MERCATO 2024-2025
Gubbio nel girone B in serie C

ACQUISTI:

Venturi (p) Casertana
D'Ursi (a) Crotone
David (d) Cesena
Proietti (c) Ternana
TRATTATIVE:
Piccinini (d) Sassuolo
Pieraccini (d) Cesena
Ferrante (a) Ternana
Iaccarino (c) Napoli
Iori (a) Arezzo

CONFERMATI A CONTRATTO:

Morelli (d)
Corsinelli (d)
Pirrello (d)
Tozzuolo (d)
Signorini (d)
Mercadante (d)
Rosaia (c)
Di Massimo (a)
CESSIONI:
Udoh (a) Trapani
Bumbu (c) Altamura
Casolari (a) Cittadella
Desogus (a) Cittadella
Spina (a) Crotone
Greco (p) Altamura
Vettorel (p) Cosenza

Clicca le immagini rossoblu!

CLASSIFICA FINALE
2023-2024

Cesena
Torres
Carrarese
Perugia
Gubbio
Pescara
Juventus Ng
Arezzo

Pontedera
Rimini
Spal
Lucchese
Pineto
Entella
Sestri Levante
Ancona
Vis Pesaro
Recanatese
Fermana
Olbia

96
75
73
63
59
55
54

53

52
50
49
45
45
45
44

42
39
38

31
26

VERDETTI:
CESENA E CARRARESE IN
SERIE B

VIS PESARO E RECANATESE AI PLAYOUT
FERMANA E OLBIA IN SERIE D

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Risultati Calcio...

38ESIMA GIORNATA
DOM. 23 APRILE 2023

Marcatori 2023-2024
Serie C - Girone B

Shpendi Cesena
Morra Rimini
Merola Pescara
Guerra Juventus Ng

20
19
17
15

Vedi lo stadio Barbetti!

Marcatori Gubbio
2023-2024

Di Massimo
Udoh
Spina
Bernardotto
Chierico

Mercati
Galeandro
Montevago
Bulevardi
Bumbu
Corsinelli
Desogus
Di Gianni
Morelli

Pirrello
Rosaia
Tozzuolo

12
11
5
3
2
2
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
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30 marzo 2014
Roselli: "Risultato giusto. Playoff? Lotteremo fino alla fine". Brevi: "Ci siamo innervositi..."

Un Gubbio che coglie un ottimo pareggio a Catanzaro con un eurogol su punizione di Radi (ma alla fine viene espulso). Risultato importante ma non è di aiuto in classifica perchè le vittorie esterne sia del Benevento che del Pontedera, oltre al pareggio esterno della Salernitana, allungano la distanza che divide il Gubbio dai playoff: ora siamo a sei lunghezze a quattro giornate dalla fine. Ma il tecnico dei rossoblù Giorgio Roselli non si perde d'animo. L'allenatore umbro ha parlato in conferenza stampa a Catanzaro, sia in conferenza live sul portale Catanzaroinforma.it, sia come ci riporta il giornalista Francesco Panza di Uscatanzaro.net; in pratica Roselli ha detto: "Credo che il risultato finale sia giusto. Abbiamo trovato un Catanzaro tosto e tignoso. D'altronde la formazione giallorossa è una squadra ben organizzata e la classifica rispecchia i valori reali di questa squadra. Da parte nostra siamo partiti un po' in sordina, un po' soffrendo all'inizio. Ma siamo rimasti compatti e abbiamo fatto tutto quello che potevamo giocando a tratti a viso aperto. Non bisogna dimenticarci che avevamo ben quattro assenti. Ho poco da chiedere ai miei: impegno e applicazione non sono mancate perciò è un pareggio che mi rende soddisfatto. Playoff lontani? La matematica non ci condanna, finchè possiamo lotteremo fino alla fine: poi vedremo quel che sarà". L'allenatore dei giallorossi Oscar Brevi invece ha detto: "Abbiamo cercato di vincere ma non ci siamo riusciti. Le partite si complicano se poi non si sbloccano subito. Ci siamo innervositi, ma forse meritavamo qualcosa in più. Accettiamo il risultato del campo anche se il Gubbio non ha rubato nulla. Inutile fare calcoli ora e non ho rimpianti: ricordo sempre da dove siamo partiti e nessuno ci regala i punti". L'autore del momentaneo vantaggio dei catanzaresi, Domenico Germinale, ha affermato: "Abbiamo fatto un'ottima prestazione, perciò un po' di rammarico c'è: non esiste nè un problema in attacco, nè nei singoli. Siamo questi. Tuttavia la nostra forza è la compattezza". Intanto abbiamo inserito le foto della partita tra Catanzaro e Gubbio (18 immagini) che si trovano nella nostra "fotogallery" e nel link sotto la foto in homepage. Le foto sono di proprietà di Lorenzo Costa di Uscatanzaro.net grazie alla collaborazione di Ivan Pugliese e poi di proprietà di Salvatore Monteverde (U.S. Catanzaro 1929) con la collaborazione di Roberto Settonce.

30 marzo 2014
Botta e risposta a Catanzaro (1-1): Radi risponde al gol di Germinale, ma viene espulso...

Catanzaro contro Gubbio. Il tecnico Roselli schiera il modulo 4-3-3 con il tridente Schetter, Falconieri e Falzerano; in difesa Ferrari gioca terzino mentre a centrocampo Baccolo fa il playmaker. L'allenatore dei calabresi Brevi opta per il 3-4-1-2, con Russotto più avanzato del solito. Al 3' parte in velocità Falzerano che dalla sinistra si fa pericoloso con un cross in area giallorossa, Ferraro di testa salva in angolo. Al 5' Morosini lancia in profondità Russotto, ma Pisseri è reattivo e chiude bene in uscita. Al 7' un gran bel lavoro di Russotto che serve al limite Germinale: tiro al volo, ma la palla termina alta. Un minuto dopo (8') ci prova Schetter con un tiro che viene intercettato da Bindi. Al 9' Russotto lancia in area Madonia, salva in angolo in extremis Tartaglia. Sugli sviluppi del corner ci prova Russotto da fuori area con una conclusione che sorvola sopra la traversa. Al 21' il Catanzaro è pericoloso con Madonia che serve in area Sabatino che spara direttamente in porta davanti al portiere Pisseri: il suo diagonale però sfiora il montante. Al 29' tenta una conclusione a rete Falconieri dal limite, però salva in corner Ferraro. Poco prima, sempre su conclusione a rete di Falconieri su punizione, il Gubbio ha protestato per un presunto mani in area catanzarese, ma è un nulla di fatto. Al 34' il Gubbio rischia di capitolare quando Germinale calcia a botta a sicura a rete dopo uno svarione difensivo e Pisseri fuori causa: sulla linea di porta salva alla disperata Addae. Al 38' tiro al volo dal limite di Russotto che costringe Pisseri a volare sulla destra e respingere la sfera. Su capovolgimento di fronte Falconieri impegna a terra Bindi e poi sulla respinta sbroglia la matassa Ferraro. Al 44' altra occasione per il Catanzaro: Madonia, da posizione decentrata sulla sinistra in area, cerca la porta con un tiro a girare ma non trova il bersaglio. Al 47' del primo tempo si fa pericoloso sempre lo sgusciante Russotto, ma il suo tiro viene murato da Bartolucci e si passa alla ripresa. Entra Fioretti al posto di Morosini, ovvero una punta al posto di un centrocampista. Al 49' ci prova Falconieri con un tiro pericoloso dal limite, Bindi si salva a mani aperte. Al 54' il Catanzaro passa in vantaggio: su angolo di Russotto calciato a girare in area, Germinale è il più lesto di tutti e sotto misura di testa insacca la sfera in rete. Al 57' tenta la risposta il Gubbio con un tiro di Radi dal limite, Bindi si salva in tuffo. Al 62' il Gubbio trova il pareggio: staffilata su punizione di Radi dal limite che sorprende Bindi e la palla si insacca sotto la traversa. Al 70' Russotto lancia in profondità Madonia che a tu per tu con il portiere calcia alto. All' 81' Russotto serve Madonia in una posizione favorevole ma la sua conclusione non è precisa: la palla va alta. All' 83' Fioretti con una mezza rovesciata all'altezza del dischetto cerca la porta, palla che sfiora l'incrocio; all' 84' Di Chiara ci prova con un tiro dal limite ma la sfera si perde sul fondo. Al minuto 93 viene espulso Radi per un gesto a braccio alzato nei confronti di Germinale: cartellino rosso diretto. Finisce 1-1 a Catanzaro.
Tabellino: Catanzaro - Gubbio (1-1):
Catanzaro (3-4-1-2): Bindi; Rigione, Vitiello, Ferraro; Marchi, Morosini (46' Fioretti), Benedetti, Sabatino (73' Di Chiara); Russotto; Madonia (82' Martignago), Germinale. (A disp.: Scuffia, Bacchetti, Catacchini, Casini). All. Brevi.
Gubbio (4-3-3): Pisseri; Bartolucci, Tartaglia, Radi, Ferrari; Sarr (82' Giuliacci), Baccolo, Addae; Schetter (73' Caccavallo), Falconieri, Falzerano (64' Belfasti). (A disp.: Gozzi, Laezza, Molinelli, Luparini). All. Roselli.
Reti: 54' Germinale (C), 62' Radi (G).
Arbitro: Baroni di Firenze (Benedettino di Bologna e Greco di Taranto). Espulso: 93' Radi (G). Ammoniti: Benedetti e Madonia (C); Sarr (G). Spettatori: 3307.
Risultati: Trentesima Giornata - Prima Divisione - Girone B - Lega Pro:
Ascoli - Perugia
0-1
95' Sprocati (P)
Barletta - Benevento
1-6
5' Mancosu (B), 31' Mancosu (B), 57' Ilari (B), 68' Evacuo (B), 72' Negro (B), 88' Di Deo (B), 91' Evacuo (B)
Catanzaro - Gubbio
1-1
54' Germinale (C), 62' Radi (G)
Frosinone - Salernitana
2-2
19' Volpe (S), 73' Ciofani (F), 91' Gustavo (S), 93' Viola (F)
L'Aquila - Pontedera
0-2
69' Caponi (P), 82' Regoli (P)
Lecce - Nocerina
n.d. (3-0 a tavolino per il Lecce)
Paganese - Grosseto
0-2
57' Pagano (G), 69' Marotta (G)
Pisa - Prato
5-0
16' Arma (Pi) rig., 29' Rozzio (Pi), 52' Giovinco (Pi), 57' Arma (Pi) rig., 68' Giovinco (Pi)
Riposa: Viareggio

28 marzo 2014
Giallombardo out a Catanzaro. La squadra giallorossa non prende gol da ben 650 minuti

Il tecnico Roselli ha scelto i calciatori che sono già partiti nel primo pomeriggio di venerdì a Catanzaro. Assente il terzino sinistro Giallombardo che non ha assorbito il problema alla caviglia e non si è per niente trasferito in terra calabrese. Insieme al lui non ci sono Malaccari (infortunato) e gli squalificati Boisfer e Moroni. Per il resto sono tutti abili e arruolati, nonostante alcuni calciatori non sono al meglio della condizione. L'allenatore Roselli pensa di confermare come modulo il 4-3-3. Quindi in Pisseri in porta. Quartetto difensivo basato su Bartolucci, Tartaglia, Ferrari e Radi (nell'inedito ruolo di laterale sinistro, anche se in passato ha ricoperto già questo ruolo). Mentre sulla mediana il trio Sarr, Addae e Baccolo. In avanti il tridente Schetter (in vantaggio su Caccavallo), Falconieri e Falzerano. Questa la lista dei convocati: Pisseri, Gozzi, Bartolucci, Belfasti, Ferrari, Laezza, Nuti, Radi, Tartaglia, Addae, Baccolo, Giuliacci, Molinelli, Sarr, Caccavallo, Falconieri, Falzerano, Luparini e Schetter. E figura tra i convocati il giovane Giovanni Nuti, difensore classe 1998, che milita negli Allievi allenati da Marco Bonura. In casa Catanzaro invece c'è un record invidiale: la retroguardia giallorossa capitanata dal portiere Giacomo Bindi (ex Latina) non prende gol da 650 minuti. Il Catanzaro di mister Oscar Brevi potrebbe optare per il consueto 3-4-1-2. Bindi in porta. Difesa a tre con Rigione, Vitiello e Ferraro. A centrocampo Marchi, Morosini, Benedetti e Sabatino. In avanti Russotto fungerà da fantasista dietro a Madonia (in vantaggio su Fioretti) e Germinale. Arbitra l'incontro il signor Niccolò Baroni di Firenze: sarà coadiuvato dai guardalinee Matteo Benedettino di Bologna e Christian Greco di Taranto. E si cambia orario dell'inizio delle partite in Lega Pro: si gioca alle ore 15, anzichè alle ore 14:30.

27 marzo 2014
Contro il bunker Catanzaro: ha incassato solo 16 reti. Test amichevole: un 9-0 a Umbertide

Domenica il Gubbio gioca con il Catanzaro. La squadra giallorossa ha la difesa più ermetica di tutto il torneo: 16 gol subiti 27 partite (una media di 0,59 a partita). Come attacco invece latita, addirittura è sotto il Gubbio come gol fatti: calabresi con 27 gol segnati, umbri invece sono a quota 31. Detto ciò il Catanzaro è un vero rullo compressore tra le mura amiche: al "Nicola Ceravolo" sono arrivate infatti 6 vittorie, 7 pareggi ed una sola sconfitta (gol segnati 13, reti subite solo 7). Il Catanzaro si trova quarto in classifica, in coabitazione con L'Aquila (prossimo avversario del Gubbio al "Barbetti" il prossimo 6 aprile). La squadra allenata da Oscar Brevi proviene da sette risultati utili consecutivi, senza citare la partita vinta a tavolino contro la Nocerina e il turno di riposo: in queste giornate ha battuto il Perugia e il Grosseto in casa, e si registra un pareggio interno con il Lecce, mentre ha pareggiato a Salerno, Pisa, Pontedera e ha conquistato i tre punti ad Ascoli Piceno. L'ultima sconfitta risale al 19 gennaio scorso quando il Catanzaro subì un secco 3-0 dal Frosinone. L'anno scorso il Gubbio allenato da Andrea Sottil giocò a Catanzaro prima delle vacanze di Natale. La partita si concluse 5-2 in favore dei calabresi: per il Gubbio andò a segno Guerri e Galabinov; per i giallorossi segnarono Fioretti, Russotto (doppietta), Fiore e D'Alessandro. Fu espulso in quel match Rodrigue Boisfer dopo appena 26 minuti: per curiosità il centrocampista francese domenica non ci sarà per squalifica (è stato stoppato per due giornate). Intanto il Gubbio ha effettuato una gara amichevole a Umbertide contro una Rappresentativa Juniores. La formazione rossoblù si è imposta per 9-0 con le reti di Falconieri, Caccavallo (doppietta), Falzerano (tripletta), Sarr, Spagnolo e Luparini. Il tecnico ha riproposto il modulo 4-3-3 con la novità Molinelli come playmaker di centrocampo al fianco di Addae e Sarr. In attacco il tridente Caccavallo, Luparini e il baby Spagnolo. In difesa un quartetto difensivo formato da Bartolucci, Tartaglia, Ferrari e Radi. Non hanno preso parte all'amichevole Giallombardo, Baccolo, Schetter, Boisfer e Malaccari. Il tabellino: Rappresentativa Juniores (4-2-3-1): Brunacci (Grifo Cannara) (1'st Proietti); Canestri (Villabiagio), Petacchiola (Campitello) (1'st Rosati, Nuova Fulginium), Milletti (San Marco Juventina), Basili (Todi); Sisti (Vis Torgiano), Bagnoli (San Sisto) (1'st Brunetti, Cannara); Berradi (Pierantonio), Iacomelli (Group Castello), Bugiantella (Assisium); Alunni (Castel del Piano) (1'st Spanò, Todi). All.: Paffarini. Gubbio primo tempo (4-3-3): Pisseri; Bartolucci, Tartaglia, Ferrari, Radi; Addae, Molinelli, Sarr; Caccavallo, Falconieri, Falzerano. Secondo tempo (4-3-3): Gozzi; Laezza, Nuti, Gelli, Labate; Giuliacci, Moroni, Belfasti; Caccavallo (16'st Quintavalle), Luparini, Spagnolo. All.: Roselli. Arbitro: Giacometti di Gubbio. Marcatori: 8'pt Falconieri, 16' e 46'pt Caccavallo, 21', 24' e 35'pt Falzerano, 39' pt Sarr, 4'st Spagnolo, 45'st Luparini.

27 marzo 2014
Gubbio, le espulsioni salgono a 16: Moroni è da record. E il post Frosinone prosegue...

Ci pare difficile tornare a parlare di calcio giocato dopo quanto è successo domenica scorsa contro il Frosinone. Verrebbe voglia di parlare di qualcos'altro e lasciare da parte questo sport (il calcio) che ormai è diventato un gioco per "pochi" fortunati, uno sport (il calcio) che sta diventando sempre "meno" limpido e di conseguenza molti appassionati (i tifosi) si stanno allontanando dagli stadi. Purtroppo è una logica conseguenza: il calcio è malato, è palese. Ma gli errori arbitrali e le scelte (discutibili) del Frosinone di non restituire la palla, non possono far passare in secondo piano quella che purtroppo è una statistica impietosa, che d'altronde ormai da tempo condiziona il cammino dei rossoblù. Infatti con le espulsioni di domenica scorsa rimediate da Boisfer e Moroni, i cartellini rossi stagionali hanno già toccato quota 16 in 26 partite giocate effettivamente dai rossoblù (senza contare i due turni di riposo e la partita non disputata con la Nocerina), per una media di quasi un cartellino rosso ogni due partite. Il record spetta a Michele Moroni che ha già collezionato 3 cartellini rossi durante la stagione. Questo è un problema che attanaglierà il Gubbio anche nelle prossime partite. Boisfer salterà sia la trasferta di Catanzaro che la gara interna contro L'Aquila perchè è stato squalificato per due giornate. Non ci sarà domenica neanche Moroni: stop per un turno. Oltre a loro non ci sarà di sicuro Nicola Malaccari: il centrocampista rossoblù dovrà stare fermo per diverso tempo per un problema al flessore destro e deve attendere ancora l'esito della risonanza magnetica per sapere la reale entità dell'infortunio. Si sta piano piano riprendendo Luparini (per un problema alla caviglia). Da verificare invece le condizioni di Baccolo, che per ora ha svolto solo lavoro differenziato. Ma come dicevamo prima, gli strascichi post Frosinone, proseguono: l'A.S. Gubbio 1910 sta vagliando un dossier per una "ricostruzione accurata" per quanto è successo domenica scorsa al Pietro Barbetti. Il dossier si avvarrà di documenti filmati, oltre che della relazione effettuata dagli agenti di sicurezza e a "testimonianze" raccolte sul campo. Ma la partita tra Gubbio e Frosinone ha fatto parlare anche a Perugia. Il direttore sportivo del Perugia, Roberto Goretti, domenica era presente sugli spalti di Gubbio per vedere la partita contro il Frosinone. Il diesse dei grifoni non ha usato mezzi termini e ha specificato in breve: «A Gubbio ho capito che il Frosinone gioca in 14: per capire quanto l'arbitro era agitato dopo il 2-2 bisognava essere lì: a cinque minuti dal termine contrasto in area, carambola, quasi cross del Gubbio e l'arbitro sospende il gioco. Ecco, lì mi sono detto: il Frosinone vince il campionato; Lecce e Perugia lasciate stare...». E sulla palla che non è stata restituita, lo stesso diesse Goretti ha affermato: «Sul 2-1 il Frosinone aveva buttato fuori palla per permettere i soccorsi e il Gubbio l'ha restituita due volte. In quel caso non c'era da scegliere, si doveva ridare palla al Gubbio. Con il tecnico ciociaro Stellone siamo amici, abbiamo giocato insieme. Ho avuto già modo di dirgli via sms cosa penso. A volte il fine giustifica i mezzi. Più che sbagliare in quel momento, ha sbagliato in conferenza, dove doveva dire la verità. Il campo gli ha dato ragione, purtroppo contano i tre punti. Anche se chi c'era può dire di aver visto una vera schifezza».

26 marzo 2014
La stangata: 8mila euro di multa; il presidente Fioriti è inibito; Boisfer stop per due turni

Quando tuona da qualche parte piove. Non si sa come mai, ma qualcuno aveva previsto la stangata che puntualmente è arrivata. Sono arrivate le sentenze del Giudice Sportivo e sono pesanti come un macigno. Soprattutto per le motivazioni. Innanzitutto è arrivata una multa di 8mila euro per la seguente motivazione: «perchè al termine della gara persone non identificate, ma riconducibili alla società, avvicinavano minacciosamente la terna arbitrale che rientrava negli spogliatoi rivolgendogli reiterate frasi offensive e spintonavano un assistente arbitrale; gli stessi ancora indebitamente presenti negli spogliatoi indirizzavano sputi in direzione dei calciatori del Frosinone che rientravano negli spogliatoi». Inoltre il presidente del Gubbio, Marco Fioriti, è stato inibito a svolgere ogni attività in seno alla Figc a ricoprire cariche federali ed a rappresentare la società nell'ambito federale a tutto il 31 maggio 2014 con questa motivazione: «perchè al termine della gara si introduceva indebitamente negli spogliatoi e avvicinava la terna arbitrale indirizzandogli reiterate frasi minacciose ed offensive». Di riflesso è stato squalificato per due giornate il centrocampista Rodrigue Boisfer, «per atto di violenza verso un avversario a gioco fermo». Stoppato per una giornata il centrocampista Michele Moroni, «per atto di violenza verso un avversario in azione di gioco». Multata anche la società del Frosinone di 2500 euro. Il motivo: «perchè alcuni propri sostenitori in campo avverso dopo aver divelto la rete di recinzione, al termine della gara, entravano sul terreno di gioco prontamente fermati dalle forze dell'ordine; perchè propri tesserati danneggiavano alcune strutture nel proprio spogliatoio (obbligo risarcimento danni, se richiesti)». Sempre in casa Frosinone è stato squalificato per due giornate il portiere Massimo Zappino con questa motivazione: «perchè al termine della gara ostacolava le operazioni di identificazione da parte della polizia di alcuni sostenitori della propria squadra, indebitamente entrati sul terreno di gioco; in tale circostanza spintonava il dirigente del servizio di ordine pubblico». Ma la partita incandescente contro il Frosinone ha lasciato altri strascichi. L'A.S. Gubbio 1910 nella giornata di martedì ha reso noti due comunicati stampa. Il primo riporta quanto segue: «Si comunica che da oggi (martedì, ndr) e fino a nuova comunicazione tutti i tesserati, giocatori e dirigenti osserveranno il silenzio stampa». E inoltre è arrivato un altro comunicato in risposta alle parole del presidente frusinate Stirpe contro il Gubbio, affermando quanto segue: «C'è stata un'aggressione premeditata, iniziata già prima della gara. E al termine del match quel clima, già pesantissimo, è diventato aggressione fisica vera e propria. Quanto accaduto non fa onore alla città di Gubbio e ai suoi abitanti. I dirigenti rossoblù poi sono stati inesistenti». La società del Gubbio ha subito ribadito: «Non risponde assolutamente al vero quanto evidenziato dal massimo dirigente frusinate. Questo sfogo non fa onore al presidente Stirpe. C'è qualcosa di distorto in questo sistema, soprattutto dal momento in cui in questa isola felice dove il calcio è passione, genuinità e tradizione ha reso infelice un mondo che sembrava perfetto, ma pieno di inganni per i tanti appassionati che ancora sperano nella purezza di questo sport: domeniche fatte regolarmente da torti arbitrali e prepotenze gerarchiche». Nel frattempo Gubbiofans.it vola: in 24 ore (domenica e lunedì) sono state visitate 5425 pagine (una media di 226 pagine all'ora e di 3,76 pagine al minuto). Nell'ultimo mese sono stati acquisiti 9952 nuovi visitatori su un totale di 38735 utenti (+25,6%). Ma più che altro il sito è visitato da molte parti d'Italia e pure dall'estero. Un esempio? Roma (8,6% del totale), Firenze (3,6%), Milano (2,4%), Bologna (2%), Napoli (1,5%). Dall'estero da 17 nazionalità in due giorni: Budapest, Desks e Kerepes (Ungheria), Weimar e Braunfels (Germania), Orebro (Svezia), Bergem, Frisange, Mondercange e Lorentzweiler (Olanda), Reykjavik (Islanda), Parigi (Francia), San Jose, Houston, Redmon e Mountain View (Usa), Barcellona e Madrid (Spagna), Londra e Birmingham (Inghilterra), Laval (Canada), Pisco (Austria), Gislinge (Norvegia), Belo Horizonte e Londrina (Brasile), Sydney (Australia), Luxembourg (Lussemburgo), Zurigo (Svizzera) e Bajos de Haina (Rep. Dominicana).

25 marzo 2014
L'editoriale. La poca tutela: la gestione arbitrale. E il finto "fair play": in Italia non esiste...

Riprendiamo una frase che disse l'allenatore Fabio Capello ai tempi della Juventus. L'attuale C.T. della nazionale russa, il 5 dicembre 2004, pronunciò questa frase: «Da oggi la Juve non butterà più la palla fuori quando un avversario è a terra». E lo stesso Capello disse: «Si sta esagerando: si è passati dal fallo tattico al fallo di svenimento. Ci fermeremo solo se qualcuno si farà male alla testa». Quelle parole fecero storia. Crediamo che queste sono parole sacrosante. D'ora in poi il Gubbio deve prendere lo stesso esempio. Si avverte la squadra avversaria prima di ogni partita e si dice chiaramente: «il Gubbio non butterà la palla fuori e si continuerà a giocare finchè (è ovvio) l'arbitro non fischierà». Ovviamente è un nostro consiglio. Ormai il fair play è finto. A tutti gli effetti questo fair play è finto. Quel fattaccio successo contro il Frosinone, per il Gubbio servirà da lezione. Adesso lo hanno capito tutti: quando si vuole vincere a tutti i costi, si usano tutti i mezzi, pure metodi scorretti, o quantomeno discutibili. Questo è il calcio italiano. Quindi bisogna finirla di fare i moralisti. E il Gubbio dovrà trarne le conseguenze. Nel calcio bisogna essere furbi, scaltri, altrimenti chiunque ti calpesta i piedi. Basta guardare il Frosinone: squadra attenta, esperta, astuta e scaltra, e al momento opportuno ti punisce. Ma il Frosinone è sagace e sfacciato pure nell'atteggiamento: guarda caso sono proprio queste squadre che poi vincono i campionati. Perciò il Gubbio deve ragionare di conseguenza: i piagnistei, le debolezze e le recriminazioni non portano a niente e alle fine non portano proprio a nulla. Ma è chiaro che anche la poca tutela incide. Ci riferiamo alla terna arbitrale di turno quando trova un Gubbio piccolo piccolo. Piccolo piccolo, a scanso di equivoci, intendiamo che il Gubbio non conta proprio niente. Appena era uscito il nome dell'arbitro in settimana, è venuta subito in mente la partita di Avellino dell'anno scorso. Lo stesso arbitro aveva diretto la gara tra Avellino e Gubbio il 18 novembre 2012: la partita finì 2-0 per gli irpini con un rigore molto discutibile nei minuti finali con conseguente espulsione del portiere Venturi. Prima dell'intervallo era stato allontanato dal rettangolo di gioco il tecnico di allora che era Andrea Sottil. Mentre davanti agli occhi del guardalinee si era sorvolato su una gomitata rifilata in faccia a Bazzoffia. Mentre con il Frosinone non si concede un rigore sacrosanto a Schetter; Boisfer viene espulso per una presunta gomitata, quando nessuno si è accorto di nulla (e non si vede nulla neanche dalle immagini televisive). Guarda caso dopo un po' il Frosinone trova il gol della vittoria. Non mettiamo in dubbio la forza del Frosinone che ha una squadra di tutto rispetto, bensì le gestioni arbitrali. Ma sono da evitare anche certi isterismi che si sono poi verificati in sala stampa. Neanche questo è giustificabile. Come quando si attacca i giornalisti (e non) in maniera gratuita da gente che neanche è autorizzata a sostare in sala stampa. Non è professionismo, tutt'altro. Nella vita e nello sport ci vuole equilibrio, rispetto e saggezza. E riceviamo e pubblichiamo una email firmata da Gianni Bicchielli: «Mi sono presentato al botteghino per fare il biglietto per l'ingresso in curva per mia figlia minorenne (14 anni compiuti): premetto che era già nell'anagrafica in quanto è venuta tante volte allo stadio con me; mi sono sentito dire che non mi avrebbero fatto entrare in quanto avevo specificato che non avevo il suo documento al momento. Ho insistito educatamente un paio di volte, ho spiegato che ero il padre con tanto di abbonamento da anni (e tessere del tifoso), ma all'ennesima risposta negativa nella richiesta, ho salutato e me ne sono andato: ho riportato mia figlia a casa (abito a Branca) e poi sono tornato allo stadio a tifare il Gubbio. Poi vedendo cosa è successo è sorta una domanda: a noi non viene permesso di entrare un figlio; alle altre società è permesso di tutto e sono padroni di tutto? É meglio allora abbandonare lo stadio». (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)

23 marzo 2014
Bartolucci: "Il Frosinone ha vinto, ma ha perso la dignità". Schetter: "Gesto antisportivo..."

Finale rovente, pure in sala stampa. Il Frosinone vince con un gol al 97' di Blanchard, ma prima c'erano state due espulsioni di Moroni e Boisfer, e il Gubbio attacca i frusinati per antisportività, complice un arbitraggio (ahinoi) davvero allucinante. Il nodo della questione nasce da un pallone non "ridato" dal Frosinone sul punteggio di 2-2 e da lì è nato il gol del 3-2 definitivo, con Stellone che indicava proprio dalla panchina di proseguire l'azione e non procedere nel fairplay adottato poco prima dai calciatori del Gubbio. Nasce un parapiglia dopo il novantesimo, complici dei tifosi frusinati che entrano in maniera inspiegabile sul terreno di gioco dopo il fischio finale. Una brutta pagina del calcio, se è questo lo vogliamo definire calcio. Ma anche in sala stampa c'è chi perde le staffe, pure da parte eugubina, e così Stellone se ne va anzitempo (parla solo con una televisione, la Rai). Anche se riusciamo a carpire cosa dice in breve alla televisione. Il tecnico Roberto Stellone si giustifica dicendo in breve: "Noi abbiamo provato fino all'ultimo di vincere: ci abbiamo provato e gli episodi ci hanno dato ragione. Non abbiamo fatto il fairplay? Non so se abbiamo commesso una scorrettezza, però anche prima dopo un fallo su Russo rimasto a terra nessuno degli uomini del Gubbio ha messo la palla fuori. Perciò capita: questo è il calcio. D'altronde volevamo vincere la partita e stavamo pareggiando, quindi". Ma il Gubbio non ci sta. Tante affermazioni al veleno da parte rossoblù, anche contro un arbitraggio considerato a senso unico. L'attaccante Antonio Schetter d'altronde non usa mezzi termini: "Nel finale è successa una cosa molto brutta: un gesto di antisportività eloquente. Sul punteggio di 2-1 per loro, Caccavallo aveva messo la palla fuori e invece il Frosinone poi si è comportato diversamente. Un vero peccato perchè avevamo giocato alla pari contro un forte Frosinone e avevamo raggiunto il punteggio di 2-2 in maniera giusta. L'espulsione di Boisfer? Il guardalinee ha visto una gomitata del francese, ma io non ho visto cadere nessuno... e poi su di me c'era un rigore solare. Un arbitro che ha usato due pesi e due misure". Pure l'esperto difensore Giovanni Bartolucci perde la calma e si vede che è visibilmente furioso (dopo il novantesimo ha cercato di farsi giustizia da solo andando a parlare con i calciatori frusinati e con l'arbitro Illuzzi di Molfetta): "Mi scuso con tutti, ho perso la cognizione e pensare che io sono sempre calmo: noi abbiamo reso la palla, però loro non hanno utilizzato lo stesso fairplay. Il Frosinone vincerà il campionato, ma la dignità l'hanno già persa per strada. Preferisco aver perso questa partita ma essere onesto nella vita. Playoff? Finchè la matematica non ci condanna, noi lotteremo". L'allenatore rossoblù Giorgio Roselli rincara la dose: "Sono dell'idea che nel calcio si può vincere con la furbizia e non con le scorrettezze. Quello che è successo non ha niente a che vedere con il calcio. Ora cosa dico ai miei calciatori martedì al primo allenamento settimanale? Ma questo è calcio? Non meritavamo di perdere. Playoff lontani? Noi ce la giochiamo ancora e sarà determinante la partita interna con L'Aquila". Intanto abbiamo inserito le foto di Gubbio e Frosinone (18 immagini) che si trovano nella sezione "fotogallery" e nel link in homepage. Le foto sono di Simone Grilli per lo studio fotografico Gavirati e sono di Andrea Pomponi con la collaborazione di Roberto Settonce.

23 marzo 2014
Il Frosinone passa a Gubbio (2-3) tra le polemiche. Finale thrilling e laziali vittoriosi al 97'!

Gubbio contro la capolista Frosinone. Il trainer rossoblù Roselli schiera il 4-3-3. Il tecnico degli ospiti Stellone opta invece per il consueto 4-4-2. Sugli spalti un folto pubblico da Frosinone. Pronti e via. Al 1' sugli sviluppi di una punizione di Falconieri, la palla arriva al limite sui piedi di Schetter che calcia direttamente in porta: la sfera sfila di poco a lato. Al 5' il Frosinone passa in vantaggio: Frara pennella in area una palla in profondità dove Tartaglia non ci arriva, ne approfitta Ciofani che da pochi passi insacca la sfera in rete di ginocchio. Al 10' il Gubbio però pareggia: Baccolo lancia in profondità Schetter che si aggiusta la sfera sul piede sinistro e appena entrato in area fa partire un diagonale che fredda Zappino: palla che si infila nell'angolino, rasoterra. Al 29' ci prova Carlini dal limite con un tiro di sinistro che impegna a terra Pisseri. Al 39' Altobelli serve in area Ciofani che si gira e di destro calcia a rete: para in due tempi Pisseri. Al 40' cross pericoloso in area di Frara, sia Carlini che Ciofani non trovano il tap in vincente: palla che finisce di poco a lato. Ecco la ripresa. Al 59' il Frosinone torna in vantaggio: bel lavoro di Curiale che serve in area Paganini che anticipa un avversario e serve Ciofani: l'ex attaccante rossoblù si gira e di sinistro insacca la sfera in rete con un tiro rasoterra che penetra nell'angolino. Al 75' azione personale di Falconieri che entra in area e calcia di sinistro a rete: la palla sorvola di poco sopra la traversa. Al minuto 85 proteste del Gubbio per un presunto fallo in area di Blanchard su Schetter, ma l'arbitro fa proseguire. Proteste vane. All' 89' Caccavallo serve una palla d'oro in area verso Falconieri che calcia a rete a tu per tu con il portiere, ma Zappino in uscita salva il risultato respingendo la sfera deviandola in angolo. Al 92' il Gubbio pareggia: Moroni da sinistra serve al centro Falconieri che fa partire un gran sinistro con la palla che si insacca a fil di palo. Al 94' due espulsioni per il Gubbio: prima Moroni per un fallo su un avversario e poi Boisfer per un presunto fallo di reazione. Ma al 97' il Frosinone trova l'incredibile tris: Gucher crossa in area e Blanchard insacca di testa, in rete. Finisce 2-3. Ma dopo il novantesimo succede il finimondo e il Gubbio contesta e non poco il Frosinone per un comportamento antisportivo (questione di fairplay) per una palla non ridata. Un clima incandescente che poi si è protatto pure nel dopo gara, durante la conferenza stampa.
Tabellino: Gubbio - Frosinone (2-3):
Gubbio (4-3-3): Pisseri; Bartolucci (85' Laezza), Tartaglia, Ferrari, Giallombardo; Sarr, Boisfer, Baccolo (60' Caccavallo); Schetter, Falconieri, Falzerano (60' Moroni). (A disp.: Gozzi, Radi, Belfasti, Giuliacci). All. Roselli.
Frosinone (4-4-2): Zappino; M. Ciofani, Russo, Blanchard, Crivello; Frara, Altobelli (46' Paganini), Gucher, Carlini (64' Carrus); Curiale (90' Bertoncini), D. Ciofani. (A disp.: Mangiapelo, Frabotta, Gori, Viola): All. Stellone.
Reti: 5' Ciofani D. (F), 10' Schetter (G), 59' Ciofani D. (F), 92' Falconieri (G), 97' Blanchard (F).
Arbitro: llluzzi di Molfetta (Di Salvo di Barletta e Prenna di Molfetta): Espulsi: 94' Moroni (G); 94' Bosfer (G). Ammoniti: Tartaglia e Bartolucci (G); Curiale, Altobelli, Frara, Gucher e Zappino (F). Spettatori: 1988 (1104 abbonati; di cui 492 di Frosinone nel settore ospiti); incasso di 15550 euro.
Risultati: Ventinovesima Giornata - Prima Divisione - Girone B - Lega Pro:
Benevento - L'Aquila
0-1
93' De Sousa (A)
Grosseto - Pisa
3-1
4' Burzigotti (G), 34' Ferretti (G), 71' Marotta (G) rig., 92' Cia (P)
Gubbio - Frosinone
2-3
5' Ciofani D. (F), 10' Schetter (G), 59' Ciofani D. (F), 92' Falconieri (G), 97' Blanchard (F)
Perugia - Paganese
2-1
16' Palma (Pa), 27' Mazzeo (Pe), 45' Mazzeo (Pe)
Prato - Lecce
1-3
32' Barraco (L), 63' Barraco (L), 65' Pisanu (P), 69' Barraco (L)
Pontedera - Ascoli
5-0
22' Pera (P), 24' Pastore (P), 45' Arrighini (P), 49' Grassi (P) rig., 69' Pera (P)
Salernitana - Catanzaro
0-0
Viareggio - Barletta
2-1
29' La Mantia (B), 39' Rosafio (V), 61' Matteini (V)
Riposa: Nocerina

22 marzo 2014
Luparini, Malaccari e Addae out: 19 i convocati contro la capolista Frosinone di Stellone

Confermato il 4-3-3 per il tecnico Giorgio Roselli. Out per infortunio Malaccari e Luparini, oltre Addae che è squalificato. Quindi Pisseri in porta. Quartetto di difesa con Tartaglia e Ferrari al centro, mentre ai lati giostrano Bartolucci e Giallombardo. A centrocampo il trio basato su Sarr, Boisfer e Baccolo. In attacco il tridente Schetter (o Caccavallo), Falconieri e Falzerano. Il tecnico Giorgio Roselli durante la conferenza stampa del sabato ha detto: "Sappiamo che dobbiamo fare la partita della vita. Sappiamo che il Frosinone è molto forte e non è una squadra standard perchè ha tante opzioni da mettere in mostra con un allenatore come Stellone che è emergente ma lavora come un allenatore esperto. Ci vorrà un Gubbio super, per tutti i novanta minuti, se si vuole fare risultato". Sono stati convocati 19 calciatori: Pisseri, Gozzi, Bartolucci, Belfasti, Giallombardo, Ferrari, Laezza, Tartaglia, Procacci, Baccolo, Giuliacci, Boisfer, Moroni, Sarr, Caccavallo, Radi, Falconieri, Falzerano e Schetter.

21 marzo 2014
Malaccari out: accertamenti rinviati per un ematoma. Roselli sta pensando al modulo 4-3-3

Contro il Frosinone il trainer Giorgio Roselli sta pensando di adottare il modulo 4-3-3. Quindi Pisseri in porta. Quartetto di difesa basato su Bartolucci, Tartaglia, Ferrari e Giallombardo (lo stesso di Barletta). A centrocampo il trio Sarr (in ballottaggio con Giuliacci), Boisfer e Baccolo. In attacco è previsto il tridente Caccavallo, Falconieri e Schetter (o Falzerano). Per l'appunto Falzerano è in forte dubbio per la partita di domenica per un problema alla caviglia. Si deciderà solo all'ultimo se schierarlo o meno. Mentre non ce la farà di sicuro Malaccari per un problema al flessore destro dove è presente un vasto ematoma, e quindi al momento è pure impossibile fare degli accertamenti che a questo punto sono previsti non prima della prossima settimana. Sono rientrati in gruppo invece Moroni, Falconieri, Radi e Luparini. Assente Addae perchè è squalificato. In casa Frosinone l'allenatore dei gialloblù Roberto Stellone sta pensando di varare il 4-3-1-2. In porta Zappino. Quartetto difensivo con Matteo Ciofani, Bertoncini (o Blanchard), Russo e Crivello. A centrocampo il trio Gucher, Altobelli (o Carrus) e Frara. In attacco il fantasista Soddimo sarà invece a supporto dei due bomber Daniel Ciofani e Curiale. Assente Biasi perchè squalificato. Arbitra il signor Lorenzo Illuzzi di Molfetta: sarà coadiuvato dagli assistenti Francesco Di Salvo di Barletta e Emanuele Prenna di Molfetta. Si gioca alle ore 14:30.

21 marzo 2014
Due fratelli a Gubbio (Matteo e Daniel Ciofani), prove di 4-3-3 e Malaccari si è infortunato

Due fratelli in campo domenica prossima al "Pietro Barbetti" tra le fila del Frosinone capolista: sono Matteo e Daniel Ciofani, quest'ultimo ex Gubbio e Perugia. Due fratelli che quest'anno giocano con la stessa maglia. Anche se i due Ciofani portano in mente gli scontri in serie B. In particolar modo una foto (di Marco Signoretti) ci porta indietro nel tempo: prima della partita in notturna tra Gubbio e Ascoli (poi vinta dai marchigiani per 3-2) Matteo e Daniel si fanno fotografare insieme, siamo al 30 agosto 2011. E sono stati definiti in maniera chiara i fratelli d'oro del Frosinone. Daniel Ciofani ha già realizzato 13 reti in questo campionato: è il capocanniere del girone insieme a Miccoli, Eusepi e Arma. Mentre la squadra guidata da Stellone viaggia a 55 punti in classifica (+5 dal Perugia). Possiede il miglior attacco del girone con 45 reti segnate e la seconda difesa del torneo con 19 gol subiti: il Catanzaro ha fatto meglio con sole 16 reti incassate. I numeri parlano di 12 vittorie, 2 pareggi e nessuna sconfitta tra le mura amiche. Mentre in trasferta i laziali hanno trovato maggiori difficoltà: 4 vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte. Intanto il Gubbio di Giorgio Roselli ha giocato un'amichevole contro la selezione di giovani (formata da ragazzi della Berretti, Allievi, calciatori in prestito e in prova). La prima squadra si è imposta per 4-2 con le reti di Falconieri (doppietta), Ferrari e Caccavallo. Per la rappresentativa giovanile a segno Martini e Pucci. Il tecnico rossoblù Giorgio Roselli ha schierato il modulo 4-3-3. In porta Pisseri. Difesa a quattro con Bartolucci, Tartaglia, Ferrari e Giallombardo. A centrocampo il trio Malaccari, Sarr e Baccolo. In attacco il tridente Caccavallo, Falconieri e Falzerano. Ma a pochi minuti dal termine si è seriamente infortunato il centrocampista Nicola Malaccari: si parla di uno stiramento e appare assai improbabile che sia presente domenica contro il Frosinone. Al suo posto, in caso di forfait, sono pronti Giuliacci oppure Molinelli, anche se si tenta di recuperare Moroni. Se invece sarà disponibile Boisfer (non ha partecipato alla partitella per alcuni problemi fisici) il trio di centrocampo potrebbe essere formato da Sarr, Boisfer e Baccolo. Qualche problema c'è anche per Falzerano per un dolore alla caviglia. Mentre Schetter è stato tenuto precauzionalmente a riposo. Lo stesso discorso dicasi di Luparini (problema alla caviglia) e Radi (problema al ginocchio) che hanno eseguito un lavoro differenziato. Il ghanese Addae invece è squalificato: rientra con il Catanzaro.

20 marzo 2014
Roselli: "Conta l'atteggiamento giusto. Le parole del ds? So che devo ottenere il massimo..."

Intervista con l'allenatore Giorgio Roselli dopo la partita vinta a Barletta e in vista della big match con la capolista Frosinone. E gli abbiamo chiesto una domanda anche sulle parole espresse dal diesse dei rossoblù martedì in conferenza stampa. Ma andiamo per ordine: mister cosa ci può dire della prova di Barletta? "La partita mi è piaciuta. Dovevamo vincere a tutti i costi e la squadra già dall'inizio ha creato le sue occasioni. In questa gara sinceramente eravamo più forti del Barletta, anche se spesso non vincono i più forti. Diciamo che la partita si è messa come volevamo noi, anche se negli ultimi venti minuti abbiamo sofferto. Non aver chiuso la partita anzitempo sul 3-0 si poteva rischiare il 2-1 alla fine e ci poteva complicare la situazione. Ma tutto sommato sono più che soddisfatto". Domenica c'è il Frosinone: a Barletta ha usato un modulo che è stato diverso rispetto al passato; sarà riproposto pure domenica oppure no? "Il modulo non conta più di tanto. É chiaro che il modulo cambia talvolta in base alla disponibilità dei nostri calciatori. Quello che conta è non mettere fuori ruolo dei calciatori, o farlo il meno possibile, altrimenti si va in difficoltà. Conta l'atteggiamento, conta quando siamo in possesso di palla di sbagliare il meno possibile perchè il Frosinone non ci permetterà di commettere degli errori come è successo a Barletta. In questa settimana cercheremo di migliorare quelle cose che non sono andate bene, altrimenti si rischia davvero tanto con il Frosinone". Ultima domanda: martedì ha parlato il direttore sportivo Stefano Giammarioli e in maniera esplicita ha voluto rimarcare il fatto che adesso c'è bisogno di dedicare più tempo alla tranquillità dei calciatori in squadra e pensare meno alla tattica, se si vuole raggiungere i playoff. Che cosa ne pensa mister Roselli? "Ci mancherebbe altro che mi metto a commentare certe dichiarazioni. Da parte mia, rispondo solo alle domande che si fanno al sottoscritto. Credo che il mio compito è quello di pensare a tutto. Ci mancherebbe che io penso solo ad un pezzo e un ad altro pezzo no. Questo è il mio lavoro. Ma è normale che qualche volta si può fare meglio una cosa piuttosto che un'altra. Noi siamo degli esseri umani che magari non possono vedere alcune cose. Credo però che sia importante alla fine dare sempre tutto, come dico spesso ai ragazzi. Devo pensare solo di ottenere il meglio da questo collettivo. Poi il resto non dipende più da noi, nel senso che ci sono delle situazioni (un episodio o altre cose) che possono fare cambiare il pensiero di tante persone. Noi non possiamo andare dietro a questo, ma dobbiamo essere convinti di quello che facciamo e bisogna convincere la squadra a fare il meglio possibile. Per quanto riguarda il resto, con tutta sincerità, non è mio il compito". Notiziario. Giovedì si svolge una partita amichevole al "Barbetti" tra il Gubbio di Roselli e una selezione di giovani. La lista di questo team che affronterà la prima squadra. Della squadra Berretti convocati Pandolfi, Tomarelli, Benedetti, Brunelli, Cacciamani, Bortolussi, Barbacci e Conti. Degli Allievi: Bellucci, Palazzo, Parasecoli, Schiaroli, Badiali, Carnevali, Pucci e Nuti. In prestito del Gubbio: Corazzi e Martini (Matelica), Khribech (Deruta), Lupi (Gualdo), Baldinelli e Mancioli (Bastia). In prova Bucci e Balladorian (Cagliese), Ruci (Berretti Perugia).

19 marzo 2014
Giammarioli: "La massima protezione ai calciatori: maggiore tranquillità e meno tatticismo..."

Parla il direttore sportivo Stefano Giammarioli e lo fa in maniera decisa. Tocca diversi punti con un obiettivo ben preciso: fare quadrato e guai chi tocca i calciatori. Il diesse dei rossoblù senza tanti giri di parole esce fuori con una frase ad effetto: "Ora, la massima protezione dei nostri calciatori". Prende un attimo di fiato e prosegue dicendo: "La squadra ha dimostrato a Barletta che se è allenata bene e si trova al completo, se la può giocare con chiunque. Non dico alla pari, ma può giocarsela. Però in particolar modo si è visto che tutto quanto passa attraverso i calciatori che si trovano in campo. Non contano i moduli o i tatticismi. Conta principalmente la tranquillità dei ragazzi". Ma perchè non c'è tranquillità? "Alcuni calciatori purtroppo non sono sereni e per questo motivo abbiamo cominciato dei colloqui con ognuno di loro per capire dove sono i problemi. Per questo motivo ho chiesto a tutti di dedicare più tempo alla tranquillità dei calciatori e guardare meno alla tattica. Dobbiamo fare un lavoro psicologico perchè il fulcro di tutto sono proprio i calciatori e vanno gestiti al meglio. Perciò è stato importante vincere a Barletta perchè abbiamo dato un segnale prima di tre partite di fuoco. Ci serve una carica esplosiva ma credo che questa squadra ha tutte le carte in regola per poter centrare i playoff: abbiamo dei buoni contropiedisti e degli elementi rapidi che con i campi più asciutti possono fare davvero la differenza". Perciò che Gubbio ci aspetta con il Frosinone? "Se ci sarà umiltà e se la squadra saprà giocare come deve senza subire le ripartenze degli avversari come a Barletta, si può fare anche risultato. Bisogna vincere per dare una scossa alla nostra stagione. Noi conosciamo il Frosinone che è forte, ma fuori casa è meno brillante di quando gioca in casa". E toglie subito ogni dubbio a chi dice che vincendo con il Frosinone si può fare un favore ai cugini del Perugia: "Ma noi pensiamo solo a noi stessi. Ci serve vincere, punto e basta. D'altronde il Perugia lo vince lo stesso il campionato. Anzi, dico: il Perugia ha il 60% di possibilità di vincerlo, il Frosinone il 40%". E il Gubbio di andare ai playoff quante probabilità ha? "Credo il 25%, al pari di Prato, Pontedera e Grosseto. Ma ad una condizione". Prego, dica? "Ribadisco che conta la tranqullità dei calciatori che vanno gestiti come dei protagonisti e non vanno messi sotto esame. Bisogna dare fiducia alla squadra. Non servono certe pressioni dallo staff tecnico o dalla società. Dobbiamo stare molto attenti al nostro pacchetto dei calciatori perchè ognuno ha la sua moralità e le sue caratteristiche: ognuno di loro va salvaguardato per non dire coccolato. Voglio vedere dei calciatori gioiosi: questo è stato il nostro punto di forza degli anni passati. Chiedo questo perchè adesso siamo indietro in classifica e d'ora in avanti non possiamo sbagliare più nulla: quando si rincorre bisogna essere perfetti". E ribadisce che certi calciatori vanno assolutamente recuperati: "Addae, Boisfer e Baccolo hanno giocato per la prima volta tutti insieme e hanno dato una grande prova di forza a centrocampo. Sono calciatori che vanno elogiati se si vuole andare lontano. E in particolar modo va recuperato Caccavallo". Ma un neo a Barletta c'è stato, cioè l'ennesima espulsione (quella di Addae): si tratta del quattordicesimo cartellino rosso in questo torneo e non è poco, giusto? "Giusto sì, questo è un problema che esiste. C'è un certo nervosismo che va gestito e mi riconduce al discorso già fatto prima. Ma domenica ero in panchina a Barletta e ho notato delle cose incoraggianti: tutti i calciatori si sono comportati da veri professionisti e con un'unità di intenti si può fare bene". Notiziario. Giovedì pomeriggio la formazione allenata da Giorgio Roselli farà un test in famiglia contro una squadra composta da una selezione della formazione Berretti e Allievi, integrata da alcuni calciatori del Gubbio in prestito a società umbre e marchigiane in serie D (come Khribech, Baldinelli, Corazzi e Martini) e da altri ragazzi in prova da altre società. L'amichevole si svolgerà con tre tempi da 30 minuti ciascuno e si disputerà sul terreno del "Pietro Barbetti" con inizio alle ore 14:45. Intanto si è fermato l'attaccante Luparini per un problema alla caviglia. Giudice Sportivo: il centrocampista Addae è stato squalificato per un turno, perciò salta la sfida contro il Frosinone.

18 marzo 2014
L'editoriale. La disfida di Barletta e undici cavalieri. Però adesso che trittico di partite...

La disfida di Barletta fu uno scontro cavalleresco tenutosi il 13 febbraio 1503 nella piana tra Andria e Corato (all'epoca dei fatti sotto giurisdizione veneziana), fra tredici cavalieri italiani e altrettanti cavalieri francesi. Il confronto finì con la vittoria degli italiani. Questa volta la disfida di Barletta ha portato la vittoria di undici cavalieri eugubini. Undici calciatori che hanno lottato come dei cavalieri perchè il duello doveva essere assolutamente vinto. Diciamolo chiaramente: la sfida di Barletta era una gara da "dentro o fuori" e su questo non ci sono dubbi. Una tappa fondamentale dove si dovevano verificare diversi aspetti: prima di tutto se il Gubbio era in grado di reagire alle ultime sconfitte dove si è vista una squadra talvolta molle o succube dei quotati avversari (dicasi di Benevento, Lecce e Pisa); secondo punto, la squadra doveva dimostrare carattere dopo prestazioni piuttosto altalenanti; ultimo punto, la squadra doveva dimostrare sul campo se era in grado di meritarsi di agganciare i playoff. Tre quesiti racchiusi in una sola gara che avevano l'unico scopo di dare delle risposte tangibili. E il Gubbio delle risposte le ha date (forse perchè pressato di fare risultato a tutti i costi): il match veniva considerato come un'ultima spiaggia per agganciare i playoff. Una prima risposta chiara c'è stata: un Gubbio al completo può dire la sua in questo campionato se c'è la voglia, la concretezza e un'unità di intenti da parte di tutte le componenti. E conta sopra ogni cosa il giusto atteggiamento. Il nuovo schieramento adottato dal tecnico Giorgio Roselli (il 4-2-3-1 che in fase di possesso è diventato un 4-3-3) ha dato i suoi frutti. Falzerano e Schetter sulle ali sono state due vere spine per gli avversari. Proprio Falzerano si è fatto trovare pronto su una pennellata precisa di Addae in area barlettana: lo scugnizzo campano ha trovato la coordinazione e il tempismo giusto per freddare al volo con un destro chirurgico il portiere biancorosso Liverani. E lo stesso Addae più tardi ha chiuso praticamente i conti con un tiro di sinistro da fuori area rasoterra che ha trafitto Liverani, anche se nell'occasione il portiere dei pugliesi non è proprio esente da colpe. Pure Luparini di punta è stato mobile e ficcante, ben smarcato a turno dai vari Boisfer e Addae, ma l'ex attaccante spoletino non era in giornata di grazia sotto porta: clamorosa in particolar modo l'occasione che è capitata sui suoi piedi nella ripresa quando si è trovato tutto solo davanti al portiere (si è mangiato un gol praticamente fatto). Ci poteva stare il tris e fine dei giochi. Ma questo Gubbio ormai ci ha abituato a farci soffrire anche quando le partite potrebbero essere chiuse molto anticipatamente. Unico neo l'ennesima espulsione, la quattordicesima in questa stagione: il centrocampista ghanese Addae, tra i migliori a Barletta, ha rimediato la seconda ammonizione ad una manciata di minuti dal termine. Un'altra ingenuità, che si aggiungono ad altre ingenuità, che devono essere assolutamente cancellate da qui alla fine del campionato se si vuole sognare qualcosa di ambizioso. E adesso il calendario prevede un trittico di partite davvero proibitive: domenica arriva al "Barbetti" la capolista Frosinone, poi trasferta a Catanzaro e di seguito di nuovo in casa con L'Aquila che domenica ha sfiorato il colpaccio contro il Perugia (ha fallito un rigore con Pià). Ora c'è la prova del nove. E il Gubbio saprà dimostrare di che pasta è fatto? (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)

16 marzo 2014
Boisfer: "Tappa cruciale a Barletta: crediamo nei playoff". Giammarioli: "Bella vittoria, ma..."

Gubbio che torna alla vittoria dopo oltre un mese e si avvicina ai playoff: ora sono a due lunghezze di distanza. Un risultato importante in vista del match interno con la capolista Frosinone. Ma il direttore sportivo Stefano Giammarioli frena gli entusiasmi: "Abbiamo fatto il nostro dovere, anzi. Il Gubbio ha una squadra superiore al Barletta e si poteva anche fare di più. Si doveva vincere con più serenità e invece si sono rivisti alcuni problemi di troppo che purtroppo ci assillano. Credo che solo il Gubbio si poteva incartare da solo e quindi era basilare vincere. Dobbiamo ancora crescere e questo è fuor di dubbio". Ma poi il diesse rossoblù rassicura sulle condizioni di Falzerano uscito anzitempo dal campo dopo uno scontro con Ganz: "Falzerano è stato in ospedale per ulteriori accertamenti: non ha nessun problema alla testa, forse sarà stato uno sbalzo di pressione". Il capitano Rodrigue Boisfer elogia la prova della squadra: "C'è stata una grande prestazione. Siamo entrati in campo concentrati con la nostra intenzione di portare a casa i tre punti. Crediamo nei playoff e la tappa di Barletta per noi era fondamentale. Si poteva vincere con un risultato più ampio, abbiamo fallito diverse occasioni da gol. Adesso il Frosinone? Beh, ce la giocheremo alla pari e credo che verrà fuori una grande bella partita". Sintetico il commento del difensore Angelo Tartaglia: "Una grande vittoria perchè ci avvicina ai playoff. Pensare che si poteva dilagare con ben cinque occasioni da gol. Mentre negli ultimi quindici minuti abbiamo sofferto: importante è stato non subire gol. Ora dobbiamo guardare avanti perchè le partite saranno tutte decisive, non solo quella di domenica contro il Frosinone". L'ex di turno, l'attaccante Antonio Schetter ha precisato: "Dovevamo vincere e così è avvenuto. Abbiamo raggiunto il doppio vantaggio in maniera meritata e poi abbiamo saputo gestire bene la partita. Importante successo perchè ci permette di mantenerci in corsa per i playoff". Sull'altra sponda l'allenatore biancorosso Nevio Orlandi è piuttosto contrariato: "La qualità degli avversari ha fatto la differenza. C'era un rigore netto su Ganz e si poteva riaprire la partita. Al di là di ciò abbiamo offerto una prestazione sottotono. Un primo tempo non bello e la ripresa è stata ancora più brutta. La squadra eugubina era più esperta e si trovava in buona condizione. Alla mia squadra salvo solo la reazione intravista nella ripresa". E intanto abbiamo inserito le foto di Barletta e Gubbio (14 immagini) che si possono trovare nella sezione "fotogallery". Le foto sono di Luigi Dicorato grazie a Luigi Putignano di Barlettacalcio.it e dell'ufficio stampa del Barletta Calcio grazie a Marco Dambra. Tutto ciò con la collaborazione di Settonce.

16 marzo 2014
Gubbio vincente a Barletta (0-2). Decidono Falzerano e Addae, che poi alla fine è espulso

Barletta contro Gubbio. Mister Roselli schiera il previsto 4-2-3-1. Il tecnico dei biancorossi Orlandi invece opta per il 3-5-2 e manda in tribuna Camilleri. Prima azione degna di nota al 3': cross da destra di Cane con La Mantia che cerca la porta, ma manca di poco il bersaglio. Al 7' rossoblù in avanti con Boisfer che lancia in profondità sul filo del fuorigioco Luparini che crossa in mezzo da destra, ma Di Bella salva in extremis sull'accorrente Falzerano. Al 16' occasione ghiotta per il Gubbio: Boisfer serve in area Falzerano che si ritrova a tu per tu con il portiere e cerca di superarlo con un colpo di testa, ma Liverani è provvidenziale perchè riesce ad intercettare la sfera con grande tempismo. Al 21' Innocenti va via sulla destra e serve Cane che crossa al centro: La Mantia cerca la girata vincente ma salva in extremis Tartaglia. Al 23' il Gubbio passa in vantaggio: cross dalla destra di Addae in area con il piede mancino, dove sopraggiunge Falzerano che in scivolata di destro anticipa Guglielmi e insacca la sfera alle spalle di Liverani. Al 30' ci prova ancora Falzerano dal limite, ma il suo tiro termina di poco a lato. Al 32' invece si registra una girata volante di Ganz: palla che va sopra la traversa. Al 37' il Gubbio trova il raddoppio: Addae ci prova dal limite con un tiro rasoterra che sorprende il portiere Liverani e la palla si insacca in rete. Ripresa. Esce Maccarone e subenta Ilari: così il Barletta passa al 4-3-1-2. Al 48' i padroni di casa reclamano un rigore, ma l'arbitro fa proseguire l'azione. Al 53' su cross di Falzerano in area, Addae cerca la porta di testa ma Liverani è provvidenziale e respinge la sfera. Con l'entrata di Cicerelli al posto di Branzani, il Barletta passa al 4-2-4. Al 60' Falzerano cade male sul terreno dopo uno scontro di gioco con Ganz e deve uscire anzitempo dal campo: al suo posto subentra Caccavallo. Al 67' occasione ghiotta per Luparini che cerca la deviazione vincente in area, ma in recupero salva in extremis Guglielmi. Subito dopo ci prova dalla distanza Innocenti, Pisseri non si fa sorprendere e abbranca la sfera in due tempi. Botta e risposta nel giro di due minuti: al 70' ci prova Addae ma la sua conclusione finisce a lato, poco dopo al 71' Ilari spreca un'occasione importante in area calciando a lato da una posizione favorevole. Al 75' il neo entrato Caccavallo serve in profondità Luparini che si fa anticipare in uscita da Liverani, sparando addosso al portiere. Al 77' Ganz cerca il colpo ad effetto con un colpo di tacco, ma a pochi passi dalla porta sbroglia la matassa Tartaglia. All' 85' Pisseri salva con uno strepitoso intervento su tiro ravvicinato di Campagna. E all' 87' viene espulso Addae per somma di ammonizioni dopo un fallo su Pippa. All' 89' Boisfer sfiora addirittura il tris, ma Liverani salva.
Tabellino: Barletta - Gubbio (0-2):
Barletta (3-5-2): Liverani; Guglielmi, Di Bella, Maccarone (46' Ilari); Cane, Innocenti (78' Campagna), Mantovani, Branzani (59' Cicerelli), Pippa; La Mantia, Ganz. (A disp.: Vaccarecci, Cascione, Ferreira, Zigon). All. Orlandi.
Gubbio (4-2-3-1): Pisseri; Bartolucci, Tartaglia, Ferrari, Giallombardo; Addae, Boisfer; Schetter (77' Laezza), Baccolo, Falzerano (60' Caccavallo); Luparini (90' Damiano). (A disp.: Gozzi, Moroni, Sarr, Falconieri). All. Roselli.
Reti: 23' Falzerano (G), 37' Addae (G).
Arbitro: Mainardi di Bergamo (Grieco di Macerata e De Meo di Formia). Espulso: 87' Addae (G). Ammoniti: Innocenti, Pippa e Ganz (B); Addae (G). Spettatori: 1300 circa.
Risultati: Ventottesima Giornata - Prima Divisione - Girone B - Lega Pro:
Ascoli - Viareggio
2-0
10' Carpani (A), 28' Tripoli (A)
Barletta - Gubbio 0-2
23' Falzerano (G), 37' Addae (G)
Catanzaro - Grosseto
1-0
89' Sabatino (C)
Frosinone - Prato
2-0
45' Biasi (F), 52' Curiale (F)
L'Aquila - Perugia
0-0
Lecce - Pontedera
3-0
44' Miccoli (L), 79' Miccoli (L), 82' Miccoli (L) rig.
Nocerina - Salernitana
n.d. (3-0 a tavolino per la Salernitana)
Pisa - Benevento
2-2
15' Napoli (P) rig., 37' Forte (P), 61' Guerra (B), 95' Melara (B)
Riposa: Paganese

15 marzo 2014
Radi non ce la fa: non parte per Barletta. Si rivedono Falconieri e Moroni. Verso il 4-2-3-1

Alla fine Roselli sceglierà il 4-2-3-1. Quindi Pisseri in porta. Quartetto difensivo che è basato sull'asse Bartolucci, Tartaglia, Ferrari e Giallombardo. A centrocampo il duo Addae e Boisfer che però non è in perfette condizioni (se non ce la fa è pronto Sarr). Sulla trequarti il trio Schetter, Baccolo e Falzerano. Di punta Luparini. Alessandro Radi invece non è pronto e non si è trasferito a Barletta: aveva riportato uno stiramento dopo la sfida di Pisa. Mentre sono abili e arruolati Moroni e Falconieri che se tutto va bene andranno in panchina. In casa Barletta mancano Romeo, Bijimine e D'Errico infortunati, oltre allo squalificato Legras. L'allenatore dei biancorossi Nevio Orlandi potrebbe optare per il 4-3-2-1 (oppure il 4-3-3). In porta Liverani. In difesa il quartetto Cane, Camilleri, Di Bella e Pippa. A centrocampo il trio Innocenti, Ferreira e Mantovani. In attacco il duo Ilari e Ganz a supporto di La Mantia. Arbitra l'incontro il signor Marco Mainardi di Bergamo che sarà coadiuvato dagli assistenti Nello Grieco di Macerata e Roberta De Meo di Formia. Questi sono i convocati per Barletta: Pisseri, Gozzi, Bartolucci, Belfasti, Ferrari, Giallombardo, Laezza, Procacci, Damiano, Tartaglia, Addae, Baccolo, Boisfer, Moroni, Sarr, Caccavallo, Falzerano, Luparini, Schetter e Falconieri. Non è partito solo il difensore Radi.

14 marzo 2014
Ridotta la squalifica a Malaccari: salta la gara di Barletta, ma ci sarà contro il Frosinone

Una buona notizia arriva dal Giudice Sportivo. É stato parzialmente accolto il ricorso presentato nei giorni scorsi dall' A.S. Gubbio 1910 per la squalifica di tre giornate rimediate da Nicola Malaccari dopo la sfida di Pisa. Sconterà solo due giornate. Pertanto il centrocampista rossoblù salterà solo la sfida di Barletta per poi rientrare nella successiva gara casalinga contro il Frosinone. Intanto il Gubbio, nel pomeriggio di giovedì, ha effettuato una partita amichevole al "Bernicchi" di Città di Castello. Il Gubbio si è imposto per 8-3 contro il Group Castello, formazione che milita in Eccellenza regionale. Assenti per infortunio Ferrari, Boisfer, Pisseri e Radi: i primi due sono stati fermi per via precauzionale, mentre per il portiere Pisseri e per il difensore Radi bisognerà verificare meglio le loro condizioni nei prossimi giorni. In campo si sono rivisti Falconieri e Moroni, entrati nella ripresa. Il tecnico Giorgio Roselli ha schierato come modulo il 4-2-3-1. Pertanto in porta ha giocato Gozzi. Linea difensiva a quattro con Bartolucci, Tartaglia, Procacci e Giallombardo. Sulla mediana il duo Addae e Sarr. Sulla trequarti da destra a sinistra Schetter, Baccolo e Falzerano. Di punta Luparini. Solamente nella ripresa è entrato Caccavallo. In rete per il Gubbio nel primo tempo Baccolo, Falzerano, Luparini e Addae (entrambi su rigore). Nella ripresa sono andati a segno il giovane Labate, Malaccari, Falconieri e Caccavallo. Dato curioso: nel secondo tempo il Group Castello ha segnato tre reti, una con Bartolucci (omonimo del calciatore del Gubbio) e due su rigore realizzati da La Rosa e Valori. In pratica il Gubbio è riuscito a subire due rigori pure in amichevole: con gli arbitri non c'è proprio un buon feeling. A tratti la partita è stata accesa, con Falzerano che è stato particolarmente tartassato. Il tabellino della gara: Group Castello primo tempo (4-4-2): Lancini; Panfili, Boinega, Allegria, Giustini; La Rosa, Iacomelli, Fornetti, Pagliardini; Missaglia, Orta. Secondo tempo (4-4-2): Fontanelli; Puccetti, Boinega (32’ Polverini), Giustini (28’ Carini), Zangarelli; Hoxha, Santinelli, Valori, La Rosa (16’ Tadi); Bartolucci, Fofana. All.: Favilla. Gubbio primo tempo (4-2-3-1): Gozzi; Bartolucci, Tartaglia, Procacci, Giallombardo; Addae, Sarr; Schetter, Baccolo, Falzerano; Luparini. Secondo tempo (4-2-3-1): Gozzi (31’ Bellucci); Labate, Laezza, Gelli, Belfasti; Giuliacci, Moroni; Caccavallo, Quintavalle (16’ Damiano, 31’ Quintavalle), Malaccari; Falconieri. All.: Roselli. Arbitro: Ricci di Pesaro. Reti: 12’ Baccolo (Gu), 18’ Falzerano (Gu), 26’ Luparini rig. (Gu), 36’ Addae rig. (Gu), 47' Labate (Gu), 55' La Rosa rig. (Gc), 60' Malaccari (Gu), 64' Falconieri (Gu), 67' Valori rig. (Gc), 72' Bartolucci (Gc), 75' Caccavallo (Gu).

13 marzo 2014
Focus: il precedente, gli esoneri (tanti) e l'allenamento in piazza. Barletta, sfida cruciale

Partita di Barletta, partita cruciale. E c'è il precedente. Basta tornare alla passata stagione. Era il 3 marzo 2013. Si gioca a Barletta e l'allenatore Andrea Sottil si gioca la panchina in caso di sconfitta. Nella settimana precedente (dopo la sconfitta di Benevento) il tecnico di Venaria Reale era stato sul punto di essere esonerato e al suo posto doveva arrivare Renzo Tasso (tecnico della Berretti). L'ultima spiaggia era quindi Barletta. In quella partita il Gubbio si impose per 2-1 con le reti di Belfasti e del bulgaro Galabinov (ora all'Avellino in serie B). Così Sottil salvò la sua panchina e concluse la stagione, portando la squadra all'ottavo posto alla conclusione del torneo. Pure questa volta la partita è molto importante per il futuro del Gubbio. La squadra rossoblù deve fare assolutamente punti a Barletta, se vuole sperare ancora nei playoff e se vuole riscattare le tre sconfitte consecutive con Pisa, Lecce e Benevento. Pure il tecnico Giorgio Roselli ha fatto capire che la partita è assai importante: "Questa sfida ci può far capire se possiamo lottare fino alla fine per i playoff". Più chiaro di così. Ma intanto è tempo di esoneri. Ormai è diventata una prassi. Come qualcosa va storto, il primo a finire nel tritacarne è l'allenatore. É successo molte volte pure a Gubbio. Basta guardare gli ultimi anni. In successione sono stati esautorati dal loro incarico Pecchia, Simoni, Alessandrini, Apolloni (non è stato confermato per l'anno successivo), Sottil (esonerato a fine campionato) e per ultimo Bucchi (dopo la sconfitta di 5 a 0 con il Perugia). Sei allenatori si sono susseguiti in due stagioni e mezzo, di certo una bella media (non certo positiva). Ma evidentemente va di moda l'esonero. É successo ad Andrea Sottil (insieme a Flavio Flavoni, ex preparatore dei portieri dei rossoblù) lo scorso gennaio a Cuneo. É avvenuto pure per Vincenzo Torrente martedì 11 marzo che è stato allontanato dalla Cremonese e insieme a lui sono stati sollevati dall'incarico il preparatore atletico Romano Mengoni e il preparatore dei portieri Giovanni Pascolini, anche loro ex Gubbio. Nel calcio si vuole vincere e subito, non ci sono scorciatoie. Se pure un allenatore come Torrente viene esonerato, dopo due stagioni favolose a Gubbio (dal 2009 al 2011) con due promozioni di fila e dopo due annate miracolose a Bari (dal 2011 al 2013) con delle salvezze ottenute in serie B con una società con problemi societari, sta a significare che qualsiasi allenatore può essere messo alla gogna al primo intoppo. Però, intanto giunge una notizia curiosa proprio da Barletta. Per protesta, la squadra biancorossa (prossima avversaria del Gubbio) si è allenata martedì 11 marzo in piazza Aldo Moro, davanti agli occhi increduli di tifosi e passanti. Così riporta il portale web di Barletta (Barlettasport.it). In pratica è entrata nel mirino «l'amministrazione comunale, rea di non aver risposto per tempo alle scadenze burocratiche imposte alla questione Puttilli», in riferimento all'impianto dove il Barletta gioca le partite in casa. Ma a quanto pare la situazione si è sbloccata ed è stata «stilala la convenzione che permette l'autogestione dello stadio da parte della S.S. Barletta Calcio». L'intero articolo sulla vicenda si può trovare al sito web Barlettasport.it.

12 marzo 2014
Roselli: "Ci vuole un'impresa... bisogna dare il 110%". Torrente esonerato dalla Cremonese

Parla il tecnico Giorgio Roselli in vista della partita di domenica contro il Barletta, però si affrontano diversi punti. Ma per prima cosa l'allenatore rossoblù ha parlato della sfida del Barletta con il Perugia che ha visto personalmente: "Nel primo tempo è andato meglio il Barletta, poi è rimasto in dieci e la partita è cambiata. Tuttavia il Barletta ha usato un modulo inedito come il 4-4-2 mentre di consueto adoperano il 4-3-3, inoltre mancavano dei calciatori importanti come Ganz e D'Errico. D'altronde ci aspetta una battaglia domenica: è una partita trabocchetto per noi perchè il Barletta in casa si fa valere: ha perso contro il Lecce ma non meritava di perdere e ha battuto il Frosinone, quindi. E sulla carta per la prima volta siamo favoriti: per questo motivo dico che è una partita importante sotto tanti punti di vista perchè non siamo mai partiti con il favore del pronostico e questa è un'occasione per dimostrare di che pasta è fatto questo Gubbio. Questa sfida ci può far capire se possiamo lottare fino alla fine per i playoff". Appunto, i playoff, sono ancora alla portata? "Certo che è possibile, ma ad una condizione: questa squadra deve dare di più, ovvero il 110% se vuole raggiungere questo traguardo. Non nascondo che ci vuole un'impresa. Da quando ci sono io alla guida di questo Gubbio abbiamo racimolato 12 punti in otto partite, contro la Nocerina compresa anche se non abbiamo giocato. Però questa squadra ha dimostrato che, tolto il secondo tempo con il Lecce e la gara contro il Benevento, ha giocato sempre alla pari con le avversarie. Queste partite ci hanno dimostrato che possiamo fare punti con tutti, ma di facile non c'è nulla. Basta vedere quali sorprese il campionato ci riserva: il Viareggio dopo quattro sconfitte consecutive ha battuto addirittura il Lecce, è il calcio". Mentre i risultati di domenica scorsa come li giudica? "Grande vittoria del Grosseto sulla Salernitana e questo non è stato un risultato favorevole per noi. Il Pontedera ha pareggiato con il Catanzaro, ma meritava di vincere. Diciamo che tutto è molto difficile, ma lo era anche prima per noi. Sappiamo che ci aspetta un sprint finale dove dobbiamo raccogliere il massimo possibile, questo è inevitabile". Abbiamo visto che ha sperimentato il modulo 4-2-3-1? "Diciamo che è più di un'idea. Prima mettevamo in campo un atteggiamento per rinconquistare la palla. Adesso dobbiamo passare alla fase due: giocheremo di più in fase offensiva per sfruttare le caratteristiche di certi calciatori in attacco. Ma non escludo che ci saranno delle difficoltà. Il 4-2-3-1 mi permette di sfruttare certe potenzialità, ma probabilmente ci saranno degli accorgimenti. Baccolo dietro la punta? Può essere un'idea: è una mezza punta e in quel ruolo si può permettere anche qualche pausa. Come centravanti? In quel ruolo vedo bene Luparini o Schetter, di seguito Falconieri quando tornerà a disposizione. Gli altri (Caccavallo e Falzerano ndr) non possono ricoprire questo ruolo, ma possono stare più indietro sulla trequarti". Per concludere il tecnico Roselli fa il punto sugli infortunati: "Finalmente c'è una rosa al completo. Falconieri e Moroni sono nel gruppo ma difficilmente saranno disponibili per Barletta. Da vedere Radi se ce la farà. Idem Ferrari, che è da valutare giorno per giorno ma può essere dei nostri. Invece sia Giallombardo che Bartolucci hanno recuperato. Pisseri? Il portiere ha riportato una elongazione (muscolare ndr), ma credo che da venerdì tornerà disponibile". Notiziario. Giovedì pomeriggio il Gubbio sostiene una partita amichevole a Città di Castello contro la formazione locale del Group Castello (inizio ore 14:45). Nel girone A della Prima Divisione, la Cremonese ha esonerato Vincenzo Torrente, tecnico dei miracoli a Gubbio nelle stagioni 2009-2010 e 2010-2011 (con due promozioni di fila dalla C2 alla serie B). Dopo l'esperienza biennale a Bari in cadetteria, in questa stagione l'ex allenatore rossoblù aveva scelto di accettare la proposta del presidente Arvedi alla Cremonese dove era approdato come Dt Gigi Simoni, anche egli ex Gubbio. Fatale la sconfitta di Vercelli su autogol di Caracciolo (ex rossoblù). Insieme a Torrente, sono stati allontanati i preparatori Romano Mengoni e Giovanni Pascolini (ex rossoblù). E come nuovo allenatore grigiorosso è arrivato Davide Dionigi, ex allenatore della Reggina.

11 marzo 2014
Focus. Caccavallo, il Perugia, e il bomber di peso. Ma un ariete come Galabinov o Gomez?

Nell'editoriale di una settimana fa avevamo scritto che il Gubbio trovava difficoltà ad andare in gol. Lo dicono i numeri: 14 gol segnati dai suoi attaccanti dei 24 totali. E un attaccante rossoblù non va in rete da 335 minuti. L'ultima rete è stata segnata da Giuseppe Caccavallo contro il Viareggio e tra l'altro il calciatore napoletano è per ora il cannoniere della squadra con quattro reti realizzate, seppur è stato impiegato con il contagocce. Proprio Caccavallo ha specificato a riguardo: "Sono contento che sono il cannoniere della squadra e pensare che senza gli infortuni avrei potuto fare meglio. E noi attaccanti finalizziamo poco? Sicuramente è colpa nostra, dobbiamo essere più cinici, ma è anche vero che d'ora in avanti bisognerebbe giocare più in fase offensiva perchè in questa maniera abbiamo delle possibilità in più per trovare la via della rete. Nelle ultime partite, a mio avviso, abbiamo abbassato troppo il baricentro, ma è anche vero che abbiamo incontrato delle avversarie molto forti (Benevento, Lecce e Pisa ndr) e forse non ci hanno permesso di esprimerci come vogliamo". Ma da adesso in poi non contano più le chiacchiere, ma i fatti: il Gubbio deve tornare a vincere dopo tre sconfitte di seguito, altrimenti addio playoff. Giusto? "Certo che è giusto. Dobbiamo portare a casa i tre punti, non ci sono alternative. Anche se a Barletta non sarà così facile: ci aspetta una partita molto difficile, pertanto dovremo farci trovare pronti". Ma è arrivata un'indiscrezione. Caccavallo, ad una precisa domanda, ci ha confermato che non era solo una diceria, ma c'è stato qualcosa di più. La domanda è stata la seguente: è vero che nel mercato di gennaio c'è stato un interesse del Perugia? "Certo che sì, e c'è stato più di un approccio. C'è stata pure una chiacchierata con i biancorossi, ma poi tutto quanto si è stoppato: si è deciso di restare a Gubbio nonostante la grande volontà dei grifoni di portarmi proprio al Perugia. Perciò adesso penso solo ai playoff, perchè io ci credo, e perchè il diesse Giammarioli ha insistito tanto perchè rimanessi in rossoblù". Intanto Roselli ha fatto capire che Caccavallo potrebbe essere un valore aggiunto in questo rush finale di campionato. Nell'ultima conferenza stampa infatti ha precisato: "É un calciatore di qualità che se è al 100% può essere molto utile: ora dipende solo da lui e se è in perfette condizioni". E a riguado Caccavallo, nella nostra intervista, ha risposto così: "Se il mister ha detto queste cose vuol dire che ci crede veramente. Ma adesso io sto bene sia fisicamente ma anche psicologicamente. Quindi sono pronto". Ma visto che si parla di gol e di attaccanti, e visto che il Gubbio sembra avere le polveri bagnate in fase offensiva, viene spontanea una riflessione. Forse a questa squadra manca un calciatore di potenza come centravanti? A riguardo ci sembrano molto interessanti le parole del tecnico Flavio Destro dell'Ascoli che su «La Gazzetta dello Sport» ha detto dopo la vittoria dei bianconeri sul Pisa: "Con l'arrivo di Cipriani siamo cresciuti a livello di qualità e di potenza in attacco". L'anno scorso a Gubbio c'era un calciatore che aveva proprio certe caratteristiche: stiamo parlando di Andrey Galabinov, attaccante bulgaro, che quest'anno sta facendo molto bene in serie B con la maglia dell'Avellino. Forse tra tanti calciatori rapidi, estrosi o fantasiosi, manca un vero ariete d'area di rigore che sia potente ma allo stesso tempo incisivo. E forse a Gubbio ci eravamo abituati troppo bene con Juan Inacio Gomez Taleb: l'attaccante argentino sapeva fare tutto, cioè era bravo nel dribbling, di testa, con tutti e due i piedi, ma soprattutto era sempre imprevedibile nel senso che sapeva abbinare la qualità alla quantità di gioco. Non a caso la punta sudamericana sta facendo bene pure in serie A con l'Hellas Verona. Chissà, se si rivedrà a Gubbio... un calciatore così!

09 marzo 2014
Per i rossoblù tre punti senza fatica. E ora c'è il Barletta. Ma si è giocata la ventisettesima

Una domenica di "ferie pagate" per il Gubbio. La truppa di Giorgio Roselli infatti è potuta stare seduta tranquillamente sulla poltrona con i tre punti già in tasca. La partita infatti non si è giocata a causa proprio dell'esclusione della Nocerina dal campionato di Lega Pro decisa dalla Corte Federale dopo gli episodi del derby campano con la Salernitana del 10 novembre 2013. Per i rossoblù, quindi, il turno forzato di riposo si traduce con i tre punti ottenuti a tavolino. Ma domenica ci sarà subito una sfida delicata a Barletta dove il Gubbio deve riscattare le tre sconfitte di seguito incassate con Benevento, Lecce e Pisa. Nel giorno in cui il Gubbio non ha giocato contro la Nocerina, si è invece disputata la ventisettesima giornata. Il Frosinone pareggia per 1-1 a Benevento: in vantaggio gli ospiti con Curiale, nella ripresa raggiunge il pari Padella. Il Perugia vince per 3-0 sul Barletta e si avvicina a tre lunghezze dai laziali. L'Ascoli sconfigge il Pisa mentre L'Aquila espugna il campo di Pagani e raggiunge lo stesso Pisa in classifica. Il Grosseto batte la Salernitana (e non è un risultato positivo per il Gubbio), mentre tra Pontedera e Catanzaro finisce 0-0 (con i toscani che rientrano nei playoff). Nell'anticipo si era giocato Viareggio e Lecce: vittoria a sorpresa dei versiliesi per 2-0 con doppietta di Vannucchi.
Risultati: Ventisettesima Giornata - Prima Divisione - Girone B - Lega Pro:
Ascoli - Pisa 2-1
35' Tripoli (A), 30' Arma (P), 57' Tripoli (A) rig.
Benevento - Frosinone
1-1
45' Curiale (F), 76' Padella (B)
Grosseto - Salernitana
2-1
9' Ferretti (G), 55' Giovio (G), 80' Volpe (S)
Gubbio - Nocerina
n.d. (3-0 a tavolino per il Gubbio)
Paganese - L'Aquila
0-1
12' Frediani (A)
Perugia - Barletta
3-0
14' Camilleri (B) aut., 45' Eusepi (P), 75' Eusepi (P)
Pontedera - Catanzaro
0-0
Viareggio - Lecce
2-0
27' Vannucchi (V), 76' Vannucchi (V)
Riposa: Prato

07 marzo 2014
Il tecnico Roselli cambia assetto? Prove di 4-2-3-1 con Baccolo fantasista dietro Luparini

Il tecnico Giorgio Roselli cambierà assetto a partire dalla trasferta di Barletta? Questo non possiamo saperlo, ma alcune prove sono state effettuate dall'allenatore umbro sul sintetico dell'impianto "Luciano Cambiotti" di Zappacenere. Si è provato uno schieramento inedito, ovvero il 4-2-3-1. In pratica Luparini unica punta centrale supportato sulla trequarti ai lati da Caccavallo e Falzerano, mentre al centro ha giostrato Baccolo come fantasista. A centrocampo sulla mediana il duo Addae e Boisfer. In difesa il quartetto Bartolucci, Tartaglia, Schetter e Belfasti. Schetter e Belfasti hanno giocato in questi ruoli perchè il centrale difensivo Ferrari e il terzino sinistro Giallombardo si sono allenati a parte (problemi al ginocchio per entrambi, ma saranno a disposizione per Barletta). Poi lo stesso Roselli ha cambiato interpreti ma non il modulo, confermando il 4-2-3-1. In pratica Luparini ha fatto sempre la prima punta, ma questa volta è stato supportato sulla trequarti al centro da Schetter e a sinistra da Belfasti, mentre sulla destra è rimasto Caccavallo. A centrocampo sulla mediana il duo Addae e Giuliacci. Insomma, una nuova idea già c'è in testa del tecnico Roselli e a dir la verità in settimana (durante la conferenza stampa) aveva anticipato quanto segue: "Credo che ora è giunto il momento di mettere in evidenza le nostre qualità dopo un periodo di assestamento. Baccolo non lo vorrei più utilizzare sulla mediana ma in ruolo più avanzato perchè vorrei sfruttare al meglio proprio le sue caratteristiche. Adesso ci serve di recuperare al 100% i calciatori più radipi della squadra e mi riferisco in primis a Falzerano, ma soprattutto a Caccavallo perchè lo definisco un calciatore molto importante per noi. Lui lo sa e perciò deve dare il massimo: so anche che non posso pretendere la luna da lui, ma ha grandi qualità e deve saperle sfruttare in toto. Perciò sto pensando di cambiare pure il nostro atteggiamento d'ora in avanti. Credo che si può osare di più con una squadra più propositiva, per sfruttare al meglio le carattetistiche di certi calciatori che fino ad ora non erano al meglio delle condizioni". Detto e fatto. Ecco spiegato questo possibile assetto futuro, il 4-2-3-1, che sicuramente è più offensivo di un 5-3-2, di un 5-4-1 oppure di un 4-4-2, finora adottati dal tecnico Roselli nel campionato in corso. D'altronde il tecnico rossoblù è consapevole che adesso il Gubbio deve giocarsi tutte le proprie cartucce per poter sperare ancora nei playoff. Mancano sette partite di fuoco, prima con la trasferta del 16 marzo contro il Barletta, poi in casa con il Frosinone e poi trasferta insidiosa con il Catanzaro. Di seguito L'Aquila sarà ospite al "Pietro Barbetti", poi trasferta a Pagani (con la Paganese), penultima di campionato in casa contro l'Ascoli e la chiusura è prevista a Pontedera il prossimo 4 maggio. Diciamolo chiaramente, è un bel tour de force. Intanto dall'infermeria, tramite un comunicato stampa dell'A.S. Gubbio, si viene a sapere che il difensore Alessandro Radi (infortunatosi a Pisa, oltre che espulso), dopo una risonanza magnetica, ha riportato uno stiramento collaterale di primo grado al ginocchio; il calciatore deve stare a riposo alcuni giorni e poi tornerà nel gruppo da martedì prossimo. Probabilmente potrà essere a disposizione dalla trasferta di Barletta. Stesso auspicio per Falconieri e Moroni, fuori da tempo.

06 marzo 2014
Focus. Nocerina out dal torneo. Il punto di vista di Andrea D'Amico di Forzanocerina.it

Il Gubbio domenica non gioca e ottiene la partita vinta a tavolino perchè la Nocerina in pratica è stata estromessa dal campionato. Ma per approfondire la questione, sentiamo il punto di vista del collega Andrea D'Amico, direttore del portale web Forzanocerina.it e la prima domanda è: come si sta senza calcio? "É dura. Prima di tutto perchè il nostro portale è un sito fatto da tifosi e da giornalisti. Quindi si sta male prima di tutto come tifosi perchè nessuno si aspettava una cosa del genere . Poi dal punto di vista giornalistico una cosa è seguire la Lega Pro, un'altra cosa è seguire dalla prossima stagione le categorie dilettantistiche. Diciamo che in passato ci è già capitato, abbiamo raccontato anno per anno la risalita della Nocerina dai dilettanti fino alla serie B. É chiaro che non c'è quell'attenzione come nei campionati maggiori". Che idea vi siete fatti di questa sentenza? "La ritengo esagerata. Quello che è successo con il calcioscommesse è sotto l'occhio di tutti, ha coinvolto anche squadre di serie A dove c'è un grande ritorno economico pubblicitario televisivo e si è chiuso tutto con una bolla di sapone. Con la Nocerina è stato trovato il caprio espiatorio e faccio un esempio: l'allenatore Fontana che non era in panchina è stato squalificato per tre anni, in pratica la sua carriera è stroncata. Pure ai calciatori squalificati è stata segata la carriera. Perciò non è facile capire questa sentenza. Ma se guardiamo anche l'altro lato c'è da dire che è stata fatta grossa: la pagliacciata messa in campo a Salerno è sotto l'occhio di tutti. Quindi a voglia a dire che non è stata organizzata e devo dire che è stato molto difficile credere pure per noi quello che stavamo vedendo. Si è trattato di uno pseudo calcio e a mio avviso la colpa è stata di tutti: delle istituzioni, di chi gestisce il calcio e di chi si è inventato questo campionato assurdo senza retrocessioni perchè probabilmente se quella partita contava per punti veri per la retrocessione, forse si sarebbe giocata regolarmente. Questo è un campionato anomalo. Poi bisogna capire perchè c'erano problemi di ordine pubblico: si è giocato nello stesso stadio il derby con il Napoli e i playoff contro il Verona con i tifosi ospiti al seguito, e perchè a quelli di Nocera non è stato permesso? Lo stadio Arechi ha fatto la serie A e ha ospitato la Nazionale di calcio, e a Nocera ci sono 5000 tessere del tifoso. Ma è chiaro che anche i tifosi hanno le loro colpe: in quel giorno prima della partita si sono recati all'hotel dei calciatori per ribadirgli che dovevano fare un'azione eclatante. E pure la società perchè la cosa andava gestita diversamente. Era meglio non giocarla la partita: perdevi la gara a tavolino, punto e basta. Invece così la Nocerina è stata letteralmente radiata, anche se nella sentenza non si dice". Considera che il torneo sia falsato con l'estromissione della Nocerina? "Credo proprio di sì. Le squadre che hanno giocato contro la Nocerina, i punti non li recuperano più. E poi la Nocerina stava cominciando a carburare in quel momento, cominciava a giocare ed era più propositiva prima della squalifica, e se la stava giocando con tutti. Il campionato è falsato". Ultima domanda: nel Gubbio gioca Antonio Schetter, ex calciatore della Nocerina. Cosa può dirci di lui? "Grande calciatore che ha voglia di giocare. Ai tempi della Cavese faceva tutto lui: la Cavese era Schetter. Invece con la Nocerina ha avuto qualche problema e forse Auteri voleva farlo giocare in un ruolo diverso dal suo. Ma per la categoria è un bel calciatore, garantito". Intanto il portale web Tuttolegapro.com nella rubrica «Dietro la Lavagna» menziona il Gubbio e in particolar modo Nicola Malaccari con il titotlo: "il dubbio del Gubbio, l'Apollo 13 di Vercelli e il kiwi di Viareggio". Sul Gubbio scrive in sintesi così: «Dobbiamo annotare una sciocchezza compiuta domenica allo stadio Arena Garibaldi di Pisa. Sugli sviluppi di un fallo laterale Malaccari tocca la sfera di testa, si prodiga in un duello inutile e grottesco con Cia del Pisa, il quale spalle alla porta non si sa quale pericolo avrebbe potuto provocare. Tale foga, che va sempre a braccetto con la precipitazione e l'ansia, porta Malaccari a commettere un fallo sul biondo nerazzurro. Gianni Brera, storico giornalista, aveva bollato come sciagurato negli anni '70 l'attaccante Egidio Calloni, noto per le sue tante reti sbagliate. Chissà perchè ma quando abbiamo visto il fallo di Malaccari il pensiero è andato a Calloni».

05 marzo 2014
Maccarrone: "Quell'esperienza in serie B, un vero peccato...". Malaccari, stop di tre turni

Vi ricordate Giordano Maccarrone? Fu una meteora a Gubbio perchè arrivò in serie B a fine mercato estivo, giocò solo una partita contro la Sampdoria e poi fu ceduto nel mercato di gennaio. Ma adesso Maccarrone si è ripreso la sua rivincita giocando in pianta stabile con il Savona in Prima Divisione (è in zona playoff) e lunedì sera ha segnato addirittura il gol vittoria a Reggio Emilia contro la Reggiana. E allora Maccarrone, ci parli del suo presente? "A Savona mi trovo molto bene perchè si può fare calcio in maniera tranquilla. L'anno scorso ha vinto il campionato di C2, quest'anno è la prima volta che sta facendo la C1 ma devo dire che stiamo andando abbastanza bene. A Reggio Emilia abbiamo dato una sterzata al campionato dopo un breve periodo avaro di risultati e sono contento per la rete della vittoria: su assist di Virdis, ho trovato la deviazione vincente in scivolata di sinistro". A Savona è la rivincita di Maccarrone? "Gubbio è stato l'anno più brutto che ho avuto in carriera perchè non mi è stata data la possibilità di dimostrare il mio valore. Solo con la Sampdoria ho giocato ma ci fu una disfatta totale: ero arrivato da poche settimane e non stavo proprio bene. Però, dopo Gubbio, sono tornato ai miei standard partendo da Bellaria e proprio con il Bellaria segnai al Savona. Mi notarono e così adesso sono a Savona. Spero di continuare a crescere". Ha parlato della partita di Genova contro la Sampdoria: in quella disfatta ci fu pure un arbitro (Calvarese) che ne combinò di tutti i colori, giusto? "E come no! Non avevo visto mai un arbitraggio così scandaloso. La Sampdoria non aveva nessun bisogno di aiuti: dopo un quarto d'ora era stato espulso Farina, ci diedero due rigori contro e poi fui espulso pure io per doppia ammonizione nel primo tempo. Niente da dire: l'arbitro ha voluto fare il fenomeno in quella partita. Normale poi che la Samp ha dilagato". Nonostante ciò, al Marassi ci fu un grande seguito di tifosi eugubini (circa un migliaio): "Quella è stata l'unica cosa lieta della giornata con quei tifosi che ci hanno incitato dall'inizio alla fine. Per il resto è un giorno da dimenticare". Ma cosa non funzionò a livello personale in quell'anno a Gubbio? "Sono arrivato all'ultimo giorno di mercato: ho un fisico da granatiere e mi ci vuole tempo per andare in forma. Poi fra scelte tecniche e alcuni vari problemi tra cui quello alla schiena, sono stato fermo per un lungo periodo. Quando stavo meglio, poi a gennaio sono stato ceduto perchè c'erano stati altri acquisti. Ero molto giovane, avevo solo 21 anni (classe '90 ndr), e al posto mio ha giocato gente con più esperienza come Cottafava (adesso al Latina ndr). Ma è chiaro che mi aspettavo più considerazione nel senso che mi aspettavo qualche possibilità in più per giocare. Mi dispiace perchè avrei voluto dare anche il mio contributo alla causa. Purtroppo per varie scelte, senza fare nomi, non mi è stata data questa chance". Notiziario. Malaccari è stato squalificato per tre giornate perchè «al termine della gara ha avvicinato l'arbitro con fare minaccioso, avvicinando il proprio viso a quello dell'arbitro e rivolgeva espressione gravemente ingiuriosa». Per un turno invece sono stati fermati Radi, Giallombardo e Addae: sanzione che sarà scontata nella gara contro la Nocerina che non verrà disputata domenica. Intanto ha parlato in conferenza stampa anche il tecnico Giorgio Roselli. In breve ha detto: "La partita di Pisa ha dimostrato che possiamo fare punti con tutti, Frosinone compreso. Solo che a volte ci è mancato il coraggio, non abbiamo letto bene la partita in certe situazioni e talvolta bisogna essere meno ingenui. Adesso abbiamo il compito ben preciso di recuperare in avanti quei calciatori rapidi e di qualità come Falzerano e Caccavallo. La tappa di Barletta è importantissima, ma non è decisiva. Il campionato è strano e la strada è lunga".

04 marzo 2014
L'editoriale. Troppe espulsioni: a quota 13. E un attacco spuntato: senza gol da 335 minuti

Partiamo dalle dichiarazioni del dopo partita contro il Pisa. All'unanimità il Gubbio si lamenta della terna arbitrale. A partire dal direttore tecnico, al direttore sportivo (da come abbiamo letto da alcuni giornali regionali), all'allenatore fino ad arrivare agli stessi calciatori (vedi frasi di Bartolucci che si trovano nel nostro portale). In effetti, nel dubbio, a rimetterci è sempre il Gubbio: capitava quando i rossoblù si trovavano primi in classifica nel 2011 con Torrente, figuriamoci adesso che la squadra si trova più in basso in classifica. D'altronde noi abbiamo sempre pensato (e lo scriviamo ormai da molto tempo) che gli arbitri utilizzano sempre due pesi e due misure: dipende chi hanno di fronte. E basta ricordare le performance incredibili di Calvarese fino ad arrivare a Lacagnina di quest'anno. Tuttavia queste dichiarazioni poi cozzano e fortemente con alcune affermazioni che sono state pronunciate altrove. Ad esempio "La Gazzetta dello Sport" titola sul pezzo dedicato a Pisa-Gubbio: «il Gubbio non tira mai». Inteso, che il Gubbio non ha mai impensierito il portiere avversario. Una radio pisana invece, che trasmetteva la partita di Pisa-Gubbio (pure in streaming), precisamente Punto Radio Fm (ovvero www.puntoradio.fm su internet), ha avuto dei commenti piuttosto spietati durante la radiocronaca del tipo: «Gubbio, squadra molto modesta». Questo è successo durante il primo tempo e nella ripresa il commento è stato questo: «Gubbio, squadra fallosa». Che dire, probabilmente la verità sta nel mezzo. Se da una parte il Gubbio si lamenta degli arbitraggi (ma ormai è diventata una consuetudine), bisogna guardare anche l'altro lato della medaglia. Il Gubbio ha dei limiti e si vedono: purtroppo lo dicono i numeri. Basta fare un approfondimento e fare un'analisi obiettiva per capire che certi problemi ci sono, eccome. Per questo motivo vanno risolti e in fretta. Partiamo dalle espulsioni. La squadra rossoblù ha incassato 13 cartellini rossi nel giro di 17 partite disputate: in successione sono stati espulsi Baccolo, Malaccari e Moroni (per due volte), Falconieri, Longobardi, Laezza, Tartaglia, Briganti, Boisfer e per ultimo Radi. Cartellini rossi che hanno interessato ben 10 calciatori diversi. Al di là degli episodi che possono scaturire da decisioni arbitrali alquanto dubbie, un certo nervosismo non si spiega. Un altro dato dolente è la difficoltà eccessiva di andare a segno con gli attaccanti. Il cannoniere del Gubbio è Caccavallo (ultimamente gioca con il contagocce), ma ha realizzato solo 4 reti. A seguire Falconieri e Luparini a quota 3 gol ciascuno; poi Falzerano e Longobardi (ora al Porto Tolle) con 2 gol. In pratica gli attaccanti eugubini hanno messo a segno 14 gol in tutto, sulle 24 reti totali. In definitiva il Gubbio non va segno con un suo attaccante da 335 minuti: l'ultimo gol è stato segnato con il Viareggio (gara finita 2-0) da Caccavallo. Le altre contendenti viaggiano ad alti ritmi. Il Frosinone con il duo Ciofani e Curiale ha già segnato 21 reti. Il Perugia con il duo Eusepi e Mazzeo è a quota 19 reti (senza considerare Fabinho che ne ha realizzati 5 di gol). Il Lecce con il duo Miccoli e Zigoni è a quota 17 reti (senza poi considerare che Bogliacino ha segnato 5 reti e Beretta 4 gol). E arriviamo allo stesso Pisa che ha in Arma il suo finalizzatore più prolifico: 12 reti segnate dall'attaccante marocchino. Purtroppo anche questa smodata difficoltà di andare a rete comporta delle conseguenze negative. Purtroppo questi numeri mettono in grande evidenza dei problemi eloquenti in fase offensiva per il Gubbio. Qualcuno si domanderà: quindi? Quindi per raggiungere i playoff si deve cambiare marcia in tutti e due i sensi: meno nervosimo (e più autocontrollo) e maggiore cinismo (degli attaccanti). Anche perchè dopo la partita vinta a tavolino con la Nocerina (il 9 marzo si riposa), poi il Gubbio deve affrontare il Barletta, il Frosinone e poi il Catanzaro. O si cambia o addio playoff! (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)

02 marzo 2014
Roselli: "Episodi decisivi dubbi da moviola". Bartolucci: "Arbitri? Noi paghiamo sempre..."

Terza sconfitta consecutiva per il Gubbio e la zona playoff si allontana. Il tecnico Giorgio Roselli però avverte subito: "Il nostro campionato adesso riparte contro il Barletta". L'allenatore umbro prosegue nel dire: "Diciamo che in questa partita gli episodi ci hanno condizionato. E in dieci contro undici nella ripresa potevamo ottenere senz'altro di più. L'arbitro? Diciamo che certi episodi sono stati decisivi. Sia il rigore concesso al Pisa, sia le espulsioni mi lasciano molti dubbi. Tuttavia sono fiducioso perchè a livello fisico stiamo crescendo e lo abbiamo dimostrato anche a Pisa, inoltre adesso affronteremo delle squadre più abbordabili. In queste due settimane dovremo lavorare molto duro perchè abbiamo bisogno di ricaricare le pile: dobbiamo farci trovare pronti per questo rush finale". Il difensore Giovanni Bartolucci invece dice: "Con tutta sincerità a Pisa ci aspettavamo di fare risultato. Purtroppo non è andata così e i playoff si sono allontanati. Ma dobbiamo rimetterci subito in carreggiata perchè noi ci crediamo fino in fondo di raggiungere il nostro obiettivo. L'arbitro? Mi pare che il Gubbio paga sempre, è predestinato. Abbiamo subito un rigore assurdo e nonostante tutto in dieci contro undici abbiamo creato due occasioni nitide per pareggiare: il pari sarebbe stato più giusto. Adesso non abbiamo altre alternative: ci tocca solo vincere". Mentre il direttore tecnico dei rossoblù Alessandro Sandreani si ritiene fiducioso e attacca l'arbitro: "Playoff più lontani, ma noi non molliamo di certo. Abbiamo offerto una buona prestazione e abbiamo messo sotto il Pisa con un uomo in meno. Del resto poi abbiamo subito una grande ingiustizia: mi riferisco a quel rigore concesso al Pisa. C'è stato un contatto spalla a spalla tra due calciatori, capita miliardi di volte durante la fase di gioco di una partita. Ne prendiamo atto, ma noi reagiremo lo stesso nonostante certi eventi negativi". Intanto abbiamo inserito le foto di Pisa e Gubbio (18 immagini) che trovate nella sezione "fotogallery" e nel link in homepage. Foto di proprietà di Fabio Fagiolini di Pisa con la collaborazione del fotoreporter Roberto Settonce.

02 marzo 2014
Gubbio cede al Pisa con Arma di rigore (1-0). Espulsi Radi e dopo il match pure Malaccari

Pisa contro Gubbio. Il tecnico Roselli schiera il modulo 4-4-1-1 ma a sorpresa va di nuovo in panchina Caccavallo: gioca Belfasti sulla sinistra a centrocampo, in attacco Schetter è a supporto di Luparini. Mentre l'allenatore dei nerazzurri Cozza opta per il consueto schieramento 4-3-3. Pronti e via. Si inizia con una percussione centrale di Schetter al 4' che supera Rozzio e Goldaniga in velocità: la sua conclusione a rete termina di poco a lato. Più tardi colpo di testa insidioso di Napoli che spedisce la sfera di poco a lato, sugli sviluppi di una punizione di Cia. Al 21' ancora Pisa in avanti con Parfait che pennella una palla in area, ma Radi è lesto e reattivo ad anticipare Arma che era pronto a scoccare il tiro vincente. Al 25' ci prova Radi direttamente su punizione, ma la palla non centra lo specchio della porta. Al 28' ecco il rigore per il Pisa per un corpo a corpo in area ospite tra Malaccari e Cia: proteste veementi degli eugubini per la decisione arbitrale; Arma è freddo dal dischetto, la palla va da una parte e portiere dall'altra. La decisione del rigore concesso ai pisani scatena delle proteste dei rossoblù anche dopo la realizzazione del penalty. E al 35' ci prova invece Radi con un cross tagliato in area locale, Provedel riesce in extremis ad anticipare Luparini che si trovava in agguato. Al 43' Sabato serve in area Cia che spara di sinistro a rete un tiro molto insidioso, miracolo di Pisseri che in volo riesce a salvarsi in angolo. Si va alla ripresa. Esce Belfasti, subentra Falzerano. Al 50' Schetter serve in area Luparini che si gira e calcia prontamente a rete, ma il suo tiro viene rimpallato dalla difesa nerazzurra. Al 65' Cia serve in profondità Mannini che si porta fino in area ospite ma non trova il bersaglio: palla che va a lato. Al 66' viene espulso Radi per un intervento scorretto a mano alzata nei confronti di Mannini che è lanciato a rete (fallo da ultimo uomo). Al 72' Parfait serve in area Napoli che calcia in porta sul primo palo, Pisseri in tuffo si salva in angolo. Al 74' ci prova Cia dal limite con un tiro che termina di poco a lato. Al 79' ancora Cia pericoloso da fuori area, questa volta Pisseri c'è e para a terra. All' 81' occasione per il Gubbio con Falzerano che pennella in area una palla che sorprende la difesa pisana, ma Schetter per un soffio manca il tap in vincente. Risponde all' 83' Napoli con un tiro dal limite con la palla che sorvola di poco sopra la traversa. All' 85' percussione di Giallombardo che crossa in area, Malaccari incorna a rete, palla a lato. Viene espulso anche il tecnico dei pisani Cozza all' 89'. Dopo il fischio finale i calciatori del Gubbio accerchiano l'arbitro con veementi proteste e viene espulso Malaccari. Il Pisa batte il Gubbio per 1-0.
Tabellino: Pisa - Gubbio (1-0):
Pisa (4-3-3): Provedel; Pellegrini, Rozzio, Goldaniga, Sabato (77' Kosnic); Parfait, Mingazzini (30' Sampietro), Cia; Mannini, Arma, Napoli (84' Forte). (A disp.: Pugliesi, Caputo, Bollino, Giovinco). All. Cozza.
Gubbio (4-4-1-1): Pisseri; Bartolucci, Ferrari, Radi, Giallombardo; Malaccari, Addae, Boisfer (71' Giuliacci), Belfasti (46' Falzerano); Schetter; Luparini (67' Tartaglia). (A disp.: Gozzi, Sarr, Baccolo, Caccavallo). All. Roselli.
Rete: 28' Arma (P) rigore.
Arbitro: Formato di Benevento (Pagnotta di Nocera Inferiore e Della Vecchia di Avellino). Espulsi: 66' Radi (G); 89' allenatore Cozza (P); 93' Malaccari (G). Ammoniti: Rozzio, Pellegrini e Mannini (P); Giallombardo, Addae e Ferrari (G). Spettatori: 3900 circa (di cui una quindicina di Gubbio).
Risultati: Ventiseiesima Giornata - Prima Divisione - Girone B - Lega Pro:
Barletta - Paganese
3-2
21' Mantovani (B) rig., 27' Innocenti (B), 55' William (P), 62' William (P) rig., 92' La Mantia (B)
Catanzaro - Perugia
1-0
16' Marchi (C)
Frosinone - Grosseto
3-0
5' Ciofani (F), 75' Gucher (F), 92' Curiale (F)
Lecce - Ascoli
2-1
5' Miccoli (L), 45' Miccoli (L), 57' Capece (A)
Nocerina - Pontedera
n.d. (3-0 a tavolino per il Pontedera)
Pisa - Gubbio
1-0
28' Arma (P) rig.
Prato - Viareggio
1-0
35' Lamma (P)
Salernitana - Benevento
2-1
19' Negro (B), 91' Mendicino (S) rig., 92' Gustavo (S)
Riposa: L'Aquila

01 marzo 2014
Out Falconieri e Moroni. La lista dei convocati per Pisa. Roselli: "Pisa forte come il Lecce..."

Per Pisa come previsto si torna a una difesa a quattro. Quindi Pisseri in porta. Difesa con i laterali Bartolucci e Giallombardo, centrali Ferrari e Radi. A centrocampo in mediana il duo Addae e Boisfer, ai lati Caccavallo e Malaccari. In attacco il duo Schetter e Luparini (in ballottaggio con Falzerano). Il tecnico dei rossoblù Giorgio Roselli dice alla vigilia del match: "Dobbiamo ripartire dal secondo tempo di Lecce perchè il Pisa è forte come il Lecce. Troveremo di fronte un Pisa spensierato che possiede degli interpreti forti per la categoria. Perciò voglio un Gubbio compatto che deve concedere poco alla avversaria. Ma sono fiducioso perchè i ragazzi, oltre all'impegno, in campo cominciano a metterci anche la testa. É chiaro però che ci vorrà la massima attenzione e determinazione". In pratica sono out per infortunio Moroni e Falconieri, per il resto sono tutti abili e arruolati per la gara di Pisa di domenica. Questa la lista dei convocati: Pisseri, Gozzi, Bartolucci, Belfasti, Ferrari, Giallombardo, Laezza, Radi, Tartaglia, Addae, Baccolo, Boisfer, Giuliacci, Malaccari, Sarr, Caccavallo, Falzerano, Luparini e Schetter. Nell'anticipo del venerdì il Lecce ha battuto per 2-1 l'Ascoli: prima la doppietta di Miccoli nel primo tempo (9' e 45') e nella ripresa ha accorciato le distanze Capece (57').

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6 gennaio 2012:
Gubbio-Bari 2-2
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28 gennaio 2012:
Gubbio-Sampdoria 0-0
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