SERIE C - GIRONE B
34ESIMA GIORNATA
GIO. 28 MARZO 2024
STADIO PIETRO BARBETTI
ORE 20:45

GUBBIO

1

TORRES

0

35ESIMA GIORNATA
DOM. 7 APRILE 2024
STADIO PIETRO BARBETTI
ORE 18:30

SPAL-GUBBIO

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CLASSIFICA
GIRONE B SERIE C
2023-2024

Cesena
Torres
Carrarese
Perugia
Gubbio
Pescara
Arezzo

Pontedera
Lucchese
Juventus Ng
Rimini
Pineto
Sestri Levante
Entella
Spal
Ancona
Vis Pesaro
Recanatese
Olbia
Fermana

83
72
64
59
54
48

47

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41
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38
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36

34
33
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25
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34ESIMA GIORNATA
GIO. 28 MARZO 2024

Ancona
Spal 
sabato

-
-

Arezzo
Juventus Ng 
sabato

-
-

Carrarese
Perugia

1
0

Cesena
Pescara 
sabato

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-

Fermana
Rimini

3
2

Olbia
Sestri Levante sabato

-
-

Pineto
Recanatese
sabato

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Virtus Entella
Pontedera
sabato

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Vis Pesaro
Lucchese

1
3

Marcatori 2023-2024
Serie C - Girone B

Shpendi Cesena
Morra Rimini
Merola Pescara
Spagnoli Ancona
Ruocco Torres
Guerra Juventus Ng
Forte Sestri Levante

20
18
15
12
12
12
12

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Marcatori Gubbio
2023-2024

Udoh
Di Massimo
Spina
Bernardotto
Mercati
Montevago
Bulevardi
Bumbu
Chierico
Corsinelli
Desogus
Di Gianni
Morelli
Galeandro
Pirrello
Rosaia
Tozzuolo

10
9
5
3
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

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35ESIMA GIORNATA
DOM. 7 APRILE 2024

Spal-Gubbio

Juventus Ng-Cesena

Lucchese-Arezzo

Perugia-Olbia

Pescara-Entella

Pontedera-Ancona

Recanatese-Carrarese

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• 31 MAGGIO 2022
Deadline: il nodo allenatore tiene banco. Spalluto: sirene da Pescara tramite la Fiorentina

Siamo alle porte di giugno. Tiene sempre banco la questione allenatore. Tra Torrente e la dirigenza nessun riavvicinamento: il tecnico di Cetara ha posto come essenziale la sostituzione di alcune figure chiave nella struttura tecnico-dirigenziale, tra cui quella del diesse Mignemi, posizione che però non è condivisa dal presidente. Tra l'altro nella data odierna anche il quotidiano 'La Nazione' ha fatto capire che ormai è divorzio con Torrente dove vengono riportate anche qua le parole del patron Sauro Notari: "Una soluzione inaspettata. A malincuore non resta che la soluzione che non mi sarei mai aspettato. La società ha avviato dei sondaggi per cercare un sostituto tra tecnici qualificati della C. Così, fermo restando la conferma del diesse Mignemi, nei prossimi giorni si conoscerà il nuovo staff tecnico". Il candidato numero uno, come già scritto ieri, è Guido Pagliuca, attuale allenatore della Lucchese, per il quale la società eugubina si è già mossa: un approccio già c'è stato, con il tecnico di Cecina che dovrebbe portare con sè i suoi collaboratori Fracassi (il vice) e Guidi (il preparatore atletico). Notizia che ha colto di sorpresa a Lucca. Infatti i colleghi di Gazzettalucchese.it hanno intervistato proprio il presidente dei rossoneri Alessandro Vichi che ha specificato a riguardo: "Sono cascato dalle nuove quando ho letto questa cosa. Il lavoro del nostro allenatore non è passato inosservato. Ma per come lavora Pagliuca ogni giorno per la Lucchese lo vedo integrato nel nostro progetto. Poi ha ancora due anni di contratto con noi, nessun timore che cambi qualcosa". Ecco l'articolo integrale. Sulla vicenda si saprà di più nei prossimi giorni: se il nome sarà Pagliuca, oppure uscirà dal cilindro un nome nuovo a sorpresa. Inaccessibili per motivi di ingaggio, come già iscritto precedentemente, gli allenatori Diana e Braglia. Altrove si parla ancora di Samuele Spalluto che ha ben figurato in questo campionato con la maglia del Gubbio. Una nuova pista lo porta a Pescara. Notizia che è stata scritta dal quotidiano abruzzese 'Il Centro' dove viene dichiarato esplicitamente che il giovane attaccante di proprietà della Fiorentina è un profilo che viene tenuto in forte considerazione perchè il Pescara punta sulla linea verde.    

• 30 MAGGIO 2022
Si pensa già al dopo Torrente: occhi su Pagliuca. Contattato pure Braglia ma ingaggio alto

Il Gubbio pensa già oltre Torrente. La sua uscita di scena sembra inevitabile. Ormai anche i quotidiani locali sono più o meno concordi nel dire che l'avventura del tecnico di Cetara è al capolinea, dove tra l'altro vengono anche riportate le parole del presidente Sauro Notari. "Nei prossimi giorni daremo delle comunicazioni ufficiali per cui è verosimile che, oltre al nome del nuovo allenatore, potrebbe essere ufficializzata la conferma del direttore sportivo Mignemi", riporta virgolettato il "Corriere dell'Umbria'. Pure il quotidiano 'Il Messagero' riporta le parole del patron Notari che hanno lo stesso tenore: "Si va verso all'85-90 per cento al cambio di panchina. Mignemi è intoccabile, di altro possiamo parlare ma il direttore sportivo non si tocca". Due nomi in queste ultimissime ore girano con più insistenza: Piero Braglia e a sorpresa quello di Guido Pagliuca, il più indiziato. La dirigenza rossoblù ha incontrato già entrambi gli allenatori per un colloquio interlocutorio. Come dicevamo, l'ipotesi più credibile è quella che porta a Guido Pagliuca, attuale allenatore della Lucchese, che ha portato sorprendentemente la squadra rossonera ai playoff conquistando l'ottavo posto con un budget di stipendi per il pacchetto dei calciatori pari a 864.637 euro, come si evince dalla tabella che avevamo pubblicato giorni fa che riguardava i salari dei calciatori nel girone (come descritto ampiamente a scorrere nelle nostre news in un precedente articolo). Pagliuca aveva impressionato favorevolmente la società eugubina nelle tre partite contro il Gubbio (playoff compreso). Secondo alcune indiscrezioni, ci sarebbe già un accordo di massima anche con due suoi collaboratori che sono a Lucca: trattasi del vice allenatore Stefano Fracassi e del preparatore atletico Riccardo Guidi. Però c'è da fare una premessa: il tecnico originario di Cecina aveva prolungato il contratto con i rossoneri lo scorso aprile, pertanto è legato con un contratto fino a giugno 2024 con i lucensi. Adesso però si parla che potrebbe esserci un cambio di proprietà a Lucca e quindi la posizione del tecnico è tutta da valutare. Inoltre Pagliuca è sul punto di non farsi sfuggire un'occasione del genere perchè, oltre ad aver allenato la Lucchese, è stato alla guida della panchina della Pianese, Ghivizzano, Borgo a Buggiano, Real Forte Querceta, Imolese e Gavorrano (breve parentesi in C). Moduli prediletti: il 4-3-3 e il 4-3-1-2. Guido Pagliuca viene descritto dai colleghi del sito web Gazzettalucchese.it così: «Pregi tanti: ama un calcio offensivo, sa costruire un rapporto splendido con i calciatori e sa salvaguardarli da pressioni esterne. Durante gli allenamenti è un martello e nelle partite le sue squadre giocano a memoria. I difetti: carattere focoso, sanguigno, fumantino, spesso se la prende con gli arbitri, e a volte anche con i dirigenti della società per cui lavora, per questo che la sua carriera non ha avuto un'impennata». Parlavamo anche di Piero Braglia: la dirigenza ha contattato pure questo profilo molto esperto, ma la società si è trovata di fronte ad un ingaggio alto per uno dei migliori allenatori in circolazione in serie C (basta vedere il curriculum). La trattativa si è bloccata. Pertanto, se Torrente manterrà ferma la posizione di non voler collaborare con alcuni componenti dell'organigramma deciso da Notari, che intende confermare in blocco tutti i suoi collaboratori, prende quota la candidatura di Guido Pagliuca, 46 anni, reduce dall'importante torneo a Lucca.    

• 29 MAGGIO 2022
Malaccari in scadenza: impasse rinnovo. Con l'allenatore al bivio davanti a un... aut aut

Il capitano è in scadenza. Il jolly di centrocampo (impiegato anche come terzino in stagione) Nicola Malaccari è al termine del contratto e il rinnovo è in stallo. Nessuna novità al momento a riguardo, con il calciatore che attende lumi dalla società. In pratica il momento è particolare perchè non si sblocca la situazione Torrente. Il tanto atteso incontro chiarificatore (dopo il primo round avvenuto undici giorni fa che è rimasto in uno stadio interlocutorio) tra l'allenatore e la dirigenza non è stato calendarizzato e così anche la programmazione della nuova stagione stenta a prendere forma. Il presidente Notari con i suoi più stretti collaboratori è impegnato a fare tornare la quadra e ci troviamo nella fase delle riflessioni per risolvere quelle problematiche emerse nei colloqui proprio con il tecnico Vincenzo Torrente. L'allenatore di Cetara, legato da un altro anno di contratto, ha esternato alcune perplessità per continuare a lavorare con la giusta serenità: sotto la lente di ingrandimento ci sarebbe la necessità di rivedere alcuni ruoli chiave dell'assetto tecnico-organizzativo, diesse compreso. Una situazione complessa perchè la gestione richiede collaborazioni che sappiano coniugare competenza e fiducia, dove dovrà essere garantita in maniera assoluta la giusta serenità e il rispetto dei ruoli. In questo momento, insomma, il nodo da sciogliere, è quello di fare una scelta drastica: se si va avanti o no con Torrente, con tutto quello che potrebbe comportare in termini di ricadute proprio sull'assetto organizzativo. D'altro canto girano pure alcuni nomi di probabili sostituti. Una settimana fa avevamo scritto che un nome indiziato era quello di Aimo Diana che dovrebbe lasciare la Reggiana, anche se c'è molta concorrenza. Il motivo era molto semplice: il diesse Mignemi lo aveva avuto già ai tempi della Sicula Leonzio e proprio una decina di giorni fa i due si erano parlati, grazie ai buoni rapporti intercorsi nel recente passato. Chiaro che il nome di Diana è un nome importante: in questa fase di mercato è stato inseguito dall'Avellino, mentre negli ultimi giorni è stato accostato a due squadre di serie B come il Benevento e l'Ascoli. Curiosamente una pista porta proprio verso il club bianconero piceno perchè l'allenatore della prima squadra, Andrea Sottil (ex rossoblù), è balzato in cima alle preferenze per la guida tecnica dell'Udinese. Per il Gubbio torna in auge un nome che è venuto fuori quasi due anni fa: si tratta di Rosario Pergolizzi, palermitano, attualmente alla guida della formazione Primavera dell'Ascoli. Dicevamo, un nome non nuovo perchè nel novembre 2020 (quando Torrente fu messo in discussione) era stata valutata la figura di Pergolizzi come candidato alla sostituzione, come era stato riportato da alcune testate nazionali. Notizia che poi fu smentita dal club rossoblù. Pergolizzi, siciliano, ha allenato in precedenza il Palermo, Ascoli, Pavia, Olbia e all'Empoli nelle giovanili. Siamo ancora nel campo delle ipotesi. Ipotesi e tanti interrogativi in questa prima fase di identificazione delle variabili. Così continuano le riflessioni in casa Gubbio riguardo la scelta di un nuovo allenatore, se sarà addio con Torrente.       

• 26 MAGGIO 2022
Stipendi nel girone: Gubbio dodicesimo (con 1.145.084 euro). Chi vince spende sei milioni 

Documento importante pubblicato. Secondo una grafica diffusa dalla Viterbese, il Gubbio si trova in dodicesima posizione nel girone a livello di stipendi dei calciatori. Il club laziale infatti ha tirato fuori una classifica relativa agli stipendi dei giocatori del campionato appena concluso. Come si può vedere in questo grafico. Da questa slide si è scoperto che il Gubbio ha investito un milione e 145 mila euro in stipendi (precisamente 1.145.084 euro). Pertanto nel differenziale tra la classifica "economica" e quella reale, il Gubbio ha guadagnato cinque posizioni: dato che dimostra che alla conclusione delle ostilità il risultato finale sul terreno di gioco è stato più che soddisfacente. Dando uno sguardo agli altri team, le delusioni maggiori sono la Viterbese (1.999.432 euro di budget speso per fare i playout), ma anche il Teramo (settimo nel girone con 1.886.300 euro di spesa, ma con un risultato che non rispecchia l'investimento economico). Per non parlare di alcune big: il Siena (al quarto posto di spesa con 3.492.238 euro) nemmeno ha disputato i playoff, mentre la Virtus Entella (al primo posto per soldi spesi pari a 6.286.478 euro) non è stata mai competitiva per i primi posti (uscita ai playoff contro il Palermo), per non dire del Pescara (terzo come spesa pari a 4.421.262 euro). Una stagione non proprio al risparmio nemmeno per la Vis Pesaro (out all'ultimo dai playoff) con 1.243.546 euro. Si scopre che la società più virtuosa è incredibilmente l'Ancona Matelica con appena 439.697 euro di spesa in stipendi perchè ha guadagnato ben 14 posizioni dalla classifica economica a quella reale. Una spesa quasi di tre volte inferiore a quella del Gubbio (705.387 euro in meno spesi in stipendi rispetto ai rossoblù). Tra le più virtuose le società di Montevarchi (445.883 euro), Pontedera (632.419 euro) e Grosseto (668.431 euro). Il Modena ha vinto il campionato con una spesa di 6.030.648 euro di stipendi. Questo significa che per vincere il campionato bisogna spendere tanto (a meno che succeda un miracolo sportivo): quando si parla di "serie B" o di "vincere i playoff" bisogna farlo con cognizione di causa. Queste cifre sono state svelate da Marco Arturo Romano, il presidente della Viterbese, in una conferenza stampa dove ha annunciato il suo probabile disimpegno. La tabella in questione in una slide a partire dal minuto quattro su Youtube. Tutti dati che poi saranno valutati nella Gubbio Calcio alla chiusura dei bilanci: l'anno scorso, in data 30 giugno 2021, alla voce 'costi per il personale su salari e stipendi' la cifra è stata di 1.304.293 euro. Ma questa cifra riguardava in toto anche lo staff tecnico e dirigenziale, e tutto quel personale di supporto (e dipendenti) che ruota intorno alla Gubbio Calcio. La cifra di 1.145.084 euro di oggi riguarda solo i salari dei calciatori. É facilmente immaginabile che in toto questa cifra lieviterà (e non di poco) rispetto alla passata annata, viste le spese congrue sostenute. Ma guardando le cifre che girano in serie C, il Gubbio, se vuole migliorare il settimo posto (come è stato enunciato già) dovrà investire spendendo dei soldi se si vuole rispondere alla domanda sulle ambizioni del club. Inoltre dovrà sbagliare il meno possibile gli acquisti più dispendiosi.   

• 24 MAGGIO 2022
Gomez: "Gubbio, ottimo torneo. Bravo Arena. Torrente? Pure con me riconoscenza... zero"

É stato un pezzo di storia importante per la Gubbio Calcio e in carriera ha giocato pure in serie A con la maglia dell'Hellas Verona. Parla con noi Juanito Gomez. A 37 anni, vuole continuare a giocare fino a 40 anni come Ibrahimovic? "Sicuramente ho ancora tanta voglia di continuare a giocare. Vorrei chiudere meglio la carriera perchè questa stagione (con il Legnago ndr) non è andata molto bene. Sento che posso ancora dare parecchio. A Gubbio ero riuscito ad arrivare in doppia cifra un anno fa. Quest'anno invece ho avuto qualche inconveniente. Ho incontrato difficoltà: non ho avuto tanta fiducia dagli allenatori, anche forse per colpa mia. Ho fatto fatica, dai". Differenze dal girone A al girone B? "In realtà ho fatto tutti e tre i gironi. Posso dire che non ho trovato tutte queste differenze. Ho trovato molte squadre giovani in quanto si va alla ricerca dei contributi. Chi riesce a beccare il giovane bravo è avvantaggiato. Poi ci sono quelle squadre di blasone che si trovano in tutti i gironi". Un nome? "La Feralpisalò mi ha impressionato in campionato perchè gioca molto bene. Di nomi di calciatori, non mi sento di dirli". Parliamo del Gubbio, come giudica il suo campionato? "Un settimo posto, molto bene. Gubbio lo segue sempre perchè ho tanti amici. Un pezzo del mio cuore è rimasto sempre a Gubbio, al di là che nell'ultima stagione sono dovuto andare via soprattutto per motivi familiari. C'è il mister, lo staff, dai, sono contento. Arrivare così ai playoff con tutte quelle squadre importanti che c'erano, un peccato solo che non è arrivata la qualificazione contro il Pescara. Ma ho seguito il Gubbio molto volentieri". Un calciatore si può nominare? "Sì, dico che mi è piaciuto tanto l'esterno Arena: mi ha fatto una bellissima impressione". Invece dell'allenatore Torrente cosa pensa? "Il mister ha fatto la storia a Gubbio, ha vinto tanto, inoltre è arrivato due anni fa in un momento di difficoltà e anche in quell'occasione ha fatto bene. Per me conta molto parlare di lui: mi ha permesso di rilanciarmi e mi ha lanciato poi nel calcio che conta". Adesso però sono sorti dei problemi. Torrente ha posto dei paletti, ci sono alcune frizioni, ma la società sembra orientata a sacrificare proprio l'allenatore. Un suo parere? "Se fosse così, non mi stupisce la società. Infatti pure quando sono andato via l'anno scorso a fine stagione sono rimasto molto deluso: l'ultimo giorno quando mi sono visto con il presidente mi disse che ero costato troppo. Boh! Direi che non ho avuto la giusta gratitudine. Dopo 11 gol segnati, riconoscenza zero. Quindi non mi stupirei neanche di tutto quello che sta succedendo. Spero che non vada via il mister, per il bene del Gubbio e di tutti. Di solito non mi piace di parlare di queste cose. Siccome non sono stato trattato benissimo, non mi stupisco affatto". Perciò secondo lei il Gubbio non si deve privare assolutamente di Torrente? "Beh, ci penserei due volte prima di mandare via un allenatore che ha fatto così bene. Per carità gli allenatori o i calciatori passano, però non farei questa scelta insensata e mi dispiacerebbe per la città". In serie A, segnare due gol a Buffon contro la Juventus scudettata, che emozione si prova? "Bello! Quando da bambino sogni di fare il calciatore e arrivi lì... è una bella sensazione. Pensi ai sacrifici che hai fatto e alla famiglia. Ma ricordo tutti i gol che ho segnato perchè si gioca in stadi importanti pieni di gente. Tutto ciò non toglie quello che ho vissuto a Gubbio: da qui è iniziato il calcio vero per me, dalla C2 al campionato vinto a maggio del 2011 verso la serie B. Una gioia immensa perchè in quel momento ho pensato che quello era un grande gruppo di calciatori: dico, c'erano avversarie blasonate come lo Spezia, Cremonese, Hellas Verona, Salernitana, Como, Reggiana, Monza o Alessandria. Ed io lì ho capito che potevo finire nel calcio che conta". Un giudizio attuale sull'Hellas Verona? "Sono soddisfatto perchè diverte, ora con Tudor e prima con Juric. Quando vedo la gente di Verona contenta, è bello e mi fa molto piacere". Sì, ma Gomez ha giocato insieme con Jorginho: "Sì, infatti mi impressionava già all'epoca. Come in serie A mi avevano stupito Tevez alla Juve, Menez al Milan, Mertens al Napoli, per non parlare di Higuain e Toni che erano devastanti. Attualmente cito Scamacca: lo incontrai e allora si vedeva già che aveva dei colpi".

• 23 MAGGIO 2022
Da Sarao ad Arena, quale futuro per i calciatori del Gubbio? Impasse con il caso Torrente

Dopo l'unico incontro tra le parti, ovvero tra il presidente Notari e l'allenatore Torrente, che è avvenuto mercoledì scorso, non ci sono segnali di novità all'orizzonte. Siamo in una fase di stallo. La strada tuttavia sembra delineata: le richieste del tecnico non verranno accolte, mentre si va verso il rinnovo del diesse Mignemi. Salvo clamorosi colpi di scena Torrente lascerà Gubbio: esonero o rescissione consensuale, a meno che nel ritiro estivo si decida di proseguire con il tecnico di Cetara (perchè legato ancora con un contratto per un anno), ma di conseguenza può nascere l'imbarazzo nel gestire i rapporti interni ormai logori. Non è un momento facile per la Gubbio Calcio, nonostante un torneo che tutto sommato è stato più che positivo. Se Torrente è sulla graticola, il rapporto ormai è logoro nella sua totalità, dalla società alla tifoseria, in vista soprattutto di una decisione imprevedibile (fino a pochi mesi fa) perchè potrebbe portare presto ad una clamorosa separazione con l'allenatore. E allora ci si interroga su quale possa essere il futuro perchè, senza un allenatore molto stimato e preparato come Torrente, servirà una figura importante: essere il volto, il simbolo della eugubinità che spesso espone a pressioni che un nuovo tecnico potrebbe faticare a gestire, sfociando in episodi di insofferenza. Ma dalla scelta dell'allenatore si passa successivamente alla scelta dei calciatori. Bisogna capire, per molti, che destino ci sarà: a partite dall'attaccante Fedato (che tornerà alla base, finora in prestito alla Lucchese), ma soprattutto ci sarà da capire che futuro avrà il centravanti Sarao che in questa stagione ha avuto grosse difficoltà per integrarsi nel gioco, negli schemi e nello scacchiere di Torrente. Le normali logiche di mercato vogliono che il centravanti lombardo è un pezzo pregiato nella categoria, ma probabilmente di complessa collocazione. Se il presidente Notari valuterà la possibilità di privarsi del proprio centravanti al termine di questa stagione (con un contratto in scadenza nel giugno 2023), lo potrebbe fare solo a condizioni favorevoli. Tuttavia non è da escludere che, con un nuovo allenatore, Sarao potrebbe restare: così la dirigenza potrebbe indirizzare i suoi sforzi economici altrove. In tal caso spetterà al calciatore risollevarsi e mettere a tacere ogni tipo di critica, dimostrando però stavolta in maglia rossoblù di avere carattere e personalità. Pertanto ci sono tanti nodi da sciogliere e ci sarà molto lavoro da fare da parte del diesse Mignemi (in attesa di rinnovo) perchè, oltre a scegliere un allenatore all'altezza, dovrà risolvere altre situazioni spinose con alcuni calciatori legati ancora con un contratto (vedasi Migliorini). Senza dimenticare della punta Arena, enfant prodige della stagione, che sarà di sicuro uomo mercato: il calciatore siciliano è blindato fino a giugno 2024, per Alessandro e il Gubbio significa essere di fronte al bivio. La società probabilmente rischierà di trovarsi costretta ad accettare una delle numerose offerte che potrebbe permettere di finanziare il mercato. Sarà un'estate particolare.        

• 22 MAGGIO 2022
Ora tutto si complica: Torrente alla porta. La coesistenza difficile con alcuni collaboratori  

Incredibile quanto successo. Ma da queste parti ormai non si scandalizza più nessuno. Venivamo da frasi rassicuranti. Basta leggere alcuni quotidiani regionali. Quando alcuni giorni fa il presidente Sauro Notari diceva: "Ho parlato con il mister, l'ho trovato in grande forma, un Torrente deciso, propositivo, come piace a me". Così riportava giorni fa il 'Corriere dell'Umbria'. Lo stesso scriveva il quotidiano 'La Nazione' con queste parole pronunciate dallo stesso patron rossoblù Notari: "É stato un incontro decisamente positivo, con accordo sostanziale su tutti i fronti. Abbiamo parlato a lungo, esaminato le varie situazioni. Non avevo dubbi, devo essere sincero, data pure la stima profonda, ripagata, con l'allenatore". Quando uno legge queste parole capisce che c'è un solo volere: ovvero l'allenatore non è in discussione, anzi c'è piena fiducia nel proseguire con un tecnico che ha fatto la storia del Gubbio a livello di risultati. Peraltro parole virgolettate, stampate, su carta. Ma le parole non rispecchiano i fatti. Nessun incontro positivo. C'è stato solo un incontro che è rimasto in uno stadio interlocutorio (come avevamo ampiamente scritto in un precedente articolo, un po' fuori dal coro), oltretutto non ha avuto un seguito, come invece 'qualcuno' voleva fare intendere, deviando probabilmente l'attenzione sul succo della questione. La vicenda è molto semplice. Si vuole fare passare il messaggio che tutto funziona alla perfezione, che all'interno della ambiente si respira un'aria pura, schietta, come quando si sta in famiglia. In realtà ci sono dei dissapori irreparabili che ormai covavano da molto tempo. Si tratta di una situazione sfuggita di mano e a quanto pare non esistono margini di riparazione. La faccenda è ben delinetata. L'allenatore Torrente ha dichiarato apertamente al presidente Notari che per andare avanti con il progetto serve coesione, unità di intenti e programmazione, però per farlo esiste un problema di coesistenza: il tecnico ha manifestato senza indugi che non c'è più fiducia verso alcuni collaboratori che a suo dire non hanno remato dalla stessa parte nel momento delle difficoltà. Se tra persone non c'è più fiducia, inutile continuare, la stima deve essere reciproca, altrimenti arrivederci e grazie. Il patron rossoblù ha ascoltato tutti e alla fine sembra avere preso la decisione definitiva. Ovvero dare seguito con l'operato con il diesse Davide Mignemi, quindi si procederà con un rinnovo del contratto (annuale o biennale, non si sanno ancora ad oggi le modalità). Inoltre si proseguirà con i collaboratori del presidente che non sono mai stati in discussione. Mentre il sacrificato di turno sarà il tecnico Torrente che così, nonostante un legame di contratto fino al giugno 2023, dovrà salutare tutti, lasciare un progetto già iniziato e proseguito con successo: ci sono due strade, o sarà esonerato o si arriverà ad una rescissione consensuale con relativa buonuscita. Non è un film, ma la pura realtà. Un film già visto, tra l'altro. Tutto questo era già successo con l'allenatore Magi (con delle modalità e situazioni differenti), pure con il tecnico Galderisi che aveva posto all'epoca delle condizioni ben precise per proseguire il progetto (anche in quel caso, la politica è stata sempre la medesima). Chiaro che adesso la dirigenza si sta prendendo una grande responsabilità. Con l'addio di un tecnico vincente come Torrente, sul quale la piazza nutre una stima innata, si apre tutto un nuovo scenario. Adesso il diesse Mignemi dovrà prendere un allenatore di assoluto valore: va migliorato il settimo posto e si punta ora al salto di categoria. Un indiziato già c'è: il diesse Mignemi, ai tempi della Sicula Leonzio, ha avuto come allenatore Aimo Diana che dovrebbe lasciare la Reggiana, anche se c'è molta concorrenza. É chiaro che ci vuole un nome di spessore per sostituire un nome vincente come Torrente: uno alla Zeman per intenderci.          

• 19 MAGGIO 2022
Che big team: prima a Gubbio e poi il grande salto. Quanti calciatori in categorie superiori

Non tutti diventano subito delle stelle, ma il calcio insegna che non è mai troppo tardi. Gubbio con tanti big. Quanti calciatori sono passati dalle nostre parti e che sono riusciti in carriera a togliersi delle soddisfazioni in serie B e pure nella massima serie. Ci sono diversi calciatori in attività che ancora calcano i campi delle categorie superiori. Stiliamo proprio i nomi sulla base di un ipotetico 4-3-3 che piace molto dalle nostre parti. Partiamo dal guardiano della porta. Eugenio Lamanna difende attualmente la porta del Monza in serie B, che si sta giocando la promozione ai playoff. L'estremo difensore comasco ha giocato pure in serie A per quattro stagioni con il Genoa. In B ha difeso i pali di Bari e Siena. Dopo Gubbio una bella carriera, come per altri. Arriviamo quindi alla difesa con un quartetto di prim'ordine. Terzino destro: Alberto Almici gioca in serie B con la Spal. Pure il difensore bergamasco ha avuto una esperienza in serie A con la maglia dell'Hellas Verona, e dopo Gubbio ha calcato i campi della cadetteria con le casacche di Cremonese, Ascoli, Avellino, Padova e Cesena. Il terzino sinistro non ha bisogno di presentazioni: Mario Rui Silva Duarte che gioca con il Napoli di Spalletti. Il difensore portoghese è da sei stagioni in serie A, nella massima serie, oltre che con i partenopei, ha militato con la Roma e l'Empoli ai tempi di Sarri. Passiamo ai difensori centrali. Un altro calciatore che gioca in serie A: Gianmarco Ferrari indossa la maglia del Sassuolo. Il difensore nativo di Parma ha giocato nella massima serie indossando le casacche di Sampdoria e Crotone. Insieme a lui un altro difensore centrale: Antonio Caracciolo che gioca in serie B con il Pisa. Ma con esperienze nella cadetteria anche con le casacche di Cremonese, Hellas Verona e Brescia. Arriviamo al centrocampo. Presentiamo un trio. Partiamo da Marcel Buchel che gioca con l'Ascoli in serie B. Il centrocampista del Liechtenstein ha giocato anche in serie A con Empoli ed Hellas Verona, mentre nella cadetteria ha giocato pure a Bologna. Arriviamo al fulcro centrale: Alberto Gerbo che gioca con il Cosenza in serie B. Ma in cadetteria ha indossato anche le casacche di Ascoli, Crotone, Foggia e Latina. Concludiamo questo reparto con un esterno offensivo tutto pepe: Federico Di Francesco che gioca in serie A con l'Empoli. Il figlio d'arte (suo padre è Eusebio Di Francesco) ha giocato nella massima serie pure con Spal, Sassuolo e Bologna. Eccoci al tridente d'attacco. Alfredo Donnarumma che ha giocato con la Ternana in serie B. Il calciatore campano ha militato anche in serie A con il Brescia, mentre in B ha giocato con Empoli e Salernitana. Punta centrale: Daniel Ciofani che ha giocato con la Cremonese in B, fresca di promozione. Ma il centravanti abruzzese ha già giocato in serie A con la casacca del Frosinone. Concludiamo con la punta di appoggio e di peso: Andrej Galabinov che è in serie B con la Reggina. La punta bulgara ha giocato in carriera pure in serie A con Genoa e Spezia. Che squadra! Una citazione doverosa anche per un allenatore: Fabio Pecchia, sulla panchina della Cremonese ha vinto il campionato e adesso è in serie A (dove aveva già allenato l'Hellas Verona).         

• 18 MAGGIO 2022
Primo round. Faccia a faccia: Notari e Torrente. Incontro rimasto allo stadio interlocutorio

Primo round. Prima consultazione tra l'allenatore Vincenzo Torrente e il presidente Sauro Notari nel tardo pomeriggio di mercoledì. Si tratta del primo incontro faccia a faccia tra le parti dopo il match di playoff a Pescara. Sono state affrontate tutte le problematiche che si sono verificate principalmente negli ultimi periodi, soprattutto dopo le 'dichiarazioni di insofferenza' espresse pubblicamente dal tecnico di Cetara agli organi di informazione (nella tv locale e in conferenza stampa nel post partita di Pescara). Sotto certi aspetti è stato un colloquio positivo. Una conversazione dove il presidente ha cercato di capire il parere dell'allenatore per poter proseguire assieme un percorso formativo in un ambiente dove deve regnare una sana coesistenza e un'unità di intenti. Non si è parlato di futuro, di progetti a livello tecnico, di acquisti prossimi, oppure della costruzione della nuova squadra. Si è trattato particolarmente di un incontro dove sono stati affrontati tutti quegli aspetti che non vanno perchè principalmente, al momento, occorre ricreare quell'armonia che ad oggi non esiste. Proprio qui è il nodo della questione. Siamo nel momento di una controversia dove la trattativa potrebbe essere lunga e difficile. L'incontro è rimasto allo stadio interlocutorio. Adesso toccherà al presidente Notari prendersi carico della questione, dovrà sentire tutte le campane, ora avrà bisogno di sentire cosa ne pensano le altre persone interessate a partire dallo staff tecnico fino allo staff dirigenziale, ciascuna delle quali avrà l'occasione di rivendicare la propria posizione. Sentire una sola campana, magari quella che suona più forte, è sempre considerato un errore. Questa è una fase molto delicata per il prossimo futuro della Gubbio Calcio perchè si tratta di uno snodo cruciale per porre delle basi per la prossima stagione. Per proseguire un cammino che sia costruttivo, se si vuole migliorare i risultati sportivi conseguiti quest'anno, ogni dettaglio non può essere lasciato al caso. Sono importanti i rapporti interpersonali, definire le competenze di tutte le componenti, la voce degli uni non deve mai superare quella degli altri. Siamo solo al primo round. L'incontro con tutte le forze proseguirà nei prossimi giorni. 

• 17 MAGGIO 2022
Spalluto, richieste dalla B: ne parlano a Firenze. Uomini mercato Cittadino e Bulevardi

Non era difficile immaginarlo. Diventa un uomo mercato. Con i suoi 11 gol in 2009 minuti giocati (nei playoff compresi) si è messo in luce. I numeri in suo favore parlano chiaro: 345 passaggi riusciti (per il 78,5% di precisione), 24 dribbling vinti (pari al 50%), ma soprattutto 369 duelli vinti (dei quali 205 nei duelli aerei), con un'ottima facoltà di arrivare al tiro (con 44 conclusioni in porta e con una precisione pari al 52,5%). Si è mostrato un vero goleador perchè in 11 gol segnati (dei quali 4 di testa), sono avvenuti tutti quanti dentro l'area di rigore. Adesso gli occhi puntati su di lui da parte di società di categoria superiore. Ne stanno già parlando. Viene definito uno dei migliori giocatori viola in prestito fuori da Firenze, tant'è che la Fiorentina avrebbe già deciso (viste le ottime prestazioni del calciatore) di portarlo in ritiro a Moena con la prima squadra allenata da Italiano. Si aggiunge, però, viste le tante richieste, che Spalluto potrebbe fare un'ulteriore stagione di gavetta ma questa volta in serie B, prima di fare il grande salto in maglia viola. Così scrivono esplicitamente da Firenze come riporta il portale web Firenzeviola.it, una notizia battuta due volte dallo stesso sito informativo fiorentino. Insomma, il Gubbio dovrà prendere in considerazione altre strade per sostituirlo adeguatamente. Come di sicuro sarà oggetto di mercato Alessandro Arena che ha ben figurato in questa annata, anche se è blindato con un contratto fino a giugno 2024. Ma nel mirino ci sono anche due centrocampisti. É risaputo che il playmaker Andrea Cittadino piace al Catanzaro, lo volevano a tutti i costi a gennaio (ma la richiesta non fu accolta con la promessa che se ne sarebbe riparlato a giugno). L'estate è alle porte e si parla già che la società calabrese potrebbe tornare alla carica, in attesa della fine dei playoff. D'altronde il calciatore romano ha creato tanti estimatori. Per ultimo basta guardare le dichiarazioni di Paolo Giovannini, diesse uscente dal Pontedera, che andrà ad Arezzo, ha parlato così durante una intervista rilasciata a Gazzettalucchese.it (poi riportata da Tuttoc.com): "Ci sono due calciatori che mi hanno impressionato nel girone: sono Cittadino del Gubbio e Pompetti del Pescara". Possibili sirene anche per Danilo Bulevardi. Sul calciatore siciliano c'era già stato un forte interesse nell'estate scorsa da parte del Cittadella (in B) e della Reggiana, come hanno riportato alcuni portali informativi come 'L'Arena' di Verona e Trivenetogoal.it, perciò visto il campionato positivo disputato può tornare nel mirino dei veneti.           

• 16 MAGGIO 2022
Calma piatta. Silenzio è d'oro ma non in questo caso. Ci si siede e ci si spiega nei clubs

É difficile scrivere di calcio di questi tempi quando si parla di Gubbio. Calma piatta su tutti i fronti. A meno di non prendere per buone tante dicerie o le notizie false che lasciano sempre il tempo che trovano. A maggio si farà poco, pochissimo. Onde evitare voli pindarici. Non sono previsti infatti incontri tra le parti nell'immediato. Non ci sono ancora le idee chiare per il prossimo futuro. Al di là dei contratti in essere. C'è un allenatore che spesso ha avuto la funzione del "parafulmine" che faccia da schermo protettivo. Adesso Torrente si trova in una situazione dove non sa ancora quale programma è previsto per il futuro. Non si sa ancora con quali uomini dovrà lavorare attorno. Infatti in scadenza a giugno va il diesse Mignemi che da più parti lo danno come confermato (lo sapremo da qui a breve), ma c'è da capire se la coesistenza avrà un seguito anche per la prossima stagione. Continua anche il silenzio dalla dirigenza. Dopo il match pareggiato ai playoff a Pescara è calato il silenzio anche tra le parti. Recita un proverbio che il silenzio sia d'oro. Anche se per alcuni in città viene definito il silenzio che sa molto di "fuga". Tutto ciò è un percorso che al momento sembra non avere un senso. Nelle grandi aziende (e il Gubbio lo è) ci si siede e ci si spiega. Ci si guarda in faccia, ci si guarda dritti negli occhi, e poi si guarda cosa è stato sbagliato. C'è una motivazione. Negli ultimi periodi nelle esternazioni di Torrente si è notata una certa insofferenza, che è avvenuta pubblicamente, sia davanti alle telecamere ospite nella tv locale (nello studio di Trg Network), sia a Pescara dopo il match in conferenza stampa davanti ai cronisti abruzzesi. Parole che risuonavano in momenti meno sereni. Però dopo una stagione del genere il tutto faceva presagire che all'interno dell'ambiente del sodalizio rossoblù ci sarebbe stata armonia. Niente di più sbagliato, evidentemente. Ci atteniamo ai fatti. Il presidente Notari, una settimana fa, in diretta tv, è intervenuto telefonicamente parlando durante la trasmissione 'Fuorigioco' condotta da Giacomo Branco: "Le esternazioni di Torrente a Pescara cosa vogliono dire? Devo parlare con due persone. Sono come una mamma che deve mettere d'accordo i suoi figli. Spero che le cose tornino sui binari giusti. Altrimenti cercheremo di prendere la decisione meno indolore possibile". Frasi che creano sufficiente suspense. Un normale tifoso userebbe uno slogan: "Passano gli allenatori, i giocatori, i dirigenti: l'unica cosa che da cento anni resta (e resterà) è la società. É il Gubbio". Sì, ma proprio per questo motivo se si vuole ripartire per fare un campionato ambizioso serve coesione, schiettezza e un ambiente costruttivo per proseguire il cammino e alzare l'asticella.               

• 11 MAGGIO 2022
Focus. La difesa è il miglior attacco. Quest'anno un gol in meno subito rispetto al 2021

Spesso si dice che la miglior difesa è l'attacco. In realtà nel calcio spesso chi vince i campionati usa un'altra affermazione: la difesa è il miglior attacco. Almeno in serie C. Lo ha dimostrato il Sudtirol che ha subito appena 9 reti in campionato (e ha vinto!). La difesa è importante quanto l'attacco, se non di più. Lo dimostrano in numeri, anche in casa Gubbio. Quest'anno la retroguardia eugubina ha subito 44 reti in 38 partite (per una media di 1,16 gol a partita incassati). Diciamo senz'altro che è stato di certo il tallone di Achille di questo Gubbio che spesso e volentieri è caduto in alcuni black out che hanno compromesso diverse gare: non per ultimo il calo di tensione nei playoff contro il Pescara dove si è fatto riprendere nonostante il doppio vantaggio. Rispetto alla passata stagione praticamente non è cambiato nulla (o quasi): 45 gol subiti (+1 rispetto ad oggi) per una media di 1,18 gol a partita. Sono cambiati alcuni interpreti (l'arrivo di Redolfi con l'uscita di Uggè, poi l'arrivo di Migliorini con l'uscita di Ferrini), ma la musica non è cambiata. Curiosamente, nella stagione della pandemia (2019-2020), in media i gol presi addirittura sono meno: 31 gol in 27 partite (media di 1,15 gol a partita). Inoltre nella stagione 2018-2019, dove si sono succeduti come allenatori Sandreani e Galderisi, la difesa rossoblù aveva subito appena un gol in più di oggi (45) e alla pari della passata stagione (media di 1,18 gol a partita). Basta guardare il nostro grafico completo e molto dettagliato. Guarda caso quando si è vinto la retroguardia era granitica. Con Torrente in panchina, nella cavalcata verso la serie B nella stagione 2010-2011, il Gubbio aveva subito appena 31 gol in 34 partite (media di 0,91 gol a partita). Andando più a fondo, nei dettagli, nella stagione precedente, in Seconda Divisione, quando i rossoblù vinsero il campionato tramite i playoff a San Marino, si fece ancora meglio: appena 27 gol subiti in 34 gare, per una media invidiabile di 0,79 gol a partita. Perciò, per la 'costruzione' della squadra del prossimo anno, se si vuole fare davvero meglio (come si è espresso il presidente Notari tramite i canali ufficiali), gli addetti ai lavori devono tenere conto di certi dati essenziali e fondamentali. Ieri parlavamo dell'attacco (perchè serve un centravanti di proprietà che garantisca la doppia cifra), ma bisogna guardare anche in difesa: occorrono elementi funzionali per un progetto che sia ambizioso e duraturo.  

• 10 MAGGIO 2022
Gubbio: lo stakanovista è Ghidotti. Dilemma: cercasi centravanti in doppia cifra di proprietà

Lo stakanovista. Il portiere Simone Ghidotti è stato il più presente con i rossoblù per minuti giocati: 3420 minuti a difendere la porta dei rossoblù. A seguire il difensore Alex Redolfi: 3374 minuti giocati durante la stagione. Al terzo posto la rivelazione: Alessandro Arena con 2886 minuti giocati. Al quarto posto il difensore Andrea Signorini con 2623 minuti. Al quinto posto il playmaker Andrea Cittadino con 2612 minuti. A livello di presenze al primo posto troviamo a pari merito Redolfi e Arena (39), seguiti da Ghidotti (38), a scendere Bulevardi, Sarao e Sainz Maza a pari merito (35). I migliori marcatori: sul trono Spalluto con 11 reti, a seguire Cittadino (6). Lo stesso Cittadino è il principale protagonista come assist-man (10), segue Arena (8). Da queste statistiche si arriva ad una considerazione che dovrà fare molto riflettere la dirigenza rossoblu in vista della 'costruzione' per il prossimo campionato. Da anni ormai manca un centravanti che può spostare gli equilibri di un torneo. Quest'anno si era puntato molto sull'arrivo di Manuel Sarao ma il calciatore lombardo ha deluso le attese (probabilmente non per colpa sua perchè forse poco funzionale al gioco di Torrente): a segno solamente in quattro circostanze e praticamente nel girone di ritorno ha giocato solo sette partite da titolare (Fermana, Entella, Grosseto, Olbia, Carrarese, Siena e Montevarchi). Il suo posto è stato preso da Samuele Spalluto, che è esploso, segnando 11 reti in stagione: però a giugno è destinato alla case madre, la Fiorentina, proprietaria del cartellino, che con tutta probabilità lo girerà altrove. In pratica sulla carta sembrava un investimento redditizio quello di Sarao, ma sul campo non ha rispecchiato le previsioni, come è avvenuto con un altro investimento importante, ci riferiamo al difensore Marco Migliorini. In pratica questa mancanza è stata attutita dalla performance di alcuni giovani (vedi Arena o Spalluto) che hanno reso oltre le prospettive. Le ciambelle talvolta non vengono con il buco, nel calcio può accadere. Ma nel recente passato non è andata proprio meglio. Nella passata stagione ci aveva pensato Juanito Gomez a segnare 11 reti. Per rivedere un calciatore in doppia cifra poi bisogna tornare alla stagione 2017-2018 con Ettore Marchi che aveva segnato 13 reti in campionato. L'anno prima il cannoniere è stato Daniele Ferretti con 12 reti realizzate. Stiamo parlando di calciatori di proprietà, per intenderci. Un attaccante in doppia cifra ci era arrivato anche Andrej Galabinov (12 gol) nel 2012-2013, ma era di proprietà del Livorno. Un centravanti che segna può fare la differenza: basta ricordare le 18 reti realizzate nel 2010-2011 da Juanito Gomez nell'annata della magica cavalcata verso la serie B. L'anno prima, la stagione in cui il Gubbio vinse i playoff nel 2010 a San Marino, in squadra c'era Alessandro Marotta che segnò a ripetizione in campionato: 20 reti nella regular season, resta un record.  

• 09 MAGGIO 2022
Notari: "Il prossimo anno... per fare ancora meglio. Orgoglioso del risultato, un bravo a tutti"

Campionato finito, playoff archiviati. Parla il patron dei rossoblù Sauro Notari: "Siamo orgogliosi dei risultati sportivi ottenuti in questa stagione: abbiamo centrato gli obiettivi che ci eravamo prefissati, i playoff, ottenuti in anticipo rispetto alla fine del campionato. Abbiamo vinto il primo turno e abbiamo sfiorato la qualificazione alla fase nazionale pareggiando sul campo di Pescara. Il merito di questi risultati è della squadra, del mister, del direttore sportivo, di tutta la dirigenza e dello staff. Per noi questo rappresenta un punto di partenza, non certo un punto di arrivo. Ora ci metteremo subito al lavoro per programmare la prossima stagione e definire tutti gli aspetti necessari per provare a fare ancora meglio il prossimo anno. Non sarà sicuramente facile ma faremo di tutto per regalare altre soddisfazioni ai nostri tifosi e alla città". Questo è quanto dichiara il presidente dell'A.S. Gubbio 1910 tramite gli organi ufficiali dell'ufficio stampa della società. Pertanto si attendono quali potranno essere le mosse del prossimo futuro: esistono tanti nodi da sciogliere, come abbiamo scritto nei precedenti articoli. Visto che si parla di futuro, c'è una prima volta. Due club promossi in serie C che potrebbero giocare nel girone del Gubbio. Il San Donato Tavarnelle (società nata nel 2006 dalla unione di due società nel comune di Tavarnelle, Ac San Donato e Ac Libertas Tavarnelle), dopo un duello con il Poggibonsi (avversaria storica del Gubbio), vincendo a Civita Castellana per 1-0 ha staccato il pass per il professionismo. La squadra toscana è allenata da Paolo Indiani, ex tecnico di Pistoiese, Pontedera, Lucchese, Pisa, Foligno, Sangiovannese, Grosseto, Crotone e Massese. Tavarnelle Val di Pesa è un comune che conta poco più di 7mila abitanti nella provincia di Firenze. Storico è stato pure il traguardo della Recanatese, vincitrice del girone F di serie D davanti al Trastevere e Tolentino. É stata decisiva la vittoria per 3-0 in casa della Matese, dove è andato a segno Alessandro Sbaffo. E proprio l'ex fantasista dei rossoblù, vero trascinatore dei leopardiani, ha segnato 22 reti in campionato ed è il capocannoniere del girone. Nella formazione giallorossa giocano tra l'altro altri due calciatori ex rossoblù: Daniele Ferretti e Matteo Minnozzi. Anche qui un allenatore navigato per la promozione: il trainer è Giovanni Pagliari, ex tecnico di Ancona, L'Aquila, Perugia, Monza, Foligno, Carrarese, Vis Pesaro, Frosinone e Maceratese; una parentesi da vice allenatore in serie A con l'Udinese guidata da Luigi De Canio. Recanati, città di poco più di 21mila abitanti, celebra un traguardo che mancava dal 1947-1948.

• 07 MAGGIO 2022
É caccia ai pezzi pregiati. Sirene dalla B per Arena. Dilemma futuro di Spalluto e Cittadino

É caccia ai pezzi pregiati. Sirene dalla B per Alessandro Arena. É notizia infatti di queste ultime ore che sul giovane attaccante siciliano arrivato in estate dal Messina senza particolari squilli di tromba, si è concentrato il Vicenza che ha provato a sondare il calciatore già da tempo. Sulle tribune dello stadio Adriatico di Pescara, durante il match playoff dei delfini contro il Gubbio, era presente il diesse dei biancorossi, Federico Balzaretti, tra l'altro ex difensore di Palermo, Fiorentina, Juventus e Torino, e nella Roma è stato sia calciatore che dirigente. La sua presenza non è di certo passata inosservata e il calciatore sotto osservazione era appunto Arena che tra l'altro è stato protagonista sul secondo gol di Spalluto con quella splendida azione in ripartenza sulla fascia (e poi assist al bacio per il centravanti pugliese). Chiaro che, prima di fare ulteriori discorsi, il Vicenza adesso si deve salvare perchè dovrà disputare i playout con il Cosenza. Ma l'interesse è concreto e quindi non sarà facile trattenerlo in maglia rossoblù, nonostante un contratto che lo blinda fino a giugno 2024. Anche perchè da questa cessione sono soldi che il patron Notari è certo di poter incassare, ma non alle cifre esorbitanti che qualcuno vuole fare credere. D'altronde il Gubbio rischia di perdere il prossimo giugno anche l'altra rivelazione del torneo: l'attaccante Samuele Spalluto che ha realizzato 11 reti (tra campionato e i playoff) divenendo il cannoniere dei rossoblù stagionale, a pari merito di Juanito Gomez nella passata stagione (anch'egli in gol per 11 volte): il calciatore è di proprietà della Fiorentina, tornerà in prestito ai viola e molto probabilmente lo girerà in cadetteria. Si dovrà valutare la posizione del playmaker Andrea Cittadino perchè non bisogna dimenticarselo che nel mercato invernale il Catanzaro si era fatto sotto per volerlo a tutti i costi, ma in quell'occasione il patron Notari non ha voluto privarsi di un calciatore che è stato fondamentale per la conquista dei playoff, visto che proprio in quella sessione di mercato il Gubbio ha dovuto privarsi del laterale Shady Oukhadda che venne ceduto al Modena. Però adesso il campionato è finito e quindi il Catanzaro potrebbe tornare alla carica, anche se il mediano romano è sotto contratto con i rossoblù fino a giugno 2023. Girano anche delle voci di un possibile interesse del Pescara verso il tecnico Vincenzo Torrente, anche se dal capoluogo abruzzese ci fanno sapere che il presidente Sebastiani vuole confermare Zauri, inoltre c'è una trattativa per cedere la società, perciò le carte in tavola sono mutevoli. C'è chi parla anche di un possibile approdo di Torrente nel Genoa se dovesse retrocedere in B: per il tecnico di Cetara (ma ormai ligure di adozione oltre che una grande bandiera genoana) sarebbe il coronamento di un sogno, tuttavia per ora stiamo parlando di una ipotesi remota, affascinante ma sembra meno percorribile. Per il momento Torrente è legato con il Gubbio per un altro anno di contratto (fino a giugno 2023), inoltre a breve si dovrà incontrare con il presidente per programmare seriamente il futuro. In scadenza di contratto invece andrà a giugno il diesse Davide Carmelo Mignemi: la proprietà rossoblù dovrà sciogliere a breve anche questo nodo perchè si parla di un ruolo molto delicato.     

• 05 MAGGIO 2022
Focus. In ogni modo... annata rilevante. Il futuro è adesso. Situazione contratti: il resoconto

É finita. La stagione va in archivio dopo il pareggio di Pescara dopo che il Gubbio esce dai playoff da imbattuta. É finita dove è cominciata, ovvero con quella sensazione che il Gubbio sia in grado anche di divertire, di praticare un bel gioco, e che magari difetti nella fase difensiva dove i gol spesso si sono presi per cali di tensione e a conti fatti hanno finito per decidere l'eliminazione dei rossoblù, oltre alla qualità espressa dai singoli calciatori del Pescara nella ripresa. Dopo anni di frustazioni, di illusioni, in questo campionato i rossoblù hanno mostrato di potersela giocare con tutti. Ma è altrettanto chiaro, però, che a partire da adesso va alzata l'asticella. Perchè bisogna dire le cose fino in fondo: qualcuno già si era illuso in città (e qualcuno anche a livello dirigenziale) che il Gubbio poteva arrivare fino alla finale nei playoff e porterli vincere. Qualcuno forse non si rende conto di cosa stiamo parlando: altre otto partite da giocare da qui alla fine nei playoff dove le variabili incontrollate sono consistenti. 'La presunzione può gonfiare un uomo, ma non lo farà mai volare': calza proprio a pennello questo aforismo citato dallo scrittore londinese John Ruskin. Quindi va rimarcato che è stata una stagione molto positiva, ma guai fare dei voli pindarici. Pertanto adesso è il momento di costruire e capire che va fatto un salto di qualità se si vuole ambire veramente al salto di categoria nella prossima stagione: perchè è di questo che qualcuno parla, ma non contano le chiacchiere (ce ne sono state anche troppe), ma conta una ponderata e seria programmazione. Il futuro è adesso. Vediamo perciò la situazione contrattuale. Sotto contratto per un altro anno ci sono i difensori Lamanna, Migliorini, Tazzer, Signorini e Redolfi, i centrocampisti Cittadino, Bulevardi e Sainz Maza, in più gli attaccanti Arena (contratto fino a giugno 2024), Sarao e Mangni. In prestito, quindi sulla carta sono sulla via di partenza, ci sono il portiere Ghidotti (Fiorentina) e Meneghetti (Spal), i difensori Aurelio (Sassuolo), Righetti (Perugia) e Bonini (Entella), il centrocampista Di Noia (Perugia), gli attaccanti Fantacci (Empoli), Spalluto (Fiorentina) e D'Amico (Sampdoria). In scadenza di contratto invece vanno sia il terzino Formiconi sia il capitano Malaccari. Situazione diversa per il centrocampista Francofonte: era in prestito dalla Sampdoria, ma con una clausola sul contratto con l'obbligo di riscatto per il Gubbio a fine stagione. Infine torna alla base l'attaccante Fedato che si trovava in questa stagione in prestito alla Lucchese. Insomma da questo momento in avanti si capirà meglio quali saranno gli obbiettivi per il futuro, mettendo però a tacere alcune ruggini interne. Gli addetti ai lavori avranno tutto il tempo di osservare e trarre le doverose considerazioni. Se ci sono le possibilità che il Gubbio possa fare una squadra ancora più competitiva di quest'anno, ma sotto questo punto di vista dipenderà molto anche da eventuali nuove risorse economiche.       

• 04 MAGGIO 2022
Torrente: "Amarezza, ma loro che qualità". Zauri: "Mai mollato". Le foto di Pescara-Gubbio

Gubbio, amaro in bocca. Soprattutto perchè si è trovato in vantaggio per 2-0 con le reti di Formiconi e Spalluto. Pompetti segnando ha rimesso in discussione tutto. Poi nella ripresa è uscita fuori tutta la qualità del Pescara che ha trovato il pareggio con Pontisso e conquista la qualificazione nonostante l'espulsione di D'Ursi. Le parole del trainer Vincenzo Torrente: "Forse l'epilogo è giusto, anche se con più di attenzione dovevamo gestire meglio il doppio vantaggio. La svolta, il gol di Pompetti. Purtroppo questo è stato il nostro problema di tutta la stagione. Questi cali di tensione, immediati. Ma proprio lì è cambiato tutto perchè di conseguenza è venuta fuori la qualità del Pescara. Il gol del raddoppio di Pontisso è stato davvero un bellissimo gol. Grande qualità dalla cintola in sù dei biancazzurri e la qualità dei singoli ha fatto la differenza. Noi ce la siamo giocata fino alla fine, ma ripeto c'è rammarico per la gestione". Un giornalista di Pescara rimarca in conferenza che a Gubbio succedono delle cose particolari fuori dal campo e che l'allenatore adesso vuole cercare la quadra. Torrente risponde così: "Sì, sono successe delle cose... chiarirò con il presidente. Niente di grave, però è chiaro che sono cose che non mi sono piaciute. Quando ci sarà l'occasione ne parleremo sicuramente e dovrà essere chiarita questa situazione. Se sono accostato in futuro al Pescara? Ma che dire, mi fa piacere. Già tempo fa avevo avuto un incontro con Repetto, trovammo l'accordo, ma poi non si fece nulla alcuni anni fa". Il gol qualificazione segnato è di Simone Pontisso che dice: "Un passaggio del turno che ci meritiamo. Contento per il gol, un grazie al grande assist di D'Ursi". L'allenatore dei biancazzurri Luciano Zauri: "Squadra con qualità tecniche importanti e stavolta si è vista la nostra compattezza. In avvio ci è mancata attenzione ma abbiamo lottato e non abbiamo mai mollato quando ci trovavamo sotto, abbiamo saputo soffrire anche in dieci uomini. Siamo una squadra forte, ma facciamo troppi errori e si è visto nel primo tempo. L'impiego nella ripresa di Ferrari? É subentrato e avete visto che grande partita ha fatto". Le immagini di Pescara e Gubbio. Fotoservizio di Massimo Mucciante.

• 04 MAGGIO 2022
A Pescara da 0-2 a 2-2. Formiconi e Spalluto illudono, poi esce tutta la qualità dei delfini

Pescara contro Gubbio. Il trainer Torrente opta per il 4-3-3: si rivede Malaccari mezzala, torna come terzino Bonini, Bulevardi va in panchina. La cronaca. Al 7' entra in area pericolosamente Cernigoi e prova il tiro di destro, ma viene murato Redolfi che devia la sfera sul fondo. All 11' ci prova Arena con un sinistro radente dai venti metri, Sorrentino si distende in tuffo e si salva in angolo. Proprio dal corner il Gubbio passa in vantaggio (12'): Cittadino pennella in area la sfera con Formiconi che viene lasciato solo e di destro insacca la sfera a fil di palo lasciando Sorrentino impietrito. Al 14' arriva la risposta di Pontisso che prova il tiro di sinistro dal limite angolato, ma Ghidotti è reattivo e in tuffo si salva in angolo. Al 18' Clemenza scambia in area con Pontisso, con quest'ultimo che prova il tiro di sinistro ma la palla sorvola di poco sopra la traversa. Al 25' occasione ghiotta locale: Pompetti crossa in area dove Cernigoi prova il tiro deviato da Di Noia, in agguato c'è Clemenza che manca un rigore in movimento ciccando il pallone che si perde sul fondo. Al 28' va via in contropiede Mangni che si porta al limite e prova il tiro di sinistro radente, ma Sorrentino riesce a respingere in tuffo la sfera. Al 31' un tiro di sinistro fulmineo di De Risio dal limite sfiora di poco la traversa. Al 37' corner pennellato in area da De Risio dove svetta di testa Veroli: la palla lambisce il palo alla sinistra del portiere. Ma al 42' il Gubbio raddoppia: va via sulla sinistra Arena che salta Drudi a centrocampo, corre sulla fascia, poi alza la testa e serve in mezzo per l'accorrente Spalluto che elude la sorveglianza di Veroli e di piatto destro insacca la sfera a fil di palo. Ma due minuti più tardi segna il Pescara (42'): uno scambio in velocità tra Clemenza e Cernigoi che serve al limite Pompetti che fa partire un sinistro radente al volo che sorprende Ghidotti e la palla si insacca in rete. Ancora Pescara (al 45') quando Clemenza carica il sinistro dal limite che costringe Ghidotti a salvarsi a mano aperta in volo plastico. La ripresa. Al 3' il neo entrato Nzita da sinistra serve in mezzo Pontisso che calcia dal limite, Ghidotti è attento e para a terra. Al 5' scambio in velocità tra Pontisso, Cernigoi e Clemenza, con quest'ultimo che calcia al volo di destro e mette i brividi perchè la palla si infrange sull'esterno della rete. Al 10' cross da destra di Formiconi in area dove Mangni prova la girata volante di sinistro, ma schiaccia troppo la palla che sbatte per terra e si alza sopra la traversa. Al 20' recriminazioni dei locali per un gol annullato a Memushaj ma l'arbitro fischia un fallo di braccio di Clemenza, tra le proteste dei biancazzurri. Al 22' lo stesso Memushaj calcia direttamente in porta una punizione dai venti metri, con un destro che sfiora il palo. Così si arriva al 24' e il Pescara pareggia: Pontisso, dal limite, fa partire un destro preciso radente che si insacca a giro nell'angolino basso. Al 27' però il Pescara rimane in dieci perchè D'Ursi calcia lontano il pallone per proteste e riceve il secondo cartellino giallo (e seguente cartellino rosso). Al 33' ci prova Clemenza con un tiro a girare che sfiora il palo. Al 38' un pregevole colpo di tacco di Ferrari libera al limite Memushaj che prova il tiro di destro al volo, ma Ghidotti in tuffo si salva in angolo.               
Tabellino: Pescara - Gubbio (2-2):
Pescara (4-3-2-1): Sorrentino; Zappella, 
Drudi (43' pt Illanes), Ingrosso, Veroli (1' st Nzita); Pompetti, De Risio (18' st Memushaj), Pontisso (32' st Cancellotti); Clemenza, D'Ursi; Cernigoi (18' st Ferrari). A disp.: Iacobucci, Di Gennaro, Ierardi, Diambo, Chiarella, Delle Monache, Rauti. All.: Zauri.
Gubbio (4-3-3): Ghidotti; Formiconi, Signorini, Redolfi, Bonini (32' st Righetti); Malaccari (32' st Sarao), Cittadino (13' st Bulevardi), Di Noia; Arena, Spalluto, Mangni (23' st D'Amico). A disp.: Meneghetti, Sergiacomi, Migliorini, Tazzer, Lamanna, Francofonte, Sainz Maza, Fantacci. All.: Torrente.
Arbitro: Cascone di Nocera Inferiore (Galimberti e Conti di Seregno); quarto uomo: Petrella di Viterbo.
Reti: 12' pt Formiconi (G), 42' pt Spalluto (G), 44' pt Pompetti (P), 24' st Pontisso (P).
Espulso: 27' st D'Ursi (P) per doppia ammonizione per proteste. Ammoniti: Veroli (P), Pontisso (P), Bulevardi (G), Memushaj (P), Signorini (G), Zappella (P). Angoli: 5-1. Recupero: 3' pt; 6' st. Spettatori: 2564 (di cui 51 da Gubbio).

• 03 MAGGIO 2022
Gubbio a Pescara. Torrente chiede personalità. E quel precedente con la squadra monstre

Gubbio nella tana del Pescara. Il tecnico Vincenzo Torrente parla così prima della partenza in terra adriatica: "Abbiamo solo un risultato. Il Pescara era favorito tra altre cinque avversarie in campionato, secondo me è a pari livello come valori di Modena e Reggiana. Partita stimolante, che si gioca in uno stadio bello, però noi proviamo a batterli. Tutti a disposizione, questo per noi è importante. Adesso sarà fondamentale giocare con personalità in uno stadio del genere e per battere il Pescara ora ci vuole coraggio. Con la Lucchese abbiamo meritato il passaggio del turno, niente altro da dire. Cosa temo soprattutto del Pescara? La qualità nei singoli e l'esperienza, tuttavia è anche una squadra che dietro subisce tanto, perciò dovremo sfruttare gli spazi che ci saranno concessi. In questa partita saranno importanti i dettagli oltre che le giocate del singolo. Già abbiamo raggiunto un traguardo storico, ed ora ce la metteremo tutta per arrivare ai playoff nazionali di serie C". Molto probabile la conferma del 4-3-3. Possibile undici. Ghidotti in porta. Difesa con Formiconi, Signorini, Redolfi e Bonini. Centrocampo con Malaccari (o Bulevardi), Cittadino e Di Noia. Di punta il tridente Arena, Spalluto e D'Amico (sarà ballottaggio con Mangni). Convocati in ventitrè: Ghidotti, Sergiacomi, Meneghetti, Formiconi, Bonini, Redolfi, Migliorini, Signorini, Tazzer, Lamanna, Righetti, Cittadino, Francofonte, Malaccari, Sainz Maza, Bulevardi, Di Noia, Fantacci, Sarao, Spalluto, D'Amico, Arena e Mangni. In casa Pescara c'è un po' di dissapore. Il presidente biancazzurro Daniele Sebastiani è stato molto diretto contro la sua squadra dalle colonne del 'Corriere dello Sport' di oggi: "Pescara svegliati. Contro il Gubbio voglio vedere di più, corriamo poco e male". Insomma il clima non è per niente sereno. In campionato a Pescara la partita finì 3-1 in favore dei locali con le reti di Ierardi, Clemenza e Ferrari per i delfini, per i rossoblù a segno Spalluto di testa. Mentre si ricorda un precedente in serie B nella stagione 2011-2012, la squadra monstre guidata da Zeman dove tra i biancazzurri giocavano calciatori del calibro di Immobile (fece un eurogol), Insigne e Verratti. Proprio a Pescara gli adriatici si imposero per 2-1 con la rete iniziale di Balzano e poi seguente pareggio di Graffredi su rigore (nell'occasione venne espulso anche Capuano). Venne fuori un Pescara dirompente in dieci uomini che riuscì a vincere il match grazie alle sfuriate in attacco di un Insigne inarrestabile e Immobile indovinò l'angolino lontano da posizione impossibile.

• 01 MAGGIO 2022
Arena: "Io...". Torrente: "Saputo gestire". Pagliuca: "Ingiusto". Le foto di Gubbio-Lucchese

Gubbio batte Lucchese al fotofinish con la rete di Arena. Passaggio del primo turno dei playoff. Ora mercoledì si giocherà a Pescara. Torrente raggiunge un record nell'era Notari presidente con questa qualificazione al secondo round dei playoff (Magi nel 2017 venne sconfitto al primo turno dalla Samb in casa per 3-2). Il tecnico di Cetara così stabilisce un nuovo primato come quelli ottenuti nell'era Fioriti con due campionati vinti, uno ai playoff (nel 2010) ed uno con la conquista della serie B (2011). Le parole del tecnico Vincenzo Torrente dopo questa vittoria: "Mi fa molto piacere avere battuto un altro record. É stata una partita difficile. Abbiamo trovato una Lucchese aggressiva, noi un passo indietro a livello di gioco ma abbiamo saputo soffrire. É la prima volta che siamo stati bravi a gestire la gara. Ci serviva più personalità e più ruotazione della palla nel primo tempo, nella ripresa siamo andati un po' meglio. La spensieratezza dei giovani bravi ci hanno permesso di saltare questo ostacolo: bene quando è entrato D'Amico, pure nel gol che poi ha segnato Arena. La certezza di passare il turno c'è stata proprio durante questo gol: è stata una partita che poteva essere compromessa. Quello che contava era il risultato, c'era infatti un po' di ansia perchè avevamo a disposizione due risultati su tre. Adesso invece dobbiamo solo vincere a Pescara, perciò dovremo giocare con intelligenza e osare senz'altro di più. Di solito con le squadre di questo spessore ci siamo comportati bene durante il campionato. Infine un grazie davvero grande ai tifosi per l'omaggio: mi è stato regalato un quadro di Sant'Ubaldo, ed io sono molto devoto". Le frasi di Alessandro Arena: "Felice per la vittoria. Cerco di fare il mio, il mister mi chiede di buttarla dentro più spesso. Nel gol ho visto che il portiere si era buttato, perciò ho cercato di sorprenderlo facendo passare la palla tra la mano e la gamba. Il primo tempo abbiamo sofferto tanto, poi ci siamo sistemati e abbiamo giocato meglio, ma la Lucchese ci aveva messo in difficoltà. A Pescara? Sarà una bella partita, ottima squadra, ma noi in campionato li abbiamo messi in difficoltà e sappiamo i nostri valori". Mastica amaro il tecnico rossonero Guido Pagliuca: "In campo una sola squadra, un risultato che ci penalizza molto. Abbiamo giocato bene, creato tanto ma concretizzato poco. Il Gubbio ha giocato in contropiede, a dir la verità non mi sarei aspettato un Gubbio così attendista. I nostri tifosi sono stati splendidi e in questa partita lo hanno visto tutti. Dispiace soprattutto per loro non avergli regalato questa soddisfazione". Ecco le immagini di Gubbio e Lucchese. Fotoservizio a cura di Simone Grilli.

• 01 MAGGIO 2022
Gubbio, 1-0 alla Lucchese al fotofinish. Arena segna al 92' e si va avanti ai playoff

Gubbio contro Lucchese. Il tecnico Torrente schiera il 4-3-3 con la sorpresa Malaccari schierato come terzino sinistro. La cronaca. Al 2' va via sulla destra Formiconi e crossa in area, si avventa Arena che ci prova con una mezza sforbiciata ma cicca il pallone da posizione favorevole. Al 13' c'è un corner pennellato in area da Ruggiero, colpo di testa di Minala che schiaccia in porta ma la palla termina sul fondo. Al 21' lancio in profondità pdi Ruggiero per Belloni che prova il tiro di destro, palla che termina a lato. Al 23' ci prova Collodel con una rasoiata dai venti metri con la palla che sfiora la traversa. Al 28' pericolo: una azione insistita con Ruggiero che serve sulla sinistra in area Tumbarello che calcia di sinistro, para da terra Ghidotti, sulla respinta ci riprova di destro lo stesso Tumbarello, ma Ghidotti si ripete in tuffo salvandosi in angolo. Al 44' affondo sulla destra di Arena che crossa in area dove sbuca sul filo del fuorigioco Redolfi che calcia al volo di destro con la palla che scheggia la parte alta della traversa. La ripresa. Al 20' grande pericolo quando Collodel lancia in area Corsinelli che salta Redolfi con un pallonetto e prova il tiro di sinistro, Ghidotti è prodigioso e salva tutto in volo plastico con la mano aperta. Al 30' occasione rossoblù quando Arena serve davanti alla porta Spalluto che prova il tocco sotto, ma Coletta in uscita compie il miracolo respingendo la sfera. Al 39' pericolo: cross da destra del solito Corsinelli, Nanni si gira in area e sfiora il palo. Al 44' è lesto Arena in area, tiro di destro, para a terra Coletta. Al 47' in contropiede va via D'Amico e serve al limite Arena che con un tocco di sinistro dal limite stavolta fredda Coletta in uscita. Così il Gubbio vince e passa il turno.
Tabellino: Gubbio - Lucchese (1-0):
Gubbio (4-3-3): Ghidotti; Formiconi, Signorini, Redolfi, Malaccari (35' st Bonini); Bulevardi (35' st Sarao), Cittadino (43' st Sainz Maza), Di Noia; Mangni (13' st D'Amico), Spalluto (35' st Francofonte), Arena. A disp.: Meneghetti, Sergiacomi, Tazzer, Lamanna, Righetti, Fantacci. All.: Torrente.
Lucchese (4-3-1-2): Coletta; Corsinelli, Bachini,
Bellich, Nannini; Collodel, Minala (31' st Gibilterra), Tumbarello (22' st Visconti); Ruggiero (31' st Ubaldi); Semprini (13' st Nanni), Belloni. A disp.: Cucchietti, Papini, Picchi, Rodriguez, Quirini, Frigerio, Brandi, Baldan. All.: Pagliuca.
Arbitro: Collu di Cagliari (Porcheddu di Oristano e Tempestilli di Roma 2); quarto uomo: Giaccaglia di Jesi.
Rete: 47' st Arena (G).
Ammoniti: allenatore Pagliuca (L), Collodel (L), Signorini (G), Malaccari (G), Gibilterra (L), allenatore Torrente (G). Angoli: 1-2. Recupero: 1' pt; 5' st. Spettatori: 1767 (di cui 610 da Lucca).
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Anno 2011-2012 Serie B:

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1 ottobre 2011:

Gubbio-Verona 1-1
Spettatori: 3911

24 ottobre 2011:
Gubbio-Torino 1-0
Spettatori: 4173

6 gennaio 2012:
Gubbio-Bari 2-2
Spettatori: 3821

28 gennaio 2012:
Gubbio-Sampdoria 0-0
Spettatori: 3977

28 aprile 2012:
Gubbio-Pescara 0-2
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