SERIE C - GIRONE B
33ESIMA GIORNATA
VEN. 22 MARZO 2024
STADIO S.PIOLA-VERCELLI
ORE 20:45

SESTRI LEV.

3

GUBBIO

1

34ESIMA GIORNATA
GIO. 28 MARZO 2024
STADIO PIETRO BARBETTI
ORE 20:45

GUBBIO-TORRES

> Calendario completo: (vedi)

Clicca le immagini rossoblu!

CLASSIFICA
GIRONE B SERIE C
2023-2024

Cesena
Torres
Carrarese
Perugia
Gubbio
Pescara
Arezzo

Pontedera
Juventus Ng
Rimini
Lucchese
Pineto
Sestri Levante
Entella
Spal
Ancona
Vis Pesaro
Recanatese
Olbia
Fermana

83
72
61
59
51
48

47

47
42

41
40
40
38
38
36

34
33
33

25
22

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Risultati Calcio...

33ESIMA GIORNATA
DOM. 24 MARZO 2024

Arezzo
Fermana

2
0

Juventus Ng
Entella 
rinviata al 3 aprile

-
-

Lucchese
Cesena

0
1

Perugia
Pineto

2
2

Pescara
Pontedera

1
0

Recanatese
Ancona

2
0

Rimini
Olbia rinviata al 3 aprile

-
-

Spal
Carrarese

0
0

Torres
Vis Pesaro

1
0

Marcatori 2023-2024
Serie C - Girone B

Shpendi Cesena
Morra Rimini
Merola Pescara
Spagnoli Ancona
Ruocco Torres
Guerra Juventus Ng
Forte Sestri Levante

20
18
15
12
12
12
12

Vedi lo stadio Barbetti!

Marcatori Gubbio
2023-2024

Udoh
Di Massimo
Spina
Mercati
Montevago
Bernardotto
Bulevardi
Bumbu
Chierico
Corsinelli
Desogus
Di Gianni
Morelli
Galeandro
Pirrello
Rosaia
Tozzuolo

10
9
5
2
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

Scopri la nostra citta!

34ESIMA GIORNATA
GIO. 28 MARZO 2024

Gubbio-Torres

Ancona-Spal

Arezzo-Juventus Ng

Cesena-Pescara

Carrarese-Perugia

Fermana-Rimini

Olbia-Sestri Levante

Pineto-Recanatese

V. Entella-Pontedera

Vis Pesaro-Lucchese

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28 FEBBRAIO 2017
Magi: "Non siamo più la sorpresa: capire la nostra dimensione. Le mie scelte in settimana..."

Ad ampio raggio con il tecnico Giuseppe Magi. Nell'intervista partiamo dall'ultima sfida a Forlì, dove restano molti dubbi sul rigore concesso ma poi revocato al Gubbio: "Nello specifico l'episodio ci ha penalizzato: il rigore era netto mentre il fuorigioco è stato successivo; poi non era un passaggio in quanto la palla è finita ad un nostro calciatore dopo un dribbling. Si è creata confusione. Purtroppo può succedere che un arbitro sbaglia, come può succedere ad un allenatore o un calciatore. Mi è dispiaciuto soprattutto perchè poi c'è stato un altro episodio netto nella ripresa per il rigore che non è stato concesso su Marini, con un guardalinee che aveva la visuale libera però in questo caso non ha aiutato l'arbitro. Errori che ci fanno pensare cose strane. Ma non abbiamo perso esclusivamente per questo. Ma se vogliamo diventare una squadra forte (perchè ancora non lo siamo ma stiamo lavorando per diventarci), deve essere più forte di certi episodi". Tra andata e ritorno un -4 di punti in classifica, ma è cambiato il trend del campionato dopo il mercato di gennaio. Ma è così? "Il mercato di gennaio ha sancito un grandissimo cambiamento. Nella prima parte di campionato non si era vista tutta questa differenza: Samb, Gubbio e Bassano si sono ritrovate a ridosso del vertice; il Pordenone ha dettato legge per un certo periodo dell'andata; pure le formazioni emergenti hanno tenuto testa alle corazzate. Adesso c'è una differenza abissale. Le prime quattro in classifica hanno preso calciatori di categoria superiore, ma ci aggiungerei anche il Pordenone che si è rinforzato con calciatori di categoria. Quindi c'è stato uno spostamento di un certo equilibrio verso l'alto: Venezia e Parma stanno conducendo un passo considerevole. Ma pure nella parte bassa vediamo un Mantova che ha preso Guazzo davanti, il Modena ha rivoluzionato la rosa, e lo stesso Teramo ha fatto di tutto in sede di mercato. É un torneo diverso. Il Gubbio sta mantenendo fede alle premesse, a parità di armi nel mercato, nel senso che a gennaio non siamo riusciti a colmare quel gap in attacco. É successo per vari motivi, ma noi alla fine siamo contenti di come siamo. Tuttavia è chiaro che per mantenere un certo cammino sarebbe servito un qualcosa in più. Nella nostra situazione quindi, dove non ci siamo posti ulteriori obiettivi se non quello della salvezza, ci siamo creati una bella classifica e vogliamo fare sempre qualcosa in più. Ma spremere troppo questa squadra a livello nervoso potrebbe diventare pure controproducente. Si cresce un po' alla volta. Il Gubbio adesso deve saper vivere meglio la propria dimensione. Ma non siamo più quella squadra spettacolare dell'andata perchè sono gli stessi calciatori che scendono in campo e le fatiche si sentono. Dobbiamo perciò giocare al massimo delle nostre possibilità, ma talvolta non può avvenire come è successo a Forlì. Noi abbiamo dei limiti strutturali che vanno sempre considerati. E adesso non siamo più la sorpresa: le avversarie ci concedono meno spazi e hanno un atteggiamento conservativo". Ha accennato di polemiche fuorvianti sabato, a cosa si riferiva? "Alcune sono sane. Ma non siamo delle macchine programmate, non si può giocare sempre bene. Lo spogliatoio ha un'anima, vive di sentimenti e di emozioni. Il giudizio dell'opinione pubblica per noi è oro: ci può mandare sulla luna ma ci può anche affossare. Questo spogliatoio ha bisogno di affetto e non di critiche perchè non ha una personalità forte: c'è chi ha il pelo sullo stomaco, ma c'è anche gente giovane. Perciò tutta la squadra va aiutata in questo periodo di impasse". Diciamo che adesso è diventato uno sport essere tutti allenatori: c'è chi suggerisce la formazione, il modulo, chi deve giocare o meno. Dal suo punto di vista? "Chi decide di fare l'allenatore è consapevole che deve convivere con certe cose. Ma noi stiamo insieme con i ragazzi tutta la settimana: non solo nelle due ore al campo, ma si parla anche di cose extracalcistiche, si diventa un po' psicologi e nelle scelte che si fanno la domenica si considera anche lo stato emozionale. Non ho mai visto un allenatore tirarsi la zappa sui piedi e tenere fuori quello più forte: più forte non solo a livello tecnico-tattico, ma si intende anche l'aspetto psicologico". Una ultima domanda. Domenica a Macerata, come ex, ma con tanti ex. Un suo commento? "Un passato che si ricorda volentieri con un campionato straordinario vinto da imbattuti: un traguardo che rimane nella storia e ti rende orgoglioso. Purtroppo stanno vivendo un momento particolare con questo sisma che non li sta lasciando sereni: sono in contatto con amici e sono vicino a loro per questo. Ma oggi è più forte il mio amore nei confronti del Gubbio: ho voglia di fare e di portare avanti questo progetto. Perciò scenderemo in campo come sempre per vincere, il nostro atteggiamento non cambia".

27 FEBBRAIO 2017
Focus. Questione di numeri (tra andata e ritorno), il duello (al vertice) e gli errori arbitrali...

Numeri a confronto. Un'analisi a partire tra andata e ritorno. Dopo otto giornate del girone di ritorno, il Gubbio ha conquistato 12 punti. Sono frutto di tre vittorie (Pordenone, Feralpisalò e Lumezzane), tre pareggi (Sudtirol, Padova e Albinoleffe) e due sconfitte (Sambenedettese e Forlì). Nel girone di andata nello stesso arco di partite (le prime otto di campionato), la formazione rossoblù aveva conquistato 16 punti (è un +4 rispetto dal giro di boa). Furono ottenuti grazie a cinque vittorie (Sudtirol, Lumezzane, Feralpisalò, Albinoleffe e Forlì), un pareggio (a Pordenone) e poi due sconfitte (Sambenedettese e con Padova). Per quanto riguarda l'attacco invece i numeri sono rimasti invariati: 8 gol fatti all'andata, idem nel ritorno. Reti subite: 6 all'andata dopo otto partite; 7 in questo scorcio di girone di ritorno. Si denota una marcata differenza nel trend fuori casa. All'andata infatti furono ottenuti 10 punti in quattro partite con tre vittorie esterne e un solo pareggio (a Pordenone). Nel ritorno invece si registrano fuori dalle mura amiche solo 2 punti racimolati in quattro partite: due pareggi e due sconfitte. In casa il bottino è più che soddisfacente: 10 punti conquistati frutto di tre vittorie ed un solo pareggio (con l'Albinoleffe). Un neo proviene dalle ultime due partite perchè il Gubbio non è riuscito a segnare nemmeno un gol: l'ultima rete segnata risale a Padova con il gol di Romano al fotofinish. Soprattutto nelle ultime due uscite il Gubbio è con le polveri bagnate: si è notato proprio sul fronte avanzato poca brillantezza, poca cattiveria, qualche calciatore appare demotivato e sicuramente qualche calciatore deve ricaricare le pile. Chiaro che poi ci sono anche gli avversari. Dopo il mercato di gennaio molte pretendenti hanno cambiato volto. Ormai si è creato un "duello" a sè tra Venezia e Parma. Lo dicono proprio i numeri. Il Venezia di Inzaghi nel girone di ritorno ha conquistato 19 punti frutto di 6 vittorie, un pareggio ed una sola sconfitta. Ancora meglio ha fatto il Parma di D'Aversa che ha ottenuto ben 22 punti in otto gare: 7 vittorie, un solo pareggio e nessuna sconfitta. Tant'è che le due squadre sono distanziate di appena tre punti in classfica e nelle ultime quattro entrambe hanno intrapreso un cammino incredibile: provengono da quattro vittorie consecutive, dopo il big match a Venezia che finì in parità con i ducali (2-2). Duello che, salvo clamorosi colpi di scena, durerà fino alla fine del campionato. Tuttavia dietro il Padova non scherza proprio: 19 punti conquistati (come il Venezia nel girone di ritorno), frutto di 6 vittorie, un solo pareggio (quello contro il Gubbio all'Euganeo) ed una sconfitta. La Reggiana si trova al quarto posto: 14 punti nelle ultime otto partite, con 4 vittorie, due pareggi e due sconfitte. Sopra il Gubbio invece ci si trova il Pordenone (quinto in classifica) che ha racimolato 10 punti nel girone di ritorno (-2 degli uomini di Magi): tre vittorie, un pareggio e quattro sconfitte. Ultimo capitolo, gli arbitri. Fa discutere l'episodio avvenuto sabato scorso a Forlì quando è stato concesso e poi "revocato" un rigore in favore del Gubbio sul punteggio ancora fermo sullo 0-0. L'arbitro Lorenzin aveva decretato il rigore in favore di Casiraghi che aveva subito un fallo da Adobati (oltretutto ammonito). Poi però ha cambiato idea su segnalazione del guardalinee Carovigno che ha evidenziato un fuorigioco di Candellone (palla arrivata all'attaccante torinese dopo però che Casiraghi aveva già subito il fallo in area). Un episodio controverso. Però ci "consoliamo" perchè in serie A è successo di peggio. Usiamo un po' di ironia. Infatti nella partita tra Sassuolo e Milan è andata in scena "la fiera degli orrori di Calvarese" (così scrive Milanlive.it): tanti episodi contestati tra cui pure una "irregolarità" sul gol decisivo di Bacca dagli undici metri. A Gubbio ne sanno qualcosa: prima contro la Viterbese (2004) e poi in serie B al Marassi contro la Sampdoria (2011), i rossoblù hanno dovuto subire tante decisioni incomprensibili dal fischietto teramano.

25 FEBBRAIO 2017
Magi: "Ora ci hanno preso le misure". Gadda: "Vittoria con il cuore". Le foto di Forlì-Gubbio

Gubbio, sconfitta a Forlì. Si tratta della quarta sconfitta in trasferta nelle ultime sei uscite fuori dalle mura amiche. L'ultima vittoria lontano da Gubbio risale al 26 novembre 2016 a Mantova (venne fuori uno 0-3). Decide tutto un tiro al volo da posizione molto decentrata da parte di Sereni che trova l'angolino giusto. Ma è giallo per un episodio che ha visto prima concedere e poi revocato un rigore assegnato in favore di Casiraghi sul punteggio ancora bloccato sullo 0-0. Il tecnico Giuseppe Magi sull'episodio però taglia corto: "L'arbitro? Non vorrei soffermarmi sulle decisioni arbitrali. Bisognerebbe rivederlo, molto probabile che l'episodio non è stato letto nella maniera giusta. Ma da parte nostra non bisogna adesso soffermarci sull'episodio. Dico questo perchè se ci soffermiamo sul possibile rigore e sulla rete della giornata che abbiamo subito, non riusciamo a portare avanti il nostro credo. Ma soprattutto si deve guardare avanti, alzare l'asticella se si vuole pensare in grande e adesso non bisogna perdere tempo su queste questioni simili". Sulla partita infatti dice: "Una gara giocata a viso aperto da entrambe le squadre. Ci dispiace perchè credo che non meritavamo la sconfitta. Fa parte del gioco e dobbiamo crescere. Ora le squadre riescono a chiuderci gli spazi, ma in particolar si stanno adeguando per poter fermare le nostre caratteristiche. Tuttavia c'è stato impegno, ardore, ma non siamo riusciti a portare a casa il risultato. Abbiamo passato una settimana dove ci sono state polemiche che sarebbe meglio evitare perchè poi non fanno bene alla squadra". Sull'altra sponda invece parla l'allenatore dei forlivesi Massimo Gadda: "Direi che abbiamo affrontato un Gubbio molto forte, ma noi per vincere abbiamo messo in campo cuore e carattere. Una partita equilibrata, ma questi sono tre punti importanti oltre che meritati. Anche se ci sono degli episodi che ci hanno aiutato come il rigore prima concesso e poi negato al Gubbio, e il gol forse fortunoso. Ma il nostro credo è stato quello di non aver mai perso la testa, infatti in questo campionato ci siamo rialzati grazie alla fiducia che ho riposto in questi ragazzi e infatti penso che abbiamo fatto una vera impresa. Il Gubbio? Gioca un buon calcio, è organizzato, può fare i playoff e penso che per il Gubbio possono essere una grande conquista". Intanto ecco le foto tra Forlì e Gubbio (18 immagini) che si trovano nel link sotto la foto in homepage e nella sezione "fotogallery". Fotoservizio di Simone Grilli.

25 FEBBRAIO 2017
Gubbio, ko a Forlì (1-0). Gol dal fondo di Sereni. Ma è giallo su rigore revocato su Casiraghi

Gubbio a Forlì nell'anticipo di sabato. Il trainer Magi torna al modulo 4-3-1-2: in attacco Candellone in coppia con Ferretti; Ferri Marini va in panchina. Il tecnico dei biancorossi Gadda opta anch'egli per il 4-3-1-2. Al 4' ci prova Sereni su punizione dal limite, con una deviazione in barriera la palla finisce però a lato di poco (è corner). Nel giro di tre minuti si recrimina in una area per parte: prima al 6' Alimi cade in area eugubina dopo un presunto contatto con Rinaldi; al 9' Casiraghi va a terra dopo un contrasto con Alimi. Ma è nulla di fatto. Al 12' Marini lancia in profondità Candellone che va via sulla trequarti, entra in area e calcia in diagonale di destro: palla radente che sibila vicino al palo. Al 14' però è giallo: Casiraghi cade a terra in area dopo un contatto con Adobati e l'arbitro concede il rigore. Mentre ci si appresta per prepararsi per il penalty, il guardalinee Carovigno richiama l'attenzione del direttore di gara che cambia idea e concede un fallo contro il Gubbio. Non mancano le proteste da parte degli eugubini. Al 22' ci prova Ferretti direttamente su punizione dal limite: tiro di destro secco che costringe Turrin a salvarsi in tuffo, respingendo a terra sul primo palo all'altezza della linea di porta. Al 34' il Forlì trova il vantaggio: Capellupo dal centro apre sulla sinistra, da posizione pressochè impossibile (quasi dal fondo, in posizione molto decentrata) Sereni si coordina e fa partire un tiro forte di sinistro al volo che sorprende il portiere Volpe e la palla si insacca a mezz'altezza a fil di palo. Ripresa. Al 6' ci prova dal limite con un tiro di destro fulmineo Marini, Turrin si salva in tuffo con i pugni. All' 11' Casiraghi pennella in area un assist per Ferretti che si porta la palla sul sinistro e calcia a rete, Turrin si accartoccia e para a terra. Al 25' assist di Succi per Capellini al limite che tenta al volo la conclusione a rete a giro di destro, la palla sibila vicino al palo. Poi due tiri telefonati nel giro di tre minuti da parte prima di Ferretti e poi da Casiraghi, Turrin in entrambi i casi abbranca la sfera. Al 36' tiro secco di destro dal limite di Giacomarro, Turrin è prodigioso perchè in tuffo riesce a deviare la sfera pronta ad insaccarsi sul primo palo. Ma il risultato non cambia e il Gubbio torna sconfitto da Forlì (1-0).
Tabellino: Forlì - Gubbio (1-0):
Forlì (4-3-1-2): Turrin; Adobati, Cammaroto, Conson, Sereni; Alimi, Capellupo, Martina Rini (15' st Piccoli); Capellini (33' st Spinosa); Succi, Bardelloni (39' st Ponsat). A disp.: Semprini, Baschirotto, Carini, Franchetti, Vesi, Ferretti L., Parigi. All: Gadda.
Gubbio (4-3-1-2): Volpe; Marini, Rinaldi, Piccinni, Zanchi (41' st Otin Lafuente); Valagussa, Romano, Giacomarro; Casiraghi; Ferretti D., Candellone (14' st Ferri Marini). A disp.: Zandrini, Burzigotti, Marghi, Petti, Stefanelli, Bergamini, Conti, Lunetta. All.: Magi.
Arbitro: Lorenzin di Castelfranco Veneto (Lacalamita di Bari e Carovigno di Potenza).
Rete: 34' pt Sereni (F).
Ammoniti: Adobati (F), Ferretti D. (G), Capellini (F), Martina Rini (F), Rinaldi (G), Cammaroto (F). Angoli: 8-1 per il Gubbio. Recupero: 1' pt; 4' st. Spettatori: 920 (di cui una cinquantina da Gubbio).
Risultati: Ventisettesima Giornata - Lega Pro - Girone B:
Albinoleffe - Ancona
2-0
24' Scrosta (Al), 37' Mastroianni (Al)
Fano - Reggiana
0-2
7' Guidone (R), 70' Bovo (R)
Feralpisalò - Parma
0-1
9' Calaiò (P)
Forlì - Gubbio
1-0
34' Sereni (F)
Lumezzane - Santarcangelo
0-0
Mantova - Maceratese
3-1
18' Guazzo (Mn), 69' Vinetot (Mn), 71' Smith (Mn), 80' Colombi (Ma)
Padova - Teramo
1-0
72' Dettori (P)
Pordenone - Bassano
6-0
23' Berrettoni (P), 60' Bulevardi (P), 62' Berrettoni (P), 73' Arma (P), 84' Cattaneo (P), 90' Cattaneo (P)
Sambenedettese - Venezia
1-3
52' Geijo (V), 57' Marsura (V), 90' Moreo (V), 93' Mancuso (S) rig.
Sudtirol - Modena
1-0
62' Gliozzi (S)

23 FEBBRAIO 2017
Pannacci: "La squadra incarna lo spirito eugubino. Coinvolgimento a 360 gradi, e il futuro..."

A ruota libera con il direttore sportivo Giuseppe Pannacci. Un giudizio intanto su questo campionato fino ad ora? "Nel 2016 abbiamo avuto molte soddisfazioni perchè i risultati sono sotto l'occhio di tutti. Vediamo che il 2017 è iniziato bene per consolidare quanto fatto e considerando il sesto posto nella classifica è un qualcosa di importante. Perciò i complimenti vanno alla società, al mister, ai ragazzi che strada facendo ci stanno regalando quel fascino e quelle emozioni che fanno parte del mondo del calcio. Dico questo perchè la squadra gioca bene e sa incarnare in se stessa qual è lo spirito di ogni eugubino". Entriamo nello specifico sul mercato. L'acquisto più gratificante e il rammarico più grande? "Il rammarico sotto questo punto di vista non esiste. Tutto ciò è stato fatto con il coinvolgimento a 360 gradi, con gli input della società (quindi del presidente Notari) e delle relazioni dell'area tecnica (del mister Magi). Perciò sono soddisfatto di tutto il gruppo. Poi è chiaro che tutte le ciambelle non sono venute con il buco, ovvero ci sono state delle situazioni in cui qualcuno non ha reso come ci tutti ci aspettavamo. D'altronde quando abbiamo a che fare con una squadra giovane come la nostra, ci può stare che quando si esce da piazze importanti nel primo anno è sempre difficile ritrovare una giusta dimensione. Non tutti possono essere come Candellone: è quella eccezione che non conferma poi la regola. Sta facendo un campionato importante, è un giovane interessante, siamo contenti di averlo preso: ringraziamo lui per la sua scelta, il Torino e il suo procuratore. Gubbio fuori da queste mura è una società presa come modello, dove dei calciatori vengono sempre volentieri". Diciamo innanzitutto che un acquisto di rilievo è stato quello di Piccinni in difesa. Che ne pensa? "Ma lo cercavamo da un anno e mezzo, non è stata una situazione facile, ma va particolarmente ringraziato perchè come lo volevamo noi anche lui ha voluto fortemente il Gubbio. É stata una operazione veramente dura e solo la tenacia del presidente Notari ci ha permesso di portare in porto la situazione". Intanto nel recupero l'ex Narciso con il Teramo (contro il Pordenone) si è riscattato da diverse delusioni: "Antonio con noi è stato sei mesi: l'ho conosciuto come persona e come calciatore. Gli altri o la gente possono dire tutto e l'incontrario di tutto. Di sicuro si è rivelata una persona speciale che al gruppo ha dato tanto. É pure vero che ci sono stati degli alti e bassi sul campo che poi non hanno gratificato quella persona che è veramente. Nel calcio purtroppo esistono anche queste cose. Ma ora pensiamo di mettere da parte questa storia. Guardiamo cosa sta regalando questa squadra ai tifosi. Chiediamo in modo particolare di stringersi intorno a questa squadra e ci servirà il calore della piazza. Non servono situazioni mirate solo a destabilizzare, perchè sono convinto che ci possiamo togliere delle belle soddisfazioni". Certo che dopo quella retrocessione traumatica (nel 2015) il vostro stato d'animo era a terra e non è stato facile lavorare. Adesso, invece, come è l'umore? "C'è uno stato d'animo sereno. Ma quando uno è con la coscienza a posto soprattutto nella propria piazza, per forza di cose devo essere sereno. Stiamo vivendo un momento bellissimo perchè parlano i risultati. Ma in fin dei conti restiamo sempre con i piedi per terra perchè bisogna restare sempre umili: il mondo del calcio non lo scopriamo noi". Ultima domanda. In versione futura. Si sta già lavorando per confermare Casiraghi e per sondare altri possibili acquisti di mercato per la prossima stagione? "Questo gruppo è importante in quanto è formato da calciatori importanti. Dietro le indicazioni della società e del mister, cercheremo di consolidarlo. Se consolidare significa passare attraverso il rinnovo di alcuni contratti di calciatori che stanno mostrando di stare alla grande in questa categoria, ben vengano. Ma ci guardiamo pure intorno per quello che può essere una programmazione anticipata in ottica futura. La linea guida è sempre il presidente".

22 FEBBRAIO 2017
Prove verso Forlì: Magi testa il 4-3-1-2. Dal girone: è record di spettatori a Parma (in 19.432)

Contro il Forlì nell'anticipo di sabato ci saranno due squalificati: infatti sono stati appiedati per un turno il terzino Kalombo e il centrocampista Croce. Pertanto non è escluso che ci sia un cambiamento di modulo nel prossimo match e si potrebbe tornare all'antico. Questo è quanto emerso dagli ultimi giorni di allenamento. Infatti è stato testato il 4-3-1-2. Ovviamente il tecnico Magi ha mischiato un po' le carte durante le prove. Ma la formazione titolare potrebbe essere in questa maniera. Volpe in porta. In difesa il quartetto Marini, Rinaldi, Piccinni e Zanchi. A centrocampo invece il trio Valagussa, Romano e Giacomarro. Davanti Casiraghi schierato tra linee a supporto del duo Ferretti e Ferri Marini (che è in ballottaggio con Candellone). Ma può essere anche confermato il 3-5-2. In tal caso la linea a tre di difesa sarebbe formata da Burzigotti, Rinaldi e Piccinni. Un centrocampo formato dal quintetto Marini, Valagussa, Romano, Casiraghi e Zanchi. Di punta il duo Ferretti e Ferri Marini. Ma viste le assenze, molto più probabile il ritorno allo schieramento con una difesa a quattro. Intanto è stata giocata l'ultima partita che doveva essere recuperata nel girone. Il Teramo si è imposto per 2-0 contro il Pordenone. In rete l'acquisto di gennaio Barbuti (dal Lumezzane) con un tiro di destro in mischia; nel finale invece c'è stato un autogol di testa di Semenzato che ha bucato la propria porta con un pallonetto fortuito. E in campo protagonisti due ex rossoblù: il portiere Antonio Narciso che ha effettuato alcuni interventi che hanno evitato il gol ai friuliani; il centrocampista Pietro Baccolo schierato titolare nel 5-3-2 di Ugolotti come interno destro sulla mediana. Il Teramo così aggancia al quintultimo posto l'Ancona, mentre il Pordenone resta ancorato al quinto posto, sopra il Gubbio distante due lunghezze. News in pillole. Un volto nuovo nel Santarcangelo: preso dalla Virtus Entella il centrocampista Abderrazak Jadid (classe '83). Domenica il Parma giocherà a Salò e sono andati a ruba i biglietti per i tifosi ducali in prevendita: erano stati messi a disposizione 520 tagliandi, ora per i supporters crociati saranno aggiunti altri 235 biglietti. Tra l'altro il Parma può vantarsi di aver fatto il record di spettatori nel girone in una sola partita (domenica scorsa contro la Sambenedettese): 10.239 paganti che vanno sommati ai 9.193 abbonati per un incasso di 56.525 euro (in totale 19.432 persone sugli spalti). Battuto il precedente record registrato il 5 febbraio: Parma-Pordenone con 18.860 spettatori. Nel 2016 il record si era registrato a Reggio Emilia nel derby Reggiana-Parma del 18 dicembre: c'erano 17.380 spettatori. Storia di ex. Il tecnico Cornacchini insieme al vice allenatore Tasso sono stati richiamati alla Viterbese: esonerato Dino Pagliari. La Cremonese, nel big match del posticipo serale di lunedì del girone A, ha battuto in casa la capolista Alessandria per 1-0: rete decisiva di Brighenti per la formazione guidata a Tesser; in campo da titolare Ivan Marconi (nel Gubbio nel 2009-2010); il direttore sportivo è Stefano Giammarioli, anch'egli ex rossoblù. I grigiorossi ora si sono piazzati al secondo posto (scavalcando in classifica il Livorno) a sei punti dall'Alessandria.

21 FEBBRAIO 2017
L'editoriale. Contano i numeri, il resto è solo aria fritta. E il saggio dice: un giocattolo...

Per non dimenticare. Partiamo da una data precisa. Un anno esatto fa, il 21 febbraio 2016 si doveva giocare il derby tra Gubbio e Gualdocasacastalda. Era il campionato Dilettanti. Quella partita fu poi rinviata al 13 marzo: quel recupero poi venne vinto dagli eugubini allenati da Magi per 2-1 al fotofinish davanti a 1.721 spettatori sugli spalti e da quel momento trovarono il primo posto che di seguito gli ha garantito la promozione in Lega Pro. Bene ricordare da dove siamo venuti. Ora dopo un anno esatto il Gubbio si trova al sesto posto in classifica nel girone B di Lega Pro: davanti ai rossoblù si trovano solo Venezia, Parma, Padova, Reggiana e Pordenone. L'anno scorso di questi tempi ci si confrontava in un girone dilettantistico dove nulla era scontato come non era scontato vincere il campionato. Tenendo conto il fatto che all'andata il Gubbio si trovava a -7 dal Montecatini (che occupava il primo posto in classifica) e nel ritorno lo stesso Gubbio ha chiuso con +11 dalla seconda classificata. Questi sono numeri. Come lo sono i 43 punti conquistati in questo campionato in 26 partite disputate. Alla fine del girone di andata ha ottenuto 31 punti in 19 partite, grazie a dieci vittorie (solo Venezia, Pordenone e Reggiana avevano fatto meglio). Nel girone di ritorno sono stati ottenuti 12 punti in sette partite, frutto di tre vittorie, tre pareggi ed una sola sconfitta. Questi sono i numeri. Questa è la statistica. Il resto sono solo chiacchiere (da bar). Ma nonostante tutto ciò, si fa la caccia alle streghe. Usiamo questo termine in senso metaforico per indicare la ricerca di un nemico percepito, con implicazioni di isteria e pregiudizio. O qui ci si dimentica facilmente cosa è accaduto in passato. Oppure la cosa è più grave: è tutta colpa dell'iridio e allora in tal caso non c'è proprio nulla da fare. Ma visto che a noi ci piacciono i numeri e non le dicerie (da bar), ne elenchiamo altri. Prima delle ultime due stagioni c'è stata una retrocessione traumatica. Un campionato finito nel peggior modo possibile, quando in una stagione (2014-2015), nell'intero girone di ritorno il Gubbio aveva racimolato appena 16 punti in 19 partite con ben 9 sconfitte (pari al 47%). E la retrocessione è arrivata dopo i playout con prestazioni deludenti. La stagione prima il Gubbio si era salvato, però non aveva brillato (2013-2014). Un sestultimo posto in classifica, con un cambio in panchina a stagione in corso. A ritroso, idem. Stagione 2012-2013, dopo la retrocessione dalla serie B: era stata costruita una squadra per ritornare nella cadetteria, con un organico di valore (in squadra c'erano calciatori che avevano appena giocato in serie B e in più c'era un Galabinov che poi è finito al Novara). Pure in quella stagione solo delusioni: una compagine costruita quantomeno per fare i playoff, che si era salvata solo nelle ultime giornate di campionato chiudendo a quota 40 punti. Per ritrovare dei numeri di un certo rilievo bisogna tornare addirittura all'era magica di Torrente (sono passati ben sei anni). E all'epoca poi si riuscì a distruggere pure quel giocattolo. Alcune settimane fa siamo stati buoni profeti. Avevamo intimato: fare molta attenzione, non distruggiamo di nuovo il giocattolo perchè poi si fa presto a piangere lacrime amare. Ma la caccia alle streghe sembra essere tornata. Forse ci si prende gusto a rompere i giocattoli. Ma non lo fanno nemmeno i bambini. Contano i numeri e non un pretesto per le interpretazioni di comodo (o del tutto fantasiose). Nel calcio contano solo i fatti e le vittorie. Il resto è solo aria fritta. (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)

20 FEBBRAIO 2017
Focus. La sintonia tra gironi: esiste un filo logico. Gubbio, tre pareggi dopo il giro di boa

Statistica dopo 26 giornate. E ne mancano 12 di giornate per la fine del torneo. Lente di ingrandimento su tutti i tre gironi di Lega Pro. Mai come quest'anno si sta delineando una certa omogeneità tra tutti i campionati di terza serie. Basta confrontare le tre classifiche. Infatti le squadre di testa hanno pressochè lo stesso cammino. Venezia e Lecce guidano i propri gironi con gli stessi punti (55), entrambe con 16 vittorie, 7 pareggi e 3 sconfitte. Un punto in più invece ha la squadra dell'Alessandria nel girone A (56), che viaggia con 17 vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte. Lecce e Alessandria in rete alla stessa maniera (47 gol). Il Venezia invece ha realizzato 39 reti. L'Alessandria dal canto suo invece possiede la migliore difesa (20 gol subiti). Pure dietro il cammino è pressappoco uniforme. Dal Parma (che è secondo a 52 punti) all'Albinoleffe (è decimo a 34 punti) si viaggia con una forbice nei playoff di 18 punti. Un solo punto di differenza nel girone C: dal Foggia (è secondo a 53 punti) alla Casertana (al decimo posto con 36 punti) la forbice nei playoff si posiziona ai 17 punti. Un po' diversa nel girone A dove tra Cremonese (secondo a 50 punti) e Piacenza (decimo a 37 punti) la forbice si restringe a 13 punti. Ma pure nei playout la situazione è più o meno eterogenea. Al quintultimo posto infatti si trova l'Ancona a quota 24 punti, idem nel girone C il Catanzaro con gli stessi punti (24). Nel girone A il Pontedera è a +4 (ovvero 28 punti). Al penultimo posto invece è questa la situazione: Teramo (21 punti nel girone B), il Prato (20 punti nel girone C) e Vibonese (19 punti nel girone C). L'ultimo posto invece è uguale in due gironi (B e A) rispettivamente con Fano e Racing Roma che si collocano entrambe a 20 punti. Nel girone C invece il fanalino di coda Melfi si trova a -3 (ovvero ha racimolato finora 17 punti). Ecco infine la forbice che esiste tra playoff e playout nei tre raggruppamenti: 12 punti nel girone C, 10 punti nel girone B e 9 punti nel girone A. Alcune curiosità. Il Matera possiede il miglior attacco della terza serie: 54 reti segnate in 26 partite (per una media di 2,08 gol a partita). Come si diceva la miglior difesa è dell'Alessandria: 20 reti subite per una media di 0,8 incassati a partita. Alessandria e Arezzo sono le uniche squadre ancora imbattute tra le mura amiche. Il Lecce è la compagine che ha vinto di più fuori dalle mura amiche: 9 partite vinte su 14 gare disputate (per una media del 64%). L'Alessandria invece la fa da padrone in casa con 11 vittorie ed un solo pareggio (una media del 92%). La statistica però non finisce qui. Si entra nello specifico per il Gubbio. La squadra di Magi sembrava esente dai pareggi. Solo uno ottenuto in tutto il girone di andata, quello raccolto nella prima giornata a Pordenone: finì 1-1 il 27 agosto 2016. In pratica è stato l'unico pareggio in 19 partite disputate nella prima frazione di questo campionato. Un trend che è mutato al giro di boa: 3 pareggi su 7 gare disputate (a Bolzano, a Padova e per ultimo contro l'Albinoleffe in casa a reti bianche). In pratica è cambiato l'atteggiamento: prima si rischiava di più, ora quando non si trovano sbocchi per vincere, la squadra cerca di portare a casa pure un pareggio che muove la classifica. Qualcuno però dice che questo è dovuto dal fatto che è stato mutato modulo: in effetti nelle ultime due gare è stato adottato un inedito 3-5-2 e sono arrivati altrettanti pareggi. Ma questa analisi per adesso lascia il tempo che trova. Bisognerà aspettare altri test probanti per dimostrare la veridicità di certe esternazioni. Altre curiosità nel girone di ritorno: 8 gol fatti e 6 subiti in sette partite disputate da parte del Gubbio. Altro fatto curioso: nessun rigore a favore per la formazione di Magi e nemmeno contro nel girone di ritorno. Questo dicono i numeri.

19 FEBBRAIO 2017
Magi: "Pochi spazi". Volpe: "Io, sereno: guerra creata da altri". Le foto di Gubbio-Albinoleffe

Primo pareggio casalingo, quarto pareggio stagionale. Ed è la prima volta che il Gubbio gioca in casa con la maglia bianca: è stata presa questa decisione perchè la prima maglia (cioè quella rossoblù) si sarebbe confusa con quella ospite. Inoltre è la prima volta stagionale che una partita giocata dal team di Magi finisca senza reti. Lo stesso tecnico è soddisfatto a metà. Ecco infatti cosa dice Giuseppe Magi dopo il match: "Una partita difficile come immaginavo perchè abbiamo incontrato un avversario organizzato. Non siamo riusciti a spostare l'inerzia della partita. A Padova avevamo creato di più, in questa partita invece abbiamo avuto meno spazi. Merito di un Albinoleffe che ci ha chiuso tutti gli spazi. Tuttavia ho visto una buona prova in personalità nei ragazzi e abbiamo saputo chiuderci bene. Ma ci è mancata la qualità che di solito sappiamo esprimere, ovvero ci è mancata la lucidità negli ultimi metri. Infatti mi aspettavo di più in fase di fraseggio in avanti da Casiraghi, Ferretti e Ferri Marini. Con questo dico che qualcosa in più potevamo fare, perciò ci dovremo lavorare, ma fa parte del nostro percorso. Concludo dicendo che il risultato è giusto. In questo girone tutte le partite vanno affrontate al massimo". Il difensore Alex Marini è laconico: "Ci abbiamo provato fino alla fine. Su palle inattive abbiamo tentato di fare il colpaccio, ma con ci è riuscito. Pure in una sforbiciata che mi è capitata negli ultimi minuti, ho provato di calciare al volo ma sono rimasto fregato dal sole negli occhi. In ogni caso siamo stati sempre compatti in campo, abbiamo avuto il piglio giusto, ma non si può sempre vincere. Il 3-5-2? Sì, mi trovo bene, ma in questa squadra c'è grande spirito di adattamento e il modulo alla fine cambia poco per noi". Tocca al portiere Giacomo Volpe. All'andata ci fu la sua ultima partita da titolare proprio con l'Albinoleffe, poi adesso è ritornato in pianta stabile a difendere i pali rossoblù. L'estremo difensore rossoblù risponde in maniera netta e schietta: "Dal canto mio vorrei precisare che sono stato sempre sereno. La guerra la faccio fare agli altri. La guerra infatti è stata creata fuori. Da chi? Dai giornali. Io non ho mai detto una parola. Mai mi sono espresso sulla vicenda. Ci sono state situazioni fuori luogo che hanno incrinato il mio rapporto con Narciso perchè pensava che fossi stato io a dire o fare scrivere certe cose. Ribadisco: io sono stato sempre in silenzio, non ho mai aperto bocca e mi sono sempre allenato al 100% con la massima serenità". Il trainer degli ospiti Max Alvini dice: "Partita bloccata a livello tattico. Non bella esteticamente. Ma per noi è un punto d'oro, il motivo è perchè lo abbiamo ottenuto contro un Gubbio che sa offrire forse il miglior calcio del girone: ci sono idee, squadra che si adatta a qualsiasi modulo, ci sono dei valori importanti. Credo che il Gubbio sia la sorpresa del girone, organizzata alla perfezione dal suo staff. Per questo motivo per noi questo è un buon risultato". Chiude il capitano dell'Albinoleffe, Fabio Gavazzi: "Un pareggio giusto. Ottimo risultato contro un Gubbio che sa giocare benissimo". Intanto ecco le foto di Gubbio e Albinoleffe (18 immagini) che sono nel link sotto la foto in homepage e nella sezione "fotogallery". Fotoservizio di Simone Grilli.

19 FEBBRAIO 2017
Gubbio-Albinoleffe a reti bianche (0-0). Ma con due traverse colpite, da Ferretti e Montella

Gubbio contro l'Albinoleffe. Il tecnico Magi conferma il 3-5-2 con un cambio di interpreti a centrocampo rispetto a Padova: Croce gioca playmaker, interno destro Valagussa e interno sinistro Casiraghi, con Romano che va in panchina. L'allenatore dei lombardi Alvini conferma il 3-5-2. Al 6' ci prova Casiraghi con un tiro a girare di destro dal limite, la palla si perde di poco sopra la traversa. Al 26' sugli sviluppi di un corner di Anastasio, Gonzi carica un diagonale verso la porta, Volpe in tuffo sventa il pericolo. Al 28' proteste in area ospite sugli sviluppi di un corner di Casiraghi, con Valagussa che mostra la maglia strappata all'arbitro, ma è niente di fatto. Al 33' cross da sinistra di Anastasio, Gonzi è in area e si coordina calciando al volo di destro, palla che sibila di poco sopra il montante. Al 35' l'ex Loviso perde palla sulla trequarti della propria area, Croce ne approfitta e lancia in profondità Ferretti che calibra il destro: sfera che parte come una saetta ma la palla scheggia la traversa. Sfortunato nell'occasione. Al 39' Casiraghi cerca l'incrocio su punizione, ma la palla va fuori bersaglio. Poi al 45' Giorgione entra in area in slalom da sinistra e calcia in diagonale destro rasoterra, Volpe è reattivo e respinge in tuffo con i piedi. Capovolgimento di fronte: Casiraghi parte in profondità, poi da sinistra mette una palla d'oro in mezzo per Ferri Marini che calcia al volo di destro, palla che fa la barba al palo radente con il portiere ormai fuori causa. Ripresa. Al 3' cross da sinistra di Zanchi, Valagussa schiaccia di testa in area e la palla sfiora il palo. Al 5' risposta dei bergamaschi: cross da destra di Gonzi, Montella in area incorna a rete, la palla scheggia la traversa. Al 43' su corner di Casiraghi in area, Marini cerca la sforbiciata, ma l'esecuzione è imprecisa e la palla finisce a lato. Finisce così, con un blando 0-0.
Tabellino: Gubbio - Albinoleffe (0-0):
Gubbio (3-5-2): Volpe; Marini, Rinaldi, Piccinni; Kalombo (41' st Conti), Valagussa, Croce, Casiraghi, Zanchi; Ferretti (35' st Candellone), Ferri Marini (15' st Giacomarro). A disp.: Zandrini, Burzigotti, Marghi, Petti, Stefanelli, Bergamini, Romano, Lunetta, Otin Lafuente. All.: Magi..
Albinoleffe (3-5-2): Nordi; Zaffagnini, Gavazzi, Scrosta; Gonzi (15' st Guerriera), Agnello, Loviso (27' st Di Ceglie), Giorgione, Anastasio; Mastroianni (38' st Cortellini), Montella. A disp.: Cortinovis, Mondonico, Magli, Moreo, Nichetti, Minelli. All.: Alvini.
Arbitro: Andreini da Forlì (Garzelli di Livorno e Nuzzi di Valdarno).
Ammoniti: Zaffagnini (A), Kalombo (G), Croce (G), Nordi (A). Angoli: 6-3 per il Gubbio. Recupero: 0' pt; 4' st. Spettatori: 1068 (di cui 675 abbonati).
Risultati: Ventiseiesima Giornata - Girone B - Lega Pro:
Ancona - Santarcangelo
0-0
Bassano - Modena
0-2
40' Popescu (M), 88' Nolè (M)
Forlì - Feralpisalò
0-2
77' Luche (Fe), 79' Settembrini (Fe)
Gubbio - Albinoleffe
0-0
Mantova - Padova
0-1
91' Alfageme (P)
Maceratese - Fano
1-1
13' Gabbianelli (F), 67' Gattari (M)
Parma - Sambenedettese
4-2
18' Bernardo (S), 21' Sorrentino (S), 26' Baraye (P), 33' Calaiò (P), 47' Munari (P), 64' Munari (P)
Reggiana - Lumezzane
2-0
44' Cesarini (R), 88' Contessa (R)
Teramo - Sudtirol
0-0
Venezia - Pordenone
1-0
2' Geijo (V)

18 FEBBRAIO 2017
Rientra Valagussa. Alcuni rebus per trainer Magi. La lista dei convocati contro l'Albinoleffe

Gubbio contro l'Albinoleffe. Il tecnico dei lombardi Max Alvini presenta così la partita sul portale web Albinoleffe.com: "All'andata con il Gubbio e il Santarcangelo sono state le uniche due partite in cui la squadra non si è espressa sui suoi livelli. In particolare contro gli eugubini avevamo fatto una grande fatica, non eravamo ancora la squadra che siamo ora. Ci troviamo di fronte una squadra forte e pure organizzata, non a caso il Gubbio si trova al sesto posto in classifica: è una squadra esperta e si è ulteriormente rinforzata a gennaio. Perciò ci aspetta una partita complicatissima. Però noi da quella partita siamo diversi, sia a livello di mentalità che di costruzione del gruppo". L'allenatore rossoblù Giuseppe Magi risponde così alle dichiarazioni del trainer bluceleste: "Condivido le affermazioni di Alvini: infatti l'Albinoleffe rispetto all'andata ha trovato consapevolezza nei propri mezzi, in più ha aggiunto nel mercato di gennaio un calciatore forte e di categoria come Montella. Anche i lombardi schierano il 3-5-2 come il Padova, ma sono due squadre diverse: a livello qualitativo forse sono meno attrezzati dei patavini, ma è squadra muscolare, fisica e mestierante per la categoria. Oltretutto nella gara contro il Parma non meritavano di perdere. Perciò per noi sarà una partita completamente diversa rispetto a quella di domenica scorsa. Questa partita per noi può rivelarsi complicata e difficile. Tuttavia noi percorriamo il nostro cammino, mi aspetto sempre un atteggiamento propositivo dalla mia squadra in quanto il nostro atteggiamento non cambia. Con il rientro di Valagussa ora c'è ampia scelta? Ma sì, meglio scegliere che fare scelte forzate. Ho alcune idee, cerco di mettere in campo i migliori undici possibili. Un giudizio sul 3-5-2 adottato a Padova? Qualcosa mi è piaciuto, qualcosa meno, infatti durante gli allenamenti ci abbiamo lavorato sù. Ma ci sta perchè è stata la prima volta. Ma per essere stata la prima volta, questo modulo mi ha dato delle risposte positive. Infatti contro l'Albinoleffe sarà riproposto nel segno della continuità perchè il gruppo sta bene. Ma è un 3-5-2 che può diventare un 3-4-1-2? Sì, a Padova nella ripresa ho spostato Casiraghi a supporto maggiore delle due punte perchè eravamo sotto di un gol e ci serviva maggiore coraggio in avanti: con l'uomo in più in fase offensiva siamo riusciti a trovare il pareggio giocando sempre con la palla bassa quando i veneti si erano messi quasi tutti dietro la linea della palla". Il trainer rossoblù Magi ha convocato 23 calciatori: out per scelta tecnica Monti, Costantino e Tavernelli. La lista dei convocati: Volpe, Zandrini, Marini, Zanchi, Rinaldi, Piccinni, Petti, Burzigotti, Kalombo, Marghi, Stefanelli, Croce, Romano, Conti, Bergamini, Giacomarro, Ferretti, Casiraghi, Valagussa, Candellone, Ferri Marini, Lunetta e Otin Lafuente. Probabile pertanto la conferma del 3-5-2. Volpe in porta. Trio di difesa con Marini, Rinaldi e Piccinni. Poi a centrocampo il quintetto Kalombo, Croce (o Valagussa), Romano, Casiraghi e Zanchi. E il duo Ferretti e Ferri Marini.

17 FEBBRAIO 2017
Definito l'orario del calendario fino alla fine del campionato. Resoconto completo e date

Sono usciti gli orari del calendario fino alla fine del campionato. Curiosamente ci saranno molti impegni in notturna, un posticipo serale e altre partite nel pomeggio. Dal 5 marzo tre partite serali: a Macerata contro la Maceratese (ore 20:30), stessi orari per le gare in casa con l'Ancona (12 marzo) e poi nella trasferta a Teramo (19 marzo). Contro il Parma (26 marzo), sempre di domenica, ma si gioca durante il pomeriggio (ore 16:30). Stesso orario la domenica successiva a Santarcangelo di Romagna (2 aprile). Gubbio-Fano di mercoledì (5 aprile) alle ore 20:30. Seguente partita sempre in casa contro il Mantova domenica 9 aprile (ore 16:30). Lunedì 17 aprile invece è previsto il posticipo a Reggio Emilia contro la Reggiana: gara che sarà trasmessa in diretta su Rai Sport alle ore 20:45. Domenica 23 aprile il big match a Gubbio con il Venezia (ore 16:30). Ultima trasferta di campionato a Bassano del Grappa il 30 aprile (ore 17:30). Si chiude domenica 7 maggio in casa contro il Modena, fischio d'inizio alle ore 14:30. Per i playoff invece si inizia domenica 14 maggio con la prima fase (gara unica), si prosegue con la seconda fase con gare di andata e ritorno (cioè il 21 maggio e mercoledì 24 maggio), poi la final eight (il 28 maggio e giovedì 1 giugno). Definita anche le sede della final four che si disputerà in un solo luogo, allo stadio "Artemio Franchi" di Firenze.

16 FEBBRAIO 2017
Verso l'Albinoleffe. All'andata vittoria in rimonta. Prove di Magi con la conferma del 3-5-2

Gubbio contro l'Albinoleffe. Si torna in casa dove il Gubbio proviene da quattro match dove ha ottenuto il bottino pieno. La formazione lombarda proviene dalla sconfitta interna contro il Parma, per mezzo di un rigore segnato da Calaiò. Al di là di questo risultato però i blu-celesti nel girone di ritorno hanno ottenuto due vittorie, due pareggi ed una sola sconfitta. Il tecnico è Alvini e predilige sempre il 3-5-2. In porta Nordi. Una difesa a tre con Zaffagnini, Gavazzi e Scrosta. A centrocampo il quintetto con Gonzi, Agnello, Loviso, Giorgione e Anastasio. Di punta il duo Mastroianni e Montella. Lombardi a quota 33 punti. All'andata ci fu la clamorosa rimonta: vantaggio fulmineo di Loviso (dalla lunga distanza), poi nella ripresa nel giro di cinque minuti Valagussa e Rinaldi ribaltarono il risultato. In casa Gubbio il tecnico Magi ha riprovato in questa settimana il 3-5-2 adoperato per la prima volta a Padova. Quindi la formazione probabile potrebbe essere con Volpe tra i pali. Trio di difesa con Marini, Rinaldi e Piccinni. A centrocampo i maggiori dubbi con il rientro dalla squalifica di Valagussa e con Giacomarro o Conti che scalpitano. Ma non è escluso che venga confermato il quintetto di domenica basato su Kalombo, Croce, Romano, Casiraghi e Zanchi. Di punta vanno verso la conferma Ferretti e Ferri Marini, anche se in questa settimana non hanno lavorato a pieno regime. L'allenatore Magi tra l'altro in allenamento ha cercato di lavorare soprattutto sull'ampiezza per sfruttare al massimo il nuovo schieramento basato su tre centrocampisti allineati da due esterni, visto che la squadra spesso gioca sulle verticalità. Poi è da vedere dove si posizionerà Casiraghi: in partenza a Padova era partito giocando sulla linea degli altri centrocampisti, nella ripresa invece ha giostrato tra le linee a supporto delle due punte. Pertanto può essere la variante del 3-5-2 che può diventare un 3-4-1-2. Curiosità, un ex per parte: Loviso gioca con i lombardi, Piccinni con gli umbri. Intanto ci sono dei dati che ci fornisce in maniera diretta l'A.S. Gubbio 1910. Il Gubbio, secondo quanto riporta un comunicato, si trova al quinto nel girone nella classifica dei contributi federali. Graduatoria che riguarda i minutaggi relativi ai giovani utilizzati. E la formazione di Magi occupa il quinto posto nell'utilizzo degli under. Rossoblù che sono preceduti da Forlì, Modena, Maceratese e Santarcangelo. Breve news. Cambio di programma per la prossima trasferta. La gara di Forlì con il Gubbio è stata anticipata a sabato 25 febbraio: si giocherà al Morgagni (ore 14:30).

15 FEBBRAIO 2017
Terza serie, novità nel cassetto: nel dettaglio. Trainer, si cambia: ecco Ugolotti e Pagliari

Cosa cambia nella Lega Pro. A quanto pare ci saranno delle novità. Basta scrutare il sito ufficiale della Lega (Lega-pro.com) proprio nella giornata di mercoledì 15 febbraio e si delinea una nuova parentesi. Infatti proprio giovedì ci sarà un incontro con un assemblea a Firenze e saranno toccati alcuni temi principali. Dallo stesso portale web parla il presidente Gabriele Gravina che dice: "Si parte da due basi imprenscindibili come la sostenibilità e la formazione. In particolare per il primo elemento (che tutti noi consideriamo un valore) abbiamo presentato il «sistema di rating Lega Pro» per attribuire un rating ai club, premiare i più virtuosi e spingere i meno virtuosi a cambiare". Ma cosa significa tutto ciò? In altre parole lo stesso Gravina lo spiega così: "Il progetto parte dalla consapevolezza delle difficoltà del sistema calcio a livello organizzativo e finanziario. Hanno un peso specifico e sono da considerare le aree economiche, societarie e di governance, ma anche le politiche per i settori giovanili e la relazione con il territorio". L'articolo completo nel sito della Lega. Ma detto così è poco chiaro. E allora si fa un approfondimento. Eccolo nello specifico cosa cambierà: "Standard minimi e buone pratiche per attribuire un rating ai club, premiare i più virtuosi e spingere i meno virtuosi a cambiare, riformando il calcio professionistico". Una iniziativa portata avanti dal presidente Gabriele Gravina con l’obiettivo di adottarla nella sua Lega. Come si legge: "Di non minore rilevanza sociale e culturale, altre questioni come la valorizzazione dell’attività giovanile, la commercializzazione dei diritti televisivi, ma oltretutto l'inadeguatezza dell’impiantistica sportiva, la distanza dei club dal territorio di riferimento e il rapporto con gli altri operatori del sistema sociale ed educativo, in primis la scuola, il numero delle società professionistiche e il relativo costo-sistema. La Lega Pro istituirà un'apposita Commissione chiamata a verificare ogni anno (successivamente alla trasmissione dei bilanci) i dati forniti dai singoli club per poi determinare dei singoli punteggi e attribuendo un conseguente rating". Esiste una tabella specifica con i crediti. Ma non è tutto. Per l'assegnazione del punteggio e quindi dei crediti ci saranno quattro aree di di assegnazione: "il settore «Economico-Finanziario, Societario e di Governance» peserà quindi per il 30% del totale dei crediti conseguiti; l’ «Infrastrutturale» per il 20%; le due aree «Politiche del Settore Giovanile» e «Relazione con il Territorio e aspetti Sociali» incideranno ognuno per la quota del 25%". Ma ecco l'articolo completo. Non si sa adesso cosa comporterà nel concreto tutta questa riforma che a tutti gli effetti sembra una rivoluzione per la terza serie calcistica italiana. Da capire se il tutto sarà un vantaggio per le società. Oppure potrebbe diventare una nuova complicanza a discapito forse delle città (o delle società) più piccole, con un area economica e strutturale più esigua e con meno blasone. Ma è solo l'inizio. Più avanti ne capiremo di più. Brevi dal girone. Fioccano i cambi di panchina. La scorsa settimana sono stati sollevati dall'incarico il tecnico Asta e l'allenatore De Paola: a loro volta sono stati sostituiti rispettivamente dai trainer Michele Serena nella Feralpisalò (si tratta del resto di un ritorno) e Mauro Bertoni nel Lumezzane (proveniente dal settore giovanile della società valgobbina). Due cambi anche in questa settimana. Costa cara al tecnico Zauli la partita persa dal Teramo nel posticipo serale contro il Fano (del neo allenatore Cuttone) per 2-0 ed è stato cambiato tutto lo staff: è arrivato in terra abruzzese il trainer Guido Ugolotti, in passato alla guida di Casertana, Benevento, Grosseto, Foggia e Arezzo; è un ex attaccante della Roma, Pisa e Avellino. Idem è successo ad Ancona dopo la sconfitta di Modena: esonerato Brini, arriva Giovanni Pagliari.

14 FEBBRAIO 2017
Notari: "Basi in ottica futura. Questo Gubbio mi diverte. Nel calcio non è tutto rose e fiori..."

A ruota libera con il presidente rossoblù Sauro Notari che ci concede questa intervista. Partiamo dalla partita di Padova. A nostro avviso c'è stata una partita da categoria superiore. Un suo parere? "Infatti nel primo tempo mi sono veramente divertito. Ho visto il bel gioco. Quando abbiamo preso il gol alla fine del primo tempo mi è caduto il mondo addosso: non me lo sarei aspettato, dopo il gioco che avevamo espresso. Siamo stati all'altezza contro una grande squadra che ha speso molto più di noi: ce la siamo giocata alla pari. Di tutte le avversarie che ho visto, finora nessuno ci ha messo poi così sotto. Ad esempio a Venezia avevamo perso, ma lo abbiamo fatto in maniera immeritata". Ormai si può parlare di cambio di obiettivo. Ma è plausibile parlare adesso di playoff? "Prima raggiungiamo la matematica salvezza. Sicuramente adesso scendiamo in campo con la mente più sgombra, senza l'assillo di vincere per forza. Andiamo avanti e poi se verranno fuori i playoff ne saremo lieti. Chiaro che poi sarà tutto un rebus perchè ci saranno 27 squadre in palio, ti può capitare una squadra del sud o del nord, ci saranno compagini costruite per vincere, perciò sarà difficile". Parliamo di mercato. Ci sono state delle piccole operazioni a gennaio, come del resto avevate preventivato, senza smembrare la squadra, visto che Ferretti ha ricevuto molte offerte. In più è arrivato Piccinni in difesa che in effetti si sta rivelando un valore aggiunto: questo acquisto è stato fatto anche in ottica futura per la prossima stagione? "Sì, è stato preso proprio per questo. Tuttavia è da parecchio che io stò dietro al calciatore perchè ho ritenuto che potesse fare al caso nostro. É capitata questa occasione perciò è stato preso non solo per finire questo campionato, ma per avere delle basi già dal prossimo anno. D'altronde ci troviamo già con un pacchetto calciatori che hanno già un contratto biennale con noi. Di conseguenza vedremo al momento opportuno quali saranno i prossimi tasselli per l'anno venturo. Ma sta di fatto che già partiamo da una base in visione futura, diciamo". Quest'anno c'è stata una stagione dove è andato tutto liscio, l'unico neo forse quella vicenda portieri che per un periodo ha un po' scosso l'ambiente. A riguardo il presidente cosa ci può dire? "Nel calcio si sa, di certo non c'è nulla. Ci sono dei percorsi anche negativi. Possono avvenire pure delle situazioni che poi non corrispondono a quello che doveva essere. Ma abbiamo risolto a metà stagione". Focus sullo stato d'animo di Sauro Notari: un anno e mezzo fa dalle ceneri della retrocessione, ora in Lega Pro ai vertici della classifica. Cosa prova? "Ora il mio stato d'animo è alla stelle. Però bisogna andare sempre cauti. Come dico sempre è facile tornare dalle stelle alle stalle. Adesso godiamoci questo momento. Nel calcio ci sono situazioni negative e quelle positive. Bisogna sapere affrontare quelle negative. Quando infatti sono divenuto presidente già sapevo che non sarebbe stato tutto rose e fiori. Nelle rose ci sono anche le spine. L'importante è che le spine vanno individuate e tolte. Con il mio carattere battagliero cerco sempre di portare positività in tutto l'ambiente". Un messaggio ai tifosi? "Per me sono importanti. Quando li sento vicini, mi sento più sollevato. Dico a loro e alla città: se mi staranno vicino, a noi, a questa società, a questa squadra, sono convinto che passeremo dei momenti importanti e belli nel calcio eugubino. Ci sono pure quelle persone che criticano, ma questo ci sta. Sono abituato a prendere le critiche sia quelle positive che quelle negative. Sono abituato ad accettarle. Ma io vado avanti, sempre per la mia strada".

13 FEBBRAIO 2017
L'editoriale. Cambio tattico, zona Cesarini, coast to coast (stile Weah) e ironia della sorte...

La partita finisce quando arbitro fischia. Frase di Vujadin Boskov. Una delle tante frasi celebri che lo hanno reso indimenticabile. Era serbo, ma all'Italia è sempre stato legato in modo particolare. Infatti ha allenato Ascoli, Sampdoria, Roma, Napoli e Perugia; è scomparso nel 2014. Una frase che calza a pennello pure nel calcio d'oggi. Il Gubbio a Padova ha raggiunto il pareggio in zona Cesarini, con il guizzo in area di Romano che ha capitalizzato una palla vagante dopo un tiro in porta di Ferretti. La stessa cosa era successa sempre in trasferta, a Bolzano, quando il Gubbio raggiunse il pareggio nei minuti finali con una mezza rovesciata volante di Rinaldi: anche in quella occasione arrivò il pari al fotofinish (2-2). Come dire, non mollare mai. Nel calcio bisogna giocarsela fino all'ultimo. E la squadra di Magi ha interpretato alla perfezione questa mentalità perchè soprattutto nell'ultimo quarto d'ora, dove il Padova pensava solo alle ripartenze, ha pressato e ci ha creduto fino alla fine. Mai darsi per vinti. Fino a quando l'arbitro decreta il triplice fischio. Ma nella partita dell'Euganeo si è notata una novità importante. Cambio tattico di Magi che ha utilizzato per la prima volta il 3-5-2, a differenza dei già collaudati 4-3-3 o 4-3-1-2. E il Gubbio ha offerto una grande prestazione, mettendo alle corde nella prima frazione di gioco la più blasonata avversaria. Un primo tempo emozionante, pieno di occasioni da ambo le parti, una partita giocata a viso aperto. Una partita sicuramente da categoria superiore. Con giocate da categoria superiore. Un esempio su tutti. L'autentico coast su coast di Casiraghi che si è fatto 70 metri con la palla al piede e in area ha trovato la lucidità di scaricare un destro potente in porta. Bastavano alcuni centimetri più in basso e si poteva parlare di un eurogol, e invece la palla si è stampata sulla traversa. Un gol che avrebbe riportato alla mente la prodezza di Weah del Milan contro l'Hellas Verona nel settembre 1996. Unica pecca il gol subito: Favalli è stato lasciato troppo solo sulla fascia nell'azione del cross, idem Altinier in area nel momento del colpo di testa (poteva essere marcato meglio). Ma nel complesso un errore ci sta, soprattutto perchè questo schieramento è stato schierato per la prima volta. Nella ripresa è mutato in un 3-4-1-2 con Casiraghi dirottato dietro alle due punte: una mossa più offensiva perchè il Gubbio era sotto di un gol e il cambio ha dato i suoi frutti. Perciò, modulo promosso. Questa squadra si sta dimostrando pure camaleontica sotto la guida del trainer Magi. Segno inequivocabile che il gruppo segue il mister nelle sue direttive. Un altro neo, se vogliamo evidenziarlo, è che il Gubbio non sa capitalizzare tutto ciò che crea. Però quando vengono fuori queste prestazioni da matricola, c'è poco da aggiungere. E il tutto condito da una prestazione super di Volpe che in due occasioni è stato prodigioso, prima su un tiro ravvicinato di Neto Pereira e poi su tiro volante di Alfageme ad una manciata di secondi dalla fine. Un'ultima curiosità che in qualche maniera ha un legame con Gubbio. Ci riferiamo nello specifico a Cristian Bucchi. Alla guida del Perugia ha vinto il derby contro la Ternana domenica scorsa: al rientro nel capoluogo umbro il diretto interessato e tutta la squadra grifone è stata festeggiata dai tifosi biancorossi. Un derby per amico. Ironia della sorte: in passato non fu proprio amico. Era il 12 gennaio 2014: il Gubbio subì in casa un 5-0 dal Perugia. In quell'occasione l'allenatore dei rossoblù era proprio Bucchi: dopo il match fu il primo a presentarsi davanti ai tifosi eugubini in contestazione davanti la tribuna e poi fu esonerato (arrivò Roselli sulla panchina). Il calcio è anche questo. (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)

12 FEBBRAIO 2017
Magi: "Gioia doppia, che coraggio". Romano: "Che personalità". Le foto di Padova-Gubbio

Gubbio, un pareggio a Padova nei minuti finali. Un colpo di testa di Altinier aveva aperto le marcature, anche se in precedenza c'era stata una traversa colpita da Casiraghi. Ma il pressing finale rossoblù viene premiato con il guizzo in area di Romano. Una partita piacevole, un primo tempo da categoria superiore per gioco e qualità da parte di entrambe le squadre. Il tecnico Giuseppe Magi è soddisfatto: "Credo che sia stata una gioia doppia. Abbiamo offerto un buon volume di gioco. Il risultato è di sicuro meritato. Diciamo che alla fine abbiamo spaventato il Padova. Abbiamo giocato infatti sempre la palla bassa, giocando in maniera lineare e in velocità, contro un Padova che si era messo dietro la linea della palla. D'altronde siamo una squadra giovane, dovevamo recuperare il risultato e anche questa è stata un'altra tappa per la nostra crescita. Ma quello che conta alla fine è il fatto che la squadra cerca di sfruttare le proprie caratteristiche attraverso il gioco. É stata una partita bella, importante e da parte nostra abbiamo tirato fuori il coraggio: per questo motivo tutto ciò mi rende orgoglioso. Direi che è stato un esame di maturità. Stiamo facendo un campionato sopra ogni aspettativa. Ma ora siamo ai vertici e cercheremo di fare la nostra parte. E lo abbiamo fatto rispondendo presente proprio contro un Padova forte e di personalità". Gli fa eco il capitano Alfredo Romano, autore del gol risolutore: "Ma noi ci abbiamo creduto fino alla fine. Abbiamo fatto una buona gara contro un Padova di qualità. E non ci siamo disuniti dopo lo svantaggio. La nostra forza è stata la personalità. Quindi credo che sia stato un pareggio giusto anche se raggiunto alla fine". Mastica amaro invece il tecnico dei patavini Oscar Brevi: "Rammarico per la beffa finale. Ottimo il secondo tempo e tante occasioni create. Un peccato perchè dovevamo mettere la partita in sicurezza. Purtroppo abbiamo preso un gol stupidamente, da una palla sporca dopo una deviazione di traiettoria. E alla fine è stato bravo il portiere Volpe su tiro di Alfageme. Tuttavia ho visto un Gubbio di qualità con dei calciatori bravi che sanno ripartire e allo stesso tempo sanno chiudersi". Su Padovacalcio.it invece hanno parlato anche due calciatori biancoscudati. L'autore del vantaggio, Cristian Altinier, dice: "Dispiace aver perso questi tre punti negli ultimi minuti, ma è il calcio questo. Comunque il Gubbio ha fatto la sua partita senza poi rubare nulla, da ottima squadra qual'è. Il mio gol è il frutto della prestazione che c'è stata e infatti abbiamo creato molto". Sulla stessa lunghezza d'onda Nicola Madonna: "Siamo delusi. Tuttavia complimenti al Gubbio che sta facendo un grande campionato. Eravamo riusciti ad andare in vantaggio e abbiamo preso un gol su un rimpallo a venti secondi dalla fine. Ci è girato male, peccato". Di seguito alcune immagini di Padova e Gubbio che si trovano nel link sotto la foto in homepage. Foto di Nicola Piran per Padovacalcio.it, con la collaborazione di Massimo Candotti. Ecco di seguito le immagini.

12 FEBBRAIO 2017
Gubbio, un pareggio a Padova al fotofinish (1-1). Apre Altinier, ma al 92' Romano rimedia

Gubbio in trasferta a Padova. Il trainer Magi schiera un inedito 3-5-2 con un trio difensivo nuovo, ai lati a centrocampo Kalombo e Zanchi, Casiraghi posizionato come mezzala sinistra, poi di punta il duo Ferretti e Ferri Marini. Il tecnico dei patavini Brevi opra invece per il consueto 3-5-2. Pertanto le due squadre giocano a specchio. Padova in maglia biancoscudata, Gubbio in maglia rossoblù. Pronti e via e si fa subito pericoloso Neto Pereira (al 1') che entra in area in velocità, Marini è lesto ad anticipare di testa il brasiliano, poi sventa il pericolo Volpe in uscita. Risposta dei rossoblù al 3': sugli sviluppi di un corner di Casiraghi, la palla arriva in area, Rinaldi si gira e calcia al volo di sinistro, salva a pochi passi dalla porta Russo con un intervento di respinta. Al 13' ghiotta occasione per il Gubbio: Zanchi va via bene sulla sinistra e cross in area dove c'è tutto solo Ferri Marini che calcia di sinistro solo davanti al portiere: il suo tiro però è sbilenco, il portiere Bindi non trattiene, ma sulla linea di porta sbroglia la matassa Russo. Al 22' altra clamorosa occasione per il Gubbio: un autentico coast to coast di un Casiraghi in grande spolvero che parte in velocità dall'area eugubina, supera il centrocampo e poi entra in area nonostante la carica di Berardocco: tiro secco di destro che centra la traversa con il portiere ormai battuto. Stavolta rossoblù non fortunati. Ma nel giro di pochi minuti le emozioni si susseguono. Al 23' Neto Pereira entra in area e si porta a tu per tu con il portiere calciando di sinistro, miracolo di Volpe in uscita che salva con i piedi. Subito dopo Altinier cerca il bersaglio dal limite, palla di poco alta. Al 24' Ferretti entra in area pericolosamente da destra, a pochi passi dalla porta salva in extremis in angolo Russo in scivolata. Poi al 35' Altinier schiaccia di testa a rete in area, palla di poco a lato. Proprio allo scadere del primo tempo il Padova va in vantaggio: questa volta Favalli sguscia via sulla sinistra e crossa in area, dove Altinier è in agguato e di testa schiaccia la sfera a rete, che si insacca a fil di palo alla sinistra del portiere. Ripresa. Parte subito forte il Padova con Madonna che da destra crossa in area, Altinier gira di testa in porta, Volpe vola e salva in tuffo in angolo. Cambio tattico nel Gubbio: Casiraghi si porta tra le linee e così diventa un 3-4-1-2. Al 4' il neo entrato Mazzocco calcia in girata di sinistro in area, palla che sibila vicino al primo palo. Al 21' rischio in area patavina, quando un retropassaggio di Russo diventa preda di Ferretti, ma Bindi in uscita sventa il pericolo. Al 26' Kalombo serve in area da destra Casiraghi che calcia in porta al volo di destro, salva in extremis Emerson. Al 34' Mazzocco da posizione favorevole calcia in porta, Piccinni in scivolata riesce a salvarsi in corner con la palla che sibila sopra il montante. Ma il Gubbio ci crede fino alla fine e al 47' arriva il pareggio: Ferretti calcia dal limite, palla smorzata da Russo, Romano spunta da dietro in area anticipando in risalita Madonna e di destro fredda Bindi in uscita. Al 48' poi ci pensa Volpe con una prodezza perchè in volo devia la sfera sopra la traversa su tiro secco dal limite di Alfageme.
Tabellino: Padova - Gubbio (1-1):
Padova (3-5-2): Bindi; Cappelletti, Emerson, Russo; Madonna, Mandorlini, Berardocco (1' st Mazzocco), Dettori, Favalli (39' st Tentardini); Neto Pereira (31' st Alfageme), Altinier. A disp.: Favaro, Sbraga, Monteleone, Boniotti, De Risio, Bobb, Gaiola, De Cenco. All.: Brevi.
Gubbio (3-5-2): Volpe; Marini, Rinaldi, Piccinni; Kalombo (42' st Otin Lafuente), Croce, Romano, Casiraghi, Zanchi; Ferri Marini (27' st Candellone), Ferretti. A disp.: Zandrini, Burzigotti, Marghi, Petti, Stefanelli, Bergamini, Conti, Giacomarro, Lunetta. All.: Magi.
Arbitro: Luciano di Lamezia Terme (Zingrillo di Seregno e Ruggeri di Palermo).
Reti: 45' pt Altinier (P), 47' st Romano (G).
Ammoniti: Dettori (P), Kalombo (G), Mazzocco (P). Angoli: 4-3 per il Gubbio. Recupero: 0' pt; 4' st. Spettatori: 3726.
Risultati: Venticinquesima Giornata - Girone B - Lega Pro:
Albinoleffe - Parma
0-1
48' pt Calaiò (P) rig.
Fano - Teramo
lunedì ore 18:30
Feralpisalò - Mantova
0-1
32' Guazzo (M)
Lumezzane - Venezia
1-2
21' Garofalo (V); 52' Zampano (V), 87' Bacio Terracino (L)
Modena - Ancona
2-1
19' Momentè (A) rig., 45' Nolè (M), 49' Laner (M)
Padova - Gubbio
1-1
45' Altinier (P), 92' Romano (G)
Pordenone - Maceratese
2-1
15' Semenzato (P), 57' Quadri (M) rig., 79' De Agostini (P)
Santarcangelo - Bassano
3-0
42' Cori (S), 61' Carlini (S), 92' Cesaretti (S)
Sambenedettese - Forlì
1-2
67' Ponsat (F), 91' Mancuso (S), 94' Spinosa (F)
Sudtirol - Reggiana
1-1
60' Cesarini (R), 74' Gliozzi (S)

11 FEBBRAIO 2017
A Padova senza Valagussa. Test di 3-5-2. Magi: "Cambio tattico? Può essere un'arma nuova"

Terzo incontro ravvicinato nel giro di sette giorni. Infatti il Gubbio si appresta a giocare nella trasferta insidiosa di Padova. I biancoscudati sono in grande forma e nel girone di ritorno hanno vinto quattro incontri su cinque disputati. Nell'ultima partita sono usciti vittoriosi dalla trasferta di Macerata. Un terzo posto in classifica dietro alle corazzate Venezia e Parma: in casa i patavini hanno ottenuto sette vittorie, tre pareggi ed una sola sconfitta. Il Padova inoltre vanta la migliore difesa del torneo (20 reti subite), come la capolista Venezia. Il trainer Oscar Brevi dovrebbe schierare il modulo 3-5-2. Quindi Bindi in porta. Trio di difesa con Cappelletti, Emerson e Russo. Quintetto di centrocampo basato sull'asse Madonna, Mandorlini, Berardocco, Dettori e Favalli. Di punta il duo Neto Pereira e Altinier. Il tecnico Brevi dichiara questo come cita Padovacalcio.it: "All'andata a Gubbio ci fu l'unica vittoria che non abbiamo meritato. Il Gubbio non si tratta di una squadra che fa gioco e che si scopre, anzi di solito aspetta e si chiude dietro la linea della palla. Chiaro che noi siamo in casa e dobbiamo provare a fare la partita, ma di solito vorrei sottolineare che non ho mai visto il Gubbio scoprirsi". Invece nel Gubbio sono stati convocati 22 calciatori. In settimana il trainer Magi ha provato l'inedito 3-5-2. Ovvero Volpe in porta. Trio di difesa con Marini, Rinaldi e Piccinni. A centrocampo un quintetto con Kalombo, Romano, Croce, Casiraghi e Zanchi. Di punta il duo Ferretti e Ferri Marini. Da stabilire però se poi Casiraghi potrebbe salire tra le linee e in tal caso allora si potrebbe verificare un 3-4-1-2. Tutte ipotesi come probabile formazione iniziale, ma non è escluso che il tecnico pesarese possa optare con il consueto 4-3-1-2. Assente lo squalificato Valagussa. Ma è questa la lista dei convocati: Bergamini, Burzigotti, Candellone, Casiraghi, Conti, Croce, Ferretti, Ferri Marini, Giacomarro, Kalombo, Lunetta, Marghi, Marini, Otin Lafuente, Petti, Piccinni, Rinaldi, Romano, Stefanelli, Volpe, Zanchi e Zandrini. L'allenatore Magi parla così con noi alla vigilia del match: "Troveremo un Padova diverso dall'andata, venne fuori una sconfitta per noi nonostante una prestazione tutto sommato positiva. Il Padova dal canto suo proveniva da un periodo negativo, era in crisi di identità. Ma hanno saputo tenere duro e nel tempo sono venuti fuori i veri valori: ora sono consapevoli delle loro forze e si sono pure rinforzati nel mercato di gennaio. Credo che per noi sia una meravigliosa partita. Ci piace confrontarci con avversari forti. L'ipotesi 3-5-2? Può essere una soluzione. Con l'arrivo di Piccinni e Stefanelli in difesa abbiamo a disposizione un maggiore pacchetto di centrali. Per noi deve essere un'arma in più. A breve termine potrebbe diventare una nostra variante a livello tattico".

09 FEBBRAIO 2017
Focus. Turn over, la matricola (terribile) e la maturazione del numero 7. Il calcio insegna...

C'è stato il turn over. Con il Lumezzane. Ma il Gubbio ha vinto lo stesso. Con merito. Significa molto. Significa tanto. É imprescindibile a questo punto che ci sia la mano dell'allenatore. Un allenatore che è arrivato dalle ceneri di una retrocessione, che ha saputo ricostruire gradualmente pezzo per pezzo un gruppo che ha saputo prima vincere una serie D (che non è mai facile come sembra) e poi in Lega Pro ha plasmato una squadra in grado di offrire un bel calcio (bisogna rimarcarlo). La classifica d'altronde parla chiaro. Sesto posto in classifica, dietro delle avversarie blasonate costruite per il vertice, con un budget di una certa levatura. Ma basta scalare le squadre dal primo al quinto posto: Venezia, Parma, Padova, Reggiana e Pordenone. Basta considerare che quattro di queste società (su cinque) hanno avuto anche l'onore in passato di disputare il campionato di serie A. E poi c'è il Gubbio. Questo è un vanto e un motivo di orgoglio. Adesso a tutti gli effetti si può considerare una matricola terribile. Una matricola che ha saputo farsi notare in questo campionato. Ma il calcio insegna che non è poi così scontato. Chiaro che va fatto un riferimento a chi ha lavorato anche dietro le quinte. Il merito va anche a coloro che hanno operato sulle scelte per il mercato (in primis il direttore sportivo) e di chi è seduto nella cabina dei comandi (in primis il presidente). C'è stata una sana programmazione, senza strafare (ossia senza fare spese folli), con acquisti mirati in una squadra con un gruppo già rodato. Si parlava delle ceneri della retrocessione. Quella retrocessione è servita. Ha riportato con i piedi ben saldi per terra un po' tutti. É servita da lezione. Una lezione nel calcio come ogni lezione poi è utile nella vita. Chiaro che va considerato il lavoro fatto anche dagli addetti ai lavori dell'area tecnica e dai calciatori perchè altrimenti tutto questo non sarebbe stato possibile. Si è formato un gruppo coeso e con la stessa unità di intenti. Ma non era scontato. Chi conosce bene il calcio, è consapevole che basta poco per minare la tranquillità e la compatezza di uno spogliatoio. Quando si rema dalla stessa parte certe volte pure delle cose impossibili diventano possibili. Basta ricordare la magica cavalcata verso la serie B nell'era Torrente: un momento straordinario che ancora oggi resta un evento straordinario agli occhi di tutti coloro che hanno a cuore i colori rossoblù. E il rammarico resta ancora grande perchè poi quel gruppo fu smantellato e i fatti hanno di seguito dimostrato che fu un errore imperdonabile. Ora che il giocattolo è stato ricostruito con sacrificio e dedizione, non va distrutto. Anzi, va consolidato. Che sia da lezione anche questo. Il calcio insegna che nulla poi viene perdonato. E che dire di quel numero sette in campo? Prendiamo come esempio Daniele Ferretti. É stato uno dei trascinatori del ritorno tra i professionisti. In molti dicevano: è un calciatore valido, ma non per la Lega Pro. Nulla di tutto ciò. Anzi. Ferretti ha dimostrato di aver raggiunto la piena maturazione: è determinante con le sue giocate, ha già fatto il suo record di gol (9), con giocate imprevedibili e di qualità. Ma va preso da esempio anche per il suo attaccamento alla maglia: ha rifiutato diverse offerte nel mercato di gennaio per poter restare a Gubbio. Segnale esplicito che c'è un gruppo vero. In caso di una chiamata verso la serie B, chiaro che il discorso cambierà. Ma se ne riparlerà più avanti. C'è ancora un campionato da giocare.

08 FEBBRAIO 2017
Magi: "Solco profondo, si cambia". Pannacci: "Prima pietra". Le foto di Gubbio-Lumezzane

Gubbio, il Barbetti per amico. Due vittorie di seguito in casa nel giro di quattro giorni. Quattro vittorie di seguito in casa. Ci pensa il solito Ferretti a decidere la partita con una prodezza da posizione molto decentrata in area e inventa un pallonetto di destro chirurgico. Il tecnico Giuseppe Magi gongola: "Una vittoria che sancisce un cambio di programma". In altre parole? "Nel senso che ormai si è formato un solco profondo dai bassifondi della classifica. Perciò adesso c'è la possibilità di confrontarci con l'alta classifica, senza mai perdere di vista però l'umiltà. Con il turn over questa squadra ha dimostrato di avere dei valori importanti: questo è un gruppo compatto che sta remando nella stessa direzione. In particolare voglio fare notare che siamo scesi in campo con sei under. Un peccato solo per non aver chiuso la partita prima con le occasioni ghiotte fallite da Ferri Marini e Valagussa". E il capitano Alex Marini ha spiegato: "Vittoria cercata e voluta. In campo abbiamo messo determinazione, attenzione e carattere contro un'avversaria arcigna". Sintetico Sedrick Kalombo: "Quando si vince... da gusto. Ora i playoff? Prima dobbiamo ottenere la matematica certezza della salvezza". Il Ds Giuseppe Pannacci è soddisfatto: "Playoff? Ancora è presto per dirlo, ma sognare è lecito. Sono questi tre punti importanti e dico che abbiamo messo una prima pietra. Ma andiamo avanti sempre con il profilo basso, lavorare in silenzio e poche chiacchiere". Sull'altra sponda, l'allenatore del Lumezzane, Luciano De Paola, non digerisce la sconfitta ma spiega i precisi motivi: "Abbiamo una squadra nuova. Nel mercato di gennaio abbiamo perso quattro calciatori importanti che erano inamovibili e sono arrivati otto nuovi volti. Come togliere ad una Ferrari il motore e le gomme, e poi ricominciare. Siamo un cantiere aperto e stiamo pagando questa situazione. Mentre il Gubbio ha fatto un mercato oculato e intelligente, in una squadra che già forniva un buon calcio. Ho visto un Gubbio agile, veloce, con tre attaccanti di rilievo e poi in difesa Piccinni è di grande spessore. L'arrivo di Musto? Beh, noi abbiamo perso Barbuti che è finito al Teramo, pedina importante che sapeva fare salire la squadra; Musto è ancora acerbo e deve crescere per essere utile a questa squadra per salvarsi". Mentre Marcillo Varas afferma: "Abbiamo trovato un Gubbio offensivo che in avanti con quei tre non dà punti di riferimento, proprio una bella squadra. Noi abbiamo fatto fatica negli ultimi metri". Intanto ecco le foto di Gubbio e Lumezzane (18 immagini) che si trovano nel link sotto la foto in homegape e nella sezione "fotogallery". Fotoservizio di Simone Grilli.

08 FEBBRAIO 2017
Gubbio, vittoria nel recupero contro il Lumezzane (1-0). Decide tutto una prodezza di Ferretti

Gubbio contro Lumezzane, si gioca il recupero di mercoledì. Il tecnico Magi adopera il turn over ed usa il 4-3-3: gioca dall'inizio Kalombo, Marini centrale con Rinaldi e Petti a sinistra in difesa, mentre nel centrocampo si rivede Croce e in attacco c'è l'esordio di Lafuente; partono dalla panchina Rinaldi, Romano, Zanchi e Casiraghi. L'allenatore De Paola degli ospiti schiera anch'egli il 4-3-3. Prima azione degna di nota al 4': corner di Croce in area, Marini svetta di testa e incorna a rete, la palla sfiora di poco il montante. Al 16' cambio di posizione in attacco per il Gubbio: Lafuente va a sinistra mentre Candellone si porta nel ruolo di centravanti. Al 29' il Gubbio trova il vantaggio: Croce lancia in area Candellone che libera sulla destra Ferretti che trova il gol con un pallonetto da posizione decentrata e palla nell'angolino sul secondo palo. Una prodezza. Al 31' risposta degli ospiti con Russini che entra in area da destra e calcia deciso in porta, in tuffo salva Volpe, con la complicità di Piccinni che poi riesce a sbrogliare la matassa. Al 40' occasione per Ferretti che calcia al volo di sinistro in area, su cross di Candellone dalla sinistra: conclusione che finisce sul palo e poi la palla ritorna tra le braccia di Pasotti. Ripresa. Al 7' sugli sviluppi di un corner in area, si accende una mischia, Piccinni da pochi passi cerca la porta di destro, ma Pasotti riesce a salvare. Al 17' su svarione difensivo dei bresciani, Ferri Marini si trova in agguato e calcia a botta sicura di destro davanti la porta, ma il tiro è centrale e Pasotti si salva con un intervento con la palla che va sopra la traversa in corner. Al 20' risposta dei lombardi con un tiro dal limite, palla che sfiora il montante. Al 26' tiro dal limite radente di Gentile, para a terra Volpe in due tempi. Al 30' Gentile lancia in area Varas che calcia al volo di destro da distanza ravvicinata, miracolo di Volpe che in uscita in volo devia la sfera in angolo. Finisce così, 2-0 per il Gubbio.
Tabellino: Gubbio - Lumezzane (1-0):
Gubbio (4-3-3): Volpe; Kalombo, Marini, Piccinni, Petti; Valagussa (32' st Bergamini), Croce, Giacomarro; Ferretti (44' st Rinaldi), Otin Lafuente (6' st Ferri Marini), Candellone. A disp.: Zandrini, Romano, Zanchi, Marghi, Conti, Burzigotti, Lunetta, Casiraghi. All.: Magi.
Lumezzane (4-3-3): Pasotti; Allegra (37' pt Varas), Tagliani, Sorbo, Bonomo; Arrigoni, Quinto, Gentile; Bacio Terracino (26' st Speziale), Lella (11' st Musto), Russini. A disp.: Carboni, Bagatini Marotti, Marra, Rizzi, Leonetti, Padulano, Zappacosta, Oggiano. All.: De Paola.
Arbitro: Guida di Salerno (Ruggieri e MIcaroni di Pescara).
Rete: 29' pt Ferretti (G).
Ammoniti: Arrigoni (L), Valagussa (G), Varas (L). Angoli: 6-4 per il Gubbio. Recupero: 2' pt; 3' st. Spettatori: 940 (di cui 675 abbonati).

07 FEBBRAIO 2017
Verso il recupero contro il Lumezzane. All'andata segnò Musto, nel 2011 apoteosi con Daud

Gubbio contro Lumezzane, torna subito in mente la partita del 23 aprile 2011 quando al Barbetti, la squadra allora allenata da Torrente si impose per 1-0 contro i lombardi con rete decisiva ad undici minuti dal termine da parte di Daud: sugli spalti c'erano 3.542 spettatori (per la precisione) e da quel momento in poi si iniziò a parlare concretamente di serie B, poi ottenuta matematicamente due domeniche dopo (contro la Paganese per 3-1 domenica 8 maggio 2011 davanti ai 4.200 paganti del Barbetti). Ai giorni nostri invece torna in mente la vittoria dell'andata, per 1-0, con rete decisiva di Musto a sette minuti dal termine. Curioso ma vero, ora Musto si trova sulla sponda opposta visto che gioca con il Lumezzane e quindi mercoledì arriverà a Gubbio da avversario. Ci sarà di fronte tuttavia un'avversaria bisognosa di punti perchè proviene da tre sconfitte consecutive, infatti nel girone di ritorno ha ottenuto solo un punto (su quattro partite disputate) e si trova impelagata nella zona playout. Per questo motivo il tecnico Giuseppe Magi non si fida e presenta così questa gara: "A tutti gli effetti si tratta di una partita difficile, credo più difficile di quella di domenica scorsa. Dico questo perchè è una partita diversa, con un avversario diverso che sa chiudersi bene e ci concederà poco o nulla. Di solito noi ci esprimiamo meglio con squadre che si aprono e poi ti permettono di giocare. Perciò chiedo alla mia squadra di avere tanta pazienza in campo per fare risultato". Non sono stati convocati Costantino, Monti, Tavernelli e Stefanelli. Magi spiega così le sue scelte: "Questa volta ho fatto scelte puramente a livello tecnico-tattico. Infatti sono tornati tutti disponibili, compresi Zanchi, Burzigotti e Kalombo che domenica con la Feralpisalò non erano al meglio della condizione". Insomma, il trainer rossoblù ha la rosa al completo e potrebbe riproporre lo stesso modulo vincente come con la Feralpisalò (4-3-1-2). Quindi è probabile la conferma di Volpe tra i pali. Quartetto difensivo basato su Marini, Rinaldi, Piccinni e il rientrante Zanchi. A centrocampo Conti, Romano e Giacomarro. In avanti Casiraghi tra le linee, con il duo di attacco Ferretti e Ferri Marini. Possibile quindi a grandi linee la conferma della formazione che ha ben figurato contro la Feralpisalò. Se invece ci sarà turn-over, probabile l'inserimento in difesa di Kalombo (terzino), Burzigotti (difensore centrale), Valagussa e Croce a centrocampo, in avanti invece l'utilizzo dal primo minuto di Candellone. Sono tutte ipotesi al vaglio, però i nodi saranno sciolti solo all'ultimo istante. La lista dei 22 convocati: Bergamini, Burzigotti, Candellone, Casiraghi, Conti, Croce, Ferretti, Ferri Marini, Giacomarro, Kalombo, Lunetta, Marghi, Marini, Otin Lafuente, Petti, Piccinni, Rinaldi, Romano, Valagussa, Volpe, Zanchi e Zandrini. Dal girone, notizia a sorpresa: dopo la sconfitta di Gubbio, è stato esonerato il tecnico della Feralpisalò, Antonino Asta.

06 FEBBRAIO 2017
Focus: il gioco, la metamorfosi, gli attaccanti e le curiosità. Con un trend che si è modificato

L'analisi. Partiamo dal gioco. Ebbene sì, perchè contro il Feralpisalò si è rivisto quel Gubbio che tutti conoscevamo. Ritmi alti, giocate studiate in allenamento con tocchi di prima, una squadra che non concede punti di riferimento agli avversari e che vince con merito. Poi nel secondo tempo c'è stato un calo: diciamo che il campo era pesante e i ritmi forsennati del primo tempo sono difficili da tenere per tutto l'arco dei novanta minuti, ma poi bisogna tenere conto che ci sono anche gli avversari che nel secondo tempo hanno messo in campo tutti i granatieri (compreso il gladiatore Gerardi) che ha messo in difficoltà la squadra di Magi. Ma la risposta sul campo c'è stata, con la coesione e quella forza nel gruppo che aveva contraddistinto questo Gubbio nella prima parte di questo campionato. Un'altra nota lieta, lo stato di forma degli attaccanti. Dalla scorsa estate si parla che serve un attaccante di peso, di categoria, esperto e con la barba. Ma intanto domenica sono andati a segno tutti e tre gli attaccanti (Ferretti, Ferri Marini e Candellone entrato nella ripresa). Tutti gol di pregevole fattura tra l'altro. Per non parlare del secondo gol che è stato da cineteca del calcio: tutti tocchi di prima, con un'azione partita da Casiraghi, proseguita da Ferretti, cross immediato tagliato di Conti verso sinistra, e tiro al volo con coordinazione perfetta di sinistro di Ferri Marini. Tutto bello, da rivedere e rivedere: da manuale del vero calcio. Tuttavia esce fuori una stranezza. Una trasformazione che non ti aspetti. Nella prima parte di stagione il Gubbio andava meglio fuori casa che in casa. Alcuni numeri? Nelle prime sedici giornate di campionato la squadra rossoblù aveva raccolto sei vittorie, un solo pareggio ed una sola sconfitta in trasferta totalizzando 19 punti; in casa inveca aveva ottenuto tre vittorie e ben cinque sconfitte, che poi hanno fruttato solo 9 punti. Dagli inizi di dicembre in poi il trend è praticamete mutato. Basta guardare proprio la statistica. Nelle ultime sette partite giocate il Gubbio fuori casa ha incassato tre sconfitte ed uno solo pareggio, racimolando solo un punto in quattro partite disputate. In casa invece è arrivato il bottino pieno tre volte su tre volte: en plein al Barbetti con nove punti conquistati. Curioso ma vero. Ma andiamo a guardare anche alcune curiosità nel girone. Capitolo calciatori ceduti a gennaio. Antonio Narciso ha esordito con il Teramo tra i pali giocando subito titolare contro il Santarcangelo: la partita è finita 1-1 e alla fine delle ostilità la squadra di Zauli è stata contestata (abruzzesi al penultimo posto e per ora non riescono a risalire). L'attaccante Lorenzo Musto è entrato nella ripresa nel Lumezzane (al posto di Oggiano), in una gara in cui i lombardi sono usciti sconfitti per 2-0 dal campo di Bassano. Nel girone A invece il terzino destro Gianluca Pollace è rimasto in panchina nella sfida di sabato scorso tra il Racing Roma e Pontedera finita 0-0. Mentre per i nuovi acquisti nel Gubbio, Piccinni è stato subito schierato da titolare, per il resto ci sarà tempo. A partire da mercoledì dove il Gubbio recupera la gara con il Lumezzane (fischio d'inizio alle ore 14:30). Intanto c'è una notizia di mercato. Altro rinforzo per il Parma: è stato ingaggiato l'attaccante Davide Sinigaglia, classe '81, ex Ternana, Cesena, Genoa e Atalanta. Ultimo flash. La firma del Direttore di Gubbiofans.it in un quotidiano nazionale: sul "Corriere dello Sport - Stadio", edizione di lunedì 6 febbraio, a pagina 22, il resoconto della gara tra Gubbio e Feralpisalò di domenica al Barbetti.

05 FEBBRAIO 2017
Magi: "Spettacolare: gioco e secondo gol". Ferretti: "Il gol...". Le foto di Gubbio-Feralpisalò

Gubbio, ritorno alla vittoria dal 23 dicembre (fu 1-0 sul Pordenone). Adesso un 3-1 al Feralpisalò con il vantaggio di Ferretti di testa (ottavo sigillo, record personale), raddoppio di Ferri Marini dopo un'azione corale, Guerra ha accorciato le distanze, ma Candellone nel finale ha chiuso i conti di giustezza. Non può che essere soddisfatto il trainer Giuseppe Magi, con la curva che a fine partita ha rivolto un coro verso l'allenatore: «Salta con noi Giuseppe Magi». Il tecnico rossoblù ringrazia e dice: "Che bello quel coro dei tifosi: ho molto apprezzato, mi ha fatto piacere. Se loro elogiano me, io devo ringraziare tutti i miei calciatori per la prestazione. In questa partita ha vinto proprio la squadra. Abbiamo fatto proprio un primo tempo spettacolare. E il secondo gol di Ferri Marini è stata una chicca del calcio. Una grande partita con spirito di squadra e grande qualità di gioco. Poi nella ripresa abbiamo sofferto, abbiamo subito la struttura fisica degli avversari e l'entrata di Gerardi ci ha creato qualche grattacapo. Ma noi in questo preciso momento abbiamo tirato fuori la grinta eugubina: squadra compatta che ha lottato su tutti i palloni onorando questa maglia. Tutti bene. L'esordio di Piccinni? Direi un impatto positivo: sa comandare la difesa e trasmette tranquillità al reparto. Ma vanno elogiati tutti, come ad esempio Conti o Giacomarro. Pure in attacco Ferretti e Ferri Marini sono stati fondamentali non solo per i gol, perchè si sono sacrificati molto anche in fase di non possesso palla". Daniele Ferretti è contento: "Non nego che sono soddisfatto del mio record di gol, tra l'altro ottenuto con un gol inusuale per me di testa. Ma questa è stata la vittoria del gruppo: tutti si sono sacrificati, abbiamo fatto molto bene tutta la fase difensiva oltre che quella offensiva. Nel mercato? Sì, ho ricevuto diverse offerte dalla categoria, ma io sono rimasto a Gubbio perchè credo fortemente in questo gruppo e ci sto bene". Telegrafico Leonardo Candellone: "Non era facile segnare, ma sono stato lucido. Siamo tutti contenti per la vittoria voluta e cercata". Il capitano Alfredo Romano: "Grande intelligenza tattita. Efficaci in fase di non possesso e nelle ripartenze. Grande spirito di gruppo in squadra e c'è stata compattezza". Tocca al trainer della Feralpisalò, Antonino Asta: "Un tempo a testa. Ma il risultato di 3-1 è incredibile se si guardano le occasioni clamorose che abbiamo fallito. D'altronde quando si perde bisogna stare zitti e tornare a casa. Ho visto tuttavia un Gubbio efficace: si è chiuso bene e nelle ripartenze era spesso pericoloso. Però ribadisco: abbiamno fallito sei palle nitide da gol, il pareggio ci è mancato per un non nulla". E il centrocampista Lorenzo Staiti: "Noi passivi nel primo tempo e Gubbio brillante, nella ripresa abbiamo reagito molto bene e il nostro portiere non è stato mai impegnato. Ma questo campionato è una B2 ed ogni piccola disattenzione ti può costare cara". Ma ecco le foto (18 immagini) di Gubbio e Feralpisalò che si trovano nel link sotto la foto in homepage e nella sezione "fotogallery". Fotoservizio di Simone Grilli.

05 FEBBRAIO 2017
Gubbio, 3-1 al Feralpisalò. Ferretti apre, Ferri Marini raddoppia e Candellone chiude i conti

Gubbio contro la Feralpisalò. Il trainer Magi schiera il 4-3-1-2 con un po' di turnover: Petti gioca terzino (Zanchi è febbricitante), a centrocampo Conti e Giacomarro titolari con Croce e Valagussa che vanno in panchina; in avanti Casiraghi giostra tra le linee e Candellone va in panca. Il tecnico degli ospiti Asta opta per il 4-3-2-1. Pronti e via. Al primo affondo il Gubbio va in vantaggio (13'): Casiraghi si libera sulla trequarti, si porta sulla sinistra e pennella in area un cross dove sopraggiunge Ferretti che sceglie il tempo giusto e di testa insacca la sfera radente sul secondo palo. Al 25' Ferretti lancia Guerra che penetra in area da sinistra, si porta solo davanti al portiere, ma Volpe in uscita è prodigioso e salva in angolo. Al 30' va via in velocità sulla destra Ferretti, si accentra e calcia forte dal limite: palla che sfiora di poco la traversa. Al 31' il Gubbio raddoppia grazie ad una azione tutta in velocità: triangolazione volante sulla destra tra Ferretti, Casiraghi, Conti, con quest'ultimo che crossa in area al volo; Ferri Marini si trova in agguato e di sinistro al volo calcia radente sul primo palo: palla in fondo al sacco. Al 41' c'è Casiraghi che cerca il gol direttamente su punizione, palla che sorvola di poco sopra il montante. Al 45' fa tutto Guerra che salta alcuni avversari in dribbling, entra in area e con il portiere in uscita calcia in porta con un pallonetto, ma la palla sfiora la traversa. Ripresa. Al 3' Guerra penetra in area da sinistra e calcia in diagonale, palla che fa la barba al palo radente. Al 6' punizione diretta calciata in porta da Gerardi dal limite, Volpe para a terra in due tempi. Al 17' lombardi che accorciano: sugli sviluppi di un corner di Surraco in area, in mischia Guerra con il piede destro da pochi passi insacca la sfera lemme lemme in rete. Al 41' il Gubbio sfiora il tris quando Candellone lancia in porta Valagussa ma Livieri in uscita salva arpionando la sfera. Al 44' da pochi passi Staiti calcia in porta in mischia a portiere battuto, ma una deviazione di Rinaldi salva il Gubbio: palla che si impenna e finisce in corner. Al 45' però chiude i conti Candellone che da pochi passi infila Livieri, dopo un assist in area di Ferri Marini. Allo scadere (48') salva sulla linea di porta Romano, su colpo di testa di Ranellucci. E i tifosi cantano: "Magi salta con noi".
Tabellino: Gubbio - Feralpisalò (3-1):
Gubbio (4-3-1-2): Volpe; Marini, Rinaldi, Piccinni, Petti; Conti (15' st Valagussa), Romano, Giacomarro; Casiraghi (32' st Candellone); D. Ferretti, Ferri Marini. A disp.: Zandrini, Kalombo, Marghi, Stefanelli, Bergamini, Croce, Lunetta, Otin Lafuente, Tavernelli. All.: Magi.
Feralpisalò 9 (4-3-2-1): Livieri; Gambaretti, Aquilanti, Ranellucci, Ruffini; Staiti, Davì, Settembrini (1' st Bracaletti); Surraco (30' st Luche), Guerra; A. Ferretti (1' st Gerardi). A disp.: Benedetti, Codromaz, Liotti, Gamarra, Parodi, Tassi. All.: Asta.
Arbitro: Capone di Palermo (D'Elia di Ozieri e Catucci di Pesaro).
Reti: 13' pt Ferretti (G), 31' pt Ferri Marini, 17' st Guerra (F), 45' st Candellone (G).
Ammoniti: Petti (G), Guerra (F), Settembrini (F), Gambaretti. Angoli: 5-1 per il Feralpisalò. Recupero: 0' pt; 3' st. Spettatori: 965 (di cui 675 abbonati).
Risultati: Ventiquattresima Giornata - Girone B - Lega Pro:
Bassano - Lumezzane
2-0
26' Pasini (B), 65' Grandolfo (B)
Fano - Sambenedettese
1-2
11' Mancuso (S), 14' Agodirin (S), 29' Germinale (F) rig.
Forlì - Sudtirol
1-3
2' Tulli (S), 12' Fink (S), 28' Tentoni (F), 85' Cia (S)
Gubbio - Feralpisalò
3-1
13' Ferretti (G), 31' Ferri Marini, 62' Guerra (F), 90' Candellone (G)
Maceratese - Padova
0-1
50' Russo (P) rig.
Mantova - Albinoleffe
1-2
19' Donnarumma (M) aut., 55' Di Santantonio (M), 64' Gonzi (A)
Parma - Pordenone
3-2
10' Scavone (Pa), 29' Frattali (Pa) aut., 42' Misuraca (Po), 89' Munari (Pa), 92' Calaiò (Pa)
Reggiana - Modena
1-0
48' Carlini (R)
Teramo - Santarcangelo
1-1
16' Cori (S) rig., 90' Sansovini (T) rig.
Venezia - Ancona
2-1
2' Del Sante (A), 50' Moreo (V), 89' Marsura (V)

04 FEBBRAIO 2017
Piccinni: "Un parto lungo, ma ho apprezzato l'interesse". Zandrini: "Ho sofferto, ora in gioco"

Presentati ufficialmente i nuovi acquisti di gennaio. Ma ad aprire le danze è stato il diesse Giuseppe Pannacci che ha spiegato: "Siamo molto contenti delle operazioni concluse. Siamo partiti da una regola ferrea della condivisione di intenti tra società e area tecnica. Poi in talune circostanze ci sono state delle dinamiche problematiche su qualche trattativa, ma questo è il mercato. Diciamo che la trattativa più dura è stata con Piccinni, ma alla fine è andata in porto. Zandrini e Lafuente già li volevamo da tempo, mentre Stefanelli è un calciatore di valore. L'unica amarezza non aver portato a Gubbio l'attaccante Regolanti durante le ultime ore, ma ci sono state intrusioni altrui (Parma ndr) e non c'è stato nulla da fare. Piccinni? Un acquisto mirato anche in linea futura, su precise indicazioni tecniche". Tocca allora in primis proprio a Matteo Piccinni che dice: "É stato un parto lungo, ma alla fine sono a Gubbio. Già due stagioni fa il Gubbio mi aveva cercato, c'è stato sempre un interesse per me e questo l'ho apprezzato. A Matera giocavo poco e forse è anche per questo motivo che ho deciso di andare via: tra l'altro ero anche in scadenza di contratto, perciò ho fatto questa scelta anche grazie alle parole di Casoli (eugubino che gioca nel Matera ndr) che mi ha pubblicizzato la città. So giocare in tutti i ruoli difensivi anche se principalmente sono un difensore centrale di sinistra. Ho trovato fin da subito uno spogliatoio ottimo, vedo umiltà e tanta voglia di fare". Tocca al portiere Giovanni Zandrini che afferma: "É stato un periodo sofferto perchè non giocavo, anche se mi sono sempre allenato bene senza lasciare nulla al caso. Sono contento di questa fumata bianca perchè da tempo c'era questo tira e molla. Infatti mi volevano da un paio d'anni, finalmente la questione è andata in porto". Parla poi lo spagnolo Hector Otin Lafuente: "A Reggio è stato un momento difficile, anche se il mo spazio me lo sono ritagliato nonostante la concorrenza in attacco. Poi con il cambio di modulo (dal 4-3-3 al 4-3-1-2) non c'è stato più spazio. Adesso sono a Gubbio voglioso di fare bene anche perchè penso di avere delle qualità per fare bene in questo campionato. Differenze con il calcio spagnolo? Là si ride sempre, anche dopo una sconfitta, quà no. Dalla Spagna all'Italia cambia tutto". Così si conclude con Nicola Stefanelli: "Al Renate ho passato mesi difficili, ma ho avuto anche un brutto infortunio (con rottura del quinto metatarso), perciò sono a Gubbio per il mio rilancio. Ruolo? Sono un difensore centrale che mi posso adattare anche ad una difesa a tre". Intanto per la sfida contro il Feralpisalò sono stati convocati 23 calciatoti. Non convocati Burzigotti (acciaccato), Costantino e Monti, ma anche Kalombo non è al meglio. Il trainer Magi potrebbe schierare un 4-3-3. Quindi Volpe in porta. Quartetto difensivo basato su Marini, Rinaldi, Piccinni e Zanchi. A centrocampo il trio Valagussa, Romano e Casiraghi. Di punta il tridente Ferretti, Candellone e Ferri Marini. La lista dei convocati: Bergamini, Candellone, Casiraghi, Conti, Croce, Ferretti, Ferri Marini, Giacomarro, Kalombo, Lunetta, Marghi, Marini, Otin Lafuente, Petti, Piccinni, Rinaldi, Romano, Stefanelli, Tavarnelli, Valagussa, Volpe, Zanchi, e Zandrini.

03 FEBBRAIO 2017
Ufficiale, arriva un nuovo portiere: tesserato Zandrini. Adesso la rosa sale a 26 calciatori

Gubbio, altra pedina nello scacchiere. Arriva il portiere Giovanni Zandrini, classe 1989, di Umbertide. La notizia è ufficiale. L'estremo difensore umbro è stato preso perchè è svincolato (il mercato infatti si è concluso martedì scorso) e in pratica non gioca una partita ufficiale dalla scorsa estate quando aveva rescisso con L'Aquila. Nella passata stagione ha collezionato 15 presenze con gli abruzzesi, nella stagione precedente (2014-2015) invece 36 presenze. Alcuni gettoni pure in serie B con la Reggina; con il Foligno ha militato sia in C1 che in C2 e ha vestito pure la casacca del Venezia in serie C2. Cresciuto nella sua città natale nell'Umbertide Tiberis, poi ha giocato in serie D con il Deruta, prima di approdare in pianta stabile nei professionisti. É stato avversario dei rossoblù con L'Aquila nel 2015 nella partita pareggiata con gli abruzzesi a Gubbio (0-0) e poi ha difeso la porta della Reggina (in serie B) nella partiva vinta al Granillo dai calabresi sul Gubbio per 3-1 a gennaio 2012. Adesso Zandrini rappresenta a tutti gli effetti l'alternativa a Giacomo Volpe in porta e si tratta del naturale sostituto di Antonio Narciso che si è trasferito al fotofinish del mercato invernale in prestito (dal Foggia) al Teramo. La rosa a disposizione del trainer Magi sale a 26 elementi. Ma ecco di seguito la lista completa. In porta sono in tre: Volpe ('96), Zandrini ('89) e Monti ('99). In difesa invece sono in nove: Marini ('83), Zanchi ('91), Rinaldi ('87), Burzigotti ('87), Piccinni ('86), Stefanelli ('97), Petti ('91), Kalombo ('95) e Marghi ('97). A centrocampo sono in otto: Croce ('87), Romano ('81), Valagussa ('93), Conti ('98), Costantino ('97), Bergamini ('94), Giacomarro ('95) e Casiraghi ('93). In attacco sono in sei: Ferretti ('86), Candellone ('97), Ferri Marini ('90), Lafuente ('96), Lunetta ('96) e Tavernelli ('99).

02 FEBBRAIO 2017
Contro una Feralpisalò rinnovata. All'andata segnò Valagussa e poi Volpe parò un rigore

Si torna a giocare al Barbetti dopo quaranta giorni. L'ultimo incontro risale al 23 dicembre quando il Gubbio si è imposto per 1-0 sul Pordenone con rete di Conti al terzo minuto di recupero. Si troverà di fronte adesso la Feralpisalò che è una squadra diversa rispetto quella dell'andata, considerando tutti i movimenti di mercato invernale. Nella partita di andata il trainer Asta aveva adoperato il 4-3-3, ma ora non ci sono più l'attaccante Romero (finito al Piacenza), il terzino Allievi (alla Juve Stabia) e Maracchi (centrocampista, al Trapani). Ci sono invece diversi volti nuovi come il forte esterno offensivo Surraco proveniente dalla Ternana (ex Torino, è andato a segno nel derby di domenica contro il Lumezzane), l'attaccante Ferretti (arrivato dal Trapani), mentre in settimana sono stati tesserati il centrocampista Tassi dall'Inter (si trovava ad Avellino) e il terzino sinistro Liotti dalla Juve Stabia. D'altronde il tecnico Asta nell'ultima partita ha utilizzato il modulo 4-3-2-1 con Ferretti punta centrale supportato dal duo Surraco e Guerra ai lati. Il Feralpisalò proviene da due vittorie consecutive. Fuori casa i verde-azzurri hanno ottenuto 5 vittorie, 2 pareggi e 5 sconfitte (16 reti fatte e 9 subite). In classifica i gardesani si trovano a pari merito con il Gubbio (a quota 35 punti dove c'è anche la Samb): hanno ottenuto dieci vittorie, cinque pareggi e otto sconfitte con 29 reti fatte (+2 del Gubbio) e 25 gol subiti (idem il team rossoblù). La squadra di Magi all'andata si impose per 1-0 con rete decisiva di Valagussa al 36esimo minuto del primo tempo. Nel finale (all' 89esimo minuto) ci fu un rigore per i locali, ma Volpe in tuffo salvò il risultato parando il penalty calciato da Romero. Intanto in casa Gubbio si è aggregato nel gruppo il nuovo difensore Piccinni che prenderà di maglia il numero 30. Il trainer rossoblù Magi ha testato il modulo 4-3-1-2 con l'inserimento nel probabile scacchiere titolare del nuovo arrivato. Possibile quindi Volpe in porta. Quartetto difensivo basato su Marini, Piccinni, Rinaldi e Zanchi. A centrocampo il trio Valagussa (o Giacomarro), Romano e Croce. In avanti Casiraghi tra le linee a supporto del duo di attacco Ferretti e Ferri Marini. Un Gubbio che attualmente è formato da una rosa di 25 calciatori, ma non è escluso che possa arrivare una nuova pedina. Si pensa agli svincolati e si sta seguendo la pista che porta al portiere Giovanni Zandrini, classe 1989, di Umbertide, un ex L'Aquila: era già stato seguito in passato dal Gubbio. Intanto il direttore sportivo del Parma, Daniele Faggiano, dice come è saltato il trasferimento di Regolanti. Spiega su Parmalive.com: "Non volevamo un erede di Evacuo. Avevo chiuso per un giovane di prospettiva come Regolanti, ma alle ore 22:40 l'affare è saltato perchè il Latina non è riuscito ad ottenere Tounkara dalla Lazio".

01 FEBBRAIO 2017
Transfer market, the day after. L'idea Regolanti che è sfumata. E l'idea di un cambio tattico

Tempo di curiosità, retroscena e bilancio. Appunto: "transfer market" (che in italiano significa alla lettera calciomercato), "the day after" (il giorno dopo) della chiusura ufficiale della sessione invernale. Si parte dal retroscena. Come avevamo scritto nell'ultimo articolo, c'è stato un tentativo al fotofinish di mercato di riportare a Gubbio l'attaccante Giuliano Regolanti, che è in forza al Latina. In tarda serata si era creata questa possibilità ma ad un certo punto è intervenuto il Parma che ha fatto un sondaggio sul calciatore di Anzio. Tutto fatto con i ducali? Assolutamente no! La società crociata ha tesserato un calciatore del Latina, ma non Regolanti, bensì il centrocampista Schiavi. Morale della favola, Giuliano Regolanti è rimasto al Latina perchè tutto è sfumato e quindi resterà alla corte del tecnico Vivarini fino a fine stagione. Tutta questa fase convulsa di trattative è partita agli sgoccioli, prima della chiusura del calciomercato e Parmalive.com ne ha dato notizia in un orario preciso (ore 22:38), ma poi si è visto che è stato un nulla di fatto. Pensare che il giorno prima (il 30 gennaio) l'attaccante Regolanti aveva esordito dal primo minuto con il Latina nella partita poi persa in trasferta con lo Spezia (per 3-2). Per dovere di cronaca bisogna dire che Regolanti ha già giocato a Gubbio nella stagione 2014-2015 (in Lega Pro), nell'annata che però ha coinciso con la retrocessione nei dilettanti: 34 presenze e 8 gol con la maglia rossoblù. Per il Parma non si è concretizzato nemmeno il trasferimento di Christian Galano dal Vicenza, nonostante un'offerta sostanziosa. L'ala destra pugliese infatti ha preferito restare in serie B ed è stato tesserato dal Bari (insieme al centravanti Raicevic). Per Galano si tratta di un ritorno visto che già ci ha giocato dal 2011 al 2015, dopo l'esperienza di Gubbio con vittoria del campionato. Si è conclusa con una fumata bianca la vicenda Antonio Narciso. Infatti il portiere pugliese alla fine è stato tesserato dal Teramo e già ha espresso le sue prime parole con la sua nuova squadra. Questo quanto ha detto a Teramocalcio.net : «Quando una società ti chiama vuol dire che c’è qualcosa da dare. A me piacciono le sfide e lottare fino all’ultimo. Teramo è una piazza ambita, importante in Lega Pro, anche se la classifica non sorride al momento, ma vengo per dare il mio contributo. In situazioni del genere, oltre alla volontà ed alla cattiveria, è necessario metterci il cuore e lo spirito giusto. L’organico è senza dubbio di primo livello, per questo mi sorprende la posizione attuale di classifica, ma occorre essere positivi». In entrata invece non è entrato nessuno per sostituirlo. Si punta su Volpe e Monti, ma non è poi escluso che si vada a cercare qualche portiere svincolato. Per quanto riguarda la difesa invece è arrivato il rinforzo d'esperienza che porta il nome di Matteo Piccinni. Un calciatore di spessore che si va ad integrare in una difesa già assortita. Diciamo la verità, è stato un colpo a sorpresa visto che il Gubbio ha già nel suo organico quattro difensori centrali come Burzigotti, Rinaldi, Marini (anche se talvolta è stato impiegato come terzino destro) e all'occorrenza Petti. Quindi qualcuno dovrà cedergli il posto. Ma non è escluso che il tecnico Magi possa adottare un cambio tattico da questo momento in poi. Un segnale già c'è stato. La scorsa settimana è stato provato in allenamento un inedito 3-4-3. In poche parole ci potrebbe essere questa variante con una difesa a tre formata da Rinaldi, Marini (o Burzigotti) e Piccinni. In quell'occasione come centrali erano stati provati Rinaldi, Burzigotti e Petti. Ai lati a centrocampo Marini e Zanchi, che in fase di non possesso formavano una difesa a cinque. In poche parole un 3-4-3 che in fase di copertura si trasformava in un 5-2-3 (davanti il tridente Ferretti, Candellone e Ferri Marini). Chissà che Magi stia pensando di cambiare modulo. Ultima curiosità di mercato: l'ex terzino sinistro rossoblù Alessandro Degrassi si è svincolato dal Siracusa.

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