SERIE C - GIRONE B
37ESIMA GIORNATA
DOM. 21 APRILE 2024
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DOM. 28 APRILE 2024
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GIRONE B SERIE C
2023-2024

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Pineto
Sestri Levante
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Ancona
Recanatese
Vis Pesaro
Fermana
Olbia

93
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37ESIMA GIORNATA
DOM. 21 APRILE 2024

Juventus Ng
Fermana

2
1

Lucchese
Carrarese

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Arezzo

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Pescara
Ancona

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2

Pontedera
Olbia

2
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Rimini
Entella

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Sestri Levante
Vis Pesaro

3
2

Spal
Pineto

2
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Torres
Cesena

1
1

Marcatori 2023-2024
Serie C - Girone B

Shpendi Cesena
Morra Rimini
Merola Pescara
Guerra Juventus Ng

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19
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Marcatori Gubbio
2023-2024

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Rosaia
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10
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30 giugno 2014
Allenatore: in pole Acori. E poi è un cantiere aperto. Ora si entra nel mese cruciale di luglio

Siamo al 30 giugno, il mese di luglio è alle porte ed è quindi arrivato il momento della verità. Iniziano in via ufficiale tutte le operazioni del mercato estivo e il Gubbio deve riempire un puzzle che per adesso è quasi completamente vuoto. Si parte dalla scelta dell'allenatore: si attende una fumata bianca, anche se si sta delineando già un identikit. Prende strada un clamoroso ritorno. Stiamo parlando di Leonardo Acori: 59 anni, di Bastia Umbria, ha allenato il Gubbio (che con lui tornò proprio nei professionisti) dal 1997 al 1999. Dopo una lunga trafila a Rimini, è stato tecnico del Livorno, Benevento, Cremonese, San Marino e per ultimo a Grosseto. Leonardo Acori è il più papabile al momento di sedersi sulla panchina dei rossoblù. Si stanno defilando le altre opzioni: cioè quelle di Piefrancesco Battistini, Dino Pagliari e Federico Nofri. Ma ci sono da sciogliere altri nodi e sono tanti. C'è da costruire praticamente una squadra nuova. Contrattualmente, al momento, sono legati al Gubbio il centrocampista Malaccari e il difensore Laezza, entrambi riscattati rispettivamente dall'Atalanta e dal Parma. Per il resto esiste una lista di calciatori in scadenza di contratto come Bartolucci, Boisfer, Radi e Schetter. Inoltre esiste una colonia di calciatori di proprietà del Parma che sono tornati (come è ovvio che sia) alla società di appartenenza (appunto, il Parma). Detto ciò, il jolly di centrocampo Malaccari ha mercato in serie B (già si è fatto avanti il Cittadella), perciò difficilmente resterà a Gubbio. Mentre il terzino destro Laezza sembra destinato a restare in rossoblù. In pratica c'è da costruire un organico intero. Tuttavia, con ogni probabilità, dovrebbero arrivare una decina di calciatori dal Parma (anche se ancora non c'è stato un contatto ufficiale tra le società rossoblù e dei ducali). Per il resto si punterà molto su una squadra di giovani. Ma ancora non ci sono nomi, non ci sono certezze e ci sembra chiaro che prima di tutto va ufficializzato il nuovo allenatore prima di intraprendere ogni altro tipo di discorso. Questi giorni saranno decisivi per capire quale sarà il futuro del Gubbio. Per ora tutto tace: il silenzio è d'oro, ma la piazza è in trepidazione. La tifoseria (come è giusto che sia) vuol sapere che Gubbio ci sarà il prossimo anno, perchè al momento è un cantiere completamente aperto. Si attendono sviluppi. Attendiamo...

27 giugno 2014
Il saluto ponderato di Sandreani e il toto allenatore: da Acori a Battistini, Pagliari e Nofri

Un comunicato (stampa) che ha lasciato di stucco tutti. Breve, conciso e ponderato. É l'addio di Alex Sandreani dal Gubbio dopo 12 anni in rossoblù, prima da calciatore (e capitano) e nella stagione passata da direttore tecnico. Se ne va un altro pezzo basilare nel Gubbio, dopo la partenza del diesse Giammarioli verso Cremona dove si è ricongiunto con Gigi Simoni. Colpiscono le frasi di Sandreani che ha voluto mandare un messaggio unificato tramite l'ufficio stampa, senza ricorrere ad interviste di vario tipo. Le frasi che colpiscono sono queste: «É arrivato il momento dei saluti, un'esperienza forte in una città che mi ha adottato facendomi diventare uomo. Confido nel valore aggiunto che ha questa città, quello che mi ha fatto innamorare di questa maglia: la passione dei tifosi». É evidente che l'amore verso la città di Gubbio non finirà mai, e lo fa capire in un passaggio molto importante nelle sue parole espresse: «Mi auguro che sia un arrivederci». Come dire, che le strade del Gubbio e di Sandreani non si sono chiuse definitivamente. Ma fondamentale è un altro passaggio, quando lo stesso Sandreani dice: «Sono convinto che il Gubbio anche in una situazione difficile, figlia di una generale precarietà, saprà valersi con competenza e buona volontà». Come dire, nel calcio non si possono fare sempre dei miracoli. E questo è un monito al percorso che dovrà fare la società nel prossimo anno: guardare in faccia la realtà, costruire una squadra nel limite del possibile competitiva, senza illusioni e dei falsi proclami: ovvero bisogna restare con i piedi ben saldi per terra perchè il prossimo campionato di Lega Pro Unica è tutt'altro che semplice. Tuttavia Sandreani ringrazia la società e lo fa in questa maniera: «Ringrazio in primis il presidente Fioriti per la fiducia dimostrata nei miei confronti in questi anni, ma anche e soprattutto nell'ultima proposta affascinante e intrigante». Eppure nasce spontanea una vera riflessione: chissà se ha inciso nella sua decisione di lasciare Gubbio la partenza di Giammarioli verso la Cremonese. Non lo sapremo mai. Ma di certo il calcio eugubino ha perso due elementi basilari del Gubbio di questi ultimi anni: Giammarioli e Sandreani, una generazione che se ne va. Ed ora si volta pagina. C'è da costruire un futuro. Ma già la società si è messa al lavoro per costruire la squadra del prossimo anno. E diesse in pectore rossoblù Giuseppe Pannacci (incaricato a sostituire il partente diesse Giammarioli, manca solo l'ufficialità) sta già sondando il terreno per trovare un valido allenatore per la prossima stagione. E il cerchio si è ristretto su quattro nomi: Leonardo Acori, Piefrancesco Battistini, Federico Nofri e Dino Pagliari (in ordine alfabetico). Ma non è escluso che venga confermato Giorgio Roselli. Nonostante ciò potrebbe venire fuori una sorpresa. A Cremona invece Ds Giammarioli e il presidente Simoni hanno individuato il nuovo allenatore: ufficializzato Mario Montorfano, promosso dalla formazione Berretti dei grigiorossi, ex difensore proprio della Cremonese.

26 giugno 2014
Giammarioli a Cremona: "Prima o poi dovevo farlo. Un grazie...". Sandreani lascia Gubbio

Intervista con Stefano Giammarioli che proprio mercoledì mattina è stato presentato a Cremona come nuovo diesse della Cremonese. Allora Giammarioli, torna a lavorare al fianco di Gigi Simoni: come si sente? "Ma con Gigi c'è stato sempre un rapporto di grande stima. Ora lo ringrazio perchè in una piazza così importante ha voluto la mia presenza nel ruolo di diesse ma anche in altri ruoli che sono vicini alla proprietà. Sono onorato di lavorare in una società di alto livello. Questo è un passaggio che prima o poi dovevo fare: ho sempre messo il cuore per la mia città (Gubbio ndr), ma in questo momento ho dovuto dare la priorità alle mie esigenze e alla mia famiglia. Professionalmente non potevo dire di no". Di sicuro è una bella sfida confrontarsi in una piazza blasonata come Cremona, giusto? "Certamente: nasce un nuovo progetto spostando di più l'attenzione sui giovani di proprietà, di squadre di serie A e si formerà uno zoccolo duro di cinque calciatori importanti". Del Gubbio invece cosa ci può dire? "Vorrei ringraziare di cuore chi mi ha dato la possibilità di lavorare nel calcio che conta, a partire dal presidente Fioriti e tutta la società compresa, gli sponsor (Barbetti e Colacem ndr) che sono stati presenti anche nei momenti di difficoltà, ringrazio anche Roberto Vispi che mi è stato vicino con la sua eugubinità. Ma è chiaro che ringrazio la tifoseria con cui ho avuto un legame davvero incredibile: i tifosi sono stati il cuore pulsante di questa società, anche se a volte ci sono state delle incomprensioni. Ma c'è stato sempre un attaccamento della gente che rispetto al bacino d'utenza è una piazza tra le più seguite. Gubbio è stata una parte della mia vita e mi ha dato tanto. Ho i miei figli che sono dei grandi tifosi e continueranno ad esserlo. E un altro ringraziamento". Dica? "Ringrazio la stampa che viene sempre nominata poco: ho avuto sempre un rapporto chiaro, anche se a volte vi ho fatto incavolare. Ma fa parte del mestiere: talvolta ero costretto a fare il Pinocchietto, ma il rapporto è stato sempre leale, corretto e rispettoso dei ruoli". Qualche amarezza a Gubbio? "Una sola in cinque anni". Prego, dica? "L'anno scorso: ancora non sono riuscito a capire come mai nell'anno dove non c'erano retrocessioni, in un anno dove abbiamo instaurato un accordo storico a livello finanziario con il Parma (tra i più importanti fra due società professionistiche), c'è stato un dispendersi continuo in società di messaggi piuttosto negativi. Per me è stata una pugnalata tremenda: l'accordo mi è stato esplicitamente chiesto perchè c'era un momento di difficoltà economico enorme in città. Poi c'è stata un'annata anomala con dimissioni e rientri (in società ndr), e con esoneri (di Bucchi ndr). Speriamo che un giorno questo enigma verrà risolto. Avevamo in mano un qualcosa di incredibile, eppure siamo riusciti a distruggerlo. Qualcosa non ha funzionato e qualcuno me lo dovrà spiegare un giorno". Ora il passaggio di consegne a Gubbio con Pannacci diesse: Giammarioli cosa può dirci? "Peppe (Pannacci ndr) è un amico e già gli ho espresso il mio pensiero: gli ho dato un consiglio! Quale? Che deve dire tutte le verità, anche quelle brutte. Per il resto auguro a lui e a Sandreani tanta fortuna, perchè sono persone che vogliono bene al Gubbio". Però Alessandro Sandreani (a sorpresa) dice addio al Gubbio e lo fa tramite un comunicato. Mentre l'attaccante Marcello Falzerano si accasa alla Pistoiese (era in scadenza di contratto). Lo stesso Falzerano ci dice: "Con la Pistoiese ho trovato l'intesa: è la società che mi ha accontentato di più, anche se c'è stato un interessamento del Messina. A Gubbio ero in scadenza di contratto, ma non ho ricevuto più nessuna chiamata".

25 giugno 2014
Malaccari: "Due anni belli a Gubbio, ma io voglio la B. Per ora c'è l'interesse del Cittadella"

A colloquio con il jolly di centrocampo Nicola Malaccari. Il calciatore jesino adesso è diventato tutto del Gubbio. É proprio così? "Sì, è vero. Ero in comproprietà tra Atalanta e Gubbio, ma nessuna delle due squadre ha presentato niente (nessuna busta ndr) e quindi adesso sono rimasto al 100% proprio del Gubbio". In pratica tra i "confermati" o per meglio dire nella casella "acquisti" al momento figurano nel Gubbio solo Malaccari e Laezza (quest'ultimo riscattato alle buste dal Parma), mentre Procacci e Ferrari sono finiti direttamente al 100% ai ducali. Tuttavia il futuro di Malaccari è tutto da scrivere: ma lo chiediamo al diretto interessato, che ne sarà del suo futuro? "Il mercato inizia da adesso e con il mio procuratore stiamo cercando la soluzione migliore. Sia chiaro: il Gubbio non è assolutamente l'ultima ruota del carro, però dopo due stagioni discrete disputate in rossoblù ho il grande desiderio di giocare in serie B". In effetti Malaccari, al di là dell'infortunio, è stato la vera sorpresa del Gubbio delle ultime due stagioni. Ma adesso andiamo nel nocciolo della questione: qualche squadra proprio della cadetteria si è fatta avanti? "Personalmente ho saputo di un interessamento del Cittadella. Poi ho visto alcune informazioni della stampa e ho letto di Carpi e Latina. Però di concreto per adesso c'è solo il Cittadella, opzione che mi è stata confermata dal mio procuratore". L'ipotesi Cittadella sarà valutata? "Come no? Vorrei salire di categoria, non vado a vedere che squadra mi vuole e quindi questa ipotesi sarebbe alletante. Chi vuole puntare su di me, cercherò di ripagare la fiducia al 100% sul campo". Il momento più bello e il rammarico più grande a Gubbio? "Non esiste nessun rammarico perchè ho cercato di dare sempre il massimo per questa maglia. L'unico rammarico semmai è di squadra perchè credo che quest'anno si potevano raggiungere i playoff: avevamo un gruppo compatto e per questo motivo ci è dispiaciuto non centrare l'obiettivo. I playoff erano alla nostra portata, purtroppo qualcosa ci è mancato soprattutto una certa continuità dei risultati. A livello peronale sono stato molto bene a Gubbio e adesso vediamo cosa succederà il prossimo anno". Appunto, parliamo del Gubbio: lei sta seguendo l'evolversi della situazione? "Ho letto che Giammarioli è andato via, ho letto di Sandreani e ancora non si sa del suo futuro, e che Pannacci è diventato il nuovo diesse. Sono collegato sempre via internet e sto leggendo tutte le notizie che riguardano il Gubbio". Che idea si è fatto Malaccari? "Credo che si sta creando un qualcosa di nuovo e quindi è tutto da scoprire. Perciò al momento non saprei che aggiungere perchè del Gubbio della prossima stagione ancora non si sa nulla a livello ufficiale. Vedremo che succederà sulla carta, compresa l'evolversi della mia stessa situazione".

24 giugno 2014
Focus: solo il 35% di panchine vacanti (tra cui il Gubbio). Ecco i primi nomi: da Acori a Nofri

Come è dura la prossima Lega Pro Unica. Sembra paradossale dirlo (o scriverlo), ma invece è proprio così. Se per comporre i gironi, si terrà conto dell'area geografica dell'Italia centrale, di sicuro verrà fuori un raggruppamento di un certo rilievo. Ancona e Ascoli, e verrà fuori di nuovo un acceso derby tra le due compagini. Ci saranno diverse toscane che sono state pure in passato ardue avversarie proprio del Gubbio: tipo Pisa, Grosseto, Prato, Carrarese, Viareggio, si rivede la Lucchese, ci sarà di nuovo il soprendente Pontedera, il neopromosso Tuttocuoio, e per la prima volta i rossoblù si trovano di fronte la Pistoiese. Dall'Emilia Romagna si rinnovano i confronti con Forlì, Reggiana, San Marino, Spal, mentre sarà la prima volta con la Pro Piacenza e c'è la neopromossa Santarcangelo (non è la prima volta perchè il Gubbio ci giocò a fine anni '80 in serie D e la squadra si chiamava Santarcangiolese). Nel girone potrebbe esserci la Correggese che ha vinto i playoff in serie D e pure il Savona (il Gubbio ci giocò nella stagione 2002-2003). Poi non è proprio da escludere che possono esserci delle sorprese, perchè è probabile che le formazioni campane potrebbero essere divise e sono un bel gruppetto: ossia Benevento, Casertana, Juve Stabia, Paganese, Salernitana e Savoia. Nel girone (probabile) del Gubbio quasi tutte le compagini hanno già un allenatore. Ecco la sequenza. Ad Ancona è stato confermato Giovanni Cornacchini (il suo vice sarà Renzo Tasso, ex Berretti del Gubbio), mentre ad Ascoli è arrivato Mario Petrone. Con la Carrarese è stato confermato Gianmarco Remondina e pure il Forlì (neopromosso) ha confermato Roberto Rossi. Altri allenatori che sono confermati: Guido Pagliuca alla Lucchese, Paolo Indiani nel Pontedera, Vincenzo Esposito nel Prato e poi Fabio Fraschetti con il Santarcangelo. Nuove panchine invece per altre società: Oscar Brevi alla Spal, Piero Braglia al Pisa, Cristiano Lucarelli alla Pistoiese e Alex Covelo al San Marino. Sette panchine sono rimaste vacanti per ora: quella del Pro Piacenza (anche se potrebbe esserci Arnaldo Franzini), del Grosseto, Reggiana (si pensa a Giovanni Vavassori e Marcello Montanari in pole), Savona (Ninni Corda in pole), Tuttocuoio (potrebbe essere confermato Massimiliano Alvini), Viareggio e per appunto il Gubbio. In casa Gubbio circolano gli stessi nomi già elencati nel precedente articolo: ovvero Pierfrancesco Battistini, Dino Pagliari, Federico Nofri e Leonardo Acori, anche se quest'ultimo potrebbe tornare sulla panchina del Grosseto (secondo alcuni rumours maremmani) e da Gubbio per adesso nessun contatto.

23 giugno 2014
Giammarioli è ai saluti (ora è ufficiale). Ora si apre una nuova era: si sondano alcuni tecnici

Stefano Giammarioli ha rescisso il contratto con il Gubbio e così in maniera ufficiale si trasferisce a Cremona dove ritroverà Gigi Simoni (ora è presidente dei grigiorossi) e firmerà un biennale con la società della Cremonese. É la fine di un'epoca e così si aprono nuovo scenari. Prende la carica di Direttore sportivo Giuseppe Pannacci (lascerà la carica di Direttore generale), anche se ancora manca l'ufficialità. Ma è solo una pura formalità perchè in verità Giuseppe Pannacci è già operativo e potrebbe essere ufficializzato in settimana. In società, salvo ulteriori colpi di scena, rientrerà Sauro Notari che a maggio aveva rassegnato le dimissioni dalla carica di vicepresidente. Lo stesso Sauro Notari, come è scritto nell'intervista del precedente articolo, ha precisato in maniera netta: "Ho il Gubbio nel cuore, checchè se ne dica: voglio restare in società vicino alla cabina di regia. Per questo motivo ho già parlato con Fioriti e stiamo cercando un'intesa". Ebbene, Sauro Notari potrebbe riprendere la carica di vicepresidente, ma non è escluso che potrebbe prendere il ruolo di Direttore generale perchè rimane vacante dopo la promozione di Pannacci nella veste di diesse. D'altronde lo ha sempre dichiarato Notari: desidera un ruolo dove si prendano le decisioni importanti sia a livello tecnico che dirigenziale. Detto ciò, si comincia a costruire il Gubbio della prossima stagione. É stato fatto anche un sondaggio sui possibili nomi per sedersi sulla panchina dei rossoblù: in pole Pierfrancesco Battistini (ex tecnico di Reggiana e Perugia), Dino Pagliari (ex Pisa) e si parla addirittura di Leonardo Acori (ex San Marino; e in questo caso ci sarebbe un clamoroso ritorno). Ma come allenatore emergente piace pure Federico Nofri, nell'ultima stagione alla guida del Foligno. Per il resto, per ora, è tutto un rebus. C'è infatti da ricostruire una squadra praticamente da zero. C'è da capire inoltre quale contributo darà il Parma per la stagione che verrà e quanti calciatori arriveranno in prestito con il sistema delle "valorizzazioni" dalla società ducale. Intanto le altre società si muovono in Lega Pro. L'Ascoli ottiene dal Parma l'attaccante Cosimo Chiricò ('91; ex Latina) e il difensore Christian Dell'Orco ('94; ex Feralpi Salò). E lo stesso Ascoli punta per l'attacco verso Alessandro Marotta (ex Grosseto e Gubbio). Il Pontedera riscatta dalla Reggina l'attaccante Andrea Arrighini ('90). Mentre il Pisa sta sondando il terreno per poter prelevare l'attaccante Gianluca Lapadula ('90) dal Parma, nell'ultima stagione sette reti con il Nova Gorica. Per quanto riguarda alcuni calciatori che hanno vestito la maglia dei rossoblù quest'anno, ci sono notizie di mercato su due attaccanti: Falzerano è entrato nel mirino del Messina e della Salernitana; Falconieri ha avuto già tre richieste, precisamente dalla Juve Stabia e dalle neopromosse Ancona e Savoia.

20 giugno 2014
Notari: "Ho parlato con Fioriti, cerchiamo un'intesa: Gubbio nel cuore, checchè se ne dica"

Ultimamente è entrato nell'occhio del ciclone. Ma Sauro Notari non ci sta e lo dice apertamente. E ai nostri microfoni lo fa capire a chiare lettere: "A me interessa solo il Gubbio perchè ho veramente il Gubbio nel cuore, checchè se ne dica!". Un messaggio telegrafico che vale più di ogni altro commento che adesso è superfluo. Notari prosegue dicendo: "Io ho sempre pensato al Gubbio e per il futuro penso sempre al Gubbio. Il Semonte? É solo un bel ricordo dove ho raggiunto delle soddisfazioni calcistiche di un certo rilievo, ma ormai fa parte del passato e quindi oramai per me è acqua passata. Ribadisco, adesso mi interessa solo il Gubbio. Ho parlato con il presidente Fioriti e stiamo cercando un'intesa tra di noi. Voglio restare in questa società, vicino alla cabina di regia, ossia al fianco di Fioriti. Ho sempre dato un mio contributo a questa società dal 2009 fino ad ora, per le sorti dei rossoblù e cercherò di continuare a farlo". Tutto ciò sta a significare che è possibile un riavvicinamento tra le parti, è questo che vuol dire? "Certo che sì. Come ripeto, ho avuto un colloquio con il presidente (Fioriti ndr) e se troviamo l'intesa proseguiremo ancora insieme il nostro cammino". In pratica Sauro Notari, una volta per tutte, vuole chiarire in maniera netta la sua posizione e ce lo dice apertamente nella chiusura di questa breve intervista: "Sono appassionato di questo sport e mi piace prodigarmi per il calcio. La mia intenzione è proseguire con e solamente con la Gubbio Calcio. Solo questo è il mio pensiero principale, il resto sono solo chiacchiere". Ma ripercorriamo la vicenda. Sauro Notari aveva rassegnato le dimissioni da vicepresidente dell'A.S. Gubbio 1910, ma le dimissioni sono state respinte dalla società stessa. Adesso, dopo questo colloquio tra le parti, cioè tra lo stesso Notari e il patron Fioriti, si vedrà il da farsi. Se si troverà un'intesa, ci sarà da stabilire quale carica precisa avrà Notari. Intanto un segnale di riconcilazione c'è ed è concreto. Basta attendere come si evolverà la situazione. Il mercato estivo è alle porte. Occorre che venga programmato il futuro in modo chiaro e preciso.

19 giugno 2014
Gubbio, si chiude un capitolo ed ora si volta pagina. Via Giammarioli, ecco Pannacci diesse

E così si volta pagina. Si chiude un capitolo e se ne apre un altro. Infatti con la partenza del direttore sportivo Stefano Giammarioli verso la Cremonese, si chiude un capitolo che ha visto in sella proprio Giammarioli da dicembre 2008 (prese il posto di Marco Bignone che poi si trasferì al Perugia) ad oggi (sono passate cinque stagioni e mezzo). E proprio nel dicembre 2008 venne promosso nel ruolo di Direttore generale Giuseppe Pannacci. Nella stessa stagione, ovvero nel 2008-2009, arrivò a Gubbio Gigi Simoni a fine febbraio 2009 nel ruolo di Direttote tecnico. L'anno dopo iniziarono i grandi successi con due promozioni di fila dalla serie C2 alla serie B, dove alla guida dei rossoblù c'era un allenatore giovane e motivato, che porta il nome di Vincenzo Torrente. Un trio vincente (Simoni, Giammarioli e Torrente) a tal punto che venne denominata la "triade magica". In serie B si separano le strade con Torrente (che andrà a Bari): Giammarioli e Simoni restano nel loro ruolo, ma dopo appena 10 giornate venne esonerato Fabio Pecchia (ora braccio destro in panchina di Benitez al Napoli). Simoni va in panchina e batte il Torino per 1-0 (rete decisiva di Ciofani): un risultato storico per il Gubbio. Ma poi le cose non vanno come si sperava, ci sono alti e bassi, e così Simoni torna a fare il Direttore tecnico. A fine stagione però Simoni lascia l'incarico e lascia Gubbio, un po' a malincuore. E così si arriva alla storia dei nostri giorni: Giammarioli resta l'unico superstite di quella "triade magica", ma dopo due anni in Prima Divisione con il Gubbio, torna dal suo amico fidato Simoni. Già nell'estate dell'anno scorso, in verità, le porte si erano già aperte per Giammarioli per trasferirsi a Cremona ma poi non si fece più nulla. Ma il trasferimento è stato rimandato solo di un anno: Giammarioli ora è il nuovo diesse della Cremonese (firmerà un biennale). Gigi Simoni, come riporta l'intervista nell'articolo precedente, lo accoglie a braccia aperte: "Giammarioli, ideale compagno di viaggio. Ho sempre avuto un buon feeling con lui. A Gubbio abbiamo fatto cose importanti non con grandi mezzi. Speriamo di ripeterci pure a Cremona". Perciò si volta pagina e un ciclo è finito. Si riparte dalla stessa società ma è più indebolita, ma restano in sella il presidente Marco Fioriti e il vicepresidente Rodolfo Mencarelli. Mentre il Direttore generale Giuseppe Pannacci ricoprirà il ruolo di Direttore sportivo. Si procede quindi ad una soluzione interna come ha specificato un comunicato della società, come d'altronde aveva già anticipato il presidente Fioriti nell'ultima conferenza stampa tenutasi sabato scorso e questa ipotesi è caldeggiata pure dal partente Stefano Giammarioli. Ora è arrivato il tempo di programmare il futuro e capire quali saranno i prossimi progetti. In primis dovrà essere scelto un allenatore e di conseguenza dovrà essere costruita una squadra all'altezza della situazione in un campionato difficile come la Lega Pro Unica. Si dovrà partire da zero e non sarà per niente facile. Al momento non si sa ancora quale contributo offrirà il Parma per la prossima stagione e non si sa con quali risorse si andrà avanti. Ma strada facendo ne sapremo di più. Un ciclo è finito (è appurato). Ora c'è da costruire il presente per dare un futuro.

17 giugno 2014
Simoni: "Giammarioli, ideale compagno di viaggio". Fioriti è stato confermato presidente

Intervista con l'ex direttore tecnico del Gubbio, il saggio Gigi Simoni, che ha appena assunto la carica di presidente della Cremonese. Prima domanda: come si sente da presidente? "Mi sento come prima. A parte la battuta. Direi che mi sento soddisfatto perchè una persona come il patron Arvedi ha tanta considerazione verso di me: mi ha dato questo ruolo molto importante, è abbastanza difficile vedere uno del nostro mondo che viene assunto per fare il presidente di una squadra di calcio". Tutto ciò sta a significare che il patron Arvedi ha piena fiducia verso di lei, giusto? "Lo penso anche io, altrimenti non darebbero in mano una situazione del genere al sottoscritto". Ma veniamo al nocciolo del tema: Giammarioli lascia Gubbio per venire a Cremona, questo significa che ormai è maturo per fare questo salto di qualità? "Tra un po' di tempo è marcio. A parte gli scherzi. Con Stefano (Giammarioli ndr) c'è un rapporto di fiducia e abbiamo lavorato bene insieme. Siamo sempre rimasti in contatto, comunque. Secondo me per questo ruolo (direttore sportivo ndr), in questo periodo, Giammarioli è l'ideale perchè oltre a saper fare il direttore sportivo sa anche amministrare la società. Quindi non è capace solo di andare a visionare i calciatori: è un ragazzo importante che sa amministrare pure sul piano economico e dirigenziale. Da parte mia sono stato allenatore fino a poco tempo fa, quindi ho meno attitudini di lui a governare una società. Perciò Giammarioli per me è l'ideale: andiamo d'accordo e speriamo di fare un buon lavoro insieme". Beh, entrambi a Gubbio avete ottenuto degli ottimi risultati: cercherete di ripetervi pure a Cremona? "Certo. É chiaro che quando si fanno due anni di C, dove si vince prima il campionato di C2 e poi di C1, e si affronta inoltre non con grandi mezzi la serie B, mi pare logico che ti ricordi questi periodi (di Gubbio ndr) bellissimi e di successi. Quindi ho fatto questa scelta, ma c'è la mia piena convinzione". Della situazione che si è creata a Gubbio invece cosa ci può dire? "Con Stefano (Giammarioli ndr) non ho avuto ancora modo di parlare di queste cose perchè adesso siamo impegnati nel nostro lavoro: in pratica abbiamo iniziato oggi (martedì ndr) insieme. Capisco che si sta attraversando un periodo di scioglimento delle fila: c'è gente che è andata via, gente che è tornata. Ma è presente il presidente (Fioriti ndr) che resta sempre un mio caro amico e gli auguro veramente che vada tutto per il verso giusto nel suo lavoro. Bisogna capire che nel mondo del calcio i periodi difficili ci sono: non può andare sempre bene". Si parla pure che Pannacci diventerà il nuovo diesse: che ne pensa? "Dico che Pannacci da tanti anni si trova lì ai bordi e quindi ha accumulato l'esperienza giusta. D'altronde me lo ricordo come un ragazzo in gamba, per questo motivo credo che saprà fare bene il suo lavoro". Intanto in casa Gubbio è stata rinnovata la carica di presidente a Marco Fioriti e quella di vicepresidente a Rodolfo Mencarelli. In programma l'iscrizione al campionato (che non è a rischio). La stessa società cercherà di incontrare nuove forze imprenditoriali del territorio, mentre altri contatti già ci sono stati. In programma anche il consolidamento della sinergia con il Parma, anche se sarà in forma ridotta rispetto alla passata stagione.

17 giugno 2014
Dal terreno del "Barbetti" al Mondiale: che escalation! Darmian, Verratti, Insigne, Immobile

Sono stati avversari del Gubbio ed ora giocano al Mondiale in Brasile con la formazione azzurra che è allenata da Cesare Prandelli. Di sicuro il più sorprendente è Matteo Darmian del Torino che ha giocato titolare all'esordio contro l'Inghilterra. Darmian quando si trovava in serie B con il Torino ha giocato infatti contro il Gubbio sia al "Pietro Barbetti" (vittoria per 1-0 dei rossoblù con rete decisiva di Ciofani), sia all'Olimpico di Torino nel ritorno, sempre nel ruolo di terzino destro. La squadra era allenata sempre da Giampiero Ventura. Un altro titolare degli azzurri contro gli inglesi di Roy Hodgson è Marco Verratti che nella stagione 2011-2012 giocava nel Pescara: giocò sia in terra adriatica, sia a Gubbio. In quel Pescara di Zeman c'erano anche Lorenzo Insigne e Ciro Immobile (ora passato al Borussia Dortmund), entrambi in Brasile con la truppa di Prandelli. Ma in Sudamerica è presente anche un portiere, Mattia Perin, che ai tempi della serie B difendeva la porta del Padova. Intanto alcuni ex rossoblù fanno parlare in fase di mercato. Juan Inacio Gomez Taleb sarà confermato all'Hellas Verona di Mandorlini. Mentre per altri elementi si possono spalancare le porte della serie A. In primis Christian Galano che si è ben contraddistinto con la maglia del Bari in B: c'è un interesse verso l'ala foggiana della Sampdoria. E il laterale sinistro Mario Rui Silva Duarte è salito in A con l'Empoli e potrebbe essere confermato. Mentre altri ex rossoblù si devono giocare la finale di ritorno dei playoff della cadetteria, tra Latina e Cesena. Nel primo round ha vinto il Cesena per 2-1: con il Latina militano Marcello Cottafava e Alberto Gerbo, ex rossoblù in serie B. Mercoledì è previsto l'ultimo atto dei playoff. Intanto in Lega Pro le altre squadre si sono già mosse. La neopromossa Pistoiese ha ingaggiato il tecnico Cristiano Lucarelli e ha chiesto alla Fiorentina il giovane Capezzi. La Salernitana ha ufficializzato Mario Somma come allenatore. A Catanzaro è in procinto a guidare la panchina giallorossa Francesco Moriero. Il Pisa ingaggia il tecnico Piero Braglia. E il Lecce riparte da Franco Lerda (confermato). L'ex tecnico della Nocerina, Gaetano Auteri, si accasa a Matera. Il Prato sta concludendo un accordo con l'Inter: la società toscana diventa partnership dei nerazzurri: è previsto l'arrivo di diversi giovani interisti per farsi le ossa in Lega Pro.

16 giugno 2014
Focus: un ciclo finito e il futuro è tutto da scrivere. Giammarioli verso Cremona con Simoni

Ormai è certo, il ciclo è finito. Con la partenza imminente del diesse Stefano Giammarioli (salvo delle sorprese dell'ultimo momento) si scioglierà in maniera definitiva la magnifica "triade" che portò a quei fantastici successi con due promozioni di fila, dalla serie C2 alla serie B nel giro di due anni. Quella triade era formata da Gigi Simoni, Vincenzo Torrente e per appunto Stefano Giammarioli. E chissà se questa triade potrebbe ricomporsi a Cremona. Ebbene sì, infatti Gigi Simoni sta ricevendo la carica di presidente della Cremonese (manca solo l'ufficialità) e come direttore sportivo sarà chiamato Stefano Giammarioli con un budget che sarà ridimensionato in casa grigiorossa (società di proprietà di Arvedi). Pertanto, salvo colpi di scena dell'ultimo momento, Giammarioli da questa settimana sarà il nuovo diesse della Cremonese. Con questa partenza si apre una falla in casa Gubbio. E il più accreditato a ricoprire il ruolo del partente Giammarioli è l'attuale direttore generale dei rossoblù, ovvero Giuseppe Pannacci. D'altronde lo ha specificato nell'ultima conferenza stampa lo stesso patron Fioriti: "L'ipotesi di Pannacci come nuovo diesse non è esclusa. Infatti ha preso il patentino di direttore sportivo". Una ipotesi che è avvallata da Giammarioli che ha detto in conferenza stampa: "Mi auguro che venga presa una soluzione interna". Detto ciò, però il futuro all'apparenza appare poco roseo. Il Gubbio sta così perdendo i pezzi e pure la società è più indebolità rispetto al passato. Lo stesso Fioriti ha detto: "Io, sono rimasto solo con questo cerino in mano insieme al vicepresidente Mencarelli". L'uscita di Notari e Brugnoni ormai è conclamata, e la possibile entrata dei Barbetti si è sciolta come neve al sole. Quindi appare difficile pronosticare cosa succederà nei prossimi giorni (decisivi). L'iscrizione non sembra a rischio, ma il futuro è tutto da scrivere. Il diesse Giammarioli è stato chiaro: "Stiamo facendo di tutto per consolidare il rapporto con il Parma". Probabilmente il diesse rossoblù vuole fare un ultimo regalo prima di andarsene: far sì che il Parma conceda anche quest'anno qualche calciatore in prestito per un gettone di valorizzazioni pari a 500mila euro. É una cifra sicuramente più esigua rispetto alla passata stagione, ma senz'altro è linfa vitale per poter proseguire nella prossima Lega Pro Unica. Ma adesso nasce un altro punto interrogativo, non di poco conto: cosa farà l'attuale direttore tecnico dei rossoblù Alessandro Sandreani (autentico braccio destro di Giammarioli)? Il futuro è proprio tutto scrivere.

14 giugno 2014
Fioriti: "Io, sono rimasto solo con il cerino in mano... però con Mencarelli non molleremo"

Conferenza stampa molto accesa: torna a parlare dopo quasi tre mesi di digiuno il presidente Marco Fioriti e si trova in compagnia con il Dg Giuseppe Pannacci e il diesse Stefano Giammarioli. Il patron rossoblù incalza e dice: "Credo che sia giunto il momento di fare chiarezza con delle dichiarazioni ufficiali". Fioriti si ferma un attimo e prosegue: "Parto da Giammarioli: per noi in questi anni è stato un valore aggiunto. Ma se gli capita l'occasione, lo lascio libero: so che c'è una trattativa in corso (con la Cremonese ndr)". Ma il presidente è un fiume in piena. Ecco cosa dice in sintesi: "Ci sono malumori in città. Purtroppo troppe chiacchiere che non sono costruttive, anzi distruggono. Purtroppo il sottoscritto è rimasto da solo con il cerino in mano, insieme al vicepresidente Mencarelli. Da parte mia ho fatto tanti sacrifici, ma ho seguito questa società con orgoglio e passione. Ma il mio lavoro e il mio impegno viene disprezzato. La società è sana, abbiamo fatto tutto quello che c'era bisogno, cosa si vuole di più da questa società? Dobbiamo dire grazie agli sponsor: dobbiamo baciare dove camminano. E poi se abbiamo ottenuto dei grandi risultati in questi anni (promozione in serie B ndr) lo dobbiamo anche a Giammarioli e Pannacci. Abbiamo battuto anche il Torino (nel 2011 ndr) che ora si trova in Europa League. Però, purtroppo non siamo apprezzati da questa piazza, mentre fuori da questa città tutti ci apprezzano per il lavoro che abbiamo svolto. Lunedì sera si deciderà il nostro futuro: vediamo se ci sono le condizioni per andare avanti oppure portiamo le chiavi al sindaco. Ma di certo non molliamo e lo facciamo per il bene del Gubbio". Parte un attacco deciso anche verso la stampa. Eccolo: "La cosa che mi lascia più perplesso è il rapporto con la stampa. Ringrazio solo una parte di tifosi che ci sono stati sempre vicino anche nelle difficoltà e dico a loro che sono stati l'orgoglio della città. Altri (tifosi ndr) invece si sono fatti condizionare da illazioni e cattiverie da bar, dove è stato tirato fuori il marcio. Purtroppo una mela marcia può distruggere un intero cesto di mele buone. Purtroppo non c'è stato più rispetto nei miei confronti, nemmeno dalla stampa che ci ha creato diversi problemi ed ora siamo arrivati al capolinea. Ma d'ora in avanti si cambia registro: se sarò di nuovo il presidente decido io chi far entrare o no dentro questi cancelli (dello stadio Barbetti ndr) se non viene rispettato il sottoscritto e il nome della Gubbio Calcio. Ora chiuderò le porte (...)". Prima domanda: ma una nuova cordata c'è o no? "Le porte del Gubbio sono aperte: non dirò mai di no a nessuno. Abbiamo avuto tanti incontri in questi anni, ma affiderò il Gubbio solo a chi può garantire un futuro e una continuità, e non a chi fa solo chiacchiere e regala false illusioni". Ma con Notari, Brugnoni e Barbetti cosa è successo? "Non ho mai litigato con nessuno: non c'è mai stata una parola fuori posto tra me e Notari, o Barbetti, o Brugnoni. Ho avuto un rapporto ideale con tutti". Quindi? "Chiedetelo a loro cosa è successo e non a me". Se parte Giammarioli sarà Pannacci il nuovo diesse? "Prima bisogna decidere il futuro di questa società. Poi vedremo. Tuttavia questa ipotesi non è esclusa". Interviente così il diretto interessato Giuseppe Pannacci che risponde telegraficamente: "Bisogna essere d'accordo in due. Vediamo cosa succederà". Infine parla il diesse Stefano Giammarioli: "Se vado via? Ribadisco: prima di tutto conta il Gubbio e di quello che sarà il suo futuro. Prima di tutto bisogna consolidare il rapporto con il Parma e ci stiamo lavorando: credo che non ci tradiscono. Poi se vado via, mi auguro che venga presa una soluzione interna". In altre parole, la candidatura di Pannacci è promossa anche da Giammarioli.

12 giugno 2014
Bartolucci: "Ciclo finito? Non lo so e aspetto. La stagione? É stata un'annata particolare..."

Intervista con Giovanni Bartolucci, a Gubbio dal 2010, quando poi con Torrente vinse il campionato di Prima Divisione. Con il difensore toscano innanzitutto facciamo un bilancio della stagione che si è appena conclusa. Cosa ci può dire Bartolucci? "A livello personale sono abbastanza soddisfatto per l'annata che ho fatto. C'è stato un equilibrio nelle mie prestazioni, senza picchi positivi e negativi. Del resto sono riuscito a fare 29 partite, perciò a livello fisico non ho avuto problemi seri. Ho solo dovuto stringere i denti alla fine del campionato per un problema al ginocchio. Per quanto riguarda la squadra invece è più difficile fare un bilancio: bisognerebbe scrivere un libro per analizzare ogni singola cosa o situazione che ci è capitata: tra cui tante espulsioni, nelle partite più importanti abbiamo avuto tanti squalificati e proprio contro il Perugia ci mancavano almeno sei calciatori cardine. Si è vissuta una stagione molto particolare. D'altronde alcune partite fondamentali sono state fallite. Ma di fronte a tutti questi problemi, sicuramente avevamo le possibilità per poter raggiungere l'obiettivo. Poi, per demeriti nostri, a volte anche per decisioni arbitrali discutibili, non ci siamo riusciti a raggiungere i playoff". Da Gubbio, dopo il rompete le righe, si è fatto sentire nessuno? "Ancora non mi è arrivata neanche una telefonata. Non ho sentito nessuno". Tutto ciò potrebbe essere dovuto dal fatto che in società ancora non si è deciso come verrà programmata la prossima stagione. Può essere questo il motivo? "In effetti potrebbe essere questo il motivo principale. D'altronde sto seguendo la situazione leggendo il vostro sito. Ora sono lontano da Gubbio e non leggo i giornali locali, anche se qualche amico di Gubbio mi informa. Finora non ho mai capito se si faccia sul serio (della nuova cordata ndr) oppure se ci sono cose concrete. La situazione la conosco ben poco". Nel caso in cui il Gubbio chiamasse Bartolucci, cosa farà il diretto interessato? "Aspetto ancora perchè quattro anni nel Gubbio non si dimenticano. Per me è un dispiacere lasciare Gubbio anche se andrei a stare meglio altrove. Aspetto ancora finchè è possibile: purtroppo questo per noi è un lavoro e non si può guardare solo il lato sentimentale. Dovrò valutare tutto ciò mi verrà offerto". Ma Bartolucci pensa che ormai un ciclo a Gubbio è finito? "Il ciclo è finito quando si parla di certi calciatori: sicuramente qualche pezzo della vecchia guardia prenderà altre strade. Non so se qualcuno di noi rimarrà. Tuttavia il Gubbio non è solo composto dalla città e dai tifosi. Il Gubbio è composto da persone che formano una squadra e se partirà qualcuno dispiace". In una intervista al nostro sito, Caccavallo ha specificato che dopo la partenza di Briganti si è rotto un qualcosa. Già questo fatto è stato un indizio che il ciclo è finito? "La partenza di Marco si è sentita, eccome. É stato un mio caro amico anche fuori dal campo e per me è stato un dispiacere enorme. Mi è dispiaciuto per come è andato via, all'improvviso. Ma il calcio è questo. Sicuramente è stata una grande persona ed è mancata allo spogliatoio. Questo lo posso affermare a caratteri cubitali".

12 giugno 2014
L'incertezza regna sovrana: che ne sarà del Gubbio? E servirà una squadra competitiva...

Sotto il cielo di Gubbio, l'incertezza regna sovrana. Un'incertezza che non era mai capitata da quando il Gubbio è tornato nei professionisti (dal 1998). Tutto ruota intorno alla società. Come avviene in una azienda: tutto ruota intorno al proprietario, ovvero all'imprenditore padrone dell'azienda. Il problema però è: quale società avrà il Gubbio nella prossima stagione? Siamo arrivati al 12 giugno e ancora non si sa nulla a riguardo. Ma le vicissitudini non sono mancate. Sono usciti di scena Sauro Notari e Giancarlo Brugnoni, mentre Fernando e Filippo Barbetti (fiduciosi e volenterosi di entrare in pianta stabile proprio in società) hanno fatto un passo indietro. Tutto ciò è successo intorno alla fine di maggio. Nel mese di giugno è uscita la notizia di una nuova cordata pronta ad aiutare il Gubbio (e non comprare le quote societarie). Una nuova cordata capitanata da un imprenditore pugliese, ma il nome non è mai stato reso noto. Tuttavia questa nuova cordata sarebbe disposta ad aiutare con un contributo economico il sodalizio eugubino, ma vorrebbe voce in capitolo sullo staff tecnico. Insomma, in poche parole significa che l'aiuto c'è, ma le scelte devono essere condivise. Al momento la situazione è in fase di stallo. Più che altro c'è da capire se la nuova cordata è pronta ad entrare in maniera seria e concreta. Ma nel contempo c'è da capire se la nuova cordata ha buone possibilità di entrare in sinergia con la società attuale. Il presidente Fioriti ha sempre ribadito che le porte del Gubbio sono sempre aperte a tutti coloro che sono interessati veramente alle sorti dei rossoblù. D'altronde lo stesso Marco Fioriti aveva affermato in maniera esplicita queste parole nel famoso incontro che si è tenuto lo scorso inverno con i tifosi, precisamente il 21 gennaio. Disse chiaramente: "Le porte della Gubbio Calcio sono aperte e chiunque è interessato si faccia avanti". Beh, adesso c'è questa opportunità (ammesso che venga fuori una proposta seria) e vediamo come andrà a finire. Ma in quella famosa riunione venne fuori che esitevano già degli attriti (in società). Venne fuori in maniera chiara in quel acceso dibattito. E infatti in quell'occasione proprio Fioriti disse: "Restiamo tutti uniti, altrimenti si sfascia tutto". Un monito rivolto ai tifosi, che faceva presagire che qualcosa già non funzionava. D'altronde a Gubbio siamo diventati i "numeri uno" a dividerci su tutto. A Gubbio siamo capaci a dividerci proprio su tutto. A partire proprio da chi ci rappresenta, ovvero dalla politica: non è un caso che il settimanale nazionale Panorama.it ha scritto un articolo con il titolo "Pd contro Pd" (basta digitare su google questa didascalia e l'articolo in questione si trova subito, e parla tutt'altro che bene di Gubbio). Tornando a parlare di calcio, la storia è molto semplice. Se non si trova un accordo con questa nuova cordata, restano alla guida della società solo il presidente Marco Fioriti e il vicepresidente Rodolfo Mencarelli. Per il mercato ci pensa sempre il diesse Stefano Giammarioli. Ovviamente le risorse (a livello economico) sarebbero minori rispetto agli anni passati e il diesse eugubino sarebbe costretto a fare i salti mortali per costruire una formazione adeguata per la prossima Lega Pro Unica che sarà agguerrita come non mai. Per questo motivo va costruita una squadra all'altezza della situazione. Altrimenti, il rischio di retrocedere è molto alto.

11 giugno 2014
Tutto quello che c'è da sapere della Lega Pro Unica. E un probabile girone centrale...

Come sarà la nuova Lega Pro Unica che partirà da questa stagione? Il nuovo campionato sarà infatti composto da tre gironi da 20 squadre ciascuno. Alla fine del campionato, in ogni girone, le squadre che si classificheranno al primo posto accederanno direttamente in serie B. Però per accedere in cadetteria serve una quarta squadra: saranno disputati dei playoff tra le formazione che, alla fine del campionato, si sono classificate al secondo posto e al terzo posto di ogni girone, e le migliori due quarte classificate dei tre gironi. Per la scelta delle migliori due quarte classificate, si procede alla compilazione di una graduatoria (una specie di classifica avulsa): si guarderà in primis i punti che sono stati conseguiti; a parità di punti si guarderà la differenza tra le reti segnate e quelle subite; e così via. Mentre per quanto riguarda la retrocessione, le squadre classificate all'ultimo posto di ogni girone (ovvero la 20esima classificata) retrocede direttamente in serie D. Poi ne retrocederanno altre due, dopo aver giocato i playout. Proprio i playout funzioneranno così: le squadre che si posizioneranno tra il 16esimo e il 19esimo posto di ogni girone dovranno disputare gli spareggi salvezza. Ma come sarà formato il girone del Gubbio? L'ipotesi è che si sezionerà l'Italia in maniera orizzontale. E così la formazione rossoblù non affronterà più un'avversaria umbra. In lizza ci sono ben nove squadre toscane: Carrarese, Grosseto, Lucchese, Pisa, Pistoiese, Pontedera, Prato, Tuttocuoio e Viareggio. Ci potrebbero essere anche un grande gruppo di compagini dell'Emilia Romagna (ben sette): Forlì, Pro Piacenza, Reggiana, San Marino, Santarcangelo e Spal; a queste potrebbe essere aggiunta la Correggese che è prima in graduatoria per il rispescaggio. Ci sono poi le marchigiane Ancona e Ascoli. L'unica squadra umbra è per appunto il Gubbio. Per chiudere il quadro potrebbe essere inserito nel girone centrale il Savona, unica squadra ligure della prossima Lega Pro Unica.

10 giugno 2014
Caccavallo: "Mi sono sentito un incompreso. No playoff? Non è colpa solo dei calciatori..."

Parla l'attaccante Giuseppe Caccavallo. Prima domanda: un bilancio dell'ultima stagione con la maglia del Gubbio e a livello personale? "Prima parlo a livello personale". Prego, dica: "Nel girone di andata, finchè non mi sono infortunato, era andata più che bene. Fisicamente stavo bene, da anni non mi sentivo così. Pure a livello psicologico avevo trovato la mia dimensione perchè c'era un allenatore (Bucchi ndr) che mi stimolava, mi elogiava e mi faceva sentire un leader. Devo dire che anche tutti i compagni di squadra mi hanno trattato come leader. Poi quando sono rientrato dopo l'infortunio e con il cambio di allenatore, è iniziata per me una fase negativa. Forse dovevo dare qualcosa in più, ma il nuovo allenatore non mi ha fatto sentire importante e mi sono sentito perso in un gruppo che sentivo mio. Un bilancio: girone di andata positivo, girone di ritorno molto negativo". Per quanto riguarda a livello di squadra invece? "Credo che il mio pensiero è lo stesso. Se nel girone di andata riuscivamo a fare qualche vittoria in più, invece di tanti pareggi consecutivi, potevamo arrivare al derby di ritorno (con il Perugia ndr) con un altro spirito. Con qualche punto in più potevamo essere dentro nei playoff, tra l'altro giocando un buon calcio. Poi sono iniziati i problemi quando il nostro capitano, Briganti, se ne è andato via (a Monza ndr): non esisteva un problema di spogliatoio perchè era unito; i problemi erano altri e qualcosa si è rotto. Fortunatamente il gruppo non si è sfasciato. Sia chiaro, non cerco alibi: però mi sembra giusto dire che se la squadra non ha raggiunto i playoff non è colpa solo dei calciatori". Sicuramente Caccavallo si sarebbe aspettato di più dall'esperienza a Gubbio: è come se il destino ha voluto che è successo un qualcosa di incompiuto? "Ma sicuramente non sono stato capito dalla gente: mi sono sentito proprio un incompreso. Sono tornato la scorsa estate a Gubbio con tanto entusiasmo. In Coppa Italia e le prime partite di campionato lo hanno dimostrato: d'altronde nel calcio contano solo i fatti. Sicuramente la mia stagione è incompiuta perchè avevo voglia di dare tanto per questa maglia. All'inizio mi sentivo un leader con un allenatore che si chiama Cristian Bucchi. Mentre poi è mancata prima di tutto la fiducia della società e poi quella dell'allenatore (Roselli ndr): in quel momento ho subito un contraccolpo psicologico. Anche se stavo al 40% delle mie condizioni fisiche, sapevo che avrei potuto dare il mio contributo come del resto succedeva pure con Sottil. Detto ciò, è logico poi che sono stato preso di mira dai tifosi. Pertanto volevo chiarire questa situazione: se non stavo bene un motivo c'era". Ultima domanda: il futuro di Caccavallo? "Aspetto la chiamata di qualche allenatore che ripone fiducia nel sottoscritto sia come uomo che come calciatore: in giro ce ne sono tanti. Ora valuteremo alcune chiamate che ha ricevuto il mio procuratore". Tutto ciò significa che a Gubbio è tutto finito? "Mi informo sempre di cosa succede a Gubbio, ma non credo che ritornerò in rossoblù, nemmeno se arrivasse Thohir (presidente dell'Inter ndr): purtroppo negli ultimi sei mesi ho sofferto tanto e ho dovuto lasciare a Napoli la mia famiglia per non fare soffrire tanto anche loro". E intanto l'ex Dt dei rossoblù Gigi Simoni (attuale direttore tecnico della Cremonese), ha rilasciato una intervista al portale Tuttolegapro.com e in sintesi dice: "L'ho sognato diverse volte di tornare a Gubbio, ma al momento sono solo voci"..

09 giugno 2014
Storia di ex: Marchi e Ciofani si riprendono la serie B. Forlì e Tuttocuoio in Lega Pro Unica

Storia di ex che ritrovano la serie B. In primis parliamo di Ettore Marchi, eugubino doc, cresciuto nelle giovanili dell'Atletico Gubbio e poi nella Gubbio Calcio. In B ha indossato la maglia della Triestina nella stagione 2010-2011 e del Sassuolo nel 2011-2012. É tornato in Lega pro con il Benevento nell'anno seguente. In questa stagione ha giocato sempre in Lega Pro con la Pro Vercelli: Marchi ha realizzato 13 reti in 29 partite. La formazione piemontese conquista la cadetteria superando nella finale playoff il sorprendente Alto Adige. Nella stessa squadra milita un altro eugubino, Tommaso Cancellotti, terzino destro, l'anno scorso tra le fila del Gubbio da gennaio 2013 a giugno 2013 (proveniente in prestito dalla Pro Vercelli) con Andrea Sottil in panchina. Un altro ex rossoblù si riprende la serie B. Nello specifico parliamo di Daniel Ciofani che in serie B con la maglia del Gubbio nel 2011-2012 aveva realizzato otto reti. Nella passata stagione in Lega Pro con la maglia del Perugia aveva realizzato 11 reti, con i grifoni che furono battuti ai playoff dal Pisa. Quest'anno con la maglia del Frosinone però non ha fallito: 16 reti in campionato e vittoria nella finale playoff contro il quotato Lecce. E insieme a suo fratello, Matteo, si riprendono la cadetteria a distanza di solo due anni (il difensore giocava con l'Ascoli nel 2011-2012). In Seconda Divisione il Forlì e il Tuttocuoio conquistano la Lega Pro Unica dopo la finale playoff: non ce la fanno a rimanere nella categoria professionistica rispettivamente il Porto Tolle (dove sta militando l'ex Longobardi) e l'Arzanese (dove gioca l'ex Sandomenico), e retrocedono così nei dilettanti.

07 giugno 2014
Frosinone che va in serie B dopo aver battuto il Lecce nella finale di ritorno dei playoff

Il Frosinone sale in serie B al fianco del Perugia. Nella finale di ritorno giocata al "Matusa", il Frosinone sfrutta il fattore campo e vince per 3-1 contro il Lecce dopo i tempi supplementari. In vantaggio proprio gli ospiti leccesi al 20' con Beretta. Ma poi pareggia Paganini per i laziali al 45'. Si va così ai tempi supplementari e succede di tutto. Viene espulso per somma di ammonizioni Beretta al 98'. E i padroni di casa dilagano: al 116' Frara di testa segna il 2-1 e poco più tardi, al 128' Viola sigla il tris frusinate con un piatto destro chirurgico. Così il Frosinone festeggia la serie B con 9000 spettatori sugli spalti, di cui 1500 circa provenienti da Lecce. Finale molto acceso dove non sono mancati parapiglia e pure accenni di rissa. Il Lecce rimane con tanto amaro in bocca con il tecnico Lerda molto nervoso. Mentre la Stellone band festeggia la promozione in cadetteria insieme al Perugia di Camplone. Il Frosinone così, dopo tre anni, torna in serie B che aveva conquistato nel 2006. E lo fa in maniera meritata.
Playoff: Finale Ritorno:
Frosinone - Lecce
3-1 (d.t.s)
20' Beretta (L), 45' Paganini (F), 116' Frara (F), 128' Viola (F)

06 giugno 2014
La società, novità all'orizzonte: un imprenditore pugliese a Gubbio? E quel gagliardetto...

Tutto tace, o quasi, dal fronte societario, anche perchè qualche notizia trapela. Scontata l'uscita di Sauro Notari, di Filippo Barbetti e di Giancarlo Brugnoni, salvo clamorosi colpi di coda. Restano in carica al momento il presidente Marco Fioriti e il vicepresidente Rodolfo Mencarelli. E allora pare che ci sia una nuova cordata pronta ad aiutare (e non comprare) l'A.S. Gubbio 1910. Una cordata dove ci sarebbe un imprenditore pugliese pronto ad entrare in aiuto dello stesso Fioriti e di Mencarelli. Il nome dell'imprenditore non è filtrato. Servono soldi per proseguire in maniera dignitosa un campionato di Lega Pro, pertanto il patron dei rossoblù si è guardato attorno e ha guardato altrove. Ora c'è da capire se questa cordata sia interessata veramente ad entrare in società e in quali termini (o ruoli). Ci sarà da capire se si troverà un accordo o andrà tutto a monte, come è successo con Filippo e Fernando Barbetti che erano pronti ad entrare nella Gubbio Calcio. Ma soprattutto ci sarà da capire che ruolo avrà questa nuova cordata in fase decisionale. Se l'accordo andrà in porto bisognerà vedere chi gestirà o deciderà lo staff tecnico e con quali uomini di fiducia si opererà nel calciomercato. Anche se pare scontata la figura di riferimento che è rappresentata dall'attuale direttore sportivo Stefano Giammarioli. Ovviamente per ora è solo un pour parler. Infatti siamo in attesa di notizie certe, concrete e ufficiali. É chiaro che è in gioco il futuro del Gubbio e i prossimi giorni saranno decisivi in tal senso. Intanto un tifoso ci ha mandato una foto che ritrae un vecchio gagliardetto della Gubbio Calcio, che ha ritrovato in casa. A vedere la foto, questo gagliardetto potrebbe risalire al passaggio in serie B del Gubbio nel 1947-1948. Se fosse così, è senz'altro un reperto storico della centenaria storia dell'A.S. Gubbio 1910. Il dibattito è aperto a tutti. Da parte nostra cercheremo di approfondire la questione, ma chiunque vuole darci informazioni, la nostra casella di posta elettronica è: (tifosi@gubbiofans.it).

05 giugno 2014
Giammarioli: "Con il Parma si continua, anche se si cambia programma con meno calciatori"

Parla il direttore sportivo Stefano Giammarioli in una fase delicata dove ci sono ancora delle situazioni societarie da chiarire. In questo momento di incertezza, porgiamo la prima domanda al diesse: per ora è tutto fermo a livello di strategie di mercato oppure no? "Le strategie non ci sono perchè ancora non c'è una società che ufficialmente ha messo a punto dei programmi. Tuttavia il nostro lavoro continua: un diesse va a vedere le partite per visionare più calciatori possibili. Ne abbiamo osservati tanti, grazie anche alla collaborazione con il Parma, oltre al lavoro di Sandreani ed altri. Abbiamo pronto un elenco di tanti nomi, anche se degli incontri ufficiali non sono stati fatti perchè prima viene la società e la società va costruita con delle figure competenti". Tutto ciò significa che manca ad oggi un input della società per capire anche su quale budget bisognerà lavorare, è giusto? "D'altronde io sono un dipendente, e non un azionista o un dirigente. Aspetto la società anche se al presidente Fioriti ho chiesto dei termini non troppo lunghi perchè faccio questo lavoro per professione e non vorrei rimanere senza nulla in mano. Per fortuna altre possibilità di lavoro ci sono anche se ho messo davanti alle mie scelte il Gubbio e la mia città. La parola d'onore data tre anni fa la voglio mantenere. Spero che le cose si risolvono in modo veloce, altrimenti sarò costretto a prendere in considerazione altre scelte". Girano già alcuni nomi di calciatori come Hamlili del Cuneo e Saraniti dell'Akragas, ma cosa c'è di vero? "Sì, ma ci sono anche tanti altri nomi. Sono ragazzi che ho sondato personalmente. Molti di loro sono in scadenza di contratto perciò ci vuole riservatezza. Altri sono ragazzi di proprietà di società di Lega Pro e di serie B. Puntiamo solo su giocatori della Primavera o a parametro zero, perchè gli altri ci costerebbero troppo. Già ho incontrato diversi procuratori, però prima di fare delle cose concrete bisogna aspettare anche per una questione di serietà e di stile". Ora la vicenda Parma, estromesso dall'Europa League, ha creato un certo scossone. Tutto ciò potrebbe comportare dei risultati negativi nei confronti di società satelliti come il Gubbio? "Innanzitutto vorrei fare una premessa". Ma prego, dica: "L'accordo effettuato l'anno scorso con il Parma è stato basilare in questo momento di crisi economica in città. É stato un accordo tecnico ma soprattutto finanziario. Era un'esigenza e credo che sia stata sviluppata bene. Purtroppo questa stagione è stata macchiata da due partite, contro il Perugia e L'Aquila. Altrimenti a livello tecnico avevamo fatto un lavoro completo, compreso l'esordio di giovani da parte del nostro settore giovanile. Abbiamo valorizzato dei giovani del Parma e del Gubbio insieme. Il percorso è stato fatto con intelligenza: altri ce lo stanno copiando come Prato e Viareggio, e si parla pure del Pontedera". Detto ciò, ma tornando alla domanda di prima? "Credo che il Parma ha poche colpe: c'è una normativa che dice che in Italia è regolare ma per la Fifa non lo è. Credo che le istituzioni federali non sono state tempestive a comunicare al Parma il problema che poi si è venuto a creare. Tuttavia per quanto riguarda la continuazione del rapporto con la società ducale, c'era già un accordo: diceva che dopo il primo anno ci sarebbe stato un incontro per rinnovare la sinergia per altri tre anni. Sta andando un po' per le lunghe per i motivi già citati, ma con Leonardi sto collaborando da anni e ci sentiamo tutti i giorni. Probabilmente cambierà il rapporto". Si spieghi meglio? "Forse sarà più tecnico e meno finanziario. Non arriveranno più dei calciatori in grande numero come nell'annata passata, anche se per noi era stata una necessità perchè era un sistema per fare entrare più soldi. Poi abbiamo altri legami con altre società di serie A". Giammarioli conclude con un appello verso i tifosi: "Che tutti quanti si stringano a questa squadra con amore perchè perdere il professionismo in una città come Gubbio sarebbe la sconfitta più grande. Questo fatto non mi fa dormire la notte...".

04 giugno 2014
Roselli: "Ora non so nulla del mio futuro: attendo notizie dalla società. La mia esperienza..."

Sono passati dodici giorni dall'ultima conferenza stampa dove hanno parlato il Dg Pannacci, il diesse Giammarioli e il tecnico Roselli. E allora all'allenatore Giorgio Roselli chiediamo una precisa domanda: è stato contattato dalla società oppure ancora tutto tace, come è avvenuto con questo interminabile e abnorme silenzio stampa? "Per noi, mi riferisco a noi dello staff, il silenzio stampa mi pare che si è concluso in quel momento in cui c'è stata quella conferenza stampa. Per quanto mi riguarda posso dire che avevo parlato con il presidente (Fioriti ndr) un giorno prima di quella conferenza stampa e mi aveva anticipato le cose che poi stanno succedendo: ci sono situazioni societarie che devono essere ancora chiarite. Pertanto è normale che tutti quanti dobbiamo aspettare cosa avverrà: la società deve trovare la sua dimensione e questa cosa vale anche per il sottoscritto. Scrivono (la stampa ndr) che vado via di sicuro, ma adesso il problema non è questo. Come aveva detto Pannacci in conferenza stampa, prima di tutto conta risolvere tutte le questioni societarie e poi viene tutto il resto". Pertanto Roselli non ha ricevuto ancora nessun contatto dalla società dal 23 maggio? "Ma eravamo d'accordo così: ci dovevamo risentire quando la società impostava la base per i propri obiettivi. Tutto il resto mi sembra chiaro che viene di conseguenza". E allora lei ancora non sa se resterà a Gubbio o meno, giusto? "Non c'è niente di definito. Può succedere di tutto". Intanto altre società si stanno muovendo nel calciomercato di Lega Pro. Tutto ciò potrebbe rappresentare uno svantaggio per il Gubbio se inizia le operazioni in ritardo? "Non credo. Sono convinto che alcune società sono partite in anticipo perchè ne hanno le possibilità e fanno bene. Ma chi parte dopo non è detto che non può fare un buon torneo. Nel calcio ne sono successe di tutti i colori". Nell'ultima conferenza stampa Roselli aveva detto delle parole molto precise: a livello calcistico aveva definito la sua performance un fallimento perchè in altre piazze era riuscito a motivare sempre i calciatori per dare il meglio di se stessi. Lei pensa che se c'è la possibilità di ripartire da Gubbio, le cose potrebbero cambiare? "Sono abituato a non cercare alibi, sarebbe troppo facile. Dopo tanti anni che alleno per la prima volta ho avuto un certo tipo di problemi. La responsabilità me la prendo io. Ma c'erano delle situazioni atipiche come del resto aveva precisato il direttore (Giammarioli ndr), una persona che stimo tanto. Non mi era mai successo di vedere tanti cartellini rossi e che fossero accadute altre cose (...). Ribadisco, era un'annata talmente particolare. Ad esempio proprio Giammarioli aveva parlato delle multe: aveva specificato che il 95% dei calciatori non aveva un contratto con il Gubbio e quindi non era semplice comportarsi con scelte sanzionatorie. É chiaro però che sono arrivato a metà gennaio con una situazione già abbastanza compromessa e perciò per me è stato più difficile del solito". Ma secondo lei la squadra era da playoff? "Negli ultimi dieci anni sono riuscito a fare delle cose fantastiche: vedi a Cremona, Pavia o Bassano e Varese. Sono stato sempre positivo anche in situazioni difficili. Perciò sono pressochè convinto che se tutti noi rendevamo al 100% potevamo farcela". Nei prossimi giorni Roselli sarà in Romagna per assistere al Final Eight Campionato Primavera 2014, che nelle ultime due stagioni si era disputato a Gubbio. Saranno presenti anche il diesse Giammarioli e il direttore tecnico dei rossoblù Sandreani.

03 giugno 2014
Gubbio, qui tutto tace e l'intera situazione è in stand by. Da Parma dei segnali non positivi

Usiamo una frase di Francesco Guccini: "Poi tutto tacque, vinse ragione, si placò il cielo, si posò il mare, solo qualcuno in resurrezione, piano, in silenzio, tornò a pensare". Questo è un aforisma del famoso cantautore italiano che ci porta alla realtà di oggi. Il motivo è il seguente: a Gubbio "poi (dopo la partita in casa con il Frosinone ndr) tutto tacque". Ci auguriamo che riprendendo tutta la frase di Guccini, qualcuno "in silenzio, tornò a pensare". La situazione sembra più ingarbugliata del previsto, ma quello che fa più riflettere è che tutto tace. Un silenzio assordante, paradossale, inquietante, che sembra non portare niente di buono. Dopo l'ultimo summit in società, non si sono riscontrate novità. Restano in carica il presidente Marco Fioriti e il vicepresidente Rodolfo Mencarelli. Non tornano sui loro passi il vicepresidente Sauro Notari (non presente all'assemblea) e Filippo Barbetti che doveva entrare in società (resterà per dare un suo contributo dall'esterno come faceva già, ma nulla di più). Giancarlo Brugnoni (ex vicepresidente dei rossoblù e dirigente di lunga data) è uscito di scena ormai da tempo, nonostante sia proprietario del 25% delle azioni dell'A.S. Gubbio 1910. L'iscrizione al campionato non sembra a rischio, ma è il dopo che preoccupa perchè si deve capire con quali risorse proseguirà il Gubbio la prossima stagione. Per questo motivo il diesse Stefano Giammarioli al momento resta con le mani in mano, in attesa di segnali dalla società che al momento tace su tutto. Pertanto il futuro è tutto da decifrare, ma più che altro nessuno si prende la briga di spiegare chiaramente alla piazza perchè c'è stata una frattura (appare insanabile) tra due fronti in società (Fioriti e Mencarelli da una parte; dall'altra parte Notari, Barbetti e Brugnoni). Manca la chiarezza nella comunicazione (e forse non c'è mai stata). Una comunicazione latente che poi si è accentuata con un silenzio stampa che prosegue dal marzo scorso, a tempo di record. Una situazione abnorme, illogica, che crea una certa irritazione anche nella piazza (e non solo agli addetti ai lavori della carta stampata). Qualcuno infatti si sta chiedendo: cosa cova sotto la cenere? Non possiamo saperlo e non lo sappiamo, finchè non ci saranno novità tangibili. Intanto da Parma non arrivano buone notizie. Il presidente Tommaso Ghirardi infatti non torna indietro sulla sua decisione di lasciare il Parma. Infatti dice chiaramente sul sito de La Gazzetta dello Sport: «Adesso che ho dato le dimissioni spero che qualcuno compri il Parma. Se mi tolgono i risultati, preferisco restare a casa con la famiglia e dedicarmi ad altro». Il presidente dei ducali ha fatto capire che con le sue dimissioni saranno messi in discussione tutti i piani tecnici futuri, comprese le collaborazioni con le società satelliti. E il Gubbio è un diretto interessato nella vicenda. Molto probabilmente il diesse dei rossoblù Giammarioli dovrà intraprendere altre strade per programmare il calciomercato estivo prossimo.

01 giugno 2014
Ex rossoblù in serie A (e pure uno che era stato scartato). Finale playoff andata: è pari, 1-1

Ex rossoblù che conquistano la serie A. L'Empoli guidato da Maurizio Sarri ha battuto il Pescara e conquista la massima serie diretta insieme al Palermo. In grande spolvero Mario Rui Silva Duarte che ha fornito l'assist del 2-0 a Tavano: il laterale sinistro portoghese aveva giocato a Gubbio in serie B nella stagione 2011-2012. Nella stessa squadra si è contraddistinto Vincent Laurini, terzino destro, francese, ma con origine eugubine: il calciatore era stato in prova a Gubbio, ma fu scartato e quindi non ingaggiato: di conseguenza ha giocato nel Fossombrone, poi a Carpi e dal 2012 ha giocato in B con l'Empoli. Nella stessa partita si è visto un altro ex rossoblù, Federico Di Francesco, tra le fila del Pescara: purtroppo è stato partecipe di un episodio negativo perchè è stato decisivo un suo tocco (autogol) nel vantaggio empolese. Di Francesco era arrivato a Gubbio nell'estate 2013 e poi è stato ceduto a gennaio 2014. Un altro ex rossoblù ha fatto molto bene nella cadetteria: Christian Galano è stato uno dei calciatori trainanti del Bari (ha conquistato un rigore nell'ultimo incontro) che ha appena conquistato i playoff: l'attaccante foggiano ha giocato nel Gubbio nella stagione 2010-2011, l'anno trionfale verso la promozione verso la serie B nell'era magica di Torrente. Questione societaria. Venerdì sera si è riunita la società del Gubbio nella prevista assemblea dei soci. Per ora non cambia nulla rispetto al precedente incontro. Restano in carica solo il presidente Marco Fioriti e il vicepresidente Rodolfo Mencarelli. Non tornano sui loro passi il vicepresidente Sauro Notari (dimissionario con una lettera) e Filippo Barbetti (doveva entrare in società, ma si non è fatto più nulla). Senza considerare che Giancarlo Brugnoni (ex vicepresidente dei rossoblù) è uscito di scena ormai da tempo, nonostante sia proprietario del 25% delle azioni dell'A.S. Gubbio 1910. É previsto un nuovo incontro in società per metà giugno. Pertanto ogni programma per la prossima stagione è bloccato finchè non ci sarà il via libera della società e di conseguenza il diesse Stefano Giammarioli resta in stand by. Intanto si è giocata la finale di andata dei playoff. Il Frosinone pareggia a Lecce per 1-1. In vantaggio i giallorossi al 14' con un tiro da fuori area potente e calibrato di Papini. Pareggio dei frusinati che arriva sempre nel primo tempo (al 30') con un tiro volante di Gori (dopo una sforbiciata di Curiale), deviato in maniera fortuita nella propria rete da Abruzzese. La gara di ritorno si gioca domenica 8 giugno a Frosinone.
Playoff: Finale Andata:
Lecce - Frosinone
1-1
14' Papini (L), 30' Gori (F)

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Gubbio-Verona 1-1
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Gubbio-Torino 1-0
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6 gennaio 2012:
Gubbio-Bari 2-2
Spettatori: 3821

28 gennaio 2012:
Gubbio-Sampdoria 0-0
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Gubbio-Pescara 0-2
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