contatto della palla verso il fianco del calciatore e non verso il braccio. Piccinni infatti si è buttato a pesce in maniera goffa alla disperata (come fosse un portiere aggiunto) per salvare un gol praticamente fatto con la porta ormai sguarnita, dopo un'uscita incauta del portiere Volpe. Lo dimostra questa foto pubblicata sul profilo facebook ufficiale della Feralpisalò di Fotolive. Tuttavia il giallo resta perchè pure le immagini tv che sono state mostrate da Rai 3 regionale non chiariscono quanto è successo. Ma, indipendentemente da tutto ciò, va detto che ogni decisione viene presa a discrezione dell'arbitro e le sue decisioni che si riferiscono ai fatti di gioco sono inappellabili. Quindi possiamo disquisire qui per diverse ore sull'accaduto, ma la sostanza non cambia. Più che altro c'è da fare una analisi a 360 gradi. Alcuni cambi a partita in corso non hanno poi così convinto. Soprattutto a metà ripresa la sostituzione di Ricci, fino a quel momento uno dei migliori. Inoltre tutti quei cambi finali hanno disorientato una squadra che aveva ormai una certa omogeneità in campo. Questa scelta non ha giovato minimamente. Andrà meglio la prossima volta.

22 OTTOBRE 2017
Pagliari: "Grande fastidio". Pannacci: "Che rigore e che arbitro". Le foto di Feralpi-Gubbio

Non succede il miracolo dell'anno scorso quando Volpe riuscì ad intercettare un rigore al novantesimo a Romero e il Gubbio di Magi vinse per 1-0 a Salò con rete decisiva di Valagussa. Stavolta sempre al novantesimo i rossoblù cadono con un rigore di Guerra che ha scaturito l'espulsione di Piccinni. In avvio (dopo un minuto e 25 secondi esatti) Ferretti aveva portato in vantaggio i gardesani e poi Kalombo (terza segnatura stagionale) aveva segnato il pari momentaneo. Gubbio che ingoia malvolentieri una sconfitta al fotofinish e per il tecnico rossoblù si tratta della prima sconfitta in campionato. L'allenatore Dino Pagliari infatti è contrariato: "Provo tanto fastidio". Una frase secca, ma prosegue dicendo: "Sì, dico questo perchè abbiamo perso una partita che non avremmo mai meritato di perdere. Difficoltà solo nel primo tempo, poi nella ripresa non c'è stata più partita. La Feralpisalò ha sfruttato solamente qualche ripartenza. Siamo inciampati su una buca ma le buche ci aiutano per il proseguo della nostra strada e ci aiutano per rialzarsi dopo ogni caduta". Poi un accenno sul rigore a tempo scaduto: "Dico la verità, non ho visto niente. Ma penso che tutti non abbiano visto niente. Non c'è stata la visuale per nessuno per capire cosa è successo. Perciò ribadisco che provo fastidio e rabbia perchè il risultato non riusciamo ad accettarlo. É un risultato bugiardo. Il Gubbio non è stato per niente inferiore alla Feralpisalò". Laconico il direttore sportivo Giuseppe Pannacci che punzecchia l'operato della terna arbitrale: "Questo tipo di rigori non si danno. Rigore difficile da decifrare. C'è stato un atteggiamento intimidatorio da parte del direttore di gara per tutta la partita". Dall'episodio specifico si passa all'analisi della partita: "Amaro in bocca perchè avevamo interpretato bene la partita. Però potevamo essere più cinici. Ci dispiace perchè la squadra ha giocato con carattere e caparbietà". E intanto ecco le foto di Feralpisalò e Gubbio (18 immagini) con il racconto dettagliato della gara. Fotoservizio di Fotolive (di Filippo Venezia) con la collaborazione di Roberto Settonce.

22 OTTOBRE 2017
Feralpisalò vincente al fotofinish (2-1). Apre Ferretti, pari di Kalombo e rigore di Guerra

Gubbio contro la Feralpisalò. Un gol lampo di Ferretti in avvio di gara, ma su uno schema su punizione Kalombo nella ripresa trova il pareggio. Al fotofinish l'incredibile: Guerra segna su rigore e regala la vittoria ai lombardi. La tattica. Il trainer Pagliari schiera il 4-4-1-1. Volpe in porta. Difesa a quattro con Kalombo, Dierna, Piccinni e Lo Porto. A centrocampoo sull'asse Cazzola, Ricci, Giacomarro e De Silvestro. Davanti Casiraghi tra le linee a supporto di Marchi. La cronaca. Passano appena 1 e 25 secondi con i padroni di casa in vantaggio: Boldini da sinistra apre sulla destra per Vitofrancesco che rimette in mezzo un assist al volo rasoterra dove giunge Ferretti che da due passi insacca la sfera in rete di piatto sinistro. Una partenza shock per il Gubbio che si fa trovare del tutto impreparato. All' 8' tiro secco su punizione di Vitofranscesco in porta, un sinistro a girare che costringe Volpe a volare sotto la traversa e salvarsi in angolo. Al 14' padroni di casa ancora a segno con Guerra da sotto misura dopo un corner di Vitofrancesco, ma l'arbitro ferma tutto per fuorigioco. Al 15' va via sulla destra Vitofrancesco che crossa in area, Ferretti svetta sopra tutti e devia di testa la palla in porta: stavolta Volpe c'è e para. Al 21' prima azione ospite: Casiraghi pennella in area una punizione, spizza di testa Marchi con la palla che attraversa tutto lo specchio della porta e va di poco a lato. Al 24' ci prova in diagonale dal limite Casiraghi, Caglioni para a terra. Al 33' il Gubbio si mangia un gol fatto: Marchi serve Cazzola sulla destra che rimette in area con un assist radente, solo davanti ad una porta sguarnita Casiraghi calcia alto in maniera incredibile. Al 39' tiro di sinistro dal limite di Ricci che costringe Caglioni a salvarsi in tuffo in angolo. Al 42' cross pericoloso in area di Parodi, però salva in spaccata Dierna in anticipo su Ferretti che era rimasto solo davanti alla porta. Un minuto più tardi Casiraghi di testa manda di poco a lato su cross di Cazzola. Ripresa. Al 4' tiro bomba dal limite di Emerson, volo plastico di Volpe che toglie le ragnatele dal sette. Al 7' tiro radente in diagonale di Vitofrancesco, para a terra Volpe. Capovolgimento di fronte: un tiro di Ricci di sinistro in area termina alto di poco. All' 11' sulla trequarti Casiraghi apre a sinistra su De Silvestro che scarica il sinistro in porta, Caglioni in tuffo si salva in angolo. Al 20' uno scambio volante tra Marchi e Casiraghi, con quest'ultimo che calcia di destro dal limite, ma Caglioni para a terra in due tempi. Al 31' il Gubbio pareggia: schema su punizione con Lo Porto che apre un corridoio a destra su Casiraghi che rimette in mezzo: da due passi, sul filo del fuorigioco, Kalombo di piatto destro deposita la sfera in rete. Al 39' c'è Volpe che sventa un pericoloso cross vagante di Parodi sotto porta. Al 44' calcio di rigore per il Feralpisalò: sugli sviluppi di una punizione di Emerson, Guerra calcia in porta ma respinge sulla linea di porta con una mano un difensore rossoblù (Piccinni). Espulso proprio Piccinni. Dopo tre minuti di gara interrotta per grandi proteste, dal dischetto lo stesso Guerra insacca la sfera sotto il sette dagli undici metri. Al 49' incursione di Manari in area e in diagonale impegna a terra Caglioni.
Tabellino: Feralpisalò - Gubbio (2-1):
Feralpisalò (4-3-1-2): Caglioni; Parodi, Ranellucci, Emerson, Martin; Vitofrancesco, Capodaglio, Staiti (29' st Raffaello); Boldini (18' st Jawo); Guerra (49' st Alcibiade), Ferretti. A disp.: Rausa, Livieri, Marchi P., Luche, Magnino, Gamarra, Turano, Marchetti, Voltan. All. Serena.
Gubbio (4-4-1-1): Volpe; Kalombo, Dierna, Piccinni, Lo Porto; Cazzola (40' st Paramatti), Giacomarro, Ricci L. (17' st Bergamini), De Silvestro (25' st Ciccone); Casiraghi (40' st Manari); Marchi E. (40' st Jallow). A disp.: Costa, Paolelli, Conti, Burzigotti, Fumanti, Libertazzi. All. Pagliari.
Arbitro: Ricci M. di Firenze (Garzelli di Livorno e Meocci di Siena).
Reti: 2' pt Ferretti (F), 31' st Kalombo (G), 47' st Guerra (F) rigore.
Espulso: 45' st Piccinni (G) per proteste. Ammoniti: Capodaglio (F), Emerson (F). Angoli: 8-5 per il Gubbio. Recupero: 1' pt; 7' st. Spettatori: 645.
Risultati: Decima Giornata - Serie C - Girone B:
Fano - Modena
rinviata
Feralpisalò - Gubbio
2-1
2' Ferretti (F), 76' Kalombo (G), 92' (F) rig.
Padova - Bassano
1-0
30' Capello (P) rig.
Pordenone - Mestre
2-2
15' Sainz Maza (P), 28' Sottovia (M), 46' Gerardi (P), 84' Politti (M)
Ravenna - Albinoleffe
0-1
82' Sbaffo (A)
Reggiana - Fermana
0-0
Renate - Sudtirol
0-0
Santarcangelo - Teramo
2-2
33' Piccioni (S) rig., 44' Ilari (T), 47' Dalla Bona (S), 83' Fratangelo (T)
Vicenza - Triestina
1-3
15' Bracaletti (T), 23' Petrella (V), 34' Petrella (T), 37' Comi (V) rig.

21 OTTOBRE 2017
Verso la partita di Salò. Pagliari parla di "passepartout". E si fa il punto di tutti gli infortunati

Tutto pronto per la partita contro la Feralpisalò. Una prova del nove. Il trainer Dino Pagliari però non si scompone e parla in maniera telegrafica alla vigilia del match: "Una partita importante con una squadra di spessore? In verità per me lo sono tutte importanti e di spessore. Basta vedere infatti come si è comportato il Fano domenica scorsa. Conosco questa categoria molto bene perchè l'ho vissuta da allenatore per 16 anni. Dal canto nostro sono fiducioso perchè abbiamo tutte le armi per fare male a chiunque". Ed usa una frase ad effetto: "Noi abbiamo il passepartout per aprire tutti i portoni". Ma si arriva anche sul capitolo infortunati visto che non sono convocati per infortunio Pedrelli, Sampietro, Valagussa e Malaccari. Il tecnico rossoblù fa il punto della situazione: "Riferisco in base a quello che mi è stato detto dagli addetti a livello medico. Pedrelli dovrà fare degli esami strumentali per capire meglio la situazione dell'infortunio a livello muscolare. Valagussa la prossima settimana potrà rientrare nel gruppo in una fase di ambientamento. Stesso discorso dicasi per Sampietro. Mentre per Malaccari ancora ci vorrà un po' di tempo per il reintegro". Detto questo, si va così verso la conferma del modulo 4-4-1-1. Volpe in porta. Quartetto difensivo formato da Kalombo, Burzigotti, Dierna (si trova in vantaggio su Piccinni) e Lo Porto. A centrocampo il duo di mediani con Ricci e Giacomarro, ai lati Cazzola a destra (in ballottaggio con Paolelli) e a sinistra De Silvestro. Davanti Casiraghi si colloca come di consueto tra le linee a supporto dell'unica punta Marchi. Questa la lista dei 22 convocati. Portieri: Volpe, Costa. Difensori: Burzigotti, Dierna, Piccinni, Fumanti, Paramatti, Paolelli, Kalombo, Lo Porto. Centrocampisti: Ricci, Giacomarro, Conti, Bergamini, Manari, Casiraghi. Attaccanti: Marchi, Cazzola, De Silvestro, Ciccone, Libertazzi, Jallow. La partita di domenica 29 ottobre tra Gubbio e Reggiana che si terrà al Pietro Barbetti è stata anticipata alle ore 16:30, anzichè alle 18:30.

19 OTTOBRE 2017
Contro la Feralpisalò la prova del nove. E quel precedente positivo. Pedrelli di nuovo out

Archiviata l'eliminazine della Coppa. Ora c'è il campionato. Comunque si è registrato il primo ko nelle partite ufficiali per Pagliari da quando è a Gubbio (anche se trattasi di partita di Coppa) e dopo aver conquistato 7 punti in tre partite di torneo. Sviluppato il turnover nel turno infrasettimanale, ma lo ha fatto pure la Samb, perciò non ci sono attenuanti. E di fronte adesso ci sarà una Feralpisalò dove è previsto un reale banco di prova. La squadra bresciana è rinfrancata dal ritorno al successo contro il Ravenna dove è andato a segno il solito bomber: Simone Guerra, cannoniere del girone, con 7 reti segnate finora. Un attacco però con solo 8 reti in tutto, mentre la difesa è ermetica con 7 reti subite (meglio hanno fatto solo Vicenza e Renate con 4 reti incassate). L'allenatore dei verdeazzurri Michele Serena adotta il 3-4-1-2 e in alcune circostanze il 3-5-2. In porta Caglioni. Una difesa a tre con Parodi, Emerson e Ranellucci. A centrocampo l'asse con Vitofrancesco, Staiti, Capodaglio e Martin. Davanti Voltan tre le linee a supporto di Guerra e Ferretti. Una squadra esperta quella gardesana costruita per fare un campionato ambizioso. Conforta tuttavia il precedente datato 17 settembre 2016 nella scorsa stagione. Il Gubbio allenato allora da Magi si impose in terra lombarda per 1-0: decisiva una rete di Valagussa al 36esimo minuto del primo tempo, nella ripresa poi Volpe riuscì ad intercettare un rigore calciato da Romero al fotofinish. La formazione che potrebbe schierare Pagliari domenica potrebbe essere la stessa usata contro il Fano. Ma non si escludono sorprese. Per quanto riguarda gli infortuni, invece, la situazione potrebbe seria per il terzino sinistro Daniele Pedrelli, uscito anzitempo nella gara di Coppa contro la Samb: si attendono l'esito degli esami strumentali, da verificare in particolar modo se si tratta di uno stiramento o addirittura di uno strappo a livello muscolare. Ancora out pure Gianluca Sampietro che ha problemi fisici e si parla di un interessamento della cartilagine. Verso il recupero, anche se non proprio imminente, di Paolo Valagussa e di Nicola Malaccari. Ex rossoblù. Loris Beoni (allenatore del Gubbio nella stagione 2008-2009, esonerato dopo la 23esima giornata per l'arrivo del duo Simoni-Tumiatti) è il nuovo allenatore della Primavera del Napoli e prende il posto di Giampolo Saurini (esonerato). Il tecnico toscano è legato alla figura dell'allenatore Maurizio Sarri (entrambi sono stati allenatori della Sansovino di Monte San Savino). Marco Alessandrini invece è il nuovo allenatore della Recanatese (serie D, girone F) e subentra al posto di Alessandro Potenza.

18 OTTOBRE 2017
Post Coppa. Pagliari: "Bravi lo stesso". Piccinni: "Una gara strana". Le foto di Gubbio-Samb

Non si sfata il tabù come si era augurato il trainer rossoblù alla vigilia. Vince per 3-1 la Samb al Pietro Barbetti con Valente show (due gol e un palo colpito), segna pure Candellori, per il Gubbio a segno il difensore Burzigotti. Il tecnico Dino Pagliari è frettoloso quando arriva in sala stampa (ormai è una sua consuetudine), poche parole, sembra insofferente anche se ostenta serenità: "Una ottima prestazione, molto bravi, ma non è stato facile con tanti calciatori giovani che non avevano giocato prima. Però hanno poi dimostrato in campo che ci possono stare. Peccato perché la partita l’avevamo riaperta". Telegrafico il difensore Matteo Piccinni: "Partita strana. Credo che siamo stati anche sfortunati. Ho visto pure delle cose positive. Diciamo però che la Samb ha giocato meglio". L'autore della doppietta Nicola Valente è diplomatico: "Avere fatto una doppietta? Conta marginalmente. Conta che è servito alla nostra squadra. Il Gubbio è una squadra importante ma noi abbiamo saputo impostare il nostro gioco". E il portiere, classe 2000, Matteo Raccichini: "Bella partita e vittoria meritata. Questa è la vittoria del gruppo. Il mio debutto? Normale amministrazione, non abbiamo mai rischiato. Solo sul gol potevo fare meglio". L'amministratore delegato degli adriatici Andrea Fedeli è soddisfatto: "É molto importante passare il turno. Soprattutto per quei tanti giovani che sono stati schierati dall'inizio. Un risultato giusto e una bella prestazione. In campionato adesso siamo primi in classifica? In verità noi viviamo domenica per domenica, poi chissà". Intanto ecco le foto della partita di Coppa tra Gubbio e Samb (12 immagini). Fotoservizio di Simone Grilli. Ecco le immagini in sequenza.

18 OTTOBRE 2017
Gubbio, fuori dalla Coppa. La Samb passa al Barbetti per 3-1. Valente show. Espulso Dierna

Gubbio contro Samb in Coppa Italia. Passa il turno la squadra marchigiana. La tattica. Il trainer Pagliari disegna il 4-4-2. Costa in porta. Quartetto difensivo con Paramatti, Burzigotti, Piccinni e Pedrelli. A centrocampo l'asse è formato da Paolelli, Conti, Bergamini e Ciccone. Davanti il duo Libertazzi e Jallow. Il tecnico Moriero invece il 4-3-3. La cronaca. Una partita tattica. Primo tiro in porta al 23' da oltre trenta metri da parte di Candellori, la palla finisce fuori misura (alta). Al 30' accelerazione di Bergamini che apre sulla sinistra verso Ciccone che lancia in profondità Libertazzi in area: tiro radente ma centrale, si salva con i piedi Raccichini. Al 31' esce per infortunio Pedrelli, entra al suo posto Giacomarro. Al 32' un tiro di Libertazzi dal limite viene intercettato da Di Pasquale in area, proteste eugubine per un presunto fallo di mani, ma l'arbitro fa proseguire. Al 36' la Samb va in vantaggio: Candellori ruba palla a centrocampo a Conti e serve sulla destra Rapisarda che rimette in mezzo, tiro secco dal limite di Valente con la sfera che si insacca radente a fil di palo alla destra del portiere. Al 41' colpo di testa a palombella di Damonte, palla che sfiora il montante. Al 45' arriva il raddoppio ospite: Valente va via sulla sinistra, vede il portiere fuori dai pali e rimette in area dove Candellori in spaccata di destro insacca la palla a fil di palo. Proteste rossoblù per un probabile fuorigioco. La ripresa. Al 1' tiro secco di Bergamini che impegna in angolo Raccichini. Sul seguente angolo di Bergamini pennellato in area, Burzigotti svetta sopra tutti e di testa schiaccia la palla in rete. Al 7' Valente entra in area in dribbling e calcia forte di sinistro, palla che si stampa sul palo. Al 18' cross da destra di Candellori, Damonte schiaccia di testa, palla che colpisce stavolta la base del palo. Al 32' Valente si lancia in porta e viene messo giù da Dierna: cartellino rosso diretto per il difensore. Al 35' punizione chirurgica di Valente dal limite con la palla che si insacca a fil di palo. La Samb passa il turno. Il Gubbio viene eliminato.
Tabellino di Coppa: Gubbio - Sambenedettese (1-3):
Gubbio (4-4-2): Costa; Paramatti, Burzigotti (31' st Dierna), Piccinni, Pedrelli (31' pt Giacomarro); Paolelli, Conti M., Bergamini, Ciccone; Libertazzi, Jallow (17' st Manari). A disp.: Volpe, De Vincenzi, Fumanti, Lo Porto, Conti A., Tempesta. All. Pagliari.
Sambenedettese (4-3-3): Raccichini; Rapisarda, Miceli, Di Pasquale, Ceka; Candellori (28' st Demofonti), Damonte, Di Cecco; Trillò (11' st Esposito), Di Massimo, Valente (38' st Sargolini). A disp.: Aridità, Gelonese, Bove, Paolucci, Vallocchia, Bacinovic, Miracoli, Bengala, Tomi. All. Moriero.
Arbitro: Andreini di Forli (Dell'Università di Aprilia e Barone di Roma 1).
Reti: 36' pt Valente (S), 45' pt Candellori (S), 1' st Burzigotti (G), 35' st Valente (S).
Espulso: 32' st Dierna (G) per fallo su avversario per chiara occasione da gol. Angoli: 4-2 per la Samb. Recupero: 1' pt; 3' st. Spettatori: 320 spettatori, di cui 61 della Samb.

17 OTTOBRE 2017
Prepartita di Coppa, le parole di Pagliari e Moriero. Con possibili novità. Ferretti, che tegola

Gubbio, sfida infrasettimanale di Coppa Italia di serie C. La partita è ad eliminazione diretta. Si gioca di mercoledì (ore 18:30). Sicuramente ci sarà turn over perchè non sono stati convocati diversi calciatori come Kalombo, Casiraghi, Cazzola, Marchi, Ricci e De Silvestro. Oltre agli indisponili per infortunio Malaccari, Sampietro e Valagussa. Probabile allora stavolta un 4-4-2 classico invece del 4-4-1-1, di solito adoperato finora dal trainer Pagliari. Quindi è possibile vedere Costa in porta. Poi il quartetto difensivo basato su Paramatti, Burzigotti, Piccinni e Pedrelli. A centrocampo come mediani Conti e Bergamini, sugli esterni Paolelli e Ciccone. Di punta il duo Jallow e Libertazzi. Sono le indicazioni di una possibile formazione iniziale anti Samb. Sono stati convocati anche i giovani Andrea Conti, ex Lupa Roma (quello in prima squadra si chiama Massimo) e Vincenzo Tempesta. E il tecnico Dino Pagliari è stato telegrafico prima del match: "Vogliamo sfatare il tabù Samb, che sia la volta buona. Ci vorrà massimo impegno e una certa attenzione. Ma sono fiducioso perchè la squadra si allena sempre al massimo. Ora giocherà chi fino a questo momento ha giocato meno perchè sono curioso di vederli all'opera in partita". Parla pure il tecnico della Samb, Francesco Moriero, prima del match. Ecco cosa dice (da Tuttosamb.it): "Sarà un banco di prova importante, per questo metterò la formazione migliore. Qualcuno riposerà, ma ci sarà da valutare qualche giovane anche in ottica futura. La nostra forza è il gruppo. Siamo obbligati a fare risultato perchè noi siamo la Samb!". Ma non è tutto. Moriero parla del Gubbio nello specifico anche dopo il cambio dell'allenatore. Cosa dice (da Sambenedettesecalcio.it): "Pagliari è stato bravo a mettere i giocatori nei rispettivi ruoli, ha una squadra che gioca bene e che sta ottenendo una continuità di risultati". Brevi news. Brutta tegola per un ex rossoblù. Daniele Ferretti, in forza al Trapani, si è infortunato nei giorni scorsi in allenamento. Gli esami specifici hanno rilevato la lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Dovrà essere operato e poi inizierà la fase riabilitativa (così riporta Trapanicalcio.it). Modena: la luce dopo il tunnel in vista? Come comunica il sito ufficiale (Modenafc.net), il presidente del Modena, Aldo Taddeo, ha parlato con i rappresentanti dell Aic (Associazione Italiana Calciatori) rassicurandoli sul pagamento anticipato degli stipendi di ottobre e novembre nel pieno rispetto delle regole. In base al concordato gli arretrati saranno pagati nei tempi previsti dalla procedura. Nei prossimi giorni lo stesso presidente Aldo Taddeo sarà a Modena per perfezionare l'accordo con l'Amministrazione Comunale relativamente allo stadio Braglia.

16 OTTOBRE 2017
Paramatti: "Gubbio, è emersa voglia di vincere. Lorenzo? Ha qualità con margini di crescita"

Era a vedere Gubbio-Fano. É stato campione d'Italia con la Juventus nel 2002 e un terzino ambidestro di spessore nel Bologna. Con il Gubbio gioca suo figlio Lorenzo. Stiamo parlando di Michele Paramatti che ci concede questa intervista. Partiamo proprio dalla partita, che giudizio si può dare? "Credo che il Gubbio ha indirizzato la partita con un atteggiamento giusto, poi c'è stato un calo di tensione che ha permesso al Fano di rientrare in gara. Ma alla fine è emersa forse la voglia maggiore del Gubbio di portare a casa il risultato pieno". Quindi come considera questa squadra? "La considero ancora in evoluzione e in crescita. Ma lo era anche inizialmente, soltanto che non sono arrivati quei risultati che tutti speravano. Le ho viste tutte: non sono arrivati i risultati più per errori dei singoli e non per demeriti della squadra. Reggeva bene, forse era poco incisiva, ma non sfigurava neanche. L'unica partita su cui si può recriminare è quella contro il Santarcangelo perchè era alla portata e si doveva vincere. Per il resto ci sta di perdere con il Vicenza, con la Samb, in considerazione anche del fatto che stavamo parlando dell'inizio del campionato. Bisogna ricordare che questa squadra è stata cambiata per molti elementi, perciò sarebbe servito un po' di tempo prima di arrivare a cementare il gruppo e avere quei risultati che adesso stanno arrivando". Allora sposa la nostra tesi di quando abbiamo scritto che per il 67% è cambiato l'organico e serviva tempo. Ma è così? "Ma sì, io non sono una persona che alla prima goccia quando piove apre l'ombrello. Aspetto un attimo. Avrei aspettato un po' più di tempo. Però la società ha fatto una scelta di cambiare direzione e i risultati del resto stanno arrivando". Parliamo di suo figlio Lorenzo, ma che calciatore è? "Quest'anno seguo solo il Gubbio. L'anno scorso guardavo il Santarcangelo dove lui giocava. Quindi lo seguo costantemente. É un ragazzo che ha avuto una certa sfortuna nel momento della svolta, dall'uscita del settore giovanile (dell'Inter) purtroppo ha avuto un infortunio (nel Bologna) che lo ha penalizzato nel suo percorso iniziale: dopo due giorni di ritiro si è rotto il ginocchio completamente e ha saltato tutta l'annata in quella squadra che poi ha vinto la serie B. Però poi ha recuperato bene, sta facendo il suo percorso di crescita ripartendo dalla serie C. Un calciatore che secondo me ha buone qualità con grandi margini di crescita se viene indirizzato con degli insegnamenti giusti. Ma serve fiducia nonostante gli errori e avere spazio. Assomiglia a me per quanto riguarda la volontà, la determinazione e la voglia di migliorarsi sempre. Però ha caratteristiche diverse di quelle che avevo io: magari ero più portato a spingere che a difendere mentre a Lorenzo piace più coprire e meno sganciarsi". Cosa gli ha detto Lorenzo di Gubbio? "Si trova bene, si è subito ambientato con il gruppo. Ma lui è un ragazzo solare quindi non ha difficoltà a relazionarsi. Dice che lavora bene e quindi è contento. Si è svincolato dal Bologna appunto per andare in una società con un legame di proprietà in una squadra che lo facesse giocare e accudire. Può diventare un capitale della società e può essere valorizzato". Ma parliamo di Michele Paramatti da calciatore, la gratificazione più bella? "Mi ricordo i primi anni di professionismo con la Spal con una crescita graduale frequentando anche due anni di Interregionale (con il Russi ndr). Sono partito dal basso per ottenere poi lo scudetto. Alla fine sono arrivati i frutti del mio impegno e lavoro. Gratificanti le due promozioni dalla C2 alla B con la Spal, quella con il Bologna e quella semifinale in Coppa Uefa dove segnai ma per pochi minuti non andammo in finale. L'apice lo scudetto con la Juventus". Il campione più forte con cui ha giocato? "Da vedere in allenamento di sicuro Zidane: con spensieratezza faceva dei numeri fantastici. Ma ho avuto la fortuna di giocare con Baggio, Del Piero e Signori. Calciatori fantastici. Cercavo di copiarli per quello che potevo apprendere". Il campionato di oggi, chi è favorito? "Sono tifoso della Juve, quindi. Però il Napoli è partito bene quest'anno, è maturato rispetto gli anni passati: sarà un osso duro fino alla fine del campionato. Perciò vedo una corsa a due per lo scudetto tra Napoli e Juventus".

15 OTTOBRE 2017
Marchi: "Vittoria di vitale importanza". Kalombo: "Andiamo a mille". Le foto di Gubbio-Fano

Gubbio e Fano non delude le attese. Cinque gol, partita intensa, un discreto pubblico (1400 persone). Marchi fa una doppietta, Germinale e Torelli la recuperano, ma Kalombo la chiude. Finisce 3-2 e con Pagliari in panchina il Gubbio viaggia in perfetta media inglese (sette punti in tre partite). Il tecnico dei rossoblù come è suo solito è succinto (parla per 1 minuto e 9 secondi) e volatile: "Questa è stata la vittoria del gruppo. Del gruppo intendo a partire dal magazziniere. Un gruppo che ha lottato fino alla fine. Con grinta, determinazione e forza di volontà. Voglio vedere sempre il Gubbio che si è espresso dopo il gol del 2-2". Se l'allenatore è breve nello spiegarsi, a ruota parla il capitano Ettore Marchi che ha segnato una doppietta e ha raggiunto quota 100 gol nella sua carriera: "Vittoria di una importanza vitale. Erano due squadre appaiate. Dopo la partenza sprint, il pareggio ci rammaricava. Ma il 2-2 è la fotografia del momento che passa questa squadra. Se la partita fosse finita in parità, ora si sarebbe parlato di una occasione sciupata. Questo è il calcio. Ma ripeto che è una vittoria vitale". L'autore del gol della vittoria, Sedrick Kalombo, spiega: "Ci alleniamo a mille, questo è il coronamento. Il gol al Fano da fanese? Un po' mi dispiace, ma è stato un gol liberatorio per noi. Dico questo perchè la gara dovevamo chiuderla prima e invece si era compromessa". Il difensore Emilio Dierna dice: "Abbiamo fatto bene contro un Fano che non merita la classifica che occupa. Dopo il 2-0 del nostro vantaggio si è sbagliato atteggiamento: ci siamo un po' rilassati, abbiamo abbassato i ritmi e quando facciamo così diventiamo vulnerabili. Ma siamo un'ottima squadra. Però la strada è ancora lunga". Il trainer dei granata Agatino Cuttone mastica amaro: "Abbiamo trovato un Gubbio pimpante e veloce. Ma io non rimprovero nulla ai miei perchè abbiamo offerto una buona prestazione nel palleggio. Forse era più giusto il pareggio. L'avvio ci ha condizionato con due gol subiti evitabili, ma sono soddisfatto della capacità di reazione della squadra". Il capitano del Fano, Manuel Ferrani: "Quei due gol all'inizio ci hanno tagliato le gambe. Abbiamo tenuto campo, abbiamo pareggiato ma alla fine è arrivato un nuovo errore nostro. Ma siamo una squadra giovane che ha bisogno di fare esperienza". Tocca poi ad Alberto Torelli che è telegrafico: "Primi quindici minuti difficili. Poi potevamo anche ribaltare il risultato, ma ci è andata male. Dovremo parlarne con il mister che cos'è che non va". Intanto ecco le foto (18 immagini) di Gubbio e Fano. Fotoservizio di Simone Grilli. Eccole in sequenza con tutti i gol.

15 OTTOBRE 2017
Gubbio-Fano a suon di gol (3-2). Marchi doppietta, Germinale, Torelli, ma Kalombo fa il tris

Gubbio contro Fano. Marchi segna una doppietta, Germinale segna su rigore e Torelli trova il gol del pareggio. Alla fine Kalombo trova il gol vittoria. La tattica. Il trainer Pagliari schiera il 4-4-1-1. Volpe in porta. Una difesa a quattro con Kalombo, Burzigotti, Dierna e Lo Porto. Centrocampo con Ricci e Giacomarro mediani, ai lati Cazzola e De Silvestro. Davanti Casiraghi a supporto di Marchi. Ora la cronaca. Neanche un giro di lancette e il Gubbio è in vantaggio: cross da destra di Cazzola, sponda di De Silvestro di testa verso Marchi che da due passi, di testa, deposita la sfera in fondo al sacco. Poi al 10' cerca il gol De Silvestro con un diagonale che si perde di poco a lato. Al 13' calcio di rigore per il Gubbio: De Silvestro serve in area Marchi che viene messo giù sul piede di appoggio da Camilloni. Dal dischetto lo stesso Marchi calcia forte e angolato, la palla si insacca a mezz'altezza. Al 31' Lo Porto va via sulla sinistra e crossa in area, tiro al volo di destro di Marchi, Miori in tuffo evita il pericolo e si salva. Al 32' rigore per il Fano dopo un atterramento di Burzigotti su Germinale. Lo stesso Germinale dal dischetto insacca la sfera a fil di palo. Si riapre il match. Al 38' un tiro bomba di Cazzola dai venticinque metri, la palla si stampa sulla traversa. Al 40' ancora Casiraghi con un fendente dal limite fa scaldare le mani di Miori in volo. Ripresa. Al 4' sventola di Ricci dal limite, Miori è ancora reattivo e in tuffo si salva in angolo. Al 6' il Fano trova il pareggio: corner pennellato di Filippini in area, Torelli si incunea e incorna di testa con una palombella che sorprende il portiere Volpe: palla in fondo al sacco. La partita si infiamma. Al 7' bolide di Casiraghi che coglie la traversa in pieno. Capovolgimento di fronte (8') con Filippini che cerca il sette dal limite, Volpe vola a togliere le ragnatele dal sette. Al 21' sinistro secco di De Silvestro dal limite, Miori toglie la sfera da sotto la traversa. Al 30' però il Gubbio torna in vantaggio: tutto nasce da un tiro cross di Casiraghi in area, sbuca Kalombo che da due passi, di piatto destro, insacca la palla in rete radente. Al 36' Marchi sfiora il poker, palla di poco a lato. Nel finale Volpe salva su Germinale.
Tabellino: Gubbio - Fano (3-2):
Gubbio (4-4-1-1): Volpe; Kalombo, Burzigotti, Dierna, Lo Porto; Cazzola (13' st Ciccone), Ricci, Giacomarro, De Silvestro (37' st Paramatti); Casiraghi (46' st Libertazzi); Marchi. A disp.: Costa, Fumanti, Paolelli, Pedrelli, Piccinni, Bergamini, Conti, Manari, Jallow. All. Pagliari.
Fano (4-3-1-2): Miori; Camilloni, Lanini, Ferrani, Masetti (37' st Melandri); Eklu (1' st Torelli), Capellupo (45' st Varano), Lazzari; Filippini; Germinale, Fioretti. A disp.: Thiam, Maddaloni, Costantino, Favo. All. Cuttone.
Arbitro: Zingarelli di Siena (Micaroni di Chieti e Di Giacinto di Teramo).
Reti: 1' pt Marchi (G), 13' pt Marchi (G) rigore, 32' pt Germinale (F) rigore, 6' st Torelli (F), 30' st Kalombo (G).
Ammoniti: Burzigotti (G), Ferrani (F), Lazzari (F), Kalombo (G). Angoli: 10-8 per il Gubbio. Recupero: 1' pt; 3' st. Spettatori: 1384 (535 abbonati); di cui 192 da Fano.
Risultati: Nona Giornata - Serie C - Girone B:
Albinoleffe - Pordenone
1-1
14' Kouko (A), 44' Gerardi (P)
Bassano - Triestina
1-1
13' Arma (T), 22' Fabbro (B)
Fermana - Vicenza
0-0
Gubbio - Fano
3-2
1' Marchi (G), 13' Marchi (G) rig., 32' Germinale (F) rig., 51' Torelli (F), 75' Kalombo (G)
Mestre - Reggiana
1-0
29' Rubbo (M)
Ravenna - Feralpisalò
0-1
83' Guerra (F)
Renate - Sambenedettese
1-1
65' Gelonese (S), 83' Tomi (S) aut.
Sudtirol - Santarcangelo
5-0
13' Berardocco (S) rig., 39' Costantino (S), 42' Costantino (S), 60' Frascatore (S) rig., 69' Gyasi (S) rig.
Teramo - Padova
2-1
24' Capello (P), 45' Varas (T), 56' Ilari (T)

14 OTTOBRE 2017
Con il Fano una conferenza prepartita lampo (3' e 54") e l'incitamento del tifo organizzato

Cronometro alla mano. La conferenza stampa del prepartita dopo la rifinitura è durata 3 minuti e 54 secondi. Il tecnico Dino Pagliari è sempre succinto nelle sue analisi. Dice in vista del quasi derby con il Fano: "Mi aspetto un Gubbio sempre uguale, cioè quello da quando lo sto allenando io. Non dico una cosa a caso. Dico quello che vedo, come si applicano i calciatori negli allenamenti e nelle partite. La squadra si applica con energia e concentrazione. Il Fano? Una avversaria fastidiosa, ma anche noi non siamo tranquilli. Sembra un gioco di parole ma non lo è. Pure noi dobbiamo essere fastidiosi per gli altri. Tuttavia il Fano ha buoni elementi lì davanti e noi dobbiamo essere bravi a chiuderli tra le linee". Una rifinitura disputata a porte chiuse ma solo in via eccezionale sono stati aperti i cancelli alle ore 11:15 del sabato per fare entrare una delegazione dei tifosi (capitanata dai Gubbio Supporters) che hanno incitato la squadra con dei cori prima del match sentito con il Fano. Per quanto riguarda invece la formazione non dovrebbe cambiare molto o nulla. Quindi si va verso la conferma del 4-4-1-1. Volpe in porta. Difesa a quattro con Kalombo, Burzigotti, Piccinni (in vantaggio su Dierna) e Lo Porto, che è in ballottaggio con il rientrante Pedrelli. A centrocampo il duo centrale di mediani formato da Ricci e Giacomarro, sulle ali Ciccone (in ballottaggio con De Silvestro) e Cazzola. Mentre davanti Casiraghi tra le linee a supporto della punta Marchi. Indisponibili Malaccari, Sampietro e Valagussa. Questa la lista dei 23 convocati. Portieri: Volpe, Costa. Difensori: Dierna, Fumanti, Kalombo, Lo Porto, Burzigotti, Paramatti, Paolelli, Pedrelli, Piccinni. Centrocampisti: Bergamini, Giacomarro, Ricci, Manari, Conti, Casiraghi. Attaccanti: Marchi, Cazzola, Ciccone, Jallow, De Silvestro, Libertazzi.

12 OTTOBRE 2017
Riccardo Cucchi a Gubbio. Cazzola: "Con il Fano che strano, non un rapporto idilliaco"

Presente a Gubbio con l'iniziativa "ti racconto lo sport" al polo liceale Mazzatinti, il conduttore de "La Domenica Sportiva", Riccardo Cucchi, per diversi anni radiocronista di punta della Rai. Poi lo stesso Cucchi si è recato a visitare lo stadio Barbetti dove ha ricevuto in regalo un gagliardetto (quello del centenario) della Gubbio Calcio, consegnato dal Ds Giuseppe Pannacci. É stato piacevolmente colpito nel visitare l'impianto sportivo eugubino e la città dei Ceri. Durante il dibattito con gli studenti non sono mancati degli spunti interessanti. Si è parlato della vita da radiocronista: "Mi è sempre piaciuto raccontare le cose nei fatti. Con la radio ho cercato di fare questo, cioè trasmettendo anche quelle emozioni verso coloro che ci ascoltavano. Perchè il radiocronista o il giornalista non deve essere un inventore, deve essere un raccontatore dei fatti. Questo discorso vale anche per il mondo dello sport". E svela il momento più toccante della sua carriera: "Sicuramente quando ho raccontato la vincita del Mondiale con l'Italia a Berlino nel 2006. Avere gridato Campioni del Mondo non è da tutti. Ci sono riusciti solo Nicolò Carosio ed Enrico Ameri nel 1982. E pensare che gente come ad esempio Bruno Pizzul non ci sono riusciti. É stato molto emozionante: quella sera ho vagato per Berlino senza capire più nulla, ho passato una notte insonne". Infine non poteva mancare un accenno alla Nazionale maggiore e su come è cambiata la formazione azzurra oggi. Riccardo Cucchi ha espresso così il suo parere: "L'Italia al momento attuale ha dei problemi perchè da oltre dieci anni la Nazionale non ha più dei veri campioni. Ho raccontato partite per radio guardando sul campo campioni come Maradona, Platini, Baggio e Totti. Ne ho visti passare di calciatori per tanti anni. Si è molto criticato Ventura perchè ha giocato con il modulo 4-2-4. Credo che Ventura poteva giocare anche con il modulo 1-10 contro la Spagna, ma le cose non sarebbero cambiate. Purtroppo ora la Nazionale è questa e quindi credo che il Ct non avrebbe potuto fare di meglio". Poi l'intervista. Ha parlato l'ala offensiva Umberto Cazzola, fanese, tra l'altro ex Fano. Del match di domenica prossima dice: "Credo che con il cambio dei risultati in senso positivo ci abbiano dato fiducia, ci ha stimolato e in campo si rischia anche la giocata più difficile. In più abbiamo stimolato la tifoseria che ci stia sempre più vicino". Con la sua ex squadra invece si toglie qualche sassolino: "Ho avuto un rapporto strano con il Fano. Per tanti versi non sono riuscito mai ad esprimermi al meglio. Per colpe anche mie. Con la tifoseria non ho avuto un rapporto idilliaco. Ma stimo il presidente Gabellini, persona seria. Perchè non sono stato confermato? In effetti non ho ricevuto nessuna telefonata, nessuno mi ha sentito e non c'è stato un comportamento carino nei miei confronti. Certe cose è sempre bene dirle a quattr'occhi. Ma capisco le scelte". Come dice quel proverbio: nessuno è profeta in patria (nemo profheta in patria, in versione latina).

11 OTTOBRE 2017
Cuttone: "Gubbio pericoloso, servirà il giusto piglio. Esonero di Cornacchini inaspettato, e..."

L'intervista. Abbiamo parlato con Agatino Cuttone, il tecnico del Fano, prossima avversaria del Gubbio, tra l'altro ex allenatore dei rossoblù. "Finora il bicchiere è mezzo vuoto per noi", esordisce il trainer dei granata. Ma andiamo per ordine. L'ultimo pareggio interno con il Renate? "Ma se andiamo a vedere il computo della gara, io sono molto onesto. Forse meritavamo qualcosa in più. Abbiamo sbagliato un rigore. Abbiamo avuto due o tre palle gol molto importanti. Ma siamo stati penalizzati dal fatto che noi abbiamo incassato due gol su due palle da fermo. Con più di attenzione secondo me si poteva ridurre ai minimi termini la pericolosità del Renate". Dopo la prima vittoria contro il Bassano, poi c'è stato un avvio di campionato un po' altalenante, ma se lo sarebbe mai aspettato? "No, non me lo aspettavo assolutamente. Mi sarei aspettato qualche risultato in più favorevole. Credo che lo meritavamo anche contro squadre importanti che si trovano nelle prime sei posizioni in classifica, a parte il Ravenna. In tutte le partite siamo riusciti a tenerle sul filo dell'equilibrio. Per cui ci è dispiaciuto perchè spesso si è perso su misura. Purtroppo siamo stati penalizzati per via dell'inesperienza e di alcune ingenuità". Ma è arrivato un rinforzo a centrocampo, Lazzari (ex Spal), che ha esordito subito con profitto nella partita con il Renate. Giusto? " Si era già allenato con noi. Per questo ringrazio la società che ci ha messo a disposizione questo pezzo da novanta. Già domenica si sono visti gli effetti sotto l'aspetto qualitativo e della personalità. Di sicuro ci ha fatto fare un salto di qualità notevole". Abbiamo visto che lei mister utilizza sempre una difesa a quattro cambiando solo dalla cintola in sù, usando il 4-3-2-1 o il 4-3-1-2. Ma è così? "Sì sì, è proprio così. Davanti abbiamo delle varianti molto importanti (Filippini, Germinale o Fioretti ndr). Anche in mezzo al campo. Così facendo c'è modo di scegliere delle varianti e sistemi di gioco diversi in funzione all'avversaria che andiamo ad affrontare". Ma ora parliamo del Gubbio. Un avvio stentato ed ora sta cercando di riprendersi. Se lo sarebbe mai aspettato un avvio così negativo con un conseguente esonero? "Decisamente no perchè Cornacchini è anche un allenatore navigato, è di categoria. A dire il vero non mi sarei aspettato nemmeno l'esonero. Però è questo il nostro mondo, lo sappiamo e quando non arrivano i risultati il primo a pagare è sempre un allenatore. Però ha avuto i suoi effetti perchè fare due partite come ha fatto il Gubbio contro il Sudtirol e il Pordenone dove sono arrivati quattro punti, tutto ciò significa che c'è stata una svolta importante". Ma come considera nello specifico la squadra del Gubbio? "Da temere in tanti. In primis Ettore Marchi, poi c'è Casiraghi. Gli esterni, chiunque gioca, sotto tutti pericolosi: vedi Cazzola, De Silvestro o Paolelli. Il centrocampo è ben assortito con Giacomarro e il giovane Ricci che sta facendo molto bene. E la linea difensiva è molto esperta visto che deve rimanere fuori sempre un elemento tra i tre che sono Piccinni, Dierna e Burzigotti. Niente male nemmeno i terzini Kalombo e Lo Porto che sta giocando al posto di Pedrelli. Perciò è una squadra assortita con elementi di categoria e con giovani interessanti". Quindi che partita si aspetta? "Sì, lo definiscono un quasi derby. Ma resta il fatto che noi dobbiamo solo dare continuità alla prestazione contro il Renate. Ma sappiamo che affrontiamo un Gubbio molto pericoloso tra le mura amiche che al primo errore ci può castigare. Ma se noi giocheremo con il nostro atteggiamento che si è notato con il Renate, la nostra prestazione non mancherà e servirà il piglio giusto".

10 OTTOBRE 2017
Paolelli: "Ora cambiamento tattico e siamo più uniti". E la locandina dei tifosi contro il Fano

In questo campionato ha esordito dal primo minuto a Pordenone. Un terzino destro che è stato però schierato dal trainer Pagliari come esterno destro di centrocampo nel 4-4-1-1 disegnato nella trasferta friuliana con la partita che si è conclusa sul 2-2 al fotofinish. Andrea Paolelli commenta così: "Sono contento perchè ho rivisto il campo dal primo minuto. Questo esordio iniziale ha combaciato con un bel momento per la squadra. Direi che ci siamo ripresi dopo un inizio di campionato stentato. Credo che bisogna lavorare su questa strada perchè sono convinto che si può fare bene se lavoriamo così. Sono dell'idea che più si lavora meglio è perchè il lavoro alla lunga paga sempre. Certo, siamo rimasti molto rammaricati per il pareggio subito al 90' a Pordenone, però credo che il punto è buono ottenuto su un campo difficile, dopo la vittoria che avevamo conquistato in casa con il Sudtirol. Penso allora che bisogna continuare su questa striscia perchè ancora non abbiamo fatto niente. Ora non bisogna fermarci". Come esterno di centrocampo come si è trovato da terzino naturale? "Bene. In realtà pure sulla mediana perchè non era la prima volta che avevo ricoperto questo ruolo. In passato ho giocato anche alto a centrocampo". Questa estate è venuto a Gubbio perchè lo conosceva Cornacchini, ora? "Sì, è vero. Lo avevo avuto come allenatore nella passata stagione a Viterbo. Dispiace come è andata la situazione". Allora, nello specifico, cosa può essere successo dal prima al dopo? "Difficile trovare delle giustificazioni da prima ad oggi. Diciamo che adesso in squadra c'è più compattezza e inoltre siamo più uniti. C'è stato pure un cambiamento a livello tattico. Pagliari ci ha dato organizzazione per stare meglio in campo. C'è una idea di gioco e il mister sta curando tutti i dettagli possibili". Adesso vi aspetta il match interno con il Fano, che per molti è considerato un quasi derby (umbro-marchigiano) per via della vicinanza tra le due città (80 chilometri di percorrenza). Cosa può dire a riguardo? "Ma guarda, ogni martedì noi prepariamo la partita successiva visionando l'avversaria per poi poter rendere al meglio in campo. Pertanto come sempre cercheremo di portare a casa l'intera posta in palio". Brevi news. La partita valevole per il primo turno della Coppa Italia di serie C, tra Gubbio e Samb, che è in programma mercoledì 18 ottobre si giocherà alle ore 18:30 al Pietro Barbetti (è una gara secca ad eliminazione diretta). Intanto per la partita di domenica si sta mobilitando la tifoseria per portare gente allo stadio. Il tifo organizzato dei Gubbio Supporters ha reso pubblica questa locandina.

09 OTTOBRE 2017
Magi: "Bassano può essere guastafeste. Gubbio, cambiato tanto e in confusione, ma ora..."

Abbiamo seguito direttamente dagli studi della tv di stato della Repubblica di San Marino (Rtv San Marino) la trasmissione dedicata al girone B di Lega Pro, "C Piace", condotta da Palmiro Faetanini e Lorenzo Giardi, coadiuvati dall'opinionista Massimo Boccucci. Presente come ospite il tecnico attuale del Bassano, Giuseppe Magi, ex trainer del Gubbio. L'allenatore pesarese ha parlato del campionato e dell'andamento del suo Bassano: "La squadra ha una media età di 24 anni, in squadra ci sono solo tre calciatori sui 30 anni, perciò dobbiamo ancora maturare per diventare grandi. La squadra è forte, ma dobbiamo ancora crescere. Lo dimostra anche il gol incassato al 96' dal Teramo. Serve attenzione in tutti i novanta minuti perchè in questo campionato non bisogna avere distrazioni. Questo è un torneo molto equilibrato. Tuttavia a Bassano c'è un progetto importante ma c'è anche la giusta serenità per poter lavorare in prospettiva. Per la vincita del campionato le favorite sono il Vicenza, Padova, pure il Pordenone che è squadra molto pratica e la Feralpisalò che non ha badato a spese. Poi c'è la Samb, una piazza importante che si può incendiare quando le cose vanno bene. E il Bassano? Diciamo che da parte nostra cercheremo di fare il guastafeste". Non manca un accenno sulla scorsa estate quando ancora Magi era libero sul mercato: "Non nego che avevo avuto altre offerte, da cui una della serie B, ma alla fine ho scelto Bassano perchè ogni allenatore deve fare i suoi percorsi e non deve bruciare le tappe. Ho trovato una società seria, un ambiente dove si può lavorare". Durante la trasmissione viene svelato il nome della squadra di serie B: si trattava del Perugia. Ovviamente non è potuta mancare una domanda sul Gubbio e di come sta andando in questo campionato. Magi, da ex, ha risposto così: "Io sono molto legato a questa città dove sono stato bene in una piazza passionale. Mi resta un amore morboso per il Gubbio dove del resto ho trovato una società fantastica. In questa estate però si è cambiato tanto e addirittura si è mutata la direzione rispetto al percorso che era stato costruito nei due anni precedenti. Tanti calciatori diversi e poi tanti cambi di modulo: dal 4-4-2, al 4-3-3 e al 3-5-2. Credo che si è creata un po' di confusione. Con l'arrivo di Pagliari invece si sta adottando un preciso modulo e penso che così facendo si possa ritrovare una certa identità. Se ancora brucia l'uscita dai playoff contro la Samb lo scorso maggio? Certo che brucia. Ma in quella partita siamo arrivati un po' corti. Infatti è stato un campionato logorante. Siamo partiti con l'obiettivo della salvezza mentre invece in campionato abbiamo ricoperto sempre posizioni di vertice dal quinto al settimo posto. Perciò siamo arrivati a quell'incontro un po' scarichi e senza le giuste energie nervose. In più abbiamo commesso degli errori, errori pure miei. Una sconfitta che mi è servita per il mio percorso di crescita". Lutto. Si è spento Umbro Filippetti, è stato dirigente del Gubbio e da sempre un grande tifoso rossoblù. Sentite condoglianze alla famiglia e al figlio Roberto Filippetti, collega giornalista pubblicista.

08 OTTOBRE 2017
Il Pordenone conquista la vetta, ma c'è pure la Samb. Bassano raggiunto al 96' dal Teramo

Il Gubbio ha osservato un turno di riposo. Ma intanto si è giocata la ottava giornata di campionato. Il Pordenone riconquista la vetta e dimentica subito il mezzo passo falso interno con il Gubbio. Ma i tre punti sono arrivati a tempo scaduto con un rigore realizzato da Burrai. In vetta pure la Samb che vince in casa per 3-1 contro il Santarcangelo. Il Bassano si fa stoppare in casa sul punteggio di 1-1 con un gol del pari del Teramo siglato al 96esimo minuto: la formazione di Magi adesso si trova al secondo posto. Il Renate pareggia a Fano per 2-2 quando si è trovato due volte in vantaggio ma nel finale la squadra di Cuttone (prossima avversaria del Gubbio) trova il definitivo pareggio con Germinale. Squadra lombarda che si porta al terzo posto dove viene raggiunta dal Padova che ha battuto per 3-1 in rimonta il Sudtirol. Finisce senza reti la gara tra Feralpisalò e Mestre. Mentre è sempre più nei guai il Modena che non ha disputato ancora una partita interna perchè lo stadio è rimasto chiuso e quindi l'Albinoleffe otterrà la vittoria di 3-0 a tavolino, come era già successo precedentemente contro il Mestre.
Risultati: Ottava Giornata - Girone B - Lega Pro:
Bassano - Teramo
1-1
73' Fabbro (B), 96' Foggia (T)
Fano - Renate
2-2
34' Gomez (R), 52' Fioretti (F), 61' Pavan (R), 92' Germinale (F)
Feralpisalò - Mestre
0-0
Modena - Albinoleffe
non disputata (0-3 a tavolino)
Padova - Sudtirol
3-1
11' Gyasi (S), 43' Capello (P) rig., 49' Capello (P), 87' Contessa (P)
Pordenone - Ravenna
2-1
42' Samb (R), 46' De Agostini (P), 92' Burrai (P) rig.
Reggiana - Vicenza
1-0
79' Rivarola (R)
Sambenedettese - Santarcangelo
3-1
65' Vallocchia (Sb), 71' Tommasone (St), 88' Miceli (Sb), 92' Di Massimo (Sb)
Triestina - Fermana
3-0
7' Arma (T) rig., 56' Mensah (T), 70' Arma (T)

05 OTTOBRE 2017
Pagliari: "Prova di personalità. Infastidito per il gol alla fine". E le foto di Pordenone-Gubbio

Il tecnico aveva invocato Davide contro Golia alla vigilia in una conferenza lampo (durata 79 secondi). Il Gubbio non ha vinto, ma ci è andato molto vicino. Marchi ha aperto le marcature con Ciurria che ha subito ristabilito l'equilibrio. Casiraghi ha riportato avanti i rossoblù, solo allo scadere i neroverdi sono riusciti a trovare il pareggio con Magnaghi. L'allenatore Dino Pagliari è conciso nel spiegare il pareggio di Pordenone: "Sono molto contento della prestazione. Una prestazione importante e di personalità. Mi ha infastidito quel gol incassato nel finale del pareggio. Però davanti avevamo una squadra blasonata. Ma lo avevo detto che saremmo stati un osso duro da mordere. Adesso dobbiamo cercare di sfruttare al meglio il turno di riposo per lavorare ancora e migliorarci". Telegrafico è il direttore sportivo Giuseppe Pannacci: "Amaro in bocca. Un risultato pieno sfuggito solo alla fine. Questo è un campo stregato. Ci era successo anche nella passata stagione di subire gol negli ultimi minuti. Grande prestazione contro una grande squadra. Ragazzi encomiabili". Dopo l'infrasettimanale il Gubbio osserva un turno di riposo domenica. Ritornerà a giocare domenica 15 ottobre contro il Fano. Intanto ecco le foto (18 immagini) del match tra Pordenone e Gubbio. Foto che si possono trovare nel link sotto la foto in homepage e nella nostra sezione "fotogallery". Fotoservizio di Antonio Ros. Ecco la sequenza.

05 OTTOBRE 2017
Pordenone-Gubbio, 2-2. Marchi apre, poi Ciurria, Casiraghi allunga, Magnaghi fa pari al 90'

Turno infrasettimanale, trasferta del Gubbio a Pordenone. Nel primo tempo botta e risposta di Marchi e Ciurria, poi Casiraghi segna il raddoppio, nel finale Magnaghi regala il pari ai neroverdi. La tattica. Confermate le indicazioni della vigilia con il 4-4-1-1. Pagliari schiera Volpe in porta. Quartetto difensivo sulla linea Kalombo, Dierna, Piccinni e Lo Porto. A centrocampo l'asse Paolelli (a sorpresa dal primo minuto), Giacomarro, Ricci e De Silvestro. Davanti Casiraghi tra le linee a supporto di Marchi. La cronaca. Pronti e via, il Gubbio passa in vantaggio al primo affondo. Scorre il 6', Casiraghi lancia in profondità per vie centrali Marchi che si porta in area, carica il piatto destro e con un tiro radente in diagonale insacca la sfera a fil di palo. Ma dura davvero poco il vantaggio perchè i neroverdi pareggiano subito al minuto 8: un lancio per vie centrali di Burrai, Ciurria brucia sul tempo Dierna, entra in area e di piatto destro fredda Volpe in uscita con un tiro radente. Al 19' occasione umbra: Ricci pennella un cross in area da sinistra, dove si incunea Paolelli che colpisce di testa a rete, Perilli vola sotto la traversa e devia la sfera in angolo. Al 22' Gubbio ancora in vantaggio: tutto nasce dai piedi di Ricci che dalle retrovie lancia sulla destra il centravanti Marchi che rimette in area una palla filtrante che viene raccolta al volo da Casiraghi che, sotto porta, insacca la sfera in rete di piatto sinistro. Al 28' ci prova Burrai su punizione ma spara alto. Si va alla ripresa. Cazzola sostituisce Casiraghi. Poi tocca a Ciccone al posto di Paolelli. Al 24' tiro secco di Giacomarro dal limite che termina fuori. Al 26' assist in area di Sainz Maza di testa verso Martignago che calcia in porta da posizione decentrata, ma in uscita salva Volpe che devia la sfera in corner. Al 29' punizione pennellata in area da Burrai, colpo di testa di Sainz Maza, Volpe di nuovo in volo si salva in calcio d'angolo. Allo scadere arriva il gol definitivo che vale il pareggio (45'): un cross da sinistra di Nunzella in area che crea una mischia, in agguato però c'è Magnaghi che da pochi passi insacca di piatto destro la palla in rete. Finisce 2-2.
Tabellino: Pordenone - Gubbio (2-2):
Pordenone (4-3-2-1): Perilli; Pellegrini (1' st Formiconi), Stefani, Parodi, Nunzella; Misuraca (12' st Magnaghi), Burrai, Buratto (12' st Danza); Ciurria (31' st Berrettoni), Martignago (32' pt Sainz Maza); Gerardi. A disp.: Meneghetti, De Agostini, Lulli, Raffini, Silvestro, Bassoli. All. Colucci.
Gubbio (4-4-1-1): Volpe; Kalombo, Dierna, Piccinni, Lo Porto; Paolelli (10' st Ciccone), Giacomarro (29' st Sampietro), Ricci, De Silvestro (23' st Libertazzi); Casiraghi (1' st Cazzola); Marchi. A disp.: Costa, Burzigotti, Fumanti, Bergamini, Conti, Manari, Jallow. All. Pagliari.
Arbitro: Provesi di Treviglio (Zaninetti di Voghera e D'Alia di Trapani).
Reti: 6' pt Marchi (G), 8' pt Ciurria (P), 22' pt Casiraghi (G), 45' st Magnaghi (P).
Ammoniti: Paolelli (G), Giacomarro (G), Volpe (G), Burrai (P). Angoli: 5-3 per il Pordenone. Recupero: 1' pt; 5' st. Spettatori: 1400 circa.

04 OTTOBRE 2017
A porte chiuse. Si invoca Davide contro Golia. Conferenza lampo (1' e 19"). E quel quadro...

Questa volta si è battuto ogni record. Una conferenza stampa durata appena un minuto e 19 secondi. Una domanda e una risposta del tecnico rossoblù dopo la rifinitura che tra l'altro è stata disputata a porte chiuse. Cancelli serrati per tenere lontano gli occhi indiscreti. L'allenatore Dino Pagliari ha detto: "Giochiamo con il Pordenone? Ma noi non temiamo nessuno". É laconico il trainer maceratese che prosegue dicendo in maniera stringata: "Rispetto dell'avversaria, a livello sportivo. Troviamo infatti un Pordenone ben organizzato, una bella squadra, ma i miei ragazzi si sono preparati con attenzione, spirito di gruppo e dedizione. Poi ho visto scritto da qualche parte che c'è stato un piccolo uomo che si chiamava Davide e riuscì a sconfiggere un certo Golia. Perciò andiamo a Pordenone per il risultato pieno". Sono ancora out per infortunio Paramatti e Pedrelli, oltre a Malaccari e Valagussa. Probabile la conferma del 4-4-1-1 che diventa un 4-4-2 in fase di non possesso palla. Ma ci potrebbero essere delle novità per quanto riguarda gli interpreti. Volpe in porta. Difesa a quattro con Kalombo, Dierna, Piccinni (in vantaggio su Burzigotti) e Lo Porto. A centrocampo il duo di mediani con Ricci e Giacomarro, ai lati Paolelli (in ballottaggio con Cazzola) e De Silvestro. Di punta Casiraghi a supporto di Marchi. Ma non è escluso che ci possano essere ulteriori sorprese al fischio d'inizio, come d'altronde era già avvenuto domenica scorsa. Questa la lista dei 22 convocati. Portieri: Volpe, Costa. Difensori: Dierna, Burzigotti, Fumanti, Kalombo, Paolelli, Lo Porto, Piccinni. Lista dei centrocampisti: Conti, Bergamini, Casiraghi, Giacomarro, Ricci, Manari, Sampietro. Attaccanti: Marchi, Jallow, Libertazzi, Cazzola, Ciccone, De Silvestro. La curiosità. Siamo entrati in un negozio di frutta e abbiamo trovato una gradita sorpresa. Nel muro era appeso un quadro con cornice di legno rossoblù, all'interno lo stemma della Gubbio Calcio in ceramica. La proprietaria ha una grande fede per il Gubbio, non c'è che dire. Intanto si sono giocate alcune partite dell'infrasettimanale. Il Bassano di Magi ha vinto a Fermo per 1-0 e balza così in testa alla classifica, aspettando però la partita tra Pordenone e Gubbio. Pure la Samb supera in trasferta il Mestre per 2-1.
Risultati: Settima Giornata - Girone B - Lega Pro:
Albinoleffe - Triestina
0-0
Fermana - Bassano
0-1
31' Bianchi (B)
Mestre - Sambenedettese
1-2
20' Miracoli (S), 79' Miracoli (S), 83' Beccaro (M) rig.
Ravenna - Padova
0-2
26' Belingheri (P), 32' Capello (P) rig.
Pordenone - Gubbio
giovedi ore 16:30
Santarcangelo - Reggiana
1-1
42' Bussaglia (S), 67' Altinier (R) rig.
Sudtirol - Modena
3-1
3' Costantino (S), 51' Tait (S), 68' Tait (S), 75' Momente (M)
Teramo - Feralpisalò
giovedì ore 14:30
Vicenza - Fano
2-1
44' Romizi (V), 50' Giacomelli (V), 81' Fioretti (F) rig.

03 OTTOBRE 2017
Lo Porto: "Ora siamo compatti e idee di gioco. Tirare le orecchie....". In Coppa con la Samb

Ha esordito in maglia rossoblù dal primo minuto. Classe '96, l'anno scorso si trovava alla Tuttocuoio, e il suo ruolo è il terzino sinistro. Aveva promesso che si sarebbe allenato con costanza finchè non avrà avuto il giusto spazio. Quello spazio ora è arrivato. Stiamo parlando di Alessio Lo Porto. Cosa può dirci a riguardo adesso? "Sì, è vero. Finalmente ho trovato il mio spazio. Diciamo che con il mister Pagliari ci siamo trovati da subito bene. C'è una idea di gioco. Ma soprattutto siamo compatti. Lui da subito ci ha detto che voleva una squadra vera dentro il campo. E da parte mia non vedevo l'ora di giocare". Nell'ultima gara la difesa è rimasta indenne, ma cosa è successo rispetto a prima? "Diciamo che Pagliari cura molto e lavora sulla fase difensiva. Lavoriamo molto sulle due linee, cioè di difesa e di centrocampo. In pratica cura molto la fase difensiva utilizzando pure tutti gli undici uomini". Con la stampa è di poche parole, con i calciatori invece com'è Pagliari? "Diciamo che con noi parla, ma sa misurare le parole. E inoltre posso affermare che con le sue parole ci sa trasmettere la fiducia in noi stessi". Veniamo alla partita vinta con il Sudtirol: cose positive e quelle negative? "Cose positive tante. É arrivata la prima vittoria. Questo ci ha trasmesso morale in tutta la squadra. Poi siamo stati una squadra compatta. Ci siamo difesi bene e non a caso non abbiamo preso gol. Siamo stati una vera squadra dal primo all'ultimo minuto. L'unica cosa negativa che posso segnalare è che forse in alcune circostanze potevamo e dovevamo gestire meglio la palla. Ma credo che lavorandoci sopra potremo migliorare anche sotto questo aspetto". Adesso il Pordenone nel turno infrasettimanale, che partita si aspetta? "Stiamo preparando la partita nel migliore dei modi. Il Pordenone è una buona squadra, una formazione compatta con una buona struttura e con degli elementi importanti. Ma noi cercheremo di essere compatti come con il Sudtirol. Faremo la nostra gara. Come ci ha detto il mister: bisogna tirare le orecchie agli avversari". Proprio così? "Sì, proprio così ci ha detto". Notiziario dal campo. Prove tattiche da parte del trainer Pagliari che ha lavorato sulla fase difensiva sulla linea a quattro di difensori e sulla linea dei due mediani. La fase offensiva è stata curata invece dal secondo allenatore Tacchi. Probabile la conferma del 4-4-1-1. Possibile invece la mutazione degli interpreti. In difesa la linea potrebbe essere composta da Kalombo, Dierna, Piccinni (possibile rientro) e Lo Porto. In mediana un duo centrale con Sampietro (o Giacomarro) e Ricci, sulle ali possibile l'utilizzo di Cazzola e Ciccone (anche se scalpita De Silvestro). Davanti appare scontata la formula con Casiraghi che va a supporto di Marchi. Altre news. I biglietti per Pordenone sono in prevendita presso la Tabaccheria 2000 e non è necessaria la tessera del tifoso. Il Gubbio è stato ammesso alla Coppa Italia di serie C: il primo turno si giocherà al Pietro Barbetti mercoledì 18 ottobre e l'avversaria sarà la Samb con eliminazione diretta con gara secca. La vincente affronterà la Casertana mercoledì 22 novembre in trasferta.

02 OTTOBRE 2017
Focus. Il personaggio, il fortino e il pubblico carente. Casiraghi: "Stimolati a livello mentale"

Il personaggio. Si parte dall'allenatore. Cinque giorni di allenamento con la nuova squadra. Arriva la prima vittoria in campionato. Serviva un esonero per responsabilizzare i calciatori? Serviva un esonero per dare una scossa al gruppo? Un dato di fatto è che Dino Pagliari (di poche parole in sala stampa, talvolta ironico) è partito con il piede giusto facendo parlare i fatti. Si cercava la vittoria e così è stato. Poi possiamo disquisire lungamente, possiamo discutere una settimana per come è arrivata la vittoria. Ma la vittoria è arrivata, questo è il punto. Certo, adesso servirà una certa continuità nei risultati, anche perchè altrimenti saremo di nuovo punto e a capo. Tuttavia fanno riflettere le parole espresse su Trg Network lunedì sera da parte del fantasista Daniele Casiraghi: "Questa partita è stata preparata molto bene dal mister in soli cinque giorni. É riuscito a stimolarci a livello mentale e psicologico. Siamo stati bravi. E il mio ruolo? Quello che preferisco è giocare tra le linee". Ogni riferimento non è puramente casuale. Non è un caso che Casiraghi nella partita contro il Sudtirol ha giocato tra le linee a supporto della punta Marchi in un 4-4-1-1 armonico che in fase di non possesso diventava un 4-4-2 inusuale. Pagliari ha usato questo schieramento tattico e chissà se adesso il tecnico rossoblù confermerà lo stesso assetto pure a Pordenone. Ma è anche vero che il neo allenatore ha adottato un vero "fortino" dopo il gol del vantaggio. Con l'innesto infatti di Paolelli (al posto di Casiraghi) al 25esimo minuto della ripresa (dopo appena sette minuti del gol realizzato da Cazzola), il tecnico Pagliari ha adottato una barriera a difesa del portiere: un 5-4-1 di stampo militaresco quando i soldati si schierano a difesa del fronte "stile Fort Apache". Una linea che è piaciuta al capitano eugubino Ettore Marchi perchè dopo il match ha dichiarato: "Questa volta mi sono divertito, quando c'è la guerra". Questa roccaforte alla fine ha funzionato. Il Gubbio è riuscito nell'impresa di non subire gol. La definiamo impresa perchè finora in questo campionato non era mai successo. Nelle prime cinque giornate infatti la difesa eugubina aveva incassato dieci gol. Si tratta della prima volta. Sarà solo un fuoco di paglia? Questo bisognerà testarlo nelle prossime partite. Mentre il dato dolente viene dal pubblico. Domenica c'erano solo 929 spettatori allo stadio Barbetti, con appena 394 paganti (da aggiungere ai 535 abbonati). Il dato più basso nella stagione. Un dato più basso si è registrato solamente in una occasione nella passata stagione contro il Venezia: ci furono 903 paganti, ma gli abbonamenti non erano validi. Evidentemente questa squadra ancora non attira le simpatie della città. Serve ben altro. Mentre a livello di girone il Gubbio si piazza all'undicesimo posto (per ora) con una media di 1.200 spettatori a partita. Guida la classifica il Vicenza (una media 6.630 spettatori a partita), seguito dalla Reggiana (6.090), Padova (5.730) e Samb (4.100). Una classifica completa che si può scrutare sulla parte destra in homepage. Notiziario. La partita di giovedì tra Pordenone e Gubbio è posticipata alle ore 16:30 (anzichè alle ore 14:30).

01 OTTOBRE 2017
Pagliari: "Bravi, tutti". Cazzola: "Dato tutto, prima forse no...". E le foto di Gubbio-Sudtirol

Il Gubbio raggiunge la prima vittoria in campionato con l'esordio di Pagliari in panchina. Decide tutto un tiro rasoterra in diagonale di Cazzola nella ripresa. La partita si conclude con questo coro della curva: "Vi vogliamo così". Che fa da controaltare alle parole rilasciate nell'area stampa tv dal patron Sauro Notari: "Squadra con grinta. Sono contento anche perchè hanno giocato sei calciatori fuoriquota e per il pubblico. Il mister ha detto che siamo un osso duro da mordere e possiamo fare del male". Prende allora la palla al balzo il tecnico Dino Pagliari che afferma: "Ottima la prima. Sì, ragazzi molto bravi. Bravi tutti. Tutti hanno dimostrato che si può vincere. Avevo detto che serviva un gruppo-squadra. Una prestazione sopra le righe. Contro una grande squadra del Sudtirol per intenderci. Questo gruppo ha messo in campo tutte le energie che aveva in corpo. Inoltre la squadra ha saputo subito leggere la partita bloccando il Sudtirol sui doppi esterni". Gli fa eco il capitano Ettore Marchi: "Stavolta mi sono divertito, quando c'è lotta e la guerra. Questo pubblico vuole la lotta". Il centravanti eugubino prosegue dicendo: "Ci siamo sbloccati ma per quanto riguarda la determinazione. Iniziamo il nuovo cammino con una vittoria. Siamo stati bravi nel carattere. Evidentemente sono state toccate le corde giuste. Ma allora cosa è cambiato in questi quattro giorni? Diciamo che è antipatico parlare di quanto è successo in passato nelle prime giornate di campionato. Questo tipo di discorsi si possono fare a lungo termine. Adesso parliamo del presente". L'autore del gol, Umberto Cazzola, fa subito una precisazione: "Già mi immagino cosa mi chiederete. Mi ha portato Cornacchini, è stato esonerato ed ora è arrivata la prima vittoria. Dico solo che dobbiamo fare il mea culpa. In questa partita abbiamo dato tutto, quel qualcosa in più che invece dovevamo dare nelle prime giornate. É stato esonerato un allenatore ma le colpe non erano solo sue. Ora guardiamo avanti. Il mio gol? Non mi ricordo nulla, mi ricordo solo il tiro e poi il gol. Bene così". Il baby mediano Luca Ricci tornato titolare: "Soddisfatto della prestazione, per me e per la squadra. Ora è un nuovo presente e speriamo che ci sia un bel futuro. Il mister parla poco con la stampa? Ma lo fa anche con noi calciatori, poche parole e tanti fatti in campo". Mastica amaro il trainer biancorosso Paolo Zanetti: "Un gol subito su una disattenzione in fase di copertura preventiva. Rammaricati per il risultato ma non per la prestazione. Creiamo tanto ma ci manca la concretezza. Ma vince chi fa gol. Bravo il Gubbio che è stato ordinato, aggressivo e preciso a livello tattico. Del resto davanti Casiraghi e Marchi sono forti. Noi imprecisi e direi anche molto ingenui". Intanto ecco le foto (18 immagini) del match tra Gubbio e Sudtirol. Fotoservizio di Simone Grilli.

01 OTTOBRE 2017
Gubbio, prima vittoria in campionato: 1-0 al Sudtirol. Decide Cazzola. Pagliari, esordio ok

Gubbio contro il Sudtirol. All'esordio è il tecnico Pagliari. Decide tutto nella ripresa un diagonale dal limite di Cazzola. La tattica. Il neo allenatore schiera il 4-4-2 che talvolta diventa un 4-4-1-1. Con Volpe in porta. Difesa a quattro con Kalombo, Burzigotti, Dierna e Lo Porto. A centrocampo si gioca invece sull'asse Cazzola, Giacomarro, Ricci e Ciccone. Di punta Marchi che viene affiancato da Casiraghi a volte in verticale e a volte in orizzontale. La cronaca. Al 2' ci prova Giacomarro di destro dal limite con un tiro che termina alto sopra la traversa di un metro. Al 20' lancio in profondità di Smith verso Gyasi che entra in area in velocità e calcia forte di destro in diagonale, palla che sibila vicino al palo. Al 24' arriva un tiro secco di Giacomarro dal limite, deviazione di Baldan provvidenziale con la palla che si alza in calcio d'angolo. Al 41' gol annullato a Gyasi (colpo di testa in area), su cross di Tait. Al 43' punizione dal limite calciata da Casiraghi, destro a girare a palombella, palla che sfiora la traversa. Tutto qui nella prima frazione di gioco. Ripresa. Al 4' un cross da sinistra in area di Casiraghi, Cazzola si coordina e calcia al volo di destro, salva in scivolata Baldan che stoppa la conclusione da terra. Al 12' c'è Cazzola che lancia in profondità Casiraghi: tito secco di destro del fantasista rossoblù, vola Offredi e si salva in corner. Al 15' efficace lavoro sulla sinistra di Gyasi che serve al centro Fink, provvidenziale Dierna che salva tutto in tackle. Al 18' fendente di destro di Tait dal limite, Volpe vola e devia la sfera sopra la traversa. Al 18' il Gubbio si porta in vantaggio: Cazzola recupera palla su una ripartenza da metà campo, serve sulla destra Casiraghi che ricambia verso Cazzola: tiro secco dal limite di piatto destro radente che si insacca a fil di palo. Al 22' un pericolo in area locale: tocco da distanza ravvicinata di Gyasi, si salva con i piedi Volpe in uscita. Al 30' pericolo: Tait pennella da destra, mezza rovesciata al volo di Costantino, palla che fa la barba al montante. Al 41' tiro dal limite di Sampietro che impegna a terra Offredi. Arriva la prima vittoria del Gubbio in campionato.
Tabellino: Gubbio - Sudtirol (1-0):
Gubbio (4-4-2): Volpe; Kalombo, Burzigotti, Dierna, Lo Porto; Cazzola (36' st Conti), Ricci, Giacomarro (36' st Sampietro), Ciccone (20' st De Silvestro); Marchi, Casiraghi (25' st Paolelli). A disp.: Costa, Fumanti, Piccinni, Bergamini, Manari, Jallow, Libertazzi. All. Pagliari.
Sudtirol (3-4-2-1): Offredi; Baldan, Sgarbi, Frascatore (23' st Cess); Tait (44' st Heatley), Berardocco, Smith, Zanchi; Fink (23' st Gatto), Cia (16' st Costantino); Gyasi. A disp.: D'Egidio, Bertoni, Boccalari, Oneto, Berardi, Erlic, Roma. All. Zanetti.
Arbitro: Rutella di Enna (Lalomia di Agrigento e Bovini di Ragusa).
Rete: 18' st Cazzola (G).
Ammoniti: Baldan (S), Volpe (G). Angoli: 6-5 per il Sudtirol. Recupero: 1' pt; 5' st. Spettatori: 929 (di cui 535 abbonati).
Risultati: Sesta Giornata - Lega Pro - Girone B:
Bassano - Albinoleffe
1-0
65' Minesso (B)
Fano - Ravenna
0-1
32' Papa (R)
Feralpisalò - Pordenone
0-0
Gubbio - Sudtirol
1-0
63' Cazzola (G)
Modena - Mestre
non disputata
Padova - Santarcangelo
3-0
14' Trevisan (P), 28' Belingheri (P), 62' Candido (P)
Reggiana - Sambenedettese
0-2
28' Gelonese (S), 43' Miracoli (S)
Teramo - Fermana
0-0
Triestina - Renate
0-1
74' Pavan (R)

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Girone B - 2023/2024

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Pescara, Pineto
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Liguria (2)
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Marche (4)
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Piemonte (1)
Juventus Next Gen
Toscana (4)
Arezzo, Carrarese, Lucchese, Pontedera
Umbria (2)
Gubbio, Perugia
Sardegna (2)
Olbia, Torres

Amarcord rossoblu


Anno 2011-2012 Serie B:

MATCH CLOU:

1 ottobre 2011:

Gubbio-Verona 1-1
Spettatori: 3911

24 ottobre 2011:
Gubbio-Torino 1-0
Spettatori: 4173

6 gennaio 2012:
Gubbio-Bari 2-2
Spettatori: 3821

28 gennaio 2012:
Gubbio-Sampdoria 0-0
Spettatori: 3977

28 aprile 2012:
Gubbio-Pescara 0-2
Spettatori: 4434

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