SERIE C - GIRONE B
36ESIMA GIORNATA
DOM. 14 APRILE 2024
STADIO PIETRO BARBETTI
ORE 18:30

GUBBIO

0

PONTEDERA

0

37ESIMA GIORNATA
DOM. 21 APRILE 2024
STADIO NICOLA UBALDI
ORE 16:30

RECANATESE-GUBBIO

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CLASSIFICA
GIRONE B SERIE C
2023-2024

Cesena
Torres
Carrarese
Perugia
Gubbio
Pescara
Pontedera
Juventus Ng

Arezzo
Rimini
Pineto
Lucchese
Spal
Entella
Sestri Levante
Ancona
Recanatese
Vis Pesaro
Fermana
Olbia

92
73
67
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55
52
51

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49
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44
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43
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38
37
36

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Risultati Calcio...

36ESIMA GIORNATA
DOM. 14 APRILE 2024

Ancona
Sestri Levante

3
1

Arezzo
Torres

1
1

Carrarese
Rimini

3
0

Cesena
Recanatese

3
0

Fermana
Lucchese

2
1

Olbia
Pescara

0
3

Pineto
Juventus Ng

1
2

Virtus Entella
Spal

1
2

Vis Pesaro
Perugia

1
0

Marcatori 2023-2024
Serie C - Girone B

Shpendi Cesena
Morra Rimini
Merola Pescara
Guerra Juventus Ng

20
19
16
14

Vedi lo stadio Barbetti!

Marcatori Gubbio
2023-2024

Udoh
Di Massimo
Spina
Bernardotto
Mercati
Montevago
Bulevardi
Bumbu
Chierico
Corsinelli
Desogus
Di Gianni
Morelli
Galeandro
Pirrello
Rosaia
Tozzuolo

10
9
5
3
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

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37ESIMA GIORNATA
DOM. 21 APRILE 2024

Recanatese-Gubbio

Juventus Ng-Fermana

Lucchese-Carrarese

Perugia-Arezzo

Pescara-Ancona

Pontedera-Olbia

Rimini-Entella

Sestri Levante-V.Pesaro

Spal-Pineto

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27 FEBBRAIO 2020
Giammarioli: "Ora un'identità con scelte drastiche. Non sono solo un signorsì. E il mercato..."

In questo momento di pausa, da tempo si era chiuso in silenzio, dopo alcune esternazioni ufficiali. Ora è giunto il momento di fare un'intervista esclusiva al direttore sportivo Stefano Giammarioli. Si fa una analisi ad ampio raggio, dopo il suo ritorno a Gubbio. Appunto parliamo di questo exploit nel girone di ritorno con un cambio di passo in classifica. Era necessario ma non era così scontato, non crede? "Prima di tutto c'è da ringraziare il presidente Notari che ha avuto il coraggio di chiamare il sottoscritto e Vincenzo (Torrente ndr). Tornare a lavorare dove si è fatto un pezzo di storia è stata una emozione forte. Di questo exploit ci credevamo. Dopo alcuni mesi di valutazione tra me e Torrente, ci siamo accorti che la medicina si poteva trovare. Abbiamo creato dei presupposti per fare una rimonta che per ora è ancora parziale. Merito soprattutto a Torrente perchè ha dato una identità alla squadra. Un merito a questi calciatori che stanno lavorando con serietà. Ma ringrazio anche la società che mi ha permesso di intervenire sul mercato in maniera tecnica ma anche sotto l'aspetto gestionale. Alcuni aspetti all'interno andavano modificati e abbiamo avuto il coraggio di prendere decisioni dolorose. Lo abbiamo fatto per migliorare la situazione, nonostante ci siano state critiche ingiuste che avevano solo l'intento di creare dei disturbi. É stato fatto un discorso improntato sull'ordine, regole e disciplina". Vero le critiche e scelte drastiche, ma a vedere la tifoseria si è schierata dalla vostra parte: "Faccio una premessa. Dico che il lavoro che era stato fatto inizialmente non era da scartare del tutto. C'erano alcuni aspetti positivi che io e Torrente abbiamo recuperato con umiltà. Questo vuol dire che il lavoro di Giusepe (Pannacci ndr) e del presidente (Notari ndr) per alcuni versi è stato pure positivo. Da parte nostra c'è stata la maturità per fare delle modifiche abbastanza drastiche. Ad oggi ci stanno dando ragione". Ma che dire di quelle insinuazioni che davano Gomez e Coda come calciatori superati al loro arrivo, ed ora? "Allora: abbiamo preso tre ragazzi come Megelaitis, Dubickas e Bove per avere tre giovani del 1998 per ringiovanire la rosa e Torrente sa lavorarci sopra. Quando si parla di Juanito e Coda mi viene da ridere: li ringrazio pure adesso per i rapporti personali, per l'amore che hanno per la città e per il rispetto verso la società. Sono stati chiamati in questa situazione così difficile quando erano poco allenati e non si sono mai tirati indietro. Professionisti esemplari, ora insieme a Malaccari sono il punto di riferimento dello spogliatoio". Mercato di gennaio con Torrente che si è lamentato di una coperta corta, ma si poteva fare di più? "In uscita è stato un lavoro massacrante. Un mercato fatto in una settimana perchè le strategie cambiavano continuamente. Credo che avere fatto sette partenze sia stata un'impresa notevole e abbiamo avuto apprezzamenti nel nostro mondo per questo. Notari si voleva liberare di diversi biennali. In entrata abbiamo preso dei calciatori (con contratti di sei mesi) senza che nessun procuratore si fosse presentato in sede perchè si sono fidati del mio lavoro. Ma se vogliamo trovare un pelo nell'uovo...". Prego, dica? "Ci manca un attaccante". Già, era praticamente fatta per Mokulu e poi? "Non faccio dei nomi. Tuttavia avevamo diversi profili. Erano di prima fascia. Ma visto che non rientravano nei nostri parametri economici non sono arrivati. Ma c'è un problema di fondo. Ovvero la spina dorsale e soprattutto il centravanti si devono comprare a maggio. Ribadisco, vanno bloccati a maggio. Il mercato di gennaio purtroppo concede poco spazio a operazioni utili". Ma parlando di futuro, a giugno che farà Giammarioli? "Sul rapporto tra me e il presidente Notari si sono dette tante bugie. Sa bene che ho rispetto per lui e sa bene che non sono come quelle persone che gli sono state vicino fino adesso: lui è consapevole che - se io vedo una cosa che non va bene - sono una persona schietta e ne parla. Non starò mai zitto dicendo sempre signorsì, non lo farò mai. Non è mai successo nè con Simoni, nè con Castellani, nè con il cavaliere Arvedi, persone che sono stati i miei maestri di vita. Dire sempre signorsì farei solo del male al presidente. A volte posso sembrare scorbutico, ma sono stato sempre un decisionista. Questa è una delle condizioni fondamentali per proseguire a lavorare al fianco di Sauro (Notari ndr)". E il futuro di Torrente? "É un allenatore stimato in tutta Italia. Tra me e Vincenzo c'è stima da anni. E con Notari? C'è una stretta di mano".

26 FEBBRAIO 2020
Dubickas: "Subito integrato, qui per giocare. A Torrente piace la palla a terra. Numero 9 ma..."

Parla per la prima volta da quando è arrivato a Gubbio l'attaccante Edgaras Dubickas, di proprietà del Lecce, lituano, con il trainer Vincenzo Torrente aveva già lavorato con la Sicula Leonzio dove aveva come compagni di squadra Gomez e Megelaitis. Ecco cosa dice Dubickas: "Già conoscevo Juanito e Megelaitis, mi hanno subito dato una mano, a Gubbio mi sono trovato da subito benissimo. Una città tranquilla con gente tranquilla. Provengo da Lecce nella prima parte di campionato dove ho giocato poco ma è sempre serie A, perciò mi è servita. Sono venuto qua per poter giocare con più continuità e ritagliarmi il mio spazio. Torrente? Ho ritrovato lo stesso allenatore con il quale ho lavorato alla Sicula Leonzio: lo considero un mister bravo, un tecnico a cui piace giocare molto con la palla e si aspetta tanto dai calciatori che allena. Il mio ruolo? Mi piace essere il numero nove, però posso giocare anche come esterno di attacco o dietro la punta. Differenze tra i gironi? Non vedo così tanta differenza in serie C, la serie C è questa. Ci sono campi difficili, talvolta anche brutti e quindi in certe circostanze sei costretto ad usare la palla alta invece di giocare con la palla a terra. Purtroppo non è la serie A, c'è da lottare dovunque. Il modulo 3-5-2? Mi trovo bene, d'altronde pure a Lecce si giocava con due punte in avanti. Un idolo? Uno in particolare no, mi ispiro a diversi calciatori e cerco da loro di prendere gli spunti migliori. Al di là di ciò, mi piace molto come gioca Neymar. Dalla Lituania all'Italia? Una scelta che ho fatto e la ritengo che sia stata giusta: mi piace molto giocare nel vostro paese". Come previsto, Juanito Gomez viene squalificato per un turno dopo l'ammonizione rimediata domenica contro la Reggiana. Doveva scontare il turno di stop contro il Carpi nella partita odierna (mercoledì) che poi è stata rinviata. Pertanto il calciatore argentino sconterà il turno di squalifica nella gara di domenica 8 marzo in trasferta contro l'Imolese. Ora è ufficiale. In serie C a partire dai playoff sarà introdotto il quarto uomo. L'esperienza di Virtus Verona e Gubbio con l'infortunio all'arbitro (poi partita sospesa) ha fatto scuola. A partire dalla prossima stagione il quarto uomo sarà introdotto in maniera definitiva per il campionato di serie C. Una svolta epocale ma necessaria, con i tempi che corrono.

25 FEBBRAIO 2020
Tebi: "Gubbio caparbio, non si è visto il gap di classifica. In B era squadra forte ma inesperta"

É stato vice allenatore del Gubbio quando c'era Gigi Simoni come tecnico in serie B. Adesso ricopre il ruolo di vice allenatore dell'Arezzo guidato da Di Donato. Era presente sugli spalti di Gubbio per vedere la partita contro la Reggiana. Stiamo parlando di Carlo Tebi, che commenta per noi la sfida: "Sono stato felice di tornare a Gubbio perchè quell'esperienza la ricordo con piacere. Diciamo che ero curioso di vedere il Gubbio perchè conosco diverse persone dello staff (Giammarioli, Pascolini e Mengoni) ma anche per dare un'occhiata alla Reggiana. Si va in giro appunto per notare altri metodi di gioco. Sono rimasto favorevolmente colpito dal Gubbio: una squadra molto giovane, mi è piaciutà la caparbietà e il sacrificio contro una avversaria più forte. E devo dire che la prima vera occasione l'ha avuta il Gubbio con Munoz. Un grande elogio alla squadra e un bravo all'allenatore Torrente perchè si vede la sua mano: è un gruppo che sa cosa fare, una squadra che crea, ma ha saputo soffrire nel momento del palleggio della corazzata Reggiana. Ho visto una squadra omogenea, compatta, con tutti i reparti belli corti e vicini. In campo non si è visto il gap di classifica tra emiliani ed eugubini, perciò complimenti". Qualche elemento da citare? "Ho notato dei giovani validi, tra cui la punta Tavernelli: si è mosso bene e ne ho sentito parlare bene. Ho rivisto con piacere Megelaitis che avevo già avuto ai tempi del Latina: è molto bravo, già quella volta si vedeva che era bravo e sono dell'avviso che farà una bella carriera. Gomez mi ha fatto piacere vederlo, lo conoscono tutti per le sue qualità e ho notato che è ancora in palla. In difesa ho visto un Coda autoritario che ha diretto tutto. Con diversi calciatori giovani servono un paio di anziani positivi: Coda e Gomez lo sono". Differenze con il girone A dove è l'Arezzo? "Nel nostro girone c'è una corazzata come il Monza e noi sabato abbiamo fatto un ottimo risultato fermandoli sull'1-1. Potevamo anche vincere, ma il Monza ha avuto un buon possesso palla. Da noi adesso si gioca per il secondo posto e il campionato è equilibrato. Nel girone B invece c'è più battaglia per il primato con Vicenza, anche Reggiana e Carpi in corsa". Nell'Arezzo c'è Gabriele Gori, la scorsa estate lo voleva il Gubbio, un suo giudizio? "Attaccante che farà una carriera importante. Un giovane che ha voglia di emergere: micidiale uomo d'area di rigore, ci abbiamo lavorato e adesso ha imparato a giocare anche fuori dall'area. Come sta facendo adesso Higuain alla Juventus rispetto alla esperienza di Napoli". Un ricordo della sua esperienza a Gubbio in serie B? "Tutto bello, ma con un grande rammarico". Prego, dica? "Avevamo una squadra a mio parere molto forte. Ma basta guardare alcuni nomi: Donnarumma ora è nel Milan, Mario Rui al Napoli, per citarne altri Ciofani, Buchel oppure Benedetti. Ma a quei tempi era una squadra troppo giovane per la B, in un campionato difficilissimo. Forse ci sarebbe servito qualche calciatore in più di categoria. Avevamo anche calciatori esperti come Sandreani, Briganti, Farina, eccetera, ma lo erano stati in serie C". Perciò a suo avviso i vari Graffiedi e Guzman o Cottafava sono arrivati troppo tardi in rosa? "Assolutamente sì. Dovevano arrivare già in estate dal ritiro. Sono stati cambiati tanti allenatori, ma il problema non era quello. C'era un organico forte da un lato per talento, ma carente dall'altro lato a livello di esperienza". Lei ha avuto la fortuna di lavorare come vice ai tempi dell'Arezzo con Antonio Conte e Maurizio Sarri. Siamo curiosi, ci dica? "Sono stato il primo vice allenatore di Conte quando iniziò ad allenare: gli ho sempre riconosciuto che ha una grande caparbietà, che grinta e voglia, mi sorprendeva già ai quei tempi. A suo tempo tuttavia era inesperto: fece delle leggerezze che oggi raggiunta la sua maturità non fa più, perciò sono contento per iI suo percorso". Mentre Sarri? "Bravo, ma all'inizio fu sfortunato. Fu spesso esonerato perchè è un integralista, pure scaramantico su certi aspetti. Vi faccio un esempio. Voleva tutti i calciatori con le scarpette pitturate di nero. Ai tempi dell'Arezzo in Coppa contro il Milan agli ottavi, il calciatore Mirko Conte fu costretto a pitturarsi le scarpette con il pennarello nero. Ovviamente con Ronaldo e Dybala non puoi farlo adesso. Ma gli riconosco che è un grande conoscitore dei calciatori, è maniacale per come prepara le partite: ha sempre creduto in quello che fa, perciò sono contento per lui".

24 FEBBRAIO 2020
Gubbio, cammino di ritorno da playoff (media 1,63 punti). Rinviate gare con Carpi e Sudtirol

Il calcio si ferma con lo spettro del Coronavirus. L'emergenza sanitaria legata al calendario di calcio. Tuttavia il comunicato della Lega Pro parla chiaro. «Preso atto delle comunicazioni delle autorità competenti», - si legge nella nota - «per garantire la regolarità della competizione, si dispone il rinvio delle gare della nona e della decima giornata». In pratica il Gubbio salterà la partita di mercoledì a Carpi, ma anche quella casalinga contro il Sudtirol che era prevista per domenica 1 marzo. In pratica le suddette partite saranno recuperate rispettivamente mercoledì 18 marzo e martedì 14 aprile. Detto ciò, il Gubbio tornerà a giocare domenica 8 marzo quando è prevista la trasferta di Imola. Ecco cosa dice il comunicato in toto. Con questo stop forzato, allora diamo un occhio alle statistiche. Una statistica che tra l'altro risulta molto interessante. Guardando il cammino effettuato nel girone di ritorno, il Gubbio ha conquistato 13 punti in otto partite (per una media di 1,63 punti a partita). Siamo ad un passo (a -2) dai punti racimolati in toto in tutto il girone di andata: appena 15 punti in 19 partite (per una media di 0,79 a partita). Dopo il giro di boa c'è stata una crescita esponenziale pari a 0,84 punti in più a partita (+ del 50% in pratica). Una crescita esponenziale anche con il lavoro di Torrente passando da uno score di media di 0,90 punti a partita (9 punti in dieci gare) ad una media di 1,63 punti a partita (come già elencato prima). Mentre nella prima parte di campionato con il trainer Guidi in panchina si è viaggiato con una media di 0,67 punti a partita (6 punti in nove partite). Ma il dato più importante proviene da una ipotetica classifica a partire dopo il giro di boa. Il Gubbio, se il campionato fosse iniziato nel girone di ritorno, si ritroverebbe al sesto posto in classifica con 13 punti: perciò si collocherebbe in coabitazione con il Sudtirol (13), dietro solamente alle corazzate del girone come Triestina (14), Feralpisalò (14), Vicenza (16) e Reggiana (17). Infatti la formazione allenata dal tecnico Max Alvini guida la classifica del girone di ritorno per punti conquistati. Mentre alla fine del girone di andata il Gubbio ha chiuso in 17esima posizione, davanti solamente a Imolese, Fano e Rimini. Per capire meglio, ecco la grafica completa. Un incremento notevole guardando la prima parte di campionato. Ma come si evince dalla classifica attuale il Gubbio è fuori dai playout, ma la situazione è ancora non tranquilla e la strada in salita è ardua da percorrere. Sorge spontanea una riflessione, realistica. Per fortuna che il Gubbio è riuscito a cambiare passo e raddrizzare la schiena. Se ciò non fosse avvenuto, ci saremmo trovati a fronteggiare una classifica preoccupante e sarebbero stati dolori. Grande merito quindi a chi è riuscito a fare questa impresa. Ma il cammino è ancora lungo.

23 FEBBRAIO 2020
Torrente: "Tonici". Alvini: "Idee, ma...". Ravaglia: "Una famiglia". Le foto di Gubbio-Reggiana

Un Gubbio che ferma la corsa della Reggiana che era andata sempre a segno nelle precedenti dodici partite. Un Gubbio che mantiene la porta inviolata contro il miglior attacco del girone. In avvio c'è pure l'opportunità ghiotta per Munoz che spreca tutto. Poi una difesa arcigna con un Coda che guida la retroguardia in maniera magistrale chiude tutti i varchi. Si tratta del settimo risultato utile consecutivo. Non è cosa da poco visto cosa passava il convento nel girone di andata. La soddisfazione del trainer Vincenzo Torrente: "Prova di sacrificio. Merito di una squadra che ora è veramente squadra. Alla fine eravamo un po' stanchi, d'altronde abbiamo poche alternative. Almeno adesso danno tutto in campo. In avvio Munoz con più rabbia poteva buttarla dentro. Forse ci è mancato l'ultimo passaggio. Ma è anche vero che abbiamo trovato una Reggiana di qualità, tuttavia siamo stati bravi a non concedere praticamente nulla alla blasonata avversaria che possiede un buon palleggio e fisicità". Parla poi il portiere Federico Ravaglia: "Buona striscia positiva. Contento anche della mia performance personale. Tuttavia devo aggiungere che adesso nello spogliatoio c'è una vera famiglia. Adesso per davvero ci si aiuta tutti, uno per tutti e tutti per uno. Tutti ora si sacrificano per la squadra. Coda? Ci sta aiutando molto in difesa, con me dialoga parecchio, ci trasmette tanto in serenità ed esperienza. Il preparatore Pascolini? Mi sento molto migliorato anche grazie al suo lavoro, ma pure lui adesso con questo nuovo staff è un tuttofare". Sull'altra sponda il parere del tecnico Max Alvini: "Noi abbiamo offerto un buon calcio, idee e organizzazione, ci è mancato solo il gol. Ma enormi meriti ad un Gubbio che ha saputo leggere alla perfezione la nostra tattica. Adesso continuamo a giocarcela fino in fondo per inseguire il Vicenza, tra noi e il Carpi". Il parere dell'ex Marcos Espeche: "Abbiamo trovato un Gubbio agguerrito che ci ha chiuso tutti gli spazi. Noi ci abbiamo provato con il nostro bel calcio ben definito, tuttavia eravamo consapevoli che ci trovavamo di fronte delle difficoltà per giocarsela con questo Gubbio". Ed infine è telegrafico l'attaccante granata Stefano Scappini: "Abbiamo fatto la nostra partita. Ma è stata davvero una gara combattuta". Intanto ecco le foto (20 immagini) del match tra Gubbio e Reggiana. Fotoservizio di Simone Grilli. Nel link a seguire in carrellata.

23 FEBBRAIO 2020
Gubbio-Reggiana, regna l'equilibrio (0-0). Munoz spreca in avvio, Kargbo coglie il legno

Gubbio contro Reggiana. Il trainer Torrente opta per il 3-5-2. Ravaglia in porta. Konate, Coda e Bacchetti in difesa. Munoz, Lakti, Megelaitis, Benedetti ge Filippini sulla mediana. Gomez e Tavernelli in attacco. La cronaca. Al 4' è il Gubbio che costruisce subito un'azione gol: tutto in velocità con Gomez che serve in profondità Munoz solo davanti al portiere, ma lo spagnolo tentenna troppo perchè prova a saltare in dribbling il portiere in uscita e calcia decentrandosi sulla destra, salva tutto in uscita Espeche che in tackle ci mette una pezza salvandosi in calcio d'angolo. Due proteste, una per parte, per presunti falli in area su Tavernelli e Kargbo, ma in entrambe le occasioni l'arbitro fa proseguire l'azione. Al 34' un tiro-cross da lontano di Kirwan a palombella diventa molto pericoloso perchè è Ravaglia che lo intercetta come può in due tempi con smanacciata aerea e poi presa a terra. Al 35' azione volante di Gomez sulla sinistra che rimette in mezzo una palla filtrante per Tavernelli che cerca il tiro al volo in scivolata, ma viene murato in tackle da Costa a pochi passi dalla porta. Al 46' è brivido con un tiro improvviso da posizione decentrata di Kargbo che si stampa sulla traversa a portiere ormai battuto. La ripresa. Al 13' bel gesto di Spanò: l'arbitro concede un calcio d'angolo per la Reggiana, ma il capitano granata riferisce al direttore di gara che l'ultimo tocco era degli emiliani, cambiando così la sua decisione. Al 29' pericolo in area eugubina quando è Kargbo che si fa insidioso con Bacchetti che lo frma come può, sul contro cross di Scappini salva tutto Coda a pochi passi dalla porta con una provvidenziale sforbiciata a sbrogliare la matassa. Al 34' spiovente insidioso da sinistra di Favalli con Zanini che prova il tiro al volo di destro dal limite, ma Ravaglia con la punta delle dita devia quel tanto che basta la palla in corner da sotto alla traversa. Finisce così, 0-0.
Tabellino: Gubbio - Reggiana (0-0):
Gubbio (3-5-2): Ravaglia; Konate, Coda, Bacchetti; Munoz (6' st Bove), Lakti, Megelaitis, Benedetti (35' st Ricci), Filippini; Gomez (44' st Meli), Tavernelli (35' st Dubickas). A disp.: Zanellati, Montanari, Sorbelli, Zanoni, Bangu, Battellini. All.: Torrente.
Reggiana (3-4-1-2): Venturi; Spanò, Espeche, Costa (45' st Brodic); Kirwan (13' st Zanini), Varone, Radrezza, Lunetta (32' st Favalli); Serrotti (32' st Marchi); Kargbo, Zamparo (13' st Scappini). A disp.: Voltolini, Martinelli, Rozzio, Libutti, Staiti, Pellizzari, Valencia. All.: Alvini.
Arbitro: Carella di Bari (Di Monte di Chieti e Ciancaglini di Vasto).
Ammoniti: Kirwan (R), Benedetti (G), Zanini (R), Scappini (R), Gomez (G). Angoli: 3-7. Recupero: 1' pt; 5' st. Spettatori: 1045 (di cui 498 abbonati); 207 di Reggio Emilia nel settore ospiti.
Risultati: Ventisettesima Giornata - Serie C - Girone B:
Arzignano Valchiampo - Padova
rinviata
Cesena - Vicenza
1-3
39' Guerra (V), 65' Saraniti (V), 71' Cinelli (V), 77' Butic (C)
Fano - Imolese
2-0
55' Parlati (F); 79' Barbuti (F)
Feralpisalò - Carpi
rinviata
Fermana - Vis Pesaro
1-1
34' Neglia (F) rig., 93' Marcheggiani (V)
Gubbio - Reggiana
0-0
Modena - Sudtirol
1-0
26' Spagnoli (M)
Piacenza - Sambenedettese
rinviata
Ravenna - Triestina
0-1
72' Gomez (T)
Virtus Verona - Rimini
0-0

21 FEBBRAIO 2020
Torrente, squalifica ridotta: torna con la Reggiana. Cinaglia: un intervento maxillo-facciale

Avevano fatto ricorso sia Torrente che Pascolini dopo le squalifiche pervenute nel post-match contro il Rimini. La Corte Sportiva d'Appello nazionale presieduta dal presidente Stefano Palazzi ha esaminato tutti i ricorsi e ha rideterminato le sanzioni. Per Vincenzo Torrente è stata ridotta una giornata di stop (era stato sanzionato con due turni di squalifica) ma in aggiunta c'è un'ammenda di 1.500 euro. Ridotta una giornata di squalifica anche al preparatore dei portieri Giovani Pascolini: era stato sanzionato per uno stop di quattro giornate, ora diventano tre (da consumarsi ancora con Reggiana e mercoledì contro il Carpi): mentre viene cancellata l'ammenda di 500 euro. Pertanto il trainer Torrente potrà sedersi domenica in panchina nel match clou contro la Reggiana. Potrà tornare a guidare i suoi calciatori da vicino di fronte ad un trittico di partite importanti nel giro di sette giorni con le squadre di vertice che portano il nome di Reggiana, Carpi e Sudtirol. Intanto il difensore Davide Cinaglia è stato operato dall'equipe diretta dal professore Tullio presso il reparto maxillo-facciale dell'ospedale di Perugia a seguito della frattura del pavimento orbitario destro. Previsto un mese di stop circa come è la prognosi ordinaria, ma si potrebbero accorciare i tempi recupero: il tutto si potrà verificare in seguito. Il Gubbio così al momento ha 17 calciatori a disposizione per domenica, con l'aggiunta di nuovo probabilmente dei due giovani, il difensore Sorbelli e l'attaccante Battellini. Rientra dalla squalifica Filippini. Out per infortunio Cinaglia, Maini, Meli e De Silvestro, oltre allo squalificato Malaccari.

20 FEBBRAIO 2020
Gubbio, per il momento tocca fare di necessità virtù. Assente pure Malaccari per squalifica

Gubbio in continua emergenza. La conseguenza di una serie di infortuni con la complicità di certo di un mercato di gennaio risicato. Probabilmente è stata una scelta dettata dal fatto che si è cercato di risparmiare per allievare le scelte sbagliate compiute la scorsa estate nel mercato estivo. Ecco, allora, che poi si pagano le conseguenze e il tutto rischia di farsi davvero complicato. Nel calcio del resto non si inventa nulla. Tutto, alla fine, torna. Adesso tra l'altro avversario di turno è piuttosto agguerrito perchè la capolista Vicenza è in leggera frenata dopo tre pareggi consecutivi. Il Gubbio domenica affronterà una Reggiana lanciata al secondo posto e il mercoledì successivo il Carpi posizionato al terzo posto. E curiosamente la domenica successiva il Sudtirol che è quarto classificato. Si tratta di un autentico tour de force che gli uomini di Torrente dovranno affrontare. Una Reggiana (tra l'altro ripescata), che è ben allenata dal tecnico Max Alvini (era stato cercato anche dal Gubbio la scorsa estate, fresco di rinnovo di contratto con la Regia fino a giugno 2021) e che ha subito solo una sconfitta nel girone di ritorno. Addirittura solo due sconfitte in campionato, come la capolista Vicenza. Granata tra l'altro che possiedono il migliore attacco del girone con 45 gol segnati. Mentre il Gubbio possiede il record di pareggi (12). Come dicevamo, gli emiliani provengono dalla vittoria netta sull'Arzignano Valchiampo per 3-1, e il trainer Alvini dovrebbe confermare il 3-4-1-2. Ovvero Venturi in porta. Difesa a tre con Spanò, Rozzio e Martinelli. Un centrocampo a quattro con Libutti, Varone, Radrezza e Favalli. Infine Serrotti a fungere da trequartista a supporto del duo di attacco Zamparo e Kargbo. In casa Gubbio, come già riportato, si deve fare il conteggio dei disponibili. Out per infortunio ormai da tempo l'attaccante De Silvestro e il jolly offensivo Meli. Fermo ormai ai box da due settimane il difensore Maini e adesso pure l'altro difensore Cinaglia ne avrà per almeno un mese (per la frattura del pavimento orbitario). Si sta cercando di recuperare il laterale spagnolo Munoz e nei giorni scorsi anche il difensore Konate aveva preso una botta in allenamento. Insomma, sembra una vera odissea. Senza dimenticare che domenica sarà assente il capitano Malaccari, appiedato per un turno per via della squalifica. Pertanto è possibile che il tecnico Torrente opti per il consueto 3-5-2. Con un probabile undici che dovrà essere verificato poi nelle ultime ore. Ravaglia in porta. Una difesa a tre con Konate, Coda e Bacchetti. A centrocampo un quintetto formato da Munoz, Benedetti, Megelaitis, Lakti e Filippini. Davanti invece il duo di attacco Gomez e Tavernelli. Partita anticipata come orario alle ore 15 di domenica.

19 FEBBRAIO 2020
Bove: "Ci serve più malizia". Cinaglia, un mese di stop per frattura del pavimento orbitario

É stato in pratica l'ultimo acquisto di gennaio. Nell'ultimo giorno, nelle ultime ore, in quelle stesse ore che furono ceduti al fotofinish Battista, Cenciarelli e Sbaffo. Stiamo parlando di Gabriele Bove, classe 1998, centrocampista. Per la prima volta da quando è arrivato a Gubbio, è di fronte ai taccuini dei giornalisti. Inevitabile una domanda sulla ultima partita burrascosa di Salò. Un giudizio? "La considero una gara positiva. L'atteggiamento è stato giusto sotto l'aspetto del gioco e dell'impostazione. Chiaro che c'è amaro in bocca per la perdita di due punti che potevano essere fondamentali per la classifica. Forse è il caso di non pensarci più perchè bisogna guardare avanti. Credo che bisogna continuare con questa mentalità". Però, dal campo, che sensazione avete percepito per un recupero immotivato e cospicuo? "Diciamo che quando siamo in campo più che altro noi pensiamo a giocare. Ci sembrava in effetti un po' lungo, però non ci siamo resi conto che la partita fosse già finita a livello di cronometro. Diciamo più che altro che ci è mancata un po' di malizia. Probabilmente ci voleva da parte nostra più furbizia per ottenere il risultato". Diciamo anche che è mancata anche un po' di fortuna: allo scadere, proprio su una punizione calciata in porta da Bove la palla si è stampata sulla traversa. Si andava sul 4-2 e invece oggi siamo qui a commentare un 3-3 che brucia parecchio, è d'accordo? "In effetti avevo calciato bene verso la porta, ma il portiere De Lucia ha risposto altrettanto bene. Infatti è stato lui, il portiere, a smanacciare la palla sulla parte bassa della traversa. Un vero peccato, veramente". La sua scelta di venire a Gubbio? "Una scelta che è maturata in extremis nel mercato, ma sono contento e mi trovo molto bene. Devo dire che è stato più semplice del previsto inserirmi con i nuovi compagni e con il mister Torrente. Sinceramente non mi sarei mai aspettato di trovare questa semplicità. Ho trovato un gruppo unito". Invece cosa non ha funzionato con la Sambenedettese, visto che Bove fino a pochi anni fa veniva considerato un vero talento nascente scuola Juventus. Cosa ci può dire? "Diciamo che ho fatto molto bene nel primo anno alla Samb. Purtroppo strada facendo sono andato in calando. Ora mi sono trovato in scadenza di contratto, perciò ho pensato che non aveva più senso restare lì. D'altronde ultimamente non ero più preso tanto in considerazione. Quindi ho voluto approfittare di questa nuova opportunità: la società del Gubbio, mister Torrente, tutti, credono in me". Ruolo preferito: un regista davanti alla difesa oppure mezzala? "Il periodo nel quale mi sono espresso meglio è stato quando ho giocato da mezzala con un misto da trequartista. Dico questo perchè riesco a trovare più spazi nelle imbucate e posso provare più spesso il tiro. Tuttavia nel primo anno a San Benedetto del Tronto sono stato impiegato davanti alla difesa e mi sono trovato a mio agio". Un Gubbio cresciuto molto, una squadra di sostanza, ora offre un gioco più omogeneo e armonico. A suo avviso? "Sì, siamo di sicuro più compatti. Tutti ci abbassiamo alla stessa maniera, tutti i reparti si aiutano a vicenda, senz'altro c'è una maggiore attenzione sui dettagli. Si curano i dettagli. Chiaro però che non va abbassata mai la guardia". Altra tegola in casa Gubbio. In pratica il difensore Davide Cinaglia, infortunatosi durante la gara di Salò, ha riportato la frattura del pavimento orbitario dell'occhio destro. Il calciatore dovrà essere sottoposto ad intervento di chirurgia maxillo-facciale. Si prevede un mese di stop.

18 FEBBRAIO 2020
Gomez: "Mi mancava lo spogliatoio, vivo di emozioni". L'ex: Galderisi firma alla Vis Pesaro

Ribalta a livello nazionale per Juanito Gomez che torna a fare parlare di sè dopo l'ottima esperienza in serie A con l'Hellas Verona. Una sua breve intervista è finita su Sky Sport nella trasmissione «Area C» con l'attaccante argentino che dice in sintesi: "Ho ancora tanta voglia di giocare, questo sport per me è uno dei più belli al mondo. Finchè posso voglio giocare, mi mancava lo spogliatoio essendo stato qualche mese fuori. Sono cresciuto per questo: per vivere lo spogliatoio, vivere la gara e le relative emozioni che ti sanno creare. Essere stanchi e prendere pure le botte. Tutto fa parte del gioco, tutto è troppo bello e per questo motivo vorrei giocare per qualche anno. Ora con il Gubbio? Nel girone di ritorno abbiamo iniziato bene, perciò siamo contenti di quello che stiamo facendo. Pertanto speriamo di proseguire su questa strada". Si può vedere il video integrale di Gomez sul sito web Sport.sky.it nella sezione «video in evidenza». Tornato a novembre, ci ha messo un po' di tempo per adattarsi ma nel girone di ritorno ha trovato la sua forma: d'altronde parlano da soli i numeri in fase realizzativa: cinque reti segnate in sette partite per una media di un gol ogni 126 minuti. Un calciatore che soprattutto domenica scorsa contro la Feralpisalò ha fornito una prova super. Prima procurandosi un rigore da lui stesso realizzato, poi segnando un gol alla Del Piero con un destro liftato da fuori area. E il Gubbio si gode un calciatore ritrovato, che qualche conformista, forse troppo frettolosamente, lo aveva etichettato un calciatore scaduto. Ma alla fine conta solamente il campo, l'unico vero giudizio proviene dal rettangolo di gioco e dai risultati. Mentre continua a fare molto discutere in terra eugubina la conduzione arbitrale del direttore di gara di domenica a Salò, in verità c'è chi lo incorona e ha una visione diversa del suo operato in terra lombarda. Il portale web Tuttoc.com nella rubrica settimanale che fornisce un giudizio delle giacchette nere promuove a pieno titolo come migliore arbitro del girone B proprio il signor Frascaro di Firenze per la conduzione della partita tra Feralpisalò e Gubbio con questa motivazione: «Prestazione di gara pregevole perchè negli episodi decisivi interviene nel modo giusto. Bravo a concedere il rigore al Gubbio e attento nel convalidare il gol del pareggio di Caracciolo. Voto 7». Come si può leggere in questo link. Ex rossoblù: Nanu Galderisi torna in panchina e lo fa nella vicina Pesaro. Infatti il direttore generale Borozan e il diesse Crespini, dopo l'esonero di Pavan, hanno deciso di ingaggiare l'ex allenatore del Gubbio a guidare la formazione vissina (contratto fino a giugno 2021). Con il Ds Claudio Crespini il neo tecnico biancorosso Galderisi aveva lavorato nel Gubbio nella stagione 2003-2004. Inoltre Giuseppe Galderisi si porta dietro tutto lo staff al completo che aveva avuto nella scorsa stagione in terra eugubina: al suo fianco sono al lavoro il vice allenatore Daniele Cavalletto e il preparatore atletico Luca Palazzari.

17 FEBBRAIO 2020
Il recupero extralarge e le polemiche. Cosa dice il regolamento. La società: "Intollerabile"

Le polemiche si sprecano all'indomani del match. Il Gubbio protesta perchè il recupero assegnato dal signor Frascaro di Firenze è stato eccessivo. Un gol del pareggio della Feralpisalò che è avvenuto nei minuti di recupero. C'è un extratime che è stato assegnato di quattro minuti. Però poi la gara prosegue fino al 97esimo minuto e proprio in questo ultimo istante è arrivato il gol del 3-3 di Miracoli che ha spento ogni sogno di gloria di un Gubbio pronto a festeggiare una vittoria (peraltro meritata) sul campo di Salò. In pratica è il recupero extralarge il nocciolo della questione della protesta eugubina. Pertanto adesso ricostruiamo il tutto. Facciamo un po' di chiarezza col supporto del regolamento, delle linee guida e su quanto è accaduto. La partita si è conclusa esattamente al minuto 97 e 12 secondi. Il gol di Miracoli con staffilata di sinistro da fuori area è pervenuto al minuto 96 e 21 secondi. Prima il gioco è stato fermato al minuto 94 e 20 secondi con Ravaglia che cade a terra, così che viene soccorso dai sanitari. Il gioco è ripartito al minuto 95 e 12 secondi, dopo appena 50 secondi in stand by. Pertanto il gioco, dopo l'interruzione, è proseguito per altri due minuti senza sosta. In definitiva dopo il recupero che era stato assegnato (di quattro minuti), si è giocato in extratime in maniera effettiva per altri due minuti e 10 secondi. Può essere giustificabile tutto questo ulteriore recupero? Vediamo cosa dice alla lettera il regolamento. Si considerano trenta secondi di recupero per ogni cambio. Durante la gara ne sono state fatte otto di sostituzioni, perciò sono giustificati quei quattro minuti di recupero. La regola dice pure che quando c'è un intervento dei sanitari per soccorrere un calciatore è previsto un minuto di recupero. Come si è detto prima, invece si è andati oltre per quasi tre minuti di gioco (142 secondi di gioco). In pratica sono stati concessi 82 secondi più del dovuto (ovvero un recupero extralarge di un minuto e 22 secondi). C'è da precisare però che il regolamento spiega che ogni decisione per la durata del tempo da recuperare è a discrezione dell'arbitro. Tuttavia un extratime prolungato va comunicato ai capitani delle squadre o alle panchine. Cosa è successo nella circostanza: in effetti l'arbitro Frascaro ha avvertito il capitano rossoblù e quello verdeazzurro dicendo che provvedeva a recuperare il tempo perduto finchè il portiere Ravaglia non si fosse alzato. La cosa piuttosto strana è che l'arbitro fiorentino ha fermato il cronometro del suo orologio. Ma questo succede nel calcetto. Questo episodio può avere tratto inganno lo stesso arbitro, ecco spiegato un errato conteggio del recupero: un supplettivo minuto di recupero previsto, ma si è andati abbondantemente oltre. Detto ciò, però il Gubbio contesta il fatto che pochi secondi prima nel quale Ravaglia è caduto a terra, c'è stata una punizione assegnata ai rossoblù ai danni di Bacchetti al minuto 94 e 9 secondi. Il tempo era già scaduto. Il triplice fischio quindi doveva essere decretato. Purtroppo, però, ribadiamo il fatto che qualsiasi decisione è sempre a discrezione dell'arbitro. Ogni reclamo va a finire nel cassetto. Ma la Gubbio Calcio con un comunicato stampa va giù dura sulla direzione arbitrale. Pubblichiamo in toto di seguito.

16 FEBBRAIO 2020
Notari: "É uno scippo". Sottili: "Noi brutti, Gubbio in forma". Le foto di Feralpisalò-Gubbio

Una beffa nella beffa. Gubbio in vantaggio per tre volte con un diagonale di Malaccari e con Gomez in formato super: prima su rigore e poi con una perla alla Del Piero. I gardesani rimontano sempre, prima con Scarsella e Caracciolo (gol contestato perchè in off-side), ma la coda della gara finisce al veleno perchè Miracoli segna il 3-3 al settimo minuto di recupero quando il direttore di gara in verità aveva decretato quattro minuti di extra-time. Situazione che ha mandato su tutte le furie il presidente Sauro Notari che ha detto: "Abbiamo subito un grande furto". Il patron sgancia il fendente contro una terna arbitrale considerata scadente, infatti poi aggiunge: "Vengo dagli spogliatoi della direzione di gara. Ne ho dette di tutti i colori. Gli ho detto che devono smettere. In questo modo stanno uccidendo il calcio. Un secondo gol in fuorigioco segnalato dal guardalinee e l'arbitro non fa nulla. Il terzo gol al settimo minuto di recupero prolungando la partita in maniera ingiustificata di tre minuti. Poco da dire, siamo cornuti e bastonati. Sono molto incavolato, incavolato nero". Tuttavia Notari elogia la squadra per il gioco espresso: "Mi sono divertito perchè il Gubbio è cresciuto, questa squadra adesso offre un bel gioco, ed è per questo motivo che sono ulteriormente incavolato perchè a noi servono i punti e ce li meritavamo". Al posto di Torrente (che è squalificato), ha parlato Romano Mengoni: "Finalmente si vede che c'è una squadra vera. Adesso c'è un bel gruppo. Ma mister Torrente aveva preparato bene questa partita e adesso si può dire che la squadra ha delle qualità per giocarsela con tutte. Peccato solo per degli episodi sfavorevoli. Gomez? É di un'altra categoria. Il terzo gol è un'opera d'arte, con un disegno che è partito dalla sua scarpetta rossa". Sull'altra sponda è telegrafico il tecnico dei gardesani Stefano Sottili: "La squadra ha qualità per fare delle prestazioni migliori. Questa volta abbiamo fatto una partita brutta. Abbiamo trovato un Gubbio in forma. Il nostro pregio è stato quello di non aver mai mollato". Intanto ecco le foto (20 immagini) della gara tra Feralpisalò e Gubbio. Fotoservizio di Fotolive di Filippo Venezia. Tutte le fasi salienti con gol in sequenza nel link.

16 FEBBRAIO 2020
Gubbio beffato al 97esimo dalla Feralpisalò (3-3). Lampo di Malaccari e un doppio Gomez

Gubbio contro la Feralpisalò in trasferta. Il trainer Torrente conferma il 3-5-2. Ravaglia in porta. Cinaglia, Coda e Bacchetti in difesa. Malaccari, Lakti, Megelaitis, Benedetti e Zanoni a centrocampo. In attacco il duo Gomez e Tavernelli. La cronaca. Fase iniziale con Tirelli che prova di testa di centrare la porta ma para Ravaglia in avvio. Al 7' però il Gubbio passa in vantaggio dopo una bella azione corale: tutto nasce da una punizione sulla trequarti di Megelaitis, scambio volante tra Benedetti e Zanoni con quest'ultimo che crossa in area da sinistra, sponda di Lakti, poi velo di Gomez verso l'accorrente Malaccari che si incunea in area da destra e fa partire un diagonale di destro preciso con la palla che si insacca a fil di palo radente. Capovolgimento di fronte e pareggio locale (10'): tutto nasce da una punizione pennellata in area da Pesce, Legati stoppa e fornisce un assist per la testa di Scarsella che da pochi passi non sbaglia e così insacca la sfera in rete. Nell'occasione si infortuna Cinaglia che protesta per una spinta del proprio avversario, ma l'arbitro assegna lo stesso il gol. Lo stesso difensore non ce la fa per un colpo alla testa, deve uscire al 15' e subentra Konate. Al 18' altro colpo di scena perchè Gomez viene messo giù platealmente in area sul piede di appoggio da Legati e l'arbitro decreta il calcio di rigore: dal dischetto lo stesso Gomez è freddo e di piatto destro insacca la sfera a fil di palo radente. Al 20' è Malaccari che lancia sulla destra Lakti che si decentra e prova il tiro di destro, De Lucia in tuffo è costretto a smanacciare. Al 28' però il Gubbio è sfortunato quando Gomez parte in serpentina sulla trequarti, entra in area e smarca sulla sinistra Zanoni che calcia al volo di sinistro: la palla si stampa sulla parte alta della traversa con il portiere ormai battuto. Al 39' stavolta è la Feralpi che coglie un legno: cross in area di Caracciolo, con Tirelli che cerca il pallonetto liftato di destro con la palla che scheggia la traversa con il portiere ormai superato. Il tempo si chiude con un tiro di Konate dal limite che sfiora la traversa. La ripresa. Al 10' corre in fretta Lakti a centrocampo, poi assist verso Malaccari che serve in area Gomez che fa partire un tiro a girare di sinistro ma De Lucia si salva in volo plastico. Al 17' pareggia la Feralpi con forti dubbi per un presunto fuorigioco: tutto nasce sulla sinistra quando Eguelfi appoggia verso il centro dove Tirelli lancia in un corridoio centrale Caracciolo (ma è in sospetta posizione di off-side) che si gira e con il piattone destro insacca la sfera a fil di palo. Al 22' il Gubbio si riporta in vantaggio con un eurogol: tutto nasce da un disimpegno errato di Magnino, così Gomez parte da centrocampo in velocità fino al limie e fa partire un tiro di destro a girare che si insacca sotto il sette. Fenomenale. Al 39' un tiro strozzato di Scarsella finisce di poco a lato. Al 44' è invece il Gubbio che sfiora il poker: punizione magistrale di Bove di destro con la palla che si stampa sulla traversa con la deviazione influente con la punta delle dita di De Lucia in volo plastico. Al 52' (al settimo minuti di recupero) è Caracciolo che serve Miracoli che fa partire una sberla di sinistro con la palla che si insacca sotto all'incrocio. Ma è inspiegabile un recupero così corposo.
Tabellino: Feralpisalò - Gubbio (3-3):
Feralpisalò (4-3-2-1): De Lucia; Zambelli (19 'st Mordini), Magnino (39' st Hergheligiu), Legati, Eguelfi; Altobelli, Pesce (39' st Baldassin), Scarsella; Tirelli (19' st Miracoli), Maiorino; Caracciolo. A disp.: Liverani, Spezia, Bertoli. All.: Sottili.
Gubbio (3-5-2): Ravaglia; Cinaglia (15' pt Konate), Coda, Bacchetti; Malaccari, Lakti (27' st Ricci), Megelaitis, Benedetti (41' st Bove), Zanoni; Gomez, Tavernelli (27' st Dubickas). A disp.: Zanellati, Sorbelli, Bangu, Battellini. All.: Torrente (squalificato, in panchina Iannucci).
Arbitro: Frascaro di Firenze (Collu di Oristano e Piazzini di Prato).
Reti: 7' pt Malaccari (G), 10' pt Scarsella (F), 18' pt Gomez (G) rigore, 17' st Caracciolo (F), 22' st Gomez (G), 52' st Miracoli (F).
Ammoniti: Pesce (F), Malaccari (G), Konate (G), Tavernelli (G), Baldassin (F). Ammoniti: 4-2. Recupero: 4' pt; 7 'st. Spettatori: 878.
Risultati: Ventiseiesima Giornata - Serie C - Girone B:
Carpi - Piacenza
3-0
16' Saric (C), 29' Biasci (C), 55' Saric (C)
Feralpisalò - Gubbio
3-3
7' Malaccari (G), 10' Scarsella (F), 18' Gomez (G) rig., 62' Caracciolo (F), 67' Gomez (G), 97' Miracoli (F)
Imolese - Cesena
1-4
37' Zerbin (C), 41' Caturano (C) rig., 49' Zerbin (C), 59' Caturano (C), 78' Valeau (I)
Padova - Fermana
0-1
55' Manetta (F)
Reggiana - Arzignano Valchiampo
3-1
44' Zamparo (R), 57' Balestrero (A), 59' Zamparo (R) rig., 82' Kargbo (R)
Rimini - Modena
2-0
41' Arlotti (R), 67' Ventola (R)
Sambenedettese - Ravenna
1-2
3' Miceli (S), 40' Nocciolini (R), 74' Mokulu (R)
Sudtirol - Fano
2-0
25' Rover (S), 54' Rover (S)
Triestina - Vis Pesaro
4-0
4' Tartaglia (T), 7' Sarno (T), 87' Granoche (T) rig., 92' Lodi (T) rig.
Vicenza - Virtus Verona
0-0

15 FEBBRAIO 2020
Tante defezioni, convocati i baby Battellini e Sorbelli: coperta corta e l'allenatore in tribuna

Gubbio con la coperta corta. Squalificato Filippini, out per infortunio De Silvestro, Maini, Meli e alla fine si aggiunge pure lo spagnolo Munoz. Il trainer Torrente è costretto a convocare alcuni baby calciatori: oltre all'attaccante Battellini (classe 2001) che ha esordito domenica scorsa contro il Rimini, ci sarà il giovane difensore Sorbelli (classe 2002) tra i convocati di Salò. Pertanto ancora una volta l'allenatore Torrente dovrà fare di necessità virtù in vista della gara difficile contro la Feralpi. Dopo la rifinitura infatti il tecnico rossoblù dice: "Chiaro che cerco di fare il possibile con quello che ho a disposizione. Tante le defezioni, anche se Munoz viene tenuto fermo per via precauzionale visto quanto è successo con l'infortunio di Maini. Per questo motivo abbiamo convocato anche due giovani ragazzi. Ma questa non è una squadra costruita da me e nemmeno è stata migliorata dal sottoscritto: io ho preso soltanto due calciatori (Megelaitis e Dubickas ndr). Perciò non è una squadra di mia creatura". Poi aggiunge: "La Feralpisalò era stata costruita per vincere il campionato, grande qualità, con delle ottime individualità, perciò non servono cali di tensione. Basta citare che davanti hanno gente come Caracciolo e Miracoli, quest'ultimo lo volevo qui perchè lo stimo ma non c'è stata la possibilità. Pertanto voglio aggressività e ritmo per contrastare il loro palleggio di qualità. Dobbiamo giocarcela e dare il massimo con chiunque visto che in quindici giorni abbiamo un poker di partite difficili". Possibile quindi la conferma del 3-5-2. Il tecnico Torrente (squalificato) sarà in tribuna e in panchina come allenatore ci sarà il giovane Michele Iannucci. Ravaglia in porta. Difesa a tre con Konate, Coda e Bacchetti. Quintetto di centrocampo con Cinaglia, Lakti, Megelaitis, Malaccari e Zanoni. Davanti il duo Gomez e Tavernelli. Sono convocati in diciannove: Bacchetti, Bangu, Battellini, Benedetti, Bove, Cinaglia, Coda, Dubickas, Gomez, Konate, Lakti, Malaccari, Megelaitis, Ravaglia, Ricci, Sorbelli, Tavernelli, Zanellati e Zanoni.

14 FEBBRAIO 2020
Feralpi reduce da un poker di vittorie, il Gubbio invece deve fare i conti con le squalifiche

Contro la Feralpisalò inizia un poker di partite proibitivo per il Gubbio in quindici giorni. Domenica in effetti c'è la trasferta di Salò, poi impegno interno con la Reggiana, quindi match infrasettimanale fuori casa a Carpi e di nuovo in casa infine con il Sudtirol. Un Gubbio che tra l'altro si presenta domenica con l'assenza del terzino sinistro Filippini, appiedato dal Giudice Sportivo per una giornata, che tra l'altro ha calcato la mano sugli eugubini con le squalifiche anche del trainer Torrente (per due turni), del preparatore dei portieri Pascolini per quattro giornate (si parla che ci sia stato uno scambio di persona) e del medico Corbucci (anch'egli stoppato per quattro turni). Dicevamo, domenica nella tana di una Feralpisalò che in settimana ha recuperato il bomber Caracciolo dopo un periodo di convalescenza per un problema alla schiena: è rientrato nei ranghi mercoledì scorso nella gara in semifinale di Coppa con la Juventus Under 23 subentrando nella ripresa al posto del centravanti Miracoli, sfida nella quale la formazione gardesana ha subito la clamorosa rimonta dei bianconeri per 2-0 (in rete l'ex rossoblù Marchi e Zanimacchia) e nei tempi supplementari è venuto fuori un 4-0 secco (in gol poi lo stesso Zanimacchia e Rafia). Perciò è la Juventus che va in finale, con i benacensi schierati con il 4-3-2-1 dal tecnico Sottili. Con Liverani in porta. Un quartetto di difesa composto da Mordini, Rinaldi, Legati e Zambelli. Un trio di centrocampo con Baldassin, Pesce e Altobelli. Poi duo di trequartisti basato su Scarsella e Maiorino a supporto di Miracoli. Domenica, però, non ci sarà il difensore Rinaldi (l'ex di turno) perchè squalificato: al suo posto probabilmente giocherà Magnino. In porta dovrebbe giocare De Lucia, come terzino sinistro potrebbe rientrare Eguelfi e in panchina scalpita Ceccarelli per giocarsi un posto da titolare, lo stesso dicasi per il rientrante Andrea Caracciolo, soprannominato «Airone». D'altronde i verdazzurri provengono da un poker di vittorie consecutive con Fano, Modena, Virtus Verona e Fermana. L'ultima sconfitta risale a Rimini (per 2-1) lo scorso 12 gennaio. L'ultima sconfitta interna invece risale addirittura al 25 settembre 2019 (con il Fano per 3-1), una imbattibilità dello stadio "Lino Turina" che dura ormai da quasi cinque mesi. All'andata la partita finì 0-0 e il portiere Ravaglia netraulizzò un calcio di rigore di Caracciolo. I precedenti dicono che il Gubbio ha vinto una sola volta a Salò: avvenne il 17 settembre 2016, con rete decisiva di Valagussa e sulla panchina rossoblù c'era Giuseppe Magi. Poi due sconfitte consecutive: il 22 ottobre 2017 per 2-1 con Pagliari in panchina e l'anno scorso sempre per 2-1 il 28 ottobre 2018 con Sandreani in panchina. In casa Gubbio si dovrebbe proseguire con il trainer Torrente (sostituito in panchina dal giovane Iannucci) con il 3-5-2. Ravaglia in porta. Probabile trio di difesa con Konate, Coda e Bacchetti. A centrocampo un quintetto con Cinaglia (in ballottaggio con Munoz), Bove (o Lakti), Megelaitis, Malaccari e Zanoni. Davanti il duo Gomez e Dublickas (in vantaggio su Tavernelli).

12 FEBBRAIO 2020
Gomez: "Mi chiamò pure Sandreani, ma la dirigenza disse no...". L'enfant prodige Iannucci

Per la prima volta da quando è tornato a Gubbio parla Juanito Gomez. L'argentino che ormai fa parte della storia del calcio eugubino perchè fu uno degli artefici di quella magica cavalcata verso la serie B nel 2011. Ora di nuovo a Gubbio, ma ci spiega come mai? "Mi ha fatto molto piacere essere tornato, sono molto contento. In verità già l'anno scorso c'era stata la possibilità di tornare. Mi aveva chiamato Alessandro Sandreani. Non so cosa sia successo, penso che la dirigenza ha deciso di prendere altre strade e ha fatto altre scelte. Perciò, poi, andai alla Sicula Leonzio. In questa stagione invece ero sul punto di firmare con il Rimini. In quel giorno che stavo firmando con i romagnoli, qua a Gubbio sono rientrati il direttore Giammarioli e mister Torrente. Quando mi hanno chiamato non ho esitato e non ho firmato a Rimini. Pertanto la scelta è stata molto semplice, volevo solo tornare". A livello di squadra cosa è cambiato da gennaio in poi? "Qualcosa è cambiato. Sicuramente prima stavamo attraversando un momento difficile. Di certo abbiamo tirato fuori la testa e non vogliamo più fermarci. Ora vogliamo continuare su questa strada perchè abbiamo trovato la nostra dimensione, abbiamo trovato il gruppo, adesso è un bell'ambiente". Una crescita graduale per tutta la squadra ma anche per Juanito Gomez, giusto? "Sicuramente sto molto meglio fisicamente da quando sono arrivato. Non mi sono mai fermato e mi sono sempre allenato. Perciò ringrazio il direttore Giammarioli, la società, e il mister Torrente in particolare modo perchè mi hanno dato la possibilità di farmi vedere e per fare capire che ci sono ancora". Prendendo spunto da queste parole, non sono mancate delle insinuazioni: qualcuno metteva in dubbio Gomez considerandolo un calciatore finito. Cosa risponde? "Sai già tutto questo, fa parte del calcio. C'è chi critica, si vive di queste cose e bisogna accettarlo. D'altronde bisogna vedere anche da chi vengono queste illazioni. Un calciatore si deve concentrare sul campo e su quello che ci dice il mister. Tutto serve per migliorarsi e per sapere rispondere sul campo". Quel pareggio interno contro il Rimini come lo definisce? "É un campionato parecchio livellato. Questa è la serie C. In serie A c'è una differenza abissale tre le prime e le ultime squadre. In questa categoria non c'è molta differenza, pure quando si gioca con le ultime in classifica bisogna lottare. Quel gol iniziale di Gerardi ci ha tagliato un po' le gambe, ma siamo riusciti a reagire creando del gioco e delle occasioni da gol. Diciamo che, un mese fa, non ci riusciva a recuperare una partita del genere. Pertanto vedo questo punto come una cosa positiva. Chiaro che volevamo vincere, ma d'altronde abbiamo ottenuto una bella striscia positiva (11 punti in cinque gare ndr)". Ora a Salò: "Gara difficile, contro una squadra che è stata costruita per l'alta classifica con calciatori di categoria superiore. Perciò le motivazioni di certo non mancheranno per noi". Juanito Gomez ha segnato in tutte le categorie, pure in gol contro Buffon della Juventus ai tempi dell'Hellas Verona. Ma cosa si prova? "Quando fai gol si provano emozioni bellissime. Giocare in stadi importanti. Tante emozioni, come quando vincemmo a Gubbio il campionato. Come quando ho segnato davanti alla mia famiglia. Emozioni indescrivibili". Flash news. Con Torrente e Pascolini che sono squalificati, chi andrà in panchina domenica? Probabimente sarà il turno del vice Michele Iannucci, laureato in scienze motorie, maturando esperienze con Barcellona e Udinese. Un articolo per il 25enne "enfant prodige" di Petrignano di Assisi viene dedicato da Perugiatoday.it.

11 FEBBRAIO 2020
Torrente: "Gubbio, una chiamata irrinunciabile". Notari: "Con Torrente rapporto speciale, e..."

Mano pesante del Giudice Sportivo. Il trainer Vincenzo Torrente viene squalificato per due giornate. Il preparatore dei portieri Giovanni Pascolini si è preso quattro giornate di squalifica, più una ammenda di 500 euro. Quattro giornate di stop anche per il medico Giangiacomo Corbucci. Una vera mazzata il post Rimini. Intanto nella tv di Stato nella Repubblica di San Marino, negli studi televisivi di Rtv San Marino, nella trasmissione «C Piace», in onda ogni lunedì sera, era ospite Vincenzo Torrente. Alla domanda precisa, perchè è tornato a Gubbio? Ha risposto così: "Una chiamata irrinunciabile per l'affetto che provo per la città e per il popolo eugubino. Avevo tanta voglia di rientrare, in una piazza dove tra l'altro avevo fatto bene. Volevo rilanciarmi e mi piacerebbe riscrivere di nuovo la storia. Ho lasciato il Gubbio in serie B. Il mio sogno è quello di riscrivere la storia. Tutto ciò, ovviamente, si può fare naturalmente con una programmazione. Allora ci fu una programmazione, si era costruita una idea di gioco propositiva e si era formata una squadra con una certa base. In quegli anni abbiamo saputo valorizzare tanti calciatori, tipo Caracciolo, Gomez, Lamanna, Donnarumma, Galano oppure Borghese. Con un budget notevolmente inferiore alle altre pretendenti. Chiaro però che non si può costruire tutto subito e in fretta". Sul campionato dice: "La squadra da battere è il Vicenza in alta classifica. Per la salvezza invece il discorso è ancora lungo. Pertanto anche per il Gubbio ci sarà molto da lottare". La trasmissione si può vedere in questo link. Ampio spazio invece per il Gubbio con due pagine dedicate sul quotidiano sportivo «Tutto Sport», a ruota libera parla il presidente Sauro Notari. Fanno capolino dei titoli in cui il patron dice: "Ottimi rapporti con tutti, ma con Torrente rapporto speciale". E aggiunge: "Il tifo è passionale e sanguigno come me; adesso coltivo il sogno di realizzare un centro sportivo con le giovanili". Nell'ampio articolo il patron eugubino si esprime così in sintesi: "Un onore, ma anche un onere non da poco conto rilevare la società nell'ottobre 2014, considerando le difficoltà che stava attraversando: ha fatto la differenza la mia passione, ma lo rifarei di nuovo. Con gli allenatori sono un presidente che non interferisce nelle scelte tecniche e non chiedo mai la formazione in anticipo. Sono contento di aver riportato a Gubbio un tecnico come Torrente, autore di un autentico miracolo sportivo in questa città alcuni anni fa. Ad inizio stagione abbiamo rinnovato l'organico quasi completamente e questo col senno di poi può essere stato il vero problema. I risultati tardavano e un dirigente è costretto a prendere decisioni drastiche. Tuttavia conservo grande stima a livello umano e professionale di mister Guidi e del direttore Pannacci, ma in quel momento ho pensato che per il bene della squadra la cosa migliore da fare fosse affidarsi a mister Torrente ed al direttore Giammarioli. Con la mia presidenza quali le migliori soddisfazioni? Quando nel 2016-2017 siamo arrivati al sesto posto disputando un grande campionato, offrendo un calcio offensivo e anche propositivo come piace a me (con mister Magi ndr). Una bella gioia battere il Monza di Berlusconi e Galliani l'anno scorso al Brianteo (con mister Galderisi ndr). Ad oggi una bella soddisfazione essere usciti imbattuti dallo stadio Menti di Vicenza. I nostri tifosi sono passionali, sanguigni, molto legati alla squadra, come il sottoscritto".

10 FEBBRAIO 2020
Acori: "Un tempo per uno, ma si vede la mano di Torrente". L'articolo sul Corriere dello Sport

Presente sugli spalti del Barbetti come ex di entrambe le squadre. Infatti ha allenato sia il Gubbio che il Rimini in più occasioni. Stiamo parlando del tecnico Leonardo Acori. Ai nostri microfoni, ci parla così: "Il pareggio alla fine è giusto. Dico questo perchè le squadre hanno giocato bene un tempo per uno. Primo tempo meglio il Rimini, nella ripresa meglio il Gubbio che ha meritato di segnare il gol del pareggio". É stata la partita che si aspettava? "Sì, era importante per entrambe. Ma era quasi fondamentale soprattutto per il Rimini". E forse è stata questa la molla nel vedere un Rimini che è partito forte nell'approccio alla gara? "Senz'altro il Rimini ha avuto un approccio migliore, però c'è un Gubbio che proviene da un periodo buono. Parlano i numeri: undici punti in cinque partite. Perciò ho visto un Gubbio carico e motivato. Pertanto credo che è stato bravo il Rimini a non fare prendere l'iniziativa agli eugubini all'inizio. Devo dire che la formazione di Colella si è dimostrata organizzata: Cigliano e Letizia, i due trequartisti dietro la punta Gerardi, hanno messo in difficoltà il Gubbio". Ma è vero che questo era un Rimini diverso dopo il mercato di gennaio, è così? "Assolutamente sì, in pratica è una squadra che è stata stravolta con un via vai di calciatori. Organico cambiato quasi in toto. Pertanto mi aspettavo anche un calo fisiologico nella ripresa e così è stato. Ma c'è da dire che il merito è stato pure del Gubbio che è cresciuto in campo. Vorrei aggiungere che era ben messo in campo e molto motivato da un allenatore esperto come Torrente". Appunto, sta parlando di Torrente, perciò lei pensa che si vede la sua mano in questa squadra? "Sicuramente sì. Tuttavia ho visto anche dei giovani interessanti in squadra. Munoz mi ha impressionato perchè ha dato la svolta alla partita, sulla fascia destra ha fatto delle cose eccellenti". Oltre allo spagnolo Munoz, altri nomi da fare? "Mi è piaciuto l'attaccante Tavernelli. Sottolineo anche la prova di Megelaitis in mezzo al campo: ha fatto veramente un'ottima partita". In casa Gubbio si parla tanto che manca un centravanti, che doveva arrivare nel mercato di gennaio, poi non si è fatto più nulla. Un pensiero a riguardo? "Probabilmente sì. Tuttavia vorrei fare una considerazione. Per me Gomez e Tavernelli sono due ottimi attaccanti. Perciò possono andare bene per un Gubbio che deve fare un campionato per raggiungere la salvezza, ma anche un per un torneo tranquillo di metà classifica. La squadra perciò può restare anche così. C'è un motivo...". Prego, dica? "Perchè come dicevo prima c'è un allenatore esperto, d'altronde sa ottenere il massimo dalla squadra. Posso dichiarare apertamente che Torrente lo stimo molto. Ma lo stimo dai tempi che è riuscito a vincere due campionati importanti a Gubbio portandolo anche in serie B. Posso aggiungere che ci ho giocato anche contro e le sue squadre riescono a dare il 110% in campo. Non si arrendono mai. In serie C tutto ciò è molto importante". Da allenatore navigato quale è, secondo lei come è cambiato il calcio in terza serie da un decennio a questa parte? "Credo che sia mutata la velocità del gioco. Di conseguenza è cambiata la preparazione atletica. Ora è più difficile per quei calciatori più bravi a livello tecnico trovarsi a loro agio. Si gioca sempre più in spazi ristretti e a ritmi sempre di più vertiginosi". Notizia flash. Il portale Gubbiofans.it, con la firma del nostro direttore e il servizio sul quotidiano "Corriere dello Sport".

09 FEBBRAIO 2020
Torrente: "Ai punti meritavamo". Malaccari: "Si respira aria nuova". Le foto di Gubbio-Rimini

Occasione mancata. Il Gubbio non va oltre il pareggio contro il Rimini. Un gol che gela tutti quello di Gerardi che trova il bersaglio con un tiro fulmineo di sinistro angolato. Di positivo la reazione. Ripresa a ritmi alti, un legno di testa colpito da Munoz e pareggio di Malaccari dopo un'azione da manuale. Il parere del tecnico Vicenzo Torrente: "Ai punti meritavamo noi". Attacca subito, poi aggiunge: "Ma ci abbiamo provato a vincere. La squadra mi è piaciuta a livello di gioco: trame interessanti in ampiezza, in verticale ho visto il calcio che piace a me con pochi tocchi. Peccato per l'approccio durante il quale eravamo troppo contratti e sul gol del Rimini si sono mossi male tutti. Ma merito al Rimini che si è dimostrato di valore. Nella ripresa siamo andati meglio con Bove che ha qualità e con Munoz che ha creato tanta spinta". Sulla sua espulsione il tecnico di Cetara la butta sull'ironico: "Ma va? Ma di cosa stiamo parlando, il guardalinee che ha richiamato l'arbitro per farmi buttare fuori era un doriano...". Il riferimento non è puramente casuale. Torrente è stato una colonna del grande Genoa di Bagnoli. Poi parla il capitano Nicola Malaccari: "Il mio gol, una liberazione. Un gol con uno schema provato a più riprese in allenamento con gli inserimenti dei quinti. Un peccato perchè meritavamo di più di un pari, ma l'atteggiamento visto è quello giusto. Ora nello spogliatoio si respira qualcosa di nuovo. Se non avessimo avuto un gruppo così adesso, questa partita non riuscivamo a pareggiarla. Ma Torrente ci martella continuamente. Megelaitis? Ci ha dato sostanza e spessore a centrocampo, è umile, adesso capisco perchè lo volevano a Gubbio". Tocca al trainer biancorosso Giovanni Colella: "Bene per la prima mezzora, poi siamo calati. C'è poco da dire. Siamo cambiati parecchio, siamo una squadra nuova e pertanto dobbiamo ancora crescere molto". Parla l'autore del gol, Federico Gerardi: "Merito di Montanari che mi ha servito sul gol, ed io ho stoppato e tirato. Poi però è subentrata la paura e ci siamo abbassati troppo. Persi troppo palloni inutili dopo una partita maschia". Cosa dice invece il centrocampista dei romagnoli Lorenzo Remedi: "Un punto guadagnato sul Fano. Prima fase belli corti e con intensità, ma il Gubbio si è dimostrato davvero un buon avversario". Ecco le foto (20 immagini) tra Gubbio e Rimini. Fotoservizio di Simone Grilli.
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09 FEBBRAIO 2020
Gubbio e Rimini impattano (1-1). Sblocca Gerardi, traversa di Munoz e Malaccari pareggia

Gubbio contro il Rimini. Il trainer Torrente conferma il 3-5-2. Konate, Coda e Bacchetti in difesa. Cinaglia, Lakti, Megelaitis, Malaccari e Filippini a centrocampo. Gomez e Tavernelli in attacco. La cronaca. Pronti e via. Dopo una fase di studio, arriva fulmineo il gol degli ospiti al 12': nasce tutto da un lancio nel corridoio di Montanari che serve al limite Gerardi che stoppa la palla di destro, si gira, calcia forte e preciso con un tiro di sinistro che si insacca a fil di palo alla destra del portiere. Al 16' prova il tiro potente dai venti metri Remedi con la palla che sibila di poco alta sopra la traversa. Al 23' però va via sulla sinistra Filippini che pennella un bel cross in area, a rimorchio cerca il tiro al volo di destro Lakti ma arriva scoordinato alla conclusione e la palla va fuori da posizione favorevole. Al 32' tutto nasce sulla destra quando Cinaglia serve Lakti che rimette dal fondo in area, Gomez viene messo giù platealmente da Codromaz, la palla sfila verso Malaccari che cerca la conclusione di destro al volo, para a terra Meli. Ripresa. Al 8' è pericoloso ancora Letizia quando sulla trequarti innesca Montanari che prova la botta da fuori area, ma Munoz devia la palla quel tanto che basta che finisce in angolo. Al 14' un'azione insistita che parte da uno spiovente di Filippini dove rimette in mezzo Munoz dalla parte opposta in area, Tavernelli può calciare da posizione favorevole ma cicca il pallone mancando un rigore in movimento. Al 20' uno spiovente efficace da destra di Munoz in area dove Coda stacca di testa e cerca l'angolino, Melli in tuffo para at terra. Al 23' è pure sfortunato il Gubbio quando Filippini mette una palla al bacio da sinistra in area e Munoz colpisce di testa deciso, ma stavolta la palla si stampa sulla traversa. Al 27' arriva il meritato pareggio: scambio in velocità tra Megelaitis che serve sulla destra Munoz che rimette una palla in mezzo con il contagiri, Malaccari è in agguato e di piatto destro insacca la sfera in rete. Al 33' vengono espulsi Finizio e Filippini per reciproche scorrettezze. Nel finale allontanato dal rettangolo di gioco il tecnico Torrente per proteste. Si chiude il sipario.
Tabellino: Gubbio - Rimini (1-1):
Gubbio (3-5-2): Ravaglia; Konate (1' st Munoz), Coda, Bacchetti; Cinaglia, Lakti (1' st Bove), Megelaitis, Malaccari (40' st Dubickas), Filippini; Gomez (46' st Battellini), Tavernelli (40' st Zanoni). A disp.: Zanellati, Bangu, Benedetti, Ricci. All.: Torrente.
Rimini (4-3-2-1): Meli; Finizio, Ambrosini, Codromaz, Silvestro; Calamai (27' st De Vito), Remedi, Montanari; Cigliano (17' st Arlotti), Letizia (34' st Picascia); Gerardi (27' st Ventola). A disp.: Barone, Sala, Santovito, Cavallari, Pari, Paramatti, Mendicino, Ortolini. All.: Colella.
Arbitro: Costanza di Agrigento (Donato di Milano e Tinello di Rovigo).
Reti: 12' pt Gerardi (R), 27' st Malaccari (G).
Espulsi: 33' st Finizio (R) e Filippini (G) per reciproche scorrettezze; 49' st mister Torrente (G) allontanato per proteste. Ammoniti: Finizio (R), Filippini (G), Cinaglia (G), Lakti (G), Silvestro (R). Angoli: 3-2. Recupero: 2' pt; 6' st. Spettatori: 927 (di cui 498 abbonati); 51 di Rimini.
Risultati: Venticinquesima Giornata - Serie C - Girone B:
Arzignano Valchiampo - Triestina
2-2
22' Kouko (A) rig., 52' Sarno (T), 60' Piccioni (A), 74' Gomez (T)
Carpi - Reggiana
5-1
22' Zamparo (R) rig., 32' Cianci (C), 50' Biasci (C), 54' Cianci (C), 67' Cianci (C), 81' Biasci (C) rig.
Cesena - Padova
1-1
79' Buglio (P), 88' Borello (C)
Fano - Feralpisalò
1-2
41' Altobelli (Fe), 46' Barbuti (Fa), 91' Altobelli (Fe)
Fermana - Sudtirol
2-1
11' Berardocco (S) rig., 27' Neglia (F), 89' Scrosta (F)
Gubbio - Rimini
1-1
12' Finizio (R), 72' Malaccari (G)
Modena - Sambenedettese
1-0
87' Spaviero (M)
Ravenna - Piacenza
0-1
47' Della Latta (P)
Virtus Verona - Imolese
0-0
Vis Pesaro - Vicenza
1-1
15' Arma (Vc), 30' Lelj (Vp)

08 FEBBRAIO 2020
Convocati in venti per il Rimini: la sorpresa Battellini. Torrente parla di dettagli sul gruppo

Verso Gubbio contro il Rimini. Dopo la rifinitura pomeridiana convocati venti calciatori. Con la sorpresa di vedere chiamato per la prima volta l'attaccante Tommaso Battellini, classe 2001, proveniente dalla formazione Berretti dei rossoblù. Non convocato il difensore Maini (dovrà stare fermo come minimo un mese per la lesione inguinale), oltre all'attaccante De Silvestro (ormai fuori da tempo, ma sulla via di recupero) e pure l'esterno offensivo Meli (pubalgia). Il trainer Torrente predica calma e sangue freddo: "Questa è la partita più difficile. Serve attenzione, fame, determinazione e massima concentrazione. Serve la mentalità giusta. Solo così si può raggiungere un equilibrio per ottenere una continuità dei risultati. Bisogna lottare in tutti i campi, in ogni partita, non lasciare nulla al caso. Non sottovalutare pertanto un Rimini che ha fatto bene domenica contro il Carpi, una squadra di categoria e quindi va presa con le molle. Le avversarie nel mercato di gennaio si sono rafforzate. Adesso ci sono in palio dei punti pesanti. L'infortunio di Maini? Mi dispiace per Marco perchè stava facendo bene. Mi auguro che i sostituti facciano bene. Tuttavia sia Konate che Bacchetti, da quando è tornato titolare, hanno risposto bene in campo. Adesso c'è il maggior senso del collettivo? Ma ci è voluto del tempo, ci ho dovuto lavorarci ma sapete che io voglio lo spirito di squadra. Ma c'è uno spirito diverso in squadra adesso, ma è stato costruito piano piano". Ma il trainer rossoblù è ficcante, fornisce alcuni dettagli nel cambiamento di musica. Ecco uno scorcio di quanto ha detto: "Quando si fa gol e si abbracciano tutti, questo per me è un dettaglio fondamentale. In passato ho visto che si faceva gol, ma non si esultava tutti insieme. Altri dettagli li ho notati negli allenamenti. Lo spirito è veramente cambiato, questo è sicuro". Il tecnico Vincenzo Torrente dovrebbe confermare il 3-5-2. Ravaglia in porta. Difesa probabile a tre con Konate, Coda e Bacchetti. Centrocampo a cinque con Cinaglia, Lakti, Megelaitis, Malaccari e Filippini. Di punta il duo Gomez e Tavernelli. Ecco la lista dei venti convocati: Bacchetti, Bangu, Battellini, Benedetti, Bove, Cinaglia, Coda, Dubickas, Filippini, Gomez, Konate, Lakti, Malaccari, Megelaitis, Munoz, Ravaglia, Ricci, Tavernelli, Zanellati e Zanoni.

07 FEBBRAIO 2020
Gubbio con il Rimini in uno scontro salvezza con la tegola Maini: out per lesione muscolare

C'è una tegola: si è infortunato il difensore Maini e si tratta di un problema muscolare serio. Gli esami strumentali hanno evidenziato una lesione a livello inguinale a carico della gamba sinistra. Domenica il Gubbio contro il Rimini. Non è una partita come le altre. Tante sfide hanno accompagnato queste due formazioni. Si ricorda sopra ogni cosa una finale playoff con andata e ritorno nel 2003 per accedere in serie C1. In un campionato che fu vinto dalla Fiorentina. Doppio match che si aggiudicò la formazione romagnola. Fu decisiva all'andata una rete di Bordacconi su rigore procurato da Ricchiuti il 25 maggio 2003 a Gubbio di fronte a 2.500 spettatori. Quel Gubbio allenato da Alessandrini nella gara di ritorno provò a scardinare la difesa dei biancorossi allenati allora da Acori, ma la partita terminò 0-0 il 15 giugno 2003, davanti a 5.432 spettatori in terra romagnola (con mille tifosi eugubini al seguito) e un incasso da record pari a 77.890 euro. In una gara dove Clementi e Cipolla sfiorarono la segnatura in due circostanze. Altri tempi, un altro calcio. Squadre che poi si ritrovano di fronte dopo 15 anni in un campionato: nella scorsa stagione, precisamente il 4 novembre 2019, il Gubbio si impose per 3-0 con le reti di Plescia, Marchi su rigore e De Silvestro (in panchina Alessandro Sandreani, poi esonerato dopo la tredicesima giornata, sostituito da Nanu Galderisi). In questa stagione, nel match di andata, il 25 settembre 2019, è venuto fuori un pareggio (1-1): in vantaggio i romagnoli con un gol di Zamparo (ora alla Reggiana) e pareggio di Cesaretti (ora alla Cavese), e in panchina Federico Guidi. Adesso nuovo ritornello, ma di nuovo è cambiato lo scenario. C'è un nuovo allenatore, il trainer Vincenzo Torrente, anche alla guida dei romagnoli non c'è più Renato Cioffi ma Giovanni Colella. Un Rimini che tra l'altro proviene dal pareggio interno contro il Carpi, un 2-2 che brucia perchè le carpine biancorosse hanno raggiunto il pari con una doppietta di Biasci con un rigore realizzato al fotofish: i padroni di casa aveva ottenuto il doppio vantaggio ad opera del neo acquisto Codromaz e poi in rete anche Letizia su rigore. Domenica saranno assenti per il Rimini il centrocampista Palma perchè squalificato, inoltre l'attaccante Mendicino per una lesione muscolare di primo grado al bicipite femorale destro. Ancora out il centrocampista Agnello (acquistato a gennaio) perchè una settimana fa è stato sottoposto ad un intervento chirurgico per la ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio destro. Il trainer Colella pertanto dovrebbe confermare il modulo 4-3-1-2. Con un probabile undici. Meli in porta. Difesa a quattro con Finizio, Ambrosini, Codromaz e Silvestro. A centrocampo Montanari, Cigliano e Calamai. Sulla trequarti Letizia a supporto del duo di attacco Ortolini e Gerardi. Ma non è escluso che possano giocare anche due trequartisti (una sorta di 4-3-2-1 che talvolta si trasforma in un 3-4-2-1) con Cigliano e Letizia a supporto dell'unico centravanti Gerardi. In casa Gubbio invece rientra dalla squalifica Lakti che dovrebbe riprendersi il posto da titolare. Il tecnico Torrente dovrebbe confermare il 3-5-2. Con Ravaglia in porta. Difesa probabile a tre con Konate, Coda e Bacchetti. Un centrocampo a cinque con Cinaglia, Lakti, Megelaitis, Malaccari e Filippini. Di punta il duo Gomez e Tavernelli.

05 FEBBRAIO 2020
Ricci: "Ora c'è squadra, alcuni addii hanno consolidato il gruppo. Voglia di riemergere in me"

Parla il centrocampista Luca Ricci, tornato titolare nella partita di Vicenza dopo un lungo periodo che veniva lasciato in panchina. Complice anche l'assenza del centrocampista albanese Lakti. Tuttavia il calciatore umbro è carico e dice la sua dopo l'ottimo punto conquistato sul campo della capolista Vicenza: "Diciamo che a partite dal 2020 si è compattato lo spogliatoio. Forse qualche addio ci ha permesso di consolidare di più il gruppo. Magari prima ci affidavamo di più sulla giocata del singolo. In questo momento invece siamo più squadra, una vera squadra, ma si nota bene anche in campo. D'altronde lo dicono anche il direttore sportivo (Giammarioli ndr) e il mister (Torrente ndr), ora il «noi» deve essere messo prima di tutto e prima dell'«io». Penso che sia questa la filosofia che ora ci ha permesso di tiraci fuori dalle sabbie mobili. Adesso questa nuova filosofia ci deve accompagnare per tutto il resto del campionato. Abbiamo ottenuto dieci punti in quattro partite, questo è vero. Però ancora non abbiamo fatto niente. D'altronde basta vedere anche gli altri risultati, con la Fermana che è andata ad espugnare il campo della Sambenedettese. Serve quindi innanzitutto una continuità nei risultati. Ma solo con questa nuova mentalità possiamo toglierci delle soddisfazioni". Diciamo che, la squadra adesso ha cominciato a subire pure pochi gol (da 404 minuti Ravaglia è inviolato), vero? "In effetti è così. Mi ricollego a quello che dicevo prima. Ora c'è più compattezza. Sappiamo che abbiamo dei limiti. Ma c'è consapevolezza adesso dove dobbiamo migliorare. In questo campionato difficile è vietato concedere qualcosa. Pertanto bisogna dare sempre tutto in campo". Da giovane rampante fino ad un paio di anni fa, poi c'è stato un periodo di appannamento e si è visto di meno in campo: ma c'è un perchè? "Spero che il mister abbia visto in me tanta voglia. Ho tanta voglia di riemergere. Non nego che ho attraversato un anno e mezzo abbastanza complicato. Ma tutto mi è servito. Ho continuato ad allenarmi con costanza, ottimismo e fiducia. Ho subito sfruttato prima la chance di Verona e anche l'ultima chance di Vicenza. Guardo avanti. In passato mi ero posto dei sogni più grandi, ora sono più razionale ma non li cancello". Adesso il Rimini, una gara che va presa con le molle, non va lasciato nulla al caso, è d'accordo? "Questa è una partita che vale più di tre punti. Ancora la zona playout è troppo vicina e poco distante. Una vittoria diventerebbe essenziale perchè ci permetterebbe di dare una bella spallata ad una di tante avversarie per la salvezza. Parla il campionato. Ogni partita, in ogni domenica, va giocata e lottata". Nel mercato di gennaio c'è stato mai un pensiero di fare una nuova esperienza altrove? "Dico subito che sia il direttore sportivo (Giammarioli ndr) e sia il mister (Torrente ndr), mi hanno dato sempre fiducia. Ho capito che c'è la possibilità comunque sia di ritagliarmi il mio spazio. Qualche opportunità c'è stata, ma alla fine ho deciso di restare con questa maglia".

04 FEBBRAIO 2020
Paramatti: "Domenica sarà una partita fisica. Rimini schiuma rabbia. Gubbio con Torrente..."

Domenica contro il Rimini. La squadra romagnola proviene dal pareggio interno in rimonta contro il Carpi, da un 2-0 ad un 2-2 a tempo scaduto. Dove è andato a segno pure il nuovo arrivato difensore Codromaz dalla Triestina. Parliamo con l'ex di turno, il difensore Lorenzo Paramatti, figlio d'arte, che ci prepara a questa partita così: "Intanto sono molto felice di essere tornato a giocare in Italia dopo la parentesi nel campionato in Romania (con il Poli Timisoara ndr). Mi rimetto in gioco qua in questo campionato dopo una esperienza all'estero che la reputo una avventura molto bella. D'altronde là il calcio è vissuto in modo diverso: c'è la partita, si gioca e stop, invece in Italia ci sono più pressioni e si vive la partita per tutta la settimana. Il Rimini adesso si trova in fondo alla classifica, pertanto la situazione non è idilliaca, però credo che ci siano tutti i presupposti per poter centrare l'obiettivo della salvezza. Noi ragioniamo domenica dopo domenica. Perciò adesso pensiamo al Gubbio". A dire tutta la verità domenica scorsa la squadra non è stata neanche fortunata, con il pari del Carpi raggiunto al fotofinish, giusto? "Siamo stati molto vicini a portare a casa i tre punti. Tra l'altro contro un'avversaria ben attrezzata come il Carpi. Purtroppo per una questione di alcuni episodi sfavorevoli, alla fine non siamo riusciti a centrare l'intera posta in palio. Solo un punto abbiamo racimolato che ci ha creato tanta rabbia, ma siamo consapevoli che questa rabbia può essere trasformata in qualcosa di positivo. Lo guardiamo come un bicchiere mezzo pieno". C'è un altro ex rossoblù tra i romagnoli, l'ex punta Ettore Mendicino: "Un calciatore che conosco molto bene perchè ci ho giocato insieme pure a Siena. Un bravo ragazzo e chissà, potrebbe fare il gol dell'ex e darci quei punti salvezza". Mentre del Gubbio, cosa ci può dire? "Ho visto che c'è stato un cambio di marcia con il cambio dell'allenatore, Torrente è molto amato dalla piazza. Perciò credo che per entrambe le squadre domenica sarà senz'altro una gara fondamentale, soprattutto sotto l'aspetto mentale. Penso che verrà fuori una partita combattuta, anche molto fisica, per raggiungere una vittoria". La sua esperienza a Gubbio non è stata fortunata. Un suo commento a riguardo? "La mia esperienza a Gubbio è cambiata di tenore subito dopo l'esonero di Cornacchini. Sono venuto a Gubbio proprio per volontà del mister. Purtroppo dopo poche partite è stato allontanato. Da lì è nato un periodo non felice. L'anno scorso poi il nostro rapporto si è interrotto per una serie di motivi. Ognuno ha preso la sua strada. Preferisco non aggiungere altro sulla vicenda". Questione mercato degli svincolati. Esce il nome di Andrea Vassallo, attaccante che può ricoprire più ruoli sul fronte avanzato. Riporta la notizia il portale web Tuttoc.com, anche se il calciatore milanese adesso si sta allenando con la Robur Siena. L'attaccante lombardo l'anno scorso ha avuto una breve parentesi prima a Catania e poi con il Renate; in passato ha indossato le casacche di Carrarese e Brescia, ed è cresciuto nelle giovanili del Milan. Si parlava di un interessamento del Gubbio pure nella passata stagione verso Vassallo, a gennaio 2019, quando Casoli si trasferì a Catanzaro.

03 FEBBRAIO 2020
Occhio agli svincolati per una punta. La suggestione Cacia. Ma prima di tutto c'è il budget

Strano ma vero. A Gubbio si parla ancora di mercato. D'altronde è risaputo che si cercava una punta a gennaio, ma non è arrivata. Almeno, non è arrivata quella sperata. Chiaro che un attaccante è arrivato e porta il nome di Dubickas dal Lecce, ma evidentemente la coperta è corta e le caratteristiche di un vero centravanti boa mancano in questa squadra. Curiosamente si è notato anche a Vicenza quando è mancata la stoccata dell'ultimo passaggio, nonostante l'ottima performance della squadra rossoblù. In particolare nelle ultime ore di mercato si era puntato su Ortolini e Pozzebon, ma hanno preso altre strade che portano al Rimini (la prossima avversaria) e Avellino. D'altronde proprio l'allenatore Torrente aveva esternato alla vigilia del match di Vicenza tutta la sua preoccupazione per un mercato - che a suo dire - è risultato insoddisfacente. E dopo il match del Menti ha ribadito che se si dovesse avere davvero un attaccante tra gli svincolati deve essere funzionale al progetto, altrimenti non serve a nulla prendere qualcuno tanto per prenderlo. Ci spieghiamo meglio. A gennaio era stato indentificato un centravanti boa: portava il nome di Benjamin Mokulu, un mastino d'area, che poteva fare al caso del Gubbio. Ma l'operazione non è andata in porto perchè la trattativa è stata considerata troppo esosa: si parla di una cifra richiesta che si aggira intorno ai 65 mila euro fino a fine stagione, più una opzione per il secondo anno per avere il calciatore belga. La società ci ha pensato su, poi ha preferito lasciare perdere, perciò Mokulu è approdato al Ravenna e curiosamente subito in gol con la nuova casacca giallorossa nella gara contro l'Imolese. D'altronde è risaputo: per ottenere una punta di valore in serie C costa e servono i "dindini". Tuttavia c'è stata una idea attraente: avere l'attaccante Daniele Cacia, che si è svincolato lo scorso dicembre dal Piacenza. In questo mercato di gennaio si era parlato di un interessamento verso il calciatore catanzarese da parte di società di serie B come Livorno e Trapani. Ad un certo punto si era aperta una finestra per andare a Palermo, ma la soluzione di finire in serie D è stata esclusa. Secondo alcune indiscrezioni, si è pensato da parte del Gubbio di contattare una punta di un certo valore. La carriera di Cacia parla da sola: è il secondo miglior marcatore della storia della serie B con 134 reti realizzate (davanti c'è solo Stefan Schwoch con 135 reti). Un curriculum con delle squadre che portano il nome di Cesena, Ascoli, Bologna, Hellas Verona, Padova, Piacenza, Reggina e Ternana nella cadetteria. Ma con apparizioni anche in serie A con Hellas Verona, Lecce e Fiorentina. Con una curiosità: proprio Daniele Cacia ha giocato in coppia con Juanito Gomez ai tempi di Verona con la promozione in serie A nel 2013 quando insieme segnarono ben 34 reti (24 gol il calabrese, 10 gol l'argentino) e nella stagione seguente nella massima serie italiana furono ancora compagni. Una suggestione, un sogno, chiamatela come vi pare. Questa operazione porta dei costi, elevati, perciò questa ipotesi potrebbe restare chiusa nel cassetto. Cosa accadrà, non si può sapere.

02 FEBBRAIO 2020
Torrente: "Tenuto testa alla capolista". Di Carlo: "Noi poco cinici". Le foto di Vicenza-Gubbio

Gubbio, alza il muro e il Vicenza non passa. Da 404 minuti la squadra rossoblù non prende gol. La squadra di Torrente raccoglie dieci punti nelle ultime quattro partite. Un buon bottino. L'allenatore Vincenzo Torrente è soddisfatto: "Abbiamo tenuto testa alla capolista giocando alla pari. A livello tattico siamo stati intelligenti. Potevamo passare in vantaggio pure con Tavernelli. Nel finale loro ci hanno pressato ma abbiamo contenuto bene. Tanti calciatori sono cresciuti: Coda, Gomez, ma anche chi giocava meno e si è fatto trovare pronto. Ora siamo una squadra, è qui che sta la differenza. Con la giusta mentalità e organizzazione. Ma bisogna restare umili perchè ci sarà molto da lottare. Se mi aspetto ancora qualcosa dal mercato degli svincolati? Ribadisco, parlatene con il presidente o con il direttore sportivo. Credo che serve un calciatore funzionale alla squadra, altrimenti è inutile prendere qualcuno tanto per prendere". Sulla sponda vicentina ha parlato l'allenatore Mimmo Di Carlo: "Quello che mi aspettavo: un Gubbio che ha giocato basso con ripartenze pericolose. Dovevamo sbloccarla con una palla inattiva ma non ci siamo riusciti. Primo tempo troppo bassi con i nostri centrocampisti, nella ripresa meglio ma ci è mancata la concretezza. Complimenti al Gubbio, molto aggressivo, se lasci degli spazi Gomez e Tavernelli sono ottimi per la categoria". Nella trasmissione di Tef Channel, domenica sera, è intervenuto l'ex direttore sportivo Giuseppe Pannacci che ha detto in sintesi: "Dico che un presidente come Notari è un imprenditore che va sostenuto e qualche volta sono uscite delle esternazioni gratuite sul suo conto. Con Notari è rimasto un grande rapporto, di amicizia, e perchè in questi anni abbiamo condiviso tante scelte. Pure la scorsa estate c'è stata piena condivisione con il presidente e l'allenatore Guidi nelle scelte nella programmazione. Cercando di trovare dei calciatori funzionali per l'allenatore. Poi possono essere stati fatti degli errori e questo non si nega. Abbiamo speso di più rispetto agli altri anni, ma non così tanto come qualcuno vuole fare credere: stime che poi viaggiano con il passo di un girone di livello. Cosa non rifarei? Non avrei ceduto nè Espeche nè Davì, ma soprattutto non avrei aspettato l'ultimo giorno di mercato per prendere un centravanti. Le mie dimissioni? É stata una mia scelta che va al di là della mia amicizia che mi lega al presidente: mi sono messo da parte perchè ho visto che si stavano facendo altre scelte e quindi non c'era più fiducia. Pure con Stefano (Giammarioli ndr) c'è amicizia, però ho scelto di restare fuori perchè preferisco fare così. Le polemiche di questi ultimi mesi? Per me sono solo strumentalizzazioni costruite ad hoc, ma io vado e andrò allo stadio sempre a testa alta". Ma intanto ecco le foto (16 immagini) del match di Vicenza e Gubbio. Fotoservizio di Marcello Casarotti.

02 FEBBRAIO 2020
ll Gubbio alza iI muro e il Vicenza non passa (0-0). Con Tavernelli che colpisce pure il palo

Gubbio contro la capolista Vicenza. Il trainer Torrente opta per il 3-5-2. Ravaglia in porta. Maini, Coda e Bacchetti in difesa. Cinaglia, Malaccari, Megelaitis, Ricci e Filippini a centrocampo. Infine il duo di attacco Gomez e Tavernelli. La cronaca. Fase di studio fino al 13' quando Maini fallisce un tentativo di disimpegno, ne approfitta subito Vandeputte che lancia in un corridoio Marotta che calcia al volo di destro dal limite e la palla sfila di poco a lato. Al 25' prova un cross da sinistra Barlocco in area, tiro di Marotta smorzato con Ravaglia che abbranca la palla in tuffo. Al 34' un cross insidioso in area dalla sinistra di Vandeputte dove cerca di approfittarne Marotta in velocità, ma Ravaglia è reattivo in uscita e in due tempi abbranca la sfera a terra. Al 44' ancora un cross da sinistra di Barlocco in area dove il solito Marotta cerca la porta di testa, Ravaglia c'è e para a terra. Prima frazione di gioco senza veri sussulti. Una gara spezzettata e anche nervosa. La ripresa. Al 2' c'è una bella occasione per il Gubbio quando Filippini sulla sinistra ruba palla a Vandeputte e serve in profondità Tavernelli che corre verso la porta e prova il tiro di destro dal limite: la palla parte forte pure radente e si stampa sul palo basso alla sinistra del portiere. Al 9' ci prova il belga Vandeputte con una conclusione dal limite che costringe Ravaglia a salvarsi in tutto. Al 13' uno spiovente di Barlocco in area è insidioso perchè diventa a tutti gli effetti un rigore in movimento per Guerra che calcia prontamente a rete, ma Ravaglia è molto reattivo e in tuffo respinge con la punta delle dita. Al 20' ci prova direttamente su punizione Vandeputte con un tiro a girare di destro che viene indirizzato nell'angolino, ma Ravaglia in tuffo devia in angolo. Al 22' c'è un'azione in contropiede con Gomez che lancia Tavernelli che si invola verso la porta e da posizione decentrata cerca il tiro rasoterra, Grandi in tuffo salva tutto. Al 26' è Barlocco che serve in area Arma che calcia al volo di destro angolato, ancora Ravaglia con la punta delle dita salva in angolo. Al 38' diventa pericoloso un tiro-cross di Nalini da sinistra che passa alto e poi scheggia la parte alta della traversa. Un punto che vale oro sul campo della capolista Vicenza.
Tabellino: Vicenza - Gubbio (0-0):
Vicenza (4-4-2): Grandi; Bruscagin, Padella, Cappelletti, Barlocco; Vandeputte (28' st Zarpellon), Rigoni (14' st Zonta), Cinelli, Tronco (1' st Nalini); Guerra (14' st Arma), Marotta (36' st Saraniti). A disp.: Albertazzi, Bianchi, Scoppa, Bizzotto, Liviero, Pasini, Pontisso. All.: Di Carlo.
Gubbio (3-5-2): Ravaglia; Maini, Coda, Bacchetti; Cinaglia, Malaccari, Megelaitis, Ricci (24' st Bove), Filippini (41' st Konate); Gomez, Tavernelli. A disp.: Zanellati, Munoz, Zanoni, Bangu, Benedetti, Dubickas. All.: Torrente.
Arbitro: Fontani di Siena (Cataldo di Bergamo e Ceccon di Lovere).
Ammoniti: Malaccari (G), Cinelli (V), Marotta (V), Barlocco (V), Tavernelli (G), Cappelletti (V), Maini (G), Coda (G), Padella (V). Angoli: 6-1. Recupero: 4' pt; 4' st. Spettatori: 8618.
Risultati: Ventiquattresima Giornata - Serie C - Girone B:
Feralpisalo - Modena
2-1
4' Miracoli (F), 19' Ferrario (M), 35' Scarsella (F)
Imolese - Ravenna
1-1
22' Mokulu (R), 94' Chinellato (I)
Padova - Vis Pesaro
4-0
9' Nicastro (P), 49' Buglio (P), 70' Ronaldo (P) rig., 81' Santini (P) rig.
Piacenza - Cesena
1-1
30' Polidori (P) rig., 47' Ardizzone (C)
Reggiana - Fano
2-1
24' Zamparo (R), 48' Zamparo (R) rig., 89' Carpani (F)
Rimini - Carpi
2-2
45' Codromaz (R), 50' Letizia (R) rig., 72' Biasci (C), 94' Biasci (C)
Sambenedettese - Fermana
0-1
88' Neglia (F)
Sudtirol - Arzignano Valchiampo
5-0
26' Rover (S), 37' Beccaro (S), 49' Gigli (S), 57' Tait (S), 74' Petrella (S)
Triestina - Virtus Verona
0-0
Vicenza - Gubbio
0-0

01 FEBBRAIO 2020
ll Gubbio verso Vicenza senza Lakti ma con Bove. Con Torrente amareggiato per il mercato

In vista della partita contro il Vicenza il clima ancora non si è normalizzato. Indice puntato stavolta sul mercato. Un mercato che viene ritenuto insoddisfacente e di conseguenza crea tensione. Un piccolo siparietto che la dice lunga dopo la rifinitura in conferenza stampa, quando alla precisa domanda sulle operazioni di gennaio, il trainer Vincenzo Torrente risponde seccato: "Chiaro che non sono contento, chiedetelo agli interessati. Faccio il possibile con i calciatori che ho a disposizione e con quello che ho cerco di adattarmi. Non era questo il mio obiettivo, ma prendo atto di quello che è successo e cerco di fare il meglio possibile. Perciò vi prego fatemi un'altra domanda, grazie". Una scontettezza dichiarata. D'altronde proprio nella giornata di venerdì sono saltate due opzioni che portavano a due attaccanti. In primis Demiro Pozzebon, la trattativa è andata avanti per tutta la giornata ma il calciatore romano ha tracheggiato e alla fine ha scelto la soluzione Avellino. Per quanto riguarda invece Raffaele Ortolini, fino ad un'ora fa dalla chiusura del mercato, sembrava pronto a vestire la maglia rossoblù, poi il colpo di scena con la Robur Siena che lo ha girato in prestito al Rimini. Così il Gubbio rimane con un pugno di mosche in mano. Una rosa con 22 calciatori come si voleva, ma manca un centravanti vero ed ora c'è da fare i conti anche con una serie di interrogativi. Il centrocampista offensivo Meli dovrà stare fermo perchè è vittima di una pubalgia. Altri calciatori che erano in uscita sono rimasti (vedi Bangu e negli ultimi giorni si era aggiunto Benedetti). Si solleva un problema under, dove non ci sono cambi utili e poche soluzioni a riguardo. Pertanto Torrente dovrà fare di necessità virtù. Sulla partita di Vicenza afferma: "Giochiamo con la più forte: una squadra di qualità e una società forte con struttura importante. Un diesse Magalini e un allenatore Di Carlo entrambi bravi. Con una tifoseria da serie A. Ora servirà spensieratezza, dopo aver ottenuto questi ultimi 9 nove punti in tre partite: ne approfitto per fare i complimenti ai ragazzi e al mio staff. In mentalità e atteggiamento stiamo crescendo. Prima questa era una squadra che pensava all'«io» mentre adesso pensa al «noi»: devo dirlo, ma purtroppo era così. Il nuovo arrivo Bove? Un calciatore tecnico, può esserci utile in diversi ruoli a centrocampo, ma ora ha bisogno di inserirsi". Assente Lakti, oltre De Silvestro e Meli. Probabile la conferma del 3-5-2. Con Ravaglia in porta. Difesa a tre con Maini, Coda e Bacchetti. Un centrocampo a cinque con Cinaglia, Malaccari, Megelaitis, Ricci e Filippini. In attacco il duo Gomez e Tavernelli. Convocati in diciannove: Bacchetti, Bangu, Benedetti, Bove, Cinaglia, Coda, Dubickas, Filippini, Gomez, Konate, Maini, Malaccari, Megelaitis, Munoz, Ravaglia, Ricci, Tavernelli, Zanellati e Zanoni.

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data 17.04.2024 ora 20:00

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Umbria (2)
Gubbio, Perugia
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Anno 2011-2012 Serie B:

MATCH CLOU:

1 ottobre 2011:

Gubbio-Verona 1-1
Spettatori: 3911

24 ottobre 2011:
Gubbio-Torino 1-0
Spettatori: 4173

6 gennaio 2012:
Gubbio-Bari 2-2
Spettatori: 3821

28 gennaio 2012:
Gubbio-Sampdoria 0-0
Spettatori: 3977

28 aprile 2012:
Gubbio-Pescara 0-2
Spettatori: 4434

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