SERIE C - GIRONE B
37ESIMA GIORNATA
DOM. 21 APRILE 2024
STADIO NICOLA UBALDI
ORE 16:30

RECANATESE

2

GUBBIO

2

ULTMA GIORNATA
DOM. 28 APRILE 2024
STADIO PIETRO BARBETTI
ORE 20

GUBBIO-RIMINI

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CLASSIFICA
GIRONE B SERIE C
2023-2024

Cesena
Torres
Carrarese
Perugia
Gubbio
Juventus Ng
Pescara
Pontedera

Arezzo
Rimini
Spal
Lucchese
Pineto
Sestri Levante
Entella
Ancona
Recanatese
Vis Pesaro
Fermana
Olbia

93
74
70
63
56
54
52

52

50
50
46
44
44
44
42

41
38
36

31
26

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37ESIMA GIORNATA
DOM. 21 APRILE 2024

Juventus Ng
Fermana

2
1

Lucchese
Carrarese

0
1

Perugia
Arezzo

1
1

Pescara
Ancona

0
2

Pontedera
Olbia

2
2

Rimini
Entella

1
0

Sestri Levante
Vis Pesaro

3
2

Spal
Pineto

2
0

Torres
Cesena

1
1

Marcatori 2023-2024
Serie C - Girone B

Shpendi Cesena
Morra Rimini
Merola Pescara
Guerra Juventus Ng

20
19
16
15

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Marcatori Gubbio
2023-2024

Di Massimo
Udoh
Spina
Bernardotto
Mercati
Montevago
Bulevardi
Bumbu
Chierico
Corsinelli
Desogus
Di Gianni
Morelli
Galeandro
Pirrello
Rosaia
Tozzuolo

11
10
5
3
2
2
1
1
1
1
1
1
1
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1
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ULTIMA GIORNATA
DOM. 28 APRILE 2024

Gubbio-Rimini

Ancona-Lucchese

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31 ottobre 2013
Corbucci: "Diversi gli infortuni atipici". Sandreani: "Su 20 infortuni, 8 muscolari e 12 extra..."

Si è fatto il punto della situazione sugli infortuni, che hanno condizionato finora le prestazioni del Gubbio. Il direttore tecnico Alessandro Sandreani, insieme al Dottore Giangiacomo Corbucci, hanno parlato in conferenza stampa. Alex Sandreani ha incalzato dicendo: "A me piacciono i numeri. Perciò li elenco: su 20 infortuni diversi, 8 sono stati di origine muscolare, il resto (12) invece sono stati di natura extra, ovvero contusive, fratture, verrucche e altro. Sicuramente hanno condizionato il nostro cammino, ma posso assicurare che abbiamo fatto il possibile e non abbiamo lasciato nulla al caso". Mentre il dottor Giangiacomo Corbucci è voluto andare più sullo specifico: "Vorrei fare una premessa: tutti i calciatori tesserati ad inizio campionato sono stati sottoposti a visite mediche accurate. Posso dire che non esistevano in nessun calciatore patologie precedenti, a parte il discorso Traorè che è un caso a parte (problema alla caviglia). Però posso garantire che la società della Gubbio calcio ci ha sempre messo nelle condizioni migliori per lavorare sia nei servizi, sia a livello economico, per poter intraprendere qualsiasi procedimento terapeutico. Inoltre vorrei ringraziare l'intera equipe medica e di fisioterapisti per il lavoro fin qui svolto". E allora si domanda, come mai tanti infortuni? "Diciamo che abbiamo avuto un'incidenza di infortuni atipici difficile da riscontrare in una normale stagione: di solito capitano al massimo due o tre fratture, mentre in due mesi abbiamo già riscontrato sei fratture ossee. Le elenco tutte: Boisfer frattura al piede, Sandomenico idem, Giuliacci alla tibia, Pisseri al polso e Di Francesco con tante microfratture allo zigomo destro. E adesso Briganti ha riportato un'infrazione alla ottava costola e anche uno strappo muscolare. In pratica l'imponderabile ha inciso in maniera cospicua su tanti infortuni". Quindi Briganti quanto dovrà stare fermo? "Dalle tre alle quattro settimane. Lo stesso discorso vale per Bartolucci che ha riportato un trauma muscolare addominale con versamento (cioè ematoma): anche per lui si prevede quasi un mese di stop". E invece se parliamo di Caccavallo? "Non ha avuto assolutamente una ricaduta: aveva avuto uno stiramento in precedenza, mentre adesso si tratta di un affaticamento all'adduttore della gamba sinistra che in gergo medico significa che ha un deficit all'ossigenazione del muscolo. Per Falconieri invece c'è solo un affaticamento muscolare". E infine Radi? "Diciamo che questo è stato l'unico infortunio vero. Una lesione seria con 45 giorni di stop e ne sono passati appena 25. In pratica ha riportato una lesione di secondo e di terzo grado al retto femorale alla gamba destra con interessamento miotendineo". Curiosità dalla serie A. Un arbitro, il signor Gianpaolo Calvarese di Teramo, ne ha combinate di tutte i colori nella partita di mercoledì sera tra Fiorentina e Napoli, a tal punto che il presidente viola Della Valle si è scagliato contro di lui: "Svista incredibile su Cuadrago, non ha avuto coraggio". Ma l'arbitro ha scontentato tutti. Basta leggere un sito web di Napoli (Tuttonapoli.net) dove c'è scritto in maniera piuttosto esplicita: "Un arbitro scarso che non può continuare a fare danni. Non è malafede, non è il favorire qualcuno, è solo incompetenza". Ne sa qualcosa il Gubbio che dai tempi di serie C2 ne aveva combinate di tutte i colori. Era il 2004 quando il signor Calvarese non diede un gol al Gubbio segnato da Chafer con la palla che era già entrata in rete e lui fischiò la fine delle ostilità. Per non parlare che in serie B nel 2011 a Genova contro la Sampdoria diede due rigori a sfavore (peraltro inesistenti) contro il Gubbio, conditi da due espulsioni, nel giro dei primi 43 minuti. Come dire: "Demoliamo il Gubbio". Non ci sono proprio altre parole da aggiungere!

31 ottobre 2013
Longobardi: "É un normale processo di crescita. Se mi manca il gol? Posso fare meglio..."

Quattro chiacchiere con il centravanti del Gubbio, Cristian Longobardi, che da cinque partite a questa parte è stato sempre schierato dal primo minuto dal trainer Bucchi. Intanto è arrivata la prima vittoria in campionato. Cosa che ne pensa Longobardi? "La vittoria di sicuro ci aiuta a lavorare meglio. Ma quello che ci interessa è il processo di crescita. C'è ancora tanto da lavorare, però le vittorie aiutano". Forse il Gubbio contro il Pisa è stato più cinico di altre volte? "Penso che nelle ultime due partite, a partire dalla trasferta di Lecce, siamo scesi in campo innanzitutto con la mentalità giusta. Ovvero, in questa categoria bisogna lottare su ogni palla e di conseguenza bisogna correre più degli altri. A mio avviso abbiamo anche le qualità per raggiungere risultati importanti. Ma per fare ciò, occorre fare qualche passo in più di maturità decisivo". Tutto ciò sta a significare che, prima di Lecce, non si entrava in campo con la mentalità giusta? "Certo. Ma credo che faccia parte di un normale processo di crescita: quando una squadra comincia una stagione, tra l'altro composta da venti trentesimi con claciatori di età tra i 19 e 20 anni, è una cosa abbastanza logica". Adesso parliamo nello specifico di Longobardi. A che punto si trova adesso nello stato di forma? "Meglio, sicuramente. Anche se ancora non sono al top della condizione. Posso fare molto di più, insomma. Però sono contento perchè da quando sono arrivato, con il duro lavoro, a livello di condizione fisica sono quasi giunto al livello dei miei compagni". Longobardi è un lottatore in un campo, ma da un attaccante ci si aspettano sempre i gol. Finora è andato a segno solo una volta: tutto ciò pesa? "Ma, no. Ribadisco, posso fare di sicuro meglio anche in termini realizzativi. Però sono molto concentrato sulla nostra crescita e sul nostro progredire di partita in partita. Quindi il discorso personale è solo relativo. Se poi il Gubbio riuscirà a fare un buon campionato, vorrà dire che l'intera squadra ha reso in maniera positiva". Facciamo una domanda più tecnica: forse a Longobardi manca il gol perchè potrebbe essere meglio servito dalle fasce per sfruttare il gioco aereo? "Questa, a mio avviso, è una sciocchezza. Di cross in area ne arrivano diversi in ogni partita. Più che altro dobbiamo essere più bravi a sfruttarli. Quando parlo di processo di crescita, mi riferisco anche al discorso che quando ci sono dei calciatori nuovi messi assieme devono imparare a conoscersi. Dopo due mesi questa conoscenza si sta sviluppando". Ultima domanda: che Gubbio si aspetta da ora in avanti e cosa si attende a livello personale? "Mi aspetto e mi auguro che la mentalità sia la stessa di quella delle ultime due partite (di Lecce e contro il Pisa ndr). Con questa mentalità il Gubbio si potrebbe togliersi parecchie soddisfazioni. O quantomeno si esce dal campo con la giusta consapevolezza che si è dato tutto in campo. A livello personale voglio fare i gol che servono a questa squadra. Per il resto, ormai mi conosco e sono convinto che alla fine dei conti il mio lavoro sarà di sicuro apprezzato". Dalla serie B. Galabinov, che doppietta. Nell'undicesima giornata l'Avellino ha vinto a Cittadella per 2-1 con due reti dell'ex rossoblù Galabinov. L'attaccante bulgaro sale a quota cinque gol personali nella cadetteria. L'Avellino va al terzo posto in classifica in coabitazione con il Cesena.

30 ottobre 2013
Notari: "Le terne arbitrali sono molto fiscali. Bucchi è bravo e farà strada". Multa di 2500 euro

Subito dopo la partita contro il Pisa, lo abbiamo visto che esclamava: "Abbiamo vinto, anche contro tutte le avversità". Stiamo parlando del vicepresidente Sauro Notari. E adesso noi gli chiediamo: a chi era indirizzata quella frase, alla terna arbitrale? "Certamente. A tratti la terna arbitrale ha condizionato la partita. Non mi riferisco al gol annullato a Ferrari, dove hanno ritenuto che Boisfer ha commesso una scorrettezza: qui, forse, questa decisione non fa una piega. Ma in altri momenti ci sono stati dei comportamenti eccessivi. Basta guardare le espulsioni sia del tecnico Bucchi, sia del centrocampista Malaccari: l'arbitro è stato veramente troppo fiscale. Già abbiamo una rosa ristretta per via dei tanti infortuni con calciatori che fanno la differenza (vedi Caccavallo). Se poi ci si mette pure l'arbitro, vuol dire che siamo a posto. Tutto ciò è penalizzante. Credo che il calcio sia come un puzzle: bisogna mettere insieme tante cose, la sfortuna ma pure gli arbitri". Tutto ciò significa che il Gubbio si sente castigato dalle terne arbitrali di turno? "Dico la verità. Gli arbitri non ci favoriscono. Ho notato che il Gubbio deve camminare sempre sul filo del rasoio. Purtroppo dobbiamo coesistere con situazioni del genere. Si è notato che gli arbitraggi di solito ci penalizzano, è molto difficile che sono a favore. Ma credo che la posizione di classifica e il blasone contano". Cioè, si spieghi meglio? "Voglio dire che gli arbitri quando vengono a Gubbio guardano le squadre che ospitiamo: se c'è il Pisa o il Perugia, gli arbitri hanno un occhio di riguardo nei loro confronti. Non dico che gli arbitri sia prevenuti, però nel dubbio favoriscono le società più importanti e di certo non il Gubbio". Sul discorso dei tanti infortuni, che ne pensa Notari? "Andrei un po' a fondo per capire perchè succede questo. Mi sembrano un po' troppi. Ma non posso aggiungere altro perchè io non sono ferrato in materia. Di conseguenza lasciamo giudicare a chi è di dovere. Però credo che intorno dicembre si farà il punto della situazione. Adesso abbiamo vinto questa partita con il Pisa. Nelle prossime due partite giochiamo con Nocerina e contro il Barletta: sono avversarie alla nostra portata e quindi abbordabili. Vediamo che succederà, toccando ferro. Ma speriamo di portare a casa tre punti già domenica da Nocera". Quanto può essere importante la vittoria sul Pisa? "Sicuramente ci dà grande forza perchè sembrava che fossimo bloccati. Di certo adesso possiamo giocarcela con un'altra mentalità e possiamo avere maggiore vigore nell'affrontare le prossime partite. Sono fiducioso perchè mi fido di Bucchi con cui ho un feeling eccezionale: per me farà strada perchè è bravo e perchè ci mette tutta la voglia per raggiungere l'obiettivo, oltre che è un bravo ragazzo". A proposito dell'allenatore. Il sito web Tuttolegapro.com ha scritto che in caso di non vittoria sul Pisa, l'allenatore Bucchi poteva essere esonerato e in tribuna tra l'altro c'era un osservatore interessato come Zè Maria. Cosa c'è di vero? "Assolutamente falso. Spesso in società ci vediamo, andiamo a cena insieme e posso garantire che Bucchi non è mai stato in discussione. E non ho mai captato un problema del genere. Poi, ultimamente sono molto a contatto con il presidente (Fioriti ndr): non è mai trapelata e non c'è stata mai la sensazione che il tecnico era nel mirino. Perciò Bucchi è l'allenatore del Gubbio a tutti gli effetti, anche perchè non esiste una motivazione per poterlo esonerare. Perciò ribadisco, non esiste un problema di questo tipo". Giudice Sportivo. La società del Gubbio è stata multata di 2500 euro per "comportamento antisportivo, perchè dalla panchina veniva lanciato in campo (con il gioco in svolgimento) un pallone con il chiaro intento di ostacolare il gioco, costringendo l'arbitro ad una breve sospensione". L'allenatore Bucchi ha ricevuto un'ammonizione e quindi sarà in campo a Nocera. Mentre il centrocampista Malaccari è stato stoppato per un turno.

29 ottobre 2013
L'editoriale. C'è sempre una prima volta, per tutto. Primi tre punti: è il segnale della svolta?

C'è sempre una prima volta. Per tutto. Nella partita di domenica tra Gubbio e Pisa c'è stata una prima volta, per entrambe le squadre. La squadra di Bucchi ha centrato per la prima volta in questo torneo una vittoria. La formazione di Pagliari ha ottenuto la prima sconfitta esterna stagionale e per la prima volta la difesa nerazzurra è stata bucata fuori dalle mura amiche. Insomma, il proverbio che dice, "c'è sempre una prima volta", questa volta calza proprio a pennello. Per il Gubbio serviva come il pane una vittoria. Era diventata un'ossessione, un rodimento, un incubo, che probabilmente ha influito anche a livello psicologico. Una vittoria serve sempre, per il morale. Questa vittoria vale sicuramente doppio perchè è stata ottenuta contro una squadra molto forte. Il Pisa ha dimostrato già dai primi minuti di essere una formazione quadrata, che sa il fatto suo e davanti può contare su una pedina come Arma che è di un'altra categoria. Di sicuro un calciatore così, il Gubbio non lo possiede in rosa. Ma il Gubbio ha saputo soffrire, ha saputo controbattere colpo su colpo. Era andato in vantaggio con Ferrari, ma il direttore di gara ha annullato la rete scaturendo tante polemiche. Ma non si è dato per vinto e poi al momento opportuno è andato in gol con Caccavallo dopo una pregevole azione scaturita da una veloce ripartenza, dove Malaccari ha smarcato l'attaccante napoletano mandandolo in rete. Una bella rete, con un tiro di destro, fulmineo e chirurgico, che ha freddato l'incolpevole Provedel. Un peccato che lo stesso Caccavallo si è subito infortunato. Per lui, purtroppo, si tratta di una vera ricaduta: infatti c'è un problema muscolare alla coscia sinistra e si parla che dovrà stare fermo almeno per 15 giorni. Invece per Briganti (botta al costato) e Bartolucci (botta al bacino) si tratta di una forte contusione, ma per entrambi i difensori occorreranno degli accertamenti specifici per vedere se si tratta di un trauma o meno. Tornando alla partita, si è visto ancora che Caccavallo è un calciatore determinante per questa squadra: tre gol personali realizzati finora, è l'elemento che sa mettere sempre scompiglio alle difese avversarie in qualsiasi momento, prova sempre il tiro in porta e non molla nemmeno un attimo. Stesso discorso dicasi di Malaccari che è inesauribile in ogni partita e guarda caso nell'azione del gol è stato il faro: dai suoi piedi è nata la segnatura di Caccavallo. Per il resto la squadra si è mossa bene, con un Ferrari super in difesa, con un centrocampo che ha saputo reggere l'onda d'urto dei pisani e in attacco Longobardi si è dannato l'anima, anche se dai lui ci si aspettano i gol. Quei gol essenziali che adesso avrebbero permesso al Gubbio di trovarsi in una posizione sicuramente migliore in classifica. Questo è il problema che attanaglia il Gubbio: le prestazioni ci sono sempre state (a parte la brutta figura con il Grosseto), ma è mancata la lucidità e la malizia in fase di finalizzazione. Quella lucidità e malizia che invece ha dimostrato Caccavallo nella ripresa contro il Pisa. Che sia di buon auspicio questo gol. Che sia di buon auspicio questa vittoria. Il Gubbio potrebbe voltare pagina e non è escluso che potrebbe farlo per davvero. Lo stesso allenatore Bucchi lo dice spesso: "Siamo noi i padroni del nostro destino". Ma il tecnico si è sempre dimostrato fiducioso di questa squadra. Vediamo d'ora in avanti se Bucchi ha davvero ragione. Questo campionato è ancora tutto da giocare. Ma per dovere di cronaca dobbiamo segnalare che cinquanta tifosi pisani senza tessera del tifoso si sono presentati a Gubbio davanti ai cancelli del "Barbetti", ma gli organi di sicurezza li hanno spediti al mittente. Strano ma vero, ma a Perugia non si era presentato nessun tifoso pisano senza tessera del tifoso. Allora nasce spontanea una domanda: forse Gubbio comincia ad essere considerato veramente un paese di nessuno (vedi pure qualche spiacevole esternazione dal capoluogo umbro)? (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)

27 ottobre 2013
Caccavallo: "Ho dovuto calciare di destro". Bucchi: "La terna si è proprio accanita su di noi"

La prima vittoria in campionato per il Gubbio arriva contro il blasonato Pisa che proveniva da tre vittorie esterne e un pareggio. Decide un gol di Caccavallo nella ripresa. Lo stesso Giuseppe Caccavallo dice sul gol: "Volevo calciare di sinistro ma ho avuto paura che mi procurassi uno strappo, così ho calciato forte con il destro". L'attaccante napoletano infatti spiega: "Avevo chiesto la sostituzione cinque minuti prima del gol, per fortuna è andata bene. Però poi dopo la segnatura ho sentito una forte fitta alla coscia: mi auguro che non ci sia una ricaduta dopo l'infortunio della scorsa settimana. Il gol è stato bello perchè abbiamo fatto quello che ci ha chiesto il mister: abbiamo sfruttato una ripartenza e l'apertura di Malaccari è stata fondamentale. Bella vittoria contro una squadra forte. Il gol annullato a Ferrari? L'arbitro aveva convalidato, ma il guardalinee ha visto un'ostruzione di Boisfer sul portiere e ha segnalato pure il fuorigioco". Telegrafico il difensore Angelo Tartaglia: "Grande soddisfazione per una vittoria che aspettavamo da tempo. Grande partita. Vittoria meritata ottenuta con i denti. Arma? Non è stato semplice marcarlo, ma ci è andata bene. Negli ultimi minuti abbiamo sofferto? Però eravamo rimasti in nove: c'è stata l'espulsione di Malaccari e Bartolucci si è infortunato (botta al bacino) ma è rimasto in campo". Tocca al tecnico Cristian Bucchi: è un fiume in piena. Ecco perchè: "Sono stato allontanato dall'arbitro perchè sono uscito dall'area tecnica e non per proteste. Da parte mia ho solo chiesto al guardalinee perchè aveva annullato il gol a Ferrari: il guardalinee nemmeno mi ha risposto e mi ha fatto cacciare dal campo. E pure nell'occasione dell'espulsione di Malaccari c'è stato un vero accanimento della terna arbitrale: espulso per doppia ammonizione per un fallo di mani, mentre subito dopo Goldaniga ha commesso la stessa scorrettezza ma l'arbitro non ha estratto nessun cartellino. Con questo dico tutto". Dopo una giusta rimarcatura sulla inadeguatezza della terna arbitrale, Bucchi si sofferma sulla partita: "Questa vittoria ci voleva per tutti i ragazzi che ci hanno messo l'anima, oltre al carattere e al cuore. Credo che sia la giusta medicina per una squadra che aveva offerto sempre delle belle prestazioni. Abbiamo vinto contro un Pisa molto forte, che possiede un calciatore come Arma che è di un'altra categoria. Ma noi abbiamo saputo arginarli e colpirli in contropiede". L'allenatore dei pisani Dino Pagliari è giù di tono: "C'è sempre una prima volta: il Gubbio ha vinto e il Pisa ha perso fuori casa. Sono arrabbiato perchè non è andata come volevamo. Complimenti al Gubbio, però con demeriti nostri che non abbiamo sfruttato le nostre limpide occasioni da rete. Però nel calcio si sa: vince chi segna e non chi conduce la partita per tutti i due tempi di gara e sa palleggiare la palla". Intanto abbiamo inserito le foto di Gubbio e Pisa (18 immagini) che trovate nella sezione "fotogallery" e nel link sotto la foto in homepage. Foto di Simone Grilli per lo studio fotografico di Gavirati.

27 ottobre 2013
Prima vittoria in campionato: il Gubbio batte il Pisa (1-0). Decide una rete di Caccavallo

Gubbio contro Pisa. Mister Bucchi schiera il 4-3-3. Il trainer dei toscani Pagliari opta per il 4-4-2. Al 2' si fa pericoloso subito il Pisa: cross da sinistra di Sampietro in area, svetta di testa Arma e incorna a rete, Pisseri è costretto a salvarsi in tuffo e respinge la sfera. Al 7' insidioso diagonale di Napoli, con la palla che termina di poco a lato. Al 9' risponde Caccavallo con una percussione e tiro dal limite che però di perde sopra la traversa. Al 12' episodio che fa discutere con un annullamento di un gol per il Gubbio che sembra inspiegabile: Malaccari calcia un angolo in area, Ferrari in tuffo di testa insacca la sfera in rete. L'arbitro annulla tra le proteste dei rossoblù: probabile che è stata fischiata un'ostruzione di Boisfer nei confronti del portiere Provedel. Ne fa le spese l'allenatore Bucchi che viene espulso per proteste. Altro episodio dubbio in area ospite al 19': Sabato cintura per la maglia Baccolo che cade a terra, ma l'arbitro non vede nulla. Al 31' ci prova Caccavallo con un tiro dal limite, para Provedel. Al 32' Briganti deve uscire dal campo per una botta al costato: subentra Tartaglia. Al 37' gran lavoro di Arma in area che brucia Tartaglia e con un tocco sotto di sinistro cerca l'angolino: la palla esce di poco a lato. L'arbitro però sbaglia ancora: al 40' si inventa un fallo che non esiste di Giallombardo su Forte al limite (scivolata che prende in pieno la palla) e regala una punizione ai toscani. Si va alla ripresa. Al 60' Giovinco lancia in porta Arma, provvidenziale intervento di Tartaglia in scivolata; sulla ribattuta Arma cerca la conclusione a rete, ma la palla va a lato. Al 65' il Gubbio passa in vantaggio: Malaccari sulla trequarti apre a destra per Caccavallo che vola verso l'area di rigore e poi di destro fa partire un potente tiro che si insacca alle spalle di Provedel. Nell'occasione del gol si infortuna lo stesso Caccavallo per un problema alla coscia: entra Falconieri. Al 69' tiro da fuori area di Sabato che termina di poco a lato. Al 79' Giovinco si gira in area e calcia di destro a rete: palla di poco alta. Al minuto 82 viene espulso (per doppia ammonizione) pure Malaccari per un presunto fallo di mani, però il calciatore segnala al direttore di gara che ha colpito la palla con il petto. Nel finale c'è pure una protesta di Pellegrini per un presunto rigore in area locale, anche se il contatto di Moroni sembra veniale (spalla a spalla). Un arbitro scadente. Ma vince il Gubbio (1-0).
Tabellino: Gubbio - Pisa (1-0):
Gubbio (4-3-3): Pisseri; Bartolucci, Briganti (32' Tartaglia), Ferrari, Giallombardo; Baccolo (55' Cocuzza), Boisfer, Moroni; Malaccari, Longobardi, Caccavallo (66' Falconieri). (A disp.: Cacchioli, Procacci, Domini, Semeraro). All. Bucchi.
Pisa (4-4-2): Provedel; Pellegrini, Goldaniga, Kosnic, Sabato; Napoli, Sampietro, Mingazzini, Bollino (66' Cia); Forte (52' Giovinco), Arma. (A disp.: Pugliesi, Simoncini, Caputo, Lucarelli, Melis). All. Pagliari.
Rete: 65' Caccavallo (G).
Arbitro: Martinelli di Roma 2 (Barbetta di Albano Laziale e Margani di Latina). Espulsi: 12' allenatore Bucchi (G); 82' Malaccari (G). Ammoniti: Malaccari, Giallombardo e Moroni (G); Goldaniga, Pellegrini e Kosnic (P). Spettatori: 1871 (1104 abbonati; di cui 298 provenienti da Pisa); incasso di 13752 euro.
Risultati: Nona giornata - Prima Divisione - Girone B - Lega Pro:
Ascoli - Lecce
2-5
13' Bogliacino (L) rig., 32' Ferreira Pinto (L), 35' Bogliacino (L) rig., 39' Zigoni (L), 71' Vegnaduzzo (A), 75' Zigoni (L), 85' Schiavino (A)
Benevento - Salernitana
1-2
46' Guazzo (S), 59' Mancosu (B), 67' Guazzo (S)
Grosseto - Frosinone
1-1
50' Frara (F), 79' Montalto (G)
Gubbio - Pisa
1-0
65' Caccavallo (G)
Paganese - Barletta
2-0
11' De Sena (P) rig., 58' Novotny (P)
Perugia - Catanzaro
2-1
59' Mazzeo (P), 81' Moscati (P), 85' Fioretti (C) rig.
Pontedera - Nocerina
2-1
25' Lepore (N), 74' Grassi (P), 81' Grassi (P) rig.
Viareggio - Prato
0-2
57' De Agostini (P), 70' Lanini (P)
Riposa: L'Aquila

26 ottobre 2013
Bucchi: "Nel girone, altre squadre hanno mezzi tecnici ed economici fuori dalla categoria..."

Tornano nel gruppo Briganti e Caccavallo: giocheranno fin dal primo minuto. Confermata la formazione già scritta venerdì. L'allenatore Bucchi schiera il modulo 4-3-3, che in fase di non possesso diventa un 4-1-4-1. Pisseri in porta. Difesa sull'asse Bartolucci, Briganti, Ferrari e Giallombardo. A centrocampo il trio Baccolo, Boisfer e Moroni. In attacco il tridente Malaccari, Longobardi e Caccavallo. E non sono stati convocati Russo e Tamasi tra i venti convocati, oltre agli infortunati Di Francesco, Sandomenico, Radi e Luparini. Il trainer rossoblù incalza dicendo: "Speriamo che sia la volta buona". Ogni riferimento non è casuale. Il Gubbio attende la prima vittoria in campionato, però deve affrontare un Pisa che si trova primo in classifica. Bucchi a riguardo dice: "Il Pisa è una squadra solida, di grande sostanza, che trova in avanti un finalizzatore decisivo come Arma. Pertanto il Gubbio dovrà concedere davvero pochi spazi e mi aspetto di ripetere i primi 70 minuti di Lecce. La squadra ha lavorato bene. In questo girone ci sono altre squadre ben attrezzate che possono disporre sia di mezzi tecnici individuali sia di mezzi economici fuori dalla categoria. Quindi, da parte nostra, dobbiamo disporre di uno spirito di squadra fuori dalla categoria". Infine Bucchi spiega il motivo del ritiro alla vigilia del march presso il "Camino Vecchio" di Osteria del Gatto: "Per ritrovare il clima di squadra. Ci vuole concentrazione e unità. Perciò abbiamo deciso di fare questo ritiro, per stare tutti insieme come una vera squadra". La lista dei convocati: Baccolo, Bartolucci, Boisfer, Briganti, Caccavallo, Cacchioli, Cocuzza, Damiano, Domini, Falconieri, Ferrari, Giallombardo, Laezza, Longobardi, Malaccari, Moroni, Pisseri, Procacci, Semeraro e Tartaglia. Come già detto, sabato sera l'intera truppa andrà per la prima volta in ritiro.

25 ottobre 2013
Briganti e Caccavalo verso il rientro contro il Pisa. Ascoli: penalizzazione di altri due punti

Si va verso la super sfida contro il Pisa che si trova primo in classifica in coabitazione con Pontedera, L'Aquila e Frosinone. L'anno scorso, in casa, il Gubbio si impose per 2-1 con le reti di Galabinov su rigore, Sandreani e poi segnò Favasuli, sempre su penalty. Nel Gubbio si conferma il rientro nel gruppo del difensore Briganti e dell'attaccante Caccavallo. Sono invece out per infortunio Di Francesco (che è stato operato lunedì scorso allo zigomo destro per ricomporre la frattura), poi Sandomenico, Radi e Luparini. Si va verso la conferma del 4-3-3 (o 4-1-4-1, dipende dai movimenti in campo). Perciò Pisseri in porta. In difesa il quartetto Bartolucci, Briganti, Ferrari e Giallombardo. Trio di centrocampo con Baccolo, Boisfer e Moroni. In attacco nel tridente Malaccari (fungerà come cursore di destra come raccordo tra centrocampo e attacco), Longobardi e Caccavallo dirottato a sinistra. In casa Pisa non ci sono Rozzio e Martella, infortunati. Il tecnico Dino Pagliari va verso la conferma del 4-4-2. Provedel in porta. Quartetto difensivo con Pellegrini, Goldaniga, Kosnic e Sabato. A centrocampo invece Napoli e il rientrante Favasuli (se non ce la fa è pronto Cia) faranno gli esterni, mentre al centro ci sarà il duo Sampietro e Mingazzini. Infine in attacco Bollino è il più indiziato per fare coppia con Arma che è il capocannoniere del girone: altrimenti è pronto Forte. Arbitra l'incontro il signor Daniele Martinelli di Roma 2: sarà coadiuvato dagli assistenti di linea Francesco Barbetta di Albano Laziale e Damiano Margani di Latina. La squadra di Bucchi intanto andrà in ritiro alla vigilia del match contro il Pisa, dopo la rifinitura che si terrà al "Barbetti" sabato mattina. L'intera truppa rossoblù infatti si trasferirà all'Hotel "Camino Vecchio" di Osteria del Gatto, a pochi chilometri da Gubbio. La posta in palio contro il Pisa è molto alta. Per la cronaca: la squadra eugubina non ha ancora ottenuto una vittoria in campionato. Dal girone: la Commissione Disciplinare ha inflitto due punti di penalizzazione alla società dell'Ascoli, riguardo a inadempienze di contributi Inps e ritenute Irpef non versate di maggio e giugno scorso. Così l'Ascoli scende a 6 punti.

25 ottobre 2013
Focus. Quella serie B, buttata al vento: il resoconto. Gubbio: Filippo Barbetti entra nel Cda

Se si fa un'indagine informativa di quello che cosa pensano e di cosa parlano i tifosi, spesso viene fuori un dilemma: la serie B è stata buttata al vento. Facendo un'indagine più approfondita si capisce che non hanno tutti i torti. Un'occasione del genere doveva essere gestita meglio. E quella squadra non era proprio così male. Lo dimostra il fatto che diversi calciatori giocano ancora nella cadetteria. Andiamo nello specifico. Partiamo dal portiere: Antonio Donnarumma (classe '90) aveva avuto degli alti e bassi, ma da due anni a questa parte si trova nella rosa del Genoa in serie A: non è cosa di poco conto. Ora passiamo al reparto difensivo. Alberto Almici ('93) fa parte della rosa del Cesena in B (è rientrato dopo un infortunio) e la scorsa stagione sempre in serie B ha totalizzato 29 presenze con la Virtus Lanciano (pensare che a Gubbio era stato bistrattato). Simone Benedetti ('92) gioca nel Padova in B, mentre l'anno scorso era con lo Spezia (21 presenze in cadetteria). Alberto Cottafava ('77) ha già totalizzato 10 presenze in B con il Latina: in passato aveva collezionato 176 presenze in B con Triestina, Lecce e Treviso (pure in serie A, 45 presenze con il Treviso). Antonio Caracciolo ('90) ora gioca in C1 con la Cremonese dove domenica scorsa ha segnato una rete con i grigiorossi di Torrente; la scorsa stagione aveva totalizzato 19 presenze in B con il Brescia. Mario Rui Silva Duarte ('91) gioca in B con l'Empoli (6 presenze) e il portoghese nella passata stagione con lo Spezia ha raccolto 23 presenze. Passiamo al reparto di centrocampo. Alberto Gerbo ('89) gioca nel Latina in B e in passato aveva collezionato già 27 presenze nella cadetteria con Ancona e Triestina. Emeka Obiora Nwankwo ('91) gioca ora nella serie A della Romania con la maglia del Cluj; il nigeriano l'anno scorso si trovava a Padova in B. E poi Marcel Buchel ('91), austriaco, che in questa stagione gioca in B con il lanciato Virtus Lanciano (primo in classifica) dove ha collezionato già 7 presenze. Concludiamo con l'attacco. Daniele Ragatzu ('91) è in serie A con l'Hellas Verona (dove c'è anche un altro rossoblù, Juanito Gomez); la scorsa stagione era in B alla Pro Vercelli. Ma il vero exploit è stato fatto da Nicolò Giannetti ('91), praticamente quasi mai utilizzato a Gubbio: a Siena sta facendo "faville" avendo già segnato 5 gol in 9 partite in serie B; la scorsa stagione era invece a Cittadella sempre nella cadetteria (21 presenze e 5 reti). Questi dati dimostrano che in quella stagione i problemi erano "altri" e non erano attribuibili alla scarsezza della squadra allestita. Quella stagione fu gestita male dall'inizio. Poi strada facendo furono messe tante pezze che non portarono a nulla. Se il Gubbio si fosse salvato, nelle stagioni seguenti si poteva vivere di rendita. Sarebbero arrivati dei calciatori più forti e il pubblico non mancava. Ci basta ricordare un commento di un giornalista di Torino quando noi andammo all'Olimpico a vedere la partita tra Torino e Gubbio. E ci disse: "A Gubbio, il Torino aveva perso anche per via del pubblico". E noi gli domandammo: "Possibile?". E lui ci rispose: "Certo, lo stadio è piccolo ma era una bolgia e ha inciso". Ogni altro commento è superfluo. Notiziario. Nuova entrata in società nella Gubbio Calcio: Filippo Barbetti è diventato consigliere nel Cda eugubino. Suo nonno, Pietro Barbetti, è stato presidente del Gubbio (dal 1956 al 1958 e dal 1963 al 1970) e con il suo nome è stato intitolato lo stadio di Gubbio. Suo padre invece, Fernando Barbetti, è l'attuale presidente dell'Atletico Gubbio e dal 1976 al 1979 è stato anche presidente del Gubbio. Partitella in famiglia per la formazione di Bucchi. Si rivedono Caccavallo e Briganti reduci da infortuni. Pure Ferrari ha giocato nel test pomeridiano del giovedì. In attacco si prevede per domenica prossima la conferma di Malaccari come esterno aggiunto avanzato, Longobardi al centro e Caccavallo a sinistra. Per il resto confermata la formazione schierata a Lecce, con il reintegro però in difesa di Briganti al posto di Tartaglia.

24 ottobre 2013
Ferrari: "Serve più concentrazione nell'approccio e più concretezza". Ascoli: preso Cellucci

Questo Gubbio ha un Ferrari in più. Da quando è iniziato il campionato l'allenatore Cristian Bucchi lo ha sempre schierato fin dal primo minuto in tutte le partite. E lui si è fatto trovare sempre pronto a tal punto che per ora è la vera rivelazione della squadra rossoblù. Allora, Ferrari, che ne pensa a riguardo? "Rivelazione? Diciamo che appena sono arrivato a Gubbio mi sono allenato con grande impegno e ho sempre cercato di dare il massimo. Per fortuna il mister mi ha dato fiducia. Adesso sto cercando di ricambiarla nel modo migliore possibile". In questi giorni però si è allenato a parte per un problema al ginocchio. Ma con il Pisa, Ferrari sarà in campo? "Domenica scorsa a Lecce ho fatto una scivolata e Beretta mi è caduto sopra. Di conseguenza ho avuto una iperestensione del ginocchio. Adesso sto facendo delle terapie ma non dovrebbe essere nulla di grave. Credo che sarò a disposizione già dai prossimi giorni in allenamento". Primo gol in maglia rossoblù a Lecce. Ce lo può raccontare? "Diciamo che fare gol è sempre bello. In un campo importante come Lecce lo diventa ancora di più. Nel rigore ho messo giù la palla, ho guardato il portiere fino all'ultimo e sono riuscito a spiazzarlo: è stato bello". Ma Ferrari è un rigorista? "Doveva batterlo Caccavallo. Però non c'era perchè infortunato e l'allenatore Bucchi mi ha dato fiducia". E dal dischetto è stato molto lucido... "All'inizio non proprio, ero un po' in difficoltà. Però poi sono stato freddo". Nella prova di Lecce è stata riscattata la brutta prova interna con il Grosseto. Ma non si poteva fare di più? "Sicuramente: il Lecce ha sfruttato un'unica occasione, cioè quella del rigore (di Lopez ndr) che ha portato al gol leccese. Poi poco altro. Noi invece abbiamo creato tanto e abbiamo fatto di tutto per poter vincere questa partita. Peccato, ma credo che un punto a Lecce fa sempre comodo". Giusto, questo Gubbio crea tanto. Ma per raggiungere questa benedetta vittoria secondo lei mancano proprio i gol? "La vittoria ci manca sicuramente. Dopo otto giornate questo peso si fa sentire. Però non deve diventare un assillo, altrimenti può essere controproducente. Bisogna giocare con la mente libera e giocare bene, poi sono convinto che il risultato pieno arriverà". Andare sempre in svantaggio diventa dura in ogni partita, non crede? "Purtroppo pure a Lecce siamo andati in svantaggio. Non è mai facile poi recuperare. Di sicuro nell'approccio alla gara dobbiamo essere più concentrati e possibilmente non dobbiamo concedere niente all'avversaria. Di conseguenza bisogna essere più concreti in attacco". E domenica c'è il Pisa: è una brutta gatta da pelare... "Sì, il Pisa è una buona squadra. Però deve venire in casa nostra, e sono convinto che possiamo fare bene". Dal girone: l'Ascoli ingaggia l'attaccante Alessandro Cellucci ('93), ex Pavia; è cresciuto nella Lazio.

23 ottobre 2013
Bucchi: "Non è colpa degli attaccanti se non andiamo in rete. Serve più malizia e lucidità..."

Torna a parlare l'allenatore Cristian Bucchi dopo la partita di Lecce. E lo fa in vista della difficile gara in programma domenica prossima a Gubbio contro il lanciato Pisa. Ma prima di tutto si fa il punto della situazione sugli infortunati. Bucchi a tal proposito dice: "Per Sandomenico ancora la fase di recupero è lunga: quindici giorni di stop. Radi ha effettuato una risonanza magnetica e sta migliorando, però bisogna stare attenti: esiste un problema anche a livello tendineo. Luparini invece ne avrà per altri dieci giorni. Caccavallo e Briganti sono sulla via della guarigione, valuteremo meglio giovedì prossimo le loro condizioni". E poi c'è Di Francesco che è dovuto ricorrere ad un intervento chirurgico a Bari per ricomporre la frattura allo zigomo destro e dovrà stare fermo per almeno 30 o 40 giorni, giusto? "Sì, purtroppo è stato un intervento delicato perchè ci sono state diverse microfratture, è stata coinvolta pure la parte mascellare. Purtroppo dovremo fare a meno di lui per un bel pezzo". L'infortunio è stato causato dalla gomitata di D'Ambrosio domenica scorsa a Lecce durante una fase di gioco? "Sì, ma credo che il gesto non sia stato così volontario. Almeno credo. Però lo stesso D'Ambrosio dopo quel gesto ha fatto altri tre falli scomposti nei confronti di Di Francesco e in una circostanza gli ha dato pure una manata in faccia. Tutto questo è successo davanti al commissario di campo, ma dai referti del Giudice Sportivo non c'è nulla. In quel momento mi sono molto arrabbiato verso di lui e gli ho detto che i suoi collaboratori dovevano stare più attenti in certe situazioni". Ma c'è stato pure un battibecco con l'allenatore leccese Lerda? "Sì, perchè quando ho detto quelle cose al commissario di campo, Lerda mi ha detto che dovevo stare zitto". Ma torniamo al campo giocato. Il pareggio di Lecce come lo considera? "Per settanta minuti abbiamo comandato noi il gioco, abbiamo creato tante occasioni e poi nel finale c'è stato un calo fisico naturale dopo il turno infrasettimanale. Ma noi ci siamo sempre espressi bene in campo: solo con il Grosseto abbiamo giocato male, ma una partita sbagliata può capitare. Diciamo che a Lecce mi ha soddisfatto la prestazione, ma non il risultato. Speriamo che con il Pisa arrivi questa prima gioia in campionato con una vittoria". Ma la squadra deve sempre rincorrere il risultato: che può significare per lei? "Che la squadra ha un grande carattere e un grande coraggio, ma ci rode che andiamo sempre sotto. Vorrei vedere come si comporta la squadra quando si trova in vantaggio: sarei proprio curioso". Forse a questo Gubbio manca chi butta dentro la palla? "No, non diamo la colpa agli attaccanti. A Lecce ci sono state alcune situazioni dove sia Longobardi che Di Francesco potevano essere serviti meglio in area. E in altre situazioni ci sono state circostanze del tutto sfavorevoli a noi. Semmai dobbiamo essere più lucidi e forse più fortunati. Ma senza dubbio per fare gol dobbiamo essere più cattivi e avere malizia". Come già detto prima, l'attaccante Federico Di Francesco dovrà stare fermo per almeno 40 giorni: il calciatore è stato operato a Bari per ricomporre la frattura allo zigomo destro. Una brutta tegola per il Gubbio che in questa stagione deve fare già i conti con diversi infortuni. E domenica arriva a Gubbio il Pisa, che è reduce da due vittorie consecutive.

22 ottobre 2013
L'editoriale. Salento dal sapore forte. La squadra dimostra di essere viva. Però i tre punti...

Come quando si sorseggia il Primitivo del Salento. Un vino rosso che lascia il segno sulle labbra di chi lo gusta, dal suo profumo inconfondibile, dal sapore forte e robusto, evocando piacevoli sensazioni. La trasferta di Lecce lascia il segno perchè il Gubbio ha dimostrato di essere vivo e vegeto, ha dimostrato che può giocarsela con chiunque pure in campi caldi come quello del "Via del Mare" e ha dimostrato di non avere paura di nessuno, nemmeno di un Lecce blasonato che era voglioso di vincere a tutti i costi per confermare l'ottimo risultato ottenuto sette giorni prima a Pagani. Ma lascia il segno anche sul viso di Di Francesco: zigomo rotto per l'attaccante rossoblù dopo un colpo proibito di D'Ambrosio (occorre un intervento chirurgico). Tuttavia la prestazione in terra salentina è confortante: il Gubbio ha fatto capire che sa rialzarsi, pure dopo una brutta figura rimediata in settimana contro il Grosseto, e nonostante numerose assenze. D'altronde il tecnico leccese Lerda ha parlato chiaro nel dopo partita: "Il Gubbio si è dimostrata una squadra organizzata e che ha saputo tenere bene il campo". Parole che provengono da un tecnico avversario: non è cosa di poco conto. Un Gubbio che ha cercato subito in avvio la via della rete, tra l'altro con un incrocio dei pali scheggiato con un tiro cross di Bartolucci. E poi la strada si è fatta subito in salita per un rigore che è stato concesso ai pugliesi per fallo in area dello stesso Bartolucci ai danni di Lopez. Per la verità, il rigore non appare così plateale, ma il Gubbio ormai ci è abituato a decisioni simili. Dal dischetto Lopez si è fatto parare il tiro da Pisseri, ma ha avuto la fortuna che la palla è rimasta in agguato: così il calciatore uruguiano è riuscito ad insaccare lo stesso la sfera in rete. Ma proprio in questo momento il Gubbio ha tirato fuori tutto il suo carattere. E poco più tardi è arrivato un rigore sacrosanto per un fallo di mani in area di Salvi, trasformato con la massima freddezza (palla da una parte e portiere dall'altra parte) da Ferrari. Nella ripresa il Gubbio poteva andare pure in vantaggio con una pregevole punizione di Bartolucci intercettata con fatica dal portiere Perucchini e con una ficcante percussione dell'inesauribile Malaccari che un tiro in diagonale poteva freddare lo stesso Perucchini. Insomma, il Gubbio c'è e non demorde mai. Semmai manca il risultato pieno e sta diventando un assillo. Tuttavia la vittoria manca come il pane. E manca colui che butta dentro la palla. Questo sta diventando un vero problema. E lo ha ribadito pure il tecnico Bucchi dopo la partita di Lecce: "Certe occasioni da gol vanno sfruttate: dovevamo punire il Lecce". Dopo otto giornate sono arrivati 5 punti, frutto di cinque pareggi e due sconfitte. Soprattutto in attacco non si sfonda: 7 gol fatti in sette partite (la media di un gol a partita). Non basta. Per vincere serve altro, a meno che si pensi che si può vincere sempre per 1 a 0. E da qui nasce un'altra nota dolente. Il Gubbio in 7 partite è andato in svantaggio per sei volte: con Perugia (2-1), Salernitana (1-1), Grosseto (0-1), Viareggio (2-2), Benevento (2-2) e a Lecce (1-1): è successo nell' 85% dei casi. Mentre a Prato la partita si è conclusa senza reti (0-0). In pratica la formazione di Bucchi non è riuscita mai a portarsi in vantaggio finora in questo campionato. Logica conseguenza di un attacco che appare spuntato. É chiaro che occorre un cambio di rotta. E i numeri parlano chiaro. Su sette reti finora realizzate, tre portano la firma di tre centrocampisti: Domini, Malaccari e Moroni. In gol è andato pure un difensore: Ferrari. In attacco si sono messi in luce solo due elementi: Caccavallo (2 gol) e Longobardi (1 gol). É troppo poco. Ed ora, ecco il lanciato Pisa: brutta gatta da pelare! (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)

20 ottobre 2013
Bucchi: "Era una partita da vincere e non da pareggiare". Boisfer: "Uno spirito battagliero"

Gubbio che centra il pareggio a Lecce. Succede tutto nel primo tempo. In vantaggio i salentini con un rigore calciato da Lopez poi parato da Pisseri, ma lo stesso Lopez ribadisce la sfera in rete. Pareggio di Ferrari sempre su rigore. Il parere del direttore sportivo Stefano Giammarioli: "Abbiamo disputato una bella partita. Senza fare il presuntuoso credo che nel primo tempo abbiamo dominato e abbiamo avuto due ottime occasioni in avvio dove abbiamo scheggiato pure l'incrocio dei pali. Poi è arrivato un rigore inventato per il Lecce che ci poteva tagliare le gambe. Per nostra fortuna è arrivato quasi subito il pareggio di Ferrari. Nella ripresa abbiamo sofferto un po' solo negli ultimi venti minuti, ma avevamo tante assenze e la squadra è giovane. Ma a Lecce abbiamo dimostrato che non siamo assolutamente una squadra sprovveduta". Gli fa eco il centrocampista Rodrigue Boisfer: "Abbiamo provato a vincere fornendo una buona prestazione. Abbiamo giocato alla pari del Lecce con spirito battagliero, su un campo molto difficile. Ci manca solo la fortuna per raggiungere questa prima vittoria in campionato". Il tecnico Cristian Bucchi invece dice: "Risultato giusto. Il primo tempo abbiamo fatto molto bene. Nel finale di partita invece il Lecce ci ha chiuso nella nostra metà campo. Sono però rammaricato perchè questa era una partita da vincere e non pareggiare. Nel primo tempo dovevamo sfruttare le occasioni create, ma non siamo stati in grado di punire il Lecce. Il battibecco con Lerda in panchina? No, c'è stato un chiarimento cordiale: D'Ambrosio ha commesso diversi falli e in uno meritava il rosso (nei confronti di Di Francesco ndr)". L'allenatore dei salentini Franco Lerda afferma: "Non abbiamo vinto, quindi un passo indietro rispetto a Pagani. Ha iniziato bene il Gubbio e quel rigore a nostro sfavore ce lo siamo creati da soli: troppi errori nella gestione della palla. Il Gubbio si è dimostrata una squadra organizzata e ha tenuto bene il campo". Per le insterviste si ringrazia la collaborazione di Roberto Martalò, direttore di Colpoditaccoweb.it. Intanto abbiamo inserito le foto della partita tra il Lecce e il Gubbio (12 immagini) che trovate nella sezione "fotogallery" e nel link sotto la foto in homepage. Le foto della partita sono di proprietà di Marco Lezzi, in collaborazione con Roberto Settonce.

20 ottobre 2013
Gubbio, pareggio al "Via del Mare" di Lecce (1-1). Segna Ferrari (rigore); risponde a Lopez

Lecce contro Gubbio. In campo Malaccari sul fronte avanzato. L'allenatore Bucchi ritorna al 4-3-3. In avvio c'è subito un'occasione per il Gubbio (1'): Moroni trova il corridoio giusto e prova il tiro in porta dal limite: la palla termina di poco altra sopra la traversa. Poco dopo Bartolucci colpisce l'incrocio dei pali su un tiro cross velenoso. Al 15' occasione per Di Francesco, su assist di Moroni in area: Amodio ferma in extremis la corsa della punta rossoblù. Al 24' calcio di rigore per il Lecce per fallo in area di Bartolucci su Lopez. Dal dischetto calcia lo stesso Lopez, ma Pisseri in tuffo è caparbio a respingere la sfera; sulla ribattuta lo stesso Lopez è il più lesto di tutti e da pochi passi ribadisce la palla in rete. Quindi, Lecce in vantaggio. La gara si innervosisce e non mancano episodi di reciproche scorrettezze. L'arbitro sorvola dopo una presunta gomitata di D'Ambrosio nei confronti di Di Francesco, che però ne scaturisce un battibecco tra i due allenatori in panchina. Si segnala poi un'azione di D'Ambrosio al limite dell'area che, invece di servire il meglio posizionato Beretta, prova la conclusione a rete: la palla però non va a bersaglio. Al 30' Sacilotto dalla lunga distanza scheggia la traversa. Al 36' ci prova da fuori area Di Francesco, ma la palla si perde tra le braccia di Perucchini. Ma al 40' ecco il rigore per il Gubbio per un fallo di mani in area salentina di Salvi. Dal dischetto Ferrari resta freddo e non sbaglia, insaccando la sfera in rete. Ripresa. Al 53' c'è Doumbia che cerca di entrare in area dopo alcuni dribbling, ma Baccolo lo ferma fallosamente al limite: Lopez calcia la punizione direttamente in porta, però Pisseri c'è e para a terra. Al 67' punizione insidiosa di Baccolo dalla lunga distanza: palla radente calciata forte dal centrocampista rossoblù che costringe il portiere leccese a salvarsi in tuffo, ma con grandi difficoltà. Poco più tardi cross insidioso di Giallombardo dalla sinistra in area leccese, si salva in extremis Perucchini che va in anticipo su Falconieri e devia la sfera in angolo. Al 70' una punizione pericolosa dal limite di Ziboni impegna severamente Pisseri. Al 75' Longobardi serve sulla destra l'attivo Malaccari che in velocità si porta al limite dell'area e calcia in porta in diagonale: la palla esce di poco a lato. Forcing finale dei giallorossi, ma è sterile in attacco: Bogliacino (80') pennella una bella palla in area per Papini che incorna a rete, ma la sfera va alta. Poi nel finale Zigoni non trova il bersaglio da posizione favorevole, servito da un ispirato Bogliacino. Finisce 1 a 1 al "Via del Mare" di Lecce.
Tabellino: Lecce - Gubbio (1-1):
Lecce (3-5-2): Perucchini; Martinez, Diniz, Vinetot; D'Ambrosio, Sacilotto (46' Papini), Amodio, Salvi (73' Bogliacino), Lopez; Beretta, Doumbia (59' Ziboni). (A disp.: Bleve, Bencivenga, Parfait, Sales) All. Lerda.
Gubbio (4-3-3): Pisseri; Bartolucci, Tartaglia, Ferrari, Giallombardo; Baccolo, Boisfer, Moroni (76' Domini); Malaccari, Longobardi (84' Cocuzza), Di Francesco (64' Falconieri). (A disp.: Cacchioli, Laezza, Procacci, Russo). All. Bucchi.
Reti: 24' Lopez (L), 40' Ferrari (G) rigore.
Arbitro: Serra di Torino (Mertino di Torre Annunziata e Sbrescia di Castellammare di Stabia). Ammoniti: D'Ambrosio, Salvi, Doumbia e Vinetot (L); Bartolucci e Ferrari (G). Spettatori: 3552 (2219 abbonati; di cui 6 di Gubbio nel settore ospiti).
Risultati: Ottava Giornata - Prima Divisione - Girone B - Lega Pro:
Barletta - L'Aquila
2-2
4' Carcione (A), 62' Allegretti (B), 89' Del Pinto (A), 92' Picci (B)
Benevento - Perugia
1-1
28' F. Evacuo (B), 64' Scognamiglio (P)
Catanzaro - Ascoli
1-1
7' Falzerano (A), 20' Benedetti (C)
Frosinone - Pontedera
5-0
19' Ciofani (F), 37' Altobelli (F), 44' Curiale (F), 52' Soddimo (F) rig., 72' Curiale (F)
Lecce - Gubbio
1-1
24' Lopez (L), 40' Ferrari (G)
Pisa - Paganese
3-0
32' Forte (Pi), 52' Bollino (Pi), 65' Napoli (Pi)
Prato - Nocerina
4-1
5' Silva Reis (P), 42' Cavagna (P), 75' D. Evacuo (N), 76' Lanini (Pr), 79' Benedetti (Pr)
Salernitana - Viareggio
1-1
30' Guazzo (S), 94' De Vena (V)
Riposa: Grosseto

19 ottobre 2013
Riecco Bartolucci. Baccolo e Malaccari stringono i denti. E Bucchi ritorna al modulo 4-3-3

Tutto pronto con il Gubbio che domenica affronta il blasonato Lecce nello stadio "Via Del Mare" dove fino alla stagione 2011-2012 (solo due stagioni fa) facevano visita squadre di rango come Milan, Inter, Juventus, Napoli o Roma. Sono assenti Briganti, Caccavallo, Radi, Sandomenico, Giuliacci e Luparini per infortunio. Mentre Bartolucci, Pisseri, Baccolo e Malaccari saranno della partita, nonostante le non perfette condizioni fisiche. Il tecnico Cristian Bucchi tornerà al modulo 4-3-3. Pisseri in porta. Quartetto di difesa formato sull'asse Bartolucci, Tartaglia, Ferrari e Giallombardo. A centrocampo il trio Baccolo (posizionato nell'inedito ruolo di interno destro), Boisfer e Moroni. In attacco invece il tridente è formato da Malaccari (avanzato in attacco), Longobardi e Di Francesco. In casa Lecce sono out gli attaccanti Bellazzini e Miccoli, non convocati. Ma ritorna a disposizione l'esperto centrocampista Bogliacino, out da diverso tempo: quasi sicuramente il calciatore uruguaiano giocherà dal primo minuto nel 3-5-2.

18 ottobre 2013
Briganti e Caccavallo non partono per Lecce. Bucchi: "Non può girarci sempre tutto storto"

Un Gubbio incerottato è già partito nel primo pomeriggio verso la Puglia. Destinazione Corato, vicino Bari, dove sabato mattina la formazione di Bucchi eseguirà la rifinitura, prima di trasferirsi a Lecce. Out per infortunio Caccavallo (stiramento all'adduttore sinistro) e Briganti (problema all'adduttore destro). Sono fuori per infortunio pure Radi (stiramento al tendine), Sandomenico, Giuliacci e Luparini. Mentre rientra nel gruppo Bartolucci che è partito con il resto della comitiva: si è allenato regolarmente, ma l'ultimo test sarà effettuato durante la rifinitura. Ma non è tutto. Lo spiega il tecnico Cristian Bucchi nella conferenza stampa anticipata a venerdì: "Purtroppo ci sono pure altri calciatori che non sono al meglio. Malaccari si è infortunato alla spalla durante l'incontro contro il Grosseto: si parla di una forte contusione, niente di più. Però potrò scegliere solo all'ultimo momento. Lo stesso discorso dicasi di Baccolo che ha un problema ad un stinco, con dei punti di sutura. Per non parlare del portiere Pisseri che durante la sfida di mercoledì ha ricevuto una bella botta al braccio. Sono tutti partiti con il gruppo, però devo monitorare la situazione". Insomma, non mancano i problemi per il trainer Bucchi che tuttavia cerca di mantenere il sangue freddo: "Non posso rimproverare nulla a questa squadra. Al di là della brutta prestazione contro il Grosseto, non ho visto una squadra che non gioca bene a calcio. Solo che al bel gioco bisogna abbinare la giusta cattiveria: questa sì, che ci manca. Da Perugia in poi abbiamo creato almeno 40 occasioni da gol. Ma mica può girare sempre storto". Per la trasferta di Lecce rientra Moroni, reduce dall'impegno con la nazionale under 20. Il tecnico Bucchi ancora non ha deciso se tornare al 4-3-3 o riproporre il 4-4-2 come contro il Grosseto. A riguardo Bucchi specifica: "A partita in corso talvolta cambiamo assetto, vediamo". Ma sembra probabile che si torni al 4-3-3. E il Gubbio potrebbe giocare così. In porta Pisseri. In difesa Bartolucci andrà a destra (se non darà forfait, altrimenti è pronto Laezza) e Giallombardo a sinistra. Il duo centrale difensivo è formato da Tartaglia e Ferrari. A centrocampo probabile il trio con Malaccari, Boisfer e Moroni. In attacco possibile il tridente Falconieri, Longobardi e Di Francesco. In casa Lecce è restato a riposo Bellazzini, mentre Miccoli sta svolgendo un lavoro differenziato. Ma il tecnico dei giallorossi Franco Lerda (fonte Colpoditaccoweb.it) afferma: "A Pagani bisognava essere coesi e siamo stati compatti. La squadra mi è piaciuta tutta. Ora pensiamo al Gubbio e cercheremo di recuperare Miccoli, Bellazzini e Bogliacino". Il tecnico Lerda è orientato a confermare il 3-5-2. Perucchini in porta. Trio difensivo formato da Diniz, Martinez e Vinetot. A centrocampo D'Ambrosio, Sacilotto, Salvi, Amodio e Lopez. In attacco il duo Doumbia e Beretta.

18 ottobre 2013
L'editoriale. Qualcuno si era illuso. Ma questo è l'anno zero per il Gubbio. E tanti infortuni...

Il Gubbio sembra avere perso la bussola. Contro il Grosseto si è vista una squadra spenta, incolore, senza ardore agonistico, senza cattiveria. Una squadra che ancora non ha trovato la prima vittoria in campionato. Una squadra che ha racimolato solo quattro punti in sei partite. É un momento delicato, difficile, questo è fuor di dubbio. Forse ci sono stati troppi proclami in estate. Si è parlato subito di playoff. Un passo azzardato, a nostro modesto parere. E il motivo è molto semplice. Questo è come un "anno zero" per il Gubbio. Si è inaugurato questo nuovo progetto con la sinergia con il Parma. Così quasi tutto ruota intorno a ciò che "spedisce" in terra umbra il Parma. Quando in estate scrivevamo che c'era il rischio che arrivassero tanti calciatori di seconda linea, non ci eravamo sbagliati. I calciatori più forti se li tiene il Parma oppure vanno a giocare in categorie superiori (in serie A o serie B). Qui a Gubbio arrivano dei calciatori che devono farsi le ossa e devono crescere. Ma per fare questo ci vuole del tempo. Ci vuole pazienza, tanta pazienza. Oltretutto, la maggior parte di questi calciatori, sono molto giovani: non hanno la malizia, l'esperienza o la cattiveria che possono avere dei calciatori che navigano ormai da anni nel panorama della prima fascia di Lega Pro. Per questo diciamo: qualcuno si è illuso, troppo presto. Qualcuno pensa che si vince subito, in un battibaleno. Non è così. Per vincere e per costruire una squadra vincente ci vuole tanto lavoro, tanti sacrifici, ma soprattutto ci vuole tempo. Si sapeva che il girone del sud è molto difficile. Si sapeva che ogni partita è una battaglia. Finora, a dir la verità, questo Gubbio non aveva sfigurato in campo con nessuna avversaria, a parte l'ultima brutta figura contro il Grosseto. Ovvero, il gioco e la voglia di giocarsela a viso aperto non è mancata. Però intendiamoci. Questa squadra ha dei limiti e si vede. Il portiere Pisseri dopo l'infortunio non sembra più lo stesso. La difesa balla troppo: si salva il solo Ferrari, autentica sorpresa finora di questo Gubbio. A centrocampo si soffre quando mancano gli uomini cardine e c'è il solo Malaccari che si danna l'anima correndo in lungo e in largo fino al novantesimo. In attacco ci sono i problemi più grandi: Di Francesco è ancora troppo fumoso, mentre Falconieri e Longobardi fanno molta fatica ancora per integrarsi. Non è un problema di poco conto visto che mancano i gol: sei reti segnate in sei partite sono poche. In fase realizzativa solo Caccavallo finora si è distinto con due reti. Per il resto, per ora, è buio pesto. Bucchi, per la prima volta da quando è a Gubbio, lo abbiamo visto pensieroso (come preoccupato), dopo il ko con il Grosseto. Pure durante l'allenamento del giovedì mattina lo abbiamo visto più cupo e meditativo del solito. Le preoccupazioni non mancano. Dall'infermeria non arrivano buone notizie. Caccavallo ha riportato uno stiramento (di cinque millimetri) all'adduttore sinistro: ne avrà per almeno 15 giorni. Pure Briganti si è fermato: si parla di uno stiramento all'adduttore destro. Bartolucci invece è out per una elongazione al quadricipite destro. Senza dimenticare che sono out per infortunio Radi (stiramento al tendine) e Sandomenico. Piove veramente sul bagnato. E domenica c'è la trasferta insidiosa al "Via del Mare" di Lecce. Non sarà una passeggiata, non c'è che dire! (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)

16 ottobre 2013
Bucchi: "É stata la nostra peggiore partita. Approccio sbagliato". Solo 4 punti in sei partite...

Brutta sconfitta per il Gubbio in casa contro il Grosseto. Una sconfitta pervenuta dopo una prestazione incolore. Parla il tecnico Cristian Bucchi. Queste le sue parole: "É stata la nostra peggiore partita. Di sicuro la più brutta finora disputata in campionato". Viso cupo e affranto di Bucchi che ha proseguito dicendo: "In questa partita non c'è stato niente di anomalo. Abbiamo trovato un Grosseto che ha giocato dietro la palla come hanno fatto in precedenza Prato o Viareggio. Ma il Grosseto ha badato al sodo, senza tanti fronzoli, e ci ha messo cattiveria in campo per portare a casa il risultato. Purtroppo a noi ci manca questa cattiveria. Non siamo stati nemmeno brillanti. Abbiamo un limite: tiriamo fuori il carattere troppo tardi e sbagliamo l'approccio della partita, ci guardiamo troppo intorno prima che vengano prese le misure all'avversaria di turno. Siamo stati troppo lenti, abbiamo fatto il loro gioco e al primo mezzo tiro in porta il Grosseto ci ha punito. É anche vero che abbiamo tanti ragazzi giovani che possono sbagliare la lettura di una gara, ma a livello di impegno non posso dire nulla. Tuttavia devo rimarcare che giocavamo anche in piena emergenza: infatti non ho potuto schierare dal primo minuto Caccavallo per un problema all'adduttore. Caccavallo è un calciatore importante per noi: è come se alla Roma togliessimo Totti. D'altronde Boisfer aveva problemi e così ho potuto schierarlo solo nella ripresa. Bartolucci era out, altri erano a mezzo servizio. Tutto ciò non è una scusante, ma tutto ciò pesa nelle dinamiche di un gruppo. Purtroppo nelle situazioni decisive dobbiamo essere più incisivi". É un Bucchi rammaricato dopo la debacle con il Grosseto. Il tecnico degli ospiti Stefano Cuoghi non si è presentato in sala stampa perchè è in silenzio stampa. Intanto abbiamo inserito le foto di Gubbio e Grosseto che trovate nella sezione "fotogallery" e nel link sotto la foto in homepage. Sono 18 immagini con la cronistoria della partita in questione. Foto di Simone Grilli per lo studio fotografico Gavirati.

16 ottobre 2013
Gubbio, brutto ko casalingo contro il Grosseto (0-1). Decide Delvecchio. Gubbio impalpabile

Recupero tra Gubbio e Grosseto. Infortunio per Caccavallo (problema all'adduttore sinistro; farà un'ecografia giovedì): dal primo minuto quindi gioca in attacco Russo. Mister Bucchi cambia modulo e schiera il 4-4-2. Il trainer degli ospiti Cuoghi schiera invece un inedito 4-2-3-1, con il rientro di Delvecchio posizionato sulla trequarti. Primo tiro in porta all' 8' con Obodo che cerca la conclusione da fuori area: palla alta. Al 15' brivido per il Gubbio: Delvecchio lancia in porta (sul filo del fuorigioco) Scappini che supera il portiere Pisseri in uscita e calcia di sinistro a rete da posizione decentrata: sulla linea di porta salva in scivolata Briganti. Prima conclusione degna di nota del Gubbio al 22': cross da destra in area di Malaccari dove Baccolo gira di destro a rete, salva in extremis Terigi in corner. Al 31' il Grosseto passa in vantaggio: Formiconi pennella da destra un pallone in area, non si intendono Briganti e Tartaglia con Pisseri che esce a vuoto; Delvecchio è in agguato e di destro insacca la sfera in rete con un pallonetto nell'angolo più lontano. Al 33' Scappini calcia forte dal limite un insidioso tiro radente che costringe Pisseri a salvarsi in angolo. Al 40', su corner di Di Francesco, la palla arriva in area e carambola come un flipper: poi su conclusione di Baccolo para a terra Lanni. Ripresa. Al 51' Delvecchio calcia direttamente in porta dal limite: para in tuffo Pisseri. Al 58', su assist di Russo, c'è Baccolo in area che gira di testa a rete: palla di poco a lato. Al 60' Obodo insacca di testa la sfera in rete, l'arbitro annulla per fuorigioco su segnalazione dell'assistente di linea. Al 63' Falconieri calcia in porta una punizione dal limite: para Lanni. Al 79' ci prova Baccolo dal limite, ma il tiro è blando: para Lanni. All' 84' triangolazione volante in area tra Falconieri e Cocuzza, ma davanti alla porta salva in extremis Burzigotti. Finisce 0-1.
Tabellino: Gubbio - Grosseto (0-1):
Gubbio (4-4-2): Pisseri; Tartaglia, Briganti (80' Cocuzza), Ferrari, Giallombardo; Malaccari, Domini (46' Boisfer), Baccolo, Di Francesco (62' Falconieri); Russo, Longobardi. (A disp.: Cacchioli, Laezza, Procacci, Tamasi). All. Bucchi.
Grosseto (4-2-3-1): Lanni; Formiconi, Burzigotti, Terigi, Legittimo; Obodo, Delvecchio; Esposito (75' Montalto), Ricci (80' Gotti), Bombagi (69' Onescu); Scappini. (A disp.: Maurantonio, Dicuonzo, Tedeschi, Giovio). All. Cuoghi.
Rete: 31' Delvecchio (Gr).
Arbitro: Tardino di Milano (Di Guglielmo di Ariano Irpino e Pellegrini di Roma 2). Ammoniti: Briganti, Boisfer, Giallombardo, Malaccari e Di Francesco (Gu); Burzigotti, Delvecchio e Legittimo (Gr). Spettatori: 1743 (1104 abbonati; di cui 25 di Grosseto in curva ospiti); incasso 13102 euro.

15 ottobre 2013
Bartolucci out contro il Grosseto. Turn over a centrocampo. E ci sarà un cambio di modulo

É tutto pronto per la sfida contro il Grosseto, recupero della quinta giornata. Una partita che si gioca di mercoledì 16 ottobre alle ore 15 al "Barbetti". Il trainer dei rossoblù dovrà fare a meno di Bartolucci per un problema muscolare (non convocato). Mentre ci sarà un turn over a centrocampo: Boisfer andrà in panchina; Domini e Baccolo in campo. Ma più che altro ci sarà un cambiamento di modulo: infatti dal 4-3-3 si passerà al 4-4-2 (o 4-2-3-1, in base a come può essere interpretato). L'allenatore Cristian Bucchi presenta così questa partita: "Sappiamo che il Grosseto è un'ottima squadra. Grande rispetto per l'avversaria che di sicuro verrà a Gubbio per darci battaglia. La difesa è il loro punto di forza, ma pure in attacco possono farci male. Perciò ci vuole da parte nostra la massima attenzione. Dobbiamo essere concentrati. E non voglio sentire ragioni: ora bisogna vincere... e ci devono essere 90 minuti di guerra (calcisticamente parlando)". Come già detto, cambio di modulo in vista con il 4-4-2. Pisseri in porta. In difesa quartetto formato dai laterali Tartaglia (a destra) e Giallombardo (a sinistra). Confermato il duo centrale del reparto arretrato con Briganti e Ferrari. A centrocampo un quartetto con gli esterni Malaccari (a destra) e Di Francesco indietreggiato a centrocampo sulla sinistra. Poi al centro della mediana il duo Domini e Baccolo. In attacco un duo, con Caccavallo che affiancherà Longobardi. Dirige la gara il signor Andrea Tardino di Milano: assistenti di linea Giuseppe Di Guglielmo di Ariano Irpino e Claudio Pellegrini di Roma 2. In casa Grosseto invece il tecnico Stefano Cuoghi è in silenzio stampa. In campo verrà riproposto lo stesso modulo (3-5-1-1) di L'aquila, salvo ripensamenti. Lanni in porta. Trio difensivo con Burzigotti, Terigi e Legittimo. Un quintetto di centrocampo basato sull'asse Formiconi, Obodo, Onescu (o Del Vecchio), Ricci e Dicuonzo. In attacco il trequartista Esposito è a supporto di Giovio (che è in ballottaggio con Scappini). Assente per il Grosseto, solamente Biraschi. La partita tra Gubbio e Grosseto sarà trasmessa in diretta via radio su Rgm Hit Radio (88,5 fm). In streaming su internet è in diretta sul sito web di Trg Netwok (www.trgmedia.it). Alla sera telecronaca integrale.

15 ottobre 2013
Giallombardo: "Per vincere serve più cattiveria. Con il Benevento i peggiori venti minuti..."

Mercoledì si gioca il recupero contro il Grosseto in casa, dopo il pareggio interno contro il Benevento. Parliamo con il terzino sinistro dei rossoblù Andrea Giallombardo, autentico assist man nella sfida contro il Benevento, nonchè ex calciatore del Grosseto, prossima avversaria del Gubbio. Ecco il primo commento con Giallombardo. Ci può raccontare il pirotecnico 2-2 tra Gubbio-Benevento? "Credo che abbiamo disputato i più brutti venti minuti dal campionato. Siamo andati meritatamente sotto di due gol con il Benevento che è stato bravo a sfruttare due nostri errori, di cui un errore mio sul secondo gol: pensavo di aver messo in fuorigioco Campagnacci, invece il gol era regolare. Però poi, come sta avvenendo ultimamente, abbiamo avuto una grande reazione e dopo quelle due sberle abbiamo preso il predominio del campo. Nell'arco di un quarto d'ora siamo riusciti a pareggiare la partita. Forse con più cattiveria, si poteva vincere questa partita nel secondo tempo". Giallombardo ha ispirato gli assist per i gol di Malaccari e Caccavallo: ma è questo il vero Giallombardo? "Qualche assist ogni tanto lo faccio, in ogni campionato. Diciamo che non mi era mai capitato di farne due nella stessa partita. Ma è merito anche dei miei compagni che hanno fatto delle belle azioni di gioco e oltretutto degli ottimi inserimenti". A questo Gubbio manca solo la vittoria, o c'è dell'altro? "Di sicuro manca quel pizzico di cattiveria in più che ti può portare a vincere le partite. Ma è chiaro che ci serve proprio una vittoria per sbloccarci, anche perchè può diventare assillante. Pertanto bisogna scendere in campo tranquilli". Ed ora subito l'impegno contro il Grosseto: che avversario si troverà? "Non dobbiamo fidarci del Grosseto. Alla fine questa squadra il suo buon campionato lo fa sempre. Nonostante ciò, da parte nostra, c'è subito l'occasione per portare a casa questa prima vittoria. Perciò dobbiamo sfruttare subito questa opportunità". Dopo il turno infrasettimanale, domenica c'è una trasferta insidiosa a Lecce che tra l'altro ha ottenuto la prima vittoria stagionale a Pagani. Che ne dice? "Sicuramente è una trasferta insidiosa. Ma andiamo per gradi. Prima pensiamo al Grosseto e poi penseremo al Lecce". Notiziario. Contro il Grosseto è assente il centrocampista Moroni che sarà impegnato con l'Under 20 di Evani e al suo posto dovrebbe giocare Baccolo che rientra dalla squalifica, insieme a Falconieri. Per il resto dovrebbe essere confermata la stessa formazione contro il Benevento. L'unico dubbio semmai riguarda la fascia destra difensiva dove Bartolucci lamenta un piccolo infortunio (uscito anzitempo contro il Benevento) ma dovrebbe recuperare: in tal caso è pronto Tartaglia. In attacco l'unico rebus riguarda il centravanti: bisogna vedere se Bucchi conferma Longobardi dal primo minuto, oppure potrebbero giocare Russo o Falconieri. Contro il Grosseto si gioca alle ore 15 (mercoledì 16 ottobre) allo stadio Pietro Barbetti. Intanto il diesse Giammarioli rilascia un'intervista al sito Tuttomercatoweb.com: "Siamo soddisfatti del lavoro di Bucchi. Siamo sereni, nonostante la vittoria manchi ancora".

13 ottobre 2013
Caccavallo: "Sembravamo più forti del Benevento". Bucchi: "Meritavamo la vittoria, peccato"

Dopo Viareggio, esce fuori di nuovo un 2 a 2, peraltro in rimonta come era avvenuto in terra toscana. Le reti di Evacuo (10') e Campagnacci (29') avevano illuso il Benevento, Malaccari (31') e Caccavallo (42') hanno ristabilito le distanze in parità dopo una partita accesa e viva fino al novantesimo. Parla il tecnico Cristian Bucchi: "Meritavamo la vittoria. C'è rammarico perchè abbiamo disputato una grande gara contro una grande squadra. Nella prima mezz'ora eravamo sottotono per merito dell'avversaria. Giocavamo sotto ritmo. Ma quando abbiamo alzato il ritmo si è vista la differenza. Dispiace solo per quelle ingenuità commesse sui gol del Benevento, ma la squadra ha offerto una bella prestazione. Ci manca solo la vittoria, purtroppo". Il direttore sportivo Stefano Giammarioli dice: "Nella prima mezz'ora abbiamo sofferto il Benevento. Dopo il 2-2 invece meritavamo sicuramente di più. Abbiamo giocato per 60 minuti una grande partita contro una grande squadra. L'arbitro? Non parlo dell'arbitro. Noi non siamo abituati a lamentarci come fa una società che è poco distante da noi...". Ogni riferimento non è casuale: il diesse Giammarioli si riferisce alle continue lamentele nei confronti degli arbitri del Perugia Calcio. Parla l'autore del pareggio, Giuseppe Caccavallo: "Dedico la mia rete al mio secondogenito Cristiano. Non abbiamo mai temuto di farcela quando eravamo sotto di due gol. Però, purtroppo, è un periodo che prendiamo prima le sberle e poi rimontiamo. Ma noi siamo forti. Anzi, in questa partita abbiamo dimostrato che siamo più forti del Benevento. Ci manca solo la vittoria". Tocca al tecnico degli ospiti Guido Carboni: "Il risultato ci può stare. Questo campo non sarà semplice per nessuno. C'è rammarico perchè dopo il 2-0 a nostro favore siamo stati ingenui e superficiali. Dovevamo gestire meglio la situazione. Ma il Gubbio darà filo da torcere a chiunque in questo campionato". Parla il difensore dei giallorossi Damiano Zanon: "Risultato giusto. All'inizio siamo partiti meglio noi, ma dopo il 2-2 c'è stata una netta superiorità territoriale da parte del Gubbio. Siamo stati messi in difficoltà dal Gubbio perchè in attacco si muove bene e hanno gamba". Intanto abbiamo inserito le foto tra Gubbio e Benevento (18 immagini) che si trovano nella sezione "fotogallery" e nel link sotto la foto in homepage. Foto di Simone Grilli per lo studio di Gianfranco Gavirati.

13 ottobre 2013
Gubbio-Benevento, 2-2. Aprono Evacuo e Campagnacci, Malaccari e Caccavallo rimontano

Gubbio contro Benevento. Il trainer Bucchi schiera il consueto 4-3-3 con Longobardi prima punta. Il tecnico degli ospiti Carboni schiera il 4-3-3 con Evacuo regolarmente in campo dal primo minuto. Si parte con una penetrazione in area di Di Francesco e poi cade a terra: l'arbitro fa proseguire. Al 5' ci prova dal limite Evacuo con un tiro che finisce tra le braccia di Pisseri. Al 7' si fa pericoloso ancora Evacuo in area locale, anticipa in extremis Ferrari in angolo. Al 10' il Benevento passa in vantaggio: Espinal pennella in area una palla da sinistra dove si avventa Evacuo che di testa insacca la sfera in rete, in anticipo su Pisseri in uscita: leggera protesta del portiere rossoblù per una presunta carica. Al 12' reagisce il Gubbio con un tiro da fuori area di Giallombardo che termina di poco a lato. Al 22', su cross da sinistra di Som in area, è di nuovo pericoloso Evacuo di testa: palla di poco a lato. Al 27' Evacuo lavora un bel pallone al limite e fa partire un sinistro che termina poco sopra la traversa. Al 29' ecco il raddoppio del Benevento: Vacca lancia sul filo del fuorigioco Campagnacci che si porta al limite dell'area e con un pallonetto di destro fredda Pisseri in uscita. Ma il Gubbio accorcia le distanze al 31': dribbling di Giallombardo sulla sinistra e cross in area, velo di Longobardi, da dietro Malaccari di testa insacca la sfera nell'angolino. Al 38' cross in area di Evacuo dove esce con incertezza Pisseri; da pochi passi De Risio manca il bersaglio con la sfera che va alta. Al 42' il Gubbio trova il pareggio: cross da sinistra di Giallombardo in area, Caccavallo va in anticipo sul primo palo di testa e la palla si insacca nell'angolino. Ripresa. Al 54' ci prova Caccavallo direttamente dalla distanza con un tiro che termina di poco a lato. Al 60' dribbling in area di Caccavallo che carica il sinistro: la palla esce radente a fil di palo. Al 61' Mancosu mette i brividi su punizione dal limite che colpisce il palo esterno. Al 64' Ferrari recupera in extremis in scivolata su Evacuo lanciato a rete. All' 84' palla d'oro di Caccavallo al limite per Di Francesco che entra in area ma cicca la palla solo davanti al portiere. Finisce 2-2.
Tabellino: Gubbio - Benevento (2-2):
Gubbio (4-3-3): Pisseri; Bartolucci (71' Tartaglia), Briganti, Ferrari, Giallombardo; Malaccari, Boisfer (66' Domini), Moroni; Caccavallo, Longobardi, Di Francesco. (A disp.: Cacchioli, Laezza, Tamasi, Russo, Cocuzza). All. Bucchi.
Benevento (4-3-3): Baiocco; Zanon, Milesi, Signorini, Som; De Risio (74' Anaclerio), Vacca (79' Montiel), Espinal; Campagnacci, Evacuo, Mancosu (82' Agyei). (A disp.: Gori, Ferretti, Altinier, Buonaiuto). All. Carboni.
Reti: 10' Evacuo (B), 29' Campagnacci (B), 31' Malaccari (G), 42' Caccavallo (G).
Arbitro: Fiore di Barletta (Margini di Reggio Emilia e Argentieri di Viterbo). Ammoniti: Moroni e Ferrari (G); Zanon, Signorini, De Risio e Som (B). Spettatori: 1835 (1104 abbonati; di cui 170 da Benevento nel settore ospiti), incasso di 13499 euro.
Risultati: Settima Giornata - Prima Divisione - Girone B - Lega Pro:
Ascoli - Salernitana
1-1
21' Guazzo (S), 67' Tripoli (A)
Gubbio - Benevento
2-2
10' Evacuo (B), 29' Campagnacci (B), 31' Malaccari (G), 42' Caccavallo (G)
L'Aquila - Grosseto
1-0
34' Del Pinto (L)
Nocerina - Catanzaro
0-4
9' Tortolano (C), 42' Fioretti (C), 70' Uliano (C), 91' Fioretti (C)
Paganese - Lecce
0-1
81' Doumbia (L)
Perugia - Pisa
0-1
34' Arma (Pi)
Pontedera - Prato
2-2
10' Grassi (Po) rig., 29' Arrighini (Po), 37' Lanini (Pr), 80' Lanini (Pr)
Viareggio - Frosinone
0-0
Riposa: Barletta

12 ottobre 2013
Si va verso il modulo 4-3-3 con il Benevento. Bucchi: "Il Benevento gioca a calcio, pure noi"

Allarme rientrato per il capitano Briganti: il difensore centrale rossoblù si è allenato durante la rifinitura e sarà regolarmente in campo, dopo il problema al ginocchio (causa una botta a Viareggio). Rientrano in formazione Boisfer, Giallombardo e Pisseri. Out gli squalificati Baccolo e Falconieri, oltre agli altri infortunati, ossia Luparini e Sandomenico. Il tecnico Cristian Bucchi prevede una bella partita tra il Gubbio e il Benevento: "Sarà una partita come contro Perugia e Salernitana: il Benevento è forte, con calciatori di qualità. Non a caso la società campana ha speso cinque volte la nostra. Tuttavia da parte nostra cercheremo di fare la nostra partita come sempre. Dobbiamo giocare solo a calcio contro una squadra che sa giocare a calcio ma che ti permette anche di giocare. Noi siamo padroni a determinare il nostro cammino". La formazione è pressochè fatta con il modulo 4-3-3. Pisseri in porta. Quartetto difensivo formato dai laterali Bartolucci (a destra) e Giallombardo (a sinistra). Duo centrale del reparto arretrato formato da Briganti e Ferrari. Trio di centrocampo con Malaccari, Boisfer e Moroni. Tridente d'attacco con Caccavallo, Longobardi e Di Francesco. Ecco la lista dei convocati: Bartolucci, Boisfer, Briganti, Caccavallo, Cacchioli, Cocuzza, Damiano, Di Francesco, Domini, Ferrari, Giallombardo, Laezza, Longobardi, Malaccari, Moroni, Pisseri, Procacci, Russo, Tamasi e Tartaglia.

11 ottobre 2013
Boisfer, Pisseri e Giallombardo al rientro. Arbitra Fiore. Fiocco azzurro in casa Caccavallo

Prima della partita contro il Benevento, l'unico dubbio riguarda Marco Briganti. Il capitano dei rossoblù ha una leggera distorsione al ginocchio. Il difensore centrale si è allenato ancora a parte: solo dopo la rifinitura sarà sciolto qualsiasi nodo, ma si va verso il forfait. Rientrano invece in organico il portiere Matteo Pisseri e il centrocampista francese Rodrigue Boisfer. Pure il terzino Andrea Giallombardo torna a disposizione del trainer Cristian Bucchi. Sono assenti per squalifica il centrocampista Pietro Baccolo e l'attaccante Vito Falconieri. A questo punto dovrebbe essere questa la formazione che scende in campo contro il Benevento con il consueto 4-3-3. Pisseri in porta. Difesa a quattro con i laterali Bartolucci (che ritorna a destra) e Giallombardo si posiziona a sinistra. Duo centrale del reparto arretrato formato da Tartaglia (se non ce la fa Briganti) e Ferrari. In mediana il trio formato sull'asse Malaccari, Boisfer e Moroni. In attacco il tridente basato su Caccavallo, Longobardi e Di Francesco. In casa Benevento sono out i difensori Di Deo e Mengoni, entrambi per infortunio. L'allenatore dei campani Guido Carboni dovrebbe schierare il 4-3-3. Baiocco in porta. Difesa con Zanon, De Risio, Milesi e Som. Centrocampo a tre con Mancosu, Montiel (se non ce la fa Vacca) e Espinal. In attacco il trio Campagnacci, Evacuo (in ballottaggio con Altinier) e Buonaiuto. Arbitra l'incontro il signor Francesco Fiore di Barletta: sarà coadiuvato dagli assistenti di linea Lauro Margini di Reggio Emilia e Davide Argentieri di Viterbo. Intanto in casa Gubbio, il calciatore Giuseppe Caccavallo è diventato di nuovo papà: la moglie Gaia ha dato alla luce il piccolo Cristiano (3,470 kg. di peso), che così farà compagnia al fratellino Roberto. Alle finali del torneo Anpis (associazione nazionale polisportive per l'integrazione sociale), ha preso parte una delegazione rossoblù: Giammarioli, Sandreani, Briganti e Caccavallo hanno fatto da accompagnatori d'eccezione per la formazione eugubina dell'Associazione Peter Pan (da anni integrata nel territorio eugubino) che si è comportata bene nelle finali di Lidarno.

11 ottobre 2013
Marchi: "Gubbio-Benevento: sarà una bella partita. Ora alla Pro Vercelli gioco nel mio ruolo"

L'eugubino Ettore Marchi è un ex di Gubbio e di Benevento. Adesso il calciatore nativo di Gubbio gioca con la Pro Vercelli dove ha realizzato sei gol in cinque partite e domenica proprio Marchi indosserà la maglia celebrativa con il numero 9 per i 100 anni del mitico Silvio Piola. Allora, Marchi, cosa ci può dire di questa nuova esperienza con la Pro Vercelli? "Domenica sicuramente si vivrà una situazione particolare. Diventa emozionante solo a parlarne. Se indosserò la maglia numero 9 anche domenica, per me sarà sicuramente un onore e un privilegio. Solo nominare il nome di Silvio Piola, fa tremare le gambe a qualsiasi calciatore". Sei gol in cinque partite, è il record personale di Marchi? "Nelle prime giornate di campionato, sicuramente sì. Per questo ringrazio la squadra e pure il mister Scazzola che mi ha portato a giocare nella posizione ideale: gioco come centravanti, mentre negli ultimi anni (dopo Gubbio) ho ricoperto poche volte questo ruolo. Ho giocato da seconda punta e mi è capitato di fare pure l'esterno. Ma l'allenatore è stato bravo a riportarmi nel mio ruolo. Però dietro c'è una squadra ottima, con un reparto di attacco direi formidabile". Nel girone A di Prima Divisione la squadra più forte è la Cremonese di Torrente e poi? "Di sicuro la Cremonese è la più forte. Però in queste prime cinque gare abbiamo incontrato squadre importanti, per ultima l'Albinoleffe che mi ha fatto veramente una grande impressione. Poi vedo bene la Virtus Entella e a mio avviso non è male nemmeno la Reggiana perchè ci ha messo in difficoltà". E la sua Pro Vercelli invece? "Vive come la mentalità di noi giocatori nel senso che viviamo alla giornata. Tuttavia siamo consapevoli dei nostri mezzi, ma non facciamo voli pindarici". Domenica nel girone B invece c'è Gubbio-Benevento. Marchi si è ritagliato il suo spazio in entrambe le squadre. Che partita prevede? "Credo che venga fuori una bella partita. Gubbio è la mia città. A Benevento ci sono calciatori e uno staff tecnico importanti che sono rimasti, con cui ho un rapporto ottimo. Ribadisco, spero che sia una bella partita". Ma Marchi, l'anno scorso, durante Benevento-Gubbio realizzò le due reti decisive (2-1) per la vittoria: "In quella partita in me esiste un'emozione indelebile. Ma per un semplice fatto: poco prima c'era stata la scomparsa del nostro allenatore. Quella partita per noi era troppo importante. E in quell'occasione indossavo proprio la maglia numero 7, quella di Carmelo Imbriani. Ogni volta che ci penso mi viene la pelle d'oca. Se c'è un vero rammarico è che quella partita sia arrivata proprio quando di fronte avevamo il Gubbio e di sicuro avrei preferito fare gol ad un'altra squadra. In quella gara c'è stato un vulcano di emozioni". In quel Benevento c'era Alessandro Marotta che in questo mercato estivo è stato vicino ad indossare la maglia del Gubbio: "Marotta è un ragazzo fantastico. Lo sento ancora e mi ha spiegato del mancato passaggio al Gubbio: mi sarebbe piaciuto vederlo giocare ancora a Gubbio perchè conosco le qualità del calciatore. Mi ha specificato che c'è stato questo ritardo nel depositare il contratto. Vi posso dire che lui era contento di venire a Gubbio. Purtroppo è andata così". Ultima domanda: che differenze ci sono tra il girone A e il girone B di Prima Divisione? "L'unica differenza che ho trovato, gli stadi dove si va a giocare. Nel girone B si giocano delle partite in situazioni ambientali con pubblico superiore come ad esempio la Salernitana, il Benevento o come l'anno scorso che c'era l'Avellino. Pure quando si viene a Gubbio c'è un pubblico molto caldo. Ma il calcio è sempre uguale. Domenica ad esempio con l'Albinoleffe c'erano solo mille persone. Però la qualità di gioco è elevata come nel girone B".

10 ottobre 2013
Ferrari: "Ora servono i tre punti: ha ragione il presidente". Radi, un lungo stop: è stiramento

Facciamo il punto della situazione con il difensore Gianmarco Ferrari. Fino adesso ha giocato tutte le partite da titolare. Se lo sarebbe mai aspettato? "Ogni calciatore quando arriva in una squadra nuova cerca di tentarle tutte e dare il massimo per poter giocare. Per ora mi sta andando bene e cerco ogni volta di ripagare la fiducia del mister. Cerco di essere sempre utile per la squadra". L'incontro con il presidente Fioriti di lunedì sera, come è andato? "A mio avviso ci ha detto delle cose giustissime. E diciamo che ci aspettavamo certe parole. Bisogna ottenere assolutamente i tre punti che ci mancano in una partita. Questo è un dato di fatto e lo vedono tutti. Quindi cercheremo di fare ciò che ci ha detto e bisogna risolvere quei problemi per arrivare alla vittoria". Della partita di Viareggio invece cosa ci può dire? "L'avevamo preparata in una certa maniera. Dovevamo sfruttare i loro errori. Purtroppo, però, il Viareggio ha fatto due tiri e due gol. Per fortuna che alla fine siamo riusciti a recuperare una partita già persa grazie al nostro carattere". Ma cosa non ha funzionato a Viareggio? "Se abbiamo preso due gol, qualcosa di sicuro non ha funzionato". Vi pesa il fatto che manca ancora una vittoria in campionato? "Ci manca la vittoria, sicuramente". Ma questo fatto vi sta assillando? "Assillante, assolutamente no. Infatti sono dell'idea che stiamo facendo bene in campo finora. Ci mancano solo i risultati in questo momento". Domenica arriva il forte Benevento a Gubbio. A tal proposito cosa ci può dire Gianmarco Ferrari? "Che dobbiamo assolutamente centrare i tre punti. Punto e basta". Notiziario. Tempi ancora lunghi per il recupero del difensore Alessandro Radi: ha riportato uno stiramento e ne avrà per almeno tre settimane. Il portiere Matteo Pisseri sta migliorando dopo la frattura al polso: si tenta di recuperarlo per domenica, anche se i dubbi restano. Mentre sembrano vicini al rientro il centrocampista Rodrigue Boisfer e il difensore Andrea Giallombardo. Out per infortunio i lungodegenti Sandomenico e Luparini. Domenica non ci saranno neanche due squalificati: il centrocampista Pietro Baccolo e l'attaccante Vito Falconieri, stoppati per un turno. Il difensore e capitano Marco Briganti invece è rientrato nel gruppo, dopo una botta al ginocchio che aveva ricevuto domenica scorsa nella partita di Viareggio: ha lavorato a parte insime a Bartolucci e Longobardi, ma per tutti e tre non ci dovrebbero essere problemi e pertanto saranno in campo domenica contro il Benevento. Intanto la società della Gubbio Calcio informa che, in occasione della gara di recupero tra Gubbio e Grosseto, in programma mercoledì 16 ottobre alle ore 15, i ragazzi fino ai 18 anni non compiuti potranno avere l'accesso allo stadio gratuitamente. Gli stessi, dovranno presentarsi ai botteghini dello stadio, prima dell'inizio della partita, esibendo un documento d'identità per ottenere il biglieto gratuito. Mercato. La Paganese ingaggia il centrocampista Domenico Giampà ('77). La scorsa stagione giocava a Como e Catanzaro (ex Modena, Ascoli, Ternana e Crotone).

09 ottobre 2013
Fioriti: "Il confronto con la squadra? Doveroso. Era necessario ricaricare e spronare tutti..."

Lunedì c'è stato un confronto faccia a faccia tra la società e la squadra presso lo stadio "Barbetti". Per saperne di più abbiamo intervistato il patron dei rossoblù Marco Fioriti. Allora presidente, in questo incontro cosa vi siete detti? "A distanza di tre mesi dall'inizio della stagione mi sembrava doveroso fare un confronto. Un confronto che serve soprattutto per crescere, per migliorare e per cercare in qualche modo di affrontare una stagione che per tanti motivi non è iniziata in maniera brillante. Per via del calendario, per via che la partita in casa con il Grosseto non si è giocata, uno va a guardare la classifica e vede che c'è qualche problema. Sembra chissà cosa sia successo. In realtà è successo ben poco perchè abbiamo giocato poco: tre partite su quattro sono state disputate in trasferta. Quindi per cercare di ricaricare l'ambiente e per motivare il gruppo, si è fatto questo colloquio. Sappiamo che è un gruppo formato da ragazzi abbastanza giovani, pertanto abbiamo cercato di dare degli stimoli nuovi a questi ragazzi e abbiamo cercato di dare una certa tranquillità all'ambiente. Crediamo che questo Gubbio può dire la sua in questo campionato". Che cosa non è piaciuto, al presidente Fioriti, a Viareggio? "Ci sono stati degli eventi che hanno condizionato la partita. Ad inizio partita il Gubbio di sicuro aveva creato di più a livello di occasioni, ma il Viareggio alla prima occasione ha fatto gol. Poi nella ripresa abbiamo subito creato due occasioni, ma ci siamo complicati la vita con l'espulsione di Baccolo che fino a quel momento era uno tra i migliori. Poi è arrivato subito il 2-0. Ma il Gubbio si è rimboccato le maniche e abbiamo pareggiato. Diciamo però che è stata una partita maledetta, questo sicuramente. Diciamo anche che l'avversario non era trascendentale e quindi si poteva fare di più. Ma, come ho detto anche alla squadra lunedì sera, vorrei che la stagione del Gubbio parta dal 37esimo minuto del secondo tempo di Viareggio: si è vista una reazione importante, ma vorrei che si iniziasse dalle prime battute di gioco. Quei due gol negli ultimi minuti a Viareggio tuttavia mi confortano perchè è stata compiuta un'impresa: vuol dire che la squadra è viva e ha tanta voglia in qualsiasi maniera di combattere fino alla fine. Questo è un elemento importante in prospettiva futura". Probabilmente al Gubbio attuale non manca tanto il gioco, ma mancano proprio i risultati? "Secondo me, adesso ci manca proprio la vittoria. Ci pesa questo fatto che ancora non riusciamo a vincere una partita ufficiale. Ci pesa tantissimo. Però non deve essere un macigno. Bisogna restare tranquilli: questo è un gruppo di ragazzi che lavora tanto, lo staff ha grandi motivazioni oltre che le competenze necessarie. Perciò dobbiamo avere pazienza e non bisogna mettere troppe pressioni. Infatti proprio lunedì sera ho fatto un confronto con tutti, proprio per cercare di far capire che ancora non è successo assolutamente niente. Però bisogna fare qualcosina in più, ma vedo che c'è la voglia di farlo". Sull'argomento c'è pure il parere dell'allenatore Cristian Bucchi che dice: "Questo incontro è stato piacevole. La squadra ha apprezzato molto le parole del presidente Fioriti che ci ha spronato. La società e il presidente ci hanno voluto dimostrare che ci sono vicini. Adesso pensiamo al Benevento. Per noi è una partita importante come quella di Viareggio. Tutte le partite sono importanti". Altre notizie. Gubbiofans.it: viaggia a grandi numeri. Nella giornata di lunedì 7 ottobre sono state visitate 2059 pagine in 24 ore (una media di 86 pagine all'ora). Mentre domenica 6 ottobre le pagine viste sono state addirittura 2150 (una media di 90 pagine all'ora). Intorno alle ore 17:15 di domenica scorsa abbiamo raggiunto il record di utenti on line in contemporanea (47). La durata media di ogni vistatore è di 3 minuti e 17 secondi. Grazie a tutti.

08 ottobre 2013
L'editoriale. La rimonta che sembrava impossibile. Adesso aspettiamo prima di giudicare...

Fino a cinque minuti dal termine il Gubbio si trovava sotto di due gol e con un uomo in meno in campo a Viareggio. La partita ormai era segnata. Invece è successo l'incredibile. La rimonta impossibile. É vero che il 26 maggio 1999, nella finale di Champions League a Barcellona, il Manchester United riuscì nell'impresa di vincere la Coppa Campioni segnando due gol a tempo scaduto prima con Sheringham (al 46' del secondo tempo) e poi con Solskjaer (al 47' del secondo tempo), ribaltando il gol di Basler (al 5' del primo tempo) del Bayern Monaco. Quando l'impossibile diventa possibile. Ma è anche vero che nessuno poteva immaginare che il Gubbio riuscisse in tre minuti a pareggiare una partita che ormai sembrava buttata alle ortiche. Questione di carattere. Questione di non arrendersi mai. Una questione di non darsi mai per vinti. Mai darsi per vinti! É vero che il Gubbio poteva fare di più. É anche vero che il Gubbio doveva mettere più convinzione prima in campo e non aspettare gli ultimi minuti della partita. É anche vero che il Gubbio doveva concretizzare al meglio le occasioni create nel primo tempo e non doveva prendere quel gol evitabile di Benedetti, lasciato indisturbato ad insaccare di testa in rete. Ma è anche vero che non si può pretendere la luna a questa squadra. La squadra è questa: è piena zeppa di giovani che hanno bisogno di crescere e maturare. Perciò ha dei difetti e dei limiti sostanziali, come è logico che sia. E fino a questo momento è mancato lo stoccatore vincente davanti alla porta. Lo ha ribadito anche il tecnico Cristian Bucchi: "Non si può pretendere il calcio champagne. Ci sono molti ragazzi giovani, perciò hanno bisogno di tranquillità. Abbiamo creato quattro palle da gol nitide nel primo tempo. Nella ripresa abbiamo avuto un po' di sbandamento dopo l'espulsione di Baccolo ma credo che sia normale. Però alla fine abbiamo tirato fuori tutto quello che avevamo dentro: questo per me è confortante. Prima o poi la fortuna deve pur girare dalla nostra parte". Senza considerare poi le assenze che attanagliano la squadra di Bucchi: nove calciatori fuori causa, non convocati nemmeno per Viareggio. Non sono assolutamente pochi. Tuttavia la squadra prova sempre a giocare a pallone. Tuttavia la squadra prova sempre a giocarsi la partita apertamente attraverso il gioco. Poi può capitare che in alcuni frangenti si può vedere un lancio lungo: ma la squadra ha bisogno di essere amalgamata e ha bisogno di tempo per recepire una certa mentalità. In campionato finora ha giocato solo quattro partite: sono arrivati solo tre pareggi e una sconfitta. Questo è appurato. Però bisogna far notare che le prestazioni, al di là di qualche pausa, non sono mai mancate. A parte la brutta figura rimediata in Coppa contro il Santarcangelo dove veramente si è vista una squadra demotivata e spenta. Forse non abbiamo una buona memoria. L'anno scorso, di questi periodi, si vinceva in casa con Frosinone, Pisa e Benevento. Ma si vinceva con due palle gol nitide a partita e con tanti lanci lunghi nell'impostazione di ogni azione di gioco. Alla lunga, poi, tutti i nodi sono venuti al pettine. Chi ha buona memoria si deve ricordare che, dal 9 dicembre 2012 al 6 febbraio 2013, il Gubbio aveva incamerato sei sconfitte in sette partite, racimolando solo un punto. Si è rischiato veramente il tracollo, dopo un inizio di stagione che sembrava positivo a livello di risultati. Ma quei risultati furono solo illusori. Perciò prima di giudicare diamo tempo al tempo. Adesso ci sono tre partite in sette giorni: impegni casalinghi con Benevento e Grosseto, e poi la trasferta a Lecce. Aspettiamo e vediamo. (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)

06 ottobre 2013
Longobardi: "Non abbiamo mollato fino alla fine". Bucchi: "Squadra con grande carattere"

Un pareggio pirotecnico tra Viareggio e Gubbio. Un pareggio raggiunto al fotofinish con due gol in tre minuti di Longobardi e Domini, con il Gubbio ridotto pure in dieci (espulsione di Baccolo). A parlare è proprio Cristian Longobardi, che ha iniziato la rimonta. L'attaccante rossoblù dice: "Sembrava una partita persa. Ma noi non abbiamo mollato e il bel gol di Domini ci regala un punto che ci dà morale. Il mio gol? Ho approfittato di un pallone vagante e mi è andata bene". L'allenatore Cristian Bucchi invece dice: "Ad inizio gara un punto ci stava stretto. Ma alla fine siamo contenti di questo punto perchè la squadra ha dimostrato un grande carattere. Ma anche in questa partita ci è mancata la fortuna. Nel primo tempo siamo esistiti solo noi e il Viareggio ci ha punito nell'unica occasione verso la nostra porta. Nella ripresa siamo rimasti in dieci per un espulsione di Baccolo molto dubbia. Ma ci siamo compattati, abbiamo raggiunto il pari e alla fine potevamo pure vincere". Sulla stessa lunghezza d'onda il diesse Stefano Giammarioli: "Nella prima mezz'ora abbiamo dominato la gara. Il Viareggio non ha mai superato la metà campo. Nella ripresa è arrivata pure questa espulsione incredibile su Baccolo. Perciò va un applauso a tutti i ragazzi che ci hanno creduto fino alla fine. Questo gruppo sono convinto che ci darà delle belle soddisfazioni. Dobbiamo solo recuperare i tanti infortunati. E sono contento per Longobardi che è andato a segno: noi crediamo molto in lui". Il tecnico Roberto Miggiano del Viareggio si rammarica: "Siamo indietreggiati troppo e abbiamo subito il pareggio. Un vero peccato. Eppure avevo visto delle cose positive nella mia squadra. Forse in quel momento dovevamo gestire meglio la palla. Non siamo riusciti a tenere alta la concentrazione per tutti i novanta minuti". Il centrocampista bianconero Gianmarco Gerevini autore del momentaneo raddoppio afferma: "Dispiace perchè poteva essere una bella giornata. Poi nel finale siamo stati condizionati da eventi del tutto inimmaginabili". L'esperto fantasista viareggino Ighli Vannucchi spiega: "Si poteva vincere ma siamo stati troppo ingenui e forse presuntuosi. Dovevamo fare scorrere meglio il tempo. Il Gubbio ci ha creduto fino alla fine, però noi gli abbiamo permesso di tornare in gara". Interviste grazie all'ausilio di Gabriele Noli di Versiliatoday.it. Intanto abbiamo inserito le foto di Viareggio e Gubbio (18 immagini). Le foto sono di Nunzio Ciurca e di Andrea Zani.

06 ottobre 2013
Il Gubbio va sotto di due gol, rimane in dieci, ma alla fine fa 2-2 con Longobardi e Domini

Si gioca Viareggio-Gubbio. Longobardi gioca come centravanti dal primo minuto. Tartaglia in difesa come terzino destro. L'allenatore Bucchi opta per il consueto 4-3-3. Il Viareggio del trainer Miggiano si schiera con il 4-3-1-2: Vannucchi a supporto di Benedetti e Romeo. La partita. Prima azione degna di nota con protagonisti gli ospiti. All' 8' Caccavallo calcia di sinistro a rete da fuori area, respinge con i pugni Furlan; sulla ribattuta ci prova Malaccari ma non trova il bersaglio (palla a lato). Un minuto più tardi (9') è ancora protagonista Caccavallo che sfrutta un errore difensivo di Conson: ma l'attaccante napoletano calcia debole in porta, para Furlan. Al 12' contropiede insidioso del Viareggio con Gerevini che spreca tutto. Dopo una fase di rilassamento si rivede il Gubbio in avanti: al 27' ci prova il solito Caccavallo con un tiro di sinistro dal limite pericoloso e il portiere Furlan si salva in volo deviando la sfera in angolo. Ma al primo vero affondo, il Viareggio passa in vantaggio: scorre il 35' quando l'esperto fantasista Vannucchi pennella in area un cross invitante dove svetta Benedetti e di testa insacca la sfera in rete. Risponde il Gubbio al 39': Di Francesco innesca un tiro in porta ma la palla si perde sul fondo. Al 42' ci prova Vannucchi con tiro da fuori area: palla che va a lato. La prima frazione di gioco si chiude con un tiro di Romeo (assist di Gerevini) con la palla che si infrange sull'esterno della rete. La ripresa. Parte subito in attacco il Gubbio con un tiro di Malaccari che viene intercettato da Furlan. E subito dopo (47') ci prova Moroni con una conclusione a rete che finisce di poco a lato. Al 51' però viene espulso Baccolo per il Gubbio, per somma di ammonizioni, dopo un fallo su Vannucchi. Perciò Gubbio che rimane in dieci. Al 55' Romeo (su assist di Vannucchi) manca la conclusione vincente da posizione favorevole. Al 64' arriva il raddoppio del Viareggio: ispira l'azione del gol ancora Vannucchi con un cross dalla destra in area dove si fa trovare pronto Gerevini: gran sinistro del centrocampista bianconero e palla in rete. Altro espulso per il Gubbio al 66': mentre fa riscaldamento Falconieri viene espulso per proteste, per un calcio d'angolo inventato dall'arbitro in favore del Viareggio. Al minuto 85 va in gol il Gubbio con Longobardi che sfrutta un pallone vagante in area e a porta vuota, con la punta del piede, insacca la sfera in rete. Al minuto 87 arriva il pareggio del Gubbio: Domini indovina un gran gol con un potente tiro di destro dal limite che si insacca all'incrocio dei pali. Match che si chiude con un cartellino rosso per Gerevini del Viareggio. Finisce così 2-2.
Tabellino: Viareggio - Gubbio (2-2):
Viareggio (4-3-1-2): Furlan; Celiento (81' Mancini), Conson, Lamorte, Falasco (77' Peverelli); Della Latta, Gemignani, Gerevini; Vannucchi; Benedetti, Romeo (71' De Vena). (A disp.: Fontanelli, Mancini, Galassi, Fabiani, Rosafio). All. Miggiano.
Gubbio (4-3-3): Cacchioli; Tartaglia, Briganti, Ferrari, Bartolucci; Malaccari (82' Cocuzza), Baccolo, Moroni; Caccavallo, Longobardi, Di Francesco (74' Domini). (A disp.: Ranieri, Traorè, Laezza, Tamasi, Falconieri). All. Bucchi.
Reti: 35' Benedetti (V), 64' Gerevini (V), 85' Longobardi (G), 88' Domini (G).
Arbitro: Capilungo di Lecce (Pignone di Empoli e D'Apice di Parma). Espulsi: 51' Baccolo (G), 66' Falconieri (G), 94' Gerevini (V). Ammoniti: Benedetti, Falasco, Peverelli e Furlan (V); Malaccari, Baccolo e Domini (G). Spettatori: 600 circa (una ventina da Gubbio).
Risultati: Sesta Giornata - Prima Divisione - Girone B - Lega Pro:
Benevento - Nocerina
1-0
74' Montiel (B)
Frosinone - Paganese
2-1
24' Frara (F) rig., 35' William (P), 90' De Sena (P) aut.
Grosseto - Ascoli
0-1
35' Vegnaduzzo (A)
Lecce - Barletta
0-0
Pisa - Pontedera
1-2
10' Di Noia (Po), 18' Arma (Pi), 94' Bartolomei (Po)
Prato - Perugia
2-2
4' Vitofrancesco (Pe), 34' De Agostini (Pr) rig., 50' Tiboni (Pr), 87' Fabinho (Pe)
Salernitana - L'Aquila
0-1
71' Siniscalchi (S) aut.
Viareggio - Gubbio
2-2
35' Benedetti (V), 64' Gerevini (V), 85' Longobardi (G), 88' Domini (G)
Riposa: Catanzaro

05 ottobre 2013
Nove assenti a Viareggio. Solamente 19 sono i convocati. Bucchi: "Ci aspetta una battaglia"

La lunga lista degli infortunati: Boisfer, Giallombardo, Luparini, Pisseri e Sandomenico. Ma a questi calciatori se ne aggiungono quattro: Radi si è bloccato per un problema muscolare (si attendono gli accertamenti del caso); Russo si è fermato per affaticamento; Procacci non parte per Viareggio perchè influenzato; Badara Sarr è ancora out. Alla fine il tecnico Bucchi potrà portare con sè solamente 19 calciatori. Lo stesso Cristian Bucchi in conferenza stampa ha precisato: "Adesso ho solo 19 calciatori ma sono tutti affidabili. Pertanto sono tranquillo e sicuro della mia squadra. Se in Coppa Italia contro il Santarcangelo la squadra non si è espressa bene non è assolutamente colpa dei calciatori, ma è solo del sottoscritto. Mi assumo tutte le responsabilità di quello che succede in campo. Questi ragazzi hanno bisogno sempre del sostegno di tutti e non devono essere mai messi alla gogna. Adesso con il Viareggio ci aspetta una battaglia. Ci aspetta un avversario energico. Ma noi cercheremo di fare la nostra partita, come sempre". Si va verso la conferma del 4-3-3. Cacchioli in porta. In difesa in linea Tartaglia, Briganti, Ferrari e Bartolucci. A centrocampo il trio Malaccari, Baccolo e Moroni. In attacco il tridente è formato da Caccavallo, Longobardi e Di Francesco. Ecco la lista dei convocati per Viareggio: Baccolo, Bartolucci, Briganti, Caccavallo, Cacchioli, Cocuzza, Di Francesco, Domini, Falconieri, Ferrari, Laezza, Longobardi, Malaccari, Moroni, Ranieri, Semeraro, Tamasi, Tartaglia e Traorè.

04 ottobre 2013
Un'altra tegola. Si ferma pure Radi: problema muscolare. Bucchi ripropone il modulo 4-3-3

Piove sul bagnato in casa Gubbio. Altra tegola. Si fa male il difensore Alessandro Radi che ha sentito una fitta dietro la coscia. Gli accertamenti saranno effettuati sabato, ma la trasferta di Viareggio è pressochè compromessa. Il calciatore marchigiano si aggiunge così alla lunga lista degli infortunati: Luparini, Pisseri, Boisfer, Sandomenico e Giallombardo. Il tecnico Bucchi è orientato a confermare il modulo 4-3-3 con questa formazione. Cacchioli in porta. Un quartetto difensivo basato su Tartaglia, Briganti, Ferrari e Bartolucci. A centrocampo il trio Malaccari, Baccolo e Moroni. In attacco nel tridente ci sarà spazio per Longobardi centrale, mentre ai lati agiranno Caccavallo e Di Francesco. Invece nel Viareggio mancano Gazzoli (squalificato), oltre agli infortunati Ferrari e Pizza. Da valutare con che modulo giocherà la squadra versiliese: il tecnico Miggiano potrebbe optare per un inedito 4-3-1-2, anche se domenica scorsa a L'Aquila ha utilizzato il 4-2-3-1. Arbitra l'incontro tra Viareggio e Gubbio il signor Marco Capilungo di Lecce. Gli assistenti di linea sono Antonio Pignone di Empoli e Alfonso D'Apice di Parma. Altre notizie. Il Benevento ha un nuovo direttore tecnico: si tratta di Salvatore Di Somma, ex difensore storico dell'Avellino.

04 ottobre 2013
Sandreani: "Questo schiaffo in Coppa può essere salutare. Poche gare: manca l'amalgama"

Facciamo il punto della situazione con Alessandro Sandreani, coordinatore dell'area tecnica, ex capitano dei rossoblù. Prima domanda. Il Gubbio è uscito dalla Coppa Italia dopo la sconfitta interna con il Santarcangelo e domenica c'è subito la partita di campionato a Viareggio. Cosa ci può dire a riguardo Sandreani? "La sconfitta di Coppa brucia. Le vittorie aiutano nel morale, mentre le sconfitte bruciano sempre. Bisogna prenderla nel verso giusto. Ci tenevamo, però sapevamo anche dei rischi che potevamo incorrere. Negli ultimi 70 giorni abbiamo giocato davvero poche partite e per trovare una certa amalgama c'è il bisogno di giocare. Ma adesso chiudiamo il capitolo della Coppa. Questo ko ci deve spronare per dare battaglia domenica a Viareggio su un campo difficile. La squadra deve credere in quello che dice il mister (Bucchi ndr) e cercare di trovare la mentalità che vogliamo. Ma credo che siamo sul percorso giusto: nelle prime tre giornate, al di là della sconfitta di Perugia, ci siamo espressi in maniera positiva. Adesso ci manca solo il salto di qualità: ora dobbiamo fare il possibile e bisogna stringersi tutti intorno alla squadra. Ma bisogna farlo senza assilli e senza patemi d'animo". Tornando alla partita di Coppa, però, c'è da dire che è mancata per la prima volta la prestazione della squadra. Questo fatto può essere preoccupante? "Non mi preoccupa, ma mi dispiace. Ci dispiace di aver perso con una squadra di categoria inferiore. Tuttavia quei ragazzi che avevano trovato meno spazio, hanno dato quello che potevano in campo. Ci dispiace tanto per la sconfitta perchè è avvenuta dopo una prestazione non esaltante. Però, ribadisco: come dice il mister, questo schiaffo può essere salutare, ma per tutto il gruppo e non solo per i ragazzi più giovani". Pochi giorni fa, nel nostro portale, il diesse Giammarioli ha detto che il Gubbio finora ha avuto un campionato anomalo perchè ha giocato davvero poche partite e il suo campionato comincerà a Viareggio. Un commento di Sandreani? "Ma io sono d'accordo. Io ho detto che si sarebbe visto da Prato di che pasta eravamo fatti. Del resto mi aspettavo proprio quel tipo di partita dove abbiamo risposto abbastanza bene. Purtroppo contro il Grosseto non abbiamo potuto dare una certa continuità al nostro percorso. La classifica adesso per noi conta relativamente. Potenzialmente potremmo essere in zona playoff. Pertanto adesso ci servono i punti perchè ci danno la convinzione nei giocatori e cresce l'autostima. Però permettetemi di dire una cosa su Bucchi: devo fare i complimenti al mister perchè in due mesi non era facile ricostruire una certa mentalità e credo che sta percorrendo la strada giusta". Notiziario. Infortunio per il centrocampista Gianmarco Giuliacci che ha riportato una distorsione alla caviglia: pertanto a Viareggio mancherà anche lui, insieme agli altri infortunati che sono Luparini, Sandomenico, Pisseri, Giallombardo e Boisfer. Su questi ultimi due però ci sono alcuni interrogativi: Giallombardo è tornato a correre, ma ci sono da verificare le sue reali condizioni; Boisfer sta recuperando e si tenterà di convocarlo almeno tra i panchinari. Penalizzazione di due punti alla Nocerina in classifica. Lo ha reso noto la Commissione Disciplinare in riferimento a violazioni al regolamento Co.Vi.Soc.: scende a un punto in classifica.

02 ottobre 2013
Coppa: il Santarcangelo passa a Gubbio (0-1). Gubbio-Grosseto si gioca il 16 alle ore 15

Turno serale infrasettimanale di Coppa Italia in notturna. Il Gubbio gioca contro il Santarcangelo con una formazione ampiamente rimaneggiata. Spazio alle seconde linee. In porta confermato Cacchioli. La difesa è completamente rivoluzionata, pure il centrocampo. In attacco invece gioca il trio Falconieri, Longobardi e Russo. La partita. Al 4' punizione dal limite di Pasi, respinge con i pugni Cacchioli. Al 14' risponde Tamasi sempre su punizione dal limite: Calderoni agguanta la sfera senza esitazioni. Al 34' Graziani si trova a tu per tu con il portiere: Cacchioli salva in uscita. Al 44' punizione in area di Pasi dove interviene Maioli di testa: para Cacchioli in tuffo. Ripresa. Al 51' Longobardi penetra in area e calcia di sinistro a rete, respinge come può il portiere Calderoni con i piedi; sulla ribattuta Russo non riesce a ribadire in rete la sfera. Al 55' grande giocata di Longobardi che sulla trequarti salta alcuni avversari in dribbling, e poi dal limite fa partire un gran tiro di destro: la palla si infrange sull'esterno della rete, dopo che aveva sfiorato il sette. Al 59' colpo di testa in area di Falconieri: Calderoni si distende in tuffo e salva il risultato. Al 65' lancio di Traorè in area, dove Longobardi si coordina e calcia a botta sicura di destro a rete: Calderoni vola e devia la sfera in angolo. Al minuto 80 i romagnoli trovano il corridoio giusto con Pasi che prova il tiro dal limite: la palla sorvola di poco sopra la traversa. Ma il Santarcangelo passa in vantaggio al minuto 90: bolide di destro dal limite di Negri con la palla che si insacca in rete rasoterra, infilandosi a fil di palo, freddando Cacchioli in tuffo. Così i romagnoli passano il turno e giocheranno con il Perugia. Infatti nell'altro incontro di Coppa Italia, il Perugia batte il Castel Rigone per 1-0 con rete di Fabinho. Intanto è ufficiale: la partita tra Gubbio e Grosseto, rinviata per maltempo, sarà recuperata mercoledì 16 ottobre alle ore 15 (non si giocherà in notturna). Intanto nella sezione "fotogallery" abbiamo inserito le foto di Coppa Italia tra Gubbio e Santarcangelo (7 immagini). Foto di Gianfranco Gavirati e Simone Grilli.
Tabellino di Coppa: Gubbio - Santarcangelo (0-1):
Gubbio (4-3-3): Cacchioli; Traorè, Tartaglia, Laezza, Procacci; Domini (67' Moroni), Tamasi, Giuliacci (80' Baccolo); Falconieri, Longobardi, Russo (61' Caccavallo). (A disp.: Ranieri, Semeraro, Bartolucci, Damiano). All. Bucchi.
Santarcangelo (4-4-2): Calderoni; Calzola, Maioli, Fedi, Porcino; Moneti, Negri, Bisoli, Dell'Acqua (68' Mariani); Graziani (73' Radoi), Pasi (83' D'Antoni). (A disp.: Stimac, Vona, Gori, Beccaro). All. Fraschetti.
Rete: 90' Negri (S).
Arbitro: Capraro di Cassino (Vettorel e Zanella di Latina). Espulso: 91' Porcino (S). Ammoniti: Laezza (G); Porcino (S). Spettatori: 261.

02 ottobre 2013
Focus, girone. Sorpresa Pontedera e due cannonieri. Prato roccioso: 450 minuti senza gol

Lente di ingradimento sul girone. La vera rivelazione finora del torneo è senza dubbio il Pontedera. La squadra allenata dal trainer Paolo Indiani si trova prima in classifica con 13 punti, frutto di quattro vittorie, un solo pareggio e nessuna sconfitta. Un attacco molto prolifico con 14 reti segnate in cinque partite (una media di 2,8 gol a partita). Nel Pontedera ci sono i due capocannonieri del girone: Arrighini e Grassi hanno realizzato 5 reti ciascuno. La difesa invece non è tra le migliori (7 reti subite). Lo stesso Pontedera, Pisa, Prato e Catanzaro: sono le uniche squadre che finora non hanno subito neanche una sconfitta. Viaggia subito sotto il Pisa di Dino Pagliari: 11 punti, frutto di tre vittorie e due pareggi. Ma sia Pontedera che Pisa viaggiano accoppiate a +1 in media inglese. Un Pisa che ha realizzato 8 reti (come il Benevento) e il suo cannoniere è Arma con 4 reti. Al terzo posto un'altra neopromossa (come il Pontedera): si tratta de L'Aquila del tecnico Giovanni Pagliari (fratello di Dino Pagliari, allenatore del Pisa) che ha 10 punti in classifica (3 vittorie, un pareggio e una sola sconfitta). La squadra abruzzese ha il secondo miglior attacco del girone: 9 reti segnate con De Sousa che è il suo cannoniere con 4 reti. Idem il Frosinone: terzo posto in classifica, ma con 7 reti realizzate. Segue il Prato che possiede un autentico record: non solo non ha subito una sconfitta, ma finora non ha incassato nemmeno una rete su cinque gare giocate: in pratica il portiere dei lanieri Brunelli mantiene inviolata la sua porta da ben 450 minuti. Come miglior difesa segue quella del Catanzaro: due reti subite in cinque partite. Ecco i numeri negativi. Peggior attacco quello del Barletta: nessun marcatore biancorosso è andato a rete finora (zero reti in cinque partite). La peggior difesa appartiene a due compagini: Nocerina e Lecce hanno incassato 12 reti in 5 partite (una media di 2,4 gol a partita). Lo stesso Lecce finora è l'autentica delusione di questo campionato: cinque partite giocate con cinque sconfitte sul groppone. E pensare che in squadra c'è un certo Fabrizio Miccoli che ha segnato 3 reti, ma evidentemente non basta. E il Gubbio? Ancora è tutto da decifrare: ha giocato finora solamente 3 partite (con una partita da recuperare). Ci sarà tempo e modo per giudicare con i numeri le prestazioni della compagine rossoblù. Notiziario. Oggi (mercoledì) il Gubbio gioca in serata la partita di Coppa Italia contro il Santarcangelo (con inizio ore 20,45 al Barbetti). Domenica poi ci sarà il campionato: la formazione di Bucchi andrà a Viareggio, partita valevole per la sesta giornata di campionato di Prima Divisione. Prevendita biglietti per Viareggio: presso la Tabaccheria 2000 e Bar Due B fino a sabato 5 ottobre alle ore 19.

01 ottobre 2013
Giammarioli: "Un inizio di torneo anomalo per noi. Il nostro campionato inizia a Viareggio"

Intervista con il direttore sportivo Stefano Giammarioli. Parliamo innanzitutto della partita rinviata tra Gubbio e Grosseto. Che ne pensa Giammarioli? "Noi abbiamo fatto il possibile per giocare. Avevamo dei problemi (con gli infortuni ndr), ma aveva dei problemi anche il Grosseto. Poi dopo la sospensione l'arbitro è tornato sul campo, ma non c'è stato nulla da fare. Infatti non c'erano le condizioni per poter proseguire". Così il Gubbio deve rimandare la prima vittoria in campionato, ma nel frattempo si sono giocate altre partite nel girone. Un commento? "Diciamo che abbiamo avuto un inizio di campionato molto anomalo. Prima la sosta e poi questa partita sospesa. Si può dire che, a differenza dell'80% delle squadre, siamo con due partite in meno. Credo che il campionato del Gubbio comincia nella partita di domenica prossima a Viareggio. Sperando che non ci siano più intoppi a livello di partite. Per quanto riguarda gli altri risultati del girone, posso dire che giocare a Pontedera sarà difficile per tutti. Giocare sul quel campo sintetico sarà problematico: ho visto le immagini tra Pontedera e Benevento, con i campani che si sono trovati in grande difficoltà nell'adattarsi su quel terreno di gioco. Diciamo però che questo è l'unico risultato (di 3-1) che mi ha colpito un po' di più". Parliamo ora di mercato. Con l'infortunio di Pisseri, Cacchioli è stato promosso titolare. Ora arriverà un altro portiere? "Adesso non ci possiamo permettere di fare altri investimenti. Non possiamo permetterci adesso di intaccare la tranquillità di Pisseri che sta dimostrando il suo valore". Quindi come secondo di Cacchioli, rimane il giovane Ranieri dalla Berretti? "Credo che sia proprio così. Aspettiamo la partita infrasettimanale di Coppa Italia contro il Santarcangelo e poi la partita di domenica contro il Viareggio per avere un quadro più completo. Poi avremo le idee ben più chiare". Notiziario. Appuntamento quindi mercoledì sera in Coppa Italia a Gubbio contro il Santarcangelo alle ore 20:45 al Barbetti. La società del Gubbio intanto comunica che i biglietti della gara Gubbio-Grosseto rinviata per maltempo sono validi in occasione del recupero in programma per il 16 ottobre. Chiunque volesse essere comunque rimborsato può rivolgersi presso i punti vendita dove è stato acquistato il biglietto (Bar Due B o Tabaccheria 2000, o presso la sede della Gubbio Calcio) entro e non oltre venerdì 4 ottobre. Mercato: il Barletta ingaggia l'attaccante sloveno Dejan Zigon, 24 anni, proveniente dal Nogometno Drustvo Gorica (serie A della Slovenia).

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Lega Pro - Girone B
Stagione 2022/2023
Dopo 38 giornate:

Cesena
Reggiana
Rimini
Ancona
Siena
Torres
Fermana
Entella
Lucchese
Vis Pesaro
Gubbio
Carrarese
Alessandria
Olbia
Montevarchi
Recanatese
Fiorenzuola
Pontedera
Imolese
S.Donato Tav.

8800
6230
2980
2810
2560
2550
1260
1220
1180
1170
1040
1000
990
860
840
580
520
500
430
340

Media spettatori:
>
La scheda

Dati media:
La Gazzetta dello Sport

Lega Pro
Girone B - 2023/2024

Abruzzo (2)
Pescara, Pineto
Emilia-Romagna (3)
Cesena, Rimini, Spal
Liguria (2)
Sestri Levante , Virtus Entella
Marche (4)
Ancona, Fermana, Recanatese, Vis Pesaro
Piemonte (1)
Juventus Next Gen
Toscana (4)
Arezzo, Carrarese, Lucchese, Pontedera
Umbria (2)
Gubbio, Perugia
Sardegna (2)
Olbia, Torres

Amarcord rossoblu


Anno 2011-2012 Serie B:

MATCH CLOU:

1 ottobre 2011:

Gubbio-Verona 1-1
Spettatori: 3911

24 ottobre 2011:
Gubbio-Torino 1-0
Spettatori: 4173

6 gennaio 2012:
Gubbio-Bari 2-2
Spettatori: 3821

28 gennaio 2012:
Gubbio-Sampdoria 0-0
Spettatori: 3977

28 aprile 2012:
Gubbio-Pescara 0-2
Spettatori: 4434

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