MERCATO 2024-2025
Gubbio nel girone B in serie C

ACQUISTI:

Venturi (p) Casertana
D'Ursi (a) Crotone
David (d) Cesena
Proietti (c) Ternana
TRATTATIVE:
Piccinini (d) Sassuolo
Pieraccini (d) Cesena
Ferrante (a) Ternana
Iaccarino (c) Napoli
Iori (a) Arezzo

CONFERMATI A CONTRATTO:

Morelli (d)
Corsinelli (d)
Pirrello (d)
Tozzuolo (d)
Signorini (d)
Mercadante (d)
Rosaia (c)
Di Massimo (a)
CESSIONI:
Udoh (a) Trapani
Bumbu (c) Altamura
Casolari (a) Cittadella
Desogus (a) Cittadella
Spina (a) Crotone
Greco (p) Altamura
Vettorel (p) Cosenza

Clicca le immagini rossoblu!

CLASSIFICA FINALE
2023-2024

Cesena
Torres
Carrarese
Perugia
Gubbio
Pescara
Juventus Ng
Arezzo

Pontedera
Rimini
Spal
Lucchese
Pineto
Entella
Sestri Levante
Ancona
Vis Pesaro
Recanatese
Fermana
Olbia

96
75
73
63
59
55
54

53

52
50
49
45
45
45
44

42
39
38

31
26

VERDETTI:
CESENA E CARRARESE IN
SERIE B

VIS PESARO E RECANATESE AI PLAYOUT
FERMANA E OLBIA IN SERIE D

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Risultati Calcio...

38ESIMA GIORNATA
DOM. 23 APRILE 2023

Marcatori 2023-2024
Serie C - Girone B

Shpendi Cesena
Morra Rimini
Merola Pescara
Guerra Juventus Ng

20
19
17
15

Vedi lo stadio Barbetti!

Marcatori Gubbio
2023-2024

Di Massimo
Udoh
Spina
Bernardotto
Chierico

Mercati
Galeandro
Montevago
Bulevardi
Bumbu
Corsinelli
Desogus
Di Gianni
Morelli

Pirrello
Rosaia
Tozzuolo

12
11
5
3
2
2
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1

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31 MARZO 2019
Notari: "Aria pura, ora parlo io...". Galderisi: "Una risposta a tutti". Le foto di Monza-Gubbio

Quel colpaccio che non ti aspetti. Aspetti il colpo del Monza che nel primo tempo ci prova in realtà a più riprese. Cambia tutto nella ripresa, espulso Scaglia. La squadra così prende coraggio e ci pensa Casiraghi a trovare un gol da cineteca. Un tiro liftato di destro che si insacca a fil di palo. Una vittoria che mancava dal 12 febbraio scorso (in trasferta con la Fermana per 1-0). Questa volta l'allenatore Giuseppe Galderisi gongola: "Ci mancava la vittoria. Avevamo buttato via tante partite: qualche volta siamo stati leggeri e così abbiamo preso delle palate. Merito di tutti. Ma io ho sempre creduto nella squadra che a mio avviso è di qualità. Abbiamo dato una vera risposta a tutti. Ai tifosi che domenica scorsa erano arrabbiati, ma soprattutto al presidente che in questa fase stava soffrendo troppo per il nostro andamento. Perciò gli dedico la vittoria. Ne sono orgoglioso. E dire che per questa partita ho dovuto cambiare assetto tattico per via di alcune defezioni. Nel primo tempo non abbiamo fatto quello che volevamo. Mentre nella ripresa siamo stati compatti, ripartendo bene negli spazi e poi è arrivata la stoccata del nostro calciatore di qualità (Casiraghi ndr)". Prende la parola anche il presidente Sauro Notari e non ha peli sulla lingua. É un fiume in piena. Ecco le sue parole: "Una grande partita. É una boccata d'ossigeno, ma più che altro questi tre punti ci fanno respirare un'aria fresca quella pura di montagna. Perchè nessuno preventivava che a Monza arrivassero i tre punti per noi". E poi arriva la stoccata inaspettata perchè il patron aggiunge: "Una vittoria che la dedico a... Ettore Marchi. Troppe cose devianti ho sentito dire su questa faccenda. Sono rammaricato di quello che si va dicendo. Il calciatore è voluto andare via, nessuno lo ha costretto ad andare via. Io sono Sauro Notari e voglio bene al Gubbio: faccio tutto per il bene della squadra, tengo solamente agli interessi del Gubbio e non tengo agli interessi personali. Sia chiaro. Chi vuole bene al Gubbio mi segue. Chi ancora non lo avesse capito è giunto il momento di farlo capire. Voglio portare questo Gubbio nel limbo che più gli compete. Adesso? Ci aspettano cinque finali. E il futuro di Galderisi? Per ora ci siamo parlati e sono contento che mi ha dedicato la vittoria. Aggiungo che per scaramanzia non mi trovavo in panchina a Monza (come a Rimini e Gorgonzola ndr), sono rimasto a casa e vedo che ha funzionato. Vorrà dire che non andrò mai più in panchina, al massimo in tribuna". Il trainer dei locali Christian Brocchi ha tagliato corto e si è lasciato andare con una laconica frase: "Eravamo troppo scarichi dopo un tour de force e l'abbiamo pagata". Intanto ecco le foto (20 immagini) di Monza e Gubbio. Il fotoservizio di «In&Out Photoagency» di Antonio Mastrangelo.

31 MARZO 2019
Il colpaccio del Gubbio a Monza (0-1). Espulso Scaglia e nel finale Casiraghi trova il jolly

Monza contro Gubbio. Il trainer Galderisi schiera per la prima volta il 3-4-2-1. Marchegiani in porta. Difesa a tre con Espeche, Maini e Lo Porto. Centrocampo a quattro con Ferretti, Davì, Benedetti e Pedrelli. Trequartisti con Cattaneo e Casiraghi. Di punta il centravanti Chinellato. La cronaca. Al 10' va via sulla sinistra Chiricò che pennella in area un cross preciso, colpo di testa di Ceccarelli, palla che sorvola di poco sopra la traversa. Al 20' ancora Ceccarelli dalla destra crossa in area, colpo di testa di Marchi, la palla termina fuori di un metro a lato. Al 24' va in gol Marchi di piatto dopo un assist di Ceccarelli da destra, ma l'arbitro ferma tutto per fuorigioco (rete annullata). Al 28' proteste locali per un presunto contatto tra Benedetti e Chiricò in area eugubina. Niente di fatto, ma l'azione prosegue con cross pericoloso in area di Di Paola, Marchegiani in uscita sventa il pericolo in tuffo anticipando Chiricò che era in agguato. Al 34' prova direttamente Ceccarelli una conclusione a livello personale dal limite: tiro di sinistro che sfiora il montante. Al 37' pericolo quando Chiricò sguscia via sulla sinistra ad Espeche, entra in area e in dribbling cerca di superare Maini che tempestivamente in tackle in extremis sbroglia la matassa. Al 43' è Anastasio che dal fondo, da sinistra, scodella una palla in area, colpo di testa in tuffo di Marchi con la palla che sibila pericolosamente sopra la traversa. Ripresa. Al 1' si fa vedere subito il neoentrato Battista che con una volèe di sinistro dal limite cerca la porta, palla che lambisce il palo, radente. All 8' chance eugubina con Casiraghi che in area rimette in mezzo un pallone importante, ma Chinellato prima, e Davì poi, non riescono a sfruttare l'assist filtrante del fantasista rossoblù. Al 12' ci prova Anastasio con un tiro di sinistro dal limite, tuttavia para a terra Marchegiani. Al 28' c'è Palazzi che scodella una palla in area, tap in di D'Errico di destro, Marchegiani si trova sulla traiettoria giusta e sulla riga di porta abbranca la sfera a terra. Capovolgimento di fronte con Casiraghi che cerca il tiro di destro dal limite, palla che sfiora il montante. Al 33' invece Plescia prende per la maglia Scaglia che reagisce con una gomitata e viene espulso (cartellino rosso diretto). Il Gubbio ne approfitta e al 37' passa in vantaggio: Malaccari da sinistra serve Casiraghi che entra in serpentina in area e fa partire un destro liftato con la palla che si insacca a fil di palo. Il Gubbio trova il colpaccio a Monza. Tre punti d'oro.
Tabellino: Monza - Gubbio (0-1):
Monza (4-3-3): Guarna; Bearzotti (39' st Marconi), Negro, Scaglia, Anastasio; Armellino, Di Paola (14' st Brighenti), Palazzi; Ceccarelli (27' st D'Errico), Marchi, Chiricò (39' st Lepore). A disp.: Sommariva, Fossati, De Santis, Lora, Tomaselli, Tentardini, Galli, Reginaldo. All.: Brocchi.
Gubbio (3-4-2-1): Marchegiani; Espeche, Maini, Lo Porto; Ferretti (42' st Conti), Davì, Benedetti, Pedrelli (15' st Malaccari); Cattaneo (1' st Battista), Casiraghi (48' st Campagnacci); Chinellato (15' st Plescia). A disp.: Battaiola, Schiaroli, Tofanari, Ricci. All.: Galderisi.
Arbitro: Meraviglia di Pistoia (Dicosta di Novara e Trasciatti di Foligno).
Rete: 37' st Casiraghi (G).
Espulso: 33' st Scaglia (M) per fallo di reazione. Ammoniti: Battista (G), Palazzi (M), Davì (G), Armellino (M), Lo Porto (G), Plescia (G). Angoli: 7-0 per il Monza. Recupero: 0' pt; 5' st. Spettatori: 2283.
Risultati: Trentatreesima Giornata - Serie C - Girone B:
Albinoleffe - Fermana
1-1
48' Urbinati (F), 60' Cori (A) rig.
Feralpisalò - Giana Erminio
1-1
64' Vita (F), 80' Perna (G)
Imolese - Triestina
2-1
18' Granoche (T), 24' Hraiech (I), 92' Mosti (I)
Monza - Gubbio
0-1
82' Casiraghi (G)
Pordenone - Sudtirol
0-0
Renate - Teramo
0-0
Rimini - Fano
0-0
Sambenedettese - Virtus Verona
1-1
21' Ilari (S), 57' Danti (V)
Vicenza - Ternana
1-1
37' Giacomelli (V) rig., 60' Palumbo (T)
Vis Pesaro - Ravenna
0-0

30 MARZO 2019
Verso Monza out Piccinni e De Silvestro. Galderisi vuole battaglia con l'ex capitano Marchi

Verso Monza, sfida difficile, con tante defezioni. Non convocati Piccinni, De Silvestro, Nuti e Tavernelli. Altri calciatori non sono in perfette condizioni (la lista è lunga). Perciò l'allenatore Giuseppe Galderisi fa di necessità virtù e dice: "Conoscendo il presidente Berlusconi e il dottor Galliani che sono entrati nel Monza, conosco molto bene quale può essere la loro filosofia. Hanno cambiato, praticamente è come se avessero in rosa due squadre fortissime, d'altronde sanno gestire molto bene un organico di qualità pazzesco. Tutto ciò per noi deve essere un motivo di stimolo perchè andiamo a giocare su un campo di tutto rispetto. Diciamo che il Monza è destinato a scalare la vetta, però non solo in questo preciso campionato ma anche nel calcio italiano. Perciò è una partita meravigliosa da giocare contro un'avversaria più forte di noi. Avremo di fronte una persona che tutti noi vogliamo un bene dell'anima come Ettore Marchi e per noi sarà un onore sfidarlo. Pertanto dalla mia squadra mi aspetto che ci sia la determinazione giusta, essere ordinati in campo, ma in particolare modo chiedo solidità e una certa aggressività. E voglio vedere davvero tanta voglia di andare a fare gol. Se crediamo di invertire la tendenza? Dobbiamo crederci e ci crediamo. Sappiamo che è un momento delicato e non dobbiamo sbagliare nulla. Possibile variabili tattiche? Ne abbiamo fatte di cose, ma credo che in questo preciso momento non ci serve confusione. Adesso ci servono solo certezze. E quindi? Siamo pronti per la battaglia". Perciò potrebbe essere confermato il 4-2-3-1. Probabile undici. Marchegiani in porta. Un quartetto di difesa con Ferretti, Espeche, Maini e Lo Porto. A centrocampo il duo Davì e Conti (che è in vantaggio su Benedetti). Sulla linea di trequarti l'asse basato su Cattaneo, Casiraghi e Malaccari. Di punta come vero centravanti stavolta è ballottaggio tra Plescia o Chinellato. Queste sono le avvisaglie. Poi è chiaro che all'ultimo momento il tecnico rossoblù ci potrebbe stupire e potrebbe cambiare pure modulo infoltendo la mediana, cioè un 4-3-2-1 con Casiraghi e Cattaneo trequartisti, a centrocampo il trio Davì, Benedetti e Conti. Intanto ecco la lista dei venti convocati: Battaiola, Battista, Benedetti, Campagnacci, Casiraghi, Cattaneo, Chinellato, Conti, Davi, Espeche, Ferretti, Lo Porto, Maini, Malaccari, Marchegiani, Pedrelli, Plescia, Ricci, Schiaroli e Tofanari. In casa Monza, parla il tecnico Christian Brocchi (da Monza-news.it): "Temo questo incontro perchè giocheremo contro una squadra che si deve salvare. Bisogna essere pronti a livello fisico e mentale. Sicuramente ci saranno 4-5 cambi in formazione. Ora mentalizzare una città verso obiettivi importanti. Creare lo spirito di appartenenza è bello ed importante".

27 MARZO 2019
Borghese: "Quella squadra di Torrente credeva nell'impossibile. E vi racconto un aneddoto..."

Domenica c'è il Gubbio a Monza. L'ultima volta al Brianteo venne fuori una roboante rimonta per 3-2 nell'anno della cavalcata verso la serie B con le reti di Galano e doppietta di Borghese. Provare con il foto revival. Un difensore che non ha perso il vizio del gol, visto che quest'anno a Como ha già segnato 7 reti. Ne parliamo con il diretto interessato, Martino Borghese, che ci dice: "Sì, è vero. Il mio ultimo record personale era stato con il Gubbio con sei gol. Impossibile perdere il vizio del gol quando uno ce l'ha proprio dentro. Mi piace difendere, ma quando le cose si mettono un po' male non disdegno di andare a prendermi un gol". Un altro ex rossoblù di quella galoppata verso la serie B, ora è tuo compagno di squadra con il Como, stiamo parlando di Silvano Raggio Garibaldi: "É sempre lui, anzi. Ancora meglio. Appena il direttore Corda mi ha chiesto se c'era un centrocampista che poteva fare al caso nostro, ho fatto subito il nome di Silvano: per me è il centrocampista davanti alla difesa tra i più forti d'Italia. L'ho chiamato subito e gli ho detto: vieni con noi, proviamo a vincere insieme di nuovo. É rimasto identico a Gubbio, mette sempre l'anima in campo". Nel vostro girone B (di serie D) è lotta a due fino alla fine, con dei numeri impressionanti (ben 69 punti del Mantova contro i 68 punti del Como). Incredibile, no? "A livello di numeri è pazzesco. Se tutte e due le squadre si trovassero ora negli altri gironi, ci saremmo ritrovati tutti con almeno 10 punti di distanza dalla seconda (vedi il Lecco). E al momento siamo tra le migliori difese d'Italia con 16 gol subiti (solo la Juve Stabia nei Pro ha fatto meglio con 13 gol subiti ndr) e abbiamo il miglior attacco del girone (56 reti)". E nel Mantova primo in classifica c'è un altro ex rossoblù, Daniele Ferri Marini: "Sì, è un calciatore forte, fa la differenza e me lo ricordo cosa ha fatto a Gubbio. Ma il Mantova è stato costruito per vincere, spendendo cinque volte più di noi. La nostra sfortuna è averlo incontrato nel nostro stesso girone. Però fino alla fine ce la lotteremo, ogni partita per noi è come una finale di Champions". Continuiamo a parlare di Lombardia, perchè il Gubbio domenica fa visita al Monza e nel 20 febbraio 2011 ci fu quella vittoria in extremis con doppietta di Borghese: "Un ricordo pazzesco, è da brividi. Quando ho dei momenti tristi o mi voglio caricare, mi rivedo sempre il dvd di quei gol. Proprio quel giorno ottenemmo 10 punti di vantaggio dal Sorrento. Furono tre punti fondamentali in rimonta. Ed ora seguo ancora il Monza perchè in squadra c'è Ettore Marchi: mi piace seguire lui e ogni tanto ripenso a quel fatidico match. Credo che domenica anche per Marchi sarà una partita importante a livello emozionale". Ma quella doppietta con Torrente che ti tramutò centravanti nella ripresa, curioso no? "Ma era una tattica usata da Torrente. Quando le partite non si sbloccavano mi mandava a fare l'attaccante e fui fortunato". Una stagione trionfante, ma c'è stato un segreto? "Guardate, ne ho girati di spogliatoi e persone. Il vero segreto è che in quella rosa c'erano 30 calciatori, tutti quanti credevano che l'impossibile si poteva avverare. Avevamo in corpo tutti la mentalizzazione giusta anche grazie a mister Torrente che diventava il nostro 31esimo personaggio in campo. E poi vorrei raccontare un aneddoto". Ma prego, dica? "Io, Lamanna e Raggio Garibaldi avevamo lo stesso manager, e pure Torrente. Quando venimmo a Gubbio per firmare, a noi quattro, ci risero in faccia Simoni e Giammarioli perchè avevamo messo il premio per la promozione in B. Ci dissero: «ci piace il vostro pensiero, ma dobbiamo salvarci». Ma avevamo un grande spogliatoio: Sandreani, Briganti, Boisfer, Farina, Gomez, tutta gente uguale, cioè con la mentalizzazione portata a vincere". Ma il Gubbio oggi non sta andando benissimo: "Lo seguo e mi dispiace. Gubbio è nel mio destino: un eugubino è stato mio testimone di nozze. Credo e spero che riuscirà a salvarsi".

26 MARZO 2019
Gubbio, piove sul bagnato. Piccinni e De Silvestro in forse. E quella girandola di allenatori

Non è un buon periodo per il Gubbio a livello di risultati. Dove sta raccogliendo i cocci nel vero senso della parola. Perchè adesso deve fare i conti con alcune defezioni e perciò Galderisi è costretto ad iniziare questo tour de force con le big in totale emergenza. Il difensore Matteo Piccinni è ormai fuori causa dal 16 febbraio scorso: l'ultima partita è stata giocata contro il Sudtirol, poi cinque giornate di assenza. Si protrae il problema al polpaccio e difficilmente sarà recuperabile nella partita di domenica di Monza. Pure per l'esterno d'attacco Elio De Silvestro non ci sono buone notizie: uscito anzitempo domenica scorsa contro il Renate per infortunio, con ogni probabilità dovrà restare a riposo perchè si parla addirittura di stiramento (da valutare ovviamente con più precisione). Ma non è tutto. Anche il jolly di centrocampo Nicola Malaccari non sta benissimo, uscito prima del tempo domenica non per scelta tecnica ma per un problema fisico. Dovrà essere sottoposto ad accertamenti, tuttavia si cercherà di fare il possibile per recuperarlo in fretta. Per non parlare del fantasista Daniele Casiraghi che si sta portando dietro un fastidio al ginocchio. Insomma, piove sul bagnato. Pertanto anche questa settimana il tecnico Giuseppe Galderisi dovrà fare di necessità virtù. Occorre ora serrare le fila e fare quadrato in previsione di un quintetto di gare proibitivo: dopo la trasferta di Monza infatti, impegno casalingo con la Triestina, di conseguenza impegno esterno con il Vicenza e ritorno in casa contro l'attuale capolista Pordenone. Nella penultima giornata ci sarà un'altra trasferta insidiosa contro la Samb, per chiudere le ostilità a maggio in casa contro la Virtus Verona. Nel frattempo nel girone sta succedendo di tutto a sei giornate dalla fine. La sconfitta pesante di Trieste (per 4-0 con la Triestina), costa cara al tecnico (un ex Gubbio) Giorgio Roselli che è stato sollevato dall'incarico: al suo posto è stato richiamato dal presidente Fedeli l'allenatore Giuseppe Magi (altro ex Gubbio) che aveva iniziato la stagione proprio con il sodalizio marchigiano e il patron degli adriatici gli ha già chiesto di salvare il salvabile. Altra sconfitta del Rimini (per 3-0 con la Virtus Verona) e viene esonerato il tecnico Marco Martini. Si tratta del terzo esonero stagionale perchè la stagione era stata iniziata da Gianluca Righetti, poi era stato chiamato Leonardo Acori, entrambi esautorati strada facendo dall'incarico. Ora è stato chiamato l'allenatore Mario Petrone per risollevare le sorti dei biancorossi dalle sabbie mobili.

25 MARZO 2019
Focus. Gubbio che fa acqua da tutte le parti. Stesso refrain da due anni con prove opache

Ma come è messo questo Gubbio? A vedere la situazione attuale il problema del Gubbio non lo risolve nemmeno il Mago Merlino. Emblematica la fragilità della situazione e la complessità per ritrovare un percorso di stabilizzazione. Non bisogna seminare illusioni. La strada è impervia e arrischiata, ma non si può cancellare. Perciò va percorsa e capire dove sta il problema. Gli errori e la lentezza di manovra di una intera squadra fanno male a qualsiasi osservatore attento. Figuriamoci alla piazza, dopo una settimana di ritiro risultato inefficace, con una squadra priva di fiato e di determinazione. Passaggi sbagliati e una lentezza esasperante lasciano veramente senza parole. D'altronde sorge un quesito. Da due stagioni a questa parte sono cambiati due allenatori a stagione di media. A questo punto verrebbe da dire: «Caro Presidente, se vuoi vedere giocare bene a calcio non devi cambiare allenatore, ma devi portare dei calciatori veri!». E verrebbe da aggiungere: «Ci sarebbe da ridiscutere tutta la questione a 360 gradi». Sia chiaro, diciamo questo con tutta serenità e con la massima sincerità. Perchè capiamo gli sforzi di chi ci mette i soldi ed elogiamo la passione quotidiana di chi si prende la bega di portare avanti tutta questa baracca. Ma è altrettanto vero che bisogna raccontare la realtà dei fatti. Altrimenti, è come prenderci in giro tutti quanti. Altrimenti ce ne stiamo sul divano e non scriviamo più (per la gioia di qualcuno). D'altronde se non è servito neanche un ritiro a Cascia, a questo punto stiamo pensando che qua non si sa che pesci pigliare. Perchè certi spettacoli non fanno bene al calcio. Non è questo il modo di avvicinare la gente allo stadio. Su due piedi verrebbe da dire che questa è una squadra da rifondare alla quale mancano almeno quattro o cinque calciatori di livello e di personalità. La musica ormai è sempre la stessa da due stagioni a questa parte. Si inizia zoppicando, poi si cammina, in fase graduale si comincia a correre (e tutti si illudono) e poi all'improvviso si torna indietro, come fanno i gamberi. Ovviamente è un modo di dire. Sanno tutti che in realtà i gamberi non camminano all'indietro, ma in avanti. Usano le appendici addominali sotto il torace. Ma di fronte ad un pericolo fanno un balzo all'indietro. Scampato il pericolo tornano a camminare normalmente. Quindi, verrebbe da dire: che il Gubbio torni (come minimo) a camminare normalmente. Ora è fermo, statico. Chiaro che ci piacerebbe essere smentiti da subito, a partire da domenica prossima. Ne saremmo lieti e fieri. Purtroppo, però, la realtà attuale è un'altra. Anche domenica, dopo il match, c'è stato un altro spettacolo raccapricciante. Calciatori che si recano verso la curva e vengono allontanati. Uno spettacolino che ormai fa venire il latte alle ginocchia. Come quello spettacolino dopo la partita con i calciatori che si fermano a parlare con i tifosi e l'allenatore di turno si mette a dare spiegazioni. Le spiegazioni si danno in campo. Perchè chi indossa questa maglia deve sudarla sul rettangolo di gioco. Perchè chi allena questa squadra deve mettere anima e corpo. Perchè chi fa parte di questa squadra e di questa società deve farlo con umiltà e abnegazione. Serve una comunicazione chiara. Talvolta è scarna, talvolta è assente.

24 MARZO 2019
Galderisi: "Gestire meglio la palla". Diana: "Un calcio propositivo". Le foto di Gubbio-Renate

Ormai è crisi, conclamata. Non è bastato il ritiro di Cascia. Il Gubbio non sa più vincere (l'ultima vittoria sette partite fa con la Fermana il 12 febbraio scorso). Un Gubbio languido contro un Renate incerottato (mancavano sette titolari) che si fa pericoloso solo nel finale con una mezza rovesciata volante di Plescia respinta con caparbietà in volo plastico da Cincilla. Alla fine del match tra l'altro sale la contestazione con la bordata dei fischi del pubblico del Barbetti e dalla curva partono dei cori pure umilianti («fate ridere» e «andate a lavorare»), tant'è che i calciatori vengono allontanati quando erano in procinto a dirigersi verso il settore del tifo organizzato. Pure in sala stampa non si presenta nessun calciatore. Ormai routine. Scoramento accompagnato da un fuggi fuggi generale. Parla solo il tecnico Giuseppe Galderisi che cerca di fare il para-fulmine, rispondendo alle domande incalzanti: "Questo ritiro non è servito? Dico questo. Tutti vogliono fare i tre punti. Tutte le squadre hanno difficoltà. Lo schiaffo con la Giana ci ha fatto soffrire. Abbiamo passato una settimana piena di rabbia ma anche di intensità. Un peccato perchè poi in campo non viene tramutata questa voglia di fare. Troppi errori nel palleggio, non abbiamo saputo gestire la palla e così un Renate rognoso ha preso il sopravvento. Solo due palle sporche abbiamo avuto, che andavano sfruttate per i tre punti. Tuttavia dico che il ritiro è servito. Ci è servito per compattarci, ma in campo dobbiamo mettere più cattiveria". Ma il tecnico fa capire che cambierà qualcosa d'ora in avanti: "Serve adesso gente con più benzina. Chinellato sta facendo fatica, Casiraghi aveva un problema al ginocchio e non è al 100%, mentre De Silvestro ho rischiato pure di perderlo davvero per un problema alla coscia. Mentre in partita oggi ho visto molto bene sia Plescia che Conti". Una domanda merita risposte. Galderisi una settimana fa ha dichiarato che ha firmato con il Gubbio pure per il prossimo anno. Cosa può aggiungere? "Dico solamente che con la società c'è un rapporto molto forte. Vedo piena fiducia da parte del presidente, del direttore sportivo e del team manager verso me. Perciò non ho bisogno di mettere firme, l'ho capito dallo sguardo di tutti loro che c'è piena sintonia. Ma ora sta a me conquistare la fiducia". Sull'altra sponda invece parla il tecnico Aimo Diana: "Abbiamo proposto del calcio propositivo. Abbiamo dei calciatori tecnici, ma piccoli. E nonostante le tante defezioni ci siamo riusciti perchè regalare gente come Gomez, Pavan, Piscopo, Guglielmotti (eccetera) all'avversaria non è una cosa di poco conto. Ci mancano i tre punti, ma sono contento della prova. Dovevamo però sfruttare meglio il momento in cui il Gubbio era in difficoltà ed era contratto: potevamo vincerla, con più cattiveria". Ecco le immagini (20 foto) di Gubbio e Renate. Fotoservizio di Simone Grilli.

24 MARZO 2019
Gubbio-Renate, languido 0-0. Rossoblù inceppati e senza verve con i nerazzurri incerottati

Gubbio contro Renate. Il trainer Galderisi schiera il 4-2-3-1. Marchegiani in porta. Difesa a quattro con Ferretti, Maini, Schiaroli e Lo Porto. Centrocampo a due con Davì e Benedetti. Linea di trequarti con De Silvestro, Casiraghi e Malaccari. Di punta il centravanti Chinellato. La cronaca. Al 3' da corner di Venitucci in area, di testa Vannucci anticipa tutti e schiaccia a rete: palla che sfiora il palo alla destra del portiere. Al 12' invece penetra in area da destra Ferretti che fornisce un assist radente pericoloso, respinge corto il portiere Cincilla, ma Chinellato in agguato non riesce a sfruttare un tap in vincente importante, così la difesa lombarda sbroglia la matassa. Al 16' pericolo in area umbra: Anghileri crossa in area da destra, Spagnoli si gira e calcia radente di destro in porta, salvataggio di Maini a terra in spaccata sulla linea di porta e devia la sfera in corner. Al 19' va via sulla destra Anghileri che prova il tiro di destro dal limite, palla che sorvola di poco sopra la traversa. Al 32' ancora Vannucci sulla corsia di sinistra che crossa in area, cerca il tiro di destro Spagnoli, ma stavolta è Lo Porto che fa muro e salva tutto in calcio d'angolo. Al 35' il neo entrato Cattaneo serve Ferretti sulla destra che crossa poi subito in area, colpo di testa di Chinellato da posizione favorevole ma la mira è imprecisa e la palla si perde sul fondo. Al 46' si fa tutto il campo Quaini, parte da centrocampo, si porta sulla trequarti e va in area in dribbling: tiro teso di destro in diagonale, palla che sfiora il palo, radente. La ripresa. La prima vera occasione al 25' quando Cattaneo serve Campagnacci che cerca il tiro volante dai venti metri con un destro potente che termina di poco a lato, radente. Al 45' su cross di Ferretti in area, mezza rovesciata volante di destro di Plescia con la palla indirizzata nell'angolino, Cincilla vola in tuffo e salva tutto con reattività e salva in angolo. L'unica chance pericolosa degli eugubini. Finisce tra i fischi del pubblico. Calcialori allontanati mentre si dirigevano verso la curva che rivolge cori come "fate ridere" e "andate a lavorare". Clima cupo. Un Gubbio inceppato. Che non sa più vincere.
Tabellino: Gubbio - Renate (0-0):
Gubbio (4-2-3-1): Marchegiani; Ferretti, Maini, Schiaroli, Lo Porto; Davì (19' st Conti), Benedetti; De Silvestro (27' pt Cattaneo), Casiraghi (19' st Campagnacci), Malaccari (1' st Battista); Chinellato (29' st Plescia). A disp.: Battaiola, Nuti, Tavernelli, Ricci, Tofanari, Piccinni, Pedrelli. All.: Galderisi.
Renate (4-3-1-2): Cincilla; Anghileri, Teso, Priola, Vannucci; Simonetti, Quaini, Rossetti (25' st Rada); Venitucci (29' st Vassallo); Spagnoli, Pattarello (37' st Finocchio). A disp.: Colnago, Caverzasi, Pavan, Saporetti, Li Gotti, Guglielmotti, Castria. All.: Diana.
Arbitro: Kumara di Verona (Grasso di Acireale e Bortolomucci di Ciampino).
Ammoniti: Benedetti (G). Angoli: 8-4 per il Renate. Recupero: 1' pt; 4' st. Spettatori: 748 (di cui 442 abbonati).
Risultati: Trentaduesima Giornata - Serie C - Girone B:
Fano - Feralpisalò
0-1
44' Caracciolo (Fe)
Fermana - Vis Pesaro
0-0
Giana Erminio - Teramo
1-2
7' Solerio (G), 42' Celli (T), 54' Sparacello (T)
Gubbio - Renate
0-0
Imolese - Monza
1-3
5' De Marchi (I), 25' Palazzi (M), 79' Marchi (M), 92' Chiricò (M)
Ravenna - Albinoleffe
0-1
64' Cori (A) rig.
Sudtirol - Vicenza
2-2
9' Mantovani (V), 59' Guerra (V), 61' Romero (S), 64' Lunetta (S)
Ternana - Pordenone
1-1
45' Bombagi (P), 69' Vantaggiato (T)
Triestina - Sambenedettese
4-0
57' Granoche (T), 64' Costantino (S), 69' Petrella (T), 75' Granoche (T)
Virtus Verona - Rimini
3-0
5' Danti (V), 18' Manfrin (V), 35' Ferrara (V)

22 MARZO 2019
Dal ritiro al fazzoletto, verso quel crocevia chiamato Renate. Un tabù da sfatare (e non solo)

Partita contro il Renate. Tutti toccano ferro. Nelle ultime due stagioni non si è mai vinto con la squadra lombarda. Il 5 novembre 2017 avvenne una sconfitta proprio in casa loro: 2-1 con reti di Simonetti (11'), Gomez (22') e accorcia Ciccone (67'). Nel ritorno il 21 marzo 2018 non si andò oltre il 2-2: aveva aperto le segnature una doppietta di Casiraghi (7' e 17'), poi la rimonta ospite con Lunetta (44') e Di Gennaro (85'). Quel pareggio costò la panchina a Dino Pagliari che fu esonerato, al suo posto arrivò Alessandro Sandreani. Quest'anno stessa musica. All'andata a Meda ecco di nuovo una sconfitta: il 25 novembre 2018 i nerazzurri si sono imposti per 1-0 con rete decisiva di Piscopo (al 42'). Un ko che curiosamente ha costato la panchina ad Alessandro Sandreani (esonerato), e al suo posto è arrivato l'attuale Nanu Galderisi. Ed ora di nuovo quello spauracchio chiamato Renate: c'è da sfatare un tabù sia a livello di risultati, ma anche di esoneri. Tuttavia il trainer Galderisi non sembra essere in discussione, per via delle sue dichiarazioni che ha annunciato di avere firmato già per il prossimo anno con il sodalizio rossoblù. Un Gubbio che comunque sia dovrà fare i conti con le defezioni di due perni di difesa: Marco Espeche è stato squalificato per un turno, mentre Matteo Piccinni è in forte dubbio (per il problema al polpaccio che ormai si porta dietro da alcune settimane). Perciò l'allenatore opterà per il consueto 4-2-3-1. Probabile undici iniziale. Marchegiani in porta. Difesa a quattro con Tofanari (in ballottaggio con Ferretti), Maini, Schiaroli e Pedrelli. A centrocampo il duo Malaccari e Davì. Linea di trequartisti con De Silvestro, Casiraghi e Cattaneo. Di punta il centravanti Chinellato. Squadra ancora in ritiro a Cascia fino a sabato, dove tutto è top secret. Ritiro costruttivo o punitivo? Tutto è ancora da decifrare. Un ritiro che in altri tempi è stato un momento di gioia, lavoro ed aggregazione. Parliamo di aprile 2011, quando quel Gubbio di Torrente preparò la cavalcata verso la serie B nel ritiro nei pressi di Roccaporena di Cascia dove fummo accolti a braccia aperte quando facemmo questo reportage di immagini. Sembrano altri tempi. Ma un'altra curiosità proviene da Gorgonzola. La scorsa settimana ci ha scritto un tifoso di Gubbio che vive da 50 anni in terra lombarda e ha voluto dirci: «Oh cocchi, dovemo vince, sennò famo i conti a Gubbio 'l giorno dei Ceri». Purtroppo è finita nel peggiore modo possibile: un poker della Giana (4-0). Tuttavia il nostro caro Giuseppe Panfili era presente in curva con tanto di fazzoletto al collo scattata dal tifoso Daniele Poggi.

20 MARZO 2019
Boisfer: "A Gubbio vissuta una favola. Ora il livello si è abbassato. E i tifosi vanno coinvolti..."

Un pilastro di quel Gubbio che andò dalla serie C2 in B. Addirittura un giornalista di Fano, alcune settimane fa, ci ha confidato: «Ancora mi ricordo che giocatore era quel numero 4 che non gli toglievi un pallone neanche per sogno». Stiamo parlando di Rodrigue Boisfer, playmaker francese, attualmente allenatore dell'Under 15 nell'Academy della Virtus Entella. Che ci può dire, ora, il caro Rodrigue? "Sì, adesso alleno perchè ho appeso le scarpette al chiodo. Ero arrivato al punto che il campo mi pesava. Però guardando il calcio di oggi mi pento un po'. Dico questo perchè sono convinto che ancora potrei giocare visto il livello che si è abbassato in maniera davvero incredibile". Ma Boisfer che esperienza si porta dietro di Gubbio? "Tantissimi ricordi, alcuni negativi, ma tanti positivi. La gente, la squadra, il gruppo e la società (anche se ci sono state alcune difficoltà). Quattro anni veramente intensi. É stata una favola per tutti. Per noi calciatori, per quello che è stato fatto in campo e per il sostegno da parte della città. Quei grandi tifosi che davvero non scorderò mai. Tutti quanti. Ma in particolare tutti quelli che ci hanno seguito dalla C2 alla serie B. In C2 erano in pochi a girare con noi e seguirci dappertutto. Ci hanno seguito sempre e per loro va un pensiero speciale. Sono stati importantissimi per la squadra, il vero cuore di Gubbio". Alcuni flash importanti di quegli anni. La trasferta di San Marino il 13 giugno 2010 con 2.624 tifosi eugubini al seguito (approdo in C1), la vittoria sulla Paganese il 15 maggio 2011 davanti ai 4.200 spettatori paganti del Barbetti (apoteosi per la salita in serie B), la vittoria in notturna contro il Torino in serie B il 24 ottobre 2011 davanti a 4.173 spettatori a Gubbio. Boisfer risponde così: "Sinceramente ancora mi ricordo il gol del vantaggio che segnai alla Paganese il giorno dell'approdo in serie B. Ma lì facemmo un'azione da manuale, partendo da dietro, con assist di Gomez. Adesso certe azioni non si vedono più e le squadre che giocano a calcio in ogni categoria ce ne sono pochissime. Si pensa solo all'aspetto fisico, si butta il pallone in avanti e poi quello che succede succede. Ora io faccio l'allenatore: bisogna fare cose belle da vedere anche rischiando di fare brutte figure, perciò non ci deve essere la paura di sbagliare". Tutto vero, altri ricordi? "La serata dove abbiamo vinto 1-0 con il Torino. Bellissima. Diciamo che le due vittorie di campionato sono forse più importanti. Quel viaggio di ritorno da San Marino, con tutti i tifosi dentro l'Autogrill e pure in mezzo all'Autostrada a cantare: cose incredibili. Quella festa con la Paganese poi continuata in Piazza 40 Martiri con il pullman e per farci scendere ci hanno portato tutti in braccio. Ancora mi sento con i miei ex compagni: il ricordo è sempre fresco. Ripensandoci, vorresti tornare indietro. Gubbio mi manca e mi è rimasto nel cuore". Diciamo che in quel periodo ci sono stati allenatori importanti o no? "Faccio i nomi di Vincenzo Torrente e Gigi Simoni. Loro mi hanno convinto a venire a Gubbio (insieme al diesse Stefano Giammarioli) perchè ero titubante. Mi sono ritrovato tra persone speciali, in campo e fuori. Diciamo che Torrente ha dato il via a tutto. Quella simbiosi che si era creata con i tifosi fu grazie a loro: ci dicevano «ragazzi, state anche con i tifosi. Parlate e non scappate dopo l'allenamento». Un confronto e una chiacchierata con i tifosi è sempre cosa bella e positiva, fa crescere pure i giovani. Facevamo anche delle cene insieme. Tutto ciò fu apprezzato dai tifosi e questo legame fu fatto bene sia da Giammarioli, ma anche soprattutto da Torrente e Simoni". Questo modo di fare genuino in verità oggi si è perso a Gubbio. Non c'è più un confronto tra calciatori e tifosi, anzi parlano anche pochissimo con la stampa locale. Boisfer afferma: "Ah, sì? Secondo me è un errore. Chiaro che ci deve essere un limite tra calciatore e tifoso, non deve essere invasivo. Ma se si vuole quell'aiuto in più durante la settimana e durante la partita, si deve stare vicino ai tifosi. Parlo per la squadra e il gruppo. Poi è inutile invocare l'aiuto del tifoso se non viene coinvolto. Nei momenti di difficoltà la gente ci aiutava. Quello fece la differenza e riuscimmo a vincere con squadre anche più forti di noi: i tifosi ci incitavano già al riscaldamento e il primo posto ottenuto a dicembre 2010 non l'abbiamo più lasciato. Ci dava tanta carica e non vedevamo l'ora di scendere in campo. Parlo così perchè l'ho vissuto. Tutto ciò è fondamentale per la società e la squadra".

19 MARZO 2019
Scoop. Galderisi rivela il suo futuro: "Ho già firmato...". E la squadra va in ritiro a Cascia

Galderisi, super scoop. Ha parlato del suo futuro a sorpresa lasciando tutti a bocca aperta. Più che altro ha spiazzato tutti. Durante la conferenza stampa a Gorgonzola dopo il match contro la Giana Erminio parla della partita, della pesante sconfitta rimediata, ma ad un certo punto c'è un giornalista lombardo che gli porge una domanda dicendogli se si sente in discussione. L'allenatore Giuseppe Galderisi a questo punto perde la pazienza. Prima risponde in maniera sarcastica: "Tutto il mondo è paese. Io guardo dall'alto al basso e dico solo una cosa. La vita dell'allenatore non è facile. Spalletti ha perso una partita in casa (con l'Eintracht Francoforte ndr) e tutti vogliono cambiare Spalletti". Poi però il trainer rossoblù si inalbera e risponde seccato: "Fate domande senza sapere quello che dite. Perchè io ho già firmato per il prossimo anno!". Tutto ciò si può vedere in questo video a partire dal terzo minuto circa. Apriti cielo. É un grande scoop. Questa è una notizia. Vera e propria. Nessuno a Gubbio sapeva di questo rinnovo, nessuno ne è venuto a conoscenza, figuriamoci se un giornalista nel milanese poteva sapere questa clamorosa novità. Perchè è clamorosa. É vero che a Gubbio per avere una notizia o una informazione ben precisa e delineata talvolta bisognerebbe ingaggiare un detective privato. Ma è altrettanto vero che Galderisi ha fornito già una indicazione ben precisa per il futuro. La frase fa un certo effetto, come fa effetto un certo eccessivo nervosimo. Anche se si potrebbe capire: l'aria è cupa visto l'andamento negativo di una squadra che non riesce a reagire in un momento delicato della stagione. Tuttavia le parole di Galderisi hanno un senso perchè adesso sono decifrabili le parole pronunciate dal presidente Sauro Notari subito dopo il match di domenica: "Il tecnico è in discussione? Assolutamente no. Finirà la stagione con noi nel bene o nel male". Alla luce della rivelazione di Galderisi, la conferma nelle parole di Notari: sembra dare forza al connubio per la prossima stagione. Chiaro però che la situazione è piuttosto complessa perchè il Gubbio adesso deve ritrovare i risultati e perchè la classifica è diventata pericolosa. E infatti la società ha previsto un ritiro che è già iniziato nella giornata di martedì. Trasferimento a Cascia dove si sta allenando tutta la truppa rossoblù fino a sabato prossimo e il team eugubino alloggerà al Grand Hotel Elite. Un ritiro deciso per ritrovare la giusta concentrazione ed energie in vista dello scontro diretto determinante di domenica contro il Renate. Anche se a tutti effetti sembra più che altro un ritiro punitivo vista la pesante debacle e la sconcertante prestazione con la Giana Erminio. Tra l'altro la partita di domenica contro il Renate è stata anticipata come orario: fischio d'inizio alle ore 14:30 (anzichè alle ore 16:30).

18 MARZO 2019
Focus. L'involuzione e... i dati preoccupanti. Media gol di 2,29 subiti nelle ultime sette gare

Il Gubbio evidentemente ci ha preso gusto nel 2019. Un poker solo un mese fa a Bolzano: 4-0 secco del Sudtirol. Un poker domenica scorsa a Gorgonzola: 4-0 secco con la Giana Erminio. Ma qua non si sta giocando a carte, purtroppo. Non è un caso che il Gubbio detiene la peggiore difesa del girone in trasferta: 27 reti subite in 16 partite (la media di 1,69 gol a partita incassato). Nelle ultime sette partite incamerate la bellezza di 16 reti (per una media di 2,29 gol a partita). Per i gol incassati si è raggiunto già lo score di tutto il girone di andata: 18 reti subite dopo 19 gare disputate (al giro di boa) e adesso altrettante 18 reti subite nel girone di ritorno (ma in solo 12 partite disputate). Da una media di 0,94 gol a partita che si è aggravata ad una media di 1,50 gol a partita (di gol subiti). D'altronde c'è un altro dato numerico: come differenza reti il Gubbio è quart'ultimo (-10), davanti solamente a Rimini (-12), poi Fano (-13) e Virtus Verona (-14). Pure in attacco non va meglio: appena 2 reti segnate nelle ultime cinque partite (media di 0,40 gol a partita). Mentre in dodici partite del girone di ritorno sono state realizzate 11 reti (una media di 0,92 gol a partita). All'andata invece sono state segnate 15 reti in 19 partite (per una media di 0,79 gol a partita). Una media un po' migliorata rispetto al giro di boa, ma non così tanto, in considerazione soprattutto dello score delle ultime cinque gare che registra un reale peggioramento: -0,29 di media gol a partita rispetto al girone di andata. Insomma, l'analisi statistica e numerica è piuttosto preoccupante. Come è preoccupante la prestazione di Gorgonzola. Uno scontro diretto di valevole importanza si è rivelato un vero dramma. Calcisticamente parlando, si intende. Una squadra molle, passiva, senza idee, senza mordente, sempre seconda sulla palla, senza carattere, senza una personalità. Contro una avversaria invece, la Giana Erminio, che si è rivelata da subito aggressiva in campo, con un gioco lineare e palla a terra, sempre alla ricerca del tiro o del gol. Contro un Gubbio che è stato preso letteralmente a pallonate. A parte due contropiedi sporadici con giocate individuali di Cattaneo e Casiraghi. Gubbio incapace pure di fare pressing. Ci sono delle regole nel calcio dalle quali non si può prescindere, il gioco si fa a centrocampo. Il Gubbio (visto da fuori) ha questo difetto, è in inferiorità numerica nel mezzo. Se poi attorno ci sono solamente calciatori in campo che al momento non rendono come dovrebbero, allora sei fregato. Non si sa veramente cosa sta succedendo a questa squadra. Qualcosa si è inceppato. Per uscire da questo momento negativo, probabilmente, questo Gubbio avrebbe bisogno di un trascinatore vero che al momento non c'è. Un vero leader in squadra. Probabilmente in squadra non c'è un gruppo coeso che sappia affrontare le difficoltà. C'è chi parla che è un problema di testa oppure di un problema fisico. Tanti quesiti emergono e meritano risposte. Con un dato certo. Domenica si è toccato il fondo. Ora tutti devono farsi un esame di coscienza.

17 MARZO 2019
Notari: "Mai scesi in campo". Galderisi: "Abbiamo sbagliato tutto". Le foto di Giana-Gubbio

Gubbio digerisce male il Gorgonzola. Il poker è servito. E il pranzo è servito. Perna mattatore apre le danze di testa, Pinto segna il raddoppio con la deviazione di Tofanari influente, lo stesso Pinto poi toglie la ragnatele dal sette e a due minuti dal termine Dalla Bona lo imita su calcio piazzato. Mentre il Gubbio è impalpabile in campo contro la Giana Erminio che ha dominato in lungo e in largo nel primo tempo con aggressività e incisività. Rossoblù pericolosi solo in contropiede con Cattaneo (una traversa colpita) e Casiraghi. Poi il buio completo: squadra inerme e senza energie. Preoccupante. La disanima del trainer Giuseppe Galderisi che è piuttosto telegrafico: "Abbiamo sbagliato tutto in ogni fase di gioco. Inutile che ci giriamo intorno. Pure le occasioni che creiamo poi falliamo. C'è poco da dire, non c'è da salvare qua nulla". Gli fa eco il presidente Sauro Notari che tuttavia fa scudo sul tecnico: "Non siamo mai scesi in campo. Già dai primi minuti. Sono molto amareggiato. Ma devo dire che pure le assenze hanno avuto un certo rilievo. Gente come Piccinni oppure come De Silvestro che è rimasto in panchina sono dei titolari di valore e non c'erano. Perciò certe assenze hanno influito e ci hanno pure penalizzato. Tuttavia devo dire che la Giana è stata aggressiva e noi no. Adesso bisogna riprenderci subito in casa contro il Renate: urge fare dei punti. Se il tecnico è in discussione? Assolutamente no. Come si fa a dire questo. Voglio dire, lui allena chi in fin dei conti si ritrova a disposizione. E aggiungo subito una cosa: Galderisi sarà l'allenatore che condurrà questa squadra fino a fine stagione nel bene o nel male". Perciò il patron rossoblù blinda l'allenatore e lo allontana da qualsiasi responsabilità. Cioè fa capire che le responsabilità vanno cercate altrove, evidentemente. Chiaro però che il patron vuole fare quadrato in un momento molto delicato e la partita contro il Renate diventerà di vitale importanza per il futuro. Ma intanto ecco le foto (8 immagini) di Giana Ermino e Gubbio. Con la collaborazione di Federica Sala dell'ufficio stampa dell'A.S. Giana.

17 MARZO 2019
Poker Giana, Gubbio travolto (4-0). Perna, doppio Pinto e Dalla Bona. Rossoblù in apnea

Gubbio a Gorgonzola contro la Giana Erminio. Il trainer Galderisi opta per il 4-2-3-1. Marchegiani in porta. Difesa a quattro con Tofanari, Espeche, Schiaroli e Pedrelli. Centrocampo a due con Malaccari e Davì. Asse di trequartisti con Cattaneo, Casiraghi e Battista. Di punta il centravanti Chinellato. La cronaca. Avvio veemente dei padroni di casa. Al 2' su corner di Solerio, colpo di testa in area di Perna, palla che va di poco a lato. Al 4' grande pericolo: va via sulla sinistra Solerio che crossa in area, la palla attraversa il campo per vie orizzontali, sopraggiunge Iovine da destra che carica il sinistro dal limite: tiro teso con la palla che si stampa sul palo (a mezz'altezza) alla sinistra del portiere che era ormai battuto. Al 6' la Giana coglie i frutti e passa in vantaggio: Iovine pennella in area una punizione dove Perna anticipa di testa Espeche e sotto porta incorna in rete: palla che si insacca sotto il sette. Gubbio in bambola perchè all' 8' rischia il tracollo: Malaccari non controlla un retropassaggio effettuato da Casiraghi, ne approfitta Mutton che si invola solo verso la porta e calcia rasoterra, ma Marchegiani in tuffo si salva con le ginocchia in uscita alla disperata. Al 16' altra azione in velocità dei locali: Mutton verso Solerio che crossa in area, torsione di testa di Perna, palla che si impenna e Marchegiani è costretto ad allungare le braccia sotto la traversa per salvarsi. Al 18' invece è Pinto che cerca la porta con un tiro dal limite che costringe Marchegiani a salvarsi in tuffo. Al 24' inoltre si accende un acceso battibecco tra le due panchine, protagonista Cavalletto (il vice di Galderisi) che si becca a più riprese con un addetto dei lombardi. L'arbitro cerca di riportare la calma. Al 26' arriva addirittura il raddoppio per la Giana: tutto nasce da un'azione insistita con Solerio che impegna di testa a terra Marchegiani che respinge, ma Perna rimette in mezzo e calcia Pinto con la palla che si insacca alle spalle di Marchegiani dopo una deviazione influente (e fortuita) di Tofanari. Al 28' ecco la prima vera sortita del Gubbio in avanti: Malaccari dalla destra fornisce un assist in area dove giunge Cattaneo che a pochi passi dalla porta cerca il tiro di sinistro ma alza troppo la traiettoria e la palla si stampa sulla traversa. Al 42' addirittura Perna si mette a fare il giocoliere con un sombrero a Malaccari e un colpo di tacco smarcante verso Pinto, con il Gubbio che sta letteralmente a guardare. Gli animi si riscaldano perchè il Gubbio reclama un rigore e Chinellato viene beccato dal pubblico. Al 47' però il Gubbio manca una occasione ghiotta quando in contropiede Cattaneo lancia in porta Casiraghi che cerca il gol con un esterno destro impreciso che scavalca il portiere in uscita ma la palla termina fuori di un metro. La ripresa. Al 3' arriva il tris della Giana: Pinto si porta la palla sul destro dai venti metri e fa partire una saetta che sorprende Marchegiani: la sfera si insacca a palombella sotto il sette. Al 18' ci prova con un tiro su punizione Casiraghi, ma Leoni in tuffo sventa tutto. Al 43' arriva il poker: Dalla Bona su calcio piazzato fa partire un destro che aggira la barriera e toglie le ragnatele dal sette.
Tabellino: Giana Erminio - Gubbio (4-0):
Giana Erminio (3-4-1-2): Leoni; Bonalumi (30' st Gianola), Montesano, Perico; Iovine, Piccoli (21' st Dalla Bona), Pinto, Solerio (30' st Origlio); Perna; Rocco (16' st Barba), Mutton (21' st Jefferson). A disp.: Taliento, Lanini, Pirola, Seck, Capano, Mandelli, Palesi. All.: Maspero.
Gubbio (4-2-3-1): Marchegiani; Tofanari (14' st Ferretti), Espeche, Schiaroli, Pedrelli; Malaccari (14' st Benedetti), Davì (34' st Ricci); Cattaneo (24' st Plescia), Casiraghi, Battista (14' st Tavernelli); Chinellato. A disp.: Battaiola, Lo Porto, Maini, Conti, Campagnacci, De Silvestro. All.: Galderisi.
Arbitro: Fontani di Siena (Rondino di Piacenza e Ruggieri di Pescara).
Reti: 6' pt Perna (Gi), 26' pt Pinto (Gi), 3' st Pinto (Gi), 43' st Dalla Bona (Gi).
Ammoniti: Pinto (Gi), Piccoli (Gi), Bonalumi (Gi), Espeche (Gu). Angoli: 5-5. Recupero: 3' pt; 4' st. Spettatori: 720.
Risultati: Trentunesima Giornata - Serie C - Girone B:
Fano - Fermana
rinviata
Feralpisalò - Sambenedettese
1-1
27' Scarsella (F), 92' Fissore (S)
Giana Erminio - Gubbio
4-0
6' Perna (Gi), 26' Pinto (Gi), 48' Pinto (Gi), 88' Dalla Bona (Gi)
Pordenone - Monza
1-1
11' Candellone (P), 34' D'Errico (M)
Renate - Albinoleffe
0-1
45' Cori (A) rig.
Rimini - Ravenna
0-1
25' Esposito (Ra)
Teramo - Virtus Verona
1-2
13' Casarotto (V), 20' Manfrin (V), 89' Infantino (T) rig.
Ternana - Imolese
0-3
9' Gargiulo (I), 20' Rossetti (I), 46' Rossetti (I)
Vicenza - Triestina
0-2
37' Costantino (V), 40' Procaccio (V)
Vis Pesaro - Sudtirol
0-1
32' Turchetta (S)

16 MARZO 2019
Verso Gorgonzola senza Piccinni. Galderisi è categorico. La curiosità su Perna della Giana

Gubbio verso Gorgonzola con ventidue convocati dopo la rifinitura. Assente ancora Piccinni per un problema al polpaccio. Non convocato neanche Nuti per scelta tecnica. Il trainer Giuseppe Galderisi dice: "Adesso ci aspettano due partite fondamentali per il nostro futuro (Giana e Renate ndr), in noi c'è tanta rabbia e determinazione per migliorare quegli errori che purtroppo stiamo commettendo. Proprio per evitare certe carenze ci ho lavorato molto in settimana facendolo capire ai miei ragazzi fino allo sfinimento. Perciò abbiamo lavorato con cura e attenzione. Dico questo perchè giochiamo contro una Giana Erminio che sta attraversando un buon periodo: sta bene mentalmente, meglio di noi, proviene tra l'altro da una bella vittoria (con il Sudtirol ndr). Pertanto troveremo un ambiente che ci complicherà la vita. Servirà molta attenzione da parte nostra per fare le cose. Nella sofferenza bisogna tirare fuori proprio le nostre qualità. Adesso sono tutte partite delicate. Chi ha paura adesso rischia di ritrovarsi dietro. Serve coraggio e cattiveria, oltre alla freschezza e alla brillantezza. Adesso i punti pesano". Pertanto si va verso il 4-2-3-1. Questo è il probabile undici. Marchegiani in porta. Quartetto in difesa con Tofanari, Espeche, Schiaroli e Pedrelli. Quindi centrocampo a due con Malaccari e Davì. L'asse di trequartisti con De Silvestro, Casiraghi e Cattaneo. Di punta il centravanti Chinellato. Questa la lista dei convocati: Battaiola, Marchegiani, Espeche, Ferretti, Lo Porto, Maini, Pedrelli, Schiaroli, Tofanari, Benedetti, Conti, Davi, Malaccari, Ricci, Casiraghi, Cattaneo, Battista, Campagnacci, Chinellato, De Silvestro, Plescia e Tavernelli. Mentre la Giana Erminio dovrebbe giocare con il modulo 3-4-1-2 del neo mister Riccardo Maspero (è subentrato a Cesare Albè e prima ancora c'era Raul Bertarelli in stagione). Probabile undici. Leoni in porta. Trio di difesa con Bonalumi, Montesano e Perico. A centrocampo il quartetto sull'asse Iovine, Piccoli, Pinto e Solerio. A fungere da trequartista Perna a supporto del duo di attacco Rocco e Mutton. La curiosità riguarda proprio l'attaccante Fabio Perna, autore finora di 10 reti in campionato. Lavora come grafico nel settimanale cattolico «Famiglia Cristiana» e il giornale nazionale sportivo in rosa de «La Gazzetta dello Sport» gli dedica un articolo.

14 MARZO 2019
Guerri: "Derby, pari giusto con calciatori interessanti. Gubbio, avvio sprint ma serve coraggio"

É stato in passato un centrocampista del Gubbio. Adesso ricopre una nuova veste: è collaboratore nell'area tecnica del Siena Calcio. Lunedì sera era presente a Gubbio nella partita contro la Ternana. Stiamo parlando di Simone Guerri. Allora, partiamo da un giudizio proprio del derby? "Ma il Gubbio l'avevo visto già altre volte, sia con Sandreani che con Galderisi, perciò vorrei fare una premessa". Prego, dica? "Innanzitutto ci tenevo a dire che mi dispiace molto per Alessandro Sandreani. Ho avuto un ottimo rapporto con lui e mi faceva piacere che facesse bene. Ma non voglio entrare in merito alle scelte societarie. Mi è dispiaciuto che è stato esonerato perchè ha dei valori umani importanti. Pure lui ha cominciato un nuovo percorso come me, perciò probabilmente serve un po' di pazienza e quindi dobbiamo aspettarci qualche piccolo errore. Adesso tuttavia c'è Giuseppe Galderisi che a me piace molto come allenatore e so che si fa volere bene dalle squadre che allena". Sì, ma perchè a Gubbio lunedì? "Ero curioso di vedere come era questo derby. Al Gubbio sono legato: da calciatore perciò lo sentivo come un derby come quello contro il Perugia. Sinceramente sono venuto a vedere anche la Ternana perchè è una di quelle squadre che lottavano con noi (Siena ndr) per essere ripescate in serie B". Perfetto, perciò che partita ha visto? "É partito molto bene il Gubbio. Ma nel momento che doveva chiudere la partita ha fatto un passo indietro. Forse è mancato il coraggio. Era partito a ritmi molto alti ma di fronte ha trovato una Ternana con giocatori che viaggiano con budget importanti, al di là della classifica che dice un'altra cosa. Tuttavia il Gubbio se l'è giocata alla pari e il risultato è giusto. Poi in verità il secondo tempo è stato privo di emozioni". Qualche singolo? "Ho visto bene Casiraghi, che dimostra in tutte le partite di essere un calciatore importante. Ma il Gubbio ha calciatori interessanti". Si può fare qualche nome? "Mi è piaciuto De Silvestro: possiede dei guizzi e degli spunti importanti. Credo che sia un calciatore che ti può spaccare la partita". Della Ternana invece? "Se devo fare un nome dico Pobega: in serie C un centrocampista con queste caratteristiche non si vede in giro ed è molto giovane (un '99). C'è un altro giovane di prospettiva come Rivas secondo me, ma con il Gubbio ha fatto molta fatica". Fa effetto che la Ternana fa fatica in questo girone, ma pure il Siena ha dovuto passare una scorsa estate tumultuosa, perchè tutti si aspettavano un ripescaggio in B. Può avere tutto ciò influito a livello psicologico sul rendimento dei rossoverdi? "Assolutamente sì. La Ternana ha una rosa che avrebbe fatto meglio in serie B con questa squadra. Ritrovarsi in serie C è una categoria diversa e ha le sue difficoltà. A livello di organizzazione poi ci sono state tante partite ravvicinate, è difficile trovare la giusta dimensione con tanti recuperi da giocare. Solo poche squadre sono riuscite ad uscirne fuori, vedi Entella". Parlando del Gubbio, la classifica rispecchia il reale valore? "L'obiettivo è una salvezza tranquilla e valorizzare dei giovani. Probabilmente ci si aspetta un po' di più dalla squadra con qualche arrabbiatura dei tifosi. Ma bisogna rimanere con i piedi per terra. Le difficoltà di società varie sono sotto l'occhio di tutti a livello economico. Però la situazione del Gubbio non è di certo preoccupante: questa squadra ha degli spunti che può giocarsela con tutti e la salvezza è alla portata". Differenze del girone A del Siena e del girone B del Gubbio? "Nel girone A a livello tecnico si vedono partite più belle e si vede giocare a calcio con più idee. Vedi un altro tipo di calcio. Basta dire che tre retrocesse dalla B sono proprio nel girone A: Novara, Entella e Pro Vercelli. Mentre nel girone B vedo un campionato più livellato e se uno lavora bene può ottenere dei risultati importanti. Vedi il caso dell'Imolese: ha lavorato bene, un allenatore con idee buone e la classifica lo dice".

13 MARZO 2019
Espeche: "Mio gol dedicato a Emiliano Sala". Malaccari: "Serve qualità nell'ultimo passaggio"

Parlano in due, Espeche e Malaccari. Si parte dal calciatore argentino, Marcos Espeche, facendo un riferimento sul primo gol segnato in rossoblù, culminato con una esultanza particolare. Il difensore sudamericano spiega il gesto: "Cercavo il gol da tempo perchè ci tenevo a dedicare il gol ad Emiliano Sala. L'esultanza perciò era dedicata ad un caro amico. Di gol ne stava facendo tanti e quando andava in rete faceva proprio quel gesto che ho fatto io dopo la rete segnata alla Ternana. Siamo cresciuti insieme nella scuola calcio in Argentina, abbiamo fatto insieme pure qualche viaggio in Spagna e condividevamo un gruppo di whatsapp". Dedica quindi a Emiliano Sala, l'attaccante argentino che giocava con il Nantes e fu ceduto a gennaio al Cardiff City, ma è deceduto all'età di soli 29 anni nel Canale della Manica dopo un incidente aereo. Ma poi Espeche parla del gol: "Da molto che non mi capitava. Un movimento che provavo da tempo e ho cercato di testa di dare velocità alla palla su un campo bagnato". Questo Gubbio nel derby è partito bene, ha segnato, poi si è come spento ed è stato raggiunto dal pareggio ternano. Un motivo? "Incosciamente abbassiamo troppo il baricentro e così lasciamo troppo il pallino del gioco agli avversari. Purtroppo è successo più volte, e con il pallino del gioco dato ad una squadra di grande valore come la Ternana è naturale che poi si va in difficoltà. Credo quindi che sia un fattore inconscio". Ultimamente si prendono più gol del solito in casa, cosa succede? "Non credo che sia una mancanza di concentrazione. La tanta generosità che abbiamo in squadra talvolta ci porta magari a commettere degli errori. Basta guardare il gol di Bifulco: eravamo in sette a difendere nell'area, però nessuno era sull'uomo in marcatura e loro erano addirittura in tre pronti al tiro. Perciò vedo tanta generosità, ma poca attenzione negli appoggi. Pertanto bisogna migliorare assolutamente". E adesso? "Bisogna restare con i piedi per terra. Ora dobbiamo mettere al sicuro la salvezza nelle prossime gare con Giana Erminio e Renate, prima di affrontare le big. Se riusciamo a fare dei risultati importanti possiamo affrontare l'ultima parte di campionato con una certa serenità". Tocca al jolly di centrocampo Nicola Malaccari: "Spesso andiamo in vantaggio e altrettanto spesso veniamo poi raggiunti. Ormai è un qualcosa che ci portiamo dentro da tempo, già a partire da Trieste (da 0-2 a 2-2 ndr). Con la Ternana siamo andati in difficoltà sulle fasce quando il trainer Gallo ha poi cambiato modulo mettendosi sul 4-3-3. Sicuramente dobbiamo lavorarci sopra tutti insieme con il mister. In vantaggio ci andiamo, la partita la facciamo, poi però non centriamo l'obiettivo". A livello tattico, in due a centrocampo, si corre tanto? "Ma dipende dalla bravura degli avversari. Non dipende tanto a livello numerico. A centrocampo Defendi, Paghera e Pobega sono ottimi calciatori, in più poi è entrato un altro elemento di valore come Castiglia. Vorrei aggiungere però che i nostri esterni ci danno una mano e stanno stretti. A dire la verità correvo di più quando giocavamo con il 4-3-1-2 schierato da Sandreani. Perchè da mezzala dovevo ogni volta prendere la palla e uscire sul terzino. La palla andava di lato e dovevi stare stretto. Adesso sto correndo di meno nella fase di non possesso palla rispetto a prima. Si dice che a centrocampo siamo in due ma non è così: Casiraghi indietreggia e ci aiuta, pure gli esterni (De Silvestro e Cattaneo ndr) ci danno un mano. Alcune volte facciamo fatica sulle seconde palle, ma in fase di possesso palla con questo modulo mettiamo in difficoltà chiunque. Ultimamente però segniamo poco, questo è vero: ci manca in effetti la qualità nell'ultimo passaggio".

13 MARZO 2019
After day: Gubbio e Ternana... e quel niente di nuovo! Prova imperfetta, eterna incompiuta

Si archivia un derby che purtroppo si è rivelato al di sotto delle aspettative. Da una parte una Ternana che ha dimostrato in campo tutte le difficoltà del momento. Una squadra che sembrava spaesata, in apnea soprattutto nella prima mezzora di gara dove si è notata una chiara difficoltà di stare in equilibrio in campo senza un filo logico. Un organico di quel calibro (come quello rossoverde) può essere in grado di mostrare ben altro alla platea. Ma se da dodici partite non arriva una vittoria, un motivo ci deve pur essere. E dall'altra parte non c'è da sorridere più di tanto. Un Gubbio che ha mostrato ancora una volta una certa discontinuità. Dopo un avvio promettente, che sinceramente faceva sperare ben altro, dove Casiraghi ha colpito una traversa clamorosa con un gesto tecnico importante (mezza rovesciata volante in area) e poi Espeche è riuscito a perforare l'ex Iannarilli con un colpo di testa su assist dello stesso Casiraghi. Dopo circa un quarto d'ora di sprint e aggressività, il Gubbio infatti si è come spento sotto le luci del Barbetti. La Ternana ha preso coraggio, nonostante le problematiche evidenti, con dei cross infiniti dalle fasce che hanno messo in apprensione un Gubbio che ha cominciato a vacillare. Il gol era nell'area e così è stato: primo un palo clamoroso colpito da Frediani di testa, poi il gol che vale il pareggio di Bifulco. Con una difesa ancora inforcata dopo una progressione laterale dei ternani. Una lacuna evidente infatti si evidenzia sulle fasce. In continuo disagio sul gioco in ampiezza quando gli avversari sono in possesso palla e poi quando si abbassa troppo il baricentro sono dolori. Un derby che poi nella ripresa ha regalato solo sbadigli. D'altronde la posta in palio in campo era alta. Ma è un pareggio che non accontenta nessuno. Se entrambe le squadre volevano avere delle risposte positive, diciamo subito che non ci sono state. Un risultato incompleto condita da una prestazione imperfetta. D'altronde il Gubbio ultimamente sta sgretolando pure quel fortino che sembrava insormontabile. Cioè il fattore campo. Appena due punti conquistati nelle ultime quattro partite casalinghe con otto gol subiti (la media di due gol a partita) e tre gol fatti. Non vince una partita in casa da quasi due mesi: era il 19 gennaio con l'1-0 sulla Vis Pesaro, gol realizzato da Chinellato. Non vince una partita effettiva da un mese: era il 12 febbraio, 1-0 in trasferta con la Fermana con rete decisiva dello stesso Chinellato. Quel Chinellato che in verità poi si è completamente inceppato e non segna da 401 minuti con pochi palloni giocabili. Sul fronte avanzato il Gubbio potrebbe fare molto di più. Ma al di là della verve di De Silvestro e l'estro di Casiraghi, per adesso il neo acquisto di gennaio Cattaneo deve trovare ancora la sua giusta dimensione (c'è chi pensa addirittura che è schierato fuori ruolo). Al di là dei discorsi di rito, adesso il campionato diventa cruciale. Non c'è stata la svolta contro la Ternana. Non si è approfittato delle gravi difficoltà della Ternana attuali evidenziate al Barbetti. Ora due match con squadre assetate di punti come Giana Erminio e Renate. Gare da non fallire.

11 MARZO 2019
Galderisi: "Dare di più e troppi errori". Gallo: "Meritavamo di più". Le foto di Gubbio-Ternana

Il Gubbio manca il sorpasso in classifica nel derby contro la Ternana. Finisce in parità con le reti di Espeche che apre e pronta risposta di Bifulco, e con i legni colpiti da Casiraghi prima e Marilungo poi. Un pareggio che muove la classifica ma che non accontenta proprio nessuno. Infatti così parla il trainer rossoblù Giuseppe Galderisi: "Nessuno è contento. Assolutamente no. Nel primo tempo avevo visto ottime cose però non abbiamo saputo gestire il vantaggio e ho notato pure troppi errori nei passaggi in uscita. Nella ripresa ci abbiamo anche provato, ma abbiamo commesso troppi errori di scelta nelle ripartenze. Sugli esterni dobbiamo essere più incisivi, soprattutto dalla cintola in sù dove si deve e si può fare meglio. Siamo una squdra offensiva ma serve anche equilibrio. Serve più cattiveria e bisogna avere una maggiore consapevolezza nei nostri mezzi. Ma non dimentichiamoci che davanti avevamo una Ternana esperta e si è dimostrata pure efficace nel palleggio. Ma è chiaro che da parte nostra bisogna dare e fare qualcosa in più per tornare a vincere". Inoltre Galderisi rivela che il difensore Maini non è sceso in campo dal primo minuto perchè infortunato per un problema tendineo. Tocca così al difensore Lorenzo Schiaroli che è telegrafico: "Una partita equilibrata. Eravamo partiti pure bene, però come è iniziata dovevamo anche mantenerla. Eravamo aggressivi e invece poi è arrivato un calo di concentrazione vistoso. Giocare dal primo minuto? Certo, sono felice, giocare fa piacere, quando non si gioca invece uno non è soddisfatto". Parla il mediano Guido Davì: "É stata una battaglia. Eravamo partiti bene però poi abbiamo concesso troppi cross all'avversaria. A centrocampo abbiamo dovuto correre abbastanza per ricoprire tutte le linee di passaggio perchè abbiamo gli esterni larghi. In certe circostanze penso che dovevamo sfruttare meglio le ripartenze". Si chiude con il tecnico rossoverde, Fabio Gallo: "Buon ritmo, nel primo tempo abbiamo avuto diverse occasioni per fare gol. Nella ripresa un predominio con palla a terra ma non abbiamo concretizzato. É stata una partita combattuta, con agonismo e qualità. Il Gubbio si è mostrato molto pericoloso con quei quattro davanti. Ma credo che ai punti a livello di occasioni avremmo meritato più noi". Intanto ecco le foto (20 immagini) del derby Gubbio e Ternana. Fotoservizio di Simone Grilli.

11 MARZO 2019
Gubbio-Ternana, derby in parità (1-1). Apre Espeche, risponde Bifulco. Poi due legni colpiti

Derby serale di lunedì tra Gubbio e Ternana. Il trainer Galderisi conferma il 4-2-3-1. Con Marchegiani in porta. Difesa a quattro con Tofanari, Espeche, Schiaroli e Lo Porto. Centrocampo a due con Malaccari e Davì. Linea di trequartisti con De Silvestro, Casiraghi e Cattaneo. Di punta il centravanti Chinellato. La cronaca. Al 3', al primo affondo, subito Gubbio pericoloso: De Silvestro va via sulla destra e crossa in area dove Casiraghi compie un gesto tecnico importante e in rovesciata al volo di destro calcia in porta con la palla che si stampa clamorosamente sulla traversa. Al 4' invece è Frediani che via sulla sinistra e crossa in area, da destra sopraggiunge a rimorchio Defendi che calcia in diagonale di destro, con Marchegiani che salva in due tempi in tuffo. Al 14' il Gubbio va in vantaggio: Casiraghi pennella una punizione in area con Espeche che anticipa tutta la difesa neroverde e di testa schiaccia a rete con la palla che infila Iannarilli in tuffo. Al 22' traversone di Defendi in area da destra, Pobega incorna di testa ma Marchegiani sventa tuffo abbrancando la sfera sulla linea di porta. Al 29' pericolo in area rossoblù: cross da destra di Defendi, colpo di testa di Marilungo che colpisce la base del palo; sulla respinta c'è un tiro fulmineo di Pobega ma in extremis Espeche salva tutto tuffandosi con il corpo sulla linea di porta e respinge. Al 43' arriva il pareggio dei ternani: corre sulla sinistra Frediani che rimette in area, dove giunge il neoentrato Bifulco che calcia di destro in porta, la palla si insacca a fil di palo, complice una leggera deviazione di Cattaneo. La ripresa. Si arriva al 24' per vedere un tiro nello specchio quando Pobega cerca la conclusione di destro dal limite, ma para a terra Marchegiani. Non succede proprio nulla. Derby in parità. Che non accontenta nessuno.
Tabellino: Gubbio - Ternana (1-1):
Gubbio (4-2-3-1): Marchegiani; Tofanari, Espeche, Schiaroli, Lo Porto; Malaccari, Davì; De Silvestro, Casiraghi (38' st Plescia), Cattaneo (16' st Battista); Chinellato. A disp.: Battaiola, Ferretti, Nuti, Pedrelli, Maini, Benedetti, Conti A., Conti M., Ricci, Tavernelli. All.: Galderisi.
Ternana (4-3-2-1): Iannarilli; Fazio (39' pt Castiglia), Russo, Diakitè, Bergamelli (12' st Giraudo); Defendi, Paghera (33' st Callegari), Pobega; Rivas (39' pt Bifulco), Frediani; Marilungo. A disp.: Gagno, Vitali, Hristov, Mazzarani, Vantaggiato, Boateng. All.: Gallo.
Arbitro: Maranesi di Ciampino (Fontemurato di Roma 2 e Salama di Ostia Lido).
Reti: 14' pt Espeche (G), 43' pt Bifulco (T).
Ammoniti: Pobega (T), Battista (G). Angoli: 3-3. Recupero: 1' pt; 3' st. Spettatori: 1212 (di cui 442 abbonati); 250 provenienti da Terni nel settore ospiti.

10 MARZO 2019
Derby: out Piccinni e Campagnacci. Parla Galderisi. I risultati della trentesima giornata

Per il derby con la Ternana. Assenti il difensore centrale Piccinni e l'attaccante Campagnacci per un problema al polpaccio. Rientra il centrocampista Massimo Conti. Queste le disposizioni del tecnico Giuseppe Galderisi che parla proprio del derby ai margini della rifinitura: "Senz'altro è una partita molto difficile. D'altronde le qualità della Ternana si conoscono, soprattutto in attacco, per questo motivo servirà una prestazione capace di limitare l'avversaria. Perciò chiedo attenzione a livello tattico. Per cui non sono ammessi cali di concentrazione o distrazioni. Di fronte abbiamo una squadra che può punirti in ogni momento, nonostante i rossoverdi si trovano ora in un momento no. Non bisogna fare prendere troppa confidenza ad un Ternana che tecnicamente è ben attrezzata, cioè è una compagine capace di segnare gol a tutti se si trova nella situazione ideale di ragionare in campo con tranquillità. Altresì devo dire che ho visto la mia squadra lavorare molto in settimana, ho fatto inoltre capire ai miei ragazzi che se credono nelle proprie qualità possono dire la loro e dare soddisfazioni. Soprattutto se saremo capaci di tirare fuori tutta quella rabbia che abbiamo in corpo per la vittoria sfumata a Rimini. Pertanto pretendo la massima attenzione in particolar modo nei dettagli. Quei dettagli che fanno la differenza. Per quanto riguarda gli schemi ormai noi abbiamo una identità ben precisa. Servirà quindi la giusta cattiveria, palleggiare e gestire la partita. Una gara che sarà spettacolare e tesa". Perciò si va verso la conferma del 4-2-3-1. Probabile gli stessi undici schierati a Rimini. Cioè Marchegiani in porta. Difesa a quattro con Tofanari, Espeche, Maini e Lo Porto. Centrocampo a due con Malaccari e Davì. L'asse di trequartisti basato su De Silvestro, Casiraghi e Cattaneo. Di punta il centravanti Chinellato. Convocati 23 calciatori per la sfida di lunedì sera: Battaiola, Battista, Benedetti, Casiraghi, Cattaneo, Chinellato, Andrea Conti, Massimo Conti, Davì, De Silvestro, Espeche, Ferretti, Lo Porto, Maini, Malaccari, Marchegiani, Nuti, Pedrelli, Plescia, Ricci, Schiaroli, Tavernelli e Tofanari.
Risultati: Trentesima Giornata - Girone B - Serie C:
Albinoleffe - Teramo
1-2
40' Gelli (A), 45' Infantino (T), 87' Infantino (T) rig.
Fermana - Rimini
1-0
52' Lupoli (F)
Gubbio - Ternana
lunedi
Imolese - Renate
1-1
1' Anghileri (R), 39' Checchi (I)
Monza - Vis Pesaro
1-1
21' D'Errico (M), 65' Voltan (V)
Ravenna - Fano
3-0
24' Nocciolini (R) rig., 59' Raffini (R), 89' Gudjohnsen (R)
Sambenedettese - Vicenza
1-4
32' Giacomelli (V) rig., 39' Ilari (S), 54' Bianchi (V), 67' Bianchi (V), 82' Bovo (V)
Sudtirol - Giana Erminio
1-2
39' Rocco (G), 57' Tait (S), 65' Perna (G)
Triestina - Pordenone
1-2
3' Candellone (P), 44' Burrai (P) rig., 75' Costantino (T)
Virtus Verona - Feralpisalò
2-1
2' Manfrin (V), 11' Danti (V), 37' Scarsella (V)

08 MARZO 2019
Verso il derby: tattica e le ultime. Sono state ufficializzate le date e orari di fine campionato

Countdown verso il derby che si gioca lunedì sera in notturna al Pietro Barbetti. In casa Gubbio si va verso la conferma del 4-2-3-1. L'inossidabile Marchegiani confermato in porta. Una difesa a quattro con Tofanari (in ballottaggio con Ferretti), Espeche, Maini e Lo Porto. Centrocampo a due con Malaccari e Davì. Linea di trequarti basata sull'asse De Silvestro, Casiraghi e Cattaneo. E di punta il centravanti Chinellato. Questo potrebbe l'undici iniziale schierato dal trainer Galderisi. Infatti il difensore centrale Piccinni sta lavorando a parte per il problema al polpaccio: è sulla via di recupero, ma bene che vada potrebbe rientrare a pieno regime la prossima settimana, ovvero prima della trasferta contro la Giana Erminio. Qualche problemino al polpaccio pure per Campagnacci, ma dovrebbe essere convocato per il derby di lunedì sera. In casa Ternana invece ci si lecca le ferite. La squadra rossoverde non vince dal 27 dicembre 2018 quando vinse per 2-1 sul Teramo. Nel girone di ritorno ha ottenuto tre pareggi e ben sette sconfitte in dieci partite. Il quarto pareggio invece è arrivato mercoledì sera nel recupero in casa contro la Sambenedettese. Subito nel post partita c'è stato un confronto tra il patron delle fere Stefano Bandecchi e la squadra rossoverde, dove hanno preso parte il Ds Luca Leone (finito ultimamente nel mirino delle critiche) e il vicepresidente Paolo Tagliavento. Inoltre si vede fare i conti anche con alcuni infortuni: infatti sono out Altobelli, Palumbo, Nicastro e Furlan. In dubbio pure l'attaccante Marilungo. Il tecnico Fabio Gallo potrebbe così schierare il 4-3-3. Con questo probabile undici iniziale. Iannarilli in porta. Un quartetto di difesa con Fazio, Russo, Diakitè e Bergamelli. Centrocampo a tre con Defendi, Paghera e Pobega. In avanti Bifulco, Marilungo e Rivas (o Frediani). Tre gli ex rossoverdi nel Gubbio: Battista, Lo Porto e l'ultimo arrivato Ferretti. Un ex rossoblù nella Ternana: il portiere Iannarilli. Intanto sono stati resi noti gli orari delle ultime cinque giornate di campionato che completano così tutto il calendario. Gubbio-Triestina si gioca domenica 7 aprile alle ore 14:30. Trasferta a Vicenza domenica 14 aprile alle ore 16:30. Poi si gioca alla vigilia di Pasqua, ovvero sabato 20 aprile, in casa contro il Pordenone alle ore 14:30. Penultima giornata domenica 28 aprile contro la Samb in trasferta alle ore 18:30. Si chiude con Gubbio contro Virtus Verona domenica 5 maggio alle ore 15.

07 MARZO 2019
Statistiche e curiosità: peggior difesa in trasferta; ottimo fair play; Marchegiani inossidabile

Curiosità e dati statistici. Lente di ingrandimento su questo Gubbio. La formazione rossoblù fino ad ora ha schierato 25 calciatori. Solo Pordenone e Ravenna ne hanno schierati uno in meno (24). Invece tutte le altre contendenti hanno adoperato come numero più calciatori finora nell'arco del campionato. A livello di fair play il Gubbio si mostra piuttosto corretto. Solo una espulsione in campo in 29 giornate: un solo cartellino rosso a pari merito con Giana Erminio, Imolese e Rimini. L'espulsione in questione ha riguardato il difensore Lorenzo Schiaroli che ha ricevuto il cartellino rosso a Salò contro la Feralpi all'andata per somma di ammonizioni al novantesimo. In pratica la squadra eugubina è quella che ha ricevuto meno giornate di squalifica (appena quattro) in coabitazione con Imolese e Renate. Per quanto riguarda gli allenatori invece non si può dire la stessa cosa: infatti il trainer Giuseppe Galderisi è stato allontanato in due occasioni dal rettangolo di gioco (sempre per proteste). Una prima volta è avvenuto a Pordenone al 29' della ripresa, mentre una seconda volta è successo in casa contro la Vis Pesaro al 43' della ripresa. Adesso un dato positivo. Il portiere Gabriele Marchegiani è l'unico calciatore di tutto il girone B (insieme a due altri portieri) ad essere sempre stato schierato durante le 29 giornate fin qui disputate: nemmeno una assenza come gli estremi difensori Giacomo Bindi del Pordenone e Matteo Cincilla del Renate. Adesso un dato assai negativo. Il Gubbio detiene il primato (non esemplare) della peggiore difesa del girone in trasferta: eugubini che hanno incassato 23 reti fuori dalle mura amiche (in 15 gare disputate) per una media di 1,53 gol incassati a partita. Al penultimo posto si trovano invece in coabitazione Giana Erminio e Rimini (22 reti subite). Paradossalmente, in casa, il Gubbio vanta la seconda migliore difesa del torneo: appena 8 reti subite (in 14 partite) per una media di 0,57 gol subiti a partita. In pratica i rossoblù si trovano a pari merito con la Triestina (con 8 reti subite). Meglio in casa hanno fatto solamente Fermana e Imolese: entrambe hanno incassato solo 7 reti in casa propria. Per dare un dato più completo: l'Imolese è l'unica squadra nel girone che ancora è rimasta imbattuta tra le mura amiche (7 vittorie e 7 pareggi), mentre la capolista Pordenone è l'unica compagine che non ha mai perso fuori casa (con 7 vittorie e 7 pareggi). Tornando al Gubbio: questa ambiguità di numeri tra cammino casalingo e in trasferta, in pratica fotografano la situazione di una squadra che si trova nel limbo dell'irresolutezza. Perciò, per via della sua doppiezza, si trova in una condizione implicante la possibilità di una duplice interpretazione. In maniera più diretta si può dire che è una squadra ancora indecifrabile. La dimensione del Gubbio a tutti effetti è ancora illeggibile. D'altronde la squadra finora ha alternato prestazioni soddisfacenti a gare più anonime. Non ha continuità e deve trovare ancora una sua giusta collocazione. Adesso il derby con la Ternana.

06 MARZO 2019
Verso Gubbio-Ternana con quelle aspettative diverse e cambiate. E gli ultimi precedenti

Gubbio e Ternana. Le aspettative del precampionato. Ben diverse sinceramente dall'attualità. Infatti la maggior parte degli addetti ai lavori dicevano che la Ternana poteva mangiarsi in un sol boccone le avversarie con un organico di prim'ordine per la categoria. Invece non sono mancati dei problemi, che si sono ripetuti strada facendo e sono cambiati addirittura tre allenatori: Luigi De Canio, Alessandro Calori ed ora c'è Fabio Gallo. A tutti gli effetti pure la classifica piange perchè i rossoverdi si trovano al dodicesimo posto, addirittura fuori dai playoff. In casa Gubbio invece si cerca di uscire da un periodo avaro di risultati con una vittoria che manca dallo scorso 12 febbraio a Fermo. Anche se in maniera meno accentuata, le previsioni iniziali pure in casa Gubbio non sono state rispettate. Lo dimostra il fatto che il progetto che si era avviato con Alessandro Sandreani si è interrotto anzitempo, decretato in pratica dopo l'esonero avvenuto dopo la sconfitta di Renate. In estate infatti si parlava di un progetto a lungo termine con il tecnico cantianese per la valorizzazione dei giovani e c'era la voglia di fare un campionato tranquillo. Così non è stato. Sono saltati i piani. Di nuovo un cambio in corsa e un progetto ricominciato daccapo con il neo allenatore Giuseppe Galderisi che cerca di portare in porto un torneo al massimo delle possibilità. Ma al momento, la squadra, ancora viaggia troppo a fasi alternate e in questo campionato ancora deve trovare la giusta identità. Oltretutto ancora non si è capito dove può arrivare veramente. Complici risultati a singhiozzo e prestazioni a sprazzi. Un po' di amarcord. L'ultimo precedente a Gubbio nel derby umbro risale a sabato 11 marzo 1995. Stiamo parlando del campionato di serie D girone E. Quella partita si concluse 0-0. L'ultimo precedente tra i professionisti invece risale a domenica 27 novembre 1988. Si trattava del campionato di serie C2 girone C. Curiosamente anche in quella occasione venne fuori un derby senza reti (0-0). Spettatori presenti sugli spalti: 4.588, con un incasso di 69 milioni e 500 mila delle vecchie lire (pari a 36.120 euro di oggi). Nel campionato prima invece arrivò una vittoria dei rossoblù, quella volta erano allenati da Giampaolo Landi: era domenica 29 novembre 1987, il Gubbio si impose con un rigore calciato da Cocciari a cinque minuti dal termine, che fu decretato per fallo in area ospite su Zoppis. Sugli spalti 4.630 spettatori per un incasso di 23.290 euro (di oggi). Intanto nel recupero di mercoledì la Ternana non va oltre lo 0-0 contro la Samb e si porta a 34 punti in classifica. Altra partita toppata e la crisi continua. E lunedì ci sarà il derby.

05 MARZO 2019
Focus. Gubbio, alla ricerca della maturità. Per ora dimostra un atteggiamento solo a metà

Gubbio. Cosa va. E cosa non va. Il Gubbio ha fatto registrare un pareggio a Rimini dopo due sconfitte consecutive. Una fase di difficoltà che ci può stare in un campionato ma va guardata con la dovuta attenzione. Partendo dal presupposto che una vittoria era in pugno. Con quel gol di Malaccari a sette minuti dal termine che sembrava avere chiuso i giochi. Ecco qui che la batosta arriva puntuale: palla immediatamente messa a centrocampo, azione dopo un batti e ribatti, con Buonaventura che buca la porta eugubina dopo che la difesa rossoblù si fa infilare come un coltello che entra adagio nel burro. Insomma, come già detto più volte, il Gubbio dimostra più volte un atteggiamento a metà. Da un lato la buona volontà di volere fornire sprazzi di bel gioco e ottima intesa tra i calciatori: basta vedere l'azione del gol scaturita sulla destra da De Silvestro che taglia verso il mezzo con un assist filtrante, Casiraghi compie una volèe di tacco e Malaccari dal centro a rimorchio trova il diagonale al volo di destro che fulmina il portiere riminese Nava. Azione perfetta. Ma il problema è che finisce tutto qui. Infatti dall'altro lato esiste una non trascurabile imprecisione sotto porta, che mette i rossoblù nella condizione di non chiudere anticipatamente le partite. A questo punto si aggiungono incomprensibili black-out che poi portano a continue amnesie difensive. Era successo nelle ultime due partite partite precedenti dove il Gubbio aveva incassato una caterva di gol. Purtroppo è avvenuto pure a Rimini nel momento cruciale di una partita importante che andava chiusa definitivamente. Sintomo di una sicurezza nei propri mezzi non ancora raggiunta. D'altronde basta fare un riepilogo delle azioni salienti della partita di domenica. Nel primo tempo la squadra locale ha calciato praticamente solo una volta in porta, però Palma ha costretto Marchegiani a volare sotto la traversa per evitare il gol. Invece il Gubbio ha tirato due volte, con De Silvestro che ha calciato fuori un assist al bacio di Casiraghi e con Maini che ha calciato alto. Due soli tiri, peraltro fuori dallo specchio della porta con il portiere Nava praticamente inoperoso. Nella ripresa tre conclusioni a rete dei riminesi dove è stato protagonista sempre Buonaventura: un primo tiro nello specchio murato in extremis da Tofanari, un colpo di testa che ha centrato il palo e il gol del pari con un tracciante di destro. Gubbio, con due tiri in porta: prima Casiraghi che cerca un destro radente abbrancato a terra da Nava (unica parata che si ricorda del portiere biancorosso) e poi il gol già citato di Malaccari. Certo: quattro occasioni per parte degne di nota denotano che è stata una gara davvero priva di emozioni (e qui bisognerebbe fare un discorso a parte). Insomma, il Gubbio di Galderisi per ora non ha trovato incisività e pericolosità in attacco (nonostante il potenziale che sembra esserci sulla carta) e continua a peccare di discontinuità. Viceversa. Il fantasista Casiraghi comincia a giocare con continuità e ha cominciato a dare un certo equilibrio alle sue prestazioni: è sempre nel vivo del gioco (vedi anche azione da gol con un gesto da categoria superiore), ha dato profondità e ultimamente non sbaglia un pallone. Finalmente comincia a fare la differenza e sta dimostrando le sue qualità. Forse Casiraghi ha raggiunto la giusta maturità. Quella maturità che però ancora manca alla squadra.

04 MARZO 2019
La leggenda del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Perciò spazio ai numeri e la realtà

Tutti conosciamo l'immagine del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. C'è chi lo vede in un modo e chi lo vede nell'altro modo. Questione di vedute. Chi sceglie la prima versione è un ottimista. Mentre chi sceglie la seconda versione viene subito etichettato come disfattista o ancora peggio un contro rematore. Ormai è diventata una moda. Chiunque la pensa diversamente diventa subito oggetto di critiche e viene additato come un creatore della zizzania. Viviamo in una dittatura mascherata. É un attimo arrivare all'ipocrisia, alla strumentalizzazione, alla mistificazione e alla volontà di oppressione, soppressione e repressione. Chi la pensa diversamente viene attaccato e additato come un retrogrado. Sempre la solita solfa. Viviamo in una schizofrenia galoppante. Di sciacalli e iene è pieno il mondo. Si potrebbe poi aprire un capitolo sulla cosiddetta apertura mentale delle persone. Che non consiste in altro che in quella luce che si accende quando qualcuno intende altro da te. La libertà purtroppo non fa parte del dna di alcuni di coloro che si sciacquano costantemente la bocca con questa parola a cui si aggiunge quella di democrazia. Però tranquillizziamo i nostri lettori. Preferiamo morire in piedi piuttosto che prostituirci. Perciò non vediamo nè il bicchiere mezzo pieno nè mezzo vuoto. Perchè il problema non è se il bicchiere sia pieno o vuoto. Perchè è solo una interpretazione psicologica del bicchiere. E dopo questa prefazione, passiamo ai fatti concreti. Ai numeri statistici che non mentono. Alcuni dati che fotografano il cammino del Gubbio nelle ultime tre stagioni. Dopo 19 giornate, a sole nove turni dal temine. In questa stagione finora sono stati accumulati 33 punti in 19 giornate (la media di 1,14 punti a partita). Nel girone di ritorno la media è di 1,50 punti a partita con 15 punti raccolti in dieci partite che si sono giocate (4 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte). L'anno scorso (prima con Dino Pagliari in panchina e poi con Alessandro Sandreani), dopo 29 partite giocate, i punti che erano stati accumulati erano 31 (per una media di 1,07 punti a partita). In pratica il divario è piuttosto limitato: quest'anno infatti si sono raccolti nelle medesime giornate appena due punti in più (+2). Invece se si guarda la stagione di due anni fa (con Giuseppe Magi in panchina), nel primo anno di Lega Pro dopo il ritorno tra i professionisti, il divario è assai netto: conquistati 47 punti in 29 partite (una media di 1,62 punti a partita). In poche parole si registra un +14 punti rispetto ad oggi e un +16 punti rispetto ad un anno fa. In altre parole quel Gubbio si ritroverebbe oggi al quarto posto solitario in classifica, dietro solamente al Pordenone, Triestina e Feralpisalò. Quindi, oggi, il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto? Questione di punti di vista. Ci si focalizza su quello che non c'è. Invece bisogna considerare quello che si ha e che si può migliorare. Semplicemente bisogna guardare oltre quello che si ha davanti (il... bicchiere).

03 MARZO 2019
Malaccari: "Fa male così". Galderisi: "Stato d'animo non piacevole". Le foto di Rimini-Gubbio

Succede tutto in un minuto. Malaccari illude tutti con un diagonale di destro a sette minuti dalla fine, Buonaventura risponde con un tiro al volo sotto il sette. Vittoria sfuggita di mano in maniera incredibile. Non basta la presenza in maniera eccezionale del patron Sauro Notari (per spronare la squadra) sulla panchina rossoblù in quel di Rimini. L'amarezza si rispecchia tutto nelle parole di Giuseppe Galderisi che si mostra furioso: "Sono amareggiato, arrabbiato e deluso. Meritavamo di più e lo stato d'animo non è dei migliori. Abbiamo subito un gol dopo un rimpallo, un pareggio che non digerisco. Non sono contento perchè avevamo fatto gol a pochi minuti dalla fine e dovevamo vincere. Volevo fare subito due cambi per fare entrare gente fresca, ma non ne ho avuto il tempo. Avevamo lavorato sulla testa e sui particolari. Abbiamo offerto un calcio propositivo. Ma bisogna riflettere perchè siamo andati in vantaggio al 38' della ripresa e quindi se non abbiamo portato a casa i tre punti vuol dire che adesso per vincere serve un qualcosa di più da parte di tutti". Ma Galderisi è una furia anche contro l'arbitro e non ha peli sulla lingua in tal senso: "Non vorrei parlare dell'arbitro. Ma l'episodio su Malaccari poteva cambiare le sorti della partita. O è matto il calciatore che mi ha detto che era rigore netto o qualcosa non va. Ma certe cose le vedo, non sono un rimbambito (...)". Insomma, è arrabbiato. Prende così la parola Nicola Malaccari, l'autore del gol, ma è anche protagonista dell'episodio finito sotto la lente di ingrandimento: "Fa molto male pareggiare così. Avevamo avuto occasioni da ambo le parti. Adesso però dobbiamo limare i nostri errori, rialzarsi subito e pensare al derby. L'episodio del rigore? Ma era netto, sono stato scalciato sul piede e sono finito a terra". Sull'altra sponda la telegrafica opinione del tecnico dei biancorossi Marco Martini: "Questa è la prestazione che volevamo. In una partita dove i punti pesano. Ma abbiamo saputo ribattere sempre colpo su colpo. Soprattutto abbiamo avuto una immediata reazione dopo il gol subito. Contro un Gubbio forte vorrei precisare. Ma questo è un torneo molto equilibrato e ci sarà da lottare fino alla fine". Intanto ecco le immagini (20 foto) della gara tra Rimini e Gubbio. Fotoservizio di Simone Grilli.

03 MARZO 2019
Rimini e Gubbio finisce 1-1. Succede tutto in un minuto: Buonaventura risponde a Malaccari

Gubbio a Rimini. Il trainer Galderisi opta per il 4-2-3-1. In porta Marchegiani. Difesa a quattro con Tofanari, Espeche, Maini e Lo Porto. A centrocampo il duo Davì e Malaccari. Sulla trequarti l'asse De Silvestro, Casiraghi e Cattaneo. Di punta il centravanti Chinellato. La cronaca. Al 2' subito pericoloso il Rimini con un tiro di destro al volo di Palma, vola Marchegiani sotto la traversa e con la punta delle dita devia la sfera in angolo. Al 10' ancora locali in avanti con Palma che serve in area Piccioni che calcia in porta ma fa muro Espeche; l'azione prosegue con Guiebre che serve Arlotti che calcia a rete ma stavolta è Marchegiani che abbranca la sfera in presa alta. Al 16', nella classica azione in contropiede, c'è Casiraghi che va via sulla destra e rimette in mezzo una palla d'oro per De Silvestro che cerca di piatto di sinistro la porta da posizione favorevole, la palla sibila vicino al palo alla destra del portiere. Al 18' invece è Maini che carica il destro dai trenta metri, la palla sorvola di poco sopra la traversa. Poi una fase di stanca di una partita che sembra non decollare. Salvo arrivare al 43' quando Malaccari (servito da Chinellato) cade a terra in area dopo una presunta spinta con il braccio da parte di Guiebre: il jolly di centrocampo protesta, ma l'arbitro non ha esitazione e si becca il cartellino giallo. Ripresa. Al 12' pericolo quando Buonaventura salta Espeche sulla sinistra, entra in area e calcia forte di destro, si salva con la schiena Tofanari che devia la sfera in corner quel tanto che basta per non finire in porta. Al 18' altro brivido energico: dalla destra Alimi pennella un cross in area, Buonaventura è il più lesto di tutti e incorna in porta, la palla si stampa sul palo a mezz'altezza con il portiere ormai battuto. Al 34' è lesto Tavernelli dalla sinistra a servire verso il centro per Casiraghi che calcia di destro radente dal limite: un diagonale insidioso ma Nava si salva e sventa tutto in tuffo. Al 38' il Gubbio passa: sulla trequarti Casiraghi serve al centro Malaccari che trova il varco giusto e di destro trova l'angolino con un fendente rasoterra di destro. Ma succede l'incredibile, neanche un giro di lancette, arriva subito il pareggio riminese (39'): sulla trequarti Cicarevic serve in area Buonaventura che brucia tutti e con un destro tracciante insacca la sfera sotto all'incrocio alla sinistra del portiere.
Tabellino: Rimini - Gubbio (1-1):
Rimini (3-5-2): Nava G.; Venturini, Ferrani, Petti (27' st Bandini); Nava V., Alimi, Palma (7' st Candido), Montanari (27' st Variola), Guiebre; Piccioni (7' st Buonaventura), Arlotti (35' st Cicarevic). A disp.: Scotti, Brighi, Viti, Marchetti, Pierfederici. All.: Martini.
Gubbio (4-2-3-1): Marchegiani; Tofanari, Espeche, Maini, Lo Porto; Malaccari, Davì; De Silvestro, Casiraghi, Cattaneo (27' st Tavernelli); Chinellato. A disp.: Battaiola, Ferretti, Schiaroli, Benedetti, Ricci, Battista, Campagnacci, Plescia. All.: Galderisi.
Arbitro: Marotta di Sapri (Ceolin di Treviso e Piedipalumbo di Torre Annunziata).
Reti: 38' st Malaccari (G), 39' st Buonaventura (R).
Ammoniti: Malaccari (G), Davì (G), Arlotti (R), Buonaventura (R), Ferrani (R). Angoli: 5-4 per il Gubbio. Recupero: 2' pt; 3' st. Spettatori: 2106 (di cui 53 di Gubbio nel settore ospiti).
Risultati: Ventinovesima Giornata - Serie C - Girone B:
Fano - Albinoleffe
0-0
Feralpisalò - Sudtirol
1-1
27' Romero (S), 29' Caracciolo (F)
Giana Erminio - Triestina
1-1
71' Maracchi (T), 81' Perna (G)
Pordenone - Sambenedettese
1-1
11' Gavazzi (P), 25' Fissore (S)
Renate - Ravenna
0-1
37' Selleri (Ra)
Rimini - Gubbio
1-1
83' Malaccari (G), 84' Buonaventura (R)
Teramo - Fermana
0-1
16' Malcore (F)
Ternana - Monza
0-1
55' Negro (M)
Vicenza - Imolese
0-0
Vis Pesaro - Virtus Verona
0-0

01 MARZO 2019
Le ultime di Rimini e Gubbio: c'è di mezzo... Marotta. E ritorno con due allenatori differenti

La prima di domenica. La partita con il Rimini. La formazione biancorossa di Marco Martini deve fare i conti con una certa emergenza in infermeria. Tuttavia sono sulla via del recupero il difensore Petti e il centrocampista Guiebre. Mentre sono ancora da valutare le condizioni del terzino Kalombo che ha subito un problema muscolare e quindi è in forte dubbio. Pertanto il tecnico dei romagnoli potrebbe optare per il consueto 3-5-2. Ovvero in porta Giacomo Nava. In difesa il trio Venturini, Ferrani e Petti. Mentre a centrocampo il quintetto con Valerio Nava, Simoncelli, Palma, Montanari e Guiebre. In attacco il duo Arlotti e Volpe. Questo potrebbe essere il probabile undici titolare. Una squadra, quella riminese, che proprio in casa ha ottenuto i maggiori risultati e punti: 25 sul totale di 31 punti grazie a 6 vittorie, 7 pareggi ed una sola sconfitta, che si è verificata lo scorso 13 febbraio contro la Feralpisalò per 3-1. Ma per la sfida del Romeo Neri è previsto un fischietto internazionale del calcio femminile. Una partita affidata a Maria Marotta, di Sapri. L'arbitro donna del Cilento ha già arbitrato il Gubbio nella partita vinta in terra romagnola contro il Ravenna il 29 dicembre 2018 con le reti realizzate nella ripresa da Casoli e Battista. Perciò il Gubbio cercherà di sfruttare al meglio questo precedente favorevole (a livello di cabala, per intenderci) sempre in terra di Romagna. Mentre all'andata il Gubbio (allora allenato da Alex Sandreani) si impose per 3-0 sui biancorossi (allenati allora da Leonardo Acori) con le reti di Plescia nel primo tempo, poi il raddoppio di Marchi (ora al Monza) su rigore nella ripresa e definitivo tris ad opera di De Silvestro. In casa Gubbio invece si va verso il 4-2-3-1 con Marchegiani in porta. Una difesa a quattro probabile con Tofanari, Espeche, Maini e Lo Porto. Possibile quindi lo spostamento di Malaccari al fianco di Davì a centrocampo. Linea di trequartisti con De Silvestro, Casiraghi e Cattaneo. Di punta il centravanti Chinellato. Mentre il neo arrivato Ferretti dovrebbe partire dalla panchina.

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data 25.07.2024 ora 22:00

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1 ottobre 2011:

Gubbio-Verona 1-1
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24 ottobre 2011:
Gubbio-Torino 1-0
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6 gennaio 2012:
Gubbio-Bari 2-2
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28 gennaio 2012:
Gubbio-Sampdoria 0-0
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